Lucio Dalla | "1983" | VideoLive

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  • เผยแพร่เมื่อ 21 พ.ย. 2024

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  • @lethefilmusic2
    @lethefilmusic2  ปีที่แล้ว +1

    1983 Testo 1983:
    Le dieci del mattino e mi scoppia la testa
    come se avessi bevuto una botte di vino
    o fossi stato alla mia festa
    apro la finestra è ancora buio
    butto un urlo per strada ma non risponde nessuno
    il mio cuore si è rotto come uno specchio si è rotto
    si è rotto quel bellissimo orologio ti ricordi
    come lo chiamavi tu
    il silenzio continua sono almeno le sette
    apro la radio la tele le orecchiema nessuno trasmette
    la stanza è piena di animali sembrano zanzare
    grosse come cani ma almeno i cani non sanno volare
    forse qualcuno mi sente qualche vecchio amico mi sente
    provo ad urlare così forte
    così forte almeno mi sentissi tu
    che giorno è che anno è lunedì martedì ma che vita è
    da una foto di mia madre comincia a parlare
    dice "ti ricordi tuo padre come ci sapeva fare ?"
    erano gli anni della guerra tutti col culo per terra
    si mangiava coi cani ti ricordi a Bologna che festa
    quando arrivarono gli americani
    ehi nel '43 la gente partiva, partiva e moriva e non sapeva il perché
    ma dopo due anni tutti quanti perfino i fascisti aspettavano
    gli americani come a Riccione aspettano i turisti
    e proprio te quella notte in piazza sulle spalle di tuo padre sembravi un re
    finiti i bombardamenti tutti a farsi i complimenti
    erano tristi solo i morti e si mangiavano le mai
    non perché erano morti ma perché non si svegliavano domani
    ti ricordi quella bruna come era triste perché sapeva di non vederei razzi sulla luna - luna
    i razzi sulla luna sono un fatto normale se ne vedono tanti
    piantati in fila che sembrano alberi di natale
    poi spostando il cannocchiale puoi dare un nome alle stelle
    puoi giocare con tutto o con niente puoi giocarti anche la pelle
    ma qualcosa ci manca e quel qualcosa ci stanca
    ci stanca avere tutte queste cose che ci mancano se non le abbiamo più
    incontri la gente e si annoia è una congiura
    poi li vedi come vivono in fretta forse la noia è soltanto paura
    una paura che offende che ogni mattina ci prende
    la paura di essere ciccia da contare e che la vita la tua vita
    non cambi più
    che anno è che giorno è lunedì martedì ma che vita è
    dal cielo cade un giornale nessuna novità
    tutto sembra normale chi può dire quanto durerà
    gira ancora la terra ? chissà si fermerà...
    da che parte per la guerra scusi ? giri un poco più in là...
    beh ci vediamo domani faccio due salti nel vento se mi sento
    domani torno qua, perché
    ehi '83 sei lì come uno specchio ci fai sentire diversi nessuno sa perché
    né meglio né peggio ma tutti quanti, perfino i più tristi
    aspettiamo di svegliarci insieme, di guardarci di toccarci e di guardarci
    come non ci fossimo mai visti
    e proprio te questa notte in piazza sulle spalle di nessuno sarai un re
    niente bombardamenti