@@magistraturaediritto9509 Egregio dott. Lupia, non essendo esperto nel campo le chiederei soltanto la cortesia di aiutarmi a capire dove Giovanni Falcone abbia sbagliato pronunciando le parole che le riporto: "Un sistema accusatorio parte dal presupposto di un pubblico ministero che raccoglie e coordina gli elementi della prova da raggiungersi nel corso del dibattimento, dove egli rappresenta una parte in causa. Gli occorrono, quindi, esperienze, competenze, capacità, preparazione anche tecnica per perseguire l’obbiettivo. E nel dibattimento non deve avere nessun tipo di parentela col giudice e non essere, come invece oggi è, una specie di para-giudice. Il giudice, in questo quadro, si staglia come figura neutrale, non coinvolta, al di sopra delle parti. Contraddice tutto ciò il fatto che, avendo formazione e carriere unificate, con destinazioni e ruoli intercambiabili, giudici e PM siano, in realtà, indistinguibili gli uni dagli altri. Chi, come me, richiede che siano, invece, due figure strutturalmente differenziate nelle competenze e nella carriera, viene bollato come nemico dell’indipendenza del magistrato, un nostalgico della discrezionalità dell’azione penale, desideroso di porre il PM sotto il controllo dell’Esecutivo. È veramente singolare che si voglia confondere la differenziazione dei ruoli e la specializzazione del PM con questioni istituzionali totalmente distinte. Gli esiti dei processi, a cominciare da quelli di mafia, celebrati col nuovo rito, senza una riforma dell’ordinamento, sono peraltro sotto gli occhi di tutti”
@@francopedriale2626 Gentilissimo, provo a risponderle con ordine. In primo luogo Falcone scrisse queste parole prima della riforma del 2006, con la quale è stata introdotta quell'aberrazione che è la gerarchizzazione delle Procure (preludio al loro assorbimento nell'esecutivo). In secondo luogo le scrisse prima della crisi tra politica e magistratura,che storicamente possiamo ricondurre a tangentopoli (1992). In terzo luogo, con tutto il rispetto dovuto ad un eroe della Magistratura, forse non tenne in considerazione le implicazioni di una simile scelta (la separazione). In quarto luogo, volendo ancora camminare sulle spalle dei giganti, Calamandrei, il padre della Magistratura moderna, era contrario alla separazione delle carriere.
Salve dottore, sono un laureando in giurisprudenza e ho scoperto da poco il suo canale: spero un giorno di diventare un magistrato proprio come lei. Ho trovato la sua spiegazione chiara, concisa ed esaustiva A me personalmente questi tipi di riforme, in grado di cambiare la faccia del nostro Paese per sempre, fanno particolarmente paura: soprattutto, come sottolineava lei, per il fatto che il sottotesto della riforma è tutt'altro da quello millantato e consiste nel voler indebolire il potere giudiziario fin dove è possibile. Questo si ricollega ad un altro problema a mio avviso, cioè alla crisi dei partiti e alla crisi dei programmi elettoriali: diceva bene il mio manuale di diritto costituzionale che quando le idee nei partiti scarseggiano, si urla alla necessità di cambiare la Costituzione in quanto anacronistica. Che dire, confido nell'art. 138 della Cost., sperando che questa riforma non veda mai la luce Buon lavoro.
Gentilissimo,la ringrazio per i complimenti e per il suo contributo. Le faccio inoltre un grande in bocca al lupo per la discussione della tesi. Noto con piacere che ha già maturato una buona capacità di analisi giuridica e quindi mi aspetto di ritrovarla tra i colleghi tra qualche anno. Cordiali saluti
ma quale chiara e coincisa....!! ? questo vuole poltica sotto la magistratura.. come è sempre stato in ITALIA!! con l'abuso d'ufficio come grimaldello per trovare indizi o inventarseli, con le inchieste che vanno avanti per uscire poi a tempo debito e con il fatto che in Italia ha sempre funzionato che .."FRA AMICI CI SI AIUTA"... è genetico... quindi le carriere devono essere divise e la magistratura non deve mettere i bastoni fra le ruote alla politica ... negli USA si è innocenti fino a prova contraria,, e se un pm sbaglia ...PAGAAAA!!!!
@@eleirbagiccarom1002 Lei non sa di cosa sta parlando. Negli Stati Uniti c'è il più alto tasso di detenzioni ingiuste insieme al Giappone, non ci sono garanzie per gli indagati e la Magistratura è completamente di derivazione politica
Il fatto è che c’è tanta sfiducia verso la giustizia e ciò avviene, secondo me, anche per delle motivazioni comprensibili. Purtroppo questo clima di rabbia porta i cittadini a volere a tutti i costi dei cambiamenti, anche se, come in questo caso, non sarebbero solo del tutto ininfluenti sull'efficienza del sistema, ma persino controproducenti. Ci sono persone convinte che la separazione delle carriere sia un "dispetto" ai magistrati, mentre invece è l'opposto: sarà un problema per i comuni cittadini, che saranno meno tutelati! La ammiro molto per le il coraggio che ha mostrato nel volersi confrontare qui su TH-cam su un tema così delicato, ci vorrebbero più magistrati come Lei, complimenti. Anche io sogno di fare il suo mestiere e a settembre tenterò il concorso. Saluti
Gentilissimo,la ringrazio per i complimenti e per il suo contributo. Purtroppo quello che lei sottolinea correttamente è un problema legato ad una mancanza di corretta informazione. Ed in questo la Magistratura non è esente da responsabilità, non facendosi parte attiva nella divulgazione. Mi auguro di poterla chiamare collega quanto prima e le mando un grandissimo in bocca al lupo per il concorso. Cordiali saluti
Mi ha sempre affascinato la figura del Magistrato, è un piacere ascoltare queste spiegazioni in maniera semplice ed elementare. Ogni partito attualemente deve avere il suo torna conto. Per ora in cima c'è al lega con l'aut. differenziata, seguirà poi FdI con il premierato ed infine FI con la riforma della magistratura e la seperazione della carriere in ricordo e "onore" del suo fondatore.
In linea teorica. Poi c è il precedente "Enzo Tortora". Veda, il problema non è il ruolo. Il problema sono le persone che incarnano il ruolo. Vi sono giudici che sono istituzioni nei palazzi di giustizia (istituzioni famigerate), Vitalone per esempio. Non abbiamo una mente capace di essere indipendente. Non abbiamo un corpo indipendente dall invidia e dall arrivismo. Il caso Toti docet. Un modo ci sarebbe secondo me: non trattare la carriera dei magistrati come un automatismo e invece legarlo ai loro meriti lavorativi come accade in ogni altro ambito di lavoro e soprattutto renderli responsabili dei loro giudizi e comportamenti, come succede in ogni altro posto di lavoro.
Gentilissima, la ringrazio per l'opinione espressa,che però non condivido, pur rispettandola. Lei richiama un caso di errore giudiziario, il nome di un collega (ma non ho capito a chi si riferisca, nè quali condotte specifiche vorrebbe addebitargli) e infine un caso per il quale sono attualmente in corso indagini (per quanto ne so). Non comprendo il filo logico che lega queste tre fattispecie e che le pone a fondamento di un giudizio di necessità di separazione delle carriere. Anche gli altri rilievi che descrive mi sembrano fuori tema (oltre che sostanzialmente inesatti). La carriera dei magistrati non progredisce per automatismi, nè siamo immuni da responsabilità. Cordiali saluti
@@magistraturaediritto9509 mi sono fatta fraintendere. Non sono schiereta né per la separazione, né per il contrario. Volevo solo significare che ci si adatta. Si potranno fare molte modifiche alla legge ma alla fine se chi mette in atto quei strumenti non è persona retta si hanno gli effetti prodotti dal quel giudice soprannominato "il corvo", "l ammazza sentenze". Credo che cosa buona sarebbe trattare come loro stessi trattano, come noi nel nostro fare quotidiano ci sentiamo e cioè oggetto di diritti e di doveri e quando sbagliamo qualcuno ci presenta il conto. "L 'impunibilità" dei giudici non fa bene alla giustizia. Credo converrà con me quando dico che è già dimostrato che ciò che è legale non è detto che sia giusto. Grazie per aver risposto.
Complimenti per la semplicità della spiegazione, per le delucidazioni sulle funzioni del PM nel nostro ordinamento ed infine per un pizzico di coraggio dato che l aria che tira in certi ambienti vorrebbe che un magistrato non debba poter esprimere le proprie idee fossero pure idee costituzionali ...
Il consiglio supremo della magistratura dipende dalla politica . Il presidente e' un politico . Un terzo del csm viene eletto dal parlamento ( politici ) . Direi che la politica influenza la magistratura . Se il CSM fosse autonomo verrebbe eletto in base ad un punteggio sui meriti acquisiti sul lavoro . Senza presidente del consilio e parlamento che lo influenzano mettendo uomini scelti da loro . La scelta deve essere per meriti sul lavoro , non per elezioni esterne del magistrato .
Gentilissimo, un CSM composto solo da Magistrati era la proposta di Calamandrei (il padre della Magistratura moderna). Purtroppo non passò in seno all'Assemblea Costituente, proprio perchè si voleva tenere sotto controllo la Magistratura. Che ci vogliamo fare? Purtroppo è così. Aggiungo anzi che sono state avanzate ben 3 proposte di riforma costituzionale che prevedono l'aumento della componente politica del CSM da 1/3 alla metà.
Grazie dottore della sua completa ed esaustiva trattativa del delicatissimo tema...vorrei tuttavia che intervenisse su altri temi quali la giusta durata dei processi penali e civili nonché sulla presenza delle correnti all'interno del CSM che come noto determina gli incarichi direttivi e decide in materia disciplinare. Vorrà inoltre esprimersi sullo stato di attuazione della riforma Vassalli che avrebbe segnato il passaggio dal processo inquisitorio a quello accusatorio. La ringrazio e attendo di ascoltarla.
Gentilissimo, grazie a lei per i complimenti. Almeno la tematica delle correnti la trova affrontata in un video pubblicato sul canale in data odierna. Cordiali saluti
Sono uno studente di Giurisprudenza interessato alla carriera da magistrato e vedere il suo video mi permette di esprimere alcune considerazioni a riguardo del tema. Innanzitutto, la separazione delle carriere avrebbe la sua ragion d'essere anche nell'idea di creare due ruoli completamente diversi sotto l'aspetto delle funzioni e delle competenze. La famosa frase di Falcone che è stata più volte ripetuta negli ultimi tempi ne è la spiegazione. Il P.M. non è e non deve essere un paragiudice, poiché il suo ruolo è direzionato verso la ricerca della fondatezza dell'accusa. In tal senso, sono dell'idea che ai due tipi di magistrato si debbano chiedere conoscenze e capacità diversificate. Il requirente è un investigatore, il giudicante giudica. Spero, con la separazione, e con la presunta divisione dei concorsi che si arrivi a considerare questa idea. Il concorso inoltre dovrebbe già esserne una premonizione, diverso non soltanto formalmente, ma anche sostanzialmente, con un contenuto, e quindi competenze richieste, altrettanto differenti. Il P.M. avrebbe poi comunque il ruolo di controllore della P.g. per il semplice fatto che già l'art. 109 Costituzione e 326 c.p.p. ne garantiscono la direzione e il controllo. Concorso che inoltre, a mio avviso, è criticabile sotto diversi punti di vista, partendo dalla fase di preparazione al medesimo. Come è possibile che per potersi preparare a una funzione dello Stato, una delle più importanti, lo Stato stesso non si occupi di istruire i propri futuri magistrati? Lasciare questo a dei monopolista del business privato con i loro dispendiosi costi rappresenta inoltre una palese violazione dell'art. 3 Costituzione, poiché coloro che non possiedono sufficienti mezzi economici non posso auspicare per loro una carriera del genere. Il concorso inoltre è stato dimostrato più volte, cercando su internet se ne trovano di queste analisi statistiche, che non è capace di filtrare i più competenti scartando gli incompetenti. È stato visto che coloro che passano in un ipotetico primo tentativo, al secondo tentativo, per la maggior parte, non risultava idoneo, dipendendo il tutto da una dose di aleatorietà evidente. Per non dimenticare quante volte i candidati idonei, in pubbliche interviste, lo hanno proprio detto esplicitamente. Sulla questione fortuna poi non mi si venga a dire che "se studi abbassi l'incidenza del caso", perché non dovrebbe sussistere di partenza questo fatto. A parte che non si capisce il motivo per cui, per alcuni ruoli pubblici, ci debba essere un limite al numero di tentativi, che oltretutto favorisce matematicamente l'incisività dell'aleatorietà su ciascuno (per il concorso in magistratura era stato previsto nella riforma dell'ordinamento giudiziario del 2006 per ridurre il numero di candidati a ogni concorso, il che non si è realizzato alla fine risultando fallimentare). Non parliamo poi delle tracce, basate sulle ultime sentenze della Cassazione per cui alla fine al concorso passano soprattutto quelli che hanno buona memoria e fortuna di essersi trovata davanti la sentenza che avevano studiato, non come un tempo che erano basati sui principi generali ed erano quindi di ampio respiro, permettendo al candidato di mostrare realmente la proprio capacità di ragionamento giuridico. Passiamo ai tempi della burocrazia, per cui almeno un anno di tempo passa prima di sapere i risultati e, se sei passato, dovrai fare 18 mesi di tirocinio, altro tempo prima di incominciare a lavorare. Però sentendo Gratteri bisognerebbe aumentare l'età di pensionamento per coprire i vuoti di personale. Perché invece non investire sui giovani e permettendo un afflusso maggiore. E si badi bene, permettere un afflusso maggiore non vuol dire far passare gli incompetenti, ma far passare in numero maggiore quelli competenti che a oggi vengono scartati. Perché non si può portare anche qui il corso-concorso come avviene in diversi Stati europei e che, oltre a rispettare il suddetto principio di uguaglianza, darebbe più certezze agli studenti laureati e alla magistratura, con persone preparate dagli stessi magistrati per il loro futuri lavoro?
Innanzi tutto grazie e complimenti per il video. Sulla materia io ricordo ancora il vecchio Nino Caponnetto. Quella della separazione delle carriere era delle cose contro cui si batteva già allora in modo continuo.
Spiegazione chiarissima!!!!! Purtroppo I cittadini possono fare nulla affinché la politica stia al suo posto, lavorando con onestà ed efficienza. C' era comunque da immaginarsi che ,con una quantità simile di . corruzione politica attualmente presente, venisse in mente di poter controllare la Magistratura....raccontando al popolo bazzecole e quisquiglie... È ancor meno accettabile che la proposta arrivi da un ex Magistrato.
Gentilissima, la ringrazio per il complimento e per il suo contributo. Possiamo solo sperare che la riforma costituzionale non sia approvata dal Parlamento. Incrociamo le dita. Cordiali saluti
in realta' e l'esatto contrario ossia la magistratura che è arrivata ad un tale livello di corruzione e potere che anche una riforma, giustissima, fatta dalla politica, su volontà popolare, rischia di essere affossata da una casta che nei decenni ha preso sempre più potere.
Per trovare una spiegazione chiara ai termini della questione , ci ritroviamo su un video TH-cam invece che davanti a un articolo di giornale. Perché di articoli chiari non se ne trovano , solo baruffe senza informazione. Grazie per la chiarezza
Gentilissimo, temo che sia il classico c.d. luogo comune. I Magistrati italiani sono i dipendenti pubblici nei confronti dei quali i procedimenti disciplinari sono i più rigorosi. Lo dimostrano i dati statistici. Posso chiederle da quale fonte ha tratto questo suo convincimento?
@@magistraturaediritto9509, i dati statistici li ho visionati e fanno notare come ci siano un sacco di GIP (in particolare donne) che bloccano addirittura processi riguardanti l'omicidio volontario senza "pagare" un bel niente ... inoltre la maggioranza dei magistrati abusa della scusa della "incapacità di intendere e di volere" per non condannare donne che hanno commesso omicidi volontari e preterintenzionali nei confronti di figli e compagni e che tra l'altro alcune cambiano versione più volte per fare risultare la versione più credibile ... se per un attimo decideste di mettervi seri a guardare i DATI portati da Davide Stasi sul canale "La Fionda" in cui parla di omicidi nei confronti degli uomini e dei minori quando l'autore del reato è una donna (e non c'è solo quel video, ce ne sono molti altri molto interessanti), magari voi magistrati potreste farvi un'idea delle conseguenze del vostro operato e dell'operato dei vostri colleghi. Dai dati riportati da autori esteri si evince che per oltre due terzi dei casi di omicidio/omicidi commessi da donne nei confronti dei familiari, la sentenza è "incapacità di intendere e di volere" e dai dati si evince che gli omicidi commessi in famiglia dalle donne sono numericamente simili (in quantità) a quelli commessi dagli uomini, quindi la scusa del "sono pochi casi e quindi è normale che siano persone incapaci di intendere e di volere" non regge
@@Gli_alieni Gentilissimo, come può un GIP bloccare un processo? Non rientra tra i suoi poteri. Cortesemente,mi potrebbe fornire la fonte dei dati statistici ed i casi giudiziari ai quali si riferisce? Ha avuto modo di visionare gli atti di quei giudizi? E qual è in nesso tra il suo discorso e la separazione delle carriere?Cordiali saluti
Ho trovato interessantissimo questo video e molto utile. Non sono assolutamente esperto della materia ma mi viene un dubbio e cioè: non è che alla fine il giudice invece di, appunto, giudicare una persona, giudica invece l'operato del collega? Perchè se c'è solo un velo di presentimento che questo può accadere allora la separazione delle carriere è necessaria.
Gentilissimo,la ringrazio per i complimenti e per il suo contributo. Quanto al suo dubbio, posso dissiparlo come un esempio. Se lei fosse il Giudice e fosse convinto dell'innocenza di una persona, la condannerebbe solo per far piacere o assecondare un suo collega che è convinto del contrario? Sono sicuro di no. E questo vale ovviamente anche per noi. Cordiali saluti
@@magistraturaediritto9509 assolutamente sì, quando a certe persone affidi un potere così grande poi è molto facile che inizino a giocarci se non patiscono alcuna conseguenza per le loro decisioni sbagliate. Per rispondere ad eventuali obiezioni: Il 99,2% di giudizi positivi del CSM, dimostrano la totale inutilità della procedura di valutazione come affermato dall' on. Costa anche se è tristemente più calzante usare il termine ridicolaggine.
@@Sohappytoshowus Il tasso di valutazioni positive nelle pubbliche amministrazioni è pari al 99,8%. Inoltre ogni anno viene attinta da un procedimento disciplinare una percentuale dello 0,008 dei dipendenti pubblici, contro una percentuale dell’1,7 % dei magistrati. Infine di questa percentuale impercettibile di procedimenti disciplinari avverso i dipendenti pubblici (0,008 ) il 45,5% si conclude con condanna, contro il 47,76% di condanne dei Magistrati. Come vede, il nostro sistema disciplinare è molto più severo ed efficiente di quello degli altri funzionari pubblici.
Grazie della spiegazione , abbiamo capito , il magistrato essendo arrivato a tale scanno dopo un duro concorso non avrà più nulla a che fare con quelle che sono le debolezze umane. Il CONCORSO ha fatto di lui un essere perfetto! Il dr.Nordio è un uomo di grande cultura sia Giuridica ma soprattutto Umana che ha fatto per quarant’anni il pubblico ministero , pensa che abbia preso la questione, della separazione delle carriere un po’, sottogamba?Cordialmente Giuseppe Lobasso
Gentilissimo,io non ho affermato questo. Un magistrato è un essere umano. Ed è proprio questo il punto. Io non conosco esseri umani che,convinti dell'innocenza di una persona, la condannerebbero solo per compiacere un collega. Lei sì?Il Ministro Nordio ha la sua opinione. Io ho la mia. Calamandrei,il padre della Magistratura moderna, era contrario alla separazione delle carriere (e come lui molti altri). Temo che l'argomento dell'ipse dixit non possa sostenere la riforma. Cordiali saluti
La ringrazio per la risposta, resta comunque che l’argomento ha mille sfumature ed è estremamente complesso . Rimango convinto che nasci o giudice o pm e quella sarà la carriera della tua vita.Con tutta la comprensione possibile.Cordialità Pino Lobasso Treviso
@@mariolatini9552 Gentilissimo, certamente. Così come conosco il codice di procedura penale ed il funzionamento della macchina giudiziaria. Lei li conosce?Ha studiato procedura penale? Ha lavorato in una Procura o in un Tribunale? Cordiali saluti
Dottore grazie, innanzitutto, per il suo video che ben vuole spiegare al "popolo" un autorevole punto di vista. Detto ciò Noto anche il lei uno dei mali maggiori della società italiana in generale: il corporativismo e la strenua difesa dello status quo. Sarebbe auspicabile anche prendere atto delle notevole falle del sistema giustizia, problemi che fanno da leva ai proclami politici che auspicano le più disparate riforme. Quanto da lei detto, seppur condivisibile, cozza con la realtà che i cittadini percepiscono: giustizia lenta, inefficace e forte solo con i deboli. Le faccio un paio di domande dirette: sarebbe a favore di una più incisiva limitazione del diritto all'elettorato passivo della magistratura? Cosa ne pensa di una valutazione on the job del lavoro dei magistrati, arrivando anche al "demandionamento" per i meno bravi? Oppure dobbiamo presumere che chi passa un concorso pubblico è a priori e sempre idoneo a ricoprire un ruolo così importante e delicato? Grazie
Gentilissimo, in primo luogo mi scuso per la tardività nella risposta. Non so per quale motivo il suo commento non era stato segnalato dal sistema. Passo ora all'esame delle sue considerazioni, che rispetto, ma non condivido. Procediamo con ordine, partendo dalla prima. Lei deduce dalla mia contrarietà alla separazione delle carriere (e dalla conseguente conservazione su tale aspetto dello status quo) un'anima corporativista. Temo sia una deduzione priva di fondamento logico. Seguendo il suo ragionamento per non essere tacciati di corporativismo bisognerebbe essere d'accordo con ogni riforma che abbia ad oggetto la categoria di soggetti o funzionari alla quale si appartiene, con conseguente nullificazione del diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero previsto dalla Costituzione. Insomma un'equazione secondo la quale se non si è d'accordo si automaticamente corporativisti. Direi che non regge. La definizione di corporativismo è ben diversa " tendenza di gruppi sociali o di categorie professionali a difendere i propri interessi particolari, spesso in contrapposizione con gli interessi collettivi". Come ho spiegato nel video, la mia opinione non si poggia su motivazioni relative ad interessi particolari della Magistratura, ma su interessi della collettività, che verrebbero frustrati dalla separazione delle carriere. Fatta questa doverosa precisazione, passo all'analisi delle sue restanti considerazioni, che riporto in virgolettato "giustizia lenta, inefficace e forte solo con i deboli". La lentezza della giustizia e la sua inefficacia non dipende dalla Magistratura, ma dal Legislatore e dal Governo. I motivi sono molti, ma posso indicarne alcuni:numero di Magistrati non adeguato, piante organiche create in modo quasi schizofrenico, disciplina relativa al settore penale che rende concretamente impossibile giungere ad una sentenza di merito prima del perfezionarsi della prescrizione. Lei parla poi di giustizia "forte solo con i deboli". Qui le chiederei una precisazione. Cosa intende? Perchè in ambito civile come in ambito penale la giustizia raggiunge tutti: dipedenti, imprenditori e politici. Quindi non comprendo il riferimento.Veniano ora alle sue domande dirette, che ancora riporterò in virgolettato: 1) "sarebbe a favore di una più incisiva limitazione del diritto all'elettorato passivo della magistratura?" Cosa intende esattamente? Se si riferisce alla possibilità dei Magistrati di ricoprire cariche elettive e tornare poi a svolgere le funzioni di Magistrato (c.d. porte girevoli), esso è stato da ultimo (riforma 2024) già soggetto a forti limitazioni. Quali altre limitazioni penserebbe di introdurre? Mi perdoni, ma per risponderle ho necessità di un' indicazione concreta; 2)"Cosa ne pensa di una valutazione on the job del lavoro dei magistrati, arrivando anche al "demandionamento" per i meno bravi?" Questo avviene già. I Magistrati sono sottoposti a valutazioni quadriennali di professionalità che, se non superate, portano ad una vera e propria paralisi della carriera del Magistrato (anche sotto il profilo economico). Mi auguro di aver risposto adeguatamente ai suoi interrogativi. Cordiali saluti
Innanzitutto grazie per l'esaustiva risposta, capisco che non è il luogo adatto per aprire un dibattito ma cerco di rispondere per quanto possibile: il corporativismo, che ripeto essere un male generale e generalizzato nella società italiana, lo evinco anche dalle sue risposte e dal video: giusto sarebbe, a prescindere dalla singola riforma, avere una autocritica in senso costruttivo anche per suggerire al legislatore dove mettere le mani, da chi la giustizia la amministra. Anche nella sua risposta, dove afferma che la lungaggine dei processi è da addossare esclusivamente al legislatore; possibile che la categoria sia esente da colpe? Credo di no, ed esporle vi renderebbe, secondo me, più credibili. Quanti magistrati, anche in concomitanza della esterna carenza di organico, lavorano in distacco e comando nei ministeri? Siete sicuramente dei tecnici, ma giusisti in Italia non mancano. Ultima cosa, ho avuto modo di frequentare i tribunali di provincia, dove spesso vengono mandati i "meno bravi": secondo me, data l'importanza della materia, non bastano questi accorgimenti. Stendo un velo pietoso sulla valutazione della performance nella pa, non conosco quella che si applica alla vs categoria, ma conosco molto bene le altre, e anche per motivi oggettivi i limiti sono enormi.
@@mirkodigirolamo9881 Gentilissimo, grazie a lei per il suo contributo, che mi consente di fare alcune precisazioni. Mi permetto di riportare alcune sue osservazioni in virgolettato, onde fornire adeguata risposta. "Il corporativismo, che ripeto essere un male generale e generalizzato nella società italiana, lo evinco anche dalle sue risposte e dal video: giusto sarebbe, a prescindere dalla singola riforma, avere una autocritica in senso costruttivo anche per suggerire al legislatore dove mettere le mani, da chi la giustizia la amministra". Mi perdoni, ma la sua inferenza non è corretta, perchè lei parte dall'assunto che, poichè non sono favorevole alla riforma, allora sono un difensore della Magistratura ad oltranza. Ma non è così. Sono ben consapevole delle colpe della Magistratura e sono il primo a rimarcarle. Semplicemente esse non sono quelle che sovente ci vengono addebitate. Non lo è appunto la lungaggige dei processi ,che dipende da una carenza di organico e da una scorretta impostazione delle piante organiche e non certo dalla poca laboriosità dei Magistrati o dai c.d. fuori ruolo (che sono complessivamente 200 e, per giunta, effettuati su richiesta degli altri soggetti pubblici). Anche i fuori ruolo, appunto, dipendono dal legislatore che li ha previsti e dagli enti che li richiedono (essenzialmente il Ministero della Giustizia), anche se il loro numero è davvero esiguo. L'autocritica c'è. Solo che non riguarda questi aspetti. Riguarda invece la degenerazione correntizia, che ha importanti effetti distorsivi sull'organizzazione interna della Magistratura e che si riflette in termini di efficacia ed efficienza dell'azione anche all'esterno. Quella è una colpa propria della Magistratura. Un problema che nessuno sembra voler davvero risolvere, nè la Magistratura nè la Politica. Eppure le soluzioni ci sarebbero...
premesso che sono contro la separazione delle carriere che non ha alcuna finalità migliorativa del sistema giustizia...mi chiedo, però, da avvocato che esercita la professione da oltre 20 anni se effettivamente una specializzazione di competenze (con un passaggio ad altre non "libero") non sia quanto mai opportuna....Oggi è noto che la scelta di passare da funzione a funzione sia, nella sostanza, rimessa alla scelta del singolo giudice e quindi non è affatto raro che (per motivi imponderabili) un giudice che ha svolto funzioni da PM si trovi alla sezione lavoro o a quella specializzata in materia di imprese, o sempre nel penale a ricoprire il ruolo di GIP o di Giudice della libertà.... in definitiva, è serio tutto ciò?....perché si possono fare tutti i discorsi di questo mondo ma non si può seriamente pensare che la vincita di un concorso (molto serio, per carità) come quello in magistratura conferisca una sorta di "patentino della onniscienza giuridica"....e che, quindi, uno che ha fatto 10 anni il PM possa avere competenze (eccellenti che sono quelle richieste dal ruolo) in materie così diverse ....perché, poi, si fanno disastri....e non è (purtroppo) raro che tutto ciò accada...
Gentilissimo Avvocato, sarò breve nella risposta per un semplice motivo: condivido quello che ha scritto. Il passaggio tra funzioni completamente eterogenee andrebbe evitato per quanto possibile, dovendosi invece mirare alla specializzazione. Il problema purtroppo è numerico. Per realizzare un sistema inteso alla specializzazione occorre avere un organico complessivo tale da garantire sempre una copertura in ogni macro-area senza bisogno di attingere a magistrati che sono collocati in macro-aree diverse. E' su questo che il Governo dovrebbe concentrarsi. La ringrazio per aver condiviso il suo pensiero. Cordiali saluti
@@magistraturaediritto9509 Egr. Sig Giudice ciò che si temeva si sta, purtroppo, tristemente avverando. Ed è di qualche ora la notizia che la riforma ha preso contenuto. Raccolgo, poi, il parere della "gente comune" che accoglie la notizia come un qualcosa di favorevole (soggiogata da un racconto mediatico che descrive -dalle mie parti si dice il "fattariello" -del Giudici come una casta di bricconi che si scambiano favori a vicenda a danno del cittadino). In ciò, però, mi consenta di fare (quale operatore della giustizia) severa autocritica. Perché ciò che spesso succede nelle aule di giustizia (e che viene percepito come una ingiustizia) è un occhio di riguardo (non all'amico Pm...ci mancherebbe altro) ma alla sua funzione mai percepita come funzione di parte (secondo un modello realmente accusatorio). Ed allora accade che al centro della scena, spesso vi è l'intuizione del giudicante (più che la prova fornita dalla accusa). Probabilmente anche a causa di una comune logica di giustizia che contraddistingue la funzione giudiziaria facendo però apparire "di parte" la decisione o ( alla meno peggio) la conduzione del processo. Un noto ex Magistrato, oggi raffinato professore di una scuola di preparazione al concorso in magistratura, descrive la regola del B.A.R.D. come il nocciolo della decisione motivata secondo un modello "scientifico" soggetto a rigide regole di controllo logico della decisione. Ma si può dire che tutto ciò costituisce il processo applicato? Ho fortissimi dubbi che ciò accada . Purtroppo, però, questa logica (in alcuni casi anche condivisibile)oggi sta consentendo di cavalcare l'onda del malumore e della poca credibilità dell' ordine giudiziario per fini tutt' altro che di salvaguardia del garantismo. Questo è il male assoluto.
@@demartinozufacchi7436 Gentilissimo Avvocato, la ringrazio per il suo contributo. È un piacere confrontarsi con un professionista con un'elevata onestà intellettuale qual è lei. Un' onestà che mi consente di risponderle francamente, perché sono sicuro che non equivocherà le mie parole. A mio avviso il problema che lei ben sottolinea nasce con il codice Vassalli: un ibrido bicefalo. Da un lato ancorato alla visione italiana della giurisdizione, dall'altro teso verso quella statunitense. Un puzzle incomprensibile,che ha generato un ossimoro normativo. La verità è che non si è voluta fare una scelta. Vogliamo un processo di parti? Ed allora dobbiamo fare come negli Usa. Il PM non deve essere un Magistrato,ma un professionista privato. Ovviamente l'operazione ha pro e contro, che sono noti a tutti. Idem per la logica processuale. Vogliamo far prevalere la realtà processuale su quella storica? Va benissimo. Allora fuori istituti di "surroga" all'inerzia delle parti da parte del Giudice. Ognuno dei modelli descritti presenta vantaggi e svantaggi per l'imputato. Il punto è sceglierne uno. Noi invece abbiamo fatto una miscellanea che non è né carne né pesce. E le conseguenze sono quelle che lei giustamente segnala. Cordiali saluti
@@magistraturaediritto9509 sono assolutamente concorde con la Sua spiegazione . Piero Calamandrei spiegava che nei “grandi trapassi storici” il dissidio tra legge e giustizia si scarica sulla seconda e sulla motivazione dei suoi provvedimenti, con effetti negativi sulla fiducia dei cittadini. Mi creda, basterebbe ben poco per cambiare le cose. La giustizia è un servizio ma anche un potere e Luciano Violante ha ricordato che, secondo una regola ferrea della politica, nessun potere è disposto a riconoscere a un altro i mezzi per funzionare meglio se non sono chiari i presupposti e i confini della sua azione. Pertanto, la politica non sarà mai disposta a far funzionare la giustizia nell’interesse dei cittadini se prima non avrà definito i poteri della magistratura e messo sé stessa in sicurezza....Ciò che sta accadendo in questi giorni e con queste riforme (su tutte l'utilizzo delle intercettazioni e l'abolizione dell'abuso d'ufficio).
Evitare il rischio che la Giustizia (CSM) finisca sotto il Potere Esecutivo e che sia il Governo o il Primo Ministro (magari dopo avere approvato il Premierato) a nominare e controllare i Giudici
Gentilissima, immagino che si stia riferendo alla c.d. degenerazione correntizia. Non solo non mi va bene, ma credo che sia il vero male della Magistratura. Come vede non difendo i Magistrati ad oltranza solo perchè solo uno di loro. Ma la separazione delle carriere non aiuterà a sanare questa degenerazione. Anzi, rischia di esacerbarla.
@@magistraturaediritto9509 Non.honi mezzi per giudicare. Lei ne ha. Si sente parlare da decenni della separazione delle carriere, ad istinto mi pareva una buona idea, comunque mi pare più interessante la proposta del sorteggio delle cariche, per evitare che i magistrati siano ostaggi della politica. Di destra o di sinistra.
@@DanielaDaveri Gentilissima, lei ha colto nel segno. Concordo pienamente con la soluzione del sorteggio per il conferimento delle funzioni (e più in generale sono favorevole ad una forte contrazione della discrezionalità del CSM). Eliminerebbe in radice ogni rischio di degenerazione correntizia o di commistioni politiche. Tuttavia temo che una simile riforma non la vedremo mai. La soluzione proposta dal Governo di sorteggio nella nomina dei componenti togati del CSM attenua il rischio, ma non lo risolve.
Gentilissimo Giudice sono 14 anni che ho una causa civile al 1 grado in corso. L avvocato della controparte, cancellato 2 volte dall albo , dirotto la mia citazione ad un suo amico , Antonio Savasta , radiato e arrestato. Come ci possiamo fidare? Inoltre ho denunciato l avvocato perché la 2 volta in cui è stato sospeso ha esercitato lo stesso. Il giorno dell udienza all ultimo momento fece sostituire il pm con una sua amica. È stato assolto ! Distinti saluti
Gentilissima, ovviamente non conosco i fatti nè i professionisti ai quali si riferisce (nè, anche laddove li conoscessi, potrei esprimere alcuna valutazione), tuttavia posso provare a formulare delle considerazioni di ordine generale, partendo dall'analisi di quanto ha scritto,che riporterò in virgolettato. Esaminiamo la prima parte "L avvocato della controparte, cancellato 2 volte dall albo , dirotto la mia citazione ad un suo amico , Antonio Savasta , radiato e arrestato. Come ci possiamo fidare? ". Lei qui lamenta asserite condotte di avvocati, non di magistrati. Dunque non comprendo la sua considerazione "Come ci possiamo fidare?". Quali sarebbero le responsabilità della Magistratura nella vicenda che lei rappresenta? Ora esaminiamo la seconda parte "Inoltre ho denunciato l avvocato perché la 2 volta in cui è stato sospeso ha esercitato lo stesso. Il giorno dell udienza all ultimo momento fece sostituire il pm con una sua amica. È stato assolto ! " Qui non comprendo con franchezza cosa voglia intendere. Forse che l'avvocato avrebbe fatto sostituire il PM titolare con un altro PM, suo amico, e che quest'ultimo avrebbe chiesto ed ottenuto l'assoluzione? Se è questo il senso, ricordo a me stesso che un avvocato non ha alcun potere di far sostituire un PM. Dunque già questo primo passaggio fattuale mi sembra astrattamente poco verosimile. Inoltre il Giudice non è vincolato alle richieste del PM. Quindi anche se quest'ultimo chiedesse l'assoluzione, ove il Giudice ritenesse la colpevolezza, condannerebbe comunque. Mi auguro di averle dato una risposta soddisfacente. Cordiali saluti
@@mariarosariamechelli4079 Gentilissima, lei ha parlato di una causa civile. Da quanto posso leggere dagli articoli delle testate giornalistiche, Antonio Savasta è un ex PM, imputato (o forse ora solo indagato,non è chiarissimo dalle fonti di cronaca) per corruzione in atti giudiziari. Sempre dalla lettura di tali fonti, mi pare di capire che l'ipotesi accusatoria riguardi procedimenti e processi penali e tributari (e non civili). Ancora da quanto leggo, il processo è in corso e non vi è alcuna condanna definitiva. Questo solo per dovere di precisione. In termini generali e prescindendo in modo assoluto dalla fattispecie concreta (per la quale, lo ripeto, non è intervenuta alcuna sentenza definitiva), bisogna chiarire un punto. I Magistrati sono esseri umani e può accadere che commettano dei reati. Da questo a generalizzare e dire che tutti i Magistrati commettano reati (e dunque non ci si possa fidare), ci passa un oceano. In tutte le pubbliche amministrazioni alcuni dipendenti violano la legge penale. Ma in Magistratura ciò è assai infrequente. Basta effettuare una rapida ricerca su google per verificare come i Magistrati condannati siano veramente pochi. Quindi direi che, salvo rare, eccezioni, ci si può proprio fidare. Aggiungo inoltre che in quei pochi casi sono proprio altri Magistrati ad indagare e punire i propri colleghi. Una dimostrazione del fatto che i Magistrati applicano la legge a prescindere da chi abbiano davanti, anche se si tratta di un collega. Cordiali saluti
Sì, ma se non ricordo male, ci sono note di merito o di demerito, in base all'accoglimento o meno delle richieste del PM... ma non vorrei sbagliare... se è così, almeno questa "situazione" andrebbe abolita.
Gentilissimo, non so se ho interpretato bene il suo pensiero, ma se intende dire che esiste una disposizione che prevede che il PM che non vede accolta la propria ipotesi accusatoria da parte del Giudice subisce una nota di demerito, posso assicurarle che non è così. L'unica disposizione che valuta tale aspetto è l'art.11 del Dlgs 160/2006, stabilendo che il mancato accoglimento delle richieste può essere considerato in chiave negativa in sede di valutazione di professionalità, a condizione che ricorrano (nelle richieste) delle "gravi anomalie"
Gentilissima, la risposta è no. Come immagino saprà quella frase (che è leggermente diversa da quella da lei riportata, cioè la seguente "No hai ragione, ma ora bisogna attaccarlo") non ha condotto ad alcuno sviluppo processuale, nè in sede penale nè in sede disciplinare. Questo non significa che non vi siano state delle degenerazioni all'interno della Magistratura. Io questo non solo non lo nego, ma lo affermo. Tuttavia si tratta di degenerazioni di tipo diverso, legate alle c.d. correnti (tematica sulla quale ho intenzione di pubblicare a brevissimo un video). Per ora mi permetta di risponderle solo sul punto da lei evidenziato e cioè sull'esistenza di specifiche iniziative giudiziario avverso un politico o un partito o Governo. Di tali circostanze non vi è prova. Non esiste alcuna sentenza penale o disciplinare che abbia accertato non solo l'esistenza di gruppi di Magistrati tali iniziative abbiano intrapreso, ma neppure di un singolo Magistrato. Cosa diversa,come le dicevo, è quella della degenerazione correntizia e dei suoi effetti diffusi e perniciosi. Cordiali saluti
C'è un'altra cosa, credo, da dire: che un pubblico ministero ed un giudice possono benissimo conoscersi ed essere amici anche se le loro carriere sono separate; così come possono conoscersi ed essere amici ad esempio uno stagnino ed un idraulico. E se il giudice è talmente svitato da voler condannare l'imputato solo perché l'amico PM lo ritiene colpevole, può farlo lo stesso! Quindi se la separazione delle carriere è fatta per evitare cose del genere, è una misura del tutto inutile perché non può affatto evitarle! E' sempre più evidente che sotto sotto, c'è uno scopo taciuto. E se lo scopo è taciuto, vuol dire che è RIPROVEVOLE!
2 cose non comprendo: perche' in caso di separazione delle carriere i PM dovrebbero diventare politicizzati? Non continuerebbero a far parte della magistratura ? e poi ...Se solo l'1,5% dei PM di fatto sono poi transitati nel ruolo di giudice, perche' vi state facendo tutti questi problemi? Certo sarebbe una limitazione ma modesta. Ulteriore osservazione: in merito alla congettura sostenuta dall'attuale governo sulla potenziale "amicizia" tra PM e giudice (GUP o GIP) ... se andiamo ad analizzare tutti i rinvii a giudizio divenuti poi sentenze in giudicato di NON colpevolezza in primo grado oppure in appello o in cassazione, non pensa che forse e' perche' di fatto sia vigente una certa superficialita' o definiamolo un "adagiarsi" sull'operato dell' "amico" PM che per quanto eticamente corretto puo' commettere degli errori ?...mi spiego meglio: il giudice riesce a mantenere un distacco cosi' totale dal ruolo del PM e fungere quindi da supervisore e controllore del PM stesso? Lei mi rispondera' sicuramente di si essendo coinvolto. Io invece ho i miei dubbi ma ne faccio un discorso più psicologico che tecnico perche' pur dando scontata la buona fede ed i buoni propositi di coloro che rivestono i due ruoli in questione sono convinto che una INCONSCIA complicita' abbia luogo alla fine quando si condividono gli stessi ambienti e si lavori a stretto contatto. Quando parlo di complicita' ovviamente non la intendo come malevola ma appunto come causa che generi superficlalita' nell'operato finale.
Gentilissimo,in primo luogo grazie per aver condiviso il suo pensiero. Le rispondo su tutto, seguendo l'ordine della sua esposizione, che riporterò in virgolettato. 1) "Perche' in caso di separazione delle carriere i PM dovrebbero diventare politicizzati?" Io non affermo questo. Affermo che separare PM e Giudici è il secondo passo sulla strada per la creazione sul piano normativo di un rapporto direzione tra Esecutivo (Ministro della Giustizia) e Procure. Il primo si è avuto con la c.d. gerarchizzazione di queste ultime (2006), plasmando il rapporto tra Procuratore della Repubblica e Sostituti Procuratori su un modello che sta a metà strada tra quello gerachico e quello di direzione. L'alterità tra Magistratura Requirente (PM) e Giudicante (Giudici) porrà un'ulteriore base (stavolta costituzionale) per inglobare nell'Esecutivo la prima, già "anatomicamente" compatibile con il modello tipico della P.A. (grazie alla riforma del 2006). 2) "Se solo l'1,5% dei PM di fatto sono poi transitati nel ruolo di giudice, perche' vi state facendo tutti questi problemi?" Per quello che ho scritto nel punto 1) e perchè l'unità della cultura della giurisdizione è un valore in sè; 3) "In merito alla congettura sostenuta dall'attuale governo sulla potenziale "amicizia" tra PM e giudice (GUP o GIP) ... se andiamo ad analizzare tutti i rinvii a giudizio divenuti poi sentenze in giudicato di NON colpevolezza in primo grado oppure in appello o in cassazione, non pensa che forse e' perche' di fatto sia vigente una certa superficialita' o definiamolo un "adagiarsi" sull'operato dell' "amico" PM". Qui mi perdonerà se le faccio notare che si contraddice. Da un lato afferma che il GIP ed il GUP si farebbero in buona fede condizionare dall'opinione del PM "amico", dall'altro asserisce che spesso in dibattimento o nei gradi successivi si arriva a sentenze assolutorie (che contraddicono i provvedimenti di rinvio a giudizio del GUP). Ora, se il punto fosse che il Giudice si fa condizionare dal PM perchè amico-collega, ciò varrebbe anche per il Giudice del dibattimento e per quelli dei gradi successivi. In verità il dato statistico che lei richiama ha altre radici, che sono costituite dalla diversa cognizione (o meglio sindacato) rimessa dalla legge al GUP (ed al GIP) rispetto a quella propria del Giudice del dibattimento e dalla differenza del materiale probatorio a disposizione di queste figure di Magistrati Giudicanti. Quanto al secondo (materiale probatorio), il GUP decide allo stato degli atti, mentre quanto alla prima ( cognizione o meglio sindacato) nella valutazione effettuata ai fini della sentenza di non luogo a procedere il giudice per l’udienza preliminare è legittimato a verificare se i risultati investigativi dimostrino un livello di fondatezza probatoria definibile “serio”. Restano fuori dall’orizzonte del sindacato, ed impongono il passaggio alla fase dibattimentale, quelle valutazioni che si sostanzino nella interpretazione degli elementi probatori raccolti connotati da un possibile significato “aperto” o “alternativo”. Diverso il tipo di sindacato, diverse le prove, diversi gli esiti di giudizio. Mi auguro di essere stato esaustivo. Cordiali saluti
@@magistraturaediritto9509 la ringrazio per la risposta esaustiva su entrambe i punti. Non sono ben consapevole delle involuzioni che possono innescarsi in modo cosi intrinseco o subdolo all'interno di un organizzazione cosi' complessa quale e' la magistratura ma di certo, dando per fondate le sue preoccupazioni da professionista del settore, se la figura di un procuratore dovesse porsi in una sorta di dipendenza anche minima dall'esecutivo allora si che viene quasi automatico preoccuparsi di una potenziale politicizzazione di questi. Ora e' chiaro. Per cio' che riguarda invece la mia osservazione finale, mi rendo conto che forse non ho espresso al meglio il mio concetto di possibile "superficialita'" di un GUP o un GIP.. Proverò a riformulare e mi perdoni pero' se saro' più prolisso. I PM ed i GUP\GIP sono di fatto "costretti" a condividere lo stesso ambiente lavorativo per cui appare naturale che tra i due rappresentanti dei due ruoli si instauri un rapporto "amicale" (mi lasci passare il termine). Cosa intendo per amicale per esempio: un PM in questo modo impara a capire come ragiona un giudice e questo può' diventare uno strumento utile al PM per impostare nel modo a lui più' confacente la richiesta di rinvio a giudizio contenente l'insieme di tutti gli elementi derivanti da indagini, prove, ecc Si, e' vero che il PM e' un magistrato, anzi andando per ordine e' IL primo magistrato avente il compito anche etico di valutare in modo imparziale la fondatezza di una possibile violazione ma, dando anche per scontato ed ovvio il fatto che il PM in questione abbia lavorato in modo ineccepibile, nel momento in cui il PM riterrà' secondo le SUE valutazioni che ci siano le basi per un rinvio a giudizio questi "confezionera'" la richiesta nei modi appunto piu' a lui confacenti "sfruttando" a suo vantaggio (in modo anche inconscio) la forma mentis del giudice che ormai conosce. In fin dei conti se io fossi il PM e dopo aver lavorato magari molti mesi per delle indagini e valutassi che ce ne fosse la fondatezza farei di tutto per attivarmi in quella direzione e non per partito preso ma proprio perche ne sono convinto! E fin qui non ci vedo nulla di male. A questo punto pero ' la domanda che mi sono quindi spesso posto e' : non e' che il giudice bonariamente fuorviato da una corretta impostazione della richiesta di rinvio a giudizio del PM (corretta perche' ben impostata secondo la sua forma mentis) pecchi appunto di superficialita' (non tenendo conto delle mie stesse considerazioni riassunte ) concedendo troppo velocemente il rinvio a giudizio e facendosi forte anche del fatto che... "tanto poi ci saranno altri 3 giudici e se la sbrigheranno loro ? Lo so' che' e' brutto esemplificare in questo modo su cose cosi serie ma e' solo un modo diretto per far cogliere il nocciolo delle mie percezioni .In questo caso ne converra' che in questo caso il mio ragionamento potra' apparire semmai pungente ma non contraddittorio perche' il fatto che i gradi di giudizio succedanei si concludano con una sentenza di non colpevolezza non preclude che i GUP\GIP possano NON aver agito in modo ineccepibile. La ringrazio ancora per il tempo che ci sta dedicando con le sue ottime spiegazioni e con le sue interazioni. Anche se speriamo che nessuno di noi utenti finisca mai in un processo, ahahah, siamo ancora in tanti ad essere partecipi ed attenti al cuore ed alla vita di questo paese e di cui la magistratura ne' e' parte vitale. Cordiali saluti !!
@@pierluigipiscopo3894 Gentilissimo, grazie a lei per la risposta, che mi consente di chiarire un altro punto vitale. Riprendo in virgolettato quello che, se ho ben inteso,è il cuore delle sue osservazioni "non e' che il giudice bonariamente fuorviato da una corretta impostazione della richiesta di rinvio a giudizio del PM (corretta perche' ben impostata secondo la sua forma mentis) pecchi appunto di superficialita' (non tenendo conto delle mie stesse considerazioni riassunte ) concedendo troppo velocemente il rinvio a giudizio e facendosi forte anche del fatto che... "tanto poi ci saranno altri 3 giudici e se la sbrigheranno loro ? " Come le dicevo il legislatore ha congegnato il giudizio del GUP in modo diverso da quello del Giudice del dibattimento. L'udienza preliminare deve fungere sì da filtro alle ipotesi accusatorie, ma si tratta di un "filtro debole", perchè si deve fermare ad un giudizio di palese insostenibilità dell'accusa (utilizzo deliberatamente una terminologia poco tecnica per rendere chiaro il concetto). Ecco perchè avviene quello che lei constata in termini statistici e non perchè il GUP sia un po' pigro. Semmai allora si potrebbe discorrere di una effettiva utilità di una tale udienza. E' veramente necessaria o è un passaggio spesso inutile?Ecco, di questo si potrebbe parlare. Nella consapevolezza però che non vi alcun nesso con la separazione delle carriere. Sperando di essere stato utile, la ringrazio ancora per il suo contributo. Cordiali saluti
@@magistraturaediritto9509 buongiorno, ha colto esattamente il senso della mia osservazione con quel "filtro debole" caratteristica in essere del GUP. Filtro debole che se aggiunto alle mie considerazioni (mi rendo conto piu' psicologiche che tecniche) potrebbero rendere appunto il GUP "un po' pigro". Si, in effetti questa era più' una mia osservazione al margine rispetto al tema principale che piuttosto di una separazione delle carriere al massimo necessiterebbe di una separazione ambientale. Grazie ancora e buon lavoro !
Alla politica dei cittadini non interessa nulla.Se avessero a cuore la loro sorte, dovrebbero dare gli strumenti e i mezzi necessari per snellire i processi. La verità è che non si ha a cuore quanto stabilisce la nostra Costituzione, ossia la separazione e l' autonomia dei tre poteri dello Stato.
Gentilissima, la ringrazio per il suo contributo. La Magistratura di proposte per snellire e velocizzare ne ha fatte, solo che (come si suol dire) "non ci si filano" (non più di tanto almeno). Cordiali saluti
Gentilissimo, mi perdoni, ma mi pare altamente improbabile. Il Presidente di sezione non esprime alcun parere in occasione della valutazione di professionalità del PM. Dunque per quale motivo la volontà del primo dovrebbe condizionare l'operato del secondo? E poi in qual modo? Io sono stato di fatto presidente di sezione penale e posso assicurarle che (giustamente) i PM non vivevano certo la mia presenza in termini di succubanza
Mi manca il passaggio del come facciano a mettere il PM sotto il controllo della politica separando le due carriere. Non ci sarà semplicemente un altro csm?
Gentilissimo, in primo luogo la ringrazio per il suo contributo. Separare PM e Giudici è il secondo passo sulla strada per la creazione sul piano normativo di un rapporto direzione tra Esecutivo (Ministro della Giustizia) e Procure. Il primo si è avuto con la c.d. gerarchizzazione di queste ultime (2006), plasmando il rapporto tra Procuratore della Repubblica e Sostituti Procuratori su un modello che sta a metà strada tra quello gerachico e quello di direzione. L'alterità tra Magistratura Requirente (PM) e Giudicante (Giudici) porrà un'ulteriore base (stavolta costituzionale) per inglobare nell'Esecutivo la prima, già "anatomicamente" compatibile con il modello tipico della P.A. (grazie alla riforma del 2006). Aggiungerei che sono all'attenzione del Parlamento 3 progetti di riforma costituzionale che prevedono un ampliamento della componente di nomina politica del CSM. Il tutto è completato dal già previsto potere di concerto del Ministro della Giustizia sulle nomine dei capi degli uffici giudiziari (tra i quali i Procuratori della Repubblica ovviamente). Cordiali saluti
Cioè da quanto ho capito : separando la carriera del Pubblico Ministero da quella del Giudice, il primo non è più monitorato dal consiglio superiore della magistratura e quindi non segnalabile in caso di condotta sbagliata, inoltre non avendo un organo superiore di monitoraggio risulta più corruttibile dalla politica ?
Separando le carriere diventerebbe quantomeno _più facile_ assoggettare il PM alla politica. Non è detto che accada ma senz’altro il rischio aumenterebbe
Gentilissimo, in primo luogo la ringrazio per il suo contributo. Separare PM e Giudici è il secondo passo sulla strada per la creazione sul piano normativo di un rapporto direzione tra Esecutivo (Ministro della Giustizia) e Procure. Il primo si è avuto con la c.d. gerarchizzazione di queste ultime (2006), plasmando il rapporto tra Procuratore della Repubblica e Sostituti Procuratori su un modello che sta a metà strada tra quello gerachico e quello di direzione. L'alterità tra Magistratura Requirente (PM) e Giudicante (Giudici) porrà un'ulteriore base (stavolta costituzionale) per inglobare nell'Esecutivo la prima, già "anatomicamente" compatibile con il modello tipico della P.A. (grazie alla riforma del 2006). Cordiali saluti
Tra la realtà, la verità e l'onestà intellettuale giuridica non c'è il mare di mezzo, in Italia c'è un'oceano. Perché se è quello che la "magistratura dovrebbe applicare" in Italia l'abbiamo già visto l'applicazione della "legge', a volte, come potere politico. Es. Quando l'applicazione di una norma o legge trova e spesso giustamente, difficoltà di applicazione si richiede specifici chiarimenti ma non si dovrebbe emette sentenze politiche o che appaiono, ai cittadini, sentenze di giudici audaci.
@magistraturaediritto9509 ...agli organi superiori per l'interpretazione e la linearità dell'applicazione delle norme uguali a casi analoghi o chiarimenti al parlamento, organi legislativi e oltre come corte di giustizia europea...come è stato fatto ultimamente, e ma l'orientamento politico del magistrato deve sostituire il contenuto di una sentenza.
@@nicolinodipietro8052 Il Giudice non può porre quesiti né alla Corte di Cassazione, né al Parlamento. Quanto al rinvio pregiudiziale dinanzi alla Corte di giustizia, è possibile ma solo quando vi sono degli specifici presupposti. Purtroppo (e non è colpa vostra) siete condizionati da un certo tipo di giornalismo e dalle dichiarazioni di alcuni politici. Posso solo invitarvi ad informarvi tramite fonti davvero neutre e non credere ad ogni sciocchezza che si dice sulla Magistratura (alcuni ne dicono davvero tante)
@@magistraturaediritto9509 ...scusi! Quando si trova difronte ad una norma che presenta delle criticità, come il non allineamento ad alcune norme europee o anche nazionali, emette sentenza non chiare solo perché è giudice?... Io mi riferisco, soprattutto a quelle emesse con criticità più politiche che nel rispetto delle normative. Se un giudice non può chiedere chiarimenti come fa ad emettere sentenze applicando le norme giuste?
Si ma perché quando sbagliate dopo anni di penitenza persone che vengono messe in bocca a tutti sbagliate ma non pagate mai di persona oppure un governo fa una legge siete obbligati a rispettare siete pagati dal popolo italiano
Gentilissimo,in primo luogo le persone sulla bocca di tutti (come dice lei) non le mettiamo noi, ma i responsabili dei mezzi di comunicazione (mass media). In secondo luogo quando sbagliamo ne rispondiamo civilmente, penalmente e sotto il profilo disciplinare.
Gentilissimo Giudice ho una causa civile , 1 grado , che dura dal 2012, 13 anni , un avvocato corrotto la fece finire nelle mani di un suo amico , antonio savasta , radiato e arrestato . Ancora sto aspettando, troppo lenta e mi è stata portata via una buona parte della vita. Ho denunciato l avvocato corrotto , radiato 2 volte e durante la 2 volta aveva esercitato . Il giorno dell udienza all ultimo momento questo avvocato fece cambiare il pm , una sua amica , ed è stato assolto. Con il massimo rispetto distinti saluti.
@@mariolatini9552 Gentilissimo, prescindendo dal caso di specie, per qualsiasi funzionario pubblico la responsabilità disciplinare è correlata a comportamenti connotati da colpa inescusabile. Non ogni riforma in appello implica un comportamento colposo del giudice di prime cure. Se il sistema normativo fosse strutturato come lei sembra anelare, per ogni sanzione amministrativa annullata si dovrebbe condannare il pubblico ufficiale estensore, per ogni legge incostituzionale si dovrebbbe condannare il Parlamento e per ogni atto del Governo che non supera il controllo della Corte dei Conti si dovrebbe condannare l'Esecutivo.Cordiali saluti
il vero problema non è l'indipendenza della magistratura : fin che i magistrati vengono giudicati da uno che nella migliore delle ipotesi è un collega, quando non un amico o peggio ancora un complice, l'indipendenza serve a poco.
Gentilissimo, premesso che i procedimenti disciplinari dei Magistrati sono decisi dal CSM (costituito solo per 2/3 da Magistrati e per 1/3 da Avvocati e Professori Universitari eletti dal Parlamento), a sua avviso chi dovrebbe giudicare la condotta dei Magistrati?
@@magistraturaediritto9509 per come stiamo messi, con tutte le istituzioni completamente marce, non lo so! però posso dire , alla luce dei processi che ho subìto ( sempre assolto in primo grado, ndr) che almeno due pubblici ministeri avrebbero dovuto essere radiati per le castronerie che hanno scritto negli atti che mi riguardavano
Temo proprio che questa riforma peggiorerà la magistratura inquirente. Già con l’accentramento del potere in mano ai capi degli uffici si era snaturata la figura (e il potere) dei singoli PM (sostituti) così si va a completare l’opera (scopiazzando tra l’altro il sistema francese) al fine di inquadrare la magistratura inquirente in modo gerarchico sotto il ministero della giustizia. Una riforma che non serve a migliorare nulla tanto più che di fatto una delle fontamentali guarentigie costituzionali non esiste più. Mi riferisco all’ obbligatorietà dell’azione penale, corollari dell’ancora più generale princìpio dell’eguaglianza della legge per tutti e della soggezione dei giudici solo alla legge (e più a monte alla Costituzione). Il ragionamento è quindi semplice: acclarato che oggi di fatto l’obbligatorietà dell’azione penale non esiste più essendo la norma costituzionale disapplicata dalle procure verrebbe da chiedersi a cosa servirebbe una riforma sul modello francese? Semmai potrebbe essere più confacente il modello e l’inquadramento americano, no?
In concreto è sub iudice. In astratto è un po' come dire che Mario è ateniese, Mario ha gli occhi verdi, ergo tutti gli ateniesi hanno gli occhi verdi.Cordiali saluti
Gentilissimo, non so a quale teoria si riferisca. Se volesse essere così cortese da ampliare il suo intervento e spiegare anche i motivi che stanno a fondamento di tale asserzione, forse potrei capire
Magistrato, la magistratura e l avvocatura ha bisogno di essere rimodernata, per quanto riguardano le leggi e ora di.finirla che ogni magistrato interpreti a modo suo.
@@magistraturaediritto9509 la magistratura non e solo la.separazione delle carriere, ci vuole di più x non fare cadere le braccia. Parlo del mio vissuto, ho visto maleducazione, falso nell' accusa, cartello tra magistrato e avvocato, omissioni di prove in favore di un soggetto.
@@magistraturaediritto9509 ogni anno spedisco una richiesta di essere ricevuto x le anomalie riscontrate, farò richiesta x tutti gli anni della mia vita. Nessun avvocato, uno e stato pagato x salvaguardate i miei diritti. Le aggiungo sottrazione di documenti senza giustificazione. Oltretutto era un pagamento 4 laureati in legge un giudice e 3 avvocati confondono un pagamento con un possesso, a me ha fatto stupire. Giudice sa meglio di me ciò che succede in un paese non civile, spaccio, occupazioni di alloggi, povero padrone di casa preso x i fondelli da chi dovrebbe garantire la proprietà. Se ti entrano in casa e ti difendi passi da delinquente. Questa e una protesta. Come le ho detto il tribunale civile di cuneo tutti gli anni spedirò la richiesta di essere ricevuto
Gentilissimo, se lei fosse il Giudice e fosse convinto dell'innocenza di una persona, la condannerebbe solo per far piacere o assecondare un suo collega che è convinto del contrario? Sono sicuro di no. E questo vale ovviamente anche per noi. Il sistema funziona male perchè ci sono pochi Magistrati rispetto ai processi, ma questo non mi pare attenga all'argomento separazione delle carriere. Cordiali saluti
Vostro onore, se però un collega pm della.quale.si nutre stima ha parere di condanna, si è più portati all'umano preconcetto verso l'imputato di turno, è mera psicologia ed anche di bassa lega... purtroppo traspare sempre più in ogni video che vedo, la sua umanità e grande onestà intellettuale, non sono tutte così però le persone in generale, umano cadere in errore quindi. Torno alla mia costante nei commenti: nei casi di codice rosso, vuoi perché pm donna (mi spiace ma ho preconcetti e mi rattrista perché non è nella mia natura) vuoi perché ad oggi sembra solo le donne siano vittime di violenze varie e praticamente mai l'uomo, chi si prende mai, gip/gup durante indagini preliminari, di andarle contro? Si figuri se poi la stessa accoglie richiesta avvocato parte offesa con richiesta braccialetto, da folli non accogliere, quindi... sulla base delle sue indagini a senso unico, senza un 358 cpp ben "esercitato" , può permettersi anche di non presenziare ad udienza col gip, dire gravi indizi colpevolezza e chiudere indagini rinviando a processo... no vostro onore, finché ci saranno comportamenti del genere, non ci saranno riforme che terranno. GRAZIE Però per la sua spiegazione perché ho cambiato idea in merito la separazione carriera, questo glielo devo. È da bambino che in casa col padre nelle forze dell'ordine ho in me giustizia e legalità, VOI siete immensamente potenti,.non ci fate caso perché è la.vostra quotidianità, dovreste,.mi permetta, solo usare uno scrupolo in più, specie con chi lo Stato lo serve, è disabile e.sostiene in udienza col gip l'opposto... è stato anche detto che 37 pagine di memorie,.rigettate dopo pochissime ore non si guardano in codesta fase(diceva.cksi' il legale). Il CSM: mi spiace e.glielo.scrivo.con rispetto, dopo quanto non fecero al dr.Falcone, non ho molta fiducia, non a caso la.riforma.dello.stesso,.forse potrebbe aiutare a.donare giustizia ed equità maggiori. Lei, glielo scrivo da tempo, ha quel qualcosa in più, l'ho veduto per aiutar una bimba al tribunale dei minori sinora. in una giudice che mi pare si occupò di mafia anni addietro, vedesse che persona è. GRAZIE per spiegare questi concetti, se solo i suoi colleghi fossero meno distanti, non passava la riforma,.sono certo concorderà.Con stima vostro onore. buona domenica, perdoni i punti ma ho problemi con la sensibilità delle dita anche.
@marcominieri1351 Con le carriere separate sarebbe solo peggio. È un pò come iniziare a farsi di eroina per risolvere il problema della dipendenza da alcol...
Gentilissimo, il CSM è stato pensato dall'Assemblea Costituente come organo di amministrazione della giurisdizione, quindi dovrebbe essere così cortese da spiegarmi cosa intenda per autogestione, in modo da rendere possibile il confronto
@@pierpaolofioroni3109 Se allude ad un potenziale conflitto di interessi, dovrebbe usarmi la cortesia di indicare quale tipo di interesse avrei io (in quanto Magistrato) sul tema in esame ed in che misura esso si ponga in conflitto con quello ad una corretta disamina della questione
Gentilissimo, esattamente qual è il nesso tra un caso di errore giudiziario (caso Tortora) e la separazione delle carriere? A quali logge si riferisce?Che attività svolgono? Sa indicarmi i nomi dei Magistrati che ne fanno parte? Ancora una volta, che relazione c'è con la separazione della carriere?Cordiali saluti
Gentilissimo,..Tortora è il simbolo di migliaia di persone finite nei limbo xké non famose come Lui..il 70% non ha alcuna fiducia nella magistratura..Palamara ha spiegato bene cosa siano le varie loggie di cui quella denominata "Ungheria" sembra fosse la più influente ecc..ecc..io metterei pure quel senso (per nulla velato) di Cesarismo ed il cerchio si chiude..Nordio, fra enormi resistenze, sta tentando di metterci una pezza..tentativo nobile ma destinato al fallimento..le grandi élite del potere( vaticano magistratura finanza) per decenni ancora possono dormire sonni tranquilli..
@@giuseppecomis327 Gentilissimo, 1)da quanto leggo sui giornali il caso loggia ungheria è stato oggetto di archiviazione;2)non mi risultano altri procedimenti penali o disciplinari pendenti per fattispecie analoghe;3) Mi spiega la correlazione tra il caso Palamara e la separazione delle carriere?grazie ;4) I Cesari sono morti con l'impero romano;5) oltre i 50% degli italiani non ha fiducia nella Magistratura a causa dell'assenza di informazioni corrette circa le disfuzioni del sistema giustizia.
Dottor Rupia rispetto il suo punto di vista ma non lo condivido, e le spiego il perché. La riforma in questione non mina assolutamente all'indipendenza del magistrato, anzi sarà l'occasione per la magistratura requirente di riappropriarsi delle funzioni costituzionalmente sancite all'articolo 109, che de facto negli ultimi anni si sono rovesciate (e su questo punto potrei portare centinaia di casi, più o meno famosi). Altro punto è quello dell'avvocatura, che certamente non ha il ruolo del magistrato, ma che comunque è anche esso un ruolo costituzionalmente riconosciuto. Altro punto è che due super-magistrati come il Dottor Falcone e il Dottor Boemi, l'uno in Sicilia e l'altro in Calabria si sono espressi in favore della separazione delle carriere, perché è il Codice Vassalli-Pisapia che ha messo le basi per tale riforma, poi se si vuole ritornare alla vecchia figura del giudice istruttore ben venga, anche perché oggi gli uffici GIP sono stati completamente svuotati della loro funzione. Infine, i magistrati hanno un ruolo di controllo ma non di legiferare, e su questo i costituenti sono stati molto chiari, e la differenza tra politica e magistratura sta in questo, i primi hanno un mandato popolare i secondi no; questo inciso non vuole fungere da alibi per la politica, che ha certamente più colpe della magistratura, perché tramite leggi elettorali illiberali e DPCM ha svuotato il Parlamento delle sue funzioni.
Gentilissimo, la ringrazio per aver condiviso la sua opinione, che ovviamente anch'io rispetto. La devo però correggere sul cognome, che è Lupia e non Rupia :). Quanto al resto, sicuramente è un argomento complesso e che difficilmente può essere esaurito in questa sede. Poichè tuttavia ha espresso le sue considerazioni con grande garbo e con impegno argomentativo, mi sembra buona educazione risponderle. Ho compreso il suo richiamo all'art.109 Cost., ma non lo condivido. Tutti i colleghi P.M. che conosco hanno "il polso" delle indagini e non risparmiano (se ve ne sono i motivi) critiche o rettifiche all'operato della polizia giudiziaria. D'altra parte, ove così non fosse, la separazione delle carriere non potrebbe che far ulteriormente degenerare la situazione di fatto che lei sembra affermare (se ho ben inteso il suo pensiero). Dividere Giudici e PM,infatti, allontanerebbe sembre di più questi secondi dalla cultura della giurisdizione, avvicinandoli a quella della polizia giudiziaria. Allora rischieremmo sì davvero di trovarci davanti a dei "super-poliziotti", inscindibilmente legati alla visione accusatoria. Quanto al pensiero degli illustri colleghi dai lei citati, lo rispetto, ma non lo condivido. Calmandrei,il padre della Magistratura moderna, per esempio era contrario alla separazione delle carriere. E come lui molti altri. Quanto al codice Vassalli, non ritengo che abbia gettato le fondamenta per una separazione delle carriere. Da un lato perchè tra la formula processuale del sistema accusatorio e la separazione delle carriere non vi è alcun nesso di consequenzialità, condensandosi la sua differenza con il sistema inquisitorio sul momento di formazione delle prova. Dall'altro perchè proprio quel codice mantiene ben salda la visione Carneluttiana del PM come "soggetto imparziale", del tutto simile al Giudice. Il suo ultimo richiamo al fatto che i magistrati non abbiamo la funzione di legiferare, lo condivido, ma credo che nulla abbia a che fare con il tema in esame. Certamente poi gli avvocati svolgono una funzione importantissima, ma (come ha ben rammentato anche lei) completamente diversa da quella dei magistrati. Cordiali saluti
@@magistraturaediritto9509 mi perdoni per l'errore Dottor Lupia, avevo capito male dall'audio. Nonostante siamo su posizioni differenti, le dico che servirebbero 1000 magistrati come Lei, dotati di così garbo e che si confrontano con i cittadini in modo costruttivo, anche perché solo dal confronto nasce qualcosa di buono. Cordialmente e con stima
@@domenicosergi8317 Gentilissimo, la ringrazio di cuore. Tenterò di essere ogni giorno all'altezza dello splendido complimento che ha avuto la bontà di farmi. Sono fermamente convinto che la Magistratura debba comunicare e dialogare in modo costruttivo con i cittadini. Cordiali saluti
@@magistraturaediritto9509non c'è stato un altro tentativo,ho 63 anni e vivo di rendita,lei comprende che dopo un trauma simile,e ingiustamente subito,non ho voluto sentirne più parlare
@@MarioAlfieri-b9x Scusi, posso sapere cosa è accaduto, se non sono indiscreto? Cosa intende dire con il fatto di avere subito un "trauma ingiusto"? Di norma al concorso in magistratura passano meno del 5% dei candidati (oggi di più perché c'è il pnrr), quindi la sua bocciatura sarebbe assolutamente nella norma, visto che (purtroppo) il 90% non passa. È questione di numeri, dove sarebbe il torto?
@@piero.costa. come disse il prof.Cordero,"pesano dubbi anche sui selettori",sono passati quasi trent'anni,non mi va di ritornare su questo argomento, lei non mi conosce,se pensa che sia un concorso serio si tenga la sua opinione,io ne ho una diversa.D'altra parte non mi sembra che la giustizia italiana funzioni bene, quindi non è solo colpa dei politici
@@MarioAlfieri-b9x Non lo so come funziona il concorso in magistratura, quindi non parlo. Certo, non mi stupirei se saltasse fuori che ci sono persone che entrano per raccomandazione, del resto siamo in Italia. Da qui a dire che entrano tutti così, però, mi sembra che ci sia una abisso. Ci sarà _anche_ chi riceve una "spintarella", ma non possono essere tutti figli di qualcuno, dai
@@carmelochessari3734 in sede disciplinare il CSM ,su iniziativa del Ministro della Giustizia o del Procuratore Generale presso la Corte di Cassazione. In sede penale viene indagato da un Procura di un distretto ( regione) diverso da quello ove il magistrato svolge le funzioni
Quando un ordine dello stato si trasforma in casta irresponsabile e autoreferenziale spesso politicamente orientata le riforme sono fondamentali. In ogni paese civile la separazione delle carriere è un fatto naturale e fisiologico. Come pure il fatto che i magistrati devono essere responsabili dei loro atti come qualsiasi altro professionista. In ogni paese civile la durata dei processi ha tempi ragionevoli. In Italia durano in media 20 anni e dico in media. In ogni paese civile i magistrati non solo devono essere imparziali ma apparire tali e non dovrebbero esserci le porte girevoli tra politica e magistratura. Infine in ogni paese civile un magistrato dovrebbe limitare l'uso dei social media ed evitare di diventare tuttologo e spesso diventa insegnante , giornalista, opinionista, moralista ecc .. perché la loro funzione richiede riserbo e decoro.
Gentilissimo, rispetto la sua opinione, ma non la condivido sotto nessun aspetto. Mi pare in primo luogo che dei molti temi da lei toccati, solo uno abbia a che vedere con l'argomento in esame. Non ho capito a quali paesi civili si riferisca, ma se allude a Francia, Inghilterra o Stati Uniti, posso assicurarle che il nostro sistema è molto più garantista del loro. In ogni caso, ogni modello statuale è unico e con caratteristiche sue proprie. Non si può prendere dagli altri ordinementi singoli pezzi e traslarli in modo automatico. Gli altri temi che ha toccato nulla hanno a che vedere con l'argomento della separazione delle carriere, ma mi pare comunque corretto rispondere. In primo luogo i Magistrati non rappresentano un casta, nè mi risulta l'esistenza di iniziative giudiziarie politicamente orientate (che in ogni caso ,ove esistenti,sarebbero da addebitare ai singoli e non alla Magistratura nel suo insieme). La lunghezza dei processi penali non dipende dai magistrati, ma da diversi fattori (uno per tutti è la carenza di organico). La libertà di espressione spetta anche ai magistrati, come ha chiarito la Corte Costituzionale. Cordiali saluti
Caro Luigi, come può la separazione delle carriere velocizzare i processi? Rispetto all'ultima opinione da lei espressa (il giudice che diventa insegnante, moralista, opinionista): il giudice non è neutrale, è imparziale. Se si ritiene che il giudice non debba avere le sue idee, allora perché gli conferiamo il diritto di voto?
Penso che la separazione delle carriere, come altre (intercettazioni, abuso d'ufficio, 12:12 bavaglio ecc.), sono proposte per tutelare i cosiddetti colletti bianchi, non certamente noi semplici cittadini. Se poi, a tutto questo aggiungiamo anche la riforma sul premierato, non posso pensare che a una deriva dittatoriale.
@@jennifermassetti4670 ti suggerisco la lettura del trattato teologico-politico di spinoza , magari impari qualcosa sulla tolleranza e sulla democrazia
@@gianlucanovellati1032probabilmente sarà stata tratta in inganno dal suo primo messaggio,che non sembrava (e continua a non sembrare) un atto di partecipazione al dibattito democratico. Cordiali saluti
@@magistraturaediritto9509 le opinioni diverse dalle vostre non sono democratiche mai. Si trstta di una riforma a garanzia dell'inputato e che va salutata come tale. Vedere giudici e procuratori al bar del tribunale fa venire il mal di mare ai cittadini
@@gianlucanovellati1032 Gentilissimo, le opinioni vanno sempre rispettate, anche se diverse. L'unica cosa è che forse andrebbero argomentate. Nel video si spiegano alcuni argomenti alla luce dei quali la riforma non mi appare utile. Sarebbe costruttivo se lei esponesse le argomentazioni in virtù delle quali ritiene invece la riforma utile. La democrazia è anche questo:confronto, dialogo, dibattito.
Costituzione della Repubblica Italiana Disposizioni transitorie e finali - VII Fino a quando non sia emanata la nuova legge sull'ordinamento giudiziario in conformità con la Costituzione, continuano ad osservarsi le norme dell'ordinamento vigente. Ergo, la riforma è prevista proprio dalla Costituzione.
Gentilissimo, purtroppo il suo riferimento non è pertinente. La ratio della disposizione VII è costituita dalla necessità (avvertita dall'Assemblea Costituente) di adeguare l'ordinamento giudiziario vigente all'epoca dell'entrata in vigore della Costituzione con il nuovo assetto costituzionale della Magistratura. Mentre il primo infatti prevedeva che l'amministrazione della giurisdizione fosse essenzialmente in capo al Ministro della Giustizia,la seconda attribuisce tale competenza al CSM. Le sarà sufficiente leggere i Lavori Preparatori o qualsiasi commentario per verificare quanto appena esplicato. Per non parlare del fatto che la riforma proposta dal Governo riguarda la stessa Costituzione e non l'ordinamento giudiziario "vigente" (cui si riferisce la disposizione VII), che è regolato da fonte primaria. Cordiali saluti
@@magistraturaediritto9509 Grazie per la risposta (anche se non condivido). Ricordo lo stesso bailamme durante l'ultima (vera riforma) che consenti il passaggio dal sistema inquisitorio a quelle accusatorio, pur risultando innegabile la necessita del passaggio. A mio parere, son si avrà una parità, quantomeno tra le parti processuali, fintanto che i PM e i Giudici saranno considerati allo stesso livello e, non da meno, daranno parte di un unica magistratura. Circa la riforma, è innegabile che, prima di procedere a quella dell'ordinamento giudiziario, occorre la riforma delle relative norme costituzionali. A mio modesto parere, è l'evoluzione storica che lo impone. In verità, stante la portata della riforma, il mio unico dubbio è sulla frettolosità con la quale la si vuole portare a termine che, come la storia insegna, potrebbe portare a grossi problemi attuativi, e non solo. L'argomento è di tale portata e cosi delicato che, innegabilmente, non può argomentarsi in poche righe necessitando, invece, di confronti lunghi. Sicuramente, considerata la portata, sarebbe opportuno il parere (da prendere in seria considerazione) di tutti gli organi coinvolti e sui quali avrà le innegabili ripercussioni. Le auguro ogni cosa buona.
@@avv.carminea.bortone1555 Gentilissimo, grazie a lei per il confronto. Nemmeno io condivido le sue considerazioni, ma è sempre un bene dialogare. Cordiali saluti
Al contrario di quello che ha detto, i PM si considerano quasi sempre, avvocati dell' accusa,non fanno mai indagini a favore dell'imputato,violando sempre l'art. 358 c.p.p.
Non è la mia esperienza. Ma, assumendo che le cose stiano come dice lei, esattamente come la separazione della carriere aiuterebbe? Se i PM non fanno le indagini pro indagato ora, si figuri dopo la separazione.
@@magistraturaediritto9509 non entro nel merito della questione, molto delicata che voglio approfondire, ma nel mio caso posso denunciare un PM, per violazione art. 358 c.p.p.? ed eventualmente a chi?
@@magistraturaediritto9509 mi dispiace ma non posso darle ragione forse Lei fa parte di un'altra categoria di persone,quindi tanto di cappello.La ringrazio per la sua disponibilità,buona serata.
il fatto che tentino di fingere che i giudici o i magistrati non siano imparziali, terzi e svolgenti funzioni pubbliche allo stesso modo, dimostrando di fatto che non collaborino per parti private, dati i precedenti dei gruppi di associazioni in pseudo-partiti (dato che continuano a dimostrare di non distinguere tra criminalità e politica) nei tentativi di comprare Giudici e/o Magistrati (anche con mazzette sotto forma editoriale), costituisce di per sè un'atto anticostituzionale ed intimidatorio! Sarebbe più utile controllarne i requisiti di base all'immissione nell'attività di giudice o magistrato che sia... (dati i precedenti)!
Gentilissimo, mi piacerebbe darle un riscontro, ma non sono riuscito ad interpretare bene il suo pensiero. Le riporto in virgolettato passaggi del suo messaggio che non ho inteso "il fatto che tentino di fingere che i giudici o i magistrati non siano imparziali, terzi e svolgenti funzioni pubbliche allo stesso modo". Chi è il soggetto di questa frase? "dati i precedenti dei gruppi di associazioni in pseudo-partiti". A cosa si riferisce? "dato che continuano a dimostrare di non distinguere tra criminalità e politica". Chi è il soggetto di questa frase? "nei tentativi di comprare Giudici e/o Magistrati (anche con mazzette sotto forma editoriale)". Chi è il soggetto di questa frase? cosa intende con mazzette sotto forma editoriale? "Sarebbe più utile controllarne i requisiti di base all'immissione nell'attività di giudice o magistrato che sia... (dati i precedenti)". In che senso controllare i requisiti di ammissione? Quali precedenti? Le sarei grato se fosse così gentile da chiarire questi punti, in modo da rendere proficuo il confronto. Cordiali saluti
@@magistraturaediritto9509 : col tentativo di separare le carriere, di fatto ammettono intrinsecamente che da una o dall'altra parte non vi sia imparzialità conforme a quanto stabilito dalla Costituzione Antifascisti, e pertanto presuppone un'illecito a cui, invece di porre rimedio, tentano di aggravarlo separando le funzioni e le competenze, in modo tale che non vi siano contatti tra le parti! Le associazioni in pseudo-partiti (pseudo dato il fatto che non presentano in modi democratici i requisiti minimi di cui agli articoli 1, 3, 4, 36, 41, 49, 81 della Costituzione Antifascisti), visti i precedenti di eludere i processi in modi anche fantastici e privi di valore giuridico, nonchè i tentativi di acquisto di magistrati e giudici a favore di soggetti privati, causano motivo di parzialità della proposta in essere di suddivisione delle carriere. La forma di compravendita di giudici o magistrati, che può svolgersi anche al di fuori della categoria "mazzetta diretta", è conformabile in attività di editoria, od altra attività al di fuori delle funzioni ordinarie della magistratura! Controllare il livello d'imparzialità delle funzioni giuridiche (anche alla Corte Costituzionale) risulta necessario ove e quando risultano mancanze evidenti allo Stato (di cui all'articolo 1 della Costituzione Antifascisti, e non associato alle poltrone che svolgono alcune funzioni per conto dello Stato), garantendo un livello minimo di alfabetizzazione in grado di comprendere i contenuti di ciò che avviene nella realtà, al di fuori delle presunzioni interpretative infiltrate anche nelle università! Vi sono precedenti per tali negligenze!
Ottimo intervento. Noi cittadini dobbiamo fare molta ma molta attenzione perché questa riforma della giustizia è pessima . E per favore dottor Nordio non metta in bocca al GIUDICE FALCONE cose che non ha mai detto sulla separazione delle carriere. Purtroppo 12:12 Purtroppo
@@iliaciaponi : Falcone? L'allocco che ha sbagliato a fingere che quel gruppo di criminali cattolici insiti nei ministeri e nelle caserme, facessero parte dello Satato? Ha già replicato quando ha fatto la cazzata di fidarsi del gruppo di malviventi cattolici... Ma se vuoi continuo, con le aggravanti... anche degli anni'90!
In meno di un quarto d'ora ha spiegato in maniera semplice e chiara la questione della separazione. Complimenti
Gentilissimo,la ringrazio molto. Cordiali saluti
@@magistraturaediritto9509 Egregio dott. Lupia, non essendo esperto nel campo le chiederei soltanto la cortesia di aiutarmi a capire dove Giovanni Falcone abbia sbagliato pronunciando le parole che le riporto: "Un sistema accusatorio parte dal presupposto di un pubblico ministero che raccoglie e coordina gli elementi della prova da raggiungersi nel corso del dibattimento, dove egli rappresenta una parte in causa. Gli occorrono, quindi, esperienze, competenze, capacità, preparazione anche tecnica per perseguire l’obbiettivo. E nel dibattimento non deve avere nessun tipo di parentela col giudice e non essere, come invece oggi è, una specie di para-giudice. Il giudice, in questo quadro, si staglia come figura neutrale, non coinvolta, al di sopra delle parti. Contraddice tutto ciò il fatto che, avendo formazione e carriere unificate, con destinazioni e ruoli intercambiabili, giudici e PM siano, in realtà, indistinguibili gli uni dagli altri. Chi, come me, richiede che siano, invece, due figure strutturalmente differenziate nelle competenze e nella carriera, viene bollato come nemico dell’indipendenza del magistrato, un nostalgico della discrezionalità dell’azione penale, desideroso di porre il PM sotto il controllo dell’Esecutivo. È veramente singolare che si voglia confondere la differenziazione dei ruoli e la specializzazione del PM con questioni istituzionali totalmente distinte. Gli esiti dei processi, a cominciare da quelli di mafia, celebrati col nuovo rito, senza una riforma dell’ordinamento, sono peraltro sotto gli occhi di tutti”
@@francopedriale2626 Gentilissimo, provo a risponderle con ordine. In primo luogo Falcone scrisse queste parole prima della riforma del 2006, con la quale è stata introdotta quell'aberrazione che è la gerarchizzazione delle Procure (preludio al loro assorbimento nell'esecutivo). In secondo luogo le scrisse prima della crisi tra politica e magistratura,che storicamente possiamo ricondurre a tangentopoli (1992). In terzo luogo, con tutto il rispetto dovuto ad un eroe della Magistratura, forse non tenne in considerazione le implicazioni di una simile scelta (la separazione). In quarto luogo, volendo ancora camminare sulle spalle dei giganti, Calamandrei, il padre della Magistratura moderna, era contrario alla separazione delle carriere.
Salve dottore, sono un laureando in giurisprudenza e ho scoperto da poco il suo canale: spero un giorno di diventare un magistrato proprio come lei.
Ho trovato la sua spiegazione chiara, concisa ed esaustiva
A me personalmente questi tipi di riforme, in grado di cambiare la faccia del nostro Paese per sempre, fanno particolarmente paura: soprattutto, come sottolineava lei, per il fatto che il sottotesto della riforma è tutt'altro da quello millantato e consiste nel voler indebolire il potere giudiziario fin dove è possibile.
Questo si ricollega ad un altro problema a mio avviso, cioè alla crisi dei partiti e alla crisi dei programmi elettoriali: diceva bene il mio manuale di diritto costituzionale che quando le idee nei partiti scarseggiano, si urla alla necessità di cambiare la Costituzione in quanto anacronistica.
Che dire, confido nell'art. 138 della Cost., sperando che questa riforma non veda mai la luce
Buon lavoro.
Gentilissimo,la ringrazio per i complimenti e per il suo contributo. Le faccio inoltre un grande in bocca al lupo per la discussione della tesi. Noto con piacere che ha già maturato una buona capacità di analisi giuridica e quindi mi aspetto di ritrovarla tra i colleghi tra qualche anno. Cordiali saluti
ma quale chiara e coincisa....!! ? questo vuole poltica sotto la magistratura.. come è sempre stato in ITALIA!! con l'abuso d'ufficio come grimaldello per trovare indizi o inventarseli, con le inchieste che vanno avanti per uscire poi a tempo debito e con il fatto che in Italia ha sempre funzionato che .."FRA AMICI CI SI AIUTA"... è genetico... quindi le carriere devono essere divise e la magistratura non deve mettere i bastoni fra le ruote alla politica ... negli USA si è innocenti fino a prova contraria,, e se un pm sbaglia ...PAGAAAA!!!!
@@eleirbagiccarom1002 Lei non sa di cosa sta parlando. Negli Stati Uniti c'è il più alto tasso di detenzioni ingiuste insieme al Giappone, non ci sono garanzie per gli indagati e la Magistratura è completamente di derivazione politica
Esatto, sarebbe bastato applicare le norme costituzionali e di legge anziché invocare riforme creando Frankestein istituzionali.
Il fatto è che c’è tanta sfiducia verso la giustizia e ciò avviene, secondo me, anche per delle motivazioni comprensibili. Purtroppo questo clima di rabbia porta i cittadini a volere a tutti i costi dei cambiamenti, anche se, come in questo caso, non sarebbero solo del tutto ininfluenti sull'efficienza del sistema, ma persino controproducenti. Ci sono persone convinte che la separazione delle carriere sia un "dispetto" ai magistrati, mentre invece è l'opposto: sarà un problema per i comuni cittadini, che saranno meno tutelati!
La ammiro molto per le il coraggio che ha mostrato nel volersi confrontare qui su TH-cam su un tema così delicato, ci vorrebbero più magistrati come Lei, complimenti. Anche io sogno di fare il suo mestiere e a settembre tenterò il concorso. Saluti
Gentilissimo,la ringrazio per i complimenti e per il suo contributo. Purtroppo quello che lei sottolinea correttamente è un problema legato ad una mancanza di corretta informazione. Ed in questo la Magistratura non è esente da responsabilità, non facendosi parte attiva nella divulgazione. Mi auguro di poterla chiamare collega quanto prima e le mando un grandissimo in bocca al lupo per il concorso. Cordiali saluti
Mi ha sempre affascinato la figura del Magistrato, è un piacere ascoltare queste spiegazioni in maniera semplice ed elementare. Ogni partito attualemente deve avere il suo torna conto. Per ora in cima c'è al lega con l'aut. differenziata, seguirà poi FdI con il premierato ed infine FI con la riforma della magistratura e la seperazione della carriere in ricordo e "onore" del suo fondatore.
Gentilissimo,la ringrazio molto per l'apprezzamento
In linea teorica. Poi c è il precedente "Enzo Tortora". Veda, il problema non è il ruolo. Il problema sono le persone che incarnano il ruolo. Vi sono giudici che sono istituzioni nei palazzi di giustizia (istituzioni famigerate), Vitalone per esempio. Non abbiamo una mente capace di essere indipendente. Non abbiamo un corpo indipendente dall invidia e dall arrivismo. Il caso Toti docet. Un modo ci sarebbe secondo me: non trattare la carriera dei magistrati come un automatismo e invece legarlo ai loro meriti lavorativi come accade in ogni altro ambito di lavoro e soprattutto renderli responsabili dei loro giudizi e comportamenti, come succede in ogni altro posto di lavoro.
Gentilissima, la ringrazio per l'opinione espressa,che però non condivido, pur rispettandola. Lei richiama un caso di errore giudiziario, il nome di un collega (ma non ho capito a chi si riferisca, nè quali condotte specifiche vorrebbe addebitargli) e infine un caso per il quale sono attualmente in corso indagini (per quanto ne so). Non comprendo il filo logico che lega queste tre fattispecie e che le pone a fondamento di un giudizio di necessità di separazione delle carriere. Anche gli altri rilievi che descrive mi sembrano fuori tema (oltre che sostanzialmente inesatti). La carriera dei magistrati non progredisce per automatismi, nè siamo immuni da responsabilità. Cordiali saluti
@@magistraturaediritto9509 mi sono fatta fraintendere. Non sono schiereta né per la separazione, né per il contrario. Volevo solo significare che ci si adatta. Si potranno fare molte modifiche alla legge ma alla fine se chi mette in atto quei strumenti non è persona retta si hanno gli effetti prodotti dal quel giudice soprannominato "il corvo", "l ammazza sentenze".
Credo che cosa buona sarebbe trattare come loro stessi trattano, come noi nel nostro fare quotidiano ci sentiamo e cioè oggetto di diritti e di doveri e quando sbagliamo qualcuno ci presenta il conto. "L 'impunibilità" dei giudici non fa bene alla giustizia. Credo converrà con me quando dico che è già dimostrato che ciò che è legale non è detto che sia giusto.
Grazie per aver risposto.
Mah…..
Grazie per il livello divulgativo e non tecnico della comunicazione.
❤
Complimenti per la semplicità della spiegazione, per le delucidazioni sulle funzioni del PM nel nostro ordinamento ed infine per un pizzico di coraggio dato che l aria che tira in certi ambienti vorrebbe che un magistrato non debba poter esprimere le proprie idee fossero pure idee costituzionali ...
Gentilissimo,la ringrazio molto e condivido
Ottimo video dottore, sono contento abbia aggiunto un nuovo contributo al canale, spero di vederne di nuovi presto!. Buon lavoro
Gentilissimo, la ringrazio molto. Lavoro permettendo, tenterò di ripetermi. Buon lavoro anche a lei
Veramente un ottima spiegazione. Complimenti
Gentilissimo,la ringrazio per i complimenti. Cordiali saluti
Il consiglio supremo della magistratura dipende dalla politica . Il presidente e' un politico . Un terzo del csm viene eletto dal parlamento ( politici ) . Direi che la politica influenza la magistratura . Se il CSM fosse autonomo verrebbe eletto in base ad un punteggio sui meriti acquisiti sul lavoro . Senza presidente del consilio e parlamento che lo influenzano mettendo uomini scelti da loro . La scelta deve essere per meriti sul lavoro , non per elezioni esterne del magistrato .
Gentilissimo, un CSM composto solo da Magistrati era la proposta di Calamandrei (il padre della Magistratura moderna). Purtroppo non passò in seno all'Assemblea Costituente, proprio perchè si voleva tenere sotto controllo la Magistratura. Che ci vogliamo fare? Purtroppo è così. Aggiungo anzi che sono state avanzate ben 3 proposte di riforma costituzionale che prevedono l'aumento della componente politica del CSM da 1/3 alla metà.
E un’ottima proposta era anche quella del sorteggio onde limitare la politicizzazione della magistratura
Ottimo canale divulgativo. Spero riesca a trovare del tempo per fare altri video.
Gentilissimo, la ringrazio molto. Compatibilmente con il lavoro, farò del meglio. Cordiali saluti
Grazie dottore della sua completa ed esaustiva trattativa del delicatissimo tema...vorrei tuttavia che intervenisse su altri temi quali la giusta durata dei processi penali e civili nonché sulla presenza delle correnti all'interno del CSM che come noto determina gli incarichi direttivi e decide in materia disciplinare.
Vorrà inoltre esprimersi sullo stato di attuazione della riforma Vassalli che avrebbe segnato il passaggio dal processo inquisitorio a quello accusatorio.
La ringrazio e attendo di ascoltarla.
Gentilissimo, grazie a lei per i complimenti. Almeno la tematica delle correnti la trova affrontata in un video pubblicato sul canale in data odierna. Cordiali saluti
La ringrazio!
Sono uno studente di Giurisprudenza interessato alla carriera da magistrato e vedere il suo video mi permette di esprimere alcune considerazioni a riguardo del tema.
Innanzitutto, la separazione delle carriere avrebbe la sua ragion d'essere anche nell'idea di creare due ruoli completamente diversi sotto l'aspetto delle funzioni e delle competenze. La famosa frase di Falcone che è stata più volte ripetuta negli ultimi tempi ne è la spiegazione. Il P.M. non è e non deve essere un paragiudice, poiché il suo ruolo è direzionato verso la ricerca della fondatezza dell'accusa. In tal senso, sono dell'idea che ai due tipi di magistrato si debbano chiedere conoscenze e capacità diversificate. Il requirente è un investigatore, il giudicante giudica. Spero, con la separazione, e con la presunta divisione dei concorsi che si arrivi a considerare questa idea. Il concorso inoltre dovrebbe già esserne una premonizione, diverso non soltanto formalmente, ma anche sostanzialmente, con un contenuto, e quindi competenze richieste, altrettanto differenti. Il P.M. avrebbe poi comunque il ruolo di controllore della P.g. per il semplice fatto che già l'art. 109 Costituzione e 326 c.p.p. ne garantiscono la direzione e il controllo.
Concorso che inoltre, a mio avviso, è criticabile sotto diversi punti di vista, partendo dalla fase di preparazione al medesimo. Come è possibile che per potersi preparare a una funzione dello Stato, una delle più importanti, lo Stato stesso non si occupi di istruire i propri futuri magistrati? Lasciare questo a dei monopolista del business privato con i loro dispendiosi costi rappresenta inoltre una palese violazione dell'art. 3 Costituzione, poiché coloro che non possiedono sufficienti mezzi economici non posso auspicare per loro una carriera del genere. Il concorso inoltre è stato dimostrato più volte, cercando su internet se ne trovano di queste analisi statistiche, che non è capace di filtrare i più competenti scartando gli incompetenti. È stato visto che coloro che passano in un ipotetico primo tentativo, al secondo tentativo, per la maggior parte, non risultava idoneo, dipendendo il tutto da una dose di aleatorietà evidente. Per non dimenticare quante volte i candidati idonei, in pubbliche interviste, lo hanno proprio detto esplicitamente. Sulla questione fortuna poi non mi si venga a dire che "se studi abbassi l'incidenza del caso", perché non dovrebbe sussistere di partenza questo fatto. A parte che non si capisce il motivo per cui, per alcuni ruoli pubblici, ci debba essere un limite al numero di tentativi, che oltretutto favorisce matematicamente l'incisività dell'aleatorietà su ciascuno (per il concorso in magistratura era stato previsto nella riforma dell'ordinamento giudiziario del 2006 per ridurre il numero di candidati a ogni concorso, il che non si è realizzato alla fine risultando fallimentare). Non parliamo poi delle tracce, basate sulle ultime sentenze della Cassazione per cui alla fine al concorso passano soprattutto quelli che hanno buona memoria e fortuna di essersi trovata davanti la sentenza che avevano studiato, non come un tempo che erano basati sui principi generali ed erano quindi di ampio respiro, permettendo al candidato di mostrare realmente la proprio capacità di ragionamento giuridico.
Passiamo ai tempi della burocrazia, per cui almeno un anno di tempo passa prima di sapere i risultati e, se sei passato, dovrai fare 18 mesi di tirocinio, altro tempo prima di incominciare a lavorare. Però sentendo Gratteri bisognerebbe aumentare l'età di pensionamento per coprire i vuoti di personale. Perché invece non investire sui giovani e permettendo un afflusso maggiore. E si badi bene, permettere un afflusso maggiore non vuol dire far passare gli incompetenti, ma far passare in numero maggiore quelli competenti che a oggi vengono scartati.
Perché non si può portare anche qui il corso-concorso come avviene in diversi Stati europei e che, oltre a rispettare il suddetto principio di uguaglianza, darebbe più certezze agli studenti laureati e alla magistratura, con persone preparate dagli stessi magistrati per il loro futuri lavoro?
Innanzi tutto grazie e complimenti per il video. Sulla materia io ricordo ancora il vecchio Nino Caponnetto. Quella della separazione delle carriere era delle cose contro cui si batteva già allora in modo continuo.
Gentilissimo, la ringrazio per il complimento e per aver ricordato un eroe della Magistratura
infatti era un pubblico ministero...
Buonasera, molto utile questa discussione.
Gentilissimo, la ringrazio. Cordiali saluti
Grazie!
Spiegazione chiarissima!!!!!
Purtroppo I cittadini possono fare nulla affinché la politica stia al suo posto, lavorando con onestà ed efficienza. C' era comunque da immaginarsi che ,con una quantità simile di . corruzione politica attualmente presente, venisse in mente di poter controllare la Magistratura....raccontando al popolo bazzecole e quisquiglie...
È ancor meno accettabile che
la proposta arrivi da un ex Magistrato.
Gentilissima, la ringrazio per il complimento e per il suo contributo. Possiamo solo sperare che la riforma costituzionale non sia approvata dal Parlamento. Incrociamo le dita. Cordiali saluti
in realta' e l'esatto contrario ossia la magistratura che è arrivata ad un tale livello di corruzione e potere che anche una riforma, giustissima, fatta dalla politica, su volontà popolare, rischia di essere affossata da una casta che nei decenni ha preso sempre più potere.
Spiegazione ottima
Per trovare una spiegazione chiara ai termini della questione , ci ritroviamo su un video TH-cam invece che davanti a un articolo di giornale. Perché di articoli chiari non se ne trovano , solo baruffe senza informazione. Grazie per la chiarezza
Sono molto d'accordo con Lei 👏👏👏
Gentilissimo, grazie a lei per il complimento e per il contributo. Cordiali saluti
Per favore voi sbagliate non pagate mai
Gentilissimo, temo che sia il classico c.d. luogo comune. I Magistrati italiani sono i dipendenti pubblici nei confronti dei quali i procedimenti disciplinari sono i più rigorosi. Lo dimostrano i dati statistici. Posso chiederle da quale fonte ha tratto questo suo convincimento?
Il populismo della Meloni ci farà colare a picco
@@magistraturaediritto9509, i dati statistici li ho visionati e fanno notare come ci siano un sacco di GIP (in particolare donne) che bloccano addirittura processi riguardanti l'omicidio volontario senza "pagare" un bel niente ... inoltre la maggioranza dei magistrati abusa della scusa della "incapacità di intendere e di volere" per non condannare donne che hanno commesso omicidi volontari e preterintenzionali nei confronti di figli e compagni e che tra l'altro alcune cambiano versione più volte per fare risultare la versione più credibile ... se per un attimo decideste di mettervi seri a guardare i DATI portati da Davide Stasi sul canale "La Fionda" in cui parla di omicidi nei confronti degli uomini e dei minori quando l'autore del reato è una donna (e non c'è solo quel video, ce ne sono molti altri molto interessanti), magari voi magistrati potreste farvi un'idea delle conseguenze del vostro operato e dell'operato dei vostri colleghi.
Dai dati riportati da autori esteri si evince che per oltre due terzi dei casi di omicidio/omicidi commessi da donne nei confronti dei familiari, la sentenza è "incapacità di intendere e di volere" e dai dati si evince che gli omicidi commessi in famiglia dalle donne sono numericamente simili (in quantità) a quelli commessi dagli uomini, quindi la scusa del "sono pochi casi e quindi è normale che siano persone incapaci di intendere e di volere" non regge
@@Gli_alieni Gentilissimo, come può un GIP bloccare un processo? Non rientra tra i suoi poteri. Cortesemente,mi potrebbe fornire la fonte dei dati statistici ed i casi giudiziari ai quali si riferisce? Ha avuto modo di visionare gli atti di quei giudizi? E qual è in nesso tra il suo discorso e la separazione delle carriere?Cordiali saluti
Ho trovato interessantissimo questo video e molto utile. Non sono assolutamente esperto della materia ma mi viene un dubbio e cioè: non è che alla fine il giudice invece di, appunto, giudicare una persona, giudica invece l'operato del collega? Perchè se c'è solo un velo di presentimento che questo può accadere allora la separazione delle carriere è necessaria.
Gentilissimo,la ringrazio per i complimenti e per il suo contributo. Quanto al suo dubbio, posso dissiparlo come un esempio. Se lei fosse il Giudice e fosse convinto dell'innocenza di una persona, la condannerebbe solo per far piacere o assecondare un suo collega che è convinto del contrario? Sono sicuro di no. E questo vale ovviamente anche per noi. Cordiali saluti
@@magistraturaediritto9509 assolutamente sì, quando a certe persone affidi un potere così grande poi è molto facile che inizino a giocarci se non patiscono alcuna conseguenza per le loro decisioni sbagliate. Per rispondere ad eventuali obiezioni: Il 99,2% di giudizi positivi del CSM, dimostrano la totale inutilità della procedura di valutazione come affermato dall' on. Costa anche se è tristemente più calzante usare il termine ridicolaggine.
@@Sohappytoshowus Il tasso di valutazioni positive nelle pubbliche amministrazioni è pari al 99,8%. Inoltre ogni anno viene attinta da un procedimento disciplinare una percentuale dello 0,008 dei dipendenti pubblici, contro una percentuale dell’1,7 % dei magistrati.
Infine di questa percentuale impercettibile di procedimenti disciplinari avverso i dipendenti pubblici (0,008 ) il 45,5% si conclude con condanna, contro il 47,76% di condanne dei Magistrati. Come vede, il nostro sistema disciplinare è molto più severo ed efficiente di quello degli altri funzionari pubblici.
Grazie molte. Adesso sono angosciata
Grazie della spiegazione , abbiamo capito , il magistrato essendo arrivato a tale scanno dopo un duro concorso non avrà più nulla a che fare con quelle che sono le debolezze umane.
Il CONCORSO ha fatto di lui un essere perfetto!
Il dr.Nordio è un uomo di grande cultura sia Giuridica ma soprattutto Umana che ha fatto per quarant’anni il pubblico ministero , pensa che abbia preso la questione, della separazione delle carriere un po’, sottogamba?Cordialmente Giuseppe Lobasso
Gentilissimo,io non ho affermato questo. Un magistrato è un essere umano. Ed è proprio questo il punto. Io non conosco esseri umani che,convinti dell'innocenza di una persona, la condannerebbero solo per compiacere un collega. Lei sì?Il Ministro Nordio ha la sua opinione. Io ho la mia. Calamandrei,il padre della Magistratura moderna, era contrario alla separazione delle carriere (e come lui molti altri). Temo che l'argomento dell'ipse dixit non possa sostenere la riforma. Cordiali saluti
La ringrazio per la risposta, resta comunque che l’argomento ha mille sfumature ed è estremamente complesso . Rimango convinto che nasci o giudice o pm e quella sarà la carriera della tua vita.Con tutta la comprensione possibile.Cordialità Pino Lobasso Treviso
@@giuseppelobasso2589 Gentilissimo, grazie a lei per aver condiviso la sua opinione. Cordiali saluti
@@mariolatini9552 Gentilissimo, non può che dispiacermi per lei. Io no.
@@mariolatini9552 Gentilissimo, certamente. Così come conosco il codice di procedura penale ed il funzionamento della macchina giudiziaria. Lei li conosce?Ha studiato procedura penale? Ha lavorato in una Procura o in un Tribunale? Cordiali saluti
Dottore grazie, innanzitutto, per il suo video che ben vuole spiegare al "popolo" un autorevole punto di vista. Detto ciò Noto anche il lei uno dei mali maggiori della società italiana in generale: il corporativismo e la strenua difesa dello status quo. Sarebbe auspicabile anche prendere atto delle notevole falle del sistema giustizia, problemi che fanno da leva ai proclami politici che auspicano le più disparate riforme. Quanto da lei detto, seppur condivisibile, cozza con la realtà che i cittadini percepiscono: giustizia lenta, inefficace e forte solo con i deboli. Le faccio un paio di domande dirette: sarebbe a favore di una più incisiva limitazione del diritto all'elettorato passivo della magistratura? Cosa ne pensa di una valutazione on the job del lavoro dei magistrati, arrivando anche al "demandionamento" per i meno bravi? Oppure dobbiamo presumere che chi passa un concorso pubblico è a priori e sempre idoneo a ricoprire un ruolo così importante e delicato? Grazie
Gentilissimo, in primo luogo mi scuso per la tardività nella risposta. Non so per quale motivo il suo commento non era stato segnalato dal sistema. Passo ora all'esame delle sue considerazioni, che rispetto, ma non condivido. Procediamo con ordine, partendo dalla prima. Lei deduce dalla mia contrarietà alla separazione delle carriere (e dalla conseguente conservazione su tale aspetto dello status quo) un'anima corporativista. Temo sia una deduzione priva di fondamento logico. Seguendo il suo ragionamento per non essere tacciati di corporativismo bisognerebbe essere d'accordo con ogni riforma che abbia ad oggetto la categoria di soggetti o funzionari alla quale si appartiene, con conseguente nullificazione del diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero previsto dalla Costituzione. Insomma un'equazione secondo la quale se non si è d'accordo si automaticamente corporativisti. Direi che non regge. La definizione di corporativismo è ben diversa " tendenza di gruppi sociali o di categorie professionali a difendere i propri interessi particolari, spesso in contrapposizione con gli interessi collettivi". Come ho spiegato nel video, la mia opinione non si poggia su motivazioni relative ad interessi particolari della Magistratura, ma su interessi della collettività, che verrebbero frustrati dalla separazione delle carriere. Fatta questa doverosa precisazione, passo all'analisi delle sue restanti considerazioni, che riporto in virgolettato "giustizia lenta, inefficace e forte solo con i deboli". La lentezza della giustizia e la sua inefficacia non dipende dalla Magistratura, ma dal Legislatore e dal Governo. I motivi sono molti, ma posso indicarne alcuni:numero di Magistrati non adeguato, piante organiche create in modo quasi schizofrenico, disciplina relativa al settore penale che rende concretamente impossibile giungere ad una sentenza di merito prima del perfezionarsi della prescrizione. Lei parla poi di giustizia "forte solo con i deboli". Qui le chiederei una precisazione. Cosa intende? Perchè in ambito civile come in ambito penale la giustizia raggiunge tutti: dipedenti, imprenditori e politici. Quindi non comprendo il riferimento.Veniano ora alle sue domande dirette, che ancora riporterò in virgolettato: 1) "sarebbe a favore di una più incisiva limitazione del diritto all'elettorato passivo della magistratura?" Cosa intende esattamente? Se si riferisce alla possibilità dei Magistrati di ricoprire cariche elettive e tornare poi a svolgere le funzioni di Magistrato (c.d. porte girevoli), esso è stato da ultimo (riforma 2024) già soggetto a forti limitazioni. Quali altre limitazioni penserebbe di introdurre? Mi perdoni, ma per risponderle ho necessità di un' indicazione concreta; 2)"Cosa ne pensa di una valutazione on the job del lavoro dei magistrati, arrivando anche al "demandionamento" per i meno bravi?" Questo avviene già. I Magistrati sono sottoposti a valutazioni quadriennali di professionalità che, se non superate, portano ad una vera e propria paralisi della carriera del Magistrato (anche sotto il profilo economico). Mi auguro di aver risposto adeguatamente ai suoi interrogativi. Cordiali saluti
Innanzitutto grazie per l'esaustiva risposta, capisco che non è il luogo adatto per aprire un dibattito ma cerco di rispondere per quanto possibile: il corporativismo, che ripeto essere un male generale e generalizzato nella società italiana, lo evinco anche dalle sue risposte e dal video: giusto sarebbe, a prescindere dalla singola riforma, avere una autocritica in senso costruttivo anche per suggerire al legislatore dove mettere le mani, da chi la giustizia la amministra. Anche nella sua risposta, dove afferma che la lungaggine dei processi è da addossare esclusivamente al legislatore; possibile che la categoria sia esente da colpe? Credo di no, ed esporle vi renderebbe, secondo me, più credibili. Quanti magistrati, anche in concomitanza della esterna carenza di organico, lavorano in distacco e comando nei ministeri? Siete sicuramente dei tecnici, ma giusisti in Italia non mancano. Ultima cosa, ho avuto modo di frequentare i tribunali di provincia, dove spesso vengono mandati i "meno bravi": secondo me, data l'importanza della materia, non bastano questi accorgimenti. Stendo un velo pietoso sulla valutazione della performance nella pa, non conosco quella che si applica alla vs categoria, ma conosco molto bene le altre, e anche per motivi oggettivi i limiti sono enormi.
@@mirkodigirolamo9881 Gentilissimo, grazie a lei per il suo contributo, che mi consente di fare alcune precisazioni. Mi permetto di riportare alcune sue osservazioni in virgolettato, onde fornire adeguata risposta. "Il corporativismo, che ripeto essere un male generale e generalizzato nella società italiana, lo evinco anche dalle sue risposte e dal video: giusto sarebbe, a prescindere dalla singola riforma, avere una autocritica in senso costruttivo anche per suggerire al legislatore dove mettere le mani, da chi la giustizia la amministra". Mi perdoni, ma la sua inferenza non è corretta, perchè lei parte dall'assunto che, poichè non sono favorevole alla riforma, allora sono un difensore della Magistratura ad oltranza. Ma non è così. Sono ben consapevole delle colpe della Magistratura e sono il primo a rimarcarle. Semplicemente esse non sono quelle che sovente ci vengono addebitate. Non lo è appunto la lungaggige dei processi ,che dipende da una carenza di organico e da una scorretta impostazione delle piante organiche e non certo dalla poca laboriosità dei Magistrati o dai c.d. fuori ruolo (che sono complessivamente 200 e, per giunta, effettuati su richiesta degli altri soggetti pubblici). Anche i fuori ruolo, appunto, dipendono dal legislatore che li ha previsti e dagli enti che li richiedono (essenzialmente il Ministero della Giustizia), anche se il loro numero è davvero esiguo. L'autocritica c'è. Solo che non riguarda questi aspetti. Riguarda invece la degenerazione correntizia, che ha importanti effetti distorsivi sull'organizzazione interna della Magistratura e che si riflette in termini di efficacia ed efficienza dell'azione anche all'esterno. Quella è una colpa propria della Magistratura. Un problema che nessuno sembra voler davvero risolvere, nè la Magistratura nè la Politica. Eppure le soluzioni ci sarebbero...
premesso che sono contro la separazione delle carriere che non ha alcuna finalità migliorativa del sistema giustizia...mi chiedo, però, da avvocato che esercita la professione da oltre 20 anni se effettivamente una specializzazione di competenze (con un passaggio ad altre non "libero") non sia quanto mai opportuna....Oggi è noto che la scelta di passare da funzione a funzione sia, nella sostanza, rimessa alla scelta del singolo giudice e quindi non è affatto raro che (per motivi imponderabili) un giudice che ha svolto funzioni da PM si trovi alla sezione lavoro o a quella specializzata in materia di imprese, o sempre nel penale a ricoprire il ruolo di GIP o di Giudice della libertà.... in definitiva, è serio tutto ciò?....perché si possono fare tutti i discorsi di questo mondo ma non si può seriamente pensare che la vincita di un concorso (molto serio, per carità) come quello in magistratura conferisca una sorta di "patentino della onniscienza giuridica"....e che, quindi, uno che ha fatto 10 anni il PM possa avere competenze (eccellenti che sono quelle richieste dal ruolo) in materie così diverse ....perché, poi, si fanno disastri....e non è (purtroppo) raro che tutto ciò accada...
Gentilissimo Avvocato, sarò breve nella risposta per un semplice motivo: condivido quello che ha scritto. Il passaggio tra funzioni completamente eterogenee andrebbe evitato per quanto possibile, dovendosi invece mirare alla specializzazione. Il problema purtroppo è numerico. Per realizzare un sistema inteso alla specializzazione occorre avere un organico complessivo tale da garantire sempre una copertura in ogni macro-area senza bisogno di attingere a magistrati che sono collocati in macro-aree diverse. E' su questo che il Governo dovrebbe concentrarsi. La ringrazio per aver condiviso il suo pensiero. Cordiali saluti
@@magistraturaediritto9509
Egr. Sig Giudice ciò che si temeva si sta, purtroppo, tristemente avverando.
Ed è di qualche ora la notizia che la riforma ha preso contenuto.
Raccolgo, poi, il parere della "gente comune" che accoglie la notizia come un qualcosa di favorevole (soggiogata da un racconto mediatico che descrive -dalle mie parti si dice il "fattariello" -del Giudici come una casta di bricconi che si scambiano favori a vicenda a danno del cittadino).
In ciò, però, mi consenta di fare (quale operatore della giustizia) severa autocritica.
Perché ciò che spesso succede nelle aule di giustizia (e che viene percepito come una ingiustizia) è un occhio di riguardo (non all'amico Pm...ci mancherebbe altro) ma alla sua funzione mai percepita come funzione di parte (secondo un modello realmente accusatorio).
Ed allora accade che al centro della scena, spesso vi è l'intuizione del giudicante (più che la prova fornita dalla accusa).
Probabilmente anche a causa di una comune logica di giustizia che contraddistingue la funzione giudiziaria facendo però apparire "di parte" la decisione o ( alla meno peggio) la conduzione del processo.
Un noto ex Magistrato, oggi raffinato professore di una scuola di preparazione al concorso in magistratura, descrive la regola del B.A.R.D. come il nocciolo della decisione motivata secondo un modello "scientifico" soggetto a rigide regole di controllo logico della decisione.
Ma si può dire che tutto ciò costituisce il processo applicato?
Ho fortissimi dubbi che ciò accada .
Purtroppo, però, questa logica (in alcuni casi anche condivisibile)oggi sta consentendo di cavalcare l'onda del malumore e della poca credibilità dell' ordine giudiziario per fini tutt' altro che di salvaguardia del garantismo.
Questo è il male assoluto.
@@demartinozufacchi7436 Gentilissimo Avvocato, la ringrazio per il suo contributo. È un piacere confrontarsi con un professionista con un'elevata onestà intellettuale qual è lei. Un' onestà che mi consente di risponderle francamente, perché sono sicuro che non equivocherà le mie parole. A mio avviso il problema che lei ben sottolinea nasce con il codice Vassalli: un ibrido bicefalo. Da un lato ancorato alla visione italiana della giurisdizione, dall'altro teso verso quella statunitense. Un puzzle incomprensibile,che ha generato un ossimoro normativo. La verità è che non si è voluta fare una scelta. Vogliamo un processo di parti? Ed allora dobbiamo fare come negli Usa. Il PM non deve essere un Magistrato,ma un professionista privato. Ovviamente l'operazione ha pro e contro, che sono noti a tutti. Idem per la logica processuale. Vogliamo far prevalere la realtà processuale su quella storica? Va benissimo. Allora fuori istituti di "surroga" all'inerzia delle parti da parte del Giudice. Ognuno dei modelli descritti presenta vantaggi e svantaggi per l'imputato. Il punto è sceglierne uno. Noi invece abbiamo fatto una miscellanea che non è né carne né pesce. E le conseguenze sono quelle che lei giustamente segnala. Cordiali saluti
@@magistraturaediritto9509 sono assolutamente concorde con la Sua spiegazione . Piero Calamandrei spiegava che nei “grandi trapassi storici” il dissidio tra legge e giustizia si scarica sulla seconda e sulla motivazione dei suoi provvedimenti, con effetti negativi sulla fiducia dei cittadini. Mi creda, basterebbe ben poco per cambiare le cose. La giustizia è un servizio ma anche un potere e Luciano Violante ha ricordato che, secondo una regola ferrea della politica, nessun potere è disposto a riconoscere a un altro i mezzi per funzionare meglio se non sono chiari i presupposti e i confini della sua azione. Pertanto, la politica non sarà mai disposta a far funzionare la giustizia nell’interesse dei cittadini se prima non avrà definito i poteri della magistratura e messo sé stessa in sicurezza....Ciò che sta accadendo in questi giorni e con queste riforme (su tutte l'utilizzo delle intercettazioni e l'abolizione dell'abuso d'ufficio).
No. Se fai il magistrato non puoi fare il giudice. Firmato Giovanni Falcone
Gentilissimo, Giudice e PM sono funzioni, Magistrato è la qualifica di chi le svolge. Cordiali saluti
Infatti, Falcone prima di fare il PM ha fatto il Giudice.
Evitare il rischio che la Giustizia (CSM) finisca sotto il Potere Esecutivo e che sia il Governo o il Primo Ministro (magari dopo avere approvato il Premierato) a nominare e controllare i Giudici
Per costituzione i magistrati possono odiare?
Gentilissimo, che relazione c'è tra le tematiche trattate nel video ed il suo quesito?
✨ ETC ETC ET
Palamara molto interessante. Quel sistema va scardinato. Possibile che a lei vada bene così?
Gentilissima, immagino che si stia riferendo alla c.d. degenerazione correntizia. Non solo non mi va bene, ma credo che sia il vero male della Magistratura. Come vede non difendo i Magistrati ad oltranza solo perchè solo uno di loro. Ma la separazione delle carriere non aiuterà a sanare questa degenerazione. Anzi, rischia di esacerbarla.
@@magistraturaediritto9509 Non.honi mezzi per giudicare. Lei ne ha. Si sente parlare da decenni della separazione delle carriere, ad istinto mi pareva una buona idea, comunque mi pare più interessante la proposta del sorteggio delle cariche, per evitare che i magistrati siano ostaggi della politica. Di destra o di sinistra.
@@DanielaDaveri Gentilissima, lei ha colto nel segno. Concordo pienamente con la soluzione del sorteggio per il conferimento delle funzioni (e più in generale sono favorevole ad una forte contrazione della discrezionalità del CSM). Eliminerebbe in radice ogni rischio di degenerazione correntizia o di commistioni politiche. Tuttavia temo che una simile riforma non la vedremo mai. La soluzione proposta dal Governo di sorteggio nella nomina dei componenti togati del CSM attenua il rischio, ma non lo risolve.
Gentilissimo Giudice sono 14 anni che ho una causa civile al 1 grado in corso. L avvocato della controparte, cancellato 2 volte dall albo , dirotto la mia citazione ad un suo amico , Antonio Savasta , radiato e arrestato. Come ci possiamo fidare? Inoltre ho denunciato l avvocato perché la 2 volta in cui è stato sospeso ha esercitato lo stesso. Il giorno dell udienza all ultimo momento fece sostituire il pm con una sua amica. È stato assolto ! Distinti saluti
Gentilissima, ovviamente non conosco i fatti nè i professionisti ai quali si riferisce (nè, anche laddove li conoscessi, potrei esprimere alcuna valutazione), tuttavia posso provare a formulare delle considerazioni di ordine generale, partendo dall'analisi di quanto ha scritto,che riporterò in virgolettato. Esaminiamo la prima parte "L avvocato della controparte, cancellato 2 volte dall albo , dirotto la mia citazione ad un suo amico , Antonio Savasta , radiato e arrestato. Come ci possiamo fidare? ". Lei qui lamenta asserite condotte di avvocati, non di magistrati. Dunque non comprendo la sua considerazione "Come ci possiamo fidare?". Quali sarebbero le responsabilità della Magistratura nella vicenda che lei rappresenta? Ora esaminiamo la seconda parte "Inoltre ho denunciato l avvocato perché la 2 volta in cui è stato sospeso ha esercitato lo stesso. Il giorno dell udienza all ultimo momento fece sostituire il pm con una sua amica. È stato assolto ! " Qui non comprendo con franchezza cosa voglia intendere. Forse che l'avvocato avrebbe fatto sostituire il PM titolare con un altro PM, suo amico, e che quest'ultimo avrebbe chiesto ed ottenuto l'assoluzione? Se è questo il senso, ricordo a me stesso che un avvocato non ha alcun potere di far sostituire un PM. Dunque già questo primo passaggio fattuale mi sembra astrattamente poco verosimile. Inoltre il Giudice non è vincolato alle richieste del PM. Quindi anche se quest'ultimo chiedesse l'assoluzione, ove il Giudice ritenesse la colpevolezza, condannerebbe comunque. Mi auguro di averle dato una risposta soddisfacente. Cordiali saluti
L arresto e radiazione di Antonio Savasta stava su tutti i giornali e lo hanno detto anche al TG rai 1. La ringrazio, distinti saluti
@@mariarosariamechelli4079 Gentilissima, lei ha parlato di una causa civile. Da quanto posso leggere dagli articoli delle testate giornalistiche, Antonio Savasta è un ex PM, imputato (o forse ora solo indagato,non è chiarissimo dalle fonti di cronaca) per corruzione in atti giudiziari. Sempre dalla lettura di tali fonti, mi pare di capire che l'ipotesi accusatoria riguardi procedimenti e processi penali e tributari (e non civili). Ancora da quanto leggo, il processo è in corso e non vi è alcuna condanna definitiva. Questo solo per dovere di precisione. In termini generali e prescindendo in modo assoluto dalla fattispecie concreta (per la quale, lo ripeto, non è intervenuta alcuna sentenza definitiva), bisogna chiarire un punto. I Magistrati sono esseri umani e può accadere che commettano dei reati. Da questo a generalizzare e dire che tutti i Magistrati commettano reati (e dunque non ci si possa fidare), ci passa un oceano. In tutte le pubbliche amministrazioni alcuni dipendenti violano la legge penale. Ma in Magistratura ciò è assai infrequente. Basta effettuare una rapida ricerca su google per verificare come i Magistrati condannati siano veramente pochi. Quindi direi che, salvo rare, eccezioni, ci si può proprio fidare. Aggiungo inoltre che in quei pochi casi sono proprio altri Magistrati ad indagare e punire i propri colleghi. Una dimostrazione del fatto che i Magistrati applicano la legge a prescindere da chi abbiano davanti, anche se si tratta di un collega. Cordiali saluti
Sì, ma se non ricordo male, ci sono note di merito o di demerito, in base all'accoglimento o meno delle richieste del PM... ma non vorrei sbagliare... se è così, almeno questa "situazione" andrebbe abolita.
Gentilissimo, non so se ho interpretato bene il suo pensiero, ma se intende dire che esiste una disposizione che prevede che il PM che non vede accolta la propria ipotesi accusatoria da parte del Giudice subisce una nota di demerito, posso assicurarle che non è così. L'unica disposizione che valuta tale aspetto è l'art.11 del Dlgs 160/2006, stabilendo che il mancato accoglimento delle richieste può essere considerato in chiave negativa in sede di valutazione di professionalità, a condizione che ricorrano (nelle richieste) delle "gravi anomalie"
@@magistraturaediritto9509 👌👌👌👌
E Palamari che disse "Salvini non ha fatto niente, ma lo dobbiamo condannare" non è una giustizia policizzata?
Gentilissima, la risposta è no. Come immagino saprà quella frase (che è leggermente diversa da quella da lei riportata, cioè la seguente "No hai ragione, ma ora bisogna attaccarlo") non ha condotto ad alcuno sviluppo processuale, nè in sede penale nè in sede disciplinare. Questo non significa che non vi siano state delle degenerazioni all'interno della Magistratura. Io questo non solo non lo nego, ma lo affermo. Tuttavia si tratta di degenerazioni di tipo diverso, legate alle c.d. correnti (tematica sulla quale ho intenzione di pubblicare a brevissimo un video). Per ora mi permetta di risponderle solo sul punto da lei evidenziato e cioè sull'esistenza di specifiche iniziative giudiziario avverso un politico o un partito o Governo. Di tali circostanze non vi è prova. Non esiste alcuna sentenza penale o disciplinare che abbia accertato non solo l'esistenza di gruppi di Magistrati tali iniziative abbiano intrapreso, ma neppure di un singolo Magistrato. Cosa diversa,come le dicevo, è quella della degenerazione correntizia e dei suoi effetti diffusi e perniciosi. Cordiali saluti
C'è un'altra cosa, credo, da dire: che un pubblico ministero ed un giudice possono benissimo conoscersi ed essere amici anche se le loro carriere sono separate; così come possono conoscersi ed essere amici ad esempio uno stagnino ed un idraulico. E se il giudice è talmente svitato da voler condannare l'imputato solo perché l'amico PM lo ritiene colpevole, può farlo lo stesso!
Quindi se la separazione delle carriere è fatta per evitare cose del genere, è una misura del tutto inutile perché non può affatto evitarle!
E' sempre più evidente che sotto sotto, c'è uno scopo taciuto. E se lo scopo è taciuto, vuol dire che è RIPROVEVOLE!
2 cose non comprendo: perche' in caso di separazione delle carriere i PM dovrebbero diventare politicizzati? Non continuerebbero a far parte della magistratura ? e poi ...Se solo l'1,5% dei PM di fatto sono poi transitati nel ruolo di giudice, perche' vi state facendo tutti questi problemi? Certo sarebbe una limitazione ma modesta. Ulteriore osservazione: in merito alla congettura sostenuta dall'attuale governo sulla potenziale "amicizia" tra PM e giudice (GUP o GIP) ... se andiamo ad analizzare tutti i rinvii a giudizio divenuti poi sentenze in giudicato di NON colpevolezza in primo grado oppure in appello o in cassazione, non pensa che forse e' perche' di fatto sia vigente una certa superficialita' o definiamolo un "adagiarsi" sull'operato dell' "amico" PM che per quanto eticamente corretto puo' commettere degli errori ?...mi spiego meglio: il giudice riesce a mantenere un distacco cosi' totale dal ruolo del PM e fungere quindi da supervisore e controllore del PM stesso? Lei mi rispondera' sicuramente di si essendo coinvolto. Io invece ho i miei dubbi ma ne faccio un discorso più psicologico che tecnico perche' pur dando scontata la buona fede ed i buoni propositi di coloro che rivestono i due ruoli in questione sono convinto che una INCONSCIA complicita' abbia luogo alla fine quando si condividono gli stessi ambienti e si lavori a stretto contatto. Quando parlo di complicita' ovviamente non la intendo come malevola ma appunto come causa che generi superficlalita' nell'operato finale.
Gentilissimo,in primo luogo grazie per aver condiviso il suo pensiero. Le rispondo su tutto, seguendo l'ordine della sua esposizione, che riporterò in virgolettato. 1) "Perche' in caso di separazione delle carriere i PM dovrebbero diventare politicizzati?" Io non affermo questo. Affermo che separare PM e Giudici è il secondo passo sulla strada per la creazione sul piano normativo di un rapporto direzione tra Esecutivo (Ministro della Giustizia) e Procure. Il primo si è avuto con la c.d. gerarchizzazione di queste ultime (2006), plasmando il rapporto tra Procuratore della Repubblica e Sostituti Procuratori su un modello che sta a metà strada tra quello gerachico e quello di direzione. L'alterità tra Magistratura Requirente (PM) e Giudicante (Giudici) porrà un'ulteriore base (stavolta costituzionale) per inglobare nell'Esecutivo la prima, già "anatomicamente" compatibile con il modello tipico della P.A. (grazie alla riforma del 2006). 2) "Se solo l'1,5% dei PM di fatto sono poi transitati nel ruolo di giudice, perche' vi state facendo tutti questi problemi?" Per quello che ho scritto nel punto 1) e perchè l'unità della cultura della giurisdizione è un valore in sè; 3) "In merito alla congettura sostenuta dall'attuale governo sulla potenziale "amicizia" tra PM e giudice (GUP o GIP) ... se andiamo ad analizzare tutti i rinvii a giudizio divenuti poi sentenze in giudicato di NON colpevolezza in primo grado oppure in appello o in cassazione, non pensa che forse e' perche' di fatto sia vigente una certa superficialita' o definiamolo un "adagiarsi" sull'operato dell' "amico" PM". Qui mi perdonerà se le faccio notare che si contraddice. Da un lato afferma che il GIP ed il GUP si farebbero in buona fede condizionare dall'opinione del PM "amico", dall'altro asserisce che spesso in dibattimento o nei gradi successivi si arriva a sentenze assolutorie (che contraddicono i provvedimenti di rinvio a giudizio del GUP). Ora, se il punto fosse che il Giudice si fa condizionare dal PM perchè amico-collega, ciò varrebbe anche per il Giudice del dibattimento e per quelli dei gradi successivi. In verità il dato statistico che lei richiama ha altre radici, che sono costituite dalla diversa cognizione (o meglio sindacato) rimessa dalla legge al GUP (ed al GIP) rispetto a quella propria del Giudice del dibattimento e dalla differenza del materiale probatorio a disposizione di queste figure di Magistrati Giudicanti. Quanto al secondo (materiale probatorio), il GUP decide allo stato degli atti, mentre quanto alla prima ( cognizione o meglio sindacato) nella valutazione effettuata ai fini della sentenza di non luogo a procedere il giudice per l’udienza preliminare è legittimato a verificare se i risultati investigativi dimostrino un livello di fondatezza probatoria definibile “serio”. Restano fuori dall’orizzonte del sindacato, ed impongono il passaggio alla fase dibattimentale, quelle valutazioni che si sostanzino nella interpretazione degli elementi probatori raccolti connotati da un possibile significato “aperto” o “alternativo”. Diverso il tipo di sindacato, diverse le prove, diversi gli esiti di giudizio. Mi auguro di essere stato esaustivo. Cordiali saluti
@@magistraturaediritto9509 la ringrazio per la risposta esaustiva su entrambe i punti. Non sono ben consapevole delle involuzioni che possono innescarsi in modo cosi intrinseco o subdolo all'interno di un organizzazione cosi' complessa quale e' la magistratura ma di certo, dando per fondate le sue preoccupazioni da professionista del settore, se la figura di un procuratore dovesse porsi in una sorta di dipendenza anche minima dall'esecutivo allora si che viene quasi automatico preoccuparsi di una potenziale politicizzazione di questi. Ora e' chiaro. Per cio' che riguarda invece la mia osservazione finale, mi rendo conto che forse non ho espresso al meglio il mio concetto di possibile "superficialita'" di un GUP o un GIP.. Proverò a riformulare e mi perdoni pero' se saro' più prolisso.
I PM ed i GUP\GIP sono di fatto "costretti" a condividere lo stesso ambiente lavorativo per cui appare naturale che tra i due rappresentanti dei due ruoli si instauri un rapporto "amicale" (mi lasci passare il termine). Cosa intendo per amicale per esempio: un PM in questo modo impara a capire come ragiona un giudice e questo può' diventare uno strumento utile al PM per impostare nel modo a lui più' confacente la richiesta di rinvio a giudizio contenente l'insieme di tutti gli elementi derivanti da indagini, prove, ecc Si, e' vero che il PM e' un magistrato, anzi andando per ordine e' IL primo magistrato avente il compito anche etico di valutare in modo imparziale la fondatezza di una possibile violazione ma, dando anche per scontato ed ovvio il fatto che il PM in questione abbia lavorato in modo ineccepibile, nel momento in cui il PM riterrà' secondo le SUE valutazioni che ci siano le basi per un rinvio a giudizio questi "confezionera'" la richiesta nei modi appunto piu' a lui confacenti "sfruttando" a suo vantaggio (in modo anche inconscio) la forma mentis del giudice che ormai conosce. In fin dei conti se io fossi il PM e dopo aver lavorato magari molti mesi per delle indagini e valutassi che ce ne fosse la fondatezza farei di tutto per attivarmi in quella direzione e non per partito preso ma proprio perche ne sono convinto! E fin qui non ci vedo nulla di male. A questo punto pero ' la domanda che mi sono quindi spesso posto e' :
non e' che il giudice bonariamente fuorviato da una corretta impostazione della richiesta di rinvio a giudizio del PM (corretta perche' ben impostata secondo la sua forma mentis) pecchi appunto di superficialita' (non tenendo conto delle mie stesse considerazioni riassunte ) concedendo troppo velocemente il rinvio a giudizio e facendosi forte anche del fatto che... "tanto poi ci saranno altri 3 giudici e se la sbrigheranno loro ? Lo so' che' e' brutto esemplificare in questo modo su cose cosi serie ma e' solo un modo diretto per far cogliere il nocciolo delle mie percezioni .In questo caso ne converra' che in questo caso il mio ragionamento potra' apparire semmai pungente ma non contraddittorio perche' il fatto che i gradi di giudizio succedanei si concludano con una sentenza di non colpevolezza non preclude che i GUP\GIP possano NON aver agito in modo ineccepibile.
La ringrazio ancora per il tempo che ci sta dedicando con le sue ottime spiegazioni e con le sue interazioni. Anche se speriamo che nessuno di noi utenti finisca mai in un processo, ahahah, siamo ancora in tanti ad essere partecipi ed attenti al cuore ed alla vita di questo paese e di cui la magistratura ne' e' parte vitale. Cordiali saluti !!
@@pierluigipiscopo3894 Gentilissimo, grazie a lei per la risposta, che mi consente di chiarire un altro punto vitale. Riprendo in virgolettato quello che, se ho ben inteso,è il cuore delle sue osservazioni "non e' che il giudice bonariamente fuorviato da una corretta impostazione della richiesta di rinvio a giudizio del PM (corretta perche' ben impostata secondo la sua forma mentis) pecchi appunto di superficialita' (non tenendo conto delle mie stesse considerazioni riassunte ) concedendo troppo velocemente il rinvio a giudizio e facendosi forte anche del fatto che... "tanto poi ci saranno altri 3 giudici e se la sbrigheranno loro ? " Come le dicevo il legislatore ha congegnato il giudizio del GUP in modo diverso da quello del Giudice del dibattimento. L'udienza preliminare deve fungere sì da filtro alle ipotesi accusatorie, ma si tratta di un "filtro debole", perchè si deve fermare ad un giudizio di palese insostenibilità dell'accusa (utilizzo deliberatamente una terminologia poco tecnica per rendere chiaro il concetto). Ecco perchè avviene quello che lei constata in termini statistici e non perchè il GUP sia un po' pigro. Semmai allora si potrebbe discorrere di una effettiva utilità di una tale udienza. E' veramente necessaria o è un passaggio spesso inutile?Ecco, di questo si potrebbe parlare. Nella consapevolezza però che non vi alcun nesso con la separazione delle carriere. Sperando di essere stato utile, la ringrazio ancora per il suo contributo. Cordiali saluti
@@magistraturaediritto9509 buongiorno, ha colto esattamente il senso della mia osservazione con quel "filtro debole" caratteristica in essere del GUP. Filtro debole che se aggiunto alle mie considerazioni (mi rendo conto piu' psicologiche che tecniche) potrebbero rendere appunto il GUP "un po' pigro". Si, in effetti questa era più' una mia osservazione al margine rispetto al tema principale che piuttosto di una separazione delle carriere al massimo necessiterebbe di una separazione ambientale. Grazie ancora e buon lavoro !
Alla politica dei cittadini non interessa nulla.Se avessero a cuore la loro sorte, dovrebbero dare gli strumenti e i mezzi necessari per snellire i processi. La verità è che non si ha a cuore quanto stabilisce la nostra Costituzione, ossia la separazione e l' autonomia dei tre poteri dello Stato.
Gentilissima, la ringrazio per il suo contributo. La Magistratura di proposte per snellire e velocizzare ne ha fatte, solo che (come si suol dire) "non ci si filano" (non più di tanto almeno). Cordiali saluti
La ringrazio tanto.
Peccato che ci sono tanti pubblici Ministeri al servizio dei capricci di Presidenti di Sezione...vissuto sulla mia pelle da professionista..😢
Gentilissimo, mi perdoni, ma mi pare altamente improbabile. Il Presidente di sezione non esprime alcun parere in occasione della valutazione di professionalità del PM. Dunque per quale motivo la volontà del primo dovrebbe condizionare l'operato del secondo? E poi in qual modo? Io sono stato di fatto presidente di sezione penale e posso assicurarle che (giustamente) i PM non vivevano certo la mia presenza in termini di succubanza
Mi manca il passaggio del come facciano a mettere il PM sotto il controllo della politica separando le due carriere. Non ci sarà semplicemente un altro csm?
Gentilissimo, in primo luogo la ringrazio per il suo contributo. Separare PM e Giudici è il secondo passo sulla strada per la creazione sul piano normativo di un rapporto direzione tra Esecutivo (Ministro della Giustizia) e Procure. Il primo si è avuto con la c.d. gerarchizzazione di queste ultime (2006), plasmando il rapporto tra Procuratore della Repubblica e Sostituti Procuratori su un modello che sta a metà strada tra quello gerachico e quello di direzione. L'alterità tra Magistratura Requirente (PM) e Giudicante (Giudici) porrà un'ulteriore base (stavolta costituzionale) per inglobare nell'Esecutivo la prima, già "anatomicamente" compatibile con il modello tipico della P.A. (grazie alla riforma del 2006). Aggiungerei che sono all'attenzione del Parlamento 3 progetti di riforma costituzionale che prevedono un ampliamento della componente di nomina politica del CSM. Il tutto è completato dal già previsto potere di concerto del Ministro della Giustizia sulle nomine dei capi degli uffici giudiziari (tra i quali i Procuratori della Repubblica ovviamente). Cordiali saluti
@@magistraturaediritto9509 la ringrazio molto per il tempo dedicatomi
Grazie per la domanda e la risposta, era lo stesso quesito che volevo porre io
Non ho capito, perché la separazione delle carriere tra giudice e PM dovrebbe rendere quest’ultimo più influenzato dalla politica ?
Cioè da quanto ho capito : separando la carriera del Pubblico Ministero da quella del Giudice, il primo non è più monitorato dal consiglio superiore della magistratura e quindi non segnalabile in caso di condotta sbagliata, inoltre non avendo un organo superiore di monitoraggio risulta più corruttibile dalla politica ?
Separando le carriere diventerebbe quantomeno _più facile_ assoggettare il PM alla politica. Non è detto che accada ma senz’altro il rischio aumenterebbe
Gentilissimo, in primo luogo la ringrazio per il suo contributo. Separare PM e Giudici è il secondo passo sulla strada per la creazione sul piano normativo di un rapporto direzione tra Esecutivo (Ministro della Giustizia) e Procure. Il primo si è avuto con la c.d. gerarchizzazione di queste ultime (2006), plasmando il rapporto tra Procuratore della Repubblica e Sostituti Procuratori su un modello che sta a metà strada tra quello gerachico e quello di direzione. L'alterità tra Magistratura Requirente (PM) e Giudicante (Giudici) porrà un'ulteriore base (stavolta costituzionale) per inglobare nell'Esecutivo la prima, già "anatomicamente" compatibile con il modello tipico della P.A. (grazie alla riforma del 2006). Cordiali saluti
Lei vive in un altro mondo
Gentilissimo,non direi. La Magistratura è il mio mondo,quindi ritengo di conoscerlo molto bene
Tra la realtà, la verità e l'onestà intellettuale giuridica non c'è il mare di mezzo, in Italia c'è un'oceano. Perché se è quello che la "magistratura dovrebbe applicare" in Italia l'abbiamo già visto l'applicazione della "legge', a volte, come potere politico. Es. Quando l'applicazione di una norma o legge trova e spesso giustamente, difficoltà di applicazione si richiede specifici chiarimenti ma non si dovrebbe emette sentenze politiche o che appaiono, ai cittadini, sentenze di giudici audaci.
Si richiede specifici chiarimenti a chi?
@magistraturaediritto9509 ...agli organi superiori per l'interpretazione e la linearità dell'applicazione delle norme uguali a casi analoghi o chiarimenti al parlamento, organi legislativi e oltre come corte di giustizia europea...come è stato fatto ultimamente, e ma l'orientamento politico del magistrato deve sostituire il contenuto di una sentenza.
@@nicolinodipietro8052 Il Giudice non può porre quesiti né alla Corte di Cassazione, né al Parlamento. Quanto al rinvio pregiudiziale dinanzi alla Corte di giustizia, è possibile ma solo quando vi sono degli specifici presupposti. Purtroppo (e non è colpa vostra) siete condizionati da un certo tipo di giornalismo e dalle dichiarazioni di alcuni politici. Posso solo invitarvi ad informarvi tramite fonti davvero neutre e non credere ad ogni sciocchezza che si dice sulla Magistratura (alcuni ne dicono davvero tante)
@@magistraturaediritto9509 ...scusi! Quando si trova difronte ad una norma che presenta delle criticità, come il non allineamento ad alcune norme europee o anche nazionali, emette sentenza non chiare solo perché è giudice?... Io mi riferisco, soprattutto a quelle emesse con criticità più politiche che nel rispetto delle normative. Se un giudice non può chiedere chiarimenti come fa ad emettere sentenze applicando le norme giuste?
@@nicolinodipietro8052 Le può e le deve interpretare come previsto dall'art.12 delle preleggi. Funziona così in tutti le Nazioni del mondo
Si ma perché quando sbagliate dopo anni di penitenza persone che vengono messe in bocca a tutti sbagliate ma non pagate mai di persona oppure un governo fa una legge siete obbligati a rispettare siete pagati dal popolo italiano
Gentilissimo,in primo luogo le persone sulla bocca di tutti (come dice lei) non le mettiamo noi, ma i responsabili dei mezzi di comunicazione (mass media). In secondo luogo quando sbagliamo ne rispondiamo civilmente, penalmente e sotto il profilo disciplinare.
I nomi delle persone delle telefonate li passate voi oppure chi è vicino a voi secondo me non è giusto
@@PinoGulizia-tn9dw I rapporti tra la Procura ed i mezzi di comunicazione li regola la legge,non noi.
Gentilissimo Giudice ho una causa civile , 1 grado , che dura dal 2012, 13 anni , un avvocato corrotto la fece finire nelle mani di un suo amico , antonio savasta , radiato e arrestato . Ancora sto aspettando, troppo lenta e mi è stata portata via una buona parte della vita. Ho denunciato l avvocato corrotto , radiato 2 volte e durante la 2 volta aveva esercitato . Il giorno dell udienza all ultimo momento questo avvocato fece cambiare il pm , una sua amica , ed è stato assolto. Con il massimo rispetto distinti saluti.
@@mariolatini9552 Gentilissimo, prescindendo dal caso di specie, per qualsiasi funzionario pubblico la responsabilità disciplinare è correlata a comportamenti connotati da colpa inescusabile. Non ogni riforma in appello implica un comportamento colposo del giudice di prime cure. Se il sistema normativo fosse strutturato come lei sembra anelare, per ogni sanzione amministrativa annullata si dovrebbe condannare il pubblico ufficiale estensore, per ogni legge incostituzionale si dovrebbbe condannare il Parlamento e per ogni atto del Governo che non supera il controllo della Corte dei Conti si dovrebbe condannare l'Esecutivo.Cordiali saluti
Tutto questo a roma
il vero problema non è l'indipendenza della magistratura : fin che i magistrati vengono giudicati da uno che nella migliore delle ipotesi è un collega, quando non un amico o peggio ancora un complice, l'indipendenza serve a poco.
Gentilissimo, premesso che i procedimenti disciplinari dei Magistrati sono decisi dal CSM (costituito solo per 2/3 da Magistrati e per 1/3 da Avvocati e Professori Universitari eletti dal Parlamento), a sua avviso chi dovrebbe giudicare la condotta dei Magistrati?
@@magistraturaediritto9509 per come stiamo messi, con tutte le istituzioni completamente marce, non lo so! però posso dire , alla luce dei processi che ho subìto ( sempre assolto in primo grado, ndr) che almeno due pubblici ministeri avrebbero dovuto essere radiati per le castronerie che hanno scritto negli atti che mi riguardavano
Temo proprio che questa riforma peggiorerà la magistratura inquirente. Già con l’accentramento del potere in mano ai capi degli uffici si era snaturata la figura (e il potere) dei singoli PM (sostituti) così si va a completare l’opera (scopiazzando tra l’altro il sistema francese) al fine di inquadrare la magistratura inquirente in modo gerarchico sotto il ministero della giustizia. Una riforma che non serve a migliorare nulla tanto più che di fatto una delle fontamentali guarentigie costituzionali non esiste più. Mi riferisco all’ obbligatorietà dell’azione penale, corollari dell’ancora più generale princìpio dell’eguaglianza della legge per tutti e della soggezione dei giudici solo alla legge (e più a monte alla Costituzione).
Il ragionamento è quindi semplice: acclarato che oggi di fatto l’obbligatorietà dell’azione penale non esiste più essendo la norma costituzionale disapplicata dalle procure verrebbe da chiedersi a cosa servirebbe una riforma sul modello francese? Semmai potrebbe essere più confacente il modello e l’inquadramento americano, no?
Fabio de Pasquale
In concreto è sub iudice. In astratto è un po' come dire che Mario è ateniese, Mario ha gli occhi verdi, ergo tutti gli ateniesi hanno gli occhi verdi.Cordiali saluti
comunque asserire che la magistratura adesso è indipendente è davvero esagerato
Perché non pubblicate il mio commento?
Gentilissima, il suo commento è visibile ed ha ricevuto risposta. Questo canale non ha filtri o blocchi. Può verificare. Cordiali saluti
A sentire lei i magistrati hanno super poteri,tra poco diventerete come la polizia morale iraniana
Sarei curioso di sapere da quale parte del video ha inferito la prima affermazione e su quali elementi fattuali si fonda la seconda
teoria non vera.
Gentilissimo, non so a quale teoria si riferisca. Se volesse essere così cortese da ampliare il suo intervento e spiegare anche i motivi che stanno a fondamento di tale asserzione, forse potrei capire
Parlaci dì Palamara
Fatto
Magistrato, la magistratura e l avvocatura ha bisogno di essere rimodernata, per quanto riguardano le leggi e ora di.finirla che ogni magistrato interpreti a modo suo.
Gentilissimo, non vedo il nesso con la separazione delle carriere. Me lo può illustrare cortesemente?
@@magistraturaediritto9509 la magistratura non e solo la.separazione delle carriere, ci vuole di più x non fare cadere le braccia. Parlo del mio vissuto, ho visto maleducazione, falso nell' accusa, cartello tra magistrato e avvocato, omissioni di prove in favore di un soggetto.
@@Fiorenzo365-w1h Gentilissimo, immagino che abbia denunciato tali fatti in Procura ed al CSM.
@@magistraturaediritto9509 ogni anno spedisco una richiesta di essere ricevuto x le anomalie riscontrate, farò richiesta x tutti gli anni della mia vita. Nessun avvocato, uno e stato pagato x salvaguardate i miei diritti. Le aggiungo sottrazione di documenti senza giustificazione. Oltretutto era un pagamento 4 laureati in legge un giudice e 3 avvocati confondono un pagamento con un possesso, a me ha fatto stupire. Giudice sa meglio di me ciò che succede in un paese non civile, spaccio, occupazioni di alloggi, povero padrone di casa preso x i fondelli da chi dovrebbe garantire la proprietà. Se ti entrano in casa e ti difendi passi da delinquente. Questa e una protesta. Come le ho detto il tribunale civile di cuneo tutti gli anni spedirò la richiesta di essere ricevuto
Il giudice amico del pubblico ministero, non può essere? È proprio così assurdo?
Il sistema migliore d'Europa e funziona così male?
Mah
Gentilissimo, se lei fosse il Giudice e fosse convinto dell'innocenza di una persona, la condannerebbe solo per far piacere o assecondare un suo collega che è convinto del contrario? Sono sicuro di no. E questo vale ovviamente anche per noi. Il sistema funziona male perchè ci sono pochi Magistrati rispetto ai processi, ma questo non mi pare attenga all'argomento separazione delle carriere. Cordiali saluti
Vostro onore, se però un collega pm della.quale.si nutre stima ha parere di condanna, si è più portati all'umano preconcetto verso l'imputato di turno, è mera psicologia ed anche di bassa lega... purtroppo traspare sempre più in ogni video che vedo, la sua umanità e grande onestà intellettuale, non sono tutte così però le persone in generale, umano cadere in errore quindi. Torno alla mia costante nei commenti: nei casi di codice rosso, vuoi perché pm donna (mi spiace ma ho preconcetti e mi rattrista perché non è nella mia natura) vuoi perché ad oggi sembra solo le donne siano vittime di violenze varie e praticamente mai l'uomo, chi si prende mai, gip/gup durante indagini preliminari, di andarle contro? Si figuri se poi la stessa accoglie richiesta avvocato parte offesa con richiesta braccialetto, da folli non accogliere, quindi... sulla base delle sue indagini a senso unico, senza un 358 cpp ben "esercitato" , può permettersi anche di non presenziare ad udienza col gip, dire gravi indizi colpevolezza e chiudere indagini rinviando a processo... no vostro onore, finché ci saranno comportamenti del genere, non ci saranno riforme che terranno. GRAZIE Però per la sua spiegazione perché ho cambiato idea in merito la separazione carriera, questo glielo devo. È da bambino che in casa col padre nelle forze dell'ordine ho in me giustizia e legalità, VOI siete immensamente potenti,.non ci fate caso perché è la.vostra quotidianità, dovreste,.mi permetta, solo usare uno scrupolo in più, specie con chi lo Stato lo serve, è disabile e.sostiene in udienza col gip l'opposto... è stato anche detto che 37 pagine di memorie,.rigettate dopo pochissime ore non si guardano in codesta fase(diceva.cksi' il legale). Il CSM: mi spiace e.glielo.scrivo.con rispetto, dopo quanto non fecero al dr.Falcone, non ho molta fiducia, non a caso la.riforma.dello.stesso,.forse potrebbe aiutare a.donare giustizia ed equità maggiori. Lei, glielo scrivo da tempo, ha quel qualcosa in più, l'ho veduto per aiutar una bimba al tribunale dei minori sinora. in una giudice che mi pare si occupò di mafia anni addietro, vedesse che persona è. GRAZIE per spiegare questi concetti, se solo i suoi colleghi fossero meno distanti, non passava la riforma,.sono certo concorderà.Con stima vostro onore. buona domenica, perdoni i punti ma ho problemi con la sensibilità delle dita anche.
Indagini a favore dell'imputato??? Quando è successo in Italia????
Sempre
@marcominieri1351 Con le carriere separate sarebbe solo peggio. È un pò come iniziare a farsi di eroina per risolvere il problema della dipendenza da alcol...
Ma non le sembra che questa autonomia sia ormai diventata solamente un auto gestione ?
Mi dispiace ma lei non è credibile perché sta parlando della tavola dove è seduto …
Gentilissimo, il CSM è stato pensato dall'Assemblea Costituente come organo di amministrazione della giurisdizione, quindi dovrebbe essere così cortese da spiegarmi cosa intenda per autogestione, in modo da rendere possibile il confronto
@@pierpaolofioroni3109 Se allude ad un potenziale conflitto di interessi, dovrebbe usarmi la cortesia di indicare quale tipo di interesse avrei io (in quanto Magistrato) sul tema in esame ed in che misura esso si ponga in conflitto con quello ad una corretta disamina della questione
Uno cento mille casi Tortora e le varie loggie dell'associazione magistrati..Spiegano meglio di come tenti di fare lei di cosa si stia parlando..
Gentilissimo, esattamente qual è il nesso tra un caso di errore giudiziario (caso Tortora) e la separazione delle carriere? A quali logge si riferisce?Che attività svolgono? Sa indicarmi i nomi dei Magistrati che ne fanno parte? Ancora una volta, che relazione c'è con la separazione della carriere?Cordiali saluti
Gentilissimo,..Tortora è il simbolo di migliaia di persone finite nei limbo xké non famose come Lui..il 70% non ha alcuna fiducia nella magistratura..Palamara ha spiegato bene cosa siano le varie loggie di cui quella denominata "Ungheria" sembra fosse la più influente ecc..ecc..io metterei pure quel senso (per nulla velato) di Cesarismo ed il cerchio si chiude..Nordio, fra enormi resistenze, sta tentando di metterci una pezza..tentativo nobile ma destinato al fallimento..le grandi élite del potere( vaticano magistratura finanza) per decenni ancora possono dormire sonni tranquilli..
@@giuseppecomis327 Gentilissimo, 1)da quanto leggo sui giornali il caso loggia ungheria è stato oggetto di archiviazione;2)non mi risultano altri procedimenti penali o disciplinari pendenti per fattispecie analoghe;3) Mi spiega la correlazione tra il caso Palamara e la separazione delle carriere?grazie ;4) I Cesari sono morti con l'impero romano;5) oltre i 50% degli italiani non ha fiducia nella Magistratura a causa dell'assenza di informazioni corrette circa le disfuzioni del sistema giustizia.
Dottor Rupia rispetto il suo punto di vista ma non lo condivido, e le spiego il perché.
La riforma in questione non mina assolutamente all'indipendenza del magistrato, anzi sarà l'occasione per la magistratura requirente di riappropriarsi delle funzioni costituzionalmente sancite all'articolo 109, che de facto negli ultimi anni si sono rovesciate (e su questo punto potrei portare centinaia di casi, più o meno famosi).
Altro punto è quello dell'avvocatura, che certamente non ha il ruolo del magistrato, ma che comunque è anche esso un ruolo costituzionalmente riconosciuto.
Altro punto è che due super-magistrati come il Dottor Falcone e il Dottor Boemi, l'uno in Sicilia e l'altro in Calabria si sono espressi in favore della separazione delle carriere, perché è il Codice Vassalli-Pisapia che ha messo le basi per tale riforma, poi se si vuole ritornare alla vecchia figura del giudice istruttore ben venga, anche perché oggi gli uffici GIP sono stati completamente svuotati della loro funzione.
Infine, i magistrati hanno un ruolo di controllo ma non di legiferare, e su questo i costituenti sono stati molto chiari, e la differenza tra politica e magistratura sta in questo, i primi hanno un mandato popolare i secondi no; questo inciso non vuole fungere da alibi per la politica, che ha certamente più colpe della magistratura, perché tramite leggi elettorali illiberali e DPCM ha svuotato il Parlamento delle sue funzioni.
Gentilissimo, la ringrazio per aver condiviso la sua opinione, che ovviamente anch'io rispetto. La devo però correggere sul cognome, che è Lupia e non Rupia :). Quanto al resto, sicuramente è un argomento complesso e che difficilmente può essere esaurito in questa sede. Poichè tuttavia ha espresso le sue considerazioni con grande garbo e con impegno argomentativo, mi sembra buona educazione risponderle. Ho compreso il suo richiamo all'art.109 Cost., ma non lo condivido. Tutti i colleghi P.M. che conosco hanno "il polso" delle indagini e non risparmiano (se ve ne sono i motivi) critiche o rettifiche all'operato della polizia giudiziaria. D'altra parte, ove così non fosse, la separazione delle carriere non potrebbe che far ulteriormente degenerare la situazione di fatto che lei sembra affermare (se ho ben inteso il suo pensiero). Dividere Giudici e PM,infatti, allontanerebbe sembre di più questi secondi dalla cultura della giurisdizione, avvicinandoli a quella della polizia giudiziaria. Allora rischieremmo sì davvero di trovarci davanti a dei "super-poliziotti", inscindibilmente legati alla visione accusatoria. Quanto al pensiero degli illustri colleghi dai lei citati, lo rispetto, ma non lo condivido. Calmandrei,il padre della Magistratura moderna, per esempio era contrario alla separazione delle carriere. E come lui molti altri. Quanto al codice Vassalli, non ritengo che abbia gettato le fondamenta per una separazione delle carriere. Da un lato perchè tra la formula processuale del sistema accusatorio e la separazione delle carriere non vi è alcun nesso di consequenzialità, condensandosi la sua differenza con il sistema inquisitorio sul momento di formazione delle prova. Dall'altro perchè proprio quel codice mantiene ben salda la visione Carneluttiana del PM come "soggetto imparziale", del tutto simile al Giudice. Il suo ultimo richiamo al fatto che i magistrati non abbiamo la funzione di legiferare, lo condivido, ma credo che nulla abbia a che fare con il tema in esame. Certamente poi gli avvocati svolgono una funzione importantissima, ma (come ha ben rammentato anche lei) completamente diversa da quella dei magistrati. Cordiali saluti
@@magistraturaediritto9509 mi perdoni per l'errore Dottor Lupia, avevo capito male dall'audio. Nonostante siamo su posizioni differenti, le dico che servirebbero 1000 magistrati come Lei, dotati di così garbo e che si confrontano con i cittadini in modo costruttivo, anche perché solo dal confronto nasce qualcosa di buono.
Cordialmente e con stima
@@domenicosergi8317 Gentilissimo, la ringrazio di cuore. Tenterò di essere ogni giorno all'altezza dello splendido complimento che ha avuto la bontà di farmi. Sono fermamente convinto che la Magistratura debba comunicare e dialogare in modo costruttivo con i cittadini. Cordiali saluti
Ho abbandonato gli studi giuridici dopo la bruttissima esperienza di questo concorso, è uno schifo e cancello il video
Gentilissimo, le auguro che al prossimo tentativo possa andar meglio. In bocca al lupo e cordiali saluti
@@magistraturaediritto9509non c'è stato un altro tentativo,ho 63 anni e vivo di rendita,lei comprende che dopo un trauma simile,e ingiustamente subito,non ho voluto sentirne più parlare
@@MarioAlfieri-b9x Scusi, posso sapere cosa è accaduto, se non sono indiscreto? Cosa intende dire con il fatto di avere subito un "trauma ingiusto"?
Di norma al concorso in magistratura passano meno del 5% dei candidati (oggi di più perché c'è il pnrr), quindi la sua bocciatura sarebbe assolutamente nella norma, visto che (purtroppo) il 90% non passa. È questione di numeri, dove sarebbe il torto?
@@piero.costa. come disse il prof.Cordero,"pesano dubbi anche sui selettori",sono passati quasi trent'anni,non mi va di ritornare su questo argomento, lei non mi conosce,se pensa che sia un concorso serio si tenga la sua opinione,io ne ho una diversa.D'altra parte non mi sembra che la giustizia italiana funzioni bene, quindi non è solo colpa dei politici
@@MarioAlfieri-b9x Non lo so come funziona il concorso in magistratura, quindi non parlo. Certo, non mi stupirei se saltasse fuori che ci sono persone che entrano per raccomandazione, del resto siamo in Italia.
Da qui a dire che entrano tutti così, però, mi sembra che ci sia una abisso. Ci sarà _anche_ chi riceve una "spintarella", ma non possono essere tutti figli di qualcuno, dai
Sé il magistrato è corrotto chi prende provvedimenti povera Italia
@@carmelochessari3734 in sede disciplinare il CSM ,su iniziativa del Ministro della Giustizia o del Procuratore Generale presso la Corte di Cassazione. In sede penale viene indagato da un Procura di un distretto ( regione) diverso da quello ove il magistrato svolge le funzioni
Nemmeno hai spiegato hai detto subito pessima idea...spento il video
Viene spiegato dopo
Lo spiega eccome e in anche modo molto chiaro.
Questo è il livello degli elettori di destra, ovvio non ascoltate argomentazioni a voi non favorevoli, non sareste in grado di controbattere
Quando un ordine dello stato si trasforma in casta irresponsabile e autoreferenziale spesso politicamente orientata le riforme sono fondamentali. In ogni paese civile la separazione delle carriere è un fatto naturale e fisiologico. Come pure il fatto che i magistrati devono essere responsabili dei loro atti come qualsiasi altro professionista. In ogni paese civile la durata dei processi ha tempi ragionevoli. In Italia durano in media 20 anni e dico in media. In ogni paese civile i magistrati non solo devono essere imparziali ma apparire tali e non dovrebbero esserci le porte girevoli tra politica e magistratura. Infine in ogni paese civile un magistrato dovrebbe limitare l'uso dei social media ed evitare di diventare tuttologo e spesso diventa insegnante , giornalista, opinionista, moralista ecc .. perché la loro funzione richiede riserbo e decoro.
Gentilissimo, rispetto la sua opinione, ma non la condivido sotto nessun aspetto. Mi pare in primo luogo che dei molti temi da lei toccati, solo uno abbia a che vedere con l'argomento in esame. Non ho capito a quali paesi civili si riferisca, ma se allude a Francia, Inghilterra o Stati Uniti, posso assicurarle che il nostro sistema è molto più garantista del loro. In ogni caso, ogni modello statuale è unico e con caratteristiche sue proprie. Non si può prendere dagli altri ordinementi singoli pezzi e traslarli in modo automatico. Gli altri temi che ha toccato nulla hanno a che vedere con l'argomento della separazione delle carriere, ma mi pare comunque corretto rispondere. In primo luogo i Magistrati non rappresentano un casta, nè mi risulta l'esistenza di iniziative giudiziarie politicamente orientate (che in ogni caso ,ove esistenti,sarebbero da addebitare ai singoli e non alla Magistratura nel suo insieme). La lunghezza dei processi penali non dipende dai magistrati, ma da diversi fattori (uno per tutti è la carenza di organico). La libertà di espressione spetta anche ai magistrati, come ha chiarito la Corte Costituzionale. Cordiali saluti
Caro Luigi, come può la separazione delle carriere velocizzare i processi? Rispetto all'ultima opinione da lei espressa (il giudice che diventa insegnante, moralista, opinionista): il giudice non è neutrale, è imparziale. Se si ritiene che il giudice non debba avere le sue idee, allora perché gli conferiamo il diritto di voto?
Penso che la separazione delle carriere, come altre (intercettazioni, abuso d'ufficio, 12:12 bavaglio ecc.), sono proposte per tutelare i cosiddetti colletti bianchi, non certamente noi semplici cittadini.
Se poi, a tutto questo aggiungiamo anche la riforma sul premierato, non posso pensare che a una deriva dittatoriale.
Forza Nordio
Tipico della gente di destra, intendere la politica come scontro tra tifoserie opposte come se stessimo parlando di calcio, bassissimo livello
@@jennifermassetti4670 ti suggerisco la lettura del trattato teologico-politico di spinoza , magari impari qualcosa sulla tolleranza e sulla democrazia
@@gianlucanovellati1032probabilmente sarà stata tratta in inganno dal suo primo messaggio,che non sembrava (e continua a non sembrare) un atto di partecipazione al dibattito democratico. Cordiali saluti
@@magistraturaediritto9509 le opinioni diverse dalle vostre non sono democratiche mai. Si trstta di una riforma a garanzia dell'inputato e che va salutata come tale. Vedere giudici e procuratori al bar del tribunale fa venire il mal di mare ai cittadini
@@gianlucanovellati1032 Gentilissimo, le opinioni vanno sempre rispettate, anche se diverse. L'unica cosa è che forse andrebbero argomentate. Nel video si spiegano alcuni argomenti alla luce dei quali la riforma non mi appare utile. Sarebbe costruttivo se lei esponesse le argomentazioni in virtù delle quali ritiene invece la riforma utile. La democrazia è anche questo:confronto, dialogo, dibattito.
Costituzione della Repubblica Italiana
Disposizioni transitorie e finali - VII
Fino a quando non sia emanata la nuova legge sull'ordinamento giudiziario in conformità con la Costituzione, continuano ad osservarsi le norme dell'ordinamento vigente.
Ergo, la riforma è prevista proprio dalla Costituzione.
Gentilissimo, purtroppo il suo riferimento non è pertinente. La ratio della disposizione VII è costituita dalla necessità (avvertita dall'Assemblea Costituente) di adeguare l'ordinamento giudiziario vigente all'epoca dell'entrata in vigore della Costituzione con il nuovo assetto costituzionale della Magistratura. Mentre il primo infatti prevedeva che l'amministrazione della giurisdizione fosse essenzialmente in capo al Ministro della Giustizia,la seconda attribuisce tale competenza al CSM. Le sarà sufficiente leggere i Lavori Preparatori o qualsiasi commentario per verificare quanto appena esplicato. Per non parlare del fatto che la riforma proposta dal Governo riguarda la stessa Costituzione e non l'ordinamento giudiziario "vigente" (cui si riferisce la disposizione VII), che è regolato da fonte primaria. Cordiali saluti
@@magistraturaediritto9509 Grazie per la risposta (anche se non condivido). Ricordo lo stesso bailamme durante l'ultima (vera riforma) che consenti il passaggio dal sistema inquisitorio a quelle accusatorio, pur risultando innegabile la necessita del passaggio. A mio parere, son si avrà una parità, quantomeno tra le parti processuali, fintanto che i PM e i Giudici saranno considerati allo stesso livello e, non da meno, daranno parte di un unica magistratura. Circa la riforma, è innegabile che, prima di procedere a quella dell'ordinamento giudiziario, occorre la riforma delle relative norme costituzionali. A mio modesto parere, è l'evoluzione storica che lo impone. In verità, stante la portata della riforma, il mio unico dubbio è sulla frettolosità con la quale la si vuole portare a termine che, come la storia insegna, potrebbe portare a grossi problemi attuativi, e non solo. L'argomento è di tale portata e cosi delicato che, innegabilmente, non può argomentarsi in poche righe necessitando, invece, di confronti lunghi. Sicuramente, considerata la portata, sarebbe opportuno il parere (da prendere in seria considerazione) di tutti gli organi coinvolti e sui quali avrà le innegabili ripercussioni. Le auguro ogni cosa buona.
@@avv.carminea.bortone1555 Gentilissimo, grazie a lei per il confronto. Nemmeno io condivido le sue considerazioni, ma è sempre un bene dialogare. Cordiali saluti
Per la separazione delle carriere era anche Falcone. Pessimo che un magistrato esprima posizioni politiche in questo modo.
1)E Calamandrei era contro ;2) L'ipse dixit non è un argomento;3) Non è una posizione politica, è un commento tecnico. Cordiali saluti
@@magistraturaediritto9509 Carnelutti forse e' morto troppo presto per vedere cosa e' rimasto nella pratica della teoria del diritto. Cordialmente
Al contrario di quello che ha detto, i PM si considerano quasi sempre, avvocati dell' accusa,non fanno mai indagini a favore dell'imputato,violando sempre l'art. 358 c.p.p.
Non è la mia esperienza. Ma, assumendo che le cose stiano come dice lei, esattamente come la separazione della carriere aiuterebbe? Se i PM non fanno le indagini pro indagato ora, si figuri dopo la separazione.
@@magistraturaediritto9509 non entro nel merito della questione, molto delicata che voglio approfondire, ma nel mio caso posso denunciare un PM, per violazione art. 358 c.p.p.? ed eventualmente a chi?
Non è vero che state dalla nostra parte,ma di chi caxxo vi pare,io sono per la separazione
Gentilissima, i Magistrati stanno solo dalla parte della Legge
@@magistraturaediritto9509 mi dispiace ma non posso darle ragione forse Lei fa parte di un'altra categoria di persone,quindi tanto di cappello.La ringrazio per la sua disponibilità,buona serata.
@@GiustinianaDiGiovenale-jr9gi Grazie a lei per il confronto. Cordiali saluti
il fatto che tentino di fingere che i giudici o i magistrati non siano imparziali, terzi e svolgenti funzioni pubbliche allo stesso modo, dimostrando di fatto che non collaborino per parti private, dati i precedenti dei gruppi di associazioni in pseudo-partiti (dato che continuano a dimostrare di non distinguere tra criminalità e politica) nei tentativi di comprare Giudici e/o Magistrati (anche con mazzette sotto forma editoriale), costituisce di per sè un'atto anticostituzionale ed intimidatorio!
Sarebbe più utile controllarne i requisiti di base all'immissione nell'attività di giudice o magistrato che sia... (dati i precedenti)!
Gentilissimo, mi piacerebbe darle un riscontro, ma non sono riuscito ad interpretare bene il suo pensiero. Le riporto in virgolettato passaggi del suo messaggio che non ho inteso "il fatto che tentino di fingere che i giudici o i magistrati non siano imparziali, terzi e svolgenti funzioni pubbliche allo stesso modo". Chi è il soggetto di questa frase? "dati i precedenti dei gruppi di associazioni in pseudo-partiti". A cosa si riferisce? "dato che continuano a dimostrare di non distinguere tra criminalità e politica". Chi è il soggetto di questa frase? "nei tentativi di comprare Giudici e/o Magistrati (anche con mazzette sotto forma editoriale)". Chi è il soggetto di questa frase? cosa intende con mazzette sotto forma editoriale? "Sarebbe più utile controllarne i requisiti di base all'immissione nell'attività di giudice o magistrato che sia... (dati i precedenti)". In che senso controllare i requisiti di ammissione? Quali precedenti? Le sarei grato se fosse così gentile da chiarire questi punti, in modo da rendere proficuo il confronto. Cordiali saluti
@@magistraturaediritto9509 : col tentativo di separare le carriere, di fatto ammettono intrinsecamente che da una o dall'altra parte non vi sia imparzialità conforme a quanto stabilito dalla Costituzione Antifascisti, e pertanto presuppone un'illecito a cui, invece di porre rimedio, tentano di aggravarlo separando le funzioni e le competenze, in modo tale che non vi siano contatti tra le parti!
Le associazioni in pseudo-partiti (pseudo dato il fatto che non presentano in modi democratici i requisiti minimi di cui agli articoli 1, 3, 4, 36, 41, 49, 81 della Costituzione Antifascisti), visti i precedenti di eludere i processi in modi anche fantastici e privi di valore giuridico, nonchè i tentativi di acquisto di magistrati e giudici a favore di soggetti privati, causano motivo di parzialità della proposta in essere di suddivisione delle carriere.
La forma di compravendita di giudici o magistrati, che può svolgersi anche al di fuori della categoria "mazzetta diretta", è conformabile in attività di editoria, od altra attività al di fuori delle funzioni ordinarie della magistratura!
Controllare il livello d'imparzialità delle funzioni giuridiche (anche alla Corte Costituzionale) risulta necessario ove e quando risultano mancanze evidenti allo Stato (di cui all'articolo 1 della Costituzione Antifascisti, e non associato alle poltrone che svolgono alcune funzioni per conto dello Stato), garantendo un livello minimo di alfabetizzazione in grado di comprendere i contenuti di ciò che avviene nella realtà, al di fuori delle presunzioni interpretative infiltrate anche nelle università!
Vi sono precedenti per tali negligenze!
Ottimo intervento. Noi cittadini dobbiamo fare molta ma molta attenzione perché questa riforma della giustizia è pessima . E per favore dottor Nordio non metta in bocca al GIUDICE FALCONE cose che non ha mai detto sulla separazione delle carriere. Purtroppo 12:12 Purtroppo
IL GIUDICE FALCONE non può più repiclare
@@iliaciaponi : Falcone? L'allocco che ha sbagliato a fingere che quel gruppo di criminali cattolici insiti nei ministeri e nelle caserme, facessero parte dello Satato?
Ha già replicato quando ha fatto la cazzata di fidarsi del gruppo di malviventi cattolici...
Ma se vuoi continuo, con le aggravanti... anche degli anni'90!