La realtà è che moltissime persone hanno iniziato a non bere più alcolici per migliorare la propria salute. Esperienza personale e la scienza conferma il miglioramento.
Il vino e l'alcool sono tossici, non c'è niente di interessante per la salute. Nel vino rosso c'è il resveratrolo, ma è troppo poco. Basta così. Anche io dopo un anno senza vino mi sento benissimo
E poi bevono bicchieroni di bevande zuccherate e gasate (aranciate, coca-cola, eccetera) o "energetiche", fatte con dubbi intrugli. Sai che miglioramento della salute? Oppure bevono litri e litri di acqua minerale da bottiglie di plastica, materiale che è risaputo che è meno sano del vetro per la conservazione dei liquidi a causa del rilascio di 370mila nanoparticelle di plastica per litro, secondo una recente ricerca americana. 🙃 Un bicchiere di vino a pasto fa anche abbastanza bene, l'importante, come con tutte le cose, è non eccedere. Per esperienza personale, uno dei motivi del calo, soprattutto dei rossi, è semmai la scarsa qualità propinata da moltissime trattorie/pizzerie (non tutte, per fortuna), perché il grosso dei consumi fuori casa non avviene nei ristoranti di medio o alto livello, ma nelle comuni trattorie/pizzerie frequentate da camionisti e operai in trasferta dove la gente beve il "vino della casa" nelle caraffe.
@@paolocavasin7969 Sono d'accordo ma bisogna anche vedere quali siano i quantitativi in questione. Un calice a cena? Massimo massimo due? Mi sembra possano rientrare in una dieta che tiene conto della salute. A pranzo acqua però 😉
Risposta SEMPLICE.....bar / ristoranti ricaricano il 300 / 400 % su un vino sia al calice che in bottiglia , salvo rare eccezioni.....non è normale pagare una NORMALE bottiglia che al ristoratore costa 7 euro più iva.....viene venduto a 28/30euro iva compresa..... Mentre un vino nella ristorazione medio alta pagato 20/22euro più iva e venduto a 90/100 euro a bottiglia iva compresa ... è la normalità......risultato da decenni la classe media ha perso potere d'acquisto in tutti i settori....compreso il vino ....i poveri continueranno a bere il Tavernello ...i ricchi continueranno a Bere Barolo , Barbaresco , Brunello , Taurasi , Amarone.....ma chi prima poteva permettersi di bere un BUON Cabernet Sauvignon , Merlot , Nebbiolo, Aglianico Sangiovese , Montepulciano D'Abruzzo , TINTILIA del Molise....adesso NON se lo può piu permettere ....o comunque molto meno 😮😢
Bravo, il vino è un prodotto a vendita certa, non ha senso i ricarichi che ti impongono. Ovvio che se sei un ristorante di pesce e proponi il barolo non ti puoi lamentare se non lo vendi, così come è ovvio che se hai una cantina da 2000 etichette hai alti costi di gestione. Ma il 90% dei ristoranti ha 20/30 etichette in carta e i ricarichi non sono giustificati. Devo dire che negli ultimi anni la tendenza è leggermente cambiata, adesso ricaricano un filo di meno, ma è sempre troppo
@@Alberto-nu8ou concordo ....ricaricano Meno si vini di alto livello, ma ricaricano troppo su vini di Medio livello ....il 300% è la normalità.... l'eccezione è ricaricare SOLO il 200%
Da consumatore abituale e collezionista di grandi vini sono daccordo con chi afferma che i prezzi sono cresciuti troppo. Ristoranti e rivenditori hanno impennato i prezzi al di fuori della ragione, io che bevevo sempre una bottiglia di rosso quando andavo al ristorante, targhet medio 60/100 euro adesso con quei soldi mi danno vini scadenti , e la percezione che ho quando lo sto bevendo in relazione al prezzo pagato è di totale insoddisfazione e truffa. Non so puo ricaricare il 300% su un prodotto che tra l altro non si deteriora nemmeno. A oggi io non bevo piu di una bottiglia ogni 2/3 settimane quando vado al ristorante, contro le 10/12 di prima.Mi sento truffato indipendentemente se posso spendere o meno. Un esempio sui grandi il tignanello 3 anni fa costava 50 euro oggi 150 . Le pergole torte da 75 a 270 il sassicaia da 130 a 380 stessa cosa Ornellaia. I piccoli anno raddoppiato o triplicato i prezzi lo stesso dandoti anche qualità scadente. Questo è l unico motivo per il quale io non bevo piu, almeno non fuori, i giovani credo si danno allo spritz per esigenze di conto, e li capisco benissimo.
Personalmente ritengo che produttori e ristoratori abbiano tirato troppo la corda innalzando in modo così spropositato il prezzo da arrivare ad autostrangolarsi. Basta visitare una cantina affermata per rendersi conto del lusso che permea l'ambiente, il tutto chiaramente ricaricato sul costo finale della bottiglia. Anche la stretta sul codice della strada non aiuta, io piuttosto che pranzare o cenare bevendo acqua rimango a casa.
Fino agli anni '60 il vino era su tutte le tavole in tutti i pasti, come il pane e l'acqua. Era, però, una bevanda economica, prodotta dai contadini della propria zona. Era quel vino che, una volta aperta la bottiglia, andava bevuto in giornata o finiva nel lavandino o nell'aceto. Senza particolari pretese, ogni annata, anzi ogni bottiglia diversa dall'altra. Piano piano è diventato un bene di lusso, molto più industriale, per quanto di positivo e negativo ci possa essere in questa parola. Le bottiglie dello stesso vino sono prodotte (e, talvolta, corrette) per avere sempre lo stesso gusto. Il prezzo è aumentato in parte per il maggior lavoro e competenza necessario per la produzione e in parte perché il vino è entrato nella dinamica della moda e dei beni di lusso, dove il prezzo lo fa il nome, l'immagine che si è saputa creare. Non è più l'alimento di ogni pasto, come non lo sono mai state le cose molto costose. Con queste premesse, i consumi non potevano che diminuire drasticamente.
Quando facevo il ristoratore uno dei nostri punti di forza era proprio il vino, che veniva proposto sempre con un ricarico poco più del doppio del prezzo cui ci veniva fornito dal rappresentante.Oggi non lo sono più ma comunque vado a mangiare fuori ed è diventato un far west nelle carte dei vini ricarichi assurdi anche tripli, certe bottiglie sono impossibili da ordinare perché alla fine il conto diventerebbe esorbitante ti dirigi poi sui meno costosi che comunque hanno una sua incidenza e spesso mi capita di rimanere deluso perché la spesa non vale la qualità non penso che capiti solo a me alla fine la gente si stanca. Io credo che il male peggiore sia la speculazione che c'e stata fatta sopra e che continua imperterrita ma che comincia a presentare il conto. Secondo male grosso : il consumatore finale normale tipo me che comunque rimango appassionato, e la maggior parte dei produttori ha una bassissima considerazione da parte dei consumatori finali,i che sono ancora impegnati convintamente a non occuparsene, per loro vendere vuol dire rifornire i soliti canali rappresentanze , ristoranti ecc.. insomma un mondo chiuso tra addetti ai lavori. Lei cosa ne pensa? Per me è un castello di carte che sta venendo giù e non vorrei vedere che andando avanti si beve sempre di meno e i vini buoni costeranno sempre di più finché se li potranno permettere solo alcuni. Speriamo bene!
Salve. L'ho notato anch'io: ricarichi esorbitanti proprio sui vini più costosi. Forse basandosi sull'assunto "Se ordina questa riserva, vuol dire che i soldi ce l'ha..."
Dopo cio che ci hai detto , ho subito contribuito a migliorare le cose bevendo un bel bicchiere di vino , e continuero ad impegnarmi . Scherzi a parte io la mia parte la faccio , vendo vino ed organizzo serate di degustazione, e il mio lavoro . Grazie anche per il tuo lavoro , che ci aiuta un po tutti 🍷.
Ciao Maurizio ottimo video come sempre, purtroppo come giustamente scrivono gli altri utenti il vino si beve meno ed è aumentato il doppio, scusa la battuta, io compro vino online almeno una volta al mese e faccio scorta, ma noto aumenti sempre, ti faccio un esempio, bottiglia di vermentino Funtanaliras che bevo spesso, in un mese da 11,30 euro è passata a 14,70 e così molti altri vini, forse si beve meno, perchè non si può spendere più. Ciao
Io se guido non bevo piu' neanche una goccia...fino a qualche anno fa ero piu' giovane, e quando uscivo non mi preoccupavo tanto in questo senso...ora quasi tutti quelli che conosco lo fanno...e ne lasciavamo di bottiglie vuote nei locali
Salve, grazie del video. Vedo che alcuni commenti sottolineano discutibili politiche dei prezzi di vendita e dei ricarichi: sono d'accordo e proprio qui avevo postato in tal senso non molto tempo fa. Nel frattempo ho da qualche parte letto un rapporto sul mercato delle vendite di vino, almeno online. Pare che siano sostenute dalle fasce più anziane della popolazione. Che, per ovvi motivi anagrafici, consumeranno sempre meno; vuoi per progressivi deterioramenti della salute, vuoi per inevitabile addio a questa valle di lacrime. Downsizing e "Downproofing" [l'ho inventata ora: riduzione della gradazione "proof"] sono politiche di marketing che di sicuro verranno tentate dai produttori. Secondo me avranno un impatto limitato: esistono già prodotti e mix a basso costo che si prestano al binge drinking. Una bottiglia di vino, con tutto il rituale che va dallo stappo "Pop! Ha fatto pop!!" fino al cameriere che "se semo sbajati..." suggerisce un tipo di convivialità che stiamo definitivamente perdendo. Non mi sto stracciando le vesti, mi limito a commentare quello che vedo, come lo vedo io. Prosit.
Secondo me un punto importante è che spesso al ristorante vorresti un calice di un'etichetta dalla carta ma devi per forza prendere la bottiglia. Peggio se devi prendere quello che hanno in lista al calice, spesso con scelta limitatissima. Solo in rarissime occasioni ho trovato ristoranti con sistemi tipo enomatic oppure almeno almeno con le mezze bottiglie. Meglio bere meno e bere meglio.
Buongiorno, oltre ai rincari eccessivi dei ristoratori e wine bar aggiungerei un altro motivo, il vino fa male come tutti gli alcolici, per cui un bicchiere al giorno è già troppo se si beve tutti i giorni, per cui meno amici sbevazzoni e in futuro amici che bevono con moderazione. Saluti.
Io, personalmente di primo acchito sono diffidente verso i vegani e gli astemi e non saprei dire qual'è il genere peggiore. (Se poi uno è entrambe le cose lo evito come se avesse la peste).
Come in tutto il mondo del consumismo va sempre di più il low cost nelle grandi distribuzioni e la gara al ribasso...alcolizzati di cose che non dovrebbero che esser chiamate bevande all'uva consumate ogni giorno, anche x sfumare orrendamente i piatti. Grazie a te Maurizio aumentano i consapevoli sbevazzoni ma sempre troppi pochi nell oceano del mercato
Io lavoro nella GDO, faccio molte trasferte nel Veneto e Friuli. Ho visto aumentare la corsia dei Prosecchi (DOC e DOCG) e delle birre. Comunque, hanno aumentato i bancali offerta dei vini Cremant e Cava. Ad esempio da Aldi, Lidl e da Tosano sono aumentati i vini dealcolati.
Io sono appena stato in Valle d'Aosta prima settimana di Settembre, zona occidentale diciamo più vicino alla zona di Aosta, prezzi alti del vino, ma abbastanza alti anche della gastronomia.
Io penso che il mondo del vino stia recuperando basti pensare alla crescita di questo canale, non credo che ci si avvicini a degli argomenti del genere e poi pranzare con l'acqua... 😊🍷🍷
Ciao Maurizio, ho comprato il libro del grande Mario Soldati..."Vino al Vino", bellissimo e lo consiglio a tutti i follower del tuo canale...su Amazon si trova sia in copia cartacea che in versione x Kindle, per veri appassionati di enogastronomia...e poi CVD... da te c'e sempre e solo da imparare...grazie e Prosit
in molti si sono buttati a produrre vino perchè vedevano uno spazio di guadagno interessante, ma con prezzi poco abbordabili, lo stesso succede con l'olio extra vergine di oliva che è arrivato a prezzi da usura......
caldo caldo caldo, fatica bere vino con 40 gradi quasi costanti, cosi ho applicato un pensiero zen, ma mooolto zen, visto che allungare il vino con l acqua è un eresia ho cominciato ad accorciare l acqua col vino, corso di sopravvivenza?forse, prosit
Bel video,io arrivo dagli anni 60. Nel 82-83 dove si beveva moolto di piú, perche si poteva guidare "se guidavi corretto" ,senza il rischi del ritiro patente ! La sera si usciva e si faceva una bevuta nella propria citta o un paese limitrofo Oggi non é piú possibile. Se prendi un controllo e hai piú di 0,5 sono cavoli amari e circa 2-7 mila euro e controlli a non finire. Ho diversi amici barristi che mi hanno detto che il consumo di alcool é diminuito del 75-80%. Ho provato a ripercorrere gli anni passati e non ricordo piú incidenti di adesso. Chi beve per ubriacarsi non gli interessa le leggi. Secondo me questo é il motivo della situazione attuale.
Di fatti i locali notturni sono stati chiusi principalmente per questo motivo la gente ha timore di uscire per bersi qualcosa troppe grane piuttosto stanno a casa
Purtroppo mi sento in primis colpevole per il ridotto consumo globale di vino, del resto non potevo certamente continuare a bere 2 litri al giorno, cosa che facevo quand'ero più giovane, e che smaltivo con lavori fisicamente impegnativi. Ora mi limito quotidianamente alla birra, ma mi riservo di bere del buon vino quando sono in vacanza, ed allora ricerco i vini locali sia per motivi culturali, sia per il rispetto della produzione tipica. Del resto mio padre diceva sempre che quando vai in un paese è obbligatorio bere il vino del luogo. E quali vini potrei trovare oggi nei supermercati, ottimi ed a buon ... mercato per poterli bere tutti i giorni senza magari passare di palo in frasca ? Magari esistono ottimi prodotti, come illustrato anche dal Nostro, ma prima di trovare quello giusto, anziché un piccolo assaggio come lui fa, ne risulterei intossicato, solfiti a parte ! Un tempo, in famiglia, ci si riforniva del vino grazie ai produttori locali, che lo portavano fino a casa nostra in bottiglioni e damigiane, e posso dire che erano prodotti genuini ed economici. Bei tempi ! Comunque per me il mondo del vino rimane sempre una grande passione, più grande per istinto, a quello della birra. A parte l'uso che se ne faceva in famiglia, ho conosciuto il mondo del vino grazie a simpaticissimi viaggi di studio ed ai corsi AIS, ed avevo anche impiantato per passione della vitivinicoltura una piccola vigna di Pinot nero là dove Barbera e Freisa facevano fatica a maturare. Mi ha dato grandi soddisfazioni nel vederla crescere e regalarmi i suoi frutti. Purtroppo ho dovuto abbandonarla poiché l'impegno che comportava era in antitesi con l'impegno nei confronti della ragazza, seppur conosciuta sui banchi di Agraria, e che ora è mia moglie ! Sinché avevo la vigna lei, alla domenica, mi vedeva zappare, potare, raccogliere l'uva ... Ma per concludere, credo che chi ha messo il bastone tra le ruote ( a parte chi fa il vino col bastone ) riguardo al consumo di questa ed altre bevande, sia la legislazione stessa che non ti permette di consumare neanche un bicchiere se vieni beccato alla guida dell'auto. Non tutti si sbronzano per un goccio di vino, a meno che non siano sbevaccioni incalliti cui basta un minimo per essere ubriachi. Salve !
Io sto facendo la mia parte: nella mia Osteria promuovo vini, scegliendo produttori che hanno una storia da raccontare, come quelli di Salvatore Martusciello, in modo da creare curiosità e offrire prodotti con prezzi accessibili.
Tendo ad essere daccordo su due punti da te spiegati: Social media per i giovani e salutismo esasperante. Non e' detto che sia del tutto un male... certo non fa bne all'economia. Ma del resto la societa' muta, cambia.
Io ho tagliato del 90%, prima causa è il costo, uno non può spendere tanti soldi per gustarsi un bicchiere di vino, a me piace sia il bianco che il rosso. Seconda causa, se bevi vino sfuso o altri prodotti a basso costo, fanno più male che bene... quindi li evito.
Perché si è sempre più malati , o almeno le nuove tecnologie mettono in evidenza patologie nascoste che non ammettono il consumo di alcool! Purtroppo è così !
Non ho capito il problema. Qui si sta evidentemente parlando di riduzione dei consumi in termini quantitativi. Per il settore sarebbe un problema se fosse in termini di fatturato: se la riduzione quantitativa è più che compensata dall'incremento del fatturato (si beve meno vino, ma costa più caro) hanno poco da lamentarsi. Se poi volesse dire "si beve meno, ma si beve meglio" direi che siamo pure perfettamente in linea con la filosofia del canale, o mi sbaglio? Se il calo quantitativo avviene ai danni dei produttori marginali, poco male, se ce ne liberiamo il mercato ne guadagna nel suo complesso. Quindi, di che ci lamentiamo??? Dobbiamo tornare a comprarci le damigiane di vinaccio del contadino per fare risalire i consumi?
Va bene l' enoturismo, le proposte che ogni cantina può dare per smuovere la situazione ma bisogna anche capire che certe degustazione in cantina non sono abbordabili per la maggioranza e magari ne fai una e ne lasci un'altra perche non riesci economicamente. Non approfittare di questa novità secondo me farà si che duri nel tempo e diventi una cosa più seria e alla portata di una fetta maggiore di mercato.
Una cosa che mi fa molto riflettere è che il mio consumo di Vino Rosso negli ultimi anni si è sempre più affievolito, e la ragione principale è dovuto al forte disturbo allo stomaco che il vino rosso mi dà……. Cosa che mi hanno confermato anche amici e conoscenti….. col bianco e il Rosato vado tranquillo senza nessun problema
Video interessantissimo. Mi permetto di aggiungere la mia opinione. Io vivo in una regione, il Veneto, che è un grande produttore MA che ha visto la produzione ridursi in termini quantitativi non negli ultimi 3, ma negli ultimi 30 anni. E questo a causa proprio del cambiamento di percezione del vino. Il vino era, per i miei nonni e per i miei bisnonni, un alimento. A volte si facevano delle cose che oggi sputeremmo (per dire, il famoso Cl....o era tra quelli rinomati), ma andavano comunque bene. Oggi si beve MOLTO meno, ma il livello qualitativo medio si è alzato moltissimo. Già per mio padre la musica stava cambiando, per me la regola è: poco ma molto buono, e magari da condividere con amici. Voglio dire: percepisco, anche parlando con un paio di 'enotecari', che la caratteristica 'alimento' è venuta a sparire, mentre l'aspetto 'interesse' e 'piacere' si è evidenziato molto. Qui mi fermo, perché non ho percezione di chi è dopo di me (gli esempi in casa son tutti di astemi, non fanno testo!). Anzi, sarei curioso di approfondire due aspetti: 1) come si educa al bere correttamente (leggi, molto bene e poco) un adolescente di 15/16 anni? 2) Eventuali genitori che hanno passato e superato la fase, come si sono regolati? Non domando per un amico, domando per me, che ho un nipote di 15 anni. Un'ultima cosa che mi ero appuntato: chi pensa che si beva birra al posto del vino per altre questioni che non siano 'il piacere della birra' o per questioni economiche o di appeal, sbaglia di grosso. Lo testimonia il successo dei birrifici artigianali, che stanno progressivamente evolvendo anche loro sia per quanto riguarda la qualità che la diversificazione della proposta. PS. Poi, una volta o l'altra, bisogna che qualcuno mi spieghi il successo degli energy drink. Per prova provata - leggi: dovevo fare una notte guidando - quello che ti mette le ali funziona. Ma è un'esperienza al palato terrificante, soprattutto se la temperatura del drink non è prossima a quella di congelamento!
Di prosecco si producono SEICENTO MILIONI di bottiglie all’anno. 30 anni fa erano 6 miliardi? 😂 che poi l’80% di quel prosecco è qualitativamente paragonabile a benzina frizzante…
@@ZenithKappa Prosecco è una storia a parte. E' un grandissimo successo commerciale che mi fa piacere ma che, sbagliando magari, penso sia legato al fatto che molti, anche ahimè in Italia, lo percepiscono come prodotto di alta qualità perché ha la bolla. Per carità, ce ne sono di buoni, ma parte come vino da osteria, e con pane e salame è pure gradevole; però ho sentito paragonarlo a vini metodo classico, e la cosa mi fa sorridere. Oltre a quello ci sono altri grandi bianchi e molti rossi interessanti. Ma io non mi baso si questi che, prodotti talora da piccole cantine, hanno elevato il livello qualitativo negli anni. Io penso alla piccola produzione per autoconsumo o per consumo locale ("el vin del contadin"), che sta un po' sparendo, e che però andava messa nel novero della produzione
@@lucamenegotto1139 ok ma quando un ettaro coltivato a prosecco si vende mediamente a 120-150.000 euro, capisci che le altre produzioni semplicemente vengono fatte sparire per dargli spazio.
@@ZenithKappa In realtà, ni. Io sono della zona, penso come te, se capisco, e il problema che vive oggi il Prosecco è troppo esteso, come areale; ecco come è nata la necessità di qualificare meglio la zona di provenienza (anche se al di qua del Piave, ad esempio, io amo molto la zona dei Colli Asolani). Però ci sono enormi aree, in Veneto, molte delle quali Prosecco non lo producono o ne producono poco (gli Euganei, la zona di Gambellara, Breganze, Soave, i Colli Berici...) e che fanno vini strepitosi che stanno conquistando l'estero (Soave, ad esempio, e tutto quel che viene dalla Garganega). Io non credo che certe produzioni piccole, personali o locali, siano sparite SOLO per il Prosecco, credo sia cambiato il mercato, che chiede prodotti qualitativamente migliori e particolari. Non saprei come spiegare altrimenti la riscoperta di taluni vitigni storici che fanno pochi numeri ma che iniziano a essere moltoapprezzati.
La riduzione interessa di più i vini buoni ma di base (5/ 8 euro) o i vini medi sotto i 20/25 o quelli di alta 30/60? Non credo che ci sia flessione nella fascia più alta. Si hanno dati?
Fatto una serata settimana scorsa dove si degustava pizza ed in abbinamento birra o vino.Bene il vino e' tornato indietro la birra e' finita.Vero che faceva caldo e che la pizza tirava la birra ma anche si prodigavamo la gente preferiva la birra.Ritengo vadano educate le nuove generazioni in primis e in secundis il vino deve scendere di prezzo
Penso che la domanda sia: in quali occasioni nel 2024 mi va di bere un bicchiere di vino? Quando non devo guidare (se mettessi limite 0 come all' estero sarei d' accordo) + quando sono in compagnia + quando faccio una bella mangiata. Per cui sempre meno, perché più si diventa vecchi e meno ci si trova per la convivialità enogastronomica ( con l' età si ha sempre meno tempo ed energie). Purtroppo.
Bhe vorrei vedere quali esperti ed appassionarti si lamenterebbero se cantine rinomate sopravvivessero grazie a vini scadenti in lattina e bollicine che non sanno quasi di niente con etichette e storytelling alla moda, pur continuando a proporre eccellenze magari a prezzi inferiori di quelli attuali, dato che il grosso del guadagno lo otterrebbero dalla massa.
Riguardo l'aumento dei prezzi: i vini buoni costavano anche prima, ma i prezzi stanno continuando ad aumentare . Se una bottiglia di vino 4 anni fa costava 80 euro e adesso ne costa 150, c'è qualcosa che non va... Insomma, va bene che è buono, ma non mi va nemmeno di pagare gli studi ai nipoti del marchese Antinori solo perché mi sta simpatico! Ogni riferimento è puramente casuale.
Vorrei aggiungere una riflessione, premettendo che sono d'accordo con le possibili cause analizzate e con la proposta di contrastare il tradizionalismo che inchioda il mondo del vino; in parte sono cose già dette nel video. Partendo dalla mia esperienza personale di consumatore, il vino ha sofferto la concorrenza con la birra; se, per quel che ne so, anche la birra soffre un calo di vendite, credo comunque che quelle che ancora realizza siano in parte sottratte al mondo del vino: la birra, infatti, costa generalmente meno, ha una gradazione alcolica inferiore ed è comunemente percepita come "più facile". Se una volta c'erano solo lager chiare e weiss, adesso si trovano anche le rosse/bock, le ale chiare, ambrate e scure/stout, in grado di abbinarsi agli stessi alimenti tradizionalmente associati ai vini rossi; inoltre, le birre sono proposte in una enorme quantità di formati: dalla spina alle bottiglie da 33-50-66-75-100 cl alle lattine da 33-50 cl, laddove i vini - ma lo avevo già detto una volta in un commento - sono per lo più venduti in bottiglie da 75 cl che se uno è da solo magari nemmeno compra perché una volta aperta e bevuti due bicchieri gli resta lì per una o due settimane, col rischio di andare a male se non ha un tappo pneumatico. Nel mondo del vino, infatti, il prodotto raramente è presentato come qualcosa di diverso dal solito "frutto del duro lavoro della terra", una sorta di tesoro da custodire e consumare solo nelle occasioni importanti; a questo punto, davvero, fanno bene Caviro/Tavernello e San Crispino a proporlo nel cartone, a volte anche in confezioni piccole, ed altri che usano anche le lattine: almeno cercano di raggiungere un pubblico più vasto. Poi ci sono tanti pregiudizi nei consumi e negli abbinamenti: una settimana e mezzo fa ero ad una festa ed un conoscente, dopo che avevo stappato una bottiglia di Nizza, sorseggiando mi dice: "È il primo rosso che bevo dall'inizio dell'estate", questo perché si ha l'idea che il vino rosso (tutto il vino rosso!) sia un vino importante, pesante, che non si possa consumare quando fa caldo, mentre avrebbe potuto - come poi gli ho consigliato - assaggiare un Lambrusco o una Bonarda d'Oltrepò (ma anche un Grignolino) appena freschi e si sarebbe trovato bene, senza dover per forza ricorrere alla birra. C'è anche parecchia ignoranza sui tipi di vino, sulle etichette e i vitigni, perché non siamo più una società agricola e molti dei processi che portano alla bottiglia finale sono sconosciuti. Un altro ostacolo, come detto nel video, sono le bibite gassate: conosco gente che, anche potendo bere un bicchiere di vino, preferisce prendere una Coca-Cola, soprattutto se Zero, nella convinzione che faccia "meno male"; di fatto, guardando le tavole dei turisti in estate passeggiando per la città, vedo tantissimi consumare Coca-Cola e Pepsi, gli anziani farsi bicchieri di Chinotto e di Aranciata, quando magari per 100 ml di quelle bevande ci sono 10-15 g di zucchero (due o tre cucchiai!), non proprio una scelta salutistica. Se il vino non è presentato in maniera diversa da una reliquia da preservare o una tradizione da custodire, ma come un alimento buono e che si abbina bene ai piatti e li valorizza (questo credo sia l'unico modo per incentivare ad un consumo responsabile, che non faccia bere fuori dai pasti o in quantità eccessive), allora questa decadenza non si arresterà prima di avere fatto ancora più danni. Un saluto.
Ma non sarà anche un po' colpa nostra, che non siamo stati in grado di trasmettere ai nostri figli o nipoti, l'amore per il vino, educandoli fin da piccoli.......
@@Cesch4 Condivido, a fronte di tale situazione, c'è ben poco da trasmettere! Io, però, mi riferivo a situazioni di 25/30 anni fa, quando, almeno qui in Toscana, ogni famiglia a pranzo o a cena metteva in tavola il fiasco del vino, possibilmente nero, non perché fascista 😂, ma perché rimasto di più a contatto con le bucce. Era in quel momento che i genitori dovevano agire......ma, se non sono stati in grado di trasmettere educazione e valori, figuriamoci ad apprezzare il vino.....
@@Cesch4 In Toscana fino a qualche anno fa esisteva eccome e non dispero che in qualche produzione, magari di nicchia, visto il colore dell'attuale governo 😂, possa continuare ad esistere
Tanti produttori stanno iniziando a produrre vini rossi ice, cioè vini rossi con gradazione contenuta e da sevire freschi, secondo me sopratutto nel periedo estivo non sono male come alternativa ai bianchi e rose.
Anche il vino da tavola è aumentato in maniera esagerata! Speriamo che serva a fermare il continuo ed esagerato aumento dei prezzi. Potrebbe essere un buon sistema, il consumare meno, anche x altri generi alimentari.!
No, non per l’alcol. L’alcol è un veleno per il fegato a prescindere dalla quantità. Non è come per gli zuccheri o i grassi. La quantità ottimale di alcolici in una dieta sana è ZERO.
Io sono un appassionato di vino e "quasi" sommelier, e credo che la "crisi" dei rossi derivi dal fatto che sono vini sempre più gradati e strutturati, e pertanto anche più impegnativi e "difficili" da bere e soprattutto da abbinare. Se poi consideriamo che un rosso di alto livello lo devi aprire e far respirare per molto tempo prima che esprima il suo massimo, ecco che si ripiega per vini che possono essere gestiti in modo più semplice e meno "programmato", vedi gli Orange oppure i fermentati che sono persino analcolici.... Ce ne sarebbero di cose da dire, ma secondo me il problema principale è che un rosso da 14 oppure 15 gradi non è per tutti, non è facile da abbinare e non è un vino che si apre "alla leggera", soprattutto se ha un costo importante.
C’è da considerare il fatto climatico.il rosso e’ il mio vino preferito ma non ne compro perché nella mia regione da 3 mesi fa 37/40 gradi..io non lo metto in frigo
Senza stare a riportare alcuni prezzi insensati trovati sul mercato, si nota una pubblicità sempre presente a favore della birra, ma praticamente inesistente sul prodotto "vino"; inoltre il fattore "costo" specie sulle generazioni più giovani ha un peso secondo me non secondario.
Bere bene e anche meglio, se il calo dei consumi corrisponde ad un calo dei vinacci per me è una buona notizia. Oltretutto leggi sulla guida ( assurde!) e salutismo forzoso esasperante non possono che peggiorare la situazione dei consumi. Alcuni vini devono ''svecchiarsi'' e rendersi più moderni, fruibili, più facili da essere gustati nel quotidiano, senza attendere occasioni eccezionali. Per me serve maggiore cultura sul vino perchè fa parte delle nostre origini.
Il consumo di vino, soprattutto rosso, è cambiato molto negli ultimi decenni per vari motivi. Una volta il vino era una parte fondamentale della cultura e dell'alimentazione, soprattutto nelle società agricole, dove era spesso considerato un alimento base. Era anche un'importante fonte di energia e un sostituto sicuro dell'acqua, che non sempre era potabile. Oggi, però, diversi fattori hanno contribuito al calo del consumo di vino, in particolare quello rosso: 1. Cambiamento dello stile di vita: Le persone bevono meno alcool in generale per motivi di salute o perché ci sono altre opzioni di intrattenimento e consumo. 2. Cultura della salute: Si è diffusa una maggiore consapevolezza dei rischi legati all'eccessivo consumo di alcool e dell'importanza di una dieta equilibrata. 3. Preferenze di mercato: Ci sono nuove bevande, come birre artigianali, cocktail e altre opzioni più leggere che sono diventate più popolari, specie tra i giovani. 4. Cambiamento delle abitudini alimentari: L'alimentazione moderna è meno centrata su piatti tradizionali che si abbinano bene con il vino rosso. Piatti più leggeri e internazionali a volte si sposano meglio con bevande diverse o vini bianchi e rosé.
Io dico la mia...dallevmie parti (alto piemonte) ogni wk le nostre forze dell'ordine portano via almeno 10 patenti x eccesso di alcol e ormai le persone hanno paura anche solo a bere un bicchiere...
Bisogna bere il giusto, nel momento giusto. Dati alla mano, dall'introduzione della legge sul controllo e sanzioni relativamente all'alcol per chi guida, la riduzione degli incidenti alcol correlati è stata particolarmente significativa. Non possiamo non considerarlo 🍷
Dal mio punto di vista (wine lover)il salutismo si mantiene consumando vino rosso regolarmente e bevendo vino buono! quando passano 5 giorni senza mi sento senza energie 😢.
Ho 40 anni, in famiglia si è sempre bevuto vino ai pasti e sono stato educato a bere un goccino fin dai tempi delle Medie...tuttora il Lambrusco quotidiano di Cantine Sociali affidabili (sono emiliano) non manca mai tutte le sere a cena, ma 1-2 volte a settimana mi concedo una bella bottiglia di vino fermo di qualità, bianco o rosso dalla mia cantina che ovviamente viene periodicamente rifornita 😁 Mi rendo però conto che questo approccio, anche nella maggioranza di coetanei quarantenni è merce rara. Inutile girarci intorno, il vino quotidiano ormai non esiste più, molti preferiscono acqua, bibitazze o ovviamente la birra, poi magari per darsi un tono fingono anche di appassionarsi a birrifici artigianali ecc. quando poi non rinunciano all'aperitivo (altro rito a me non particolarmente simpatico) con una birrazza qualsiasi o con un Proseccaccio della Laguna Veneta ancora più gramo 😂 Indubbiamente anche il fattore economico ha la sua importanza, ma secondo me al 90% è un fatto culturale...d'altra parte c'è chi preferisce cambiare il suo cacchio di smartphone spendendo più di 1000 Eurini all'anno e c'è chi quei soldi li spende in belle bottiglie...De gustibus. E per quel che mi riguarda, più che in ristoranti, wine bar ecc (con ricarichi spesso eccessivi) la cosa migliore resta sempre aprire e degustare una bella bottiglia a casa, in famiglia o con amici sbevazzoni 🍷
Secondo me c'è un altro grande aspetto da considerare: il cambiamento climatico. Grandi vini rossi ormai non scendono sotto i 14, 14,5% e diventa impegnativo (e poco salutare) finire una bottiglia in due. La cosa triste è che sarà sempre peggio.
Io, nel mio piccolo, mantengo alto il livello di consumo di vino rosso (amo anche il bianco eh.) Fa tanto caldo? E allora? Climatizzatore bello fresco a gogò e il rosso va giù che è un piacere senza sudare come se fossi nel deserto. Con una bella tagliata di scottona vogliamo berci un'acqua gassata? Ma non esiste proprio! Via di Chianti classico, un paio di calici e il piacere è assicurato! Amici sbevazzoni, in alto i nostri calici!
Parlo da amante del vino da sempre, purtroppo l’alcol fa male (dato oggettivo) ma col fatto che sia stato fatto anche parecchio terrorismo la gente beve meno. I vini abbordabili entro le 10 euro bevibili sono quasi scomparsi e purtroppo un vino rosso sotto i 13 13,5 gradi ormai non lo trovi più. Per forza che uno si beve una birretta. E’davvero un peccato.
Personalmente noto un notevole aumento di qualità del vino, con un naturale aumento del prezzo. Se beviamo meno ma meglio non è una cosa brutta, da cinquantenne ricordo in gioventù tanto vino pessimo e tanto alcolismo, soprattutto da generazioni precedenti.
Sì, la tendenza dovrebbe essere quella, il problema è che si scontra con una crisi economica generalizzata soprattutto sul ceto medio che quindi non ce la fa più a prendere bottiglie di qualità che hanno inevitabilmente un certo prezzo...😐
Provate a alzare ancora i prezzi...forse la gente si è accorta delle stronzate che viene detto e fatto al momento dello stappo x far pagare 30 euro una bottiglia da 3 euro.....
semplice perchè i ricarichi sono assurdi , i produttori da 20 anni ogni anno sui vini base 1/2 euro di aumento , poi i distributori ...... poi lo stellato che con una stella in piu quasi raddoppia il prezzo
Troppi passaggi di mano, sono in mezzo alle bottiglie da 25 anni, quelli che erano timidi e onesti produttori di vino oggi non vendemmiano più grappoli di uva ma banconote da 100€ e cosa importante la grande distribuzione la fa da padrone.
Il vino era soprattutto una bevanda di uso quotidiano e popolare. Per una serie di motivi sembra diventato uno sfizio da ultraricchi, che sono pochi e spesso anche astemi.
I giovani bevono meno il vino….?vero in parte!!! Se parliamo della fascia tra i 18 e i 20 anni sono d’accordo, ma io personalmente vedo e ho conosciuto tantissimi giovani della fascia 20/30 che adorano sorseggiare un buon calice di vino anche rosso, anzi si dice che le ragazze preferiscono il bianco ma io ho visto tante preferire il rosso! In conclusione non sono del tutto convinto di questi dati.
Ci potranno essere varie cause, ma prepariamoci per il vino allo stesso scenario a cui sono andate incontro le sigarette dagli anni '80 in poi. Semplicemente, a quel tempo la comunità scientifica e medica mondiale cominciò a mettere seriamente in guardia gli esseri umani di tutto il pianeta sui rischi per la salute connessi al fumo di sigaretta. Da lì partirono le progressive restrizioni applicate per legge dai governi al consumo di tabacco. Con il vino e con l'alcool in generale accadrà la stessa cosa. Vorrei ricordare che l'OMS ha stabilito che anche il vino, e non solo i superalcolici, è cancerogeno, e che l'unica tolleranza priva di rischi per la salute umana è la tolleranza zero. Se fossi un viticoltore mi organizzerei per cambiare rapidamente business, perché è chiaro che la tendenza mondiale al ribasso del consumo di vino è ormai irreversibile.
@@SensiInMovimento non direi che sia la mia opinione. È piuttosto la descrizione, basata sui dati, dello scenario che si osserva attualmente riguardo al consumo di vino non solo in Italia ma a livello mondiale. Rivediamoci fra una decina d'anni, se sarò ancora su questa terra, e vediamo quale sarà la situazione. Per me sarà come dico io, perché, lo ripeto, la tendenza non è congiunturale ma dovuta a fattori perduranti, e se qualcuno scommettesse con me sulla mia previsione vincerei anche dei soldini.
@@CarloMassarotto vedi, quando dici "per me sarà come dico io" stai esprimendo la tua opinione, non la verità assoluta (sarebbe peraltro impossibile per chiunque), esattamente quello che ho scritto nel mio commento 😉🍷
Se aumenta la temperatura media, diminuisce il.consumo di alcolici oltre una certa gradazione (che aumenta a causa del caldo tra l'altro). Ecco perché vanno i bianchi che si bevono freddi e non sono molto alcolici. L'inflazione ha dato un colpo pesante anche al consumo di vino...va avanti chi ha un buon rapporto qualità prezzo e ha vini facili da bere...
Non per lamentarmi per forza, ma al ristorante il rincaro è quasi sempre arrotondato per eccesso, e al calice bevi pessimi vini a 5-6 euro, e in quantità poco superiori a quella di degustazione (salvo rari onesti).
Il vino è un prodotto di eccellenza e come tale ha un costo. In questo mondo abitato da cerebrolesi è difficile trovare persone che apprezzino le eccellenze. È solo un proliferare di vino in cartone creando difficoltà a chi vorrebbe un buon prodotto ad un costo medio che è sempre più difficile da trovare.
C'entra il fatto che il consumatore occasionale compri al supermercato una bottiglia di vino,1 su 10 di scarsa qualità, e non riprovi più l' esperienza ma ripiega sull' acquisto di birra piuttosto che bibite gassate?
Ma... Normalmente Chi compra vino economico lo fa perché non ha pretese e conseguentemente non ha intenzione di spendere denaro per qualcosa che non riuscirebbe ad apprezzare 😎🍷
Il vino , anche quello di bassa qualità e l'Italia ne è piena, è sopravvalutato....la colpa è dei produttori ma anche dei distributori, dei commercianti, enoteche ristoratori ecc ecc ricaricano troppo e alla fine ci sono troppi passaggi che rendono il rapporto qualità/prezzo dei vini , sballato completanmente. Com'è possibile che una bottiglia di ottima birra al dettaglio la paghiamo 4/5 euro al litro e una bottiglia di ottimo vino (0,75 cl) la dobbiamo pagare minimo anche 30/40 euro e oltre perchè poi dipende poi dal vitigno vedi Brunello, Chianti, Bolgheri Barolo ecc ecc..0,75 di litro. In questi casi i vini potrebbero costare anche centinaia e centinaia di euro. E' roba dell'altro mondo...!!! Poi ci sono troppi sommelier in giro, troppi wine tasters, troppi assaggiatori troppi pseudo associazioni del vino che rendono tutto questo mondo un vero pozzo di san patrizio...ma non per i consumatori. Bisogna tornare al classico Fiasco Toscano con dentro il vino che sia vino e sopratutto che sappia di vino...I vini rossi anche qualli di alta gamma sono diventati tutti uguali e non c'è più nememno differenza fra un annata e l'altra. Bisognerà farsi la vigna o magari una vignetta nel giardino di casa, invece di mettere piante e fiori, e comniciare a bere solo vino fatto in casa.. Certamente costerà meno e sarà anche più buono.!!! Ah Ah Ah 😀😀😀 Saluti
la verita e che il vino buono ha raggiunto prezzi proibitivi, oggi la gente che ha capito che e meglio bere bene oppure bere acqua, i prezzi pero' ripeto sono proibitivi...
Il mercato del vino non si è mai ripreso dallo scandalo del vino al metanolo, una volta infatti qui in Italia, la, birra, era quasi sconosciuta, gli italiani bevevano pochissima birra, solo quando mangiavano pizza, poi dopo lo scandalo sopra citato, la moda della birra è esplosa, quaranta anni fa ogni italiano beveva 120 litri di vino e 10 litri di birra, già dieci anni fa 'un italiana beveva solo 40 litri di vino e 30 di birra, ora, sembrerebbe che il consumo di birra, abbia superato il consumo di vino
Beh, lo scandalo del metanolo è avvenuto 38 anni fa... il Mercato si è ripreso eccome.... Poi sta avendo recentemente degli alti e bassi, soprattutto bassi... Parlo dei consumi naturalmente...😉🍷
Troppo caldooooooooo!!!!!!!! Poi esistono ristoranti dove il costo della bottiglia è inferiore al costo dell'enoteca Date un'occhiata al ristorante quarto piano di Rimini o ristorante del lago di bagno di Romagna Prosit
Porta pazienza ma se ci vieni a dire un bicchiere a pasto massimo due mi pare evidente che il consumo di vino diminuisca. Io sono veneto e ho 60 anni e ti posso dire che salvo forse mia madre NON ho mai visto una persona bere così poco ad un pasto Giusto o meno che sia mi pare evidente che si consumi meno vino.
Si beve meno vino perché costa troppo, il prezzo è gonfiato in modo esponenziale tale da renderlo incomprabile. Ma come fa una bottiglia di vino a costare 100,200 o 300 € follia pura, ma follia è pure pagare un vino rosso di tutti i giorni 9 o 10 €. Tali prezzi non sono giustificati dai costi di produzione
perche' la gente si "beve" i messaggi che passano media e organizzazioni internazionali cioe' tutti verso lo stato etico. mi pare che l oms e/o altre org.ni abbiano come traguardo una cosa tipo zero alcohol non ricordo con precisione dove lho letto. inoltre con le assurde regole del no drink and drive che alla fine arriveranno anche da noi, intendo nessuna tolleranza all etilometro, chi si gode piu' una cena con amici o donna e una bottoglia di vino. ah un ultima cosa: ho letto che in futuro si produrra' vino analcolico. dio mio..ma e' vero? che ne pensi?
Il vino e l' enologia sono segno di cultura e nobiltà intellettuale elementi sempre più assenti nel mondo e soprattutto nelle nuove generazioni o dovremmo dire degenerazioni;soluzione al problema?Far degenerare anche il vino mischiandolo magari con il succo di cactus o di fico d' india.🤮🤮🤮😭😭😭
Al di la` dei costi (innegabili!) sinceramente non credo che idee come il salutismo o l'ecosostenibilita` abbiano un'influenza sul consumo di vino (o di alcolici in generale), perche` in sostanza sono argomenti di cui non frega niente a nessuno. Piu` che altro credo che uno dei motivi fondamentali sia la mentalita` del "tutto e subito" che impreversa al giorno d'oggi. Un buon vino, come una buona birra, un cocktail fatto come si deve o un buon formaggio, presuppone una certa "cultura", presuppone di prendersi il tempo di degustarlo, informarsi, studiare, confrontarlo... purtroppo soprattutto i giovani hanno una soglia di attenzione degna di un pesce rosso, piu` facile buttare giu` pessime birre o drink fatti coi piedi che metterci un minimo di cervello e di impegno...
Buongiorno , io sono proprietario di una enoteca e mi dispiace ma leggere che un enoteca in generale ricarica il 300 per cento non e assolutamente vero !!! Noi nella gran parte dei vini abbiamo le stessi prezzi delle vendite dirette dell'aziende !!! Per i vini a bicchiere e normale che ci sia un ricarico superiore dovendo aprire più o meno tutti i giorni 20, 30 bottiglie diverse che non sei sicuro di vendere !!! Soprattutto le bollicine se non le hai vendute nella stessa giornata che ne fai ???
Io ho avuto due ed noteche e non ho mai né detto né scritto che questi esercizi ricaricano del 300 percento... Semplicemente perché come dice lei non risponde al vero. Questi sono i moltiplicatori che hanno i ristoranti... Nella media...PROSIT! 🍷
Vero che concorrono un insieme di fattori ma quello economico gioca un ruolo fondamentale!! Altro che chiacchiere!!!
La realtà è che moltissime persone hanno iniziato a non bere più alcolici per migliorare la propria salute. Esperienza personale e la scienza conferma il miglioramento.
Il vino e l'alcool sono tossici, non c'è niente di interessante per la salute. Nel vino rosso c'è il resveratrolo, ma è troppo poco. Basta così. Anche io dopo un anno senza vino mi sento benissimo
E poi bevono bicchieroni di bevande zuccherate e gasate (aranciate, coca-cola, eccetera) o "energetiche", fatte con dubbi intrugli. Sai che miglioramento della salute? Oppure bevono litri e litri di acqua minerale da bottiglie di plastica, materiale che è risaputo che è meno sano del vetro per la conservazione dei liquidi a causa del rilascio di 370mila nanoparticelle di plastica per litro, secondo una recente ricerca americana. 🙃
Un bicchiere di vino a pasto fa anche abbastanza bene, l'importante, come con tutte le cose, è non eccedere. Per esperienza personale, uno dei motivi del calo, soprattutto dei rossi, è semmai la scarsa qualità propinata da moltissime trattorie/pizzerie (non tutte, per fortuna), perché il grosso dei consumi fuori casa non avviene nei ristoranti di medio o alto livello, ma nelle comuni trattorie/pizzerie frequentate da camionisti e operai in trasferta dove la gente beve il "vino della casa" nelle caraffe.
Sì, come dicevo nel video ci sono anche motivi di salute...😉🍷
@@paolocavasin7969 Sono d'accordo ma bisogna anche vedere quali siano i quantitativi in questione. Un calice a cena? Massimo massimo due? Mi sembra possano rientrare in una dieta che tiene conto della salute. A pranzo acqua però 😉
@@claudiomazzer2821 io sono passato da 15 unità alcooliche a settimana a 15 l'anno. Ho quasi annullato le contratture muscolari
Risposta SEMPLICE.....bar / ristoranti ricaricano il 300 / 400 % su un vino sia al calice che in bottiglia , salvo rare eccezioni.....non è normale pagare una NORMALE bottiglia che al ristoratore costa 7 euro più iva.....viene venduto a 28/30euro iva compresa..... Mentre un vino nella ristorazione medio alta pagato 20/22euro più iva e venduto a 90/100 euro a bottiglia iva compresa ... è la normalità......risultato da decenni la classe media ha perso potere d'acquisto in tutti i settori....compreso il vino
....i poveri continueranno a bere il Tavernello ...i ricchi continueranno a Bere Barolo , Barbaresco , Brunello , Taurasi , Amarone.....ma chi prima poteva permettersi di bere un BUON Cabernet Sauvignon , Merlot , Nebbiolo, Aglianico Sangiovese , Montepulciano D'Abruzzo , TINTILIA del Molise....adesso NON se lo può piu permettere ....o comunque molto meno 😮😢
Mi sa che piangete tutti il morto altro che....
Bravo, il vino è un prodotto a vendita certa, non ha senso i ricarichi che ti impongono. Ovvio che se sei un ristorante di pesce e proponi il barolo non ti puoi lamentare se non lo vendi, così come è ovvio che se hai una cantina da 2000 etichette hai alti costi di gestione. Ma il 90% dei ristoranti ha 20/30 etichette in carta e i ricarichi non sono giustificati. Devo dire che negli ultimi anni la tendenza è leggermente cambiata, adesso ricaricano un filo di meno, ma è sempre troppo
@@Alberto-nu8ou concordo ....ricaricano
Meno si vini di alto livello, ma ricaricano troppo su vini di Medio livello ....il 300% è la normalità.... l'eccezione è ricaricare SOLO il 200%
Concordo al 100 %
come in ogni settore
mio nonno mi diceva, ho visto la fame ma le osterie erano sempre piene, ottimismo signori
Da consumatore abituale e collezionista di grandi vini sono daccordo con chi afferma che i prezzi sono cresciuti troppo. Ristoranti e rivenditori hanno impennato i prezzi al di fuori della ragione, io che bevevo sempre una bottiglia di rosso quando andavo al ristorante, targhet medio 60/100 euro adesso con quei soldi mi danno vini scadenti , e la percezione che ho quando lo sto bevendo in relazione al prezzo pagato è di totale insoddisfazione e truffa. Non so puo ricaricare il 300% su un prodotto che tra l altro non si deteriora nemmeno. A oggi io non bevo piu di una bottiglia ogni 2/3 settimane quando vado al ristorante, contro le 10/12 di prima.Mi sento truffato indipendentemente se posso spendere o meno. Un esempio sui grandi il tignanello 3 anni fa costava 50 euro oggi 150 . Le pergole torte da 75 a 270 il sassicaia da 130 a 380 stessa cosa Ornellaia. I piccoli anno raddoppiato o triplicato i prezzi lo stesso dandoti anche qualità scadente. Questo è l unico motivo per il quale io non bevo piu, almeno non fuori, i giovani credo si danno allo spritz per esigenze di conto, e li capisco benissimo.
Sì, convengo. Aumenti davvero sproporzionati...🍷
Personalmente ritengo che produttori e ristoratori abbiano tirato troppo la corda innalzando in modo così spropositato il prezzo da arrivare ad autostrangolarsi.
Basta visitare una cantina affermata per rendersi conto del lusso che permea l'ambiente, il tutto chiaramente ricaricato sul costo finale della bottiglia.
Anche la stretta sul codice della strada non aiuta, io piuttosto che pranzare o cenare bevendo acqua rimango a casa.
Concordo al 100%
Per me lo stato ha tirato troppo la cinghia
concordo, se come dice Maurizio questo è il trend, come è possibie che ogni anno ci siano aumenti? Il risultato è quello dewcritto nel video.
Io idem. Se devo guidare io non vado più al ristorante.
@@Cesch4ma che c'entra lo Stato?
Fino agli anni '60 il vino era su tutte le tavole in tutti i pasti, come il pane e l'acqua. Era, però, una bevanda economica, prodotta dai contadini della propria zona. Era quel vino che, una volta aperta la bottiglia, andava bevuto in giornata o finiva nel lavandino o nell'aceto. Senza particolari pretese, ogni annata, anzi ogni bottiglia diversa dall'altra.
Piano piano è diventato un bene di lusso, molto più industriale, per quanto di positivo e negativo ci possa essere in questa parola. Le bottiglie dello stesso vino sono prodotte (e, talvolta, corrette) per avere sempre lo stesso gusto. Il prezzo è aumentato in parte per il maggior lavoro e competenza necessario per la produzione e in parte perché il vino è entrato nella dinamica della moda e dei beni di lusso, dove il prezzo lo fa il nome, l'immagine che si è saputa creare.
Non è più l'alimento di ogni pasto, come non lo sono mai state le cose molto costose. Con queste premesse, i consumi non potevano che diminuire drasticamente.
😬😬😬
Quando facevo il ristoratore uno dei nostri punti di forza era proprio il vino, che veniva proposto sempre con un ricarico poco più del doppio del prezzo cui ci veniva fornito dal rappresentante.Oggi non lo sono più ma comunque vado a mangiare fuori ed è diventato un far west nelle carte dei vini ricarichi assurdi anche tripli, certe bottiglie sono impossibili da ordinare perché alla fine il conto diventerebbe esorbitante ti dirigi poi sui meno costosi che comunque hanno una sua incidenza e spesso mi capita di rimanere deluso perché la spesa non vale la qualità non penso che capiti solo a me alla fine la gente si stanca. Io credo che il male peggiore sia la speculazione che c'e stata fatta sopra e che continua imperterrita ma che comincia a presentare il conto. Secondo male grosso : il consumatore finale normale tipo me che comunque rimango appassionato, e la maggior parte dei produttori ha una bassissima considerazione da parte dei consumatori finali,i che sono ancora impegnati convintamente a non occuparsene, per loro vendere vuol dire rifornire i soliti canali rappresentanze , ristoranti ecc.. insomma un mondo chiuso tra addetti ai lavori. Lei cosa ne pensa? Per me è un castello di carte che sta venendo giù e non vorrei vedere che andando avanti si beve sempre di meno e i vini buoni costeranno sempre di più finché se li potranno permettere solo alcuni. Speriamo bene!
Salve.
L'ho notato anch'io: ricarichi esorbitanti proprio sui vini più costosi.
Forse basandosi sull'assunto
"Se ordina questa riserva, vuol dire che i soldi ce l'ha..."
Dopo cio che ci hai detto , ho subito contribuito a migliorare le cose bevendo un bel bicchiere di vino , e continuero ad impegnarmi . Scherzi a parte io la mia parte la faccio , vendo vino ed organizzo serate di degustazione, e il mio lavoro . Grazie anche per il tuo lavoro , che ci aiuta un po tutti 🍷.
Potresti organizzare anche i trasporti per le persone 😄😄, così non si rischia la patente.
@@chetzdunchien organizzo pure quelli , non scherzo , pero pagano loro .
Ciao Maurizio ottimo video come sempre, purtroppo come giustamente scrivono gli altri utenti il vino si beve meno ed è aumentato
il doppio, scusa la battuta, io compro vino online almeno una volta al mese e faccio scorta, ma noto aumenti sempre, ti faccio un
esempio, bottiglia di vermentino Funtanaliras che bevo spesso, in un mese da 11,30 euro è passata a 14,70 e così molti altri vini,
forse si beve meno, perchè non si può spendere più. Ciao
Sì, è uno dei motivi principali...😐
Io se guido non bevo piu' neanche una goccia...fino a qualche anno fa ero piu' giovane, e quando uscivo non mi preoccupavo tanto in questo senso...ora quasi tutti quelli che conosco lo fanno...e ne lasciavamo di bottiglie vuote nei locali
Anche questa follia non ha aiutato.
Eh...si .. ma non è una follia....
Salve, grazie del video.
Vedo che alcuni commenti sottolineano discutibili politiche dei prezzi di vendita e dei ricarichi: sono d'accordo e proprio qui avevo postato in tal senso non molto tempo fa.
Nel frattempo ho da qualche parte letto un rapporto sul mercato delle vendite di vino, almeno online. Pare che siano sostenute dalle fasce più anziane della popolazione.
Che, per ovvi motivi anagrafici, consumeranno sempre meno; vuoi per progressivi deterioramenti della salute, vuoi per inevitabile addio a questa valle di lacrime.
Downsizing e "Downproofing" [l'ho inventata ora: riduzione della gradazione "proof"] sono politiche di marketing che di sicuro verranno tentate dai produttori.
Secondo me avranno un impatto limitato: esistono già prodotti e mix a basso costo che si prestano al binge drinking.
Una bottiglia di vino, con tutto il rituale che va dallo stappo
"Pop! Ha fatto pop!!" fino al cameriere che "se semo sbajati..." suggerisce un tipo di convivialità che stiamo definitivamente perdendo.
Non mi sto stracciando le vesti, mi limito a commentare quello che vedo, come lo vedo io.
Prosit.
Secondo me un punto importante è che spesso al ristorante vorresti un calice di un'etichetta dalla carta ma devi per forza prendere la bottiglia. Peggio se devi prendere quello che hanno in lista al calice, spesso con scelta limitatissima. Solo in rarissime occasioni ho trovato ristoranti con sistemi tipo enomatic oppure almeno almeno con le mezze bottiglie. Meglio bere meno e bere meglio.
Buongiorno, oltre ai rincari eccessivi dei ristoratori e wine bar aggiungerei un altro motivo, il vino fa male come tutti gli alcolici, per cui un bicchiere al giorno è già troppo se si beve tutti i giorni, per cui meno amici sbevazzoni e in futuro amici che bevono con moderazione.
Saluti.
Io, personalmente di primo acchito sono diffidente verso i vegani e gli astemi e non saprei dire qual'è il genere peggiore. (Se poi uno è entrambe le cose lo evito come se avesse la peste).
Esagerato...😐
@@SensiInMovimento si fa per dire...🤪
Come in tutto il mondo del consumismo va sempre di più il low cost nelle grandi distribuzioni e la gara al ribasso...alcolizzati di cose che non dovrebbero che esser chiamate bevande all'uva consumate ogni giorno, anche x sfumare orrendamente i piatti. Grazie a te Maurizio aumentano i consapevoli sbevazzoni ma sempre troppi pochi nell oceano del mercato
Grazie mille 🥂😉
Io lavoro nella GDO, faccio molte trasferte nel Veneto e Friuli. Ho visto aumentare la corsia dei Prosecchi (DOC e DOCG) e delle birre. Comunque, hanno aumentato i bancali offerta dei vini Cremant e Cava.
Ad esempio da Aldi, Lidl e da Tosano sono aumentati i vini dealcolati.
Io sono appena stato in Valle d'Aosta prima settimana di Settembre, zona occidentale diciamo più vicino alla zona di Aosta, prezzi alti del vino, ma abbastanza alti anche della gastronomia.
Io penso che il mondo del vino stia recuperando basti pensare alla crescita di questo canale, non credo che ci si avvicini a degli argomenti del genere e poi pranzare con l'acqua... 😊🍷🍷
Sperem...😉🍷
Video molto interessante
Cioè... Mi stai dicendo che sto tenendo a galla il mercato vinicola praticamente da solo😅
Esatto! 😂🍷
Ciao Maurizio, ho comprato il libro del grande Mario Soldati..."Vino al Vino", bellissimo e lo consiglio a tutti i follower del tuo canale...su Amazon si trova sia in copia cartacea che in versione x Kindle, per veri appassionati di enogastronomia...e poi CVD... da te c'e sempre e solo da imparare...grazie e Prosit
Grandissimo! Grazie😉🍷
in molti si sono buttati a produrre vino perchè vedevano uno spazio di guadagno interessante, ma con prezzi poco abbordabili, lo stesso succede con l'olio extra vergine di oliva che è arrivato a prezzi da usura......
caldo caldo caldo, fatica bere vino con 40 gradi quasi costanti, cosi ho applicato un pensiero zen, ma mooolto zen, visto che allungare il vino con l acqua è un eresia ho cominciato ad accorciare l acqua col vino, corso di sopravvivenza?forse, prosit
Bel video,io arrivo dagli anni 60.
Nel 82-83 dove si beveva moolto di piú, perche si poteva guidare "se guidavi corretto" ,senza il rischi del ritiro patente !
La sera si usciva e si faceva una bevuta nella propria citta o un paese limitrofo
Oggi non é piú possibile. Se prendi un controllo e hai piú di 0,5 sono cavoli amari e circa 2-7 mila euro e controlli a non finire.
Ho diversi amici barristi che mi hanno detto che il consumo di alcool é diminuito del 75-80%.
Ho provato a ripercorrere gli anni passati e non ricordo piú incidenti di adesso.
Chi beve per ubriacarsi non gli interessa le leggi.
Secondo me questo é il motivo della situazione attuale.
Di fatti i locali notturni sono stati chiusi principalmente per questo motivo la gente ha timore di uscire per bersi qualcosa troppe grane piuttosto stanno a casa
@@alessandromantovan9971Praticamente una dittatura.
🤔🤔🤔
Purtroppo mi sento in primis colpevole per il ridotto consumo globale di vino, del resto non potevo certamente continuare a bere 2 litri al giorno, cosa che facevo quand'ero più giovane, e che smaltivo con lavori fisicamente impegnativi.
Ora mi limito quotidianamente alla birra, ma mi riservo di bere del buon vino quando sono in vacanza, ed allora ricerco i vini locali sia per motivi culturali, sia per il rispetto della produzione tipica.
Del resto mio padre diceva sempre che quando vai in un paese è obbligatorio bere il vino del luogo.
E quali vini potrei trovare oggi nei supermercati, ottimi ed a buon ... mercato per poterli bere tutti i giorni senza magari passare di palo in frasca ?
Magari esistono ottimi prodotti, come illustrato anche dal Nostro, ma prima di trovare quello giusto, anziché un piccolo assaggio come lui fa, ne risulterei intossicato, solfiti a parte !
Un tempo, in famiglia, ci si riforniva del vino grazie ai produttori locali, che lo portavano fino a casa nostra in bottiglioni e damigiane, e posso dire che erano prodotti genuini ed economici.
Bei tempi !
Comunque per me il mondo del vino rimane sempre una grande passione, più grande per istinto, a quello della birra.
A parte l'uso che se ne faceva in famiglia, ho conosciuto il mondo del vino grazie a simpaticissimi viaggi di studio ed ai corsi AIS, ed avevo anche impiantato per passione della vitivinicoltura una piccola vigna di Pinot nero là dove Barbera e Freisa facevano fatica a maturare.
Mi ha dato grandi soddisfazioni nel vederla crescere e regalarmi i suoi frutti.
Purtroppo ho dovuto abbandonarla poiché l'impegno che comportava era in antitesi con l'impegno nei confronti della ragazza, seppur conosciuta sui banchi di Agraria, e che ora è mia moglie !
Sinché avevo la vigna lei, alla domenica, mi vedeva zappare, potare, raccogliere l'uva ...
Ma per concludere, credo che chi ha messo il bastone tra le ruote ( a parte chi fa il vino col bastone ) riguardo al consumo di questa ed altre bevande, sia la legislazione stessa che non ti permette di consumare neanche un bicchiere se vieni beccato alla guida dell'auto.
Non tutti si sbronzano per un goccio di vino, a meno che non siano sbevaccioni incalliti cui basta un minimo per essere ubriachi.
Salve !
Il fatto che la gente consumi meno vino mi conferma perché il mondo sta peggiorando a vista d'occhio.🍷
Troppo stato
😂👍🏻
Io sto facendo la mia parte: nella mia Osteria promuovo vini, scegliendo produttori che hanno una storia da raccontare, come quelli di Salvatore Martusciello, in modo da creare curiosità e offrire prodotti con prezzi accessibili.
Contiene alcool, al limite sta migliorando la sua salute. Io comunque whisky 🥃 slaintheva
Vendere vino fatto solo con l'uva...senza chimica e pochi solfiti...non storie...quelle c'è le raccontano già i politici@@ivanfruscon2951
Ben fatto! Saluti.
Tendo ad essere daccordo su due punti da te spiegati: Social media per i giovani e salutismo esasperante. Non e' detto che sia del tutto un male... certo non fa bne all'economia. Ma del resto la societa' muta, cambia.
Fa bene alla Sanità, molto indebitata, ma non all'INPS, che dovrà pagare pensioni più a lungo. 😜
Io ho tagliato del 90%, prima causa è il costo, uno non può spendere tanti soldi per gustarsi un bicchiere di vino, a me piace sia il bianco che il rosso. Seconda causa, se bevi vino sfuso o altri prodotti a basso costo, fanno più male che bene... quindi li evito.
Perché si è sempre più malati , o almeno le nuove tecnologie mettono in evidenza patologie nascoste che non ammettono il consumo di alcool!
Purtroppo è così !
Diciamo più che altro che si stanno imponendo stili di vita salutistici che tendono a ridurre o escludere l'alcol dalle nostre diete...🙁🍷
Non ho capito il problema. Qui si sta evidentemente parlando di riduzione dei consumi in termini quantitativi. Per il settore sarebbe un problema se fosse in termini di fatturato: se la riduzione quantitativa è più che compensata dall'incremento del fatturato (si beve meno vino, ma costa più caro) hanno poco da lamentarsi. Se poi volesse dire "si beve meno, ma si beve meglio" direi che siamo pure perfettamente in linea con la filosofia del canale, o mi sbaglio? Se il calo quantitativo avviene ai danni dei produttori marginali, poco male, se ce ne liberiamo il mercato ne guadagna nel suo complesso. Quindi, di che ci lamentiamo??? Dobbiamo tornare a comprarci le damigiane di vinaccio del contadino per fare risalire i consumi?
Le statistiche a livello internazionale che ho citato riportano solo i valori quantitativi, senza fare distinzione, purtroppo... 🍷
Va bene l' enoturismo, le proposte che ogni cantina può dare per smuovere la situazione ma bisogna anche capire che certe degustazione in cantina non sono abbordabili per la maggioranza e magari ne fai una e ne lasci un'altra perche non riesci economicamente.
Non approfittare di questa novità secondo me farà si che duri nel tempo e diventi una cosa più seria e alla portata di una fetta maggiore di mercato.
Il vino "buono" bevuto nella giusta quantità è la chiave per una vita positiva e serena.
Una cosa che mi fa molto riflettere è che il mio consumo di Vino Rosso negli ultimi anni si è sempre più affievolito, e la ragione principale è dovuto al forte disturbo allo stomaco che il vino rosso mi dà……. Cosa che mi hanno confermato anche amici e conoscenti….. col bianco e il Rosato vado tranquillo senza nessun problema
E 'chiaramente soggettivo, molte persone dichiarano il contrario ad esempio...🥂
Video interessantissimo. Mi permetto di aggiungere la mia opinione.
Io vivo in una regione, il Veneto, che è un grande produttore MA che ha visto la produzione ridursi in termini quantitativi non negli ultimi 3, ma negli ultimi 30 anni. E questo a causa proprio del cambiamento di percezione del vino.
Il vino era, per i miei nonni e per i miei bisnonni, un alimento. A volte si facevano delle cose che oggi sputeremmo (per dire, il famoso Cl....o era tra quelli rinomati), ma andavano comunque bene. Oggi si beve MOLTO meno, ma il livello qualitativo medio si è alzato moltissimo. Già per mio padre la musica stava cambiando, per me la regola è: poco ma molto buono, e magari da condividere con amici. Voglio dire: percepisco, anche parlando con un paio di 'enotecari', che la caratteristica 'alimento' è venuta a sparire, mentre l'aspetto 'interesse' e 'piacere' si è evidenziato molto.
Qui mi fermo, perché non ho percezione di chi è dopo di me (gli esempi in casa son tutti di astemi, non fanno testo!). Anzi, sarei curioso di approfondire due aspetti: 1) come si educa al bere correttamente (leggi, molto bene e poco) un adolescente di 15/16 anni? 2) Eventuali genitori che hanno passato e superato la fase, come si sono regolati? Non domando per un amico, domando per me, che ho un nipote di 15 anni.
Un'ultima cosa che mi ero appuntato: chi pensa che si beva birra al posto del vino per altre questioni che non siano 'il piacere della birra' o per questioni economiche o di appeal, sbaglia di grosso. Lo testimonia il successo dei birrifici artigianali, che stanno progressivamente evolvendo anche loro sia per quanto riguarda la qualità che la diversificazione della proposta.
PS. Poi, una volta o l'altra, bisogna che qualcuno mi spieghi il successo degli energy drink. Per prova provata - leggi: dovevo fare una notte guidando - quello che ti mette le ali funziona. Ma è un'esperienza al palato terrificante, soprattutto se la temperatura del drink non è prossima a quella di congelamento!
Di prosecco si producono SEICENTO MILIONI di bottiglie all’anno. 30 anni fa erano 6 miliardi? 😂 che poi l’80% di quel prosecco è qualitativamente paragonabile a benzina frizzante…
@@ZenithKappa Prosecco è una storia a parte. E' un grandissimo successo commerciale che mi fa piacere ma che, sbagliando magari, penso sia legato al fatto che molti, anche ahimè in Italia, lo percepiscono come prodotto di alta qualità perché ha la bolla. Per carità, ce ne sono di buoni, ma parte come vino da osteria, e con pane e salame è pure gradevole; però ho sentito paragonarlo a vini metodo classico, e la cosa mi fa sorridere.
Oltre a quello ci sono altri grandi bianchi e molti rossi interessanti. Ma io non mi baso si questi che, prodotti talora da piccole cantine, hanno elevato il livello qualitativo negli anni.
Io penso alla piccola produzione per autoconsumo o per consumo locale ("el vin del contadin"), che sta un po' sparendo, e che però andava messa nel novero della produzione
@@lucamenegotto1139 ok ma quando un ettaro coltivato a prosecco si vende mediamente a 120-150.000 euro, capisci che le altre produzioni semplicemente vengono fatte sparire per dargli spazio.
@@ZenithKappa In realtà, ni. Io sono della zona, penso come te, se capisco, e il problema che vive oggi il Prosecco è troppo esteso, come areale; ecco come è nata la necessità di qualificare meglio la zona di provenienza (anche se al di qua del Piave, ad esempio, io amo molto la zona dei Colli Asolani). Però ci sono enormi aree, in Veneto, molte delle quali Prosecco non lo producono o ne producono poco (gli Euganei, la zona di Gambellara, Breganze, Soave, i Colli Berici...) e che fanno vini strepitosi che stanno conquistando l'estero (Soave, ad esempio, e tutto quel che viene dalla Garganega).
Io non credo che certe produzioni piccole, personali o locali, siano sparite SOLO per il Prosecco, credo sia cambiato il mercato, che chiede prodotti qualitativamente migliori e particolari. Non saprei come spiegare altrimenti la riscoperta di taluni vitigni storici che fanno pochi numeri ma che iniziano a essere moltoapprezzati.
La riduzione interessa di più i vini buoni ma di base (5/ 8 euro) o i vini medi sotto i 20/25 o quelli di alta 30/60? Non credo che ci sia flessione nella fascia più alta. Si hanno dati?
Non li ho trovati...🥴
Fatto una serata settimana scorsa dove si degustava pizza ed in abbinamento birra o vino.Bene il vino e' tornato indietro la birra e' finita.Vero che faceva caldo e che la pizza tirava la birra ma anche si prodigavamo la gente preferiva la birra.Ritengo vadano educate le nuove generazioni in primis e in secundis il vino deve scendere di prezzo
Il vino deve scendere di gradazione, non di prezzo
Una richiesta, potresti fare un video sui presunti "vini" liofilizzati?
La nuova Bufala che pare andare molto negli USA
Grazie per il suggerimento 🍷
Penso che la domanda sia: in quali occasioni nel 2024 mi va di bere un bicchiere di vino? Quando non devo guidare (se mettessi limite 0 come all' estero sarei d' accordo) + quando sono in compagnia + quando faccio una bella mangiata. Per cui sempre meno, perché più si diventa vecchi e meno ci si trova per la convivialità enogastronomica ( con l' età si ha sempre meno tempo ed energie). Purtroppo.
Beh... dipende dall' età ..😉🍷
Bhe vorrei vedere quali esperti ed appassionarti si lamenterebbero se cantine rinomate sopravvivessero grazie a vini scadenti in lattina e bollicine che non sanno quasi di niente con etichette e storytelling alla moda, pur continuando a proporre eccellenze magari a prezzi inferiori di quelli attuali, dato che il grosso del guadagno lo otterrebbero dalla massa.
L'ingordigia fa brutti scherzi, al ristorante una bottiglia, almeno per me, sta diventando quasi un lusso ed io non me la passo male.
Riguardo l'aumento dei prezzi: i vini buoni costavano anche prima, ma i prezzi stanno continuando ad aumentare . Se una bottiglia di vino 4 anni fa costava 80 euro e adesso ne costa 150, c'è qualcosa che non va... Insomma, va bene che è buono, ma non mi va nemmeno di pagare gli studi ai nipoti del marchese Antinori solo perché mi sta simpatico!
Ogni riferimento è puramente casuale.
😂😂😂 ci sta...
Siamo ormai in partenza per la nuova vendemmia, speriamo bene, poi per gli astemi si fanno di peggio!
Vorrei aggiungere una riflessione, premettendo che sono d'accordo con le possibili cause analizzate e con la proposta di contrastare il tradizionalismo che inchioda il mondo del vino; in parte sono cose già dette nel video. Partendo dalla mia esperienza personale di consumatore, il vino ha sofferto la concorrenza con la birra; se, per quel che ne so, anche la birra soffre un calo di vendite, credo comunque che quelle che ancora realizza siano in parte sottratte al mondo del vino: la birra, infatti, costa generalmente meno, ha una gradazione alcolica inferiore ed è comunemente percepita come "più facile". Se una volta c'erano solo lager chiare e weiss, adesso si trovano anche le rosse/bock, le ale chiare, ambrate e scure/stout, in grado di abbinarsi agli stessi alimenti tradizionalmente associati ai vini rossi; inoltre, le birre sono proposte in una enorme quantità di formati: dalla spina alle bottiglie da 33-50-66-75-100 cl alle lattine da 33-50 cl, laddove i vini - ma lo avevo già detto una volta in un commento - sono per lo più venduti in bottiglie da 75 cl che se uno è da solo magari nemmeno compra perché una volta aperta e bevuti due bicchieri gli resta lì per una o due settimane, col rischio di andare a male se non ha un tappo pneumatico. Nel mondo del vino, infatti, il prodotto raramente è presentato come qualcosa di diverso dal solito "frutto del duro lavoro della terra", una sorta di tesoro da custodire e consumare solo nelle occasioni importanti; a questo punto, davvero, fanno bene Caviro/Tavernello e San Crispino a proporlo nel cartone, a volte anche in confezioni piccole, ed altri che usano anche le lattine: almeno cercano di raggiungere un pubblico più vasto. Poi ci sono tanti pregiudizi nei consumi e negli abbinamenti: una settimana e mezzo fa ero ad una festa ed un conoscente, dopo che avevo stappato una bottiglia di Nizza, sorseggiando mi dice: "È il primo rosso che bevo dall'inizio dell'estate", questo perché si ha l'idea che il vino rosso (tutto il vino rosso!) sia un vino importante, pesante, che non si possa consumare quando fa caldo, mentre avrebbe potuto - come poi gli ho consigliato - assaggiare un Lambrusco o una Bonarda d'Oltrepò (ma anche un Grignolino) appena freschi e si sarebbe trovato bene, senza dover per forza ricorrere alla birra. C'è anche parecchia ignoranza sui tipi di vino, sulle etichette e i vitigni, perché non siamo più una società agricola e molti dei processi che portano alla bottiglia finale sono sconosciuti. Un altro ostacolo, come detto nel video, sono le bibite gassate: conosco gente che, anche potendo bere un bicchiere di vino, preferisce prendere una Coca-Cola, soprattutto se Zero, nella convinzione che faccia "meno male"; di fatto, guardando le tavole dei turisti in estate passeggiando per la città, vedo tantissimi consumare Coca-Cola e Pepsi, gli anziani farsi bicchieri di Chinotto e di Aranciata, quando magari per 100 ml di quelle bevande ci sono 10-15 g di zucchero (due o tre cucchiai!), non proprio una scelta salutistica. Se il vino non è presentato in maniera diversa da una reliquia da preservare o una tradizione da custodire, ma come un alimento buono e che si abbina bene ai piatti e li valorizza (questo credo sia l'unico modo per incentivare ad un consumo responsabile, che non faccia bere fuori dai pasti o in quantità eccessive), allora questa decadenza non si arresterà prima di avere fatto ancora più danni. Un saluto.
E grazie, metà del consumo ormai è aperol spritz/gin tonic ecc.
😁🥂
Ma non sarà anche un po' colpa nostra, che non siamo stati in grado di trasmettere ai nostri figli o nipoti, l'amore per il vino, educandoli fin da piccoli.......
Dalle mie parti (veneto) il 90% delle persone al ristorante prendono vino alla spina. Cosa vogliamo trasmettere?
@@Cesch4 Condivido, a fronte di tale situazione, c'è ben poco da trasmettere! Io, però, mi riferivo a situazioni di 25/30 anni fa, quando, almeno qui in Toscana, ogni famiglia a pranzo o a cena metteva in tavola il fiasco del vino, possibilmente nero, non perché fascista 😂, ma perché rimasto di più a contatto con le bucce. Era in quel momento che i genitori dovevano agire......ma, se non sono stati in grado di trasmettere educazione e valori, figuriamoci ad apprezzare il vino.....
@@fabriziomagrini5312 il vino nero non esiste
@@Cesch4 In Toscana fino a qualche anno fa esisteva eccome e non dispero che in qualche produzione, magari di nicchia, visto il colore dell'attuale governo 😂, possa continuare ad esistere
@@Cesch4il vino nero esiste eccome.Lo faccio personalmente,primitivo di 16 gradi di alcol, ed è nero nero
Tanti produttori stanno iniziando a produrre vini rossi ice, cioè vini rossi con gradazione contenuta e da sevire freschi, secondo me sopratutto nel periedo estivo non sono male come alternativa ai bianchi e rose.
Anche il vino da tavola è aumentato in maniera esagerata! Speriamo che serva a fermare il continuo ed esagerato aumento dei prezzi. Potrebbe essere un buon sistema, il consumare meno, anche x altri generi alimentari.!
Eh..si... Ma le dinamiche di prezzo sono molto complesse purtroppo...
Perché ci si sta rendendo conto che fa male alla salute
Commento insignificante. È la quantità che fa il veleno.
No, non per l’alcol. L’alcol è un veleno per il fegato a prescindere dalla quantità. Non è come per gli zuccheri o i grassi. La quantità ottimale di alcolici in una dieta sana è ZERO.
@@mauriziopantarotto3733 Vai a dirlo ad una persona che è in attesa di trapianto di fegato !!!
Appunto, si beve meno. @@mauriziopantarotto3733
Io sono un appassionato di vino e "quasi" sommelier, e credo che la "crisi" dei rossi derivi dal fatto che sono vini sempre più gradati e strutturati, e pertanto anche più impegnativi e "difficili" da bere e soprattutto da abbinare. Se poi consideriamo che un rosso di alto livello lo devi aprire e far respirare per molto tempo prima che esprima il suo massimo, ecco che si ripiega per vini che possono essere gestiti in modo più semplice e meno "programmato", vedi gli Orange oppure i fermentati che sono persino analcolici....
Ce ne sarebbero di cose da dire, ma secondo me il problema principale è che un rosso da 14 oppure 15 gradi non è per tutti, non è facile da abbinare e non è un vino che si apre "alla leggera", soprattutto se ha un costo importante.
È una componente...🍷
Forse la quantità viene sostituita dalla qualità. Si beve di meno ma meglio, cioè prodotti di più alta gamma.
Sono d'accordo anch'io mi accontentavo prima, ora invece penso che meglio un bicchiere che da piacere che due economici.
Chiediamo all'admin se esistono dei dati statistici attendibili in tal senso.
E se vuole gentilmente condividerli con noi.
C’è da considerare il fatto climatico.il rosso e’ il mio vino preferito ma non ne compro perché nella mia regione da 3 mesi fa 37/40 gradi..io non lo metto in frigo
Si beve meno, ma si beve meglio. Siamo cresciuti e ci siamo raffinati.
Eh... Purtroppo la percentuale è ancora molto bassa....🙁🍷
Senza stare a riportare alcuni prezzi insensati trovati sul mercato, si nota una pubblicità sempre presente a favore della birra, ma praticamente inesistente sul prodotto "vino"; inoltre il fattore "costo" specie sulle generazioni più giovani ha un peso secondo me non secondario.
Stiamo perdendo la nostra identità come popolo italiano e di conseguenza cambiano anche le abitudini alimentari.
Eh...si... Tutto cambia....😐
Bere bene e anche meglio, se il calo dei consumi corrisponde ad un calo dei vinacci per me è una buona notizia. Oltretutto leggi sulla guida ( assurde!) e salutismo forzoso esasperante non possono che peggiorare la situazione dei consumi. Alcuni vini devono ''svecchiarsi'' e rendersi più moderni, fruibili, più facili da essere gustati nel quotidiano, senza attendere occasioni eccezionali. Per me serve maggiore cultura sul vino perchè fa parte delle nostre origini.
Esatto 🥂
Il consumo di vino, soprattutto rosso, è cambiato molto negli ultimi decenni per vari motivi. Una volta il vino era una parte fondamentale della cultura e dell'alimentazione, soprattutto nelle società agricole, dove era spesso considerato un alimento base. Era anche un'importante fonte di energia e un sostituto sicuro dell'acqua, che non sempre era potabile.
Oggi, però, diversi fattori hanno contribuito al calo del consumo di vino, in particolare quello rosso:
1. Cambiamento dello stile di vita: Le persone bevono meno alcool in generale per motivi di salute o perché ci sono altre opzioni di intrattenimento e consumo.
2. Cultura della salute:
Si è diffusa una maggiore consapevolezza dei rischi legati all'eccessivo consumo di alcool e dell'importanza di una dieta equilibrata.
3. Preferenze di mercato:
Ci sono nuove bevande, come birre artigianali, cocktail e altre opzioni più leggere che sono diventate più popolari, specie tra i giovani.
4. Cambiamento delle abitudini alimentari:
L'alimentazione moderna è meno centrata su piatti tradizionali che si abbinano bene con il vino rosso. Piatti più leggeri e internazionali a volte si sposano meglio con bevande diverse o vini bianchi e rosé.
🍷
Deriva la popolazione invecchia e diminuisce e ovviamente il consumo si abbassa come per altre cose
Ma tutto quello che si sente ultimamente sulla pericolosità dell'alcol per la salute, anche in piccole dosi, avrà inciso sulle vendite?
Un po' si...
Per la serie: bere poco ma bene 😉
Piano coi titoli, parla per te Maurizio...🥂
Io dico la mia...dallevmie parti (alto piemonte) ogni wk le nostre forze dell'ordine portano via almeno 10 patenti x eccesso di alcol e ormai le persone hanno paura anche solo a bere un bicchiere...
Bisogna bere il giusto, nel momento giusto. Dati alla mano, dall'introduzione della legge sul controllo e sanzioni relativamente all'alcol per chi guida, la riduzione degli incidenti alcol correlati è stata particolarmente significativa. Non possiamo non considerarlo 🍷
Dal mio punto di vista (wine lover)il salutismo si mantiene consumando vino rosso regolarmente e bevendo vino buono! quando passano 5 giorni senza mi sento senza energie 😢.
Oddio...😁🍷
Ho 40 anni, in famiglia si è sempre bevuto vino ai pasti e sono stato educato a bere un goccino fin dai tempi delle Medie...tuttora il Lambrusco quotidiano di Cantine Sociali affidabili (sono emiliano) non manca mai tutte le sere a cena, ma 1-2 volte a settimana mi concedo una bella bottiglia di vino fermo di qualità, bianco o rosso dalla mia cantina che ovviamente viene periodicamente rifornita 😁 Mi rendo però conto che questo approccio, anche nella maggioranza di coetanei quarantenni è merce rara. Inutile girarci intorno, il vino quotidiano ormai non esiste più, molti preferiscono acqua, bibitazze o ovviamente la birra, poi magari per darsi un tono fingono anche di appassionarsi a birrifici artigianali ecc. quando poi non rinunciano all'aperitivo (altro rito a me non particolarmente simpatico) con una birrazza qualsiasi o con un Proseccaccio della Laguna Veneta ancora più gramo 😂 Indubbiamente anche il fattore economico ha la sua importanza, ma secondo me al 90% è un fatto culturale...d'altra parte c'è chi preferisce cambiare il suo cacchio di smartphone spendendo più di 1000 Eurini all'anno e c'è chi quei soldi li spende in belle bottiglie...De gustibus. E per quel che mi riguarda, più che in ristoranti, wine bar ecc (con ricarichi spesso eccessivi) la cosa migliore resta sempre aprire e degustare una bella bottiglia a casa, in famiglia o con amici sbevazzoni 🍷
🍷🍷🍷
Rispondo al nome del titolo, con i prezzi che stanno raggiungendo sta diventando un lusso pure il tavernello
😔
Secondo me c'è un altro grande aspetto da considerare: il cambiamento climatico. Grandi vini rossi ormai non scendono sotto i 14, 14,5% e diventa impegnativo (e poco salutare) finire una bottiglia in due.
La cosa triste è che sarà sempre peggio.
Eh...si. .🙁🍷
Io, nel mio piccolo, mantengo alto il livello di consumo di vino rosso (amo anche il bianco eh.) Fa tanto caldo? E allora? Climatizzatore bello fresco a gogò e il rosso va giù che è un piacere senza sudare come se fossi nel deserto. Con una bella tagliata di scottona vogliamo berci un'acqua gassata? Ma non esiste proprio! Via di Chianti classico, un paio di calici e il piacere è assicurato! Amici sbevazzoni, in alto i nostri calici!
🥂🥂🥂
Parlo da amante del vino da sempre, purtroppo l’alcol fa male (dato oggettivo) ma col fatto che sia stato fatto anche parecchio terrorismo la gente beve meno. I vini abbordabili entro le 10 euro bevibili sono quasi scomparsi e purtroppo un vino rosso sotto i 13 13,5 gradi ormai non lo trovi più. Per forza che uno si beve una birretta. E’davvero un peccato.
😬
Personalmente noto un notevole aumento di qualità del vino, con un naturale aumento del prezzo.
Se beviamo meno ma meglio non è una cosa brutta, da cinquantenne ricordo in gioventù tanto vino pessimo e tanto alcolismo, soprattutto da generazioni precedenti.
Sì, la tendenza dovrebbe essere quella, il problema è che si scontra con una crisi economica generalizzata soprattutto sul ceto medio che quindi non ce la fa più a prendere bottiglie di qualità che hanno inevitabilmente un certo prezzo...😐
Ci sono sempre meno soldi nelle tasche della gente comune,quello di qualità si venderà sempre,ma a caro prezzo
Eh....si....
Provate a alzare ancora i prezzi...forse la gente si è accorta delle stronzate che viene detto e fatto al momento dello stappo x far pagare 30 euro una bottiglia da 3 euro.....
🤔🤔🤔
semplice perchè i ricarichi sono assurdi , i produttori da 20 anni ogni anno sui vini base 1/2 euro di aumento , poi i distributori ...... poi lo stellato che con una stella in piu quasi raddoppia il prezzo
Troppi passaggi di mano, sono in mezzo alle bottiglie da 25 anni, quelli che erano timidi e onesti produttori di vino oggi non vendemmiano più grappoli di uva ma banconote da 100€ e cosa importante la grande distribuzione la fa da padrone.
🍷
Mio nonno si lamentava che i giovani (che nella sua generazione erano i miei genitori) bevevano poco vino. E ho 50 anni
Il vino era soprattutto una bevanda di uso quotidiano e popolare. Per una serie di motivi sembra diventato uno sfizio da ultraricchi, che sono pochi e spesso anche astemi.
😁🍷
I giovani bevono meno il vino….?vero in parte!!! Se parliamo della fascia tra i 18 e i 20 anni sono d’accordo, ma io personalmente vedo e ho conosciuto tantissimi giovani della fascia 20/30 che adorano sorseggiare un buon calice di vino anche rosso, anzi si dice che le ragazze preferiscono il bianco ma io ho visto tante preferire il rosso! In conclusione non sono del tutto convinto di questi dati.
Ci potranno essere varie cause, ma prepariamoci per il vino allo stesso scenario a cui sono andate incontro le sigarette dagli anni '80 in poi. Semplicemente, a quel tempo la comunità scientifica e medica mondiale cominciò a mettere seriamente in guardia gli esseri umani di tutto il pianeta sui rischi per la salute connessi al fumo di sigaretta. Da lì partirono le progressive restrizioni applicate per legge dai governi al consumo di tabacco. Con il vino e con l'alcool in generale accadrà la stessa cosa. Vorrei ricordare che l'OMS ha stabilito che anche il vino, e non solo i superalcolici, è cancerogeno, e che l'unica tolleranza priva di rischi per la salute umana è la tolleranza zero. Se fossi un viticoltore mi organizzerei per cambiare rapidamente business, perché è chiaro che la tendenza mondiale al ribasso del consumo di vino è ormai irreversibile.
È la tua opinione, la rispetto, non la condivido 🍷
@@SensiInMovimento non direi che sia la mia opinione. È piuttosto la descrizione, basata sui dati, dello scenario che si osserva attualmente riguardo al consumo di vino non solo in Italia ma a livello mondiale. Rivediamoci fra una decina d'anni, se sarò ancora su questa terra, e vediamo quale sarà la situazione. Per me sarà come dico io, perché, lo ripeto, la tendenza non è congiunturale ma dovuta a fattori perduranti, e se qualcuno scommettesse con me sulla mia previsione vincerei anche dei soldini.
@@CarloMassarotto vedi, quando dici "per me sarà come dico io" stai esprimendo la tua opinione, non la verità assoluta (sarebbe peraltro impossibile per chiunque), esattamente quello che ho scritto nel mio commento 😉🍷
Se aumenta la temperatura media, diminuisce il.consumo di alcolici oltre una certa gradazione (che aumenta a causa del caldo tra l'altro). Ecco perché vanno i bianchi che si bevono freddi e non sono molto alcolici.
L'inflazione ha dato un colpo pesante anche al consumo di vino...va avanti chi ha un buon rapporto qualità prezzo e ha vini facili da bere...
Eh ...si....🍷
La domanda da porsi è: perché al calo dei consumi non cala il prezzo?
Una delle risposte è: perché si alzano i costi di produzione, ma non è l'unica....🍷
@@SensiInMovimento Costa tutto di più, ma è la solita vecchia storia: chi assorbe gli aumenti è sempre l'ultimo della catena!
Non per lamentarmi per forza, ma al ristorante il rincaro è quasi sempre arrotondato per eccesso, e al calice bevi pessimi vini a 5-6 euro, e in quantità poco superiori a quella di degustazione (salvo rari onesti).
@@raga6392 😔
Il vino è un prodotto di eccellenza e come tale ha un costo.
In questo mondo abitato da cerebrolesi è difficile trovare persone che apprezzino le eccellenze.
È solo un proliferare di vino in cartone creando difficoltà a chi vorrebbe un buon prodotto ad un costo medio che è sempre più difficile da trovare.
La maggior parte dice che il vino italiano è il migliore al mondo e poi li vedi al ristorante col vino alla spina 😂
Il vino ha bisogno di tempo e pazienza, oggi invece siamo sempre di corsa...
Io il mio dovere lo faccio
C'entra il fatto che il consumatore occasionale compri al supermercato una bottiglia di vino,1 su 10 di scarsa qualità, e non riprovi più l' esperienza ma ripiega sull' acquisto di birra piuttosto che bibite gassate?
Ma... Normalmente Chi compra vino economico lo fa perché non ha pretese e conseguentemente non ha intenzione di spendere denaro per qualcosa che non riuscirebbe ad apprezzare 😎🍷
Il vino , anche quello di bassa qualità e l'Italia ne è piena, è sopravvalutato....la colpa è dei produttori ma anche dei distributori, dei commercianti, enoteche ristoratori ecc ecc ricaricano troppo e alla fine ci sono troppi passaggi che rendono il rapporto qualità/prezzo dei vini , sballato completanmente.
Com'è possibile che una bottiglia di ottima birra al dettaglio la paghiamo 4/5 euro al litro e una bottiglia di ottimo vino (0,75 cl) la dobbiamo pagare minimo anche 30/40 euro e oltre perchè poi dipende poi dal vitigno vedi Brunello, Chianti, Bolgheri Barolo ecc ecc..0,75 di litro. In questi casi i vini potrebbero costare anche centinaia e centinaia di euro. E' roba dell'altro mondo...!!!
Poi ci sono troppi sommelier in giro, troppi wine tasters, troppi assaggiatori troppi pseudo associazioni del vino che rendono tutto questo mondo un vero pozzo di san patrizio...ma non per i consumatori.
Bisogna tornare al classico Fiasco Toscano con dentro il vino che sia vino e sopratutto che sappia di vino...I vini rossi anche qualli di alta gamma sono diventati tutti uguali e non c'è più nememno differenza fra un annata e l'altra.
Bisognerà farsi la vigna o magari una vignetta nel giardino di casa, invece di mettere piante e fiori, e comniciare a bere solo vino fatto in casa..
Certamente costerà meno e sarà anche più buono.!!! Ah Ah Ah 😀😀😀
Saluti
🤔
la verita e che il vino buono ha raggiunto prezzi proibitivi, oggi la gente che ha capito che e meglio bere bene oppure bere acqua, i prezzi pero' ripeto sono proibitivi...
Sì, è vero...🙁
Ci hanno sempre detto di bere meno ma bere bene ,le bottiglie buone costano....
Ma che mondo sarebbe senza vino ? Questa è la domanda da porsi !!! 😂😂😂
Il mercato del vino non si è mai ripreso dallo scandalo del vino al metanolo, una volta infatti qui in Italia, la, birra, era quasi sconosciuta, gli italiani bevevano pochissima birra, solo quando mangiavano pizza, poi dopo lo scandalo sopra citato, la moda della birra è esplosa, quaranta anni fa ogni italiano beveva 120 litri di vino e 10 litri di birra, già dieci anni fa 'un italiana beveva solo 40 litri di vino e 30 di birra, ora, sembrerebbe che il consumo di birra, abbia superato il consumo di vino
Beh, lo scandalo del metanolo è avvenuto 38 anni fa... il Mercato si è ripreso eccome.... Poi sta avendo recentemente degli alti e bassi, soprattutto bassi... Parlo dei consumi naturalmente...😉🍷
Dopo il covid personalmente bevo di più
Troppo caldooooooooo!!!!!!!!
Poi esistono ristoranti dove il costo della bottiglia è inferiore al costo dell'enoteca
Date un'occhiata al ristorante quarto piano di Rimini o ristorante del lago di bagno di Romagna
Prosit
Porta pazienza ma se ci vieni a dire un bicchiere a pasto massimo due mi pare evidente che il consumo di vino diminuisca.
Io sono veneto e ho 60 anni e ti posso dire che salvo forse mia madre NON ho mai visto una persona bere così poco ad un pasto
Giusto o meno che sia mi pare evidente che si consumi meno vino.
😉🍷🍷🍷
Semplice....ci sono sempre meno soldi...
Già...
Si beve meno vino perché costa troppo, il prezzo è gonfiato in modo esponenziale tale da renderlo incomprabile. Ma come fa una bottiglia di vino a costare 100,200 o 300 € follia pura, ma follia è pure pagare un vino rosso di tutti i giorni 9 o 10 €. Tali prezzi non sono giustificati dai costi di produzione
E un'auto che costa 2 milioni e mezzo di euro?😉🍷
@@SensiInMovimento quindi sei del mio parere i prezzi sono stragonfiati
@@emiliomanstretta5797 i prezzi sono certamente alti ma si può comunque berebene o discretamente anche a 10-15€20
perche' la gente si "beve" i messaggi che passano media e organizzazioni internazionali cioe' tutti verso lo stato etico. mi pare che l oms e/o altre org.ni abbiano come traguardo una cosa tipo zero alcohol non ricordo con precisione dove lho letto. inoltre con le assurde regole del no drink and drive che alla fine arriveranno anche da noi, intendo nessuna tolleranza all etilometro, chi si gode piu' una cena con amici o donna e una bottoglia di vino. ah un ultima cosa: ho letto che in futuro si produrra' vino analcolico. dio mio..ma e' vero? che ne pensi?
Il vino e l' enologia sono segno di cultura e nobiltà intellettuale elementi sempre più assenti nel mondo e soprattutto nelle nuove generazioni o dovremmo dire degenerazioni;soluzione al problema?Far degenerare anche il vino mischiandolo magari con il succo di cactus o di fico d' india.🤮🤮🤮😭😭😭
😱😱😱
I ricchi sempre di meno i poveri sempre di piu...
Stanno finendo i soldi della classe media.
Esatto...😔
Ci sta. Anche io bevo meno vino. Ora preferisco la birra.
😬
Al di la` dei costi (innegabili!) sinceramente non credo che idee come il salutismo o l'ecosostenibilita` abbiano un'influenza sul consumo di vino (o di alcolici in generale), perche` in sostanza sono argomenti di cui non frega niente a nessuno.
Piu` che altro credo che uno dei motivi fondamentali sia la mentalita` del "tutto e subito" che impreversa al giorno d'oggi. Un buon vino, come una buona birra, un cocktail fatto come si deve o un buon formaggio, presuppone una certa "cultura", presuppone di prendersi il tempo di degustarlo, informarsi, studiare, confrontarlo... purtroppo soprattutto i giovani hanno una soglia di attenzione degna di un pesce rosso, piu` facile buttare giu` pessime birre o drink fatti coi piedi che metterci un minimo di cervello e di impegno...
Non vi preoccupate io aiuto a tenere alta la percentuale del vino bevuto 🍷
Buongiorno , io sono proprietario di una enoteca e mi dispiace ma leggere che un enoteca in generale ricarica il 300 per cento non e assolutamente vero !!! Noi nella gran parte dei vini abbiamo le stessi prezzi delle vendite dirette dell'aziende !!! Per i vini a bicchiere e normale che ci sia un ricarico superiore dovendo aprire più o meno tutti i giorni 20, 30 bottiglie diverse che non sei sicuro di vendere !!! Soprattutto le bollicine se non le hai vendute nella stessa giornata che ne fai ???
Io ho avuto due ed noteche e non ho mai né detto né scritto che questi esercizi ricaricano del 300 percento... Semplicemente perché come dice lei non risponde al vero. Questi sono i moltiplicatori che hanno i ristoranti... Nella media...PROSIT! 🍷