Chi parla di dialetti conosce le radici dell'uomo complimenti, piacevole il risuono di un dialetto armonico pieno sobrio allegro e po fred in invern. ❤👍✨
Interessante,ho visto questo video per la prima volta,non so se sia una serie, ma se non lo fosse, sarebbe interessante imparare maggiormente le origini e la storia della nostra parlata.
Gentile Cesare Melchiorri, questo video (pubblicato anche su Estense.com) è un brevissimo sunto di quanto trattato nel mio intervento alla Biblioteca Ariostea, in occasione della Giornata Nazionale del Dialetto il 17 gennaio scorso. Si possono trovare contenuti più esaurienti sulla storia del dialetto ferrarese ad esempio nell'introduzione del "Nuovo Vocabolario Storico Etimologico del Dialetto Ferrarese" (Baiolini-Guidetti, Ed. Cartografica FE 2008), reperibile e consultabile nelle biblioteche ferraresi.
Cara professoressa mio padre era di Villanova Marchesana provincia di Rovigo. Il Po divide la regione Veneto dall' Emilia Romagna in quei luoghi, penso che i miei non parlassero il veneto ma il ferrarese. Molto interessante sapere le origini dei nostri dialetti.
Gentile Marino Barbugian, è possibilissimo che la sua famiglia fosse di origine ferrarese e trasferita nella zona veneta del Po in prossimità del ponte (un tempo di barche) di Polesella, attraverso il quale avvenivano scambi in entrambi i sensi. La parlata del Copparese a sua volta rivela chiari influssi veneti, che si fanno via via più intensi man mano che ci si avvicina alla zona del mesolano. Pensi che per tanti anni ogni mattina sono passata per Villanova Marchesana, prendendo da Polesella la strada per Crespino, Papozze, Corbola per arrivare fino ad Adria dove insegnavo...
Non è detto che il termine “Gallo” significhi per forza avere un substrato celtico/gallico, è una teoria ottocentesca non più accettata da tutti. Le lingue Gallo-italiche si sono sviluppate con caratteristiche comuni, per ragioni storiche e geografiche, nel basso medioevo insieme alle altre lingue romanze.
Sarebbe interessante sapere l ' origine del Comacchiese io sono della bassa modenese è capisco quasi tutto guardando video mi sembra un misto fra bolognese e romagnolo con qualche influenza veneta una lingua a parte molto ma molto interessante
Io sono argentano e mi ha sempre affascinato qualsiasi dialetto, e vivere qua dove ogni 5 chilometri le differenze anche solo nell’intonatura della parlata in italiano sono abissali, è molto stimolante sotto questo punto di vista. Solo una piccola curiosità, se può rispondere, leggendo su internet il dialetto argentano viene, come lei dice, escluso dal ferrarese e fu classificato come un dialetto bolognese occidentale con tante influenze sia dal romagnolo sia dal ferrarese a fine ‘800 mi pare. Ora, io sono un semplice appassionato senza alcun tipo di conoscenza specifica, ma è davvero così? Sicuramente non parliamo un ferrarese ma a dir la verità quando sento due di Molinella che dista appena 10 km ci sono molte differenze nel dialetto. Mi troverei quasi più d’accordo con lei quando dice che risente più del romagnolo, anche se comunque anche in questo caso la differenza è enorme quando li ascolti. Negli anni mi è sembrato di riconoscere il comacchiese, al di là della pronuncia particolare, quello che avesse maggior “affinità” con il nostro. Può essere o è una mia impressione da superficiale? Molto interessante comunque il suo video, a Consandolo, comune di Argenta le parole che ha utilizzato come esempio vengono pronunciate nello stesso modo. E cosi fino a Boccaleone alle porte del capoluogo. Ad Argenta, invece, diventano “fradìa” “famìa” e “livra” (spero di non aver sbagliato l’accento
grazie! ❤❤
Molto interessante grazie mille
Complimenti professoressa.
Chi parla di dialetti conosce le radici dell'uomo complimenti, piacevole il risuono di un dialetto armonico pieno sobrio allegro e po fred in invern.
❤👍✨
Interessante,ho visto questo video per la prima volta,non so se sia una serie, ma se non lo fosse, sarebbe interessante imparare maggiormente le origini e la storia della nostra parlata.
Gentile Cesare Melchiorri, questo video (pubblicato anche su Estense.com) è un brevissimo sunto di quanto trattato nel mio intervento alla Biblioteca Ariostea, in occasione della Giornata Nazionale del Dialetto il 17 gennaio scorso. Si possono trovare contenuti più esaurienti sulla storia del dialetto ferrarese ad esempio nell'introduzione del "Nuovo Vocabolario Storico Etimologico del Dialetto Ferrarese" (Baiolini-Guidetti, Ed. Cartografica FE 2008), reperibile e consultabile nelle biblioteche ferraresi.
Cara professoressa mio padre era di Villanova Marchesana provincia di Rovigo. Il Po divide la regione Veneto dall' Emilia Romagna in quei luoghi, penso che i miei non parlassero il veneto ma il ferrarese. Molto interessante sapere le origini dei nostri dialetti.
Gentile Marino Barbugian, è possibilissimo che la sua famiglia fosse di origine ferrarese e trasferita nella zona veneta del Po in prossimità del ponte (un tempo di barche) di Polesella, attraverso il quale avvenivano scambi in entrambi i sensi. La parlata del Copparese a sua volta rivela chiari influssi veneti, che si fanno via via più intensi man mano che ci si avvicina alla zona del mesolano. Pensi che per tanti anni ogni mattina sono passata per Villanova Marchesana, prendendo da Polesella la strada per Crespino, Papozze, Corbola per arrivare fino ad Adria dove insegnavo...
Non è detto che il termine “Gallo” significhi per forza avere un substrato celtico/gallico, è una teoria ottocentesca non più accettata da tutti. Le lingue Gallo-italiche si sono sviluppate con caratteristiche comuni, per ragioni storiche e geografiche, nel basso medioevo insieme alle altre lingue romanze.
Sarebbe interessante sapere l ' origine del Comacchiese io sono della bassa modenese è capisco quasi tutto guardando video mi sembra un misto fra bolognese e romagnolo con qualche influenza veneta una lingua a parte molto ma molto interessante
Io sono argentano e mi ha sempre affascinato qualsiasi dialetto, e vivere qua dove ogni 5 chilometri le differenze anche solo nell’intonatura della parlata in italiano sono abissali, è molto stimolante sotto questo punto di vista. Solo una piccola curiosità, se può rispondere, leggendo su internet il dialetto argentano viene, come lei dice, escluso dal ferrarese e fu classificato come un dialetto bolognese occidentale con tante influenze sia dal romagnolo sia dal ferrarese a fine ‘800 mi pare. Ora, io sono un semplice appassionato senza alcun tipo di conoscenza specifica, ma è davvero così? Sicuramente non parliamo un ferrarese ma a dir la verità quando sento due di Molinella che dista appena 10 km ci sono molte differenze nel dialetto. Mi troverei quasi più d’accordo con lei quando dice che risente più del romagnolo, anche se comunque anche in questo caso la differenza è enorme quando li ascolti. Negli anni mi è sembrato di riconoscere il comacchiese, al di là della pronuncia particolare, quello che avesse maggior “affinità” con il nostro. Può essere o è una mia impressione da superficiale?
Molto interessante comunque il suo video, a Consandolo, comune di Argenta le parole che ha utilizzato come esempio vengono pronunciate nello stesso modo. E cosi fino a Boccaleone alle porte del capoluogo. Ad Argenta, invece, diventano “fradìa” “famìa” e “livra” (spero di non aver sbagliato l’accento
me opà l'era ad berra! .