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InopeRoscio (appunti di filosofia)
Italy
เข้าร่วมเมื่อ 24 พ.ย. 2011
"Roscio85 (appunti di filosofia") diventa "InopeRoscio"..... chi fosse interessato al perchè di questa scelta portato assiale, resti nei paraggi!
Jaspers e la fenomenologia (con Federico Leoni)
*** il vincitore del sondaggio..... :-)
FEDERICO LEONI:
insegna Antropologia filosofica all’Università di Verona. È condirettore con Riccardo Panattoni del Centro di ricerca per la filosofia e la psicoanalisi “Tiresia” e, con Massimo Recalcati, di “LETTERa”, rivista dell’Associazione Lacaniana Italiana di psicoanalisi.
JAPSERS:
Dopo aver frequentato il liceo classico a Oldenburg, nel 1901 si iscrisse alla Facoltà di Giurisprudenza a Heidelberg dove frequentò un semestre. Sofferente fin dall’adolescenza, gli venne diagnosticata una malattia respiratoria cronica che - com’egli afferma nell’Autobiografia filosofica - ne ha condizionato le decisioni più importanti. Lasciati gli studi giuridici, dal 1902 al 1908 studiò medicina a Berlino, Gottinga e Heidelberg. Conseguito il titolo di dottore in medicina, Jaspers entrò nella clinica psichiatrica di Heidelberg, dove, partecipando attivamente alle discussioni e ai seminari che si svolgevano abitualmente tra i medici della clinica, trovò il «fondamento» della sua esistenza scientifica, ma anche i primi stimoli per il suo futuro impegno filosofico. Importante fu l’incontro con Gertrud Mayer, sorella del suo collega di studi e amico Ernst, con la quale si sposò nel 1910. Di famiglia ebrea, da tempo insediata in Germania, Gertrud condivideva con Jaspers l’interesse per la psichiatria e la filosofia. Ciò che affascinò Jaspers fu soprattutto la sua personalità, «la realtà di un’anima che non si faceva illusioni», che sapeva «soffrire in silenzio» e riusciva a unire alla serietà, alla malinconia, alla maturità, l’impulsività e l’entusiasmo della giovinezza. Il rapporto con Gertrud avvicinò Jaspers alla filosofia in una maniera completamente nuova. Nel 1913, lo stesso anno in cui venne pubblicata l’Allgemeine Psychopathologie (Psicopatologia generale), Jaspers, sostenuto da Windelband, conseguì la libera docenza in psicologia e nel 1916 divenne professore straordinario di psicologia a Heidelberg. Dopo la pubblicazione nel 1919 della Psychologie der Weltanschuungen (Psicologia delle visioni del mondo), che segna la svolta verso la filosofia, nel 1921 egli venne nominato professore straordinario di filosofia (ordinario dall’anno successivo) e pronunciò il discorso commemorativo di Max Weber, che aveva conosciuto fin dal 1909, traendone non pochi importanti suggerimenti teorici per le proprie ricerche. Nel 1932 pubblicò la sua opera filosofica principale; i tre libri di Philosophie, I: Philosophische Weltorientierung, Il: Existenzerhellung, III. Metaphysik (Filosofia: I. Orientazione filosofica nel mondo, II. Chiarificazione dell’esistenza, III. Metafisica ), facendola precedere nel 1931, come un volumetto a sé nella collana «Göschen» di de Gruyter, Die geistige Situation der Zeit (La situazione spirituale del tempo). Intanto, fin dalla primavera del 1920, a Friburgo, in occasione del sessantunesimo compleanno di Husserl, Jaspers aveva stretto amicizia con Heidegger, che negli anni successivi più volte ospitò a casa sua a Heidelberg. L’amicizia, nata dal comune desiderio di una filosofia antiaccademica, consolidatasi attraverso frequenti e intense discussioni, entrò in crisi nel 1933, a seguito dell’adesione di Heidegger al regime nazista, e nel 1936 si interruppe completamente la loro corrispondenza. Guardato con sospetto dal regime a causa dell’origine ebraica di Gertrud, Jaspers nel 1933 venne escluso dagli incarichi istituzionali nell’università e nel 1937 anche dall’insegnamento, mentre nel 1938 ricevette il divieto di pubblicare. Cominciarono allora gli anni dell’isolamento o dell’emigrazione interna (1939-1944). Terminata la guerra con la catastrofe della Germania, Jaspers venne chiamato a far parte della «Commissione dei tredici» per la riapertura dell’università di Heidelberg, istituita sotto l’egida del Counter Intelligence Corps. Nel semestre invernale 1945-46 egli tenne il corso di lezioni su «La situazione spirituale in Germania», da cui scaturì nel 1946 il coraggioso scritto sulla Schuldfrage (La questione della colpa). L’anno successivo pubblicò Von der Wahrheit (Sulla verità), che avrebbe dovuto costituire il primo volume di una esposizione sistematica della sua filosofia, e tenne una serie di lezioni a Basilea dove gli venne offerta una cattedra cui fu nominato nel mese di dicembre. Agli inizi di gennaio del 1948 ebbe uno scontro con Alfred Weber e altri membri della «Commissione dei tredici» sulla critica del nazionalismo e sulla centralità dell’idea di libertà nella politica tedesca e alla fine di febbraio decise, con Gertrud, di trasferirsi a Basilea. Nel 1958 ottenne il premio per la pace del «Deutsches Buchhandeln» e nel 1959 gli vennero conferiti il premio Erasmus e le lauree honoris causa all’università di Parigi e di Ginevra. Si spense il 26 febbraio 1969.
***tra le altre cose, Jaspers fu il relatore di laurea di Hannah Arendt, la quale si laureò presentando una dissertazione intitolata: "Il concetto di amore in Agostino"
FEDERICO LEONI:
insegna Antropologia filosofica all’Università di Verona. È condirettore con Riccardo Panattoni del Centro di ricerca per la filosofia e la psicoanalisi “Tiresia” e, con Massimo Recalcati, di “LETTERa”, rivista dell’Associazione Lacaniana Italiana di psicoanalisi.
JAPSERS:
Dopo aver frequentato il liceo classico a Oldenburg, nel 1901 si iscrisse alla Facoltà di Giurisprudenza a Heidelberg dove frequentò un semestre. Sofferente fin dall’adolescenza, gli venne diagnosticata una malattia respiratoria cronica che - com’egli afferma nell’Autobiografia filosofica - ne ha condizionato le decisioni più importanti. Lasciati gli studi giuridici, dal 1902 al 1908 studiò medicina a Berlino, Gottinga e Heidelberg. Conseguito il titolo di dottore in medicina, Jaspers entrò nella clinica psichiatrica di Heidelberg, dove, partecipando attivamente alle discussioni e ai seminari che si svolgevano abitualmente tra i medici della clinica, trovò il «fondamento» della sua esistenza scientifica, ma anche i primi stimoli per il suo futuro impegno filosofico. Importante fu l’incontro con Gertrud Mayer, sorella del suo collega di studi e amico Ernst, con la quale si sposò nel 1910. Di famiglia ebrea, da tempo insediata in Germania, Gertrud condivideva con Jaspers l’interesse per la psichiatria e la filosofia. Ciò che affascinò Jaspers fu soprattutto la sua personalità, «la realtà di un’anima che non si faceva illusioni», che sapeva «soffrire in silenzio» e riusciva a unire alla serietà, alla malinconia, alla maturità, l’impulsività e l’entusiasmo della giovinezza. Il rapporto con Gertrud avvicinò Jaspers alla filosofia in una maniera completamente nuova. Nel 1913, lo stesso anno in cui venne pubblicata l’Allgemeine Psychopathologie (Psicopatologia generale), Jaspers, sostenuto da Windelband, conseguì la libera docenza in psicologia e nel 1916 divenne professore straordinario di psicologia a Heidelberg. Dopo la pubblicazione nel 1919 della Psychologie der Weltanschuungen (Psicologia delle visioni del mondo), che segna la svolta verso la filosofia, nel 1921 egli venne nominato professore straordinario di filosofia (ordinario dall’anno successivo) e pronunciò il discorso commemorativo di Max Weber, che aveva conosciuto fin dal 1909, traendone non pochi importanti suggerimenti teorici per le proprie ricerche. Nel 1932 pubblicò la sua opera filosofica principale; i tre libri di Philosophie, I: Philosophische Weltorientierung, Il: Existenzerhellung, III. Metaphysik (Filosofia: I. Orientazione filosofica nel mondo, II. Chiarificazione dell’esistenza, III. Metafisica ), facendola precedere nel 1931, come un volumetto a sé nella collana «Göschen» di de Gruyter, Die geistige Situation der Zeit (La situazione spirituale del tempo). Intanto, fin dalla primavera del 1920, a Friburgo, in occasione del sessantunesimo compleanno di Husserl, Jaspers aveva stretto amicizia con Heidegger, che negli anni successivi più volte ospitò a casa sua a Heidelberg. L’amicizia, nata dal comune desiderio di una filosofia antiaccademica, consolidatasi attraverso frequenti e intense discussioni, entrò in crisi nel 1933, a seguito dell’adesione di Heidegger al regime nazista, e nel 1936 si interruppe completamente la loro corrispondenza. Guardato con sospetto dal regime a causa dell’origine ebraica di Gertrud, Jaspers nel 1933 venne escluso dagli incarichi istituzionali nell’università e nel 1937 anche dall’insegnamento, mentre nel 1938 ricevette il divieto di pubblicare. Cominciarono allora gli anni dell’isolamento o dell’emigrazione interna (1939-1944). Terminata la guerra con la catastrofe della Germania, Jaspers venne chiamato a far parte della «Commissione dei tredici» per la riapertura dell’università di Heidelberg, istituita sotto l’egida del Counter Intelligence Corps. Nel semestre invernale 1945-46 egli tenne il corso di lezioni su «La situazione spirituale in Germania», da cui scaturì nel 1946 il coraggioso scritto sulla Schuldfrage (La questione della colpa). L’anno successivo pubblicò Von der Wahrheit (Sulla verità), che avrebbe dovuto costituire il primo volume di una esposizione sistematica della sua filosofia, e tenne una serie di lezioni a Basilea dove gli venne offerta una cattedra cui fu nominato nel mese di dicembre. Agli inizi di gennaio del 1948 ebbe uno scontro con Alfred Weber e altri membri della «Commissione dei tredici» sulla critica del nazionalismo e sulla centralità dell’idea di libertà nella politica tedesca e alla fine di febbraio decise, con Gertrud, di trasferirsi a Basilea. Nel 1958 ottenne il premio per la pace del «Deutsches Buchhandeln» e nel 1959 gli vennero conferiti il premio Erasmus e le lauree honoris causa all’università di Parigi e di Ginevra. Si spense il 26 febbraio 1969.
***tra le altre cose, Jaspers fu il relatore di laurea di Hannah Arendt, la quale si laureò presentando una dissertazione intitolata: "Il concetto di amore in Agostino"
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SOno un laico francescano e grazie al prof.Agamben sto capendo bene il francescanesimo!
ha avuto modo di leggere il libro al quale allude, in questo intervento, il professor Agamben?
Da ascoltare e riascoltare
Spagnolo . Volevo ascoltarlo perché ne ha parlato Taleb
Come parla lento facendo pause notevoli . Forse per fare capire bene le sue teorie .
Come parla lento facendo pause notevoli . Forse per fare capire bene le sue teorie .
l'elemento retorico e il vezzo oratorio, negli studiosi abituati a parlare in pubblico, diventano tutt'uno col movimento del pensiero. Al pari dei grandi attori (penso ad Eduardo), i "silenzi" sono un eloquente prosieguo del discorso, non meno che espedienti utili a predare l'attenzione
Ottima lezione, grazie!
Invenzione significa che non è un’ontologia, ma un’essenza che sta in piedi sulla parola, e lo dice proprio lui! Credevo foste anarchici, di retaggio, ma innalzare Recalcati a tribuno della libertà significa che non avete le idee chiare, o meglio da esse ne siete ancora tiranneggiati. Io non ho peli sulla lingua come non ho coscienza né inconscio e un mese fa l’ho incrociato per la strada. Gli ho detto che il soggetto non è l’oggetto, che la “verità” è Max Stirner, non Marx. E lui è sgattaiolato via. Ecco tutto.
siamo anzitutto curiosi; ci piace ascoltare anche chi dice cose su cui non siamo d'accordo. Quando poi si tratta di studiosi che parlano di argomenti che non conosciamo approfonditamente, il nostro ascolto si fa ancora più silenzioso, rispettoso e riflessivo: siamo anarchici.
@@inoperoscio bisogna essere “unici”, ossia arcianarchici. Il rispetto è per l’autorità, per la gerarchia, la cordialità per chi se la merita. E Recalcati, vi posso ribadire per rapporto diretto personale, non ne merita nessuno dei due. È un coglione ed uno psicosbirro ipocrita.
se non ho capito male, l'istinto di morte viene solo descritto, non spiegato
si tratta di una panoramica introduttiva
Una lectio chiara e profonda come nello stile del Prof.Recalcati, molto utili e interessanti gli approfondimenti inseriti, grazie.
Molto interessante, grazie!!
Rinunciare al diritto potrebbe significare fare in modo di assumere la correctio legis come possibilità di uno jus sempre istituendo, che divenga ospitalità nel senso di Dertida, così da inserire l'idea che la legge è per l'uomo r non il contrario?
più che "rinunciare" al diritto si tratta di "destituirlo" e cioè "disattivarlo": renderlo "inoperante". Aprire ad una politica della "potenza destituente". Non posso chiarire qui cosa questo significhi; le posso però consigliare la lettura della serie "Homo sacer". In particolare, quanto a questi temi, "L'uso dei corpi" e "Altissima povertà". Legga anche "Il tempo che resta". Se poi la cosa le interessa particolarmente, legga anche "Per la critica della violenza" di Benjamin
Certo, grazie
Ho appena visto il suo canale: Lei è una professoressa! Se vuole può scrivermi su Facebook e possiamo discuterne... Nei commenti di TH-cam, anche volendo, non è oggettivamente possibile. Saluti
Beh, bellissimo a 2:19 : "....mi puo' rifare 'a me piace dire' ?". L'attimo reiterato come " φανερή επανεμφάνηση τοῦ αἰῶνος", evidente riapparire dell' eterno.
grazie!
24:14 "...il bambino non potrà mai coincidere con l'immagine dello specchio". Questo punto viene preso come un'ovvietà, e invece dovrebbe essere problematizzato. Per la filosofia ermetica, all'origine non c'è un soggetto distinto dall'universo, e la riunificazione del soggetto scisso caratteristico della coscienza "normale" *è* possibile. Eppure questa lacuna, per quanto grande, non dovrebbe essere presa come uno iato insuperabile. Chi oggi studia magia non dovrebbe snobbare Lacan e Freud pensando che psicoanalisi ed ermetismo sono incompatibili sulla base delle differenze. Differenze che purtroppo vengono sempre messe in primo piano proprio dagli psicoanalisti, i quali, avendo già abbastanza difficoltà a farsi prendere sul serio in un mondo scientista, fanno di tutto per nascondere una parentela scomoda. In realtà, è proprio nascosta tra le righe nell'insegnamento di Lacan che si trova la comprensione più strutturata del pensiero, quindi della Cabala, del Neoplatonismo, addirittura del Rosicrucianesimo. Lacan resistette a lungo quest'impulso carsico, che guidava le sue investigazioni come un contraltare, ma alla fine della sua vita (dal Seminario XXIII) abbracciò Joyce al di là di Freud e divenne a tutti gli effetti un pensatore ermetico.
***NON DIMENTICARE di ISCRIVERTI al canale, METTERE UN "LIKE" e COMMENTARE; ci aiuterai - a costo zero - e solleciterai la pubblicazione di nuovo materiale inedito.
Apprezzatissimo da parte mia. Grazie. Galimberti sempre gradito. Musica evocativa...
Ma cosa ho appena ascoltato?! Senza parole, immenso!
tra l'altro hanno da poco ripubblicato il libro di Peragalli :-)
Un uomo di merda che durante la pandeminchia ha gettato miserabilmente la maschera. E dire che anni fa lo ascoltavo e pure lo apprezzavo. Galimberti, pessimo personaggio
Mentre la Psicologia impone pro salute psicofisica dell'individuo l'amore per se stesso escludendo la vita in Spirito, la legge di Dio impone pro salute psicofisica con l'aggiunta di quella spirituale l'amore per il prossimo, ovvero l'esatto contrario dall'affermazione materialistica psicologica: Che esclude Dio La scelta però è personale (soli si nasce e soli si muore)
Ho messo il like , ma con tutta la pazienza del mondo non è possibile che interrompano il video con una pubblicità ogni cinque minuti .
sentite: le pubblicità si schippano. Posso levarne un paio ma perchè possa dedicare tempo alla ricerca di materiale e alla pubblicazione, ho bisogno di remunerazione. Potete abbonarvi al canale, in alternativa, e la pubblicità non ci sarà
comunque grazie per il like e per la pazienza
ho controllato ed effettivamente avevi ragione: non mi ero curato di gestire la cosa e YT ha esagerato di default, per così dire. Ciao
Galimberti non è un dialettico, la verità la trova lui e basta. C'è qualcosa di buono nella divulgazione dei miti, ma le interpretazioni sono e devono essere molteplici. Non mi piace per niente la sua posizione ideologizzante, Cartesio non è un profeta -per sua stessa asserzione- cmq mi sono stufata di tutte queste pubblicità 😢
ho controllato ed effettivamente avevi ragione: non mi ero curato di gestire la cosa e YT ha esagerato di default, per così dire. Ciao
commentate e mettete un LIKE.... mi scuso se la pubblicità può risultare invadente. sto risparmiando per un microfono, strumento che mi sarà necessario a dare una nuova veste al canale. Prendete le interruzioni pubblicitarie per ciò che sono: una forma di aiuto al canale! un saluto a tutti!
Ggggggggggggggggggggggggggggggggggggggggggggggggggggggggggggggggggggggggggggggggggggggggggggggggggggggggggggggggggggggggggggggggghiig
Grazie pe avere postato la conferenza però: O Cacciari o musica. La musica all'inizio disturba molto
Heidegger, sfacciatamente antisemita e minimizzatore delle camere a gas dove sono stati assassinati anche 1.500.000 di bambini! Come Céline (filonazista e noto antisemita) ha infangato la letteratura con i suoi libelli, così Heidegger ha infangato la filosofia con i suoi Quaderni neri!
quindi che proponi? non studiamo più Heidegger?
@@inoperoscio Vedo che resti "impermeabile" alla questione di fondo: Heidegger ha infangato oppure no la filosofia con le cose che ha scritto nei Quaderni neri? È a questa domanda che devi trovare il coraggio di rispondere. Non puoi continuare ad eluderla.
In "Heidegger e gli ebrei", Donatella di Cesare ricostruisce una breve storia dell'antisemitismo nella filosofia. Si tratta di alcuni dei più grandi protagonisti della storia del pensiero. L'antisemitismo è stato e continua ad essere un fenomeno abbietto: come non essere d'accordo? ma il compito del filosofo rimane quello indicato da un grande ebreo eterodosso: Non ridere, non lugere neque detestari sed intelligere. La filosofia di Heidegger è stata inficiata dal suo nazismo? cosa significa questa domanda? che non dovremmo più studiare Heidegger o che dovremmo consegnarlo alla damnatio memoriae? la mia risposta è No! Studio Aristotele anche se aveva schiavi, era un pederasta e riteneva l'aristocrazia il sistema politico preferibile. Leggo e studio Hegel, Lutero e molti altri filosofi che non nascondevano certo il proprio antisemitismo. Secondo me la tua domanda è semplicemente mal posta. Se mi chiedessi: sei deluso dal fatto che un così grande filosofo sia stato un uomo tanto piccolo da aver impedito l'accesso alla biblioteca universitaria al suo maestro, dopo esser diventato rettore? Ti risponderei: si! Ma a fronte della pochezza umana, rimane una grande filosofia (criticabile sotto molti punti di vista: il mio "canale" è pieno di interventi di autori che hanno criticato apertamente Heidegger o che, invece, hanno cercato "contravveleni" a certa parte della sua filosofia). Per concludere: io sono "impermeabile" ai roghi; mi interessa capire e trovo insopportabili le crocifissioni, tanto più quelle "facili", fatte a furor di popolo. (alla fine mi hai costretto a scivere uno di quei papiri che trovo tanto fuori luogo sotto i video di TH-cam.... pazienza! spero di essermi spiegato)
e in ogni caso, i commenti mi fanno piacere, anche quando non mi trovo d'accordo con quanto espongono.
@@inoperoscio Anche l'illuminista Voltaire fu un antisemita convinto. Che grande incrinatura ebbe. Chissà perché poi in quasi tutte le edizioni del suo Vocabolario filosofico hanno fatto sparire la voce "giudeo", quella appunto dove attaccava gli Ebrei
"Eredità avvelenata" è la definizione giusta, azzeccata! Con le cose indecenti che Heidegger ha scritto contro gli Ebrei e su le camere a gas (le minimizza) nei Quaderni neri, il filosofo cala un'ombra pesantissima anche su tutta la sua filosofia precedente che diventa "hundescheibe", prendendo in prestito una definizione sulla cultura di Brecht e poi adoperata da Adorno ne La dialettica negativa.
“Non sottoscrivere nè proscrivere”
@@inoperoscio Troppo comodo. Bisogna prendere posizione...di condanna netta.
Se fossi lì ti abbraccerei...
Se fossi lì ti abbraccerei...
Si legga quanto Heidegger ha scritto di grave, gravissimo nei Quaderni neri sulle camere a gas (le minimizza!) e sugli Ebrei votati, secondo lui, addirittura all'auto-annientamento. Si capirà allora perché tutto il resto della sua filosofia diventa "hundescheibe" per usare un'espressione forte di Brecht e ripresa da Adorno ne La dialettica negativa. E a proposito di Adorno, significativo quanto ha scritto sempre ne La dialettica negativa: "Auschwitz ha dimostrato inconfutabilmente il fallimento della cultura. Il fatto che potesse succedere in mezzo a tutta la tradizione della filosofia (...) dice che lo spirito non sia riuscito a raggiungere e modificare gli uomini." "Tutta la cultura dopo Auschwitz, compresa la critica urgente ad essa, è spazzatura." Figurarsi dunque le gravissime (per non dire infami) cose scritte da Heidegger nei Quaderni neri sugli Ebrei e le camere a gas. Fanno diventare la sua filosofia "spazzatura", riflessione non più attendibile visto che lo hanno portato a scrivere cose disumane nei confronti degli Ebrei.
Ma con chi ce l'ha? se ce l'ha con me, diciamo che un' idea di chi siano e abbiano scritto, tanto Heidegger che Adorno, ce l'ho. Se si sta rivolgendo alla Di Cesare, non credo ci sia nulla che possa insegnarle su questi argomenti. Rimane la questione su cui le ho risposto in un suo precedente: certe tematiche non meritano d'essere discussi nei commenti di TH-cam, già solo perchè è impossibile farlo. Prima o poi farò una diretta o un podcast... sto cercando interlocutori. Se la questione le interessa, se ne può parlare. Se conosce altri che, preparati in materia, possano partecipare, li faccia mettere in contatto con me.
@@inoperoscio Perché dovrei avercela con Lei, scusi? La sua è una insinuazione fuori luogo. Cerco di dare solo un contributo alla discussione, se non è gradito me lo dica. Lei stesso mi ha invitato a scrivere. Quanto alla professoressa Di Cesare è a lei che si deve l'introduzione commentata dei Quaderni neri in Italia. Dunque onore al merito. Ma soprattutto non voglio insegnare nulla a nessuno, cerco dei riscontri costruttivi non degli ammonimenti o dei consigli paternalistici.
@@inoperoscio Io ce l'ho solo con Heidegger, per le cose gravissime (diciamo pure infami) che ha scritto sugli Ebrei nei Quaderni neri. Giusto per chiarire ancora una volta.
Segnalazione: rispondo a Roscio ma i messaggi non compaiono.
compaiono.... scivi pure
@@inoperoscio Volentieri ma non li vedo. Una risposta ad un tuo riscontro cominciava così: "Leggi quanto Heidegger ha scritto di infame nei Quaderni neri sulle camere a gas (le minimizza!)..." Non la vedo più.
L'Essere per me coincide con l'universo, con tutto ciò che è stato che è e sarà. Heidegger invece sembra intenderlo come un'entità astratta che precede l'uomo, che lo fonda.
Leggi l'introduzione ad Heidegger di Vattimo (Laterza). Poi comincia a studiare le lezioni pubblicate di Heidegger, "Essere e tempo", "Introduzione alla metafisica"; "Contributi alla filosofia".... e quanto ti "sembra" Heidegger voglia intendere verrà a chiarirsi.
@@inoperoscio Leggi quanto Heidegger ha scritto di infame nei Quaderni neri sulle camere a gas (le minimizza!) e sugli Ebrei votati, secondo lui, addirittura all'auto-annientamento. E capirai perché tutto il resto della sua filosofia diventa "merda di cane", per usare un'espressione di Brecht e ripresa da Adorno ne La dialettica negativa.
@@inoperoscio Ho dato una risposta ma non compare. Come mai, capricci dell'algoritmo?
Si fa dell'Essere una sorta di feticcio che surclassa l'uomo che lo ha creato.
è una critica che fanno in molti, ma si dovrebbe argomentarla!
@@inoperoscio È già completa così.
Ma l'Essere, così come Dio, è un dispositivo concettuale: posto, inventato, creato, pensato dalla mente umana. L'Essere non è un'entità superiore che viene prima dell'uomo ma è sua creatura. Sua creatura speculativa.
sono questioni che hanno impegnato l'intera storia della filosofia: quella antica per un verso, quella moderna per un altro, fino a quella contemporanea. Sentenziare su una questione simile, senza chiarire cosa si voglia intendere con argomenti solidi, è un' operazione sostanzialmente antifilosofica. D'altro canto, un commento sotto un video non può contenere un trattato. Scrivi un libro
@@inoperoscio E tu lo hai scritto un libro?
Grande Adoro prof. Severino adoro Cacciari❤❤❤❤
Vorrei conoscere meglio il suo pensiero.
leggi: "Marxismo e filosofia della Praxis" di Marcello Mustè (Viella edizioni)
Una donna col cervello ❤
La miglior spiegazione del pensiero di Spinoza che si possa trovare su TH-cam!
Sono l’unico a pensare che questa donna abbia un fascino straordinario?
E sempre immenso il piacere d'ascoltare un grande maestro parlare così umilmente della sua vita , dei suoi affetti . E un uomo d'amare per sempre. ❤❤❤dovunque nell'eterno Lei sia Prof. Ascolterò e conserverò le sue parole nel mio 💓❤️
Complimenti Zavoli , unico intervento ultimo sensato e coraggioso . Condivido . ❤❤❤
Ammiro immensamente il Prof. Merita altra platea , e meglio sentire solo Lui il Magnifico. Lo abbraccio dovunque sia. Per me nel mio cuore . Grazie comunque per trasmettere questo video. Che tristezza dopo di Lui niente
Nn se capisce nca
th-cam.com/video/toMJeVkGiVk/w-d-xo.htmlsi=8H4trh9Td21fnmgD
Dio esce dalla porta e rientra dalla finestra.
Un babbo orgoglioso dei figli, come tutti i Padri. Che nostalgia di quest'uomo grande.
non proprio tutti.... :-)
❤Il più grande filosofo del novecento ed oltre...e pensare che è stato un italiano😢!! Bella riconoscenza da questa Italia ancora in piena ed attivissima controriforma dal '500 ai gg ns😢
Faccio molta fatica a seguirlo, a cogliere il punto innovativo del suo pensiero.
l'unico consiglio che mi sento di darti è di leggere i suoi libri... inizia con la sua autobiografia; è un'opera nella quale Negri dedica intere sezioni alla ricostruzione del proprio percorso filosofico. Può essere un buon viatico per affrontare le opere propriamente politico-filosofiche.
Bennato cantava: ..."..ciurma, questo silenzio cos'è,p sveglia tutti a rapporto da me...io sono il professore della rivoluzione,della pirateria io sono la teoria il faro illuminante.....ma lo capite o no??!! .per scuotere la gente non bastano i discorsi ci vogliono le bombe...i soldi di papà li spendo tutti qua a combattere sul fronte..." Le strofe sono un po' disordinate rispetto all' originale Sono convinta parlasse di Negri ...teoria delll' ANARCHIA - AUTONOMIA OPERAIA
Grazie
Pessimo.