Ho ascoltato in differita ma fino alla fine senza distrarmi mai!! Davvero molto interessante questo dibattito su concetti che non avevo neanche mai sentito prima, trattati con tale semplicità che tutto è risultato chiaro e semplice,sento di aver aperto i miei orizzonti e imparato cose nuove, grazie ad entrambi Rick ha ul dono di spiegare meravigliosamente bene anche i concetti più criptici
Ciao Rick, trovo interessante la tua analisi in questo video. Mi verrebbe da aggiungere che, per le moderne neuroscienze, l'"anima" come tradizionalmente intesa non è un'entità separata dal corpo, ma piuttosto un insieme di funzioni mentali e stati di coscienza emergenti dall'attività del cervello. Questo punto di vista scientifico si basa sull'evidenza empirica e sulle teorie che spiegano come le esperienze soggettive siano legate ai processi neurali. Complimenti, hai fatto un ottimo lavoro con questo video!
Buona sera prof , oggi ci hai fatto conoscere nuove prospettive nel campo religioso del nostro tempo. Ti ringrazio ! non nascondo cmq che mi hanno turbato .
Complimenti un argomento molto molto interessante. Vorrei fare una domanda? Ma qual è la differenza tra etica e morale ? Nella riflessione mi è parso che i termini siano stati usati col la stessa accezione. Ma è proprio così ?
A volte sono usati come sinonimi, anche se la differenza è sottile. L’etica si occupa dei principi generali e delle regole universali per distinguere ciò che è giusto da ciò che è sbagliato. La morale è più interessata alla coscienza individuale e a come tali principi si applicano alla situazione particolare o si mostrano giusti a te, tenendo conto anche di eventuali contesti (storia, cultura, ecc.). Detto con una metafora (imperfetta): l’etica è la mappa, la morale la bussola.
@@Bellaprofma ricollegandomi a quello che è stato detto nel video, se l’etica la paragoniamo ad una mappa , in qualche modo diventa un etica collettiva ?
Sarebbe interessante avere qualche riferimento bibliografico ai lavori antropologici a cui accennava Rick riguardo al fatto che in ogni società umana osservata si è visto che mai menzogna e omicidio sono valori positivi.
Buonasera prof, la mia è una richiesta che esula da questa trasmissione. Aveva citato un testo relativo alla lettura di una cantina del Purgatorio in un precedente incontro. Potrebbe consigliarmi dei testi? Grazie per le emozioni che mi suscitano le Sue lezioni, Raffaella
@@Bellaprof buongiorno prof avevo visto casualmente quella trasmissione e da lì ho iniziato a seguire, saltuariamente, le sue trasmissioni. Mi sembrava Lei consigliasse di approfondire le cantiche XXIX XXX e XXI del Purgatorio facendo riferimento a un testo. La ringrazio di tutto e soprattutto delle trasmissioni che a distanza di tempo ci incuriosiscono ancora Raffaella
buonasera Prof. La invito a un confronto con Gianluca Marletta, autore del libro "L''ultima religione". Non usa il termine "lungoterminismo" ma quest'ultimo rientra nei concessi espressi
Credo che questo sia solo un periodo di passaggio, quando vivremo all'interno di realtà virtuali decisamente paradisiache, in cui potremo creare a nostro inconscio e consumo tutti i mondi che desideriamo, allora, forse anche il sentimento della nostalgia di un Dio, sparirà del tutto. Per assurdo, sono abbastanza fiducioso sulla mia vecchiaia. Insomma, Heidegger si sbagliava, così come si sbagliavano gli accelerazionisti, la tecnica sarà l'inevitabile paradiso dei sensi e dell'esperienze umane, quella intravista da questi autori era una tecnica molto limitata al loro tempo,ma oggi le prospettive sono del tutto diverse. Avremo una coscienza frammentata, ma decisamente più felice all'interno delle varie e molteplici esperienze virtuali umane, credo che la tecnica avrà anche l'oltrelimite di poter superare le logiche umane e gli uomini che la dirigeranno, un poco come in Odissea nello Spazio di Kubrick.
Sono un abbonato , ho ascoltato con molto interesse come del resto tutti gli altri video . Voglio porre un problema particolare : come mi comporto quando la mia coerenza con un principio morale crea un danno agli altri ? Mi spiego : faccio il medico e ho fatto molto volontariato in Africa in una struttura cattolica . Mi sono confrontato direttamente con il problema dell'AIDS e con la impossibilita' di diffondere quei mezzi che potevano prevenirlo solo perche' la struttura doveva rimanere coerente con i principi morali della Chiesa ! Attenzione : non voglio discutere qui della prevenzione dell'AIDS , mi interessa solo l'atteggiamento morale ! Ho sempre cercato di seguire la mia coscienza piuttosto che l'utilitarismo e credo che avere una dimensione morale ben strutturata sia essenziale per affrontare in modo corretto i problemi umani ! Ma Gesu' dice ...non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te !....e Ippocrate dice ...primo non nuocere !.... Quindi nelle scelte morali , dopo il necessario approfondimento , e pur cercando di agire sempre in coscienza e non per semplice utilita' , dobbiamo pero' cercare prima che di far del bene di non far del male ! Grazie ancora per il vostro video . Stefano Rocca Piacenza
Segui sempre prima la tua coscienza. La cosa importante però è che tale coscienza sia sempre coltivata e il tuo giudizio nasca da una seria ricerca interiore del giusto e del vero. Tommaso d’Aquino affermava che è sempre moralmente sbagliato per una persona agire contro la propria coscienza e di conseguenza insegnava che, per assurdo, se qualcuno si fosse convertito a Dio andando contro la propria coscienza, avrebbe commesso peccato mortale.
@@Bellaprof Forse non c'entra nulla Prof, ma ho notato che la mia interiorità si sia moralmente intrinsecamente logorata, quando decisi contro la mia coscienza e contro La mia volontà, di farmi la famosa dose contro il Covid, mentre le stesse Istituzione dicevano, anzi no, forzavano a fare tutt'altro, rispecchia un po' il sentiment del commento di questo ragazzo sull'aids e la morale sessuale in Africa etc etc. Sicuramente ho scoperto che giusto o sbagliato che sia, andare contro la propria coscienza non solo fa male, ma provoca strascichi indelebili anche sul nostro futuro interiore.
Caro Ivan , visto che fai riferimento al mio messaggio ti faccio due piccole considerazioni . Innanzi tutto grazie anche per avermi chiamato "ragazzo" visto che ho 66 anni . Concordo col fatto che bisogna sempre seguire la propria coscienza a patto pero' che : La coscienza sia formata , cioe' non solo il frutto della riflessione e della esperienza , ma anche dello studio . La coscienza non ci da la garanzia di essere nel giusto , uso questo termine invece di "verita'" perche' ha un carattere meno autoritario visto che forse la verita' non e' raggiungibile . Bisogna che anche la coscienza si fermi davanti ai grandi temi sui quali c'e' dibattito e ne prenda atto ! Senza cadere nella impossibilita' di decidere bisogna pero' anche cercare di mettersi dal punto di vista degli altri riconoscendo che anche loro hanno una coscienza ! Per i cattolici c'e' poi una complicanza in piu' : la Chiesa vorrebbe che non solo fossimo ubbidienti , ma che facessimo nostro il suo punto di vista , il che sinceramente non e' facile ! Grazie ancora Stefano Rocca Piacenza
@@stefanorocca442 Ma grazie a lei, si la mia questione è decisamente più etica che conscienziale, credo che un individuo possa avere sia una coscienza autonoma che eteronoma, ma ripeto, quella di forzare una società a ricevere persino delle cure è più una questione etica o morale, piuttosto che conscienziale, poiché come lei ha ben ribadito col suo commento, una cosa può essere la coscienza individuale del singolo, altro L'imperativo categorico da seguire, altro ancora un'etica collettiva condivisa all'interno di una comunità.
Ho ascoltato in differita ma fino alla fine senza distrarmi mai!! Davvero molto interessante questo dibattito su concetti che non avevo neanche mai sentito prima, trattati con tale semplicità che tutto è risultato chiaro e semplice,sento di aver aperto i miei orizzonti e imparato cose nuove, grazie ad entrambi Rick ha ul dono di spiegare meravigliosamente bene anche i concetti più criptici
Ciao Rick, trovo interessante la tua analisi in questo video. Mi verrebbe da aggiungere che, per le moderne neuroscienze, l'"anima" come tradizionalmente intesa non è un'entità separata dal corpo, ma piuttosto un insieme di funzioni mentali e stati di coscienza emergenti dall'attività del cervello. Questo punto di vista scientifico si basa sull'evidenza empirica e sulle teorie che spiegano come le esperienze soggettive siano legate ai processi neurali. Complimenti, hai fatto un ottimo lavoro con questo video!
Che bella live e quanti consigli di lettura. È arricchente, piacevole e interessante ascoltarvi!
Bella Prof!😊
Anch'io vi ho seguiti in differita con l'idea di ascoltare solo l'inizio, ma poi sono arrivato alla fine....e ce ne fosse stato ancora! Grazie
Mi ammira la apertura a ogni foma di ricerca di verità e di bene. Grazie
grazie Prof 🙏🌈
Bella Cogito !!
Grazie a tutti due
Buona sera prof , oggi ci hai fatto conoscere nuove prospettive nel campo religioso del nostro tempo. Ti ringrazio ! non nascondo cmq che mi hanno turbato .
Molto bello, grazie!
Sta roba spacca. Fatele più spesso pls
❤💕grazie 💕❤️
20:53 🔝
❤il troppo stona❤
Complimenti un argomento molto molto interessante. Vorrei fare una domanda? Ma qual è la differenza tra etica e morale ? Nella riflessione mi è parso che i termini siano stati usati col la stessa accezione. Ma è proprio così ?
A volte sono usati come sinonimi, anche se la differenza è sottile. L’etica si occupa dei principi generali e delle regole universali per distinguere ciò che è giusto da ciò che è sbagliato. La morale è più interessata alla coscienza individuale e a come tali principi si applicano alla situazione particolare o si mostrano giusti a te, tenendo conto anche di eventuali contesti (storia, cultura, ecc.). Detto con una metafora (imperfetta): l’etica è la mappa, la morale la bussola.
@@Bellaprofma ricollegandomi a quello che è stato detto nel video, se l’etica la paragoniamo ad una mappa , in qualche modo diventa un etica collettiva ?
@@GiovanniMattera però è sempre una mappa per la coscienza delle persone. Quindi non parlerei di etica “collettiva” ma semmai di etica condivisa.
Va bene, ragazzi, per stasera 35 minuti, dopo la palestra, mi devono bastare. Continuerò l'ascolto nei prossimi giorni. È un privilegio ascoltarvi.
Ma allora è meglio essere buddhisti? Vivere il qui e ora in retto sentiero, retto pensiero, retta visione, ma tutto nell’impermanenza….
Sarebbe interessante avere qualche riferimento bibliografico ai lavori antropologici a cui accennava Rick riguardo al fatto che in ogni società umana osservata si è visto che mai menzogna e omicidio sono valori positivi.
Buonasera prof, la mia è una richiesta che esula da questa trasmissione. Aveva citato un testo relativo alla lettura di una cantina del Purgatorio in un precedente incontro. Potrebbe consigliarmi dei testi? Grazie per le emozioni che mi suscitano le Sue lezioni, Raffaella
Era un video sul Purgatorio? È tanto che non commento la Divina Commedia…
@@Bellaprof buongiorno prof avevo visto casualmente quella trasmissione e da lì ho iniziato a seguire, saltuariamente, le sue trasmissioni. Mi sembrava Lei consigliasse di approfondire le cantiche XXIX XXX e XXI del Purgatorio facendo riferimento a un testo. La ringrazio di tutto e soprattutto delle trasmissioni che a distanza di tempo ci incuriosiscono ancora
Raffaella
buonasera Prof. La invito a un confronto con Gianluca Marletta, autore del libro "L''ultima religione". Non usa il termine "lungoterminismo" ma quest'ultimo rientra nei concessi espressi
😊
Ma quindi quale dei vari modelli di coscienza presenti oggi non è religione?
Credo che questo sia solo un periodo di passaggio, quando vivremo all'interno di realtà virtuali decisamente paradisiache, in cui potremo creare a nostro inconscio e consumo tutti i mondi che desideriamo, allora, forse anche il sentimento della nostalgia di un Dio, sparirà del tutto. Per assurdo, sono abbastanza fiducioso sulla mia vecchiaia. Insomma, Heidegger si sbagliava, così come si sbagliavano gli accelerazionisti, la tecnica sarà l'inevitabile paradiso dei sensi e dell'esperienze umane, quella intravista da questi autori era una tecnica molto limitata al loro tempo,ma oggi le prospettive sono del tutto diverse. Avremo una coscienza frammentata, ma decisamente più felice all'interno delle varie e molteplici esperienze virtuali umane, credo che la tecnica avrà anche l'oltrelimite di poter superare le logiche umane e gli uomini che la dirigeranno, un poco come in Odissea nello Spazio di Kubrick.
Sono un abbonato , ho ascoltato con molto interesse come del resto tutti gli altri video .
Voglio porre un problema particolare : come mi comporto quando la mia coerenza con un principio morale crea un danno agli altri ?
Mi spiego : faccio il medico e ho fatto molto volontariato in Africa in una struttura cattolica . Mi sono confrontato direttamente con il problema dell'AIDS e con la impossibilita' di diffondere quei mezzi che potevano prevenirlo solo perche' la struttura doveva rimanere coerente con i principi morali della Chiesa !
Attenzione : non voglio discutere qui della prevenzione dell'AIDS , mi interessa solo l'atteggiamento morale !
Ho sempre cercato di seguire la mia coscienza piuttosto che l'utilitarismo e credo che avere una dimensione morale ben strutturata sia essenziale per affrontare in modo corretto i problemi umani !
Ma Gesu' dice ...non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te !....e Ippocrate dice ...primo non nuocere !....
Quindi nelle scelte morali , dopo il necessario approfondimento , e pur cercando di agire sempre in coscienza e non per semplice utilita' , dobbiamo pero' cercare prima che di far del bene di non far del male !
Grazie ancora per il vostro video .
Stefano Rocca Piacenza
Segui sempre prima la tua coscienza. La cosa importante però è che tale coscienza sia sempre coltivata e il tuo giudizio nasca da una seria ricerca interiore del giusto e del vero. Tommaso d’Aquino affermava che è sempre moralmente sbagliato per una persona agire contro la propria coscienza e di conseguenza insegnava che, per assurdo, se qualcuno si fosse convertito a Dio andando contro la propria coscienza, avrebbe commesso peccato mortale.
@@Bellaprof Forse non c'entra nulla Prof, ma ho notato che la mia interiorità si sia moralmente intrinsecamente logorata, quando decisi contro la mia coscienza e contro La mia volontà, di farmi la famosa dose contro il Covid, mentre le stesse Istituzione dicevano, anzi no, forzavano a fare tutt'altro, rispecchia un po' il sentiment del commento di questo ragazzo sull'aids e la morale sessuale in Africa etc etc. Sicuramente ho scoperto che giusto o sbagliato che sia, andare contro la propria coscienza non solo fa male, ma provoca strascichi indelebili anche sul nostro futuro interiore.
Caro Ivan , visto che fai riferimento al mio messaggio ti faccio due piccole considerazioni .
Innanzi tutto grazie anche per avermi chiamato "ragazzo" visto che ho 66 anni .
Concordo col fatto che bisogna sempre seguire la propria coscienza a patto pero' che :
La coscienza sia formata , cioe' non solo il frutto della riflessione e della esperienza , ma anche dello studio .
La coscienza non ci da la garanzia di essere nel giusto , uso questo termine invece di "verita'" perche' ha un carattere meno autoritario visto che forse la verita' non e' raggiungibile .
Bisogna che anche la coscienza si fermi davanti ai grandi temi sui quali c'e' dibattito e ne prenda atto !
Senza cadere nella impossibilita' di decidere bisogna pero' anche cercare di mettersi dal punto di vista degli altri riconoscendo che anche loro hanno una coscienza !
Per i cattolici c'e' poi una complicanza in piu' : la Chiesa vorrebbe che non solo fossimo ubbidienti , ma che facessimo nostro il suo punto di vista , il che sinceramente non e' facile !
Grazie ancora
Stefano Rocca Piacenza
@@stefanorocca442 Ma grazie a lei, si la mia questione è decisamente più etica che conscienziale, credo che un individuo possa avere sia una coscienza autonoma che eteronoma, ma ripeto, quella di forzare una società a ricevere persino delle cure è più una questione etica o morale, piuttosto che conscienziale, poiché come lei ha ben ribadito col suo commento, una cosa può essere la coscienza individuale del singolo, altro L'imperativo categorico da seguire, altro ancora un'etica collettiva condivisa all'interno di una comunità.
Non è etica la tecocrazia in cui stiamo vivendo.........