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Ritengo che questo sia il canale di Finanza più completo su TH-cam. Psicologia, aggiornamenti, etf, portafogli.....Vi seguo da molto tempo ormai e la qualità è sempre il vostro forte. Grazie davvero
Ottimo, grazie.. è importante avere una strategia da rispettare altrimenti ci si può far condizionare dalle mille notizie più o meno pessimiste /ottimiste che ci bombardano ogni giorno..
Ottimi contenuti, complimenti. Like meritato. Diversificazione é un concetto che non é possibile trascurare. In questa ottica ritengo importante anche la valutazione del premio al rischio riscontrabile in un determinato periodo. Perdona , ho letto che uno Sharpe Ratio inferiore a 1.0 é considerato un risultato non positivo. Ho inteso in modo scorretto?
Ciao Maxim, hai mai valutato per i tuoi clienti un portafoglio che facesse variare la parte azionaria in funzione dello shiller PE ratio rapportato al suo valore storico al fine di aumentare lanparte obbligazionaria quanfo il mercato è più caro e ridurla fino anche ad azzerarla quando il mercato è a sconto? Seguendo questa strategia è possibile un po' seguire il modello del portafoglio di warren ma avendo un indicatore per variare l'esposizione.
Nei portafogli esposti va considerata anche l'effetto della distorsione dei rendimenti obbligazionari tipici degli anni 70 80 e 90 e che oggi non ci sono più (a meno di andare su subordinati bancari o emergenti America latina).
Hai perfettamente ragione, i rendimenti obbligazionari di oggi sono molto diversi da quelli degli anni ’70-’90, e questo richiede un approccio più dinamico. Nell’analisi del video, però, ci si concentra sulla decorrelazione dei bond a lungo termine o di altri asset come elementi di stabilità nei momenti di difficoltà dell’azionario. Non basta guardare solo ai rendimenti, bisogna capire anche come si comportano gli investitori, cosa fanno le banche centrali e come ottimizzare un portafoglio in ottica rischio/rendimento. L’efficienza di un portafoglio va ben oltre il singolo rendimento e considera come le varie asset class si supportano a vicenda in contesti volatili.
Si può vendere ad esempio durante i ribilanciamenti del portafoglio (basta anche una volta all'anno) e/o per "autostaccarsi" quote a copertura delle proprie spese (dopo aver stabilito il tasso di prelievo annuo idoneo al tenore di vita desiderato) nel caso di un portafoglio ad accumulo, cioè fiscalmente più efficiente di uno prevalentemente a distribuzione di dividendi.
La strategia di investimento dipende principalmente dagli obiettivi e dal piano d’investimento, non esclusivamente dalle oscillazioni del mercato. Non si tratta solo di non vendere mai, ma di seguire una strategia coerente con gli obiettivi a lungo termine. Se il piano prevede una crescita sostenibile, è possibile mantenere l’esposizione al mercato anche durante le correzioni, evitando decisioni impulsive. Naturalmente, ogni portafoglio dovrebbe essere rivisitato periodicamente per assicurarsi che rimanga allineato con gli obiettivi del cliente, senza farsi influenzare eccessivamente dalle fluttuazioni di breve termine.
L’S&P non può fare il 30% l’anno, il mercato DOVRÀ stornare prima o poi, e più sarà “poi”, più il collasso sarà duro e duraturo. Va bene, ora fa il 30% l’anno per i prossimi 5 anni… e dopo? Rematch del 2000. Se crolla nel 2025/26? Rematch del 2022. Non ci sono proprio gli utili per sostenere una crescita del genere. Il problema? Statisticamente investire oggi è sempre il momento migliore (statisticamente) Personalmente, preferisco piuttosto che essere liquido, avere un bel comparto Value fra le mie fila come Core del portafoglio.
Hai molte più certezze di me, complimenti! Forse dovresti proporre alla BCE di assumerti come consulente 😉. Scherzi a parte, comprendo il tuo punto: una crescita sostenuta senza un adeguato supporto degli utili può portare a forti correzioni. Tuttavia, come dici anche tu, i dati storici mostrano che il momento “migliore” per entrare è sempre ora, poiché i mercati premiano chi ha pazienza e diversificazione. In un portafoglio equilibrato, un buon comparto Value può effettivamente dare stabilità, ma non pretenderei mai di prevedere il rendimento dell'azionario....e come detto nel video: il rendimento mancato non la consideri una perdita? il tuo orizzonte temporale non ti permette di essere allineato con quella determinata volatilità? Non prevedere, non scommettere, ma pianifica.
@@nevistscf infatti per questo ho scritto: potrebbe collassare nel 2025 o continuare a crescere e crollare chissà quando. Il problema è questo, non sappiamo quando accadrà, ma sappiamo che accadrà. Quindi adios market-timing, lo lasciamo per chi scommette d'azzardo. Riguardo il Value, è più per una questione psicologica che per altro, da l'idea di essere a miglior prezzo e di conseguenza sono meno propenso a chiudere posizioni. Liquidità e obbligazioni vanno tarate in base a profilo di rischio e orizzonte temporale, dire a qualcuno che vuole risparmiare per soli 5 anni di mettere tutto in value è palesemente una pianificazione errata-
ok ma entrare sui massimi e' duro, non enatrare significa stare sul free risk oggi vale il 4,5 sui tbond a 1 anno perche' mai dovrei comprare azioni che rendono si e no il 2 pct? pe' di 50 o i 3 con pe di 33??? cosa stai dicendo???
il T-Bond offre un rendimento interessante, ma è importante ricordare che il rendimento reale va valutato considerando anche il rischio valutario. Quando si guarda al Price/Earnings, bisogna tener presente che è solo una delle tante metriche da considerare. Se bastasse basarsi solo sul P/E, saremmo tutti milionari, non credi? Detto questo io non faccio previsioni a differenza di molti, ma cerco soluzioni pratiche negli investimenti, mantenendo il focus sugli obiettivi di vita e non sugli obiettivi di vendita dei media...Buon investimento ;)
@alainsamaritan Guarda che ci sono dei modi per ridurre i rischi di un azionario potenzialmente in bolla… Se il tuo problema fossero i p/e alti può ridurre ai minimi il settore tecnologico con ad esempio un azionario sempre globale come Vhyl ( vgwe ad accumulo ). Guarda i p/ e di un portafoglio del genere… sei intorno a 12 quindi puoi esserti effettivamente protetto dal rischio sopravvalutazione. Puoi usare le opzioni put a copertura da vedersi come assicurazioni ( che hanno un costo ma quando i tassi sono alti, le put costano meno. Oppure amcora esistono gli etf che riproducono la collar strategy tipo i vari SPAH, SPQB ecc. Insomma dei modi per proteggersi ci sono, ovviamente ognuno di questi ha i suoi contro e alla fine risulta essere che costa. Proteggersi costa come mancato rendimento o perdita in caso di pagamento premi senza fare nulla.
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Ritengo che questo sia il canale di Finanza più completo su TH-cam. Psicologia, aggiornamenti, etf, portafogli.....Vi seguo da molto tempo ormai e la qualità è sempre il vostro forte. Grazie davvero
Concordo👍
Il migliore canale divulgativo di finanza personale, complimenti
Non esageriamo !! =)
Ottimo, grazie.. è importante avere una strategia da rispettare altrimenti ci si può far condizionare dalle mille notizie più o meno pessimiste /ottimiste che ci bombardano ogni giorno..
Ottimo video👍👍
Grazie molte per il feedback
Tutto Vero, provato sulla mia pelle ... Ottimo video!!!!
Grazie per il tuo feedback Alessandro !!
Bravissimo come sempre Maxim, un vero faro nella mediocrita' dei promotori finanziari.
La nuova class cnbc🎉
Grazie Saverio
Grazie a te per il feedback !!
Ottimi contenuti, complimenti. Like meritato. Diversificazione é un concetto che non é possibile trascurare. In questa ottica ritengo importante anche la valutazione del premio al rischio riscontrabile in un determinato periodo.
Perdona , ho letto che uno Sharpe Ratio inferiore a 1.0 é considerato un risultato non positivo. Ho inteso in modo scorretto?
Ciao Maxim,
hai mai valutato per i tuoi clienti un portafoglio che facesse variare la parte azionaria in funzione dello shiller PE ratio rapportato al suo valore storico al fine di aumentare lanparte obbligazionaria quanfo il mercato è più caro e ridurla fino anche ad azzerarla quando il mercato è a sconto?
Seguendo questa strategia è possibile un po' seguire il modello del portafoglio di warren ma avendo un indicatore per variare l'esposizione.
Ottima osservazione! In diversi portafogli adottiamo proprio una strategia che considera lo Shiller PE ratio per calibrare l’esposizione azionaria.
@@nevistscf Hai mai fatto un backtest per verificare il rolling return e il max drawdown rispetto ad un classico 100% azionario? Sarebbe interessante
Nei portafogli esposti va considerata anche l'effetto della distorsione dei rendimenti obbligazionari tipici degli anni 70 80 e 90 e che oggi non ci sono più (a meno di andare su subordinati bancari o emergenti America latina).
Hai perfettamente ragione, i rendimenti obbligazionari di oggi sono molto diversi da quelli degli anni ’70-’90, e questo richiede un approccio più dinamico. Nell’analisi del video, però, ci si concentra sulla decorrelazione dei bond a lungo termine o di altri asset come elementi di stabilità nei momenti di difficoltà dell’azionario. Non basta guardare solo ai rendimenti, bisogna capire anche come si comportano gli investitori, cosa fanno le banche centrali e come ottimizzare un portafoglio in ottica rischio/rendimento. L’efficienza di un portafoglio va ben oltre il singolo rendimento e considera come le varie asset class si supportano a vicenda in contesti volatili.
il mercato sale e non vendi, il mercato scende e non vendi. Ma quindi la morale della favola è quella di non vendere mai?
In certi casi....si! 😊
Si può vendere ad esempio durante i ribilanciamenti del portafoglio (basta anche una volta all'anno) e/o per "autostaccarsi" quote a copertura delle proprie spese (dopo aver stabilito il tasso di prelievo annuo idoneo al tenore di vita desiderato) nel caso di un portafoglio ad accumulo, cioè fiscalmente più efficiente di uno prevalentemente a distribuzione di dividendi.
La strategia di investimento dipende principalmente dagli obiettivi e dal piano d’investimento, non esclusivamente dalle oscillazioni del mercato. Non si tratta solo di non vendere mai, ma di seguire una strategia coerente con gli obiettivi a lungo termine. Se il piano prevede una crescita sostenibile, è possibile mantenere l’esposizione al mercato anche durante le correzioni, evitando decisioni impulsive. Naturalmente, ogni portafoglio dovrebbe essere rivisitato periodicamente per assicurarsi che rimanga allineato con gli obiettivi del cliente, senza farsi influenzare eccessivamente dalle fluttuazioni di breve termine.
L’S&P non può fare il 30% l’anno, il mercato DOVRÀ stornare prima o poi, e più sarà “poi”, più il collasso sarà duro e duraturo.
Va bene, ora fa il 30% l’anno per i prossimi 5 anni… e dopo? Rematch del 2000. Se crolla nel 2025/26? Rematch del 2022.
Non ci sono proprio gli utili per sostenere una crescita del genere.
Il problema? Statisticamente investire oggi è sempre il momento migliore (statisticamente)
Personalmente, preferisco piuttosto che essere liquido, avere un bel comparto Value fra le mie fila come Core del portafoglio.
Hai molte più certezze di me, complimenti! Forse dovresti proporre alla BCE di assumerti come consulente 😉. Scherzi a parte, comprendo il tuo punto: una crescita sostenuta senza un adeguato supporto degli utili può portare a forti correzioni. Tuttavia, come dici anche tu, i dati storici mostrano che il momento “migliore” per entrare è sempre ora, poiché i mercati premiano chi ha pazienza e diversificazione. In un portafoglio equilibrato, un buon comparto Value può effettivamente dare stabilità, ma non pretenderei mai di prevedere il rendimento dell'azionario....e come detto nel video: il rendimento mancato non la consideri una perdita? il tuo orizzonte temporale non ti permette di essere allineato con quella determinata volatilità? Non prevedere, non scommettere, ma pianifica.
@@nevistscf infatti per questo ho scritto: potrebbe collassare nel 2025 o continuare a crescere e crollare chissà quando. Il problema è questo, non sappiamo quando accadrà, ma sappiamo che accadrà.
Quindi adios market-timing, lo lasciamo per chi scommette d'azzardo.
Riguardo il Value, è più per una questione psicologica che per altro, da l'idea di essere a miglior prezzo e di conseguenza sono meno propenso a chiudere posizioni.
Liquidità e obbligazioni vanno tarate in base a profilo di rischio e orizzonte temporale, dire a qualcuno che vuole risparmiare per soli 5 anni di mettere tutto in value è palesemente una pianificazione errata-
TOPP IN PSICOLOGIA
Super grazie per il feedback !! ;)
Sei bravo ma, se posso esprimere una mia opinione, dovresti fare dei video un po' più corti
Speed It up
ok ma entrare sui massimi e' duro, non enatrare significa stare sul free risk oggi vale il 4,5 sui tbond a 1 anno perche' mai dovrei comprare azioni che rendono si e no il 2 pct? pe' di 50 o i 3 con pe di 33??? cosa stai dicendo???
il T-Bond offre un rendimento interessante, ma è importante ricordare che il rendimento reale va valutato considerando anche il rischio valutario. Quando si guarda al Price/Earnings, bisogna tener presente che è solo una delle tante metriche da considerare. Se bastasse basarsi solo sul P/E, saremmo tutti milionari, non credi? Detto questo io non faccio previsioni a differenza di molti, ma cerco soluzioni pratiche negli investimenti, mantenendo il focus sugli obiettivi di vita e non sugli obiettivi di vendita dei media...Buon investimento ;)
@alainsamaritan
Guarda che ci sono dei modi per ridurre i rischi di un azionario potenzialmente in bolla…
Se il tuo problema fossero i p/e alti può ridurre ai minimi il settore tecnologico con ad esempio un azionario sempre globale come Vhyl ( vgwe ad accumulo ).
Guarda i p/ e di un portafoglio del genere… sei intorno a 12 quindi puoi esserti effettivamente protetto dal rischio sopravvalutazione.
Puoi usare le opzioni put a copertura da vedersi come assicurazioni ( che hanno un costo ma quando i tassi sono alti, le put costano meno.
Oppure amcora esistono gli etf che riproducono la collar strategy tipo i vari SPAH, SPQB ecc.
Insomma dei modi per proteggersi ci sono, ovviamente ognuno di questi ha i suoi contro e alla fine risulta essere che costa.
Proteggersi costa come mancato rendimento o perdita in caso di pagamento premi senza fare nulla.
Bravo!
Grazie Marco