วีดีโอ

Buonasera…bisogna sicuramente fare una diagnosi. Si faccia controllare da un uro-andrologo.

Cosa intende???

@@teodoroilpandoro5850 non è assolutamente indicato per il grosso rischio di deficit erettile.

Quindi solo di accorciamento si può intervenire in curvature congenite?

@ si, esatto! È la scelta che non inficia l’erezione in nessun modo.

Se è vero che la pelle non si tira giù, difficile immaginare di risolvere la situazione senza intervento

@ L’intervento come funziona? cioè si fa in day hospital? anestesia locale o generale?

@@puzela7334 Ciao! Grazie per aver condiviso questo problema alla tua prima esperienza! Premesso che utilizzare il preservativo ha un significato di prevenire le malattie sessualmente trasmissibili e non solo anticoncezionale, è molto probabile che i puntini rossi rappresentino soltanto una irritazione del glande da sfregamento. Assicuratevi la prossima volta di avere i genitali ben lubrificati e utilizzare un prodotto (olio o gel) può essere molto utile. Se le macchie persistono nei prossimi giorni, ti consiglio comunque di farti vedere da un medico.

@ Grazie mille

Vuol dire che è opportuno farsi visitare da uno specialista per capire di cosa si tratta!

Buongiorno, Pietro. La descrizione della sua situazione potrebbe essere il cosiddetto "atteggiamento fimotico" del prepuzio, cioè una fimosi che non è presente in flaccidità ma che si evidenzia in erezione, dove il pene aumenta di lunghezza e larghezza, mentre la pelle non si distende a sufficienza. Ti consiglio di farti vedere da un urologo per confermare questa impressione.

Capito grazie mille dottore, posso chiederle quale sarebbe la conseguenza se la sua impressione venisse confermata, è necessario un intervento chirurgico?

@@pietropellegrini9559si, è la possibilità più probabile.

Gentile utente, prima di parlare di cifre, occorrerebbe valutare l’indicazione all’impianto protesico. La invito pertanto a programmare una visita presso uno dei nostri centri.

@@androteamtorino sono di brindisi e non posso venire a vuoto la protesi e una mia decisione e quella la cifra che posso spendere se c'è la fate faccio i biglietti e vengo

@@antonioligorio-ji3pq guardi, con tutto il rispetto, sarà anche una decisione sua, ma programmare un intervento non è come fare una trattativa per comprare un oggetto, lei fa un'offerta e se accettiamo viene a ritirare il pacco! Non funziona così...per lo meno, noi non lavoriamo così! Troverà sicuramente qualche altro professionista che risponde alle sue esigenze!

Sicuramente la cistite recidivante/cronica può avere un pessimo impatto sulla qualità di vita. Ma anche con dei sintomi di cistite e con le colture negative, a maggior ragione vale la pena di fare una valutazione urologica.

Buonasera, ottima domanda, perchè molti pazienti che hanno già fatto le onde d'urto ortopediche pensano che questo trattamento al pene darà molto dolore. In realtà le onde d'urto peniene provocano una lieve sensazione di formicolio durante il trattamento, niente di paragonabile ad una vera e propria sensazione dolorosa.

Buonasera. Il costo dipende dal protocollo, dal tipo di macchinario utilizzato e dalla struttura dove viene eseguito il ciclo. La invitiamo a contattarci per ulteriori dettagli che ci riguardano.

@@peppe5330 Buongiorno. Difficile immaginare che una sindrome del pudendo si associ ad una ritenzione urinaria da 'blocco' dello sfintere. Esistono però tante condizioni di 'ostruzione funzionale' al flusso urinario che possono portare a quanto da lei riferito. Rimaniamo a disposizione

Buonasera. È opportuno farsi visitare per capire come approfondire la questione. In alcuni casi occorre arrivare anche alla biopsia per fare diagnosi. Quindi il consiglio è di programmare una visita uro-andrologica.

Gentile utente, la sua storia mi offre la possibilità di fare due considerazioni: 1. non c’è età per andare dal l’andrologo per un problema genitale; io opero molto spesso uomini adulti con problematiche di frenulo corto! 2. Non c’è vergogna nelle patologie genitali, non da grandi, né tantomeno o da piccoli. Questi racconti devono proprio servire ad abbattere i tabù che ancora ci sono intorno ai genitali!

@@androteamtorino Grazie, dottore. Magari ci penso sù.

@@jp4857 si, esatto, si può immaginare una distensione progressiva nel tempo di questa entità.

@@candidocalligaro5954 Grazie per la sua testimonianza!

@@antonellovivi2023 sempre meglio una rimozione chirurgica in anestesia locale, in modo da poter eseguire un esame istologico e una sierotipizzazione virale.

@@calogeroabate6718 può chiarire la sua domanda?

Se la cura antidepressiva è efficace, non ci dovrebbe essere un calo del desiderio, anzi…l’effetto secondario più frequente di certi antidepressivi è l’allungamento dei tempi Eiaculatori. Probabilmente, oltre ad una valutazione clinica complessiva, varrebbe la pena di fare un dosaggio ormonale per valutare le eventuali cause organiche di calo del desiderio.

@@androteamtorino i miei livelli di testosterone libero e totale sono ottimali anzi QUASI fuori dal range per eccesso, questo effetto di calo della libido l'ho riscontrato anche in altri che seguono questo tipo di terapie non saprei

@@teoguepekj0144 a quale tipo di terapie fa riferimento?

@@androteamtorino SNRI come la venlafaxina

@@teoguepekj0144purtroppo la venlafaxina è associata a disfunzioni sessuali comprendenti anche il calo del desiderio sessuale e il cosiddetto “appiattimento emotivo”. Occorre valutare insieme allo psichiatra la possibilità di una sostituzione del farmaco.

@@antonioligorio-ji3pq esistono anche centri pubblici che fanno questi interventi.

@@androteamtorino io sono di brindisi

@@benedettostracquadanio4279 sono d’accordo fino ad un certo punto. Le soluzioni ci sono e i problemi principali sono due: generalmente, la diagnosi di malattia del collo vescicale viene fatta molto in ritardo perché spesso non vengono riconosciuti i sintomi oppure non ci si pensa; in seconda battuta, con l’andare del tempo, subentra l’ingrossamento della prostata che riproduce sostanzialmente i sintomi ostruttivi della malattia del collo vescicale. E poi, ultima considerazione che mi permetto di fare, l’intervento va fatto bene, sapendo anche che le nuove tecnologie aiutano molto ad avere ottima efficacia in assenza di effetti collaterali.

Lei esercita in un ospedale pubblico o in una clinica convenzionata per essere operati?O solamente privatamente?

@@benedettostracquadanio4279visito presso il Centro MediCare di Torino. Per gli interventi, opero in regime privato, per alcune procedure anche in convenzione SSN. Trova i contatti all’indirizzo www.gruppomedicare.com e www.androteam.net

Dipende dai centri e dalla macchina impiegata. Se vuole informazioni sul nostro protocollo, può consultare la segreteria al numero 3461845514 oppure scriverci via mail all’indirizzo info@androteam.net

@@alessandrobarbaro6895 gentile Alessandro, a mio avviso dovrebbe trovare il modo di risolvere il problema, non di trovare un posto di lavoro dove ci sono persone come lei (anche perché non so proprio come potrebbe fare a trovarle! Non sono caratteristiche che vengono inserite in un curriculum vitae). Esistono oggi dei sistemi cosiddetti ultramini-invasivi, come avrà ascoltato nel video, per risolvere la malattia del collo vescicale, senza dare problemi sulla eiaculazione (sempre che sia stata opportunamente diagnosticata mediante i giusti esami). Siamo a disposizione per ulteriori delucidazioni.

@@SportQuote potrebbe essere un banalissimo neo. Lo faccia controllare per esserne più sicuro!

Buongiorno. Occorrerebbe valutare la sua storia clinica ed eventualmente eseguire degli esami di approfondimento per capire il motivo della sua perdita di sensibilità.

GRAZIE PROFESSORE APPENA POSSO MI FACCIO UNA VISITA LA RINGRAZIO MOLTO GENTILE SALUTI

@@corradonastasi8314a disposizione

Non capisco in quali termini ci sarebbe la contraddizione…

Buongiorno. Può richiedere una visita preliminare con il dott. Timpano a Roma, dove eventualmente si può poi programmare il trattamento. Ci scriva una mail all’indirizzo info@androteam.net oppure ci chiami al numero 3461845514.

@@NINMAH-g2l al di là del fatto che il laser si chiama FOTONA (e non forona), non ha nessuna indicazione nel trattamento dell’herpes genitale perché è un trattamento che viene utilizzato per l’atrofia vaginale.

@@stefanovaccargiu2882 gentile Stefano, dissentiamo completamente da ciò che dice. Magari ha avuto una brutta esperienza che ha condizionato il suo giudizio, ma la sua opinione è molto lontana dalla realtà. Nella valutazione del deficit erettile si valuta sempre la base ormonale, che tuttavia è la causa del problema in una percentuale molto limitata di casi, insieme a tutte le altre cause, vascolari e metaboliche in primis. L’impianto di una protesi in certi casi è l’unica soluzione al problema del deficit erettile, in altri è una delle possibili alternative. Molti uomini la scelgono per la sua capacità di risolvere completamente e definitivamente il problema di erezione.

@@androteamtorino Le do in parte ragione. Se avessi dato retta a qualche Urologo, mi sarei appunto fatto impiantare la protesi. La realtà legata ai miei problemi, infatti, era legata al testosterone basso e alla impossibilità di produrne abbastanza. Sentire più Urologi „mi ha aiutato“. Ora sono in TRT e sto bene, anche se con qualche difficoltà di metabolizzazione del testosterone. Non dico assolutamente che la Protesi sia inutile, anzi… Dico però che a molti Urologi specializzati per impiantare le protesi, la questione testosterone „non interessa“.

Certamente. Può contattarci al 3461845514 o via mail info@androteam.net

Gentile Stefano, non siamo d’accordo con quanto afferma. Più facile rispondere alla sua seconda considerazione: una protesi, sia gonfiabile che non gonfiabile, conferisce una rigidità completa al pene, assolutamente paragonabile all’ erezione naturale. Quanto alle dimensioni, molto dipende dal “punto di partenza”, sembra banale dirlo, e da eventuali malattie che accorciano il pene, come accade nella malattia di La Peyronie o nelle fibrosi dopo prostatectomia radicale senza una adeguata riabilitazione vascolare. Esistono modelli di protesi che aumentano molto il calibro (cioè, la larghezza) dei cilindri e in parte anche la lunghezza, permettendo di recuperare nel tempo qualche mm-cm grazie alla distensione cronica dei tessuti penieni. È vero in linea di massima che a protesi gonfia il pene risulta un po’ più corto del pene rigido in modo “naturale”, ma si può far avere al paziente una stima delle dimensioni del pene protesizzato con una manovra di stretching prima dell’intervento.

@@androteamtorino grazie mille, non lo sapevo.

@@stefanovaccargiu2882 questi video servono proprio a fare corretta informazione e su temi spesso sconosciuti e sui quali ci sono molti pregiudizi.