Bravo Maurizio bel revival!!! Avendo passato i 60 ho passato in pieno quell era storica, come dimenticare i corsi di sommelier a metà anni 80 ,per non parlare del primo bacio ad aiutare il nonno a travasare ,eravamo entrambi ciucchi😂😂 ,e la fortuna vuole che abbiamo bevuto delle meravigliose bottiglie senza svenarci,oggi rimane un sogno bere certo blasoni😢
Grazie, mi hai portato alla memoria le tante volte che da piccolo sono andato ad aiutare mio padre a travasare il vino dalle damigiane nei bottiglioni da 2 litri, grazie e buon lavoro.
Grazie Maurizio per il bellissimo video! Data la mia età cominciavo in quegli anni a coltivare la mia passione per il vino e devo dire che il video mi fa ricordare la lunga via della sperimentazione, l assaggio e la ricerca di validi produttori. La fortuna poi di incontrare grandi personaggi come Veronelli, Gaja, Rinaldi, Tasca d Almerita, Moretti ecc. Mi hanno aiutato a capire sempre di più l evoluzione dei nostri produttori e vini sino ai giorni nostri. Tutti siamo incappati nel Mateus, Beaujolais,Galestro ecc, corredati da mal di testa a prova di moment, però tutto è servito come scuola o insegnamento per arrivare a ciò che siamo oggi, quindi meglio ricordare quegli anni con tutto ciò che ci faceva felici e spensierati!
E non poche! So solo che allora (anni '90) stappare una signora bottiglia era una sorpresa entusiasmante...Oggi le stesse etichette sono sovente anonime o deludenti, pur costando dalle 5 alle 8 volte di più...L'unica cosa con cui concordo è che le verticali recenti sono più omogenee, a validare il progressi in laboratorio, oops...in cantina.
Complimenti Maurizio... Grande video!👍👍👍 Ricordo mio padre, negli anni 70 -90, che aveva una piccola vigna nell'alta toscana dalla quale ricavava poche damigiane di vino... Finito quello correva dal contadino a comprare vino sfuso. Penso in vita sua non abbia mai aperto una bottiglia di vino col cavatappi...Affermava che il vino industriale era robaccia...Da lì a poco lo scandalo del metanolo . Hai visto!!!mi diceva...Bevi questo che è sano!!! Un piccolo aneddoto. 👋👋👋🍷
Bel video Maurizio. Era un mondo completamente diverso. Si beveva vino tutti i giorni per abitudine. Il vino era quasi una dipendenza e non un piacere. Ricordo mio padre che non poteva fare a meno di bere vino a pranzo ed a cena, ma era vino del contadino a 1000 lire a litro ed era pure di pessima qualità, spesso gli vendeva anche quello spuntato che si avvicinava più all’aceto che al vino. Ma il palato di mio padre era talmente abituato a quella schifezza che neanche se ne accorgeva. Ovviamente c’erano anche i contadini che il vino lo sapevano fare bene ed a volte capitava anche il prodotto più buono. Ma resta il fatto che si trattava sempre di dipendenza/abitudine nel bere vino. Un po’ come la dipendenza da nicotina per il fumatore di sigaretta a differenza del fumatore di pipa o sigaro che fuma più per il piacere di assaporare il fumo senza aspirare. Diciamo che la similitudine con il mondo del vino è proprio questa: prima eravamo dei fumatori incalliti di pessime sigarette ora siamo diventati degli appassionati di lento fumo e ci degustiamo i più buoni sigari toscani e cubani ed i migliori tabacchi inglesi da pipa.
I miei avevano un bar trattoria anni 60/70,in provincia,si vendevano cestelli di vino in bottiglioni,sopratutto pugliesi(squinzano,manduria),i bianchi al banco erano,frizzantino o secco(spruzzato)Però poi avevamo i piemontesi Barolo(Pio Cesare,Borgogno)oltre iGattinara Ghemme e i Negri di Valtellina.Avevamo anche tanti anni in meno.Grazie Mauri.
Che dire, video molto “romantico” per via dei ricordi. Uno in particolare: un enologo di una famosa casa vinicola pugliese mi insegnò le basi della degustazione cercando di convincermi a fare un corso dí sommelier ma ero troppo giovane per capire le potenzialità di quel consiglio.
Bravo, hai descritto bene quell'epoca, ho bene a fuoco ancora quel lambrusco che produceva schiuma violacea, i travasi dalle damigiane spesso Barbera o dolcetto del contadino (sono piemontese) con la luna buona e quell'aggiunta di solfiti (chiamati medicina dal nonno) direttamente in bottiglia. Vino perlopiù acido con una punta acetica ma che a mio nonno piaceva tanto 😂😂😂😂. Prosit a mio nonno 🍷
Che ricordi! Il mitico Galestro, che, per la verità anche allora non mi sembrava un granché, ma era un must alle cene eleganti... Qualche vino italiano 'equilibrato' c'era anche allora, ricordo che rimasi colpito da un lacryma Christi del Vesuvio rosso bevuto a Tokio e mai più trovato in Italia. Ma ricordo, purtroppo, anche i terribili aceti del contadino pomposamente soprannominati vino.
Maurizio lei è proprio forte, " questo va detto"....😂 In quanto bumer ho apprezzato tantissimo questo video. Però cosa mi dice dei paesi vicini vocati al vino considerato già ai tempi di qualità?
Mateus e lancers unici vini al mondo che mi abbiano fatto venire il mal di testa, però a livelli di piccoli produttori soprattutto Piemonte e piacentini c'erano degli ottimi vini, non omologati come la maggior parte di oggi
Anche in Toscana c'erano dei contadini/produttori che facevano ottimi vini, non omologati come oggi e soprattutto erano vini di vigna, non ritoccati in cantina con l'aggiunta di trucioli, tannini, gomma arabica...........o ripuliti con bentonite e affini come quasi tutti i bianchi di oggi, ormai quasi color acqua.
Sicuramente siamo passati in momenti migliori secondo la mia versione la domanda però è un altra quanto potrà durare tutto questo con il potere d'acquisto sempre più basso e il prezzo del vino in bicchiere sempre più alto cosa ne pensate🤔🤔
La rivoluzione, sotto l'egida di Veronelli, nasce nel quinquennio 1978/1983 con Sassicaia e Tignanello con i Gaja, i Ceretto, i Zanella, i Giorgio Grai, i Schiopetto e altri
Volevo solo ricordare la trasformazione di un vino oggi considerato un must, il Prosecco che negli anni '80 portavo a casa appunto in taniche, perché considerato un vino da tavola, gradevole, frizzante si, ma un vino di basso costo e livello. Adesso specie per certe etichette, è diventato un vino di lusso...
Lo scandalo dell’utilizzo del vino sfuso di dubbia provenienza e da pochi euro in bottiglie di Case prestigiose italiane fatto uscire da Report potrebbe rappresentare uno spartiacque (come il caso del metanolo di quegli anni) per un maggior controllo e tracciamento sulla qualità del vino?
Ho cominciato ad apprezzare il vino proprio negli anni '90. Penso che uno degli artefici della nascita della cultura e della qualità del vino sia Luigi Veronelli, impegnato anche in attività politiche per la salvaguardia e la valorizzazione del nostro territorio.
Un inno al vino lo troviamo nel finale dell'opera di Philip Glass a metà anni '90, Le Streghe di Venezia, dove si canta: "La vita è difficile, ma che si può far? ma un buon bicchier di vino rosso fa cantar"
Mi ricordo da piccolo con miio padre andavamo sui colli di Bologna a prendere il barbera (ovviamente taniche da 25lt). La coppietta ferrarese immersa nel clinto. Ecc... Nel 2005 andavo al Vinitaly ad assaggiare i vini di tuta Italia. Quanto è cambiato il mondo.
Io ricordo che negli anni 90 ancora adolescente assaggiavo i verduzzi e i ramandoli dai calici di amici e parenti, e sì anche qualche fragolino, serviti da bottiglie abbastanza anonime da quel che ricordo, alle sagre di paese, vini "facili" per un giovane neofita, per la loro dolcezza, che mi sembravano un nettare squisito.... chissà se li assaggiassi tali e quali oggi che impressione mi farebbero
In cantina ancora resiste tutta l attrezzatura d imbottigliamento di mio padre che s incazzava perché non riuscivo ad inserire bene i tappi con la macchina che era più grande di me 🤣🤣
Ho esattamente iniziato a bere vino imbottigliando damigiane di bonarda che mio padre andava a prendere nel pavese. Imbottigliavamo circa 150 bottiglie che bastavano per tutto l'anno. Ho ancora la tappatrice, probabilmente risalente agli anni 50. Se penso a quello che bevevano solo qualche decina di anni fa...
Morale della favola: negli anni 80, il periodo per eccellenza dell’edonismo, di vino non capivano una beata mazza e paradossalmente bere costava meno! Incredibile
Avendo 6 come prima cifra, ricordo bene quei tempi. E' vero, c'è un'era geologica tra il vino che si trova mediamente adesso e quello di allora. E tuttavia ricordo che si trovavano produttori che robe buone le facevano (ho memoria di un Picolit e di un Chianti straordinari, per dire, con il secondo stappato intorno al 2005, con destinazione iniziale acetiera per poi finire a tavola a sorreggere un paio di costate ai ferri). E tuttavia, l'unica cosa che rimpiango di quegli anni è il fiasco. Non per il contenuto, proprio per la forma. Non so perché, ma il classico fiasco mi intriga molto più di una bordolese.
Degli anni ‘80 non ho ricordi, ma della metà anni’90 il ricordo enologico più vivo che ho era lo smodato uso della “barrique” con dei vini che quando stappavi la bottiglia sembrava di entrare in una falegnameria. Ma è “barricato”! ti diceva il finto espertone con occhio sprezzante
Bravo Maurizio bel revival!!! Avendo passato i 60 ho passato in pieno quell era storica, come dimenticare i corsi di sommelier a metà anni 80 ,per non parlare del primo bacio ad aiutare il nonno a travasare ,eravamo entrambi ciucchi😂😂 ,e la fortuna vuole che abbiamo bevuto delle meravigliose bottiglie senza svenarci,oggi rimane un sogno bere certo blasoni😢
eh...si...😬
Bel video e che ricordi... Grazie per tutto...
Grazieeee 🥂
Mi stai sbloccando un sacco di ricordi!!!! Grande come al solito ❤
😉🍷
Grazie, mi hai portato alla memoria le tante volte che da piccolo sono andato ad aiutare mio padre a travasare il vino dalle damigiane nei bottiglioni da 2 litri, grazie e buon lavoro.
Grazie Maurizio per il bellissimo video! Data la mia età cominciavo in quegli anni a coltivare la mia passione per il vino e devo dire che il video mi fa ricordare la lunga via della sperimentazione, l assaggio e la ricerca di validi produttori. La fortuna poi di incontrare grandi personaggi come Veronelli, Gaja, Rinaldi, Tasca d Almerita, Moretti ecc. Mi hanno aiutato a capire sempre di più l evoluzione dei nostri produttori e vini sino ai giorni nostri. Tutti siamo incappati nel Mateus, Beaujolais,Galestro ecc, corredati da mal di testa a prova di moment, però tutto è servito come scuola o insegnamento per arrivare a ciò che siamo oggi, quindi meglio ricordare quegli anni con tutto ciò che ci faceva felici e spensierati!
vero!😉🍷
Davvero una splendida carrellata di ricordi ... bello averli ...
se solo ci fossi già stata in quegli anni .....
eh eh eh ... 😉🍷
Questo è un modo velato per farci intendere che tu sei giovane e noi no 😂
@@rickymarketz2933 ..... ma non è tanto velato .....
Ottimo video pieno di veri ricordi. Sempre bravissimo Maurizio 😊
grazieeee🍷
Bel tuffo nel passato dei miei 20 anni🙏...e sono contento di essermi avvicinato al mondo del vino solo dopo altri 20🤭
Complimenti Maurizio speriamo che queste tradizioni mantengano in vita la cultura del buon vino italiano
🍷🍷
Io da buon boomer comunque te la canto : nostalgia nostalgia canagliaaaaaa......😂😂😂 grande Maurizio un eccellente tuffo nel passato...Prosit
😂🍷
Bellissimo video Maestro 👏👏👏io c’ero eh!!!😁
eh eh...🍷
Nostalgia canaglia.
… però qualche bottiglia giusta l’abbiamo bevuta anche allora.
E non poche! So solo che allora (anni '90) stappare una signora bottiglia era una sorpresa entusiasmante...Oggi le stesse etichette sono sovente anonime o deludenti, pur costando dalle 5 alle 8 volte di più...L'unica cosa con cui concordo è che le verticali recenti sono più omogenee, a validare il progressi in laboratorio, oops...in cantina.
Bel video Maurizio, come sempre del resto,a dimostrazione del fatto che il vino ti apre un mondo
Grazieeee!🍷
Nostalgia con moderazione come il bere!! Se ci si pensa bene si sta meglio adesso a parte il fatto di avere gli occhi conficcati in un cellulare 😂
Complimenti Maurizio...
Grande video!👍👍👍
Ricordo mio padre, negli anni 70 -90, che aveva una piccola vigna nell'alta toscana dalla quale ricavava poche damigiane di vino...
Finito quello correva dal contadino a comprare vino sfuso.
Penso in vita sua non abbia mai aperto una bottiglia di vino col cavatappi...Affermava che il vino industriale era robaccia...Da lì a poco lo scandalo del metanolo .
Hai visto!!!mi diceva...Bevi questo che è sano!!!
Un piccolo aneddoto.
👋👋👋🍷
bello!🍷
Bel video Maurizio. Era un mondo completamente diverso. Si beveva vino tutti i giorni per abitudine. Il vino era quasi una dipendenza e non un piacere. Ricordo mio padre che non poteva fare a meno di bere vino a pranzo ed a cena, ma era vino del contadino a 1000 lire a litro ed era pure di pessima qualità, spesso gli vendeva anche quello spuntato che si avvicinava più all’aceto che al vino. Ma il palato di mio padre era talmente abituato a quella schifezza che neanche se ne accorgeva. Ovviamente c’erano anche i contadini che il vino lo sapevano fare bene ed a volte capitava anche il prodotto più buono. Ma resta il fatto che si trattava sempre di dipendenza/abitudine nel bere vino. Un po’ come la dipendenza da nicotina per il fumatore di sigaretta a differenza del fumatore di pipa o sigaro che fuma più per il piacere di assaporare il fumo senza aspirare. Diciamo che la similitudine con il mondo del vino è proprio questa: prima eravamo dei fumatori incalliti di pessime sigarette ora siamo diventati degli appassionati di lento fumo e ci degustiamo i più buoni sigari toscani e cubani ed i migliori tabacchi inglesi da pipa.
assolutamente! 🍷
🚭🚭🚭🚭🚭
I miei avevano un bar trattoria anni 60/70,in provincia,si vendevano cestelli di vino in bottiglioni,sopratutto pugliesi(squinzano,manduria),i bianchi al banco erano,frizzantino o secco(spruzzato)Però poi avevamo i piemontesi Barolo(Pio Cesare,Borgogno)oltre iGattinara Ghemme e i Negri di Valtellina.Avevamo anche tanti anni in meno.Grazie Mauri.
Squinzano DOC 😊
Che dire, video molto “romantico” per via dei ricordi. Uno in particolare: un enologo di una famosa casa vinicola pugliese mi insegnò le basi della degustazione cercando di convincermi a fare un corso dí sommelier ma ero troppo giovane per capire le potenzialità di quel consiglio.
Bravo, hai descritto bene quell'epoca, ho bene a fuoco ancora quel lambrusco che produceva schiuma violacea, i travasi dalle damigiane spesso Barbera o dolcetto del contadino (sono piemontese) con la luna buona e quell'aggiunta di solfiti (chiamati medicina dal nonno) direttamente in bottiglia. Vino perlopiù acido con una punta acetica ma che a mio nonno piaceva tanto 😂😂😂😂. Prosit a mio nonno 🍷
PROSIT!🍷
io rimpiango amaramente quei tempi. ora il vino, da piacere del bere in compagnia, ora a liquido aureo per pochi...
Che ricordi! Il mitico Galestro, che, per la verità anche allora non mi sembrava un granché, ma era un must alle cene eleganti...
Qualche vino italiano 'equilibrato' c'era anche allora, ricordo che rimasi colpito da un lacryma Christi del Vesuvio rosso bevuto a Tokio e mai più trovato in Italia.
Ma ricordo, purtroppo, anche i terribili aceti del contadino pomposamente soprannominati vino.
eh...si...😉🍷
Maurizio lei è proprio forte,
" questo va detto"....😂
In quanto bumer ho apprezzato tantissimo questo video.
Però cosa mi dice dei paesi vicini vocati al vino considerato già ai tempi di qualità?
la Francia è sempre stata piu avanti di noi, questo (purtroppo) va detto!😉🍷
Mateus e lancers unici vini al mondo che mi abbiano fatto venire il mal di testa, però a livelli di piccoli produttori soprattutto Piemonte e piacentini c'erano degli ottimi vini, non omologati come la maggior parte di oggi
Anche in Toscana c'erano dei contadini/produttori che facevano ottimi vini, non omologati come oggi e soprattutto erano vini di vigna, non ritoccati in cantina con l'aggiunta di trucioli, tannini, gomma arabica...........o ripuliti con bentonite e affini come quasi tutti i bianchi di oggi, ormai quasi color acqua.
Simpaticissima storia di come eravamo e anche nostalgia in bianco e nero (anche se il colore c' era gia')
Però ricordo che negli anni 70 mio padre portava a casa dal Piemonte i baroli di Gaja, che erano già il top
Era talmente raro all'epoca trovare gente di buon palato (almeno sul vino) come quello di tuo padre, da meritare un Chapeau!
Sicuramente siamo passati in momenti migliori secondo la mia versione la domanda però è un altra quanto potrà durare tutto questo con il potere d'acquisto sempre più basso e il prezzo del vino in bicchiere sempre più alto cosa ne pensate🤔🤔
ma... difficile direi...😉🍷
La rivoluzione, sotto l'egida di Veronelli, nasce nel quinquennio 1978/1983 con Sassicaia e Tignanello con i Gaja, i Ceretto, i Zanella, i Giorgio Grai, i Schiopetto e altri
eh...si... a breve, video su Veronelli 🍷
Ebbene si..4 bottiglie di lancers,tutti a monte pellegrino..macchina cappottata..grazie per lo splendido ricordo.1993
🍷🍷🍷
Volevo solo ricordare la trasformazione di un vino oggi considerato un must, il Prosecco che negli anni '80 portavo a casa appunto in taniche, perché considerato un vino da tavola, gradevole, frizzante si, ma un vino di basso costo e livello. Adesso specie per certe etichette, è diventato un vino di lusso...
eh... si, tutto cambiato anche li... PROSIT!
Lo scandalo dell’utilizzo del vino sfuso di dubbia provenienza e da pochi euro in bottiglie di Case prestigiose italiane fatto uscire da Report potrebbe rappresentare uno spartiacque (come il caso del metanolo di quegli anni) per un maggior controllo e tracciamento sulla qualità del vino?
al momento (nell ambiente) non si muove foglia, come si suol dire...🤔
Maurizio,mi hai rovinato il post sul Matheus...vedendo l'etichetta mi é affiorata l'emicrania...altro che nostalgia...
👍
😂
Ho cominciato ad apprezzare il vino proprio negli anni '90. Penso che uno degli artefici della nascita della cultura e della qualità del vino sia Luigi Veronelli, impegnato anche in attività politiche per la salvaguardia e la valorizzazione del nostro territorio.
Assolutamente! prossimamente un video 😉🍷
Un inno al vino lo troviamo nel finale dell'opera di Philip Glass a metà anni '90, Le Streghe di Venezia, dove si canta: "La vita è difficile, ma che si può far? ma un buon bicchier di vino rosso fa cantar"
non fa una grinza...🍷
Mi ricordo da piccolo con miio padre andavamo sui colli di Bologna a prendere il barbera (ovviamente taniche da 25lt). La coppietta ferrarese immersa nel clinto. Ecc...
Nel 2005 andavo al Vinitaly ad assaggiare i vini di tuta Italia.
Quanto è cambiato il mondo.
vero! 🍷🍷🍷
Io ricordo che negli anni 90 ancora adolescente assaggiavo i verduzzi e i ramandoli dai calici di amici e parenti, e sì anche qualche fragolino, serviti da bottiglie abbastanza anonime da quel che ricordo, alle sagre di paese, vini "facili" per un giovane neofita, per la loro dolcezza, che mi sembravano un nettare squisito.... chissà se li assaggiassi tali e quali oggi che impressione mi farebbero
...molta impressione...😉🍷
In cantina ancora resiste tutta l attrezzatura d imbottigliamento di mio padre che s incazzava perché non riuscivo ad inserire bene i tappi con la macchina che era più grande di me 🤣🤣
😉🍷
Sono fiero di imbottigliare ancora oggi lo vino
cena di pesce a casa o al ristorante era immancabile il verdicchio Fazi Battaglia..!
vero! anche lui un "cult" 🍷
Per tornare al vino il Cartizze. Un anno e precisamente il 31/12/1982 ebbene quella sera in 8 persone ci siamo scolati 13 bottiglie di Cartizze.😂😂😂😂
😱😱😱
Ho esattamente iniziato a bere vino imbottigliando damigiane di bonarda che mio padre andava a prendere nel pavese. Imbottigliavamo circa 150 bottiglie che bastavano per tutto l'anno. Ho ancora la tappatrice, probabilmente risalente agli anni 50. Se penso a quello che bevevano solo qualche decina di anni fa...
verissimo...🍷
Morale della favola: negli anni 80, il periodo per eccellenza dell’edonismo, di vino non capivano una beata mazza e paradossalmente bere costava meno! Incredibile
esatto... ahahah!
Avendo 6 come prima cifra, ricordo bene quei tempi. E' vero, c'è un'era geologica tra il vino che si trova mediamente adesso e quello di allora. E tuttavia ricordo che si trovavano produttori che robe buone le facevano (ho memoria di un Picolit e di un Chianti straordinari, per dire, con il secondo stappato intorno al 2005, con destinazione iniziale acetiera per poi finire a tavola a sorreggere un paio di costate ai ferri).
E tuttavia, l'unica cosa che rimpiango di quegli anni è il fiasco. Non per il contenuto, proprio per la forma. Non so perché, ma il classico fiasco mi intriga molto più di una bordolese.
ci sta! 😉🍷
Ne so qualcosa...sono del '57. Presi il diploma A.I.S nel 1993 e dopo due anni quello ONAV.
grande!🍷
Degli anni ‘80 non ho ricordi, ma della metà anni’90 il ricordo enologico più vivo che ho era lo smodato uso della “barrique” con dei vini che quando stappavi la bottiglia sembrava di entrare in una falegnameria. Ma è “barricato”! ti diceva il finto espertone con occhio sprezzante
esatto!😬🍷
Eppure il Fragolino mi piaceva e mi piacerebbe ritrovarlo.
meglio il brachetto d'acqui docg...😉🍷
E poi c'è Fasoli Gino che già nell'84 produceva vino bio 🍷
esatto! una delle eccezioni che confermano la regola...😉🍷
Lo spartiacque è stato Mario Schioppetto a detta anche da Veronelli fine anni 70 e naturalmente Gaia
Vero...
Mia curiosità... Quali sono i tuoi studi? Parli troppo bene per non essere o essere stato un prof
scientifico e scienze politiche, mai fatto il prof, se non di vino... 😉🍷
Mio nonno si è “mangiato e bevuto” la proprietà a donne e vino…… praticamente un ante litteram di George Best😂😂😂😂😂😂
Apperol!!!🍷