Apporto energetico nel paziente nefropatico e il ruolo dei carboidrati

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  • เผยแพร่เมื่อ 13 ต.ค. 2024
  • Un punto di basilare importanza della dieta ipoproteica è l’adeguato apporto energetico. È importante sottolineare che la dieta nella malattia renale cronica è del tutto diversa da una dieta che ha lo scopo di ottenere una riduzione del peso corporeo: le raccomandazioni che si trovano nelle riviste si applicano a situazioni diverse e non devono essere mai prese come esempio in caso di insufficienza renale cronica.
    In questo caso sarebbe più corretto parlare di terapia dietetico nutrizionale (TDN) e non di dieta, che nell’immaginario comune è una parola associata ad una alimentazione ipocalorica o dimagrante, mentre nella malattia renale cronica l’alimentazione deve essere normo calorica.
    L’organismo ha bisogno di calorie per affrontare al meglio le attività quotidiane, per esempio per mantenere la temperatura corporea, per la rigenerazione cellulare ecc. Poiché con la dieta ipoproteica vi è una riduzione delle proteine consumate al fine di affaticare meno i reni, bisogna assicurarsi che il corpo riceva un introito energetico sufficiente per svolgere le sue funzioni: sia dai lipidi (quindi dai grassi), sia, soprattutto, dai carboidrati. Se l’alimentazione fosse povera di calorie, il corpo andrebbe a prendere l’energia che gli serve dalle proteine del muscolo, con conseguente perdita di massa muscolare.
    Quindi è fondamentale un adeguato apporto energetico perché l’organismo non “mangi” le sue stesse riserve o consumi a scopo energetico le proteine. Le calorie servono come la calce del muratore a fare in modo che i mattoni (le proteine) si uniscano tra loro e rimangano salde e ferme.
    I carboidrati sono la fonte principale di calorie per il corpo. A seconda della loro struttura sono distinti in carboidrati “semplici” (zucchero, miele, biscotti, torte, dolci e bevande zuccherine) e carboidrati “complessi” (farine di grano, cereali integrali, mais, miglio, legumi, frutta e ortaggi), che sono da preferire a quelli semplici perché l’amido, prima di essere utilizzato per produrre energia viene trasformato, durante la digestione, in glucosio. Per questo motivo viene assorbito più lentamente e fornisce energia per un periodo di tempo più lungo.
    L'importanza dei carboidrati deriva dal fatto che vengono assorbiti e utilizzati dall'organismo molto facilmente, assicurando alle cellule un rifornimento di glucosio e quindi di energia. Secondo le linee guida per una corretta alimentazione, il 45-60% delle calorie giornaliere dovrebbe provenire dai carboidrati, almeno i tre quarti sotto forma di carboidrati complessi e non più del 10% sotto forma di zuccheri semplici. I carboidrati complessi dovrebbero quindi essere consumati quotidianamente ed essere presenti in ogni pasto.
    Un’assunzione adeguata di carboidrati fa sì che le proteine possano svolgere la loro reale funzione, ossia fare da materiale costruttivo per il corpo e non essere utilizzati per fini energetici.
    I carboidrati, infatti, fanno “risparmiare” proteine: nel caso in cui se ne verifichi una carenza, il corpo utilizzerà determinati aminoacidi per la formazione di nuovo glucosio.
    Per chi soffre di malattia renale cronica un grande aiuto nel mantenere un adeguato apporto calorico e un adeguato apporto di carboidrati deriva dall’utilizzo dei prodotti aproteici. I prodotti aproteici rappresentano una fonte di energia “pulita”, praticamente priva di azoto e con un contenuto trascurabile di potassio, sodio e fosforo.
    L’uso di prodotti aproteici permette di mantenere un apporto energetico adeguato escludendo o riducendo il consumo di cereali e derivati che contengono proteine a basso valore biologico, così da favorire il consumo moderato di alimenti animali, contenenti proteine ad alto valore biologico.

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