Strade nuove in Sardegna 1953

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  • เผยแพร่เมื่อ 1 ธ.ค. 2024

ความคิดเห็น • 25

  • @Robin_Hurgu
    @Robin_Hurgu 5 ปีที่แล้ว +4

    Grazie Etfas per questo importante salto di progresso di viabilità. Grazie a Fiorenzo Serra per le immagini

  • @procu.a.bottasa
    @procu.a.bottasa 7 ปีที่แล้ว +8

    La redenzione delle terre aride e improduttive. Una viabilità moderna e al di fuori della scomoda e lenta viabilità rurale. Per alcuni scemi questa è definita deturpazione ambientale invece che progresso.

  • @ВиталийКукушкин-е6ч
    @ВиталийКукушкин-е6ч ปีที่แล้ว

    💞

  • @Nostalgico80
    @Nostalgico80 11 ปีที่แล้ว +4

    No, nel 1953 la Sardegna aveva davvero bisogno di nuove strade e lottizzazioni fatte a regola per allevatori e contadini. La rovina è cominciata dai Sessanta, con Rovelli e l'Aga Khan, in poi.

    • @procu.a.bottasa
      @procu.a.bottasa 7 ปีที่แล้ว +2

      Rendiamoci conto che circa 60/70 anni fa non avevamo ne strade e ne dighe. Piticcus is mali trassaus

    • @ichnusanonesteitalia6890
      @ichnusanonesteitalia6890 5 ปีที่แล้ว

      nostalgico80 se mi dici il rovelli (un italiano)scappato in svizzera allora sono d,accordo ,,,ma non l,aga khan che tramite la Costa smeralda ha fatto conoscere ichnusa al mondo intero

  • @davidefranchini2972
    @davidefranchini2972 2 ปีที่แล้ว

    Che strade sono?

  • @torefoncello7544
    @torefoncello7544 4 ปีที่แล้ว +1

    Già è cuesta si chiama la ruspa per chi non lo sa

  • @mariaritalai8229
    @mariaritalai8229 6 ปีที่แล้ว +3

    In quegli anni non si badava certo all'impatto delle azioni umane sul paesaggio, sul suolo o sulle specie vegetali o faunistiche presenti nell'area. E' in questo modo che, a partire dagli inizi del '900, si sono potute sconvolgere intere aree palustri per eseguire le bonifiche pontine, ferraresi, pugliesi e in tutte le aree costiere della Sardegna (Sarrabus, Campidano, Oristanese, Nurra, Sulcis, ecc.) all'epoca aree malariche e improduttive. La realtà economica era ben diversa da quella attuale: servivano campi da coltivare per sfamare la popolazione che viveva in miseria, negli anni '50 ancora si risentiva dei retaggi dell'era fascista: l'uomo che domina la natura, la forza delle macchine, l'autarchia imposta dal regime. Nei primi anni '50 e per tutti gli anni '60 queste ideologie erano ancora diffuse e dominati. Le teorie ecologiste, la tutela degli ambienti incontaminati, la difese delle specie protette ed endemiche: tutto ciò è arrivato solo molti decenni dopo. Le direttive europee sulla difesa degli habitat naturali arriveranno solo negli anni 2000!!!

    • @nellobello7220
      @nellobello7220 6 ปีที่แล้ว +5

      è anche vero però che al tempo il cibo bisognava fabbricarselo sacrificando l'ambiente circostante... infatti al giorno d'oggi è facile tenere il "nostro giardino" intonso mentre di fatto zappiamo quello degli altri !! importiamo il cibo dal sudamerica dove magari grandi opere di preparazione del terreno all'agricoltura vengono fatte, facciamo parchi e apriamo miniere in posti vergini.. in africa... ;)

    • @Robin_Hurgu
      @Robin_Hurgu 5 ปีที่แล้ว +4

      Se dobbiamo guardare sempre a questa cazzo di tutela ambientale allora dobbiamo tornare a vivere in grotte,caverne o palafitte. Ben venga il progresso,quello utile ed equilibrato.

    • @Spartan-sz8uh
      @Spartan-sz8uh 4 ปีที่แล้ว +1

      @@Robin_Hurgu progresso si, ma nemmancu ponni xementu a fuliadura come vorrebbe fare solinas sulle coste.

    • @Robin_Hurgu
      @Robin_Hurgu 4 ปีที่แล้ว +1

      @@Spartan-sz8uh A fuliadura no ma qualche albergo in spiaggia facciamolo altrimenti ci coddano il turismo le altre località europee. Vedi Albania,Slovenia e Croazia. La parola d'ordine è competitività

    • @Antonio.Meloni_DemCos
      @Antonio.Meloni_DemCos 3 ปีที่แล้ว +1

      @@Spartan-sz8uh Le coste immacolate non portano soldi. Fosse per me ci sarebbe un albergo in spiaggia ogni 500 metri