OTTIMO. IO non passo 183 giorni all anno in alcun paese e il centro dei miei interessi non esiste dato che la mia vita è decentrata. Ne consegue che io non rispondo ad alcuno dei criteri che determinano la residenza fiscale e che quindi non devo pagare le tasse
Fantastico, ci voleva un video così. Io, iscritto AIRE, vivo in Spagna ormai da un anno e c'è tra tutti gli italiani di qui una gran confusione tra NIE, domicilio, residenza, e residenza fiscale. In più a seconda del consulente che si sente si ottiene una versione differente. Il video chiarisce in maniera semplice i concetti teorici, ed è già tanto: grazie! Resta una sola domanda: nella pratica, una volta presa la residenza fisica in un luogo, come si fa ad avere la residenza fiscale? Basta andare da un commercialista e dire "voglio pagare le tasse"?
Se me lo chiedi forse non l'ho spiegato tanto bene :) In pratica, una volta che hai fatto il piano e lo stai rispettando - vale a dire che stai soddisfando tutte le condizioni - allora, per quel esercizio di imposta, sei residente fiscale, e paghi le tasse. Ovviamente ti organizzi da subito, senti un commercialista per tempo, e fai tutti gli adempimenti, iscrizioni, dichiarazioni, e pagamento delle tasse. Non solo, se fai il piano per bene, e lo rispetti, puoi stare tranquillo che altri paesi non avranno ragione di esigere il pagamento delle imposte sul tuo reddito.
@@mario_gastaldiGrazie Mario per la risposta! In pratica, mi pare di capire, per chi non ha imprese nel Paese ospitante la via "vai dal commercialista e dici che devi pagare le tasse" è l'interruttore che da residente fiscale ti rende residente fiscale. :) Fermo restando altri obblighi da assolvere richiesti dal Paese, come dici. Ammetto che questo punto nel video, peraltro eccellente, non l'avevo colto.
ottimo video, volevo chiederLe, in caso di patrimoni in Europa ma fuori Italia, normalmente compilo il quadro RW e Ivafe,,,, se il paese in cui mi trasferisco non ha accordi di doppie imposizioni con L'Italia, paghero' le imposte nel paese dove ho trasferito la residenza, o potrei avere problemi di doppia imposizioni, per quei patrimoni fuori Italia? grazie
Buonasera, se ho tutto in regola che comprovano centro degli interessi all'estero (contratto di affitto nel paese dove mi trasferisco, contratto di lavoro dipendente nel paese dove mi trasferisco, iscrizione AIRE, non ho figli o non ho immobili in Italia), cosa succede se non segnalo il trasferimento della residenza fiscale ai conti bancari che possiedo in Italia? grazie.
I conti bancari non hanno a che vedere con la residenza fiscale, ma solo una mera questione contrattuale e, considerando che una banca in EU non ha usualmente problemi ad aver clienti stranieri EU, la comunicazione serve solo per capire dove inviare la corrispondenza. In alcuni, pochi, casi la banca può non voler avere clientela con residenza fuori dall'Italia: in sti casi si manda a cag. la banca e se ne sceglie un'altra, sempre che si voglia mantenere una banca in Italia. Se vivi in Spagna ed intendi starci, può non aver senso tenerti soldi in Italia, tanto più considerando che è uno Stato predatorio e qualora qualcosa andasse molto male come prelievi forzati stai certo che l'Italia sarà il Paese n.1 in lista ad iniziare pratiche di questo tipo. Una volta fuori, staccene. Finito questo excursus, la tua comunicazione dovrà essere svolta nei confronti dell'Agenzia delle Entrate e devi farlo DI TUA INIZIATIVA. Pensare che "controlleranno loro e vedranno che effettivamente sei onesto" non funziona...non funziona con l'Italia perchè il suo intento è raccattare quanto possibile anche a costo di farlo indebitamente. Quindi produci e raccogli la documentazione necessaria: contratto di affritto, contratto di lavoro e cerca quanto più possibile di dimostrare che all'estero ci spendi più di 183 giorni, il che sarà facile considerando che non hai contratti in Italia. La banca, ancora, so che in Italia molta gente ne ha paura e non ho ancora capito perchè, ma considera che puoi avere conti correnti bene o male dove cavolo ti pare e, se la giacenza è inferiore a poche migliaia (a memoria non ricordo la cifra), non ci paghi il bollo e potresti (condizionale perchè la verità è che non puoi, ma per tali cifre se ne fregano altamente) anche evitare di indicarlo.
Mi dicono che in Slovacchia si può trasferire la residenza fiscale senza avere l’obbligo di soggiornare fisicamente E’ proprio così? Grazie e complimenti per i video e le preziose info contenute
OTTIMO. IO non passo 183 giorni all anno in alcun paese e il centro dei miei interessi non esiste dato che la mia vita è decentrata. Ne consegue che io non rispondo ad alcuno dei criteri che determinano la residenza fiscale e che quindi non devo pagare le tasse
🔝
Fantastico, ci voleva un video così. Io, iscritto AIRE, vivo in Spagna ormai da un anno e c'è tra tutti gli italiani di qui una gran confusione tra NIE, domicilio, residenza, e residenza fiscale. In più a seconda del consulente che si sente si ottiene una versione differente. Il video chiarisce in maniera semplice i concetti teorici, ed è già tanto: grazie!
Resta una sola domanda: nella pratica, una volta presa la residenza fisica in un luogo, come si fa ad avere la residenza fiscale? Basta andare da un commercialista e dire "voglio pagare le tasse"?
Se me lo chiedi forse non l'ho spiegato tanto bene :)
In pratica, una volta che hai fatto il piano e lo stai rispettando - vale a dire che stai soddisfando tutte le condizioni - allora, per quel esercizio di imposta, sei residente fiscale, e paghi le tasse. Ovviamente ti organizzi da subito, senti un commercialista per tempo, e fai tutti gli adempimenti, iscrizioni, dichiarazioni, e pagamento delle tasse.
Non solo, se fai il piano per bene, e lo rispetti, puoi stare tranquillo che altri paesi non avranno ragione di esigere il pagamento delle imposte sul tuo reddito.
@@mario_gastaldiGrazie Mario per la risposta! In pratica, mi pare di capire, per chi non ha imprese nel Paese ospitante la via "vai dal commercialista e dici che devi pagare le tasse" è l'interruttore che da residente fiscale ti rende residente fiscale. :) Fermo restando altri obblighi da assolvere richiesti dal Paese, come dici.
Ammetto che questo punto nel video, peraltro eccellente, non l'avevo colto.
Ciao sono pensionato puoi dirmi per favore in Albania e Romania se possibile trasferire la residenza fiscale e con quale tassazione?
Ti ringrazio
ottimo video, volevo chiederLe, in caso di patrimoni in Europa ma fuori Italia, normalmente compilo il quadro RW e Ivafe,,,, se il paese in cui mi trasferisco non ha accordi di doppie imposizioni con L'Italia, paghero' le imposte nel paese dove ho trasferito la residenza, o potrei avere problemi di doppia imposizioni, per quei patrimoni fuori Italia?
grazie
Si iscriva a Codice Expatrio, parliamo a fondo di tutto questo; se ha urgenza prenoti una consulenza: calendly.com/mario_gastaldi
Buonasera, se ho tutto in regola che comprovano centro degli interessi all'estero (contratto di affitto nel paese dove mi trasferisco, contratto di lavoro dipendente nel paese dove mi trasferisco, iscrizione AIRE, non ho figli o non ho immobili in Italia), cosa succede se non segnalo il trasferimento della residenza fiscale ai conti bancari che possiedo in Italia? grazie.
Bisognerebbe vedere il suo caso in dettaglio.
I conti bancari non hanno a che vedere con la residenza fiscale, ma solo una mera questione contrattuale e, considerando che una banca in EU non ha usualmente problemi ad aver clienti stranieri EU, la comunicazione serve solo per capire dove inviare la corrispondenza.
In alcuni, pochi, casi la banca può non voler avere clientela con residenza fuori dall'Italia: in sti casi si manda a cag. la banca e se ne sceglie un'altra, sempre che si voglia mantenere una banca in Italia. Se vivi in Spagna ed intendi starci, può non aver senso tenerti soldi in Italia, tanto più considerando che è uno Stato predatorio e qualora qualcosa andasse molto male come prelievi forzati stai certo che l'Italia sarà il Paese n.1 in lista ad iniziare pratiche di questo tipo. Una volta fuori, staccene.
Finito questo excursus, la tua comunicazione dovrà essere svolta nei confronti dell'Agenzia delle Entrate e devi farlo DI TUA INIZIATIVA.
Pensare che "controlleranno loro e vedranno che effettivamente sei onesto" non funziona...non funziona con l'Italia perchè il suo intento è raccattare quanto possibile anche a costo di farlo indebitamente.
Quindi produci e raccogli la documentazione necessaria: contratto di affritto, contratto di lavoro e cerca quanto più possibile di dimostrare che all'estero ci spendi più di 183 giorni, il che sarà facile considerando che non hai contratti in Italia.
La banca, ancora, so che in Italia molta gente ne ha paura e non ho ancora capito perchè, ma considera che puoi avere conti correnti bene o male dove cavolo ti pare e, se la giacenza è inferiore a poche migliaia (a memoria non ricordo la cifra), non ci paghi il bollo e potresti (condizionale perchè la verità è che non puoi, ma per tali cifre se ne fregano altamente) anche evitare di indicarlo.
dove posso trovare paese per paese l'obbligo di soggiorno minimo per chiedere la residenza fiscale?
Lo stiamo preparando per il Corso Codice Expatrio. Grazie per confermarmi che è uno strumento di interesse.
Molto bene, grazie @@mario_gastaldi
Per quanto riguarda i nomadi digitali?
Eh bisognerebbe vedere il caso specifico
@@mario_gastaldi 1 mese o due in ogni paese diverso. Causa visti.
Quindi avendo tutti i requisiti , casa , conto, iscrizione Aire, permesso di soggiorno...in Tunisia è obbligatorio permanere 183/4 gg?
Si, per acquisire lo status di residente fiscale, si.
Mi dicono che in Slovacchia si può trasferire la residenza fiscale senza avere l’obbligo di soggiornare fisicamente
E’ proprio così?
Grazie e complimenti per i video e le preziose info contenute
Grazie. No, come dicevo, la residenza fiscale non è un documento.