Interessantissimi i ragionamenti sulla datazione e sulla realtà geografica che rendono ancora più tangibile questo scritto sconvolgente che ci interroga profondamente su come rispondiamo con la nostra vita al dono della Grazia. Video stupendo da vedere più volte che invita ad una seria e profonda riflessione, meditazione e preghiera. Grazie Vittorio per questa tua predicazione fresca, comprensibile e spontanea dono della tua giovinezza! 😊
Grazie vittorio anche per questo video, È sempre interessante e scorrevolIssimo Grazie per aver aggiunto10 minuti al video lo apprezzo molto rispetto ai 20 minuti canoniciBuona serata
Complimenti per la chiarezza, come sempre. Paolo colpisce, stupisce e lascia perplessi. Come già qualche altro commentatore ha accennato, Paolo dimostra grande sicurezza e assertività e si propone come il vero (unico?) conoscitore e diffusore del vangelo. Da dove trae questa convinzione? Come mai le differenze con gli altri apostoli sono viste come anatema e non ricchezza di pensiero in una logica evangelica? L'idea fissa di Paolo di una doppia natura dell'essere umano, carne e spirito, ha creato tanti scompigli e ha segnato per sempre quella dicotomia tra bene e male che ancora oggi resiste ed è fonte delle nostre disgrazie. Se Gesù sulla croce ha redento l'uomo ha redento anche la sua carne nell'ottica paolina oppure quella parte di natura considerata corrotta e corruttibile è rimasta? Inoltre dal punto di vista logico c'è da dire che le "opere buone" si fanno con la carne non con lo spirito che è astratto. In più l'amore che è la massima espressione secondo Paolo della fede nel sacrificio di Cristo non può esprimersi se non attraverso la carne. In questo discorso di Paolo c'è qualche segno di narcisismo leggermente paranoico? (naturalmente interpretando il tutto con le categorie psicologico-psichiatriche del nostro tempo).
Caro Giuseppe, grazie mille per questo commento! Mi dai occasione per precisare alcuni punti che forse ho dato ingiustamente per scontati. 1) Paolo non si ritiene l'unico depositario della rivelazione cristiana, tanto che riconosce la chiesa di Gerusalemme e la sua predicazione, salvo bacchettarne l'incoerenza. Paolo si presenta come in continuità con l'insegnamento apostolico (anche lui assume il nome di apostolo) ma rivendica la diretta ispirazione per mezzo del Risorto (come gli altri in Giudea), pur non facendo originariamente parte del loro gruppo. 2) occorre fare molta attenzione: "carne" e "spirito" non corrispondono affatto a "corpo/corporeità" e a "anima". Questa dicotomia antropologica non fa parte dell'insegnamento di Paolo, e sarà introdotta solo successivamente nel cristianesimo mediante l'applicazione di categorie platoniche alle Scritture. Come ho detto, la "carne" è la condizione umana nel suo essere sottoposta al peccato e alla caducità, e per Paolo coincide alla realtà di coloro che, nonostante la conoscenza di Cristo, continuano a cercare mezzi religiosi per salvarsi. Per contro, lo Spirito è la condizione di coloro che sono pienamente consapevoli della liberazione operata da Cristo, e in conseguenza della Grazia agiscono animati dall'amore. Quindi non c'è alcuna contrapposizione anima/corpo, è importante questo!
Grazie. Sulla parte storica è sempre un piacere ascoltarti. Complimenti poi per la diretta sull'ora di religione. Io ti seguo, da non credente, per gli aspetti storici che ritengo sempre interessanti. Credo che, se sui temi di laicità ci fossero maggiori pensatori che denunciassero l'ora di religione fatta come lo prevede l''attuale ordinamento scolastico, ci sarebbero sicuramente meno attriti tra credenti e non. Per noi i temi di laicità (simboli nei luoghi pubblici, insegnamento, costi , leggi confessionali ..) sono importanti e credo siano la fonte dei maggiori problemi. Su Paolo continuo a ravvisare una forte discontinuità con le origini Gesuane. Non certo in veste antigiudaica che mi sembra una concezione superata ma teologica. Attendo sempre quel famoso video anticipato sul Figlio dell'uomo 😉.
Caro Tonino, ti ringrazio e come sempre sei più che il benvenuto qui sul canale! Concordo con te sul tema della laicità, ma del resto noi viviamo in un paese contraddistinto da un forte dualismo tra ateismo e cattolicesimo, e entrambe le posizioni, almeno nella maggioranza dei casi, purtroppo mancano il punto del discorso. Per quanto riguarda il rapporto tra Paolo e Gesù, in realtà ci sono molti temi di contatto, e in primo luogo l'etica apocalittica improntata sulla categoria di amore doveva essere parte del primo e storico insegnamento di Gesù, che presentava se stesso come figlio dell'uomo. Poi certo, Paolo sviluppa delle riflessioni anche originali, ma comunque radicate nel rapporto tra vita, morte e resurrezione di Gesù. E infine, dopo la serie sul NT vedrai che farò anche un video sul Figlio dell'uomo, promesso 😊🍻
Pompeo e Paolo: i guardiani della Galatia. Perdonate la battuta pessima, ma mi martella e vedo che nessuno ha ancora scritto una cosa simile... Complimenti a Vittorio, come sempre!
Ciao Vittorio e grazie mille per questo tuo nuovo video. Leggendo anche qualche commento sotto, potrebbe essere utile (sempre che tu abbia piacere) un video con focus sul differente approccio di predicazione paolino in caso di destinatari ebrei e pagani, magari alla fine di queste tue lezioni su Paolo. Aiuterebbe anche una overview su predicazioni cristiane parallele (come quella della scuola/tradizione di Giacomo per esempio) e, quindi, le ipotesi sugli "altri" vangeli circolanti a cui si riferisce Paolo stesso e con i quali lui interagisce. Insomma, un tentativo di rimettere insieme le tessere del puzzle per quello che oggi gli studi ci dicono. Grazie ancora.
Salve Vittorio, ottima come sempre la tua analisi storica. Nella parte teologia ho notato che hai trascurato il punto focale di questa lettera, l'autorità. Fin da i primi versetti Paolo si sforza di dimostrare che la sua autorità di apostolo è superiore a quella degli altri predicatori ( molto probabilmente inviati di Giacomo) . Come fa sempre Paolo rivendica la sua qualifica di "apostolo" raccontato di essere stato scelto da Dio fin dal grembo di sua madre, evviva la modestia. Di essere stato ammaestrato direttamente da Gesù. Attenzione, non dallo spirito Santo e di essere il solo latore della vera buona notizia. Peccato che tutte queste cose le sa solo lui, non abbiamo prove in merito solo la sua parola, dobbiamo quindi avere fede in Paolo e non in Gesù, il quale non ha mai parlato di abrogare le usanze ebraiche, ne di nuove alleanze. In secondo luogo Paolo non spiega e ne confuta con argomenti validi gli insegnanti di questi oppositori che probabilmente sono gli stessi di Corinto, i Super-apostoli ( ci sono fondate ipotesi che i 2 fossero Andrea e Matteo) , ma si dilunga in maledizioni e anatemi contro quelli che probabilmente erano testimoni oculari. Marcione aveva ragione. Se crediamo a Paolo e al suo cristo allora dobbiamo abbandonare Joshua ben Joseph, l'antico testamento e Yahweh, almeno era coerente.
Caro Salvatore, grazie come sempre per il tuo commento e la tua voglia di confronto! Sul primo punto a dire il vero mi pare di aver parlato diffusamente del fatto che Paolo rivendicasse un ruolo di primato apostolico e indipendenza del suo evangelo anche rispetto alla chiesa di Gerusalemme, in virtù di una rivelazione personale del Risorto. Ma a parte questo, è chiaro che Paolo non ti è simpatico e ci sta perfettamente, ci mancherebbe; però io ho sempre l'impressione che tu salti a conclusioni un po' affrettate. Ad esempio, sembra che o accettiamo Gesù e la sua ebraicità oppure accettiamo Paolo e le sue affermazioni; però ti segnalo che non è affatto una conseguenza necessaria degli attuali studi sulle origini cristiane, né sul piano storico (che comunque ad un certo punto può solo constatare dei fatti, come la convinzione di Paolo di aver incontrato il risorto) né a maggior ragione su quello teologico, che almeno in ambito evangelico pone l'accento sulla categoria, tutta teologica, si intende, di canone. Con questo, lo ribadisco, va benissimo che abbiamo posizioni diverse in questo senso, però ecco ci tenevo a precisare che non tutto procede logicamente in una sola direzione, anche da premesse simili. Un caro saluto e al prossimo commento!
Per quanto riguarda la ricerca bisogna dire che molti studiosi sono legati alle fedi religiose e molti altri hanno interessi più o meno importanti con la religione. Quando si leva qualche voce dissonante come nel caso di Robert Einsenman, jean Danielou, jean Carmignac, ecc. Vengono subito aggrediti e ridicolizzati dal mondo accademico, non conviene schierarsi contro il consensus. Non possiamo aspettarci rivoluzioni copernicane che ribaltino 2000 anni di fede con questi presupposti. P.s. ( vedi commeto 2 corinzi) per quanto riguarda Joseph Smith, venne ucciso per la sua fede, Il martirio di Paolo è resta nel campo della leggenda.
@@salvatoredam6229 il problema è che nessuno è scevro da una precomprensione ermeneutica di qualsivoglia fatto. Il che non implica che ci sia un complotto o si nascondano dei dati. Le carte sono sul tavolo, poi è nella coscienza di ciascuno rispondere ai dati a disposizione. È evidente che noi abbiamo visioni molto diverse su Paolo e il cristianesimo in generale, ma spero comunque di non averti aggredito né sminuito nei miei commenti, questo mi dispiacerebbe molto!
No per niente anzi sei stato molto cortese. Non è che Paolo non mi piace ( anche se penso che fosse un infiltrato romano), il fatto è che non riesco proprio a mettelo insieme a Gesù, per me è un altra religione, magari migliore del legalismo ebraico ma pursempre una falsificazione.
@@salvatoredam6229 questo mi fa piacere! Comunque se può essere di aiuto, anche il cristianesimo giovanneo eredita temi paolini e in generale tutti i vangeli mettono al centro la croce e la resurrezione di Gesù, pur magari interpretando in modo diverso la sua predicazione terrena. Non so, io personalmente mi trovo a mio agio con il cristianesimo paolino, però come dicevamo prima credo che alla fine giochi molto anche la biografia di ciascun interprete. Un caro saluto Salvatore, e grazie ancora per il tuo aperto confronto!
Ciao, ti faccio i miei complimenti per la corretta esposizione delle scritture e volevo sapere se la tua dedizione per i testi antichi viene solamente per passione o anche per amore della Fede? Grazie
Grazie mille a te! L'amore per l'antichità in generale è per passione, ma nel caso specifico delle Scritture bibliche, esso si combina nel mio caso ad un'esigenza di fede.
Ciao Vittorio, grazie, ancora una volta, per la tua presentazione della lettera ai Galati. Mi è rimasto una curiosità: durante il video hai parlato di una comunità ebraica presente in Galizia, ma dopo hai detto che i Galati provenivano da una cultura pagana. Qual è il rapporto tra questi fatti?
Caro Alessandro, grazie per il tuo apprezzamento e ancora di più per questa domanda! La presenza di comunità ebraiche era riferita alle regioni del sud che faranno parte della galazia romana, in particolare la Licaonia; ma nell'interno, verso il nord della penisola anatolica non ve ne è traccia. Per quanto riguarda i destinatari della lettera, sono senza dubbio persone provenienti dal paganesimo.
Grazie Vittorio, una chiarezza e una lucidità uniche. Sto ripassando e approfondendo le Scritture con te. Grande Dono il tuo canale.
Grazie a te! È davvero un piacere per me sapere di essere di aiuto 😊
Interessantissimi i ragionamenti sulla datazione e sulla realtà geografica che rendono ancora più tangibile questo scritto sconvolgente che ci interroga profondamente su come rispondiamo con la nostra vita al dono della Grazia. Video stupendo da vedere più volte che invita ad una seria e profonda riflessione, meditazione e preghiera. Grazie Vittorio per questa tua predicazione fresca, comprensibile e spontanea dono della tua giovinezza! 😊
gentilissimo!
Sono un cattolico convinto, ma apprezzo molto le sue esegesi,anche un 45 minuti andrebbero benissimo.Grazie
La ringrazio! Sono piccole introduzioni le mie, ma mi fa piacere leggere questo suo commento.
Grazie vittorio anche per questo video, È sempre interessante e scorrevolIssimo Grazie per aver aggiunto10 minuti al video lo apprezzo molto rispetto ai 20 minuti canoniciBuona serata
Grazie mille a te, caro Giuseppe!
Grazie,preciso come sempre
Grazie a te, cara Ariella!
Secondo me ti seguiremmo anche per due ore e mezza 🙂 ciao Vittorio, non so nulla della Galazia, grazie mille!
Grazie cara Paola, sei davvero gentilissima!
Complimenti per la chiarezza, come sempre.
Paolo colpisce, stupisce e lascia perplessi. Come già qualche altro commentatore ha accennato, Paolo dimostra grande sicurezza e assertività e si propone come il vero (unico?) conoscitore e diffusore del vangelo. Da dove trae questa convinzione? Come mai le differenze con gli altri apostoli sono viste come anatema e non ricchezza di pensiero in una logica evangelica? L'idea fissa di Paolo di una doppia natura dell'essere umano, carne e spirito, ha creato tanti scompigli e ha segnato per sempre quella dicotomia tra bene e male che ancora oggi resiste ed è fonte delle nostre disgrazie. Se Gesù sulla croce ha redento l'uomo ha redento anche la sua carne nell'ottica paolina oppure quella parte di natura considerata corrotta e corruttibile è rimasta? Inoltre dal punto di vista logico c'è da dire che le "opere buone" si fanno con la carne non con lo spirito che è astratto. In più l'amore che è la massima espressione secondo Paolo della fede nel sacrificio di Cristo non può esprimersi se non attraverso la carne. In questo discorso di Paolo c'è qualche segno di narcisismo leggermente paranoico? (naturalmente interpretando il tutto con le categorie psicologico-psichiatriche del nostro tempo).
Caro Giuseppe, grazie mille per questo commento! Mi dai occasione per precisare alcuni punti che forse ho dato ingiustamente per scontati.
1) Paolo non si ritiene l'unico depositario della rivelazione cristiana, tanto che riconosce la chiesa di Gerusalemme e la sua predicazione, salvo bacchettarne l'incoerenza. Paolo si presenta come in continuità con l'insegnamento apostolico (anche lui assume il nome di apostolo) ma rivendica la diretta ispirazione per mezzo del Risorto (come gli altri in Giudea), pur non facendo originariamente parte del loro gruppo.
2) occorre fare molta attenzione: "carne" e "spirito" non corrispondono affatto a "corpo/corporeità" e a "anima". Questa dicotomia antropologica non fa parte dell'insegnamento di Paolo, e sarà introdotta solo successivamente nel cristianesimo mediante l'applicazione di categorie platoniche alle Scritture. Come ho detto, la "carne" è la condizione umana nel suo essere sottoposta al peccato e alla caducità, e per Paolo coincide alla realtà di coloro che, nonostante la conoscenza di Cristo, continuano a cercare mezzi religiosi per salvarsi. Per contro, lo Spirito è la condizione di coloro che sono pienamente consapevoli della liberazione operata da Cristo, e in conseguenza della Grazia agiscono animati dall'amore. Quindi non c'è alcuna contrapposizione anima/corpo, è importante questo!
Grazie. Sulla parte storica è sempre un piacere ascoltarti. Complimenti poi per la diretta sull'ora di religione. Io ti seguo, da non credente, per gli aspetti storici che ritengo sempre interessanti. Credo che, se sui temi di laicità ci fossero maggiori pensatori che denunciassero l'ora di religione fatta come lo prevede l''attuale ordinamento scolastico, ci sarebbero sicuramente meno attriti tra credenti e non. Per noi i temi di laicità (simboli nei luoghi pubblici, insegnamento, costi , leggi confessionali ..) sono importanti e credo siano la fonte dei maggiori problemi. Su Paolo continuo a ravvisare una forte discontinuità con le origini Gesuane. Non certo in veste antigiudaica che mi sembra una concezione superata ma teologica. Attendo sempre quel famoso video anticipato sul Figlio dell'uomo 😉.
Caro Tonino, ti ringrazio e come sempre sei più che il benvenuto qui sul canale! Concordo con te sul tema della laicità, ma del resto noi viviamo in un paese contraddistinto da un forte dualismo tra ateismo e cattolicesimo, e entrambe le posizioni, almeno nella maggioranza dei casi, purtroppo mancano il punto del discorso. Per quanto riguarda il rapporto tra Paolo e Gesù, in realtà ci sono molti temi di contatto, e in primo luogo l'etica apocalittica improntata sulla categoria di amore doveva essere parte del primo e storico insegnamento di Gesù, che presentava se stesso come figlio dell'uomo. Poi certo, Paolo sviluppa delle riflessioni anche originali, ma comunque radicate nel rapporto tra vita, morte e resurrezione di Gesù. E infine, dopo la serie sul NT vedrai che farò anche un video sul Figlio dell'uomo, promesso 😊🍻
Ciau Vitto grazie🎉
Grazie a te! 😊
Pompeo e Paolo: i guardiani della Galatia.
Perdonate la battuta pessima, ma mi martella e vedo che nessuno ha ancora scritto una cosa simile...
Complimenti a Vittorio, come sempre!
Era legittima! Un caro saluto ❤😊
Ciao Vittorio e grazie mille per questo tuo nuovo video. Leggendo anche qualche commento sotto, potrebbe essere utile (sempre che tu abbia piacere) un video con focus sul differente approccio di predicazione paolino in caso di destinatari ebrei e pagani, magari alla fine di queste tue lezioni su Paolo. Aiuterebbe anche una overview su predicazioni cristiane parallele (come quella della scuola/tradizione di Giacomo per esempio) e, quindi, le ipotesi sugli "altri" vangeli circolanti a cui si riferisce Paolo stesso e con i quali lui interagisce. Insomma, un tentativo di rimettere insieme le tessere del puzzle per quello che oggi gli studi ci dicono. Grazie ancora.
Mi sembra una buona idea!
🙏🏻🤗
Grazie cara!
Salve Vittorio, ottima come sempre la tua analisi storica. Nella parte teologia ho notato che hai trascurato il punto focale di questa lettera, l'autorità. Fin da i primi versetti Paolo si sforza di dimostrare che la sua autorità di apostolo è superiore a quella degli altri predicatori ( molto probabilmente inviati di Giacomo) . Come fa sempre Paolo rivendica la sua qualifica di "apostolo" raccontato di essere stato scelto da Dio fin dal grembo di sua madre, evviva la modestia. Di essere stato ammaestrato direttamente da Gesù. Attenzione, non dallo spirito Santo e di essere il solo latore della vera buona notizia. Peccato che tutte queste cose le sa solo lui, non abbiamo prove in merito solo la sua parola, dobbiamo quindi avere fede in Paolo e non in Gesù, il quale non ha mai parlato di abrogare le usanze ebraiche, ne di nuove alleanze. In secondo luogo Paolo non spiega e ne confuta con argomenti validi gli insegnanti di questi oppositori che probabilmente sono gli stessi di Corinto, i Super-apostoli ( ci sono fondate ipotesi che i 2 fossero Andrea e Matteo) , ma si dilunga in maledizioni e anatemi contro quelli che probabilmente erano testimoni oculari. Marcione aveva ragione. Se crediamo a Paolo e al suo cristo allora dobbiamo abbandonare Joshua ben Joseph, l'antico testamento e Yahweh, almeno era coerente.
Caro Salvatore, grazie come sempre per il tuo commento e la tua voglia di confronto! Sul primo punto a dire il vero mi pare di aver parlato diffusamente del fatto che Paolo rivendicasse un ruolo di primato apostolico e indipendenza del suo evangelo anche rispetto alla chiesa di Gerusalemme, in virtù di una rivelazione personale del Risorto. Ma a parte questo, è chiaro che Paolo non ti è simpatico e ci sta perfettamente, ci mancherebbe; però io ho sempre l'impressione che tu salti a conclusioni un po' affrettate. Ad esempio, sembra che o accettiamo Gesù e la sua ebraicità oppure accettiamo Paolo e le sue affermazioni; però ti segnalo che non è affatto una conseguenza necessaria degli attuali studi sulle origini cristiane, né sul piano storico (che comunque ad un certo punto può solo constatare dei fatti, come la convinzione di Paolo di aver incontrato il risorto) né a maggior ragione su quello teologico, che almeno in ambito evangelico pone l'accento sulla categoria, tutta teologica, si intende, di canone. Con questo, lo ribadisco, va benissimo che abbiamo posizioni diverse in questo senso, però ecco ci tenevo a precisare che non tutto procede logicamente in una sola direzione, anche da premesse simili. Un caro saluto e al prossimo commento!
Per quanto riguarda la ricerca bisogna dire che molti studiosi sono legati alle fedi religiose e molti altri hanno interessi più o meno importanti con la religione. Quando si leva qualche voce dissonante come nel caso di Robert Einsenman, jean Danielou, jean Carmignac, ecc. Vengono subito aggrediti e ridicolizzati dal mondo accademico, non conviene schierarsi contro il consensus. Non possiamo aspettarci rivoluzioni copernicane che ribaltino 2000 anni di fede con questi presupposti.
P.s. ( vedi commeto 2 corinzi) per quanto riguarda Joseph Smith, venne ucciso per la sua fede, Il martirio di Paolo è resta nel campo della leggenda.
@@salvatoredam6229 il problema è che nessuno è scevro da una precomprensione ermeneutica di qualsivoglia fatto. Il che non implica che ci sia un complotto o si nascondano dei dati. Le carte sono sul tavolo, poi è nella coscienza di ciascuno rispondere ai dati a disposizione. È evidente che noi abbiamo visioni molto diverse su Paolo e il cristianesimo in generale, ma spero comunque di non averti aggredito né sminuito nei miei commenti, questo mi dispiacerebbe molto!
No per niente anzi sei stato molto cortese. Non è che Paolo non mi piace ( anche se penso che fosse un infiltrato romano), il fatto è che non riesco proprio a mettelo insieme a Gesù, per me è un altra religione, magari migliore del legalismo ebraico ma pursempre una falsificazione.
@@salvatoredam6229 questo mi fa piacere! Comunque se può essere di aiuto, anche il cristianesimo giovanneo eredita temi paolini e in generale tutti i vangeli mettono al centro la croce e la resurrezione di Gesù, pur magari interpretando in modo diverso la sua predicazione terrena. Non so, io personalmente mi trovo a mio agio con il cristianesimo paolino, però come dicevamo prima credo che alla fine giochi molto anche la biografia di ciascun interprete. Un caro saluto Salvatore, e grazie ancora per il tuo aperto confronto!
Ciao, ti faccio i miei complimenti per la corretta esposizione delle scritture e volevo sapere se la tua dedizione per i testi antichi viene solamente per passione o anche per amore della Fede? Grazie
Grazie mille a te! L'amore per l'antichità in generale è per passione, ma nel caso specifico delle Scritture bibliche, esso si combina nel mio caso ad un'esigenza di fede.
Ciao Vittorio, grazie, ancora una volta, per la tua presentazione della lettera ai Galati. Mi è rimasto una curiosità: durante il video hai parlato di una comunità ebraica presente in Galizia, ma dopo hai detto che i Galati provenivano da una cultura pagana. Qual è il rapporto tra questi fatti?
Caro Alessandro, grazie per il tuo apprezzamento e ancora di più per questa domanda! La presenza di comunità ebraiche era riferita alle regioni del sud che faranno parte della galazia romana, in particolare la Licaonia; ma nell'interno, verso il nord della penisola anatolica non ve ne è traccia. Per quanto riguarda i destinatari della lettera, sono senza dubbio persone provenienti dal paganesimo.
di+👍di+👍di+👍di+👍. . . magari di 2 h e + 🤭, ormai sei un appuntamento fisso per molti
grazie per il sostegno, caro!