Una conferenza da ascoltare piú volte e meditare. Sull'uso estensivo del termine rivoluzione, basti pensare alla "rivoluzione industriale". Che può essere considerata una precondizione di tante rivoluzioni politiche marxianamente sovrastrutturali. In tal senso, l'attuale trasformazione tecnologica può essere considerata una rivoluzione. Sta infatti cambiando gli assetti politico-sociali. Ma su certo immobilismo, staticità e refrattarietà, forse l'invecchiamento demografico è una causa determinante.
Come sempre conferenza molto interessante, in particolare il passaggio su Benjamin! Peccato però che non abbia risposto alla domanda sull'allargamento della nozione di 'Rivoluzione'. Infatti, in luce della sua prima definizione di rivoluzione, che lo conduce ad escludere la connotazione metaforica di 'rivoluzione' dalla sua analisi, non appare chiaro ciò che lo porta ad affiancare alle rivoluzioni prettamente politche (Francese e Bolscevica) a quelle sociali-economiche della social democrazia e del neoliberismo; che, in ultima analisi, appaiono essere, nella loro modalità almeno, non dissimili dalla rivoluzione neolitica inizialmente da lui esclusa.
Condivido ed aggiungerei le Rivoluzioni Religiose... non notare che tutti diciamo Prima e Dopo Cristo (x quanto ateo e nichilista uno possa essere) significa dimenticare che non possiamo non dirci cristiani alla Benedetto Croce
Professor Galli faro di sapere. Ascoltarlo è illuminante.
fantastica conferenza!
Una conferenza da ascoltare piú volte e meditare.
Sull'uso estensivo del termine rivoluzione, basti pensare alla "rivoluzione industriale". Che può essere considerata una precondizione di tante rivoluzioni politiche marxianamente sovrastrutturali.
In tal senso, l'attuale trasformazione tecnologica può essere considerata una rivoluzione. Sta infatti cambiando gli assetti politico-sociali.
Ma su certo immobilismo, staticità e refrattarietà, forse l'invecchiamento demografico è una causa determinante.
Consiglio la lettura di Alain Besancon : La falsificazione del bene ed Il Mulino 1984
mondiale
Come sempre conferenza molto interessante, in particolare il passaggio su Benjamin! Peccato però che non abbia risposto alla domanda sull'allargamento della nozione di 'Rivoluzione'. Infatti, in luce della sua prima definizione di rivoluzione, che lo conduce ad escludere la connotazione metaforica di 'rivoluzione' dalla sua analisi, non appare chiaro ciò che lo porta ad affiancare alle rivoluzioni prettamente politche (Francese e Bolscevica) a quelle sociali-economiche della social democrazia e del neoliberismo; che, in ultima analisi, appaiono essere, nella loro modalità almeno, non dissimili dalla rivoluzione neolitica inizialmente da lui esclusa.
Condivido ed aggiungerei le Rivoluzioni Religiose... non notare che tutti diciamo Prima e Dopo Cristo (x quanto ateo e nichilista uno possa essere) significa dimenticare che non possiamo non dirci cristiani alla Benedetto Croce
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À votre tension monsieur le professeur selon vous comment pourront nous construire une société durable assez assez maman si
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