È un film allegorico (forse fin troppo) incentrato sul concetto di napoletanità, e con una trama a dir poco insignificante. Presenta alcune scene lubriche e blasfeme che si potevano tranquillamente evitare e che potrebbero far storcere il naso ai cattolici tradizionalisti. L'unica nota positiva è la frase pronunciata dal cardinale mefistofelico soprannominato Tesorone: "alla fine della vita resterà solo l'ironia". Consiglierei a Sorrentino di produrre un film tratto dal romanzo (assai) sopravvalutato di Thomas Mann "La montagna incantata"; visto che al regista campano interessa soltanto creare atmosfere particolari senza dare troppa importanza alla narrazione.
@CinemArteCreations Ho visto "La grande bellezza" più di dieci anni fa quand'ero poco più che ventenne. Pur essendo all'epoca un ragazzo colto che aveva letto libri come "Cent'anni di solitudine" oppure "La strada di Swann", non credo di poter giudicare correttamente il film perché ne ho un ricordo sbiadito, e in quel periodo ero poco maturo intellettualmente. Comunque, a me non piacciono quei film basati esclusivamente sulla potenza emotiva delle immagini, e con una trama troppo piatta e lineare. È questione di gusti. Quindi, Sorrentino non mi dice nulla perché lo ritengo semplicemente un clone di Fellini.
@@davidevitale3641 io credo che "La grande bellezza" appartenga alla generazione 1950. Tutti noi, anche provandoci, non la capiremo mai, fino in fondo.
Film eccezionale! È stato bello parlarne insieme! 😎🥹
@@giovannibottone6937 Ma parlare con te di film, o di qualsiasi argomento, è bello 😊😁 come sempre.
@@giovannibottone6937 molto competente, capace di spaziare in modo multidisciplinare 💯
LIKE PER VOI💯
Grazie, anche a nome del mio amico!
@@CinemArteCreations Grazie mille! 🥹
@@giovannibottone6937 Una grande capacità di saper argomententare, in modo multidisciplinare.
Non da tutti.
È un film allegorico (forse fin troppo) incentrato sul concetto di napoletanità, e con una trama a dir poco insignificante. Presenta alcune scene lubriche e blasfeme che si potevano tranquillamente evitare e che potrebbero far storcere il naso ai cattolici tradizionalisti. L'unica nota positiva è la frase pronunciata dal cardinale mefistofelico soprannominato Tesorone: "alla fine della vita resterà solo l'ironia". Consiglierei a Sorrentino di produrre un film tratto dal romanzo (assai) sopravvalutato di Thomas Mann "La montagna incantata"; visto che al regista campano interessa soltanto creare atmosfere particolari senza dare troppa importanza alla narrazione.
@@davidevitale3641 cosa pensi della "grande bellezza"
@CinemArteCreations Ho visto "La grande bellezza" più di dieci anni fa quand'ero poco più che ventenne. Pur essendo all'epoca un ragazzo colto che aveva letto libri come "Cent'anni di solitudine" oppure "La strada di Swann", non credo di poter giudicare correttamente il film perché ne ho un ricordo sbiadito, e in quel periodo ero poco maturo intellettualmente. Comunque, a me non piacciono quei film basati esclusivamente sulla potenza emotiva delle immagini, e con una trama troppo piatta e lineare. È questione di gusti. Quindi, Sorrentino non mi dice nulla perché lo ritengo semplicemente un clone di Fellini.
@@davidevitale3641 io credo che "La grande bellezza" appartenga alla generazione 1950.
Tutti noi, anche provandoci, non la capiremo mai, fino in fondo.