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No vi potete immaginare quanto sia utile trattare questo argomento e questo genere di video per gli studenti come me. Vi prego di assolutamente farne di più!! Grazie!
Siete della mia tribù. Anche se sono di lingua madre inglese, ho fatto tantissimi sforzi per imparare la lingua italiana che mi da fastidio sentire questi anglicismi. Una parola che sento è “challenge” quando la parola sfida esiste ed è la perfetta traduzione. Ho anche sentito ultimamente “last-minute” quando la persona parlava di una prenotazione fatta per lo stesso giorno. Dell’ultimo minuto sarebbe la frase giusta, no? Grazie, Davide e Stefano, per questo video. 👏🏼👏🏼👏🏼
Ci vediamo “in” dieci minuti, da emigrato, prima generazione, mi sto rendendo conto che sto cominciando ad utilizzare questa forma. Mi avete salvato, grazie
Avete fatto un bel video. Le mie congratulazioni a Voi, da Vincenzo in Argentina. Gl'italiani (soltanto quelli residenti nella penisola italica) dovrebbero essere un po' più "nazionalisti" nell'uso della (loro) lingua italiana (e non utilizzare - molto spesso - espressioni d'origine inglese e che - anche - non riescono a pronunciare correttamente). Buona fortuna a tutti.
Vi ringrazio per questa puntata, molto interessante per ma da italoamericano (vissuto negli Stati Uniti da quasi 30 anni). Ho trovato soprattutto interessante che molto di questi calchi/adattamenti non li ho mai osservati né tra italoamericani "classici" (ovvero quelli che parlano il dialetto misto italoamericano) né tra i "nuovi immigrati italiani." Usi di parole come "affettare" o "introdursi" che io ritengo sarebbero "naturali" per un italoamericano non sono mai usati nei contesti di questo video, né l'uso di "lo faccio in venti minuti" al posto di "lo faccio tra venti minuti." L'uso di "applicare" invece sì, e a volte si usa anche "applicazione" al posto di "pratica" oppure per "domanda di lavoro." Quando voi avete parlato di "lavorare in Microsoft" confesso che a me è venuto invece in mente di dire "lavoro ALLA Microsoft" e "LA Tesla ha lanciato una nuova auto." Strano come alcuni adattamenti si diffondono tra alcune comunità italiane ed in altre no.
Grazie mille, molto interessante- altra cosa divertente è vedere un uso strano dell’italiano all’estero, eg classicamente qui in inghilterra Un caffelatte diventa un ‘latte’, un panino diventa ‘panini’ ecc
Bello e interessante davvero questo video! Non avevo proprio idea che il termine "realizzare" fosse usato in modo proprio con questo significato ... Grazie per questa informazione anche se penso sarà difficile eliminarlo dal mio "vocabolario"..!! Spero di vedere altri video su questo argomento 👍
A me urta l'utilizzo per indicare "sicurezza nei propri mezzi". Mentre "fiducioso" pare proprio essere un utilizzo corretto in italiano ("Sicuro nell'oggetto delle proprie speranze, fiducioso", Treccani).
Per quanto riguarda la Fiat conosco molta gente che ci lavora e ho sempre sentito "lavoro alla Fiat", è anche vero che si tratta di persone dai 50anni in su che conoscono pochissimo l'inglese e che quindi non hanno avuto modo di farsi influenzare, invece riguardo l'uso di realizzare col significato di capire seppur attestato da un secolo è esploso nell'ultimo decennio.
Ciao, ragazzi! Ottimo video come sempre! Volevo dire la mia sulle aziende: io dico tuttora in italiano "lavoro alla Fiat", "lavoro in Fiat" mi suona strano. 😅 Inoltre utilizzerei "alla" anche per aziende tecnologiche. "Lavoro alla Microsoft" mi suona bene, "lavoro in Microsoft" non tanto! E direi anche "la Tesla ha prodotto un nuovo modello" al posto di "Tesla ha prodotto". 😄
"Un'intervista di lavoro' anziché "un colloquio". Ma ciò che proprio detesto è "sottomettere" come traduzione di "submit", che in italiano ovviamente è "sottoporre".
Ottimo lavoro ragazzi. Sono Americano e ho vissuto in Italia per tanti anni. Vi volevo solo avvertire che la parola "calque" (che risulta nei sottotitoli del video e che sembra esistere nel dizionario inglese) di cui non ho mai sentito parlare non si usa MAI nell'inglese "normale". Ho dovuto consultare il dizionario per questo motivo. In inglese vuol dire "a word for word translation", o forse "a literal translation". Secondo me sarebbe meglio dire (e scrivere) la seconda definizione. Grazie, Michael
In spagnolo si legge spesso "devastado" con il senso di "sconsolato" (da l´inglese "devastated"). "Devastar" significa "distruggere", quindi si può dire "la casa está devastada"; invece "María está devastada" non esiste in spagnolo (non per le persone).
Grazie per ogni video che ci offri. 💚🤍❤️ Se già mi urtano gli anglismi usati in eccesso, e spesso in modo improprio, figuriamoci i calchi scriteriati e sgangherati! Cioè usano gli anglismi perché l'italiano gli suona obsoleto ma poi lo trasformano in itanglese ibridando le due lingue e cambiando di senso alle parole italiane... si decidano insomma! 😅😅😅
"In" vs "a" mi sembra più una lombardizzazione della lingua italiana che un'anglicizzazione della stessa. Ad esempio, per quanto possa essere sbagliato, un lombardo dirà quasi sicuramente sempre "Sono appena arrivato in Cadorna" invece che "Sono appena arrivato a Cadorna", o espressioni simili.
"Posizionare" anziché semplicemente "porre" (o collocare), "dispensatore" per "erogatore". Ma sopratutto vorrei sapere da quando gli apparecchi sono improvvisamente diventati "dispositivi"!
Il nome proprio dell'impresa Microsoft è (la) Microsoft Corporation, mentre Fiat era l'abbreviazione di Fabbrica Italiana Automobili Torino che contiene "fabbrica" come termine generico.
TUTTO cominciò quando....che so....40 anni fa....il popolo credendo di parlare inglese, cominciò a dire week-end invece di fine settimana. E adesso è uno sfacelo totale ! Grazie ! Una mandria che non parla più italiano ma che in aggiunta non saprà neppure l'inglese...Ovviamente già stentando nella lingua propria, figurati cosa potranno mai dire in un'altra lingua...🤣🤣🤣🤣
Per apply abbiamo anche il verbo candidarsi. Per quanto riguarda "il problema con", forse c'è anche l'influsso della locuzione "avere un problema con qualcuno" (e qui non si può dire "di qualcuno").
Abbiamo lo stesso problema degli anglicismi in norvegese: "Presentere seg" versus "introdusere seg". In questi giorni e anche normale tradurre delle espressioni intere, per esempio "I've got your back". "Ho la tua schiena" non esiste in italiano, vero?.. Almeno non ancora? "Buttare qualcuno sotto l'autobus"? 🙃 Saluti dalla Norvegia
Interessante questo "in" v. "a" nel contesto di lavoro, perché in inglese diremmo "I work AT Microsoft" non "I work IN Microsoft" - "I work AT Fiat" non "IN Fiat" (comunque sia, "THE Fiat" non ha nessun senso in inglese). Si può "work in" un campo particolare ("I work in technology") ma non tanto "in" un azienda specifica. Si dice anche "I work FOR" - io lavoro PER Microsoft. Le preposizioni danna fastidio in tutte le due lingue.
Complimenti, ottimo video..mio bisnonno era veneto di Treviso, lui parlava talian a casa, sono nato a San Paolo e oggi abito in Italia a Lanzo..Piemonte, sono l'unico membro della famiglia che ha tornato in Italia..ciaooo!
Ciao, complimenti per il video interessantissimo. Volevo solo puntualizzare che l’articolo davanti al nome dell’azienda produttrice, nella mia esperienza di parante italiano, non è in declino o scomparsa. Mi capita di sentire di più le forme con articolo che quelle senza, soprattutto se il nome si trova in interno di frase, es: il nuovo telefono della Apple (e non il nuovo telefono di Apple). Comunque, varia da marca a marca.
Così come in un vecchio video sostenni la maggiore ricchezza lessicale del vocabolario inglese (comune), qui aggiungo un'altra nota personale contraria al sentir generale: l'inglese non mi appare molto più economico dell'italiano. Meglio; non mi pare che l'italiano in sé sia così prolisso da giustificare gli anglismi: è l'italiano di chi ha una scarsa conoscenza del lessico a essere prolisso. Noi italiani tendiamo a complicare le parole per darci un tono; così per esempio, "il problema" diviene " la [situazione] problematica", e "la problematica" diviene infine "la problematicità". O tendiamo a usare perifrasi per cose che hanno una parola, talvolta anche banale. E allora GAC che l'inglese è più "smart" e "handy": in inglese si ha mica la tendenza a passare da "smart" a "smartnessy" (non nel quotidiano almeno), ma usano la lingua in modo essenziale. Facessimo lo stesso in italiano, non avremmo questa falsa impressione. A riprova, riscrivo lo stesso commento in inglese tradotto dall'IA: Just as I supported the greater lexical richness of the common English vocabulary in an old video, I am adding another personal note here contrary to the general sentiment: English does not seem to me to be much less wordy than Italian. In fact, I don't believe that Italian itself is so verbose as to justify the use of Anglicisms: it's the Italian of those who have a poor knowledge of the lexicon that is verbose. We Italians tend to complicate words to give ourselves an air of importance; thus, for example, 'the problem' becomes 'the problematic [situation]', and 'the problematic' eventually turns into 'the problematicity'. Or we tend to use a roundabout way of speaking for things that could be expressed simply, sometimes even trivially. Hence, TTD [NdR], English is more 'smart' and 'handy': in English, there is no tendency to evolve 'smart' to 'smartnessy' (at least not in everyday speech), but they use language in an essential manner. If we did the same in Italian, we wouldn't have this false impression. Si noti che il testo inglese è un po' più lungo. Questo perché la flessività dell'italiano permette di sottintendere più che l'inglese, compensando l'esigua differenza di lunghezza verbale. EN: Note that the English text is slightly longer. This is because the flectionality of Italian allows for more to be implied than in English, offsetting the small difference in word length.
Una volta si diceva "Lavoro alla Fiat", adesso si dice "Lavoro in Fiat" perché fa figo, invece a ma fa ridere (mi suona pretenzioso, modernista e mi fa pensare "Cala, cala".
Non è propriamente un calco, ma a me dà parecchio fastidio sentire pronunciare il + "PLAS" all'inglese (pronunciato anche male oltretutto, con una A larga invece della "a bassa" di Bus) quando essendo latino si deve pronunciare PLUS.
No Brasil usamos muito o verbo Aplicar também como no italiano " applicare una crema sulla pelle". Não sabia que Narrativa em italiano é de uso incorreto como no exemplo mostrado no vídeo, talvez o mais correto em português seja Narração, mas reservamos hoje Narração ou Narrazione para se referir a jogos, como em "narrazione della partita di calcio". Realizar em português tem outro significado, não quer dizer Dar-se Conta, dizemos então Percepire.
Video adorabile. Interessante anche il "disclamer" (per rimanere in ambito). Personalmente non so se odio più gli anglicismi per una questione politica o linguistica; o forse sono semplicemente un anacronistico purista. E non sono nemmeno sicuro se odio più gli anglicismi o l'italianizzazione di alcuni termini anglofoni. Vedi spammare, matchare, ghostare. Forse i secondi: odiosi, infantili e inascoltabili.
Oggi sono stata in ospedale e ho visto un cartello se cui era scritto morgue anziché obitorio. Trovo tutto ciò irrispettoso verso le persone, magari anziane, che non sanno l'inglese o il francese.
Io ricordo l'impossibilità di poter usare la parola accordo, ora è solo Deal. Per il resto triggerare lo avete usato anche voi :p e vi lascio questo: “L’utente deve posizionare il cursore grafico su uno dei punti del grigliato da cui intende iniziare un disegno di componente e triggerare il cursore con uno dei comandi grafici a sua disposizione” (Atti del Congresso annuale dell’AICA, Associazione Italiana per il Calcolo Automatico, Bari, Edizioni Dedalo, 1976, p. 634)
Processare per elaborare,trattare e mutare per ammutare/ammutolire. e tanti altri calchi sull'inglese. Succede anche nelle altre lingue o è solo all'italiano che spetta questo destino nefando.
L'Italiano è più simile all'Inglese nel senso che le due lingue hanno tante parole in comune. Le altre lingue germaniche come l'Olandese o il Tedesco hanno il vocabulario molto meno influenzato dalle lingue come il francese, il latino or il greco. Mi sembra che questo sia una dei raggioni perché succede un tale scambio linguistico tra l'Italiano e l'Inglese
@@СергейПлугатырёв L' italiano ha tante parole inglesi perché non le di traducono e perché oramai si crede che le cose nuove si possano dire in inglese.
English, as a language, just absorbs anything it happens to want. If the word catches on, it becomes "official." You can use weltschmerz in an English sentence without apologizing.
@@janhenkel4459 I agree, and fully support the task of keeping English out of Italian, or at least modifying the words so they don't break up the flow of the language.
To realize non lo tradurrei mai con "realizzare", cioè, nella mia concezione di lingua inglese, nel mio parlare, mi risulta sbagliato per quanto simile.
"ti introduco un amico" "bisogna essere consistenti quando si fa un discorso" 1:37 notare che anche "idiosincrasia", che nel video è usata correttamente, ha un significato diverso in italiano e in inglese Idiosincrasia = incompatibilità, avversione Idiosyncrasy = peculiarità "La Microsoft/lavora alla Microsoft" io lo direi tranquillamente
Perché non parliamo dell'influenza che fa lo spagnolo nelle preposizioni? Molti esempi che hai detto sono strutture corrette nello spagnolo. L'uso di 'con', 'in' in gli stessi contesti.
Si sente anche, abbastanza spesso, pronunciare l'anno come fanno gli inglesi, tipo: Euro 2020 = euro venti venti Parigi 2024= Parigi venti ventiquattro ... orrendo!!! 🫣
Tra le schifezze linguistiche (per me questo sono) che mi danno più fastidio c'è sicuramente l'inversione tra "narrazione" e "narrativa". Poi, certo, quasi tutti i giorni sono costretto ad ascoltare i vari "siamo committati/confidenti", "sharare lo schermo", "misurare i deliverabili" e compagnia cantante.
Va beh dai, SKIPPIAMO (o peggio ancora "schippiamo" 😅) senza farci venire il mal di testa! EVENTUALMENTE le cose andranno a posto e i concetti MATCHERANNO! Oh, quando finisci di lavorare ricordati di BADGEARE!! 😊
Invece è molto serio. Le lingue cambiano ma non in questo modo così stupido e dovuto ai mezzi di comunicazione troppo rapidi che diffondono solo ignoranza. I cambiamenti sono lenti, condivisi e in genere anche inconsci: se ne accorgevano i grammatici dopo parecchio tempo. L'inglese poi è troppo lontano dall'italiano per introdursi pienamente nella nostra lingua senza dar noia. Il francese lo ha fatto e non ce accorgiamo neanche. E poi quelle espressioni già esistono in buon italiano per esser necessario ricorrere ad un'altra lingua. Un'eccezione devo farla per "non è il caso": non credo derivi dall'inglese, ma sia solo una variante. Io, che ho una certa età, lo sento dire fin da quando ero piccolo. E mi pare di averlo riscontrato anche in letteratura.
Non ho capito la differenza tra "non è il caso" e "non è questo il caso", per esempio, Davide ha detto la frase: " Usciamo a mezze maniche a Bruxelles ", o una frase simile, e sinceramente per me dire: " Non è questo il caso" non suona bene, ma io lo utilizzerei con una frase ipotetica come: " Se avessi vinto 10 milioni di euro giocando quei numeri sarei rimasta la vita in viaggio, ma non è questo il caso ", scusatemi per l'esempio con il gioco d'azzardo, ma comunque io parlo di una situazione che non è avvenuta e quindi utilizzo la parola " Questo ". ....più vado avanti nel scrivere questo commento più mi suona normale la frase " non è questo il caso " con l'esempio fatto da Davide, però lascio il commento così com'è, magari ci puoi spiegare l'uso di questa frase!
Okay, terzo commento, so che sto rompendo, ma per la frase: "lavoro.... Fiat" io avrei messo "per la", quindi: " Lavoro per la Fiat " anche "alla", ma secondo me suona meglio " Per la ".
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Divertentissimo... Lancio questa bomba --> deliverare un documento (al posto di distribuire un documento) 11/10
No vi potete immaginare quanto sia utile trattare questo argomento e questo genere di video per gli studenti come me. Vi prego di assolutamente farne di più!! Grazie!
Siete della mia tribù. Anche se sono di lingua madre inglese, ho fatto tantissimi sforzi per imparare la lingua italiana che mi da fastidio sentire questi anglicismi.
Una parola che sento è “challenge” quando la parola sfida esiste ed è la perfetta traduzione.
Ho anche sentito ultimamente “last-minute” quando la persona parlava di una prenotazione fatta per lo stesso giorno. Dell’ultimo minuto sarebbe la frase giusta, no?
Grazie, Davide e Stefano, per questo video. 👏🏼👏🏼👏🏼
Sei una grande consolazione, grazie di cuore! 💚🤍❤️
I fulmini per gli 10/10 mi hanno fatto ridere. Bello video - mi piace molto il rapporto tra voi due.
"Applicare" si può dire anche candidarsi, con una sola parola.
Hai ragione! Cavolo, non ci è proprio venuta in mente 😅
Io non sopporto l'uso della parola "suggestione" usata al posto di "suggerimento", da suggestion.
Per me è un 10/10
Dio mio che obbrobrio
Ma quanta carisma ha Stefano! 💟Video interessante come sempre:)
Ci vediamo “in” dieci minuti, da emigrato, prima generazione, mi sto rendendo conto che sto cominciando ad utilizzare questa forma.
Mi avete salvato, grazie
Ahahah non c'è di che!
Avete fatto un bel video. Le mie congratulazioni a Voi, da Vincenzo in Argentina. Gl'italiani (soltanto quelli residenti nella penisola italica) dovrebbero essere un po' più "nazionalisti" nell'uso della (loro) lingua italiana (e non utilizzare - molto spesso - espressioni d'origine inglese e che - anche - non riescono a pronunciare correttamente). Buona fortuna a tutti.
Hai ragione! Penso lo stesso.
Consistente al posto di coerente è tremendo
O di "costante"
Un video perfetto! Quando sto per fare un errore così, adesso devo solo pensare di questo video per ricordare la scelta linguistica più giusta!
Bravi! Siete molto skillati 😅😅😅
Questo video è stato molto divertente, grazie!
Vi ringrazio per questa puntata, molto interessante per ma da italoamericano (vissuto negli Stati Uniti da quasi 30 anni). Ho trovato soprattutto interessante che molto di questi calchi/adattamenti non li ho mai osservati né tra italoamericani "classici" (ovvero quelli che parlano il dialetto misto italoamericano) né tra i "nuovi immigrati italiani."
Usi di parole come "affettare" o "introdursi" che io ritengo sarebbero "naturali" per un italoamericano non sono mai usati nei contesti di questo video, né l'uso di "lo faccio in venti minuti" al posto di "lo faccio tra venti minuti." L'uso di "applicare" invece sì, e a volte si usa anche "applicazione" al posto di "pratica" oppure per "domanda di lavoro."
Quando voi avete parlato di "lavorare in Microsoft" confesso che a me è venuto invece in mente di dire "lavoro ALLA Microsoft" e "LA Tesla ha lanciato una nuova auto." Strano come alcuni adattamenti si diffondono tra alcune comunità italiane ed in altre no.
"Venti-ventiquattro" al posto di Duemilaventiquattro 😂
Questa è scappata anche a me, con grande perplessità di mia madre che, giustamente, non ha capito cosa intendessi dire
@@EleBuvy credo di averla sentita proprio ieri in radio, mamma mia ahaha
Grandissimi!
Tra i falsi amici Inglesi, si trova "trivial" che invece di essere tradotto con banale, viene tradotto con "triviale". Cielo, quale assurdità!
Vivo a Londra e sento certe follie dai colleghi di Milano… committato (committed); sharato (shared); printato (printed)
Davide, il tuo ospite ha una pronuncia inglese perfetta! Parla come un madrelingua!!👏🏻
è italiano! ahah
Mi è piaciuto questo argomento! Grazie!
Divertentissimo e interessante, amici!! Grazie mille!! 😊
Molto utile questo video per chi vuole imparare italiano bene...
Grazie mille, molto interessante- altra cosa divertente è vedere un uso strano dell’italiano all’estero, eg classicamente qui in inghilterra Un caffelatte diventa un ‘latte’, un panino diventa ‘panini’ ecc
Bello e interessante davvero questo video!
Non avevo proprio idea che il termine "realizzare" fosse usato in modo proprio con questo significato ...
Grazie per questa informazione anche se penso sarà difficile eliminarlo dal mio "vocabolario"..!!
Spero di vedere altri video su questo argomento 👍
Stefano! Your pinecone shirt is fantastic! 🔥
Mahtavaa nähdä sinua Stefano tällä kanavalla! I have been fan of Stefano for years but his own channel has been a bit quiet lately.
"Confidente" per 'fiducioso" "interiore" per "interno".
∞/10
tantissimo il primo, il secondo non l'ho mai sentito per fortuna, sembra proprio una cosa che direbbe uno straniero che non conosce bene la lingua
Confidente sta più per "sicuro di sé" terribile ad ogni modo
A me urta l'utilizzo per indicare "sicurezza nei propri mezzi". Mentre "fiducioso" pare proprio essere un utilizzo corretto in italiano ("Sicuro nell'oggetto delle proprie speranze, fiducioso", Treccani).
"Confidente" in italiano è un sostantivo ed è la persona cui si raccontano i propri segreti.
Per quanto riguarda la Fiat conosco molta gente che ci lavora e ho sempre sentito "lavoro alla Fiat", è anche vero che si tratta di persone dai 50anni in su che conoscono pochissimo l'inglese e che quindi non hanno avuto modo di farsi influenzare, invece riguardo l'uso di realizzare col significato di capire seppur attestato da un secolo è esploso nell'ultimo decennio.
"Lavoro in (nome azienda)", più che all'influenza dell'inglese lo associo all'influenza del milanese.
@@eoslux che poi i milanesi sono i primi a voler fare i "fighetti" usando l'inglese
LinguaEpassione un genio assoluto !
L'uso di "rilasciare" per "release", mentre in italiano si dice piuttosto "lanciare" un prodotto sul mercato.
Ciao, ragazzi! Ottimo video come sempre! Volevo dire la mia sulle aziende: io dico tuttora in italiano "lavoro alla Fiat", "lavoro in Fiat" mi suona strano. 😅 Inoltre utilizzerei "alla" anche per aziende tecnologiche. "Lavoro alla Microsoft" mi suona bene, "lavoro in Microsoft" non tanto! E direi anche "la Tesla ha prodotto un nuovo modello" al posto di "Tesla ha prodotto". 😄
Grande! Evidentemente non sei corrotto dal settentrionalese come me e Stefano ahah
@@PodcastItaliano Dovremmo chiedere anche a Raffaele, in effetti! 😄
"Un'intervista di lavoro' anziché "un colloquio".
Ma ciò che proprio detesto è "sottomettere" come traduzione di "submit", che in italiano ovviamente è "sottoporre".
Ottimo lavoro ragazzi. Sono Americano e ho vissuto in Italia per tanti anni. Vi volevo solo avvertire che la parola "calque" (che risulta nei sottotitoli del video e che sembra esistere nel dizionario inglese) di cui non ho mai sentito parlare non si usa MAI nell'inglese "normale". Ho dovuto consultare il dizionario per questo motivo. In inglese vuol dire "a word for word translation", o forse "a literal translation". Secondo me sarebbe meglio dire (e scrivere) la seconda definizione. Grazie, Michael
Vero, è un termine tecnico, ma lo è anche in italiano: non credo una persona qualunque sappia cosa vuol dire.
Esatto, Davide. Fa parte del gergo linguistico.
In spagnolo si legge spesso "devastado" con il senso di "sconsolato" (da l´inglese "devastated"). "Devastar" significa "distruggere", quindi si può dire "la casa está devastada"; invece "María está devastada" non esiste in spagnolo (non per le persone).
Idem in italiano
Buengiorno. Anche a me me arrabbia quando se utilizza introduire in francese in vece de présenter. Me piacciano molto le sue presentazione
Anche in francese si utilizza? Dove?
@@janhenkel4459 en Québec Canada. En Francia non sono sicura
@@dianemalo1529on n’utilise pas introduire au lieu de présenter en France, c’est un faux-pas qui nous fait toujours rire 🤭
Grazie per ogni video che ci offri. 💚🤍❤️ Se già mi urtano gli anglismi usati in eccesso, e spesso in modo improprio, figuriamoci i calchi scriteriati e sgangherati! Cioè usano gli anglismi perché l'italiano gli suona obsoleto ma poi lo trasformano in itanglese ibridando le due lingue e cambiando di senso alle parole italiane... si decidano insomma! 😅😅😅
"In" vs "a" mi sembra più una lombardizzazione della lingua italiana che un'anglicizzazione della stessa.
Ad esempio, per quanto possa essere sbagliato, un lombardo dirà quasi sicuramente sempre "Sono appena arrivato in Cadorna" invece che "Sono appena arrivato a Cadorna", o espressioni simili.
Quelli che traducono "location" con "locazione" o che dicono "bas" invece di bus.
E il "killer"? Che si vede anche sui titoli dei giornali?
"Posizionare" anziché semplicemente "porre" (o collocare), "dispensatore" per "erogatore". Ma sopratutto vorrei sapere da quando gli apparecchi sono improvvisamente diventati "dispositivi"!
Il nome proprio dell'impresa Microsoft è (la) Microsoft Corporation, mentre Fiat era l'abbreviazione di Fabbrica Italiana Automobili Torino che contiene "fabbrica" come termine generico.
TUTTO cominciò quando....che so....40 anni fa....il popolo credendo di parlare inglese, cominciò a dire week-end invece di fine settimana. E adesso è uno sfacelo totale ! Grazie ! Una mandria che non parla più italiano ma che in aggiunta non saprà neppure l'inglese...Ovviamente già stentando nella lingua propria, figurati cosa potranno mai dire in un'altra lingua...🤣🤣🤣🤣
Molto informativo. Grazie, ragazzi.
Per fare domanda non si può usare candidarsi?
Per apply abbiamo anche il verbo candidarsi.
Per quanto riguarda "il problema con", forse c'è anche l'influsso della locuzione "avere un problema con qualcuno" (e qui non si può dire "di qualcuno").
Qui anche in Québec utilizzano apliquer. L'inglese si fa molto intruso
"praticare", "fare pratica", "esercitarsi", ecc
"Educazione" nel senso di "istruzione", "decade" per 'decennio".
Escalation al posto di escalata ("la comunità internazionale si preoccupa con una possibible escalation dal conflito nel medio oriente")
Abbiamo lo stesso problema degli anglicismi in norvegese: "Presentere seg" versus "introdusere seg". In questi giorni e anche normale tradurre delle espressioni intere, per esempio "I've got your back". "Ho la tua schiena" non esiste in italiano, vero?.. Almeno non ancora? "Buttare qualcuno sotto l'autobus"? 🙃 Saluti dalla Norvegia
Congratulazione. Molto benne
Interessante questo "in" v. "a" nel contesto di lavoro, perché in inglese diremmo "I work AT Microsoft" non "I work IN Microsoft" - "I work AT Fiat" non "IN Fiat" (comunque sia, "THE Fiat" non ha nessun senso in inglese). Si può "work in" un campo particolare ("I work in technology") ma non tanto "in" un azienda specifica. Si dice anche "I work FOR" - io lavoro PER Microsoft. Le preposizioni danna fastidio in tutte le due lingue.
Vero, Stephen. Tuttavia, più usuale sarebbe: I work FOR Microsoft, FOR Fiat, FOR qualsiasi azienda. (Negli Stati Uniti :-)
Complimenti, ottimo video..mio bisnonno era veneto di Treviso, lui parlava talian a casa, sono nato a San Paolo e oggi abito in Italia a Lanzo..Piemonte, sono l'unico membro della famiglia che ha tornato in Italia..ciaooo!
Ciao, complimenti per il video interessantissimo. Volevo solo puntualizzare che l’articolo davanti al nome dell’azienda produttrice, nella mia esperienza di parante italiano, non è in declino o scomparsa. Mi capita di sentire di più le forme con articolo che quelle senza, soprattutto se il nome si trova in interno di frase, es: il nuovo telefono della Apple (e non il nuovo telefono di Apple).
Comunque, varia da marca a marca.
Così come in un vecchio video sostenni la maggiore ricchezza lessicale del vocabolario inglese (comune), qui aggiungo un'altra nota personale contraria al sentir generale: l'inglese non mi appare molto più economico dell'italiano. Meglio; non mi pare che l'italiano in sé sia così prolisso da giustificare gli anglismi: è l'italiano di chi ha una scarsa conoscenza del lessico a essere prolisso.
Noi italiani tendiamo a complicare le parole per darci un tono; così per esempio, "il problema" diviene " la [situazione] problematica", e "la problematica" diviene infine "la problematicità". O tendiamo a usare perifrasi per cose che hanno una parola, talvolta anche banale. E allora GAC che l'inglese è più "smart" e "handy": in inglese si ha mica la tendenza a passare da "smart" a "smartnessy" (non nel quotidiano almeno), ma usano la lingua in modo essenziale. Facessimo lo stesso in italiano, non avremmo questa falsa impressione.
A riprova, riscrivo lo stesso commento in inglese tradotto dall'IA:
Just as I supported the greater lexical richness of the common English vocabulary in an old video, I am adding another personal note here contrary to the general sentiment: English does not seem to me to be much less wordy than Italian. In fact, I don't believe that Italian itself is so verbose as to justify the use of Anglicisms: it's the Italian of those who have a poor knowledge of the lexicon that is verbose.
We Italians tend to complicate words to give ourselves an air of importance; thus, for example, 'the problem' becomes 'the problematic [situation]', and 'the problematic' eventually turns into 'the problematicity'. Or we tend to use a roundabout way of speaking for things that could be expressed simply, sometimes even trivially. Hence, TTD [NdR], English is more 'smart' and 'handy': in English, there is no tendency to evolve 'smart' to 'smartnessy' (at least not in everyday speech), but they use language in an essential manner. If we did the same in Italian, we wouldn't have this false impression.
Si noti che il testo inglese è un po' più lungo. Questo perché la flessività dell'italiano permette di sottintendere più che l'inglese, compensando l'esigua differenza di lunghezza verbale.
EN:
Note that the English text is slightly longer. This is because the flectionality of Italian allows for more to be implied than in English, offsetting the small difference in word length.
E' possibile dire: lavoro per Fiat? (I work for Fiat) invece lavoro in Fiat (I work at Fiat)?
Una volta si diceva "Lavoro alla Fiat", adesso si dice "Lavoro in Fiat" perché fa figo, invece a ma fa ridere (mi suona pretenzioso, modernista e mi fa pensare "Cala, cala".
@@silviaredin7019 Sarà anche per il mio di contesto ma io avrei spontaneamente detto _lavoro alla Fiat_
Come una madrelingua inglese di Londra, mi confondono le parole inglese utilizzate in italiano
(2:26) "...per rubarci le nostre collezioni di Assimil." NOOOO!!!
Io ho sentito dire “non voglio prendermi rischi” invece di “non voglio correre rischi”, troppo fastidioso
Non è propriamente un calco, ma a me dà parecchio fastidio sentire pronunciare il + "PLAS" all'inglese (pronunciato anche male oltretutto, con una A larga invece della "a bassa" di Bus) quando essendo latino si deve pronunciare PLUS.
Molto interessante!
Ma, si potrebbe dire "lavoro presso la Fiat"?
Credo che questo sia vero in tutte le lingue. Succede lo stesso in portoghese, ci sono un sacco di parole ed espressioni che vengono dall'inglese
Grazie tante a tutti i due (?🤔). Molto interessante.
Ai... ho paura di essere colpevole all'utilizzo errato di 'in'. Grazie a questo video spero di non farlo mai più!
To apply oneself, would be one other useage (applicarsi).
No Brasil usamos muito o verbo Aplicar também como no italiano " applicare una crema sulla pelle". Não sabia que Narrativa em italiano é de uso incorreto como no exemplo mostrado no vídeo, talvez o mais correto em português seja Narração, mas reservamos hoje Narração ou Narrazione para se referir a jogos, como em "narrazione della partita di calcio". Realizar em português tem outro significado, não quer dizer Dar-se Conta, dizemos então Percepire.
"Processare" in luogo di "elaborare" e in genere "implementare", verbo che in italiano non esiste e sì può rendere con "perfezionare".
“Consistente” per “coerente” 🫣
Video adorabile.
Interessante anche il "disclamer" (per rimanere in ambito).
Personalmente non so se odio più gli anglicismi per una questione politica o linguistica; o forse sono semplicemente un anacronistico purista.
E non sono nemmeno sicuro se odio più gli anglicismi o l'italianizzazione di alcuni termini anglofoni.
Vedi spammare, matchare, ghostare.
Forse i secondi: odiosi, infantili e inascoltabili.
Oggi sono stata in ospedale e ho visto un cartello se cui era scritto morgue anziché obitorio. Trovo tutto ciò irrispettoso verso le persone, magari anziane, che non sanno l'inglese o il francese.
Io ricordo l'impossibilità di poter usare la parola accordo, ora è solo Deal. Per il resto triggerare lo avete usato anche voi :p e vi lascio questo:
“L’utente deve posizionare il cursore grafico su uno dei punti del grigliato da cui intende iniziare un disegno di componente e triggerare il cursore con uno dei comandi grafici a sua disposizione” (Atti del Congresso annuale dell’AICA, Associazione Italiana per il Calcolo Automatico, Bari, Edizioni Dedalo, 1976, p. 634)
"Finalizzare" nel senso di concludere.
Ecco perché si dice: " Sei un salame".
Processare per elaborare,trattare e mutare per ammutare/ammutolire. e tanti altri calchi sull'inglese. Succede anche nelle altre lingue o è solo all'italiano che spetta questo destino nefando.
L'Italiano è più simile all'Inglese nel senso che le due lingue hanno tante parole in comune. Le altre lingue germaniche come l'Olandese o il Tedesco hanno il vocabulario molto meno influenzato dalle lingue come il francese, il latino or il greco. Mi sembra che questo sia una dei raggioni perché succede un tale scambio linguistico tra l'Italiano e l'Inglese
@@СергейПлугатырёв L' italiano ha tante parole inglesi perché non le di traducono e perché oramai si crede che le cose nuove si possano dire in inglese.
Beh, forse avevate già menzionato il "sei confidente?", usato impropriamente al posto di "ti senti preparato/sicuro?" 😅
Manca il terribile "cerco lavoro SU Milano", che è un 11/10
English, as a language, just absorbs anything it happens to want. If the word catches on, it becomes "official." You can use weltschmerz in an English sentence without apologizing.
Its plasticity is its main strength.
Yeah, but not all languages work that way or should be expected to work that way.
@@janhenkel4459 I agree, and fully support the task of keeping English out of Italian, or at least modifying the words so they don't break up the flow of the language.
To realize non lo tradurrei mai con "realizzare", cioè, nella mia concezione di lingua inglese, nel mio parlare, mi risulta sbagliato per quanto simile.
Io ha pensato che esiste "in". Como è detto in "ci vediamo in dieci minuti". La parola "tra" no fai molto sentito per mi hahaha
In contesti economici usare "domestico" per "interni" (es. Il mercato domestico).
Allora quando sentite stoldherare che fare?
Imputare come fornire un input (solitamente testuale) a un'applicazione è estremamente diffuso tra i programmatori italiani e secondo me è un 12
"ti introduco un amico"
"bisogna essere consistenti quando si fa un discorso"
1:37 notare che anche "idiosincrasia", che nel video è usata correttamente, ha un significato diverso in italiano e in inglese
Idiosincrasia = incompatibilità, avversione
Idiosyncrasy = peculiarità
"La Microsoft/lavora alla Microsoft" io lo direi tranquillamente
All'Eredità (Rai 1) "attitudine" al posto di "atteggiamento".
😢
“Narrativa”. Usiamo anche in portoghese. 😊
Perché non parliamo dell'influenza che fa lo spagnolo nelle preposizioni? Molti esempi che hai detto sono strutture corrette nello spagnolo. L'uso di 'con', 'in' in gli stessi contesti.
Beh, è difficile pensare che sia lo spagnolo a influenzare l'italiano, visto che non è molto conosciuto in Italia.
Sherami il file , forwordami la mail ...direi 100 su 10🙊🙈🙉
Noi usiamo fly down in modo improprio, intendiamo abbassa il tono
ottimo 🤣🤣🤣🤣
Si sente anche, abbastanza spesso, pronunciare l'anno come fanno gli inglesi, tipo:
Euro 2020 = euro venti venti
Parigi 2024= Parigi venti ventiquattro
... orrendo!!! 🫣
Mi trovi pienamente d'accordo...
PS: gran bel nome! :))
Posso dire "ho in problema con qualcuno" se quel qualcuno È il problema!
Tra le schifezze linguistiche (per me questo sono) che mi danno più fastidio c'è sicuramente l'inversione tra "narrazione" e "narrativa".
Poi, certo, quasi tutti i giorni sono costretto ad ascoltare i vari "siamo committati/confidenti", "sharare lo schermo", "misurare i deliverabili" e compagnia cantante.
Povero, io non so se ce la farei!! Hai tutta la mia solidarietà!
Ecco il mio 10: "verificare le pratiche per correttezza" (for correctness). In italiano ovviamente significa tutt'altro.
Cosa significa in Italiano?
Per onestà: per correttezza devo dirvi che conosco già la soluzione del quiz.
Va beh dai, SKIPPIAMO (o peggio ancora "schippiamo" 😅) senza farci venire il mal di testa! EVENTUALMENTE le cose andranno a posto e i concetti MATCHERANNO! Oh, quando finisci di lavorare ricordati di BADGEARE!! 😊
Invece è molto serio. Le lingue cambiano ma non in questo modo così stupido e dovuto ai mezzi di comunicazione troppo rapidi che diffondono solo ignoranza. I cambiamenti sono lenti, condivisi e in genere anche inconsci: se ne accorgevano i grammatici dopo parecchio tempo. L'inglese poi è troppo lontano dall'italiano per introdursi pienamente nella nostra lingua senza dar noia. Il francese lo ha fatto e non ce accorgiamo neanche. E poi quelle espressioni già esistono in buon italiano per esser necessario ricorrere ad un'altra lingua.
Un'eccezione devo farla per "non è il caso": non credo derivi dall'inglese, ma sia solo una variante. Io, che ho una certa età, lo sento dire fin da quando ero piccolo. E mi pare di averlo riscontrato anche in letteratura.
Non ho capito la differenza tra "non è il caso" e "non è questo il caso", per esempio, Davide ha detto la frase: " Usciamo a mezze maniche a Bruxelles ", o una frase simile, e sinceramente per me dire: " Non è questo il caso" non suona bene, ma io lo utilizzerei con una frase ipotetica come: " Se avessi vinto 10 milioni di euro giocando quei numeri sarei rimasta la vita in viaggio, ma non è questo il caso ", scusatemi per l'esempio con il gioco d'azzardo, ma comunque io parlo di una situazione che non è avvenuta e quindi utilizzo la parola " Questo ".
....più vado avanti nel scrivere questo commento più mi suona normale la frase " non è questo il caso " con l'esempio fatto da Davide, però lascio il commento così com'è, magari ci puoi spiegare l'uso di questa frase!
Su TH-cam si comincia a sentire l'aggettivo "grafico" utilizzato con il significato inglese di "crudo" o " esplicito", che in italiano non ha.
Okay, terzo commento, so che sto rompendo, ma per la frase: "lavoro.... Fiat" io avrei messo "per la", quindi: " Lavoro per la Fiat " anche "alla", ma secondo me suona meglio " Per la ".
Lá stessa cosa sucede al portoguese.