CARCIOFI e OLIVI. L'AGRICOLTURA SINTROPICA funziona!🌳
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- เผยแพร่เมื่อ 23 พ.ย. 2024
- L'agricoltura sintropica in Italia funziona! Gennaro Cardone sta seguendo diverse aziende agricole con successo. Siamo andati a vedere il suo primo progetto in Italia, a Sassetta (LIVORNO).
Grazie mille a Gennaro e Leonardo per l'accoglienza e la simpatia!
"L'agricoltura sintropica funziona. Provare per credere chiamare Gennaro!"
#boscodiogigia #sintropica #agricoltura
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Indirizzo e contatti
Via di pian delle vigne, 57020, Sassetta (LIVORNO)
Tel: 3381927797
Email: info@agriturismosantalorica.com
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"L'agricoltura sintropica funziona. Provare per credere chiamare Gennaro!" 💚🤣
Gennaro ti chiamo come và in agricoltura
Grande Gennaro Cardone questa metodica non si conosce soprattutto al sud dove il sole picchia e la siccità dilaga forza Francesca per averci di nuovo approfondito questo tema
Tutto molto interessante e bello, a parte l'idea di piantare ailanto e robinia, due specie arboree alloctone e altamente invasive che, oltretutto, andranno a costituire una minaccia per gli ambienti naturali circostanti.
Ailanti e robinia ci sono già in zona e non hanno ancora invaso nulla, noi li useremo come piante da supporto per ombreggiare gli olivi in estate e potarle due volte l’anno per aggiungere materia organica al suolo.
Non ci sono molte piante che crescono con la loro velocità soprattutto in assenza di acqua.
Quando il terreno sarà migliorato e l’eco sistema ripristinato andranno ritirandosi da sole non gradendo terreni ricchi di materia organica.
Quanto sarebbe bello a far capire alla gente che ha un terreno vasto,che si può a non maltrattare la terra con le monocolture,arature,vangature e tanto altro che distrugge i microorganismi che sono indispebsabili nella crescita sana delle piante.Grazie,grazie, grazie 🙏🙏🙏
Ciao Renata, noi ci proviamo. Mostrando gli esempi pian piano pensiamo che i coltivatori cambieranno direzione, almeno un parte di loro.
Vi faccio miei complimenti 👏👏👏
Grazie Filippo e Francesca come sempre per la vostra disponibilità e sopratutto a Leonardo per essersi messo in gioco e aver iniziato questa avventura insieme.
Il consiglio che do a tutti e di sperimentare e di essere presenti con noi stessi ogni qualvolta ci troviamo all'interno della nostra agroforesta, orto, giardino o quel che sia, dove ogni nostra minima azione può creare una serie di interazioni con tutte le forme di vita che ci circondano
"L'agricoltura sintropica funziona. Provare per credere chiamare Gennaro!"
@@boscodiogigia madonna Calipso mi sciogli il cuore ogni volta che ti guardo, sei una fucina di informazione fatta con passione.
@@francescopaladin108 grazie, anche Gennaro e Leonardo ci mettono passione, competenza e simpatia! Merce rara...
Ragazzi, siete fantastici!
video pazzesco. l'agricoltura sintropica è un'ottimo sistema anche su larga scala, la risposta a tantissime incognite e sfide dei tempi a venire. complimenti di cuore ragazzi
Ciao Pietro, grazie di esser passato qui. Presto sperimentiamo su larga scala nel nuovo terreno! (speriamo)
Ottimo lavoro. Grazie della condivisione e pollice alto!!
Grazie ancora, Francesca e Filippo, sempre tante novità, almeno per me, con conoscenze datate e la maggior parte delle volte, neanche dirette. Con il Bosco di Ogigia , è tutto molto più semplice ... "provare per credere" 🙂
E chiamare Gennaro!
@@boscodiogigia É vero un banano quello a inizio video?
Complimenti!!
Che meraviglia non c'è cosa può bella della natura ❤
Grazie ragazzi siete fantastici si sente le cose che le sentite dentro❤
Grazie, buona domenica ❤️❤️❤️
Bravi tutti!! Com'è bello concludere la giornata con un video così.... Grazie mille! Quant'è bella la natura!! 😍😍
Grandiosi❤️🙏
Grazie ragazzi!!!
Video splendido, gli attori beh...è tutto un dire ;)
Attori da oscar
Buonasera Francesca e Filippo.
Stamattina stavo lavorando bella mia linea sintropica sperimentale .
Con l'aglio sto avendo buoni risultati,
I cavoli se li sono mangiati le limacce,come l'insalata,prevedibile.
Ci sono anche patate.
Carciofi o cardi mi piace molto aggiungerò.
Il grano non volendo lo avevo seminato anch'io.
Molto divertente il sintropico.
Serena serata
Bravissimo Andrea, è super divertente e al lungo termine come puoi vedere nel video, dà bei risultati. Ci piace e continueremo anche noi a sperimentarlo!
grazie piu bel video di sempre!
Bravo anch'io seguo il tuo metodo e i resultati sono ecelenti,non ho mai lavorato la terra.
Daje!
Che meraviglia vedere come sta evolvendo questo uliveto sintropico!!! Prenderemo sicuramente spunto💪💪🙏🙏 anche noi abbiamo un'ottima esperienza con il pesco della vigna 🌳🌳 Riguardo ad ailanto, robinia, (paulownia)... siamo ancora un po' in dubbio: da un lato è chiaro il loro superpotere come piante da supporto in ambito sintropico, ma dall' altro sono definite piante invasive alloctone in lista nera quindi vietate in ambito agricolo e paesaggistico (ma ancora vendute per i giardini🤔). A noi piacciono un sacco la buddleja (anche perché attira molti insetti impollinatori), il topinambur (buonissimo da mangiare oltre che a fare un bel fiore) e il miscanthus (che fa una pacciamatura eccezionale) ... Ce la faremo a tenerli potati ed evitare che non invadano tutt'attorno? A lungo termine (lo spazio spesso appartiene all'essere umano, ma il tempo appartiene sicuramente alle piante) cosa succederà?
Ailanto e Robinia come piante ombreggianti e da supporto fanno un gran lavoro, quelli che menzioni non riuscirebbero a fare ombra a piante da frutto, senza contare che il topinambur ha pure bisogno di acqua, quando si progetta di sicuro si fa in base alle proprie possibilità e alla propria esperienza, per esperienza posso dire che le piante che ho elencato sopra, ma anche l'acacia, invadono tutto quando vengono capitozzate o estirpate e comunque quando il sistema (in genere per colpa dell'essere umano) non evolve.
Se il sistema evolve queste piante semplicemente si ritirano perché da pioniere quale sono hanno semplicemente finito il loro ciclo e non si trovano a proprio agio in terreni ricchi di sostanza organica.
Noi abbiamo iniziato questo viaggio con Gennaro che ha riforestato un terreno completamente desertico proprio grazie a queste piante e senza acqua, a questo ci ispiriamo per il nostro progetto :)
Grazie Leonardo per la tua risposta, e in generale per la sperimentazione che state facendo, col tempo potremo trarne molti preziosi insegnamenti!
Se l'obiettivo è riforestare un deserto ricreando in tempi brevi ciò che la natura farebbe nell'arco di centinaia di anni, piantare piante pioniere ha sicuramente senso, spariranno quando la successione forestale sarà più matura.
Partendo ora da campi incolti, dove come focus stiamo piantando ulivi e frutti, è un po' difficile immaginare come e quando possa diventare una struttura chiusa tale sia da tenere a bada le piante pioniere sia da permetterci di raccogliere olive e frutta ben maturate, con l' aria che passa tra i rami per evitare malattie. Ho visto uliveti diventati boschi chiusi e da metà chioma in giù non c'era nemmeno un'oliva, solo tanti licheni. Ma ho anche scoperto con meraviglia quello che sta facendo Ernst Götsch in Brasile ed è affascinante pensare che sia possibile ricreare qualcosa di simile qui da noi! Forse il cacao non ha così tanto bisogno di sole come gli ulivi. Purtroppo in Svizzera l'ailanto è ormai praticamente ovunque, è impossibile da tenere a bada, anche se non tende ad essere invasiva nei boschi chiusi (e non sarebbe un problema in un mondo idealmente coperto solo da boschi) è un problema ad esempio nei vigneti, per non parlare dei margini dei boschi che normalmente sono ecotoni ricchissimi di biodiversità, minacciata proprio a causa dell'ailanto. Non avrei proprio il coraggio di piantarlo in una zona dove ancora non c'è. E se poi un anno mi ammalo o parto per un viaggio, e quando torno è salito a 20 metri e ha già sparso i suoi semi nei campi attorno?😱😱😱 O i suoi pollini (se ho avuto l'accortezza di piantare ailanti maschio, ma cambia poco se poi attorno arriva qualche femmina)?😱😱😱 Però il concetto SINTROPICO è geniale, vorrei provare altre piante per sperimentare!!💪🌳💪🌳
Gran bel lavoro. Tantissimo coraggio di sperimentare, e i risultati sono evidenti. Complimenti a tutti. Vi seguo da parecchio tempo. Spero a tempo debito di poter "chiamare Gennaro" per il podere che sarà quello ultimo dove poter piantare, piantare e piantare ancora.
Una curiosità, ma la canzone dei titoli di coda come s'intitola?
Salve, mi presento, mi chiamo Laslo, sono un corsista online del bosco di ogigia e sono sempre maggiormente affascinato dalla coltivazione casalinga negli ultimi anni, tanto che sto pianificando di andare a vivere in campagna, ma attualmente vivo nell'asfissiante metropoli romana.
Nel frattempo gestisco un piccolo orto in un balcone di 3mq con più di 30 specie vegetali diverse con cui faccio i miei esperimenti e vorrei ristrutturare un giardino di circa 45mq che la mia famiglia possiede di fronte ad un laboratorio al piano terra di una piccola palazzina. Purtroppo degli operai senza criterio hanno inquinato il suolo con calcinacci, vetri, poliuretano e altre schifezze e hanno acciaccato molte piante, motivo per cui ci sarà molto da fare.
Questo giardino ha un grosso problema, che al tempo stesso potrebbe essere una risorsa.
È sovrappopolato da alberi. La luce è quasi inesistente anche a causa della presenza della palazzina e di muri di cinta su tutti i lati.
La mia idea è di creare un orto rialzato (per facilitarne l'utilizzo anche a mia madre che è anziana) con 3 aiuole e una fungaia.
Sul terreno continuano a crescere spontaneamente orecchie d'elefante, indice di un suolo molto umido essendo in un punto buio e di depressione vicinissimo al Tevere, quasi paludoso direi. Sono molto presenti gli alberi di alloro, alcuni dei quali abbiamo deciso di rimuovere ,anche se continuano a ricrescere, perché sono davvero troppi e di riempire per metà le aiuole con il loro legno.
Ora la mia perplessità è... avete consigli per le piante da inserire nelle aiuole o più in generale in questi 45mq? Devono essere piante amanti dell'umidità, del caldo (a roma fa un gran caldo!) e dell'oscurità.
Sono già presenti una vite di uvafragola, un enorme albicocco che fa ombra a tutto il giardino, limone, mirto, calendula, taro (orecchie d'elefante) fico e 4 piante di alloro, per lo più tutte spontanee tranne la vite di uvafragola che comunque è divenuta enorme riversandosi in strada e su tutta l'inferriata del muro di cinta.
Oltre ad una modesta produzione di cibo, vorrei che quest'orto avesse anche la funzione di allontanare le zanzare (che sono decisamente in sovrannumero) per quanto possibile e di tenere lontani i topi, che pur non stabilendosi lì, transitano di lì ogni tanto e la palazzina se ne lamenta, dando la colpa a noi perchè secondo loro il nostro giardino attira i topi, dopo averci anche intimato di allontanare i gatti randagi che si fermavano nel nostro giardino perchè il cibo per i gatti attirava gli scarafaggi (sempre secondo loro).
Ho già considerato le seguenti piante come possibilità:
catambra, lamponi, melissa,
fragole di bosco (ma non credo perchè favoriscono le mufffe dell'albicocco)
, zucche, piselli, aglio, cipolla, carote, cavoli, cetrioli, zucchine, uvaspina, kiwi rampicante, equiseto,
prezzemolo, menta, basilico, erba cipollina, dragoncello, origano, basilico viola,
cerfoglio, acetosella, asparago
, camomilla, ribes,
spinaci, funghi prataioli, boletus dell'alloro, asperula
, alchemilla.
Se anche non dovesse venirvi nulla in mente, potreste magari indicarmi delle varietà specifiche di zucche, legumi o altro che meglio possono resistere all'ombra e che meglio si adattano al clima urbano romano?
Vi ho scritto anche su facebook, purtroppo non so dove scrivere per fare certe domande 🙁
Grazie per la spiegazione
Super Gennaro e Leonardo, grazie davvero per la condivisione
Non so cosa pensa Gennaro Cardone, ma sicuramente una tecnica rigenerativa molta efficace quanto complessa. Piuttosto per produzione su media e larga scala. Richiede notevoli conoscenze botaniche, biologiche e degli ecosistemi, oltre che una costante presenza in campo. Senza chiamare Gennaro, la vedo dura per noi coltivatori fai da te...
Cara Germana, non sono mica tanto d'accordo con te... scusa, veramente non vorrei essere polemico!
A mio personale avviso il problema a praticare questo tipo di approccio rigenerativa, super intensivo, ad alta biodiversità non lo "subiamo" noi piccolissimi o privati amanti delle buone pratiche agricole; bensì al contrario chi ha grandi estensioni.
Il compito difficile è riuscire ad inserire queste pratiche a chi fa cereali o monocolture estensive!
Che poi è l'agricoltura più inquinante in assoluto.
Penso che chi riuscirà a risolvere questo problema meriti il nobel!
@@matteoraimondi-ev1nz Caro Matteo premetto che non ho le competenze necessarie per giudicare quali pratiche agricole potranno supplire ai danni dell'agricoltura intensiva. Sono interessata a farmi un'opinione e a conoscere le esperienze che vengono dall'agricoltura rigenerativa. Volevo solo dire che le pratiche di agricoltura sintropica mi sembrano una possibilità interessante per l'agricoltura su larga scala ed è li dov' è urgente agire. É un modo di imitare il lavoro secolare della natura in pochissimi anni e va gestitato con estrema perizia. Perchè abbia successo, secondo me, richiede una formazione specifica e fondata di chi la pratica, tutto qua.
@@germanabenassi2993 ok, sono d'accordo con te, grazie per il chiarimento.
In effetti, se su piccola scala è possibile concentrare tante piante differenti, che coprano più strati perché si gestisce con piccoli macchinari o addirittura a mano;
Su grande scala come si può mantenere la stessa densità e complessità di piante?
Non è facile rispondere a questa domanda anche perché la grande distribuzione gioca a favore dell'uniformità de frutta e verdura. Quindi sono ben due i problemi: aumentare la complessità delle coltivazioni mantenendo al contempo uniformi le colture.
Molto bello💚
Grazie Laura, un caro saluto e buona domenica!
All'ascolto, sono rimasta "a bocca aperta". Aver lasciato sul terreno gli scarti delle potature e il taglio delll'erba, sono nati tanti rovi che il contadino ha voluto togliere tutto.Umilmente, mi date un consiglio? Sono sulle colline Tortonesi e un poco, come mi
mi piacerebbe " imitarvi!!! Grazie delle vs. esperienze.
Ciao Sofia, i rovi sono un buon segnale, indicano che il terreno sta evolvendo verso il bosco. Se li tagli gli scarti a terra contribuiscono a creare humus. Se non hai ancora l'energia per fare lunghe linee sintropiche potresti cominciare da gilde, cerchi di piante vicine. Al centro metti un albero, potrebbero essere anche dei semi o noccioli che poi germoglieranno, e intorno tante erbe aromatiche, puoi mettere anche delle talee se il periodo è abbastanza umido e poi semina piante da sovescio che taglierai e lascerai a terra. In questo modo crei piccoli spot di biodiversità, se spuntano rovi, tagliali e gestiscili da piccoli, lasciando il materiale a terra.
Che video emozionante!!! GRAZIE! E' tempo che penso a... "mettere qualcosa tra gli ulivi", le vostre idee sono geniali, e prezioso è il consiglio di sperimentare ed essere "presenti"... Un paio di domande: i carciofi vengono da piantine o li avete seminati? E le aromatiche che galoppano ovunque, da seme o piantine? Avete creato un sottomondo davvero stupendo, complimenti e in bocca al lupo per il prosieguo!!! Un'altra domanda: cosa mettereste tra i filari di un frutteto? (ho peschi, albicocchi, ciliegi, susini, meli e peri, sesto di impianto molto ampio - tipo 7x7 o più) Anch'io lascio le potature in campo; il terreno è migliorato, ma non è bello come il vostro...
Grazie a te per il commento, i carciofi li abbiamo all'inizio comprati e basta in piantine, poi riprodotti per seme e per scarducciamento, le aromatiche acquistate e poi riprodotte per talea, alle volte le riacquistiamo soprattutto per il corso di Aprile perché qui da noi in inverno fa abbastanza freddo da non riuscire a riprodurle per talea senza una serra.
In un frutteto esistente metterei sicuramente aromatiche, carciofi come piante da supporto e alberi per ombreggiare i frutti durante l'estate.
Veramente fantastico!
Ciao Chiaraaa! Un abbraccio
@@boscodiogigia 💚🌳
Molto interessante❤ si parla di peschi e peri selvatici, ma dove si possono trovare questi alberi?
Grazie sempre per gli stimolanti contenuti😊
Ciao Corinna, la cosa più semplice è seminare i noccioli che trovi dentro la frutta. Puoi farlo direttamente a terra oppure in vaso.
Bello!!!
Dal vivo ancora meglio!
Eeeeeeee vaiiiiiiii!!!!! Quest'anno si parte a bomba!!!!!
Ciao Francesca! Puoi mettere l’indicazione della cariola con ombrello?
Grazie
Ciao Lara, devo chiedere a Leonardo dove trovarla.
Nel 2019,l'Ailanto è stato incluso nella Lista di specie aliene invasive di rilevanza unionale (aggiornata regolarmente a seguito del Regolamento UE n. 1143/2014), per le quali vige il divieto di commercio, possesso, scambio, trasporto e rilascio in natura nei Paesi membri. Il regolamento europeo impone anche l’obbligo di immediata segnalazione, controllo o eradicazione in ambienti naturali, dove l’ailanto entra in competizione con le specie native e dove la sua diffusione rappresenta una minaccia per la conservazione della biodiversità
Questo è un sistema agricolo, quanto di più antropizzato e non naturale ci possa essere.
Si trova molta più biodiversità in un area dove cresce ailanto come numero di specie diversi di arbustive e di piante annuali che in un bosco senescente di quercie, castagni o faggi
@@gennarocardone6177 dove ha visto questa biodiversità?
@@miciotempio2002 vai in un area in colta dove cresce l'ailanto
Evidentemente non avete la coscienza di cosa sia un habitat
Bellissimo video, grande lavoro di Lorenzo .. una domanda : come avete fatto la staccionata perimetrale dell agroforesta ? Pali di legno e rete di ferro ? Chiedo come consiglio . Per il resto che dire .. una agroforesta con i fiocchi . Complimenti
Pali di castagno prodotti qui a Sassetta e rete a maglia sciolta, la quantità di fauna selvatica qui è talmente alta che se volevamo avere qualche chance di produrre orticole e frutti abbiamo dovuto proteggere il progetto 😊
Bellissimo! Grazie 🙏🏽
Se posso...una domanda riguardo al timo...vorrei tanto sapere come coltivarlo per farlo crescere bene in salute e rigoglioso perché in passato ho provato a piantarlo ma poi la pianta non ha retto molto...Mi piacerebbe avere qualche consiglio da voi. Grazie 😊❤
Ciao, le aromatiche generalmente sono piante molto rustiche, noi le usiamo mettendole molto vicine tra loro, salvia, lavanda, origano, rosmarino e timo.
Meno spazi vuoti lasci maggior probabilità che le erbe spontanee non te li soffochino inizialmente.
Buongiorno grazie milto interessante. Ma per l'annafiamento , come si fa ?
Abbiamo un sistema irriguo a pioggia nel primo progetto forestale che si vede in video, quello recintato.
Nell’oliveto grande invece non c’è ne recinzione ne sistema irriguo, abbiamo usato piante che resistono bene alla siccità, aromatiche e frutti selvatici.
Abbiamo dato acqua solo al momento del trapianto e poi più!
Per gennaro: con ailanto alzi un polverone 😊. I boschi di robinia crescono solitamente attorno agli oliveti per cui non mi preoccuperei ma mi chiedevo perché se hai nel nuovo oliveto un filare con focus frutta non usi una bella placenta ed erbacee resistenti alla siccità tipo favetta o sulla ( li nel livornese è naturalizzata) cistus o pensavo corbezzolo che tollera bene le potature drastiche? Con gli alberi da frutta ti servono si alberi alti con robinia ed ailanto? Saluti ho scritto già troppo per TH-cam 😊. Viva l' Orniello.
Dalle varie prove fatte qui in questa zona ailanto e Robinia sono le uniche che resistono senza irrigazione. Orniello e una valida alternativa ma in questo contesto non va
@@gennarocardone6177 ho scritto orniello per folklore 😁, ma non credere le macchie lì intorno ne sono piene fidati
Luca le macchie qui da noi sono piene di ornielli e infatti fu la mia prima proposta fatta a Gennaro anni fa, il problema è che in pieno campo senza irrigazione non reggono neanche una stagione.
Abbiamo provato.
I frutti gradiscono comunque un riparo ombreggiato in estate, per quello abbiamo scelto alberi, per quelli robinie e ailanti, perché in pieno campo sotto al sole estivo sono gli unici che resistono.
Vorrei mettere un like alla conduttrice
Mettilo al video! ❤️❤️❤️
Quando devono raccogliere le olive come fanno? Quanto spazio c'è tra gli olivi e le altre piante tipo i carciofi?
Io ho un terreno con una trentina di ulivi... Voglio iniziare anch'io
qualcuno sa indicarmi il modello della ceppatrice che utilizzano per le potature
si vede al minuto 6:41
grazie
Allora siete invitati Nel Giardino di Alice perché ormai da 10 anni facciamo agricoltura sintropica, vi aspettiamo 😮😮 insieme a Francesca ❤❤❤
Ciao, passiamo appena possibile.
Ciao. Ma il carciofo sotto gli alberi produce? Non ha bisogno di sole?
Buongiorno, in un sistema di questo tipo c'è irrigazione? Soprattutto per i carciofi come bagnate? Grazie per la divulgazione preziosa.🙏
Ciao l'irrigazione é stata aggiunta solo lo scorso anno che viene effettuata a pioggia tramite sprinkler. Si irrigare solo nel periodo estivo visto che dopo lo sfalcio della carciofaia si inseriscono le orticole
Impianto di irrigazione a pioggia della Netafim, uno spruzzatore ogni 3-4.
Questo tipo di spruzzatori bagna verso l'altro con un angolo di 45 gradi e simula perfettamente l'effetto "pioggia".
Da provare!
👍👍👍👍👍👍👍
Nel nuovo oliveto lo scopo del filare, visto che parli di produzione di olio prioritaria , sarà per avere anche produzione di frutta o da " sostegno" di fertilità agli olivi. ?
Ciao nel nuovo oliveto che abbiamo iniziato dopo che è stato girato il video la nuova interlinea oltre agli alberi da supporto che serviranno per produzione di materia organica e sopratutto dare un minimo di ombreggiamento agli olivi verranno inserite anche alberi da frutta partendo sempre dal selvatico per poi essere innestati
@@gennarocardone6177 gli alberi da supporto vanno messi nel filare con gli alberi da frutto nel caso in si faccia l'orto tra le file? ( Sesto di inpianto 3x4)
@@franc859linon esiste una regola di base, bisogna tenere in considerazione diversi aspetti tra le quali il fabbisogno di luce di ogni singola specie che si andrà a coltivare e di come verrà fatta la gestione del sistema forestale in termini di meccanizzazione o meno
Buonasera, le linee forestali sintropiche mi affascinano e proprio perché vedo che erbacee arbusti ed alberi ( frutta o biomassa o ombreggiamento ) stanno bene insieme creando sinergie e grande suolo. Qui hai olivo-carciofo-filare sintropico-carciofo- olivo. Una domanda: tu Leonardo raccogli olive con rastrello a mano e vai solo sopra i carciofi o se con abbacchiatore metti la rete anche sopra il filare di alberi frutta? Gli olivi sono tipici dell'area mediterranea e stanno bene al caldo ma soffrono pure loro la siccità per cui l'accumulo di acqua nel terreno perpetuato dal filare sintropico sarà a loro beneficio. Quello che penso che ogni contesto sia a sé per cui è solo un errore voler replicare ma meglio appunto contestualizzare i filari sintropici. Un augurio Gennaro, che l'agricoltura sintropica con i suoi filari non diventi inflazionata come il termine" agricoltura rigenerativa ".
Si esatto quello che dico sempre sopratutto durante i miei corsi è che il tutto va sempre contestualizzato e pensar di replicare un qualcosa in un mondo così complesso come la natura e qualcosa di impossibile. Logicamente ci sono delle basi e studi fatti sul quale poter partire per poi col tempo adattarlo al contesto climatico in cui ti trovi.
Le olive le raccogliamo con gli scuotitori elettrici o mettendo le reti sopra carciofi e appoggiate ai frutti o con un carrello ombrellato che abbraccia le piante, questo è per un progetto futuro.
@@leonardogiorgerini7592 grazie come immaginavo, basta ingegnarsi e volerlo. Che gola quei moretti
Dove si possono trovare indicazioni in merito? Grazie
Non ci sono libri in Italiano, ma nel canale del Bosco trovi altri video. Come questo: th-cam.com/video/b0hwX5KN4mE/w-d-xo.htmlsi=pWnATIVJlSPyPDQM
Ailanto e robinia con che densità li pianterete e dopo quanto tempo ( partendo dal seme ) possono essere potate?
Ailanto e Robinia sono state piantate nella stessa buca ad ogni metro di distanza e ogni quattro metri un frutto selvatico, nel lungo periodo rimarrà poi solo la Robinia. Partendo da seme le potature si effettuano sin da subito per impostare la pianta in modo da dargli una forma più retta possibile
@@gennarocardone6177 grazie per l' esaustività
@@gennarocardone6177 l'acacia Saligna può essere usata come robina e ailanto o é meno efficace?
@@francescolore7334 consiglio di utilizzare piante da supporto che crescono spontaneamente nella zona in cui ti trovi e che riescono a fare fotosintesi nei lunghi periodi di siccità come l'acacia saligna
Noi abbiamo preso casa di poco stiamo anche noi piantumando il nostro terreno a tutto spiano
In bocca al lupo! Buone coltivazioni
@@boscodiogigia grazie!!!
Forse sbaglio, ma ho capito che nell'ultima zona che avete mostrato, dove la terra è ancora dura.. non metterete i carciofi, ma solo alberi da trinciare..... ?
Non mettiamo carciofi ma solo piante da supporto che andranno potate anche due volte l’anno per produrre materia organica e migliorare il terreno oltreche dare un boost a tutto il sistema circostante ed ombreggiare le piante da frutto e gli olivi.
@@leonardogiorgerini7592 Grazie x la risposta. Quindi, in quella parte di terreno non riproponete piú la consociazione x produzione.
In quella parte di terreno vogliamo spingere la produzione di olive e frutti oltreché quella di aromatiche 😊
@@leonardogiorgerini7592 Scusami Leonardo, frutta e aromatiche nelle interfile degli ulivi o in terreno accanto?
@@wv7664 Nel terreno accanto, oliveto con sesto di impianto di 6x3 messi come interfila tra due file di olivo :)
Gli asparagi selvatici vanno bene con gli ulivi... Ho le prove nel mio uliveto... Non so se qua a Livorno fa freddo...
Anch'io ho notato che gli asparagi selvatici si trovano spesso in prossimità degli uliveti (zona Verona)
@@lapostadelmane infatti io nel mio uliveto in Calabria ne racolgo in abbondanza
Come posso convincere il mio compagno che non è disordinato ma vivo, sano e produttivo?
Con l'esempio!
Viva le piante nate da seme!
Sono le "mejo" come si dice a Roma
Alianto 😮😮😮❌
Dove all'olivo si abbraccia la vite ...
Sconvolgere un oliveto e introdurre l'ailanto, lo trovo senza senso, per quanto riguarda i carciofi e piante aromatiche nell'oliveto, li hò messi anche io, un buon compromesso
Non abbiamo sconvolto niente tranquillo 😊 e’ più sconvolgente per me continuare a vedere oliveti in monocoltura con zero biodiversità, fresati o frangizzollati.
Le specie che abbiamo inserito esistono già qui intorno e serviranno per supportare proprio le piante di olivo, ombreggiando e dandoci materiale da colpare ed aggiungere al terreno.
Grazie per aver commentato 😊
carciofi da jurassic world
i carciofi li ho sotto le piante dei fichi, ogni tanto mangio un cimarolo
hanno le albicocche, qui neanche una, su diverse piante, boh
Ailanto e robinia😨......una gran fesseria, non farlo
Ailanto e robinia li abbiamo scelti proprio perchè non irrigheremo mai, sono piante che useremo come supporto potandole due volte l'anno in base alla crescita, produrranno materia organica che verrà depositata sul terreno e contribuirà a rendere il terreno ideale per una corretta successione ecologica.
Sono piante che sicuramente hanno bisogno di essere gestite ma che in cambio danno tanto materiale per pacciamature, ombra per i frutti e in più colonizzeranno il terreno preparandolo per la fase successiva, secondo noi un errore non farlo :)
@@leonardogiorgerini7592 sono piante allelopatiche e tra le altre cose ci sono disciplinari che ne suggeriscono la rimozione, piantarla é una scelta sbagliata
@@Alesxandros sono piante pioniere, possono colonizzare terreni difficilmente colonizzabili da altre piante, soprattutto terreni super sfruttati e abbandonati dall'essere umano, sono piante che ci serviranno come step per far evolvere un sistema che altrimenti non lo farebbe proprio perché coltivato per anni con concimi chimici e super intensivo.
Sono piante che vanno sapute gestire e che in determinate situazioni possono essere utili.
Devo ancora vedere un bosco o un sistema equilibrato invaso da ailanti e robinie, perlomeno un sistema dove l'uomo non abbia fatto una qualche tipo di lavorazione intensa.
Alle volte sono proprio le scelte che per molti sono sbagliate a fare la differenza :)
@@leonardogiorgerini7592 ci sono centinaia di piante pioniere, le menzionate non possono essere gestite, assurdo, veramente assurdo, senza parole..
@@Alesxandros ci sono sistemi sintropici come quello di Gennaro che hanno visto la vita in posti improbabili proprio grazie ad ailanti e robinie, assurdo è non provare solo perché qualcuno ti dice di non farlo.
In condizioni di mancanza di acqua e terreno super compatto non ci sono molte piante in grado di sopravvivere e crescere, ailanti e robinie sono tra queste.
Vieni a trovarmi tra un anno, sarai mio ospite e potrai vedere dal vivo come si è evoluto il sistema.