Come Sarebbe Stata L'ITALIA SENZA Garibaldi? Parte #1
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- เผยแพร่เมื่อ 4 ก.ค. 2017
- Ecco questa prima parte di un episodio SPECIALISSIMO, con una durata maggiore del normale, in questo episodio vedremo come sarebbe l'italia (oggi) se Garibaldi non fosse mai esistito, ovviamente con le ipotesi mie e del mio amico Luminès.
Spero che questo episodio vi sia piaciuto - บันเทิง
Beh, ho visto che avete apprezzato il video, quindi aspettatevi sicuramente una seconda parte!
Franci790 se io mi iscrivono fai ritornare l indipendenza alle due Sicilie siccome il regno di Napoli non ha mai voluto unirsi al regno d Italia
suvvia, il regno di sardegna era poverissimo ed il suo esercito era debole, a napoli si c'erano state delle rivolte, ma non dal popolo solo da poche migliaglia di intellettuali al massimo
CM arketz beh il regno di sardegna si è arricchito con le nuove terre, che comunque offrivano soldati e soldi, parlande della situazione del meridione, è vero ciò che dici, ma in questa storia le cose sono andate diversamente, infatti i Borbone sono entrati in una crisi e hanno dovuto alzare le tasse, e per questo e altri motivi non sono riusciti a gestire una situazione del genere
CM arketz
In realtà l esercito piemontese era molto forte e attrezzato nonostante avesse dimensioni esigue , infatti la spedizione dei mille ho la guerra contro gli austriaci lo conferma .
Tommaso Fogli la spedizione dei mille non è stata fatta dall' esercito sardo 1) l'unica guerra vinta dalla Sardegna l'ha vinta con l' aiuto dei francesi 3) I mille, apparte nel caso del Volturno, non hanno combattuto neanche una battaglia, avendo corrotto i vecchi generali siciliani ed approfittando dell'inadeguatezza del 23enne Francesco II di Borbone, al trono da neanche un' anno e mal consigliato. Informati meglio 😉
Come sarebbe stata l'Italia senza Garbaldi?..bè bellissima😂
No
@@il_comunista_ciociaro Si, sua per il nord che per il sud.
@@gioachinolorelli5138 La situazione non sarebbe tanto differente ma il sud probabilmente sarebbe rimasto un paese feudale, con un economia agricola e con la piaga del latifondismo
forse sarebbero rimasti i Borboni ed il nord sarebbe più ricco della Svizzera. Chi lo sa? Intanto il nizzardo è L'EROE DEI DUE MONDI.
Ahahahah ... l'Abruzzo mi fa morire ... per decenni intorno gli accade di tutto e di piu' e lui resta sempre uguale manco fosse la Svizzera! :-D
ma che ci sta in Abruzzo ??quattro cafoni con 3 pecore
@@akenatenrhamsses8988 Vedi di portare rispetto per gli abruzzesi "cafona"
@@akenatenrhamsses8988 Se evitassi di parlare sarebbe meglio. Stordolo'!
@@akenatenrhamsses8988 suvvia...non é così!!
@@akenatenrhamsses8988 LOL 😂😂😂
Come sarebbe stata? Una figata.
Infatti, è una cagata già oggi con il miscuglio di popolazioni culturalmente e civilmente anni luce dall'altra. Forse era meglio una federazione di Stati italiani (Regno delle due Sicilia- Stato Pontificio-Regno sardo-piemontese- Regno Lombardo-Veneto) . La scelta migliore sarebbe stata comunque di non fondare l'Italia, entità che dal 17 marzo 1861 pone la sua esistenza sul corporativismo sindacale-giudiziario-mediatico-intellettuale, sulla corruzione dilagante , gli sprechi, il gigantesco debito pubblico, la deriva morale e soprattutto la sottovalutazione dell'odierna invasione straniera . Un'Italia che avrebbe dovuto essere abortita e un autoproclamato generale Garibaldi fucilato alle spalle con le mani legate e gli occhi bendati per i suoi crimini al Sud (Casalduni e altri orrori insegnano)
In questo video manca l'Inghilterra che ha sempre giocato un ruolo molto importante x il controllo del mediterraneo
Ancora co sta balla! l'Italia unita fu progettata a Plombiers (1858) tra Cavour e Napoleone III anche se prevedeva una Confederazione di stati presieduta dal Papa. Nel 1860 fu la Francia a lasciare estendere il Piemonte nell'Italia centrale a patto che cedesse Nizza e Savoia all'impero. Fu sempre la Francia a permettere l'occupazione di Marche ed Umbria (Luigi Napoleone ebbe a dire "fate, ma fate presto!). Fu la Francia a garantire incolumità a Francesco ll quando partì da Gaeta (febbraio 1861) per Roma mettendogli a disposizione la nave "Mouette". Ma per i neoborbonici ( che ho conosciuto bene!) I'unità d'Italia sarebbe opera... dell'Inghilterra.
Molto fantastorico, una sola domanda, ma BARBERO era tuo professore ???
Storicamente la Sicilia non avrebbe MAI accettato una riunione a Napoli, una volta ottenuta l'indipendenza. Anche se è fantastoria, è comunque improbabile.
Alex infatti...assolutamente impossibile. MAI con i Napoletani dopo tutto quello che ci hanno fatto.
bellissima questa serie, continuala! Non vedo l'ora che esca il prossimo episodio
Andrea Flaccadori Tranquillo il prossimo episodio é già sotto produzione!
bellissimo video! Complimenti.
Già il fatto che chiamate il regno di Sardegna, Sardo Piemontese, fa capire quanto possa essere stata occultata la storia.
Migliore
Per il Nord, non certo per il Sud
Che programma hai usato?
Per me saremmo stati tutti meglio!
Dubito fortemente che ci sarebbe stata un Italia unita senza Garibaldi.
Alice Sacco
Canibaldi fu solo un “ pupu” manovrato dai pupari cavur, mazzini , la massoneria inglese.
Anzi furono proprio quest’ultimi a finanziare le imprese del pupu.
I savoiardi, i piemontesi ,erano con le pezze al culo …quasi.
Cosi decisero di invadere il ricco SUD.
Tanti vaccari, e terroni del nord (vaccari, cosi vi chiamavano i tedeschi. A chiamarvi terrun invece erano i piemontesi)
Sono scesi al Sud , Napoli, Sicilia a lavorare.
La storia!! E’ tutta da riscrivere
Esatto. ....Senza quella carogna lurida e schifosa.
quante puttanate concentrate in così poco spazio, complimenti
@@PaoloTK Diffamazione sui social: ecco cosa prevede la legge
I social network sono diventati l’ambiente virtuale più frequentato al mondo: l’espressione di un pensiero o opinione racchiude però insidie e conseguenze, anche di natura penale, che a volte vengono ignorate.
Quanti tra di noi hanno rivolto ad altri o hanno risposto direttamente alla domanda “quanto sei social?”. Molto probabilmente tutti o quasi. È la dimostrazione che i social network, la loro consultazione e la pubblicazione di post sugli stessi sono parte integrante della nostra vita “reale”.
La nostra rete sociale sembra sia costituita da “amicizie virtuali”, like, commenti e continui aggiornamenti dello status o di qualsiasi altra informazione della vita personale, ma anche di quella degli altri.
È chiaro ai più che attraverso i social network è permesso “conoscere” fatti, stati emotivi, vicende personali della cosiddetta “cerchia di amici” di cui è composto il profilo personale di Facebook o di Instagram, ad esempio, ma è sempre poco chiaro a chi è “social” quali siano le conseguenze di determinati comportamenti, che potrebbero portare anche alla commissione di illeciti penali.
L’evolversi della coscienza “social”, la rapidità diffusoria delle informazioni attraverso Internet, l’impossibilità o comunque la difficoltà di controllare la provenienza e l’autorevolezza delle informazioni hanno posto il problema di individuare il ruolo dell’informazione e della liceità della stessa, così come il rapporto tra ciò che è considerato libertà e spontaneità della informazione e ciò che invece sfocia inevitabilmente nel reato di diffamazione.
A tale riflessione, però, si deve aggiungere un ulteriore elemento, che non può essere trascurato quando si parla di informazione e di manifestazione del pensiero, e cioè la distinzione tra colui che comunica un’informazione a livello professionale, veicolata tramite una testata giornalistica online, e chi, invece, comunica determinate informazioni attraverso mezzi di diffusione del pensiero, quali i social network, che altro non sono se non “un servizio di rete sociale, basato su una piattaforma software scritta in vari linguaggi di programmazione, che offre servizi di messaggistica privata ed instaura una trama di relazioni tra più persone all’interno dello stesso sistema” (Corte di Cassazione, sez. V penale, sentenza n. 4873/2017).
Difatti, contrariamente a quanto avviene attraverso i media tradizionali (cartacei o digitali), in Internet la diffusione delle notizie, dei commenti e delle più disparate opinioni di coloro che utilizzano la rete non è (almeno ad oggi) oggetto di preventiva analisi e il margine di cadere, pertanto, nella commissione del reato di diffamazione è proporzionalmente più alto rispetto a quanto avvenga invece nei media tradizionali.
Veniamo perciò all’individuazione del delitto di diffamazione, previsto all’art. 595 del codice penale: “chiunque […]comunicando con più persone, offende l’altrui reputazione, è punito con la reclusione fino a un anno o con la multa fino a 1032 Euro”. Ai commi 2 e 3 del medesimo articolo si sottolinea che se l’offesa consiste nell’attribuzione di un determinato fatto, la pena aumenta, e se l’offesa è recata col mezzo della stampa o con qualsiasi altro mezzo di pubblicità, la pena è della reclusione da sei mesi a tre anni o della multa non inferiore a euro 516 (diffamazione aggravata).
Gli elementi che distinguono il reato di diffamazione sono pertanto la comunicazione con più persone, intesa come pluralità di soggetti che siano in grado di percepire l’offesa e di comprenderne il significato, e poi l’offesa alla reputazione del soggetto che si vuole colpire, in maniera cosciente e consapevole. Una volta individuata la condotta delittuosa, l’articolo fa cenno a elementi aggravanti e in particolar modo richiama il mezzo con cui l’offesa della reputazione altrui può e La giurisprudenza, almeno inizialmente, non aveva ravvisato la commissione del reato di diffamazione nell’ambito dei social network per la mancata individuazione degli elementi sopra richiamati, come ad esempio l’elemento della “comunicazione con più persone”, escludendo la diffamazione in quanto il profilo privato di chi diffondeva il messaggio veniva identificato come ambiente virtuale “chiuso” e quindi privo degli elementi della “diffusività” e della “pubblicità”. E sono infatti gli elementi della diffusione e della pubblicità attraverso il social network ad essere stati riscontrati nella sentenza della Corte di Cassazione n. 16712/2014, che ha ricondotto la fattispecie della diffamazione aggravata attraverso l’utilizzo del mezzo di pubblicità all’ipotesi di diffamazione attraverso il social network. Ha ribadito infatti la Corte di Cassazione che la pubblicazione di una frase offensiva su un social network rende la stessa accessibile ad una moltitudine indeterminata di soggetti con la sola registrazione al social network e pertanto è indubbio che uno degli elementi essenziali della diffamazione venga riscontrato essere commessa, il mezzo stampa o altro mezzo di pubblicità.
Il carattere quindi della diffusività del “profilo”, della “bacheca” e di ogni altro spazio presente sui social network è oramai stato assodato dalla più recenti sentenze della Suprema Corte, che si sono succedute negli ultimi anni e che hanno rilevato quanto i social network siano mezzi idonei per realizzare la pubblicizzazione e la circolazione, tra un numero indeterminato di soggetti, di commenti, opinioni e informazioni, che, se offensivi, comportano l’integrazione del reato di diffamazione, aggravata dall’utilizzo di un mezzo di pubblicità.
E’ quanto è stato affermato dalla recente sentenza dalla Corte di Cassazione (sentenza n. 50/2017), secondo cui “la diffusione di un messaggio diffamatorio attraverso l’uso di una bacheca “Facebook” integra un’ipotesi di diffamazione aggravata ai sensi dell’art. 595 terzo comma del codice penale, poiché trattasi di condotta potenzialmente capace di raggiungere un numero indeterminato o comunque quantitativamente apprezzabile di persone; l’aggravante dell’uso di un mezzo di pubblicità, nel reato di diffamazione, trova, infatti, la sua ratio nell’idoneità del mezzo utilizzato a coinvolgere e raggiungere una vasta platea di soggetti, ampliando - e aggravando - in tal modo la capacità diffusiva del messaggio lesivo della reputazione della persona offesa, come si verifica ordinariamente attraverso le bacheche del social network, destinate per comune esperienza ad essere consultate da un numero potenzialmente indeterminato di persone, secondo la logica e la funzione propria dello strumento di comunicazione e condivisione telematica”.
La sopra richiamata sentenza della Cassazione sottolinea ancora una volta l’orientamento costante della Suprema Corte in merito alla valutazione del social network come mezzo potenziale, idoneo e capace per la consumazione del reato di diffamazione. Non vi è dubbio infatti, che a differenza del “mezzo stampa”, la giurisprudenza abbia ampliato il concetto di “qualsiasi mezzo di pubblicità”, richiamato nel comma 3 dell’art. 595 del codice penale, includendo la diffusione a mezzo fax, attraverso pubblico comizio, o a mezzo posta elettronica, tra gli strumenti atti a trasmettere dati e informazioni a un numero ampio, o anche indeterminato, di soggetti.
Oggi pertanto siamo attori e spettatori di un sistema che ci permette di inviare e di ricevere molteplici e differenti informazioni, grazie anche alla facilità e rapidità di accesso alla rete. I social network sono pertanto diventati l’ambiente virtuale più frequentato al mondo, dove ogni giorno milioni di persone interagiscono con gli altri, scambiandosi opinioni, foto, commenti e informazioni. L’azione più semplice di tutte, cioè l’esprimere un proprio pensiero o una propria opinione, racchiude però insidie e conseguenze, anche di natura penale, che a volte vengono ignorate e che invece il buon senso e la corretta utilizzazione dei social network dovrebbero aiutarci a conoscere.
@@alexdan3662 finalmente trovo uno che dice le cose come stanno... Complimenti per davvero, sei una persona colta👍. I libri di storia andrebbero bruciati e riscritti NON SOLO DAI VINCITORI.
Non ce la faccio a vedere la Sardegna in mano ai francesi 😭
Rixar Saraceno Bah, fidati presto la Sardegna si libererà della baguette!
Franci790 😂😂😂
Noo, meglio sotto l'itaGlia. Ahahahah
bè,guarda come ci hanno ridotto e guarda la corsica,l'idea mi piace!
meglio che con la fascista italietta sicuro!!!
Che musica hai utilizzato?
Bel video molto ben fatto! La seconda musica come si chiama però?
Grazie mille, il link della musica è questo:
th-cam.com/video/OqFwQG_6Dho/w-d-xo.html
1866 il veneto con la sua flotta che piaccia o meno aveva appena battuto la flotta italiana contro l'invasore piemontese. III° Guerra di indipendenza Italiana, battaglia navale di Lissa
I veneziani si schierarono apertamente, misero a disposizione degli austriaci competenza e navi, combatterono al grido di San Marco! contro gli italiani. Tegethoff parlava veneziano, credo sia significativo,Vincenzo Vianello di Pallestrina era al timone e affondò speronando la Corazzata RE D'Italia, tutta la Flotta AL grido DEGHE DOSSO... viva San Marco!!!!
Oh bravo. Fratelli d'Italia? Gnanca parenti
Netti giù il fiasco. Il Veneto aderì all'Unotà d'Italia e fu sempre contro gli austriaci
Minuto 5:25 con la Sardegna indipendente il regno d'Italia non avrebbe avuto più niente di reale perché la Sardegna era considerata il regno che rendeva reali i Savoia come sancito nei trattati di l'aja nel 1700 a seguito della successione spagnola.
Senza possedere sardegna o Sicilia o Napoli i Savoia sarebbero rimasti duchi.
Si ma poi tra l'altro, irrealistico al 100% in quell'anno che la Sardegna chiedesse l'indipendenza, e poi "Si va bene Sardegna cavatela da sola" qua si va oltre l'utopia, che cazzate...
Già con la pace di Utrecht del 1713, i Savoia si elevarono al rango di re grazie all'acquisizione della Sicilia quando si allearono con l'Austria contro la Francia. Poi le alleanze si rovesciarono e con la pace del 1717 (se non ricordo male) in cui l'Austria ne uscì vincitrice e la Francia molto male con le casse del regno più vuote di una bottiglia vuota, si riprese la Sicilia e per punire il vecchio alleato gli diede la Sardegna.
Sbagliato.
Perché i Savoia "nascono" nella propria regione e in ciò che adesso si chiama val d'Aosta.
@@MaxLogan93 infatti! XD XD XD
... incommensurabilmente migliore !
Spettacolare peró povero Regno delle due Sicilie
senza garibaldi l'italia sarebbe stata migliore.
Perché?
@@apple_fan1753 liberi da tutto. una unione ch non si doveva fare, anche al sud non la volevano.
@@albertomichelini4882Ma chi l’ha detta sta cosa?
@@apple_fan1753 beh, se non lo sai, a napoli morirono 10.000 persone che non volevano l'unita' d'italia.
@@albertomichelini4882 madonna santa
Abruzzo indipendente...😑mah.La Sardegna all'epoca dei fatti non aveva la forza di staccarsi dal potentato sabaudo,e rimase in area italiana (i Savoia sostituirono lo spagnolo con l'italiano riportando la Sardegna nell'italofonìa).GUARDATE che il vento unitario ESISTEVA,Mazzini ne era uno dei campioni ed infiammava la penisola isole comprese.Certo Garibaldi fu potente unificatore,come dopo di lui lo fu Vittorio Emanuele II. Perciò teniamo in mente che l'Italia unita non era nella testa dei Savoia ma nella testa e nel cuore e aspirazioni degli abitanti dei vari Regni della penisola. É questo che ha aiutato i Savoia nell'unitá e che ha permesso alle 2Sicilie di sciogliersi in un baleno.
Mica tanto “così ben voluta” visto che veneti e sardi non si sono mai sentiti parte dell’italia unita.. Per non parlare poi dei Lombardi “orientali” (ex serenissima)..
ora mi scrivo bellissimo video !
…In questo capitolo del racconto l’autore ci conduce nelle officine meccaniche di Pietrarsa che, durante il Regno delle Due Sicilie, erano tra le più importanti e più rinomate d’Europa. Le felici intuizioni di Ferdinando II di Borbone. La grande produzione di armi e locomotiva.
Quando gli stabilimenti industriali di Pietrarsa erano noti fino in Russia, in Lombardia e in Veneto allevavano le vacche…i piemontesi li chiamavano…terrun, i tedeschi dicevano che erano i loro…vaccari.
La sua è fantastoria. Purtroppo l'Italia sia prima, sia dopo l'Unità perse il treno della rivoluzione industriale. E nel 1860 il Nord Italia aveva una rete ferroviaria che il Sud se la sognava. Per non parlare delle strade.
Sarebbe come la Svizzera , ma ci dobbiamo sopportare pure le statue in giro
Abbattiamoli tutti!!!
Bella baggianata, si sá che a sabotare il Regno d. d. Sicilie furono gli inglesi, Garibaldi era solo un visionario, il regno meridionale é inploso, minato all' interno. Comunque sia le cose non sarebbero andate cosí se Ferdinando II fosse campato n' altra decina d'anni. A trovarsi nei guai sarebbe stato il Regno di Sardegna, indebitatosi fino al collo con ingkesi e francesi.
imploso.
che bellissimo video!!!!!!!
Bel video bravo
Dio Luminès è sceso per darti l'ispirazione U.U
Luminès Mapping Grazie sacro e sommo luminés, (alla faccia delle muse)
Luminès Mapping
Luminès Mapping
sicuramente l'Italia divisa sarebbe stata meglio.
soprattutto per il nord.
Fantastoria!
Ma che programmi hai usato per farlo???
Paint.net e moviemaker
Senza Garibaldi? sicuramente una nazione molto pìù ricca e prospera specialmente il Sud:
Pasquale 1948 w i borbone ora e sempre viva o' re
Pasquale 1948 si, sotto il dominio degli Austriaci
Un'altra alternativa poteva essere Sardegna e Corsica regno a sé.
Una bella idea
bel video👍👍
Rafael Borbonic Mapper Grazie
Franci790 👍👍👍
Io ho pensato ha molti scenari come questi ma questo è altamente irrealistico un vero appassionato di storia lo capirebbe
a re Ferdinando ll di Borbone gli fu offerta per due volte la corona dell' italia ma lui rifiuto' per non far torto agli altri sovrani ma di questo di sicuro lei non fara' nessun video
Garibaldi ha conquistato il Sud per conto dei Savoia,secondo te i Savoia avrebbero dato il trono a Borbone?😁 Se è successo menomale che non ha accettato altrimenti staremo in una monarchia assoluta in cui il popolo non avrebbe diritti politici (o ancor più probabilmente in una dittatura comunista)
Anna Cinieri ahhh che carini i neoborbonici!
Vorrei sottolineare gli attributi dell’Abruzzo!
W l'Abruzzo indipendente, con Marche, Umbria, Molise, Benevento e Rieti
cos'è l abbruzzo il niente mischiato con il nulla
Ci hanno visto il futuro dell Abruzzo .e lo hanno lasciato a se stesso.
@@akenatenrhamsses8988 , tanto per cominciare si scrive Abruzzo. E poi ci sei mai stato? Il tuo Egitto ti farebbe solo pena in confronto.
Oggi ricordiamo un grande argentino-eoliano-siciliano: René Gerónimo Favaloro, l’inventore del bypass aortocoronarico
“Qui a Salina, la terra dei miei nonni, mi emoziono, come sempre accade, fino al midollo delle ossa. Ora sto poggiando i piedi sopra le mie radici. La prima volta fu un’estate di diversi anni fa. Mi incamminai solo, passeggiando per queste valli, godendo della vista del loro verde lussureggiante, dei fiori profumati, fermandomi spesso per raccogliere questa terra con le mie mani, stringendola e strofinandola con amore. Ho rubato furtivamente qualche chicco d’uva, masticandolo lentamente, pensando che questa era l’uva che assaporavano i miei nonni”
(René Gerónimo Favaloro)
Oggi si ricorda René Gerónimo Favaloro, nato il 12 luglio del 1923 a La Plata in Argentina. È stato un esimio cardiochirurgo ed è considerato l’inventore del bypass aortocoronarico. Favaloro era di origine eoliana, da Isola Eolie, quindi siciliano (anche se gli eoliani si considerano prima eoliani e poi siciliani: ma questo è un dettaglio).
I suoi nonni abitavano a Valdichiesa, nell’isola di Salina. Coltivavano la vite e producevano la Malvasia delle Lipari che commercializzavano nel Mediterraneo grazie ad un veliero di loro proprietà.
L’attacco della Fillossera, che dal 1863 ai primi del ‘900 provocò danni in tanti Paesi europei (vuoi vedere che è scesa in Sicilia con i Savoiardi!), distrusse le loro coltivazioni costringendoli ad emigrare in Argentina, dove, ricominciando dal nulla, hanno fatto crescere i figli e i nipoti. Non sapevano che uno di loro, Renè, li avrebbe resi famosi in tutto il mondo e per tutti i tempi a venire, grazie a tutti i padri di famiglia che sarebbero stati salvati dalle sue innovative terapie chirurgiche.
Il Bypass aortocoronarico (Bac) è l’intervento cardiaco che alla fine degli anni Sessanta (il primo è stato eseguito il 9 maggio del 1967) ha cambiato per sempre il decorso naturale della malattia cardiovascolare. Da quel momento il paziente infartuato non era più destinato a piatire il proprio destino dall’evoluzione più o meno benigna della malattia cardiovascolare, ma poteva intervenire in maniera attiva, con l’aiuto dei medici, per andare incontro alla guarigione.
Il Bac è un intervento con il quale il tratto di un’arteria coronaria (le coronarie sono le arterie che nutrono il muscolo cardiaco) occluso da un trombo, viene escluso dal circolo attivo, tramite un ponte vascolare, che ricongiunge i tratti pervi del vaso stesso a monte e a valle dell’occlusione, come farebbe un ponte, una circonvallazione (un bypass appunto). Il bypass vascolare si può fare anche su un’arteria periferica occlusa da un trombo. Noi stiamo parlando di quel particolare bypass fatto sulle arterie nutritizie del cuore.
Il Bac, nel tempo, sarebbe stato affiancato da altri trattamenti, meno invasivi, come l’angioplastica cardiaca percutanea con posizionamento di stent. Ma rimane a tutt’oggi l’intervento principe per le patologie coronariche severe.
Questo scritto è un breve omaggio che nasce da una Siciliana ad un suo conterraneo, per ringraziarlo del bene che ha fatto all’umanità e dell’orgoglio di cui riempie il cuore di tutti i Siciliani.
E fu l’inferno
Venivano dalla madre Grecia e portarono la civiltà, l'organizzazione, il commercio, l'arte, le scienze, il pensiero.
Quando il Nord dell'Italia viveva ancora nella barbarie e Roma cominciava appena ad uscirne, una serie di città greche sparse lungo le coste dell'Italia meridionale e della Sicilia avevano già raggiunto un grande livello di civiltà e di prosperità.
A partire dagli insediamenti dei Calcidesi a Pithekuossai - l'odierna Ischia - e a Cuma, nella prima metà del secolo VIII a. C., molte altre città greche sorsero nel Sud dell'Italia: Sibari, Napoli, Messina, Selinunte, Agrigento, Gela, Megara-Iblea, Crotone, Paestum, Taranto, Metaponto, Locri, Reggio, Taormina, Catania, Siracusa e costituirono la Magna Grecia.
Esse, come la madre patria, furono "poleis", ciascuna indipendente.
Tutto in quelle città fu greco: la religione, la cultura, i templi, i dipinti, le statue, il modo di abitare, l'acropoli, l'agorà, il calendario, il sistema di pesi e misure.
Cinque secoli di storia straordinaria che costituirono un modello perenne di civiltà che s'irradiò pian piano nel resto della Penisola e in Europa. E fu proprio quella parte della Magna Grecia - oggi Calabria - a regalare il nome storico di "Italia" e porsi, insieme a tutte le altre città come luogo d'incontro tra Oriente ed Occidente.
Era nato un "nuovo uomo". Era nata una nuova grande civiltà. Era nata nel Sud.
Vennero da lontano, anzi da molto lontano i padri fondatori di quell'incredibile "fabbrica politica del Sud".
I loro antenati Vichinghi partirono dalla Scandinavia, "regno di Odino e dei mostruosi Kroll", e scesero verso ovest fermandosi sulle coste settentrionali della Francia che assunse il nome di Normandia.
Quei barbari, rozzi e incolti, nella loro discesa verso Ovest e verso Sud, seppero però, in breve tempo, accettare il credo cristiano, sostituire il primitivo linguaggio con la lingua d'oïl di origine latina e, in poche generazioni, formarono una perfetta società feudale con i loro cavalieri e i loro nobili
I Normanni, dunque, ormai cavalieri, pragmatici ed animati da ideali, scesero nelle nostre terre, cavalcando per pianure e città, addobbati con i loro elmi, i loro spadoni, le loro calzamaglie di fil di ferro, istillando pian piano la loro straordinaria capacità a raggruppare e organizzare popoli e terre, affari e ricchezze, rapporti e modi di vita, in qualcosa che essi chiamarono regno e che noi, oggi, chiamiamo stato.
E saranno gli Altavilla ad avviare quella "fabbrica del Regno"che con alterne vicende durerà molti secoli. Così, Ruggero I cominciò a gettare le fondamenta di uno stato plurietnico e poliglotto, nel quale Normanni e Greci, Saraceni e Latini avrebbero, sotto un controllo centralizzato, conservato le proprie fedi e tradizioni culturali, in perfetta armonia e reciproco vantaggio.
Il "Regno di Napoli" o "delle Due Sicilie" o "Sud" che dir si voglia era diventato nei secoli indipendente da chi lo governava, un vitalissimo organismo geopolitico.
Il Sud disponeva oramai di una sostanziale autonomia, di un'identità forte, fatta di popolazioni amalgamate, di un'economia agricola e marinara, di un vernacolo "consonantico" che era la lingua mediterranea, di tradizioni e costumi.
E sarà proprio Ruggero II, incoronato re nella notte di Natale del 1130, con la sua saggezza e determinazione, a compiere il passo qualitativo più importante nell'opera di edificazione del Regno e, cioè, la definizione di quelle norme valide per tutte le regioni del Sud (Assise di Ariano).
I Normanni, dunque, operarono la "reductio ad unum" sul modello greco-romano, di regioni poste all'incrocio di tre specchi del Mediterraneo. La capacità in altre parole, di edificare un regno sottratto alla parcellizzazione e alla dispersione dei poteri, tipica dell'età feudale, un regno via via più strutturato, un organismo politico con i suoi popoli, le sue lingue destinate a far "koinè", le sue città ricche di storia e d'arte, la sua economia mista tra agricola e mercantile e, ovviamente, le sue leggi e istituzioni.
Un regno, insomma, sganciato dal destino dei suoi re e governatori. Questi passano, il regno resta.
Venne dalla Spagna il giovane Carlo III di Borbone, figlio di Filippo V e di Elisabetta Farnese, con l'incarico di ricomporre il Sud, il Regno delle Due Sicilie.
E così, nel luglio del 1734 iniziò l'avventura dei Borbone del Sud. Un'avventura durata 126 anni, fino al 1860, che creò uno stato indipendente con le sue leggi, la sua economia, il suo esercito, le sue tradizioni, la sua bandiera, la sua dignità.
Carlo - "il re perpetuo" - fu uno dei più saggi, autorevoli ed illuminati sovrani d'Europa. Si circondò di uomini illustri ed esperti, a cominciare da Bernardo Tanucci, sostenne la cultura, migliorò le leggi, costruì grandi opere come la Reggia di Caserta dotata di un acquedotto di ventisette miglia e il Teatro San Carlo, massimo d'Europa. Si avviarono gli scavi di Ercolano e Pompei, si costruì l'Albergo dei Poveri, commissionato a Ferdinando Fuga, dove furono accolti gli indigenti di tutto il Regno e che rimane oggi il più grande edificio del settecento esistente. Commissionò la stesura di un codice ad autorevoli giuristi, fondò nelle province scuole ed accademie, tutelò le arti e il commercio, incentivò l'agricoltura ma, soprattutto, limitò i privilegi dei baroni.
Carlo III, dunque, seppe continuare, rafforzandola, quell'identità nazionale iniziata nel 1130, regalando al Sud e a Napoli uno di periodi più splendidi della loro storia, con una definitiva indipendenza ed autonomia che sarebbe continuata , con alterne vicende, con luci e ombre, anche con gli altri sovrani fino al 1860, quando il processo di unità nazionale italiano pose fine a quella straordinaria vicenda storica durata quasi otto secoli.
Vennero dall'ostile Piemonte i liberatori sabaudi, i fratelli d'Italia che, tradendo gli ideali democratici e risorgimentali che pur avevano animato tenaci, convinte e tal volta eroiche minoranze intellettuali, imposero la loro logica di annessione e di ampliamento territoriale.
E fu l'Inferno!
Una feroce guerra civile lunga quasi dieci anni. Migliaia di morti. Migliaia di prigionieri rinchiusi nei lager del Nord Italia. Intere città rase al suolo. Atti di barbarie, come le avvisaglie prenaziste del generale Cialdini. Il saccheggio dell'intera ricchezza di quello che era stato, in assoluto, il più ricco degli stati italiani.
Per malavita organizzata poi, cui fu affidato subito l'ordine pubblico e la gestione del plebiscito, si aprì una nuova epoca: il potere pubblico - nella nascente Italia unita - aveva bisogno "istituzionalmente" dei loro servizi e pagava…pagava bene, come nel caso dei trentaquattro miliardi (a valore di oggi) girati alla Camorra.
Venne, poi, l'emigrazione forzata. Nel solo periodo che va dal 1876 al 1920, circa un milione e ottocentomila meridionali furono costretti ad emigrare in lontane terre, con il loro carico di dolore e di nostalgie.
Ma venne soprattutto l'incomprensione. La demonizzazione del meridionale, la "razza maledetta", "la palla al piede", le teorie razziste, giunte come si sa fino ai giorni nostri.
Ma sia ben chiaro: tutto ciò è potuto accadere anche grazie alle gravi responsabilità di molti meridionali presenti nella politica, nelle istituzioni, nell'economia, nell'informazione, che hanno tradito il loro popolo, svendendo per i propri tornaconti la dignità di milioni di persone. Ignobili figure da relegare nella discarica della storia.
Il Sud, però, dato più volte per spacciato è sempre riuscito a sopravvivere, a rialzarsi anche nei momenti più drammatici della sua lunga vicenda storica.
È rimasto vivo e geloso della propria identità, rigettando spesso inconsciamente, ogni sostanziale forma di adattamento estranea alla sua tradizione.
Una lunga storia quella della nazione meridionale che deve ritornare a guardare al futuro con la consapevolezza di aver avuto un grande passato.
Nuovi uomini, nuove donne, nuove sane energie che debbono oggi unirsi per costruire una "Comunità Politica" del Mezzogiorno, sviluppando un progetto di rinascita e di ricostruzione dell'identità territoriale.
Un esercito delle coscienze motivato e determinato pronto a marciare verso i sentieri delle future generazioni.”
Un cumulo di fandonie.
Bel video, ma molti dubbi sulla conclusione. Il regno di Sardegna non poteva attaccare lo stato vaticano, perchè Napoleone III la difendeva e il Regno delle due Sicilie amava i Borbone non avevano nessun interesse all'unione d'Italia. In pratica l'Italia non si faceva o si trovava un altra persona al posto di Garibaldi a fare la rivoluzione.
michidrago beh, diciamo che la Francia era occupata con la Prussia, mentre per i Borbone, é vero che i Borbone sono stati dei grandi sovrani, ma in questa "Storia" qualcosa é andato storto e tutti urlavano alla rivoluzione
@@franci7903 i venduti e alcuni aristocratici gridavano alla rivoluzione 😅
I popoli proprio no ...
Antonio Gramsci il libro il Risorgimento leggilo
Riguardo allo stato della chiesa sì, ma non è vero che i Borboni stavamo simpatici ai napoletani, ad esempio quando Garibaldi arrivò a Napoli fu accolto trionfalmente, e già prima ci furono innumerevoli proteste e rivolte
@@franci7903
I Borbone cosa ? Ahaha!
I Borbone erano invisi alla popolazione, soprattutto ai siciliani e ai napoletani.
Il Regno d'Italia non è mai esisto fino alla conquista delle Due Sicilie.
Fino a quando Garibaldi non è arrivato in Calabria si chiamava ancora Regno di Sardegna, dopo aver invaso brutalmente la Calabria, ai tempi chiamata Itala, diede il nome di "Italia" basandosi sul nome dell'attuale Calabria.
winloLLix24 giusta osservazione, ma in questo episodio ho deciso di dargli questo nome in modo rappresentativo
loLLix_24
Che cazzata hai appena sparato...
Federico Fossarello No è la pura verità, Italia era l'antico nome della Calabria, i savoia decisero di chiamare così il nuovo regno.
Se non sai un cazzo prima di scrivere commenti inutili informati.
Simon Spako72
Italia non era l'antico nome della Calabria , esisteva un popolo chiamato Italioti che viveva in Calabria , ma la penisola intera era chiamata Italia sin dai Romani...se non sai la storia non scrivere
Simone Cavagnoli ciò che chiamano italia era magna grecia...sai dov era la magna grecia amico mio?
mi sembra piuttosto irreale,
1 i savoia la sardegna non l avrebbero mai mollata
2 i sicliani non avrebbero mai voluto tornare con napoli
3 i borboni sarebbero giunti in soccorso al papa
4 questi abruzzesi autonomisti mi lasciano perplesso
detto questo pero bella idea davvero,stimola la riflessione storica.
come fai a realizzare queste mappe?
La sardegna non si sarebbe mai arresa
Sì, infatti si è visto alle ultime elezioni! Servi dei padroni... Per fortuna c'è la costante resistenziale sarda!
Sempre interessante questi video in cui si dà spazio all'immaginazione però secondo me lo stato pontificio non sarebbe stato attaccato da nessuno sarebbe stato un po come la Svizzera sempre neutrale
Beh, diciamo che mi sono ispirato alla realtà.
Comunque grazie per il commento positivo!
HAHAH quando mai lo stato pontificio è restato neutrale in qualche diatriba ove ci si potesse procurare potere in più??
Mhh... Serie interessante :D
Comasco Mapper Felice che ti piaccia! ;D
perché hai eliminato il secondo episodio?
Ho eliminato il video, perchè non è "uscito" come volevo, quindi cambierò alcune cose e poi lo rimetterò
Come fosse stata l italia senza denti
Hahahahahahah come *era* l'Italia senza denti
W la Repubblica Serenissima sempre!!!
Mi associo! Grande e astuta alleata di Lorenzo il Magnifico.
Par Terra, Par Mar, San Marco ❤
Come si chiama la music del minuto 0:35?
Questo video è come la corazzata Potemkin!
L'Italia che dava l'indipendenza ai sardi ahahahahahahahahah 😂😂😂😂 Napoli che si fonde coi savoia ahahahahahahahah 🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣
non mi capacità dell Abruzzo indipendente e della Sardegna francese, un non senso.
I Savoia parlavano francese,se non avessero conquistato il regno delle due Sicilia grazie agli inglesi ora io parlerei francese e non italiano :))))
Cosa hai usato per creare questa storia?
Sei per caso abruzzese ? :D
comunque i napoletani erano fedelissimi al re Borbone e il regno di Napoli e delle due Sicilie non ha mai voluto unirsi ai Savoia siccome i Borbone davano liberta tasse basse ed istruzione
Certo, questo non si può negare, ma in questa storia le cose sono andate diversamente, infatti i Borbone sono entrati in una crisi e hanno dovuto alzare le tasse, e per questo e altri motivi non sono riusciti a gestire una situazione del genere
Franci790 ora ho capito grazie per la spiegazione pero io ti ho fatto una proposta: potresti far ritornare il sud i dipendente ?
Indipendentemente dalla tua richiesta avevo già intensione di rendere indipendente napoli :D
Antonio Marzio Liuzzi veramente il regno delle 2 Sicilie comprendeva le zone con il più alto tasso di analfabetismo d'Europa , 90 % in Calabria e Sicilia
Prima dell'unità d'italia al sud non esisteva l'immigrazione
...Se solo si fosse fatto i cazzi suoi.....
I savoiardi e i lombardi stavano con le pezze a culo così s'inventarono l'unità d'Italia per saccheggiare il sud
Bello
He si! Questa e' la storia che a scuola non viene istruita! La storia della verita'
Chi erano i Partenopei! Ma ragazzi, non apriamo questo Rotolo,senno l'odio non finisce piu'! Evviva l'italia! Lavoriamo insieme,per 1 migliore italia! 1 abbraccio Rocco!
Facciamo che la storia si insegna,poi che cosa vuoi aprire!?un rotolo!?!?🤣🤣🤣🤣🤣Sei vuoi dire ste cazzate almeno impara a scrivere,la punteggiatura e dai un senso a ste puttanate che dici.🤦♂️🤦♂️🤦♂️🤦♂️🤦♂️🤦♂️🤦♂️Sei propio una🐐🐐🐐🐐🐐🐐🐐🐐🐐🐐
Ho un'idea simile a questa, e se non fossero scoppiati moti rivoluzionari e quindi non ci fossero state guerre per l'unità?
Federico Trezzi Interessante come ipotesi!
Federico Trezzi Il video lo ha già fatto Eroico Channel
In un periodo di rinascimento così importante e di romanticismo, non sarebbe potuto andare altrimenti ma comunque interessante ipotesi
Potevi mettere al posto della guerra italo-turca l'annessione dell'abbruzzo
AleDordo TM Diciamo che ho risparmiato l'annessione dell'Abruzzo al secondo episodio
Rifare la Storia così è impossibile... Per esempio si potrebbe aggiungere che buona parte del Nord (lombardo e piemontese) avrebbe potuto chiedere di diventare un nuovo cantone svizzero: Il Grande Sud Ticino 🤓...E non è detto che, prima o poi non succeda, visto che l'Italia è destinata inesorabilmente ad africanizzarsi.
Piemontesi veneti lombardi ma quando capirete che svizzeri austriaci vi Schifani???? Eppure ci vuole molto poco
Ma lì in Svizzera purtroppo vi schifano
bel video, però perché metti i difensori Viola?
Beh, è un viola-blu, che trovo bene per i difensori xD
No, lascia perdere ... sono meglio i difensori bianconeri
E' stato la nostra rovina, dal 1861 fratelli di nessuno. www.neoborbonici.it
tony rela149 mi iscriverei volentieri al gruppo neoborbonico ma non ho facebook.
Ma dove volete andare😂😂😂
Ma cosa vorresti fare
W il regno delle due Sicilie.
A morte Garibaldi.
sarebbe stata molto meglio da tutti i punti di vista
"riottenere il veneto"
lol jk
Un sogno irrealizzabile. Noi l'ottavo land austriaco. Un sogno
Bravo
Lucio Ronco
un sogno realizzabile. SICILIA NAZIONE, come lo fu nel passato.
Basta cacciare via i partiti politici itajiani e' il sogno si realizza.
Senza il SUD, senza la SICILIA e il Meridione che vi mantiene poi vediamo come finirete.
@@alexdan3662. Il sud che mantiene il nord?. Uhauhauhauha. E' una barzelletta, vero?
@@alexdan3662 😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂Simpatico. Che burlone!
@@MrLucius3247 è il sudde che ci mantiene grazie al reddito di cittadinanza, i falsi invalidi, i forestali ecc... quelli si che fanno pil
Eh! Lo sapevo che sotto c'era Luminès! xD Comunque potevate fare anche che Garibaldi veniva ucciso, ma va bene lo stesso!
P.S.: Cosa accadrà al Titanic? xD Curiosità, eh xDDD
EnryTheGamer Emh... diciamo che io luminés siamo amici e così io gli ho chiesto un consiglio e lui me lo ha dato ;-)
P.S. #Pray4Titanic
Ma non ti vergogni a mettere quel simbolo💩
@@mircomichielin721 Bandiera rossa la trionferà
Bravissimo
Giusto, ci voleva qualcuno con una leggera spuntatina alle orecchie.
Mamma mia come stona l'abruzzo indipendente. Questo è il solo grande errore che avete fatto.
Be se Garibaldi non fosse esistito ora saremmo ancora divisi in 3 o 4 parti e forse visto come siamo ridotti oggi era meglio.
Regno delle due Sicilie;
Stato Vaticano;
Granducato di Toscana;
Regno Lombardo- Veneto con Piemonte.
E onestamente era meglio di come siamo oggi ; avere una bacchetta magica per poter tornare a quel periodo, io eviterei l'esistenza di Garibaldi o gente simile e lasciavo il paese diviso in 3 o 4 parti .
Una sorta di federalismo antico come oggi si vorrebbe fare.
Dimentichi i savoiardi
@@samassi1672 i biscotti che c'entrano
La Serenissima non sarebbe mai stata con i piemontesi invasori, e dura sarebbe stare con i milanesi, il regno lombardo veneto è una porcata napoleonica, il Ducato di Milano da sempre era in aperto conflito con la Serenissima Repubblica di Venezia, puoi lasciare i milanesi ai savoia, la Serenissima aveva già un bel territorio d'amministrare 👍🏻😊
mattia m HAHAHAHAHAHAHAHAHAHA
@@filippotoniinfantino1173 motiva il tuo ahah
Se si lasciano le cose come stavano era meglio per tutti. Per i laziali, per i campani, anzi, ad oggi darei l'indipendenza a Sicilia e Sardegna.
soprattutto per il nord, la locomotiva d'Italia.
Meglio senza Garibaldi, Bixio etc rtc
Io penso che se Garibaldi rimaneva a casa con la sua Anita, godeva lui con lei e noi con loro....
Sì esatto.
Lo stato italiano non dovrebbe esistere.
I lombardi-veneti non avevano alcun problema ad essere parte dell'impero austro ungarico.
L'Austria funziona.
L'italia no.
Mariano, hai ragione!!
@@nicolamarini7215 giusto, rimanere in mano ad uno stato in degrado è veramente intelligente. Sei quel classico italiano vergogna della società che pensa che siccome adesso l'Austria sta in modo decente sia meglio farsi sottomettere. SAN MARCO NON MENTE, I LOMBARDI VENETI LA VOLEVANO L'UNITÀ IDIOTA
@@nicolamarini7215 é allora vai um Austria é bom rompere i coglioni
@@cerberus_825
Io non mi voglio sottomettere all'Austria.
La Lombardia dovrebbe essere uno stato.
Ma preferirei, che facesse parte dell'Austria, piuttosto di far parte dell'Italia.
L'Austria è sempre stata, in tutto e per tutto, meglio dell'Italia.
Hai capito NIENTE.
Io non sono italiano.
Io sono lombardo e ho origini germaniche.
musica del video Final Fantasy se non sbaglio..non ricordo il numero sei il XII o XIII
Deus salvet su Populu Sardu! (Letto sui muri della casa dello studente di corso Lione in anni lontani)
I milanesi e torinesi sarebbero andati nel sud per lavorare, ecco come sarebbe stata l'Italia!
penso saremmo stati ben piu' che autosufficienti.
Ma quale razza bianca, tu sei un barbara, quando il regno delle due Sicilie era all'apice della civiltà, i tuoi avi sono calati in Italia come n’orda di barbari!
Ahahahahaah! Ma tu sei scema proprio!
Non c'è bisogno che io ribatta a una che si distrugge da sola, va bene così, grazie di aver mostrato il tuo vero volto!
La Lega quelli come te li caccia, tu vai bene con Bossi padre e figlio, quella congrega di ladri, gli altri per fortuna sono più intelligenti e onesti di voi.
Ma va a cagà, balabiotta, và a Bagg a sonà l'orghen e dopu và a scuà 'l mar!
storicamente l'Abruzzo è stata la regione più fedele ai Borbone e alle Due Sicilie!
Esatto ! E' ti diro' di piu' confinava con Ascoli Piceno e la Ciociara a sud del Lazio.
Appena ho visto il video mi sono iscritto
spongebob squerpants sono felice che ti sia piaciuto!
Dovresti avere più iscritti va be più avanti andrà meglio buona fortuna
spongebob squerpants beh, come hai detto te, spero che col passare del tempo aumentino!
UN CAPOLAVORO DI BUFFONATE！
Regno d'Italia "voglio riottenere il veneto" è un errore storico bello grosso il veneto non è mai stato Italia fino al 1866 quindi non si parla di riottenere ma di invadere semmai
Verissimo e il finto plebiscito è la prova di quanto quei sporchi dei savoia hanno rubato la nostra libertà e oppresso il nostro sentimento di indipendenza.
@@deniszanirato4945
Finto plebiscito ??? Ma va in mona
Garibaldi ha rovinato questo paese.
L'Italia doveva nascere federale, ma non fu di certo colpa di Garibaldi, se divenne sabauda, ma enormi errori degli altri stati.
le scrivo per annunciarle che sono vivo
addio
Torni il prima possibile, senza la mia musa come farò il nuovo video?
XD
Franci790 la ringrazio per avermi definito la sua musa u.u
La mia magnificenza sarà a disposizione solo dal 21 di luglio
ho tanto da raccontarti
Musica?
la storia è leggermente diversa da quella raccontata....il regno delle due sicilie a guida borbonica era una delle potenze economiche dell'epoca e venne praticamente distrutto dall'annessione all'Italia. L'annessione avvenne per mezzo di plebisciti (ovvero consultazioni truccate) e promettendo la redistribuzione delle terre dei nobili (cosa che non avvenne anzi Rosolino massacrò in Sicilia i contadini che chiedevano il rispetto delle promesse) .Venne introdotta la tassa sul macinato a scapito del sud ed in particolare della Sicilia ( conosciuta all'epoca come il granaio d'Europa). Non contenti misero la leva obbligatoria in modo da levare braccia all'agricoltura e dalla Campania in giu non si spesero più soldi in infrastutture ( a quel tempo le infrastutture migliori le aveva il regno borbonico come ad esempio la Napoli-Portici). La popolazione del sud non gradì tutto ciò e si dette al brigantaggio il re inviò le forze armate e fece trucidare due terzi della popolazione ( Napoli era la seconda città d'Europa per numero di abitanti ,seconda solo a Parigi , Palermo era fra le prime 20) . In realtà l'unificazione fu ,anche in maniera involontaria ed impacciata, la distruzione del meridione ad opera dei regnanti piemontesi
Il Sud votò i Savoia nel referendum monarchia-repubblica. Un bel tacer...
Paladine777 è vero però erano passati 80 anni e due guerre mondiali, permetti che gli equilibri erano leggermente cambiati. Comunque pure il referendum per la Repubblica fu manipolato
Fanatica Cristiana ti si addice più un altro verso: ioooohhh ioooohhh
Potenza economica lol... Appena 100 km di ferrovie al sud contro i 1890 del nord, e un capitale nazionale complessivo del nord pari a circa 200 milioni di lire contro gli appena 40 milioni del sud (si parla di banche di emissione, esatto, quelle che i neoborbonici millantano essere state floride e saccheggiate dal Piemonte e che invece sopravvissero intatte fino al ventennio fascista), trattati commerciali del governo piemontese siglati da Cavour con mezzo mondo che aprivano le porte del nord Italia al libero commercio con l'estero contro i Borboni isolati e arroccati sul loro protezionismo e sull'economia di stampo ancora prettamente agricolo e latifondista, dove la povera gente era oppressa dalle tasse mentre i ricchi proprietari terrieri godevano di privilegi ed esenzioni. Potenza europea stocazzo, non sarebbe mai caduta contro un manipolo di volontari in camicia rossa se fosse stata tanto potente non credi?
@@persepoli96 che ne pensi di garibaldi?
Senza napoletani, sarebbe stato bellissimo
I napoletani sarebbero stati na'meraviglia
senza le finanze del regno di napoli non ci sarebbe stata nessuna Italia... se sei italiano è grazie ai napoletani.
Non ringrazio proprio nessuno, siete la vergogna dell'Italia, si spera in una nuova Pompei
Ma vaffanculo, tu e tutti quelli che come te scrivono ste cazzate, non ci sei mai stata a Napoli, non sai un cazzo...
Una domanda, perché questo odio contro Napoli?? Con tante città voi vi svegliate la mattina e odiate Napoli?? Ma andate a fare in culo... Viva Napoli cazzo.
@@massimobolognesi5237 ti venisse Il can cro
Vedo fallanze ovunque...
Però come puro esercizio di fantasia è gradevole da guardare
Come questa storia ad esempio!!
Sta’ vendendo alla luce dopo che per tanti secoli insieme a tante altre e’ stata nascosta
La lingua italiana è nata in Sicilia
Il dibattito sulle origini della lingua italiana è sempre stato particolarmente acceso: la Toscana rivendica la paternità con Dante Alighieri e la Sicilia le risponde con la Scuola Siciliana. Ma un recente ritrovamento all’interno di una biblioteca lombarda, da parte del ricercatore Giuseppe Mascherpa, sembra dare ragione ai siciliani: alcune poesie, appartenenti tra gli altri a Giacomo da Lentini (fondatore della scuola) e a Federico II (promotore della stessa), sembrerebbero confermare che la lingua italiana sia nata agli inizi del Duecento in Sicilia, a seguito della rivolta dei poeti siciliani contro il latino ecclesiastico. Per circa un trentennio, in Sicilia, venne prodotta la prima lirica in volgare italiano, sotto forma di canzone, di canzonetta e di sonetto, in cui dominava la tematica d’amore. Per cui Dante non sarebbe stato l’inventore assoluto della lingua italiana, ma si sarebbe rifatto a quella già esistente e in via di sviluppo della Scuola Siciliana, dando così vita a quella che - al di là della questione - resta la più imponente opera mai scritta in italiano
Nord Italia di nuovo sotto l'impero Austriaco!!!! 🇦🇹
Austria merda
Mau Are la penso come te perché io sono Trentino e io nonno era un kaiserjäger tirolese. Gli italiani per quanto si impegnino non possono nascondere la verità
@@alessandro1549
Prossima volta che non perdino la guerra
Bravissimo
Peccato che nessuno in Nord Italia vi voglia 😉
Sarebbe stata meglio
Sono un potenziale mappatore e vorrei sapere come fai a fare queste tipologie di video
Giacomo Barletti per fare le immagini che comporranno il video ti consiglio di usare paint, mentre per editare il video io uso movie maker, ma si può usare tranquillamente sony vegas
Grazie
Meglio essere indipendenti, visto che noi sardi di italiano non abbiamo nulla. Hsinu
Un posto migliore...
L Abruzzo meglio della Svizzera 😂😂😂😏
Il Veneto quindi meglio del mondo quindi
@@mircomichielin721 Io so stata in Veneto come pulizia,criminalità meglio l'Abruzzo.E anche per il lavoro trovi più qui che in Veneto e gli stipendi sono uguali ma il costo della vita su è molto più alto.
Dopo il 2009 è crollato di brutto.Sulla gestione del turismo siete più bravi.Qui purtroppo hanno un difetto chiusi al mondo.Curan solo il loro orticello e la loro comunità.Ahimé
@@valentinadimarco7108 noi qui in Veneto abbiamo tutto siamo la motrice d'Italia
@@mircomichielin721 Secondo me eravate il motore d'Italia dopo la crisi purtroppo le vostre aree industriali come moltissime nel nord Italia sono deserte ed è tutto un vendesi e affittasi.Poi ci sono migliaia di aziende che hanno delocalizzato in Carinzia(più vantaggiosa per la Burocrazia e la Fiscalità)e ahimè anche nell'est Europa.
Non è Valentina Di Marco a dirlo ma sono i fatti.
Qui ci sono da anni degli ingegneri Veneti che lavorano da un decennio dopo che le loro aziende hanno chiuso.Ma anche operai dalla Lombardia una cosa assurda.Non voglio dire che qui è oro colato ma ha retto bene la crisi perché si appoggiava su diversi settori.
Tutto parco naturale
Mi dispiace, ma se nel 1860 i Savoia non si fossero impossessati dell'oro dei Borbone grazie a Garibaldi non solo non avrebbero potuto affrontare guerre di espansione ma il loro regno del tubo sarebbe stato spazzato via nel giro di pochi anni...
Vogliamo parlare delle due Sicilie?
Io mi faccio una domanda, per quale motivo un abbruzzese che vuole l'indipendenza per il suo abruzzo deve interessarsi della sorte di un territorio che non gli riguarda come il resto dell'italia? Si occupasse di casa sua
L’impoverimento del Meridione per arricchire il nord
Non fu la conseguenza,
ma la ragione dell’unita’ d’italia
(Pino Aprile)
il sud era povero da sempre. Se non ci fosse il nord a mantenerlo, non esisterebbe più.
bello il video però povera sardegna falla tornare indipendente
la Morte vedrò cosa fare!
Tecnicamente è il resto d'Italia che è stata annessa al regno di Sardegna. Quindi siamo tutti sardi in un certo senso.
Sarditalia?
Reno Zed, credevo di essere il solo a saperla questa cosa. Ogni volta che lo dico in pubblico non mi credono
già che sei fai diventare Brescia autonoma come San Marino, grazie!
Quello che ho pubblicato e’ frutto di anni di lavoro di ricercatori storici.
I quali cercano di riscrivere la vera storia del risorgimento.
Grazie al loro lavoro adesso siamo in grado di conoscere la vera storia.