Siamo nel 2024 e io, senza conoscere nessuno, ho pianto... E ancora oggi, vedendo questo video, cercando gli aggiornamenti... Nessuno dimentica.........
io ho fatto il possibile per smascherare questa farsa, ma Come era prevedibile, anche la gup ha ricevuto l’ordine di proteggere i due responsabili. Anche ammettendo che il perito sia un incompetente, e non sappia che quando cala la pressione di uno dei due circuiti idraulici dei freni di emergenza interviene il freno di servizio e NON il relativo freno di emergenza, Quando è stato interrogato dalla Procura Tadini ha dichiarato che solo 1 dei 2 freni di emergenza rischiava di chiudersi, ammettendo quindi che il secondo forchettone posizionato sull'altro freno - che sarebbe stato sufficiente a fermare la cabina - era INUTILE: una confessione sufficiente a infliggergli 30 anni di reclusione, e a incriminare anche Nerini. Ma la magistratura ha deciso di graziarlo, perché deve far passare il messaggio che in Italia non si fa manutenzione
A malincuore e a mio modesto parere, dietro questo inferno esiste solo una questione etica e morale. Non dimenticheremo mai queste sfortunate vittime. Che venga fatta giustizia !!! ❤️ .
non è più possibile Come era prevedibile, anche la gup ha ricevuto l’ordine di proteggere i due responsabili. Anche ammettendo che il perito sia un incompetente, e non sappia che quando cala la pressione di uno dei due circuiti idraulici dei freni di emergenza interviene il freno di servizio e NON il relativo freno di emergenza, Quando è stato interrogato dalla Procura Tadini ha dichiarato che solo 1 dei 2 freni di emergenza rischiava di chiudersi, ammettendo quindi che il secondo forchettone posizionato sull'altro freno - che sarebbe stato sufficiente a fermare la cabina - era INUTILE: una confessione sufficiente a infliggergli 30 anni di reclusione, e a incriminare anche Nerini. Ma la magistratura ha deciso di graziarlo, perché deve far passare il messaggio che in Italia non si fa manutenzione
Curioso come gli itaGliani non freghi più un ca.... di questo fatto... Quando è successo erano tutti così buoni e bravi a fare le condoglianze, a scrivere "Non vi dimenticheremo mai, sarete sempre nel nostro ❤ 🤍 🤎 💟 💚 🧡 ❤ 🤍 🤎 💟 💚 🧡 " La prova che a nessuno frega di essere buono ma solo di apparire e convincersi di esserlo... Il video della salernitana che resta in serie A ha 20000 visual e 100 commenti, questo 3000 e 20 commenti.... Che bello il popolo itaGliano
@@BusiMimmo Io me ne sono andato da questo pese, ti assicuro che se fosse avvenuto in francia sarebbero già tutti in carcere. Ti saluto e rimanio nella tua italietta. vajont, Rigopiano, Morandi, Mottarone insegnano.
Ho scritto un’email al gup di Verbania, questo il contenuto: Premesso che sono ingegnere meccanico, che ho conseguito la patente di caposervizio di funivie va e vieni (come quella della strage), e che ho lavorato per 10 anni sugli impianti di risalita della Val Gardena, faccio notare 3 anomalie macroscopiche, che inducono a pensare che la strage sia stata premeditata: 1. Tadini, sotto interrogatorio, ha affermato di avere inserito i forchettoni perché (anche se come vedremo al punto successivo NON È VERO) 1 DEI 2 FRENI DI EMERGENZA rischiava di chiudersi durante la corsa. E quindi perché ha inibito il funzionamento di TUTTI E 2 I FRENI ? 2. Leitner ha chiarito che comunque i forchettoni erano INUTILI. Infatti, se la pressione di uno dei 2 circuiti idraulici che tengono aperti i freni di emergenza scende al di sotto di una soglia prefissata, interviene il freno di servizio, NON quello di emergenza. E infatti il registratore di eventi NON ha MAI registrato alcun intervento del freno di emergenza durante le corse. Questo è stato anche confermato da chi ha lavorato in quell’impianto con cui ho parlato. 3. Se fosse vero che - come sostiene la perizia davvero manchevole anche sotto altri aspetti, nonostante avessi contattato il perito per convincerlo a fare le verifiche ELEMENTARI che chiunque avrebbe fatto al suo posto, e che invece si è ostinato a non fare per motivi che andrebbero chiariti - che il 68% dei fili della fune traente era già rotto prima dell’incidente, i fili rimanenti si sarebbero allungati di 7/8 metri (non ho a disposizione i dati per un calcolo esatto), IMPEDENDO LA PROSECUZIONE DEL SERVIZIO per il fatto che le cabine non avrebbero più potuto raggiungere la stazione a monte. Viceversa, l’ UNICO modo per far rompere la fune nell’arco di tempo di una sola corsa, è danneggiarla in corrispondenza dell’innesto nella testa fusa con un tirfor, tra l’altro lasciato in bella mostra senza alcun motivo da Tadini dopo il misfatto, comportandosi come uno psicopatico. Per quanto esposto penso che sarebbe opportuno discuterne in udienza, perché questo è l’ UNICO modo per chiarire cosa sia successo realmente. Tra l’altro questo sarebbe un modo per riabilitare la magistratura che non gode di buona fama, soprattutto all’estero. In fede, Giuliano Canevazzi Un vetturino che ha lavorato su quell'impianto - quindi in epoca precedente a quella del disastro - mi ha anche detto che l'ordine di inserire i forchettoni, saltuariamente utilizzati anche prima del 2021, era impartito da Nerini Non solo. i fili rotti sarebbero usciti dalla testa fusa e si sarebbero srotolati e aperti a ventaglio, e chiunque si sarebbe accorto che la fune si stava rompendo, MOLTO PRIMA che finisse di rompersi (parliamo di MESI ! ). Questa è una verità palese, e sarà SEMPRE dimostrabile. Prima o poi scoppierà lo scandalo e non sarà un bene per la magistratura
Trovo vergognoso, ingiusto e disumano che queste persone che hanno perso la vita, e il piccolo Eitan non hanno ancora avuto giustizia e che quei maledetti responsabili non siano in carcere e condannati all' ergastolo!!!!!!!!...Mi chiedo se fosse capitato alla famiglia dei giudici e pm. Io non so come questi giudici riescano a dormire tranquilli la notte!!!!!!!!!
maledetti i responsabili..e chi le racconta!.. come il ponte di genova dimenticato..con i soldi pensano di coprire pagare i funerali e tranquillizzare i parenti..invece sono condannati i responsabili diretti e indiretti..
non può più succedere Come era prevedibile, anche la gup ha ricevuto l’ordine di proteggere i due responsabili. Anche ammettendo che il perito sia un incompetente, e non sappia che quando cala la pressione di uno dei due circuiti idraulici dei freni di emergenza interviene il freno di servizio e NON il relativo freno di emergenza, Quando è stato interrogato dalla Procura Tadini ha dichiarato che solo 1 dei 2 freni di emergenza rischiava di chiudersi, ammettendo quindi che il secondo forchettone posizionato sull'altro freno - che sarebbe stato sufficiente a fermare la cabina - era INUTILE: una confessione sufficiente a infliggergli 30 anni di reclusione, e a incriminare anche Nerini. Ma la magistratura ha deciso di graziarlo, perché deve far passare il messaggio che in Italia non si fa manutenzione
E passato 1 anno, dalla tragedia del mottarone , dove morirono 14. Persone,per miracolo si è salvato 1 bambino, nn e una questione di etica, e solo questione di soldi e basta,adesso spero che chi, ha provocato l incidente, andrà in galera minimo 30 anni, I responsabili del disastro,faccio le condoglianze a tutte le famiglie, r, i, p 🙏🙏🙏🙏🙏🙏🙏🙏🙏🙏🙏🙏🙏🙏🙏🙏🙏
Non sono andati in galera per nulla... Tante belle parole in questo video è nemmeno la decenza di far incarcerate I responsabili per il resto dei loro miserabili giorni...
@@GabrielSilva-cm6vp Nerini e Tadini sono protetti dalla Procura, perché deve passare il messaggio che in Italia non si fa manutenzione, e Perocchio è del tutto estraneo
@@GabrielSilva-cm6vp Leitner ha anticipato che depositerà delle memorie per spiegare quello che è successo. Questo il contenuto che nessuno pubblicherà mai: Premetto che sono ingegnere meccanico, che ho conseguito la patente di caposervizio sia di funivie va e vieni (come quella abbattuta da Tadini) che di agganciamenti automatici, e che ho lavorato per 10 anni sugli impianti di risalita della Val Gardena, anche come consulente tecnico. Ci sono diverse anomalie macroscopiche che inducono a ritenere che la strage sia stata premeditata: • Tadini, sotto interrogatorio, ha affermato di avere inserito i forchettoni perché (anche se come vedremo al punto successivo NON È VERO) 1 DEI 2 FRENI DI EMERGENZA rischiava di chiudersi durante la corsa. E quindi perché ha inibito il funzionamento di TUTTI E 2 I FRENI ? Un solo freno sarebbe stato sufficiente a fermare la cabina. • Leitner ha già chiarito che comunque i forchettoni erano INUTILI. Infatti, se la pressione di uno dei 2 circuiti idraulici che tengono aperti i freni di emergenza scende al di sotto di una soglia prefissata, interviene il freno di servizio, NON quello di emergenza. E infatti il registratore di eventi NON ha MAI registrato alcun intervento del freno di emergenza durante le corse. Questo è stato anche confermato da chi ha lavorato in quell’impianto con cui ho parlato. • Se fosse vero - come sostiene la perizia davvero manchevole anche sotto altri aspetti, nonostante avessi contattato il perito per convincerlo a fare le verifiche ELEMENTARI che chiunque avrebbe fatto al suo posto, e che invece si è ostinato a non fare per motivi facilmente immaginabili - che il 68 % dei fili era già rotto prima della rottura definitiva, gli altri fili si sarebbero allungati di 7/8 metri (!) e non sarebbe stato possibile continuare il servizio, perché le cabine non avrebbero più potuto raggiungere la stazione a monte, il contrappeso sarebbe andato a fondo corsa, e la fune avrebbe iniziato a slittare sulla puleggia motrice. Peraltro le immagini della fune nel punto di rottura dimostrano che era come nuova. Non solo • i fili rotti si sarebbero srotolati e aperti a ventaglio, e anche i passeggeri si sarebbero accorti che la fune si stava rompendo, molti MESI PRIMA della rottura definitiva. • l’ UNICO modo di riuscire a rompere la fune traente in una sola corsa è danneggiarla con un tirfor. • Il punto debole della fune è l’innesto nella testa fusa, ma è protetto da un manicotto, e se Tadini avesse applicato il tirfor in quel punto, avrebbe lasciato il segno sul manicotto. Così lo ha applicato in un punto A VISTA, a circa 50 cm dall’innesto. E poiché la fune si è rotta in un punto visibile anche ai passeggeri, crolla anche la teoria della Procura secondo cui la fune non sarebbe stata ispezionata
non è più possibile Come era prevedibile, anche la gup ha ricevuto l’ordine di proteggere i due responsabili. Anche ammettendo che il perito sia un incompetente, e non sappia che quando cala la pressione di uno dei due circuiti idraulici dei freni di emergenza interviene il freno di servizio e NON il relativo freno di emergenza, Quando è stato interrogato dalla Procura Tadini ha dichiarato che solo 1 dei 2 freni di emergenza rischiava di chiudersi, ammettendo quindi che il secondo forchettone posizionato sull'altro freno - che sarebbe stato sufficiente a fermare la cabina - era INUTILE: una confessione sufficiente a infliggergli 30 anni di reclusione, e a incriminare anche Nerini. Ma la magistratura ha deciso di graziarlo, perché deve far passare il messaggio che in Italia non si fa manutenzione
Non per mano di qualcuno,qui si conoscono i responsabili e bisogna punirli in modo esemplare così che chi bypassa le sicurezze sappia a che razza di pene si va incontro. Così ogni giorno nei posti di lavoro. La sicurezza costa,appunto per salvare vite.
Forse sono strano ma continuare ad imputare questo incidente alle mancate manutenzioni delle funi non mi sembra centrare il problema, la colpa più grave è aver disabilitato i freni di emergenza Mi sbaglio?
@@giovannabarozzi7344 la responsabilità è la stessa Qualsiasi tecnico con la patente di capo servizio di funivie va e vieni sa che quella è stata una strage premeditata, perché i forchettoni non servivano a NIENTE, e perché l’ UNICO modo di riuscire a rompere la fune traente in una sola corsa è danneggiarla con un tirfor. Il punto debole della fune è l’innesto nella testa fusa, ma è protetto da un manicotto di gomma, e se Tadini avesse applicato il tirfor in quel punto, avrebbe lasciato il segno sul manicotto. Così lo ha applicato in un punto A VISTA, a circa 50 cm dall’innesto !! E poiché la fune si è rotta in un punto visibile anche ai passeggeri, crolla anche la teoria della Procura secondo cui la fune non sarebbe stata ispezionata Se fosse vero che il 68 % dei fili era già rotto prima della rottura definitiva, gli altri fili si sarebbero allungati di 7/8 metri (!) e non sarebbe stato possibile continuare il servizio, perché le cabine non avrebbero più potuto raggiungere la stazione a monte, il contrappeso sarebbe andato a fondo corsa, e la fune avrebbe iniziato a slittare sulla puleggia motrice. Non solo i fili rotti si sarebbero srotolati e aperti a ventaglio, e anche i passeggeri si sarebbero accorti che la fune si stava rompendo, molti MESI PRIMA della rottura definitiva
a questo punto la prescrizione su cui punta la magistratura dopo che le ho spiegato che la perizia delirante sarà smontata alla prima udienza è irrilevante Come era prevedibile, anche la gup ha ricevuto l’ordine di proteggere i due responsabili. Anche ammettendo che il perito sia un incompetente, e non sappia che quando cala la pressione di uno dei due circuiti idraulici dei freni di emergenza interviene il freno di servizio e NON il relativo freno di emergenza, Quando è stato interrogato dalla Procura Tadini ha dichiarato che solo 1 dei 2 freni di emergenza rischiava di chiudersi, ammettendo quindi che il secondo forchettone posizionato sull'altro freno - che sarebbe stato sufficiente a fermare la cabina - era INUTILE: una confessione sufficiente a infliggergli 30 anni di reclusione, e a incriminare anche Nerini. Ma la magistratura ha deciso di graziarlo, perché deve far passare il messaggio che in Italia non si fa manutenzione
Come era prevedibile, anche la gup ha ricevuto l’ordine di proteggere i due responsabili. Anche ammettendo che il perito sia un incompetente, e non sappia che quando cala la pressione di uno dei due circuiti idraulici dei freni di emergenza interviene il freno di servizio e NON il relativo freno di emergenza, Quando è stato interrogato dalla Procura Tadini ha dichiarato che solo 1 dei 2 freni di emergenza rischiava di chiudersi, ammettendo quindi che il secondo forchettone posizionato sull'altro freno - che sarebbe stato sufficiente a fermare la cabina - era INUTILE: una confessione sufficiente a infliggergli 30 anni di reclusione, e a incriminare anche Nerini. Ma la magistratura ha deciso di graziarlo, perché deve far passare il messaggio che in Italia non si fa manutenzione
Non ho potuto fare a meno di ricordarmi del Cermis ,di parecchi anni fa' ormai, anche se le modalita' dell'incidente sono molto diverse, ma comunque sempre per responsabilita' non dei passeggeri, che sono diventati vittime dell' incompetenza altrui......e poi , sempre d'anni fa' un altro incidente mortale ad una funivia in Val d'Aosta ma del quale , misteriosamente si parlo' pochissimo , sino a dimenticarlo del tutto.....credo che se avessi delle persone care decedute in circostanze analoghe mi comportetei come stanno facendo coloro hai quali sono toccate queste tragedie , cioe' con rispettosa rassegnazione e fede nella giustizia.......ma non sono sicura d'aver detto la verita' .....
non serve la laurea in ingegneria e la patente di capo servizio (che comunque ho) per capire che se il 68 % dei fili della fune traente si fosse rotto, i fili rimanenti si sarebbero allungati di 7/8 metri (!), rendendo IMPOSSIBILE LA PROSECUZIONE DEL SERVIZIO, perché le cabine non avrebbero più potuto raggiungere la stazione a monte
La mia domanda sorge spontanea; I controlli magneto induttivi si fanno ogni anno , se il 70% dei fili era già rotto, diciamo che è una cosa già pregressa, non succede da un giorno all altro. Il controllo non era stato fatto? Con l allungamento della fune , il contrappeso sarebbe arrivato a finecorsa e le cabine non avrebbero raggiunto monte. Secondi me con un esame a vista si vedeva l usura dei trefoli poiché era esterno alla testa fusa il problema.
@@MarianoScala Leitner ha anticipato che depositerà delle memorie per spiegare quello che è successo. Questo il contenuto che nessuno pubblicherà mai: Premetto che sono ingegnere meccanico, che ho conseguito la patente di caposervizio sia di funivie va e vieni (come quella abbattuta da Tadini) che di agganciamenti automatici, e che ho lavorato per 10 anni sugli impianti di risalita della Val Gardena, anche come consulente tecnico. Ci sono diverse anomalie macroscopiche che inducono a ritenere che la strage sia stata premeditata: • Tadini, sotto interrogatorio, ha affermato di avere inserito i forchettoni perché (anche se come vedremo al punto successivo NON È VERO) 1 DEI 2 FRENI DI EMERGENZA rischiava di chiudersi durante la corsa. E quindi perché ha inibito il funzionamento di TUTTI E 2 I FRENI ? Un solo freno sarebbe stato sufficiente a fermare la cabina. • Leitner ha già chiarito che comunque i forchettoni erano INUTILI. Infatti, se la pressione di uno dei 2 circuiti idraulici che tengono aperti i freni di emergenza scende al di sotto di una soglia prefissata, interviene il freno di servizio, NON quello di emergenza. E infatti il registratore di eventi NON ha MAI registrato alcun intervento del freno di emergenza durante le corse. Questo è stato anche confermato da chi ha lavorato in quell’impianto con cui ho parlato. • Se fosse vero - come sostiene la perizia davvero manchevole anche sotto altri aspetti, nonostante avessi contattato il perito per convincerlo a fare le verifiche ELEMENTARI che chiunque avrebbe fatto al suo posto, e che invece si è ostinato a non fare per motivi facilmente immaginabili - che il 68 % dei fili era già rotto prima della rottura definitiva, gli altri fili si sarebbero allungati di 7/8 metri (!) e non sarebbe stato possibile continuare il servizio, perché le cabine non avrebbero più potuto raggiungere la stazione a monte, il contrappeso sarebbe andato a fondo corsa, e la fune avrebbe iniziato a slittare sulla puleggia motrice. Peraltro le immagini della fune nel punto di rottura dimostrano che era come nuova. Non solo • i fili rotti si sarebbero srotolati e aperti a ventaglio, e anche i passeggeri si sarebbero accorti che la fune si stava rompendo, molti MESI PRIMA della rottura definitiva. • l’ UNICO modo di riuscire a rompere la fune traente in una sola corsa è danneggiarla con un tirfor. • Il punto debole della fune è l’innesto nella testa fusa, ma è protetto da un manicotto, e se Tadini avesse applicato il tirfor in quel punto, avrebbe lasciato il segno sul manicotto. Così lo ha applicato in un punto A VISTA, a circa 50 cm dall’innesto. E poiché la fune si è rotta in un punto visibile anche ai passeggeri, crolla anche la teoria della Procura secondo cui la fune non sarebbe stata ispezionata
Ho scritto un’email al gup di Verbania, questo il contenuto: Premesso che sono ingegnere meccanico, che ho conseguito la patente di caposervizio di funivie va e vieni (come quella della strage), e che ho lavorato per 10 anni sugli impianti di risalita della Val Gardena, faccio notare 3 anomalie macroscopiche, che inducono a pensare che la strage sia stata premeditata: 1. Tadini, sotto interrogatorio, ha affermato di avere inserito i forchettoni perché (anche se come vedremo al punto successivo NON È VERO) 1 DEI 2 FRENI DI EMERGENZA rischiava di chiudersi durante la corsa. E quindi perché ha inibito il funzionamento di TUTTI E 2 I FRENI ? 2. Leitner ha chiarito che comunque i forchettoni erano INUTILI. Infatti, se la pressione di uno dei 2 circuiti idraulici che tengono aperti i freni di emergenza scende al di sotto di una soglia prefissata, interviene il freno di servizio, NON quello di emergenza. E infatti il registratore di eventi NON ha MAI registrato alcun intervento del freno di emergenza durante le corse. Questo è stato anche confermato da chi ha lavorato in quell’impianto con cui ho parlato. 3. Se fosse vero che - come sostiene la perizia davvero manchevole anche sotto altri aspetti, nonostante avessi contattato il perito per convincerlo a fare le verifiche ELEMENTARI che chiunque avrebbe fatto al suo posto, e che invece si è ostinato a non fare per motivi che andrebbero chiariti - che il 68% dei fili della fune traente era già rotto prima dell’incidente, i fili rimanenti si sarebbero allungati di 7/8 metri (non ho a disposizione i dati per un calcolo esatto), IMPEDENDO LA PROSECUZIONE DEL SERVIZIO per il fatto che le cabine non avrebbero più potuto raggiungere la stazione a monte. Viceversa, l’ UNICO modo per far rompere la fune nell’arco di tempo di una sola corsa, è danneggiarla in corrispondenza dell’innesto nella testa fusa con un tirfor, tra l’altro lasciato in bella mostra senza alcun motivo da Tadini dopo il misfatto, comportandosi come uno psicopatico. Per quanto esposto penso che sarebbe opportuno discuterne in udienza, perché questo è l’ UNICO modo per chiarire cosa sia successo realmente. Tra l’altro questo sarebbe un modo per riabilitare la magistratura che non gode di buona fama, soprattutto all’estero. In fede, Giuliano Canevazzi Un vetturino che ha lavorato su quell'impianto - quindi in epoca precedente a quella del disastro - mi ha anche detto che l'ordine di inserire i forchettoni, saltuariamente utilizzati anche prima del 2021, era impartito da Nerini Non solo. i fili rotti sarebbero usciti dalla testa fusa e si sarebbero srotolati e aperti a ventaglio, e chiunque si sarebbe accorto che la fune si stava rompendo, MOLTO PRIMA che finisse di rompersi (parliamo di MESI ! ). Questa è una verità palese, e sarà SEMPRE dimostrabile. Prima o poi scoppierà lo scandalo e non sarà un bene per la magistratura
Leitner ha anticipato che depositerà delle memorie per spiegare quello che è successo. Questo il contenuto che nessuno pubblicherà mai: Premetto che sono ingegnere meccanico, che ho conseguito la patente di caposervizio sia di funivie va e vieni (come quella abbattuta da Tadini) che di agganciamenti automatici, e che ho lavorato per 10 anni sugli impianti di risalita della Val Gardena, anche come consulente tecnico. Ci sono diverse anomalie macroscopiche che inducono a ritenere che la strage sia stata premeditata: • Tadini, sotto interrogatorio, ha affermato di avere inserito i forchettoni perché (anche se come vedremo al punto successivo NON È VERO) 1 DEI 2 FRENI DI EMERGENZA rischiava di chiudersi durante la corsa. E quindi perché ha inibito il funzionamento di TUTTI E 2 I FRENI ? Un solo freno sarebbe stato sufficiente a fermare la cabina. • Leitner ha già chiarito che comunque i forchettoni erano INUTILI. Infatti, se la pressione di uno dei 2 circuiti idraulici che tengono aperti i freni di emergenza scende al di sotto di una soglia prefissata, interviene il freno di servizio, NON quello di emergenza. E infatti il registratore di eventi NON ha MAI registrato alcun intervento del freno di emergenza durante le corse. Questo è stato anche confermato da chi ha lavorato in quell’impianto con cui ho parlato. • Se fosse vero - come sostiene la perizia davvero manchevole anche sotto altri aspetti, nonostante avessi contattato il perito per convincerlo a fare le verifiche ELEMENTARI che chiunque avrebbe fatto al suo posto, e che invece si è ostinato a non fare per motivi facilmente immaginabili - che il 68 % dei fili era già rotto prima della rottura definitiva, gli altri fili si sarebbero allungati di 7/8 metri (!) e non sarebbe stato possibile continuare il servizio, perché le cabine non avrebbero più potuto raggiungere la stazione a monte, il contrappeso sarebbe andato a fondo corsa, e la fune avrebbe iniziato a slittare sulla puleggia motrice. Peraltro le immagini della fune nel punto di rottura dimostrano che era come nuova. Non solo • i fili rotti si sarebbero srotolati e aperti a ventaglio, e anche i passeggeri si sarebbero accorti che la fune si stava rompendo, molti MESI PRIMA della rottura definitiva. • l’ UNICO modo di riuscire a rompere la fune traente in una sola corsa è danneggiarla con un tirfor. • Il punto debole della fune è l’innesto nella testa fusa, ma è protetto da un manicotto, e se Tadini avesse applicato il tirfor in quel punto, avrebbe lasciato il segno sul manicotto. Così lo ha applicato in un punto A VISTA, a circa 50 cm dall’innesto. E poiché la fune si è rotta in un punto visibile anche ai passeggeri, crolla anche la teoria della Procura secondo cui la fune non sarebbe stata ispezionata
Leitner ha anticipato che depositerà delle memorie per spiegare quello che è successo. Questo il contenuto che nessuno pubblicherà mai: Premetto che sono ingegnere meccanico, che ho conseguito la patente di caposervizio sia di funivie va e vieni (come quella abbattuta da Tadini) che di agganciamenti automatici, e che ho lavorato per 10 anni sugli impianti di risalita della Val Gardena, anche come consulente tecnico. Ci sono diverse anomalie macroscopiche che inducono a ritenere che la strage sia stata premeditata: • Tadini, sotto interrogatorio, ha affermato di avere inserito i forchettoni perché (anche se come vedremo al punto successivo NON È VERO) 1 DEI 2 FRENI DI EMERGENZA rischiava di chiudersi durante la corsa. E quindi perché ha inibito il funzionamento di TUTTI E 2 I FRENI ? Un solo freno sarebbe stato sufficiente a fermare la cabina. • Leitner ha già chiarito che comunque i forchettoni erano INUTILI. Infatti, se la pressione di uno dei 2 circuiti idraulici che tengono aperti i freni di emergenza scende al di sotto di una soglia prefissata, interviene il freno di servizio, NON quello di emergenza. E infatti il registratore di eventi NON ha MAI registrato alcun intervento del freno di emergenza durante le corse. Questo è stato anche confermato da chi ha lavorato in quell’impianto con cui ho parlato. • Se fosse vero - come sostiene la perizia davvero manchevole anche sotto altri aspetti, nonostante avessi contattato il perito per convincerlo a fare le verifiche ELEMENTARI che chiunque avrebbe fatto al suo posto, e che invece si è ostinato a non fare per motivi facilmente immaginabili - che il 68 % dei fili era già rotto prima della rottura definitiva, gli altri fili si sarebbero allungati di 7/8 metri (!) e non sarebbe stato possibile continuare il servizio, perché le cabine non avrebbero più potuto raggiungere la stazione a monte, il contrappeso sarebbe andato a fondo corsa, e la fune avrebbe iniziato a slittare sulla puleggia motrice. Peraltro le immagini della fune nel punto di rottura dimostrano che era come nuova. Non solo • i fili rotti si sarebbero srotolati e aperti a ventaglio, e anche i passeggeri si sarebbero accorti che la fune si stava rompendo, molti MESI PRIMA della rottura definitiva. • l’ UNICO modo di riuscire a rompere la fune traente in una sola corsa è danneggiarla con un tirfor. • Il punto debole della fune è l’innesto nella testa fusa, ma è protetto da un manicotto, e se Tadini avesse applicato il tirfor in quel punto, avrebbe lasciato il segno sul manicotto. Così lo ha applicato in un punto A VISTA, a circa 50 cm dall’innesto. E poiché la fune si è rotta in un punto visibile anche ai passeggeri, crolla anche la teoria della Procura secondo cui la fune non sarebbe stata ispezionata
purtroppo la sicurezza in molti campi viene vista come un intralcio, a partire dalle aziende e finire con gli operai. Ancora poca sensibilizzazione e poca presa di coscenza delle responsabilità che qualsiasi dirigente o operaio devono prendersi nel caso causino un incidente per negligenza o distrazione. Girano tanto intorno al problema, ma li a occhio la responsabilità è di tutti quelli che lavorano quotidianamente, che fanno manutenzioni, che rilasciano certificati e dirigenza
Ok ricordare, come giusto che sia, ma chi di dovere dovrebbe ricordarsi di non dimenticare di fare manutenzione e soprattutto attenzione e di non risparmiare sulla pelle degli altri
Per curiosità e non nego che un po' mi era scappata di mente questa tragedia, vuoi il C-19 e tutto quello che è successo. Vengo ai fatti che sto vedendo solo ora e dato che ho fatto per una vita l" ascensorista (42 anni) so benissimo di che si parla . Dico solo che è poco dire VERGOGNA per come sta andando la vicenda dalla punta della piramide della magistratura, nessuno sta pagando, mi vergogno di essere Italiano !!!! Per le vittime ❤❤❤🙏
Ritorno sulla vicenda perché oggi finalmente c’è il rinvio a giudizio per 8 su 14 indagati della strage del Mottarone,spero sinceramente e credo non ci siano assolutamente dubbi sulle responsabilità di chi ha deliberatamente modificato i sistemi di sicurezza di quella funivia,spero ancora in una giustizia,quella vera che punisce ,
Ho scritto un’email al gup di Verbania, questo il contenuto: Premesso che sono ingegnere meccanico, che ho conseguito la patente di caposervizio di funivie va e vieni (come quella della strage), e che ho lavorato per 10 anni sugli impianti di risalita della Val Gardena, faccio notare 3 anomalie macroscopiche, che inducono a pensare che la strage sia stata premeditata: 1. Tadini, sotto interrogatorio, ha affermato di avere inserito i forchettoni perché (anche se come vedremo al punto successivo NON È VERO) 1 DEI 2 FRENI DI EMERGENZA rischiava di chiudersi durante la corsa. E quindi perché ha inibito il funzionamento di TUTTI E 2 I FRENI ? 2. Leitner ha chiarito che comunque i forchettoni erano INUTILI. Infatti, se la pressione di uno dei 2 circuiti idraulici che tengono aperti i freni di emergenza scende al di sotto di una soglia prefissata, interviene il freno di servizio, NON quello di emergenza. E infatti il registratore di eventi NON ha MAI registrato alcun intervento del freno di emergenza durante le corse. Questo è stato anche confermato da chi ha lavorato in quell’impianto con cui ho parlato. 3. Se fosse vero che - come sostiene la perizia davvero manchevole anche sotto altri aspetti, nonostante avessi contattato il perito per convincerlo a fare le verifiche ELEMENTARI che chiunque avrebbe fatto al suo posto, e che invece si è ostinato a non fare per motivi che andrebbero chiariti - che il 68% dei fili della fune traente era già rotto prima dell’incidente, i fili rimanenti si sarebbero allungati di 7/8 metri (non ho a disposizione i dati per un calcolo esatto), IMPEDENDO LA PROSECUZIONE DEL SERVIZIO per il fatto che le cabine non avrebbero più potuto raggiungere la stazione a monte. Viceversa, l’ UNICO modo per far rompere la fune nell’arco di tempo di una sola corsa, è danneggiarla in corrispondenza dell’innesto nella testa fusa con un tirfor, tra l’altro lasciato in bella mostra senza alcun motivo da Tadini dopo il misfatto, comportandosi come uno psicopatico. Per quanto esposto penso che sarebbe opportuno discuterne in udienza, perché questo è l’ UNICO modo per chiarire cosa sia successo realmente. Tra l’altro questo sarebbe un modo per riabilitare la magistratura che non gode di buona fama, soprattutto all’estero. In fede, Giuliano Canevazzi Un vetturino che ha lavorato su quell'impianto - quindi in epoca precedente a quella del disastro - mi ha anche detto che l'ordine di inserire i forchettoni, saltuariamente utilizzati anche prima del 2021, era impartito da Nerini Non solo. i fili rotti sarebbero usciti dalla testa fusa e si sarebbero srotolati e aperti a ventaglio, e chiunque si sarebbe accorto che la fune si stava rompendo, MOLTO PRIMA che finisse di rompersi (parliamo di MESI ! ). Questa è una verità palese, e sarà SEMPRE dimostrabile. Prima o poi scoppierà lo scandalo e non sarà un bene per la magistratura
@@tresmeccano non essendo un’ingegnere meccanico vorrei capire il tirfor ,che da come ho letto sarebbe un tipo di paranco,sia stato utilizzato per lesionare la fune,la ringrazio per un’eventuale spiegazione,buona giornata
È finalmente partito il processo, si spera in condanne esemplari perché il danno globale prodotto dall'avidità e inciviltà degli escrementi responsabili della tragedia è pressoché incommensurabile.
@@jackname49a te pare ovvio che cosa? I freni sono stati disabilitati per avidità? E' questo che intendi? Nel caso, da dove hai ricevuto questa informazione?
@@eag5621 "l'informazione" me la sono ricavata da solo sulla base dei dati di pubblico dominio, sicuramente l'incidente non è dovuto al caso o a una concatenazione sfortunata di eventi convieni?
Ancora stanno facendo indagini preliminari? 😂😂😂 I freni sono stati manomesso per non fermare la funivia per mancato entroito,perché logicamente hanno pensato ai soldi e non alla sicurezza w ancora stanno facendo indagini 😂😂😂 Ma cosa devono indagare? Chiudete in gabbia proprietario,responsabile della sicurezza e il responsabile tecnico,senza se e senza ma.
"....I freni sono stati manomesso per non fermare la funivia per mancato entroito,perché logicamente hanno pensato ai soldi e non alla sicurezza..." Wooww, che fenomeno!! Hai capito tutto! Che acume!! ...però...scusa eh...ma chi ti ha detto che non hanno fermato la funivia per non perdere l'incasso?
No tengo idea profesional sobre funiculares. Sé que el sistema operativo lo inventó y puso a punto por primera vez Torres Quevedo, hace más de un siglo y que es el que se utiliza en todas partes. Leyendo sobre el particular y Torres Quevedo, recuerdo que se decía que no es posible que una barcaza se caiga (salvo por causas externas o que simplemente no se mantenga) Me jode que en Italia, país extraordinario y más que hermano nuestro, se caigan los funiculares, los viaductos se vengan abajo, las presas revienten, las infraestructuras viales no estén bien, etc. Pero tampoco me extraña visto lo que está sucediendo en todo occidente como resultado de las oligarquías voraces y criminales. El pueblo italiano, el sano, el normal, no se lo merece. Quizá los rusos terminen echándonos una mano cuando explote todo porque nos acercamos peligrosamente al límite.
ma La manutenzione era in regola Qualsiasi tecnico con la patente di capo servizio di funivie va e vieni sa che quella è stata una strage premeditata, perché i forchettoni non servivano a NIENTE, e perché l’ UNICO modo di riuscire a rompere la fune traente in una sola corsa è danneggiarla con un tirfor. Il punto debole della fune è l’innesto nella testa fusa, ma è protetto da un manicotto di gomma, e se Tadini avesse applicato il tirfor in quel punto, avrebbe lasciato il segno sul manicotto. Così lo ha applicato in un punto A VISTA, a circa 50 cm dall’innesto !! E poiché la fune si è rotta in un punto visibile anche ai passeggeri, crolla anche la teoria della Procura secondo cui la fune non sarebbe stata ispezionata Se fosse vero che il 68 % dei fili era già rotto prima della rottura definitiva, gli altri fili si sarebbero allungati di 7/8 metri (!) e non sarebbe stato possibile continuare il servizio, perché le cabine non avrebbero più potuto raggiungere la stazione a monte, il contrappeso sarebbe andato a fondo corsa, e la fune avrebbe iniziato a slittare sulla puleggia motrice. Non solo i fili rotti si sarebbero srotolati e aperti a ventaglio, e anche i passeggeri si sarebbero accorti che la fune si stava rompendo, molti MESI PRIMA della rottura definitiva
Vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergognatevi tutto per dei sporchi soldi vergogna vergognatevi copritevi la faccia che è meglio invece trovare giustificazioni resistenti procura ,giudici toglieteli la conduzione di tale funivia anche a parenti e affini non gli voglio più vedere questi soggetti procuratori di morti innocenti ignari di tutto vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergognateviiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii Ma tanto state pur certi la LIVELLA è uguale x tutti anche per voi come diceva il grande grande Principe Antonio de Curtis un'arte per chi non lo sapesse (((((TOTÒ)))) Beceri teste vuote senza testa per un uno di Euro avete ammazzato 14 persone VERGOGNA VERGOGNATEVI VERGOGNA VERGOGNATEVI VERGOGNA VERGOGNATEVIIIIIIIIIIIII
la prima perizia intermedia uscita oggi non fa altro che porre attenzione sul sistema di gestione lacunoso, impreparato e vile di chi ha gestito. La tecnica è fatta per funzionare, non per essere manomessa continuamente. Speriamo che sia occasione per dare pene certe, costose: siamo un paese che chiama sempre regole strette, ma non ha la forza di applicarle.
La manutenzione era in regola, e non c'era nessuna "impreparazione", anzi.. Qualsiasi tecnico con la patente di capo servizio di funivie va e vieni sa che quella è stata una strage premeditata, perché i forchettoni non servivano a NIENTE, e perché l’ UNICO modo di riuscire a rompere la fune traente in una sola corsa è danneggiarla con un tirfor. Il punto debole della fune è l’innesto nella testa fusa, ma è protetto da un manicotto di gomma, e se Tadini avesse applicato il tirfor in quel punto, avrebbe lasciato il segno sul manicotto. Così lo ha applicato in un punto A VISTA, a circa 50 cm dall’innesto !! E poiché la fune si è rotta in un punto visibile anche ai passeggeri, crolla anche la teoria della Procura secondo cui la fune non sarebbe stata ispezionata Se fosse vero che il 68 % dei fili era già rotto prima della rottura definitiva, gli altri fili si sarebbero allungati di 7/8 metri (!) e non sarebbe stato possibile continuare il servizio, perché le cabine non avrebbero più potuto raggiungere la stazione a monte, il contrappeso sarebbe andato a fondo corsa, e la fune avrebbe iniziato a slittare sulla puleggia motrice. Non solo i fili rotti si sarebbero srotolati e aperti a ventaglio, e anche i passeggeri si sarebbero accorti che la fune si stava rompendo, molti MESI PRIMA della rottura definitiva
solo che non esiste Come era prevedibile, anche la gup ha ricevuto l’ordine di proteggere i due responsabili. Anche ammettendo che il perito sia un incompetente, e non sappia che quando cala la pressione di uno dei due circuiti idraulici dei freni di emergenza interviene il freno di servizio e NON il relativo freno di emergenza, Quando è stato interrogato dalla Procura Tadini ha dichiarato che solo 1 dei 2 freni di emergenza rischiava di chiudersi, ammettendo quindi che il secondo forchettone posizionato sull'altro freno - che sarebbe stato sufficiente a fermare la cabina - era INUTILE: una confessione sufficiente a infliggergli 30 anni di reclusione, e a incriminare anche Nerini. Ma la magistratura ha deciso di graziarlo, perché deve far passare il messaggio che in Italia non si fa manutenzione
Processo subito senza tentennamenti a sto teste di..............O è subito dopo trasferimento ad ALCATRAZ fino alla fine dei loro giorni e lavorare x lo Stato gratis è ovvio
Poi tutti dimenticano....che disgusto!!!! Un mondo privo di empatia💔💔💔💔
Siamo nel 2024 e io, senza conoscere nessuno, ho pianto... E ancora oggi, vedendo questo video, cercando gli aggiornamenti... Nessuno dimentica.........
io ho fatto il possibile per smascherare questa farsa, ma
Come era prevedibile, anche la gup ha ricevuto l’ordine di proteggere i due responsabili. Anche ammettendo che il perito sia un incompetente, e non sappia che quando cala la pressione di uno dei due circuiti idraulici dei freni di emergenza interviene il freno di servizio e NON il relativo freno di emergenza, Quando è stato interrogato dalla Procura Tadini ha dichiarato che solo 1 dei 2 freni di emergenza rischiava di chiudersi, ammettendo quindi che il secondo forchettone posizionato sull'altro freno - che sarebbe stato sufficiente a fermare la cabina - era INUTILE: una confessione sufficiente a infliggergli 30 anni di reclusione, e a incriminare anche Nerini. Ma la magistratura ha deciso di graziarlo, perché deve far passare il messaggio che in Italia non si fa manutenzione
A malincuore e a mio modesto parere, dietro questo inferno esiste solo una questione etica e morale.
Non dimenticheremo mai queste sfortunate vittime. Che venga fatta giustizia !!! ❤️
.
Giustizia!!!
Bella parola...
8
stai parlando di 2 assassini che hanno organizzato una strage, non è esattamente un commento appropriato
non è più possibile
Come era prevedibile, anche la gup ha ricevuto l’ordine di proteggere i due responsabili. Anche ammettendo che il perito sia un incompetente, e non sappia che quando cala la pressione di uno dei due circuiti idraulici dei freni di emergenza interviene il freno di servizio e NON il relativo freno di emergenza, Quando è stato interrogato dalla Procura Tadini ha dichiarato che solo 1 dei 2 freni di emergenza rischiava di chiudersi, ammettendo quindi che il secondo forchettone posizionato sull'altro freno - che sarebbe stato sufficiente a fermare la cabina - era INUTILE: una confessione sufficiente a infliggergli 30 anni di reclusione, e a incriminare anche Nerini. Ma la magistratura ha deciso di graziarlo, perché deve far passare il messaggio che in Italia non si fa manutenzione
Riposate in pace anime innocenti 💜
Curioso come gli itaGliani non freghi più un ca.... di questo fatto...
Quando è successo erano tutti così buoni e bravi a fare le condoglianze, a scrivere "Non vi dimenticheremo mai, sarete sempre nel nostro ❤ 🤍 🤎 💟 💚 🧡 ❤ 🤍 🤎 💟 💚 🧡 "
La prova che a nessuno frega di essere buono ma solo di apparire e convincersi di esserlo...
Il video della salernitana che resta in serie A ha 20000 visual e 100 commenti, questo 3000 e 20 commenti....
Che bello il popolo itaGliano
Che cosa devono dire o fare ora gli italiani? Tu che cosa stai facendo?
@@BusiMimmo Io me ne sono andato da questo pese, ti assicuro che se fosse avvenuto in francia sarebbero già tutti in carcere. Ti saluto e rimanio nella tua italietta. vajont, Rigopiano, Morandi, Mottarone insegnano.
Ho scritto un’email al gup di Verbania, questo il contenuto:
Premesso che sono ingegnere meccanico, che ho conseguito la patente di caposervizio di funivie va e vieni (come quella della strage), e che ho lavorato per 10 anni sugli impianti di risalita della Val Gardena, faccio notare 3 anomalie macroscopiche, che inducono a pensare che la strage sia stata premeditata:
1. Tadini, sotto interrogatorio, ha affermato di avere inserito i forchettoni perché (anche se come vedremo al punto successivo NON È VERO) 1 DEI 2 FRENI DI EMERGENZA rischiava di chiudersi durante la corsa. E quindi perché ha inibito il funzionamento di TUTTI E 2 I FRENI ?
2. Leitner ha chiarito che comunque i forchettoni erano INUTILI. Infatti, se la pressione di uno dei 2 circuiti idraulici che tengono aperti i freni di emergenza scende al di sotto di una soglia prefissata, interviene il freno di servizio, NON quello di emergenza. E infatti il registratore di eventi NON ha MAI registrato alcun intervento del freno di emergenza durante le corse. Questo è stato anche confermato da chi ha lavorato in quell’impianto con cui ho parlato.
3. Se fosse vero che - come sostiene la perizia davvero manchevole anche sotto altri aspetti, nonostante avessi contattato il perito per convincerlo a fare le verifiche ELEMENTARI che chiunque avrebbe fatto al suo posto, e che invece si è ostinato a non fare per motivi che andrebbero chiariti - che il 68% dei fili della fune traente era già rotto prima dell’incidente, i fili rimanenti si sarebbero allungati di 7/8 metri (non ho a disposizione i dati per un calcolo esatto), IMPEDENDO LA PROSECUZIONE DEL SERVIZIO per il fatto che le cabine non avrebbero più potuto raggiungere la stazione a monte. Viceversa, l’ UNICO modo per far rompere la fune nell’arco di tempo di una sola corsa, è danneggiarla in corrispondenza dell’innesto nella testa fusa con un tirfor, tra l’altro lasciato in bella mostra senza alcun motivo da Tadini dopo il misfatto, comportandosi come uno psicopatico.
Per quanto esposto penso che sarebbe opportuno discuterne in udienza, perché questo è l’ UNICO modo per chiarire cosa sia successo realmente.
Tra l’altro questo sarebbe un modo per riabilitare la magistratura che non gode di buona fama, soprattutto all’estero.
In fede, Giuliano Canevazzi
Un vetturino che ha lavorato su quell'impianto - quindi in epoca precedente a quella del disastro - mi ha anche detto che l'ordine di inserire i forchettoni, saltuariamente utilizzati anche prima del 2021, era impartito da Nerini
Non solo.
i fili rotti sarebbero usciti dalla testa fusa e si sarebbero srotolati e aperti a ventaglio, e chiunque si sarebbe accorto che la fune si stava rompendo, MOLTO PRIMA che finisse di rompersi (parliamo di MESI ! ).
Questa è una verità palese, e sarà SEMPRE dimostrabile.
Prima o poi scoppierà lo scandalo e non sarà un bene per la magistratura
@@lucadatteri2472 ma non dire idiozie
@@lucadatteri2472 che povero frustrato mancante
Trovo vergognoso, ingiusto e disumano che queste persone che hanno perso la vita, e il piccolo Eitan non hanno ancora avuto giustizia e che quei maledetti responsabili non siano in carcere e condannati all' ergastolo!!!!!!!!...Mi chiedo se fosse capitato alla famiglia dei giudici e pm. Io non so come questi giudici riescano a dormire tranquilli la notte!!!!!!!!!
Concordo pienamente !!!
Si chiama ITALIA...paese delle banane
dormono da molti anni con i demoni nella testa stanne certo..
Ma perché? I responsabili della strage di Genova hanno pagato? E li erano 46 vittime cadute dal ponte Morandi
Quei maledetti criminali devono essere appesi per i piedi.
maledetti i responsabili..e chi le racconta!.. come il ponte di genova dimenticato..con i soldi pensano di coprire pagare i funerali e tranquillizzare i parenti..invece sono condannati i responsabili diretti e indiretti..
La giustizia non è uguale per tutti
Vergognosa la giustizia italiana
Nessuno in carcere uguale a nessuna giustizia. Solo amore del denaro che sorpassa ogni rispetto per il bene dell'altro
Chiunque sia responsabile di questa strage deve pagare. Con il suo stesso sangue.
nella prossima vita ?
Deve essere appeso per i piedi.
non può più succedere
Come era prevedibile, anche la gup ha ricevuto l’ordine di proteggere i due responsabili. Anche ammettendo che il perito sia un incompetente, e non sappia che quando cala la pressione di uno dei due circuiti idraulici dei freni di emergenza interviene il freno di servizio e NON il relativo freno di emergenza, Quando è stato interrogato dalla Procura Tadini ha dichiarato che solo 1 dei 2 freni di emergenza rischiava di chiudersi, ammettendo quindi che il secondo forchettone posizionato sull'altro freno - che sarebbe stato sufficiente a fermare la cabina - era INUTILE: una confessione sufficiente a infliggergli 30 anni di reclusione, e a incriminare anche Nerini. Ma la magistratura ha deciso di graziarlo, perché deve far passare il messaggio che in Italia non si fa manutenzione
E passato 1 anno, dalla tragedia del mottarone , dove morirono 14. Persone,per miracolo si è salvato 1 bambino, nn e una questione di etica, e solo questione di soldi e basta,adesso spero che chi, ha provocato l incidente, andrà in galera minimo 30 anni, I responsabili del disastro,faccio le condoglianze a tutte le famiglie, r, i, p 🙏🙏🙏🙏🙏🙏🙏🙏🙏🙏🙏🙏🙏🙏🙏🙏🙏
Non sono andati in galera per nulla... Tante belle parole in questo video è nemmeno la decenza di far incarcerate I responsabili per il resto dei loro miserabili giorni...
Tadini farà 3 anni di arresti domiciliari spaparanzato a casa.. fine
@@GabrielSilva-cm6vp Nerini e Tadini sono protetti dalla Procura, perché deve passare il messaggio che in Italia non si fa manutenzione, e Perocchio è del tutto estraneo
@@GabrielSilva-cm6vp Leitner ha anticipato che depositerà delle memorie per spiegare quello che è successo.
Questo il contenuto che nessuno pubblicherà mai:
Premetto che sono ingegnere meccanico, che ho conseguito la patente di caposervizio sia di funivie va e vieni (come quella abbattuta da Tadini) che di agganciamenti automatici, e che ho lavorato per 10 anni sugli impianti di risalita della Val Gardena, anche come consulente tecnico.
Ci sono diverse anomalie macroscopiche che inducono a ritenere che la strage sia stata premeditata:
• Tadini, sotto interrogatorio, ha affermato di avere inserito i forchettoni perché (anche se come vedremo al punto successivo NON È VERO) 1 DEI 2 FRENI DI EMERGENZA rischiava di chiudersi durante la corsa. E quindi perché ha inibito il funzionamento di TUTTI E 2 I FRENI ? Un solo freno sarebbe stato sufficiente a fermare la cabina.
• Leitner ha già chiarito che comunque i forchettoni erano INUTILI. Infatti, se la pressione di uno dei 2 circuiti idraulici che tengono aperti i freni di emergenza scende al di sotto di una soglia prefissata, interviene il freno di servizio, NON quello di emergenza. E infatti il registratore di eventi NON ha MAI registrato alcun intervento del freno di emergenza durante le corse. Questo è stato anche confermato da chi ha lavorato in quell’impianto con cui ho parlato.
• Se fosse vero - come sostiene la perizia davvero manchevole anche sotto altri aspetti, nonostante avessi contattato il perito per convincerlo a fare le verifiche ELEMENTARI che chiunque avrebbe fatto al suo posto, e che invece si è ostinato a non fare per motivi facilmente immaginabili - che il 68 % dei fili era già rotto prima della rottura definitiva, gli altri fili si sarebbero allungati di 7/8 metri (!) e non sarebbe stato possibile continuare il servizio, perché le cabine non avrebbero più potuto raggiungere la stazione a monte, il contrappeso sarebbe andato a fondo corsa, e la fune avrebbe iniziato a slittare sulla puleggia motrice. Peraltro le immagini della fune nel punto di rottura dimostrano che era come nuova.
Non solo
• i fili rotti si sarebbero srotolati e aperti a ventaglio, e anche i passeggeri si sarebbero accorti che la fune si stava rompendo, molti MESI PRIMA della rottura definitiva.
• l’ UNICO modo di riuscire a rompere la fune traente in una sola corsa è danneggiarla con un tirfor.
• Il punto debole della fune è l’innesto nella testa fusa, ma è protetto da un manicotto, e se Tadini avesse applicato il tirfor in quel punto, avrebbe lasciato il segno sul manicotto. Così lo ha applicato in un punto A VISTA, a circa 50 cm dall’innesto. E poiché la fune si è rotta in un punto visibile anche ai passeggeri, crolla anche la teoria della Procura secondo cui la fune non sarebbe stata ispezionata
non è più possibile
Come era prevedibile, anche la gup ha ricevuto l’ordine di proteggere i due responsabili. Anche ammettendo che il perito sia un incompetente, e non sappia che quando cala la pressione di uno dei due circuiti idraulici dei freni di emergenza interviene il freno di servizio e NON il relativo freno di emergenza, Quando è stato interrogato dalla Procura Tadini ha dichiarato che solo 1 dei 2 freni di emergenza rischiava di chiudersi, ammettendo quindi che il secondo forchettone posizionato sull'altro freno - che sarebbe stato sufficiente a fermare la cabina - era INUTILE: una confessione sufficiente a infliggergli 30 anni di reclusione, e a incriminare anche Nerini. Ma la magistratura ha deciso di graziarlo, perché deve far passare il messaggio che in Italia non si fa manutenzione
L'umanità e la sensibilita di questa squadra d'intervento sono meravigliose. Sono davvero dei buoni cristiani.
Tutto il tempo che l'ho visto ho pianto , il mio amico ex compagni di scuola morto per mano di qualcuno😭💔
Non per mano di qualcuno,qui si conoscono i responsabili e bisogna punirli in modo esemplare così che chi bypassa le sicurezze sappia a che razza di pene si va incontro. Così ogni giorno nei posti di lavoro. La sicurezza costa,appunto per salvare vite.
@@fabianobortolato5500 nessuno di voi sa chi sono e la manutenzione era in regola
@@fabianobortolato5500 e chi sarebbero i responsabili?
Visto che sai tutto, mi spieghi come mai il macchinista non è stato indagato?
Terribile , no non si puo dimenticare 💔
Forse sono strano ma continuare ad imputare questo incidente alle mancate manutenzioni delle funi non mi sembra centrare il problema, la colpa più grave è aver disabilitato i freni di emergenza
Mi sbaglio?
Sono pienamente d'accordo
@@giovannabarozzi7344 la responsabilità è la stessa
Qualsiasi tecnico con la patente di capo servizio di funivie va e vieni sa che quella è stata una strage premeditata, perché i forchettoni non servivano a NIENTE, e perché l’ UNICO modo di riuscire a rompere la fune traente in una sola corsa è danneggiarla con un tirfor.
Il punto debole della fune è l’innesto nella testa fusa, ma è protetto da un manicotto di gomma, e se Tadini avesse applicato il tirfor in quel punto, avrebbe lasciato il segno sul manicotto. Così lo ha applicato in un punto A VISTA, a circa 50 cm dall’innesto !! E poiché la fune si è rotta in un punto visibile anche ai passeggeri, crolla anche la teoria della Procura secondo cui la fune non sarebbe stata ispezionata
Se fosse vero che il 68 % dei fili era già rotto prima della rottura definitiva, gli altri fili si sarebbero allungati di 7/8 metri (!) e non sarebbe stato possibile continuare il servizio, perché le cabine non avrebbero più potuto raggiungere la stazione a monte, il contrappeso sarebbe andato a fondo corsa, e la fune avrebbe iniziato a slittare sulla puleggia motrice.
Non solo
i fili rotti si sarebbero srotolati e aperti a ventaglio, e anche i passeggeri si sarebbero accorti che la fune si stava rompendo, molti MESI PRIMA della rottura definitiva
@@giulianokabenaki lei da come parla è un capo servizio B1 o A ?
@@MarianoScala funivie va e vieni e agganciamenti automatici
@@joulenovantotto beato lei, per ora sono fermo al B2 io!
Vergogna e basta💔💔💔💔💔
vergogna di cosa
Bah, come sempre nn ci saran colpevoli, nessuno pagherà davvero.... italia....
Germania anche peggio, altro che Italia
Quello che temo è che nessuno pagherà! Tutta sarà prescritto! Basta trovare un avvocato tipo Coppi,Ghedini...e il gioco è fatto!
no, bastano i parenti delle vittime e i loro avvocati, tutti schierati con il povero assassino Tadini
a questo punto la prescrizione su cui punta la magistratura dopo che le ho spiegato che la perizia delirante sarà smontata alla prima udienza è irrilevante
Come era prevedibile, anche la gup ha ricevuto l’ordine di proteggere i due responsabili. Anche ammettendo che il perito sia un incompetente, e non sappia che quando cala la pressione di uno dei due circuiti idraulici dei freni di emergenza interviene il freno di servizio e NON il relativo freno di emergenza, Quando è stato interrogato dalla Procura Tadini ha dichiarato che solo 1 dei 2 freni di emergenza rischiava di chiudersi, ammettendo quindi che il secondo forchettone posizionato sull'altro freno - che sarebbe stato sufficiente a fermare la cabina - era INUTILE: una confessione sufficiente a infliggergli 30 anni di reclusione, e a incriminare anche Nerini. Ma la magistratura ha deciso di graziarlo, perché deve far passare il messaggio che in Italia non si fa manutenzione
Un ricordo per queste 14 vite perse in modo assurdo e un ringraziamento per le forze dell’ordine e volontari che hanno gestito al meglio la situazione
a volontari ok, ma alle forze dell'ordine complici magari no
Che fine hanno fatto i colpevoli?
Tutti liberi e spensierati
Tadini è agli arresti domiciliari ancora per qualche mese, fine
@macyeah1200 Li conosci oppure sei abituato a parlare a vanvera?
Come era prevedibile, anche la gup ha ricevuto l’ordine di proteggere i due responsabili. Anche ammettendo che il perito sia un incompetente, e non sappia che quando cala la pressione di uno dei due circuiti idraulici dei freni di emergenza interviene il freno di servizio e NON il relativo freno di emergenza, Quando è stato interrogato dalla Procura Tadini ha dichiarato che solo 1 dei 2 freni di emergenza rischiava di chiudersi, ammettendo quindi che il secondo forchettone posizionato sull'altro freno - che sarebbe stato sufficiente a fermare la cabina - era INUTILE: una confessione sufficiente a infliggergli 30 anni di reclusione, e a incriminare anche Nerini. Ma la magistratura ha deciso di graziarlo, perché deve far passare il messaggio che in Italia non si fa manutenzione
Non si può dimenticare terribile
Non ho potuto fare a meno di ricordarmi del Cermis ,di parecchi anni fa' ormai, anche se le modalita' dell'incidente sono molto diverse, ma comunque sempre per responsabilita' non dei passeggeri, che sono diventati vittime dell' incompetenza altrui......e poi , sempre d'anni fa' un altro incidente mortale ad una funivia in Val d'Aosta ma del quale , misteriosamente si parlo' pochissimo , sino a dimenticarlo del tutto.....credo che se avessi delle persone care decedute in circostanze analoghe mi comportetei come stanno facendo coloro hai quali sono toccate queste tragedie , cioe' con rispettosa rassegnazione e fede nella giustizia.......ma non sono sicura d'aver detto la verita' .....
Sono 2 casi completamente diversi, qui è stato il malaffare, la è colpa del fatto che siamo in scacco matto con gli americani e i loro giochetti
@@Frareggio80 ahah
quella non è stata una strage voluta e organizzata
non serve la laurea in ingegneria e la patente di capo servizio (che comunque ho) per capire che se il 68 % dei fili della fune traente si fosse rotto, i fili rimanenti si sarebbero allungati di 7/8 metri (!), rendendo IMPOSSIBILE LA PROSECUZIONE DEL SERVIZIO, perché le cabine non avrebbero più potuto raggiungere la stazione a monte
La mia domanda sorge spontanea;
I controlli magneto induttivi si fanno ogni anno , se il 70% dei fili era già rotto, diciamo che è una cosa già pregressa, non succede da un giorno all altro.
Il controllo non era stato fatto?
Con l allungamento della fune , il contrappeso sarebbe arrivato a finecorsa e le cabine non avrebbero raggiunto monte.
Secondi me con un esame a vista si vedeva l usura dei trefoli poiché era esterno alla testa fusa il problema.
@@MarianoScala quindi..
@@MarianoScala Leitner ha anticipato che depositerà delle memorie per spiegare quello che è successo.
Questo il contenuto che nessuno pubblicherà mai:
Premetto che sono ingegnere meccanico, che ho conseguito la patente di caposervizio sia di funivie va e vieni (come quella abbattuta da Tadini) che di agganciamenti automatici, e che ho lavorato per 10 anni sugli impianti di risalita della Val Gardena, anche come consulente tecnico.
Ci sono diverse anomalie macroscopiche che inducono a ritenere che la strage sia stata premeditata:
• Tadini, sotto interrogatorio, ha affermato di avere inserito i forchettoni perché (anche se come vedremo al punto successivo NON È VERO) 1 DEI 2 FRENI DI EMERGENZA rischiava di chiudersi durante la corsa. E quindi perché ha inibito il funzionamento di TUTTI E 2 I FRENI ? Un solo freno sarebbe stato sufficiente a fermare la cabina.
• Leitner ha già chiarito che comunque i forchettoni erano INUTILI. Infatti, se la pressione di uno dei 2 circuiti idraulici che tengono aperti i freni di emergenza scende al di sotto di una soglia prefissata, interviene il freno di servizio, NON quello di emergenza. E infatti il registratore di eventi NON ha MAI registrato alcun intervento del freno di emergenza durante le corse. Questo è stato anche confermato da chi ha lavorato in quell’impianto con cui ho parlato.
• Se fosse vero - come sostiene la perizia davvero manchevole anche sotto altri aspetti, nonostante avessi contattato il perito per convincerlo a fare le verifiche ELEMENTARI che chiunque avrebbe fatto al suo posto, e che invece si è ostinato a non fare per motivi facilmente immaginabili - che il 68 % dei fili era già rotto prima della rottura definitiva, gli altri fili si sarebbero allungati di 7/8 metri (!) e non sarebbe stato possibile continuare il servizio, perché le cabine non avrebbero più potuto raggiungere la stazione a monte, il contrappeso sarebbe andato a fondo corsa, e la fune avrebbe iniziato a slittare sulla puleggia motrice. Peraltro le immagini della fune nel punto di rottura dimostrano che era come nuova.
Non solo
• i fili rotti si sarebbero srotolati e aperti a ventaglio, e anche i passeggeri si sarebbero accorti che la fune si stava rompendo, molti MESI PRIMA della rottura definitiva.
• l’ UNICO modo di riuscire a rompere la fune traente in una sola corsa è danneggiarla con un tirfor.
• Il punto debole della fune è l’innesto nella testa fusa, ma è protetto da un manicotto, e se Tadini avesse applicato il tirfor in quel punto, avrebbe lasciato il segno sul manicotto. Così lo ha applicato in un punto A VISTA, a circa 50 cm dall’innesto. E poiché la fune si è rotta in un punto visibile anche ai passeggeri, crolla anche la teoria della Procura secondo cui la fune non sarebbe stata ispezionata
@@giulianocanevazzi6151 risposta esaustiva! Chi kavora con lei è fortunato!
mio zio lavora nei vigili del fuoco ed è stato quello che ha tirato fuori tutti è ancora sottoshok
Ma povero , chissà che dolore...povera gente che tragedia
Mamma mia ci credo ...
Ho scritto un’email al gup di Verbania, questo il contenuto:
Premesso che sono ingegnere meccanico, che ho conseguito la patente di caposervizio di funivie va e vieni (come quella della strage), e che ho lavorato per 10 anni sugli impianti di risalita della Val Gardena, faccio notare 3 anomalie macroscopiche, che inducono a pensare che la strage sia stata premeditata:
1. Tadini, sotto interrogatorio, ha affermato di avere inserito i forchettoni perché (anche se come vedremo al punto successivo NON È VERO) 1 DEI 2 FRENI DI EMERGENZA rischiava di chiudersi durante la corsa. E quindi perché ha inibito il funzionamento di TUTTI E 2 I FRENI ?
2. Leitner ha chiarito che comunque i forchettoni erano INUTILI. Infatti, se la pressione di uno dei 2 circuiti idraulici che tengono aperti i freni di emergenza scende al di sotto di una soglia prefissata, interviene il freno di servizio, NON quello di emergenza. E infatti il registratore di eventi NON ha MAI registrato alcun intervento del freno di emergenza durante le corse. Questo è stato anche confermato da chi ha lavorato in quell’impianto con cui ho parlato.
3. Se fosse vero che - come sostiene la perizia davvero manchevole anche sotto altri aspetti, nonostante avessi contattato il perito per convincerlo a fare le verifiche ELEMENTARI che chiunque avrebbe fatto al suo posto, e che invece si è ostinato a non fare per motivi che andrebbero chiariti - che il 68% dei fili della fune traente era già rotto prima dell’incidente, i fili rimanenti si sarebbero allungati di 7/8 metri (non ho a disposizione i dati per un calcolo esatto), IMPEDENDO LA PROSECUZIONE DEL SERVIZIO per il fatto che le cabine non avrebbero più potuto raggiungere la stazione a monte. Viceversa, l’ UNICO modo per far rompere la fune nell’arco di tempo di una sola corsa, è danneggiarla in corrispondenza dell’innesto nella testa fusa con un tirfor, tra l’altro lasciato in bella mostra senza alcun motivo da Tadini dopo il misfatto, comportandosi come uno psicopatico.
Per quanto esposto penso che sarebbe opportuno discuterne in udienza, perché questo è l’ UNICO modo per chiarire cosa sia successo realmente.
Tra l’altro questo sarebbe un modo per riabilitare la magistratura che non gode di buona fama, soprattutto all’estero.
In fede, Giuliano Canevazzi
Un vetturino che ha lavorato su quell'impianto - quindi in epoca precedente a quella del disastro - mi ha anche detto che l'ordine di inserire i forchettoni, saltuariamente utilizzati anche prima del 2021, era impartito da Nerini
Non solo.
i fili rotti sarebbero usciti dalla testa fusa e si sarebbero srotolati e aperti a ventaglio, e chiunque si sarebbe accorto che la fune si stava rompendo, MOLTO PRIMA che finisse di rompersi (parliamo di MESI ! ).
Questa è una verità palese, e sarà SEMPRE dimostrabile.
Prima o poi scoppierà lo scandalo e non sarà un bene per la magistratura
Leitner ha anticipato che depositerà delle memorie per spiegare quello che è successo.
Questo il contenuto che nessuno pubblicherà mai:
Premetto che sono ingegnere meccanico, che ho conseguito la patente di caposervizio sia di funivie va e vieni (come quella abbattuta da Tadini) che di agganciamenti automatici, e che ho lavorato per 10 anni sugli impianti di risalita della Val Gardena, anche come consulente tecnico.
Ci sono diverse anomalie macroscopiche che inducono a ritenere che la strage sia stata premeditata:
• Tadini, sotto interrogatorio, ha affermato di avere inserito i forchettoni perché (anche se come vedremo al punto successivo NON È VERO) 1 DEI 2 FRENI DI EMERGENZA rischiava di chiudersi durante la corsa. E quindi perché ha inibito il funzionamento di TUTTI E 2 I FRENI ? Un solo freno sarebbe stato sufficiente a fermare la cabina.
• Leitner ha già chiarito che comunque i forchettoni erano INUTILI. Infatti, se la pressione di uno dei 2 circuiti idraulici che tengono aperti i freni di emergenza scende al di sotto di una soglia prefissata, interviene il freno di servizio, NON quello di emergenza. E infatti il registratore di eventi NON ha MAI registrato alcun intervento del freno di emergenza durante le corse. Questo è stato anche confermato da chi ha lavorato in quell’impianto con cui ho parlato.
• Se fosse vero - come sostiene la perizia davvero manchevole anche sotto altri aspetti, nonostante avessi contattato il perito per convincerlo a fare le verifiche ELEMENTARI che chiunque avrebbe fatto al suo posto, e che invece si è ostinato a non fare per motivi facilmente immaginabili - che il 68 % dei fili era già rotto prima della rottura definitiva, gli altri fili si sarebbero allungati di 7/8 metri (!) e non sarebbe stato possibile continuare il servizio, perché le cabine non avrebbero più potuto raggiungere la stazione a monte, il contrappeso sarebbe andato a fondo corsa, e la fune avrebbe iniziato a slittare sulla puleggia motrice. Peraltro le immagini della fune nel punto di rottura dimostrano che era come nuova.
Non solo
• i fili rotti si sarebbero srotolati e aperti a ventaglio, e anche i passeggeri si sarebbero accorti che la fune si stava rompendo, molti MESI PRIMA della rottura definitiva.
• l’ UNICO modo di riuscire a rompere la fune traente in una sola corsa è danneggiarla con un tirfor.
• Il punto debole della fune è l’innesto nella testa fusa, ma è protetto da un manicotto, e se Tadini avesse applicato il tirfor in quel punto, avrebbe lasciato il segno sul manicotto. Così lo ha applicato in un punto A VISTA, a circa 50 cm dall’innesto. E poiché la fune si è rotta in un punto visibile anche ai passeggeri, crolla anche la teoria della Procura secondo cui la fune non sarebbe stata ispezionata
Ora finirà come per Ustica,Cermis etc.?.
Leitner ha anticipato che depositerà delle memorie per spiegare quello che è successo.
Questo il contenuto che nessuno pubblicherà mai:
Premetto che sono ingegnere meccanico, che ho conseguito la patente di caposervizio sia di funivie va e vieni (come quella abbattuta da Tadini) che di agganciamenti automatici, e che ho lavorato per 10 anni sugli impianti di risalita della Val Gardena, anche come consulente tecnico.
Ci sono diverse anomalie macroscopiche che inducono a ritenere che la strage sia stata premeditata:
• Tadini, sotto interrogatorio, ha affermato di avere inserito i forchettoni perché (anche se come vedremo al punto successivo NON È VERO) 1 DEI 2 FRENI DI EMERGENZA rischiava di chiudersi durante la corsa. E quindi perché ha inibito il funzionamento di TUTTI E 2 I FRENI ? Un solo freno sarebbe stato sufficiente a fermare la cabina.
• Leitner ha già chiarito che comunque i forchettoni erano INUTILI. Infatti, se la pressione di uno dei 2 circuiti idraulici che tengono aperti i freni di emergenza scende al di sotto di una soglia prefissata, interviene il freno di servizio, NON quello di emergenza. E infatti il registratore di eventi NON ha MAI registrato alcun intervento del freno di emergenza durante le corse. Questo è stato anche confermato da chi ha lavorato in quell’impianto con cui ho parlato.
• Se fosse vero - come sostiene la perizia davvero manchevole anche sotto altri aspetti, nonostante avessi contattato il perito per convincerlo a fare le verifiche ELEMENTARI che chiunque avrebbe fatto al suo posto, e che invece si è ostinato a non fare per motivi facilmente immaginabili - che il 68 % dei fili era già rotto prima della rottura definitiva, gli altri fili si sarebbero allungati di 7/8 metri (!) e non sarebbe stato possibile continuare il servizio, perché le cabine non avrebbero più potuto raggiungere la stazione a monte, il contrappeso sarebbe andato a fondo corsa, e la fune avrebbe iniziato a slittare sulla puleggia motrice. Peraltro le immagini della fune nel punto di rottura dimostrano che era come nuova.
Non solo
• i fili rotti si sarebbero srotolati e aperti a ventaglio, e anche i passeggeri si sarebbero accorti che la fune si stava rompendo, molti MESI PRIMA della rottura definitiva.
• l’ UNICO modo di riuscire a rompere la fune traente in una sola corsa è danneggiarla con un tirfor.
• Il punto debole della fune è l’innesto nella testa fusa, ma è protetto da un manicotto, e se Tadini avesse applicato il tirfor in quel punto, avrebbe lasciato il segno sul manicotto. Così lo ha applicato in un punto A VISTA, a circa 50 cm dall’innesto. E poiché la fune si è rotta in un punto visibile anche ai passeggeri, crolla anche la teoria della Procura secondo cui la fune non sarebbe stata ispezionata
Come il ponte morandi
in questo caso però Tadini ha usato un tirfor e due forchettoni al posto della dinamite
E giusto ricordare perché poteva succedere a tutti noi.😔 dispiaciono queste cose..povera gente..mannaggia..😥
non e' gente..gente e' un termine generico e astratto...
RIP❤️❤️😢😢🙏🙏❤️😢🙏
purtroppo la sicurezza in molti campi viene vista come un intralcio, a partire dalle aziende e finire con gli operai. Ancora poca sensibilizzazione e poca presa di coscenza delle responsabilità che qualsiasi dirigente o operaio devono prendersi nel caso causino un incidente per negligenza o distrazione. Girano tanto intorno al problema, ma li a occhio la responsabilità è di tutti quelli che lavorano quotidianamente, che fanno manutenzioni, che rilasciano certificati e dirigenza
la manutenzione era in regola
Oltre chi ha sabotato la funivia si dovrebbero vergognare anche gli organismi di controllo, ragionano sembra che nn sappiano che ci sia una funivia.
i controlli erano in regola
@@giulianocanevazzi6151 è in regola mettere i forchettoni?
@@SdaBusazza secondo te, visto che in ogni caso non servivano a niente ?
@@giulianocanevazzi6151 non hai risposto alla mia domanda... per me sono fuori regola...cmq. parlando da esterno...
@@SdaBusazza non hai capito la risposta ? te lo ripeto, i forchettoni non servivano a NIIENTE, hai capito adesso ?
NON DIMENTICHIAMO NEMMENO IL CERNIS
CerMis!
quella non è stata una strage voluta e organizzata
Ok ricordare, come giusto che sia, ma chi di dovere dovrebbe ricordarsi di non dimenticare di fare manutenzione e soprattutto attenzione e di non risparmiare sulla pelle degli altri
la manutenzione era in regola
Non so cosa avranno i parenti ma mi sa poco e niente. Una vergogna
i risarcimenti, a loro non interessa altro
Per curiosità e non nego che un po' mi era scappata di mente questa tragedia, vuoi il C-19 e tutto quello che è successo. Vengo ai fatti che sto vedendo solo ora e dato che ho fatto per una vita l" ascensorista (42 anni) so benissimo di che si parla . Dico solo che è poco dire VERGOGNA per come sta andando la vicenda dalla punta della piramide della magistratura, nessuno sta pagando, mi vergogno di essere Italiano !!!! Per le vittime ❤❤❤🙏
Siamo in un paese vergognoso…povera gente….riposate in pace
@@alessandrobracali1883 parlane con il sindaco del tuo paese
Ritorno sulla vicenda perché oggi finalmente c’è il rinvio a giudizio per 8 su 14 indagati della strage del Mottarone,spero sinceramente e credo non ci siano assolutamente dubbi sulle responsabilità di chi ha deliberatamente modificato i sistemi di sicurezza di quella funivia,spero ancora in una giustizia,quella vera che punisce ,
Sarebbe il minimo....
Sì, come no, Tadini se ne sta a casa in panciolle e Nerini neanche quello
Ho scritto un’email al gup di Verbania, questo il contenuto:
Premesso che sono ingegnere meccanico, che ho conseguito la patente di caposervizio di funivie va e vieni (come quella della strage), e che ho lavorato per 10 anni sugli impianti di risalita della Val Gardena, faccio notare 3 anomalie macroscopiche, che inducono a pensare che la strage sia stata premeditata:
1. Tadini, sotto interrogatorio, ha affermato di avere inserito i forchettoni perché (anche se come vedremo al punto successivo NON È VERO) 1 DEI 2 FRENI DI EMERGENZA rischiava di chiudersi durante la corsa. E quindi perché ha inibito il funzionamento di TUTTI E 2 I FRENI ?
2. Leitner ha chiarito che comunque i forchettoni erano INUTILI. Infatti, se la pressione di uno dei 2 circuiti idraulici che tengono aperti i freni di emergenza scende al di sotto di una soglia prefissata, interviene il freno di servizio, NON quello di emergenza. E infatti il registratore di eventi NON ha MAI registrato alcun intervento del freno di emergenza durante le corse. Questo è stato anche confermato da chi ha lavorato in quell’impianto con cui ho parlato.
3. Se fosse vero che - come sostiene la perizia davvero manchevole anche sotto altri aspetti, nonostante avessi contattato il perito per convincerlo a fare le verifiche ELEMENTARI che chiunque avrebbe fatto al suo posto, e che invece si è ostinato a non fare per motivi che andrebbero chiariti - che il 68% dei fili della fune traente era già rotto prima dell’incidente, i fili rimanenti si sarebbero allungati di 7/8 metri (non ho a disposizione i dati per un calcolo esatto), IMPEDENDO LA PROSECUZIONE DEL SERVIZIO per il fatto che le cabine non avrebbero più potuto raggiungere la stazione a monte. Viceversa, l’ UNICO modo per far rompere la fune nell’arco di tempo di una sola corsa, è danneggiarla in corrispondenza dell’innesto nella testa fusa con un tirfor, tra l’altro lasciato in bella mostra senza alcun motivo da Tadini dopo il misfatto, comportandosi come uno psicopatico.
Per quanto esposto penso che sarebbe opportuno discuterne in udienza, perché questo è l’ UNICO modo per chiarire cosa sia successo realmente.
Tra l’altro questo sarebbe un modo per riabilitare la magistratura che non gode di buona fama, soprattutto all’estero.
In fede, Giuliano Canevazzi
Un vetturino che ha lavorato su quell'impianto - quindi in epoca precedente a quella del disastro - mi ha anche detto che l'ordine di inserire i forchettoni, saltuariamente utilizzati anche prima del 2021, era impartito da Nerini
Non solo.
i fili rotti sarebbero usciti dalla testa fusa e si sarebbero srotolati e aperti a ventaglio, e chiunque si sarebbe accorto che la fune si stava rompendo, MOLTO PRIMA che finisse di rompersi (parliamo di MESI ! ).
Questa è una verità palese, e sarà SEMPRE dimostrabile.
Prima o poi scoppierà lo scandalo e non sarà un bene per la magistratura
@@tresmeccano non essendo un’ingegnere meccanico vorrei capire il tirfor ,che da come ho letto sarebbe un tipo di paranco,sia stato utilizzato per lesionare la fune,la ringrazio per un’eventuale spiegazione,buona giornata
@@neriozulberti1492 basta piegare la fune in corrispondenza dell'innesto della testa fusa, poi è solo questione di tempo
Io non riusciro mai piu nella mia vita a salire su una funivia rimani shockkato 🙏🏼🙏🏼
Non dovresti andare neanche in macchina allora
è quanto meno improbabile che altri due assassini decidano di tirar giù una cabina
È finalmente partito il processo, si spera in condanne esemplari perché il danno globale prodotto dall'avidità e inciviltà degli escrementi responsabili della tragedia è pressoché incommensurabile.
ahah
Dall'avidità? Cioè?
@@eag5621l'avidità di denaro a discapito della sicurezza, mi sembra ovvio.
@@jackname49a te pare ovvio che cosa?
I freni sono stati disabilitati per avidità? E' questo che intendi? Nel caso, da dove hai ricevuto questa informazione?
@@eag5621 "l'informazione" me la sono ricavata da solo sulla base dei dati di pubblico dominio, sicuramente l'incidente non è dovuto al caso o a una concatenazione sfortunata di eventi convieni?
Perchè pochi commenti?
Omertà all’italiana. Un caso come questo poteva essere chiuso in 15 giorni invece… finirà in prescrizione
@@Frareggio80 ma nessuno di voi ci ha capito qualcosa
@@Frareggio80 parla per te, testina
Tanto non pagherà nessuno, o pene molto mitigate o quasi nulle, la storia insegna, rigopiano insegna, il ponte morandi insegnerà.
diciamolo chiaramente: è stato uno schifo inaudito!!!!
dal che si capisce che non hai capito che si è trattato di una strage voluta e organizzata
Vergognoso e orribile . Di chi è la responsabilita?
Di Nerini, il mandante, e di Tadini, l'esecutore
Ancora stanno facendo indagini preliminari? 😂😂😂
I freni sono stati manomesso per non fermare la funivia per mancato entroito,perché logicamente hanno pensato ai soldi e non alla sicurezza w ancora stanno facendo indagini 😂😂😂
Ma cosa devono indagare? Chiudete in gabbia proprietario,responsabile della sicurezza e il responsabile tecnico,senza se e senza ma.
"....I freni sono stati manomesso per non fermare la funivia per mancato entroito,perché logicamente hanno pensato ai soldi e non alla sicurezza..."
Wooww, che fenomeno!!
Hai capito tutto! Che acume!!
...però...scusa eh...ma chi ti ha detto che non hanno fermato la funivia per non perdere l'incasso?
E da 9:15 rimani in silenzio ❤️🙏
Colui che ha staccato il sistema di emergenza dov'è adesso ? Così per sapere....
In attesa di processo come è normale che sia.
No tengo idea profesional sobre funiculares. Sé que el sistema operativo lo inventó y puso a punto por primera vez Torres Quevedo, hace más de un siglo y que es el que se utiliza en todas partes. Leyendo sobre el particular y Torres Quevedo, recuerdo que se decía que no es posible que una barcaza se caiga (salvo por causas externas o que simplemente no se mantenga) Me jode que en Italia, país extraordinario y más que hermano nuestro, se caigan los funiculares, los viaductos se vengan abajo, las presas revienten, las infraestructuras viales no estén bien, etc. Pero tampoco me extraña visto lo que está sucediendo en todo occidente como resultado de las oligarquías voraces y criminales. El pueblo italiano, el sano, el normal, no se lo merece. Quizá los rusos terminen echándonos una mano cuando explote todo porque nos acercamos peligrosamente al límite.
Amico caro....ringrazio per il tuo pensiero ma, sinceramente, lascio volentieri a te le cure del criminale moscovita.
ma La manutenzione era in regola
Qualsiasi tecnico con la patente di capo servizio di funivie va e vieni sa che quella è stata una strage premeditata, perché i forchettoni non servivano a NIENTE, e perché l’ UNICO modo di riuscire a rompere la fune traente in una sola corsa è danneggiarla con un tirfor.
Il punto debole della fune è l’innesto nella testa fusa, ma è protetto da un manicotto di gomma, e se Tadini avesse applicato il tirfor in quel punto, avrebbe lasciato il segno sul manicotto. Così lo ha applicato in un punto A VISTA, a circa 50 cm dall’innesto !! E poiché la fune si è rotta in un punto visibile anche ai passeggeri, crolla anche la teoria della Procura secondo cui la fune non sarebbe stata ispezionata
Se fosse vero che il 68 % dei fili era già rotto prima della rottura definitiva, gli altri fili si sarebbero allungati di 7/8 metri (!) e non sarebbe stato possibile continuare il servizio, perché le cabine non avrebbero più potuto raggiungere la stazione a monte, il contrappeso sarebbe andato a fondo corsa, e la fune avrebbe iniziato a slittare sulla puleggia motrice.
Non solo
i fili rotti si sarebbero srotolati e aperti a ventaglio, e anche i passeggeri si sarebbero accorti che la fune si stava rompendo, molti MESI PRIMA della rottura definitiva
e le testine commentano
Si Maa le responsabilità?
Di Nerini, il mandante, e di Tadini, l'esecutore
Vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergognatevi tutto per dei sporchi soldi vergogna vergognatevi copritevi la faccia che è meglio invece trovare giustificazioni resistenti procura ,giudici toglieteli la conduzione di tale funivia anche a parenti e affini non gli voglio più vedere questi soggetti procuratori di morti innocenti ignari di tutto vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergogna vergognateviiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
Ma tanto state pur certi la LIVELLA è uguale x tutti anche per voi come diceva il grande grande Principe Antonio de Curtis un'arte per chi non lo sapesse (((((TOTÒ)))) Beceri teste vuote senza testa per un uno di Euro avete ammazzato 14 persone VERGOGNA VERGOGNATEVI VERGOGNA VERGOGNATEVI VERGOGNA VERGOGNATEVIIIIIIIIIIIII
pensi che chi organizza una strage si vergogni ?
Tutti questi parrucconi in super divise cosa facevano?????
le seghe, sono pagati per questo
cosa c'entra ?
la prima perizia intermedia uscita oggi non fa altro che porre attenzione sul sistema di gestione lacunoso, impreparato e vile di chi ha gestito.
La tecnica è fatta per funzionare, non per essere manomessa continuamente. Speriamo che sia occasione per dare pene certe, costose: siamo un paese che chiama sempre regole strette, ma non ha la forza di applicarle.
La manutenzione era in regola, e non c'era nessuna "impreparazione", anzi..
Qualsiasi tecnico con la patente di capo servizio di funivie va e vieni sa che quella è stata una strage premeditata, perché i forchettoni non servivano a NIENTE, e perché l’ UNICO modo di riuscire a rompere la fune traente in una sola corsa è danneggiarla con un tirfor.
Il punto debole della fune è l’innesto nella testa fusa, ma è protetto da un manicotto di gomma, e se Tadini avesse applicato il tirfor in quel punto, avrebbe lasciato il segno sul manicotto. Così lo ha applicato in un punto A VISTA, a circa 50 cm dall’innesto !! E poiché la fune si è rotta in un punto visibile anche ai passeggeri, crolla anche la teoria della Procura secondo cui la fune non sarebbe stata ispezionata
Se fosse vero che il 68 % dei fili era già rotto prima della rottura definitiva, gli altri fili si sarebbero allungati di 7/8 metri (!) e non sarebbe stato possibile continuare il servizio, perché le cabine non avrebbero più potuto raggiungere la stazione a monte, il contrappeso sarebbe andato a fondo corsa, e la fune avrebbe iniziato a slittare sulla puleggia motrice.
Non solo
i fili rotti si sarebbero srotolati e aperti a ventaglio, e anche i passeggeri si sarebbero accorti che la fune si stava rompendo, molti MESI PRIMA della rottura definitiva
@@giulianokabenaki i forchettoni avrebbero aiutato però, no?
@@andreatoffolo3488 a fare cosa ?
@@giulianokabenaki fermare la cabina almeno
@@andreatoffolo3488 non hai capito che l'impianto era a posto ?
Andava controllato prima dopo sn tutti bravi
i controlli erano a posto
Devono pagare e anche all' inferno 😱😱😈🔥🔥👹👹💩🔫🔫🔫
solo che non esiste
Come era prevedibile, anche la gup ha ricevuto l’ordine di proteggere i due responsabili. Anche ammettendo che il perito sia un incompetente, e non sappia che quando cala la pressione di uno dei due circuiti idraulici dei freni di emergenza interviene il freno di servizio e NON il relativo freno di emergenza, Quando è stato interrogato dalla Procura Tadini ha dichiarato che solo 1 dei 2 freni di emergenza rischiava di chiudersi, ammettendo quindi che il secondo forchettone posizionato sull'altro freno - che sarebbe stato sufficiente a fermare la cabina - era INUTILE: una confessione sufficiente a infliggergli 30 anni di reclusione, e a incriminare anche Nerini. Ma la magistratura ha deciso di graziarlo, perché deve far passare il messaggio che in Italia non si fa manutenzione
Qualcuno ha pagato per ciò che è successo?
Ma non hanno pagato neanche per il ponte Morandi...figuriamoci
@@Helga7850 in questo caso però Tadini ha usato un tirfor e due forchettoni invece dell'esplosivo
Processo subito senza tentennamenti a sto teste di..............O è subito dopo trasferimento ad ALCATRAZ fino alla fine dei loro giorni e lavorare x lo Stato gratis è ovvio
non è più possibile
Io non dimentico
e il cermis?
quella non è stata una strage voluta e organizzata
Io non dimentico gli amici Vittorio Elisabetta e Il piccolo Mattia qualche volta vengo a farmi un giro in funivia con il propietario !
Nerini il mandante ?
RIP❤️❤️😢😢🙏🙏❤️😢🙏