Io sono stata alle elementari dalle suore ho 67 anni sono nonna e personalmente le suore NON MI HANNO LASCIATO UN BUON RICORDO ancora oggi dopo lunghi anni se ci penso mi hanno traumatizzata mi dispiace dirlo ma per me è stato così. Buona salute a tutti😢😢😢
Anche un mio carissimo amico e stato in collegio le suore erano cattive con lui lo picchiavano ,a i bambini gli davano sempre minestra è loro mangiavano la carne ,parlo di tantissimi anni fa e uscito di là traumatizzato .
Ho ascoltato molto attentamente questa conversazione, sono una ex suora entrata con convinzione e che per la mia convinzione e la mia trasparenza nel denunciare certe cose... ero una spina per loro, non ero 'adatta' quindi all'approssimarsi della Professione perpetua mi han messo fuori. Ora sono entrata in crisi psicologica ma la fede e l'amore per loro e per la Fondatrice è invariato. Nonostante tutto...
Ragazzi...è la prima volta che vi ascolto e apprezzo moltissimo l'argomento, le modalità e la "preparazione" emotiva e strutturale del conduttore. Complimenti e grazie
Anche per me è la prima volta complimenti al conduttore molto chiaro ed esaustivo ottima la spiegazione della suora di clausura uscita dal convento per cambiare vita. Spero di trovare argomenti così validi anche per il futuro.
Quello che sarebbe interessante chiedere alla signora interviststa è se quando è entrata in monastero o durante i colloqui con la maestra delle novizie ha detto quello che ha riferito in questa intervistata ovvero cit.: "volevo fare qualcosa di diverso, di particolare che mi facesse notare (!)" Min. 5:58. "Volevo scappare... per spirito di ribellione..." min. 10 et similia ?? Perchè se un qualsiasi postulante o anche religioso a voti emessi dicesse una cosa simile ai suoi superiori o al direttore spirituale verrebbe rimandato a casa per direttissima, se invece ha taciuto tali intenzioni allora questa ex monaca ha agito in modo disonesto. In un caso o nell'altro non avrebbe dovuto accedere alla vita religiosa per la quale con tutta probabilità non aveva nessuna vocazione.
Sicuramente ha taciuto le sue vere intenzioni, non l'avrebbero mai fatta andare avanti nel percorso, se avesse detto ciò che ha rivelato in questo video: non sono così sprovvedute le autorità ecclesiastiche.
Nemmeno da lontano mi sembra che lei sia stato veramente una Monaca di clausura. Ha fatto bene ad uscire per sempre, il monastero non era per lei Auguro per lei care benedizioni
Secondo me il problema non è come sia stato possibile entrare in convento con queste motivazioni........più grave è stato chi doveva valutare, nei primi anni ,questa ragazza. Molto spesso per mancanza di vocazioni si accetta di tutto. Probabilmente se l'avessero mandata via prima , quando era ancora una giovane ragazza,le avrebbero dato di rifarsi una vita
Si può, si può! Sono stato in seminario vari anni. E lì dentro persone che non si sentivamo "chiamate" ce ne erano molte! Molti fuggivano semplicemente dalle proprie realtà o dalle proprie paure! Svariati di loro sono diventati pure sacerdoti. Ed è sempre stato così! Io per fortuna, pur sentendo quella che ritenevo una forte chiamata, sono uscito. Ho capito con il tempo che la "chiamata" è solo un semplice desiderio. E i desideri nascono nel cervello, dalla semplice interazione tra il singolo e l'ambiente. Non potrebbe essere altrimenti, non essendoci alcun dio.
Una donna molto confusa. Entrata senza convinzione ne vocazione. Lui dice persona con le idee chiare e consapevole ma nel corso di tutta l'intervista ha fatto capire che ha fatto una scelta senza un briciolo di consapevolezza.
È molto critica verso tutto ,anche continuare a ridere lo trovo irritante .Rispetto il fatto che abbia studiato tanto ma per il resto non credo avesse una autentica vocazione .Necessaria e indispensabile per una vita monastica .
Vabbeh.. ma cmqe gente aguzzate la vista si vede che ha problematiche mentali.. disagi profondi.. forse personalità borderline..narcisistica.. vuole farsi notare x unicità dagli altri.. tipico dei narcisisti!! Ma che cazzxx di motivi sono???!! X fare un colpo d testa!! Dopo 5minuti neanche d intervista.. ho chiuso!!
È palese che la Signora Erika non avesse avuto una chiamata né tantomeno la vocazione. Per entrare in un ambiente monastico si entra perché si è innamorati di Gesù, della sua croce. lei non ne parla minimamente. Parla di tutto tranne che per l'amore di Dio. Sarebbe dovuta uscire prima, non capisco perché ha aspettato tutto questo tempo. Anche le superiori non hanno saputo fare discernimento. Per quanto riguarda la modalità con cui i sacerdoti o le monache mandano via le persone perché contraddetti da una propria modalita' di pensiero, la capisco benissimo : ho avuto diverse esperienze conventuali da aspirante e postulante non appena ho espresso un'opinione diversa da quella dei fondatori( con tanto di carismi e doni) non hanno esitato a sbattermi fuori senza preoccuparsi se stessi o meno in mezzo alla strada ed io ho rischiato di finirci. Diventano davvero dei demoni, non hanno misericordia e non perdonano. Dei lupi vestiti d'agnello. A questo punto Non domandiamoci più perché non ci sono vocazioni. La risposta sorge spontanea... Io ho avuto una conversione sedici anni fa. Da allora non ho mai abbandonato il Signore nonostante abbia sperimentato in questi conventi delle esperienze a dir poco aberranti. Penso che la consacrazione non dipenda dall'indossare un abito o meglio, se una persona prende i voti deve essere inondata di un'amore tale da rinnegare se stesso e amare anche un suo nemico. Altrimenti non sarà mai di esempio alla comunità, anzi sarà una guida cieca che guida altri ciechi. Io ho perdonato per grazia ricevuta. Mi sento consacrata nello spirito dal momento della conversione. Dio mi ha sempre sostenuta nei momenti più impervi della mia vita. Il Signore è il mio pastore non manco di nulla!
Anch io sono andata a scuola dalle suore, dall asilo al diploma, ma sono felicemente sposata, perché la mia "vocazione" era proprio il matrimonio e l'ho scoperto quando ho conosciuto mio marito. Non si sceglie di entrare in un convento o di sposarsi per dare sberle a un sistema sociale. La vocazione È UNA COSA SERIA, qualunque essa sia
Io alle elementari a scuola dalle suore ...pregavo ai piedi del letto tutti i pomerigi mia madre mi tolse e mi mando alle comunali.mi ricordo le suore che litigavano spesso e si accapigluavano.
Mi sono imbattuta per caso in questo video. Ascoltarvi è stato molto piacevole, entrambi preparatissimi. Sono d'accordo quando ascolto che la chiesa non si avvicini alla vita dei suoi fedeli. È rimasta molto indietro rispetto ai tempi ,è cambiata la cultura delle persone,il modo di rapportarsi, bisogna che cambi anche la chiesa, deve avvicinare non allontanare. Io ho frequentato l'asilo e le elementari in istituti cattolici. Ne porto ancora il segno. A distanza di anni ho incontrato di nuovo le suore in ospedale dove lavoravo. Stessa solfa, non era cambiato niente. Mi sono specializzata e il direttore era una suora..non voglio dire altro. Nella mia parrocchia che io frequentavo ogni domenica, sono avvenute tante cose, non da cristiani, ma da farti dire :- Dio me lo prego da sola. Perché penso che Dio si possa servire in mille modi. Aiutare il prossimo, pregare senza cantilena ma parlando con Dio dentro di sé, in silenzio. Sostenere la famiglia e mantenere la dignità di battezzato e credente, anche questa è una forma di amore per Dio.
Ci sono segreti che non vanno mai rivelati, tutti ne abbiamo, hai vissuto 18 anni, tantissimi, hai studiato, ti sei nutrita forse piu' materialmente che spritualmente. L' unico complimento che ti faccio e' per il coraggio preso uscendo dal monastero che sembra, da cio' che racconti non fosse su misera per te, per questo, hai fatto felici le consorelle e penso anche il Padre Eterno. Ti auguro buona fortuna. 💓🙏💓
La signora è anche chi intervista sono molto confusi su cosa sia la libertà dei credenti in Cristo, nella Chiesa Non è stata obbligata da nessuno ad entrare in convento, la cosa tragica è che si permette di giudicare la Chiesa. Il frate aveva perfettamente ragione. Forse la signora ha trovato più comodo restare in convento. Se non c'è verità cosa ci faceva in convento? Povera donna! È meglio che stia fuori dalla Chiesa e viva felice come vuole. Nessuno è obbligato ad appartenere alla Chiesa. Quanta presunzione e ignoranza in queste due persone.
👏🏻👏🏻👏🏻condivido l’esperienza che hai fatto e non giudico se era o meno una vocazione. Per molti/e è una vera fuga dal mondo la vocazione è un sentimento che arriva poi, nella maturità della fede. Ho ascoltato troppi racconti di giovani che parlano di una “ chiamata’ la loro vocazione che in realtà è un sentimentalismo ripetitivo e vuoto in se. OGNI VOCAZIONE ARRIVA DOPO L’ ESPERIENZA RELIGIOSA, SOLO QUANDO CI SI METTE IN DISCUSSIONE E SI ACCETTANO LE REGOLE.
Apprezzo molto la chiarezza delle domande e risposte e per capire la non facile scelta di vivere la propria vita senza lasciarsi suggestionare ma applicare i veri insegnamenti di Cristo..
Da ragazzina ci può stare che inconsciamente si sia avvicinata ad un mondo che non conosceva ma una volta dentro perché ha firmato dopo il noviziato quando è palese che non aveva la minima fede poteva uscire benissimo prima senza tante storie 🤨
Ho avuto anche io in passato questa esperienza sono stata novizia, delle clarisse di Roma...Un esperienza avevo 16,sono uscita a 20 anni...oggi sono madre di due ragazzi ho 54 anni Ho amato nostro signore, mi e' rimasto un sigillo,sono andata nel 95 in terra santa Gerusalemme
Grazie dell'intervista. Si è ribellata dal mondo mettendosi catene. È curioso ma distopico forse un po' pettegolezzo da bar , un'altro atto di ribellione che l'ha riportata al punto di partenza. Mi spiace non riesco a finire l'intervista. A presto con unaltro video e grazie
Pace a tutti e che Dio vi benedica, amen.... Gesù ci rende liberi ,no pesanti mi piange il cuore , quando sento conventi ,clausure ecc ecc,datesi la bibbia libro unico ...,afferma tutto altro ,viglio ascoltare questo video fino infondo
Non ti obbiga nessuno ad andare in convento , hanno 6 anni di tempo per decidere . Volevo dire che anche sul posto di lavoro ci sono delle regole. (Meglio che sia uscita )😢😢😢
@@lucianacagnata8912 veramente il discernimento va fatto prima di entrare e non c'è in tempo. Poi una volta venerata ci sono varie tappe. La professione solenne per le claustrali e' dopo 9 anni non più dopo 6.
La scelta era sbagliata in partenza. Come una ragazzina che si sposa per il vestito bianco, andarsene di casa dei genitori, fare quello che vuole, e poi disprezza il matrimonio, i sacrifici, i compromessi. Insomma un matrimonio senza un amore profondo ,consapevole, maturo va verso il divorzio.
Che retorica assurda in questo commento, fatto proprio con pregiudizi e giudizi pensando di essere il portatore/ trice della verità assoluta. Anche il professore Odifreddi voleva fare il Papa non per vocazione ma per il prestigio, è stato in seminario ...ha avuto sue esperienze e ha poi cambiato idea facendo il logico matematico. Ma chi siete voi e lei per giudicare, criticare ed essere convinti che le cose stanno obbligatoriamente e necessariamente come dite voi o lei! E tutto ciò è proprio contraddetto dalla Storia e dalla vita delle persone, come si fa a non saper osservare e negare ciò!!
Sono un'ex salesiana e di situazioni disumane ne ho vissute , ma avevo la vocazione ee ero felice . In 28 anni come insegnante di scuola dell'infanzia ,di religione nella primaria , in oratorio e catechesi sacramentale . Ho sofferto ogni violenza di coscienza. Sono uscita dopo 28anni . Ho conosciuto l'Ordo Virginum ,consacrate dal Vescovo , sono vergini consacrate diocesane . Ordo Virginum e' antico e sempre nuovo nella Chiesa e nel mondo. Sono felice di essere consacrata a Cristo e di donarmi a Lui con tutte le mie forze per tutta la.mia vita . Svolgo pastorale in Parrocchia , faccio catechesi,ascolto persone, vivo secondo il carisma ricevuto dallo Spirito Santo e trovo la mia dimensione di vita.
Di sicuro l'errore, è stato proprio entrare in monastero senza una vera vocazione, e capirlo dopo 18 anni. Comunque meglio laica, che consacrata senza vocazione.
Una vocazione qualunque essa sia è una chiamata di vita , esempio tipico degli apostoli . Le motivazioni devono essere chiare e la direzione spirituale è essenziale . Senza una forte motivazione non puoi fare nulla , la stessa cosa vale nel matrimonio e nella scelta del lavoro , sarai una persona infelice perché ti mancherà l'amore per ciò che fai . Se ciò che vivi ti dà pace e serenità è quella la tua strada . Questo è ciò che penso e non pretendo che tutti la pensino come me . Grazie 🤗
@@pasqualepiccoli vero e allora perché con quelle premesse il monastero l'ha accolta e perché le hanno fatto fare la professione temporanea e poi solenne? Perché non dire che e' mancato un buon accompagnamento prima e dopo? Perché non dire che i monasteri per far entrare persone affrettano i tempi e non formano?
@@febe4505 è giusto ciò che scrivi ed infatti c'è stato un errore alla base , l'albero si vede dai frutti e questo non l'ho detto io è una frase antica . Senza una motivazione non puoi scegliere una strada esempio tipo è stata madre Teresa di Calcutta .
@@pasqualepiccoli concordo ! Infatti il Papa e' stato molto molto chiaro sul discernimento vocazionale che va fatto e fatto bene PRIMA DI ENTRARE IN MONASTERO. La cor orans scritta dal Papa in.merito ai monasteri si vita contemplativa prevede 9 anni di formazione prima di fare la professione solenne.... Prima erano 5/6 Gli strumenti i monasteri.li devono avere e le monache formatrice devono essere preparate e competenti Molto spesso si accoglie in.monastero chiunque perché sempre nella cor orans viene specificato che se un.monastero e' sotto un certo jumero di unità chiude e le monache vengono trasferite Inoltre l'abbadessa ha un.potere unico.nel monastero e in parecchi casi il suo potere e' assoluto Quindi meditate tirate le vostre conclusioni.... Purtroppo dall'esterno si vede e si capisce ben poco di cosa succede in monastero
@@antoniettamingoia1866 ma secondo lei chi deve valutare se la vocazione e' autentica? Lei a 17 anni aveva già tutto così chiaro e non ha mai fatto scelte superficiali perché poco e mal aiutata? Cara signora mi permetto di dire,con rispetto e senza offesa, che lei non sa come funziona la vita monastica. Per fortuna ci sono alcuni konasteri e alcune abbadesse ben preparate che prima di far entrare una persona fanno un.lungo , ma lungo cammino di discernimentomento
Ti apprezzo molto, leggerò o meglio proverò a leggere il tuo libro perché già al punto confessione mi ha tolto l'equilibrio c'è solo fuoco. Tanta stima ma davvero mi si torce lo stomaco. Sono grata agli dèi per avermi fatto ciò che sono🖤 ma una domanda ma un dio monarca ed esclusivista come può non volere che tu soffra per l'anima? La personificazione di dio.......... Guarda spero trovi la tua strada
Ciao . Io ho avuto modo di fare varie volte assistente a sacerdoti esorcisti. Loro hanno una concezione molto diversa da quella di molti altri sacerdoti e fedeli. Dicono ad esempio che Dio è infinitamente buono e vuole tutti i suoi figli con sé. La cosa su cui “battevano” molto era il perdono e l’essere felici nella vita perché Dio ci vuole felici. Poi ovviamente la verità in tasca non l’ha nessuno . Un abbraccio e grazie della testimonianza.
@@pinofidora5532 veramente lo stimolo dell’appetito di divorarci l’uno con l’altro affiora solo dall’essere lontani da Lui, noi viviamo con un’altro bisogno … amare il prossimo😉 🙏✨❤️mario
Che ci possano essere tanti problemi all'interno dei Conventi o monasteri ci può stare perché quello che siamo c'è lo portiamo come essere umani ovunque. Le regole o precetti se non sono accompagnati da una forte spiritualità e fede fatta di vita quotidiana, allora si comprende del perché poi ci si allontana prima da una fede tiepida e poi da tutto il resto. Ti auguro una seconda vita che ti possa dare quello di cui hai veramente bisogno. Ma la vita familiare chiede molto di più ogni giorno, e la differenza che ti devi confrontare, accettare, comprendere, amare e donarsi, ed in ultimo accettare le differenze che sono in ognuno di noi. Buon cammino e riprendi in mano la tua Vita con umiltà e dedizione, dedizione imparando dagli errori del passato. Solo la ribellione non basta per vivere in questo mondo così difficile. ❤
Mi piace, condivido lo scritto di Enzo Rocco, alla ex suora: non hai avuto VOCAZIONE MONASTICA, sei entrata lì per scappare dalle tue difficoltà, ti sei riempita di cultura ti sei gonfiata di orgoglio ,ma non conosci NIENTE di Gesù Cristo. San Paolo dice : per me vivere è Cristo , ma tu vivi per te stessa e ti glori giudicando .......intelligente chi ti ha fatto uscire.
A parte quello che e scritto sui libri reperibili da chiunque può di dirmi lei cosa conosce di Gesù Cristo?mi sembra che in quanto ad essere tronfi e pieni di orgoglio lei non e sicuramente secondo a nessuno......Mi piacerebbe sapere cosa porta i "fedeli" a credere di essere i prediletti a gli occhi di un presunto dio, e pregare nella speranza che questo chiuda un occhio sulle presunte malefatte...booo
Prima di entrare in monastero si doveva informare bene di ciò che stava facendo e fare ricerca di quest ambiente .Speriamo che questa intervista apri la mente a chi lo vuole fare in futuro 😢
18 anni di convento e nessun riferimento a Dio se non per deridere quasi ogni cosa riguardi la vita monastica e la scelta che dovrebbe essere consapevole chiamata di Dio
E allora? Se farsi suora le ha fatto cambiare idea proprio su come presentano dio e organizzazione terrena clausura o altro? Li hai fatti te i 18 anni di clausura? Falli tu e più ci racconti un video.
@@vincenzocammarata4288 🙄 E che deve rovinarsi altri 20 anni di vita? Anche basta. Vocazione che sarebbe uno che ti comanda e ti dice io sono (il tuo) Dio? Passiamo ad altro.
Non si entra in clausura per uno sfizio ma perché si è innamorati di Dio per fortuna che ci sono loro che pregano per noi che preghiamo poco o non preghiamo affatto
@@GIOVANNIEpis-xw2wo Lascia perdere ! Pregare perché ? Per cosa ? Eppoi se esiste un padreterno come voi ve lo immaginate delle preghiere conto terzi sai cosa se ne fa ?
Hanno il cuore di pietra. Gesù ti ha aperto la strada della vera spiritualità. Sei una grande donna e una Madre come te dovrebbe fondare qualcosa a misura del cuore di Gesù, che non era infelice e non sottometteva, ma rendeva LIBERI ❤
Cara Erika, sei una גדולה 👍 Quello che dici è verità! Il Cattolicesimo dovrebbe studiare e approfondire l’Ebraismo! Da “goyah” quale sono, che ama l’Ebraismo ripeto da sempre che lo amo proprio perché non è dogmatico e la FEDE in D.O non è assolutamente rappresentata nel Cattolicesimo mentre lo è nell’Ebraismo! Grazie per la tua testimonianza e tutto il mio rispetto e stima תודה רבה וכול הכבוד 👍💓 E ti stimo perché NON SEI IPOCRITA SEI SINCERA E QUESTO DOVREBBE FARTI APPREZZARE DA UN MONDO CHE INVECE NON LEGGE MAI FRA LE RIGHE! Ti avessero lasciata “lavorare bene” avresti illuminato chi ha menti buie. E avresti fatto molto bene al Cattolicesimo! Brava brava brava! I cattolici si sono persi qualcuno da cui IMPARARE 👍 Ho terminato oggi il tuo libro. Sottolineato e apprezzato. Quando parli poi di Rav Gattegna e di Hora (quanto hai ragione) ti ho compresa in pieno. BRAVA BRAVA BRAVA. É un libro DA LEGGERE. La tua entrata in convento non é stata una fuga (come ahimè molti hanno scritto), il tuo è stato UN PERCORSO DI CONSAPEVOLEZZA SENZA IL QUALE NON SI GIUNGE ALLA FEDE. Chapeau. Mi hai entusiasmata 👍🏻 Brava! Auspico tu legga queste mie poche righe.
Non è ipocrita??? 😅 lo è stata entrando, lo è stata rimanendo per 18 anni e lo è ancora oggi che disprezza!!! Se un ambiente non mi piace, cambio, vado via… non cerco di cambiarlo da sola contro tutti!
A me pare faccia il paio con il sacerdote scomunicato di qualche tempo fa, che scelse il percorso sacerdotale per fare un esperienza di vita. Questa suora ha candidamente ammesso di aver avuto dubbi già quando arrivò al taglio dei capelli (!)
Che ragionamento è? Se scelgo a 18 anni di fare una carriera come marittimo e poi mi imbarco, parto da una visione che non fa i conti con la realtà della vita concreta. Rispetta sempre gli altri. E non dare giudizi. Proprio tu che probabilmente poi vai in giro a dire: " scagli la prima pietra. Ecc."
Una domanda sorge spontanea, ma per quale motivo ha scelto una delle vie più austere della vocazione, ovvero la clausura, ed è rimasta li 18 anni? Masochista? Cosa si aspettava di cambiare lei le regole monastiche? Perchè non ha scelto un altro ordine? E perchè ora ne parla cosi in maniera estremamente negativa? Ci sono anche realtà monastiche molto belle e molto spirituali e non può fare di tutta l'erba un fascio. Non credo sia stata incatenata per 18 anni ad una colonna...poteva andarsene in qualsiasi momento. Conosco molti ex religiosi che hanno abbandonato la vita conventuale ma lo hanno fatto con discernimento e piena consapevolezza prendendosi tutte le responsabilità delle loro scelte senza puntare il dito su nessuno o sulle istituzioni che li/le hanno formati e mantenuti per anni e sono stati pure sostenuti e accompagnati durante la scelta di lasciare la vita religiosa ed aiutati all'inserimento nella società, anche economicamente per il primo periodo.
Puoi avere tutte le ragioni ma se lavori per chiunque alla fine deve riconoscerti qualcosa e non sbatterti fuori cosi' un prete che confessa. Almeno un altro prete perche' i preti nelle confessioni si comportano in modo diverso. Io una volta a un mio parente confessore col quale ovviamente non mi confessavo perche' i miei peccati gia' li sapeva...Ho detto: io faccio sempre gli stessi peccati, cambio sempre confessore e in base a cio' che dicono, sono io a confessare loro...
Brava suor angioletta. Tutto vero. Io sono solo una sacrestana laica, ma dico che solo agli occhi della fede si riescono a capire certe cose. Crerto che sei libera, perche ti doni x amore ❤
Il commento di sr.Angioletta, ovviamente, è stato cancellato... La verità sulla vita consacrata qua non interessa. Dio la benedica. Sr Daniela Francesca 🪔
Anche io sono stato in convento da giovane coi frati minori conventuali, 2 anni di postulato e 1 di noviziato , prima a Longiano e poi ad Assisi. Quell'anno entrammo in 9 , solo 1 ha proseguito gli altri sono tutti usciti, io sono stato tra gli ultimi a uscire, mi piaceva molto lo studio biblico , ma ho capito che del vero spirito di San Francesco c'è rimasto ben poco. Però dove stato sono stato trattato benissimo e finito anche gli studi universitari . Adesso sono felicemente sposato da 25 anni. Un abbraccio alla sorella.
Finalmente una osservazione umana e non ipercritica, a differenza delle altre che ripetono cose già dette dalla Signora, enfatizzandole. Mi sembra che i suoi errori li abbia colti.
Conosco religiose e religiosi che sprizzano gioia, nonostante le difficoltà che la vita inevitabilmente presenta anche a loro,come del resto a tutti.Insomma,gli estremi non vanno MAI bene ;pur rispettando la sua scelta,non è di certo da prendere come esperienza estesa a tutte/ i consacrate / i.Buon proseguimento di vita.
Forse è sfuggito un particolare, lei non ha capito dopo 18 anni di non avere la vocazione, lo hanno capito i suoi supereroi e l' hanno gentilmente accompagnata alla porta. Lei voleva rimanere lì in quella menzogna e dalle sue parole , di tutto ciò, è molto risentita. Anche senza condividere nessuna regola e ribellandosi a tutto, lì ci stava bene. Piuttosto che vivere fuori sola e magari pure lavorare
Le suore lavorano gratis per lor signori che spacciano tale lavoro per volere divino. Fuori da tale ambiente le persone possono accedere a lavori legalmente tutelati e sindacalizzati, contributi, riposi, ferie etc. In convento il lavoro non è riconosciuto come tale, anche perché ricorda molto la servitù e non sta bene farlo sapere in giro.
@@Nnaattaa23 quali signori? Lì in convento vivono solo le suore. Può accedere solo il padre Confessore esclusivamente per le confessioni. Fanno i lavori domestici per le loro celle e si dividono i compiti per le parti comuni.. tutto per loro stesse.in alcuni casi fanno dei lavoretti che vendono alla comunità, sempre per le loro esigenze. Poi hanno dei finanziamenti dal vaticano , perché non si vive d aria. Nella clausura poi , tu scegli di limitare al massimo le visite e quasi per nulla le uscite. Specie per particolari condizioni
Signori non è confusa ,l' ha detto " fare qualcosa di diverso, e fascino" più chiaro di cosi ,poi credo che sia entrata in qualcosa più grande di lei e ci ha messo 17anni per uscirne o meglio forse gli hanno fatto capire che non era adatta a fare la suora ,in un certo senso ha sc elto la vita più facile, se chiusa dentro un convento .Le auguro di trovare il suo posto nel mondo .
Buongiorno a tutti! Mi è capitato "per caso" questo canale sotto gli occhi, leggendo il titolo di questa bellissima intervista, ho voluto ascoltarvi fino alla fine. Innanzitutto mi complimento per il coraggio di questa ex suora e per la possibilità che il bel conduttore ci dà di ascoltare queste realtà.. Anche io nel mio piccolo ho avuto una beve esperienza lavorativa in un contesto di suore... Se posso permettermi di dare un suggerimento, sarebbe interessante invitare insieme sia la protagonista di questa intervista e la dottoressa Gabriella Tupini la quale nei suoi video spiega egregiamente il discorso del Matriarcato el Patriarcato nella Chiesa. Grazie e vi mando un'abbraccio 🙏🩵
Bisogna vedere se é poi tutto vero . Nella mia cittá fino al 1990 vi erano 3 conventi . Se ne sono sentite di cotte e di crude . Quanto di vero ci fosse non lo sa nessuno . La piú grossa fu quella che avrebbero rapito il fornaio e abusato di lui per 1 settimana intera per poi liberarlo spompato .
Perdonami, ma il fatto che il tuo cognome sia Fratarcangeli ha, a mio parere, un che di piacevolmente ironico...😄 P.S. I tuoi contenuti sono sempre di ottimo livello
Da cattolico credente e praticante, la clausura la trovo spaventosa, tuttavia, i monaci e le monache , sono esistiti da secoli. Anche la Bibbia ci riporta storie di persone che si consacravano a Dio sin dalla più tenera età servendolo notte e giorno nel tempio. Credo che scelte simili non debbano essere fatte per ribellione ma per Amore del Signore, questo è l'unico modo per poter vivere questa vita di chiusura al mondo apparente, ma attraverso le grate del monastero offrire tutto se stessi a Dio per la salvezza del mondo per abbracciare tutto il mondo. Tante sante hanno scelto questa vita eppure da lì , sono riuscite a varcare i confini del mondo, santa Teresina di lisiex, di definiva il cuore della Chiesa, voleva essere l'amore, quindi ci vuole tanto Amore al Signore, tanta grazia dello Spirito Santo e tutto prende un senso nuovo e. Profondo, bello e addirittura soave. Se manca la preghiera, la meditazione il rapporto quotidiano con Gesù è ovvio che un monastero di clausura diventi poi un inutile luogo di tortura. Dio si è fatto Carne ma per assorbirci a Lui, la Vita dello Spirito Santo è un Potenza Divina d'amore
In gioventù, e non solo, si possono fare scelte da cui poi, per varie ragioni, ci si allontana...magari tra i commentatori con l'indice teso ci sono separati, divorziati o conviventi di facciata. Questa donna mi ha colpita per la sua coerenza e il coraggio non solo del passo che ha fatto, ma delle affermazioni che fa riguardo certo cattolicesimo e la sua politica .
Non aveva vocazione,anch'io sono uscita ero missionaria,ringrazio la mia congregazione che mi ha dato tanto,mi sono sempre trovata bene e no ho mai visto rivalita,forse perché in missione bisogna lavorare tanto e amare molto la tua famiglia religiosa,e il popolo che ti è stato affidato, la mia madre maestra del noviziato ho un ricordo meraviglioso e ancora ringrazio i miei anni passati li
@@andreabertin4482l'intervista all ex don di Padova invece mi sembra più che onesta ed oltretutto il don si professa assolutamente credente e si è lasciata con la diocesi senza amarezze. Non capisco il tuo astio: persone cm questa ex suora non trovano MAI spazio sui media e tu ti lamenti che "qui chiamano solo persone cm lei"?
Peccato che tutto quello che dici è frutto di una non vocazione, di una ribellione fin dall’inizio , di mancanza di fede e amore per Gesù Hai fatto bene ad uscire, non saresti mai dovuta entrare Chi sceglie la clausura fa dei voti di obbedienza, castità , fedeltà , povertà
Viene naturale chiedersi, a buon ragione, cosa possa spingere qualcuno a lasciare un convento di suore dopo 18 anni, un periodo lungo e significativo che segna profondamente la vita e che, una volta trascorso, non si può più recuperare. Nonostante le motivazioni che l'ex suora ci presenta, rimane una sensazione che qualcosa non quadri, lasciando spazio a un certo scetticismo. A volte, proprio in questi momenti, si finisce per essere più critici e diffidenti.
@@-Vespa- C'è qualcosa che non mi convince nel racconto dell'ex suora di clausura. Dal suo resoconto, sembra che non avesse una vocazione chiara per la vita monastica, eppure ha scelto addirittura la clausura - una forma di vita ancora più estrema del monachesimo - per poi uscirne dopo quasi vent'anni, un periodo incredibilmente lungo. Perché non abbandonare prima, se la vocazione non era forte? Ci sono diversi punti del suo racconto che non tornano e che mi fanno dubitare della coerenza della sua esperienza. Comprare il suo libro? Forse sì, forse no. Non è un tema che mi appassiona particolarmente; sono più interessato ad altri argomenti, quindi probabilmente lascerò perdere.
@@Pilgrims-qv9dc Sì dai, ti volevo provocare. Però magari nel libro dice altro, se dicesse tutto nelle interviste non avrebbe più senso il suo acquisto.
vedo a roma che alcune parrocchie fanno i tour nei conventi per fare vedere ai bambini che non c'è sofferenza, che sono tutte allegre le suore, che è una bella vita, vogliono sfatare miti e misteri...... sinceramente non so a che pro, ma lo fanno
Non si può prendere l'esperienza di una persona e farla diventare norma dell'esperienza di tutti. Non tutti sono chiamati a una vita così particolare come la clausura, ed io conosco persone splendenti non solo splendide ma proprio splendenti, perché quella era la loro vita e quella hanno scelto e in quella vivono con una gioia che gli si vede proprio dagli occhi. Esistono anche le isole infelici, si potrebbero chiamare così, ma la norma come ho detto non è quella. Riguardo poi quello che raccontano le persone uscite, oltretutto bisognerebbe sentire le due campane.
La clausura è stata pensata realizzata e amata da Santa Chiara d'Assisi è stata voluta da Dio se no non sarebbe ancora una realtà, non è un luogo di sofferenza dove c'è Dio c'è amore e dove c'è amore c'è gioia. È una scelta libera e consapevole non è disincarnazione ma vivere la nostra umanità in modo austero per amore dell'umanità e di Dio. Lobbedienza santifica e cmq è fra i voti deve esserci per forza uno che gestisce senza regole regna il caos è così anche fuori dal monastero. Ad ogni azione c'è una reazione se uccidi un uomo è normale che vieni recluso per cui è normale che se fai qualcosa fuori regola qualche tipo di punizione devi pur subirla. Non credo che cmq erano senza libertà di pensiero infatti ha pensato di non volersi più confessare e non ostante il contesto lo ha fatto e mi sembra che sia ancora viva in grado di muoversi e di camminare. È assurdo che quando esci da una situazione che non ti fa stare bene pretendi aiuto.... È stata una tua scelta entrare è una tua scelta uscire ed è giusto che devi cavartela da sola alla fine del video la situazione è contraddittoria puoi scrivere? E la monaca può ricevere lettere senza essere prima state controllate? A voi le risposte. Io rispetto le scelte di questa signora la vita è una e si deve vivere nel modo più giusto che può darci felicità ma non è giusto sputare nel piatto dove si è mangiato per 18 anni.
Sono un ex monaco benedettino che alla fine del noviziato ha capito che ero vocato per altro che fosse la vita monastica...ho rispettato e condivido ancora oggi i valori della vita monastica contemplativa. Questa persona la vedo fuori strada e molto confusa nonostante la sua sincerità. Peccato! Senza una vocazione vera non puoi scegliere una vita monastica tanto estrema e difficile.
Non si può prendere l'esperienza di una persona e farla diventare norma dell'esperienza di tutti. Non tutti sono chiamati a una vita così particolare come la clausura, ed io conosco persone splendenti non solo splendide ma proprio splendenti, perché quella era la loro vita e quella hanno scelto e in quella vivono con una gioia che gli si vede proprio dagli occhi. Esistono anche le isole infelici, si potrebbero chiamare così, ma la norma come ho detto non è quella. Riguardo poi quello che raccontano le persone uscite, oltretutto bisognerebbe sentire le due campane.
Io non ho avuto un'esperienza così negativa: ho fatto il periodo di prova. Credo che nel mio caso la superiora fosse una donna e una religiosa molto equilibrata e pura. Ciò che mi ha spinta a non proseguire sono comunque stati aspetti che hai citato anche tu: il parroco aveva un peso eccessivo, tanto che venne chiamato e mi fece dei discorsi giudicati sulla base di chiacchiere da parte di una mia amica che era stata respinta da diversi ordini. La mia maestra era di animo buono e non devo recriminare nulla neanche a lei. Vi era però una consorella che dava ascolto ai pettegolezzi e metteva zizzania, parlava alle spalle con supponenza e senza mai messa in discussione. Questa consorella e il parroco mi hanno fatto capire che il pettegolezzi valeva più di ciò che facevo, che il mio animo non era rispettato. Non era il giusto dialogo per aiutarmi a comprendere se quella fosse la mia strada: c'era cattiveria, c'era la volontà di controllare il mio pensiero che, tra l'altro, non era affatto quello che queste chiacchiere lasciavano intendere. La cattiva fede si palesa a con la frase costante: "è una tentazione del demonio". Ma cosa? Ripeto però che questo era l'atteggiamento di una sola monaca (che aveva però un certo peso) e del parroco. I tentativi di ascoltarmi da parte delle altre creavano accese discussioni e questo io non lo volevo. Inoltre, benché io non sia mai stata vanitosa ma anzi non avessi un interesse per l'estetica, poiché ero magra e abbastanza tonica perché avevo fatto danza classica per anni, vi erani continue spinte perché ingrassassi. Non era una questione di salute, ma di estetica, come se dovessi per forza peggiorare per non indurre in tentazione chi? Per vedermi brutta? Non ci sono specchi in convento e io non li guardavo neanche prima! C'era quindi un pregiudizio di cui, di fatto, non si poteva discutere, come duci tu, perché era come se pensare e confrontarsi fosse un male, una tentazione demoniaca.. Ecco perché ho scelto di non prendere i voti. Ma ho ancora nel cuore la madre superiora e alcune consorelle e la cella è la cappellina. Ho imparato a meditare e a conoscere meglio me stessa. Non è stata quindi un'esperienza traumatizzante. Come ovunque, in convento ci sono persone più sagge e altre meno, persone più rispettose e altre meni, direi persone più equilibrate e sagge e altre per nulla. Io non ero infelice, ma non ero pronta ad accettare l'ignoranza un po' meschina di chi vuole risolvere i propri problemi o detenere un potere nascondendosi dietro un discorso quale: tutto ciò che penso io (io come persona) è giusto e tutto il resto è mano del demonio. Non c'è umiltà in questo atteggiamento, non c'è senso di fratellanza. C'è ben poco di spirito cristiano.
È come è successo, vicino al mio paese che un ragazzino, si era confessato il giorno, prima e aveva detto al prete che gli piacevano i bambini maschi come lui, il prete il giorno dopo, in chiesa mentre faceva la messa, e la chiesa era piena, lo ha detto mentre predicava .
1) È la descrizione di un monachesimo passato, di un regime verticistico dell’ordinamento ecclesiastico che non è più sostenuto da alcun magistero 2) In clausura si va per un preciso rapporto con Dio. Invece che al centro della sua vocazione Dio sembra qui il grande assente. Quali motivazioni poteva avere la sua vita monastica se al centro non c’era Dio?
La via del monaco è la via della fede, del sentimento religioso e dei sacrifici. Un uomo che desidera intraprendere questa via deve rinunciare a tutti i piaceri, attaccamenti e doveri della vita ed entrare in un monastero. Il monaco è guidato dal sentimento religioso, dalla tradizione religiosa, da un desiderio di compiutezza, di salvezza e crede che i suoi sforzi ed i suoi sacrifici "piacciano a Dio". Essenziale è la fede in Dio, l'amore di Dio, gli sforzi ininterrotti per obbedire a Dio e servirlo, anche se nella sua comprensione dell'idea di Dio e del servizio di Dio può esservi una grande parte di soggettività e molte contraddizioni. Chi segue la via del monaco ha un maestro e una parte dei suoi doveri è di avere nel suo maestro una fede assoluta. Un uomo che non abbia fortissime emozioni religiose e una immaginazione religiosa molto intensa non può diventare un monaco nel vero senso della parola. Il monaco passa degli anni, decine di anni a lottare contro se stesso mediante digiuni, silenzi, continue preghiere, privazioni e penitenze. Tutto il suo lavoro è concentrato sui sentimenti. Sottomettendo tutte le altre emozioni a una sola, la fede, egli sviluppa in se stesso l'unità, la volontà sulle emozioni. Le religioni dell'occidente sono degenerate a tal punto che da molto tempo non vi è più nulla di vivente in esse e la maggior parte non diventano monaci che in apparenza. Da "frammenti di un insegnamento sconosciuto" un testo ancora interessante soprattutto nella trattazione del concetto di libero arbitrio. Credo che inizialmente lo scopo degli ordini monastici, anche quelli del cristianesimo delle origini, era l'elevazione dello stato di coscienza. Questo può essere ottenuto dissolvendo desideri, pulsioni e giudizi e sviluppando un sincero amore per Dio, la vita, il prossimo e tutto il creato. Così facendo il monaco può raggiungere una costante quiete e gioia interiore. Oggi questa tradizione è rimasta quasi esclusivamente nelle scuole orientali. Qui nei secoli si sono generati moltissimi equivoci su quello che si dovrebbe effettivamente fare in un monastero. Complimenti per i tuoi video, sempre molto interessanti!
Spero di non essere frainteso, da uomo parlando di donne si corre sempre questo rischio. Non ho la prosopopea di consigliare ad una donna di non credere in Dio, se sentono questa necessità interiore ben per loro, però mi domando per quale motivo sentono la necessità di aderire a delle religioni in cui è palese il loro ruolo subordinato (basta, nel caso della religione cattolica, vedere una fotografia di una riunione della Conferenza Episcopale Italiana per riflettere). A parti inverite, con una religione che adora una Dea, una profeta di nome Gesù Crista, una Chiesa guidata da una papessa ed una CEI composta da sole donne... beh, io, da uomo, mi ribellerei.
Questa questione da uomo me la sono posta anche io e sono arrivato a questa conclusione. Il concetto di subordinato si appresta a tante interpretazioni, contesti ecc. perciò è parecchio trasversale. Ad esempio anche l'uomo è subordinato a Dio padre (qui ritorna forte l'aspetto paternale della divinità quasi a voler affermare che lui è il più virile di tutti, guai a farlo arrabbiare). La subordinazione passa dai gradi nel mondo militare, in quello scolastico e addirittura persino in ambito familiare. Questo discorso è per noi occidentali forse alquanto anacronistico ma di sicuro ci saranno ancora casi e purtroppo non sono del tutto sporadici dove ad esempio i figli sono visti come "cosa" subordinata. Della serie "io ti dò un tetto e da mangiare e tu devi fare quello che ti dico io perché io ti ho fatto". In casi estremi e in alcune società dove si legalizza la tribalità la famiglia ha pieno diritto di vita e di morte della prole in base a come quest'ultima si comporta. Nell'antico testamento era ammissibile la pena capitale per un figlio che disobbedisce al volere dei genitori, che ai tempi immagino volesse dire solo del padre, questo voleva dire anche un semplice no di fronte ad una richiesta disumana. Purtroppo siamo figli di questo passato, assai barbaro che rispecchia fin troppo le logiche di sopraffazione della natura, benché noi umani ci abbiamo messo un velo mistico creando ad hoc degli "alibi morali" per comportarsi in un certo qual modo. Tutto questo per dire cosa, che fondamentalmente nella vita di tutti i giorni viviamo in gerarchie. Nel mondo del lavoro c'è un capo e dei dipendenti. Le ribellioni hanno permesso che chi sta in basso avesse più ampio respiro mettendo paura a quelli che stando troppo in alto si erano scordati di essere anche loro mortali. In conclusione ci sono due o forse tre motivazioni (mi azzardo a fare questi discorsi perché è un po' come camminare su delle uova, qualcuno la si schiaccia): ci sono donne che accettano perché hanno paura delle conseguenze che potrebbe arrecare la disobbedienza e questo è trasversale a tutti, ad esempio anche a chi era relegato nei campi di concentramento; altre donne che accettano perché pare giusto così; altre donne che nonostante il sistema sbilanciato comunque ne ricavano un qualche vantaggio, anche se è difficile nel mondo ecclesiastico e più facile in quello mondano dal momento che per quanto la visione della donna di un tempo la delegittimasse pesantemente persino nei pensieri, comunque aveva diversi vantaggi quali ad esempio essere esentate alla vita militare che accennavo prima. Poi c'è la quarta categoria che rivendica la parità se non la superiorità delle donne e quelle sono le femministe, ma quelle di una volta però. Ce n'è una quinta e forse altre che ignoro, come questa donna che cerca all'interno di cambiare le maglie di un sistema che per quanto mi riguarda non dovrebbe essere salvato ma lasciato ad agonizzare per quanto è marcio
@@lazatteradellamedusa5628 hai fatto un analisi chiara e condivisibile. Aggiungo solo due piccole riflessioni. Tutte le religioni(forse escluse le poche società matriarcali) hanno un impronta che legittima la superiorità dell uomo sulla donna, e questo a parer mio è un grave limite che mette a disagio le donne credenti(che possono avere una loro fede anche senza identificarsi in toto con una religione organizzata). Un sano femminismo permane tuttora, ogni volta che le donne si impegnano e lottano per la parità di diritti con l uomo. Le femministe degli anni 70,talvolta esageravano quando miravano a ridicolizzare i maschi o perfino a dominarli. Nel caso di un rapporto eterosessuale, la donna è l uomo sono fatti per completarsi, per aiutarsi, per unirsi. Nessuno dovrebbe dominare o sopraffare!!
@@MarioMistretta-y7q non confondiamo il cosmo, anch'esso governato da leggi che per noi che siamo enti morali sono oggettivamente terribili, cogli affari umani. Non pecchiamo di antropocentrismo
@@giovannacavazza2531 sono d'accordo. Credo solo che il matriarcato, dipende da che cosa si intenda ad esempio sul piano economico, non sia la risposta a tutto ma non perché abbia un qualche tipo di livore nei confronti del femminismo, anzi tutt'altro, ma come nemmeno il patriarcato. Non voglio passare per l'Andrew Tate di turno. Penso addirittura che in passato, azioni violente perpetrare dalle suffragette avessero un senso per farsi ascoltare, diciamo che mi piace l'anelito rivoluzionario ma esso deve essere rivolto a persone che all'oggettivo fanno schifo non a tutta una categoria anche perché, non è il mio caso, si creerà un ondata di persone risentite e impaurite. Il mio invito è quello finché si può all'empatia e solo in casi estremi alla ribellione. Poi sinceramente riesco a capire cosa vogliano dire matriarcato e patriarcato ma solo parzialmente perché non penso che gli uomini sono fatti in un modo e le donne in un altro. Penso che forse certo a livello statistico si possano riscontrare diversità ma non tanto sul piano delle qualità ad esempio. Mi spiego meglio: tutte le donne che conosco in politica adottano tutti un atteggiamento molto virile forse perché in politica funziona così. È forse colpa del sistema che ci ha resi così assuefatti e quindi dobbiamo per forza volere un uomo e una donna forte che sbraitano invece di mediare? Può darsi ma non solo. Il matriarcato potrebbe essere la risposta? Magari con esso ci sarebbero meno conflitti e meno inquinamento ma allo stesso tempo è forse probabile che non ci sarebbe il progresso di oggi nel bene o nel male o magari le donne avrebbero fatto lo stesso. Sempre citando la natura, ho notato come i mammiferi adottino un sistema per così dire patriarcale mentre gli ovipari più matriarcale. E non mi spreco su come la relazione tra i due sessi sia drammatica e problematica. Noi abbiamo questo barlume di coscienza che purtroppo mi sento di dire non tutti hanno, che ci fa constatare ossia toccare con mano cosa è giusto e cosa no. Quindi pari opportunità per tutti senza nessun pregiudizio naturale troppo vincolante. Perché non siamo solo corpi e non è giusto sindacare tramite vaneggiamenti chi deve fare cosa e quant'altro. Quindi pro sicuramente al sentire femminista, al matriarcato e al patriarcato è una bella lotta intestina. Un po' come il capitalismo e il comunismo. Chi è meglio? Credo che tutti i sistemi come i demoni nell'epoca precristiana abbiamo una natura ambivalente. Ad esempio non mi sento di dire che il patriarcato favorisca a spada tratta soltanto gli uomini, come nemmeno il matriarcato favorirebbe solo le donne. Prendiamo l'esempio di un sistema patriarcale, la donna è limitata a pochi ruoli mentre l'uomo ne ha di più, ma ne ha anche altri che lo rendono più sacrificabile in quanto lui si limita ad essere solo un fecondatore mentre la femmina, essendo che deve sopportare 9 mesi di gestazione più un doloroso travaglio è meno esposta. E questo va bene così. Ad esempio il matriarcato degli ovipari, delle api ad esempio non favorisce per niente le femmine dal momento che c'è un'ape regina al vertice ma sotto tante api operaie. I maschi sono relegati solo all'aspetto riproduttivo e vengono nutriti senza che facciano niente. In caso di esubero c'è l'eccidio dei maschi. Questo per dire che il femminismo come il mascolinismo oggi pecca di etnocentrismo. Ad esempio il primo pecca del fatto che gli uomini vengano visti solo come privilegiati quando appunto in base a quanto detto precedentemente non è sempre così, trascurando i concetti quali fatica e merito e che il privilegio per lo più è qualcosa che ha a che fare col censo ovvero la famiglia da cui proveniamo; il secondo ad esempio pensa che le donne sono avvantaggiate anche solo sul piano della stabilità, quello più da adolescente sbandato le vede che sono fortunate perché hanno più "attenzioni" dimenticandosi tutto l'aspetto problematico della natura di queste attenzioni. Perché un conto è essere corteggiate, un altro è essere viste come mero strumento di piacere che è alienante. Perciò dopo tutto questo papiro mi sento di dire che dovremmo andare oltre le ideologie da ambo le parti perché già esse nel bene e nel male ci hanno portato fino a qui. Perciò ora bisogna andare a parer mio ingranando la marcia del pensiero critico. Scusami se mi sono dilungato, forse sono andato fuori tema. Mi trovi comunque assolutamente in accordo sulla questione appunto della parità. Adottare dunque una visione più orizzontale che verticale. Come lo ying e lo yang, differenti, complementari, bensì entrambi con una dignità che li identifica come si presentano. Senza l'una non ci sarebbe l'altro
Il Signore non obbliga nessuno .. si va per amore del Signore Gesù Cristo e non per altro … Consacrarsi al Signore non è un gioco .. SIA LODATO GESÙ CRISTO ✝️💜
Il problema più grave è dato da chi ha sbagliato a dare il beneplacito alla consacrazione. Evidentemente non c'è stato il dovuto discernimento da parte dei superiori, che, a quanto mi risulta, è invece molto selettivo nei seminari.
Si entra in convento per rispondere a una chiamata bella e irresistibile non per ribellione o altri motivi. Qui non c'era proprio la vocazione. Magari le suore dovevano fare un discernimento più serio fon dall'inizio
Grande rispetto per la sua esperienza e per quello che dice. Ma è, per l'appunto, la "sua" personalissima esperienza, bisogna sempre sentire le due campane per farsi un'idea equilibrata, altrimenti, come vedo dai commenti, si rischia di vivere solo di pregiudizi.
@@giuliaromani6178 non si trova nulla online di questa Erika Pisacco. Eppure dovrebbe essere una storia che fa scalpore. Sia per i credenti che per gli atei. Magari è il prete che non voleva confessarla non lei che si rifiutava. Solo per dirne una...... Magari era da 17 anni che non la sopportavano. Penso che anche un ateo può essere perplesso di fronte ad una storia del genere.
@@giuliaromani6178 credo che I bigotti si riferiscano agli aspetti deleteri della Chiesa che racconta: messi di fronte agli aspetti negativi dell'organizzazione in cui ripongono fiducia, hanno bisogno di essere rassicurati invece di analizzarli in modo critico.
La chiave di lettura è nelle parole della nonna (mi sembra) riferite all'inizio: "tu che vuoi sempre comandare, entri in convento?". Comunque, mi sembra che la Chiesa Bergogliana si stia vocando al mondo più che abbastanza.
Gesù ha pagato il prezzo per i nostri peccati!!! Nessun autolesionismo può aggiungere altro, Gesù ha già compiuto tutto, la salvezza è un DONO. Un dono che però mi rende responsabile, devo conoscere Gesù sempre di più, crescere, maturare, camminare in obbedienza a Dio. Leggete i Vangeli per conoscere Gesù...Gesù ci mostra l'amore di Dio Leggete la Bibbia!! È parola di Dio, e la parola di Dio è VERITÀ!!! Che il Signore vi benedica!!!
io vorrei chiedere perche' le suore di clausura devono confessarsi spesso.. mi chiedo ma che peccati puo' avere una persona in clausura senza contatti con il mondo esterno ?
Salve. Rispetto la sua scelta ma mi chiedo Dio cosa se ne può fare di persone che vivono in questo isolamento dal mondo.. cioè ma Lui può volere questo? E per quale scopo? Forse è l'uomo che ha elaborato questo tipo di scelta nel corso dei secoli..
@@mariannapiombo6767 La relazione uomo con Dio viene favorita nella contemplazione, la preghiera nel silenzio e discrezione di una vita ritirata e appartata, certamente per una persona che sceglie questo orizzonte di vita sono importanti anche i rapporti con le persone che ruotano intorno; rapporti che possono contribuire ad una crescita spirituale come vanificarla; come in questo caso. 🙏✨❤️mario
Che brutto sentire queste affermazioni, non ha scelto quella strada per la fede, per l'amore di Dio ma per sfidare il mondo, citando le sue parole, per vanità per fare 8:07 parlare di sé... veramente brutto e anche molto triste...non mi piace questa donna e non voglio continuare ad ascoltare questa intervista....mi sono bastati 5 minuti, mi ha delusa e disgustata... fare un voto non per l' 8:07 amore del Signore ma per dei motivi banali e stupidi, usando Dio per farsi notare...stomachevole!
Io sono stata alle elementari dalle suore ho 67 anni sono nonna e personalmente le suore NON MI HANNO LASCIATO UN BUON RICORDO ancora oggi dopo lunghi anni se ci penso mi hanno traumatizzata mi dispiace dirlo ma per me è stato così. Buona salute a tutti😢😢😢
ma non sei la sola ......sai quante ne ho sentite dire lo stesso
Anche un mio carissimo amico e stato in collegio le suore erano cattive con lui lo picchiavano ,a i bambini gli davano sempre minestra è loro mangiavano la carne ,parlo di tantissimi anni fa e uscito di là traumatizzato .
Ho ascoltato molto attentamente questa conversazione, sono una ex suora entrata con convinzione e che per la mia convinzione e la mia trasparenza nel denunciare certe cose... ero una spina per loro, non ero 'adatta' quindi all'approssimarsi della Professione perpetua mi han messo fuori. Ora sono entrata in crisi psicologica ma la fede e l'amore per loro e per la Fondatrice è invariato. Nonostante tutto...
Se vuole raccontare la sua storia sono a disposizione. Può scrivere qui: pier.fratarcangeli@gmail.com
Scusi cosa sono certe cose?
Ragazzi...è la prima volta che vi ascolto e apprezzo moltissimo l'argomento, le modalità e la "preparazione" emotiva e strutturale del conduttore. Complimenti e grazie
Anche per me è la prima volta complimenti al conduttore molto chiaro ed esaustivo ottima la spiegazione della suora di clausura uscita dal convento per cambiare vita. Spero di trovare argomenti così validi anche per il futuro.
Bella testimonianza. Una donna molto intelligente e onesta . Fa delle serene ed equilibrate critiche alla chiesa . Un caro saluto Erika
Bella testimonianza ..mi sono imbattuta per caso e mi sono soffermata ad ascoltare ..adesso forse ho aperto un po’ gli occhi ..grazie mille 💐🌷🦋
Quello che sarebbe interessante chiedere alla signora interviststa è se quando è entrata in monastero o durante i colloqui con la maestra delle novizie ha detto quello che ha riferito in questa intervistata ovvero cit.: "volevo fare qualcosa di diverso, di particolare che mi facesse notare (!)" Min. 5:58.
"Volevo scappare... per spirito di ribellione..." min. 10 et similia ??
Perchè se un qualsiasi postulante o anche religioso a voti emessi dicesse una cosa simile ai suoi superiori o al direttore spirituale verrebbe rimandato a casa per direttissima, se invece ha taciuto tali intenzioni allora questa ex monaca ha agito in modo disonesto.
In un caso o nell'altro non avrebbe dovuto accedere alla vita religiosa per la quale con tutta probabilità non aveva nessuna vocazione.
Ora dovrebbe fare una cosa sola:tacere
@@AnnaVallone-p2e io parlo come e quanto mi pare e se accrtare come stanno realmente le cose vi da fastidio non me ne può fregare di meno.
Esattamente: hai detto la cosa perfetta. Se avesse detto queste parole ai superiori l’avrebbero dovuta mandare a casa per direttissima.
Sicuramente ha taciuto le sue vere intenzioni, non l'avrebbero mai fatta andare avanti nel percorso, se avesse detto ciò che ha rivelato in questo video: non sono così sprovvedute le autorità ecclesiastiche.
@@giuseppemaltese3468 ovviamente...
Nemmeno da lontano mi sembra che lei sia stato veramente una Monaca di clausura.
Ha fatto bene ad uscire per sempre,
il monastero non era per lei
Auguro per lei care benedizioni
mi chiedo come si possa entrare in convento, addirittura in clausura con motivazioni così superficiali e senza una vocazione spirituale sentita.
La penso proprio come te, sembra incredibile!!!
Pensi che in tempi non lontanissimi molte erano obbligate
Secondo me il problema non è come sia stato possibile entrare in convento con queste motivazioni........più grave è stato chi doveva valutare, nei primi anni ,questa ragazza. Molto spesso per mancanza di vocazioni si accetta di tutto.
Probabilmente se l'avessero mandata via prima , quando era ancora una giovane ragazza,le avrebbero dato di rifarsi una vita
@@canzoniguarino2783vocazione? Per secoli secondo te accettavano per vocazione?
😂😂😂😂
Si può, si può! Sono stato in seminario vari anni. E lì dentro persone che non si sentivamo "chiamate" ce ne erano molte! Molti fuggivano semplicemente dalle proprie realtà o dalle proprie paure! Svariati di loro sono diventati pure sacerdoti. Ed è sempre stato così! Io per fortuna, pur sentendo quella che ritenevo una forte chiamata, sono uscito. Ho capito con il tempo che la "chiamata" è solo un semplice desiderio. E i desideri nascono nel cervello, dalla semplice interazione tra il singolo e l'ambiente.
Non potrebbe essere altrimenti, non essendoci alcun dio.
Intervista meravigliosa, complimenti a lei Pierluigi per come l'ha strutturata. Grazie.
Grazie!!!! Ho ascoltato e imparato con interesse.
Una donna molto confusa. Entrata senza convinzione ne vocazione. Lui dice persona con le idee chiare e consapevole ma nel corso di tutta l'intervista ha fatto capire che ha fatto una scelta senza un briciolo di consapevolezza.
È molto critica verso tutto ,anche continuare a ridere lo trovo irritante .Rispetto il fatto che abbia studiato tanto ma per il resto non credo avesse una autentica vocazione .Necessaria e indispensabile per una vita monastica .
😅@@mariadomenicapaulon8849
Vabbeh.. ma cmqe gente aguzzate la vista si vede che ha problematiche mentali.. disagi profondi.. forse personalità borderline..narcisistica.. vuole farsi notare x unicità dagli altri.. tipico dei narcisisti!! Ma che cazzxx di motivi sono???!! X fare un colpo d testa!! Dopo 5minuti neanche d intervista.. ho chiuso!!
È palese che la Signora Erika non avesse avuto una chiamata né tantomeno la vocazione. Per entrare in un ambiente monastico si entra perché si è innamorati di Gesù, della sua croce. lei non ne parla minimamente. Parla di tutto tranne che per l'amore di Dio. Sarebbe dovuta uscire prima, non capisco perché ha aspettato tutto questo tempo. Anche le superiori non hanno saputo fare discernimento. Per quanto riguarda la modalità con cui i sacerdoti o le monache mandano via le persone perché contraddetti da una propria modalita' di pensiero, la capisco benissimo : ho avuto diverse esperienze conventuali da aspirante e postulante non appena ho espresso un'opinione diversa da quella dei fondatori( con tanto di carismi e doni) non hanno esitato a sbattermi fuori senza preoccuparsi se stessi o meno in mezzo alla strada ed io ho rischiato di finirci. Diventano davvero dei demoni, non hanno misericordia e non perdonano. Dei lupi vestiti d'agnello. A questo punto Non domandiamoci più perché non ci sono vocazioni. La risposta sorge spontanea...
Io ho avuto una conversione sedici anni fa. Da allora non ho mai abbandonato il Signore nonostante abbia sperimentato in questi conventi delle esperienze a dir poco aberranti. Penso che la consacrazione non dipenda dall'indossare un abito o meglio, se una persona prende i voti deve essere inondata di un'amore tale da rinnegare se stesso e amare anche un suo nemico. Altrimenti non sarà mai di esempio alla comunità, anzi sarà una guida cieca che guida altri ciechi. Io ho perdonato per grazia ricevuta. Mi sento consacrata nello spirito dal momento della conversione. Dio mi ha sempre sostenuta nei momenti più impervi della mia vita.
Il Signore è il mio pastore non manco di nulla!
Non è che segno dei tempi!
Confusione e mancanza di conoscenza della logica di Dio che non è quella del mondo carissima lei.
Anch io sono andata a scuola dalle suore, dall asilo al diploma, ma sono felicemente sposata, perché la mia "vocazione" era proprio il matrimonio e l'ho scoperto quando ho conosciuto mio marito. Non si sceglie di entrare in un convento o di sposarsi per dare sberle a un sistema sociale. La vocazione È UNA COSA SERIA, qualunque essa sia
A volte entrare in un sistema marcio serve poi a rivelarne il marciume! 👏💪 tutte le maschere 🎭 stanno cadendo…
Io alle elementari a scuola dalle suore ...pregavo ai piedi del letto tutti i pomerigi mia madre mi tolse e mi mando alle comunali.mi ricordo le suore che litigavano spesso e si accapigluavano.
@@francescafonsi6607 la pessima testimonianza degli esseri umani non può cancellare la Verità dell'Amore che È solo in Dio.
trovo che chiudersi in un convento privarsi della libertà dell amore tutte donne sia una vita disumana
Mi sono imbattuta per caso in questo video. Ascoltarvi è stato molto piacevole, entrambi preparatissimi. Sono d'accordo quando ascolto che la chiesa non si avvicini alla vita dei suoi fedeli. È rimasta molto indietro rispetto ai tempi ,è cambiata la cultura delle persone,il modo di rapportarsi, bisogna che cambi anche la chiesa, deve avvicinare non allontanare. Io ho frequentato l'asilo e le elementari in istituti cattolici. Ne porto ancora il segno. A distanza di anni ho incontrato di nuovo le suore in ospedale dove lavoravo. Stessa solfa, non era cambiato niente. Mi sono specializzata e il direttore era una suora..non voglio dire altro. Nella mia parrocchia che io frequentavo ogni domenica, sono avvenute tante cose, non da cristiani, ma da farti dire :- Dio me lo prego da sola. Perché penso che Dio si possa servire in mille modi. Aiutare il prossimo, pregare senza cantilena ma parlando con Dio dentro di sé, in silenzio. Sostenere la famiglia e mantenere la dignità di battezzato e credente, anche questa è una forma di amore per Dio.
Ci sono segreti che non vanno mai rivelati, tutti ne abbiamo, hai vissuto 18 anni, tantissimi, hai studiato, ti sei nutrita forse piu' materialmente che spritualmente. L' unico complimento che ti faccio e' per il coraggio preso uscendo dal monastero che sembra, da cio' che racconti non fosse su misera per te, per questo, hai fatto felici le consorelle e penso anche il Padre Eterno. Ti auguro buona fortuna. 💓🙏💓
Non se n'è andata lei. Hanno capito che mentiva . Non si può stare lì senza vocazione. Non è una convivenza tra amiche.
Maria, sono d' accordo con te
🙋
La signora è anche chi intervista sono molto confusi su cosa sia la libertà dei credenti in Cristo, nella Chiesa
Non è stata obbligata da nessuno ad entrare in convento, la cosa tragica è che si permette di giudicare la Chiesa.
Il frate aveva perfettamente ragione.
Forse la signora ha trovato più comodo restare in convento.
Se non c'è verità cosa ci faceva in convento?
Povera donna! È meglio che stia fuori dalla Chiesa e viva felice come vuole.
Nessuno è obbligato ad appartenere alla Chiesa.
Quanta presunzione e ignoranza in queste due persone.
@@elisabettaanza4963 Ciao Elisabetta, forse hanno scambiato il mio commento con un altro. Sono perfettamente d' accordo con te. 🙋🙏💓
Questa ex ... è snervante!!! Stai al tuo posto è non beffare le regole di un monastero l'ha fatto senza avere avuto l'amore per Dio ! 🙏
👏🏻👏🏻👏🏻condivido l’esperienza che hai fatto e non giudico se era o meno una vocazione. Per molti/e è una vera fuga dal mondo la vocazione è un sentimento che arriva poi, nella maturità della fede.
Ho ascoltato troppi racconti di giovani che parlano di una “ chiamata’ la loro vocazione che in realtà è un sentimentalismo ripetitivo e vuoto in se.
OGNI VOCAZIONE ARRIVA DOPO L’ ESPERIENZA RELIGIOSA, SOLO QUANDO CI SI METTE IN DISCUSSIONE E SI ACCETTANO LE REGOLE.
Apprezzo molto la chiarezza delle domande e risposte e per capire la non facile scelta di vivere la propria vita senza lasciarsi suggestionare ma applicare i veri insegnamenti di Cristo..
Da ragazzina ci può stare che inconsciamente si sia avvicinata ad un mondo che non conosceva ma una volta dentro perché ha firmato dopo il noviziato quando è palese che non aveva la minima fede poteva uscire benissimo prima senza tante storie 🤨
Ho avuto anche io in passato questa esperienza sono stata novizia, delle clarisse di Roma...Un esperienza avevo 16,sono uscita a 20 anni...oggi sono madre di due ragazzi ho 54 anni Ho amato nostro signore, mi e' rimasto un sigillo,sono andata nel 95 in terra santa Gerusalemme
Grazie per la sua testimonianza, .
Classico
Grazie dell'intervista. Si è ribellata dal mondo mettendosi catene. È curioso ma distopico forse un po' pettegolezzo da bar , un'altro atto di ribellione che l'ha riportata al punto di partenza. Mi spiace non riesco a finire l'intervista. A presto con unaltro video e grazie
Credo che anche un profano a livello religioso capisco che c'è ben poco ben poco di maturità umana ma molto di adolescena
Grazie anche a te fratello Pierluigi,che Dio ti benedica amen
Pace a tutti e che Dio vi benedica, amen.... Gesù ci rende liberi ,no pesanti mi piange il cuore , quando sento conventi ,clausure ecc ecc,datesi la bibbia libro unico ...,afferma tutto altro ,viglio ascoltare questo video fino infondo
Non ti obbiga nessuno ad andare in convento , hanno 6 anni di tempo per decidere . Volevo dire che anche sul posto di lavoro ci sono delle regole.
(Meglio che sia uscita )😢😢😢
@@lucianacagnata8912 veramente il discernimento va fatto prima di entrare e non c'è in tempo. Poi una volta venerata ci sono varie tappe.
La professione solenne per le claustrali e' dopo 9 anni non più dopo 6.
La scelta era sbagliata in partenza. Come una ragazzina che si sposa per il vestito bianco, andarsene di casa dei genitori, fare quello che vuole, e poi disprezza il matrimonio, i sacrifici, i compromessi. Insomma un matrimonio senza un amore profondo ,consapevole, maturo va verso il divorzio.
Beh no, la maggior parte dei matrimoni s'evolvono in separazioni sotto lo stesso tetto.
D'altro canto, il matrimonio è roba per gente sposata. 🙄
Questa non ci sta' con la testa!.
Come il mio, però è durato 40 anni
@@elisabettabianchi7679 e il mio 45. Ci vuole testa e i matrimoni durano .
Che retorica assurda in questo commento, fatto proprio con pregiudizi e giudizi pensando di essere il portatore/ trice della verità assoluta.
Anche il professore Odifreddi voleva fare il Papa non per vocazione ma per il prestigio, è stato in seminario ...ha avuto sue esperienze e ha poi cambiato idea facendo il logico matematico.
Ma chi siete voi e lei per giudicare, criticare ed essere convinti che le cose stanno obbligatoriamente e necessariamente come dite voi o lei! E tutto ciò è proprio contraddetto dalla Storia e dalla vita delle persone, come si fa a non saper osservare e negare ciò!!
Una bellissima Inter. Complimenti per il canale, ci sono inciampata stamattina per caso ed ho iniziato a seguirti
Grazie Flavia, ne sono onorato 🙂🙏
dall'inizio del commento sembrava una esultanza calcistica "una bellissima inter"...
Grande Erika entrata in convento a soli senza perdere la capacita' di discernimento e la forza di mettere in discussione
Condivido pienamente che moltissime forme dovrebbero cambiare e che qualcuno ha scritto dicendo che è la volontà di Dio . 💁🏻♀️
Sono un'ex salesiana e di situazioni disumane ne ho vissute , ma avevo la vocazione ee ero felice . In 28 anni come insegnante di scuola dell'infanzia ,di religione nella primaria , in oratorio e catechesi sacramentale . Ho sofferto ogni violenza di coscienza. Sono uscita dopo 28anni .
Ho conosciuto l'Ordo Virginum ,consacrate dal Vescovo , sono vergini consacrate diocesane . Ordo Virginum e' antico e sempre nuovo nella Chiesa e nel mondo. Sono felice di essere consacrata a Cristo e di donarmi a Lui con tutte le mie forze per tutta la.mia vita . Svolgo pastorale in Parrocchia , faccio catechesi,ascolto persone, vivo secondo il carisma ricevuto dallo Spirito Santo e trovo la mia dimensione di vita.
Pazzie 🤦🏻♂️😅😅
@@mariapozzessere8068 Lei ha comunque vocazione, e ed ha fatto la scelta giusta.
Di sicuro l'errore, è stato proprio entrare in monastero senza una vera vocazione, e capirlo dopo 18 anni. Comunque meglio laica, che consacrata senza vocazione.
Almeno non ha fatto danni 😅
Una vocazione qualunque essa sia è una chiamata di vita , esempio tipico degli apostoli . Le motivazioni devono essere chiare e la direzione spirituale è essenziale . Senza una forte motivazione non puoi fare nulla , la stessa cosa vale nel matrimonio e nella scelta del lavoro , sarai una persona infelice perché ti mancherà l'amore per ciò che fai . Se ciò che vivi ti dà pace e serenità è quella la tua strada . Questo è ciò che penso e non pretendo che tutti la pensino come me . Grazie 🤗
@@pasqualepiccoli vero e allora perché con quelle premesse il monastero l'ha accolta e perché le hanno fatto fare la professione temporanea e poi solenne? Perché non dire che e' mancato un buon accompagnamento prima e dopo?
Perché non dire che i monasteri per far entrare persone affrettano i tempi e non formano?
@@febe4505 è giusto ciò che scrivi ed infatti c'è stato un errore alla base , l'albero si vede dai frutti e questo non l'ho detto io è una frase antica . Senza una motivazione non puoi scegliere una strada esempio tipo è stata madre Teresa di Calcutta .
Senza una autentica vocazione non si può vivere in un convento ma chi hai preso in giro tutto questo tempo hai fatto bene ad uscire
@@pasqualepiccoli concordo ! Infatti il Papa e' stato molto molto chiaro sul discernimento vocazionale che va fatto e fatto bene PRIMA DI ENTRARE IN MONASTERO.
La cor orans scritta dal Papa in.merito ai monasteri si vita contemplativa prevede 9 anni di formazione prima di fare la professione solenne....
Prima erano 5/6
Gli strumenti i monasteri.li devono avere e le monache formatrice devono essere preparate e competenti
Molto spesso si accoglie in.monastero chiunque perché sempre nella cor orans viene specificato che se un.monastero e' sotto un certo jumero di unità chiude e le monache vengono trasferite
Inoltre l'abbadessa ha un.potere unico.nel monastero e in parecchi casi il suo potere e' assoluto
Quindi meditate tirate le vostre conclusioni....
Purtroppo dall'esterno si vede e si capisce ben poco di cosa succede in monastero
@@antoniettamingoia1866 ma secondo lei chi deve valutare se la vocazione e' autentica? Lei a 17 anni aveva già tutto così chiaro e non ha mai fatto scelte superficiali perché poco e mal aiutata?
Cara signora mi permetto di dire,con rispetto e senza offesa, che lei non sa come funziona la vita monastica.
Per fortuna ci sono alcuni konasteri e alcune abbadesse ben preparate che prima di far entrare una persona fanno un.lungo , ma lungo cammino di discernimentomento
Grazie per la sincerità. Non è l'unico caso.
Ti apprezzo molto, leggerò o meglio proverò a leggere il tuo libro perché già al punto confessione mi ha tolto l'equilibrio c'è solo fuoco. Tanta stima ma davvero mi si torce lo stomaco. Sono grata agli dèi per avermi fatto ciò che sono🖤 ma una domanda ma un dio monarca ed esclusivista come può non volere che tu soffra per l'anima? La personificazione di dio.......... Guarda spero trovi la tua strada
Mah… Per ribellarsi contro le regole ha scelto un monastero, “luogo delle regole” per eccellenza!!
Pazzesco
Assurda sta cosa😒
Infatti un paradosso
@@claudiocapuano1365 In effetti... 😂
I monasteri non dovrebbero proprio esistere. In futuro, quando tutte le religioni finiranno di esistere, lo capiranno tutti.
Sarebbe utile una seconda parte perché mancano molte cose, ad esempio, la descrizione di come si svolgevano le loro giornate ecc.
Il nonno della ragazza aveva ragione.
Una testimonianza che fa riflettere . Grazie
Testimonianza eccezionale. Grazie!
Ciao . Io ho avuto modo di fare varie volte assistente a sacerdoti esorcisti. Loro hanno una concezione molto diversa da quella di molti altri sacerdoti e fedeli. Dicono ad esempio che Dio è infinitamente buono e vuole tutti i suoi figli con sé. La cosa su cui “battevano” molto era il perdono e l’essere felici nella vita perché Dio ci vuole felici. Poi ovviamente la verità in tasca non l’ha nessuno . Un abbraccio e grazie della testimonianza.
@@marcomasiero5199 sè non l’ó sperimenta personalmente riguardo la sua bontà chi potrebbe risponderle??
🙏✨❤️mario
Se Dio è così buono perché ci ha obbligati a divorarci a vicenda?
@@pinofidora5532 veramente lo stimolo dell’appetito di divorarci l’uno con l’altro
affiora solo dall’essere lontani da Lui, noi viviamo con un’altro bisogno … amare il prossimo😉
🙏✨❤️mario
Certo mario @@MarioMistretta-y7q!
sè non l’ó klaatù baràda nìkto!
Lo sanno tutti! 😌
Che ci possano essere tanti problemi all'interno dei Conventi o monasteri ci può stare perché quello che siamo c'è lo portiamo come essere umani ovunque. Le regole o precetti se non sono accompagnati da una forte spiritualità e fede fatta di vita quotidiana, allora si comprende del perché poi ci si allontana prima da una fede tiepida e poi da tutto il resto. Ti auguro una seconda vita che ti possa dare quello di cui hai veramente bisogno. Ma la vita familiare chiede molto di più ogni giorno, e la differenza che ti devi confrontare, accettare, comprendere, amare e donarsi, ed in ultimo accettare le differenze che sono in ognuno di noi. Buon cammino e riprendi in mano la tua Vita con umiltà e dedizione, dedizione imparando dagli errori del passato. Solo la ribellione non basta per vivere in questo mondo così difficile. ❤
Mi piace, condivido lo scritto di Enzo Rocco, alla ex suora: non hai avuto VOCAZIONE MONASTICA, sei entrata lì per scappare dalle tue difficoltà, ti sei riempita di cultura ti sei gonfiata di orgoglio ,ma non conosci NIENTE di Gesù Cristo. San Paolo dice : per me vivere è Cristo , ma tu vivi per te stessa e ti glori giudicando .......intelligente chi ti ha fatto uscire.
A parte quello che e scritto sui libri reperibili da chiunque può di dirmi lei cosa conosce di Gesù Cristo?mi sembra che in quanto ad essere tronfi e pieni di orgoglio lei non e sicuramente secondo a nessuno......Mi piacerebbe sapere cosa porta i "fedeli" a credere di essere i prediletti a gli occhi di un presunto dio, e pregare nella speranza che questo chiuda un occhio sulle presunte malefatte...booo
Prima di entrare in monastero si doveva informare bene di ciò che stava facendo e fare ricerca di quest ambiente .Speriamo che questa intervista apri la mente a chi lo vuole fare in futuro 😢
Ti chiedo scusa. Sei una grande. Mi piaci tanto
18 anni di convento e nessun riferimento a Dio se non per deridere quasi ogni cosa riguardi la vita monastica e la scelta che dovrebbe essere consapevole chiamata di Dio
È palese che Dio è chiesa non si appartengono l un l altra
Non ho sentito "deridere", solo avere idee diverse. È molto differente....
E allora?
Se farsi suora le ha fatto cambiare idea proprio su come presentano dio e organizzazione terrena clausura o altro?
Li hai fatti te i 18 anni di clausura?
Falli tu e più ci racconti un video.
Avventura, altro che vocazione...
Allora, meglio tacere.
@@vincenzocammarata4288 🙄
E che deve rovinarsi altri 20 anni di vita?
Anche basta.
Vocazione che sarebbe uno che ti comanda e ti dice io sono (il tuo) Dio?
Passiamo ad altro.
Non era una chiamata, era una fuga.
E la differenza sarebbe?
Nel 2024 pensi ancora a corbellerie del genere ? 😂
Ma con Dio non si scherza,i voti ne ha fatto giuramento,quindi sono indelebili,come il matrimonio consacrato,anche se divorziati resta sempre
Credo che x gran parte dei clericali sia così...
Come la suora di x factor
L' ha detto lei: è stato più un rifiuto al mondo che una vocazione! Ma di che parliamo!!!???
Non si entra in clausura per uno sfizio ma perché si è innamorati di Dio per fortuna che ci sono loro che pregano per noi che preghiamo poco o non preghiamo affatto
@@GIOVANNIEpis-xw2wo Dici bene. Ma lei non lo era, l' ha dichiarato!
@@GIOVANNIEpis-xw2wo Lascia perdere ! Pregare perché ? Per cosa ? Eppoi se esiste un padreterno come voi ve lo immaginate delle preghiere conto terzi sai cosa se ne fa ?
⁹ @@natalefr
Hanno il cuore di pietra.
Gesù ti ha aperto la strada della vera spiritualità.
Sei una grande donna e una Madre come te dovrebbe fondare qualcosa a misura del cuore di Gesù, che non era infelice e non sottometteva, ma rendeva LIBERI ❤
Cara Erika, sei una גדולה 👍
Quello che dici è verità! Il Cattolicesimo dovrebbe studiare e approfondire l’Ebraismo! Da “goyah” quale sono, che ama l’Ebraismo ripeto da sempre che lo amo proprio perché non è dogmatico e la FEDE in D.O non è assolutamente rappresentata nel Cattolicesimo mentre lo è nell’Ebraismo! Grazie per la tua testimonianza e tutto il mio rispetto e stima תודה רבה וכול הכבוד 👍💓
E ti stimo perché NON SEI IPOCRITA SEI SINCERA E QUESTO DOVREBBE FARTI APPREZZARE DA UN MONDO CHE INVECE NON LEGGE MAI FRA LE RIGHE! Ti avessero lasciata “lavorare bene” avresti illuminato chi ha menti buie. E avresti fatto molto bene al Cattolicesimo! Brava brava brava!
I cattolici si sono persi qualcuno da cui IMPARARE 👍 Ho terminato oggi il tuo libro. Sottolineato e apprezzato. Quando parli poi di Rav Gattegna e di Hora (quanto hai ragione) ti ho compresa in pieno. BRAVA BRAVA BRAVA. É un libro DA LEGGERE. La tua entrata in convento non é stata una fuga (come ahimè molti hanno scritto), il tuo è stato UN PERCORSO DI CONSAPEVOLEZZA SENZA IL QUALE NON SI GIUNGE ALLA FEDE. Chapeau. Mi hai entusiasmata 👍🏻 Brava! Auspico tu legga queste mie poche righe.
Non è ipocrita??? 😅 lo è stata entrando, lo è stata rimanendo per 18 anni e lo è ancora oggi che disprezza!!! Se un ambiente non mi piace, cambio, vado via… non cerco di cambiarlo da sola contro tutti!
@ legga il libro 👍🏻 ne vale la pena. È una credente vera. Ha fede. E si capisce leggendo il libro.
Una domanda:"sapeva la realta monasica???cosa si aspettava???"
A anna.... Oppure è scappata da se stessa per non affrontare la vita comune di un umano ritrovandosi peggio di prima....
CHE DOMANDA SCEMA !!! NON LE HANNO DATO L OPUSCOLO DA LEGGERE E NEANCHE IL LIBRETTO DELLE ISTRUZIONI D'USO!! MIO DIO CHE CERVELLO DI GALLINA CHE HAI?
A me pare faccia il paio con il sacerdote scomunicato di qualche tempo fa, che scelse il percorso sacerdotale per fare un esperienza di vita.
Questa suora ha candidamente ammesso di aver avuto dubbi già quando arrivò al taglio dei capelli (!)
Ma la Bibbia non si studia in monastero?
Che ragionamento è? Se scelgo a 18 anni di fare una carriera come marittimo e poi mi imbarco, parto da una visione che non fa i conti con la realtà della vita concreta. Rispetta sempre gli altri. E non dare giudizi. Proprio tu che probabilmente poi vai in giro a dire: " scagli la prima pietra. Ecc."
Una domanda sorge spontanea, ma per quale motivo ha scelto una delle vie più austere della vocazione, ovvero la clausura, ed è rimasta li 18 anni? Masochista? Cosa si aspettava di cambiare lei le regole monastiche? Perchè non ha scelto un altro ordine? E perchè ora ne parla cosi in maniera estremamente negativa? Ci sono anche realtà monastiche molto belle e molto spirituali e non può fare di tutta l'erba un fascio. Non credo sia stata incatenata per 18 anni ad una colonna...poteva andarsene in qualsiasi momento. Conosco molti ex religiosi che hanno abbandonato la vita conventuale ma lo hanno fatto con discernimento e piena consapevolezza prendendosi tutte le responsabilità delle loro scelte senza puntare il dito su nessuno o sulle istituzioni che li/le hanno formati e mantenuti per anni e sono stati pure sostenuti e accompagnati durante la scelta di lasciare la vita religiosa ed aiutati all'inserimento nella società, anche economicamente per il primo periodo.
Puoi avere tutte le ragioni ma se lavori per chiunque alla fine deve riconoscerti qualcosa e non sbatterti fuori cosi' un prete che confessa. Almeno un altro prete perche' i preti nelle confessioni si comportano in modo diverso. Io una volta a un mio parente confessore col quale ovviamente non mi confessavo perche' i miei peccati gia' li sapeva...Ho detto: io faccio sempre gli stessi peccati, cambio sempre confessore e in base a cio' che dicono, sono io a confessare loro...
Gesù è la verità
Beh,@@veronicaporru3258, la stampa ci ha ricamato un po' sopra, dai. 😌
Grazie Erica
Brava suor angioletta. Tutto vero. Io sono solo una sacrestana laica, ma dico che solo agli occhi della fede si riescono a capire certe cose. Crerto che sei libera, perche ti doni x amore ❤
Il commento di sr.Angioletta, ovviamente, è stato cancellato...
La verità sulla vita consacrata qua non interessa.
Dio la benedica.
Sr Daniela Francesca 🪔
Splendida intervista!
Anche io sono stato in convento da giovane coi frati minori conventuali, 2 anni di postulato e 1 di noviziato , prima a Longiano e poi ad Assisi. Quell'anno entrammo in 9 , solo 1 ha proseguito gli altri sono tutti usciti, io sono stato tra gli ultimi a uscire, mi piaceva molto lo studio biblico , ma ho capito che del vero spirito di San Francesco c'è rimasto ben poco. Però dove stato sono stato trattato benissimo e finito anche gli studi universitari . Adesso sono felicemente sposato da 25 anni. Un abbraccio alla sorella.
Anch'io sono stata in collegio da ragazzina ,e devo dire e ne sono convinta che spesso non è una questione di fede per chi prende i voti ,
Non capisco perché hai fatto una scelta del genere essendoci delle regole da seguire, se stavi così male perché aspetti tantissimi anni?
@@SILVIOBimbi-px4es dio insegna la compassione auguri alla tua famiglia e ai tuoi cari
Finalmente una osservazione umana e non ipercritica, a differenza delle altre che ripetono cose già dette dalla Signora, enfatizzandole. Mi sembra che i suoi errori li abbia colti.
Conosco religiose e religiosi che sprizzano gioia, nonostante le difficoltà che la vita inevitabilmente presenta anche a loro,come del resto a tutti.Insomma,gli estremi non vanno MAI bene ;pur rispettando la sua scelta,non è di certo da prendere come esperienza estesa a tutte/ i consacrate / i.Buon proseguimento di vita.
Forse è sfuggito un particolare, lei non ha capito dopo 18 anni di non avere la vocazione, lo hanno capito i suoi supereroi e l' hanno gentilmente accompagnata alla porta. Lei voleva rimanere lì in quella menzogna e dalle sue parole , di tutto ciò, è molto risentita. Anche senza condividere nessuna regola e ribellandosi a tutto, lì ci stava bene.
Piuttosto che vivere fuori sola e magari pure lavorare
Le suore lavorano gratis per lor signori che spacciano tale lavoro per volere divino.
Fuori da tale ambiente le persone possono accedere a lavori legalmente tutelati e sindacalizzati, contributi, riposi, ferie etc. In convento il lavoro non è riconosciuto come tale, anche perché ricorda molto la servitù e non sta bene farlo sapere in giro.
@@Nnaattaa23 Ma bae e caga
@@Nnaattaa23 quali signori?
Lì in convento vivono solo le suore. Può accedere solo il padre Confessore esclusivamente per le confessioni.
Fanno i lavori domestici per le loro celle e si dividono i compiti per le parti comuni.. tutto per loro stesse.in alcuni casi fanno dei lavoretti che vendono alla comunità, sempre per le loro esigenze.
Poi hanno dei finanziamenti dal vaticano , perché non si vive d aria.
Nella clausura poi , tu scegli di limitare al massimo le visite e quasi per nulla le uscite. Specie per particolari condizioni
Esatto
Storia triste...
La vita claustrale è una scelta vocazionale, un fuoco...
Signori non è confusa ,l' ha detto " fare qualcosa di diverso, e fascino" più chiaro di cosi ,poi credo che sia entrata in qualcosa più grande di lei e ci ha messo 17anni per uscirne o meglio forse gli hanno fatto capire che non era adatta a fare la suora ,in un certo senso ha sc elto la vita più facile, se chiusa dentro un convento .Le auguro di trovare il suo posto nel mondo .
Sei stata brava lasciare che dio ti benedica un forte abbraccio bacio 💋 ❤
Buongiorno a tutti! Mi è capitato "per caso" questo canale sotto gli occhi, leggendo il titolo di questa bellissima intervista, ho voluto ascoltarvi fino alla fine.
Innanzitutto mi complimento per il coraggio di questa ex suora e per la possibilità che il bel conduttore ci dà di ascoltare queste realtà.. Anche io nel mio piccolo ho avuto una beve esperienza lavorativa in un contesto di suore... Se posso permettermi di dare un suggerimento, sarebbe interessante invitare insieme sia la protagonista di questa intervista e la dottoressa Gabriella Tupini la quale nei suoi video spiega egregiamente il discorso del Matriarcato el Patriarcato nella Chiesa. Grazie e vi mando un'abbraccio 🙏🩵
Grazie del commento e dell’apprezzamento 🙂
Sì, sarebbe molto interessante, considerando cosa pensa la dottoressa Gabriella TUPINI della religione e della chiesa....😅
Esibizionismo per vendere il liibro e sbarcare il lunario.
È uscita com'è entrata, niente di più
Grazie a voi
Bisogna vedere se é poi tutto vero . Nella mia cittá fino al 1990 vi erano 3 conventi . Se ne sono sentite di cotte e di crude . Quanto di vero ci fosse non lo sa nessuno . La piú grossa fu quella che avrebbero rapito il fornaio e abusato di lui per 1 settimana intera per poi liberarlo spompato .
🤣🤣🤣
Perdonami, ma il fatto che il tuo cognome sia Fratarcangeli ha, a mio parere, un che di piacevolmente ironico...😄
P.S. I tuoi contenuti sono sempre di ottimo livello
Grazie Andrea 🙂
Un nome una missione
Mistero della Non Fede😊
Che libertà vuoi? Quando per tua scelta vai in clausura .
Da cattolico credente e praticante, la clausura la trovo spaventosa, tuttavia, i monaci e le monache , sono esistiti da secoli.
Anche la Bibbia ci riporta storie di persone che si consacravano a Dio sin dalla più tenera età servendolo notte e giorno nel tempio.
Credo che scelte simili non debbano essere fatte per ribellione ma per Amore del Signore, questo è l'unico modo per poter vivere questa vita di chiusura al mondo apparente, ma attraverso le grate del monastero offrire tutto se stessi a Dio per la salvezza del mondo per abbracciare tutto il mondo.
Tante sante hanno scelto questa vita eppure da lì , sono riuscite a varcare i confini del mondo, santa Teresina di lisiex, di definiva il cuore della Chiesa, voleva essere l'amore, quindi ci vuole tanto Amore al Signore, tanta grazia dello Spirito Santo e tutto prende un senso nuovo e. Profondo, bello e addirittura soave.
Se manca la preghiera, la meditazione il rapporto quotidiano con Gesù è ovvio che un monastero di clausura diventi poi un inutile luogo di tortura.
Dio si è fatto Carne ma per assorbirci a Lui, la Vita dello Spirito Santo è un Potenza Divina d'amore
In gioventù, e non solo, si possono fare scelte da cui poi, per varie ragioni, ci si allontana...magari tra i commentatori con l'indice teso ci sono separati, divorziati o conviventi di facciata. Questa donna mi ha colpita per la sua coerenza e il coraggio non solo del passo che ha fatto, ma delle affermazioni che fa riguardo certo cattolicesimo e la sua politica .
Non aveva vocazione,anch'io sono uscita ero missionaria,ringrazio la mia congregazione che mi ha dato tanto,mi sono sempre trovata bene e no ho mai visto rivalita,forse perché in missione bisogna lavorare tanto e amare molto la tua famiglia religiosa,e il popolo che ti è stato affidato, la mia madre maestra del noviziato ho un ricordo meraviglioso e ancora ringrazio i miei anni passati li
L'ho appena scritto anch'io. Però un canale come questo non chiamerà mai una come te. Ma solo persone come lei.
@@andreabertin4482l'intervista all ex don di Padova invece mi sembra più che onesta ed oltretutto il don si professa assolutamente credente e si è lasciata con la diocesi senza amarezze. Non capisco il tuo astio: persone cm questa ex suora non trovano MAI spazio sui media e tu ti lamenti che "qui chiamano solo persone cm lei"?
@@nexuswave1984 credo che l ex Don come questa ragazza non avesse la vocazione. Con la differenza che probabilmente lui conosce lo Spirito Santo.
In effetti, se si prescinde dalla vocazione allora tutto il resto e' palesemente ridotto a obbedienza/ribellione, derisione etc
Almeno tu sei stata coerente con la tua fede!
Peccato che tutto quello che dici è frutto di una non vocazione, di una ribellione fin dall’inizio , di mancanza di fede e amore per Gesù
Hai fatto bene ad uscire, non saresti mai dovuta entrare
Chi sceglie la clausura fa dei voti di obbedienza, castità , fedeltà , povertà
Quindi? Doveva restare e abbracciare la Croce che ha scelto
Amore per chi ? Magari sposarsi con gesù che gli da il suo prepuzio come anello di matrimonio ! 😂
Viene naturale chiedersi, a buon ragione, cosa possa spingere qualcuno a lasciare un convento di suore dopo 18 anni, un periodo lungo e significativo che segna profondamente la vita e che, una volta trascorso, non si può più recuperare. Nonostante le motivazioni che l'ex suora ci presenta, rimane una sensazione che qualcosa non quadri, lasciando spazio a un certo scetticismo. A volte, proprio in questi momenti, si finisce per essere più critici e diffidenti.
Compri il libro e lo scopri.
@@-Vespa- C'è qualcosa che non mi convince nel racconto dell'ex suora di clausura. Dal suo resoconto, sembra che non avesse una vocazione chiara per la vita monastica, eppure ha scelto addirittura la clausura - una forma di vita ancora più estrema del monachesimo - per poi uscirne dopo quasi vent'anni, un periodo incredibilmente lungo. Perché non abbandonare prima, se la vocazione non era forte? Ci sono diversi punti del suo racconto che non tornano e che mi fanno dubitare della coerenza della sua esperienza. Comprare il suo libro? Forse sì, forse no. Non è un tema che mi appassiona particolarmente; sono più interessato ad altri argomenti, quindi probabilmente lascerò perdere.
@@Pilgrims-qv9dc Sì dai, ti volevo provocare.
Però magari nel libro dice altro, se dicesse tutto nelle interviste non avrebbe più senso il suo acquisto.
@@-Vespa- Mi pare logico..
Sembra una storia inventata
vedo a roma che alcune parrocchie fanno i tour nei conventi per fare vedere ai bambini che non c'è sofferenza, che sono tutte allegre le suore, che è una bella vita, vogliono sfatare miti e misteri...... sinceramente non so a che pro, ma lo fanno
Non si può prendere l'esperienza di una persona e farla diventare norma dell'esperienza di tutti.
Non tutti sono chiamati a una vita così particolare come la clausura, ed io conosco persone splendenti non solo splendide ma proprio splendenti, perché quella era la loro vita e quella hanno scelto e in quella vivono con una gioia che gli si vede proprio dagli occhi.
Esistono anche le isole infelici, si potrebbero chiamare così, ma la norma come ho detto non è quella.
Riguardo poi quello che raccontano le persone uscite, oltretutto bisognerebbe sentire le due campane.
Questa va a fare la rivoluzionaria in un convento di Clarisse ... il mondo al contrario.
Se sono segrete e intime perché si pubblicano?
Per far quattrini 💰
@@mister-ia9999 lo erano a quel tempo su ma non arrivate se non a un centimetro oltre il vostro naso....
@@diegosauda9596 E' vero!
La clausura è stata pensata realizzata e amata da Santa Chiara d'Assisi è stata voluta da Dio se no non sarebbe ancora una realtà, non è un luogo di sofferenza dove c'è Dio c'è amore e dove c'è amore c'è gioia. È una scelta libera e consapevole non è disincarnazione ma vivere la nostra umanità in modo austero per amore dell'umanità e di Dio. Lobbedienza santifica e cmq è fra i voti deve esserci per forza uno che gestisce senza regole regna il caos è così anche fuori dal monastero. Ad ogni azione c'è una reazione se uccidi un uomo è normale che vieni recluso per cui è normale che se fai qualcosa fuori regola qualche tipo di punizione devi pur subirla. Non credo che cmq erano senza libertà di pensiero infatti ha pensato di non volersi più confessare e non ostante il contesto lo ha fatto e mi sembra che sia ancora viva in grado di muoversi e di camminare. È assurdo che quando esci da una situazione che non ti fa stare bene pretendi aiuto.... È stata una tua scelta entrare è una tua scelta uscire ed è giusto che devi cavartela da sola alla fine del video la situazione è contraddittoria puoi scrivere? E la monaca può ricevere lettere senza essere prima state controllate? A voi le risposte. Io rispetto le scelte di questa signora la vita è una e si deve vivere nel modo più giusto che può darci felicità ma non è giusto sputare nel piatto dove si è mangiato per 18 anni.
E io che pensavo che quella vita la si intraprendesse per vocazione. Invece viene dopo. Mah..
Grazie ❤❤❤
Sono un ex monaco benedettino che alla fine del noviziato ha capito che ero vocato per altro che fosse la vita monastica...ho rispettato e condivido ancora oggi i valori della vita monastica contemplativa. Questa persona la vedo fuori strada e molto confusa nonostante la sua sincerità. Peccato! Senza una vocazione vera non puoi scegliere una vita monastica tanto estrema e difficile.
Io non mi permetto mai di giudicare io cerco di capire e imparare dalle parole degli altri peccatori o santi.. ricorda siete tutti figli di dio
Quindi la tua vocazione era farlocca?
Non si può prendere l'esperienza di una persona e farla diventare norma dell'esperienza di tutti.
Non tutti sono chiamati a una vita così particolare come la clausura, ed io conosco persone splendenti non solo splendide ma proprio splendenti, perché quella era la loro vita e quella hanno scelto e in quella vivono con una gioia che gli si vede proprio dagli occhi.
Esistono anche le isole infelici, si potrebbero chiamare così, ma la norma come ho detto non è quella.
Riguardo poi quello che raccontano le persone uscite, oltretutto bisognerebbe sentire le due campane.
Ed invece a volte bisogna giudicare, nel senso di dire soprattutto non si può sentire una sola campana. @@mariobr7097
Dovrebbero chiudere la chiesa e il clero, dio se esiste non è quello che dicono loro
Bello questo uomo che sta intervistando..
Dice di stare da laica in una scuola, lei era li da studentessa.Questa non sa nemmeno di cosa parla
Bella intervista.
Io non ho avuto un'esperienza così negativa: ho fatto il periodo di prova. Credo che nel mio caso la superiora fosse una donna e una religiosa molto equilibrata e pura. Ciò che mi ha spinta a non proseguire sono comunque stati aspetti che hai citato anche tu: il parroco aveva un peso eccessivo, tanto che venne chiamato e mi fece dei discorsi giudicati sulla base di chiacchiere da parte di una mia amica che era stata respinta da diversi ordini. La mia maestra era di animo buono e non devo recriminare nulla neanche a lei. Vi era però una consorella che dava ascolto ai pettegolezzi e metteva zizzania, parlava alle spalle con supponenza e senza mai messa in discussione. Questa consorella e il parroco mi hanno fatto capire che il pettegolezzi valeva più di ciò che facevo, che il mio animo non era rispettato. Non era il giusto dialogo per aiutarmi a comprendere se quella fosse la mia strada: c'era cattiveria, c'era la volontà di controllare il mio pensiero che, tra l'altro, non era affatto quello che queste chiacchiere lasciavano intendere. La cattiva fede si palesa a con la frase costante: "è una tentazione del demonio". Ma cosa? Ripeto però che questo era l'atteggiamento di una sola monaca (che aveva però un certo peso) e del parroco. I tentativi di ascoltarmi da parte delle altre creavano accese discussioni e questo io non lo volevo. Inoltre, benché io non sia mai stata vanitosa ma anzi non avessi un interesse per l'estetica, poiché ero magra e abbastanza tonica perché avevo fatto danza classica per anni, vi erani continue spinte perché ingrassassi. Non era una questione di salute, ma di estetica, come se dovessi per forza peggiorare per non indurre in tentazione chi? Per vedermi brutta? Non ci sono specchi in convento e io non li guardavo neanche prima! C'era quindi un pregiudizio di cui, di fatto, non si poteva discutere, come duci tu, perché era come se pensare e confrontarsi fosse un male, una tentazione demoniaca.. Ecco perché ho scelto di non prendere i voti. Ma ho ancora nel cuore la madre superiora e alcune consorelle e la cella è la cappellina. Ho imparato a meditare e a conoscere meglio me stessa. Non è stata quindi un'esperienza traumatizzante. Come ovunque, in convento ci sono persone più sagge e altre meno, persone più rispettose e altre meni, direi persone più equilibrate e sagge e altre per nulla. Io non ero infelice, ma non ero pronta ad accettare l'ignoranza un po' meschina di chi vuole risolvere i propri problemi o detenere un potere nascondendosi dietro un discorso quale: tutto ciò che penso io (io come persona) è giusto e tutto il resto è mano del demonio. Non c'è umiltà in questo atteggiamento, non c'è senso di fratellanza. C'è ben poco di spirito cristiano.
Non ho parole ....quanta superficialità!
Infatti
Eccetto alcune storture,tipo la confessione,la signorina pensava di essere in vacanza a Dubai?.
Questo avviene perché non era una vera vocazione cioè non l ha scelta Dio è questo è il risultato.
Sorella tu sei stata guidata dallo , spirito Santo gloria a Dio
È come è successo, vicino al mio paese che un ragazzino, si era confessato il giorno, prima e aveva detto al prete che gli piacevano i bambini maschi come lui, il prete il giorno dopo, in chiesa mentre faceva la messa, e la chiesa era piena, lo ha detto mentre predicava .
Molto interessante, condivido pienamente con il pensiero di Clarrissa
1) È la descrizione di un monachesimo passato, di un regime verticistico dell’ordinamento ecclesiastico che non è più sostenuto da alcun magistero 2) In clausura si va per un preciso rapporto con Dio. Invece che al centro della sua vocazione Dio sembra qui il grande assente. Quali motivazioni poteva avere la sua vita monastica se al centro non c’era Dio?
La via del monaco è la via della fede, del sentimento religioso e dei sacrifici.
Un uomo che desidera intraprendere questa via deve rinunciare a tutti i piaceri, attaccamenti e doveri della vita ed entrare in un monastero. Il monaco è guidato dal sentimento religioso, dalla tradizione religiosa, da un desiderio di compiutezza, di salvezza e crede che i suoi sforzi ed i suoi sacrifici "piacciano a Dio". Essenziale è la fede in Dio, l'amore di Dio, gli sforzi ininterrotti per obbedire a Dio e servirlo, anche se nella sua comprensione dell'idea di Dio e del servizio di Dio può esservi una grande parte di soggettività e molte contraddizioni.
Chi segue la via del monaco ha un maestro e una parte dei suoi doveri è di avere nel suo maestro una fede assoluta.
Un uomo che non abbia fortissime emozioni religiose e una immaginazione religiosa molto intensa non può diventare un monaco nel vero senso della parola. Il monaco passa degli anni, decine di anni a lottare contro se stesso mediante digiuni, silenzi, continue preghiere, privazioni e penitenze. Tutto il suo lavoro è concentrato sui sentimenti. Sottomettendo tutte le altre emozioni a una sola, la fede, egli sviluppa in se stesso l'unità, la volontà sulle emozioni.
Le religioni dell'occidente sono degenerate a tal punto che da molto tempo non vi è più nulla di vivente in esse e la maggior parte non diventano monaci che in apparenza.
Da "frammenti di un insegnamento sconosciuto" un testo ancora interessante soprattutto nella trattazione del concetto di libero arbitrio.
Credo che inizialmente lo scopo degli ordini monastici, anche quelli del cristianesimo delle origini, era l'elevazione dello stato di coscienza. Questo può essere ottenuto dissolvendo desideri, pulsioni e giudizi e sviluppando un sincero amore per Dio, la vita, il prossimo e tutto il creato. Così facendo il monaco può raggiungere una costante quiete e gioia interiore. Oggi questa tradizione è rimasta quasi esclusivamente nelle scuole orientali. Qui nei secoli si sono generati moltissimi equivoci su quello che si dovrebbe effettivamente fare in un monastero.
Complimenti per i tuoi video, sempre molto interessanti!
L'onestà di questa donna è ammirevole. Buona vita, Erika, la vita che desideri!
Spero di non essere frainteso, da uomo parlando di donne si corre sempre questo rischio.
Non ho la prosopopea di consigliare ad una donna di non credere in Dio, se sentono questa necessità interiore ben per loro, però mi domando per quale motivo sentono la necessità di aderire a delle religioni in cui è palese il loro ruolo subordinato (basta, nel caso della religione cattolica, vedere una fotografia di una riunione della Conferenza Episcopale Italiana per riflettere).
A parti inverite, con una religione che adora una Dea, una profeta di nome Gesù Crista, una Chiesa guidata da una papessa ed una CEI composta da sole donne... beh, io, da uomo, mi ribellerei.
Questa questione da uomo me la sono posta anche io e sono arrivato a questa conclusione. Il concetto di subordinato si appresta a tante interpretazioni, contesti ecc. perciò è parecchio trasversale. Ad esempio anche l'uomo è subordinato a Dio padre (qui ritorna forte l'aspetto paternale della divinità quasi a voler affermare che lui è il più virile di tutti, guai a farlo arrabbiare). La subordinazione passa dai gradi nel mondo militare, in quello scolastico e addirittura persino in ambito familiare. Questo discorso è per noi occidentali forse alquanto anacronistico ma di sicuro ci saranno ancora casi e purtroppo non sono del tutto sporadici dove ad esempio i figli sono visti come "cosa" subordinata. Della serie "io ti dò un tetto e da mangiare e tu devi fare quello che ti dico io perché io ti ho fatto". In casi estremi e in alcune società dove si legalizza la tribalità la famiglia ha pieno diritto di vita e di morte della prole in base a come quest'ultima si comporta. Nell'antico testamento era ammissibile la pena capitale per un figlio che disobbedisce al volere dei genitori, che ai tempi immagino volesse dire solo del padre, questo voleva dire anche un semplice no di fronte ad una richiesta disumana. Purtroppo siamo figli di questo passato, assai barbaro che rispecchia fin troppo le logiche di sopraffazione della natura, benché noi umani ci abbiamo messo un velo mistico creando ad hoc degli "alibi morali" per comportarsi in un certo qual modo. Tutto questo per dire cosa, che fondamentalmente nella vita di tutti i giorni viviamo in gerarchie. Nel mondo del lavoro c'è un capo e dei dipendenti. Le ribellioni hanno permesso che chi sta in basso avesse più ampio respiro mettendo paura a quelli che stando troppo in alto si erano scordati di essere anche loro mortali. In conclusione ci sono due o forse tre motivazioni (mi azzardo a fare questi discorsi perché è un po' come camminare su delle uova, qualcuno la si schiaccia): ci sono donne che accettano perché hanno paura delle conseguenze che potrebbe arrecare la disobbedienza e questo è trasversale a tutti, ad esempio anche a chi era relegato nei campi di concentramento; altre donne che accettano perché pare giusto così; altre donne che nonostante il sistema sbilanciato comunque ne ricavano un qualche vantaggio, anche se è difficile nel mondo ecclesiastico e più facile in quello mondano dal momento che per quanto la visione della donna di un tempo la delegittimasse pesantemente persino nei pensieri, comunque aveva diversi vantaggi quali ad esempio essere esentate alla vita militare che accennavo prima. Poi c'è la quarta categoria che rivendica la parità se non la superiorità delle donne e quelle sono le femministe, ma quelle di una volta però. Ce n'è una quinta e forse altre che ignoro, come questa donna che cerca all'interno di cambiare le maglie di un sistema che per quanto mi riguarda non dovrebbe essere salvato ma lasciato ad agonizzare per quanto è marcio
@@lazatteradellamedusa5628 hai fatto un analisi chiara e condivisibile. Aggiungo solo due piccole riflessioni. Tutte le religioni(forse escluse le poche società matriarcali) hanno un impronta che legittima la superiorità dell uomo sulla donna, e questo a parer mio è un grave limite che mette a disagio le donne credenti(che possono avere una loro fede anche senza identificarsi in toto con una religione organizzata).
Un sano femminismo permane tuttora, ogni volta che le donne si impegnano e lottano per la parità di diritti con l uomo. Le femministe degli anni 70,talvolta esageravano quando miravano a ridicolizzare i maschi o perfino a dominarli. Nel caso di un rapporto eterosessuale, la donna è l uomo sono fatti per completarsi, per aiutarsi, per unirsi. Nessuno dovrebbe dominare o sopraffare!!
La proficua relazione uomo con Dio necessità di disciplina e obbedienza, … caos in cosmo tenebra in luce,
cordialitá🙏✨❤️mario
@@MarioMistretta-y7q non confondiamo il cosmo, anch'esso governato da leggi che per noi che siamo enti morali sono oggettivamente terribili, cogli affari umani. Non pecchiamo di antropocentrismo
@@giovannacavazza2531 sono d'accordo. Credo solo che il matriarcato, dipende da che cosa si intenda ad esempio sul piano economico, non sia la risposta a tutto ma non perché abbia un qualche tipo di livore nei confronti del femminismo, anzi tutt'altro, ma come nemmeno il patriarcato. Non voglio passare per l'Andrew Tate di turno. Penso addirittura che in passato, azioni violente perpetrare dalle suffragette avessero un senso per farsi ascoltare, diciamo che mi piace l'anelito rivoluzionario ma esso deve essere rivolto a persone che all'oggettivo fanno schifo non a tutta una categoria anche perché, non è il mio caso, si creerà un ondata di persone risentite e impaurite. Il mio invito è quello finché si può all'empatia e solo in casi estremi alla ribellione. Poi sinceramente riesco a capire cosa vogliano dire matriarcato e patriarcato ma solo parzialmente perché non penso che gli uomini sono fatti in un modo e le donne in un altro. Penso che forse certo a livello statistico si possano riscontrare diversità ma non tanto sul piano delle qualità ad esempio. Mi spiego meglio: tutte le donne che conosco in politica adottano tutti un atteggiamento molto virile forse perché in politica funziona così. È forse colpa del sistema che ci ha resi così assuefatti e quindi dobbiamo per forza volere un uomo e una donna forte che sbraitano invece di mediare? Può darsi ma non solo. Il matriarcato potrebbe essere la risposta? Magari con esso ci sarebbero meno conflitti e meno inquinamento ma allo stesso tempo è forse probabile che non ci sarebbe il progresso di oggi nel bene o nel male o magari le donne avrebbero fatto lo stesso. Sempre citando la natura, ho notato come i mammiferi adottino un sistema per così dire patriarcale mentre gli ovipari più matriarcale. E non mi spreco su come la relazione tra i due sessi sia drammatica e problematica. Noi abbiamo questo barlume di coscienza che purtroppo mi sento di dire non tutti hanno, che ci fa constatare ossia toccare con mano cosa è giusto e cosa no. Quindi pari opportunità per tutti senza nessun pregiudizio naturale troppo vincolante. Perché non siamo solo corpi e non è giusto sindacare tramite vaneggiamenti chi deve fare cosa e quant'altro. Quindi pro sicuramente al sentire femminista, al matriarcato e al patriarcato è una bella lotta intestina. Un po' come il capitalismo e il comunismo. Chi è meglio? Credo che tutti i sistemi come i demoni nell'epoca precristiana abbiamo una natura ambivalente. Ad esempio non mi sento di dire che il patriarcato favorisca a spada tratta soltanto gli uomini, come nemmeno il matriarcato favorirebbe solo le donne. Prendiamo l'esempio di un sistema patriarcale, la donna è limitata a pochi ruoli mentre l'uomo ne ha di più, ma ne ha anche altri che lo rendono più sacrificabile in quanto lui si limita ad essere solo un fecondatore mentre la femmina, essendo che deve sopportare 9 mesi di gestazione più un doloroso travaglio è meno esposta. E questo va bene così. Ad esempio il matriarcato degli ovipari, delle api ad esempio non favorisce per niente le femmine dal momento che c'è un'ape regina al vertice ma sotto tante api operaie. I maschi sono relegati solo all'aspetto riproduttivo e vengono nutriti senza che facciano niente. In caso di esubero c'è l'eccidio dei maschi. Questo per dire che il femminismo come il mascolinismo oggi pecca di etnocentrismo. Ad esempio il primo pecca del fatto che gli uomini vengano visti solo come privilegiati quando appunto in base a quanto detto precedentemente non è sempre così, trascurando i concetti quali fatica e merito e che il privilegio per lo più è qualcosa che ha a che fare col censo ovvero la famiglia da cui proveniamo; il secondo ad esempio pensa che le donne sono avvantaggiate anche solo sul piano della stabilità, quello più da adolescente sbandato le vede che sono fortunate perché hanno più "attenzioni" dimenticandosi tutto l'aspetto problematico della natura di queste attenzioni. Perché un conto è essere corteggiate, un altro è essere viste come mero strumento di piacere che è alienante. Perciò dopo tutto questo papiro mi sento di dire che dovremmo andare oltre le ideologie da ambo le parti perché già esse nel bene e nel male ci hanno portato fino a qui. Perciò ora bisogna andare a parer mio ingranando la marcia del pensiero critico. Scusami se mi sono dilungato, forse sono andato fuori tema. Mi trovi comunque assolutamente in accordo sulla questione appunto della parità. Adottare dunque una visione più orizzontale che verticale. Come lo ying e lo yang, differenti, complementari, bensì entrambi con una dignità che li identifica come si presentano. Senza l'una non ci sarebbe l'altro
Il Signore non obbliga nessuno .. si va per amore del Signore Gesù Cristo e non per altro …
Consacrarsi al Signore non è un gioco ..
SIA LODATO GESÙ CRISTO ✝️💜
Questa persona è disturbata...
ma bisogna fare scelte ragionate anche nei confronti del Signore GESÙ
Il problema più grave è dato da chi ha sbagliato a dare il beneplacito alla consacrazione. Evidentemente non c'è stato il dovuto discernimento da parte dei superiori, che, a quanto mi risulta, è invece molto selettivo nei seminari.
Si entra in convento per rispondere a una chiamata bella e irresistibile non per ribellione o altri motivi. Qui non c'era proprio la vocazione. Magari le suore dovevano fare un discernimento più serio fon dall'inizio
Cosa le sfugge della parte iniziale in cui dice che "lo sentiva come una cosa naturale e nell'ordine delle cose"? (virgolette per sintetizzare)
@@esterpapatola3710 aveva 17 anni porcocans era una bambina
@@albertoplm Scelta inconsapevole, "mancavano i presupposti". (virgolette per sintetizzare)
È spaventoso il fatto che il confessore riveli ad altri quel che ha sentito in confessione.
Il segreto confessionale è assoluto!
Questa e manco cattolica fa discorsi atei! Dio se incarnato perché noi dobbiamo disincarnarsi dice eresie!
Grande rispetto per la sua esperienza e per quello che dice. Ma è, per l'appunto, la "sua" personalissima esperienza, bisogna sempre sentire le due campane per farsi un'idea equilibrata, altrimenti, come vedo dai commenti, si rischia di vivere solo di pregiudizi.
Essendo un canale di parte non può succedere.
Credo ci siano migliaia di fonti che fanno sentire l'altra campana.
🙄 Se è la sua storia, le sue sensazioni idee, che c'entra una altra campaña?
@@giuliaromani6178 non si trova nulla online di questa Erika Pisacco. Eppure dovrebbe essere una storia che fa scalpore. Sia per i credenti che per gli atei. Magari è il prete che non voleva confessarla non lei che si rifiutava. Solo per dirne una...... Magari era da 17 anni che non la sopportavano. Penso che anche un ateo può essere perplesso di fronte ad una storia del genere.
@@giuliaromani6178 credo che I bigotti si riferiscano agli aspetti deleteri della Chiesa che racconta: messi di fronte agli aspetti negativi dell'organizzazione in cui ripongono fiducia, hanno bisogno di essere rassicurati invece di analizzarli in modo critico.
La chiave di lettura è nelle parole della nonna (mi sembra) riferite all'inizio: "tu che vuoi sempre comandare, entri in convento?". Comunque, mi sembra che la Chiesa Bergogliana si stia vocando al mondo più che abbastanza.
Gesù ha pagato il prezzo per i nostri peccati!!! Nessun autolesionismo può aggiungere altro, Gesù ha già compiuto tutto, la salvezza è un DONO. Un dono che però mi rende responsabile, devo conoscere Gesù sempre di più, crescere, maturare, camminare in obbedienza a Dio.
Leggete i Vangeli per conoscere Gesù...Gesù ci mostra l'amore di Dio
Leggete la Bibbia!! È parola di Dio, e la parola di Dio è VERITÀ!!!
Che il Signore vi benedica!!!
io vorrei chiedere perche' le suore di clausura devono confessarsi spesso.. mi chiedo ma che peccati puo' avere una persona in clausura senza contatti con il mondo esterno ?
Convivo in clausura .sono contenta di aver donato la mia vita a Cristo per farmi dono a i fratelli. Sono felice e mi sento libera
Dono a i fratelli? 😦
Quali fratelli hanno ricevuto 'sto dono? 🤔
e che doni fai se sei in clasura? Non diciamo cretinaggini
Salve. Rispetto la sua scelta ma mi chiedo Dio cosa se ne può fare di persone che vivono in questo isolamento dal mondo.. cioè ma Lui può volere questo? E per quale scopo? Forse è l'uomo che ha elaborato questo tipo di scelta nel corso dei secoli..
@@AAnnalisa lei non ha un cuore di carne ma un cuore di pietra. Lei è un fenomeno di eleganza ed estetica comunicativa🤦🏼
🙏✨❤️mario
@@mariannapiombo6767 La relazione uomo con Dio viene favorita nella contemplazione, la preghiera nel silenzio e discrezione di una vita ritirata e appartata, certamente per una persona che sceglie questo orizzonte di vita sono importanti anche i rapporti con le persone che ruotano intorno; rapporti che possono contribuire ad una crescita spirituale come vanificarla; come in questo caso.
🙏✨❤️mario
Voleva fare qualcosa di diverso ....roba da matti .....si è visto ...come è andata a finire
Si ma 18 anni è una vita.
Che brutto sentire queste affermazioni, non ha scelto quella strada per la fede, per l'amore di Dio ma per sfidare il mondo, citando le sue parole, per vanità per fare 8:07 parlare di sé... veramente brutto e anche molto triste...non mi piace questa donna e non voglio continuare ad ascoltare questa intervista....mi sono bastati 5 minuti, mi ha delusa e disgustata... fare un voto non per l' 8:07 amore del Signore ma per dei motivi banali e stupidi, usando Dio per farsi notare...stomachevole!
Siete di un pesante Ke mi è passata la voglia e la curiosità di sapere 😢!😊
Le confessioni non si devono più fare non è possibile,hai ragione tu