Inaspettata in questo contesto, ma gradita da chiunque abbia a cuore la questione ambientale, la citazione sull'impatto del consumo di carni. A parte questo, illuminante la trattazione sulla centralità di Cristo e la relativizzazione di ogni altro mezzo volto a soddisfare la volontà di Dio.
Grazie, di cuore, per questa introduzione e direi anche qualcosina in più di una semplice esposizione inteoduttiva, che apprezzo molto anche perche la trasmetti con molta enfasi e passione. Grazie
Mi sto avvicinando adesso alle sacre scritture...cosa per me non così semplice. Ho trovato per caso il tuo video e mi ha aiutato a capire alcune cose....Mi sono iscritto e sicuramente trarro' beneficio dalle tue spiegazioni...Grazie mille è un vero piacere ascoltarti... spieghi in modo semplice cose che potenzialmente possono essere di difficile comprensione.Grazie ancora....
Ancora una volta complimenti per la chiara e appassionata presentazione. La lettera è breve ma con tanti spunti di riflessione. Che sia stata scritta da Paolo o da un suo seguace poco importa perchè siamo proprio nel suo contesto teologico consueto. Due considerazioni e richieste di chiarimento. 1) La parte principale del primato di Gesù come ordine fondamentale di tutte le cose risulta di una levatura teologica (simile a quella odierna del Credo) che stupisce sia per il linguaggio sia per il contenuto. Non può essere questo inno una goccia nel deserto. Per essere preso come riferimento per enunciare il vangelo vuol dire che era stato già elaborato, discusso e metabolizzato dalle comunità cristiane a ridosso della morte e resurrezione di Gesù. Esistevano nel seno delle sinagoghe o nei primi movimenti gesuani centri di studio e riflessione sul significato del messaggio di Gesù? Non è certo la filosofia dei greci ma è una filosofia di vita ancora più radicale e soprattutto basata su una logica rivoluzionaria. 2) "Mortificate dunque quella parte di voi che appartiene alla terra...cose tutte che attirano l'ira di Dio". Qui non si tratta di vedere Paolo come ossessionato dalle passioni ma di concepire da parte sua la vita umana completamente svuotata di materialità, evanescente, eccessivamente spirituale in contrapposizione a ciò che è la natura umana così com'è vissuta sulla terra.
Caro Giuseppe, grazie per questo tuo commento! Riguardo al primo punto, è molto difficile da dire, perché a quanto ne so non abbiamo prove in questo senso, anche se è chiaro che chi ha elaborato quelle riflessioni doveva essere una persona colta e con una familiarità con la LXX. Il mondo ellenistico del resto è estremamente complesso e variegato, se si pensa che tra i primi cristiani c'erano persone come Apollo, o lo stesso Paolo, si comprende che la presenza di persone in grado di muovere riflessioni ad alto livello è più di una semplice ipotesi di lavoro. Per quanto riguarda il secondo punto, il tema non è legato alla materialità o alla corporeità, perché anche lo "Spirito" poteva essere a quel tempo concepito come materiale; il punto è che qui "terra" diviene sinonimo di "mondo/carne", ovvero una grandezza metafisica che rappresenta la soggezione della persona alla condizione di peccato, a livello personale o relazionale, e che come ci tengo a sottolineare, non è da ricondurre automaticamente al tema della sessualità. Spero di averti risposto, un caro saluto Giuseppe e anche tanti cari auguri per questo tempo natalizio!
Ciao. Grazie per la spiegazione. Una curiosità: considerando quanto questa lettera sia vicina agli inizi del Cristianesimo, dato che Colossesi 1:20 sembrerebbe presentare il concetto di apocatastasi, significa che questa idea era già in seno alle prime comunità cristiane, oppure la lettura di "tutte le cose" come possibile apocatastasi è più recente e prima lo si intendeva in altro modo? Se sì, qual era l'interpretazione di questa scrittura.
Ciao Vittorio, grazie per questo nuovo video! Anche nei video precedenti c'è menzione di questi inni utilizzati presumibilmente in una liturgia. Mi chiedevo: da cosa si desume che venivano utilizzati in una liturgia? Tra l'altro sono inni che sono ancora in uso, di sicuro nella liturgia delle ore cattolica, di rito romano.
Cara Sara, grazie a te! Sì, di solito i motivi che indicano questo utilizzo (che comunque resta vago) sono di tipo formale/stilistico: il tipo di formularità e la natura quasi illustrativa di questi componimenti richiamano direttamente il genere letterario dell'inno diffuso in età ellenistica sia in ambito pagano che giudaico. In alcuni casi, che portano con sé diverse dichiarazioni di ambito dogmatico, spesso si parla di confessioni in ambito battesimale: formule che i primi cristiani recitavano al momento del battesimo. Poi sì, nella storia delle chiese chiaramente hanno avuto una importante ricezione. Spero di averti risposto! E ne approfitto per augurarti un sereno e benedetto tempo di Natale! 🙏😊
@@vittoriosecco grazie mille Vittorio, molto interessante. Quindi a noi non sono arrivati rotoli liturgici antichi che contengano alcune di queste "formule"? È veramente bellissimo per me sapere che questi inni potrebbero essere così antichi. Tanti sinceri auguri anche a te e a tutti i tuoi cari. Grazie!
@@SaraSpoltore no, non ci sono documenti liturgici trasmessi in forma indipendente così antichi. Diciamo che sono ipotesi ma filologicamente fondate; c'è consenso tra gli studiosi. 😊
@@vittoriosecco che peccato, sarebbe meraviglioso ritrovare documenti del genere. Non che io non dia credibilità agli studi filologici, anzi. Ma ritrovare dei documenti immagino aprirebbe ulteriori porte ad approfondimenti. Grazie ancora!
@@SaraSpoltore senza dubbio! Però guarda il fatto che materiale sia citato in opere che hanno avuto più larga diffusione è un fatto molto comune nell'antichità. E in molti casi tutto ciò che rimane di opere un tempo ritenute importanti, quasi dei best seller, sono proprio alcune scarne citazioni in autori successivi. La tradizione testuale è così, però vale la pena di ricercare in antiche biblioteche, perché chissà che qualcosa non salti fuori?
Temo un pochino commentare perché non ho cultura sufficiente. Con te imparo termini nuovi e amplio la mia cultura anche in campo storico. Io ho fede. Solo quella. E confido sempre in Gesù e nel Suo amore per noi. Non da questa lezione nello specifico ma da altre che in passato tu hai fatto, mi sembra che divisioni e interpretazioni diverse già all'epoca sul messaggio Cristico esistessero. Credevo fosse cosa di tempi più vicini a noi. In cuor mio penso che se ci porta più vicini a Lui, va bene. Che non c'è perfezione di sentire. Che perfezione è solo la misericordia e la volonta di Gesù ad accoglierci. Forse sbaglio. Un sereno Santo Natale a te ed ai tuoi cari
Cara Roberta, non hai nulla da temere e io ti ringrazio per questo bel messaggio, che è anche una confessione di fede personale. Sono parole preziose, che accolgo con rispetto. Sì, è così: il cristianesimo come tale è sempre stato un fenomeno plurale, e il canone delle Scritture attesta questa realtà. Poi naturalmente non significa che tutto ciò che circolava nell'antichità vada preso per buono, ma questo giudizio di valore spetta, allora come oggi, alla fede personale di ciascuno. Cara Roberta, auguro un sereno e benedetto Natale a te e ai tuoi cari; grazie per ascoltarmi! 😊🙏
Ciao Vittorio, mi congratulo con te per questa bellissima opera di divulgazione che stai facendo, è proprio necessara visto la disinfestazione che si trova in TH-cam. In questi mesi ti sarai reso conto che il corpus paolino non lo riesco proprio a digerire, ma non per Saulo in se( che resta un personaggio molto discutibile) ma per il doppio pensiamo che si fa con i "suoi" scritti. È vero si può dire che ci vuole fede nella forzione del canone e che deve essere al disopra della logica, a me sa tanto di Tomismo, ma un testo come Colossesi riconosciuto da molti accademici come dutero-paolino, dove il redattore si spaccia per Paolo stesso, dove dice di essere in compagnia di altri discepoli del cicilio, dove afferma di essere in prigionia, dove si augura di fare visita alla comunità di Colosse e alla fine garantisce quasi sotto giuramento che la lettera è scritta di suo pugno, ha tutti i crismi del falso storico, al pari di qualunque altro apocrifo scartato dal canone. Mi rendo conto che questa epistola, come tu hai fatto notare, serve assolutamente per la formazione del dogma trinitario; già non capisco perché dobbiamo essere per forza trinitari, ma lascia entrare nel pensiero "cristiano" molte idee care a i Valentiniani (Chi sa se non è stata scritta da Valentino stesso, non mi stupirei). Scusami se sono sempre polemico ma ci vuole pure che le dice certe cose. Buon Natale
Caro Salvatore, fai bene a manifestare il tuo pensiero per come lo fai! Però non è vero che dobbiamo essere tutti trinitari, direi che la maggior parte dell'umanità non lo è, anche se io personalmente lo sono. Credo che dietro all'adesione personale a questo tipo di dottrine vi sia comunque molto di complesso e difficilmente spiegabile. Ciascuno vive relazioni complesse e io non voglio imporre a nessuno il mio pensiero, né quello di Paolo. Quindi riassumendo: io non faccio segreto della mia fede trinitaria nel Cristo risorto, ma questo non dovrebbe essere di ostacolo allo studio e soprattutto all'accoglienza e al rispetto di chi la pensa diversamente da me. Poi per quanto riguarda la pseudoepigrafia, avevo fatto un video un po' di tempo fa, sempre qui sul canale, che credo possa essere utile. Auguro Buone feste anche a te caro Salvatore!
@@vittoriosecco Carissimo, assolutamente il mio non è un rimprovero nei tuoi confronti, anzi ritengo il tuo modo di argomentare molto aperto e sincero. Fra chiese cristiane sono pochissimi gli esempi di non aderenti al dogma trinitario, tutti bollati come non cristiani. Mi rendo anche conto che per farsi una fama, in campo accademico specialmente nelle prime fasi è impossibile mettersi contro " l'establishment". Comunque in te vedo il potenziale per una brillante carriera, magari da "grande" potrei essere più libero di aprire nuovi orizzonti di ricerca. Da "Vecchio" lettore biblico ti auguro una brillante carriera ne hai tutte le potenzialità. 🙂🙂🙂
Mi piacerebbe conoscere il tuo parere sull'opinione di molti storici sul significato dell'inno cristologico. Ad esempio Boccaccini ritiene che in Paolo non ci sia l'idea di Incarnazione e che questo testo vada interpretato nel senso del parallelismo Adamo- Cristo (nuovo Adamo). Inoltre lo stesso Boccaccini pensa che la divinità attribuita a Cristo in Filippesi vada intesa nell solco delle figure superumane e mediatrici presenti in alcune correnti del giudaismo del secondo tempio, dunque una divinità secondaria, subordinata e qualitativamente inferiore a quella dell' Iddio. Per sostenere questa tesi Boccaccini fa leva sul tema della sovraestaltazion di Cristo (se Cristo era Dio in senso stretto e pieno dal principio, che senso ha la sovraesaltazione successiva? Può diventare Dio più grande di sé stesso?) A mio avviso, il testo di filippesi testimonia chiaramente l'intuizione di una preesistenza divina di Cristo e dunque una sua successiva incarazione (la forma di servo e la forma esteriore di uomo sono in stretta correlazione, così come la forma divina e l'assunzione del Nome di Signore). A parer mio, per quanto riguarda il tema della sovraesaltazione e della comfrssiione di Fede in Gesù come Sigmore, Boccaccini non nota che la sovresaltazione è legata fortemente al momento pubblico della confessione di fede stessa, anzi ne è la causa.
Grazie per questo commento! In realtà ammetto che dovrei leggere con maggiore attenzione la tesi del prof. Boccaccini, ma in generale anche io ho sempre inteso l'inno di Filippesi come testimone di una cristologia che identificava Dio con Cristo. Tra l'altro, pur non volendo affatto negare che nel giudaismo ellenistico fossero molto diffuse immagini di figure angeliche o semi-divine presso Dio, come il Logos per Filone ad esempio, ho ragione di credere che dalla fine del I secolo almeno ci fossero sovrapposizioni totali tra Gesù e il Dio dell'Antico Testamento anche al di là di Giovanni, come in Giuda, e dunque Filippesi può tranquillamente essere testimone antico di quel tipo di tradizione, che pure certamente non era univoca nei diversi cristianesimi antichi. Quindi ripeto, non ho risposte definitive ma in linea di principio ho sempre pensato in modo più simili al tuo. Mi informerò, grazie ancora!
buonasera Vittorio Secco, ma non è che ha ragione Pietro che dice: Paolo è difficile da capire....? perchè la stragrande maggioranza dei cosiddetti cristiani questo cap di Colossesi lo capisce esattamente al contrario di quello che sta dicendo realmente Paolo? il senso è: non fatevi giudicare dai pagani perche osservate-rispettate le feste i noviluni e i sabati(e non nessuno vi giudichi perchè non rispettate...)ma vi giudichi il corpo di Cristo, cioè la chiesa-congregazione. Col 2:16 è una delle prove più consistenti che la chiesa primitiva osservava i giorni santi di Dio e che Paolo insegnava a mantenere l' osservanza!! attualizzato all'oggi, non dobbiamo preoccuparci per quello che la gente pensa della nostra ubbidienza alla legge di Dio, e dobbiamo osservare i santi giorni di Dio con gioia, ringraziando Dio della liberazione che ci ha dato tramite Gesù da questo mondo e dal suo male. Shalom N.B. il documento a noi ostile non è la legge ma è il cheirògrafon, cioè una nota di debito, i nostri peccati che Gesù ha inchiodato-portato con se sulla croce, ciò che Paolo sta dicendo è che, con la sua morte Gesù ha cancellato la nota di colpa o debito che avevamo contratto con i nostri peccati. Col 2:14 spiega una profonda verità: la dottrina della giustificazione! il cheirografon non ha nulla ha che fare con la legge di Dio!
Buona sera Franco; credo che molto probabilmente tu fai riferimento a traduzioni alternative volute come tali per ragioni teologiche, che naturalmente sei libero di seguire. Nella mia lettura personale e negli studi che ho letto non ho mai trovato il senso che indichi tu, che per altro non mi sembra corretto leggendo il testo greco. Quindi non so a che tipo di gruppo/chiesa fai capo, ma penso dovresti prendere sul serio il fatto che la stragrande maggioranza delle persone comprende in questo caso. Inoltre, faccio notare che molto verosimilmente, Colossesi non è stata scritta da Paolo stesso.
@@vittoriosecco buongiorno, non uso traduzioni alternative e non appartengo a nessuna religione. Il documento scritto a mano negli originali è il cheirògrafon, che vuol dire in questo caso nota di debito, gli scrittori biblici non usano mai questa parola per riferirsi alla legge! ma il corpo è di Cristo v 17 quella "è" non esiste negli originali ma è un aggiunta dei traduttori che non capendo il senso, ne hanno voluto dare uno secondo il loro credo...., sono l'ombra di cose che devono venire, il verbo sono è al presente non al passato erano..., si vuol far dire alla Bibbia che erano ma adesso non lo sono più, ma il verbo è al presente, sono! La stragrande maggioranza delle persone non vuole assolutamente capire che per comprendere realmente la Bibbia bisogna entrare nella mentalità semitica, come pensavano e come si esprimevano gli ebrei, ma si vuole leggere la Bibbia con la mentalità della filosofia greca (platonica). non ti sembra strano che adesso i sabati e i noviluni non si devono osservare e nella nuova Gerusalemme (Isaia 66:22-23) si devono osservare? per non parlare dei conflitti che si creano all'interno della Bibbia tra uno scrittore e l'altro.....!
Inaspettata in questo contesto, ma gradita da chiunque abbia a cuore la questione ambientale, la citazione sull'impatto del consumo di carni. A parte questo, illuminante la trattazione sulla centralità di Cristo e la relativizzazione di ogni altro mezzo volto a soddisfare la volontà di Dio.
Grazie!
Sei bravo, spieghi proprio bene e chiaro. Sei, per me, super utile! Grazie ❤
Grazie mille cara Rosanna! Ne sono davvero felice 🙏😊
Super utile! Mi sono andata a rivedere bene le leggi noachiche che mi erano finora sfuggite. Grazie Vittorio.
prego!
Grazie caro Vittorio. L'ho conosciuta tramite il canale di bella prof! Le sue lezioni sono proprio curate e preziose! Utilissime
Ne sono molto felice! Si senta la benvenuta sul canale!
@@vittoriosecco grazie grazie. Lei è premuroso nell'animo e nelle sue lezioni. Che bello!
@@elidesiviero2340 apprezzo sinceramente queste sue parole! Grazie davvero.
Grazie, di cuore, per questa introduzione e direi anche qualcosina in più di una semplice esposizione inteoduttiva, che apprezzo molto anche perche la trasmetti con molta enfasi e passione. Grazie
Grazie, caro Giuseppe!
Mi sto avvicinando adesso alle sacre scritture...cosa per me non così semplice. Ho trovato per caso il tuo video e mi ha aiutato a capire alcune cose....Mi sono iscritto e sicuramente trarro' beneficio dalle tue spiegazioni...Grazie mille è un vero piacere ascoltarti... spieghi in modo semplice cose che potenzialmente possono essere di difficile comprensione.Grazie ancora....
Grazie a te! Sentiti il benvenuto 😊
Ancora una volta complimenti per la chiara e appassionata presentazione.
La lettera è breve ma con tanti spunti di riflessione. Che sia stata scritta da Paolo o da un suo seguace poco importa perchè siamo proprio nel suo contesto teologico consueto. Due considerazioni e richieste di chiarimento.
1) La parte principale del primato di Gesù come ordine fondamentale di tutte le cose risulta di una levatura teologica (simile a quella odierna del Credo) che stupisce sia per il linguaggio sia per il contenuto. Non può essere questo inno una goccia nel deserto. Per essere preso come riferimento per enunciare il vangelo vuol dire che era stato già elaborato, discusso e metabolizzato dalle comunità cristiane a ridosso della morte e resurrezione di Gesù. Esistevano nel seno delle sinagoghe o nei primi movimenti gesuani centri di studio e riflessione sul significato del messaggio di Gesù? Non è certo la filosofia dei greci ma è una filosofia di vita ancora più radicale e soprattutto basata su una logica rivoluzionaria.
2) "Mortificate dunque quella parte di voi che appartiene alla terra...cose tutte che attirano l'ira di Dio". Qui non si tratta di vedere Paolo come ossessionato dalle passioni ma di concepire da parte sua la vita umana completamente svuotata di materialità, evanescente, eccessivamente spirituale in contrapposizione a ciò che è la natura umana così com'è vissuta sulla terra.
Caro Giuseppe, grazie per questo tuo commento! Riguardo al primo punto, è molto difficile da dire, perché a quanto ne so non abbiamo prove in questo senso, anche se è chiaro che chi ha elaborato quelle riflessioni doveva essere una persona colta e con una familiarità con la LXX. Il mondo ellenistico del resto è estremamente complesso e variegato, se si pensa che tra i primi cristiani c'erano persone come Apollo, o lo stesso Paolo, si comprende che la presenza di persone in grado di muovere riflessioni ad alto livello è più di una semplice ipotesi di lavoro. Per quanto riguarda il secondo punto, il tema non è legato alla materialità o alla corporeità, perché anche lo "Spirito" poteva essere a quel tempo concepito come materiale; il punto è che qui "terra" diviene sinonimo di "mondo/carne", ovvero una grandezza metafisica che rappresenta la soggezione della persona alla condizione di peccato, a livello personale o relazionale, e che come ci tengo a sottolineare, non è da ricondurre automaticamente al tema della sessualità. Spero di averti risposto, un caro saluto Giuseppe e anche tanti cari auguri per questo tempo natalizio!
@@vittoriosecco Tanti auguri anche a te e a tutti quelli che ti seguono con piacere.
Ciao. Grazie per la spiegazione. Una curiosità: considerando quanto questa lettera sia vicina agli inizi del Cristianesimo, dato che Colossesi 1:20 sembrerebbe presentare il concetto di apocatastasi, significa che questa idea era già in seno alle prime comunità cristiane, oppure la lettura di "tutte le cose" come possibile apocatastasi è più recente e prima lo si intendeva in altro modo? Se sì, qual era l'interpretazione di questa scrittura.
il migliore video di sempre !!!
Addirittura! Grazie mille 😄 e un augurio di buone feste!
Almeno il miglio riuscito!? Buone feste anche a Te.
@@sergiusfringuello903 grazie mille!
Ciao Vittorio, grazie per questo nuovo video! Anche nei video precedenti c'è menzione di questi inni utilizzati presumibilmente in una liturgia. Mi chiedevo: da cosa si desume che venivano utilizzati in una liturgia? Tra l'altro sono inni che sono ancora in uso, di sicuro nella liturgia delle ore cattolica, di rito romano.
Cara Sara, grazie a te! Sì, di solito i motivi che indicano questo utilizzo (che comunque resta vago) sono di tipo formale/stilistico: il tipo di formularità e la natura quasi illustrativa di questi componimenti richiamano direttamente il genere letterario dell'inno diffuso in età ellenistica sia in ambito pagano che giudaico. In alcuni casi, che portano con sé diverse dichiarazioni di ambito dogmatico, spesso si parla di confessioni in ambito battesimale: formule che i primi cristiani recitavano al momento del battesimo. Poi sì, nella storia delle chiese chiaramente hanno avuto una importante ricezione. Spero di averti risposto! E ne approfitto per augurarti un sereno e benedetto tempo di Natale! 🙏😊
@@vittoriosecco grazie mille Vittorio, molto interessante. Quindi a noi non sono arrivati rotoli liturgici antichi che contengano alcune di queste "formule"? È veramente bellissimo per me sapere che questi inni potrebbero essere così antichi. Tanti sinceri auguri anche a te e a tutti i tuoi cari. Grazie!
@@SaraSpoltore no, non ci sono documenti liturgici trasmessi in forma indipendente così antichi. Diciamo che sono ipotesi ma filologicamente fondate; c'è consenso tra gli studiosi. 😊
@@vittoriosecco che peccato, sarebbe meraviglioso ritrovare documenti del genere. Non che io non dia credibilità agli studi filologici, anzi. Ma ritrovare dei documenti immagino aprirebbe ulteriori porte ad approfondimenti. Grazie ancora!
@@SaraSpoltore senza dubbio! Però guarda il fatto che materiale sia citato in opere che hanno avuto più larga diffusione è un fatto molto comune nell'antichità. E in molti casi tutto ciò che rimane di opere un tempo ritenute importanti, quasi dei best seller, sono proprio alcune scarne citazioni in autori successivi. La tradizione testuale è così, però vale la pena di ricercare in antiche biblioteche, perché chissà che qualcosa non salti fuori?
Molto esaustivo e completo,
Grazie! Ci sarebbe anche molto altro da dire, in realtà; però sono felice che le mie introduzioni possano essere di aiuto!
Ascolto con molto i interesse i Tuoi insegnamenti biblici, un grazie e un abbraccio
@@luigicarbone4261 mi fa molto piacere! Ricambio con fraterno affetto!
grazie
Prego, Ariella! Ti faccio i miei più cordiali auguri di buon Natale: che sia un tempo di benedizione per te e per i tuoi cari!
Buon Natale caro Vittorio
Ay amigo que bonito video gracias.
De nada querida Udjra! Te deseo una feliz Navidad!
Temo un pochino commentare perché non ho cultura sufficiente. Con te imparo termini nuovi e amplio la mia cultura anche in campo storico. Io ho fede. Solo quella. E confido sempre in Gesù e nel Suo amore per noi.
Non da questa lezione nello specifico ma da altre che in passato tu hai fatto, mi sembra che divisioni e interpretazioni diverse già all'epoca sul messaggio Cristico esistessero. Credevo fosse cosa di tempi più vicini a noi.
In cuor mio penso che se ci porta più vicini a Lui, va bene. Che non c'è perfezione di sentire. Che perfezione è solo la misericordia e la volonta di Gesù ad accoglierci.
Forse sbaglio.
Un sereno Santo Natale a te ed ai tuoi cari
Cara Roberta, non hai nulla da temere e io ti ringrazio per questo bel messaggio, che è anche una confessione di fede personale. Sono parole preziose, che accolgo con rispetto.
Sì, è così: il cristianesimo come tale è sempre stato un fenomeno plurale, e il canone delle Scritture attesta questa realtà. Poi naturalmente non significa che tutto ciò che circolava nell'antichità vada preso per buono, ma questo giudizio di valore spetta, allora come oggi, alla fede personale di ciascuno. Cara Roberta, auguro un sereno e benedetto Natale a te e ai tuoi cari; grazie per ascoltarmi! 😊🙏
Grazie infinite!!!🙏🏼🌹
@@Roberta2110 prego, cara 🙏
Ciao Vittorio, mi congratulo con te per questa bellissima opera di divulgazione che stai facendo, è proprio necessara visto la disinfestazione che si trova in TH-cam.
In questi mesi ti sarai reso conto che il corpus paolino non lo riesco proprio a digerire, ma non per Saulo in se( che resta un personaggio molto discutibile) ma per il doppio pensiamo che si fa con i "suoi" scritti. È vero si può dire che ci vuole fede nella forzione del canone e che deve essere al disopra della logica, a me sa tanto di Tomismo, ma un testo come Colossesi riconosciuto da molti accademici come dutero-paolino, dove il redattore si spaccia per Paolo stesso, dove dice di essere in compagnia di altri discepoli del cicilio, dove afferma di essere in prigionia, dove si augura di fare visita alla comunità di Colosse e alla fine garantisce quasi sotto giuramento che la lettera è scritta di suo pugno, ha tutti i crismi del falso storico, al pari di qualunque altro apocrifo scartato dal canone. Mi rendo conto che questa epistola, come tu hai fatto notare, serve assolutamente per la formazione del dogma trinitario; già non capisco perché dobbiamo essere per forza trinitari, ma lascia entrare nel pensiero "cristiano" molte idee care a i Valentiniani (Chi sa se non è stata scritta da Valentino stesso, non mi stupirei). Scusami se sono sempre polemico ma ci vuole pure che le dice certe cose. Buon Natale
Caro Salvatore, fai bene a manifestare il tuo pensiero per come lo fai! Però non è vero che dobbiamo essere tutti trinitari, direi che la maggior parte dell'umanità non lo è, anche se io personalmente lo sono. Credo che dietro all'adesione personale a questo tipo di dottrine vi sia comunque molto di complesso e difficilmente spiegabile. Ciascuno vive relazioni complesse e io non voglio imporre a nessuno il mio pensiero, né quello di Paolo. Quindi riassumendo: io non faccio segreto della mia fede trinitaria nel Cristo risorto, ma questo non dovrebbe essere di ostacolo allo studio e soprattutto all'accoglienza e al rispetto di chi la pensa diversamente da me. Poi per quanto riguarda la pseudoepigrafia, avevo fatto un video un po' di tempo fa, sempre qui sul canale, che credo possa essere utile. Auguro Buone feste anche a te caro Salvatore!
@@vittoriosecco Carissimo, assolutamente il mio non è un rimprovero nei tuoi confronti, anzi ritengo il tuo modo di argomentare molto aperto e sincero. Fra chiese cristiane sono pochissimi gli esempi di non aderenti al dogma trinitario, tutti bollati come non cristiani. Mi rendo anche conto che per farsi una fama, in campo accademico specialmente nelle prime fasi è impossibile mettersi contro " l'establishment". Comunque in te vedo il potenziale per una brillante carriera, magari da "grande" potrei essere più libero di aprire nuovi orizzonti di ricerca. Da "Vecchio" lettore biblico ti auguro una brillante carriera ne hai tutte le potenzialità. 🙂🙂🙂
Buongiorno Vittorio, sei un Pastore evangelico?
Buongiorno a te! No, sono un teologo valdese ma per il momento non svolgo ministero pastorale, dal momento che mi dedico agli studi.
Mi piacerebbe conoscere il tuo parere sull'opinione di molti storici sul significato dell'inno cristologico. Ad esempio Boccaccini ritiene che in Paolo non ci sia l'idea di Incarnazione e che questo testo vada interpretato nel senso del parallelismo Adamo- Cristo (nuovo Adamo). Inoltre lo stesso Boccaccini pensa che la divinità attribuita a Cristo in Filippesi vada intesa nell solco delle figure superumane e mediatrici presenti in alcune correnti del giudaismo del secondo tempio, dunque una divinità secondaria, subordinata e qualitativamente inferiore a quella dell' Iddio. Per sostenere questa tesi Boccaccini fa leva sul tema della sovraestaltazion di Cristo (se Cristo era Dio in senso stretto e pieno dal principio, che senso ha la sovraesaltazione successiva? Può diventare Dio più grande di sé stesso?)
A mio avviso, il testo di filippesi testimonia chiaramente l'intuizione di una preesistenza divina di Cristo e dunque una sua successiva incarazione (la forma di servo e la forma esteriore di uomo sono in stretta correlazione, così come la forma divina e l'assunzione del Nome di Signore).
A parer mio, per quanto riguarda il tema della sovraesaltazione e della comfrssiione di Fede in Gesù come Sigmore, Boccaccini non nota che la sovresaltazione è legata fortemente al momento pubblico della confessione di fede stessa, anzi ne è la causa.
Grazie per questo commento! In realtà ammetto che dovrei leggere con maggiore attenzione la tesi del prof. Boccaccini, ma in generale anche io ho sempre inteso l'inno di Filippesi come testimone di una cristologia che identificava Dio con Cristo. Tra l'altro, pur non volendo affatto negare che nel giudaismo ellenistico fossero molto diffuse immagini di figure angeliche o semi-divine presso Dio, come il Logos per Filone ad esempio, ho ragione di credere che dalla fine del I secolo almeno ci fossero sovrapposizioni totali tra Gesù e il Dio dell'Antico Testamento anche al di là di Giovanni, come in Giuda, e dunque Filippesi può tranquillamente essere testimone antico di quel tipo di tradizione, che pure certamente non era univoca nei diversi cristianesimi antichi. Quindi ripeto, non ho risposte definitive ma in linea di principio ho sempre pensato in modo più simili al tuo. Mi informerò, grazie ancora!
buonasera Vittorio Secco, ma non è che ha ragione Pietro che dice: Paolo è difficile da capire....? perchè la stragrande maggioranza dei cosiddetti cristiani questo cap di Colossesi lo capisce esattamente al contrario di quello che sta dicendo realmente Paolo? il senso è: non fatevi giudicare dai pagani perche osservate-rispettate le feste i noviluni e i sabati(e non nessuno vi giudichi perchè non rispettate...)ma vi giudichi il corpo di Cristo, cioè la chiesa-congregazione. Col 2:16 è una delle prove più consistenti che la chiesa primitiva osservava i giorni santi di Dio e che Paolo insegnava a mantenere l' osservanza!! attualizzato all'oggi, non dobbiamo preoccuparci per quello che la gente pensa della nostra ubbidienza alla legge di Dio, e dobbiamo osservare i santi giorni di Dio con gioia, ringraziando Dio della liberazione che ci ha dato tramite Gesù da questo mondo e dal suo male. Shalom N.B. il documento a noi ostile non è la legge ma è il cheirògrafon, cioè una nota di debito, i nostri peccati che Gesù ha inchiodato-portato con se sulla croce, ciò che Paolo sta dicendo è che, con la sua morte Gesù ha cancellato la nota di colpa o debito che avevamo contratto con i nostri peccati. Col 2:14 spiega una profonda verità: la dottrina della giustificazione! il cheirografon non ha nulla ha che fare con la legge di Dio!
Buona sera Franco; credo che molto probabilmente tu fai riferimento a traduzioni alternative volute come tali per ragioni teologiche, che naturalmente sei libero di seguire. Nella mia lettura personale e negli studi che ho letto non ho mai trovato il senso che indichi tu, che per altro non mi sembra corretto leggendo il testo greco. Quindi non so a che tipo di gruppo/chiesa fai capo, ma penso dovresti prendere sul serio il fatto che la stragrande maggioranza delle persone comprende in questo caso. Inoltre, faccio notare che molto verosimilmente, Colossesi non è stata scritta da Paolo stesso.
@@vittoriosecco buongiorno, non uso traduzioni alternative e non appartengo a nessuna religione. Il documento scritto a mano negli originali è il cheirògrafon, che vuol dire in questo caso nota di debito, gli scrittori biblici non usano mai questa parola per riferirsi alla legge! ma il corpo è di Cristo v 17 quella "è" non esiste negli originali ma è un aggiunta dei traduttori che non capendo il senso, ne hanno voluto dare uno secondo il loro credo...., sono l'ombra di cose che devono venire, il verbo sono è al presente non al passato erano..., si vuol far dire alla Bibbia che erano ma adesso non lo sono più, ma il verbo è al presente, sono! La stragrande maggioranza delle persone non vuole assolutamente capire che per comprendere realmente la Bibbia bisogna entrare nella mentalità semitica, come pensavano e come si esprimevano gli ebrei, ma si vuole leggere la Bibbia con la mentalità della filosofia greca (platonica). non ti sembra strano che adesso i sabati e i noviluni non si devono osservare e nella nuova Gerusalemme (Isaia 66:22-23) si devono osservare? per non parlare dei conflitti che si creano all'interno della Bibbia tra uno scrittore e l'altro.....!