Muchas gracias en este bonito día (al menos en mi ubicación) por esta bella información. En los días luminosos tiendo a creer que todo está bien y es bonito, será que nací en primavera (u otro motivo, no lo sé). Bravo siempre, Marco. ¡Que vaya todo bien! Saludos
Complementi, un viaggio affascinante nella nostra cosmica ignoranza ! A parte la battuta mi sembra di capire che Lei non sia affatto soddisfatto della fisica contemporanea "main stream". Nemmeno io (nel mio piccolo di solo "vecchio laureato" tuttora studente e curioso). Per conto mio aggiungerei una perplessità metodologica (epistemica) "da paura". Fuori dall'universo osservabile, oltre l'orizzonte cosmologico, ci occupiamo di fisica o di teologia?
Il 10^34 anni luce su cosa si basa? Ho sempre pensato (e letto), che la teoria prevalente ritenga l'universo infinito spazialmente, o, in ogni caso, più grande di quando possiamo calcolare la curvatura dello spaziotempo, che appare piatto con la tolleranza che possiamo dare alla misura.
il conto e' accennato verso la fine del video. l'ipotesi e' che se io so quanto e' grande l'universo visibile, stimo quanto e' grande il fattore esponenziale prima della inflazione, quindi stimo quanto era grande l'universo pre-inflazione da s=ct con c velocita' luce e t il tempo dell'inflazione e viene un raggio pre inflazione che poi quando faccio inflazionare tutto esce fuori quel 10^34 (poi che sia esatto e' tutta un'altra storia!)
Grazie per l'interessante spiegazione. Però ho una domanda: noi datiamo il big bang in funzione della dimensione dell'universo osservabile. Se davvero l'universo fosse più grande, non si dovrebbe di conseguenza retrodatare il big bang? O aumentare la velocità di espansione dell'universo?
guarda, c'e' chi fa questa cosa e non e' del tutto sbagliata, ma poi alla fine non torna. noi datiamo il big bang dal fondo cosmico a microonde e dalle fluttuazioni del fondo cosmico. tutto puo' esssere, ma e' difficile che sia errato. la velocita' viene dalla misura della legge di hubble che e' misurata in vari modi
ah dunque la stima non e' mia (magari!) ma di Guth, quello cha ha ipotizzato l'inflazione. Lui appunto dice: Io so che l'universo a noi osservabile era X=1e42 volte piu' piccolo prima dell'inflazione. L'inflazione ha avuto luogo T=1e-33 s dopo il big bang. Se ipotizzo una espansione alla velocita' della luce dal big bang all'inflazione, ho un universo R=c*1e-33s = 3e8*1e-33 =3e-25m dopo l'inflazione viene fuori R=3e-25*1e42=3e17 m. poi c’e’ un altro fattore 1e33 dall’inflazione ad oggi e sono 3e50 m. dividendo per 1e16 m/anno luce viene 3e34 anni luce. Ovviamente ci sono innumerevoli incertezze, sia sull’ipotesi iniziale che sui vari istanti delle transizioni di fase, ma come ordini di grandezza stiamo li’
Quindi se ho capito bene Guth per stimare le reali dimensioni dell'universo ipotizza che si sia espanso/inflazionato 10 alla 33 volte il da una dimensione post inflazione di pochi metri e risulta 10alla34 anni luce...ma dal punto di vista della geometria euclidea potrebbe anche essere di miliardi di volte più piccolo di questa stima ?
Salve, avrei una domanda "cosmologica": come mai è un problema capire perché l'Universo è formato prevalentemente da materia e l'antimateria è presente solo in tracce mentre nessuno trova strano che l'Universo nel suo complesso è mediamente neutro? Ossia c'è all'incirca lo stesso numero di elettroni e di protoni (o particelle cariche positivamente). Per quanto ne so elettroni e protoni sono abbastanza diversi, appartengono addirittura a famiglie diverse e sono soggetti a forze diverse.
guarda e' una domanda in effetti interessantissima, che magari andra' trattata in un video futuro. Il punto e' che la carica elettrica si conserva sempre (almeno per quanto ne sappiamo), per cui se l'universo parte neutro (come energia/superparticella pesantissima/qualunque cosa) poi deve restare (cascasse il mondo, anzi l'universo) neutro e tutti i decadimenti interazioni quello che avviene devono conservare la carica elettrica (e quella leptonica, ecc ecc) per cui alla fine ci troviamo con un universo neutro.
ci sono due informazioni che non riesco a combinare: l'universo osservabile ha un diametro di 93 miliardi di A.L. , ma la galassia più distante misurata tramite redshift è più o meno a 13 miliardi di A.L. Ora, d'acchito, viene spontaneo chiedersi: cosa vediamo tra i 13 ed i 46 miliardi di A.L. del raggio dell'universo osservabile? Dovrebbe essere tutto buio perché la luce non ha avuto il tempo necessario a raggiungerci, ma non è così, galassie ci sono, ma non sono misurabili? Come si risolve questa apparente contraddizione?
L'espansione non è lineare, soprattutto all'inizio. L'universo diventa trasparente dopo 300mila anni dal big bang. Però non vuol dire che noi siamo capaci di vedere così lontano. La radiazione di fondo è rivelata perché arriva lei da noi
Se oltrepassi l'ultima galassia visibile.. cadi di sotto! (vedasi Monty Python) Comunque per me è metafisica... lo "spazio" un questa galassia è più "stretto" (o meno espanso) dello "spazio" presente tra gli ammassi di galassie? E la fisica rimane la stessa comunque lo "spazio" sia "largo"? Se ci si muove dalla nostra galassia ad uno spazio intergalattico la "materia" non reagisce a questa variazione di dimensione? Ma cos'è lo "spazio" che si allarga e contrae a seconda dei casi? Boh?!
@@Lloris82ify Probabilmente perché la densità locale degli automobilisti che parcheggiano a cavallo delle strisce fa contrarre lo spazio disponibile per il parcheggio del veicolo.😀
@@marcocasolino Oppure la si può vedere come l'Interpretazione di Torino: fissato un appuntamento, la probabilità di trovare parcheggio decresce con l'aumentare dell'urgenza dell'impegno.
Ma la massa iniziale della singolarità non dovrebbe contenere pure la quota di materia /antimateria che si è annichilita subito? Dicevi verso la fine che potrebbe essere dell’ordine del 10^23 l’universo attuale (ma forse intendevi anche come massa + energia, ora che ci penso)
si' ma massa ed energia (fotoni) sono la stessa cosa ai fini di omega. poi comunque e+e- si annichilano definitivamente mooolto (frammenti di nanosecondi) dopo, quando l'energia scende sotto i 511 KeV
Non mi è chiaro un punto fondamentale: il Big Bang ha dato origine ha tutto l'universo, anche quello oltre l'orizzonte osservabile? Se la risposta è affermativa, è ammissibile che oltre l'orizzonte osservabile l'universo sia infinito e ciò come si concilia con un Big Bang verificatosi in un tempo remoto, ma finito? Se la risposta è negativa e il Big Bang ha dato origine solo alla parte osservabile , allora esso rappresenta solo un evento accaduto in un universo più vasto? Finito o infinito?
Ciao, il tempo in cui e' avvenuto il BB e' finito 13.8 Ganni fa. Quanta roba sia esplosa (ossia il raggo totale dell'universo) non e' noto. Il raggio dell'universo osservaibile ossia quello che possiamo vedere R=c*t (brutalmente, m anon e' c*t perche' appunto c'e' l'espansione) e 46 Ganni luce (infatti e' di piu' di 13.8). oltre appunto non e' chiaro, pero' non dovrebbe essere infinito perche' allora saremmo partiti da una energia infinita (che puo' anche essere ma non ha siginificato fisico)
@@marcocasolino Se ho ben capito tutto l'universo è scaturito dal BB, anche la parte oltre l'universo osservabile, ma non sappiamo se tale parte sia finita o infinita. E' corretto oppure mi sfugge qualcosa?
Dipende.. Per la luce e per i buchi neri il tempo non esiste. Quando neanche lo spazio. Quindi neanche l'universo inteso come noi lo concepiamo. Lo spazio esiste solo per la materia che ha bisogno di trascorsi nel tempo.
Tutte le volte che sento dell'ordine di grandezza dell'espansione inflazionaria non riesco a non pensare all'ordine di grandezza del rapporto gravità/repulsione elettrica
Non capisco il primo punto. Se l'età dell'universo è 13 miliardi di anni circa, e se osservando un oggetto a un miliardo di anni luce da noi lo vediamo un miliardo di anni nel passato, mi pare evidente che, in ogni direzione a una distanza di circa 13 miliardi di anni luce, dovremmo scontrarci con il big bang, con una superficie sferica di cui ogni punto è la singolarità iniziale dell'universo. Quindi l'universo osservabile dovrebbe avere diametro di 26 o 27 miliardi di anni luce circa. Quella misura, 94 miliardi di anni luce di diametro, non dipende forse dall'assunzione (errata) che quei punti a 13 miliardi di anni luce hanno continuato ad allontanarsi da noi per 13 miliardi di anni? Sarebbe un'assunzione erronea perché quei punti, situati 13 miliardi di anni nel passato, non sono veramente a 13 miliardi di anni luce di distanza da noi, ma sono paradossalmente nel nostro stesso punto di osservazione, dato che anche nel nostro passato esiste quel punto, la singolarità del big bang.
@@illonfopienodilupigna7798 Mi scuso, forse ho messo troppa carne al fuoco. La prima parte del messaggio però non mi sembrava così oscura. Se osservando un oggetto a un miliardo di anni luce da noi lo vediamo un miliardo di anni nel passato, l'universo visibile dovrebbe avere un raggio di tanti anni luce quanti anni sono passati dal big bang. Nello specifico, un raggio di 13.6 miliardi di anni luce. Credo che ogni discorso sulle dimensioni dell'universo dovrebbe partire da questa considerazione relativistica, dal nostro "cono di luce".
@@lucassiccardi8764 sarebbe come dici se l’universo non fosse in espansione, dato che invece si espande, il momento del big bang è ormai fuori dalla nostra portata, quella luce non può più raggiungerci perché è più lenta dell’espansione che rema in senso contrario, non a caso anche l’universo stesso osservabile diventa sempre meno, più si espande, meno cose ci sono nella nostra bolla dell’osservabile, fra miliardi di anni non si vedrà nemmeno più una singola stella dal pianeta terra, tutto è sempre più lontano, ne consegue che la luce più lontana, cioè quella che x prima è andata fuori dalla ns portata, è quella del big bang.
seguo con grande passione il suo canale ! Salto da un video all’altro con grande curiosità. Grazie 🙏🏻
Muchas gracias en este bonito día (al menos en mi ubicación) por esta bella información.
En los días luminosos tiendo a creer que todo está bien y es bonito, será que nací en primavera (u otro motivo, no lo sé).
Bravo siempre, Marco. ¡Que vaya todo bien! Saludos
ciao Rosa, grazie grazie mille!
Complementi, un viaggio affascinante nella nostra cosmica ignoranza ! A parte la battuta mi sembra di capire che Lei non sia affatto soddisfatto della fisica contemporanea "main stream". Nemmeno io (nel mio piccolo di solo "vecchio laureato" tuttora studente e curioso). Per conto mio aggiungerei una perplessità metodologica (epistemica) "da paura". Fuori dall'universo osservabile, oltre l'orizzonte cosmologico, ci occupiamo di fisica o di teologia?
no, intendiamoci, soddisfatto si'. il problema e' che ci troviamo davanti ad un furo che non si riesce a sorpassare
Bellissimo questo canale
Grazie professore è molto bello apprendere anche in maniera più tecnica la fisica e non la solita storiella narrata
Grazie
grazie a te!
Il 10^34 anni luce su cosa si basa? Ho sempre pensato (e letto), che la teoria prevalente ritenga l'universo infinito spazialmente, o, in ogni caso, più grande di quando possiamo calcolare la curvatura dello spaziotempo, che appare piatto con la tolleranza che possiamo dare alla misura.
il conto e' accennato verso la fine del video. l'ipotesi e' che se io so quanto e' grande l'universo visibile, stimo quanto e' grande il fattore esponenziale prima della inflazione, quindi stimo quanto era grande l'universo pre-inflazione da s=ct con c velocita' luce e t il tempo dell'inflazione e viene un raggio pre inflazione che poi quando faccio inflazionare tutto esce fuori quel 10^34 (poi che sia esatto e' tutta un'altra storia!)
Grazie per l'interessante spiegazione. Però ho una domanda: noi datiamo il big bang in funzione della dimensione dell'universo osservabile. Se davvero l'universo fosse più grande, non si dovrebbe di conseguenza retrodatare il big bang? O aumentare la velocità di espansione dell'universo?
guarda, c'e' chi fa questa cosa e non e' del tutto sbagliata, ma poi alla fine non torna. noi datiamo il big bang dal fondo cosmico a microonde e dalle fluttuazioni del fondo cosmico. tutto puo' esssere, ma e' difficile che sia errato. la velocita' viene dalla misura della legge di hubble che e' misurata in vari modi
27:00 L'Elio si ricombina prima perché ha un energia di ionizzazione più alta?
Mi scusi, non ho capito come fa a stimatre le reali dimensioni delluniverso a 10³⁴ anni luce.
Me lo spiegherebbe a grandi linee?
Grazie mille
ah dunque la stima non e' mia (magari!) ma di Guth, quello cha ha ipotizzato l'inflazione. Lui appunto dice: Io so che l'universo a noi osservabile era X=1e42 volte piu' piccolo prima dell'inflazione. L'inflazione ha avuto luogo T=1e-33 s dopo il big bang. Se ipotizzo una espansione alla velocita' della luce dal big bang all'inflazione, ho un universo R=c*1e-33s = 3e8*1e-33 =3e-25m
dopo l'inflazione viene fuori R=3e-25*1e42=3e17 m. poi c’e’ un altro fattore 1e33 dall’inflazione ad oggi e sono 3e50 m. dividendo per 1e16 m/anno luce viene 3e34 anni luce. Ovviamente ci sono innumerevoli incertezze, sia sull’ipotesi iniziale che sui vari istanti delle transizioni di fase, ma come ordini di grandezza stiamo li’
@@marcocasolino grazie prof, non avevo considerato il balzo inflattivo
Quindi se ho capito bene Guth per stimare le reali dimensioni dell'universo ipotizza che si sia espanso/inflazionato 10 alla 33 volte il da una dimensione post inflazione di pochi metri e risulta 10alla34 anni luce...ma dal punto di vista della geometria euclidea potrebbe anche essere di miliardi di volte più piccolo di questa stima ?
Salve, avrei una domanda "cosmologica": come mai è un problema capire perché l'Universo è formato prevalentemente da materia e l'antimateria è presente solo in tracce mentre nessuno trova strano che l'Universo nel suo complesso è mediamente neutro? Ossia c'è all'incirca lo stesso numero di elettroni e di protoni (o particelle cariche positivamente). Per quanto ne so elettroni e protoni sono abbastanza diversi, appartengono addirittura a famiglie diverse e sono soggetti a forze diverse.
guarda e' una domanda in effetti interessantissima, che magari andra' trattata in un video futuro. Il punto e' che la carica elettrica si conserva sempre (almeno per quanto ne sappiamo), per cui se l'universo parte neutro (come energia/superparticella pesantissima/qualunque cosa) poi deve restare (cascasse il mondo, anzi l'universo) neutro e tutti i decadimenti interazioni quello che avviene devono conservare la carica elettrica (e quella leptonica, ecc ecc) per cui alla fine ci troviamo con un universo neutro.
@@marcocasolino ok, grazie. Quindi la stessa risposta potrebbe valere per il problema materia/antimateria: c'è più materia perché all'inizio era così.
ci sono due informazioni che non riesco a combinare: l'universo osservabile ha un diametro di 93 miliardi di A.L. , ma la galassia più distante misurata tramite redshift è più o meno a 13 miliardi di A.L. Ora, d'acchito, viene spontaneo chiedersi: cosa vediamo tra i 13 ed i 46 miliardi di A.L. del raggio dell'universo osservabile? Dovrebbe essere tutto buio perché la luce non ha avuto il tempo necessario a raggiungerci, ma non è così, galassie ci sono, ma non sono misurabili? Come si risolve questa apparente contraddizione?
L'espansione non è lineare, soprattutto all'inizio. L'universo diventa trasparente dopo 300mila anni dal big bang. Però non vuol dire che noi siamo capaci di vedere così lontano. La radiazione di fondo è rivelata perché arriva lei da noi
Se oltrepassi l'ultima galassia visibile.. cadi di sotto! (vedasi Monty Python)
Comunque per me è metafisica... lo "spazio" un questa galassia è più "stretto" (o meno espanso) dello "spazio" presente tra gli ammassi di galassie? E la fisica rimane la stessa comunque lo "spazio" sia "largo"? Se ci si muove dalla nostra galassia ad uno spazio intergalattico la "materia" non reagisce a questa variazione di dimensione? Ma cos'è lo "spazio" che si allarga e contrae a seconda dei casi? Boh?!
Se lo spazio si allarga, perché non riesco mai a trovare parcheggio in centro? 😉
@@Lloris82ify Probabilmente perché la densità locale degli automobilisti che parcheggiano a cavallo delle strisce fa contrarre lo spazio disponibile per il parcheggio del veicolo.😀
@@lazanna7777 ma certo!
quello e' un effetto quantistico. quando pacheggi si creano 4 parcheggi veri piu' vicino
@@marcocasolino Oppure la si può vedere come l'Interpretazione di Torino: fissato un appuntamento, la probabilità di trovare parcheggio decresce con l'aumentare dell'urgenza dell'impegno.
Ma la massa iniziale della singolarità non dovrebbe contenere pure la quota di materia /antimateria che si è annichilita subito? Dicevi verso la fine che potrebbe essere dell’ordine del 10^23 l’universo attuale (ma forse intendevi anche come massa + energia, ora che ci penso)
si' ma massa ed energia (fotoni) sono la stessa cosa ai fini di omega. poi comunque e+e- si annichilano definitivamente mooolto (frammenti di nanosecondi) dopo, quando l'energia scende sotto i 511 KeV
Non mi è chiaro un punto fondamentale: il Big Bang ha dato origine ha tutto l'universo, anche quello oltre l'orizzonte osservabile? Se la risposta è affermativa, è ammissibile che oltre l'orizzonte osservabile l'universo sia infinito e ciò come si concilia con un Big Bang verificatosi in un tempo remoto, ma finito? Se la risposta è negativa e il Big Bang ha dato origine solo alla parte osservabile , allora esso rappresenta solo un evento accaduto in un universo più vasto? Finito o infinito?
Ciao, il tempo in cui e' avvenuto il BB e' finito 13.8 Ganni fa. Quanta roba sia esplosa (ossia il raggo totale dell'universo) non e' noto. Il raggio dell'universo osservaibile ossia quello che possiamo vedere R=c*t (brutalmente, m anon e' c*t perche' appunto c'e' l'espansione) e 46 Ganni luce (infatti e' di piu' di 13.8). oltre appunto non e' chiaro, pero' non dovrebbe essere infinito perche' allora saremmo partiti da una energia infinita (che puo' anche essere ma non ha siginificato fisico)
@@marcocasolino Se ho ben capito tutto l'universo è scaturito dal BB, anche la parte oltre l'universo osservabile, ma non sappiamo se tale parte sia finita o infinita. E' corretto oppure mi sfugge qualcosa?
tanti saluti da canton cina....onestamente parlando qui mi sento lontano 94 miliardi di anni luce 😂😂😂
Ciao Walter, tanti saluti anche a te (da Roma!)
Dipende..
Per la luce e per i buchi neri il tempo non esiste.
Quando neanche lo spazio.
Quindi neanche l'universo inteso come noi lo concepiamo.
Lo spazio esiste solo per la materia che ha bisogno di trascorsi nel tempo.
Quante cose sappiamo.
È strabiliante.
Tutte le volte che sento dell'ordine di grandezza dell'espansione inflazionaria non riesco a non pensare all'ordine di grandezza del rapporto gravità/repulsione elettrica
Ah può essere, soprattutto se anche altre forze sono geometriche
Buongiorno
Non capisco il primo punto. Se l'età dell'universo è 13 miliardi di anni circa, e se osservando un oggetto a un miliardo di anni luce da noi lo vediamo un miliardo di anni nel passato, mi pare evidente che, in ogni direzione a una distanza di circa 13 miliardi di anni luce, dovremmo scontrarci con il big bang, con una superficie sferica di cui ogni punto è la singolarità iniziale dell'universo. Quindi l'universo osservabile dovrebbe avere diametro di 26 o 27 miliardi di anni luce circa. Quella misura, 94 miliardi di anni luce di diametro, non dipende forse dall'assunzione (errata) che quei punti a 13 miliardi di anni luce hanno continuato ad allontanarsi da noi per 13 miliardi di anni? Sarebbe un'assunzione erronea perché quei punti, situati 13 miliardi di anni nel passato, non sono veramente a 13 miliardi di anni luce di distanza da noi, ma sono paradossalmente nel nostro stesso punto di osservazione, dato che anche nel nostro passato esiste quel punto, la singolarità del big bang.
Bro, non si capisce nulla, riformula.
Tutte ipotesi per salvare la TEORIA del Big bang.
Lo spazio che si allarga...non si può sentire...
@@illonfopienodilupigna7798 Mi scuso, forse ho messo troppa carne al fuoco.
La prima parte del messaggio però non mi sembrava così oscura. Se osservando un oggetto a un miliardo di anni luce da noi lo vediamo un miliardo di anni nel passato, l'universo visibile dovrebbe avere un raggio di tanti anni luce quanti anni sono passati dal big bang. Nello specifico, un raggio di 13.6 miliardi di anni luce.
Credo che ogni discorso sulle dimensioni dell'universo dovrebbe partire da questa considerazione relativistica, dal nostro "cono di luce".
@@lucassiccardi8764 sarebbe come dici se l’universo non fosse in espansione, dato che invece si espande, il momento del big bang è ormai fuori dalla nostra portata, quella luce non può più raggiungerci perché è più lenta dell’espansione che rema in senso contrario, non a caso anche l’universo stesso osservabile diventa sempre meno, più si espande, meno cose ci sono nella nostra bolla dell’osservabile, fra miliardi di anni non si vedrà nemmeno più una singola stella dal pianeta terra, tutto è sempre più lontano, ne consegue che la luce più lontana, cioè quella che x prima è andata fuori dalla ns portata, è quella del big bang.
@@lucassiccardi8764 eh ok ma nel frattempo si è allontanato quindi quell'oggetto non è più nel luogo da dove ha emesso i fotoni che vediamo.
L'universo e' spazialmente esteso.
Diciamo pure che si brancola nel buio.