Se avete domande che riguardano la protesi peniena, o vi servono maggiori informazioni sull’attività e le prestazioni offerte da Androteam, potete lasciare un commento qui di seguito e un medico della nostra équipe vi risponderà.
Salve , ho visto il Video molto Esplicativo , la mia perplessità e’ il post intervento perché sento che si parla di 10/20 giorni fortissimi . Sono un po’ preoccupato di questo perché questo limita molto il prendere la decisione di fare l’operazione oltre al costo . La domanda quindi sarebbe questa : il dolore e’ veramente forte come dice questo paziente oppure è sopportabile ? Chiaramente tutto sarà supportato da antidolorifici , ma potrà essere sopportato così con una certa leggerezza ? Tutto questo e’ dovuto al tipo di intervento ? Ci sono differenze di post intervento da farlo scrotale o infrapubico ? Grazie per la risposta , se decidessi di farla vorrei sapere veramente quanto dovrei sopportare
Gentile utente, grazie per averci contattato. La sua domanda è di sicuro interesse per tutti i pazienti che si accingono a sostenere l’impianto di una protesi. Sicuramente il dolore, anche perineale, caratterizza i primi 7-10 giorni della convalescenza. Ma questo non vuol dire dover sopportare il dolore senza rimedi. Passare i primi giorni in tranquillità, utilizzare saltuariamente del ghiaccio e assumere comuni antidolorifici permette di affrontare questo periodo con serenità. Tenga conto che passato questo “scoglio”, il percorso della convalescenza è in discesa e riprenderà a fare tutto ciò che faceva prima con regolarità. Dopo il primo rapporto, non si ricorderà neanche più del dolore che aveva passato, perché la soddisfazione di riprendere una vita sessuale attiva la ripagherà dello sforzo.
@ la ringrazio , mi parlate di dolore perineale , ma andrà ad inficiare con la muscolatura pelvica e quindi avere delle perdite oppure no ? C’è differenza come post intervento farla nei due modi conosciuti oppure è lo stesso ? Grazie
Salve, il problema dopo l’innesto della protesi sarà la misura del pene in lunghezza e circonferenza. Un ulteriore aspetto “di non poco conto” sarà la turgidità dell’asta, che non è di certo paragonabile a quella naturale regalata dai corpi cavernosi quando belli pieni di sangue.
Gentile Stefano, non siamo d’accordo con quanto afferma. Più facile rispondere alla sua seconda considerazione: una protesi, sia gonfiabile che non gonfiabile, conferisce una rigidità completa al pene, assolutamente paragonabile all’ erezione naturale. Quanto alle dimensioni, molto dipende dal “punto di partenza”, sembra banale dirlo, e da eventuali malattie che accorciano il pene, come accade nella malattia di La Peyronie o nelle fibrosi dopo prostatectomia radicale senza una adeguata riabilitazione vascolare. Esistono modelli di protesi che aumentano molto il calibro (cioè, la larghezza) dei cilindri e in parte anche la lunghezza, permettendo di recuperare nel tempo qualche mm-cm grazie alla distensione cronica dei tessuti penieni. È vero in linea di massima che a protesi gonfia il pene risulta un po’ più corto del pene rigido in modo “naturale”, ma si può far avere al paziente una stima delle dimensioni del pene protesizzato con una manovra di stretching prima dell’intervento.
Salve qualcuno mi sa dire se è il caso di intervenire ho un pene in erezione di 13/14 cm e 12cm di circonferenza lo vedo piccolo datemi un consiglio grazie.
Se avete domande che riguardano la protesi peniena, o vi servono maggiori informazioni sull’attività e le prestazioni offerte da Androteam, potete lasciare un commento qui di seguito e un medico della nostra équipe vi risponderà.
Salve , ho visto il
Video molto
Esplicativo , la mia perplessità e’ il post intervento perché sento che si parla di 10/20 giorni fortissimi . Sono un po’ preoccupato di questo perché questo limita molto il
prendere la decisione di fare l’operazione oltre al costo .
La domanda quindi sarebbe questa : il dolore e’ veramente forte come dice questo paziente oppure è sopportabile ?
Chiaramente tutto sarà supportato da antidolorifici , ma potrà essere sopportato così con una certa leggerezza ?
Tutto questo e’ dovuto al tipo di intervento ? Ci sono differenze di post intervento da farlo scrotale o infrapubico ?
Grazie per la risposta , se decidessi di farla vorrei sapere veramente quanto dovrei sopportare
Gentile utente, grazie per averci contattato. La sua domanda è di sicuro interesse per tutti i pazienti che si accingono a sostenere l’impianto di una protesi. Sicuramente il dolore, anche perineale, caratterizza i primi 7-10 giorni della convalescenza. Ma questo non vuol dire dover sopportare il dolore senza rimedi. Passare i primi giorni in tranquillità, utilizzare saltuariamente del ghiaccio e assumere comuni antidolorifici permette di affrontare questo periodo con serenità. Tenga conto che passato questo “scoglio”, il percorso della convalescenza è in discesa e riprenderà a fare tutto ciò che faceva prima con regolarità. Dopo il primo rapporto, non si ricorderà neanche più del dolore che aveva passato, perché la soddisfazione di riprendere una vita sessuale attiva la ripagherà dello sforzo.
@ la ringrazio , mi parlate di dolore perineale , ma andrà ad inficiare con la muscolatura pelvica e quindi avere delle perdite oppure no ?
C’è differenza come post intervento farla nei due modi conosciuti oppure è lo stesso ? Grazie
Salve,
il problema dopo l’innesto della protesi sarà la misura del pene in lunghezza e circonferenza.
Un ulteriore aspetto “di non poco conto” sarà la turgidità dell’asta, che non è di certo paragonabile a quella naturale regalata dai corpi cavernosi quando belli pieni di sangue.
Gentile Stefano, non siamo d’accordo con quanto afferma. Più facile rispondere alla sua seconda considerazione: una protesi, sia gonfiabile che non gonfiabile, conferisce una rigidità completa al pene, assolutamente paragonabile all’ erezione naturale. Quanto alle dimensioni, molto dipende dal “punto di partenza”, sembra banale dirlo, e da eventuali malattie che accorciano il pene, come accade nella malattia di La Peyronie o nelle fibrosi dopo prostatectomia radicale senza una adeguata riabilitazione vascolare. Esistono modelli di protesi che aumentano molto il calibro (cioè, la larghezza) dei cilindri e in parte anche la lunghezza, permettendo di recuperare nel tempo qualche mm-cm grazie alla distensione cronica dei tessuti penieni. È vero in linea di massima che a protesi gonfia il pene risulta un po’ più corto del pene rigido in modo “naturale”, ma si può far avere al paziente una stima delle dimensioni del pene protesizzato con una manovra di stretching prima dell’intervento.
@@androteamtorino grazie mille, non lo sapevo.
@@stefanovaccargiu2882 questi video servono proprio a fare corretta informazione e su temi spesso sconosciuti e sui quali ci sono molti pregiudizi.
Salve qualcuno mi sa dire se è il caso di intervenire ho un pene in erezione di 13/14 cm e 12cm di circonferenza lo vedo piccolo datemi un consiglio grazie.
Difficile darle dei consigli su una tematica così delicata, senza visitarla e senza conoscere la sua storia clinica.
La passa la mutua? Il costo?