La Chiesa ridotta all'ultima desolazione: dal diario della Beata Elisabetta Canori Mora

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  • เผยแพร่เมื่อ 5 ต.ค. 2024
  • LA CHIESA RIDOTTA ALL'ULTIMA DESOLAZIONE.
    da: Beata Elisabetta Canori Mora
    DIARIO - La mia vita nel cuore della Trinità
    Libreria Editrice Vaticana
    40.3. La Chiesa ridotta all’ultima desolazione
    Il dì 8 dicembre, festa dell’Immacolata Concezione della santissima Vergine Maria, nostra tenerissima madre, nell’assistere alla Messa cantata si raccolse il mio spirito intimamente; in questo tempo Dio si degnò sollevarmi ad un grado molto particolare di unione, mi mostrò la sua divina giustizia sdegnata contro gli uomini, fui trasportata in spirito in un luogo eminente, dove mi fu mostrata l’orrida scena del tremendo castigo che Dio è per mandare sopra la terra, per i nostri enormi peccati. Io al solo rammentarlo sento riempirmi di terrore, e lo spirito è sopraffatto da profonda mestizia.
    Prego incessantemente il Signore a mitigare il suo sdegno, per i meriti del suo santissimo Figliolo Gesù.
    Proseguo: «Mi si fece dunque vedere l’orrida scena. Mio Dio! qual terrore!
    Vidi da un lato la morte del nostro Sommo Pontefice. Dio, tutto piacevole, a sé lo chiamava; e lui piacevolmente ne riceveva l’invito, placidamente se ne moriva.
    Alla sua morte ecco la gravissima rovina della nostra santa Madre, la Chiesa; ecco Dio sdegnato contro di noi! Oh, che spavento; oh, che timore!
    La nostra cara madre, Maria santissima, stava a braccia aperte per riparare lo sdegno di Dio; ma Dio non ascoltava né preghiere, né sacrifici, né vittime; ma eccoci già schiavi di un barbaro, che inferocisce contro di noi e della nostra madre, la santa Chiesa.
    Povere religiose, poveri religiosi! tutti fuori dei sacri chiostri, sarete espulsi non con dolcezza, ma a viva forza. Erano devastati i sacri templi, il culto di Dio era profanato. E da chi? Da quelli che per ogni ragione dovrebbero sostenerla: erano quelli che sfacciatamente si ribellavano e cercavano la totale distruzione della nostra cara Madre, la santa Chiesa, e in un momento era da questi figli ribelli ridotta all’ultima desolazione.
    Ma buon per il piccolo gregge di Gesù Cristo, che fedele e costante al suo Dio, in mezzo a tanta barba-rie seppe conservare pura e intatta la divina legge del santo Evangelo, ed i suoi dogmi sacrosanti. Le fervide preghiere dei buoni fedeli presto mossero il cuore di Dio a liberarci dalla fiera persecuzione.
    Improvvisamente si vide uno splendore che circondò la nostra cara Madre, la santa Chiesa, e i fedeli figli suoi. E in un momento da mano onnipotente furono distrutti i fieri persecutori.
    A questo gran prodigio, di nuovi figli si vide arricchita la santa Chiesa, quelli che non credevano in Dio, all’apparire il nuovo splendore, seguaci del Crocifisso divennero.
    Il mio spirito a tutto questo gran teatro di affanni e di contenti non so dire qual mi restassi, mentre credetti di perdere la vita affatto.

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