ci sono soluzioni elettronicamente più semplici ed elettricamente più sicure. ma la calma, la passione e la semplicità del suo modo di spiegare, vale i 20 minuti di video. dalle cose complesse si impara tanto, e se poi c'è qualcosa di più facile sarà più semplice capire e applicare le soluzioni stesse. mi sarebbe piaciuto averlo come professore ai tempi della scuola! trasmette davvero tanta passione! grazie!
Ciao Fabrizio e grazie,una soluzione più semplice o quantomeno diversa l' ho già proposta con un'altro video,in modo da dare le due possibilità costruttive,meccanica o elettronica ed questa th-cam.com/video/BMKyyW0IMsE/w-d-xo.html
Complimenti per l'inventiva, ottima l'osservazione di scaricare l'aria dal tubo di carica con l'inserimento di una elettrovalvola ma ti consiglio di inserire tra pressostato e motore un relè (alimentato in parallelo con il motore stesso) a doppio contatto ausiliario uno normalmente aperto n.a. e uno normalmente chiuso n.c. che alternando la chiusura del contatto quando si spegne il motore a pressione raggiunta , si diseccita il relè che con il contatto n.c. fa azionare l'elettrovalvola di scarico aria tubi. Sistema elettricamente più sicuro e funzionale🤗..... un cordiale saluto.
Ciao Leo, grazie ma sono 40 anni che funziona così, se vuoi vedere la versione elettronica puoi vedere quest'altro mio video th-cam.com/video/BMKyyW0IMsE/w-d-xo.html
Mi ha fatto molto piacere vedere questo video ed imparare nuove cose. Mi piace il fatto di aver constatato la sua bontà di insegnamento tramite metodi di estraIone puramente meccanica. quel sistema con i bilancieri lo usavano sui motori a vapore... . io avendo una formazione di tipo elettrico credo che ci siano soluzioni più vantaggiose nel campo elettrico ma ammiro la capacità di riuscire a fare capire cosa bisogna fare a livello di principio e poi la sua soluzione"elettro-meccanica" per arrivare al fine. voto 10 la ringrazio!
Ciao Massayes, grazie, si questa versione elettromeccanica l'ho fatta per gli amici che non hanno dimestichezza in elettronica, poi ho fatto la versione elettronica per gli amici che non hanno dimestichezza con la meccanica ed è questo th-cam.com/video/BMKyyW0IMsE/w-d-xo.html
complimenti sembra una persona di famiglia come spiega in maniera chiara "sembra" tutto semplice fatto da lei ma si sa che la professionalità fa sembrare tutto più semplice ma dietro ci sono anni di lavoro mi congratulo ancora e rimango a bocca aperta ad ogni video
Ho scoperto questo canale durante il lockdown e pian piano sto guardando svariati video, è abbastanza impegnativo ma reputo tutto cio' una miniera d'oro! Signor Ughetto lei mette a disposizione dei preziosi consigli e idee in modo totalmente gratuito... Per di più non ci vuole un genio per capire che le soluzioni che lei offre sono frutto di prove e di qualcuno che ha sempre messo le mani in pasta, quindi affidabili! Per un giovane come me è un punto di riferimento GRAZIE!
ughetto peccato averti scoperto tardi mi avresti aiutato molto nel costruire e utilizzare gli arnesi in vari modi e cmq complimenti per la passione che ci metti e soprattutto la tua voce si ascolta bene non come altri che fanno tutorial e che mi vien voglia di trapanargli la lingua. a parte gli scherzi sei grande
Ughetto sei davvero un fenomeno !!!! Io ormai non sono più ragazzino.. nonostante la foto qui su youtube... ma cavoli !!!! avessi conosciuto gente come te da giovane, capace di insegnare come hai fatto tu.... Posso dirti solo "BRAVO" !!!!!!!
ciao Ughetto50 bella idea sei un vero intenditore e hai capito quale il problema pure io ho eliminato l'aria nel tubo di carico del compressore però in una maniera molto più semplice e senza elettrovalvole o relè o congegni vari . ho semplicemente cambiato la valvola di ritenuta e ho messo una a tre vie a farfalla comunque ognuno fa come vuole .
E' una bellissima idea, anche concettualmente parlando. Mi permetto di suggerire una semplificazione per il comando dell'ellettrovalvola. Per non complicarsi la vita mettendosi a costruire l'interruttore a compasso si puo' usare un relais commutatore a 2 posizioni: ossia quelli con i contatti tipo NA e NC con comune centrale. Dopo gli opportuni collegamenti avremo che a compressore in marcia l'elettrovalvola sara' senza alimentazione. A compressore fermo l'elettrovalvola sara alimentata e si aprira' facendo fuoriuscire l'aria indesiderata. La bobina del relais andra' connessa in uscita del pressostato, praticamente in parallelo al motore. L'alimentazione della elettrovalvola andra' ovviamente prelevata prima del pressostato quindi direttamente dalla rete a 220 volt. Facendo passare un capo della rete al contatto comune del relais e prelevando l'uscita che va all'elettrovalvola dal contatto NC, l'altro capo della rete direttamente all'ellettrovalvola.
Ciao gabrielecapri,non è così semplice come da te descritto e come hanno commentato altri utenti,il problema non è una valvola normalmente chiusa o normalmente aperta che sarebbe indifferente,ma il fatto che deve intervenire in ritardo rispetto all'avviamento del motore,ovvero prima di chiudere deve aspettare che il motore entra a regime altrimenti se parte insieme al motore dopo pochi giri il tubo sarà nuovamente sotto pressione ancora prima che il motore riesca a superarla.Ho fatto anche la versione elettronica di questa applicazione e oggi i nuovi compressori la montano,io l'ho fatta anni fa ed è questa th-cam.com/video/BMKyyW0IMsE/w-d-xo.html
ughetto girando qua e la ho visto dei video di compressori che usano il motore di un congelatore ! che sarebbe totalmente silenzioso! sarei interessato se pubblicassi un progetto ben spiegato come del resto i tuoi vedeo che seguo da moltissimo tempo e trovo molto ben spiegati nel dettaglio e esaustivi!!! reciclando compressori magari rotti si potrebbero recuperare e modificare con motori ricavati appunto da congelatori! grazie anticipate ! angelo
Ciao Temporali,grazie,la tua richiesta mi è stata fatta anche da altri utenti,ma per ora non ho a disposizione uno di quei compressorini ma come lo trovo farò questo video.
Tutto questo è riferito ai vecchissimi compressori. Se un compressore è degli ultimi 20 anni, lo scarico dell'aria è in automatico dal pressostato. Infatti basta fare la prova che quando il compressore sta per raggiungere le 8 atm, staccare la spina (mentre il motore ancora gira). Il compressore si ferma, ma se ricollegate la spina il compressore non partirà in quanto non ha la forza dello spunto. Comunque complimenti ad Ughetto50 per la manualità.
Caro Ughetto.... Tutto perfettamente regolare questa teoria è perfetta, te lo dico competente, sono un impiantista termoidraulico per qui i principi di termodinamica e di idraulica credo di conoscerli un pochino.... l'unico consiglio che mi sento di darti è: di montare una elettrovalvola di tipo (normalmente chiuso) che si trovano facilmente in commercio, per cui istallando una valvola del genere puoi evitare tranquillamente di modificare la "girante" del motore e complicarti la vita, inoltre ti propongo di valutare l'idea se vale la pena evitare tutto ciò e montare semplicemente una valvola di sicurezza pretarata a 10/12 bar, nel senso che dopo quel valore limite automaticamente una molla interna apre e permette la fuoriuscita dell'aria che staziona nel tubo di ricarica del compressore. Per tua opportuna conoscenza in commercio troverai le elettrovalvole normalmente chiuse, cioè (aprono) quando saranno sollecitate da corrente 220 volt, oppure viceversa valvole normalmente aperte che funzioneranno esattamente al contrario, cioè che (chiudono) quando saranno eccitate da corrente 220 volt. ti posto il link www.valvoleindustrialiamis.com/prodotti/elettrovalvole
Francesco franco,tutti i compressori hanno una valvola di sfogo di soprapressione a molla,altrimenti non si potrebbero vendere,è la valvola di sicurezza a norma,mentre per l'elettrovalvola normalmente aperta,devi seguire meglio il video e leggere gli altri commenti che ho avuto con gli altri utenti,in breve ti ripeto che con una valvola normalmente chiusa se stacco la spina mentre il compressore stà caricando o và via la corrente e la pressione è vicina al massimo,quando si ridà corrente l'elettrovalvola si troverà chiusa perchè il pressostato non è ancora disarmato e il motore fermo non darà corrente alla valvola per aprirla,quindi il motore si ritoverà di nuovo con il tubo sotto pressione,a quel punto per farlo ripartire e vincere lo spunto bisognerà intervenire manualmente scaricando un pò d'aria fino a che non riuscirà a ripartire.
ughetto50 Ma tu devi mettere una valvola normalmente aperta, nel senso che quando dai corrente si chiude e quindi trovandosi nella posizione di aperta quando il compressore è disattivato cioè spento, il motore non trova difficoltà a ripartire e a vincere lo spunto di partenza, mentra invece quando togli tensione al compressore automaticamente la valvola apre svuotando l'aria residua che si trova nel tubo di carico/serbatoio... per quanto invece riguarda la valvola di sicurezza di cui parli tu, la stessa è un dispositivo posto a diretto contatto e collegamente del serbatoio, per cui la valvola funge da sistema di sicurezza garantendo la pressurizzazione del serbatoio di accumulo/aria, mentre invece la valvola di cui mi riferisco io si tratta di una valvola di apertura pre-tarata, che interviene in base alla pressione max di esercizio, ed interviene solo al superamento della press di esercizio che viene esercitata nel tratto di tubazioni su cui lavora.... ma sinceramente come metodo di funzionamento penso sia più funzionale l'elettrovalvola di cui ti ho parlato prima!!!!!
Salve Sig. Ugo, apprezzato molto il suo ingegno. Ha un salvavita (relè differenziale) sul suo impianto elettrico?? Come fa a non intervenire con quel tipo di collegamento? Grazie.
il differenziale entra in azione quando c'e' una differenza di potenziale tra le due fasi e la presa a terra,ma questo non e' il caso,se ti riferisci all' interruttore centrifugo che entra in contatto con il telaio del compressore,forse nel video non si vede ma naturalmente è isolato dal telaio.
Salve, la spiegazione è esauriente, come anche la soluzione adottata per scaricare l'aria dal tubo di connessione tra il cilindro e la bombola. Da sempre, comunque, i compressori, da quelli piccoli a uso "fai date" a quelli grandi per uso "professionale" sono muniti di valvola a tre vie, e cioè, di una valvola particolare che faccia caricare il compressore in tutta sicurezza e senza sprechi di energia. Una via della valvola, quella di diametro più grande va collegata alla bombola, l'altra si collega alla pompa del cilindro con un tubo in rame o in alluminio e l'altra via dal diametro più piccolo (5/6 mm di diametro) dove va innestato il tubo rilsan, nei compressori più datati il tubicino era in alluminio o in rame, sagomato di conseguenza fino a collegare la valvola di ritegno e il pressostato. Il pressostato, è dotato di due funzioni importanti, funzioni che sono strettamente collegate alla pressione interna del compressore, cioè: una che, smontato il coperchio tramite una vite piccola posta sopra permette di intervenire sulla vite di regolazione della pressione di stacco della corrente elettrica, l'altra funzione è collegata al tubo rilsan tramite una valvolina con un pistoncino di qualche millimetro di diametro inserito dentro. Il compressore, raggiunto la pressione preimpostata sul pressostato, (in genere sono tarati fino a 8 bar su compressori semi-professionali, a 10 o anche a 12 bar su quelli professionali e industriali). Intervenendo sulla valvolina, tramite il tubo rilsan, azionando il pistoncino, staccherà la corrente elettrica dentro il pressostato e nello stesso tempo il pistoncino scaricherà l'aria in pressione dentro il tubo rilsan. Di conseguenza come da titolo del video, tutto quel marchingegno sul motore, e dell'elettrovalvola montata sul tubo della pompa sono superflue. Nel caso in cui servisse un compressore particolarmente performante, be allora, ci si potrebbe mettere, inventarne e costruirne qualcuno, con qualche sistema particolare da brevettare. Comunque, i complimenti, doverosi, vanno fatti. Bravo
L'applicazione da me costruita fa riferimento a un compressore datato 1954,e può essere montata su un qualsiasi compressore che sia sprovvisto dello scaricamento dell'aria tramite rilsan, e in commercio ce ne sono tanti,ho adottato questo sistema dopo aver cambiato il motore originale trifase da 1,5 Hp con uno nuovo monofase da 3 Hp,ma quest'ultimo pur essendo il doppio della potenza non riusciva a vincere lo spunto a compressore carico,in questo modo ho risolto il problema,ho impiegato mezza giornata per costruirlo, se fossi andato in giro a cercare pressostati moderni e sistemi rilsan per un compressori di 60 anni avrei impiegato molto più tempo e soldi.Aggiungo che il sistema rilsan alla sua ripartenza trova la valvolina chiusa,questo fa sì che dopo pochi giri il tubo si ritrovi di nuovo sotto pressione ancora prima che il motore sia entrato in regime,mentre con la mia applicazione la valvola chiude il tubo solo quando il motore è entrato a pieno regime,cioè alla massima potenza dando la possibilità di ripartire con pressioni nel serbatoio più elevate.
ciao ughetto sei grande!!! però il compressore non deve essere dotato di una valvola di non ritorno?altrimenti l'elettrovalvola sarà sempre sotto pressione dell'aria di ritorno dal serbatoio.Aspetto una tua risposta ciao ciao.
+antonio dalmaso Si,è come tu dici e nel video dico che c'è una valvola di non ritorno dal serbatoio,ma anche aria che rimane intrappolata nel tubo tra cilindro e serbatoio,da qui la necessità di montare una valvola elettrica capace di scaricarlo,e la pressione dell'aria che è in questa non influenza il suo funzionamento.Per tutto il resto puoi leggere i post sotto ai quali ho gia' risposto.
Se il meccanico sei tu non so dove lo hai imparato,le fasce dei pistoni non hanno tolleranze decimali ma centesimali,se il tuo compressore funziona in questo modo,io misurerei la compressione con la pistola apposita.
buonasera ho visto il suo video molto interessante...volevo sapere se mettendo una valvola di ritegno subito dopo l'elettrovalvola ma in questo caso normalmente aperta, elettricamente allacciata allo start del motore che la chiude alla prtenza, ha lo stesso effetto di potenziamento. grazie mille
Ciao Gianluca,si il funzionamento è lo stesso ma quello che più conta è che la valvola deve essere ritardata rispetto all'avvio del motore per dare a questo il tempo di entrare in regime,diversamente il tubo andrà sotto pressione ai primi giri annullando lo scopo della valvola.Quindi per usare una valvola normalmente aperta hai bisogno che l'interruttore centrifugo dia corrente alla valvola e non la tolga come nel caso del mio video,a questo punto quando il motore riceverà corrente anche la valvola riceverà corrente ma essendo sotto interruttore centrifugo lui non la lascerà passare subito ma solo quando il motore entra in regime e apre il compasso che darà corrente alla valvola in ritardo rispetto al motore ormai avviato.Poi quando il motore si ferma per avvenuta carica anche la valvola non avrà più corrente che aprendosi svuoterà il tubo e pronta a ripetere il ciclo sopra descritto.Di questa valvola ho fatto sia la versione meccanica come in questo video sia la versione elettronica,dove in ambedue descrivo il ciclo più in dettaglio anche se funziona con valvola normalmente chiusa questa è la versione meccanica th-cam.com/video/bIBwrifC8Z0/w-d-xo.html e questa è la versione elettronica th-cam.com/video/BMKyyW0IMsE/w-d-xo.html
Si,il problema non è se normalmente aperta o chiusa,ma il ritardo che deve avere nel farlo.Guarda qui dove lo spiego th-cam.com/video/BMKyyW0IMsE/w-d-xo.html
@@ughetto50 Intanto, mi tolgo il cappello, per il meraviglioso lavoro che hai svolto e quindi ti faccio tantissimi complimenti. Poi ti dico che con una elettrovalvola normalmente aperta potevi fare prima. Tu giustamente obietti, che comunque serve un ritardo, e si potrebbe fare con un relè meccanico un condensatore ed una resistenza, oppure con un temporizzatore commerciale da 20 euro, o cinese da 4€. Ma so già che tutto questo non ti piace troppo. Allora ti dico una cosa diversa: Ti dico che ci puoi mettere l'elettrovalvola normalmente aperta, e... reggiti forte... potresti mettere un piccolo polmoncino sul tubo di mandata. Quello per andare in pressione impiegherebbe un pochetto di colpi del pistone e il motore avrebbe il tempo di prendere i giri giusti. Per evitare la fucilata quando stacca il motore e spari tutta l'aria compressa che sta nel polmone, ci puoi mettere un tappo con un forellino sull'elettrovalvola, così scarica con un sibilo senza ammazzare le tortore. Ancora, puoi evitare il polmoncino e metterci alcuni metri di tubo di rame arrotolato, che hanno l'ulteriore vantaggio di raffreddare l'aria che appena compressa è calda e se entra calda nel serbatoio poi si raffredda e ti si abbassa la pressione riducendoti l'efficacia del serbatoio stesso... (Anche il lavoro di compressione migliora) Ora consentitemi, fatto questo tubo aggiuntivo o polmoncino, può essere anche accettabile fare un banale forellino sul tubo stesso. Si scarica da solo appena il motore si ferma, e la minima perdita d'aria non è una vera riduzione della portata d'aria, perché dovrebbe essere fatta ad arte e piccola a piacimento. Usare un capillare da un frigorifero di recupero, regolandone la lunghezza fino ad essere soddisfatti del risultato magari, può essere notevolmente più semplice. Anche un rubinettino a spillo chiuso "male" andrebbe bene o ancora meglio installare il polmone o il tubo facendo un pessimo lavoro (quindi con delle piccole perdite). E ora, vi mando un abbraccio e mi raccomando di continuare a sperimentare, impicciare, ragionare ed ammazzare il tempo con le NOSTRE passioni. Saluti.
@@grazianoturbogas leggendo il tuo commento ho sorriso per la tua fantasia meritevole,ma poi le idee bisogna metterle in atto e vedere se funzionano in pratica,quella del video funziona su quel compressore da anni.Non so perché dici che non mi piace il circuito a relè o magari a Triac,evidentemente non hai visto la stessa versione elettronica di questa applicazione che ho pure fatto e che tra l'altro era linkata alla fine di questo video th-cam.com/video/BMKyyW0IMsE/w-d-xo.html come non hai letto gli altri commenti sotto ai quali ho già risposto.Bisogna stare più attenti a quello che si vede.
Ciao ughetto, avresti la possibilità di realizzare un tutorial di uno scambiatore di calore tra l'unità di compressione e il serbatoio per poter far condensare l'acqua all'interno dell'aria e quindi scaricare la condensa? Grazie
Ciao Andrea, per scaricare l'acqua dal serbatoio i compressori devono avere un piccolo rubinetto sotto a questo, la condensa si forma per differenza di pressione continua e non tra pompante e serbatoio.
@@ughetto50 io vorrei che la condensa proprio non ci finisca nel serbatoio. Molti utenti americani installano un radiatore aria-aria tra uscita unità di compressione e serbatoio per riportare la temperatura dell'aria prossima a quella atmosferica. L'aria compressa a 8 bar a temp. ambiente non riesce a trattenere la condensa e quindi si estrae facilmente.
Egregio Luciano, sempre grazie e sempre moltissimi complimenti. Se già non realizzato ( e quindi mi fosse sfuggito) avresti modo di fare un tutorial su come fare,passopasso, un compressore silenzioso tipo quelli realizzati con i motori dei frigoriferi? Sono praticamnete insostituibili per chi, come me, fa le sue cose in casa, e utilisdimi per alcuni settori del fai da de, del modellismo ma anche per la grafica (dotandoli di filtri anticondensa). Grazie ancora per i tuoi video...e già che ci siamo, Buone Feste.
Buone feste Andrea,non ho fatto un video su come costruire un piccolo compressore utilizzandone uno da frigorifero,so che sono utili per l'hobbystica e per gli aerografi tanto è vero che li vendono nei negozi d'arte.Purtroppo per ora non ho uno di questi compressorini seppur ne ho buttato uno un paio di mesi fa.Comunque la loro costruzione è abbastanza semplice e quando ne trovo un'altro farò un tutorial su come costruirlo.
bellissimo il tuo congegno, quello che non si capisce se la valvola va collegata anche alla 220w. per cortesia spiega meglio questo passaggio. grazie Silvano
Ciao Silvano, si la valvola è elettrica 220 volt come quelle per aprire l'acqua o altro con un interruttore e viene comandata attraverso il contatto dell'applicazione che vedi.
Complimento Ughetto per la sua "semplicità" di risoluzione dei problemi, con l'utilizzo di semplici attrezzi.. Ovviamente la stessa cosa potrebbe essere fatta utilizzando un relè e un microcontrollore, usandolo semplicemente come "sistema di ritardo"...insomma...oppure un relè temporizzato in accensione che potrebbe servire allo scopo.
Ciao Luciano,si è esatto queste valvole si trovano nella versione elettronica nei nuovi compressori,ma per quelli più vecchi che non la prevedevano ho fatto anche la versione elettronica spiegando il suo funzionamento,la puoi vedere in questo mio video a lei dedicato th-cam.com/video/BMKyyW0IMsE/w-d-xo.html
Certo,oggi ci sono tante possibilità ma non tutti hanno conoscenze in elettronica o in meccanica,per questo ho fatto le 2 versioni,così ognuno se vorrà avrà tutte e due le possibilità scegliendo quella più semplice per lui.
Salve Luciano dovendo acquistare un compressore mi potresti dire o addirittura indicarmi quale fa al caso mio? Mi serve per pulire,gonfiare gomme, verniciare
Ciao Matteo,se non devi usarlo per pistole da gommista o scalpelli pneumatici o altri utensili che richiedono grandi quantità di aria al minuto,puoi comprare senz'altro un compressore da 25 Litri,i più professionali hanno la trasmissione a cinghia ma costano di più.Quindi si possono scegliere quelli a motore diretto,tra i migliori ci sono quelli italiani marca FINI o ABAC ma anche altri sempre italiani.Se vuoi un suggerimento dove comprarlo ti lascio il link del sito di una ditta di Taranto,loro sono tecnici artigiani e vendono compressori,motori e ricambi ecc.fanno assistenza e trattano solo prodotti di qualità a minor costo dei prodotti più costosi e meno buoni dei siti commerciali,sul sito c'è anche il telefono dove puoi chiamarli e parlare direttamente con i proprietari per farti dare eventuali chiarimenti,vendono anche su e-Bay ma spediscono anche direttamente pagando in tante forme compreso il contrassegno,ovvero paghi alla consegna,questo è il sito dove troverai in fondo alla pagina il numero di telefono www.elmarelettromeccanica.it/it/121-compressori-elettrici
Soluzione a masse centrifughe molto ingegnosa, ma altrettanto complessa. Basta semplicemente mettere la bobina dell' elettrovalvola in parallelo ai contatti del pressostato o al massimo un relè deviatore con bobina collegata in parallelo al motore, che tramite la coppia di contatti NC va a pilotare la bobina dell'elettrovalvola. Altra alternativa è quella di mettere semplicemente un elettrovalvola normalmente aperta con la bobina collegata in parallelo al motore. Ovviamente il discorso vale per i compressori che non hanno già di fabbrica la valvola di sfiato già integrata nel pressostato meccanico.
Ciao MrBravosport, grazie, non è così semplice come hai detto tu, l'apertura della valvola deve essere ritardata, se vedi i commenti sotto troverai altre spiegazioni e puoi vedere anche su quest'altro mio video la versione elettronica della stessa applicazione come da te descritta th-cam.com/video/BMKyyW0IMsE/w-d-xo.html
Ciao Ughetto, ho notato che i mio compressore, un 24 lt abac da 1,5hp, durante il funzionamento ha una continua ed eccessiva perdita dal tappo dell'olio. É una condizione normale? A me verrebbe da pensare che 1) la molla della valvola non ritorno é troppo rigida 2)le lamelle sono da sostituire 3) le fasce sono da sostituire. Quali sono gli accorgimenti da avere per capire il corretto funzionamento di un compressore? Quando si cambiano le fasce? E le valvole? Dove e come posso verificare i litri per minuto?
Ciao Ivan, di solito l'uscita anomala di olio dal tappo di caricamento è dovuto al livello dell'olio troppo alto (ce n'è troppo) le fasce usurate riguardano la parte superiore del cilindro e non quella inferiore, quindi sarebbe a vantaggio per la fuori uscita dell'olio in quanto la compressione al basamento è inferiore e per questo non può far uscire l'olio. Neppure le valvole inficiano a l'uscita dell'olio perché anche loro riguardano la parte superiore del cilindro e come le fasce possono solo dare problemi di compressione. Quindi quello che devi controllare è come detto il livello de l'olio e se non è troppo vecchio che perderebbe la viscosità, in ultimo ci dovrebbe essere uno sfiato che fa uscire l'aria spinta dal pistone in discesa verso il basamento e se questa è tappata si crea una pressione al basamento spingendo l'olio verso l'alto, questo sfiatamento può essere posto sul tappo stesso o su un'altra parte del basamento attraverso un tubicino, devi vedere se questo sfiatamento non si è ostruito.
Ciao Ughetto, ti ringrazio per la risposta. Non ho una perdita di olio ma bensì un'eccesso di aria dallo sfiato del tappo di olio anche dopo lo spegnimento del compressore.
@@ivanivan2283 allora è evidente che nel basamento si forma una pressione troppo alta, può dipendere da occlusione parziale dello sfiato che riesce a far passare l'aria solo quando arriva a una certa pressione e non prima, controlla da quando inizia a sfiatare guardando il manometro.
per attivare la elettrovalvola invece di quell'interruttore centrifugo non basterebbe un semplice relè comandato dalla corrente che comanda il motore? Motore alimentato e relè comandato, quando al motore stacca la corrente, il relè chiude e alimenta la elettrovalvola.Cioè scusa, la mia non era una domanda, era una affermazione più che altro.
Se era una domanda poteva essere giusta,se è un'affermazione è sbagliata,in quanto la valvola ha bisogno di un ritardo che ho gia' descritto nel video oltre che nei post sotto che potrai leggere,se poi lo si vuol fare con relay non basta questo, ma ci vuole un circuito di ritardo elettronico che puoi vedere qui th-cam.com/video/BMKyyW0IMsE/w-d-xo.html
Ciao, bellissimo video e tanta inventiva, complimenti!!! Ma se invece dell'accrocchio che hai montato sulla ventola per azionare una valvola Normalmente Chiusa (N/C) avessi invece montato una Normalmente Aperta (N/O) collegata in serie col pressostato o al massimo con l'alimentazione motore + relè??
Ciao Diego,sono in molti ad aver fatto la tua stessa osservazione, non è un problema di valvola normalmente aperta o chiusa,ma del tempo d'intervento di questa che deve essere ritardato rispetto all'alimentazione del motore,questo farà in modo che il motore abbia il tempo di entrare a regime e a quel punto la valvola può chiudere.C'è un'altro mio video dove descrivo lo stesso sistema in versione elettronica th-cam.com/video/BMKyyW0IMsE/w-d-xo.html
IL pressostato oltre a aver la funzione di attacco e stacco per portarlo a pressione, ha anche lo scopo di scaricare l'aria che resta nel pistone di spinta e quella che resta nel tubo, infatti lo sfiato che si sente alla fine della carica che viene da sotto al pressostato e l'aria residua appunto.
@@ughetto50 ciao io faccio di lavoro anche quello di sistemare compressori da quasi 30 anni 😰 a cominciare dal piu piccolo come questo a finire a quelli a vite , non e una critica x carita" ma mi sembrava giusto dire questo e comunque anche quelli vecchi x staccare a fine carica hanno la valvola di ritegno montata molte volte Anche nelle cannette che portano aria dalla testa alla bombola , comunque sono dotati di questi dispositivi meno rifiniti come oggi certo ma ci sono, tranne qualche esemplare a cui gli e stata smontata allora non si sente manco lo sfiato a fine carica che appunto svuota la camera di pressione aria. Tutto questo anche per far capire magari a chi e meno pratico magari di montarla anche se non ha bisogno , dico questo x esperienza di alcuni clienti venuti con idee prese qua e la che volevano farlo anche loro ma non serviva 😆😉
@@alf69fry capisco Alfredo,per la mia esperienza posso dire che prima degli anni 80,quindi parliamo di più di 30 anni fa non ho mai visto un compressore dotato di valvola elettrica di sfiato,ed è questa di cui parliamo,invece montavano certamente delle valvole ma erano quelle dette "di massima" ed erano meccaniche,queste si trovavano in tutti i compressori compresi quelli dei grandi veicoli come camion o autobus e quando il compressore arrivava al massimo della pressione aprivano di colpo e il rumore era fortissimo,somigliante a uno sparo.Nel mio periodo militare stavo in officina della caserma ed era il 1976 e di compressori sugli OM o I CM ne ho riparati molti,Il compressore professionale del video al quale ho fatto la modifica è il mio, è datato 1954 motore trifase da 1,5 Cv e non ha valvola elettrica di sfiato ma solo pressostato e valvola di massima.
@@ughetto50 si ma parliamo degli stessi compressori che usano quelli che vanno a lavorare per gli scavi quelli hanno bisogno di aria continua invece quelli di cui parliamo noi sono i classici che si fermano al raggiungimento dell"atmosfere impostate il rumore che dici sono le valvole di sicurezza che al raggiungimento delle atmosfere regolate si aprono e fanno uscire aria e cosi ricominciA la carica
Esatto,ma non sono solo quelli dei martelli pneumatici che hanno un'altro tipo di sistema in quanto l'aria viene sfiatata a ogni colpo del battente,ma anche quelli sopra detti dei camion e affini, dette appunto valvole di massima,sono meccaniche e intervengono alla pressione regolata come pure i vecchi compressori,poi ci sono le valvole di sicurezza che intervengono a una pressione maggiore che è superiore a quella di massima appunto dette di sicurezza.Detto questo non posso escludere che anche nel passato ci fossero compressori speciali o industriali dotati di valvola elettrica,ma io non li ho mai visti tra quelli di comune officina,il primo con questo funzionamento lo comprammo nel 1977 ed era una novità.Se tu mi puoi dire qualche marca o modello del passato che si può ritrovare in internet,sarei curioso di vederlo,magari se lo trovi dammi il link qui sotto o il modello o marca per andarlo a cercare.
ciao ughetto potresti fare un video su come revisionare e magari migliorare i motorini ad aria come quelli che stanno dentro le seghe ad aria compressa o le molette o gli avvitatori ...grazie in anticipo
Ciao Francesco,gli utensili pneumatici che funzionano con aria compressa sono più delicati di quanto sembrano,considera che se un compressore non è dotato di filtro anti condensa l'aria che esce contiene acqua e questa danneggia tutti questi utensili che per il loro funzionamento hanno parti rotanti in acciaio a bassa tolleranza,e qualsiasi formazione di incrostazione o ruggine ne compromette il buon funzionamento.A questo punto l'unico suggerimento che posso dare è quello di svuotare l'acqua dal compressore almeno una volta a settimana svitando il tappo apposito che si trova sotto il serbatoio,poi ogni volta che si usa un utensile pneumatico alla fine del lavoro si toglie il tubo e si manda dentro l'utensile un po di olio lubrificante,poi si rimette il tubo e lo si mette in rotazione per qualche secondo e si scollega il tubo,in questo modo ci assicuriamo che nell'utensile rimane un po di olio che impedirà la formazione di ruggine e lo manterrà lubrificato fino al prossimo uso.ATTENZIONE PERO' ALLE PISTOLE PER IL GONFIAGGIO DELLE GOMME PERCHE' NESSUN UTENSILE MUNITO DI MANOMETRO DEVE ESSERE LUBRIFICATO.
Bella applicazione, mi è piaciuta, la sto realizzando pure io, l'ho compresa ma nel video non sono riuscito a vedere come viene isolata la fase dei contatti rispetto all'albero motore
Delfino hai ragione, nel video ho dimenticato di descriverla,comunque è molto semplice e provo a descriverla di seguito:alla lamella mobile dell'interuttore và inserito un pezzetto di guaina termorestringente per tutta la sua lunghezza lasciando la puntina di contatto libera,una volta riscaldata e fatta aderire si deve sovrapporre a questa dalla parte che viene spinta un altro pezzetto di lamina gemella,come a formare un sandwich,poi si rimette un'altro pezzetto di termorestringente a serrare il tutto e dopo averla riscaldata si taglia un quadretto al centro per scoprire una piccola porzione di questa seconda lamella dove spingerà l'asse,in questo modo la lamella sottostante alla quale è applicata la tensione sarà isolata dal telaio:
You all probably dont care but does anyone know a method to log back into an instagram account? I was stupid forgot the account password. I would appreciate any help you can offer me
@Khalil Christian i really appreciate your reply. I got to the site thru google and Im in the hacking process atm. Seems to take a while so I will get back to you later when my account password hopefully is recovered.
Quelli di oggi si,questa valvola è stata adottata dagli anni 1970,prima nessun compressore di questo tipo le montava,quello del video è un compressore del 1954.
salve ho seguito attentamente la spiegazione ma lei ha fatto un ambaradam che non finisce mai io ho semplicemente messo un elettrovalvola al tubo che collega i cilindri al serbatoi e ho risolto con un elettrovalvola normalmente aperta ed elettricamente collegato al pressostato in modo che quando attacca il motore da il consenso all"elettrovalvola di chiudersi, quando il pressostato stacca il motore all"elettrovalvola non arriva più corrente, aprendosi svuota il tubo di collegamento rendendo i cilindri liberi scusate le chiacchiere e buonasera va tutti
Ciao Giancarlo,ho risposto più volte a questa osservazione,se leggi i commenti sotto capirai" l'ambaradam" che non hai capito,(non basta l'elettrovalvola,questa deve chiudere in ritardo rispetto all'intervento del pressostato.Per una spiegazione più dettagliata e riguardante l'elettrovalvola puoi vedere la versione elettronica della stessa applicazione su quest'altro mio video th-cam.com/video/BMKyyW0IMsE/w-d-xo.html
Oggi, dopo parecchio tempo mi sono rivisto il video. E' intuitivo che un raccordo testata-serbatoio a zero atmosfere agevoli la ripartenza del motore elettrico. La soluzione però mi sembra troppo elaborata anche se semplice da realizzare. Un tempo, quando si usavano i pozzi per pompare manualmente l'acqua, onde evitare che questa si congelasse e provocasse danni nel tratto di tubo fuoriterra, veniva praticato, al di sotto del piano di calpestio, un piccolo foro in modo tale che il livello dell'acqua scendesse lentamente sin dove la temperatura difficilmente poteva scendere sotto lo zero. Qualcosa di analogo potrebbe servire per svuotare il raccordo testata-serbatoio del compressore quando questo smette di pompare. Ci sarebbe ovviamente una piccola perdita quando entra in funzione il motore ma di poco conto se il foro è di dimensioni contenute. Che ne pensi ?
Ciao Dar, il sistema di svuotamento del tubo è ormai di uso comune e si trova in tutti i compressori moderni, quelli costruiti dopo gli anni 1970, prima, come quelli del video, ne erano sprovvisti. La soluzione da te descritta non è praticabile per l'aria compressa, loro arrivano a 10 Atmosfere o più, e a questa pressione anche un piccolo foro da un millimetro bucherebbe un dito, in oltre se il funzionamento del compressore non è continuo lui si scarica e devi aspettare che si ricarica di nuovo. Nel video ho mostrato l'applicazione meccanica poi in un altro video ho mostrato quella elettronica che usano normalmente i compressori, eccola th-cam.com/video/BMKyyW0IMsE/w-d-xo.html
Interessante modo di usare un interruttore centrifugo. la meccanica che prende il sopravvento del elettronica !-) Io volevo solo portare il mio piccolo compressore casalingo oltre il limite degli 8 bar. Cmq se farò la modifica al tubo di scarico userò un contattore che sente la presenza di corrente ai capi del motore e in modalità NA fa la stessa funzione. (perchè l'ultima volta che ho provato ha fare un foro "centrato" su un asse non ti dico le vibrazioni che ho creato) Ho notato che sul compressone di mio non a Benzina questo problema non c'è perche il motore è sempre al minimo e quando accellera in automatico non ha problemi di spunto come i motiri monofase. Se riesco faccio un video!-)
ciao ughetto50 mi piace il sistema ma ho dei dubbi cioè lo scopo e farlo accendere ad alta pressione fin qui ci siamo ma adoperando esempio una sabbiatrice che in pratica gli servono una grossa mandata di aria s'è un compressore casalingo è progettato per una piccola mandata d'aria cambiando le pulegge mettendo una più grande al motore è una più piccola al gruppo pompante di quanto si aumenta la mandata? e poi non c'è il rischio che il gruppo pompante vada fuori giri?
+alfonso cosentino E' certo che per una sabbiatrice serve un compressore che sia in grado di fornire una certa quantità di litri al minuto,l'applicazione che vedi nel video tiene conto della potenza del motore e in base a questo è regolata.Se velocizzi a dismisura il pompante,il problema più rivelante sarà del motore e non del pompante,in quanto il motore riuscirebbe a partire ma dopo si surriscalderà fino a bloccarsi per l'aria troppo compressa che contrasta con la sua potenza.Quindi se non puoi cambiare il compressione, non rimane che rallentare il lavoro,ovvero,usare un serbatoio più grande e aspettare che si riempi fino alla pressione che il motore riesce a dare,per poi iniziare a sabbiare,e quando la pressione scende bisogna fermarsi e aspettare che il serbatoio raggiunga di nuovo la pressione di lavoro e riprendere a sabbiare .
buongiorno secondo me, conveniva usare un nuovo pressostato che ha gia' all'interno un meccanismo appunto per svuotare il tubo di carico. E una valvola di ritegno. Sara' un risparmio tempo progettare quel marchingegno che era una validissima soluzione di qualche decennio o piu'. Infatti ho un trapano a colonna di vecchia data ha il blocco delle mazzette che parlavi tu...
Ciao Marco se leggi i commenti sotto ho già risposto alla tua stessa osservazione, non è un problema di vecchio o nuovo, per questo ho fatto anche la versione elettronica che puoi vedere in questo video th-cam.com/video/BMKyyW0IMsE/w-d-xo.html
Ciao Luciano, complimenti come sempre. Una domanda, tempo fa il mio compressore (25 litri a cinghia) ha improvvisamente sfiatatoi. Ovvero penso che avesse raggiunto la massima pressione e l'interruttore di blocco motore non è scattato come avrebbe dovuto e quindi è intervenuta la valvola di sicurezza , che a questo punto penso sia compromessa. Ora , quando accendo il compressore sento che "sfiata" . cosa potrebbe essere successo e come dovrei fare per ripristinare la situazione? Grazie a prescindere. Ciao.
Ciao Ken,da quello che riscontri sembrerebbe che il piccolo tubo che da il comando al pressostato sia bucato o in perdita,ovvero la pressione che si trova in esso data dal compressore viene persa e in questo modo non da più il comando al pressostato che appunto stacca corrente quando la pressione data da questo tubicino raggiunge la pressione di taratura,anche il fatto che lo senti sfiatare è segno che perde aria.A questo punto posso solo suggerirti di seguire il percorso di questo tubicino che in genere è bianco e vedere se sfiata da qualche parte.
ughetto tu che te ne intendi : se uno avrebbe un compressore con motore da 3 hp -2,2 Kw ,2850 giri se vorrebbe sostituirlo con uno a scoppio a benzina 4tempi basterebbe uno da 5 cavalli ?
Se il compressore ha un motore elettrico da 3 Hp basta l'equivalente a scoppio ugualmente da 3 hp, non c'è nessun motivo che abbia una potenza maggiore,se poi hai a disposizione già un motore a scoppio da 5 Hp da montare va bene lo stesso,sforzerà di meno.
Ottima l'idea ma potresti utilizzare un'elettrovalvola normalmente aperta, alimentata con la tensione del motore. Quando il motore è fermo, l'elettrovalvola è aperta e scarica il tubo; quando il motore si avvia, l'elettrovalvola si chiude e manda l'aria al deposito. Se poi si vuole dare qualche secondo al compressore per prendere velocità, basta mettere un relè ritardato per chiudere più tardi l'elettrovalvola. Nel video, mi sembra di aver capito che, quando il motore è fermo, l'elettrovalvola è sempre alimentata, questo comporta consumo elettrico (anche se irrisorio) ma, soprattutto, usura inutile della valvola. Non voglio fare il professore e mi complimento con l'autore per l'ottimo lavoro, che, oltretutto, è molto utile a scopo didattico.
Ciao Alessandro,grazie,ma questo video non è a scopo didattico ma è un'applicazione che risolve un problema in migliaia di compressori che ancora sono in giro.Mettere un relay di ritardo vuol dire pilotarlo con un circuito di ritardo,lui non ritarda da solo.E per chi lo volesse fare in versione elettronica ho fatto un altro video dove appunto usa un ritardo elettronico ed è questo th-cam.com/video/BMKyyW0IMsE/w-d-xo.html
Ciao Ughetto, è sufficiente usare un interruttore luci scale, con uno elettronico, puoi fare quello che vuoi! Resta comunque il fatto che il tuo è un capolavoro, tant'è vero che mi sono registrato al canale! Il regolatore di giri, benché lo conosco da quando ero bambino, non avevo mai visto il funzionamento! Grazie!
Ho un problema sul mio compressore piccolo quando sta scarico parte tranquillamente dopo che arriva a circa 8 bar incomincia a perdere potenza al motore per poi bloccarsi facendo un rumore dipo quando il condensatore non va .... quando si spegne il motore è scarico l’aria ricomincia a girare bene per poi di uovo rifare lo stesso problema .. da cosa dipende grazie
potrebbe essere il condensatore,altrimenti devi abbassare la pressione massima perché è evidente che oltre una certa pressione il motore non ha più la forza per vincerla,
Bel lavoro ma per semplificare le cose, montando un elettro valvola era più comodo collegare un relè al motore e l elettrovalvola El contatto nc del relè, stesso risultato senza parti in movimento e il relè può esere nascosto nel vano condensatore unica pecca l elettrovalvola resta alimentata anche se il compressore è carico, se si lascia tutto il giorno alimentata temo non duri molto.
Ciao Marco, le elettrovalvole sono fatte per rimanere sotto tensione h24, vedi quelle del gas elettriche di casa, se vuoi vedere la versione elettronica con relè della stessa applicazione lo puoi vedere in quest'altro mio video th-cam.com/video/BMKyyW0IMsE/w-d-xo.html
bellissima applicazione di meccanica ma e sorpassata come tecnologia basta usare una valvola normalmente aperta a riposo, essa si chiude quando e sotto tensione e si apre quando quando la tensione viene tolta , questa puo essere alimentata in parallelo al motore ottenendo lo stesso effetto , ce da dire in oltre che i nuovi pressostati sono dotati di valvola di scarico
Ciao Antonio,sotto il video ci sono molti commenti ai quali ho risposto per le stesse domande e osservazioni,non si tratta di nuovo o vecchio,e nemmeno di una semplificazione sul funzionamento della valvola di scarico che ha bisogno di un ritardo rispetto al motore per intervenire altrimenti serve a poco,e anche questo l'ho spiegato,inoltre di questo interruttore,ho fatto anche la versione elettronica che puoi vedere al link di seguito,così facendo chi ha maggiore dimestichezza con la meccanica può farlo meccanico,chi l'avrà con l'elettronica potrà farlo elettronico th-cam.com/video/BMKyyW0IMsE/w-d-xo.html
No non è superflua,solo i compressori più recenti e professionali sono stati ripensati con il ritardo alla valvola di scarico,quindi questa è un'applicazione innovatrice e non vecchia o superflua ed è stata realizzata prima che fossero commercializzate su questo compressore datato 1954 e non erano dotati di tali valvole.
Ciao 69alexandru, un compressore da 200 litri è equipaggiato con un pompante potente, ora non so se il motore che hai montato è come lo aveva originale o hai usato un altro motore. Il motore da 3 Hp è un motore potente e idoneo per un compressore da 200 litri, a questo punto dovresti vedere a quante atmosfere il motore comincia a soffrire, lui dovrebbe arrivare a 10 atmosfere senza sforzo, ma se tende a fermarsi le cose sono 2, o il motore è mezzo bruciato o le atmosfere tarate sul pressostato sono più di 10, se invece il pompante è più grande del normale allora ci vuole un motore più potente da 4 o 5 Hp, in alternativa puoi usare quello da 3 Hp ma devi montargli una puleggia più piccola, ci metterà più tempo a caricare ma farà meno sforzo.
@@ughetto50 grazie per la risposta..io non penso il motore sia brusciato. Praticamente avevo un compressore nuovo da 100l.dopo quasi 3ani al improvviso non riesce più a fare aria...avevo trovato un compressore usato da 200l ...pensavo di adattare il motore eletrico dal compressore da 100l su questo da 200l.infatti o fatto il lavoro però appena arriva a 4atmosfere circa non riesce più a girare
@@69alexandru allora il pompante è molto grosso per quel motore, riduci la puleggia del motore o aumenta quella del pompante per acquisire forza, impiegherà più tempo per arrivare a 10 atmosfere ma se il motore è buono ce la fa lo stesso.
Per ottenere un risultato migliore, è possibile alimentare l'elettrovalvola con un relais deviatore collegato in modo che quando il motore è in moto cesserà l'alimentazione e quando è fermo verrà attivata l'elettrovalvola.
Vedo alcuni problemi di questa applicazione. Il primo è che la elettrovalvola è stata montata in un punto che scalda parecchio. Il secondo è che l'onda d'urto di uno scarico ad alta pressione, fa diventare sordi e quindi manca un silenziatore. Il terzo è che è molto macchinoso realizzarlo tramite la rotazione del motore, infatti ci sono pressostati che aprono una valvola meccanicamente, ottenendo lo stesso risultato. Quando da ragazzino facevo i compressori con il motore recuperato dal frigo, usavo una elettrovalvola di plastica da lavatrice comandata da un rudimentale timer che scaricava il tubo per 3 secondi.
Ciao Mauro,l'applicazione non ha nessuno dei problemi da te citati visto che funziona così da 10 anni e tutti i giorni.Nello specifico dal video non puoi sapere qual'è la temperatura dove è posta la valvola ed è molto bassa,il rumore è irrisorio e su 10 atmosfere non si può parlare di alta pressione,non è macchinoso realizzarlo purché si abbiano le competenze,io da ragazzino non li facevo con i motori da frigo ma con quelli giusti.Ora se vuoi vedere un'altra soluzione Elettronica della stessa applicazione la vedi qui th-cam.com/video/BMKyyW0IMsE/w-d-xo.html Qui invece puoi vedere una valvola da lavatrice usata allo scopo th-cam.com/video/bIBwrifC8Z0/w-d-xo.html
bello il video nn ho letto tutti i commenti . ma cmq tutti i compressori ormai da un pò di anni hanno gia la valvola che scarica l 'aria senno il compressore non riparte- mi si è sporcata e lo dovuta ripulire .. senno resta in stallo ..parte ma non gira
Ciao tanakeg,si la tua osservazione è già stata commentata sotto con altri utenti,il video descrive un compressore del 1954 non uno moderno e in giro ce ne sono ancora molti.
da sempre tutti i compressori nell’istante in cui smettono di funzionare svuotano l’aria per non ripartire sotto sforzo che siano essi monofase o trifase, e quando si verifica un guasto e questo non avviene il compressore spesso non riesce proprio a ripartire, questo lavoro lo fa il pressostato che con il condotto principale controlla la pressione del serbatoio e con un piccolo tubicino scarica quella compressione ecco perché si sente quello sfiato quando si arresta
Ciao Antonio, non è vero che lo sfiato lo hanno da sempre e non so dove prendi queste informazioni, lui è stato adottato dagli anni 1970 e quello del video è un compressore del 1956,se leggi i commenti sotto troverai altre spiegazioni.
scusami .......ma non ho mai avuto occasione di trovare un compressore sprovvisto di valvola di ritegno e lo scarico della testata all'arresto avviene sempre dal pressostato .
Ciao 179vorbon, se non lo hai mai trovato evidentemente è perché sei giovane e non hai avuto occasione di lavorare su compressori costruiti prima degli anni 70, nessun compressore usava la valvola di scarico ma solo il pressostato, usavano tutti motori trifase e non monofase come quelli di oggi da hobbystica, e la valvola di sfiato è stata introdotta proprio per supplire allo spunto poco efficace dei motori monofase.
@@ughetto50 Ciao, ti ringrazio per il" giovane "ma ho 53 anni e ho lavorato su compressori anche più' vecchi degli anni 70 addirittura del 50 ......ma essendo il mio lavoro, cioè tecnico compressorista, quando ho visto il video non ho resistito a commentare. sul trifase ti posso garantire di non averne mai visto uno senza valvola di ritegno...... anche un motore trifase sforzerebbe eccessivamente alla partenza se fossero in pressione le testate. basti guardare gli" L " per il PET l'avevano...... meccanico , agivano sulle valvole ma l'avevano.....
@@179vonbon capisco, forse ne hai visti più di me, ma io non li ho mai visti almeno quelli da officina, se poi c'erano alcuni particolari destinati alla fabbrica e lavoravano su alte pressioni, certo, ci sono quelli che caricano le bombole a 200 atmosfere e i motori non riuscirebbero di certo a partire su questi pressioni. Il compressore del video è del 1954, 100 litri, motore trifase da 1,5 Cv. Ebbene per esigenze l'ho trasferito dove ho solo il monofase, ho sostituito il motore 1,5 Cv. trifase con uno nuovo comprato da 2,5 Cv monofase, ebbene questo con le stesse pulegge non riusciva a farlo ripartire da carico, appunto perché il compressore non era dotato di valvola di sfiato, rimasi sorpreso io stesso pensando che un cavallo in più sarebbe stato sufficiente e invece no. A questo punto non rimaneva che dotare il compressore della valvola come nel video. Se rimonto il suo motore trifase non ha nessun problema a ripartire da carico anche a 10 atmosfere.
Luigi,il video è riferito a un vecchio compressore e come si vede, l'applicazione è su questo, le foto fanno riferimento solo alla spiegazione del motivo di tale modifica,aggiungo che le valvole di scarico sui tubi di immissione sono state adottate a partire dagli anni 1980,quindi molti hanno compressori sprovvisti di tali valvole,poi ci sono quelli autocostruiti, tutto ciò è stato già ampiamente discusso nei post sotto,compreso la data del compressore e la realizzazione,sia nella versione meccanica che in quella elettronica.Insomma,interesserà chi ha problemi con il suo compressore e ti assicuro che sono in molti.
No Luigi, se vedi i commenti sotto capirai il perché, la valvola può essere normalmente aperta o chiusa, non è quello il problema ma il ritardo deve avere rispetto alla partenza del pompante.
Sì,e non solo,tale sistema,come specificato nel video,nasce propio come limitatore di giri nei primi motori a combustione interna,quindi subito dopo i motori a vapore.Quì puoi trovare un pò di documentazione. www.google.it/search?q=regolatore+di+giri+a+masse+centrifughe&newwindow=1&biw=1246&bih=583&source=lnms&tbm=isch&sa=X&ei=8-bLVK6-IdLhaKuzgPAN&ved=0CAYQ_AUoAQ
Puoi scrivermi e mandarmi eventualmente foto del compressore alla mia e-mail, se riesci a fargli un video con il sonoro posso forse capire se il motore è piccolo o altro ( mariossi500@gmail.com ).
@@ughetto50 ciao ughetto50 io ho un yamato 2hp 50 lt però non ho capito come fare al mio cioè non farlo scendere a 4 bar per poi riprendersi lentamente vorrei tenerlo costante tra i 6-8 . Dal tuo video purtroppo non sono riuscito a paragonarlo al mio compressore se gentilmente mi daresti una spiegazione più dettagliata per me grazie in anticipo
@@pieroboss91 Ciao Pieroboss, la stabilità della pressione si ottiene con il regolatore di pressione, per esempio per verniciare si usano di solito 4 Atmosfere anche se il compressore è carico a 10 Atmosfere, quindi se il compressore riesce a superare le 4 Atm. e ha un serbatoio che mantiene la pressione a patto che il cilindro pompante riesca a dare da solo quelle 4 Atm. Quindi per avere 4 Atm. costanti devi avere o un pompante che li riesce a dare in tempo reale e questo si misura in litri di aria al minuto, oppure un serbatoio grande che viene riempito con un tempo maggiore da un pompante meno potente per immagazzinare aria e poi regolarla come detto prima con il regolatore, ma se il serbatoio arriva poi a 4 Atm da quel punto in poi la pressione calerà se il pompante ne pomperà meno.
Ciao christian, non è semplicemente l'elettrovalvola, può essere normalmente aperta o chiusa e non fa differenza, è la temporizzazione alla partenza che deve ricevere. Se guardi sotto gli altri commenti avevo già risposto alla stessa tua domanda.
i compressori moderni hanno l'interutore che e' uno scatolino in plastica. si apre quello e si trovano 2 bulloni (m8 o m6) non ricordo.con uno si regola l'attacco,cioe' a quante atmosfere riparte il motore con l'altro il massimo,cioe' a quante atmosfere il motore si ferma,comunque il principio del video e il video stesso non sono male
Il pressostato libera gia il tubo della testa per dare i giri liberi che limitano la fatica dello spunto. Mi chiedo a quante atmosfere arriva col pressostato regolato a 10 di minimo. Vedo un sacco di incongruenze. Basta solo una elettrovalvola normalmente aperta
Se leggi i commenti sotto troverai le risposte alle tue domande, i compressori fino agli anni 1970 non avevano nessuno sfiato per liberare il tubo di mandata è solo dopo che sono stati adottati.
Grazie per la risposta. Quimdi non avevano valvola di non ritorno nemmeno?Le masse centrifughe però non servono. Elettrovalvola normalmente aperta impiega più di 10 secondi a chiudersi tempo necessario a fare prendere giri al motore
@@stefanobarbieri7473 si la valvola di non ritorno l'avevano altrimenti si sarebbe scaricato il serbatoio nel cilindro ma questa era la stessa montata sulla testa del cilindro.Erano tutti compressori che montavano motori trifase, anche i più piccoli e per questo non avevano bisogno di scaricare l'aria perché il trifase ha uno spunto molto superiore al monofase montato sui compressori da hobbystica,ed essendo questi a più basso costo e per ovvie ragioni di disponibilità della corrente trifase, si sono adottati di motori monofase, nel caso del compressore che si vede nel video montava un motore originale trifase da 1,5 Cv. e ha sempre funzionato bene senza nessuno scaricamento dei tubi, ripartiva anche a 10 Atmosfere, poi è stato montato uno monofase da 2,5 Cv e questo non riusciva a ripartire seppur maggiore di un cavallo, da qui la modifica per scaricare i tubi e forse non ce la farebbe fatta nemmeno con un monofase da 3 Cv, L'applicazione dell'interruttore centrifugo è indirizzata a chi ha la possibilità di lavorare in meccanica, poi ne ho fatta un'altra con la stessa funzione ma in elettronica per chi lavora in elettronica, eccola th-cam.com/video/BMKyyW0IMsE/w-d-xo.html
Innanzi tutto grazie per la gentilezza. C'è sempre da imparare e poi volevo chiederle se ,forse,il suo sistema avrebbe funzionato anche senza masse centrifughe visto che ,la elettrovalvola,impiega più di 10 secondi per chiudere dando il tempo al motore di prendere i giri. Devo anche ringraziarla perché dal suo video ho preso spunto per salvare il mio 200 litri che, dovendo sostituire il trifase con un monofase,aveva problemi a ripartire dopo la prima carica. Avevo già risolto,con un po' di fatica nella seconda ricarica,aumentando l'aria fra valvola di non ritorno e testa con incremento di una camera d'aria ma l'elettrovalvola è stato proprio il lavoro definitivo.
@@stefanobarbieri7473 No Stefano, senza le masse non funziona perché loro danno il tempo al motore di entrare in regime e quando ci è arrivato le masse sono aperte al massimo e chiudono l'elettrovalvola, questo è il ritardo che ci vuole e al quale ti riferisci, e oggi questo lo fa un piccolo circuito nei nuovi pressostati ma non in quelli di quegli anni e per questo bisogna crearlo altrimenti quando il pressostato attacca corrente l'elettrovalvola chiude subito e già ai primi giri il pistone riempie i tubi prima che sia entrato in regime ritrovandosi nella posizione di sforzo, l'unico modo per evitarlo senza dotare il compressore della valvola ritardata è quello di cambiare le pulegge in modo che lo sforzo del motore riesca a superare lo spunto, ma questo determina poi un tempo assai più lungo per il caricamento girando il pompante più lento, tutto questo lo puoi vedere su questo mio video dove dopo il restauro di un piccolo compressore che montava comunque un motore trifase ho fatto delle modifiche portandolo a ripartire a 10 Atmosfere mentre in originale poteva ripartire solo a 2 Atmosfere, sono 2 video il primo il restauro e il secondo la modifica th-cam.com/video/bIBwrifC8Z0/w-d-xo.html
scusi ma non faceva prima a mettere una valvola normalmente aperta, comunque è divertente la cosa, bravo. Ps io per casa ho un atlas rotativo, non tornerei mai piu ai pistoni, anche se ho un bel atlas 3 cilindri, del 1970 completamente revisionato, con parti originali.
TUTTI i moderni pressostati per compressore dispongono di una valvolina di scarico che, in maniera molto semplice ed automatica, ad ogni arresto del motore sfiata il tubo di mandata
ughetto50 € Un qualsiasi compressore monofase con il condensatore a posto riparte normalmente, se il suo pressostato sfiata la mandata, anche ad 8/10 bar. L'idea dello scarico a comando centrifugo la reputo ottima, ma mi sembra una complicazione eccessiva in rapporto alla reale utilità (ed alla affidabilità nel tempo). Personalmente, se il motore fa proprio fatica ad avviarsi ed il condensatore è a posto, avrei utilizzato un normale pressostato con eventualmente in aggiunta una capacità aggiuntiva (tubo di grosso diametro arrotolato, piccolo serbatoio) tra testata e valvola unidirezionale in modo da ottenere una salita della pressione meno ripida quando inizia a pompare.
ECCO IO CAPISCO CHE è BELLISSIMO FARE LE COSE DAL NULLA MA SOSTITUENDO IL PRESSOSTATO CON UNO MODERNO SI RISOLVE IL problema in partenza in quanto meccanicamente oltre aprire il circuito elettrico scarica l aria dai tubi.
Caro ughetto la veritá non é campata in aria. Il pressstato svolge gia tutte queste funzioni. Tu vai a modifcare un parametro che si chiama deltaP. Questo valore in un comune pressostato si puó variare da una vite apposita. Il costo totale é sulle 25 euro. Il tuo esperimento pericoloso e pieno di vibrazioni ai cuscinetti del rotore e surriscaldamenti delle valvole testata perché il compressore che lavora in continuo non raffredda e brucia le valvole e curva la piastra qnd solo problemi e spese inutili. Cambia pressostato. Ascolta un cretino.....
Francesco Di Raimondo Hai letto tutti i post sotto?evidentemente no,non ho speso 25 euro e nemmeno un euro,non c'è nessuna vibrazione in quanto le masse centrifughe sono dinamiche e non fisse, per questo si autobilanciano sull'asse,nessun pressostato datato 1956 come quello in esempio ha valvole di regolazione a parte quelle di massimo carico e sopratutto il compressore funziona dal 1956 e non surriscalda nulla,se la modifica non ti piace,nessuno ti chiede di metterla in atto,lo farà chi ne avrà bisogno come già hanno fatto.
Ciao Giovanni,per farlo occorre un trapano e un maschio a filettare da 5mm,poi ho fatto anche la versione elettronica per chi la preferisce,è questa th-cam.com/video/BMKyyW0IMsE/w-d-xo.html
il pressostato si trova in disarmo finchè non scende la pressione sul valore tarato (troppo basso) e quindi non sarebbe di nessuna utilità,l'applicazione sopra consente di riavviare il motore anche con una pressione di 9 atmosfere,quando il pressostato è ancora disarmato.(Riguarda tutto il video e capirai).
UGHETTO, TUTTO QUELLO CHE FA LA TUA VALVOLA DI SCARICO LO SVOLGE IL PRESSOSTATO. AL SUO INTERNO C'è UNA VALVOLA CHE SCARICA IL TUBO DI MANDATA AL RAGGIUNGIMENTO DEI 10 BAR. CAMBIA PRESSOSTATO PERCHè SICURAMENTE è GUASTO ED EVITI DI COMPLICARE LA VITA DEL MOTORE SQUILBRANDO IL ROTORE CON MASSE ROTANTI
+Stefano Raone se hai trovato questa soluzione,bene,ma l'elettrovalvola che ho usato io non è da ferro da stiro ma una valvola industriale,ed è costruita per rimanere sempre alimentata senza che si bruci,queste valvole si possono bruciare solo quando sono costruite suvvoltate per aumentare la loro potenza, ma se sono fatte bene possono mantenere la tensione di alimentazione senza che si scaldino (dipende da quanto filo di rame ci mettono nell'avvolgimento).
bel lavoro ma era tutto piu semplice con un rele che comandava l elettrovalvola e un temporizzatore che ne ritardasse la chiusura,il tutto comandato dal contatto del pressostato,anche se devo dire i compressori odierni hanno lo sfiato automatico,cioe a pressione massima raggiunta scaricano la testata tramite un tubicino
Ciao kikkoelettro,ho risposto molte volte alla tua stessa osservazione,poi ho fatto una versione elettronica di tale applicazione e in tutte e due i casi sia essa meccanica che elettronica si riferisce naturalmente ai compressori che ne sono sprovvisti,in molti non sanno che il sistema di sfiatamento nei compressori è stato introdotto solo alla fine fine degli anni 1970 e danno per scontato che i compressori ne siano tutti provvisti,ma in realtà ci sono in giro migliaia di compressori vecchi che non la hanno,qui il video della versione elettronica th-cam.com/video/BMKyyW0IMsE/w-d-xo.html
Ciao Stefano,i pressostati hanno una vite di regolazione che può essere esterna o interna alla scatola che lo contiene,non conoscendo il tuo modello posso solo suggerirti di cercare questa vite e regolarla.
Veramente con tutto il rispetto li serviva solo un pressostato standard magari nuovo che scarichi l'aria una volta che arriva a pressione chiude il apre il circuito eletricco ferma il compressore , e le lamelle andando giu spingono su una valvola normalmente chiusa che aprendosi fa uscire l'aria ritenuta tra gruppo pompante e valvola di ritegno contenuta nel tubo di mandata
se monti una valvola di non ritorno in'ottone con la pastiglia, tra il serbatoio e il tubo che esce dalla piastra valvole non ti serve fare tutto quel casino sul motore
Ma dai.... I compressori negli ultimi 50 anni hanno un pressostato che ha una apposita valvola per fat scaricare l'aria dal tubo. Se poi hai un compressore che non lo prevede basta una elettro valvola n.a e un volgare relè!!! Senza costruire quell' armamentario dal dubbio funzionamento!!
Ho un compressone Ehinell per obby piccolo di cui allego il link, solo che mi da qualche problema, nel senso che il motore parte un pò sforzato e qopo che si avvia dopo circa 15/20 secondi mi scatta il salvavita e il compressore si comporta come se andasse sottogiri, ho provato a cambiare il condensatore, pensando che era il condens, ho collegato 2 condensatori in parallelo insomma ho fatto una serie di prove, controllato se il motore è libero, rabboccato olio minerale nel motore, ma tutto si è rivelato vano ora vorrei smontare il motore per capire, se qualcuno può suggerirmi ve ne sarei grato.... grazie allego link del compressore in oggetto.... .www.giordanojolly.it/dettagli_74_72_Ferramenta_Aria_Compressa_Compressori_Einhell_Compressore_8-24_litri_euro_2200-1_Einhell.html.
Ridicolo. Basta acquistare una valvola a tre vie e un pressostato che con 15 euro si risolve il problema senza andare a rovinare un motore elettrico e dovere acquistare una elettrovalvola.
ci sono soluzioni elettronicamente più semplici ed elettricamente più sicure. ma la calma, la passione e la semplicità del suo modo di spiegare, vale i 20 minuti di video. dalle cose complesse si impara tanto, e se poi c'è qualcosa di più facile sarà più semplice capire e applicare le soluzioni stesse. mi sarebbe piaciuto averlo come professore ai tempi della scuola! trasmette davvero tanta passione! grazie!
Ciao Fabrizio e grazie,una soluzione più semplice o quantomeno diversa l' ho già proposta con un'altro video,in modo da dare le due possibilità costruttive,meccanica o elettronica ed questa th-cam.com/video/BMKyyW0IMsE/w-d-xo.html
grazie a te per la passione che trasmetti. vorrei davvero averti avuto come professore, o come vicino di casa! sei una bella persona! ciao
Complimenti, ottima soluzione " artigianale ". Grazie Maestro .
Ciao Luigi, grazie.
Complimenti per l'inventiva, ottima l'osservazione di scaricare l'aria dal tubo di carica con l'inserimento di una elettrovalvola ma ti consiglio di inserire tra pressostato e motore un relè (alimentato in parallelo con il motore stesso) a doppio contatto ausiliario uno normalmente aperto n.a. e uno normalmente chiuso n.c. che alternando la chiusura del contatto quando si spegne il motore a pressione raggiunta , si diseccita il relè che con il contatto n.c. fa azionare l'elettrovalvola di scarico aria tubi. Sistema elettricamente più sicuro e funzionale🤗..... un cordiale saluto.
Ciao Leo, grazie ma sono 40 anni che funziona così, se vuoi vedere la versione elettronica puoi vedere quest'altro mio video th-cam.com/video/BMKyyW0IMsE/w-d-xo.html
Questa non la avevo mai vista,complimenti,grande maestro
Ciao Franco, grazie.
Mi ha fatto molto piacere vedere questo video ed imparare nuove cose. Mi piace il fatto di aver constatato la sua bontà di insegnamento tramite metodi di estraIone puramente meccanica. quel sistema con i bilancieri lo usavano sui motori a vapore... . io avendo una formazione di tipo elettrico credo che ci siano soluzioni più vantaggiose nel campo elettrico ma ammiro la capacità di riuscire a fare capire cosa bisogna fare a livello di principio e poi la sua soluzione"elettro-meccanica" per arrivare al fine. voto 10 la ringrazio!
Ciao Massayes, grazie, si questa versione elettromeccanica l'ho fatta per gli amici che non hanno dimestichezza in elettronica, poi ho fatto la versione elettronica per gli amici che non hanno dimestichezza con la meccanica ed è questo th-cam.com/video/BMKyyW0IMsE/w-d-xo.html
complimenti sembra una persona di famiglia come spiega in maniera chiara "sembra" tutto semplice fatto da lei ma si sa che la professionalità fa sembrare tutto più semplice ma dietro ci sono anni di lavoro mi congratulo ancora e rimango a bocca aperta ad ogni video
Grazie Fulvio.
Ho scoperto questo canale durante il lockdown e pian piano sto guardando svariati video, è abbastanza impegnativo ma reputo tutto cio' una miniera d'oro! Signor Ughetto lei mette a disposizione dei preziosi consigli e idee in modo totalmente gratuito... Per di più non ci vuole un genio per capire che le soluzioni che lei offre sono frutto di prove e di qualcuno che ha sempre messo le mani in pasta, quindi affidabili! Per un giovane come me è un punto di riferimento GRAZIE!
Ciao Ricky,grazie per le tue parole di apprezzamento.
ughetto peccato averti scoperto tardi mi avresti aiutato molto nel costruire e utilizzare gli arnesi in vari modi e cmq complimenti per la passione che ci metti e soprattutto la tua voce si ascolta bene non come altri che fanno tutorial e che mi vien voglia di trapanargli la lingua. a parte gli scherzi sei grande
Grazie Filippo.
Un maestro in tutti i sensi ,la tua comunicazione è straordinaria !piacere di averti conosciuto !!!
Grazie Paolo.
Come sempre, resto stupefatto.
Sei un grande
Ciao Virginio, grazie.
Ughetto sei davvero un fenomeno !!!!
Io ormai non sono più ragazzino.. nonostante la foto qui su youtube...
ma cavoli !!!! avessi conosciuto gente come te da giovane, capace di insegnare come hai fatto tu.... Posso dirti solo "BRAVO" !!!!!!!
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Sei davvero un grande, ottima soluzione
Ciao Alfonso, grazie.
ciao Ughetto50 bella idea sei un vero intenditore e hai capito quale il problema
pure io ho eliminato l'aria nel tubo di carico del compressore però in una maniera molto più semplice e senza elettrovalvole o relè o congegni vari .
ho semplicemente cambiato la valvola di ritenuta e ho messo una a tre vie a farfalla
comunque ognuno fa come vuole .
Ciao Aldo,l'importante è trovare la soluzione più idonea alle proprie esigenze.
spettacolo spiegato da Dio...
Ciao x x, grazie.
E' una bellissima idea, anche concettualmente parlando. Mi permetto di suggerire una semplificazione per il comando dell'ellettrovalvola. Per non complicarsi la vita mettendosi a costruire l'interruttore a compasso si puo' usare un relais commutatore a 2 posizioni: ossia quelli con i contatti tipo NA e NC con comune centrale. Dopo gli opportuni collegamenti avremo che a compressore in marcia l'elettrovalvola sara' senza alimentazione. A compressore fermo l'elettrovalvola sara alimentata e si aprira' facendo fuoriuscire l'aria indesiderata. La bobina del relais andra' connessa in uscita del pressostato, praticamente in parallelo al motore. L'alimentazione della elettrovalvola andra' ovviamente prelevata prima del pressostato quindi direttamente dalla rete a 220 volt. Facendo passare un capo della rete al contatto comune del relais e prelevando l'uscita che va all'elettrovalvola dal contatto NC, l'altro capo della rete direttamente all'ellettrovalvola.
Ciao gabrielecapri,non è così semplice come da te descritto e come hanno commentato altri utenti,il problema non è una valvola normalmente chiusa o normalmente aperta che sarebbe indifferente,ma il fatto che deve intervenire in ritardo rispetto all'avviamento del motore,ovvero prima di chiudere deve aspettare che il motore entra a regime altrimenti se parte insieme al motore dopo pochi giri il tubo sarà nuovamente sotto pressione ancora prima che il motore riesca a superarla.Ho fatto anche la versione elettronica di questa applicazione e oggi i nuovi compressori la montano,io l'ho fatta anni fa ed è questa th-cam.com/video/BMKyyW0IMsE/w-d-xo.html
ughetto girando qua e la ho visto dei video di compressori che usano il motore di un congelatore ! che sarebbe totalmente silenzioso! sarei interessato se pubblicassi un progetto ben spiegato come del resto i tuoi vedeo che seguo da moltissimo tempo e trovo molto ben spiegati nel dettaglio e esaustivi!!! reciclando compressori magari rotti si potrebbero recuperare e modificare con motori ricavati appunto da congelatori! grazie anticipate ! angelo
Ciao Temporali,grazie,la tua richiesta mi è stata fatta anche da altri utenti,ma per ora non ho a disposizione uno di quei compressorini ma come lo trovo farò questo video.
@@ughetto50 grazie ughetto !!! sei in gamba!! sempre piu interessanti i tuoi video!!! angelo
@@temporali5238 grazie Angelo.
chiarissimo bel video
Grazie, Antonio.
ughetto tu sei un genio ...grazie per i video ... ti auguro tutto il bene possibile
Ciao Fausto,grazie.
ci metti tanta passione in quello che fai!
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Tutto questo è riferito ai vecchissimi compressori. Se un compressore è degli ultimi 20 anni, lo scarico dell'aria è in automatico dal pressostato. Infatti basta fare la prova che quando il compressore sta per raggiungere le 8 atm, staccare la spina (mentre il motore ancora gira). Il compressore si ferma, ma se ricollegate la spina il compressore non partirà in quanto non ha la forza dello spunto. Comunque complimenti ad Ughetto50 per la manualità.
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Caro Ughetto....
Tutto perfettamente regolare questa teoria è perfetta, te lo dico competente, sono un impiantista termoidraulico per qui i principi di termodinamica e di idraulica credo di conoscerli un pochino.... l'unico consiglio che mi sento di darti è: di montare una elettrovalvola di tipo (normalmente chiuso) che si trovano facilmente in commercio, per cui istallando una valvola del genere puoi evitare tranquillamente di modificare la "girante" del motore e complicarti la vita, inoltre ti propongo di valutare l'idea se vale la pena evitare tutto ciò e montare semplicemente una valvola di sicurezza pretarata a 10/12 bar, nel senso che dopo quel valore limite automaticamente una molla interna apre e permette la fuoriuscita dell'aria che staziona nel tubo di ricarica del compressore.
Per tua opportuna conoscenza in commercio troverai le elettrovalvole normalmente chiuse, cioè (aprono) quando saranno sollecitate da corrente 220 volt, oppure viceversa valvole normalmente aperte che funzioneranno esattamente al contrario, cioè che (chiudono) quando saranno eccitate da corrente 220 volt. ti posto il link
www.valvoleindustrialiamis.com/prodotti/elettrovalvole
Francesco franco,tutti i compressori hanno una valvola di sfogo di soprapressione a molla,altrimenti non si potrebbero vendere,è la valvola di sicurezza a norma,mentre per l'elettrovalvola normalmente aperta,devi seguire meglio il video e leggere gli altri commenti che ho avuto con gli altri utenti,in breve ti ripeto che con una valvola normalmente chiusa se stacco la spina mentre il compressore stà caricando o và via la corrente e la pressione è vicina al massimo,quando si ridà corrente l'elettrovalvola si troverà chiusa perchè il pressostato non è ancora disarmato e il motore fermo non darà corrente alla valvola per aprirla,quindi il motore si ritoverà di nuovo con il tubo sotto pressione,a quel punto per farlo ripartire e vincere lo spunto bisognerà intervenire manualmente scaricando un pò d'aria fino a che non riuscirà a ripartire.
ughetto50 Ma tu devi mettere una valvola normalmente aperta, nel senso che quando dai corrente si chiude e quindi trovandosi nella posizione di aperta quando il compressore è disattivato cioè spento, il motore non trova difficoltà a ripartire e a vincere lo spunto di partenza, mentra invece quando togli tensione al compressore automaticamente la valvola apre svuotando l'aria residua che si trova nel tubo di carico/serbatoio... per quanto invece riguarda la valvola di sicurezza di cui parli tu, la stessa è un dispositivo posto a diretto contatto e collegamente del serbatoio, per cui la valvola funge da sistema di sicurezza garantendo la pressurizzazione del serbatoio di accumulo/aria, mentre invece la valvola di cui mi riferisco io si tratta di una valvola di apertura pre-tarata, che interviene in base alla pressione max di esercizio, ed interviene solo al superamento della press di esercizio che viene esercitata nel tratto di tubazioni su cui lavora.... ma sinceramente come metodo di funzionamento penso sia più funzionale l'elettrovalvola di cui ti ho parlato prima!!!!!
è la stessa cosa di cui parlavo io,è difficile spiegarsi con i post....
Salve Sig. Ugo, apprezzato molto il suo ingegno. Ha un salvavita (relè differenziale) sul suo impianto elettrico?? Come fa a non intervenire con quel tipo di collegamento? Grazie.
il differenziale entra in azione quando c'e' una differenza di potenziale tra le due fasi e la presa a terra,ma questo non e' il caso,se ti riferisci
all' interruttore centrifugo che entra in contatto con il telaio del compressore,forse nel video non si vede ma naturalmente è isolato dal telaio.
Salve, la spiegazione è esauriente, come anche la soluzione adottata per scaricare l'aria dal tubo di connessione tra il cilindro e la bombola. Da sempre, comunque, i compressori, da quelli piccoli a uso "fai date" a quelli grandi per uso "professionale" sono muniti di valvola a tre vie, e cioè, di una valvola particolare che faccia caricare il compressore in tutta sicurezza e senza sprechi di energia. Una via della valvola, quella di diametro più grande va collegata alla bombola, l'altra si collega alla pompa del cilindro con un tubo in rame o in alluminio e l'altra via dal diametro più piccolo (5/6 mm di diametro) dove va innestato il tubo rilsan, nei compressori più datati il tubicino era in alluminio o in rame, sagomato di conseguenza fino a collegare la valvola di ritegno e il pressostato. Il pressostato, è dotato di due funzioni importanti, funzioni che sono strettamente collegate alla pressione interna del compressore, cioè: una che, smontato il coperchio tramite una vite piccola posta sopra permette di intervenire sulla vite di regolazione della pressione di stacco della corrente elettrica, l'altra funzione è collegata al tubo rilsan tramite una valvolina con un pistoncino di qualche millimetro di diametro inserito dentro. Il compressore, raggiunto la pressione preimpostata sul pressostato, (in genere sono tarati fino a 8 bar su compressori semi-professionali, a 10 o anche a 12 bar su quelli professionali e industriali). Intervenendo sulla valvolina, tramite il tubo rilsan, azionando il pistoncino, staccherà la corrente elettrica dentro il pressostato e nello stesso tempo il pistoncino scaricherà l'aria in pressione dentro il tubo rilsan. Di conseguenza come da titolo del video, tutto quel marchingegno sul motore, e dell'elettrovalvola montata sul tubo della pompa sono superflue. Nel caso in cui servisse un compressore particolarmente performante, be allora, ci si potrebbe mettere, inventarne e costruirne qualcuno, con qualche sistema particolare da brevettare. Comunque, i complimenti, doverosi, vanno fatti. Bravo
L'applicazione da me costruita fa riferimento a un compressore datato 1954,e può essere montata su un qualsiasi compressore che sia sprovvisto dello scaricamento dell'aria tramite rilsan, e in commercio ce ne sono tanti,ho adottato questo sistema dopo aver cambiato il motore originale trifase da 1,5 Hp con uno nuovo monofase da 3 Hp,ma quest'ultimo pur essendo il doppio della potenza non riusciva a vincere lo spunto a compressore carico,in questo modo ho risolto il problema,ho impiegato mezza giornata per costruirlo, se fossi andato in giro a cercare pressostati moderni e sistemi rilsan per un compressori di 60 anni avrei impiegato molto più tempo e soldi.Aggiungo che il sistema rilsan alla sua ripartenza trova la valvolina chiusa,questo fa sì che dopo pochi giri il tubo si ritrovi di nuovo sotto pressione ancora prima che il motore sia entrato in regime,mentre con la mia applicazione la valvola chiude il tubo solo quando il motore è entrato a pieno regime,cioè alla massima potenza dando la possibilità di ripartire con pressioni nel serbatoio più elevate.
ciao ughetto sei grande!!! però il compressore non deve essere dotato di una valvola di non ritorno?altrimenti l'elettrovalvola sarà sempre sotto pressione dell'aria di ritorno dal serbatoio.Aspetto una tua risposta ciao ciao.
+antonio dalmaso Si,è come tu dici e nel video dico che c'è una valvola di non ritorno dal serbatoio,ma anche aria che rimane intrappolata nel tubo tra cilindro e serbatoio,da qui la necessità di montare una valvola elettrica capace di scaricarlo,e la pressione dell'aria che è in questa non influenza il suo funzionamento.Per tutto il resto puoi leggere i post sotto ai quali ho gia' risposto.
958fuser no,nessun compressore o motore scarica la pressione dalle fasce,se così fosse,bisogna andare dal meccanico e rifare il motore.
Se il meccanico sei tu non so dove lo hai imparato,le fasce dei pistoni non hanno tolleranze decimali ma centesimali,se il tuo compressore funziona in questo modo,io misurerei la compressione con la pistola apposita.
buonasera ho visto il suo video molto interessante...volevo sapere se mettendo una valvola di ritegno subito dopo l'elettrovalvola ma in questo caso normalmente aperta, elettricamente allacciata allo start del motore che la chiude alla prtenza, ha lo stesso effetto di potenziamento. grazie mille
Ciao Gianluca,si il funzionamento è lo stesso ma quello che più conta è che la valvola deve essere ritardata rispetto all'avvio del motore per dare a questo il tempo di entrare in regime,diversamente il tubo andrà sotto pressione ai primi giri annullando lo scopo della valvola.Quindi per usare una valvola normalmente aperta hai bisogno che l'interruttore centrifugo dia corrente alla valvola e non la tolga come nel caso del mio video,a questo punto quando il motore riceverà corrente anche la valvola riceverà corrente ma essendo sotto interruttore centrifugo lui non la lascerà passare subito ma solo quando il motore entra in regime e apre il compasso che darà corrente alla valvola in ritardo rispetto al motore ormai avviato.Poi quando il motore si ferma per avvenuta carica anche la valvola non avrà più corrente che aprendosi svuoterà il tubo e pronta a ripetere il ciclo sopra descritto.Di questa valvola ho fatto sia la versione meccanica come in questo video sia la versione elettronica,dove in ambedue descrivo il ciclo più in dettaglio anche se funziona con valvola normalmente chiusa questa è la versione meccanica th-cam.com/video/bIBwrifC8Z0/w-d-xo.html e questa è la versione elettronica th-cam.com/video/BMKyyW0IMsE/w-d-xo.html
Si può usare anche un'elettrovalvola na (normalmente aperta).
Si,il problema non è se normalmente aperta o chiusa,ma il ritardo che deve avere nel farlo.Guarda qui dove lo spiego th-cam.com/video/BMKyyW0IMsE/w-d-xo.html
@@ughetto50 Intanto, mi tolgo il cappello, per il meraviglioso lavoro che hai svolto e quindi ti faccio tantissimi complimenti. Poi ti dico che con una elettrovalvola normalmente aperta potevi fare prima. Tu giustamente obietti, che comunque serve un ritardo, e si potrebbe fare con un relè meccanico un condensatore ed una resistenza, oppure con un temporizzatore commerciale da 20 euro, o cinese da 4€.
Ma so già che tutto questo non ti piace troppo. Allora ti dico una cosa diversa:
Ti dico che ci puoi mettere l'elettrovalvola normalmente aperta, e... reggiti forte... potresti mettere un piccolo polmoncino sul tubo di mandata. Quello per andare in pressione impiegherebbe un pochetto di colpi del pistone e il motore avrebbe il tempo di prendere i giri giusti. Per evitare la fucilata quando stacca il motore e spari tutta l'aria compressa che sta nel polmone, ci puoi mettere un tappo con un forellino sull'elettrovalvola, così scarica con un sibilo senza ammazzare le tortore.
Ancora, puoi evitare il polmoncino e metterci alcuni metri di tubo di rame arrotolato, che hanno l'ulteriore vantaggio di raffreddare l'aria che appena compressa è calda e se entra calda nel serbatoio poi si raffredda e ti si abbassa la pressione riducendoti l'efficacia del serbatoio stesso... (Anche il lavoro di compressione migliora)
Ora consentitemi, fatto questo tubo aggiuntivo o polmoncino, può essere anche accettabile fare un banale forellino sul tubo stesso. Si scarica da solo appena il motore si ferma, e la minima perdita d'aria non è una vera riduzione della portata d'aria, perché dovrebbe essere fatta ad arte e piccola a piacimento. Usare un capillare da un frigorifero di recupero, regolandone la lunghezza fino ad essere soddisfatti del risultato magari, può essere notevolmente più semplice. Anche un rubinettino a spillo chiuso "male" andrebbe bene o ancora meglio installare il polmone o il tubo facendo un pessimo lavoro (quindi con delle piccole perdite).
E ora, vi mando un abbraccio e mi raccomando di continuare a sperimentare, impicciare, ragionare ed ammazzare il tempo con le NOSTRE passioni. Saluti.
@@grazianoturbogas leggendo il tuo commento ho sorriso per la tua fantasia meritevole,ma poi le idee bisogna metterle in atto e vedere se funzionano in pratica,quella del video funziona su quel compressore da anni.Non so perché dici che non mi piace il circuito a relè o magari a Triac,evidentemente non hai visto la stessa versione elettronica di questa applicazione che ho pure fatto e che tra l'altro era linkata alla fine di questo video th-cam.com/video/BMKyyW0IMsE/w-d-xo.html come non hai letto gli altri commenti sotto ai quali ho già risposto.Bisogna stare più attenti a quello che si vede.
Ciao ughetto, avresti la possibilità di realizzare un tutorial di uno scambiatore di calore tra l'unità di compressione e il serbatoio per poter far condensare l'acqua all'interno dell'aria e quindi scaricare la condensa? Grazie
Ciao Andrea, per scaricare l'acqua dal serbatoio i compressori devono avere un piccolo rubinetto sotto a questo, la condensa si forma per differenza di pressione continua e non tra pompante e serbatoio.
@@ughetto50 io vorrei che la condensa proprio non ci finisca nel serbatoio. Molti utenti americani installano un radiatore aria-aria tra uscita unità di compressione e serbatoio per riportare la temperatura dell'aria prossima a quella atmosferica. L'aria compressa a 8 bar a temp. ambiente non riesce a trattenere la condensa e quindi si estrae facilmente.
Non conosco tale sistema.
@@ughetto50 va bene ti ringrazio
Ughetto mi piace il tuo canale... mi sono iscritto
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Noi usiamo anche ipercondensatori di spunto a tempo, ma c'è un sistema meccanico molto valido con frizione ad espansione come negli scooter..
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Egregio Luciano, sempre grazie e sempre moltissimi complimenti. Se già non realizzato ( e quindi mi fosse sfuggito) avresti modo di fare un tutorial su come fare,passopasso, un compressore silenzioso tipo quelli realizzati con i motori dei frigoriferi? Sono praticamnete insostituibili per chi, come me, fa le sue cose in casa, e utilisdimi per alcuni settori del fai da de, del modellismo ma anche per la grafica (dotandoli di filtri anticondensa). Grazie ancora per i tuoi video...e già che ci siamo, Buone Feste.
Buone feste Andrea,non ho fatto un video su come costruire un piccolo compressore utilizzandone uno da frigorifero,so che sono utili per l'hobbystica e per gli aerografi tanto è vero che li vendono nei negozi d'arte.Purtroppo per ora non ho uno di questi compressorini seppur ne ho buttato uno un paio di mesi fa.Comunque la loro costruzione è abbastanza semplice e quando ne trovo un'altro farò un tutorial su come costruirlo.
ughetto50
Er mejo! Grazie
Ciao Stefano.
Semplicemente Geniale.
Grazie Renato.
bellissimo il tuo congegno, quello che non si capisce se la valvola va collegata anche alla 220w. per cortesia spiega meglio questo passaggio. grazie Silvano
Ciao Silvano, si la valvola è elettrica 220 volt come quelle per aprire l'acqua o altro con un interruttore e viene comandata attraverso il contatto dell'applicazione che vedi.
Ti basta un pressostato per compressori e la sua valvola di ritegno..
@@omarp749 no, non è come dici leggi i commenti sotto dove ho già risposto alla stessa domanda.
Complimento Ughetto per la sua "semplicità" di risoluzione dei problemi, con l'utilizzo di semplici attrezzi.. Ovviamente la stessa cosa potrebbe essere fatta utilizzando un relè e un microcontrollore, usandolo semplicemente come "sistema di ritardo"...insomma...oppure un relè temporizzato in accensione che potrebbe servire allo scopo.
Ciao Luciano,si è esatto queste valvole si trovano nella versione elettronica nei nuovi compressori,ma per quelli più vecchi che non la prevedevano ho fatto anche la versione elettronica spiegando il suo funzionamento,la puoi vedere in questo mio video a lei dedicato th-cam.com/video/BMKyyW0IMsE/w-d-xo.html
Ok ok...non avevo visto... Anche se oggi....fai prima a prendere un "arduino compatiblie" a 5 euro.... 2 minuti per scrivere il programma...e via!!
Certo,oggi ci sono tante possibilità ma non tutti hanno conoscenze in elettronica o in meccanica,per questo ho fatto le 2 versioni,così ognuno se vorrà avrà tutte e due le possibilità scegliendo quella più semplice per lui.
Salve Luciano dovendo acquistare un compressore mi potresti dire o addirittura indicarmi quale fa al caso mio? Mi serve per pulire,gonfiare gomme, verniciare
Ciao Matteo,se non devi usarlo per pistole da gommista o scalpelli pneumatici o altri utensili che richiedono grandi quantità di aria al minuto,puoi comprare senz'altro un compressore da 25 Litri,i più professionali hanno la trasmissione a cinghia ma costano di più.Quindi si possono scegliere quelli a motore diretto,tra i migliori ci sono quelli italiani marca FINI o ABAC ma anche altri sempre italiani.Se vuoi un suggerimento dove comprarlo ti lascio il link del sito di una ditta di Taranto,loro sono tecnici artigiani e vendono compressori,motori e ricambi ecc.fanno assistenza e trattano solo prodotti di qualità a minor costo dei prodotti più costosi e meno buoni dei siti commerciali,sul sito c'è anche il telefono dove puoi chiamarli e parlare direttamente con i proprietari per farti dare eventuali chiarimenti,vendono anche su e-Bay ma spediscono anche direttamente pagando in tante forme compreso il contrassegno,ovvero paghi alla consegna,questo è il sito dove troverai in fondo alla pagina il numero di telefono www.elmarelettromeccanica.it/it/121-compressori-elettrici
Grazie tante per la completezza e la velocità di risposta
Soluzione a masse centrifughe molto ingegnosa, ma altrettanto complessa. Basta semplicemente mettere la bobina dell' elettrovalvola in parallelo ai contatti del pressostato o al massimo un relè deviatore con bobina collegata in parallelo al motore, che tramite la coppia di contatti NC va a pilotare la bobina dell'elettrovalvola. Altra alternativa è quella di mettere semplicemente un elettrovalvola normalmente aperta con la bobina collegata in parallelo al motore. Ovviamente il discorso vale per i compressori che non hanno già di fabbrica la valvola di sfiato già integrata nel pressostato meccanico.
Ciao MrBravosport, grazie, non è così semplice come hai detto tu, l'apertura della valvola deve essere ritardata, se vedi i commenti sotto troverai altre spiegazioni e puoi vedere anche su quest'altro mio video la versione elettronica della stessa applicazione come da te descritta th-cam.com/video/BMKyyW0IMsE/w-d-xo.html
Ciao Ughetto, ho notato che i mio compressore, un 24 lt abac da 1,5hp, durante il funzionamento ha una continua ed eccessiva perdita dal tappo dell'olio. É una condizione normale? A me verrebbe da pensare che 1) la molla della valvola non ritorno é troppo rigida 2)le lamelle sono da sostituire 3) le fasce sono da sostituire.
Quali sono gli accorgimenti da avere per capire il corretto funzionamento di un compressore? Quando si cambiano le fasce? E le valvole? Dove e come posso verificare i litri per minuto?
Ciao Ivan, di solito l'uscita anomala di olio dal tappo di caricamento è dovuto al livello dell'olio troppo alto (ce n'è troppo) le fasce usurate riguardano la parte superiore del cilindro e non quella inferiore, quindi sarebbe a vantaggio per la fuori uscita dell'olio in quanto la compressione al basamento è inferiore e per questo non può far uscire l'olio. Neppure le valvole inficiano a l'uscita dell'olio perché anche loro riguardano la parte superiore del cilindro e come le fasce possono solo dare problemi di compressione. Quindi quello che devi controllare è come detto il livello de l'olio e se non è troppo vecchio che perderebbe la viscosità, in ultimo ci dovrebbe essere uno sfiato che fa uscire l'aria spinta dal pistone in discesa verso il basamento e se questa è tappata si crea una pressione al basamento spingendo l'olio verso l'alto, questo sfiatamento può essere posto sul tappo stesso o su un'altra parte del basamento attraverso un tubicino, devi vedere se questo sfiatamento non si è ostruito.
Ciao Ughetto, ti ringrazio per la risposta. Non ho una perdita di olio ma bensì un'eccesso di aria dallo sfiato del tappo di olio anche dopo lo spegnimento del compressore.
@@ivanivan2283 allora è evidente che nel basamento si forma una pressione troppo alta, può dipendere da occlusione parziale dello sfiato che riesce a far passare l'aria solo quando arriva a una certa pressione e non prima, controlla da quando inizia a sfiatare guardando il manometro.
per attivare la elettrovalvola invece di quell'interruttore centrifugo non basterebbe un semplice relè comandato dalla corrente che comanda il motore? Motore alimentato e relè comandato, quando al motore stacca la corrente, il relè chiude e alimenta la elettrovalvola.Cioè scusa, la mia non era una domanda, era una affermazione più che altro.
Se era una domanda poteva essere giusta,se è un'affermazione è sbagliata,in quanto la valvola ha bisogno di un ritardo che ho gia' descritto nel video oltre che nei post sotto che potrai leggere,se poi lo si vuol fare con relay non basta questo, ma ci vuole un circuito di ritardo elettronico che puoi vedere qui th-cam.com/video/BMKyyW0IMsE/w-d-xo.html
Si può usare anche un'elettrovalvola na (normalmente aperta).
Vero :-D
Ciao, bellissimo video e tanta inventiva, complimenti!!!
Ma se invece dell'accrocchio che hai montato sulla ventola per azionare una valvola Normalmente Chiusa (N/C) avessi invece montato una Normalmente Aperta (N/O) collegata in serie col pressostato o al massimo con l'alimentazione motore + relè??
Ciao Diego,sono in molti ad aver fatto la tua stessa osservazione, non è un problema di valvola normalmente aperta o chiusa,ma del tempo d'intervento di questa che deve essere ritardato rispetto all'alimentazione del motore,questo farà in modo che il motore abbia il tempo di entrare a regime e a quel punto la valvola può chiudere.C'è un'altro mio video dove descrivo lo stesso sistema in versione elettronica th-cam.com/video/BMKyyW0IMsE/w-d-xo.html
grazie della spiegazione!!..non si finisce mai d'imparare!! ;)
ciao ughetto.. ma questa modifica si può fare anche sui compressori di ultima generazione?
+Lucky04 Si,si può fare su qualunque motore se il compressore non è dotato di sistema di scarico dell'aria del tubo di riempimento.
IL pressostato oltre a aver la funzione di attacco e stacco per portarlo a pressione, ha anche lo scopo di scaricare l'aria che resta nel pistone di spinta e quella che resta nel tubo, infatti lo sfiato che si sente alla fine della carica che viene da sotto al pressostato e l'aria residua appunto.
Ciao Alfredo,si ma questo accorgimento è stato montato nei compressori solo negli anni 80,e quelli costruiti prima non lo avevano.
@@ughetto50 ciao io faccio di lavoro anche quello di sistemare compressori da quasi 30 anni 😰 a cominciare dal piu piccolo come questo a finire a quelli a vite , non e una critica x carita" ma mi sembrava giusto dire questo e comunque anche quelli vecchi x staccare a fine carica hanno la valvola di ritegno montata molte volte Anche nelle cannette che portano aria dalla testa alla bombola , comunque sono dotati di questi dispositivi meno rifiniti come oggi certo ma ci sono, tranne qualche esemplare a cui gli e stata smontata allora non si sente manco lo sfiato a fine carica che appunto svuota la camera di pressione aria.
Tutto questo anche per far capire magari a chi e meno pratico magari di montarla anche se non ha bisogno , dico questo x esperienza di alcuni clienti venuti con idee prese qua e la che volevano farlo anche loro ma non serviva 😆😉
@@alf69fry capisco Alfredo,per la mia esperienza posso dire che prima degli anni 80,quindi parliamo di più di 30 anni fa non ho mai visto un compressore dotato di valvola elettrica di sfiato,ed è questa di cui parliamo,invece montavano certamente delle valvole ma erano quelle dette "di massima" ed erano meccaniche,queste si trovavano in tutti i compressori compresi quelli dei grandi veicoli come camion o autobus e quando il compressore arrivava al massimo della pressione aprivano di colpo e il rumore era fortissimo,somigliante a uno sparo.Nel mio periodo militare stavo in officina della caserma ed era il 1976 e di compressori sugli OM o I CM ne ho riparati molti,Il compressore professionale del video al quale ho fatto la modifica è il mio, è datato 1954 motore trifase da 1,5 Cv e non ha valvola elettrica di sfiato ma solo pressostato e valvola di massima.
@@ughetto50 si ma parliamo degli stessi compressori che usano quelli che vanno a lavorare per gli scavi quelli hanno bisogno di aria continua invece quelli di cui parliamo noi sono i classici che si fermano al raggiungimento dell"atmosfere impostate il rumore che dici sono le valvole di sicurezza che al raggiungimento delle atmosfere regolate si aprono e fanno uscire aria e cosi ricominciA la carica
Esatto,ma non sono solo quelli dei martelli pneumatici che hanno un'altro tipo di sistema in quanto l'aria viene sfiatata a ogni colpo del battente,ma anche quelli sopra detti dei camion e affini, dette appunto valvole di massima,sono meccaniche e intervengono alla pressione regolata come pure i vecchi compressori,poi ci sono le valvole di sicurezza che intervengono a una pressione maggiore che è superiore a quella di massima appunto dette di sicurezza.Detto questo non posso escludere che anche nel passato ci fossero compressori speciali o industriali dotati di valvola elettrica,ma io non li ho mai visti tra quelli di comune officina,il primo con questo funzionamento lo comprammo nel 1977 ed era una novità.Se tu mi puoi dire qualche marca o modello del passato che si può ritrovare in internet,sarei curioso di vederlo,magari se lo trovi dammi il link qui sotto o il modello o marca per andarlo a cercare.
ciao ughetto potresti fare un video su come revisionare e magari migliorare i motorini ad aria come quelli che stanno dentro le seghe ad aria compressa o le molette o gli avvitatori ...grazie in anticipo
Ciao Francesco,gli utensili pneumatici che funzionano con aria compressa sono più delicati di quanto sembrano,considera che se un compressore non è dotato di filtro anti condensa l'aria che esce contiene acqua e questa danneggia tutti questi utensili che per il loro funzionamento hanno parti rotanti in acciaio a bassa tolleranza,e qualsiasi formazione di incrostazione o ruggine ne compromette il buon funzionamento.A questo punto l'unico suggerimento che posso dare è quello di svuotare l'acqua dal compressore almeno una volta a settimana svitando il tappo apposito che si trova sotto il serbatoio,poi ogni volta che si usa un utensile pneumatico alla fine del lavoro si toglie il tubo e si manda dentro l'utensile un po di olio lubrificante,poi si rimette il tubo e lo si mette in rotazione per qualche secondo e si scollega il tubo,in questo modo ci assicuriamo che nell'utensile rimane un po di olio che impedirà la formazione di ruggine e lo manterrà lubrificato fino al prossimo uso.ATTENZIONE PERO' ALLE PISTOLE PER IL GONFIAGGIO DELLE GOMME PERCHE' NESSUN UTENSILE MUNITO DI MANOMETRO DEVE ESSERE LUBRIFICATO.
Bella applicazione, mi è piaciuta, la sto realizzando pure io, l'ho compresa ma nel video non sono riuscito a vedere come viene isolata la fase dei contatti rispetto all'albero motore
Delfino hai ragione, nel video ho dimenticato di descriverla,comunque è molto semplice e provo a descriverla di seguito:alla lamella mobile dell'interuttore và inserito un pezzetto di guaina termorestringente per tutta la sua lunghezza lasciando la puntina di contatto libera,una volta riscaldata e fatta aderire si deve sovrapporre a questa dalla parte che viene spinta un altro pezzetto di lamina gemella,come a formare un sandwich,poi si rimette un'altro pezzetto di termorestringente a serrare il tutto e dopo averla riscaldata si taglia un quadretto al centro per scoprire una piccola porzione di questa seconda lamella dove spingerà l'asse,in questo modo la lamella sottostante alla quale è applicata la tensione sarà isolata dal telaio:
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i pressostati (tutti!) hanno la valvola di scarico incorporata!
Quelli di oggi si,questa valvola è stata adottata dagli anni 1970,prima nessun compressore di questo tipo le montava,quello del video è un compressore del 1954.
salve ho seguito attentamente la spiegazione ma lei ha fatto un ambaradam che non finisce mai io ho semplicemente messo un elettrovalvola al tubo che collega i cilindri al serbatoi e ho risolto con un elettrovalvola normalmente aperta ed elettricamente collegato al pressostato in modo che quando attacca il motore da il consenso all"elettrovalvola di chiudersi, quando il pressostato stacca il motore all"elettrovalvola non arriva più corrente, aprendosi svuota il tubo di collegamento rendendo i cilindri liberi scusate le chiacchiere e buonasera va tutti
Ciao Giancarlo,ho risposto più volte a questa osservazione,se leggi i commenti sotto capirai" l'ambaradam" che non hai capito,(non basta l'elettrovalvola,questa deve chiudere in ritardo rispetto all'intervento del pressostato.Per una spiegazione più dettagliata e riguardante l'elettrovalvola puoi vedere la versione elettronica della stessa applicazione su quest'altro mio video th-cam.com/video/BMKyyW0IMsE/w-d-xo.html
@@ughetto50 basta un temporizzatore
@@giginap80 appunto, ed è quello che vedi, è meccanico, se lo vuoi elettronico ho fatto quest'altra versione th-cam.com/video/BMKyyW0IMsE/w-d-xo.html
Oggi, dopo parecchio tempo mi sono rivisto il video. E' intuitivo che un raccordo testata-serbatoio a zero atmosfere agevoli la ripartenza del motore elettrico. La soluzione però mi sembra troppo elaborata anche se semplice da realizzare. Un tempo, quando si usavano i pozzi per pompare manualmente l'acqua, onde evitare che questa si congelasse e provocasse danni nel tratto di tubo fuoriterra, veniva praticato, al di sotto del piano di calpestio, un piccolo foro in modo tale che il livello dell'acqua scendesse lentamente sin dove la temperatura difficilmente poteva scendere sotto lo zero. Qualcosa di analogo potrebbe servire per svuotare il raccordo testata-serbatoio del compressore quando questo smette di pompare. Ci sarebbe ovviamente una piccola perdita quando entra in funzione il motore ma di poco conto se il foro è di dimensioni contenute. Che ne pensi ?
Ciao Dar, il sistema di svuotamento del tubo è ormai di uso comune e si trova in tutti i compressori moderni, quelli costruiti dopo gli anni 1970, prima, come quelli del video, ne erano sprovvisti. La soluzione da te descritta non è praticabile per l'aria compressa, loro arrivano a 10 Atmosfere o più, e a questa pressione anche un piccolo foro da un millimetro bucherebbe un dito, in oltre se il funzionamento del compressore non è continuo lui si scarica e devi aspettare che si ricarica di nuovo. Nel video ho mostrato l'applicazione meccanica poi in un altro video ho mostrato quella elettronica che usano normalmente i compressori, eccola th-cam.com/video/BMKyyW0IMsE/w-d-xo.html
Interessante modo di usare un interruttore centrifugo.
la meccanica che prende il sopravvento del elettronica !-)
Io volevo solo portare il mio piccolo compressore casalingo oltre il limite degli 8 bar.
Cmq se farò la modifica al tubo di scarico userò un contattore che sente la presenza di corrente ai capi del motore e in modalità NA fa la stessa funzione. (perchè l'ultima volta che ho provato ha fare un foro "centrato" su un asse non ti dico le vibrazioni che ho creato)
Ho notato che sul compressone di mio non a Benzina questo problema non c'è perche il motore è sempre al minimo e quando accellera in automatico non ha problemi di spunto come i motiri monofase.
Se riesco faccio un video!-)
no mi serve solo una o due volte l'anno perché per legge le manichette antincendio vanno testate a 10 atm.
La "SICUREZZA" prima di tutto!-)
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ciao ughetto50 mi piace il sistema ma ho dei dubbi cioè lo scopo e farlo accendere ad alta pressione fin qui ci siamo ma adoperando esempio una sabbiatrice che in pratica gli servono una grossa mandata di aria s'è un compressore casalingo è progettato per una piccola mandata d'aria cambiando le pulegge mettendo una più grande al motore è una più piccola al gruppo pompante di quanto si aumenta la mandata? e poi non c'è il rischio che il gruppo pompante vada fuori giri?
+alfonso cosentino E' certo che per una sabbiatrice serve un compressore che sia in grado di fornire una certa quantità di litri al minuto,l'applicazione che vedi nel video tiene conto della potenza del motore e in base a questo è regolata.Se velocizzi a dismisura il pompante,il problema più rivelante sarà del motore e non del pompante,in quanto il motore riuscirebbe a partire ma dopo si surriscalderà fino a bloccarsi per l'aria troppo compressa che contrasta con la sua potenza.Quindi se non puoi cambiare il compressione, non rimane che rallentare il lavoro,ovvero,usare un serbatoio più grande e aspettare che si riempi fino alla pressione che il motore riesce a dare,per poi iniziare a sabbiare,e quando la pressione scende bisogna fermarsi e aspettare che il serbatoio raggiunga di nuovo la pressione di lavoro e riprendere a sabbiare
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buongiorno secondo me, conveniva usare un nuovo pressostato che ha gia' all'interno un meccanismo appunto per svuotare il tubo di carico. E una valvola di ritegno. Sara' un risparmio tempo progettare quel marchingegno che era una validissima soluzione di qualche decennio o piu'. Infatti ho un trapano a colonna di vecchia data ha il blocco delle mazzette che parlavi tu...
Ciao Marco se leggi i commenti sotto ho già risposto alla tua stessa osservazione, non è un problema di vecchio o nuovo, per questo ho fatto anche la versione elettronica che puoi vedere in questo video th-cam.com/video/BMKyyW0IMsE/w-d-xo.html
Ciao Luciano, complimenti come sempre. Una domanda, tempo fa il mio compressore (25 litri a cinghia) ha improvvisamente sfiatatoi. Ovvero penso che avesse raggiunto la massima pressione e l'interruttore di blocco motore non è scattato come avrebbe dovuto e quindi è intervenuta la valvola di sicurezza , che a questo punto penso sia compromessa. Ora , quando accendo il compressore sento che "sfiata" . cosa potrebbe essere successo e come dovrei fare per ripristinare la situazione? Grazie a prescindere. Ciao.
Ciao Ken,da quello che riscontri sembrerebbe che il piccolo tubo che da il comando al pressostato sia bucato o in perdita,ovvero la pressione che si trova in esso data dal compressore viene persa e in questo modo non da più il comando al pressostato che appunto stacca corrente quando la pressione data da questo tubicino raggiunge la pressione di taratura,anche il fatto che lo senti sfiatare è segno che perde aria.A questo punto posso solo suggerirti di seguire il percorso di questo tubicino che in genere è bianco e vedere se sfiata da qualche parte.
Grazie Luciano, farò questi controlli che hai indicato. Ciao.
Ok ottimo il marchingegno e l'idea ma aumentando il numero di giri della testa non rischi di fare grippare i cuscinetti ?
No.
ughetto tu che te ne intendi : se uno avrebbe un compressore con motore da 3 hp -2,2 Kw ,2850 giri se vorrebbe sostituirlo con uno a scoppio a benzina 4tempi basterebbe uno da 5 cavalli ?
Se il compressore ha un motore elettrico da 3 Hp basta l'equivalente a scoppio ugualmente da 3 hp, non c'è nessun motivo che abbia una potenza maggiore,se poi hai a disposizione già un motore a scoppio da 5 Hp da montare va bene lo stesso,sforzerà di meno.
Ottima l'idea ma potresti utilizzare un'elettrovalvola normalmente aperta, alimentata con la tensione del motore.
Quando il motore è fermo, l'elettrovalvola è aperta e scarica il tubo;
quando il motore si avvia, l'elettrovalvola si chiude e manda l'aria al deposito.
Se poi si vuole dare qualche secondo al compressore per prendere velocità, basta mettere un relè ritardato per chiudere più tardi l'elettrovalvola.
Nel video, mi sembra di aver capito che, quando il motore è fermo, l'elettrovalvola è sempre alimentata, questo comporta consumo elettrico (anche se irrisorio) ma, soprattutto, usura inutile della valvola.
Non voglio fare il professore e mi complimento con l'autore per l'ottimo lavoro, che, oltretutto, è molto utile a scopo didattico.
Ciao Alessandro,grazie,ma questo video non è a scopo didattico ma è un'applicazione che risolve un problema in migliaia di compressori che ancora sono in giro.Mettere un relay di ritardo vuol dire pilotarlo con un circuito di ritardo,lui non ritarda da solo.E per chi lo volesse fare in versione elettronica ho fatto un altro video dove appunto usa un ritardo elettronico ed è questo th-cam.com/video/BMKyyW0IMsE/w-d-xo.html
Ciao Ughetto,
è sufficiente usare un interruttore luci scale, con uno elettronico, puoi fare quello che vuoi!
Resta comunque il fatto che il tuo è un capolavoro, tant'è vero che mi sono registrato al canale!
Il regolatore di giri, benché lo conosco da quando ero bambino, non avevo mai visto il funzionamento!
Grazie!
il temporizzatore luci scale occuperebbe più spazio per questo preferisco costruirmi i circuiti da me.
Ho un problema sul mio compressore piccolo quando sta scarico parte tranquillamente dopo che arriva a circa 8 bar incomincia a perdere potenza al motore per poi bloccarsi facendo un rumore dipo quando il condensatore non va .... quando si spegne il motore è scarico l’aria ricomincia a girare bene per poi di uovo rifare lo stesso problema .. da cosa dipende grazie
potrebbe essere il condensatore,altrimenti devi abbassare la pressione massima perché è evidente che oltre una certa pressione il motore non ha più la forza per vincerla,
Ma non funzionano già così i compressori?
Quando si stacca si sente un soffio che svuota il cilindro
Quelli di oggi si ma non quegli degli anni 1950 come quello nel video, il sistema è stato adottato solo dagli anni 1980 prima ne erano sprovvisti.
Bel lavoro ma per semplificare le cose, montando un elettro valvola era più comodo collegare un relè al motore e l elettrovalvola El contatto nc del relè, stesso risultato senza parti in movimento e il relè può esere nascosto nel vano condensatore unica pecca l elettrovalvola resta alimentata anche se il compressore è carico, se si lascia tutto il giorno alimentata temo non duri molto.
Ciao Marco, le elettrovalvole sono fatte per rimanere sotto tensione h24, vedi quelle del gas elettriche di casa, se vuoi vedere la versione elettronica con relè della stessa applicazione lo puoi vedere in quest'altro mio video th-cam.com/video/BMKyyW0IMsE/w-d-xo.html
bellissima applicazione di meccanica ma e sorpassata come tecnologia basta usare una valvola normalmente aperta a riposo, essa si chiude quando e sotto tensione e si apre quando quando la tensione viene tolta , questa puo essere alimentata in parallelo al motore ottenendo lo stesso effetto , ce da dire in oltre che i nuovi pressostati sono dotati di valvola di scarico
Ciao Antonio,sotto il video ci sono molti commenti ai quali ho risposto per le stesse domande e osservazioni,non si tratta di nuovo o vecchio,e nemmeno di una semplificazione sul funzionamento della valvola di scarico che ha bisogno di un ritardo rispetto al motore per intervenire altrimenti serve a poco,e anche questo l'ho spiegato,inoltre di questo interruttore,ho fatto anche la versione elettronica che puoi vedere al link di seguito,così facendo chi ha maggiore dimestichezza con la meccanica può farlo meccanico,chi l'avrà con l'elettronica potrà farlo elettronico th-cam.com/video/BMKyyW0IMsE/w-d-xo.html
ma in fatti apprezzo molto l' applicazione in se ma mi sembra superflua per questo tipo di applicazione
No non è superflua,solo i compressori più recenti e professionali sono stati ripensati con il ritardo alla valvola di scarico,quindi questa è un'applicazione innovatrice e non vecchia o superflua ed è stata realizzata prima che fossero commercializzate su questo compressore datato 1954 e non erano dotati di tali valvole.
Salve io ho un compressore 200l.ho messo un motore 3hp però appena si carica un può di aria il motore tende a fermarsi.cosa devo fare
Ciao 69alexandru, un compressore da 200 litri è equipaggiato con un pompante potente, ora non so se il motore che hai montato è come lo aveva originale o hai usato un altro motore. Il motore da 3 Hp è un motore potente e idoneo per un compressore da 200 litri, a questo punto dovresti vedere a quante atmosfere il motore comincia a soffrire, lui dovrebbe arrivare a 10 atmosfere senza sforzo, ma se tende a fermarsi le cose sono 2, o il motore è mezzo bruciato o le atmosfere tarate sul pressostato sono più di 10, se invece il pompante è più grande del normale allora ci vuole un motore più potente da 4 o 5 Hp, in alternativa puoi usare quello da 3 Hp ma devi montargli una puleggia più piccola, ci metterà più tempo a caricare ma farà meno sforzo.
@@ughetto50 grazie per la risposta..io non penso il motore sia brusciato. Praticamente avevo un compressore nuovo da 100l.dopo quasi 3ani al improvviso non riesce più a fare aria...avevo trovato un compressore usato da 200l ...pensavo di adattare il motore eletrico dal compressore da 100l su questo da 200l.infatti o fatto il lavoro però appena arriva a 4atmosfere circa non riesce più a girare
Il motore credo sia buono...a anche 3hp e 2800 giri.
@@69alexandru allora il pompante è molto grosso per quel motore, riduci la puleggia del motore o aumenta quella del pompante per acquisire forza, impiegherà più tempo per arrivare a 10 atmosfere ma se il motore è buono ce la fa lo stesso.
Per ottenere un risultato migliore, è possibile alimentare l'elettrovalvola con un relais deviatore collegato in modo che quando il motore è in moto cesserà l'alimentazione e quando è fermo verrà attivata l'elettrovalvola.
Vedo alcuni problemi di questa applicazione.
Il primo è che la elettrovalvola è stata montata in un punto che scalda parecchio.
Il secondo è che l'onda d'urto di uno scarico ad alta pressione, fa diventare sordi e quindi manca un silenziatore.
Il terzo è che è molto macchinoso realizzarlo tramite la rotazione del motore, infatti ci sono pressostati che aprono una valvola meccanicamente, ottenendo lo stesso risultato.
Quando da ragazzino facevo i compressori con il motore recuperato dal frigo, usavo una elettrovalvola di plastica da lavatrice comandata da un rudimentale timer che scaricava il tubo per 3 secondi.
Ciao Mauro,l'applicazione non ha nessuno dei problemi da te citati visto che funziona così da 10 anni e tutti i giorni.Nello specifico dal video non puoi sapere qual'è la temperatura dove è posta la valvola ed è molto bassa,il rumore è irrisorio e su 10 atmosfere non si può parlare di alta pressione,non è macchinoso realizzarlo purché si abbiano le competenze,io da ragazzino non li facevo con i motori da frigo ma con quelli giusti.Ora se vuoi vedere un'altra soluzione Elettronica della stessa applicazione la vedi qui th-cam.com/video/BMKyyW0IMsE/w-d-xo.html Qui invece puoi vedere una valvola da lavatrice usata allo scopo th-cam.com/video/bIBwrifC8Z0/w-d-xo.html
Più che mai era importante questa modifica visto che il mio compressore abita all'aperto, quindi al freddo che non aiuta. ciao
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Dove si collega l eletrovalvola
Al tubo che dal cilindro porta l'aria nel serbatoio.
bello il video nn ho letto tutti i commenti . ma cmq tutti i compressori ormai da un pò di anni hanno gia la valvola che scarica l 'aria senno il compressore non riparte- mi si è sporcata e lo dovuta ripulire .. senno resta in stallo ..parte ma non gira
Ciao tanakeg,si la tua osservazione è già stata commentata sotto con altri utenti,il video descrive un compressore del 1954 non uno moderno e in giro ce ne sono ancora molti.
@@ughetto50 ok
da sempre tutti i compressori nell’istante in cui smettono di funzionare svuotano l’aria per non ripartire sotto sforzo che siano essi monofase o trifase, e quando si verifica un guasto e questo non avviene il compressore spesso non riesce proprio a ripartire, questo lavoro lo fa il pressostato che con il condotto principale controlla la pressione del serbatoio e con un piccolo tubicino scarica quella compressione ecco perché si sente quello sfiato quando si arresta
Ciao Antonio, non è vero che lo sfiato lo hanno da sempre e non so dove prendi queste informazioni, lui è stato adottato dagli anni 1970 e quello del video è un compressore del 1956,se leggi i commenti sotto troverai altre spiegazioni.
Come commentò Hugo Morales la corsa di Maradona nel gol contro gli inglesi "ghénio ghénio ghénio ghénio ghénio!!!"
Ciao Magic,grazie.
bel video ughetto..dai un occhiata al compressore che ho fatto io,ciao
Ciao Giuseppe,lo vedrò senz'altro.
scusami .......ma non ho mai avuto occasione di trovare un compressore sprovvisto di valvola di ritegno e lo scarico della testata all'arresto avviene sempre dal pressostato .
Ciao 179vorbon, se non lo hai mai trovato evidentemente è perché sei giovane e non hai avuto occasione di lavorare su compressori costruiti prima degli anni 70, nessun compressore usava la valvola di scarico ma solo il pressostato, usavano tutti motori trifase e non monofase come quelli di oggi da hobbystica, e la valvola di sfiato è stata introdotta proprio per supplire allo spunto poco efficace dei motori monofase.
@@ughetto50 Ciao, ti ringrazio per il" giovane "ma ho 53 anni e ho lavorato su compressori anche più' vecchi degli anni 70 addirittura del 50 ......ma essendo il mio lavoro, cioè tecnico compressorista, quando ho visto il video non ho resistito a commentare. sul trifase ti posso garantire di non averne mai visto uno senza valvola di ritegno...... anche un motore trifase sforzerebbe eccessivamente alla partenza se fossero in pressione le testate.
basti guardare gli" L " per il PET l'avevano...... meccanico , agivano sulle valvole ma l'avevano.....
@@179vonbon capisco, forse ne hai visti più di me, ma io non li ho mai visti almeno quelli da officina, se poi c'erano alcuni particolari destinati alla fabbrica e lavoravano su alte pressioni, certo, ci sono quelli che caricano le bombole a 200 atmosfere e i motori non riuscirebbero di certo a partire su questi pressioni. Il compressore del video è del 1954, 100 litri, motore trifase da 1,5 Cv. Ebbene per esigenze l'ho trasferito dove ho solo il monofase, ho sostituito il motore 1,5 Cv. trifase con uno nuovo comprato da 2,5 Cv monofase, ebbene questo con le stesse pulegge non riusciva a farlo ripartire da carico, appunto perché il compressore non era dotato di valvola di sfiato, rimasi sorpreso io stesso pensando che un cavallo in più sarebbe stato sufficiente e invece no. A questo punto non rimaneva che dotare il compressore della valvola come nel video. Se rimonto il suo motore trifase non ha nessun problema a ripartire da carico anche a 10 atmosfere.
quanti litri è il tuo compressore??
è 100 Lt
Sicuramente sei tu che non sai che i compressori nel 1956 quando questo è stato costruito, non montavano nessun tipo di valvola di scarico.
Luigi,il video è riferito a un vecchio compressore e come si vede, l'applicazione è su questo, le foto fanno riferimento solo alla spiegazione del motivo di tale modifica,aggiungo che le valvole di scarico sui tubi di immissione sono state adottate a partire dagli anni 1980,quindi molti hanno compressori sprovvisti di tali valvole,poi ci sono quelli autocostruiti, tutto ciò è stato già ampiamente discusso nei post sotto,compreso la data del compressore e la realizzazione,sia nella versione meccanica che in quella elettronica.Insomma,interesserà chi ha problemi con il suo compressore e ti assicuro che sono in molti.
Meraviglioso Ughetto, non c'è né per nessuno domani attacco la levigatrice al mio compressore e vedo se a pressione massima riesce a spingerla
Perdonatemi ma non bastava una valvola normalmente aperta?
No Luigi, se vedi i commenti sotto capirai il perché, la valvola può essere normalmente aperta o chiusa, non è quello il problema ma il ritardo deve avere rispetto alla partenza del pompante.
con un sistema simile si puo realizzare un regolatore di giri per un gruppo elettrogeno?
Sì,e non solo,tale sistema,come specificato nel video,nasce propio come limitatore di giri nei primi motori a combustione interna,quindi subito dopo i motori a vapore.Quì puoi trovare un pò di documentazione. www.google.it/search?q=regolatore+di+giri+a+masse+centrifughe&newwindow=1&biw=1246&bih=583&source=lnms&tbm=isch&sa=X&ei=8-bLVK6-IdLhaKuzgPAN&ved=0CAYQ_AUoAQ
Per caso potrebbe lasciarmi un nr.di telefono così potrei chiederli informazioni. Grazie
Puoi scrivermi e mandarmi eventualmente foto del compressore alla mia e-mail, se riesci a fargli un video con il sonoro posso forse capire se il motore è piccolo o altro ( mariossi500@gmail.com ).
Allora se io metto una semplice valvola a sfera e lo svuoto a mano e dopo la richiudo o lo stesso efetto
Si.
@@ughetto50 ok grazie
interessante!!!
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@@ughetto50 ciao ughetto50 io ho un yamato 2hp 50 lt però non ho capito come fare al mio cioè non farlo scendere a 4 bar per poi riprendersi lentamente vorrei tenerlo costante tra i 6-8 . Dal tuo video purtroppo non sono riuscito a paragonarlo al mio compressore se gentilmente mi daresti una spiegazione più dettagliata per me grazie in anticipo
@@pieroboss91 Ciao Pieroboss, la stabilità della pressione si ottiene con il regolatore di pressione, per esempio per verniciare si usano di solito 4 Atmosfere anche se il compressore è carico a 10 Atmosfere, quindi se il compressore riesce a superare le 4 Atm. e ha un serbatoio che mantiene la pressione a patto che il cilindro pompante riesca a dare da solo quelle 4 Atm. Quindi per avere 4 Atm. costanti devi avere o un pompante che li riesce a dare in tempo reale e questo si misura in litri di aria al minuto, oppure un serbatoio grande che viene riempito con un tempo maggiore da un pompante meno potente per immagazzinare aria e poi regolarla come detto prima con il regolatore, ma se il serbatoio arriva poi a 4 Atm da quel punto in poi la pressione calerà se il pompante ne pomperà meno.
perdonami ma una elettrovalvola normalmente aperta non era piu semplice?
Ciao christian, non è semplicemente l'elettrovalvola, può essere normalmente aperta o chiusa e non fa differenza, è la temporizzazione alla partenza che deve ricevere. Se guardi sotto gli altri commenti avevo già risposto alla stessa tua domanda.
i compressori moderni hanno l'interutore che e' uno scatolino in plastica.
si apre quello e si trovano 2 bulloni (m8 o m6) non ricordo.con uno si regola l'attacco,cioe' a quante atmosfere riparte il motore con l'altro il massimo,cioe' a quante atmosfere il motore si ferma,comunque il principio del video e il video stesso non sono male
.
Ma le valvole dell'acqua o gas non sono fatte x sopportare le pressioni che vuoi sparare fuori perciò c'è il pericolo che ti esplode in faccia?
Non esplode niente Giorgio,tutte le valvole hanno scritto sopra il corpo le loro caratteristiche.
Il pressostato libera gia il tubo della testa per dare i giri liberi che limitano la fatica dello spunto. Mi chiedo a quante atmosfere arriva col pressostato regolato a 10 di minimo. Vedo un sacco di incongruenze. Basta solo una elettrovalvola normalmente aperta
Se leggi i commenti sotto troverai le risposte alle tue domande, i compressori fino agli anni 1970 non avevano nessuno sfiato per liberare il tubo di mandata è solo dopo che sono stati adottati.
Grazie per la risposta. Quimdi non avevano valvola di non ritorno nemmeno?Le masse centrifughe però non servono. Elettrovalvola normalmente aperta impiega più di 10 secondi a chiudersi tempo necessario a fare prendere giri al motore
@@stefanobarbieri7473 si la valvola di non ritorno l'avevano altrimenti si sarebbe scaricato il serbatoio nel cilindro ma questa era la stessa montata sulla testa del cilindro.Erano tutti compressori che montavano motori trifase, anche i più piccoli e per questo non avevano bisogno di scaricare l'aria perché il trifase ha uno spunto molto superiore al monofase montato sui compressori da hobbystica,ed essendo questi a più basso costo e per ovvie ragioni di disponibilità della corrente trifase, si sono adottati di motori monofase, nel caso del compressore che si vede nel video montava un motore originale trifase da 1,5 Cv. e ha sempre funzionato bene senza nessuno scaricamento dei tubi, ripartiva anche a 10 Atmosfere, poi è stato montato uno monofase da 2,5 Cv e questo non riusciva a ripartire seppur maggiore di un cavallo, da qui la modifica per scaricare i tubi e forse non ce la farebbe fatta nemmeno con un monofase da 3 Cv, L'applicazione dell'interruttore centrifugo è indirizzata a chi ha la possibilità di lavorare in meccanica, poi ne ho fatta un'altra con la stessa funzione ma in elettronica per chi lavora in elettronica, eccola th-cam.com/video/BMKyyW0IMsE/w-d-xo.html
Innanzi tutto grazie per la gentilezza. C'è sempre da imparare e poi volevo chiederle se ,forse,il suo sistema avrebbe funzionato anche senza masse centrifughe visto che ,la elettrovalvola,impiega più di 10 secondi per chiudere dando il tempo al motore di prendere i giri. Devo anche ringraziarla perché dal suo video ho preso spunto per salvare il mio 200 litri che, dovendo sostituire il trifase con un monofase,aveva problemi a ripartire dopo la prima carica. Avevo già risolto,con un po' di fatica nella seconda ricarica,aumentando l'aria fra valvola di non ritorno e testa con incremento di una camera d'aria ma l'elettrovalvola è stato proprio il lavoro definitivo.
@@stefanobarbieri7473 No Stefano, senza le masse non funziona perché loro danno il tempo al motore di entrare in regime e quando ci è arrivato le masse sono aperte al massimo e chiudono l'elettrovalvola, questo è il ritardo che ci vuole e al quale ti riferisci, e oggi questo lo fa un piccolo circuito nei nuovi pressostati ma non in quelli di quegli anni e per questo bisogna crearlo altrimenti quando il pressostato attacca corrente l'elettrovalvola chiude subito e già ai primi giri il pistone riempie i tubi prima che sia entrato in regime ritrovandosi nella posizione di sforzo, l'unico modo per evitarlo senza dotare il compressore della valvola ritardata è quello di cambiare le pulegge in modo che lo sforzo del motore riesca a superare lo spunto, ma questo determina poi un tempo assai più lungo per il caricamento girando il pompante più lento, tutto questo lo puoi vedere su questo mio video dove dopo il restauro di un piccolo compressore che montava comunque un motore trifase ho fatto delle modifiche portandolo a ripartire a 10 Atmosfere mentre in originale poteva ripartire solo a 2 Atmosfere, sono 2 video il primo il restauro e il secondo la modifica th-cam.com/video/bIBwrifC8Z0/w-d-xo.html
Ottima idea ma bastava usare un dip switch come interruttore... Il problema è il surriscaldamento
.
scusi ma non faceva prima a mettere una valvola normalmente aperta, comunque è divertente la cosa, bravo.
Ps io per casa ho un atlas rotativo, non tornerei mai piu ai pistoni, anche se ho un bel atlas 3 cilindri, del 1970 completamente revisionato, con parti originali.
+Andrea Ciaooo se leggi i post sotto capirai meglio il funzionamento della valvola.
TUTTI i moderni pressostati per compressore dispongono di una valvolina di scarico che, in maniera molto semplice ed automatica, ad ogni arresto del motore sfiata il tubo di mandata
Piergiorgio Meneghetti non hai capito nulla,leggi i post,riguarda il video e capirai meglio.
ughetto50 €
Un qualsiasi compressore monofase con il condensatore a posto riparte normalmente, se il suo pressostato sfiata la mandata, anche ad 8/10 bar. L'idea dello scarico a comando centrifugo la reputo ottima, ma mi sembra una complicazione eccessiva in rapporto alla reale utilità (ed alla affidabilità nel tempo). Personalmente, se il motore fa proprio fatica ad avviarsi ed il condensatore è a posto, avrei utilizzato un normale pressostato con eventualmente in aggiunta una capacità aggiuntiva (tubo di grosso diametro arrotolato, piccolo serbatoio) tra testata e valvola unidirezionale in modo da ottenere una salita della pressione meno ripida quando inizia a pompare.
Piergiorgio Meneghetti hai letto i post sotto?
ECCO IO CAPISCO CHE è BELLISSIMO FARE LE COSE DAL NULLA MA SOSTITUENDO IL PRESSOSTATO CON UNO MODERNO SI RISOLVE IL problema in partenza in quanto meccanicamente oltre aprire il circuito elettrico scarica l aria dai tubi.
Ciao asaco,se leggi i post sotto troverai la risposta alla stessa osservazione.
ughetto50 ma non facevi prima ad usare un relè invece di fare il sistema vicino al motore?
+Stefano Belli Se leggi i post sotto troverai le spiegazioni.
+ughetto50 ughetto ho letto i commenti di prima ( io avevo letto i primi 20 ) e ho capito perché hai fatto quanto sistema
ciao ughetto50 allego l'indirizzo del video che ho realizzato dalla tua idea
th-cam.com/video/ENDQyKJwzns/w-d-xo.html
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ha la voce di nino manfredi comunque bravo
Ciao giuseppe alessandro,grazie,questa della voce mi mancava.
il mio comprerssore autocostruito nel pressostato ha gia integrato un sistema di scarica dell'aria rimanente nel tubo di carica
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Caro ughetto la veritá non é campata in aria. Il pressstato svolge gia tutte queste funzioni. Tu vai a modifcare un parametro che si chiama deltaP. Questo valore in un comune pressostato si puó variare da una vite apposita. Il costo totale é sulle 25 euro. Il tuo esperimento pericoloso e pieno di vibrazioni ai cuscinetti del rotore e surriscaldamenti delle valvole testata perché il compressore che lavora in continuo non raffredda e brucia le valvole e curva la piastra qnd solo problemi e spese inutili.
Cambia pressostato. Ascolta un cretino.....
Francesco Di Raimondo Hai letto tutti i post sotto?evidentemente no,non ho speso 25 euro e nemmeno un euro,non c'è nessuna vibrazione in quanto le masse centrifughe sono dinamiche e non fisse, per questo si autobilanciano sull'asse,nessun pressostato datato 1956 come quello in esempio ha valvole di regolazione a parte quelle di massimo carico e sopratutto il compressore funziona dal 1956 e non surriscalda nulla,se la modifica non ti piace,nessuno ti chiede di metterla in atto,lo farà chi ne avrà bisogno come già hanno fatto.
@Ughetto 50 sei di sezze per caso??
io no e tu?
Un poco macchinoso.... ma bravo comunque! resta il fatto che per realizzare il tuo progetto occorrono diversi attrezzi che non tutti abbiamo 😭😭
Ciao Giovanni,per farlo occorre un trapano e un maschio a filettare da 5mm,poi ho fatto anche la versione elettronica per chi la preferisce,è questa th-cam.com/video/BMKyyW0IMsE/w-d-xo.html
basta mettere una valvolina di sfiato nel pressostato che costa 5 euro
il pressostato si trova in disarmo finchè non scende la pressione sul valore tarato (troppo basso) e quindi non sarebbe di nessuna utilità,l'applicazione sopra consente di riavviare il motore anche con una pressione di 9 atmosfere,quando il pressostato è ancora disarmato.(Riguarda tutto il video e capirai).
Ari group, NON hai capito il principio di funzionamento, cosa azionerebbe la tua supereconomica valvolina di sfiato? ... riguarda il video!!!
UGHETTO, TUTTO QUELLO CHE FA LA TUA VALVOLA DI SCARICO LO SVOLGE IL PRESSOSTATO. AL SUO INTERNO C'è UNA VALVOLA CHE SCARICA IL TUBO DI MANDATA AL RAGGIUNGIMENTO DEI 10 BAR.
CAMBIA PRESSOSTATO PERCHè SICURAMENTE è GUASTO ED EVITI DI COMPLICARE LA VITA DEL MOTORE SQUILBRANDO IL ROTORE CON MASSE ROTANTI
Francesco Di Raimondo Prima di scrivere bisognerebbe leggere tutti i post sotto,troverai la spiegazione alle tue osservazioni campate in "aria"
+Stefano Raone Per levarsi i dubbi,bisogna provare.
+Stefano Raone se hai trovato questa soluzione,bene,ma l'elettrovalvola che ho usato io non è da ferro da stiro ma una valvola industriale,ed è costruita per rimanere sempre alimentata senza che si bruci,queste valvole si possono bruciare solo quando sono costruite suvvoltate per aumentare la loro potenza, ma se sono fatte bene possono mantenere la tensione di alimentazione senza che si scaldino (dipende da quanto filo di rame ci mettono nell'avvolgimento).
+Stefano Raone Una valvola industriale costa 5 euro.Comunque se hai trovato una soluzione che per te funziona meglio,adottala.
bel lavoro ma era tutto piu semplice con un rele che comandava l elettrovalvola e un temporizzatore che ne ritardasse la chiusura,il tutto comandato dal contatto del pressostato,anche se devo dire i compressori odierni hanno lo sfiato automatico,cioe a pressione massima raggiunta scaricano la testata tramite un tubicino
Ciao kikkoelettro,ho risposto molte volte alla tua stessa osservazione,poi ho fatto una versione elettronica di tale applicazione e in tutte e due i casi sia essa meccanica che elettronica si riferisce naturalmente ai compressori che ne sono sprovvisti,in molti non sanno che il sistema di sfiatamento nei compressori è stato introdotto solo alla fine fine degli anni 1970 e danno per scontato che i compressori ne siano tutti provvisti,ma in realtà ci sono in giro migliaia di compressori vecchi che non la hanno,qui il video della versione elettronica th-cam.com/video/BMKyyW0IMsE/w-d-xo.html
Come regolo il pressostato per riattaccare a 8 atmosfere?
Ciao Stefano,i pressostati hanno una vite di regolazione che può essere esterna o interna alla scatola che lo contiene,non conoscendo il tuo modello posso solo suggerirti di cercare questa vite e regolarla.
Veramente con tutto il rispetto li serviva solo un pressostato standard magari nuovo che scarichi l'aria una volta che arriva a pressione chiude il apre il circuito eletricco ferma il compressore , e le lamelle andando giu spingono su una valvola normalmente chiusa che aprendosi fa uscire l'aria ritenuta tra gruppo pompante e valvola di ritegno contenuta nel tubo di mandata
Leggi i commenti sotto e vedrai che la cosa è più articolata.
se monti una valvola di non ritorno in'ottone con la pastiglia, tra il serbatoio e il tubo che esce dalla piastra valvole non ti serve fare tutto quel casino sul motore
Leggi i commenti sotto.
ma parliamo di compressori di 150 anni fa'
Anche quelli degli anni 1970
Ma dai.... I compressori negli ultimi 50 anni hanno un pressostato che ha una apposita valvola per fat scaricare l'aria dal tubo. Se poi hai un compressore che non lo prevede basta una elettro valvola n.a e un volgare relè!!! Senza costruire quell' armamentario dal dubbio funzionamento!!
Se avessi letto i commenti sotto avresti evitato di scriverne un'altro uguale che ha già avuto risposte.
Non fai prima a cambiare pressostato...? I nuovi lo fanno già e sta 10 euro
Vedi i commenti sotto e troverai la risposta.
Ho un compressone Ehinell per obby piccolo di cui allego il link, solo che mi da qualche problema, nel senso che il motore parte un pò sforzato e qopo che si avvia dopo circa 15/20 secondi mi scatta il salvavita e il compressore si comporta come se andasse sottogiri, ho provato a cambiare il condensatore, pensando che era il condens, ho collegato 2 condensatori in parallelo insomma ho fatto una serie di prove, controllato se il motore è libero, rabboccato olio minerale nel motore, ma tutto si è rivelato vano ora vorrei smontare il motore per capire, se qualcuno può suggerirmi ve ne sarei grato.... grazie allego link del compressore in oggetto....
.www.giordanojolly.it/dettagli_74_72_Ferramenta_Aria_Compressa_Compressori_Einhell_Compressore_8-24_litri_euro_2200-1_Einhell.html.
+Francesco franco Ciao io avevo lo stesso problema.Ho sostituito la valvola di ritenuta aria,perche tornava indietro e rimpiva la testa.
Ma ti scatta il salvavita di casa oppure la termica avvolta all'interno del motore?
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complimenti .
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Ridicolo.
Basta acquistare una valvola a tre vie e un pressostato che con 15 euro si risolve il problema senza andare a rovinare un motore elettrico e dovere acquistare una elettrovalvola.
non hai capito nulla,leggi i post sotto e riguarda il video troverai spiegazione al tuo giudizio frettoloso.