La zattera autogonfiabile - Corso di vela SVN - IO Navigo -4K

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  • เผยแพร่เมื่อ 6 มิ.ย. 2019
  • Per parlare della zattera autogonfiabile, Solovelanet ha invitato un' esperto del settore sopravvivenza e sicurezza, Paolo Vianson. Vianson è il responsabile dei corsi di sicurezza in mare per lo Yacht Club Italiano. Il video mira a dare quelle nozioni utili a poter usare la zattera autogonfiabile in caso di bisogno, cosa che pochissimi velisti sanno realmente fare.
    Anche in questo caso Solovelanet con IO Navigo è stato ospite di Cala dei Sardi il bel marina nel golfo di Cugnana nella Sardegna nord orientale e il supporto per la realizzazione del video è stato fornito da NSS Charter.
    Link all'articolo di approfondimento - bit.ly/2WCVNr3
    www.solovela.net
    www.caladeisardi.it/
    Il video è stato girato partendo dalla base di Cala dei Sardi di SVN Solovelanet - www.caladeisardi.it/
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  • กีฬา

ความคิดเห็น • 36

  • @solovelanet
    @solovelanet  2 ปีที่แล้ว +1

    A questo link puoi scaricare l'articolo *La zattera* bit.ly/2WCVNr3 buona lettura

    • @Alberto_and_the_Solent
      @Alberto_and_the_Solent 2 ปีที่แล้ว

      Purtroppo i link non funzionano. Stesso discorso per il video sull'Epirb.

  • @robertobeghe4323
    @robertobeghe4323 ปีที่แล้ว

    Grazie Sig. Anzellotti dei vostri video. sono sempre molto interessanti e soprattutto utili. Li sto salvando così come salvo i relativi articoli. Pur essendo un velista prettamente estivo é sempre bene avere tutte le nozioni che trasmettete. Come si dice sempre la sicurezza innanzitutto. Vi aspetto al prossimo video.

  • @enxiaozhuo7165
    @enxiaozhuo7165 7 หลายเดือนก่อน

    video fatto bene e non sapevo tutti questi particolari

  • @ferdinandomedea
    @ferdinandomedea 5 ปีที่แล้ว +7

    Gentile e stimato sig. Maurizio desidero prima di tutto complimentarmi con lei per il suo operato, la sto seguendo con piacere nei suoi corsi di vela, ho 75 anni e navigo da 60 e mi creda quando le dico che non si finisce mai di imparare.
    Fin da giovane ho pensato che la barca , in particolare la barca a vela fin che sta a galla è la maggior sicurezza per noi, è ho sempre avuto l'impressione che forse non si è fatto abbastanza per tenerle a galla, in realtà il peso del bulbo e del motore sono le principale cause di affondamento, se si prevedessero sotto i materassi dei cuscini autogonfiabili, collegate eventualmente ad un'unica bombola potrebbero, contenuti e protetti allo stesso interno dell'imbarcazione, garantire la galleggiabilità anche se a pelo d'acqua, consentendo ai naufraghi una importante probabilità di sopravvivenza. Mi farebbe piacere sapere cosa ne pensa.
    Un cordiale saluto, e di nuovo complimenti. ferdiNando

    • @solovelanet
      @solovelanet  5 ปีที่แล้ว +4

      La ringrazio innanzi tutto per le sue parole e per la loro forma, elegante e sintetica.
      Lei ha sicuramente ragione, l’obiettivo numero 1 in caso di naufragio dovrebbe essere quello di poter rimanere sull’imbarcazione, scendere sulla zattera significa perdere una percentuale di possibilità di sopravvivenza che potrebbe essere anche elevata. Percentuale che varia al variare di molti fattori contingenti che contribuiscono alla dinamica del naufragio.
      In linea teorica, l’idea di mettere degli air bag all’interno dei gavoni delle barche che entrino in funzione a contatto con l’acqua salata, come accade con i giubbotti salvagente gonfiabili, attivando l'apertura di palloni di volume sufficiente a garantire la non affondabilità dell’imbarcazione, non è illogica e sicuramente raggiungerebbe lo scopo, ma considerazioni legate al marketing ne impediscono la realizzazione.
      Negli anni 90 e primo decennio del nuovo millennio, un gentilissimo ingegnere appassionato di vela aveva iniziato l’importazione delle imbarcazioni Etap in Liguria. Barche belghe, dotate di doppio scafo riempito di poliuretano espanso, scafi inaffondabili. Noi di Solovelanet fummo invitati alle prove di galleggiabilità e constatammo che la barca rimaneva a galla anche nel momento in cui era piena d’acqua, eppure, il cantiere fu uno dei primi a fallire all’inizio della crisi. Il problema era che nessuno era disposto a pagare quel tanto in più richiesto dal produttore per coprire i costi del doppio stampo e, ancora di più, nessuno era disposto a rinunciare al volume dei gavoni che, in quel caso, erano soltanto leggermente più piccoli dei gavoni normali. Creare un sistema air bag per le barche significherebbe aumentarne in modo consistente il prezzo finale ( ci vorrebbe uno studio accurato, dei test, dei brevetti e quindi la realizzazione con materiali di qualità del sistema) e, soprattutto, significherebbe che all’interno dei gavoni non si potrebbe mettere nulla, perché questi dovrebbero essere liberi per far aprire i palloni in caso contrario, questi, potrebbero diventare dei grandi cannoni ad aria compressa che lanciano oggetti di una misura e peso variabile in giro per la barca nel momento in cui si aprono.
      A tutto ciò deve aggiungere il fatto che la casistica di incidenti che vedono l’affondamento della barca e che hanno portato a vittime, sono pochissimi. In Mediterraneo, dove navigano la maggior parte delle barche a vela, quasi inesistenti. L’evento naufragio - affondamento - perdita di vite umane, è quasi un’esclusiva delle navigazioni d’altura in oceano.
      Maurizio Anzillotti

    • @ferdinandomedea
      @ferdinandomedea 5 ปีที่แล้ว

      @@solovelanet La ringrazio per la sua cortesia e sollecitudine, francamente io pensavo a una cosa molto più semplice, un accessorio vendibile separatamente simile a un materassino autogonfiabile da inserire sotto i materassi dell'imbarcazione (non nei gavoni) con varie misure in modo da poterle adattare con facilità su qualsiasi barca anche in un secondo momento, a costi contenuti e senza rischio di esplodere, come un airbag per la nautica, cosa ne pensa?

    • @solovelanet
      @solovelanet  5 ปีที่แล้ว +2

      @@ferdinandomedea Mi spiace non avevo capito bene la domanda.
      Personalmente ritengo che un prodotto del genere non troverebbe un mercato, come le dicevo prima, le persone non avvertono l’eventualità di un naufragio come un pericolo reale e, in molti casi non hanno torto. Se ci riferiamo a chi naviga in Italia, solitamente si naviga a poche miglia da costa. Se consideriamo che l’affondamento dell’imbarcazione può essere determinato dolo da due cause, falla grave (urto contro scogli, contro UFO, distacco della chiglia) o incendio: dove il primo si verifica, solitamente, nelle vicinanze di terra e in oltre il novanta per cento dei casi si risolve con l’imbarco dell’equipaggio sul tender o il pronto arrivo della motovedetta. Solo in pochi devono ricorrere alla zattera autogonfiabile. Nel secondo caso, il sistema ipotizzato sarebbe inutile perché i palloni scoppierebbero sotto l’azione del fuoco. Poi rimarrebbero pochi casi di persone più esperte che navigano su lunghe rotte anche in Mediterraneo e che sono realmente esposte al pericolo di naufragio, ma queste, non credo che siano in un mero sufficiente a giustificare economicamente la creazione di un prodotto come da lei ipotizzato. Si è calcolato che l’ 85% dei velisti italiani non raggiunge le 200 miglia di navigazione a stagione.
      Quella che le ho esposto, logicamente, è solo una mia opinione del tutto personale e potrebbe essere errata.
      Maurizio Anzillotti

    • @ferdinandomedea
      @ferdinandomedea 5 ปีที่แล้ว +1

      @@solovelanet Grazie di nuovo ho apprezzato le sue considerazioni e buon vento

  • @mauriziomoccia2565
    @mauriziomoccia2565 5 ปีที่แล้ว

    Grande Paolo Vianson, ho fatto il corso a Genova veramente utile e lo consiglio a tutti i naviganti veramente professionale!!! Grazie Paolo.

  • @alessandroooook
    @alessandroooook 2 ปีที่แล้ว +1

    Video interessantissimo

  • @daniesxyz
    @daniesxyz 5 ปีที่แล้ว +2

    ottimo e utilissimo video. grazie mille.

  • @claudiocorsale2531
    @claudiocorsale2531 5 ปีที่แล้ว +1

    Complimenti ! ...Molto utile e ben fatto. Grazie

  • @stefanodegresti3791
    @stefanodegresti3791 ปีที่แล้ว

    Video molto utile,grazie

  • @christianmelis8702
    @christianmelis8702 3 ปีที่แล้ว

    Grande Paolo, persona molto qualificata

  • @Emmapergliamici
    @Emmapergliamici ปีที่แล้ว

    bellissimo video....tutto ciò che non ti dicono al corso! a volte penso che sia stato meglio fare da autodidatta almeno sapevo che c'era da studiare di più

  • @marcellofariselli3146
    @marcellofariselli3146 3 ปีที่แล้ว +3

    Complimenti! Video ben fatto, chiaro e molto utile. Dovrebbe essere obbligatorio come prova durante la scuola nautica per prendere la patente. Grazie.

  • @filippobagnati1160
    @filippobagnati1160 2 ปีที่แล้ว

    Complimenti ben fatto

  • @mistergim79
    @mistergim79 5 ปีที่แล้ว +1

    perfetto

  • @pietromarturano7617
    @pietromarturano7617 5 ปีที่แล้ว

    Grazie per il video. Volevo fare una domanda, ma in caso non si potrebbe usare il tender pure come appoggio?

    • @solovelanet
      @solovelanet  5 ปีที่แล้ว +4

      Risponde Paolo Vianson - Se si ha il tempo di organizzare anche il tender questo sarà sicuramente un supporto prezioso. Solitamente il tender è utilizzato per stivare un maggior numero di provviste e scorte di acqua. Un esempio ne è la coppia di velisti che è rimasta alla deriva per 4 mesi e si è salvata perché prima dell'affondamento della loro barca erano riusciti a mettere due taniche d'acqua e molti viveri sul tender che tenevano legato alla zattera.

    • @pietromarturano7617
      @pietromarturano7617 5 ปีที่แล้ว

      Grazie

  • @valeriovincenti9212
    @valeriovincenti9212 4 ปีที่แล้ว

    Video molto informativo ed esauriente. Vorrei chiedere se le stesse dotazioni illustrate sono presenti in tutte le zattere, indipendentemente dal produttore. Grazie!

    • @solovelanet
      @solovelanet  4 ปีที่แล้ว +1

      Di base le dotazioni sono le stesse perché dipendono dalla legislazione del paese in cui è immatricolata la barca, ci sono alcune dotazioni facoltative che possono essere o meno presenti, ma quello che cambia molto è la qualità di queste. Ci sono delle zattere che hanno dotazioni di buona qualità e altre che, invece, sono molto carenti.

    • @valeriovincenti9212
      @valeriovincenti9212 4 ปีที่แล้ว

      Grazie per la risposta!

    • @gabrielemanfre5184
      @gabrielemanfre5184 3 ปีที่แล้ว

      Sicuramente ne comprerò una però la migliore di qualità

    • @gabrielemanfre5184
      @gabrielemanfre5184 3 ปีที่แล้ว

      Ovviamente tutto made in italy

  • @walteragarici4944
    @walteragarici4944 4 ปีที่แล้ว +1

    Posso sapere la marca della zattera usata nel vostro interessante servizio?

    • @solovelanet
      @solovelanet  4 ปีที่แล้ว +1

      Le zattere da noi utilizzate per questa lezione di IO Navigo, come riportato nell'articolo d'approfondimento scaricabile dal link nella finestra sotto il video, sono della Sea Safe, una ditta francese, importata in Italia da www.noleggiozattere.it, società che noleggia le zattere anche per un solo giorno.

    • @walteragarici4944
      @walteragarici4944 4 ปีที่แล้ว +1

      @@solovelanet grazie per la vostra gentilezza e disponibilità

  • @grisofpv1286
    @grisofpv1286 4 ปีที่แล้ว

    nelle varie demo vedo tutti che entrano in zattera dall'acqua, ma non è possibile saltare direttamente dalla barca, naturalmente avvicinandola!

    • @solovelanet
      @solovelanet  4 ปีที่แล้ว +1

      Se guarda il video, si spiega proprio come entrare in zattera dalla barca, almeno il primo membro dell'equipaggio. Per gli altri, se la zattera è molto grande ci si può provare, altrimenti se ci si lancia si rischia di fare male a chi è già dentro e salire appoggiando la zattera alla barca si può fare se non c'è mare, altrimenti è sconsigliabile. Scusi il ritardo della risposta.

  • @GoldWing1998
    @GoldWing1998 ปีที่แล้ว

    Cibo nella zattera non ce n'è?

    • @solovelanet
      @solovelanet  ปีที่แล้ว +1

      Si, ci sono delle razioni di gallette e delle bustine di acqua in singole razioni. Nella parte finale del video si spiega tutto quello che contiene la sacca di emergenza.

  • @Marco-li6hm
    @Marco-li6hm 4 ปีที่แล้ว +1

    Si bel video.... però evitate gli inglesismi,siamo italiani parliamo Italiano.