La sequenza al castello di Orlok, dall'arrivo della carrozza al salto dalla finestra, è stregoneria, terrore, e orrore puri. Ho amato ogni minuto di questo film.
era meglio se scalava il muro per scendere come nel libro originale (romanzo epistolare tra i migliori se non il migliore mai fatto), ma comunque il film è il migliore horror di questo decennio.
@@manumaster1990migliore horror del decennio è The Witch, li non c'è un vampiro ma il maligno in persona che trama attraverso l'esasperazione religiosa di fanatici moralisti che da finti buoni diventano adoratori di satana
Io ho letteralmente amato questo film e la mano di Eggers si vede fin dalla prima inquadratura...fotografia perfetta, sonoro evocativo, ricostruzione storica estremamente fedele, caratterizzazione dei personaggi palpabile...Insomma mi ha letteralmente conquistato con buona pace dei fanatici del vampirismo impomatato, gender fluid e vegano...Non vedo l'ora che venga rilasciato il DVD della director's cut con ben 50 minuti di scene aggiuntive 😍
Del film ho amato particolarmente come viene trattata la provvidenza, che spesso nella pellicola viene citata a sproposito da personaggi come knock, e alla fine quando thomas accusa Von Franz di aver sempre saputo la triste fine di hellen accusandolo di non avere morale, il professore gli risponde che la provvidenza va oltre la nostra moralità. portando così la vicenda e lo scontro tra bene e male ad un livello molto più alto
Finalmente sono uscito dal cinema senza quella costante sensazione di essere stato truffato che mi affliggeva ormai da anni.. Film strepitoso. Me lo rivedro' senz'altro in blu-ray o in streaming 4K appena sara' disponibile.
È un buon film, si guarda bene e non mi ha annoiato. Le diatribe su Eggers maestro o non maestro mi lasciano del tutto indifferente. La maestra ce l'avevo alle elementari, poi sono cresciuto.
Madonna o anche la gente che se ti permetti di dire che questo film è bello ti insultano e dicono che quello di Herzog è più bello e non regge il confronto (cosa che penso anche io ma mi è piaciuto anche questo). Fanno tutti a gara manco fossimo in un autodromo! 😂
@@marcolino269 Il precedente _The Lighthouse_ dello stesso Eggers l'ho graditi maggiormente nella sua totalità. _Finalmente l'alba,_ _Holy Spider,_ perfino un altro rifacimento, _Speak No Evil,_ mi ha inquietato maggiormente e ancora i tanto ridicolizzati _Joker: Folie à Deux_ e _Megalopolis_ mi sono parsi onestamente più coraggiosi in certe scelte. Invece sul piano visivo, dell'atmosfera, della suggestione, trovo effettivamente che questo _Nosferatu_ non abbia praticamente eguali nel panorama attuale, al di là di quanto mi abbia deluso il secondo tempo. L'errore più grande per me, e qui mi permetto di smentire la recensione, è stato proprio mostrarlo così tanto; nella parte finale risulta a mio avviso tutto un po' eccessivo, riducendo a zero l'inquietudine almeno per me (de gustibus).
Magnifico recensione Paolo, molto completa e profonda. Sei veramente bravo hai centrato i nuclei tematici principali con una lucidità encomiabile, sembra quasi che abbia visto il film tre volte👏. Io ho scritto per il cinema a livello professionale è con una sola visione non sarei stato altrettanto bravo e completo. Unico appunto segnala in bella vista nel titolo l'allerta spoiler che racconti praticamente tutto😅
Ottime riflessioni su questo film che ne dà veramente tante e su diversi piani. Eggers in interviste ha dichiarato più volte un'insofferenza verso la modernità quindi sembra ben chiaro che uno dei messaggi più importanti del suo Nosferatu sia proprio una critica verso la mentalità riduttiva e materialista che pervade gran parte della cultura e non solo. Eggers è senza dubbio uno dei registi più promettenti dei nostri giorni
D'accordo su praticamente tutta l'analisi!( unico appunto, credo che sia un po' riduttivo includere il Dracula di Coppola insieme ai vampiri della Anne Rice o ancor peggio di Twilight, in quanto penso sia bivalente, anche visivamente, la sua funzione di mostro e seduttore). Penso sia anche molto interessante vedere la pellicola di Eggers in paragone ai suoi due diretti predecessori. Credo si perda la dimensione di terrore sociale che c'è nella peste ispirata dalla allora recente influenza spagnola del film di Murnau , e in parte anche il nichilismo ed esistenzialismo del Dracula di Herzog, con quel finale senza speranza alcuna di redenzione; Però Eggers dà una forza al personaggio di Ellen che nemmeno la bellissima Adjani di Herzog aveva: come archetipo dell'incantatrice ribalta i ruoli con la Mina Harker del romanzo, è il vampiro che è da lei ammaliato , e per quanto terribile e decisamente non tragico come quello di Kinski, anche questo Orlok finisce per essere una figura patetica e bestiale che senza Ellen sarebbe, per appunto, solo una bestia che ritorna sazio nella fossa ogni notte. Molti complimenti per il canale, ti seguo sempre!
❤ qui il "terrore sociale" è l'essere ciechi davanti a ciò che va oltre il "razionale". Tacciano il film di non essere abbastanza moderno, ma questo è un tema sempre moderno.. E anche l'essere strani, degli outsider che non trovano chi li capisca.. La peste e la distruzione, qui, sono simboli della distruzione delle convenzioni dei personaggi.. Il tipo ricco dice "sto andando in pezzi" .. Nigredo alchemica, putrefazione della personalità. Io ho amato questo film, follemente
È una riflessione interessante! sicuramente il tema del vampiro come cambiamento e come distruttore della convenzione c'è già a partire dal romanzo di Stoker ma come in Murnau e Herzog ( addirittura notare come nel film di Herzog il tema musicale "trionfale" di Jonathan che arriva al castello e quello di Dracula che sbarca in città sia lo stesso, non è un caso ), però effettivamente legare questa riflessione non solo alla donna ma al diverso rientra nella spiegazione del personaggio del Professor Franz, che è l'unica figura maschile non deprecabile di tutto il film. Detto questo credo che comunque il terrore della peste sia stato affrontato più chiaramente negli altri film, questo Dracula/Orlok viveva in funzione di Ellen. Per quanto sia visivamente più oscuro , un buco nero su pellicola, io ho l'impressione che il Conte non interpreti questa forza oscura o questa inevitabilità del male , ma è nondimeno uno stupido "uomo" ( una bestia ) per certi versi diverso ma per altri al pari degli altri personaggi maschili. La sua particolare attenzione alle onoreficenze nobiliari e il ritenersi superiore , come riferisce Ellen nell'episodio in camera da letto , allo stupido Thomas, lo portano comunque a finire stecchito come un ratto, un disgustoso cadavere raggrinzito con delle gambette magre, quasi ridicole, in un dettaglio volutamente mostrato dal regista. Ma forse è solo la mia chiave di lettura. Che il film ne stimoli diverse testimonia la sua qualità⭐
Ciao Paolo, film a mio parere stupendo. Eggers si conferma uno dei registi migliori in circolazione. Potenza delle immagini impressionante, fotografia sontuosa, sembra un quadro in movimento e solo questo per me vale il prezzo del biglietto. Devo ancora capire come hanno fatto alcune persone a definire brutto o addirittura ridicolo questo film. Grazie come sempre per l'ottimo video.
Grandissimo film, per quel che mi riguarda. Da amante del cinema e direttrice di fotografia, ho amato molti momenti. Per fortuna esistono registi come Eggers.
Concordo con ogni sillaba🤩 molto interessante il fatto che Ellen sia una sorta di "ancora" esoterica, una sacerdotessa appunto, all'inizio del film implora conforto e la sua voce supera il velo tra il visibile e l'invisibile 🤩
Andrò a vederlo questa sera. Sono fremente a riguardo; i film di Robert Eggers sono sempre stati di mio gradimento, e tra i pochi 'horror' che riesco a vedere (dato che ultimamente, come ben dici tu, siamo abituati a horror che fanno leva sui soli jumpscare o, aggiungerei io, il solo 'disgusto'.
Grande Paolo, ho apprezzato molto questo film e condivido appieno la tua bella recensione. Resto un po’ basito davanti alla diversità della critica, ma credo che un prodotto qualitativamente alto nella società odierna in particolare tenda a dividere le opinioni. Mi è piaciuto anche la sensibilità con cui Eggers ha voluto omaggiare i film precedenti in modo rispettoso ma allo stesso tempo mettendoci un chiara impronta personale, diversamente da altri prodotti televisivi di cui ahimè spesso si parla su questo canale
Sono d'accordo con quello che dici tu ma vado oltre: in questa pellicola, sogno e realtà sono entrambi "veri" e capaci d'interagire. E' un film su sogno e ombra, realtà e la luce, piani diversi, dimensioni differenti, ma che poi s'intersecano. Su alcune critiche - parlo di quelle facili, ad esempio quella sulla mancanza di jumpscares (che poi non è che non ci siano, semplicemente ci sono quando ha senso che ci siano, sono dettati dalla narrazione e non viceversa) - insomma dicevo, di fronte a certe critiche mi verrebbe da dire che qui siamo davanti a un horror che fa quello che deve fare, ovvero inquieta, ma, per restare nell'horror, è difficile inquietare gli zombi.
@PaoloNardiSoia esatto, e anche su quello la vedo dura per gli zombi... Ma si facesse una live su Nosferatu, ti ci starebbe? Perché questo film è davvero denso, ne darebbe di cose di cui parlare...
Visto ieri sera. Condivido appieno la tua analisi. Della filmografia di Eggers, Nosferatu, è quello più simile nello stile al suo primo lungometraggio "The Witch", a partire dalle similitudini tra le due protagoniste. Ho apprezzato pienamente tutto di questo film, dalla fotografia cupa e sempre più "prosciugata" con il proseguire della trama, le sequenze con il Conte nel castello, con il viso in penombra, riescono ad incutere quello stato di ansia per tutta la durata del film. Le scenografie sono ancora una volta uno dei punti di forza dei film di Eggers (vedi con The Northman), in questo caso mi riferisco in particolare modo alla Transilvania e al Castello di Orlock. Le note musicali, con il rintocco di piano, volte ad avvertire lo spettatore della presenza demoniaca, sono un particolare da tener presente durante la visione. Gli interpreti sono stati tutti davvero bravi, Willem Dafoe sublime e Lily Rose Deep si è rivelata una piacevole sorpresa.
Vado questa sera a vederlo in lingua originale. Finora Eggers non mi ha mai deluso e ormai a distanza di 50 e 100 anni dai due capolavori di Murnau ed Herzog ci sta un' altra versione. L'unica mia preoccupazione sono un po' gli attori (tranne Defoe ovviamente). La Depp e Hoult non sono proprio Ganz e la Adjani.
E' la prima recensione positiva che trovo con del senso e che mi fa riflettere sul film, sopratutto che fa notare dei particolari e accorgimenti (come la fotografia e l'uso del colore) significativi... personalmente ho trovato molto bella la parte del viaggio e della reclusione nel castello, tutto permeato di una specie di iper realismo quasi magico, le comunità zingare, i paesaggi, le luci (caravaggesche, direttamente da Kubrick e Barry Lindon) alternato con un certo espressionismo invece molto denso, la natura cupa, il castello desolato e decadente ... forse è qui che Eggers si trova più a suo agio, quando l'uomo si perde o entra in contatto nella natura appunto, risvegliando e ritrovando il suo lato più misterioso e anche stregonesco.e oscuro... Però purtroppo tutto questo l ho visto disatteso nei restanti due terzi del film..messa in scena sempre molto bella, attori notevoli, ma non ho visto idee autoriali così nuove.. la bestialità, anche cadaverica, del Dracula era stato Coppola il primo a mostrarla, rivoluzionando il genere (insieme al lato dandy del Conte).. l'immersione progressiva della storia nel sangue, quasi un culto, come fa il notaio Renfield/capo di Thomas, già Francis Ford l'aveva evocato nella sua versione, con il motto esoterico Sanguis vita est.. Dafoe è bravissimo ma il suo istrionismo bizzarro già c'era nel Van Helsing (all'epoca Anthony Hopkins) coppoliano, scienziato ma anche stregone, in lotta con il positivismo del tempo (Dafoe lo estremizza, in un certo senso rendolo un po' meno credibile) ... Proprio quest'aspetto, giustamente sottolineato in questa recensione, era già un motivo conduttore fondamentale di Stoker stesso, uno dei caratteri all'interno della sua opera come anche di Frankeinstein, francamente Eggers non è il primo e neanche l'ultimo ha farne un tema, come anche il binomio Eros e Tanathos, presente nel libro, aumentato da Coppola, che da bravo italiano - americano porta tutto un corollario di temi come la dannazione, il senso di colpa, redenzione, esplosione delle pulsioni e violenze più nascoste, tutto con una regia calda, cattolica (e ortodossa) quasi (piena tra l'altro di omaggi a vecchi trucchi cinematografici) mentre Eggers sembra quasi virare verso una scelta protestante, sempre più spoglia in cui si arriva ad una sorta di animalità questo si, quasi basica, come lo stesso rapporto di Orlok con Lena che onestamente, a livello di scrittura e sceneggiatura sembra un po' casuale (anche se spiegata in termini di lei sensitiva - sacerdotessa ecc) ... La follia che regna nella città, tra l'altro a tratti un po' slegata, con scene di anarchia e scene dopo improvvisamente dove non sembra essere successo nulla, con l'arrivo della peste e del Nosferatu sembra poi troppo sottovalutata e marginalizzata (Herzog aveva creato dei veri e propri quadri cinematografici, come l'ultima cena in una piazza invasa dai topi), a livelli proprio logici e narrativi, a parte qualche processione con bare, concentrando poi il tutto nelle scene di possesione e isteria che affrontano i vari protagonisti (che già Coppola aveva tra virgolette inventato nel suo film)... Arrivando poi proprio a questo (bella l'interpretazione dell'invasamento di Lena come possesione e quindi del suo esorcismo) immagino si tratti di gusti, ma personalmente film horror di questo carattere già ci sono, con relativo jumping scare, scene di urla e follia, un pochino prevediibili, magari da Eggers mi sarei aspettato di più .. In questo senso il film, certamente con premesse interessantissime, l ho trovato purtroppo non riuscito, anche perchè probabilmente non è una storia di Eggers (abituato più a piccoli nuclei umani se non comunità rurali o di clan) ma una storia, quella del vampiro, forse un po' troppo fissa e mitica per lui... Contento naturalmente che ci abbia provato, il film non è di bassa lega di sicuro (sperando gli effetti speciali siano meno computerizzati possibile) e ha fatto sicuramente parlare di sè.. Grazie per lo spazio in questo bellissimo canale
È facile fare i complimenti quando ci si trova d'accordo, ma qui ti sei superato. Riflessioni magnifiche. A proposito delle aspettative (sbagliate?), per troppi spettatori credo sia diventato un problema. Lo stesso, secondo me, è accaduto con Longlegs.
C'è da dire che nel film di Herzog I nomi sono quelli del racconto di Stoker e la storia è leggermente differente... quindi quello di Eggers è il più fedele a quello di Murnau anche se da sua stessa dichiarazione Eggers ha detto che ha preferito quella versione semplicemente perché l'ambientazione vittoriana non rispecchiava la sua visione del racconto... a mio avviso il suo Nosferatu è veramente eccezionale al pari se non meglio di altre più blasonate interpretazioni.
Penso che il vero problema del film sia un generale eccesso di manierismo. Un problema che, fatta eccezione per The vvitch, che è un film asciutto senza un'inquadratura di troppo, attraversa tutta la breve filmografia dell'autore. Ovviamente rimane un ottimo film, con alcuni picchi di vera poesia cinematografica ( uno su tutti, la scena con gli zingari è qualcosa di pazzesco).
Bellissimo film, non sarà il capolavoro rivoluzionario che innova il genere ma va più che bene così. Davvero non capisco le tante (troppe?) critiche che gli sono state rivolte.
Ho preferito The northman, ma anche questo è un bel film. Dovrei rivederlo in lingua originale. Nella scena finale Nosferatu mi è sembrato un'enorme zecca. Fotografia meravigliosa che si desatura lentamente.
SPOILER: Secondo me questo film ha il difetto di mantenere hellen in soli due stati: malata (con una espressione che ricorda la cortellesi in certi sketch finto drammatici) o arrabbiata. Per 3/4 di pellicola è malata, posseduta, niente di riconducibile alla normalità con cui si possa empatizzare. Poi ogni tanto si risveglia e fa il cazziatone a qualcuno. Credo che questo sia fattuale e innegabile, minutaggio alla mano. Come quando lei se la prende coll'amico che li ospita e che, dopo 200 morti, li vuole mandare giustamente via. Quando lui chiede più rispetto, lei gli sventola il libro della murgia sotto al naso. Simpaticissima. Ed è la protagonista. Ed è lei che ha evocato il mostro. Va bene le pulsioni, ma che razza di pulsioni aveva che sto mostro è un vero mostro? Non è spiegato. Qualcuno parla di melanconia, una sorta di malinconia oscura. Ma firmi il patto con sto diavolo? Questo però spiega le scene dell'esorcista, che sembrano estranee, perché è la stessa storia. Lei chatta col mostro, capitan gaio, e poi questo bussa alla porta. L'avrei spedita io stesso in transilvania consumandomi la lingua a furia di leccar francobolli, pensate un po' se non mi preoccupo. Tuttavia, quando lei comprende il suo ruolo si prende in carico il sacrificio, allontanando tutti. Ma non poteva trovare un altro modo? Una trappola con lei come esca? Sembra invece una scena funzionale solo al raggiungimento della bella abbracciata alla morte. Bello, simbolico, ma forzato. Francamente non ho capito la funzione dei jumpscare presenti. Non per spaventare. Non ho capito le facce da indemoniata, così eccessive. Non ho capito perché tutti urlano, si disperano e stappano piccioni per due ore. Va bene che il vampiro porta oppressione e morte, ma devi opprimere anche me che sto guardando il film? Non ho capito nemmeno il perché dei frame di lei che vomita sangue o lui che si squaglia come in un qualunque film moderno. Tutti elementi che ho trovato estranei alla raffinatezza della messa in scena. Ci sono momenti registici sublimi, ma anche momenti in cui io (altri magari no) faccio fatica a entrare in sintonia con quanto narrato. Film di due ore, percepite tre.
A me non ha entusiasmato, Eggers ha tanto mestiere ma poca sostanza per i miei gusti. The Witch ottimo esordio, ma già all'epoca sopravvalutato (in epoca di Disney e Netflix, la critica non aspetta che un film un po' più "adulto" della media per gridare al capolavoro). The Lighthouse mi ha francamente annoiato tantissimo e l'ho trovato davvero "troppo" arthouse. The Northman pieno di difetti ma hey, è Sword & sorcery testosteronica quindi con me vince facile... Nosferatu di tutti i suoi film forse quello tecnicamente più impeccabile ma anche il più vuoto. A differenza tua Paolo, ho trovato veramente insopportabile l'interpretazione tutta smorfie e facce brutte di Ellen Hutter. Anche gli altri attori tutti troppo sopra le righe per creare personaggi empatizzabili, particolarmente cane 🐶 Aaron Taylor-Johnson. Buono Nicolas Hoult che avevo già apprezzato altrove. L'aspetto del vampiro, salvando pure l'interpretazione di Bill Skarsgaard irriconoscibile sotto tutto il make-up, mi ha lasciato tiepido. In certe sequenze sembra un po' ridicolo, onestamente mai particolarmente minaccioso. Insomma, per me sufficienza stiracchiata. Certo, paragonandolo all'offerta di Netflix e Amazon Prime, siamo nell'ambito del capolavoro...
Considerazioni interessanti. A mio modesto parere...dopotutto il cinema e la "pellicola" ( o comunque il supporto delle fotografie che compongono un film, ormai digitale) sono dei vampiri: mantengono in vita attori morti da decenni e non li fanno invecchiare.
a me è piaciuto anche in relazione al film di Murnau e Herzog. Un buon film autoriale, che ogni tanto vengono fuori e non vengono compresi da un pubblico e da una critica che ormai ha come parametri di riferimento al genere horror solo nella quantità di jumpscare e sangue finto che vola da tutte le parti, o altre robe come l' effetto scenico marcato, con totale assenza di trama tipici di certi film-non film recenti.
Nosferatu è Nosferatu, buttarlo nel calderone di film di vampiri è davvero un errore grossolano. Eggers non ha disatteso le mie aspettative e probabilmente è uno dei pochi che poteva riuscire in questa missione impossibile.
Mi sento di dover fare una piccola precisazione alla tua ottima (come sempre) analisi: per gli esseri umani di quell’epoca, il ‘’libertinaggio’’ sessuale fosse (ritengo) sconveniente tanto per le donne quanto per gli uomini. Queste strizzate d’occhio al neo-femminismo (non da parte tua) le trovo fuori luogo e fastidiose.
ma anche no, il libertinaggio era praticato tanto quanto lo è oggi, solo non se ne parlava, se veniva fuori era scandalo, con la differenza che se era un uomo a farlo era un pelo più tollerato, se era una donna era rovinata socialmente. non c'è niente in questo film di neo femminista, ne per altro c'è il tema del libertinaggio. ti sei fatto un film tuo usando i tuoi preconcetti, ma nel film non c'è nulla che riguardi tradimenti coniugali o femminismo.
@ ho detto che era considerato sconveniente, non che non venisse praticato. Punto primo. E il film, come ha anche notato Paolo, è volutamente un manifesto femminista.
A me lei non è piaciuta per niente. Né come attrice né come personaggio. E non ho nemmeno apprezzato il passaggio dal vampirismo alla possessione. Isabelle Adjani tutta la vita.
film bellissimo certamente; ma quello che dici al minuto 4:13 è assurdamente falso e rivela più un tuo condizionamento psicologico che l'effettività sia del film che del contesto dietro a quel film.
Non potrei essere più d'accordo, analisi ineccepibile. Il sonoro domina su tutto, l'interpretazione subito dopo, e sebbene la Depp rubi la scena, ho trovato STRAORDINARIO McBurney. L'unico neo, se posso permettermi di trovarlo, la troppa presenza da un certo punto in avanti di Nosferatu: mi sono innamorato di Eggers perché Satana me l ha fatto solo respirare. Inoltre il contrasto con scena finale sarebbe stato ancora più impattante con un Nosferatu meno presente, meno fisico
La sequenza al castello di Orlok, dall'arrivo della carrozza al salto dalla finestra, è stregoneria, terrore, e orrore puri.
Ho amato ogni minuto di questo film.
era meglio se scalava il muro per scendere come nel libro originale (romanzo epistolare tra i migliori se non il migliore mai fatto), ma comunque il film è il migliore horror di questo decennio.
@@manumaster1990migliore horror del decennio è The Witch, li non c'è un vampiro ma il maligno in persona che trama attraverso l'esasperazione religiosa di fanatici moralisti che da finti buoni diventano adoratori di satana
Amen.
Io ho letteralmente amato questo film e la mano di Eggers si vede fin dalla prima inquadratura...fotografia perfetta, sonoro evocativo, ricostruzione storica estremamente fedele, caratterizzazione dei personaggi palpabile...Insomma mi ha letteralmente conquistato con buona pace dei fanatici del vampirismo impomatato, gender fluid e vegano...Non vedo l'ora che venga rilasciato il DVD della director's cut con ben 50 minuti di scene aggiuntive 😍
Ho adorato ogni minuto di questo film. Finalmente il ritorno di un vampiro che torna ad essere male puro, una piaga dell'umanità.
Finalmente una recensione completa, importante e degna di questo film. Non vedo l'ora che esca la versione directors cut della durata di 3h.
Del film ho amato particolarmente come viene trattata la provvidenza, che spesso nella pellicola viene citata a sproposito da personaggi come knock, e alla fine quando thomas accusa Von Franz di aver sempre saputo la triste fine di hellen accusandolo di non avere morale, il professore gli risponde che la provvidenza va oltre la nostra moralità. portando così la vicenda e lo scontro tra bene e male ad un livello molto più alto
Il film mi è piaciuto moltissimo!
Ps: grazie Paolo, guardare i tuoi video mi mette sempre di buon umore.
Un abbraccio!
Mi è piaciuto talmente tanto che andrò a rivederlo di nuovo stasera
Finalmente sono uscito dal cinema senza quella costante sensazione di essere stato truffato che mi affliggeva ormai da anni..
Film strepitoso.
Me lo rivedro' senz'altro in blu-ray o in streaming 4K appena sara' disponibile.
È un buon film, si guarda bene e non mi ha annoiato. Le diatribe su Eggers maestro o non maestro mi lasciano del tutto indifferente. La maestra ce l'avevo alle elementari, poi sono cresciuto.
Madonna o anche la gente che se ti permetti di dire che questo film è bello ti insultano e dicono che quello di Herzog è più bello e non regge il confronto (cosa che penso anche io ma mi è piaciuto anche questo).
Fanno tutti a gara manco fossimo in un autodromo! 😂
Sono curioso di sapere quali film migliori ha visto in sala negli ultimi tempi. Sto vedendo tutti di gusti assai difficili, di bocca buonissima!
@@marcolino269 Il precedente _The Lighthouse_ dello stesso Eggers l'ho graditi maggiormente nella sua totalità. _Finalmente l'alba,_ _Holy Spider,_ perfino un altro rifacimento, _Speak No Evil,_ mi ha inquietato maggiormente e ancora i tanto ridicolizzati _Joker: Folie à Deux_ e _Megalopolis_ mi sono parsi onestamente più coraggiosi in certe scelte. Invece sul piano visivo, dell'atmosfera, della suggestione, trovo effettivamente che questo _Nosferatu_ non abbia praticamente eguali nel panorama attuale, al di là di quanto mi abbia deluso il secondo tempo. L'errore più grande per me, e qui mi permetto di smentire la recensione, è stato proprio mostrarlo così tanto; nella parte finale risulta a mio avviso tutto un po' eccessivo, riducendo a zero l'inquietudine almeno per me (de gustibus).
Un film raro per i tempi che corrono, lo si capisce ancor più dopo averlo finito; uno di quelli che rivisto a distanza di anni lo apprezzi ancor più
Magnifico recensione Paolo, molto completa e profonda. Sei veramente bravo hai centrato i nuclei tematici principali con una lucidità encomiabile, sembra quasi che abbia visto il film tre volte👏. Io ho scritto per il cinema a livello professionale è con una sola visione non sarei stato altrettanto bravo e completo. Unico appunto segnala in bella vista nel titolo l'allerta spoiler che racconti praticamente tutto😅
Grazie! Ma c'è veramente qualcuno che non sa come finisce Nosferatu?
Ottime riflessioni su questo film che ne dà veramente tante e su diversi piani.
Eggers in interviste ha dichiarato più volte un'insofferenza verso la modernità quindi sembra ben chiaro che uno dei messaggi più importanti del suo Nosferatu sia proprio una critica verso la mentalità riduttiva e materialista che pervade gran parte della cultura e non solo.
Eggers è senza dubbio uno dei registi più promettenti dei nostri giorni
esatto ❤
D'accordo su praticamente tutta l'analisi!( unico appunto, credo che sia un po' riduttivo includere il Dracula di Coppola insieme ai vampiri della Anne Rice o ancor peggio di Twilight, in quanto penso sia bivalente, anche visivamente, la sua funzione di mostro e seduttore).
Penso sia anche molto interessante vedere la pellicola di Eggers in paragone ai suoi due diretti predecessori.
Credo si perda la dimensione di terrore sociale che c'è nella peste ispirata dalla allora recente influenza spagnola del film di Murnau , e in parte anche il nichilismo ed esistenzialismo del Dracula di Herzog, con quel finale senza speranza alcuna di redenzione; Però Eggers dà una forza al personaggio di Ellen che nemmeno la bellissima Adjani di Herzog aveva: come archetipo dell'incantatrice ribalta i ruoli con la Mina Harker del romanzo, è il vampiro che è da lei ammaliato , e per quanto terribile e decisamente non tragico come quello di Kinski, anche questo Orlok finisce per essere una figura patetica e bestiale che senza Ellen sarebbe, per appunto, solo una bestia che ritorna sazio nella fossa ogni notte.
Molti complimenti per il canale, ti seguo sempre!
❤ qui il "terrore sociale" è l'essere ciechi davanti a ciò che va oltre il "razionale". Tacciano il film di non essere abbastanza moderno, ma questo è un tema sempre moderno.. E anche l'essere strani, degli outsider che non trovano chi li capisca.. La peste e la distruzione, qui, sono simboli della distruzione delle convenzioni dei personaggi.. Il tipo ricco dice "sto andando in pezzi" .. Nigredo alchemica, putrefazione della personalità. Io ho amato questo film, follemente
È una riflessione interessante! sicuramente il tema del vampiro come cambiamento e come distruttore della convenzione c'è già a partire dal romanzo di Stoker ma come in Murnau e Herzog ( addirittura notare come nel film di Herzog il tema musicale "trionfale" di Jonathan che arriva al castello e quello di Dracula che sbarca in città sia lo stesso, non è un caso ), però effettivamente legare questa riflessione non solo alla donna ma al diverso rientra nella spiegazione del personaggio del Professor Franz, che è l'unica figura maschile non deprecabile di tutto il film. Detto questo credo che comunque il terrore della peste sia stato affrontato più chiaramente negli altri film, questo Dracula/Orlok viveva in funzione di Ellen.
Per quanto sia visivamente più oscuro , un buco nero su pellicola, io ho l'impressione che il Conte non interpreti questa forza oscura o questa inevitabilità del male , ma è nondimeno uno stupido "uomo" ( una bestia ) per certi versi diverso ma per altri al pari degli altri personaggi maschili.
La sua particolare attenzione alle onoreficenze nobiliari e il ritenersi superiore , come riferisce Ellen nell'episodio in camera da letto , allo stupido Thomas, lo portano comunque a finire stecchito come un ratto, un disgustoso cadavere raggrinzito con delle gambette magre, quasi ridicole, in un dettaglio volutamente mostrato dal regista.
Ma forse è solo la mia chiave di lettura.
Che il film ne stimoli diverse testimonia la sua qualità⭐
la scena della mano del vampiro sulla città è una citazione dello Chernabog di Fantasia
...che a sua volta viene dall'incredibile _Faust_ di Murnau.
bellissimo, senza aggiungere altro ❤
Ciao Paolo, film a mio parere stupendo. Eggers si conferma uno dei registi migliori in circolazione. Potenza delle immagini impressionante, fotografia sontuosa, sembra un quadro in movimento e solo questo per me vale il prezzo del biglietto. Devo ancora capire come hanno fatto alcune persone a definire brutto o addirittura ridicolo questo film. Grazie come sempre per l'ottimo video.
Grandissimo film, per quel che mi riguarda. Da amante del cinema e direttrice di fotografia, ho amato molti momenti. Per fortuna esistono registi come Eggers.
Concordo con ogni sillaba🤩 molto interessante il fatto che Ellen sia una sorta di "ancora" esoterica, una sacerdotessa appunto, all'inizio del film implora conforto e la sua voce supera il velo tra il visibile e l'invisibile 🤩
Complimenti Paolo una delle analisi più belle complete e profonde che ho sentito su questo film . Me l’hai fatto rivalutare
Film molto bello.
Ci sono delle sequenze incredibili
Andrò a vederlo questa sera. Sono fremente a riguardo; i film di Robert Eggers sono sempre stati di mio gradimento, e tra i pochi 'horror' che riesco a vedere (dato che ultimamente, come ben dici tu, siamo abituati a horror che fanno leva sui soli jumpscare o, aggiungerei io, il solo 'disgusto'.
Condivido la tua recensione, anche quando richiami l’immagine dell’unione di Eros e Thanatos, certamente presente nel film di Eggers
Un godibilissimo film di genere. Lo rivedrò sicuramente
Grande Paolo, ho apprezzato molto questo film e condivido appieno la tua bella recensione. Resto un po’ basito davanti alla diversità della critica, ma credo che un prodotto qualitativamente alto nella società odierna in particolare tenda a dividere le opinioni. Mi è piaciuto anche la sensibilità con cui Eggers ha voluto omaggiare i film precedenti in modo rispettoso ma allo stesso tempo mettendoci un chiara impronta personale, diversamente da altri prodotti televisivi di cui ahimè spesso si parla su questo canale
Un giorno dovremo parlare del desolante Dracula di Netflix fatto dal creatore di Sherlock
Vedesi Megalopolis di Coppola che la critica ha parzialmente distrutto per motivi assurdi a mio parere
Sono d'accordo con quello che dici tu ma vado oltre: in questa pellicola, sogno e realtà sono entrambi "veri" e capaci d'interagire.
E' un film su sogno e ombra, realtà e la luce, piani diversi, dimensioni differenti, ma che poi s'intersecano.
Su alcune critiche - parlo di quelle facili, ad esempio quella sulla mancanza di jumpscares (che poi non è che non ci siano, semplicemente ci sono quando ha senso che ci siano, sono dettati dalla narrazione e non viceversa) - insomma dicevo, di fronte a certe critiche mi verrebbe da dire che qui siamo davanti a un horror che fa quello che deve fare, ovvero inquieta, ma, per restare nell'horror, è difficile inquietare gli zombi.
E soprattutto fa pensare, e non è poco
@PaoloNardiSoia esatto, e anche su quello la vedo dura per gli zombi...
Ma si facesse una live su Nosferatu, ti ci starebbe? Perché questo film è davvero denso, ne darebbe di cose di cui parlare...
@The_Fontz certo
@@PaoloNardiSoia ❤❤❤ ma te sei gentilissimo!
Allora, senza essere troppo invadente, ti disturberò per organizzarne una!
Grande Paolo, aspettavo proprio la tua rece. Ottima riflessione, mi trovo d'accordo su molti punti, come sempre. Ottima analisi.
Un abbraccio
Visto ieri sera. Condivido appieno la tua analisi. Della filmografia di Eggers, Nosferatu, è quello più simile nello stile al suo primo lungometraggio "The Witch", a partire dalle similitudini tra le due protagoniste. Ho apprezzato pienamente tutto di questo film, dalla fotografia cupa e sempre più "prosciugata" con il proseguire della trama, le sequenze con il Conte nel castello, con il viso in penombra, riescono ad incutere quello stato di ansia per tutta la durata del film. Le scenografie sono ancora una volta uno dei punti di forza dei film di Eggers (vedi con The Northman), in questo caso mi riferisco in particolare modo alla Transilvania e al Castello di Orlock. Le note musicali, con il rintocco di piano, volte ad avvertire lo spettatore della presenza demoniaca, sono un particolare da tener presente durante la visione. Gli interpreti sono stati tutti davvero bravi, Willem Dafoe sublime e Lily Rose Deep si è rivelata una piacevole sorpresa.
Vado questa sera a vederlo in lingua originale. Finora Eggers non mi ha mai deluso e ormai a distanza di 50 e 100 anni dai due capolavori di Murnau ed Herzog ci sta un' altra versione. L'unica mia preoccupazione sono un po' gli attori (tranne Defoe ovviamente). La Depp e Hoult non sono proprio Ganz e la Adjani.
Pochi sono i film che ti fanno uscire dalla sala e pensarci per ore subito dopo. Eggers a 40 anni e’ già maestro regista. Evviva il cinema fatto bene
E' la prima recensione positiva che trovo con del senso e che mi fa riflettere sul film, sopratutto che fa notare dei particolari e accorgimenti (come la fotografia e l'uso del colore) significativi... personalmente ho trovato molto bella la parte del viaggio e della reclusione nel castello, tutto permeato di una specie di iper realismo quasi magico, le comunità zingare, i paesaggi, le luci (caravaggesche, direttamente da Kubrick e Barry Lindon) alternato con un certo espressionismo invece molto denso, la natura cupa, il castello desolato e decadente ... forse è qui che Eggers si trova più a suo agio, quando l'uomo si perde o entra in contatto nella natura appunto, risvegliando e ritrovando il suo lato più misterioso e anche stregonesco.e oscuro...
Però purtroppo tutto questo l ho visto disatteso nei restanti due terzi del film..messa in scena sempre molto bella, attori notevoli, ma non ho visto idee autoriali così nuove.. la bestialità, anche cadaverica, del Dracula era stato Coppola il primo a mostrarla, rivoluzionando il genere (insieme al lato dandy del Conte).. l'immersione progressiva della storia nel sangue, quasi un culto, come fa il notaio Renfield/capo di Thomas, già Francis Ford l'aveva evocato nella sua versione, con il motto esoterico Sanguis vita est.. Dafoe è bravissimo ma il suo istrionismo bizzarro già c'era nel Van Helsing (all'epoca Anthony Hopkins) coppoliano, scienziato ma anche stregone, in lotta con il positivismo del tempo (Dafoe lo estremizza, in un certo senso rendolo un po' meno credibile) ...
Proprio quest'aspetto, giustamente sottolineato in questa recensione, era già un motivo conduttore fondamentale di Stoker stesso, uno dei caratteri all'interno della sua opera come anche di Frankeinstein, francamente Eggers non è il primo e neanche l'ultimo ha farne un tema, come anche il binomio Eros e Tanathos, presente nel libro, aumentato da Coppola, che da bravo italiano - americano porta tutto un corollario di temi come la dannazione, il senso di colpa, redenzione, esplosione delle pulsioni e violenze più nascoste, tutto con una regia calda, cattolica (e ortodossa) quasi (piena tra l'altro di omaggi a vecchi trucchi cinematografici) mentre Eggers sembra quasi virare verso una scelta protestante, sempre più spoglia in cui si arriva ad una sorta di animalità questo si, quasi basica, come lo stesso rapporto di Orlok con Lena che onestamente, a livello di scrittura e sceneggiatura sembra un po' casuale (anche se spiegata in termini di lei sensitiva - sacerdotessa ecc) ... La follia che regna nella città, tra l'altro a tratti un po' slegata, con scene di anarchia e scene dopo improvvisamente dove non sembra essere successo nulla, con l'arrivo della peste e del Nosferatu sembra poi troppo sottovalutata e marginalizzata (Herzog aveva creato dei veri e propri quadri cinematografici, come l'ultima cena in una piazza invasa dai topi), a livelli proprio logici e narrativi, a parte qualche processione con bare, concentrando poi il tutto nelle scene di possesione e isteria che affrontano i vari protagonisti (che già Coppola aveva tra virgolette inventato nel suo film)...
Arrivando poi proprio a questo (bella l'interpretazione dell'invasamento di Lena come possesione e quindi del suo esorcismo) immagino si tratti di gusti, ma personalmente film horror di questo carattere già ci sono, con relativo jumping scare, scene di urla e follia, un pochino prevediibili, magari da Eggers mi sarei aspettato di più ..
In questo senso il film, certamente con premesse interessantissime, l ho trovato purtroppo non riuscito, anche perchè probabilmente non è una storia di Eggers (abituato più a piccoli nuclei umani se non comunità rurali o di clan) ma una storia, quella del vampiro, forse un po' troppo fissa e mitica per lui... Contento naturalmente che ci abbia provato, il film non è di bassa lega di sicuro (sperando gli effetti speciali siano meno computerizzati possibile) e ha fatto sicuramente parlare di sè.. Grazie per lo spazio in questo bellissimo canale
È facile fare i complimenti quando ci si trova d'accordo, ma qui ti sei superato. Riflessioni magnifiche. A proposito delle aspettative (sbagliate?), per troppi spettatori credo sia diventato un problema. Lo stesso, secondo me, è accaduto con Longlegs.
Paolo non hai citato i vampiri di "What we do in the shadow" :-DDD Grazie come sempre per la puntuale recensione!
C'è da dire che nel film di Herzog I nomi sono quelli del racconto di Stoker e la storia è leggermente differente... quindi quello di Eggers è il più fedele a quello di Murnau anche se da sua stessa dichiarazione Eggers ha detto che ha preferito quella versione semplicemente perché l'ambientazione vittoriana non rispecchiava la sua visione del racconto... a mio avviso il suo Nosferatu è veramente eccezionale al pari se non meglio di altre più blasonate interpretazioni.
Ciao Paolo, a me il film è piaciuto tantissimo! 🖤
Ottima analisi come sempre 👏 a me il film è piaciuto molto
Capolavoro.
Bellissimo film.
Le sequenze oniriche scisse o meno dalla realtà sono un gran tratto caratteristico di Eggers. In The Northman questo per me raggiunge l'apice.
eggers ha solamente prodotto film incredibili. Peccato che molti "critici" siano determinatissimi ad affossarlo ad ogni occasione.
Penso che il vero problema del film sia un generale eccesso di manierismo. Un problema che, fatta eccezione per The vvitch, che è un film asciutto senza un'inquadratura di troppo, attraversa tutta la breve filmografia dell'autore. Ovviamente rimane un ottimo film, con alcuni picchi di vera poesia cinematografica ( uno su tutti, la scena con gli zingari è qualcosa di pazzesco).
Ottima recensione, complimenti
Bellissimo film, non sarà il capolavoro rivoluzionario che innova il genere ma va più che bene così. Davvero non capisco le tante (troppe?) critiche che gli sono state rivolte.
Film che ho amato una volta uscito dalla sala! Per me Eggers ha fatto 4 su 4 con la sua filmografia! Soddisfatto.
Ho preferito The northman, ma anche questo è un bel film. Dovrei rivederlo in lingua originale. Nella scena finale Nosferatu mi è sembrato un'enorme zecca. Fotografia meravigliosa che si desatura lentamente.
Ci manca il vampiro mostruoso.
SPOILER: Secondo me questo film ha il difetto di mantenere hellen in soli due stati: malata (con una espressione che ricorda la cortellesi in certi sketch finto drammatici) o arrabbiata. Per 3/4 di pellicola è malata, posseduta, niente di riconducibile alla normalità con cui si possa empatizzare. Poi ogni tanto si risveglia e fa il cazziatone a qualcuno. Credo che questo sia fattuale e innegabile, minutaggio alla mano. Come quando lei se la prende coll'amico che li ospita e che, dopo 200 morti, li vuole mandare giustamente via. Quando lui chiede più rispetto, lei gli sventola il libro della murgia sotto al naso. Simpaticissima. Ed è la protagonista. Ed è lei che ha evocato il mostro. Va bene le pulsioni, ma che razza di pulsioni aveva che sto mostro è un vero mostro? Non è spiegato. Qualcuno parla di melanconia, una sorta di malinconia oscura. Ma firmi il patto con sto diavolo? Questo però spiega le scene dell'esorcista, che sembrano estranee, perché è la stessa storia. Lei chatta col mostro, capitan gaio, e poi questo bussa alla porta.
L'avrei spedita io stesso in transilvania consumandomi la lingua a furia di leccar francobolli, pensate un po' se non mi preoccupo.
Tuttavia, quando lei comprende il suo ruolo si prende in carico il sacrificio, allontanando tutti. Ma non poteva trovare un altro modo? Una trappola con lei come esca? Sembra invece una scena funzionale solo al raggiungimento della bella abbracciata alla morte. Bello, simbolico, ma forzato.
Francamente non ho capito la funzione dei jumpscare presenti. Non per spaventare.
Non ho capito le facce da indemoniata, così eccessive.
Non ho capito perché tutti urlano, si disperano e stappano piccioni per due ore. Va bene che il vampiro porta oppressione e morte, ma devi opprimere anche me che sto guardando il film?
Non ho capito nemmeno il perché dei frame di lei che vomita sangue o lui che si squaglia come in un qualunque film moderno. Tutti elementi che ho trovato estranei alla raffinatezza della messa in scena.
Ci sono momenti registici sublimi, ma anche momenti in cui io (altri magari no) faccio fatica a entrare in sintonia con quanto narrato. Film di due ore, percepite tre.
D'accordo con te.
@@comicsoon1980 bellissima e divertentissima recensione 🤣
Se sei depresso e hai l'ansia evochi il signore dei sorci, che distrugge tutto quello che ami e infine te stesso.
paolo ma un bel video su Turingwhetil?
A me non ha entusiasmato, Eggers ha tanto mestiere ma poca sostanza per i miei gusti.
The Witch ottimo esordio, ma già all'epoca sopravvalutato (in epoca di Disney e Netflix, la critica non aspetta che un film un po' più "adulto" della media per gridare al capolavoro).
The Lighthouse mi ha francamente annoiato tantissimo e l'ho trovato davvero "troppo" arthouse.
The Northman pieno di difetti ma hey, è Sword & sorcery testosteronica quindi con me vince facile...
Nosferatu di tutti i suoi film forse quello tecnicamente più impeccabile ma anche il più vuoto.
A differenza tua Paolo, ho trovato veramente insopportabile l'interpretazione tutta smorfie e facce brutte di Ellen Hutter. Anche gli altri attori tutti troppo sopra le righe per creare personaggi empatizzabili, particolarmente cane 🐶 Aaron Taylor-Johnson. Buono Nicolas Hoult che avevo già apprezzato altrove. L'aspetto del vampiro, salvando pure l'interpretazione di Bill Skarsgaard irriconoscibile sotto tutto il make-up, mi ha lasciato tiepido. In certe sequenze sembra un po' ridicolo, onestamente mai particolarmente minaccioso.
Insomma, per me sufficienza stiracchiata. Certo, paragonandolo all'offerta di Netflix e Amazon Prime, siamo nell'ambito del capolavoro...
Molto bello sono andato domenica . Molto aderente a quello del 22.
Considerazioni interessanti. A mio modesto parere...dopotutto il cinema e la "pellicola" ( o comunque il supporto delle fotografie che compongono un film, ormai digitale) sono dei vampiri: mantengono in vita attori morti da decenni e non li fanno invecchiare.
Infatti spesso i registi hanno riflettuto sul rapporto tra film e spettatore come se sì trattasse di vampirismo
Bellissima riflessione!
EGGERS TI AMO
C'è un po' di spoiler, che andrebbe sottolineato all'inizio del video, per correttezza. Comunque, complimenti come sempre
Siamo sicuri che Eggers non abbia cambiato nessun nome nella sua versione ? Ne va dell'infanzia dei nostri nonni !!!
a me è piaciuto anche in relazione al film di Murnau e Herzog. Un buon film autoriale, che ogni tanto vengono fuori e non vengono compresi da un pubblico e da una critica che ormai ha come parametri di riferimento al genere horror solo nella quantità di jumpscare e sangue finto che vola da tutte le parti, o altre robe come l' effetto scenico marcato, con totale assenza di trama tipici di certi film-non film recenti.
Nosferatu è Nosferatu, buttarlo nel calderone di film di vampiri è davvero un errore grossolano. Eggers non ha disatteso le mie aspettative e probabilmente è uno dei pochi che poteva riuscire in questa missione impossibile.
Il problema è che ci sono degli jump scare, no che non ci sono. Per non parlare della scena simil esorcista
Molto interessante
❤
Film che utilizza un "mostro sacro" come il vampiro per parlare di sessualità (anche autoerotismo?) e salute mentale❤
Film da lode chi lo definisce mediocre è un poveretto
Alcune scene belle ma non mi è piaciuto, bravi gli attori ma volevo vedere più il Vampiro senza baffi, ma altre scene erano comiche 😂
Mi sento di dover fare una piccola precisazione alla tua ottima (come sempre) analisi:
per gli esseri umani di quell’epoca, il ‘’libertinaggio’’ sessuale fosse (ritengo) sconveniente tanto per le donne quanto per gli uomini.
Queste strizzate d’occhio al neo-femminismo (non da parte tua) le trovo fuori luogo e fastidiose.
ma anche no, il libertinaggio era praticato tanto quanto lo è oggi, solo non se ne parlava, se veniva fuori era scandalo, con la differenza che se era un uomo a farlo era un pelo più tollerato, se era una donna era rovinata socialmente. non c'è niente in questo film di neo femminista, ne per altro c'è il tema del libertinaggio. ti sei fatto un film tuo usando i tuoi preconcetti, ma nel film non c'è nulla che riguardi tradimenti coniugali o femminismo.
@ ho detto che era considerato sconveniente, non che non venisse praticato.
Punto primo.
E il film, come ha anche notato Paolo, è volutamente un manifesto femminista.
Mi aspettavo molto di meglio. Il pezzo dove ha staccato la testa al piccione con un morso, mi sono cadute le braccia.
Ma quello è Renfield, anche in Dracula voleva "un passerottino"
OGNI SINGOLA PAROLA
Ennesimo film su Dracula
🤣🤣
Ma se è pieno di Jumpscare 😂
Ma NON servono a spaventare, sono un mezzo narrativo, è abbastanza palese
@ UN mezzo narrativo dispregiato fino all’altro ieri. Poi lo fa Eggers e iniziano le supercazzole per la loro riabilitazione.
I veri jumpscare all'americana sono 2 in tutto
@@paulwolf8204 sono più stacchi di montaggio che altro, ma ogni caso servono più a creare un'atmosfera irreale e da incubo che a spaventare.
@@PlanetNemesi 2 jumpscare sono comunque troppi per un film così autoriale. Non servivano.
A me lei non è piaciuta per niente. Né come attrice né come personaggio. E non ho nemmeno apprezzato il passaggio dal vampirismo alla possessione. Isabelle Adjani tutta la vita.
film bellissimo certamente; ma quello che dici al minuto 4:13 è assurdamente falso e rivela più un tuo condizionamento psicologico che l'effettività sia del film che del contesto dietro a quel film.
Ah perché non c'è questa riflessione nel film? Stai calmo ciccio, la tua aggressività è del tutto fuori luogo
Non potrei essere più d'accordo, analisi ineccepibile. Il sonoro domina su tutto, l'interpretazione subito dopo, e sebbene la Depp rubi la scena, ho trovato STRAORDINARIO McBurney. L'unico neo, se posso permettermi di trovarlo, la troppa presenza da un certo punto in avanti di Nosferatu: mi sono innamorato di Eggers perché Satana me l ha fatto solo respirare. Inoltre il contrasto con scena finale sarebbe stato ancora più impattante con un Nosferatu meno presente, meno fisico