Francesco Piccolo - "L'insostenibile leggerezza dell'essere" di Milan Kundera
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- เผยแพร่เมื่อ 3 ต.ค. 2015
- Francesco Piccolo (1964) è scrittore e sceneggiatore. Per Einaudi ha pubblicato: "La separazione del maschio" (2008), "Momenti di trascurabile felicità" (2010), "Il desiderio di essere come tutti" (Premio Strega 2014), "Momenti di trascurabile infelicità" (2015). Negli Einaudi Tascabili sono stati riproposti: "Storie di primogeniti e figli unici" (2012), "Allegro occidentale" (2013) e "L’Italia spensierata" (2014). Ha firmato sceneggiature per Nanni Moretti ("Il Caimano", "Habemus Papam", "Mia madre"), Paolo Virzì ("My name is Tanino", "La prima cosa bella", "Il capitale umano"), Silvio Soldini ("Agata e la tempesta", "Giorni e nuvole"), Francesca Archibugi ("Il nome del figlio"). È stato anche autore di programmi televisivi quali “Vieni via con me”, “Quello che (non) ho” e “Viva il 25 aprile”.
Piccoli Maestri (www.piccolimaestri.org/) è un’associazione di scrittori e scrittrici. Andiamo nelle scuole gratuitamente a raccontare e leggere libri. Quelli più belli, imprescindibili, quelli che non vogliamo siano dimenticati. Il filmato è stato realizzato con il contributo della Regione Lazio che ringraziamo nuovamente per l'attenzione nei confronti del nostro lavoro.
Grazie Signor Kundera per libri come L'insostenibile leggerezza dell'essere e Valzer degli addii, opere semplicemente sublimi. Meritava sicuramente il Nobel, scandaloso non glie lo abbiano assegnato! Ma non importa, grazie di tutto, per me è fra i grandi della Letteratura.
Francesco Piccolo è davvero adorabile.
Anche io letto da giovanissima e adesso che l’ho ripreso in mano e riletto mi piace molto di più e lo sto finalmente capendo . Si vede che ci vuole una certa maturità per alcuni libri
Vero, ti mostra una cosa e il suo opposto e ogni volta stai dalla parte che ti dice lui!
Lo scrittore ha detto:
"A condannare un uomo alla solitudine non sono i suoi nemici ma i suoi amici".
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Grazie per aver consigliato questo meraviglioso libro.
Lei parla molto del personaggio di Tomáš... in effetti è "forse" il protagonista.
Ma dei 4 personaggi del romanzo Tomáš-Tereza-Franz-Sabina,
a me personalmente hanno affascinato di più i personaggi di Franz e Sabina.
Ovviamente anche la loro storia.
Simon S anche la madre di Tereza mica scherza come personaggio...lo sto finendo di leggere, é la prima volta che metto dei segnalibri sulle pagine di un libro ,)
Non l'ho mai letto.
Ma conoscevo il titolo.
L'ignoranza fa' anche questo.
Buonanotte.
!
A me fa rabbrividire.. dopo aver letto una parte..mollato..storie così se ne sentono tutti i g..nel senso che di questi problemi esistenziali se ne sentono e se ne sanno parecchio ora che i libri di psicologia affrontano tutte le tematiche..a me è sembrata la storia di uno che non ha elaborato la sua infanzia e il suo vissuto..e trova scuse nel tenersi a sé vicino una donna che fa soffrire continuamente.. dopo anni di sofferenza da relazione direi che è ora di leggere qualcosa di più bello e sano e dopo queste quarantene..sofferenze fisiche e altro.. un po' di libri sani e film sani sono d'obbligo e giusti.
Finisci tutto il libro prima di giudicarlo.
io vorrei bestemmiare
Si. In qualche modo hai anche ragione anche tu, quando lo lessi da giovane percepì essenzialmente l'erotismo, la difficoltà nelle relazioni, l'abbandono di Teresa. Letto da adulta, ho colto anche l'aspetto filosofico e politico, che è molto interessante perché secondo me rappresenta bene la delusione intellettuale e sociale dell'autore rispetto alla fine del '900. Sicuramente descrive bene le dinamiche di dipendenza e fuga nelle relazioni, con uno sguardo maschile (che io percepisco un po voyeur, guardone) tutti gli approcci nel libro sono di forza/debolezza che poi è la dinamica d amore sofferto, quindi secondo me la tua percezione è molto conorensibile
Si però di cosa parla il libro? Non si capisce
Credo che parli di quanto ogni parola o azione può essere pesante o leggera, a seconda della situazione
@@francescobovenzi3933 più che parola riguarda la vita, se è meglio togliersi ogni fardello, non pensare, non approfondire niente e vivere una vita allegra, spensierata, "leggera" appunto oppure sentire in profondità tutto quello che la vita ci dà.
Se tutto il libro è come i 5 capitoli iniziali, beh, devo dire che non fa per me.
Sono troppo stupido per non capirlo?
Mah, può darsi, ma vorrei un libro che non mi ponga questa pesante domanda su me stesso, ma un testo che con leggerezza incominci a farmi volare fin dalla prima pagina.
Ora vado a prendermi una pastiglia conto l'emicrania.