Molti anni fa, a Parenzo, mi si è avvicinato un anziano il quale, vedendo la targa della mia auto (Padova) si è rivolto a me in istro-veneto. Dato che lo capivo al 90%, ho risposto in veneto...ed abbiamo avuto una lunga e bella conversazione.
Non ci potrà mai essere decente convivenza con la ormai minoranza Italiana, se non vengono doverosamete restituiti diritti&esprpriazioni, subiti, dimenticando la "pulizia etnica" perpretata da Croati&Sloveni.
@@satiricalghostpuoi anche aggiungere i massacri dei fascisti che hanno fatto molte più casualità dei partigiani....così che e meglio che stai zitto...
@@danielaxivitz6188Grazie mille, scusi perché non ho visto la tua risposta prima🥰Ora ho migliorato un po’ la lingua, posso capire quasi tutto e parlo meglio di prima!
Un saluto da Dignano d Istria, fatto scuola elementare italiana a Dignano e scuola superiore italiana a Pola. Con mia mamma, sorella, nonni e zii parlo in italiano in dialetto, con mio padre e mia moglie in croato. Con mia figlia di 4 anni anche parlo in italiano 😁 Ho 30 anni, ed ho molti amici con cui parlo in italiano dialetto qui. Anche quelli che non parlano italiano, lo capiscono nel 99%. Tanti saluti 😁🤘👋
Bravi! Complimenti a tutti e due per i buoni propositi con i quali avete fatto questo video. Sono sempre contento quando vedo gente giovane con la mente aperta, indipendentemente a che etnia appartenga, che anno la voglia di capire gli altri e le diverse situazioni nazionali e territoriali. Avete aperto una finestra onesta sulla minoranza Italiana sulla sponda orientale dell’Adriatico, della quale anche io faccio parte. Vivo a Fiume, ma conosco benissimo la situazione in Istria. Come ha ben spiegato Antonino, la maggioranza degli appartenenti alla minoranza Italiana oggi ha radici miste, pochi sono rimasti etnicamente puri. Comunque, grazie agli accordi e all’supporto finanziario degli stati croato e italiano hanno mantenuto la lingua, la cultura, le scuole, La Facoltà di studi interdisciplinari, italiani e culturali all’Università Pola, un giornale e a Fiume anche una compagnia drammatica stabile. Lo trovate nel mondo un altro gruppo etnico italiano con tutto ciò? Nel passato non sono state sempre rose e fiori, ma adesso la nostra attuale convivenza con il popolo Croato e veramente pacifica, anche se qua e là sempre salta fuori qualche crettino di turno. Non ho l'intenzione di dilungarmi con citazioni di fatti storici troppo spesso distorti, “dimenticati” o deliberatamente ignorati dalla storiografia di parte del passato per rompere le illusioni di quelli che ancora oggi vivono il sogno di poter recuperare territori da loro ritenuti ingiustamente persi. Mi esprimerò piuttosto così - in Istria, quando gli stati nazionali hanno voluto “proteggere” con la propaganda e i sotterfugi, o peggio, con la forza la parte di popolazione che riteneva appartenesse alla loro etnia, il resto degli Istriani se la sono sempre passata molto brutta. Prima e successo ai Croati e Sloveni e poi anche agli Italiani. Qualcuno si e chiesto dove sono finiti gli Italiani di Zara. La gran parte di loro sono stati evacuati dai Tedeschi nel 1944, per lo più in Italia, come conseguenza dei massicci bombardamenti degli alleati, tra il novembre del 1943 e l’ottobre del 1944, che hanno distrutto più del 85% della città. Una parte dei pochi rimasti sono emigrati dopo la guerra.
Almeno che gli americani restavano a FIUME, oggi parlavo l'italiano e l'inglese, cosi' parlo l'italiano ed il croato e anche sono andato a scuola in lingua croata !!!!!! Ma venuto in Italia, mi dissero che ero SLAVO ????????? La famosa politica sporca !!!!!!!! E non mi danno neanche la pensione italiana, perche' non mi danno nessun contatto con qualche AMBASCIATA oppure CONSOLATO !!!! BELLA LA POLITICA DEI TERRESTRI, VERO ???
Piccola domanda ma.......sono l'unico a cui piacerebbe che noi gli sloveni ed i croati andassimo finalmente d'accordo? Cioè non sai che urto mi da quando la gente parla a vanvera per riprendersi "quattro sassi" come gli dico sempre per prenderli in giro.
@@sgrizzo48 Non sei l’unico, anzi ci siamo in tanti. Allegro, tra la gente comune più o meno andiamo d’accordo e come! Sarebbe meglio se la cosa si allargherebbe ai governi. Ogni tanto manifestano una certa dose di buona volontà ma non vanno mai fino in fondo. Le cose si potevano risolvere già da tanto tempo ma il problema sono i “piccoli” politici i quali devono mostrare i muscoli in ogni occasione!
@@igordoubek3513 grazie mille della sua testimonianza 🥲 e si purtroppo i governi certe volte si comportano in delle maniere che dire infantili è dire poco, un vero peccato. Io AMEREI iniziative congiunte che risanano finalmente le cose tra le due penisole, per me il giorno che ci sarà un'unità tra i popoli (ed i governi) del mediterraneo sarà festa grande ❤️ Si lo so, sono un po' un'utopista, ma dove sta scritto che è vietato sognare? ;) ❤️ Comunque grazie ancora ^^ ❤️ 🇭🇷❤️🇮🇹❤️🇸🇮
Sono contento che ancora oggi in un qualche modo la comunità italiana dell'istria continui ad esistere... Non ho mai visitato l'Istria ma mi farebbe molto piacere visitarla un giorno.
Te felicito por lo que haces y me resulta muy interesante todo. Amo Trieste, e istria y toda esa región cosmopolita y paradiíaca por cultura, historia y geografia, aun sin conocerla . Graciasd una vez mas. Saludos cordiales desde Santa fe, Argentina
Carissimi del dream Team, In questa nuova intervista, molto interessante, Antonino ci mostra ancora un bell'esempio della ricchezza data dal bilinguismo. Grazie per averci condiviso la sua esperienza. Un pezzo di più nel mio puzzle della conoscenza della cultura italiana. Saluti cordiali dalla Francia. 😀🇮🇹🇫🇷
Mio padre è cresciuto a Trieste ma è nato a Capo d’Istria nel 43, io sono Siciliano però! (😂) mi piacerebbe tanto saperne di più e spero di visitare presto questa splendida terra. Grazie per le informazioni, mi fá piacere che sia rimasta almeno una minoranza Italiana.
@@paologalliani4172 im sorry yes any latin language is beautiful even my own spanish but italian i love their language the letters are like a symphony and smooth while french you have a strange gargle in the throat, portuguese is nice but you slur the words . the italian is pronounce every letter .
@@littlebigjohn69 En Argentina y tambien Uruguay es el idioma italiano muy presente. El español de estos lugares es por mi como italian mas facil de intiender como por esemio en otros paises del sud
@@sgrizzo48 ma pizza adesso e uguale o diversa ,. pero sli cozuma in tuto mondo. Gente che vive insijeme o viicino prende abitudini ( cibo opure musica) uno dal altro e poi se si vive 10, 12 secoli vicino opure nelo steso stato. Impero Bizantino, Serenisima opure Impero Asburgo
Sono una ragazza serba che studia la lingua italiana alla facoltà e che ama Istria! Ci sono stata più volte e per me era mooolto interessante sentire tutto questo, non sapevo che italiano è così presente lì, perché non ho nessun amico italiano che potrebbe dirmelo, perché noi capiamo i croati benissimo, come Antonino ha detto. Grazie, Giulia! 😊
Sono contento per te, auguri, pace e prosperità alla Serbia, cosi come noi viviamo in pace con i nostri vicini, sloveni e croati, nonostante il triste passato, spero che questo sia il futuro anche per la Serbia e i suoi vicini. 🇮🇹🇸🇮🇭🇷🇷🇸❤️
Ho sempre amato l'Istria. Per me' non esiste località più meravigliosa al mondo. Sia per la bellezza dei luoghi che per la cortesia della gente. 💓💓💓😘😘😘
è il primo video dal vostro canale che l'ho visto ed è stato proprio bello sentirvi entrambi, te e Antonino. io sono dalla serbia ma il croato lo conosco bene proprio come le altre lingue usate nei balcani specificando che lo sloveno ed il macedone sono due lingue diverse, magari non tanto visto l'aspetto linguistico però un cittadino semplice da una parte qualsiasi della ex iugoslavia non riuscirà a conversare bene in quelle due lingue. mia esperienza con degli amici sloveni o della macedonia del nord è tale di conversarci in una specie del croato o del serbo, il che dipende se vi troviate vicino all'un paese o all'altro. beh ci sono anche altri modi di poterci capire nei balcani sempre usando il metodo principale ovvero di parlare in una delle lingue slave riconosciute. dopo gli anni 90 e con un lascito triste dopo i conflitti tra nazioni balcaniche non è tanto ovvio se si sottintende che ci capiamo bene se e quando ci parliamo l'uno all'altro. io avrei bisogno di scusarmi con voi per degli errori in italiano visto che l'ho studiato poco durante la mia permanenza in italia per alcuni anni proprio negli anni 90 quando nei balcani parlarono le armi. antonino oltre che sia dolcissimo io lo considero italiano (più precisamente lo considero esattamente di come si sente lui) visto che vivo in voivodina, la provincia del nord della serbia (oltre 800km da Pola). comunque è bellissimo tutto ciò di cui lui ci ha parlato riguardo il popolo dell'istria, mi ricorda ai tempi quando passavo le vacanze lì e come l'ho conosciuto io la gente del luogo.
...e bravo Antonino! Hai dato una bella (e corretta) testimonianza di quella che è la situazione attuale degli italofoni in Istria. Confermo che anche io, con parecchia sorpresa, ho recentemente conosciuto dei croati della "ex zona B" che parlano di preferenza un italiano correttissimo (non solo dialetto) e sono più in difficoltà con il croato.
Mi sembra molto vantaggioso parlare due lingue. Non potrai mai capire una lingua se non ne capisci almeno due.Ottimo video! Sto ancora lavorando sulla seconda lingua!
Conoscere più lingue è meraviglioso perché ti da la possibilità di comunicare con altre culture e comprenderle anziché rifiutarle e magari combatterle. Conoscere una lingua diversa, anche se non è tra le più diffuse, è una ricchezza immensa.
@@jacopofacheris7215 mi scusi innanzitutto onore alle persone morte trovo che il suo commento è orribile e rappresenta lei . Io non ho fatto male a nessuno e non devo portare la croce per il passato di qualcuno come lei non può essere giudicato a base di quello che ha fatto Mussolini . Grazie
@@hakunamatatac2461 Semplicemente non mi interessa che tu sia offesa, perché non l’hai fatto tu ma i tuoi avi. La mia città natale ha ospitato tanti dalmati ed istriani, tra cui il mio professore di diritto e non mi piace dimenticare.
@@jacopofacheris7215 la signora ha solo fatto un commento positivo...il suo, Jacopo, invece è solo un commento razzista. Onore agli istriani italiani, che sopravvivano nella memoria, ma lei che ne sa di chi erano gli avi di questa ragazza? Che brutto gusto.
Ciao Giulia. Che bella descrizione ha fatto Antonino in quello che riguarda l'Istria. È stata veramente interessante. Ad un certo momento gli ho sentito dire : come ti ho dicho " ( almeno così l'ho sentito ) e mi sembrava un pò spagnolo 😊. Grazie mille del video. Mi è molto piaciuto. Ciao ed a presto
mia madre era nata a Pola nel 1933 Istria esule nel 1946 ,arrivata in Piemonte profuga da bambina parlava il dialetto istriano e la lingua slava oltre ovviamente la sua madrelingua italiana ,non ha però mai voluto insegnarmi la lingua croata .ho vissuto 2 anni a Pola ,parlavo solo in Italiano
Ciao! Scrivo da Mestre,.ma sono nata a Padova, da padre veneziano e mamma piranese. I suoi genitori e nonni materni dopo il '47 vennero in Italia. I genitori di mio nonno invece rimasero a Medulin. E lì ho trascorso praticamente tutte le.mie.vqcqnze, anno dopo anno. Luoghi che adoro, unico punto fermo nel.mio peregrinare x l'Italia a s fuori del lavoro di mio padre. Quindi puoi immaginare quanto mi interessino questi argomenti, quanto ne abbia sentito parlare in famiglia e quanto ne abbia letto. Terra splendida e dolorosa, per qualsiasi "etnia". Quello che però io ho notato è ch per fortuna la maggior parte delle nuove generazioni guarda molto avanti, senza dimenticare il passato certo, ma integrandosi e integrando sempre di più. Da piccola mi ricordo che quasi tutti parlavano il dialetto italo-istriano (purtroppo non ho trovato qui un corso di croato), ma adesso è più facile che un giovane ti chieda di parlare inglese. Territorio neutro e più comune. Ma il mio cuore è sempre lì Continua così, che apprezzo molto Un caro saluto
@@boruttrost5750 no. Però i miei con mia sorella, che ha 15 anni meno di me, erano in vacanza lì, quando scoppiò la guerra che portò a disgregare la Jugoslavia. Noi continuavamo a dirgli di tornare, che era pericoloso, ma non se ne rend vano conto. Alla fine le autorità locali hanno organizzato una carovana con tutti i turisti che erano incastrati lì. E con un percorso particolare li han ricondotti in Italia. Ma poi lì non M risulta che ci siano stati grossi problemi 🤷
@@silvianalesso500 il giorno dello scoppio della guerra ero a Latisana a comprare legna per una barca. Al ritorno, quando sono arrivato al confine - era chiuso, pieno di paura sono entrato in Jugoslavia attraverso un vigneto. Dopo mezz'ora di guida, sono stato accolto da una colonna di turisti in fuga dall'Istria. Probabilmente è la colonna che menzioni
Ciao Giulia. Apprezzo moltissimo queste interviste sulla vita quotidiano delle minoranze. È curioso che in questo caso sia l‘italiano la lingua minoritaria. Concordo con Antonino che la conoscenza della lingua degli altri sia la chiave per aprire i cuori.
Da secoli e sino al 1954 si è parlato a Capodistria solo il veneto/italiano, così come in tutta la fascia costiera! Poi con la Jugoslavia 350.000 istriani, fiumani e Dalmati sono stati costretti all'esodo e quelle terre sono diventate purtroppo Slovenia e Croazia! Un caro saluto ed abbraccio a tutti gli esuli istriani, fiumani e dalmati sparsi in Italia e nel mondo!!
@@luciovattovani216 L'Italia è stata violenta, non una vittima! Se non fossi stato prepotente, avresti fatto meglio. Un saluto a tutti gli optanti istriani, dalmati e fiumani sparsi per il mondo. Ricordiamo la tua violenza e i tuoi insulti nei nostri confronti, anche oggi.
Ai tempi del monopolio televisivo italiano di "mamma" RAI, Tele Capodistria, che trasmetteva in italiano, era molto seguita in Italia, come emittente alternativa (al pari, all'altro capo, di Tele Montecarlo).
Grazie, mi è piaciuto molto questa discussione. Domande buone e perspicaci, e risposte molto eloquenti. Sarò in Italia tra 4 mesi e adesso ho voglia di farmi proprio un giro per l'Istria.
Ciaooo! Ho appena scoperto il vostro canale e l'ho trovato interessantissimo!! Complimenti! Sopprattuto l'argomento del bilinguismo in Istria. Durante il mio Master ho fatto una ricerca con i bambini bilingue italiano-portoghese brasiliano in una scuola qui a San Paolo ed è stato affascinante! Senti, sarebbe possibile avere un' e-mail per poter parlare con Antonino un po' di piú su questo argomento? Grazie mille.
Un'amica parla sempre della sua nonna, nata in una casa Italiana e poi morta in una casa Slovena pero' era sempre la stessa casa. La confine s'e' cambiata.
Almeno è rimasta nella stessa casa, questo succede con le guerre, i confini cambiano, dopo la prima guerra mondiale per esempio l'Italia aumento i suoi confini.
Gli istriani sono gente speciale, molto scherzosi e alla mano. Ricordo ancora quando a Pola chiedemmo informazioni a due signori di mezza età seduti su una panchina. "Salve, parlate italiano?" "Noi SIAMO italiani! Siamo i veri polesani, alla faccia degli occupatori serbo croati!" E poi via con la telecronaca di una partita del Milan degli anni '80, che conosceva a memoria. Alla fine ci consigliarono un ristorante croato xD
@@airaction6423 Sì infatti il tono era assolutamente ironico e privo di rancore. Pensavo si fosse capito quando ho scritto che sono persone scherzose e alla fine i due ci consigliarono un ristorante croato
Ciao a tutti, con un commento provo a rispondere alle osservazioni/quesiti rivolti a me direttamente: - La descrizione di un ambiente bilingue in Istria che ho esposto con Giulia durante il video è propria della costa occidentale dell'Istria, la parte quindi più popolosa. Nella parte orientale e nell'interno non è scontato/comune che in panificio o in posta si parli o si capisca italiano, e la stragrande maggioranza della popolazione è di etnia croata. - Nella realizzazione del video ci siamo soffermati più che altro sull'aspetto linguistico, più che sulla questione di identità e di appartenenza ad una determinata nazionalità piuttosto che un'altra dell'Istria e degli Istriani, argomento sul quale ho comunque la mia opinione che si può snocciolare magari in una discussione dedicata, senza problemi ; - Grazie per la correzione, ITALOFONO :D; - Non metto in dubbio che l'esistenza e la presenza delle lucciole non sia circoscritta alla penisola Istriana, vi chiedo di provare a capire che quello che racconto si basa sulla mia esperienza da topo di città che frequenta il cugino di campagna, credo che comunque alla domanda "quali sono i vantaggi del vivere in Istria piuttosto che in Italia?", lo stile di vita più genuino, l'ambiente meno contaminato e un ritmo della quotidinianità più rilassato e con maggiore attenzione ai rapporti interpersonali possa essere una risposta rappresentativa per tanti di quelli che come me vivono entrambe le realtà, questo senza per forza togliere qualcosa alla realtà riscontrata in Italia. Anzi, personalmente devo dire che mi trovo in armonia con entrambi gli habitat; - Ho l'accento veneto perchè sono di Verona, come precisato ad inizio intervista. L'accento istriano è piuttosto diverso (ma immagino che per chi non viene dal Triveneto la differenza non risulti così marcata), è sostanzialmente un triestino meno cantilenato, con le vocali meno aperte, e con una tendenza a far diventare š la s, ž la z etc.. se volete farvi un'idea di come suona la parlata istro-veneta, questo video e il relativo canale vi aiuteranno th-cam.com/video/3Q-uXcQCrPA/w-d-xo.html - Il giorno del ricordo è appena passato. Vedo che tanta gente, interpretando il mio background, prova a dedurre che la questione esuli sia stata toccata solo marginalmente per nascondere qualcosa. In realtà, se incalzato sull'argomento, potrei parlare per giorni, avendo anche avuto la "fortuna" di conoscere ed intervistare famigliari ed amici esuli che mi permettono di condividere esperienze ed aspetti molto interessanti per chi vuole realmente conoscere la storia. E' solo che qua l'argomento designato era un altro, tutto qui. Per me è chiaramente una ricorrenza molto sentita, e sono felice che in Italia ci sia molta più consapevolezza, molta più awareness circa la vicenda rispetto a un tempo, da piccolo ricordo che soffrivo molto del fatto che NESSUNO sapesse delle radici italiane (o venete :) ) dell'Istria, per non parlare del fatto che nessuno sapesse cosa fosse una FOIBA o che avesse una vaga nozione degli eventi. - per dovere di cronaca, ad un certo punto il video spaccia involontariamente per Parenzo alcune immagini di Rovigno, doveroso precisarlo, visto che si tratta sì di due città bellissime, ma è pur sempre un derby e non vanno confuse :D Quello che volevo precisare l'ho fatto, per altri chiarimenti resto a disposizione :D
Io sono stato tante volte in vacanza in Istria, ho sempre parlato in italiano e quasi tutti mi hanno capito, tranne le commesse che lavorano per una famosa catena croata di panifici, li ho fatto veramente fatica a farmi capire e a capire, ma poi negli altri negozi non ci sono stati problemi e neanche per strada a chiedere informazioni oppure nei ristoranti. Ho domandato a qualche croato come mai sapesse parlare perfettamente l'italiano, con grande stupore molti di quelli a cui ho fatto questa domanda non erano neppure istriani, ma provenivano dalla Croazia centrale, un commerciante di souvenir a Parenzo mi disse che lui proveniva di Zagabria e sapeva parlare perfettamente l'italiano perché aveva studiato l'italiano all'università di Zagabria e che lui poteva fare il professore di italiano nelle scuole croate, ma decise di vendere souvenir Ma una cosa che mi ha colpito fu che una volta decisi di andare in auto a Fiume, partendo da Parenzo dove alloggiavo in albergo, durante la strada, ci fu un componente della mia compagnia con cui ero in vacanza che si sentì male, ebbe un abbassamento di pressione, quindi decisi di uscire dalla statale e mi sono imbattuto in un vicolo cieco composto da poche case, li ci siamo fermati, in attesa che questa persona si riprendeva, una signora che abitava li vedendo quel movimento di fronte alla sua abitazione, esce dalla porta e ci chiede in italiano che cosa fosse successo e se avessimo bisogno, quello che mi impressionò è che la signora che era venuta in nostro soccorso oltre sd essere gentile e cordiale, nonostante dall'aspetto sembrava di etnia slava parlava perfettamente l'italiano, io credevo che arrivati in quella zona, addirittura in un sparuto villaggio sarebbe risultato difficile trovare persone che parlassero l'italiano, visto che Abbazia pure ai tempi dell'annessione all'Italia era per la maggior parte slava. Io domandai a questa signora come faceva a conoscere l'italiano e lei mi aveva risposto che era grazie al fatto che lei vedeva la TV italiana da casa e perché a scuola gli avevano insegnato l'italiano, ma a qualcuno della mia compagnia non convinse quella risposta anche perché noi italiani studiamo nelle scuole l'inglese e francese per anni, ma se ci mettessimo a fare una discussione con un francese o inglese difficilmente riusciremo a fare in discorso articolato.
I canali TV di Berlusconi hanno contribuito molto alla lingua italiana in Istria, purtroppo RAI I, RAI II ..... erano codificati, un'altra sciocchezza dell'amministrazione statale
Si vero. Mio ex fidanzato italiano non sapeva fare una conversazione in inglese o spagnolo. Lui aveva fatto spagnolo, no francese. Anche altri amici non sanno fare una conversazione in inglese. Quando andavo a Roma con mio marito a trovare gli amici, io sempre dovevo tradurre. Mio marito non sa l'italiano e lamentava che in Italia nessuno sa inglese come in Istria e in Svizzera italiana.
TV sinkronizata in Italija ,, e uno dei ragioni perce generacioni di italijani cresuti prima del internet sono taglijate del filing per lingve. Mia esperienza da italija . Persone nate prima del ani setanta non sono capace capire diferenze tra le grupe lingvistike tipe capire se persona parla lingva slava, germana opure arabo. Per me (croato) era dificile da capire finke non o visto TV italijana dove John Veyn parla italijano oficale a banditi mexicani dialeto sud italiano. Come avere senso per le lingue se non li senti ne ance. Skuza per mijo modo di scrivdre. Parlo italiano cozi cozi pero scrivdre non sono capace
@@pietrofarris4681 sono tra le lingue molto difficoltose da imparare. Una volta che parlano una lingua slava non trovano particolari difficoltà a imparare le altre lingue
grazie per il resoconto dell'interessantissima esperienza in Istria. Io vivo in Alsazia, al confine con la Germania e la Francia. Anche qui è interessante sperimentare la doppia cultura di una regione di confine.
Sinceramente, da friulano, posso dire che la comunità slovena, istriana , croata e carinziana potrebbero benissimo convivere in assoluta tranquillita. La mittel Europa come regione\stato sarebbe senz'altro una occasione per pacificare l area. In fondo, abbiamo in comune più di quello che teoricamente hanno deciso "capi di stato stranieri" che nulla sanno delle nostre origini linguistiche, culturali, sociali e perché no, gastronomiche.
Grande Mario abbiamo buttato a mare secoli di mitteleuropa la nostra macroregione non temerebbe confronti culturali e anche economici con il mondo odierno
Mario sono pienamente d'accordo con te . Ancora sotto la ex Jugoslavia, quando c'era il muro di Berlino, un tentativo di riseminare questa idea era stato fatto con Alpe Adria. In fin dei conti, come recitava il titolo di un libro, se non sbaglio di Stefan Zweig, l'Austria era un Paese felice, in cui convivevano molte nazioni, c'era il trilinguismo (tedesco italiano croato/sloveno) anche nei documenti ufficiali, le città cambiavano volto , c'era il tentativo di modernizzare la società, di portare l'istruzione nei paesetti più piccoli e via dicendo. Sono poi sorti i nazionalismi che se da un lato avevano ragione d'essere, a conti fatti hanno portato alla prima guerra mondiale, ai regimi, alla seconda guerra mondiale ad altre guerre fino alla difficoltà odierna di ritrovare quell'unione in un ambito più ampio.
Complimenti per il video, molto interessante! Una domanda per Giulia: hai un accento che non riesco a distinguere e che sembra un misto di torinese, sardo e triestino.. da dove vieni? 😂 Grazie, e portate altri contenuti come questo, sono fantastici! 😇
@@piazzasquare non per far analisi somatiche ma Giulia assomiglia a molte ragazze di TS e muggia. La prima volta che l'ho vista in video ho capito immediatamente che era di TS.
Qualche ultimo superstite Italiano esiste ancora in Dalmazia. Hanno anche aperto recentemente un asilo nido, dopo 1000 battaglie con il governo Croato che non voleva proprio vedere gli Italiani a Zara
@@davidetoffoletto9981 invece ho letto che il governo della ex yu no ge ne voleva proprio sentir de italiani a Zara. Infatti,pare che la comunità degli italiani a Zara nasce nell 91' con disintegrazione della yu. Cmq bisogna pure dire e che nella yu esisteva sempre la repubblica di Croazia. Perciò si deve approfondire la questione. E che il governo sia croato o quello sloveno ci vuole tanto bene nn bisogna neanche sognare sta cosa....
Giusto...l'importate però è NON DIMENTICARE, se non altro lo dobbiamo ai tanti morti, solo perché italiani ed ai tanti esuli! VIVA LA PACE FRA I POPOLI!!!
L’esodo, a seconda delle località, si è svolto in diversi modi e dinamiche. Quello che riporto qui non è la verità unica e assoluta ma una sintesi delle esperienze avute in quegli anni, più o meno dirette, della mia famiglia, dei nostri amici, vicini e conoscenti. Quando i partigiani, che poi erano di diverse nazionalità, hanno preso il potere, nei primi giorni hanno eliminato molte persone che ritenevano collaborazionisti dei fascisti e dei Tedeschi o possibili futuri avversari politici, le quali non erano riuscite a scappare prima. Alcuni hanno perso la vita per squallide vendette personali. E chiaro che in quei momenti molti Italiani si sono sentiti in pericolo e hanno avuto paura ma poi le acque si sono calmate. Molti erroneamente pensano che gli Italiani sono stati cacciati via o deportati subito, per decreto come è stato fatto con i Tedeschi-Volksdeutschen delle zone rurali della Slavonia, cosa non è vero. È importante dire che l’esodo dall’Istria e da Fiume si è svolto in forma di “opzione” prevista dal Trattato di pace, cioè in modo più o meno organizzato. Di conseguenza non era realizzabile in tempi brevi e per ciò è durato ben 12 anni. A me sembra che gli storici italiani non hanno mai dato alcun risalto al fatto che i comunisti jugoslavi erano ben consci che se non volevano che nelle zone ex italiane l’economia si fermasse completamente non potevano liberarsi subito dei tecnici e della manodopera specializzata italiana. Perciò, in un primo momento, nelle fabbriche, negli enti statali e nelle banche si sono limitati a sostituire con persone di loro fiducia solo i direttori, i commissari politici e qualche altro dirigente superiore, tanto più che la maggior parte di questi era già scapata con i fascisti. Il resto del personale a continuato a lavorare per diversi anni finché non hanno potuto realizzare individualmente il diritto di “opzione”. Così a Fiume. Credo che nelle città istriane non sia stato molto diverso. I miei nonni e zii sono rimpatriati nel 1947 e a parte le scomodità del trasloco non hanno avuto particolari difficoltà. Mia madre invece è rimasta a Fiume perché nel frattempo si era sposata con un cittadino Jugoslavo. La mia famiglia e più tardi anche io abbiamo avuto molta fortuna, siamo usciti indenni da tre guerre e dato che ci siamo sempre tenuti lontano dalla politica siamo riusciti a evitare molti guai. Le pressioni sugli Italiani di optare per l’Italia ci sono state, a volte aperte, a volte celate, almeno finché non e stata concessa alla Jugoslavia la zona “B”. Dall’altro lato l’Italia invitava i propri cittadini e specialmente gli impiegati statali, dei diversi enti e delle banche di rientrare in patria. Credo che sia chiaro che gli Italiani regnicoli in vent’anni non sono affatto diventati Istriani o Fiumani e poco o niente li legava a queste terre, perciò non hanno avuto bisogno di particolari pressioni e hanno subito e ben volentieri accolto l’invito del governo italiano. Non erano contenti di traslocare però desideravano ritornare in Italia al più presto possibile, tanto più che avevano ricevuto assicurazioni che avrebbero mantenuto il posto di lavoro. Per questa ragione non dovrebbero essere considerati esuli nel vero senso della parola, ma rimpatriati. Del resto in Italia si stava economicamente meglio grazie agli aiuti degli Americani e questo di per sé era già un forte incentivo. Naturalmente non tutti, non in tutte le zone e non durante tutto il periodo del esodo hanno potuto fare una scelta razionale e libera e non tutti sono stati bene accolti in Italia. Dopo che i primi hanno cominciato a partire legalmente si è innescata la psicosi del gregge e presto a questi si sono aggregati molti altri tra i quali tanti Croati e Sloveni che avevano la cittadinanza italiana, e allora l’esodo e presto diventato di massa. Un certo numero di persone che per varie ragioni non potevano espatriare legalmente hanno tentato di scappare via terra, altri via mare. Alcuni di loro sono riusciti nel intento, altri hanno perso la vita. Naturalmente, il vuoto lasciato dai esuli e dai rimpatriati è stato colmato da altre etnie venute dall’entroterra jugoslavo (Croati, Serbi, Macedoni, Albanesi e altri). Molti Veneti autoctoni e un certo numero di Italiani sono rimasti e hanno condiviso le difficoltà con le altre etnie. Nel 1953 è scoppiata la crisi di Trieste (zona “A”) e per far pressione sul Italia le autorità Jugoslave hanno abolito l’Italiano come lingua di insegnamento in un certo numero di scuole in Istria. Più che altro si trattava di scuole in zone che erano ritenute di maggioranza slava. In verità, non hanno inventato niente di nuovo. Vent’anni prima le autorità italiane hanno in modo simile abolito il Croato e lo Sloveno come lingue d’insegnamento e di liturgia, mentre i squadristi hanno incendiato e distrutto la gran parte dei circoli e delle sale di lettura croate e slovene innescando l’esodo verso la Jugoslavia. Negli anni cinquanta, a Fiume la situazione era più o meno tranquilla e non c’erano problemi insopportabili per la minoranza Italiana. Magari era meglio evitare di parlare in Italiano nei villaggi limitrofi dove era ancora fresco il ricordo delle brutali scorrerie delle Camicie nere. Comunque, anche quando da bambino l’ho fatto, mai ho avuto per questo problemi. Se oggi in Croazia esiste la minoranza italiana organizzata, prima di tutto bisogna onestamente ringraziare i dirigenti comunisti dell’Unione Italiana che fino al 1990 si sono prodigati a sviluppare e difendere tutte le sue istituzioni. Col tempo molti dei nuovi arrivati hanno imparato l’Italiano dai vicini o dai collegi di lavoro, un certo numero di questi ha iscritto i loro figli alle scuole Italiane, e da una ventina d’anni in qua allo stadio, insieme a “Rijeka, Rijeka”, si sente scandire “forza Fiume”! Pure i dirigenti delle associazioni dei Fiumani esuli in Italia hanno cambiato in senso positivo l’atteggiamento verso i Fiumani rimasti e le attuali autorità della città. Una goccia d’ironia: a molti giovani nati a Fiume quando facevano il servizio militare nel'APJ, a prescindere dalla loro etnia e dalle loro convinzione politice, sucedeva ancora nel 1975 di venir etichettati come fascisti da una parte di ufficiali serbi primitivi e ignoranti. Io penso che l’Italia ha in un certo senso perso le terre avute con il trattato di Rapallo già nel 1941 quando e entrata in guerra contro la Jugoslavia, a fianco dei Tedeschi. Con una guerra le ha ottenute, con un'altra le ha perse. Chi troppo vuole nulla stringe! Fate voi le vostre conclusioni.
Bravissimo!! Mai conclusione/ spiegazione della storia delle nostre terre, più lucida e reale della sua!! Condivido ogni virgola da Lei scritta!! Io sono " troppo giovane" e per ciò non ho vissuto di persona quei tempi, ma mia nonna ( nativa dell'isola di Veglia e sposatasi in Istria con mio nonno ) mi raccontava sempre di storie vissute uguali a quelle descritte da Lei. Poi, giustamente la verità assoluta non esiste!! Ma la linea è quella da Lei descritta! Complimenti. Saluti da Buje/Buie 😄
Ma perché non avete intervistato direttamente qualcuno della minoranza italiana che vive lì stabilmente in Istria? Sarebbe stato molto più interessante. La comunità italiana è vivace e attiva e ci son tante associazioni, tramite cui contattarli.
La mia prima materia preferita in assoluto è l'italiano contando insieme l'antologia, la grammatica e la letteratura come discipline specifiche nello studio della lingua italiana messi tutti quanti insieme quindi dunque è fondamentalmente moltissimo importante ricordarmi la fase dell'automatizzazione ok indipendentemente indifferentemente dagli altri componenti e dall'ordine numerico e la matematica ovviamente non ha importanza ok d'altronde tutto quanto terminologico neutrale
Bel video interessante ….Comunque è incredibile se riflettiamo che noi tutti viviamo sullo stesso granellino di sabbia che gira attorno ad una palla di gas
Perché dall'Istria non sono emigati gli Italiani, è emigrata l'Italia, lasciandoli in balia di non italiani che li odiavano per le porcherie combinate a loro danno dal fascismo. Facciamo finta che tu sia di Bologna e che Bologna da domani diventi finalndese. In pochi anni i Finlandesi diventano il 90% dei cittadini di Bologna, ma tu ostini a non andartene e figuri tra il 10% degli italiani bolognesi rimasti. Ti sentiresti un sopravvissuto o no?
Quando andavo alle medie la geografia era il mio piatto forte in particolare la ex Jugoslavia in particolare l ' Istria dicevo in me un giorno io andro' a visitare questa zona poi nel 1990/92/93/94/96 andavo in vacanza a parenzo agosto al camping lanterna e tutte le città' dell' Istria sono bellissime mi mancava di visitare Pola sono passati 25 anni dall'ultima visita e ricordo ancora con enfasi quei giorni Istria con amore
Ciao Daniela, non ho preferenze, sono belle, ben conservate e adeguatamente “sfruttate” entrambe, forse quella di Pola non la sento mia tanto quanto quella di Verona, Parenzo e Pola sono due città distinte. Grazie della domanda 😅
Dove vivo io Provincia di Cosenza ITALIA!! ci sono le lucciole ... In città non ci sono vero! ma in campagna si!! in Italia non ci sono solo città...ma una miriade di paesini immersi nella natura ...dove 100% le lucciole sono presenti!
Sono istriana,sono nata e vivo ancora qui,vivo nella zona di Umago,Buie,Cittanova dove la lingua italiana è ancora molto diffusa,come hai nominato tu ho frequentato asilo,scuola elementare media e superiore italiana,a casa parlo solo l'italiano/dialetto e quindi mi trovo meglio parlare l'italiano rispetto il croato,con il quale nonostante ci abiti qui da 18 anni non l'ho ancora imparato bene,questa cosa mi penalizza a volte e da bambina non ero mai accettata dai croati per questo motivo,crescendo vedo sempre meno odio e solo un bel grande popolo,l'italiano è la seconda lingua ufficiale in Istria
Ima već godinu dana otkad si napisala komentar. Svake godine sam u Istri pošto imam tamo vikendicu. Upoznao sam mnogo italijana koji su odrastali tamo a prvi put čujem da neko nikako nepriča hrvatski haha (no offend) Pa me sad zanima kako ti sad ide? Ja sam istrijan i italijiani iz hrvatske su naš narod i poštujem vas puno
@@bokiboskovic2104 ma nije da neznam pricati hrvatski, ali pogrijesim dosta padeza i ne dodu mi neke rijeci, i cuje se moj naglasak, ali problem je da stvarno nisam imala skime pricati, stvari za svakodnevni zivot znam bez problema, neznam recimo napraviti dobru razgovori i te stvari, ali sada mi ide puni bolje jer sam bila godinu i pol dana u vezi sa jedan decko koji je pricao samo hrvatski
Caro Antonino, io non sono mezzosangue istriano come lo sei tu e certi dettagli li coglierai molto meglio di me. Frequento l'Istria da quando ero bambino (da più di 30 anni...) con puntate anche nelle isole quarnerine e in Dalmazia. Ho una cara amica profuga istriana, i cui racconti mi spezzano sempre il cuore. Noto, con profondo rammarico, che negli ultimi 15 anni si sta inasprendo sempre di più il rapporto che hanno i croati con i turisti italiani: ti parlo da viaggiatore rispettoso e curioso e non da italiota casinista ed ignorante. Il bilinguismo sta sparendo abbastanza velocemente: a Parenzo, che frequento da tanti anni, quando parlo italiano storcono il naso (ma lo capiscono eccome!) ed a volte devo parlare inglese! Stanno sparendo velocemente tutti i madrelingua italiani e pure quelli che praticavano un attivo bilinguismo. Anche nel Quarnaro, noto questa sorta di astio verso gli italiani. Situazione diametralmente opposta in Dalmazia, dove incontro solo gente calorosa ed amichevole (ho un carissimo amico a Spalato). Ho capito che c'è una forte impronta culturale (un po' come da noi tra nord e sud) ma non capisco questo veloce deterioramento della considerazione degli italiani e della lingua italiana in Istria.
Io sono residente ma non ho la percezione che i turisti Italiani vengono trattati male in generale, perciò mi chiedo se è così male come dici tu ma allora cosa li motiva di venire così in massa e ripetutamente? Quanto alla lingua e chiaro che con il passare del tempo l’uso attivo diminuirà per cause naturali. I vecchi muoiono i giovani contraggono matrimoni misti. Se un certo numero di Italiani oltre confine volessero scegliere di trasferirsi in Istria, acquistare immobili e investire in attività, come fano diversi Inglesi e Tedeschi, potrebbero sicuramente ribaltare la situazione.
@@igordoubek3513 Caro Igor, tu hai il punto di vista di locale mentre io rimango sempre un turista, anche se di vecchia data. Io dico sempre che bisogna starci in un luogo per almeno qualche mese l'anno, stringere legami con i locali e parlare benino la lingua locale per poter dire di ragionare da residente (come lo sei tu). La sensazione soggettiva che ho avuto, almeno in Istria che frequento da tanto tempo, è che sembra si sia instaurato un maggior distacco con i turisti italiani. Non saprei dirti per quanto riguarda i turisti tedeschi, austriaci ed altri. Con i vecchi conoscenti croati non ho assolutamente problemi (per esempio, un mio vecchio conoscente che mi ha affittato molto spesso il suo appartamento nel corso degli anni). Sensazione che ho avuto anche nella regione litoraneo-montana e nelle isole del Quarnaro (es. Veglia, Lussino, Cherso). Altro impatto andando verso sud, da Zara in giù.: ciò non esclude che si possano incontrare lo stesso certi cafoni, come qualsiasi parte al mondo. Con quel che ho detto, restringendo il discorso all'Istria, non dico che i rapporti si siano deteriorati di brutto ne' ti devi ritenere offeso, come mi pare di intuire (scusami se ho capito male). Molti italiani ci vengono per il bellissimo mare, i bellissimi paesaggi, il minore casino rispetto alle coste italiane e per il fatto che l'italiano si parlava senza problemi e viene capito da tutti.
@@igordoubek3513 Io, che abito in provincia di Venezia, posso dirti che i veneziani non trattano affatto bene i turisti: croati o non veneziani che siano. Ed i veneti, in generale, non sono affatto calorosi: ti dico che, se li frequenti spesso e parli il veneto, l'atteggiamento cambia radicalmente. Bisogna essere obiettivi verso sé stessi, a volte.
@@bren_mcguire Non preoccuparti non sono il tipo che si offende facilmente. Ho ragionato un po' su quello che hai scritto. Conoscendo bene gli Istriani e i Quarnerini, Italiani e Croati, mi è difficile credere che i ristoratori di queste zone siano riluttanti verso qualsiasi turista perché vivono grazie a loro e in particolar modo verso gli Italiani. Da settant’anni la gente di queste zone va fare acuisti (alimentari, abbigliamento, elettronica, elettrodomestici, piastrelle e cento altre cose) a Trieste, Monfalcone, Palmanova, Portogruaro ….. Tantissime donne hanno lavorato decenni come commesse a Trieste, moltissimi cantierini Fiumani e Polesani lavorano ancora oggi a Monfalcone, non parliamo delle badanti. Più o meno sono coscienti che hanno ben bisogno dell’Italia. Però la tua percezione può avere un’altra causa. Grazie a la crisi economica moltissimi giovani sono andati a lavorare in Germania e in Irlanda. Di conseguenza la manodopera scarseggia. Uno dei settori più colpiti e quello turistico-alberghiero. I ristoratori e gli albergatori sono obbligati ogni anno a impiegare manodopera stagionale che viene dall’nord del paese e spesso dalla Bosnia se non addirittura dalla Serbia. Molte di queste persone non hanno nemmeno una qualifica adatta e probabilmente non sanno comportarsi in modo adeguato con i clienti. In ogni caso credo che questi trattino ogni turista nello stesso modo a prescindere dalla nazionalità.
la svizzera parla lo stesso dialetto di noi milanesi, perché era diocesi ambrosiana.Somiglia molto di più il loro dialetto al milanese del lecchese o del comasco che sono confinanti
@@gianniazzaro4978 boh, io ho notato questa cosa, lo capisco benissimo il ticinese, mentre se esco giusto 20/30 km da Milano fatico a capire tutto, vedi Bergamasco, Lecchese, Comasco, Lomellina, e pavese. Abbiamo tutti una radice comune di base, cioè siamo al 100% tutti lombardi, ma chissà perché, caso unico in Italia, siamo una babele di varianti, soprattutto legate alla pronuncia. Oh, mia opinione, da umile peccatore meneghino
Belissima video. Come Croato di Poreč - Parenzo confermo tutto che Antonino ha detto. Antonino ha detto che vive a Parenzo ma avete mostrato la foto di Rovinj - Rovigno😉
l'Istria è una terra meravigliosa, che ho avuto modo di visitare in passato e l'italiano, per quanto ostacolato nel corso degli anni, ancora sopravvive con caparbietà. Comunque la lingua italiana ha anche una storia multicentenaria anche qui a Malta, dove abito, dove è stata lingua ufficiale sino al 1934. Inoltre, la lingua italiana è stata molto appresa qui anche grazie al fatto che riceviamo segnali della TV italiana, anche se in sti anni con i canali digitali, ormai l'inglese (che io comunque parlo fluentemente) ha spopolato ed è oramai predominante
Dite ad Antonino che si dice italofono. Per il resto, bel video, e' interessante conoscere meglio la quotidianita' di posti che non si conoscono. Grazie per averlo prodotto
E adesso con sto video sai tutto....è meglio che ti compri qualche bel libro che parla delle foibe e di quello che hanno combinato gli slavi alla fine dell a 2 guerra mondiale
A che scopo ricordare solo le foibe? A sto punto si tira fuori tutto, massacri fascisti compresi, e alla fine ci si riconcilia. L'astio e la rabbia che portano di buono?
@@calogerohuygens4430 semplicemente perché le foibe sono il frutto di una pulizia etnica nei confronti degli italiani residenti e soprattutto perché la guerra era già finita quando hanno iniziato la pulizia etnica. Ricordo che il grosso degli infoibati è stato buttato vivo dal 1945 al 47 e tra loro c'erano pochi fascisti, che erano già scappati. Erano perlopiù civili uomini e donne (molte violentate prima di morire) che avevano la sola colpa di essere italiani
Sono istriano e quando un "italiano vero" mi dice "ma come parli bene l'italiano" io gli rispondo "anche tu". Spero sia chiaro il concetto. Non va fatta confusione tra l'attuale territorio politico dell'Italia e l'estensione territoriale della presenza italiana autoctona plurisecolare. Gli italiani dell'Istria sono italiani quanto i lombardi e i siciliani, solo che gli attuali confini, specie tra quelli che non ne sanno nulla, rendono la comprensione di un dato semplice e legittimato dalla storia, difficile e fuori dagli schemi mentali consueti dell'italiano medio, sovente distratto e colpevolmente disinteressato
Ciao, spero che in futuro parlerai della minoranza albanese in Italia, ovvero gli Arbëreshë. Ciao e a presto, complimenti per il tuo canale, molto ben fatto ☺️.
Definirla minoranza "albanese" mi sembra un po'fuorviante, almeno per quanto riguarda quelle molisane che conosco bene, sono italiani 100% anche se alcuni mantengono le tradizioni e lingua (che, così mi è stato detto, non è molto comprensibile per gli albanesi di Albania perché è un albanese molto datato)
L'importanza del BILINGUISMO - noi ne parliamo, e lo festeggiamo in tutta Europa, con alcuni artisti del settore - qui lo Show con Debrydelys Deeberdeyn - th-cam.com/video/cED-4vE7jYs/w-d-xo.html
Moving on from the atrocities of fascisti in this area. Its good to see respect given to all on both sides of the border to teach their mother tongue and not be discriminated.
Io sono italiano e studio croato lingua che mi piace tantissimo. Ho preso una seconda casa in un’isola e sono lì molto spesso. I croati sono un popolo splendido almeno quelli che ho conosciuto io, ho sempre trovato finora un atteggiamento molto cortese da parte dell’autorità. I tempi sono molto più tranquilli e luoghi più sicuri.portando a spasso il cane alla sera nella mia isola mi ha spesso capitato di incontrare gruppi di bambine che tornavano a Casa dopo incontri scolastici serali in piena sicurezza. Credo che a raccontarlo in Italia la gente non ci creda nemmeno.
Il ragazzo ha descritto perfettamente l'Istria odierna. Lui per eccellenza é un vero Istriano. Oggi l'Istria é sicuramente uno dei posti piú belli per vivere. Bravo legendo
IL RICORDO E IL DOLORE PER LA NOSTRA POPOLAZIONE;750 MILA PERSONE ITALIANE CHE ANNO DOVUTO LASCIARE LE LORO CASE,TERRE, TUTTO QUELLO CHE AVEVANO,DA CAPODISTRIA,FIUME,POLA,ZARA,CHE DOLORE ,E LE FOSSE COMUNI DI BASOVIZZA??? IL DOLORE PER ME È ANCORA TROPPO FORTE. IL SIGNORE BENEDICA FRATELLI CARI LA VOSTRA PERMANENZA IN QUESTI TERRITORI EX ITALIANI. DA VOSTRO FRATELLO DOMENICO GIAMBATTISTA DI ISCHITELLA FG ITALIA, EUROPA L'UMILE SERVO DELL'ETERNO NOSTRO SIGNORE E DIO BENEDETTO IN ETERNO AMEN.
Io faccio gemellaggi con la città di Fiume, e diverse volte sono entrato in contatto con la comunità italiana e ho partecipato una sola volta ad una loro attività
Solo qualche anno fa a Pola ho incontrato turisti italiani giovani che apprezzavano le bellezze architettoniche della città vecchia ,che sono soprattutto romane e veneziane , e sono rimasti di stucco quando ho detto che la città aveva fatto parte della Serenissima fino al 1797 e per diversi secoli.
Molti anni fa, a Parenzo, mi si è avvicinato un anziano il quale, vedendo la targa della mia auto (Padova) si è rivolto a me in istro-veneto. Dato che lo capivo al 90%, ho risposto in veneto...ed abbiamo avuto una lunga e bella conversazione.
Non ci potrà mai essere decente convivenza con la ormai minoranza Italiana, se non vengono doverosamete restituiti diritti&esprpriazioni, subiti, dimenticando la "pulizia etnica" perpretata da Croati&Sloveni.
@@satiricalghostpuoi anche aggiungere i massacri dei fascisti che hanno fatto molte più casualità dei partigiani....così che e meglio che stai zitto...
Apperttmanzzoo MAVRA Vedranka a Ante Pllacco KUK LJICA, Isslanddo UGLJAN. CR ROATTEII😅.
i like italian people. Greetings from Croatia to my Catholic brothers🇭🇷🇮🇹
Go and look what your people did to the istrians..S H A M E
Antemurale Christianitatis 🇮🇹❤️🇭🇷
Ludo volim Hrvatsku, za desetak dana ću konačno biti u Novigrad za praznike, ali san bi mi bio živjeti tamo 💓
Gli stessi cattolici che con spirito anticristiano massacrarono Ortodossi ed Ebrei?
✝️🇭🇷🇮🇹❤️
Ciao!!! Sono Croato e io studio e imparo la lingua italiana perché mi amo la lingua molta! Grandi baci di Mostar!!
Bravo complimenti .
@@danielaxivitz6188Grazie mille, scusi perché non ho visto la tua risposta prima🥰Ora ho migliorato un po’ la lingua, posso capire quasi tutto e parlo meglio di prima!
Ora vedo che ho fatto uno sbaglio io amo o solo amo* mi amo significa che io mi amo😂
@@LunarEchoes1
Bravissimo continua cosi' !!!!
@@danielaxivitz6188 Grazieee!!! Questo significa tanto per me
Essendo Istriano me stesso, posso dire che avete spiegato molto bene il concetto dell Istria . Complimenti, saluti da Siciole ( slovenia)
mio nonno era di Rovigno. Tu di dove sei?
Molte persone parlano italiano nella Slovenia 🤔?
@@Lichtgeschwindigkeit196 L'istria è una regione suddivisa su 3 stati, Italia Croazia e Slovenia
@@emanuelecuzzi4135 siciole lo ha scritto
@@gegniopazzo1913 Sicciole (in sloveno Sečovlje), che è un paesino che fa parte del comune di Pirano (Piran in sloveno) Ci sono le saline lì
Un saluto da Dignano d Istria, fatto scuola elementare italiana a Dignano e scuola superiore italiana a Pola. Con mia mamma, sorella, nonni e zii parlo in italiano in dialetto, con mio padre e mia moglie in croato. Con mia figlia di 4 anni anche parlo in italiano 😁
Ho 30 anni, ed ho molti amici con cui parlo in italiano dialetto qui. Anche quelli che non parlano italiano, lo capiscono nel 99%.
Tanti saluti 😁🤘👋
Fai bene, la cultura istriana deve rimanere viva, quando un popolo perde la propria lingua perde anche la sua identità
Bravi! Complimenti a tutti e due per i buoni propositi con i quali avete fatto questo video. Sono sempre contento quando vedo gente giovane con la mente aperta, indipendentemente a che etnia appartenga, che anno la voglia di capire gli altri e le diverse situazioni nazionali e territoriali. Avete aperto una finestra onesta sulla minoranza Italiana sulla sponda orientale dell’Adriatico, della quale anche io faccio parte. Vivo a Fiume, ma conosco benissimo la situazione in Istria. Come ha ben spiegato Antonino, la maggioranza degli appartenenti alla minoranza Italiana oggi ha radici miste, pochi sono rimasti etnicamente puri. Comunque, grazie agli accordi e all’supporto finanziario degli stati croato e italiano hanno mantenuto la lingua, la cultura, le scuole, La Facoltà di studi interdisciplinari, italiani e culturali all’Università Pola, un giornale e a Fiume anche una compagnia drammatica stabile. Lo trovate nel mondo un altro gruppo etnico italiano con tutto ciò?
Nel passato non sono state sempre rose e fiori, ma adesso la nostra attuale convivenza con il popolo Croato e veramente pacifica, anche se qua e là sempre salta fuori qualche crettino di turno.
Non ho l'intenzione di dilungarmi con citazioni di fatti storici troppo spesso distorti, “dimenticati” o deliberatamente ignorati dalla storiografia di parte del passato per rompere le illusioni di quelli che ancora oggi vivono il sogno di poter recuperare territori da loro ritenuti ingiustamente persi. Mi esprimerò piuttosto così - in Istria, quando gli stati nazionali hanno voluto “proteggere” con la propaganda e i sotterfugi, o peggio, con la forza la parte di popolazione che riteneva appartenesse alla loro etnia, il resto degli Istriani se la sono sempre passata molto brutta. Prima e successo ai Croati e Sloveni e poi anche agli Italiani.
Qualcuno si e chiesto dove sono finiti gli Italiani di Zara. La gran parte di loro sono stati evacuati dai Tedeschi nel 1944, per lo più in Italia, come conseguenza dei massicci bombardamenti degli alleati, tra il novembre del 1943 e l’ottobre del 1944, che hanno distrutto più del 85% della città. Una parte dei pochi rimasti sono emigrati dopo la guerra.
Complimenti. Ottime collocazioni! Grazie.
Almeno che gli americani restavano a FIUME, oggi parlavo l'italiano e l'inglese, cosi' parlo l'italiano ed il croato e anche sono andato a scuola in lingua croata !!!!!! Ma venuto in Italia, mi dissero che ero SLAVO ????????? La famosa politica sporca !!!!!!!! E non mi danno neanche la pensione italiana, perche' non mi danno nessun contatto con qualche AMBASCIATA oppure CONSOLATO !!!! BELLA LA POLITICA DEI TERRESTRI, VERO ???
Piccola domanda ma.......sono l'unico a cui piacerebbe che noi gli sloveni ed i croati andassimo finalmente d'accordo? Cioè non sai che urto mi da quando la gente parla a vanvera per riprendersi "quattro sassi" come gli dico sempre per prenderli in giro.
@@sgrizzo48 Non sei l’unico, anzi ci siamo in tanti. Allegro, tra la gente comune più o meno andiamo d’accordo e come! Sarebbe meglio se la cosa si allargherebbe ai governi. Ogni tanto manifestano una certa dose di buona volontà ma non vanno mai fino in fondo. Le cose si potevano risolvere già da tanto tempo ma il problema sono i “piccoli” politici i quali devono mostrare i muscoli in ogni occasione!
@@igordoubek3513 grazie mille della sua testimonianza 🥲 e si purtroppo i governi certe volte si comportano in delle maniere che dire infantili è dire poco, un vero peccato. Io AMEREI iniziative congiunte che risanano finalmente le cose tra le due penisole, per me il giorno che ci sarà un'unità tra i popoli (ed i governi) del mediterraneo sarà festa grande ❤️
Si lo so, sono un po' un'utopista, ma dove sta scritto che è vietato sognare? ;) ❤️
Comunque grazie ancora ^^ ❤️
🇭🇷❤️🇮🇹❤️🇸🇮
Bravi ragazzi. Un ottimo video. Saluti da Pola.
Grazie! 😊
Bellissima Pola
Sono contento che ancora oggi in un qualche modo la comunità italiana dell'istria continui ad esistere...
Non ho mai visitato l'Istria ma mi farebbe molto piacere visitarla un giorno.
Terra bellissima. Come tutta la Dalmazia
Sembra la Toscana del Nord Italia, solo che l'architettura è chiaramente Veneta-Veneziana e gli abitanti autoctoni veri parlano la lingua Veneta
Non dire bugie
Anche a me
Ci sono stato ques'estate. è bellissima ma non sopporto lo scimmiottamento dell'Italia, sembra di essere little Italy "pizzaria da Gennaro" style
Qué interesante !! Muchas gracias por la info!!...Desde Buenos Aires un fuerte abrazo!?👍👏👏👏🤗🇦🇷🇮🇹
Te felicito por lo que haces y me resulta muy interesante todo. Amo Trieste, e istria y toda esa región cosmopolita y paradiíaca por cultura, historia y geografia, aun sin conocerla . Graciasd una vez mas. Saludos cordiales desde Santa fe, Argentina
Tienes primos o abuelos de aqui
Carissimi del dream Team,
In questa nuova intervista, molto interessante, Antonino ci mostra ancora un bell'esempio della ricchezza data dal bilinguismo. Grazie per averci condiviso la sua esperienza.
Un pezzo di più nel mio puzzle della conoscenza della cultura italiana.
Saluti cordiali dalla Francia.
😀🇮🇹🇫🇷
Mio padre è cresciuto a Trieste ma è nato a Capo d’Istria nel 43, io sono Siciliano però! (😂) mi piacerebbe tanto saperne di più e spero di visitare presto questa splendida terra. Grazie per le informazioni, mi fá piacere che sia rimasta almeno una minoranza Italiana.
im from south america and i find the italian language so romentic more so than spanish or french. . its such a beautiful language.
what? French is the best
@@paologalliani4172 im sorry yes any latin language is beautiful even my own spanish but italian i love their language the letters are like a symphony and smooth while french you have a strange gargle in the throat, portuguese is nice but you slur the words . the italian is pronounce every letter .
@@littlebigjohn69 En Argentina y tambien Uruguay es el idioma italiano muy presente. El español de estos lugares es por mi como italian mas facil de intiender como por esemio en otros paises del sud
Questo canale sta facendo tutti i video sugli argomenti che ho sempre voluto vedere su TH-cam haha. Grazie mille !!! Saluti da un italoargentino.
È molto piacevole poter crescere in un posto dove convivono due culture così diverse.Antonino è davvero fortunato!
Saluti dal Brasile!
diverse non so
Cara un croato istriano e un " italiano" istriano non sono diverse culture. Magari diversita lingvistika egsiste ma culturale ne ance un po.
@@matoknezovic719 se posso chiedere, anche la cucina è uguale per entrambi ho ci sono ricette differenti? :)
@@sgrizzo48 ma pizza adesso e uguale o diversa ,. pero sli cozuma in tuto mondo. Gente che vive insijeme o viicino prende abitudini ( cibo opure musica) uno dal altro e poi se si vive 10, 12 secoli vicino opure nelo steso stato. Impero Bizantino, Serenisima opure Impero Asburgo
@@sgrizzo48 a Veneto e Friuli no ne che si mangava steso come a Sicilia 100 ani fa,
Sono una ragazza serba che studia la lingua italiana alla facoltà e che ama Istria! Ci sono stata più volte e per me era mooolto interessante sentire tutto questo, non sapevo che italiano è così presente lì, perché non ho nessun amico italiano che potrebbe dirmelo, perché noi capiamo i croati benissimo, come Antonino ha detto. Grazie, Giulia! 😊
Grazie mille del commento Ana! 😊
Sono contento per te, auguri, pace e prosperità alla Serbia, cosi come noi viviamo in pace con i nostri vicini, sloveni e croati, nonostante il triste passato, spero che questo sia il futuro anche per la Serbia e i suoi vicini.
🇮🇹🇸🇮🇭🇷🇷🇸❤️
🇧🇦🇧🇦
Живела Србија!!!! Поздрав из Италије, Косово је Србија❤️
l'Istria era Italia, tu pensa cara amica serba
Ho sempre amato l'Istria. Per me' non esiste località più meravigliosa al mondo. Sia per la bellezza dei luoghi che per la cortesia della gente. 💓💓💓😘😘😘
Sono sette anni che vado in ferie lì... Non ti dico la tristezza quando quando devo tornare a casa... È una terra magica 💓💓💓
Bei luoghi, ci sono stato anch'io. Ma, non esageriamo.
è il primo video dal vostro canale che l'ho visto ed è stato proprio bello sentirvi entrambi, te e Antonino. io sono dalla serbia ma il croato lo conosco bene proprio come le altre lingue usate nei balcani specificando che lo sloveno ed il macedone sono due lingue diverse, magari non tanto visto l'aspetto linguistico però un cittadino semplice da una parte qualsiasi della ex iugoslavia non riuscirà a conversare bene in quelle due lingue. mia esperienza con degli amici sloveni o della macedonia del nord è tale di conversarci in una specie del croato o del serbo, il che dipende se vi troviate vicino all'un paese o all'altro. beh ci sono anche altri modi di poterci capire nei balcani sempre usando il metodo principale ovvero di parlare in una delle lingue slave riconosciute. dopo gli anni 90 e con un lascito triste dopo i conflitti tra nazioni balcaniche non è tanto ovvio se si sottintende che ci capiamo bene se e quando ci parliamo l'uno all'altro.
io avrei bisogno di scusarmi con voi per degli errori in italiano visto che l'ho studiato poco durante la mia permanenza in italia per alcuni anni proprio negli anni 90 quando nei balcani parlarono le armi.
antonino oltre che sia dolcissimo io lo considero italiano (più precisamente lo considero esattamente di come si sente lui) visto che vivo in voivodina, la provincia del nord della serbia (oltre 800km da Pola). comunque è bellissimo tutto ciò di cui lui ci ha parlato riguardo il popolo dell'istria, mi ricorda ai tempi quando passavo le vacanze lì e come l'ho conosciuto io la gente del luogo.
Que negotio ha un turko de parlar sovre istria.
@@mihovillmisha9885 Serbs are not Turks
@@DroidTSK They are!
Parli e scrivi molto bene in italiano, bravo.
Per inciso siamo tutti turchi o meglio ancora indoeuropei e siamo anche tutti imparentati, ci piaccia o no.
Dovremmo rifletterci qualche volta di più.
...e bravo Antonino! Hai dato una bella (e corretta) testimonianza di quella che è la situazione attuale degli italofoni in Istria. Confermo che anche io, con parecchia sorpresa, ho recentemente conosciuto dei croati della "ex zona B" che parlano di preferenza un italiano correttissimo (non solo dialetto) e sono più in difficoltà con il croato.
Grazie per questa intervista ed per essere imprevedibile, come sempre! Non so mai, che devo aspettare :)
Grazie mille 🤩
Mi sembra molto vantaggioso parlare due lingue. Non potrai mai capire una lingua se non ne capisci almeno due.Ottimo video! Sto ancora lavorando sulla seconda lingua!
Grazie mille James! Hai proprio ragione 😊👍
si, io ritengo una fortuna avere avuto la possibilità di averne 2 come madrelingua.
Conoscere più lingue è meraviglioso perché ti da la possibilità di comunicare con altre culture e comprenderle anziché rifiutarle e magari combatterle.
Conoscere una lingua diversa, anche se non è tra le più diffuse, è una ricchezza immensa.
Io che ci vivo sul confine ne parlo tutte le tre
Sono Croata e volevo dire In bocca al lupo Antonio, anche io parlo due lingue e ho due case ! lo spazio c’è per tutti ❤️ ❤️❤️
Le foibe hanno creato un po’ di spazio è vero
@@jacopofacheris7215 mi scusi innanzitutto onore alle persone morte trovo che il suo commento è orribile e rappresenta lei . Io non ho fatto male a nessuno e non devo portare la croce per il passato di qualcuno come lei non può essere giudicato a base di quello che ha fatto Mussolini . Grazie
@@hakunamatatac2461 Semplicemente non mi interessa che tu sia offesa, perché non l’hai fatto tu ma i tuoi avi. La mia città natale ha ospitato tanti dalmati ed istriani, tra cui il mio professore di diritto e non mi piace dimenticare.
@@jacopofacheris7215 la signora ha solo fatto un commento positivo...il suo, Jacopo, invece è solo un commento razzista. Onore agli istriani italiani, che sopravvivano nella memoria, ma lei che ne sa di chi erano gli avi di questa ragazza? Che brutto gusto.
@@giacomostira8176 Razzista? Forse a sbagliato contesto, io non ho odio nessuno per il coloro della pelle.
Bellissima la Croazia🇭🇷❤️🤍
Ho anche tifato Croazia🇭🇷 ai mondiali 2018
E a questi ?
@@danielaxivitz6188Croazia 🇭🇷 e Argentina 🇦🇷
@@Community_AntiTikTok
Non seguo molto ma mi pare che l'Argentina dovrebbe farcela no ?
@@danielaxivitz6188Vincerà il mondiale contro la Francia 🇫🇷 in finale
@@Community_AntiTikTok
Grazie e buona finalissima !
Ciao Giulia. Che bella descrizione ha fatto Antonino in quello che riguarda l'Istria. È stata veramente interessante. Ad un certo momento gli ho sentito dire : come ti ho dicho " ( almeno così l'ho sentito ) e mi sembrava un pò spagnolo 😊. Grazie mille del video. Mi è molto piaciuto. Ciao ed a presto
Grazie mille Maria! 🤩
mia madre era nata a Pola nel 1933 Istria esule nel 1946 ,arrivata in Piemonte profuga da bambina parlava il dialetto istriano e la lingua slava oltre ovviamente la sua madrelingua italiana ,non ha però mai voluto insegnarmi la lingua croata .ho vissuto 2 anni a Pola ,parlavo solo in Italiano
Ciao! Scrivo da Mestre,.ma sono nata a Padova, da padre veneziano e mamma piranese. I suoi genitori e nonni materni dopo il '47 vennero in Italia. I genitori di mio nonno invece rimasero a Medulin. E lì ho trascorso praticamente tutte le.mie.vqcqnze, anno dopo anno. Luoghi che adoro, unico punto fermo nel.mio peregrinare x l'Italia a s fuori del lavoro di mio padre. Quindi puoi immaginare quanto mi interessino questi argomenti, quanto ne abbia sentito parlare in famiglia e quanto ne abbia letto. Terra splendida e dolorosa, per qualsiasi "etnia". Quello che però io ho notato è ch per fortuna la maggior parte delle nuove generazioni guarda molto avanti, senza dimenticare il passato certo, ma integrandosi e integrando sempre di più. Da piccola mi ricordo che quasi tutti parlavano il dialetto italo-istriano (purtroppo non ho trovato qui un corso di croato), ma adesso è più facile che un giovane ti chieda di parlare inglese. Territorio neutro e più comune.
Ma il mio cuore è sempre lì
Continua così, che apprezzo molto
Un caro saluto
Anch'io da bambino facevo le vacanze a Medulin, negli anni 80 :) Hai visto il film sloveno Piran/Pirano sulla fine della seconda guerra?
@@boruttrost5750 no. Però i miei con mia sorella, che ha 15 anni meno di me, erano in vacanza lì, quando scoppiò la guerra che portò a disgregare la Jugoslavia. Noi continuavamo a dirgli di tornare, che era pericoloso, ma non se ne rend vano conto. Alla fine le autorità locali hanno organizzato una carovana con tutti i turisti che erano incastrati lì. E con un percorso particolare li han ricondotti in Italia. Ma poi lì non M risulta che ci siano stati grossi problemi 🤷
@@silvianalesso500 il giorno dello scoppio della guerra ero a Latisana a comprare legna per una barca. Al ritorno, quando sono arrivato al confine - era chiuso, pieno di paura sono entrato in Jugoslavia attraverso un vigneto.
Dopo mezz'ora di guida, sono stato accolto da una colonna di turisti in fuga dall'Istria. Probabilmente è la colonna che menzioni
@@beppogiglio Molto plausibile! Un saluto 👋👋
Leggere Medulin in un contesto linguistico italiano è come beccarsi una picconata in testa. Quella località si chiama Medolino da secoli
Interessante l'intervista con Antonino, concordo pienamente con la opinione di lui (alla fine della chiacchierata) sul vostro canale 👍👌.
Grazie mille come sempre del tuo supporto Faustino! 😊🇮🇹
Ciao Giulia. Apprezzo moltissimo queste interviste sulla vita quotidiano delle minoranze. È curioso che in questo caso sia l‘italiano la lingua minoritaria. Concordo con Antonino che la conoscenza della lingua degli altri sia la chiave per aprire i cuori.
Grazie mille Beate 😊
Da secoli e sino al 1954 si è parlato a Capodistria solo il veneto/italiano, così come in tutta la fascia costiera! Poi con la Jugoslavia 350.000 istriani, fiumani e Dalmati sono stati costretti all'esodo e quelle terre sono diventate purtroppo Slovenia e Croazia!
Un caro saluto ed abbraccio a tutti gli esuli istriani, fiumani e dalmati sparsi in Italia e nel mondo!!
@@luciovattovani216 cosa che capito pure ai tedeschi e ai bulgari, questo capita quando si perde una guerra.
@@luciovattovani216 L'Italia è stata violenta, non una vittima! Se non fossi stato prepotente, avresti fatto meglio. Un saluto a tutti gli optanti istriani, dalmati e fiumani sparsi per il mondo. Ricordiamo la tua violenza e i tuoi insulti nei nostri confronti, anche oggi.
@@luciovattovani216
Grazie ricambio i saluti
Un grande saluto e tanto affetto da Salonicco agli italiani dell'Istria.
Grazie ad Antonino e a Giulia,Per questa bella intervista!molto interessante 😊
Grazie mille! 🇮🇹
Ai tempi del monopolio televisivo italiano di "mamma" RAI, Tele Capodistria, che trasmetteva in italiano, era molto seguita in Italia, come emittente alternativa (al pari, all'altro capo, di Tele Montecarlo).
Grazie, mi è piaciuto molto questa discussione. Domande buone e perspicaci, e risposte molto eloquenti. Sarò in Italia tra 4 mesi e adesso ho voglia di farmi proprio un giro per l'Istria.
Ti consiglio anche una visita a Trieste. Buon viaggio
Grazie, Anna. Trieste senz'altro! Per rendere omaggio coscienziosamente a Zeno. :-)
Thank you for the subtitles
Ciaooo! Ho appena scoperto il vostro canale e l'ho trovato interessantissimo!! Complimenti! Sopprattuto l'argomento del bilinguismo in Istria. Durante il mio Master ho fatto una ricerca con i bambini bilingue italiano-portoghese brasiliano in una scuola qui a San Paolo ed è stato affascinante! Senti, sarebbe possibile avere un' e-mail per poter parlare con Antonino un po' di piú su questo argomento? Grazie mille.
Ciao França, volentieri, se posso aiutare 😀
Grazie mille per averci fatto conoscere questa situazione nel 2021
Molto interessante. Sto imparando l'italiano, quindi questo canale è molto utile. Antonino ha un canale anche?
Bravissimo Antonino!
Un'amica parla sempre della sua nonna, nata in una casa Italiana e poi morta in una casa Slovena pero' era sempre la stessa casa. La confine s'e' cambiata.
pensa che Caporetto, cittadina per cui sono morti migliaia di soldati, ora è in pieno territorio sloveno
@@togasso sono morti in una città che era slovena da sempre
@@togasso se qualcuno nel 1940 non fosse entrato in guerra, forse oggi i confini sarebbero diversi...
Almeno è rimasta nella stessa casa, questo succede con le guerre, i confini cambiano, dopo la prima guerra mondiale per esempio l'Italia aumento i suoi confini.
@@marcobrembo5066 Difatti non appartenne alla serenissima, come la Venezia Giulia interna, a differenza della gran parte dell'Istria.
Topics molto interessante! Complimenti per il canale:)
Grazie Sara! 😊
Lui è stato molto delicato nel dire che italiano di certe regioni quando si muove purtroppo si fa vedere e catalogare non in maniera positiva
Il Veneto sopratutto si fa catalogare cosi
Vicini , saluti da Zagabria ! Bella Italia ❤🇮🇹🇭🇷
Gli istriani sono gente speciale, molto scherzosi e alla mano. Ricordo ancora quando a Pola chiedemmo informazioni a due signori di mezza età seduti su una panchina.
"Salve, parlate italiano?"
"Noi SIAMO italiani! Siamo i veri polesani, alla faccia degli occupatori serbo croati!"
E poi via con la telecronaca di una partita del Milan degli anni '80, che conosceva a memoria. Alla fine ci consigliarono un ristorante croato xD
un vero polesano non pronuncerebbe mai una frase simile
@@airaction6423 Perché?
@@francescovaudo6401 perche' il polesano e' una persona semplice, rilassata e incapace di provare rancore
@@airaction6423 Sì infatti il tono era assolutamente ironico e privo di rancore. Pensavo si fosse capito quando ho scritto che sono persone scherzose e alla fine i due ci consigliarono un ristorante croato
Francesco Vaudo Quanto sei bravo a inventare cose e mentire, amico?! Beh, potresti essere uno scrittore!
Bella intervista esaustiva e molto corretta 😊
Ciao a tutti, con un commento provo a rispondere alle osservazioni/quesiti rivolti a me direttamente:
- La descrizione di un ambiente bilingue in Istria che ho esposto con Giulia durante il video è propria della costa occidentale dell'Istria, la parte quindi più popolosa. Nella parte orientale e nell'interno non è scontato/comune che in panificio o in posta si parli o si capisca italiano, e la stragrande maggioranza della popolazione è di etnia croata.
- Nella realizzazione del video ci siamo soffermati più che altro sull'aspetto linguistico, più che sulla questione di identità e di appartenenza ad una determinata nazionalità piuttosto che un'altra dell'Istria e degli Istriani, argomento sul quale ho comunque la mia opinione che si può snocciolare magari in una discussione dedicata, senza problemi ;
- Grazie per la correzione, ITALOFONO :D;
- Non metto in dubbio che l'esistenza e la presenza delle lucciole non sia circoscritta alla penisola Istriana, vi chiedo di provare a capire che quello che racconto si basa sulla mia esperienza da topo di città che frequenta il cugino di campagna, credo che comunque alla domanda "quali sono i vantaggi del vivere in Istria piuttosto che in Italia?", lo stile di vita più genuino, l'ambiente meno contaminato e un ritmo della quotidinianità più rilassato e con maggiore attenzione ai rapporti interpersonali possa essere una risposta rappresentativa per tanti di quelli che come me vivono entrambe le realtà, questo senza per forza togliere qualcosa alla realtà riscontrata in Italia. Anzi, personalmente devo dire che mi trovo in armonia con entrambi gli habitat;
- Ho l'accento veneto perchè sono di Verona, come precisato ad inizio intervista. L'accento istriano è piuttosto diverso (ma immagino che per chi non viene dal Triveneto la differenza non risulti così marcata), è sostanzialmente un triestino meno cantilenato, con le vocali meno aperte, e con una tendenza a far diventare š la s, ž la z etc.. se volete farvi un'idea di come suona la parlata istro-veneta, questo video e il relativo canale vi aiuteranno th-cam.com/video/3Q-uXcQCrPA/w-d-xo.html
- Il giorno del ricordo è appena passato. Vedo che tanta gente, interpretando il mio background, prova a dedurre che la questione esuli sia stata toccata solo marginalmente per nascondere qualcosa. In realtà, se incalzato sull'argomento, potrei parlare per giorni, avendo anche avuto la "fortuna" di conoscere ed intervistare famigliari ed amici esuli che mi permettono di condividere esperienze ed aspetti molto interessanti per chi vuole realmente conoscere la storia. E' solo che qua l'argomento designato era un altro, tutto qui. Per me è chiaramente una ricorrenza molto sentita, e sono felice che in Italia ci sia molta più consapevolezza, molta più awareness circa la vicenda rispetto a un tempo, da piccolo ricordo che soffrivo molto del fatto che NESSUNO sapesse delle radici italiane (o venete :) ) dell'Istria, per non parlare del fatto che nessuno sapesse cosa fosse una FOIBA o che avesse una vaga nozione degli eventi.
- per dovere di cronaca, ad un certo punto il video spaccia involontariamente per Parenzo alcune immagini di Rovigno, doveroso precisarlo, visto che si tratta sì di due città bellissime, ma è pur sempre un derby e non vanno confuse :D
Quello che volevo precisare l'ho fatto, per altri chiarimenti resto a disposizione :D
cirillico! una trovata eccellente, complimenti! Antonio Gattuso 🤣
@@brojkeslova1444 АНТОНИНО☝🏻😀
@@АнтониноГатузо Antonino ...✌ giusto!
bellissime sia Rovigno sia Parenzo, quest'anno ho conosciuto di più la realtà multietnica e mistilingue... vent'anni fa ero poco interessato
Grazie per l'interessante video! :-)
Grazie Susana! 😊
Io sono stato tante volte in vacanza in Istria, ho sempre parlato in italiano e quasi tutti mi hanno capito, tranne le commesse che lavorano per una famosa catena croata di panifici, li ho fatto veramente fatica a farmi capire e a capire, ma poi negli altri negozi non ci sono stati problemi e neanche per strada a chiedere informazioni oppure nei ristoranti. Ho domandato a qualche croato come mai sapesse parlare perfettamente l'italiano, con grande stupore molti di quelli a cui ho fatto questa domanda non erano neppure istriani, ma provenivano dalla Croazia centrale, un commerciante di souvenir a Parenzo mi disse che lui proveniva di Zagabria e sapeva parlare perfettamente l'italiano perché aveva studiato l'italiano all'università di Zagabria e che lui poteva fare il professore di italiano nelle scuole croate, ma decise di vendere souvenir
Ma una cosa che mi ha colpito fu che una volta decisi di andare in auto a Fiume, partendo da Parenzo dove alloggiavo in albergo, durante la strada, ci fu un componente della mia compagnia con cui ero in vacanza che si sentì male, ebbe un abbassamento di pressione, quindi decisi di uscire dalla statale e mi sono imbattuto in un vicolo cieco composto da poche case, li ci siamo fermati, in attesa che questa persona si riprendeva, una signora che abitava li vedendo quel movimento di fronte alla sua abitazione, esce dalla porta e ci chiede in italiano che cosa fosse successo e se avessimo bisogno, quello che mi impressionò è che la signora che era venuta in nostro soccorso oltre sd essere gentile e cordiale, nonostante dall'aspetto sembrava di etnia slava parlava perfettamente l'italiano, io credevo che arrivati in quella zona, addirittura in un sparuto villaggio sarebbe risultato difficile trovare persone che parlassero l'italiano, visto che Abbazia pure ai tempi dell'annessione all'Italia era per la maggior parte slava. Io domandai a questa signora come faceva a conoscere l'italiano e lei mi aveva risposto che era grazie al fatto che lei vedeva la TV italiana da casa e perché a scuola gli avevano insegnato l'italiano, ma a qualcuno della mia compagnia non convinse quella risposta anche perché noi italiani studiamo nelle scuole l'inglese e francese per anni, ma se ci mettessimo a fare una discussione con un francese o inglese difficilmente riusciremo a fare in discorso articolato.
I canali TV di Berlusconi hanno contribuito molto alla lingua italiana in Istria, purtroppo RAI I, RAI II ..... erano codificati, un'altra sciocchezza dell'amministrazione statale
Si vero. Mio ex fidanzato italiano non sapeva fare una conversazione in inglese o spagnolo. Lui aveva fatto spagnolo, no francese. Anche altri amici non sanno fare una conversazione in inglese. Quando andavo a Roma con mio marito a trovare gli amici, io sempre dovevo tradurre. Mio marito non sa l'italiano e lamentava che in Italia nessuno sa inglese come in Istria e in Svizzera italiana.
TV sinkronizata in Italija ,, e uno dei ragioni perce generacioni di italijani cresuti prima del internet sono taglijate del filing per lingve. Mia esperienza da italija . Persone nate prima del ani setanta non sono capace capire diferenze tra le grupe lingvistike tipe capire se persona parla lingva slava, germana opure arabo. Per me (croato) era dificile da capire finke non o visto TV italijana dove John Veyn parla italijano oficale a banditi mexicani dialeto sud italiano. Come avere senso per le lingue se non li senti ne ance. Skuza per mijo modo di scrivdre. Parlo italiano cozi cozi pero scrivdre non sono capace
Generalmente, non so per quale motivo, chi parla le lingue slave ha una naturale predisposizione verso le altre lingue.
@@pietrofarris4681 sono tra le lingue molto difficoltose da imparare. Una volta che parlano una lingua slava non trovano particolari difficoltà a imparare le altre lingue
grazie per il resoconto dell'interessantissima esperienza in Istria. Io vivo in Alsazia, al confine con la Germania e la Francia. Anche qui è interessante sperimentare la doppia cultura di una regione di confine.
Sinceramente, da friulano, posso dire che la comunità slovena, istriana , croata e carinziana potrebbero benissimo convivere in assoluta tranquillita. La mittel Europa come regione\stato sarebbe senz'altro una occasione per pacificare l area. In fondo, abbiamo in comune più di quello che teoricamente hanno deciso "capi di stato stranieri" che nulla sanno delle nostre origini linguistiche, culturali, sociali e perché no, gastronomiche.
Grande Mario abbiamo buttato a mare secoli di mitteleuropa la nostra macroregione non temerebbe confronti culturali e anche economici con il mondo odierno
Mario sono pienamente d'accordo con te . Ancora sotto la ex Jugoslavia, quando c'era il muro di Berlino, un tentativo di riseminare questa idea era stato fatto con Alpe Adria.
In fin dei conti, come recitava il titolo di un libro,
se non sbaglio di Stefan Zweig, l'Austria era un Paese felice, in cui convivevano molte nazioni, c'era il trilinguismo (tedesco italiano croato/sloveno) anche nei documenti ufficiali, le città cambiavano volto , c'era il tentativo di modernizzare la società, di portare l'istruzione nei paesetti più piccoli e via dicendo.
Sono poi sorti i nazionalismi che se da un lato avevano ragione d'essere, a conti fatti hanno portato alla prima guerra mondiale, ai regimi, alla seconda guerra mondiale ad altre guerre fino alla difficoltà odierna di ritrovare quell'unione in un ambito più ampio.
Perché è l'unione che fa la forza, non la divisione.
Perfettamente d'accordo con te, la Mitteleuropa era un arricchimento per tutti i popoli che la componevano e per l'intera Europa.
Alle elementari negli anni 80 avevamo un cartina geografica così vecchia che l'istria faceva parte ancora dell'Italia
Strano io in quegli anni ho visto invece cartine yugoalave con Trieste messa sotto la Yugoslavia
Complimenti per il video, molto interessante! Una domanda per Giulia: hai un accento che non riesco a distinguere e che sembra un misto di torinese, sardo e triestino.. da dove vieni? 😂
Grazie, e portate altri contenuti come questo, sono fantastici! 😇
Trieste! 👍
Grazie mille 😊
@@piazzasquare non per far analisi somatiche ma Giulia assomiglia a molte ragazze di TS e muggia. La prima volta che l'ho vista in video ho capito immediatamente che era di TS.
Mi fa piacere vedere una persona come Antonino e come in Istria si salvaguardi la cultura italiana
Molto interessante.
Sarebbe pazzesco intervistare uno degli ultimissimi italiani di Zara
Sarebbe molto interessante! 🤩 ora bisogna solo trovarli…
@@piazzasquare già 😅...
Chissà, i social network potrebbero fare miracoli!
@@piazzasquare a Zara esiste la comunità degli italiani di zara,si trova in via Borelli.
Qualche ultimo superstite Italiano esiste ancora in Dalmazia. Hanno anche aperto recentemente un asilo nido, dopo 1000 battaglie con il governo Croato che non voleva proprio vedere gli Italiani a Zara
@@davidetoffoletto9981 invece ho letto che il governo della ex yu no ge ne voleva proprio sentir de italiani a Zara. Infatti,pare che la comunità degli italiani a Zara nasce nell 91' con disintegrazione della yu. Cmq bisogna pure dire e che nella yu esisteva sempre la repubblica di Croazia. Perciò si deve approfondire la questione. E che il governo sia croato o quello sloveno ci vuole tanto bene nn bisogna neanche sognare sta cosa....
video molto interessante ,bisogna guardare avanti .
Amicizia tra Slovenia, Croazia e Italia, il triste passato è passato, pensiamo al nostro futuro assieme.
🇭🇷❤️🇸🇮❤️🇮🇹.
👍💪👏👏👏👏
Conosco poco gli sloveni, i croati popoli molto accogliente, mi sono sempre trovato benissimo in terra croata
Bravo !!!
Giusto...l'importate però è NON DIMENTICARE, se non altro lo dobbiamo ai tanti morti, solo perché italiani ed ai tanti esuli!
VIVA LA PACE FRA I POPOLI!!!
sempre un video interessante, Giulia. E a proposito, sono andato nel former iugoslavia nel 1990. Ho visitato la città di medjugorje. :-)
Grazie mille Bob 😊
Sono contento del fatto che l'italiano sia ancora così radicato in Istria. È giusto così
Che gruppo di ragazzi fantastici ispirate un futuro incredibilmente gioioso positivo costruttivo con unospirito italianissimo ciao auguri
L’esodo, a seconda delle località, si è svolto in diversi modi e dinamiche. Quello che riporto qui non è la verità unica e assoluta ma una sintesi delle esperienze avute in quegli anni, più o meno dirette, della mia famiglia, dei nostri amici, vicini e conoscenti.
Quando i partigiani, che poi erano di diverse nazionalità, hanno preso il potere, nei primi giorni hanno eliminato molte persone che ritenevano collaborazionisti dei fascisti e dei Tedeschi o possibili futuri avversari politici, le quali non erano riuscite a scappare prima. Alcuni hanno perso la vita per squallide vendette personali. E chiaro che in quei momenti molti Italiani si sono sentiti in pericolo e hanno avuto paura ma poi le acque si sono calmate. Molti erroneamente pensano che gli Italiani sono stati cacciati via o deportati subito, per decreto come è stato fatto con i Tedeschi-Volksdeutschen delle zone rurali della Slavonia, cosa non è vero. È importante dire che l’esodo dall’Istria e da Fiume si è svolto in forma di “opzione” prevista dal Trattato di pace, cioè in modo più o meno organizzato. Di conseguenza non era realizzabile in tempi brevi e per ciò è durato ben 12 anni. A me sembra che gli storici italiani non hanno mai dato alcun risalto al fatto che i comunisti jugoslavi erano ben consci che se non volevano che nelle zone ex italiane l’economia si fermasse completamente non potevano liberarsi subito dei tecnici e della manodopera specializzata italiana. Perciò, in un primo momento, nelle fabbriche, negli enti statali e nelle banche si sono limitati a sostituire con persone di loro fiducia solo i direttori, i commissari politici e qualche altro dirigente superiore, tanto più che la maggior parte di questi era già scapata con i fascisti. Il resto del personale a continuato a lavorare per diversi anni finché non hanno potuto realizzare individualmente il diritto di “opzione”. Così a Fiume. Credo che nelle città istriane non sia stato molto diverso. I miei nonni e zii sono rimpatriati nel 1947 e a parte le scomodità del trasloco non hanno avuto particolari difficoltà. Mia madre invece è rimasta a Fiume perché nel frattempo si era sposata con un cittadino Jugoslavo. La mia famiglia e più tardi anche io abbiamo avuto molta fortuna, siamo usciti indenni da tre guerre e dato che ci siamo sempre tenuti lontano dalla politica siamo riusciti a evitare molti guai.
Le pressioni sugli Italiani di optare per l’Italia ci sono state, a volte aperte, a volte celate, almeno finché non e stata concessa alla Jugoslavia la zona “B”. Dall’altro lato l’Italia invitava i propri cittadini e specialmente gli impiegati statali, dei diversi enti e delle banche di rientrare in patria.
Credo che sia chiaro che gli Italiani regnicoli in vent’anni non sono affatto diventati Istriani o Fiumani e poco o niente li legava a queste terre, perciò non hanno avuto bisogno di particolari pressioni e hanno subito e ben volentieri accolto l’invito del governo italiano. Non erano contenti di traslocare però desideravano ritornare in Italia al più presto possibile, tanto più che avevano ricevuto assicurazioni che avrebbero mantenuto il posto di lavoro. Per questa ragione non dovrebbero essere considerati esuli nel vero senso della parola, ma rimpatriati. Del resto in Italia si stava economicamente meglio grazie agli aiuti degli Americani e questo di per sé era già un forte incentivo. Naturalmente non tutti, non in tutte le zone e non durante tutto il periodo del esodo hanno potuto fare una scelta razionale e libera e non tutti sono stati bene accolti in Italia. Dopo che i primi hanno cominciato a partire legalmente si è innescata la psicosi del gregge e presto a questi si sono aggregati molti altri tra i quali tanti Croati e Sloveni che avevano la cittadinanza italiana, e allora l’esodo e presto diventato di massa.
Un certo numero di persone che per varie ragioni non potevano espatriare legalmente hanno tentato di scappare via terra, altri via mare. Alcuni di loro sono riusciti nel intento, altri hanno perso la vita.
Naturalmente, il vuoto lasciato dai esuli e dai rimpatriati è stato colmato da altre etnie venute dall’entroterra jugoslavo (Croati, Serbi, Macedoni, Albanesi e altri). Molti Veneti autoctoni e un certo numero di Italiani sono rimasti e hanno condiviso le difficoltà con le altre etnie.
Nel 1953 è scoppiata la crisi di Trieste (zona “A”) e per far pressione sul Italia le autorità Jugoslave hanno abolito l’Italiano come lingua di insegnamento in un certo numero di scuole in Istria. Più che altro si trattava di scuole in zone che erano ritenute di maggioranza slava. In verità, non hanno inventato niente di nuovo. Vent’anni prima le autorità italiane hanno in modo simile abolito il Croato e lo Sloveno come lingue d’insegnamento e di liturgia, mentre i squadristi hanno incendiato e distrutto la gran parte dei circoli e delle sale di lettura croate e slovene innescando l’esodo verso la Jugoslavia.
Negli anni cinquanta, a Fiume la situazione era più o meno tranquilla e non c’erano problemi insopportabili per la minoranza Italiana. Magari era meglio evitare di parlare in Italiano nei villaggi limitrofi dove era ancora fresco il ricordo delle brutali scorrerie delle Camicie nere. Comunque, anche quando da bambino l’ho fatto, mai ho avuto per questo problemi. Se oggi in Croazia esiste la minoranza italiana organizzata, prima di tutto bisogna onestamente ringraziare i dirigenti comunisti dell’Unione Italiana che fino al 1990 si sono prodigati a sviluppare e difendere tutte le sue istituzioni. Col tempo molti dei nuovi arrivati hanno imparato l’Italiano dai vicini o dai collegi di lavoro, un certo numero di questi ha iscritto i loro figli alle scuole Italiane, e da una ventina d’anni in qua allo stadio, insieme a “Rijeka, Rijeka”, si sente scandire “forza Fiume”! Pure i dirigenti delle associazioni dei Fiumani esuli in Italia hanno cambiato in senso positivo l’atteggiamento verso i Fiumani rimasti e le attuali autorità della città.
Una goccia d’ironia: a molti giovani nati a Fiume quando facevano il servizio militare nel'APJ, a prescindere dalla loro etnia e dalle loro convinzione politice, sucedeva ancora nel 1975 di venir etichettati come fascisti da una parte di ufficiali serbi primitivi e ignoranti.
Io penso che l’Italia ha in un certo senso perso le terre avute con il trattato di Rapallo già nel 1941 quando e entrata in guerra contro la Jugoslavia, a fianco dei Tedeschi. Con una guerra le ha ottenute, con un'altra le ha perse. Chi troppo vuole nulla stringe! Fate voi le vostre conclusioni.
Bravissimo!!
Mai conclusione/ spiegazione della storia delle nostre terre, più lucida e reale della sua!! Condivido ogni virgola da Lei scritta!!
Io sono " troppo giovane" e per ciò non ho vissuto di persona quei tempi, ma mia nonna ( nativa dell'isola di Veglia e sposatasi in Istria con mio nonno ) mi raccontava sempre di storie vissute uguali a quelle descritte da Lei. Poi, giustamente la verità assoluta non esiste!! Ma la linea è quella da Lei descritta! Complimenti.
Saluti da Buje/Buie 😄
@@goranvizintin7124 Grazie!
Video interessante, si potrebbe farne uno sulla vita in corsica, di come si sentono i corsi che parlano un dialetto toscano
Ma perché non avete intervistato direttamente qualcuno della minoranza italiana che vive lì stabilmente in Istria? Sarebbe stato molto più interessante. La comunità italiana è vivace e attiva e ci son tante associazioni, tramite cui contattarli.
Bellissimo video
Bellissimo video...la foto però non è di Parenzo ma di Rovigno....la mia città ❤️
La mia prima materia preferita in assoluto è l'italiano contando insieme l'antologia, la grammatica e la letteratura come discipline specifiche nello studio della lingua italiana messi tutti quanti insieme quindi dunque è fondamentalmente moltissimo importante ricordarmi la fase dell'automatizzazione ok indipendentemente indifferentemente dagli altri componenti e dall'ordine numerico e la matematica ovviamente non ha importanza ok d'altronde tutto quanto terminologico neutrale
Sono triestino di famiglia paterna istriana. Complimenti, trovo il filmato ben centrato, e condivido le opinioni dell'ottimo Antonino.
Che gran bel ragazzo che è Antonino 😉
Bel video interessante ….Comunque è incredibile se riflettiamo che noi tutti viviamo sullo stesso granellino di sabbia che gira attorno ad una palla di gas
Interessante l’uso del termine “sopravvivere”. Per quale motivo viene usato?
Perché dall'Istria non sono emigati gli Italiani, è emigrata l'Italia, lasciandoli in balia di non italiani che li odiavano per le porcherie combinate a loro danno dal fascismo. Facciamo finta che tu sia di Bologna e che Bologna da domani diventi finalndese. In pochi anni i Finlandesi diventano il 90% dei cittadini di Bologna, ma tu ostini a non andartene e figuri tra il 10% degli italiani bolognesi rimasti. Ti sentiresti un sopravvissuto o no?
@@jandomashewski5272 no, mi sentirei parte anche dei finlandesi. Che sono molto più civili degli italiani.
Avete messo al minuto 9:15 la foto di Rovigno con la scritta Parenzo.
Direi sbagliato, veh..😀
Quando andavo alle medie la geografia era il mio piatto forte in particolare la ex Jugoslavia in particolare l ' Istria dicevo in me un giorno io andro' a visitare questa zona poi nel 1990/92/93/94/96 andavo in vacanza a parenzo agosto al camping lanterna e tutte le città' dell' Istria sono bellissime mi mancava di visitare Pola sono passati 25 anni dall'ultima visita e ricordo ancora con enfasi quei giorni Istria con amore
Antonino oltretutto ha anche 2 Arene quella di Pola e quella di Verona.
Mi piacerebbe sapere, nell'anima, quale gli piace di più.
Ciao Daniela, non ho preferenze, sono belle, ben conservate e adeguatamente “sfruttate” entrambe, forse quella di Pola non la sento mia tanto quanto quella di Verona, Parenzo e Pola sono due città distinte. Grazie della domanda 😅
@@АнтониноГатузо
Grazie a Te per la risposta Antonino. Ciao
Dove vivo io Provincia di Cosenza ITALIA!! ci sono le lucciole ... In città non ci sono vero! ma in campagna si!! in Italia non ci sono solo città...ma una miriade di paesini immersi nella natura ...dove 100% le lucciole sono presenti!
Bravo !🌵🍻
vi seguo volentieri
Sono istriana,sono nata e vivo ancora qui,vivo nella zona di Umago,Buie,Cittanova dove la lingua italiana è ancora molto diffusa,come hai nominato tu ho frequentato asilo,scuola elementare media e superiore italiana,a casa parlo solo l'italiano/dialetto e quindi mi trovo meglio parlare l'italiano rispetto il croato,con il quale nonostante ci abiti qui da 18 anni non l'ho ancora imparato bene,questa cosa mi penalizza a volte e da bambina non ero mai accettata dai croati per questo motivo,crescendo vedo sempre meno odio e solo un bel grande popolo,l'italiano è la seconda lingua ufficiale in Istria
Ima već godinu dana otkad si napisala komentar. Svake godine sam u Istri pošto imam tamo vikendicu. Upoznao sam mnogo italijana koji su odrastali tamo a prvi put čujem da neko nikako nepriča hrvatski haha (no offend) Pa me sad zanima kako ti sad ide? Ja sam istrijan i italijiani iz hrvatske su naš narod i poštujem vas puno
@@bokiboskovic2104 ma nije da neznam pricati hrvatski, ali pogrijesim dosta padeza i ne dodu mi neke rijeci, i cuje se moj naglasak, ali problem je da stvarno nisam imala skime pricati, stvari za svakodnevni zivot znam bez problema, neznam recimo napraviti dobru razgovori i te stvari, ali sada mi ide puni bolje jer sam bila godinu i pol dana u vezi sa jedan decko koji je pricao samo hrvatski
Caro Antonino, io non sono mezzosangue istriano come lo sei tu e certi dettagli li coglierai molto meglio di me.
Frequento l'Istria da quando ero bambino (da più di 30 anni...) con puntate anche nelle isole quarnerine e in Dalmazia. Ho una cara amica profuga istriana, i cui racconti mi spezzano sempre il cuore.
Noto, con profondo rammarico, che negli ultimi 15 anni si sta inasprendo sempre di più il rapporto che hanno i croati con i turisti italiani: ti parlo da viaggiatore rispettoso e curioso e non da italiota casinista ed ignorante. Il bilinguismo sta sparendo abbastanza velocemente: a Parenzo, che frequento da tanti anni, quando parlo italiano storcono il naso (ma lo capiscono eccome!) ed a volte devo parlare inglese! Stanno sparendo velocemente tutti i madrelingua italiani e pure quelli che praticavano un attivo bilinguismo.
Anche nel Quarnaro, noto questa sorta di astio verso gli italiani.
Situazione diametralmente opposta in Dalmazia, dove incontro solo gente calorosa ed amichevole (ho un carissimo amico a Spalato). Ho capito che c'è una forte impronta culturale (un po' come da noi tra nord e sud) ma non capisco questo veloce deterioramento della considerazione degli italiani e della lingua italiana in Istria.
Io sono residente ma non ho la percezione che i turisti Italiani vengono trattati male in generale, perciò mi chiedo se è così male come dici tu ma allora cosa li motiva di venire così in massa e ripetutamente?
Quanto alla lingua e chiaro che con il passare del tempo l’uso attivo diminuirà per cause naturali. I vecchi muoiono i giovani contraggono matrimoni misti. Se un certo numero di Italiani oltre confine volessero scegliere di trasferirsi in Istria, acquistare immobili e investire in attività, come fano diversi Inglesi e Tedeschi, potrebbero sicuramente ribaltare la situazione.
@@igordoubek3513 Caro Igor, tu hai il punto di vista di locale mentre io rimango sempre un turista, anche se di vecchia data. Io dico sempre che bisogna starci in un luogo per almeno qualche mese l'anno, stringere legami con i locali e parlare benino la lingua locale per poter dire di ragionare da residente (come lo sei tu).
La sensazione soggettiva che ho avuto, almeno in Istria che frequento da tanto tempo, è che sembra si sia instaurato un maggior distacco con i turisti italiani. Non saprei dirti per quanto riguarda i turisti tedeschi, austriaci ed altri.
Con i vecchi conoscenti croati non ho assolutamente problemi (per esempio, un mio vecchio conoscente che mi ha affittato molto spesso il suo appartamento nel corso degli anni).
Sensazione che ho avuto anche nella regione litoraneo-montana e nelle isole del Quarnaro (es. Veglia, Lussino, Cherso).
Altro impatto andando verso sud, da Zara in giù.: ciò non esclude che si possano incontrare lo stesso certi cafoni, come qualsiasi parte al mondo.
Con quel che ho detto, restringendo il discorso all'Istria, non dico che i rapporti si siano deteriorati di brutto ne' ti devi ritenere offeso, come mi pare di intuire (scusami se ho capito male). Molti italiani ci vengono per il bellissimo mare, i bellissimi paesaggi, il minore casino rispetto alle coste italiane e per il fatto che l'italiano si parlava senza problemi e viene capito da tutti.
@@igordoubek3513 Io, che abito in provincia di Venezia, posso dirti che i veneziani non trattano affatto bene i turisti: croati o non veneziani che siano. Ed i veneti, in generale, non sono affatto calorosi: ti dico che, se li frequenti spesso e parli il veneto, l'atteggiamento cambia radicalmente. Bisogna essere obiettivi verso sé stessi, a volte.
@@bren_mcguire Non preoccuparti non sono il tipo che si offende facilmente.
Ho ragionato un po' su quello che hai scritto. Conoscendo bene gli Istriani e i Quarnerini, Italiani e Croati, mi è difficile credere che i ristoratori di queste zone siano riluttanti verso qualsiasi turista perché vivono grazie a loro e in particolar modo verso gli Italiani. Da settant’anni la gente di queste zone va fare acuisti (alimentari, abbigliamento, elettronica, elettrodomestici, piastrelle e cento altre cose) a Trieste, Monfalcone, Palmanova, Portogruaro ….. Tantissime donne hanno lavorato decenni come commesse a Trieste, moltissimi cantierini Fiumani e Polesani lavorano ancora oggi a Monfalcone, non parliamo delle badanti. Più o meno sono coscienti che hanno ben bisogno dell’Italia. Però la tua percezione può avere un’altra causa. Grazie a la crisi economica moltissimi giovani sono andati a lavorare in Germania e in Irlanda. Di conseguenza la manodopera scarseggia. Uno dei settori più colpiti e quello turistico-alberghiero. I ristoratori e gli albergatori sono obbligati ogni anno a impiegare manodopera stagionale che viene dall’nord del paese e spesso dalla Bosnia se non addirittura dalla Serbia. Molte di queste persone non hanno nemmeno una qualifica adatta e probabilmente non sanno comportarsi in modo adeguato con i clienti. In ogni caso credo che questi trattino ogni turista nello stesso modo a prescindere dalla nazionalità.
ISTRIA ITALIANA , ma non FASCISTA !!!!!!!!!!!
Sarebbe interessante un video sulla Svizzera Italiana (Ticino,Grigioni)
Si assolutamente! Conosci qualcuno? 😊
@@piazzasquare purtropo no per quello ero interessato
la svizzera parla lo stesso dialetto di noi milanesi, perché era diocesi ambrosiana.Somiglia molto di più il loro dialetto al milanese del lecchese o del comasco che sono confinanti
@@togasso Proprio simile al milanese mica tanto, dipende se c'è la vicinanza con la provincia di Como o Varese, in ogni caso si è un po' imbastardito.
@@gianniazzaro4978 boh, io ho notato questa cosa, lo capisco benissimo il ticinese, mentre se esco giusto 20/30 km da Milano fatico a capire tutto, vedi Bergamasco, Lecchese, Comasco, Lomellina, e pavese. Abbiamo tutti una radice comune di base, cioè siamo al 100% tutti lombardi, ma chissà perché, caso unico in Italia, siamo una babele di varianti, soprattutto legate alla pronuncia. Oh, mia opinione, da umile peccatore meneghino
Belissima video. Come Croato di Poreč - Parenzo confermo tutto che Antonino ha detto. Antonino ha detto che vive a Parenzo ma avete mostrato la foto di Rovinj - Rovigno😉
Sì è stato un errore 🙈
Bellissimo
Grazie! 😊
@@piazzasquare 😍👌
l'Istria è una terra meravigliosa, che ho avuto modo di visitare in passato e l'italiano, per quanto ostacolato nel corso degli anni, ancora sopravvive con caparbietà.
Comunque la lingua italiana ha anche una storia multicentenaria anche qui a Malta, dove abito, dove è stata lingua ufficiale sino al 1934. Inoltre, la lingua italiana è stata molto appresa qui anche grazie al fatto che riceviamo segnali della TV italiana, anche se in sti anni con i canali digitali, ormai l'inglese (che io comunque parlo fluentemente) ha spopolato ed è oramai predominante
Dite ad Antonino che si dice italofono. Per il resto, bel video, e' interessante conoscere meglio la quotidianita' di posti che non si conoscono. Grazie per averlo prodotto
Molto interessante! Non sapevo niente ddl´Istria.
E adesso con sto video sai tutto....è meglio che ti compri qualche bel libro che parla delle foibe e di quello che hanno combinato gli slavi alla fine dell a 2 guerra mondiale
A che scopo ricordare solo le foibe? A sto punto si tira fuori tutto, massacri fascisti compresi, e alla fine ci si riconcilia.
L'astio e la rabbia che portano di buono?
@@calogerohuygens4430 semplicemente perché le foibe sono il frutto di una pulizia etnica nei confronti degli italiani residenti e soprattutto perché la guerra era già finita quando hanno iniziato la pulizia etnica. Ricordo che il grosso degli infoibati è stato buttato vivo dal 1945 al 47 e tra loro c'erano pochi fascisti, che erano già scappati. Erano perlopiù civili uomini e donne (molte violentate prima di morire) che avevano la sola colpa di essere italiani
Sono istriano e quando un "italiano vero" mi dice "ma come parli bene l'italiano" io gli rispondo "anche tu". Spero sia chiaro il concetto. Non va fatta confusione tra l'attuale territorio politico dell'Italia e l'estensione territoriale della presenza italiana autoctona plurisecolare. Gli italiani dell'Istria sono italiani quanto i lombardi e i siciliani, solo che gli attuali confini, specie tra quelli che non ne sanno nulla, rendono la comprensione di un dato semplice e legittimato dalla storia, difficile e fuori dagli schemi mentali consueti dell'italiano medio, sovente distratto e colpevolmente disinteressato
Perfettamente d ' accordo con te.
Bellissimo video ma al minuto 9.15 la città che c'è in foto è Rovigno.
Hai ragione! Purtroppo è stato un errore 🤦🏻♀️
09:12 Parenzo, metre in foto e Rovigno.
Ciao, spero che in futuro parlerai della minoranza albanese in Italia, ovvero gli Arbëreshë.
Ciao e a presto, complimenti per il tuo canale, molto ben fatto ☺️.
Arriva tra pochissimo il video su questo argomento! 😊
Definirla minoranza "albanese" mi sembra un po'fuorviante, almeno per quanto riguarda quelle molisane che conosco bene, sono italiani 100% anche se alcuni mantengono le tradizioni e lingua (che, così mi è stato detto, non è molto comprensibile per gli albanesi di Albania perché è un albanese molto datato)
@@salvatoredipalma2742 si, io conosco quella siciliana, il punto e che non saprei come definirla.
P.S. in Molise ci sono anche i croati molisani.
@@piazzasquare th-cam.com/users/ARB%C3%8BRESH
@@piazzasquare io ho un canale che parla per l’arberesh
L'importanza del BILINGUISMO - noi ne parliamo, e lo festeggiamo in tutta Europa, con alcuni artisti del settore - qui lo Show con Debrydelys Deeberdeyn - th-cam.com/video/cED-4vE7jYs/w-d-xo.html
The host: Hi -
Antonino: *now lemme answer that question in 35 minutes or more*
Regio X Venetia et histria
una volta c'era l'austria
Moving on from the atrocities of fascisti in this area. Its good to see respect given to all on both sides of the border to teach their mother tongue and not be discriminated.
A Parenzo ci sono stato 5 volte una località fantastica
😍
Sono stata un pò di anni fa in vacanza a Rovigno, mi sono trovata molto bene sono gentili e parlano italiano 👍👍👍
L'italiano lo parlano anche a VEGLIA, cioe' in citta' di VEGLIA !!!!! (Otok KRK, in croato !)
Sarebbe Interessante fare un video su tutti i luoghi che erano italiani in passato anche in Francia compresa la Corsica,Svizzera ecc.
Molto interessante.
Io sono italiano e studio croato lingua che mi piace tantissimo. Ho preso una seconda casa in un’isola e sono lì molto spesso. I croati sono un popolo splendido almeno quelli che ho conosciuto io, ho sempre trovato finora un atteggiamento molto cortese da parte dell’autorità. I tempi sono molto più tranquilli e luoghi più sicuri.portando a spasso il cane alla sera nella mia isola mi ha spesso capitato di incontrare gruppi di bambine che tornavano a Casa dopo incontri scolastici serali in piena sicurezza. Credo che a raccontarlo in Italia la gente non ci creda nemmeno.
Il ragazzo ha descritto perfettamente l'Istria odierna. Lui per eccellenza é un vero Istriano.
Oggi l'Istria é sicuramente uno dei posti piú belli per vivere.
Bravo legendo
IL RICORDO E IL DOLORE PER LA NOSTRA POPOLAZIONE;750 MILA PERSONE ITALIANE CHE ANNO DOVUTO LASCIARE LE LORO CASE,TERRE, TUTTO QUELLO CHE AVEVANO,DA CAPODISTRIA,FIUME,POLA,ZARA,CHE DOLORE ,E LE FOSSE COMUNI DI BASOVIZZA??? IL DOLORE PER ME È
ANCORA TROPPO FORTE.
IL SIGNORE BENEDICA FRATELLI CARI LA
VOSTRA PERMANENZA IN QUESTI
TERRITORI EX ITALIANI.
DA VOSTRO FRATELLO DOMENICO GIAMBATTISTA DI ISCHITELLA FG ITALIA, EUROPA L'UMILE SERVO DELL'ETERNO NOSTRO SIGNORE E DIO BENEDETTO IN ETERNO AMEN.
Salve, per ottenere la residenza croata basta affittare o acquistare casa in Croazia?
Le lucciole sono presenti ancora in Italia. Io le vedo spesso la sera in Liguria.
Anch'io. La sera nei boschi sopra casa mia (sono della Val Trebbia).
Sì, non sono tante ma ci sono...
@@Anpi-xx6my idem in Val Tidone! 😁 Piacenza ♥️
@@lucaesposito6896, che belle che sono!
Io faccio gemellaggi con la città di Fiume, e diverse volte sono entrato in contatto con la comunità italiana e ho partecipato una sola volta ad una loro attività
Ciao Matte! Avresti per caso qualche contatto? 😊
@@piazzasquare Contatto di chi?
@@matteboggi7241 della comunità italiana...
Solo qualche anno fa a Pola ho incontrato turisti italiani giovani che apprezzavano le bellezze architettoniche della città vecchia ,che sono soprattutto romane e veneziane , e sono rimasti di stucco quando ho detto che la città aveva fatto parte della Serenissima fino al 1797 e per diversi secoli.