Esiste una quarto caso che è quello in cui è presente il titolo abilitativo ante ' 67 ma è difforme da quello che è stato consegnato dal costruttore . Gli elaborati prodotti e conseganti al comune sono difformi non per cubatura ma per prospetti esteni differenti e altro che non veniva considerato come in contrasto con le leggi edilizie di allora. Le decine di proprietari in questa situazione si trovano , senza alcuna colpa, ad affrontare una situazione grottesca ma non di facile soluzioni. La burocrazia edilizia è carente di una facile soluzione . saluti paolo
Buongiorno Ingegnere. Il Legislatore dovrebbe introdurre l'Obbligo per i Notai di fare verificare da un Tecnico che la Scheda Catastale sia corrispondente ai Progetti depositati nell'ultima Pratica Edilizia.. giusto nell'interesse dell' ignaro acquirente....ossia, non dando per scontato che tutti gli acquirenti sono "scafati" ...e si fanno affiancare da un Geometra motu proprio. Pena il rifiuto da parte del Notaio di redigere l'Atto....
Non la condivido come idea: il notaio non avendo queste competenze tecniche non può esprimersi, sarebbe come se a noi Tecnici fosse imposto di conoscere la normativa notarile
Certamente... però il Legislatore dovrebbe obbligare i Notai a fare intervenire un un Tecnico incaricato a fare le verifiche... Questo è compito del Legislatore....
In realtà, un obbligo lo hanno (ma senza sanzione...) ed è sancito dall'art. 34bis co. 3 del TUE relativamente alle tolleranze e che di riflesso va ad incidere su tutti gli atti relativi a trasferimento/costituzione/scioglimento di diritti reali su beni immobili. Proprio perché il notaio non ha competenze tecniche dovrebbe/deve -perché lo dice la norma- porsi il problema di far verificare da un tecnico eventuali difformità.@@carlopagliai
buongiorno nel caso in cui non si trovano i documenti nell'archivio comunale (pur esistendo in rubrica la presenza di un titolo relativo al proprietario dell'immobile) come si fa? Si può fare una perizia probatoria, nella quale si dice che verificata l'esistenza di un titolo, di cui non esiste copia, e verificate le caratteristiche costruttive, la vetustà dell'opera ecc... si ritiene che la costruzione sia stata realizzata in forza del titolo edilizio mancante ?
L'alternativa vera è far riscrivere la norma possibilmente in italiano corretto, di senso compiuto e soprattutto con l'ausilio di qualcuno che questo lavoro lo ha fatto per almeno 15 anni, non tecnici del ministero mai usciti da quell'edificio
In Italia c'è una pletora di edifici o porzioni di edifici per i quali non c'è altra soluzione della Demolizione.... praticamente più di mezza Italia dovrà essere demolita....ha ragione il gov.della Campania....ossia che la riforma più urgente è quella di riaprire i manicomi !
Per favore qualcuno controlli l'imposizione di vincoli paesaggistici...in ambienti che per essere stati stravolti...sono privi di qualsiasi valore paesaggistico.Vedi centri storici in Sardegna....completamente "sabotati"....eppure continuano ad essere utilizzati come fonte di divieti di ogni genere....e inutili e dannosi per il cittadino... !!!
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Esiste una quarto caso che è quello in cui è presente il titolo abilitativo ante ' 67 ma è difforme da quello che è stato consegnato dal costruttore . Gli elaborati prodotti e conseganti al comune sono difformi non per cubatura ma per prospetti esteni differenti e altro che non veniva considerato come in contrasto con le leggi edilizie di allora. Le decine di proprietari in questa situazione si trovano , senza alcuna colpa, ad affrontare una situazione grottesca ma non di facile soluzioni. La burocrazia edilizia è carente di una facile soluzione . saluti paolo
Direi decine di migliaia di proprietari.
già... a Terni, chiedono la conformità dell'immobile dal 1939 (data del primo regolamento edilizio)... un inferno trovare documentazione probante
Grazie! Sempre esaustivo
👍👍👍
Buongiorno Ingegnere. Il Legislatore dovrebbe introdurre l'Obbligo per i Notai di fare verificare da un Tecnico che la Scheda Catastale sia corrispondente ai Progetti depositati nell'ultima Pratica Edilizia.. giusto nell'interesse dell' ignaro acquirente....ossia, non dando per scontato che tutti gli acquirenti sono "scafati" ...e si fanno affiancare da un Geometra motu proprio. Pena il rifiuto da parte del Notaio di redigere l'Atto....
Non la condivido come idea: il notaio non avendo queste competenze tecniche non può esprimersi, sarebbe come se a noi Tecnici fosse imposto di conoscere la normativa notarile
Certamente... però il Legislatore dovrebbe obbligare i Notai a fare intervenire un un Tecnico incaricato a fare le verifiche... Questo è compito del Legislatore....
È come per il.Giudice, proprio perché non avendo Egli competenze tecniche, il Legislatore ha previsto che venga coadiuvato da un CTU.....
In realtà, un obbligo lo hanno (ma senza sanzione...) ed è sancito dall'art. 34bis co. 3 del TUE relativamente alle tolleranze e che di riflesso va ad incidere su tutti gli atti relativi a trasferimento/costituzione/scioglimento di diritti reali su beni immobili. Proprio perché il notaio non ha competenze tecniche dovrebbe/deve -perché lo dice la norma- porsi il problema di far verificare da un tecnico eventuali difformità.@@carlopagliai
@@Ing.Latina esatto, hanno l’obbligo di ricevere tale attestazione, ma non di redigerla o effettuare le verifiche di conformità 👍
buongiorno nel caso in cui non si trovano i documenti nell'archivio comunale (pur esistendo in rubrica la presenza di un titolo relativo al proprietario dell'immobile) come si fa? Si può fare una perizia probatoria, nella quale si dice che verificata l'esistenza di un titolo, di cui non esiste copia, e verificate le caratteristiche costruttive, la vetustà dell'opera ecc... si ritiene che la costruzione sia stata realizzata in forza del titolo edilizio mancante ?
Bisogna fare così: www.studiotecnicopagliai.it/pratica-edilizia-smarrita-stato-legittimo/
L'alternativa vera è far riscrivere la norma possibilmente in italiano corretto, di senso compiuto e soprattutto con l'ausilio di qualcuno che questo lavoro lo ha fatto per almeno 15 anni, non tecnici del ministero mai usciti da quell'edificio
Io sarei disponibile allora 😅
P.S. in considerazione del fatto che la Scheda Catastale NON è probatoria..... corretto ? Un saluto
Occhio, che la definizione prevede che la planimetria catastale in certi casi sia utile per desumere lo Stato Legittimo
Vero, ma non nel caso in cui nei Regolamenti Comunali anche nel passato, prescrivevano l'obbligo di presentazione di Pratica Edilizia..... giusto?
In Italia c'è una pletora di edifici o porzioni di edifici per i quali non c'è altra soluzione della Demolizione.... praticamente più di mezza Italia dovrà essere demolita....ha ragione il gov.della Campania....ossia che la riforma più urgente è quella di riaprire i manicomi !
@@Francamaria4878 la titolazione urbanistica prevale sempre sul catasto
Appunto Ingegnere....Lei è sempre un Insegnante con la A maiuscola ! Grazie.
Per favore qualcuno controlli l'imposizione di vincoli paesaggistici...in ambienti che per essere stati stravolti...sono privi di qualsiasi valore paesaggistico.Vedi centri storici in Sardegna....completamente "sabotati"....eppure continuano ad essere utilizzati come fonte di divieti di ogni genere....e inutili e dannosi per il cittadino... !!!
Altro tasto dolente…