Grazie prof... un autodidatta che lavora nell'economia quantitativa grazie a Lei, ed altri, ha la possibilità di coltivare la propria passione filosofica senza dover andare all'università😊
L' autocoscienza esiste in quanto è il risultato di un insieme di relazioni di mediazione tra soggetto, soggetti, e oggetto o oggetti. La relazione con l'altro come soggetto e/o come oggetto, costituisce dialetticamente la coscienza in sé e per sé.
Hegel, ovvero l'Eraclito dei tempi moderni, veramente l'ultimo dei Greci. La realtà possiede già una sua logica e une sua razionalità, che non è dovuta a una costruzione umana della realtà esterna. Il mondo, che ci precede, è già razionale, una razionalità non xonsciente che incontra la razionalità dell' uomo che invece è cosciente. Con Hegel, si esce dall'idealismo soggettivo quqsi solipsistico precedente.
Non era la Logica ma la Fenomenologia. Bersaglio mancato. E comunque qualche sforzo per capirla avrebbe potuto farlo anche Goethe. Ci siamo riusciti in tanti, senza essere Goethe...
@@luciocortella6131 peggio mi sento, perché la Fenomenologia forse è meno incomprensibile della Logica. In realtà Goethe ebbe sempre rispetto per Hegel, pur addebitandogli disconnessione dalla realtà e i danni che essa, a suo dire, arrecava alla cultura tedesca (anche se questo va contestualizzato). Che Goethe non si sia sforzato di capire le opere di Hegel mi pare improbabile, anzi le sue considerazioni su di essa sono sensate e puntuali. D’altro canto, passi per la figliastra, che dubitava della sanità mentale di Hegel dopo averlo sentito sproloquiare a tavola, ma se grandi filosofi hanno avuto da ridire su di essa e su di lui, anche in termini di intelligibilità, un motivo ci sarà.
E interveniamo nel merito, per favore. Tutte queste osservazioni laterali non servono a niente, se non a sollevare pulviscolo. La filosofia è un'altra cosa.
Lezione illuminante grazie professore..
Grazie prof... un autodidatta che lavora nell'economia quantitativa grazie a Lei, ed altri, ha la possibilità di coltivare la propria passione filosofica senza dover andare all'università😊
Grazie professore.Spiegazioni chiarissime.
L' autocoscienza esiste in quanto è il risultato di un insieme di relazioni di mediazione tra soggetto, soggetti, e oggetto o oggetti. La relazione con l'altro come soggetto e/o come oggetto, costituisce dialetticamente la coscienza in sé e per sé.
una definizione pregnante dell’idealismo che da Hegel: 8:14 l’idealismo consiste nel fatto che il pensare è l’ oggettivo
Cioè che il pensare non è una nostra proprietà ma sta dentro le cose
La logica è il pensiero delle cose e la cosa stessa
Hegel, ovvero l'Eraclito dei tempi moderni, veramente l'ultimo dei Greci. La realtà possiede già una sua logica e une sua razionalità, che non è dovuta a una costruzione umana della realtà esterna. Il mondo, che ci precede, è già razionale, una razionalità non xonsciente che incontra la razionalità dell' uomo che invece è cosciente. Con Hegel, si esce dall'idealismo soggettivo quqsi solipsistico precedente.
In effetti, il sapere assoluto non ha più oggetto, diviene un sapere puro autocosciente.
Si ritorna a una sirta di oggettivismo antico, tra virgolette
Dopo avere letto l'opera, Goethe invito Hegel a studiare meglio il Tedesco per esprimersi in modo più comprensibile.
Non era la Logica ma la Fenomenologia. Bersaglio mancato. E comunque qualche sforzo per capirla avrebbe potuto farlo anche Goethe. Ci siamo riusciti in tanti, senza essere Goethe...
@@luciocortella6131 peggio mi sento, perché la Fenomenologia forse è meno incomprensibile della Logica. In realtà Goethe ebbe sempre rispetto per Hegel, pur addebitandogli disconnessione dalla realtà e i danni che essa, a suo dire, arrecava alla cultura tedesca (anche se questo va contestualizzato). Che Goethe non si sia sforzato di capire le opere di Hegel mi pare improbabile, anzi le sue considerazioni su di essa sono sensate e puntuali. D’altro canto, passi per la figliastra, che dubitava della sanità mentale di Hegel dopo averlo sentito sproloquiare a tavola, ma se grandi filosofi hanno avuto da ridire su di essa e su di lui, anche in termini di intelligibilità, un motivo ci sarà.
@@mareverticale "Un motivo ci sarà". Certo: non l'hanno capito, non si sono sforzati di capirlo, non l'hanno voluto capire. E finiamola qui
E interveniamo nel merito, per favore. Tutte queste osservazioni laterali non servono a niente, se non a sollevare pulviscolo. La filosofia è un'altra cosa.
@@luciocortella6131 ok, riferisco a Schelling, Kierkegaard, Schopenhauer, Nietzsche, Feurbach, Popper ecc. È stato un piacere. Saluti