Dick maestro inarrivabile, non si discute. E Tempo fuori luogo è pazzesco. Grazie, Flavio, per questo bel video. E complimenti per la maglia dei Borknagar 🤘
Adoro. La cosa che mi rattrista è che, finora, nessun editore in Italia si è preso la briga di pubblicare tutta la sua bibliografia in modo coerente e completo, proponendo invece una manciata di titoli in un edizione per poi smettere e cambiare editore, e così via. Così come non capisco perché non riesca a trovare l'edizione Fanucci di tempo fuori luogo (o tempo fuor di sesto), quella con il bordo nero, non capisco la logica delle uscite di Mondadori, che prima pubblica alcuni titoli nella collana oscar moderni, poi gli ultimi, come quello nel video, nella collana classici. Questo è il vero mistero
Grazie, Alessandro. Le live arriveranno quando mi fornirò di una connessione internet satellitare, la sola che qui sembra funzionare, dal momento che per ora viaggio con i dati del cellulare. Una decisione sempre meno posticipabile.
Ho letto molto di Dick ma credevo di aver letto almeno tutti i suoi lavori più importanti, e invece questo mi era sfuggito: grazie! Ascoltando, ho avuto l'impressione che Dick, per questo romanzo e anche per altri, possa essersi ispirato anche a idee delle antiche tradizioni filosofiche e spirituali indiane, penso all'idea di illusione della realtà che poi arriverà fino a Schopenhauer e altri pensatori occidentali ("il velo di maya"), penso all'idea di avatar che certo non è estranea al suo immenso e potentissimo immaginario. La sua opera è importante e, come mi capita di realizzare adesso, anche piuttosto sterminata.
Nel frattempo mi sono ascoltato un racconto su youtube: Un certo tipo di vita. È vero, ciò che ha scritto ha la capacità di essere dannatamente attuale, anche se è stato scritto nel passato ed è proiettato nel futuro
Scrittore si piuttosto visionario ma completo!! Non solo di genere!!🤔👌😊 Poi con il romanzo “Tempo fuori di sesto”, così è titolata la mia edizione Fanucci del 2003, era quasi troppo avanti!! A proposito questa ultima edizione ha una nuova tradizione?!🤔
Quando lo lessi rimasi 3 giorni senza pensare ad altro❕ Edit: in confronto il film è poca cosa❗ Edit 2: lo stesso effetto, se devo citare un film, me lo fece Memento di Nolan❕ Edit 3 (ultimo❓): Marylin Monroe non è citata a caso❕
Scusa Flavio, su Philip Dick sono colpevolmente a digiuno, lo conosco ma non ho mai letto nulla. Sicuramente era un visionario, uno fuori dal comune. Mi incuriosisce una cosa: che tu sappia anche lui in vita è stato poco considerato e ha trovato riconoscimento solo successivamente?
Scusa Flavio, una domanda: secondo te, questo infantilismo dei tempi attuali (nel quale peraltro mi riconosco ahimè) può essere collegato in qualche modo con quella coazione a ripescare contenuti del '900 dell'immaginario attuale, per cui (come ho sentito dire da te qui su BS) si continua a ripescare storie e personaggi (da Marvel a Matrix appunto) del secolo scorso ed è difficile trovare (parlo di immaginario pop globale) qualcosa di veramente nuovo?
Non saprei, forse è una componente del fenomeno, che però non ha una sola causa. Il ripescaggio di franchise "sicuri" è dovuto anche al costo delle produzioni odierne che non si possono permettere un flop.
Scusa Flavio, ma all'origine di Matrix (e di tutto ciò che è stato scritto sul tema della percezione della realtà) c'è il mito della caverna di Platone. Perché dici che è un'idea di Dick?
lo so che è citato, ma in maniera casuale, tu attribuisci a Dick la paternità di una idea che invece è di Platone. Certo che Dick le ha dato forma fantascientifica, ma solo la forma @@brokenstories
Perdona se mi permetto l'appunto, ma la concezione della realtà presente in Dick non è originale, né di sua ideazione, quanto piuttosto perfettamente organica alla cultura psichedelica della sua epoca. Non ha inventato nulla su quel frangente, piuttosto ha creato delle opere letterarie (meravigliose e a volte geniali) nelle quali sono ravvisabili moltissimi rimandi ad una visione gnostica del mondo (che è poi la medesima che si trova in Matrix, ed è antichissima, per cui il film avrebbe potuto benissimo essere anche se Dick non fosse mai stato) ed in misura minore alle soteriologie dell'India.
Il velo di Maya, la caverna di Platone... certo che non ha inventato lui il concetto in sé. Ma l'influenza diretta di Dick sul cinema di SF mi pare indiscutibile.
Dick è un campione assoluto di quella narrativa della demistificazione che mi affascina irrimediabilmente ma un po' mi inquieta perché innesca una reazione a catena logica inarrestabile ed irreversibile il cui confine col disagio psichico è molto labile. In questi personaggi ci trovo i padri nobili i cui figli ignobili sono gli attuali complottisti. Dick era talmente grande da averlo intuito in "Cronache di un artista di merda" che è l'unico romanzo realistico pubblicato con l'autore in vita, dove vediamo un coglioncione terrapiattista ante litteram che cede alle lusinghe di una setta millenarista e medita abbastanza seriamente di compiere un omicidio-suicidio. E poi mi dicono che non era lucido.
Dick maestro inarrivabile, non si discute. E Tempo fuori luogo è pazzesco. Grazie, Flavio, per questo bel video. E complimenti per la maglia dei Borknagar 🤘
Adoro. La cosa che mi rattrista è che, finora, nessun editore in Italia si è preso la briga di pubblicare tutta la sua bibliografia in modo coerente e completo, proponendo invece una manciata di titoli in un edizione per poi smettere e cambiare editore, e così via. Così come non capisco perché non riesca a trovare l'edizione Fanucci di tempo fuori luogo (o tempo fuor di sesto), quella con il bordo nero, non capisco la logica delle uscite di Mondadori, che prima pubblica alcuni titoli nella collana oscar moderni, poi gli ultimi, come quello nel video, nella collana classici. Questo è il vero mistero
Mi è piaciuto ma come tematiche mi sento più vicina e interessata a “Un oscuro scrutare”.
Non lo conoscevo e ora mi hai incuriosito
Capolavoro
Sei veramente bravo Flavio, hai mai pensato di fare delle live monografiche nel canale?
Grazie, Alessandro. Le live arriveranno quando mi fornirò di una connessione internet satellitare, la sola che qui sembra funzionare, dal momento che per ora viaggio con i dati del cellulare. Una decisione sempre meno posticipabile.
@@brokenstories Bene bene!
Ho letto molto di Dick ma credevo di aver letto almeno tutti i suoi lavori più importanti, e invece questo mi era sfuggito: grazie! Ascoltando, ho avuto l'impressione che Dick, per questo romanzo e anche per altri, possa essersi ispirato anche a idee delle antiche tradizioni filosofiche e spirituali indiane, penso all'idea di illusione della realtà che poi arriverà fino a Schopenhauer e altri pensatori occidentali ("il velo di maya"), penso all'idea di avatar che certo non è estranea al suo immenso e potentissimo immaginario. La sua opera è importante e, come mi capita di realizzare adesso, anche piuttosto sterminata.
Sicuramente Dick si ispirava a tante fonti culturali.
Nel frattempo mi sono ascoltato un racconto su youtube: Un certo tipo di vita. È vero, ciò che ha scritto ha la capacità di essere dannatamente attuale, anche se è stato scritto nel passato ed è proiettato nel futuro
Scrittore si piuttosto visionario ma completo!! Non solo di genere!!🤔👌😊
Poi con il romanzo “Tempo fuori di sesto”, così è titolata la mia edizione Fanucci del 2003, era quasi troppo avanti!!
A proposito questa ultima edizione ha una nuova tradizione?!🤔
Sì, la nuova traduzione è di Gianni Pannofino
No, in realtà è la stessa traduzione dell'edizione Sellerio uscita qualche anno fa.
Quando lo lessi rimasi 3 giorni senza pensare ad altro❕
Edit: in confronto il film è poca cosa❗
Edit 2: lo stesso effetto, se devo citare un film, me lo fece Memento di Nolan❕
Edit 3 (ultimo❓): Marylin Monroe non è citata a caso❕
Scusa Flavio, su Philip Dick sono colpevolmente a digiuno, lo conosco ma non ho mai letto nulla. Sicuramente era un visionario, uno fuori dal comune. Mi incuriosisce una cosa: che tu sappia anche lui in vita è stato poco considerato e ha trovato riconoscimento solo successivamente?
Aveva vinto il famoso premio Hugo nel 1963 col suo capolavoro “La svastica sul sole “
Va detto che morì proprio quando era sul punto di ottenere visibilità generalista con il film Brade Runner tratto dal suo racconto.
Scusa Flavio, una domanda: secondo te, questo infantilismo dei tempi attuali (nel quale peraltro mi riconosco ahimè) può essere collegato in qualche modo con quella coazione a ripescare contenuti del '900 dell'immaginario attuale, per cui (come ho sentito dire da te qui su BS) si continua a ripescare storie e personaggi (da Marvel a Matrix appunto) del secolo scorso ed è difficile trovare (parlo di immaginario pop globale) qualcosa di veramente nuovo?
Non saprei, forse è una componente del fenomeno, che però non ha una sola causa. Il ripescaggio di franchise "sicuri" è dovuto anche al costo delle produzioni odierne che non si possono permettere un flop.
Non so quante volte te lo ho sponsorizzato😂
Be', ogni cosa a suo tempo :-)
Scusa Flavio, ma all'origine di Matrix (e di tutto ciò che è stato scritto sul tema della percezione della realtà) c'è il mito della caverna di Platone. Perché dici che è un'idea di Dick?
Platone nel video è menzionato. Dick gli ha dato forma narrativa e fantascientifica ed è chiaramente fonte di ispirazione per tutti i film citati.
lo so che è citato, ma in maniera casuale, tu attribuisci a Dick la paternità di una idea che invece è di Platone. Certo che Dick le ha dato forma fantascientifica, ma solo la forma @@brokenstories
@@uncleivanovich per niente casuale ma se preferisci crederlo,ok.
Perdona se mi permetto l'appunto, ma la concezione della realtà presente in Dick non è originale, né di sua ideazione, quanto piuttosto perfettamente organica alla cultura psichedelica della sua epoca. Non ha inventato nulla su quel frangente, piuttosto ha creato delle opere letterarie (meravigliose e a volte geniali) nelle quali sono ravvisabili moltissimi rimandi ad una visione gnostica del mondo (che è poi la medesima che si trova in Matrix, ed è antichissima, per cui il film avrebbe potuto benissimo essere anche se Dick non fosse mai stato) ed in misura minore alle soteriologie dell'India.
Il velo di Maya, la caverna di Platone... certo che non ha inventato lui il concetto in sé. Ma l'influenza diretta di Dick sul cinema di SF mi pare indiscutibile.
Dick è un campione assoluto di quella narrativa della demistificazione che mi affascina irrimediabilmente ma un po' mi inquieta perché innesca una reazione a catena logica inarrestabile ed irreversibile il cui confine col disagio psichico è molto labile. In questi personaggi ci trovo i padri nobili i cui figli ignobili sono gli attuali complottisti.
Dick era talmente grande da averlo intuito in "Cronache di un artista di merda" che è l'unico romanzo realistico pubblicato con l'autore in vita, dove vediamo un coglioncione terrapiattista ante litteram che cede alle lusinghe di una setta millenarista e medita abbastanza seriamente di compiere un omicidio-suicidio.
E poi mi dicono che non era lucido.