Osteopathy: what it is not! (or "how osteopaths are destroying osteopathy")

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  • เผยแพร่เมื่อ 26 ต.ค. 2024

ความคิดเห็น • 94

  • @roberto82454
    @roberto82454 3 ปีที่แล้ว +4

    ATTENZIONE ALL'OSTEOPATIA. PARLA UNO CHE CI HA RIMESSO LA CERVICALE. ATTENZIONE.

    • @piomanduano6344
      @piomanduano6344 3 ปีที่แล้ว +4

      Questo può essere un buon momento per raccontarci la tua esperienza e trovare magari una spiegazione a ciò che ti è successo, o meglio ancora trovare una strada che ti possa giovare. Spesso per errore del singolo rischia di pagarne lo scotto un’intera categoria e questo è un peccato, oltre che molto riduttivo.

    • @mariannacastellitto2588
      @mariannacastellitto2588 3 ปีที่แล้ว +3

      Mi dispiace per l'episodio spiacevole che ti ha toccato in prima persona. Credo comunque che tu possa dare una seconda possibilità all'osteopatia: quello che Giandomenico D'Alessandro sottolinea in questo video e anche sui social è proprio il fatto che l'osteopatia non è tutto quello che ti passano come "osteopatia". Credo anche io come il collega Pio che ti ha risposto che spesso per l'errore del singolo paga tutta la categoria. Ti assicuro che esiste una osteopatia che saprebbe aiutarti senza minimamente danneggiarti. Purtroppo ad oggi si stanno diffondendo tecniche manipolative "strong" che non hanno nulla a che vedere con l'osteopatia, quella pura. Quindi il mio consiglio è quello di provare a cercare un bravo professionista, non di rinunciare a questa possibilità terapeutica

    • @davideguffanti95
      @davideguffanti95 3 ปีที่แล้ว +4

      Sei stato danneggiato dall'osteopatia o da un osteopata?
      La mia più totale vicinanza per ciò che ti è accaduto (qualsiasi cosa sia) tuttavia la mia domanda può sembrare una cavillosità ma puoi capire che fa una grande differenza

    • @camillapisani6988
      @camillapisani6988 3 ปีที่แล้ว +2

      Purtroppo come in ogni professione ci sono Osteopati bravi ed Osteopati meno bravi. Se andate da un neurologo non preparato la vostra idea sulla neurologia non cambia, pensate solo di essere stati sfortunati e cambiate professionista, per l’osteopatia è la stessa cosa, assicuratevi di mettervi nelle mani di Osteopati che hanno conseguito 5 anni di corso full time o sei anni di corso part time

    • @roberto82454
      @roberto82454 3 ปีที่แล้ว

      @@camillapisani6988 la neurologia è una scienza comprovata, l'osteopatia NO. Se un neurologo sbaglia, vai di certo da un altro neurologo. Se un osteopata sbaglia, NESSUNO, DICO PROPRIO NESSUNO, ritornerà mai da un altro osteopata. E' così che funziona.

  • @Ssc839
    @Ssc839 4 ปีที่แล้ว +5

    Salve collega, volentieri seguo i suoi video come forma di divulgazione dei principi su cui si basa l'osteopatia. Questa volta mi sento di dirle che mi trovo in disaccordo con lei, Lederman è uno tra i massimi esponenti internazionali di terapia manuale, 30 anni di studi e di ricerca lo hanno portato a concepire un modello di approccio alle dinamiche cliniche ben preciso e strutturato, basato su solide evidenze scientifiche. In sostanza al centro dell'approccio Ledermaniano vi è la consapevolezza che la struttura (disfunzionale) può essere "modulata" ad un livello intrinseco dall'osteopata tramite un processo funzionale, basato sul repertorio motorio esclusivo della persona e sugli obiettivi del paziente, questo tramite movimenti attivi guidati dall'operatore, con una forte componente cognitiva da parte della persona da trattare, curando bene la similarità e ripetitività del gesto e modificando i fattori parametrici, composti e sinergici dei movimenti in base al "livello terapeutico" raggiunto; e qui solo un operatore esperto e consapevole può guidare verso il giusto processo di guarigione, non di certo il salumiere di paese. Dall'altro lato abbiamo una visione più "classica" dell'osteopatia, come lei stesso ha sostenuto, basata sulla capacità palpatoria individuale dell'operatore e che individua nella "via della struttura" l'accesso primario alla risoluzione del problema tramite processi bottom-up. I vantaggi clinici di un approccio simile (più classico) sono ben noti a colleghi come lei o il già citato Francesco Cerritelli, oltre una miriade di altri professionisti che operano nel nostro settore. Purtroppo la scarsa evidenza scientifica e l'eziopatologia incerta della disfunzione somatica hanno portato professionisti del settore come Lederman a concepire l'osteopatia nella sua forma terapeutica in maniera diversa rispetto alla visione tradizionale, plausibilmente derivante dai concetti primari e dai postulati del Dr. Still. Di fatto sembra di assistere tutt'oggi all'eterna diatriba tra approccio minimalista ed approccio massimalista che da 100 anni contrasta le menti più brillanti della nostra professione. Per quel che mi riguarda la verità sta nel mezzo ed entrambi gli approcci clinici sono assolutamente utili e necessari per il benessere della persona, ma questo è un mio personale parere. Un ringraziamento particolare per il lavoro che sta facendo qui sulla piattaforma di TH-cam. Continuerò a seguirla volentieri.
    Un caloroso saluto

    • @giandomenicodalessandro
      @giandomenicodalessandro  4 ปีที่แล้ว +3

      Ciao Santi, diamoci pure del "tu". Essere esperti di "terapia manuale" non significa essere esperti di "osteopatia" (e men che meno, "essere osteopati"). Inoltre, come detto in un altro commento, mi suona ancora più strano questo controsenso: la raffinatezza delle tecniche armoniche stonano con la rozzezza palpatoria che traspare dall'articolo in questione. Come la spieghiamo? Quest'articolo aveva differente focus, un differente taglio? Non so, qualitativamente basta anche una piccola frase per far passare un concetto... In queste ore mi sto documentando su Lederman grazie agli spunti forniti dai colleghi, tra cui anche la tua chiara sintesi dell'approccio Leidermaniano (a proposito, grazie). E tra questi spunti vi è questo articolo "Is a postural-structural-biomechanical model, within
      manual therapies, viable?: A JBMT debate" che raccoglie 5 risposte, indipendenti, di altrettanti esponenti di chiro, fisio e osteo all'articolo di Lederman "The fall of the postural-structural-biomechanical
      model in manual and physical therapies: Exemplified by lower back pain" . E tutti e 5 concordano, tra le altre cose, che metodologicamente Lederman fa quello che definiamo "cherry-picking", ossia considerare solo le evidenze che fanno comodo. E questo è parso anche a me, come analizzato nel video nella parte delle citazioni (ed ero "in cieco" rispetto alle 5 risposte suddette!). Ora Santi, mi riprometto di leggere i lavori di Lederman, ma i presupposti non sono buoni in termini di "considerare solide evidenze scientifiche". E non solo per questo: ... rimanga fra noi mi raccomando... faccio fatica a mantenere nella stessa frase "solido" ed "evidenza scientifica" quando si tratta di terapia manuale e movimento, quindi quando mi si presentano idee così rivoluzionarie vado con i piedi di piombissimo. Per quanto riguarda il mio essere "talebano" su alcuni aspetti, ti svelo il motivo: vorrei trovare una soluzione alla sovrapposizione tra le varie figure (osteo, fisio, chiro, massaggiatore e se parliamo di movimento io ci metterei anche personal trainer) mediante l'individuazione della SPECIFICITA' (cioè, il "saper fare") di ognuno di loro. "Sogno" una sorta di "t-shape competencies" in osteopatia e nelle altre su menzionate figure. Lo so, un mimimo ci si sovrappone ma si può rimpicciolire quel minimo. Ma dire (cito l'articolo) "osteopathic techniques are viewed as a vehicle to deliver touch effects" quando gli effetti del tocco (davvero!) possono essere veicolati per QUEI fini anche dalla psicologa, no non ci sto, perchè mi allontani dalla specificità... me la "sfumi". Non so se riesco a far passare il concetto... Inseriamo, come dice il mio amico Christian Lunghi, anche l'esercizio individualizzato alla specificità osteopatica? Ok, mi sta bene (tra l'altro è grosso modo "bottom-up") ma poi chiediamoci come fare a rendere lo studente (e il professionista) super bravo nei due aspetti. Vedi, l'altra motivazione che mi spinge ad essere "talebano" è che voglio essere super bravo in una cosa, invece che moderatamente bravo in due... e il tempo... è limitato! Possono esserci due professionisti super bravi, ognuno in una delle due cose (e uno dei due si chiama "osteopata", l'altro no). Quanto al video: quando dico salumiere o prete o altre cose simili, il fine di questo caricaturare è finalizzato alla chiarezza di alcuni concetti mediante il grottesco, così da farli vedere anche a chi "vede meno bene": non sia mai pure il salumiere appresso a noi! :) Grazie per il fruttuoso scambio Santi!

    • @Ssc839
      @Ssc839 4 ปีที่แล้ว +3

      @@giandomenicodalessandro grazie a te che ci hai fornito gli strumenti per rendere stimolante e fruttuoso questo scambio di opinioni, non vi è crescita senza dibattito, i riferimenti che hai citato mi sono molto molto familiari, oltre alla fortuna di aver conosciuto personalmente professionisti del calibro di Lederman o Christian Lunghi stesso, mi piace personalmente osservare ed interagire con sguardo e pensiero critico quali possano essere i vantaggi ma SOPRATUTTO i limiti della nostra professione. Magari in futuro, chissà, avremo modo di chiacchierare e dibattere al riguardo. Un caloroso saluto e spero di seguirti presto con altre novità dal tuo canale. A presto

    • @giandomenicodalessandro
      @giandomenicodalessandro  4 ปีที่แล้ว

      @@Ssc839 che bello, magari! A presto!

    • @emilroussimov15
      @emilroussimov15 4 ปีที่แล้ว +3

      Senza la disfunzione somatica perdiamo uno dei se non IL paradigma che ci contraddistingue dalle altre professioni.E non siamo gli unici,pensiamo ai chiropratici con la teoria sublussatoria.
      La DF è uno dei perni fondamentali su cui ruota la nostra professione.Che manchino studi sulla cosa è un problema noto,su questo non ci piove,ma da qui a passare a modelli di deviazione ce ne passa.

    • @Ssc839
      @Ssc839 4 ปีที่แล้ว +1

      @@emilroussimov15 a maggior ragione è importante un giudizio critico, scevro da fanatismi o postulati, che possa garantire (nei limiti del possibile) una corretta definizione della eziopatogenesi di una plausibile definizione somatica (secondo i nostri criteri) tralasciando il fatto che di "somatico" non è ancora ben chiaro cosa ci sia se parliamo di tessuti biologici inerenti il sistema nervoso autonomo, concorda con me? Le rivisitazioni che professionisti come Cerritelli , Lunghi o Tozzi (con il suo modello neurofasciogenico) stanno attuando sono ciò che la nostra professione merita, sempre mio personalissimo parere sia chiaro.

  • @giandomenicodalessandro
    @giandomenicodalessandro  3 ปีที่แล้ว +3

    Se non siete d'accordo confrontiamoci nei commenti! Il confronto non può che arricchirci come comunità di pratica!

  • @stefanomoriggia88
    @stefanomoriggia88 4 ปีที่แล้ว +4

    la verità l'hai citata più volte ed è indiscutibile, il non provato non è non scientifico, è non provato. purtroppo non tutti possono pensare di essere bravi osteopati, la palpazione va sviluppata, ma come ogni senso devi avere una marcia in più.....non basta solo la buona volontà.
    bravo 😉

    • @giandomenicodalessandro
      @giandomenicodalessandro  4 ปีที่แล้ว +2

      Grazie Stefano, hai sottolineato un aspetto molto importante e, se posso, aggiungerei anche che "non tutti possono pensare di essere... osteopati!", o anche "non tutti vogliono essere osteopati!", perchè alla base si "fiuta" una mancanza della comprensione (o del tentativo) di andare a fondo in questa nostra arte/scienza!

    • @stefanomoriggia88
      @stefanomoriggia88 4 ปีที่แล้ว +1

      @@giandomenicodalessandro eh sì, hai detto bene. È troppo facile credere di non sentire perché non esiste nulla!
      Io sono convinto che bisogna sempre essere critici, anche sulle modalità dei GRANDI osteopati e dei loro insegnamenti, ma mantenere la mente aperta, perché se crediamo di sapere cosa si può e cosa non si può fare con le mani, precludiamo qualsiasi forma di evoluzione percettiva.

    • @divxxx
      @divxxx 3 ปีที่แล้ว

      Siccome è scientifico solo ciò che è provato, ciò che non è provato non è scientifico.

  • @francescopacelli4423
    @francescopacelli4423 4 ปีที่แล้ว +2

    chapeau Giandomenico, grazie per tutti questi ottimi video che stai fornendo ✌️

    • @giandomenicodalessandro
      @giandomenicodalessandro  4 ปีที่แล้ว +1

      Ciao Fra, mi fa molto piacere questo tuo feedback! Continuerò con grande entusiasmo!

    • @francescopacelli4423
      @francescopacelli4423 4 ปีที่แล้ว +1

      Giandomenico D'Alessandro sei un bellissimo connubio di conoscenza scientifica, passione osteopatica, sapienze trasversali e pragmatismo pugliese. Avanti tutta, un abbraccio

    • @giandomenicodalessandro
      @giandomenicodalessandro  4 ปีที่แล้ว

      @@francescopacelli4423 troppo buono... io ci provo, anche seguendo esempi come il tuo! Ricambio l'abbraccio!

  • @zamuelito8266
    @zamuelito8266 4 ปีที่แล้ว +1

    Ciao, ti ho conosciuto casualmente, mi sembri un ragazzo molto sveglio e critico e condivido il tuo modo di pensare indipendentemente dai concetti (su cui a prima vista concordo con quello che dici, ma non essendo osteopata non ho ancora troppa conoscenza per avere una risposta definitiva)

    • @giandomenicodalessandro
      @giandomenicodalessandro  4 ปีที่แล้ว

      Grazie Samuele! L'osteopatia è una disciplina fantastica da apprendere!

  • @marcellolucamarasco9169
    @marcellolucamarasco9169 4 ปีที่แล้ว +1

    Bravo Giandomenico! Ti ho seguito fino in fondo e approvo quello che dici. L'osteopatia ha incarnata in se una identità forte che va solo affermata

    • @giandomenicodalessandro
      @giandomenicodalessandro  4 ปีที่แล้ว +1

      Grazie Marcello! Si si: quell'identità è davvero preziosa! Dobbiamo essere bravi a mantenerla e allo stesso tempo chiedere alla scienza di metterla alla prova!

  • @lorenzacantera691
    @lorenzacantera691 4 ปีที่แล้ว +2

    Purtroppo molti professionisti (non solo osteopati) si perdono in elementi che non sono di loro competenza, rubando energie a quelle che invece lo sono. Dovendo stare a questo signore, non solo avremmo studiato inutilmente 5 anni per non applicare le nostre tecniche, ma soprattutto, NON avremmo certo studiato abbastanza invece per quella che è la sfera di cui lui parla. Un conto è essere accoglienti, un conto è grazie alle nostre sensibilità ed intuizioni, dare con delicatezza qualche consiglio e se necessario reindirizzare il paziente su dei percorsi differenti con PROFESSIONISTI COMPETENTI.... un conto è mettersi a giocare a fare gli psicologi o altre figure professionali come Topolino col cappello dello Stregone. Non siamo nemmeno mamma papà o amici. Purtroppo invece sento spesso dire dai pazienti che non solo non si sono sentiti accolti, ma si sono addirittura infastiditi con altri professionisti che non solo hanno sconfinato in questioni psicologiche per le quali non erano stati interpellati e per le quali non avevano sicuramente le competenze, ma in più non hanno riscontrato nemmeno efficacia a livello di trattamento. Non vuol dire che non si possa parlare di certe cose ma di certo sono terreni molto scivolosi e la nostra attenzione deve rimanere rivolta primariamente alla palpazione. Certo parlare col paziente è di grande aiuto, ma una frase del tipo: "scusa ma rimango in silenzio così mi concentro meglio sul tuo trattamento" viene sempre compresa ed apprezzata e di certo siamo stati più accoglienti così che con mille discorsi per i quali non siamo competenti. E se anche lo fossimo, bisogna ricordare che la persona non ce lo ha chiesto. E se anche fossimo competenti ed il paziente ce lo avesse chiesto, comunque non si possono fare due cose alla volta!

    • @giandomenicodalessandro
      @giandomenicodalessandro  4 ปีที่แล้ว

      Ciao Lorenza!! Che bello sentirti! Posso dire che il tuo commento mi ha fatto commuovere? Le tue parole hanno risuonato dentro di me e questo mi rende ancora più convinto che in Italia c'è tanta buona e vera osteopatia: centralità alla palpazioe e umiltà nell'approccio al paziente! Hai dato differenti spunti, tutti collegati fra loro! Dovremmo cercare di focalizzare bene quello che siamo bravi a fare purcoltivando determinate abilità (comunicazione per esempio) che devono rimanere dei "supporti" per veicolare meglio la "squisitezza" osteopatica!

    • @lorenzacantera691
      @lorenzacantera691 4 ปีที่แล้ว

      Giandomenico D'Alessandro si inoltre come dicevi tu anche la collaborazione ed il confronto interdisciplinare aiuterebbe tanto a dare un supporto completo al paziente ed una migliore visione ai terapeuti!

  • @GiudittaDeiFermatori
    @GiudittaDeiFermatori 4 ปีที่แล้ว +1

    Chapeau!!! Ottima analisi, sottile e diretta.

  • @michelangelopavone3959
    @michelangelopavone3959 4 ปีที่แล้ว +1

    Complimenti per questi video....Lederman è un provocatore, gia qualche anno indietro ha cercato di scrivere articoli contro il modello biomeccanico con l'unico intento di smontare l'idea di modello.

    • @giandomenicodalessandro
      @giandomenicodalessandro  4 ปีที่แล้ว

      Ciao Michelangelo e grazie! Siamo in effetti in un momento storico in cui il BPS sta guadagnando terreno: di per sè non è un problema, come anche non è un problema aggiornare il modello biomeccanico con le nuove evidenze (vedi il "peso" dell'interocezione). Non posso però accettare questo aggionrmento quando si parte (1) da una una "rozzezza" della palpazione in prima persona (uno che scrive queste cose è evidentemente "rozzo") e (2) da dei presupposti scientifici (le evidenze) che devono essere presi con le pinze: gli studi pubblicati fino a pochi anni fa erano metodologicamente scarsi e ho sempre il dubbio relativo a chi ha trattato nei vari trial... è come se dovessimo ripartire da lì... solo dopo una decina d'anni di studi ben fatti possiamo pensare di "fare i conti"...

    • @michelangelopavone3959
      @michelangelopavone3959 4 ปีที่แล้ว +1

      @@giandomenicodalessandro Sono d'accordo con te ma lui ti ripeto è un provocatore e già nel 2010 aveva proposto questa critica feroce al modello biomeccanico. Da un lato le sue critiche possono essere anche condivise ma oramai sappiamo benissimo anche noi che il nesso di causa-effetto non è supportato in un modello meccanico. Maggiormente nel modello BPS con la percezione del dolore queste critiche rappresentano il classico buco nell'acqua. Buon lavoro a te

    • @giandomenicodalessandro
      @giandomenicodalessandro  4 ปีที่แล้ว

      Michelangelo Pavone si! Poco fa il mio amico Christian Lunghi mi ha girato un editoriale in cui 5 personalità di spicco del mondo osteopatico, chiropratico e fisioterapico hanno risposto ad un vecchio articolo di Lederman (2010), articolo anche peggiore di questo. E tra le altre cose (tra cui scarso rigore e “cherry-picking” della letteratura) la critica maggiore era proprio sulla fallacia del paradigma ‘causa-effetto’. Continuiamo a studiare (e a praticare appena termina ‘sta quarantena)... buon lavoro!

    • @michelangelopavone3959
      @michelangelopavone3959 4 ปีที่แล้ว +1

      @@giandomenicodalessandro Si avevo letto le risposte di Diane Lee, Gary Fryer ed altri che avevano risposto per le rime

  • @jacopogiuttari-marketing
    @jacopogiuttari-marketing 2 ปีที่แล้ว

    Buongiorno Giandomenico, Come osteopata qual è il problema più grande che stai riscontrando nella tua attività ?

    • @giandomenicodalessandro
      @giandomenicodalessandro  2 ปีที่แล้ว +1

      Ciao Jacopo, il problema più grande è causato dal mix tra la pregressa conoscenza, la tendenza a generalizzare e quindi a non farsi sorprendere dal nuovo. La conoscenza è vista come una soluzione e questo è assolutamente vero. Allo stesso tempo, la pregressa conoscenza impedisce di notare le eccezioni, o le nuove regole o fatti sorprendenti della realtà clinica. Si va per automatismi, usando "quello che ha funzionato nei casi precedenti". Non parlo solo di tecniche, ma anche di paradigmi mentali. Da qui deriva l'altra parte del problema che è la tendenza a generalizzare, non sforzandosi di scoprire, per ogni paziente, la sua individualità e l'indivdualità del trattamento che ogni paziente necessita.
      Incertezza clinica, pazienti che non ti danno importanza, che disdicono all'ultimo o non avvisano proprio se non vengono, difficoltà nel trovare un equilibrio tra lavoro e vita privata/sport... questi sono problemi più facilmente risolvibili, arginabili o tollerabili e che, soprattutto, non toccano l'essenza più intima del lavoro clinico.

  • @lanas.2093
    @lanas.2093 4 ปีที่แล้ว +2

    Ma voi siete consapevoli del fatto che non esiste un solo articolo scientifico serio che dimostri l'efficacia di queste pratiche?

    • @giandomenicodalessandro
      @giandomenicodalessandro  4 ปีที่แล้ว +1

      Ciao Lana S., ci sono diversi articoli scientifici seri (ah, non capisco cosa intendi con "serietà", forse "rigore metodologico"?) che dimostrano l'efficacia di "queste pratiche" in diverse condizioni cliniche. Ci sono ambiti dove le evidenze sono ESTREMAMENTE CONVINCENTI (per esempio, la minor durata di degenza dei pretermine) perchè supportate da revisioni sistematiche [non so che conoscenza hai, ma le revisioni sistematiche sono la metodica più "robusta" in ambito scientifico]. In altri ambiti le evidenze sono FORTI (come dimostrato da diversi trial clinici in lombalgia cronica e cefalea) e altri ambiti dove le evidenze sono MODESTE e DUBBIOSE (condizioni infiammatorie generalizzate, sistema immunitario, ADHD, gravidanza).
      Quindi, la tua frase, molto semplicemente, non corrisponde al vero! 🤷‍♂ Se m'avessi detto "occorre fare molti altri studi per confermare/disconfermare la conclusione di efficacia" oppure "la metodologia degli studi scientifici in osteopatia è da migliorare", allora sì che mi avresti trovato molto d'accordo: io sono il primo ad invocare (1) che si faccia tanta ricerca e (2) che si faccia bene... e negli ultimi anni ci sono stati molti miglioramenti su entrambi i punti.
      Ma ripeto: la tua frase semplicemente non corrisponde al vero! 😅

    • @lanas.2093
      @lanas.2093 4 ปีที่แล้ว +1

      @@giandomenicodalessandro saresti così gentile da citare gli articoli a cui fai riferimento? Vorrei soltanto capire quali sono i vostri standard qualitativi e cosa intendete esattamente con "rigore scientifico" o "evidenze estremamente convincenti" (in ogni caso riferite a pochissime patologie come da te evidenziato)

    • @giuliotosatti829
      @giuliotosatti829 4 ปีที่แล้ว +1

      @@lanas.2093 ecco l'articolo sui neonati pretermine a cui credo si riferisse D'Alessandro bmcpediatr.biomedcentral.com/articles/10.1186/1471-2431-13-65
      Ed ecco qualche altro esempio di articolo valido:
      www.sciencedirect.com/science/article/pii/S136085921000046X?casa_token=2_3ZbC19aqAAAAAA:Vta3I_63G_pOQ-xQNcBNbm6-lDaHZsgu_geuZW2M1t63TWAGnhRO9I7pVMjoSsTAThVfYLY
      jaoa.org/article.aspx?articleid=2094816
      bmcmusculoskeletdisord.biomedcentral.com/articles/10.1186/1471-2474-6-43?optIn=false

    • @beatocomerana
      @beatocomerana 3 ปีที่แล้ว +1

      Ma tu sei consapevole che quello che dici è falso? L'efficacia dell'OMT è trattata in meta analisi e revisioni sistematiche, l'apice della piramide dell'EBM. Per favore uscite dal loop ed evolvete se volete davvero confrontarvi...

    • @giandomenicodalessandro
      @giandomenicodalessandro  3 ปีที่แล้ว

      @@lanas.2093 mi accorgo solo ora del tuo commento. Vedo che Giulio ti ha già risposto. Mi permetto di integrare con qualche altro articolo.
      1) nel caso della minor durata di degenza dei prematuri abbiamo una revisione sistematica (non solo il trial che ti ha linkato Giulio) www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5371477/
      2) nel caso dell'emicrania ti riporto solo questo RCT perchè è fatto bene e i risultati sono straordinari pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/25847552/ a cui segue una revisione sistematica che conclude dicendo che "new manual interventions for the treatment of acute migraine are available and developing" www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5359118/
      3) sempre cefalea, la Task Force NON osteopatica inserisce l'osteopatia tra le terapie raccomandate per cefalea (livello di evidenza "1+" e grado di raccomandazione "B") www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5622014/
      4) Low back pain: una recentissima revisione dei colleghi milanesi www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0965229920318835?fbclid=IwAR099PEs7kDWYO1aLjJb9RtIsCK5zf4kYoUrsZSOOkqROUO10qRyoQgNRzU
      Circa i miglioramenti relativi alla metodologia, negli ultimi 3-5 anni c'è stato un balzo in avanti per quanto riguarda l'accuratezza metodologica e lo sviluppo di una procedura placebo che ci permette di prendere con più tranquillità i risultati (quella del controllo placebo è una cosa di cui mi sto occupando personalmente insieme al mio gruppo di lavoro nella COME Collaboration). Per esempio guarda agli ultimi 7-8 studi fatti usando la risonanza magnetica funzionale (Cerriteli et al, 2017; Ponzo et al, 2018; Tamburella et al, 2019; Tramontano et al, 2020; Cerritelli et al, 2020; Cerritelli et al, 2021) e HRV (Cerritelli et al, 2021; Carnevali et al, 2021).
      C'è da continuare ad indagare facendo altri studi? Madonna santa, sono il primo che lo dice! Non ci sono studi sull'efficacia dell'osteopatia? Dire questo significa essere farabutti o, al meglio, disonesti intellettualmente.

  • @gasparesanfilippo2864
    @gasparesanfilippo2864 4 ปีที่แล้ว +1

    Giandomenico, chiedi cosa ne pensiamo noi? bhe, personalmente penso che sono concorde con gli elementi che hai evidenziato. Temo e sono preoccuppato da tempo per l'osteopatia, per gli osteopati e per il bagaglio culturale, umanistico, scientifico e terapeutico che sempre più mi sembra in crisi. Sempre più ci si sente stretti in un contesto che sempre sembra snaturarsi e smembrarsi. L'Osteopata esiste ancora o sempre più non è altro che un marchi su una targhetta? Questa è la domanda più atroce ma credo sempre più reale. Cosa fare? Sarebbe il vero tema oggi da affrontare insieme, magari in più congressi dedicati o meglio in tavole rotonde.

    • @giandomenicodalessandro
      @giandomenicodalessandro  4 ปีที่แล้ว

      Grazie per la riflessione Gaspare, mi sembra che ci troviamo in una fase di transizione: c'è ancora la buona osteopatia e c'è "l'osteopatia da targhetta". Sai qual è la cosa triste? Tranne i cosiddetti "ten fingers osteopaths" sempre più rari negli USA, siamo rimasti noi e diffusamente qua e là nel mondo altri osteopati veri. Il fatto di non poter far altro che osteopatia ci ha permesso di portare avanti questa meravigliosa arte e filosofia. Sono d'accordo sulle tavole rotonde e sui congressi ma già immagino o snobbismo generalizzato senza contare la faragginosità di tali eventi in un'epoca più veloce (che a me, beinteso, non tanto piace). Anche pensando a tutto questo ho deciso di iniziare questo impegno "virtuale": generare conoscenza, condivisione di pensieri e fortificare la comunità osteopatica! Dai che la salviamo!

  • @alessandromilani1988
    @alessandromilani1988 ปีที่แล้ว

    Da osteopata sono perfettamente d'accordo con te e con tutto quello che hai detto nel video. Purtroppo alcuni tipi di osteopati creano solo danno all'osteopatia. Non ultimo, almeno in Italia, non è necessario essere laureati per fare gli osteopati e quindi i risultati sono poi questi che descrivi tu.

    • @giandomenicodalessandro
      @giandomenicodalessandro  ปีที่แล้ว +1

      Per fortuna il tema "laurea/regolamentazione" si sta risolvendo... certo è che se la politica si sbrigasse...

    • @alessandromilani1988
      @alessandromilani1988 ปีที่แล้ว

      @@giandomenicodalessandro la questione è che faranno una sanatoria e prescindendo dalla formazione saranno tutti sanitari equiparati...speriamo in bene ma non la vedo una genialata

    • @giandomenicodalessandro
      @giandomenicodalessandro  ปีที่แล้ว +1

      @@alessandromilani1988 sanatoria generale non credo... immagino ci saranno dei requisiti... spero...

  • @beatocomerana
    @beatocomerana 4 ปีที่แล้ว +1

    30:30 tanto per lo storico, a suo tempo in commissione didattica ROI portai proprio questo problema durante passaggio da tempo parziale a tempo pieno. Il fatto che fossero addirittura più ore di pratica ma concentrate in minor tempo, a mio avviso, avrebbero potuto depotenziare l'acquisizione di determinate sensibilità. L'aumento di abilità e sensibilità procede con una dinamica esponenziale, togliere l'ultimo anno potrebbe aver prodotto osteopati meno efficaci? E in effetti bisognerebbe interrogarsi sull'eventuale programmazione di un corso triennale. Forse i tempi sono maturi anche per poter investigare questi aspetti della trasmissione dell'osteopatia.

    • @giandomenicodalessandro
      @giandomenicodalessandro  4 ปีที่แล้ว +1

      Quello che dici è molto importante. Personalmente ho fatto definitivamente pace con la questione "triennale" in quanto, mettendo insieme le varie informazioni, l'alternativa sarebbe stata far diventare l'osteopatia specializzazione (o "masterizzazione") dell'osteopatia. Non so se sia esponenziale, certamente ha uno stretto legame con la quantità di tempo che si trascorre esponendosi alla palpazione e anche tempo utile a far sedimentare le conoscenze percettive! Si: se già dopo 5 anni full time o 6 anni part time non eravamo osteopati, diciamo che dopo 3 anni i ragazzi saranno (lo dico con affetto) "osteopatatini". Il rischio c'è. Ma c'è una potenziale soluzione. Esclusi quelli che si sentiranno già esperti (ci saranno sempre) dato che la cultura in Italia è molto forte, la maggior parte degli osteopatatini saprà, anche se non sarà scritto su alcun documento ufficiale, che per passare da "osteopatatino" a "osteopata" occorre fare (sparo una cifra) almeno 3 anni di "bottega" da un osteopata esperto come dice Massimo, e che occorre partecipare a molte giornate-studio non ufficiali ma giornate-studio create "dal basso", cioè da noi! In questo senso, noi abbiamo un ruolo importante quando, fra non so quanto, cominceranno ad uscire osteopatatini che saranno meno osteopati di quando non fossi io dopo 5 anni full time, con docenti clinici e innamorati dell'osteopatia... questo è un tema che riprenderemo, grazie per lo spunto di riflessione!

    • @Arcaonz
      @Arcaonz 4 ปีที่แล้ว +2

      Il problema più grosso è che in quasi tutte le scuole manca la clinica

    • @giandomenicodalessandro
      @giandomenicodalessandro  4 ปีที่แล้ว

      ​@@Arcaonz ecco, mettiamo in evidenza tutto quello che non va... e anche: in molte scuole si dice "si fanno le 1000 ore di tirocinio supervisionato come da indicazioni del 'Benchmarks for Training in Osteopathy'" e poi non si fanno...

    • @Arcaonz
      @Arcaonz 4 ปีที่แล้ว

      @@giandomenicodalessandro salve collega. Guarda io ho fatto l' Icom di Alfonso Mandara a Milano, che come tutte le scuole ha i suoi punti di forza e di debolezza.
      Lì il tirocinio inizia dal primo anno, osservativo. Poi dal terzo si inizia a fare gestione del caso clinico, prima diagnosi differenziale medica per escludere la presenza di eventuali patolgie non identificate e eventuali RED FLAGS, e poi osteopatica col tutor. Ti posso dire che in 5 anni alle 1000 ci sono arrivato vicino.
      Il problema è che le lacune di tanti osteopati sono sulla parte medica. Sapere per esempio se un caso di vertgine o cefalea è di tua competenza, o va inviato a un consulto specialistico. Non so quanti colleghi siano capaci di fare una diagnosi differenziale medica.
      Poi c'è il discorso palpatorio e la manualità osteopatica giustamente affrontata da te nel video.
      Il fatto è questo: l'Osteopatia è una medicina manuale come sappiamo, e ovviamente è arrivato il momento per lei di confrontarsi con la medicina ufficiale e mostrare le sue ragioni. Il processo è delicato, perché come sappiamo la medicina odierna nella sua ipersettorializzazione sta perdendo di vista i concetti di integrità, unità funzionale dei vari sistemi e la loro influenza reciproca, cosa in cui invece l' Osteopatia è una Ferrari.
      Nella rincorsa dell'evidenza, si preferisce privilegiare nel dialogo col medico l'approccio STRUTTURALE, che è più diciamo dimostrato e dimostrabile, per come è comunemente inteso: tecniche articolari, correzione della disfunzione somatica.
      Tutto il resto che è la vera osteopatia ( Cranio sacrale, Fasce, Viscerale) viene lasciato indietro perché il medico non lo può apprezzare immediatamente e con gli studi sull' evidenza.
      Questo pone il rischio, come hai detto tu, che molta di questa conoscenza che si basa su una esperienza palpatoria centenaria trasmessaci, venga lasciata indietro.
      La medicina ufficiale ignora il concetto di DISFUNZIONE. Per lei esiste solo la fisiologia e la patologia.
      Il moderno osteopata, nella rincorsa del modello settorializzato della medicina ufficiale, rischia come hai detto tu di perdere la manualità osteopatica, la capacità di individuare le disfunzioni specifiche, articolari o tissutali ( fibrosi dei legamemti tibio astragalici o tensioni della membrana interossea dovute a vecchio, o vecchi traumi distorsivi non trattati adeguatamente che hanno costretto i tessuti a riorganizzarsi nella disfunzione non corretta).
      Questo è un problema.
      Poi per il resto come disse il mio mentore: un medico fa fatica a capire che la clavicola si muove. Figurati se gli dici che il palatino può darti la disfunzione in Sacro Iliaca

  • @giorgiogiordano8357
    @giorgiogiordano8357 4 ปีที่แล้ว +1

    condivido tutto quello che dici!

    • @giandomenicodalessandro
      @giandomenicodalessandro  4 ปีที่แล้ว

      giorgio giordano sono contento che esista ancora una nutrita schiera di autentici osteopati!

  • @zamuelito8266
    @zamuelito8266 4 ปีที่แล้ว +1

    Dove mi consigli di studiare osteopatia? Vorrei andare nel miglior centro per avere la formazione migliore. Possibilmente studiare in inglese perché adoro la lingua e per avete uno stimolo in più nello studio e possibilità di lavoro all’estero.
    Ti ringrazio

    • @giandomenicodalessandro
      @giandomenicodalessandro  4 ปีที่แล้ว

      Benchè lo stato italiano abbia individuato l'osteopatia come professione sanitaria (art. 7 della L. 3/2018) mancano ancora i decreti attuativi che devono regolare, tra le altre cose, la formazione osteopatica che ovviamente sarà insegnata in università al pari delle altre professioni sanitarie (fisioterapia, infermieristica, logopedia, ecc.). Non sappiamo quanto tempo ci vorrà...
      Attualmente la formazione osteopatica è portata avanti da istituti privati. Ce ne sono tantissimi in Italia, ma soltanto pochi hanno standard alti; ad esempio, solo alcune scuole seguono i dettami dell'OMS (Benchmarks for Training in Osteopathy, 2010 e altre standard europei di cui adesso non ricordo le specifiche diciture) quindi fai attenzione a studia bene le singole realtà accademiche. Potresti partire dal sito del ROI (Registro degli Osteopati d'Italia) e vedere quali sono le scuole consigliate (scuole che sono recentemente confluite nell'AISO, Associazione Italiana Scuole di Osteopatia) ma ci sono altre valide scuole che non fanno parte (o sono secondariamente uscite) dall'AISO.
      So che praticamente tutte le scuole fanno degli OpenDay, giornate in cui puoi assistere e vedere dal vivo come funziona il tutto. E molte scuole prevedono la possibilità di esperienze all'estero.
      Consiglio: quando andrai a parlare chiede sempre qual è la situazione legislativa italiana del momento e se i titoli che rilasciano hanno qualche valenza europea (dato che vuoi lavorare all'estero)...

    • @matrixvadrigaar9452
      @matrixvadrigaar9452 2 ปีที่แล้ว

      Ti consiglio esclusivamente EOM, che é l'unica con (poca) letteratura scientifica e che verrà con più probabilità convalidata una volta che ci sarà il corso di laurea. Dal resto stanne lontano te lo consiglio.

  • @martinapecoraro4645
    @martinapecoraro4645 3 ปีที่แล้ว

    Che scuola hai frequentato per diventare osteopata? Quale consigli?

    • @giandomenicodalessandro
      @giandomenicodalessandro  3 ปีที่แล้ว

      Ciao Martina, ho frequentato l'AIOT, tempo pieno. Il livello della formazione è molto alto nelle scuole che rispettano determinati criteri formativi (trovi molte informazioni in giro). Devi stare attenta al discorso del riconoscimento dell'osteopatia e le garanzie che le singole scuole danno al fine della futura equipollenza/equivalenza del titolo quando ci sarà la laurea in osteopatia.

  • @babbaluth7181
    @babbaluth7181 4 ปีที่แล้ว +1

    Ma è stato scritto da Lederman? Lui organizza anche dei corsi in Italia sulle tecniche armoniche e sulla riabilitazione neuromuscolare..

    • @giandomenicodalessandro
      @giandomenicodalessandro  4 ปีที่แล้ว +1

      Ciao Saso, l'autore è un tale Eyal Lederman. Non lo conoscevo e ho letto l'articolo privo di pregiudizi (infatti questo articolo mi è capitato nel corso di una revisione nella quale l'autore non ha acluna importanza). C'è un gran controsenso tra (A) l'insegnare queste tecniche così raffinate, patient-tailored e che si applicano a tutti e 3 i processi da Lederman identificati e (B) scrivere queste cose. Ad esempio nel 2° e 3° processo posso fare tecniche armoniche o thrust o carezze o pacche sulla spalla, tanto il fine è (cito l'articolo) "osteopathic techniques are viewed as a vehicle to deliver touch effects". Grazie per queste info!

    • @babbaluth7181
      @babbaluth7181 4 ปีที่แล้ว +1

      @@giandomenicodalessandro peccato perché è un bravo docente, ad ogni modo il problema principale resta a mio parere proprio l'"overlap" professionale, come giustamente hai detto tu non considera la singolarità dell'OMT! Dunque qual è la differenza tra l'osteopatia e la fisioterapia a questo punto?
      È un gran problema..

    • @giandomenicodalessandro
      @giandomenicodalessandro  4 ปีที่แล้ว +2

      @@babbaluth7181 La differenza tra le due sta nella differenza della specificità che caratterizza ognuna delle due. La specificità, a sua volta, si poggia sulla competenza ("il sapere fare") che è, negli aspetti essenziali, differente tra le due: io da osteopata, ad esempio, non so riabilitare una spalla. Da osteopata so invece fare un Bilanciamento delle Tensioni Ligamentose (...quando non penso troppo) :)

  • @roberto82454
    @roberto82454 2 ปีที่แล้ว

    ciao giandomenico, sei per caso un certo lowenz?

  • @andreamoda2287
    @andreamoda2287 4 ปีที่แล้ว +1

    Complimenti Giandomenico

    • @giandomenicodalessandro
      @giandomenicodalessandro  4 ปีที่แล้ว

      Grazie Andrea, cerchiamo di far capire la differenza tra noi e chi (peccato per loro) non hanno compreso cos'è l'osteopatia

  • @Telemarkette
    @Telemarkette 3 ปีที่แล้ว

    Tutta Scienza dell'800

  • @zamuelito8266
    @zamuelito8266 4 ปีที่แล้ว +1

    Hai ragione: non è un esempio quello del gesso se l’osteopatia previene

  • @andreaagostinelli242
    @andreaagostinelli242 3 ปีที่แล้ว +1

    Ma come non sai chi è lederman? Vuoi proprio far flammare la gente però 🤣🤣

    • @giandomenicodalessandro
      @giandomenicodalessandro  3 ปีที่แล้ว +1

      ahahahahahah questo tuo commento mi fa venire in mente una riflessione: le cose vanno valutate "in cieco" a prescindere da chi le dice. Certo, qualcuno dovrebbe essere tenuto più in considerazione rispetto al altri, ma una cosa la può dire anche Gesù Cristo in persona: se non sono d'accordo (argomentando), lo dico!