Mi sono trovato bene nel ascoltare questa lezione "privata". grazie mille per l'aiuto fornito gratuitamente poichè youtube non paga soldi decenti per un lavoro del genere.
Carissime magister, quod modo dixisti recte est: summa difficultas pueris Italicis est quod matrem suam linguam plene non cognoscunt, unde difficile est linguam Latinam discere. Tamen inter regulas syntacticas infinitivam propositionem faciliorem esse censeo.
Buongiorno Professore! non sono sicura di avere compreso bene la traduzione in italiano dell'infinito perfetto. Ad esempio nella frase: Scimus amicum verum dixisse posso tradurre anche con il passato remoto sappiamo che l'amico disse la verità o dobbiamo sempre scegliere tra passato prossimo (sappiamo che ha detto) e imperfetto indicativo (sappiamo che diceva)?
Dipende dal contesto. In ogni caso il verbo deve esprimere un'azione anteriore a quella espressa dalla proposizione reggente. Sulla scelta del tempo la invio a questa pagina dove potrà scegliere su correttezza sintattica I ed eventualmente scaricare il cartaceo: www.studimusicaecultura.it/il-tema.html
Buongiorno professore, da pensionato mi sto accingendo a riprendere lo studio del latino, e considero ottime le sue lezioni. Le scrivo in quanto la traduzione italiana delle frasi infinitive da lei riportate, a mio avviso, sia meglio la seguente: Ho per certo che Mario fosse partito Ho per certo che Mario parta con il che non è meglio usare il congiuntivo, anche se oggi ormai non si usa più? Grazie
La ringrazio per il suo apprezzamento. No: nella certezza ho l'indicativo; nel dubbio il congiuntivo. Penso che Mario parta/sia partito; sono sicuro che Mario parte/è partito
Certamente; soltanto che bisogna anche in italiano rispettare la forma passiva dove il soggetto, in accusativo in latino, subisce l'azione che può essere fatta da una causa efficiente o da un c d'agente
Buonasera professore. Se trovo pro certo habui pro certo Marium profisci Traduco ebbi per certo che Mario partiva Se trovo habui pro certo Marium profectum esse Traduco Ebbi per certo che Mario era partito Giusto?
Mi sono trovato bene nel ascoltare questa lezione "privata". grazie mille per l'aiuto fornito gratuitamente poichè youtube non paga soldi decenti per un lavoro del genere.
Sono contento di esserle stato di aiuto. Non voglio soldi da youtube... ho la mia pensione e mi basta.
Carissime magister, quod modo dixisti recte est: summa difficultas pueris Italicis est quod matrem suam linguam plene non cognoscunt, unde difficile est linguam Latinam discere.
Tamen inter regulas syntacticas infinitivam propositionem faciliorem esse censeo.
Grazie prof, mi è stato molto di aiuto😃😃
Benissimo. Buon lavoro allora.
Grazio esimio Professore
Lasci perdere l'esimio...
Buongiorno Professore! non sono sicura di avere compreso bene la traduzione in italiano dell'infinito perfetto. Ad esempio nella frase: Scimus amicum verum dixisse posso tradurre anche con il passato remoto sappiamo che l'amico disse la verità o dobbiamo sempre scegliere tra passato prossimo (sappiamo che ha detto) e imperfetto indicativo (sappiamo che diceva)?
Dipende dal contesto. In ogni caso il verbo deve esprimere un'azione anteriore a quella espressa dalla proposizione reggente. Sulla scelta del tempo la invio a questa pagina dove potrà scegliere su correttezza sintattica I ed eventualmente scaricare il cartaceo:
www.studimusicaecultura.it/il-tema.html
Ok grazie
Buongiorno professore,
da pensionato mi sto accingendo a riprendere lo studio del latino, e considero ottime le sue lezioni.
Le scrivo in quanto la traduzione italiana delle frasi infinitive da lei riportate, a mio avviso, sia meglio la seguente:
Ho per certo che Mario fosse partito
Ho per certo che Mario parta
con il che non è meglio usare il congiuntivo, anche se oggi ormai non si usa più?
Grazie
La ringrazio per il suo apprezzamento. No: nella certezza ho l'indicativo; nel dubbio il congiuntivo. Penso che Mario parta/sia partito; sono sicuro che Mario parte/è partito
Nell'ultimo esempio che ha fatto,
"PUTABAM FORE UT DISCERES MATHEMATICAM"
perché ha tradotto con "penso" e non "pensavo" ?
Perché ho sbagliato. Grazie, ho aggiunto l'errata corrige.
grazie mille
Sono due anni che non mi entrano in testa ma ora mi ha aperto un portone
Benissimo. Buon lavoro dunque!
ma l'infinito, che sia passivo o attivo ,è uguale nella traduzione dell'infinitiva
Certamente; soltanto che bisogna anche in italiano rispettare la forma passiva dove il soggetto, in accusativo in latino, subisce l'azione che può essere fatta da una causa efficiente o da un c d'agente
bella spiegazione ^^
Grazie
Buonasera professore.
Se trovo
pro certo habui pro certo Marium profisci
Traduco
ebbi per certo che Mario partiva
Se trovo
habui pro certo Marium profectum esse
Traduco
Ebbi per certo che Mario era partito
Giusto?
Certo
Grazieeee