Ottima intervista. C'è chi dice che le domande sono banali, io non credo: son domande rivolte da un uomo a un altro uomo, non da intervistatore a scrittore, e questa è una benedizione per noi che abbiamo la possibilità di guardarla oggi: offrono uno spaccato di vita e uno squarcio, per quanto sottile, sul carattere di Gadda. Le interviste del genere sono una delle pochissime cose che, a distanza di decenni, permettono di conservare intatta la dimensione umana di uno scrittore, troppo spesso cristallizzata da una tradizione critica polverosa e vetusta. Ben vengano entrambe le cose, per amor della completezza.
Bellissima intervista! Che ci siano così pochi commenti e visualizzazioni su un video dedicato forse al più grande scrittore italiano del 900 la dice lunga sullo stato attuale della cultura italiana...
che domande del Lela , avrebbe voluto dire Gadda. Cmq me lo ricordo anch'io il bar Bianco al Sempione, gestito dalla mitica centrale del latte poi venduta dal sindaco in mutande Albertini per un piatto di lenticchie, orgoglio della nostra Città.
Gadda non era assolutamente misantropo, chi ha letto i suoi libri lo sa..piuttosto, l'intervista deve forse essere rimasta celata a causa della bassa qualità e profondità delle domande che non mettono assolutamente in luce l'essenza della personalità e della vita di Gadda
Mi aspettavo qualcosa di più interessante, d'altronde è uno spaccato di vita. Solo che Gadda vecchio e (secondo me) non troppo in sé non può rendere l'artista che era. Gli fanno domande banali e lui giustamente risponde pure male, il che rende l'intervista ridicola, quasi comica. Poteva essere condotta meglio.
È doveroso considerare anche l'età di Gadda ai tempi di questa intervista. Spesso in età avanzata una certa indolenza nei confronti della vita e della realtà è considerata normale. In età avanzata il senso delle sofferenze, degli acciacchi, dei vuoti e degli sforzi di memoria rende molte persone impazienti, scontrose e misantrope. Tuttavia questo non vuol dire che sono sempre state così. Anzi, spesso è esattamente il contrario.
non è,non era,una domanda cosi assurda,ci son altre intervista dove si capisce che all epoca della di lui infanzia(primi '900, ) i bambini figli delle classi agiate non giovavano certo coi figli del popolo,e in un libro di interviste ai personaggi del 900 anche Gadda conferma che per lui e la sua famiglia era così
La Cognizione del Dolore è quando ti accorgi che esistono i critici letterari...E come se non bastasse hanno l'espressione di Pietro Citati. Gadda interessante, ma la Ccultura italiana che ddue ppalle. Ne ha fatti fuori tanti...
Ottima intervista. C'è chi dice che le domande sono banali, io non credo: son domande rivolte da un uomo a un altro uomo, non da intervistatore a scrittore, e questa è una benedizione per noi che abbiamo la possibilità di guardarla oggi: offrono uno spaccato di vita e uno squarcio, per quanto sottile, sul carattere di Gadda. Le interviste del genere sono una delle pochissime cose che, a distanza di decenni, permettono di conservare intatta la dimensione umana di uno scrittore, troppo spesso cristallizzata da una tradizione critica polverosa e vetusta. Ben vengano entrambe le cose, per amor della completezza.
ERA UNA LATTERIA CHE VENDEVA DEL LATTE! AHAHAH
Bellissima intervista! Che ci siano così pochi commenti e visualizzazioni su un video dedicato forse al più grande scrittore italiano del 900 la dice lunga sullo stato attuale della cultura italiana...
Quando parla dei compagni di classe sono volato dalla sedia dalle risate!ahahaha
ajajajaja davvero!
La schiettezza del genio
Personaggio FANTASTICO!!!
Bellissima intervista
Il miglior scrittore italiano del '900 senza se e senza ma...
Come tutte le persone straordinarie Carlo Emilio Gadda rifiutava le banalità
Grazie. Che bella intervista!
interessantissimissimo
Aspra di terra se pur nel suo frutto al sole come chi di un desiderio muore e roma fu il fine come chi eterna vive il poeta rivoluzionario
che domande del Lela , avrebbe voluto dire Gadda. Cmq me lo ricordo anch'io il bar Bianco al Sempione, gestito dalla mitica centrale del latte poi venduta dal sindaco in mutande Albertini per un piatto di lenticchie, orgoglio della nostra Città.
Che bello!
correggerei la didascalia: Giancarlo Roscioni, con la o! , bellissima intervista
Un gigante della storia italiana
"Questo qui quasi era deficiente" ahahahahahah!
Gadda non era assolutamente misantropo, chi ha letto i suoi libri lo sa..piuttosto, l'intervista deve forse essere rimasta celata a causa della bassa qualità e profondità delle domande che non mettono assolutamente in luce l'essenza della personalità e della vita di Gadda
bellissima intervista non direi: le domande sono banali tant' è che lo scrittore risponde spesso infastidito. Però colpisce il "contadino finitimo".
In tutte le interviste trovate su TH-cam le domande sono banali... e spesso provocano risposte banali. Occasioni perdute.
incredibile la somiglianza col fratello; sembra lui "en travesti"
Mi aspettavo qualcosa di più interessante, d'altronde è uno spaccato di vita. Solo che Gadda vecchio e (secondo me) non troppo in sé non può rendere l'artista che era. Gli fanno domande banali e lui giustamente risponde pure male, il che rende l'intervista ridicola, quasi comica. Poteva essere condotta meglio.
A cura di Luca Verdone, fratello di Carlo?
si! molto bravo !
Secondo me in questa intervista emerge il carattere di Gadda, mi sembra un pò misantropo...
non "un pò", lo era moltissimo
È doveroso considerare anche l'età di Gadda ai tempi di questa intervista. Spesso in età avanzata una certa indolenza nei confronti della vita e della realtà è considerata normale. In età avanzata il senso delle sofferenze, degli acciacchi, dei vuoti e degli sforzi di memoria rende molte persone impazienti, scontrose e misantrope. Tuttavia questo non vuol dire che sono sempre state così. Anzi, spesso è esattamente il contrario.
Giocava con altri bambini? Ma che domanda è?
non è,non era,una domanda cosi assurda,ci son altre intervista dove si capisce che all epoca della di lui infanzia(primi '900, ) i bambini figli delle classi agiate non giovavano certo coi figli del popolo,e in un libro di interviste ai personaggi del 900 anche Gadda conferma che per lui e la sua famiglia era così
La Cognizione del Dolore è quando ti accorgi che esistono i critici letterari...E come se non bastasse hanno l'espressione di Pietro Citati.
Gadda interessante, ma la Ccultura italiana che ddue ppalle. Ne ha fatti fuori tanti...
Un mio contributo sul ruolo di Gadda a cavallo tra avanguardia e tradizione: th-cam.com/video/RUZK5jhhQ7s/w-d-xo.html
La sorella non aveva mai capito niente
Non
Un letterato del suo calibro non dovrebbe esprimersi in un italiano così povero
1:20 AMO QUEST'UOMO