Come studente di fisica interessato ai sistemi complessi, trovo curioso sentire riflessioni come quelle del finale di questo video. Sembra quasi che per alcuni la "vera fisica" sia solo quella delle particelle o della materia. Troppo spesso ho sentito colleghi denigrare persino la fisica sperimentale, paragonandola a campi come l'elettronica o simili (il che trovo assurdo, anche perché non c'è nulla di male nell'elettronica, e non ho mai capito queste strane diatribe tra fisici, ingegneri o altre discipline scientifiche, ma questo è un altro discorso). Vorrei quindi condividere una riflessione personale su cosa sia, secondo me, la fisica. La fisica, come indicato anche nel video (e come suggerisce il suo nome), nasce come scienza della natura, con lo scopo di studiare le leggi che regolano il mondo che ci circonda. In questo senso, è ovvio che sia una scienza sperimentale: senza esperimenti, non avremmo modo di comprendere il comportamento della natura e non potremmo formulare le nostre teorie. Oggi, molte teorie moderne cercano di spiegare il comportamento dell' "estremamente piccolo" (come le particelle elementari) o dell' "estremamente grande" (come i buchi neri), per andare oltre il Modello Standard, la teoria attualmente più accreditata, e per spiegare "misteri" come quelli della materia oscura e dell'energia oscura. Basti pensare alla teoria delle stringhe o alla gravità quantistica. Tuttavia, come sottolineato nel video, queste teorie sono spesso così complesse che attualmente non disponiamo della tecnologia necessaria per verificarle sperimentalmente: siamo molto avanti con la teoria, ma un po' indietro con la tecnologia. Tuttavia, la fisica non riguarda solo le particelle elementari o i buchi neri. Per esempio, il nostro corpo è composto di cellule, che contengono organuli che obbediscono alle leggi della fisica e possono essere studiati attraverso strumenti come la meccanica statistica e i modelli di sistemi complessi. In questo contesto, il ruolo del fisico è diverso da quello del biologo. Il biologo osserva e descrive fenomeni, mentre il fisico cerca di formulare teorie basate su principi fondamentali, con capacità predittive. Nella mia università, ad esempio, si lavora su modelli che cercano di spiegare perché un oncogene (gene del cancro) si attivi improvvisamente, magari tramite una transizione di fase. Capire un fenomeno del genere potrebbe avere implicazioni pratiche incredibili. Solo perché si tratta di un'applicazione in ambito bio-medico, possiamo dire che non è fisica? Io credo che sia affascinante poter applicare la fisica a campi che, a prima vista, sembrano lontani. Infine, vorrei parlare del Nobel. Il modello di Hopfield, che è alla base delle reti neurali, non è altro che un caso particolare del modello dei vetri di spin, che ha portato Parisi a vincere il Nobel nel 2021. Non ricordo ci fosse la stessa "indignazione" allora. L'unica differenza è che, in questo caso, il modello ha implicazioni nel campo dell'informatica. Personalmente, credo sia un bene che la fisica abbia ricadute in ambiti così diversi! Questo dimostra che i fisici possono contribuire in molti settori.
"Nella mia università, ad esempio, si lavora su modelli che cercano di spiegare perché un oncogene (gene del cancro) si attivi improvvisamente, magari tramite una transizione di fase." Guarda, ho scelto di citare questa frase proprio perché qui la questione secondo me è la transizione (a mio parere sempre più pervasiva e capillare) dall'indagine per ipotesi a quella per fit di modelli su dati. In generale, un modello non è un'ipotesi, né tantomeno una teoria. Quello Tolemaico era un modello ed era anche piuttosto accurato nella sua capacità di predire la posizione dei pianeti. Ma era molto meno efficace nel permettere di capire la natura del moto dei corpi celesti, pur nei limiti di una teoria non relativistica della gravitazione. Lo era perché non derivava da una teoria coerente che spiegasse come il moto si sviluppa a partire dalle sue "cause fondamentali" e dal tipo di interazione che, in quel caso specifico, lo generava. A me sembra che il mondo scientifico, in preda all'entusiasmo per le potenzialità manifestate dagli avanzamenti nel campo del machine learning, stia rischiando di soccombere alla tentazione di accontentarsi di predire più che di capire/spiegare e se si decidesse di cedere a questa tentazione allora dal mio punto di vista ci troveremmo di fronte ad una rinuncia profondamente incompatibile con la natura stessa della ricerca fisica. Sulla questione del Nobel, preferirei che sviluppassero una categoria apposita per questo tipo di ricerche. Il fatto che un algoritmo prettamente informatico si basi su principi fisici non significa di per sé che riguardi la fisica. I moderni algoritmi di fit di distribuzioni di probabilità nella statistica bayesiana sono denominati Hamiltonian Monte Carlo perché di fatto mimano il comportamento di un punto materiale soggetto ad un potenziale multidimensionale ignoto di cui cercano di ricostruire il profilo per campionamento, ricostruendo la traiettoria di una massa nello spazio delle fasi integrando le equazioni di Hamilton. Lo trovo affascinante ed estremamente creativo, ma non significa che si tratti di fisica (e non c'è niente di male): rimane un preziosissimo algoritmo di calcolo numerico ispirato da metodi e tecniche adoperate in fisica. Intendiamoci, non sono scandalizzato dall'assegnazione del nobel. Ma trovo che esprima una tendenza in atto a spostare il focus in un momento in cui la fisica obiettivamente soffre di una certa stagnazione (almeno in alcuni suoi settori). --- editato per correggere errori di battitura.
In che senso un oncogene si potrebbe attivare tramite una transizione di fase? Sono uno studente di medicina e la questione mi sembra molto interessante
@@leonardofacchin1452 dal tuo commento però sembrerebbe che per te la "vera ricerca in fisica" sia solo quella mirata a formulare nuove teorie, mentre è proprio questo il punto su cui mi trovo in disaccordo. Anche perché la teoria alla base, per esempio, dei sistemi biologici già esiste ed è la meccanica statistica. Sarebbe assurdo non applicarla e ricavarne tutte le possibili applicazioni (anche pratiche), come sarebbe assurdo formulare la teoria della relatività generale senza applicarla allo studio dei buchi neri, o la meccanica quantistica senza applicarla allo studio dei materiali... E dal momento che solo i fisici padroneggiano a pieno queste teorie, chi più di loro può studiarne le applicazioni?
@@matteoolimpo4985 "E dal momento che solo i fisici padroneggiano a pieno queste teorie, chi più di loro può studiarne le applicazioni?" Concordo, ma questo non significa che sia ricerca in campo fisico. Se si occupa di sistemi biologici allora è una ricerca nell'ambito della biologia anche se condotta da fisici e con strumenti tecnico-matematici tipici della fisica, e rimane assolutamente rispettabile ed importante. Dal mio punto di vista la fisica ha limitazioni e pregi intimamente connessi. Occupandosi prevalentemente di sistemi che, in comparazione alla maggior parte di quelli studiati da altre discipline, sono relativamente elementari e "semplici" ha l'opportunità di andare a fondo nella comprensione dei meccanismi primi che ne descrivono il funzionamento, mirando quindi a raggiungere una comprensione profonda della loro natura al livello più fondamentale umanamente possibile. Non fa solo questo, ma questo è ciò che fa di esclusivo rispetto ad ogni altra disciplina ed è quindi un obiettivo da preservare, insieme alla mentalità richiesta ai ricercatori per perseguirlo con profitto (inclusa una notevole testardaggine e una attenzione a volte simil-maniacale ai dettagli). Qualche anno fa Noam Chomsky riassunse ironicamente questo aspetto in una intervista con il fisico Lawrence Krauss dicendo (cito a memoria perché non sono riuscito a ritrovare il passaggio esatto) che quando un sistema diventa troppo complesso i fisici lo passano ai chimici. C'è del vero in quella divertente semplificazione. Più in generale, la mia non è tanto una preoccupazione relativa alle applicazioni della fisica. La mia è una preoccupazione maggiormente orientata a quello che a me sembra un trend piuttosto affermato ormai e che riguarda la transizione da una scienza fondata sulle ipotesi ad una scienza fondata sui dati. La seconda corre il rischio serio di farsi entusiasmare dalle capacità previsionali di modelli costruiti ad hoc, accontentadosi di prevedere senza necessariamente capire o spiegare fino in fondo, con tutti i rischi che ne conseguono sul piano dell'accumulo di conoscenza per l'umanità. Per cui non ho alcun problema con l'applicazione di metodi e tecniche tipiche della fisica alle più disparate discipline. Anzi: è una misura del loro successo. Ma non vedo la ragione per cui non sia allora possibile creare nuove categorie di Nobel adatte a premiare le ricerche in quelle discipline senza operare invasioni di campo o sovrapposizioni che poi inevitabilmente creano polemiche e che in una certa misura dal mio punto di vista snaturano e calpestano ciò che rende la fisica unica rispetto ad altre discipline scientifiche.
@@leonardofacchin1452 "La mia è una preoccupazione maggiormente orientata a quello che a me sembra un trend piuttosto affermato ormai e che riguarda la transizione da una scienza fondata sulle ipotesi ad una scienza fondata sui dati." Partirei dal fatto che la fisica È una scienza fondata sui dati! Tutte le teorie e le leggi fisiche si basano esclusivamente sugli esperimenti e sui dati da essi prodotti, altrimenti non sarebbe fisica, ma matematica pura! La base del metodo scientifico è proprio quella di formulare un'ipotesi (a partire dall'osservazione di un fenomeno naturale), per poi verificarne la validità mediante la raccolta di dati sperimentali: senza dati non c'è fisica! A questo punto sarei curioso di sapere tu cosa intendi per fisica vera e propria… Anche banalmente la fisica della materia potrebbe essere vista come dominio dei chimici, per come la poni. "Ma non vedo la ragione per cui non sia allora possibile creare nuove categorie di Nobel adatte a premiare le ricerche in quelle discipline senza operare invasioni di campo o sovrapposizioni che poi inevitabilmente creano polemiche e che in una certa misura dal mio punto di vista snaturano e calpestano ciò che rende la fisica unica rispetto ad altre discipline scientifiche." Per quanto riguarda il Nobel, da cui è nato tutto il discorso, non mi sembra che questo sia stato il primo nobel assegnato per qualcosa di più "applicativo", anzi. Banalmente negli ultimi anni hanno assegnato un Nobel per invenzioni nel campo della fisica dei laser, uno per la scoperta di un esopianeta, un altro per la scoperta di un oggetto supermassiccio al centro della galassia, uno addirittura per l'invenzione del led blu (basta vedere wikipedia). Anche andando indietro nel tempo la situazione non è troppo diversa da quella degli ultimi anni. Quindi genuinamente sarei curioso di capire tu per che tipo di ricerche assegneresti un Nobel e se, ad esempio, quello di Parisi è un Nobel correttamente assegnato: Parisi ha semplicemente studiato un caso più generale del modello di Ising, scoprendo un nuovo tipo di fase possibile, così come Hopfield ha studiato una variante del modello di Spin Glass (quello di Parisi), scoprendo altre fasi possibili. Alla fine, per come la vedo io, il bello della fisica è proprio il fatto che possa essere applicata alle discipline più disparate e questa concezione che si ha di categorizzare e dividere le varie discipline tra loro è solo una mera convenzione, perché alla fine tutto è interconnesso a livello fondamentale. Altre discipline possono avere un approccio più descrittivo e proprio qui deve intervenire la fisica a creare dei modelli basati su teorie fisiche in modo da poter utilizzare un approccio anche più quantitativo e da poter fare dei conti e delle previsioni riguardo sistemi che, senza questo tipo di approcci, sarebbero impossibili da capire in maniera completa, profonda e fondamentale, proprio come dicevi tu "andare a fondo nella comprensione dei meccanismi primi che ne descrivono il funzionamento, mirando quindi a raggiungere una comprensione profonda della loro natura al livello più fondamentale umanamente possibile".
l'informatica ormai è uno strumento indispensabile come lo era la carta e la penna. Senza informatica non si può andare avanti in molti campi, ma non si può confondere l'informatica con i vari campi della scienza: Sono i vari settori scientifici che usano contemporaneamente l'informatica, la matematica, l'elettronica, ecc.. per progredire.
@@nerilorenzo2 Ovvio che i mezzi informatici sono usati ovunque. Io intendevo dire che Demis Hassabis, che ha vinto il Nobel per la Chimica 2024 insieme ad altri due scienziati, è un informatico puro.
@@compagniapreziosa6876... questo si chiama 'razionalizzare' per dare un senso a ciò che non ha senso. "Il male nel mondo, che informazione trasmette e a chi?"....No problem, se non riesco a spiegarlo manipolo l'argomento per rappresentarlo come "informazione".
Direi che l'assegnazione dei premi Nobel scientifici quest'anno (come anche altri anni) ha seguito un criterio "politico": dato che l'IA è la branca di studio di "tendenza" e su cui si vuole puntare, sia a livello commerciale che in altri settori, si è deciso di assegnare i Nobel in quel campo. Per quanto riguarda la questione "morte della fisica", ritengo che il discorso sia più articolato. In primo luogo, se si vuole parlare di morte della fisica, penso che si possa già tornare indietro di qualche decennio: la fisica teorica ha elaborato delle teorie che non è in grado di verificare (vedi ad esempio la supersimmetria) e che, pur di non abbandonare, ha rimaneggiato senza ottenere comunque risultati apprezzabili. Questo è dovuto sia a scelte, anche qui, politiche, relative ai finanziamenti (è noto che la ricerca sulla teoria delle stringhe sia sovvenzionata da decenni, nonostante anche qui non si sia mai riuscito né a verificare né a falsificare un bel niente) ma anche ad un atteggiamento probabilmente antiscientifico e quasi fideistico verso determinate teorie. Non paragonerei questo momento storico della fisica al momento in cui la fisica si è resa autonoma dalla filosofia naturale. La fisica ha potuto rendersi autonoma dalla filosofia naturale grazie all'elaborazione del metodo scientifico, che permette lo studio della natura basandosi sulle "sensate esperienze" (per citare Galilei), e sulla logica, metodo che invece, per esempio, non è applicabile alla filosofia morale. Inoltre, la fisica è una scienza naturale che studia aspetti ben precisi del mondo, il campo dell'IA riguarda l'informatica, il fatto che la fisica sfrutti l'intelligenza artificiale, per esempio, per elaborare i dati degli esperimenti o il fatto che l'intelligenza artificiale si basi su principi mutuati dalla fisica non significa che l'una si stia evolvendo nell'altra. La fisica ha sempre fatto uso della matematica, e le due discipline si sono influenzate molto a vicenda, ma nessuno si sognerebbe di sostenere che sono una l'evoluzione dell'altra. Qui si parla di fisici (nel caso del vincitore del premio Nobel) che poi hanno deciso di dedicarsi a tutt'altro.
Io darei il premio nobel al mio gatto. Che senza usare bombe e droni kamikaze ha occupato la mia casa. Ha usato la IN. Intelligenza Naturale. Tra l'altro ha anche schiavizzato tutti gli occupanti. L'intelligenza della mela che cade sempre vicino all'albero è anch'essa da premio nobel 🤔
questo nobel riconosce che alla base dell’ai e del machine learning ci sono idee proprie della meccanica statistica e della fisica dei sistemi complessi. non ci vedo nulla di controverso e non comprendo queste perplessità (lasciamo stare il titolo sensazionalistico…)
ricordiamo che l'approccio all'IA con reti neurali è stata la risposta statistica all'approccio algoritmico degli anni 60-70 rivelatosi fallimentare. In altre parole è stato soltanto quando si è abbadonato l'algoritmo strettamente informatico e si è abbracciata una visione simil- fisica statistica che l'IA ha potuto spiccare il volo
«Penso che la cosa più misericordiosa al mondo sia l'incapacità della mente umana di mettere in relazione i suoi molti contenuti. Viviamo su una placida isola d'ignoranza in mezzo a neri mari d'infinito e non era previsto che ce ne spingessimo troppo lontano. Le scienze, che finora hanno proseguito ognuna per la sua strada, non ci hanno arrecato troppo danno: ma la ricomposizione del quadro d'insieme ci aprirà, un giorno, visioni così terrificanti della realtà e del posto che noi occupiamo in essa, che o impazziremo per la rivelazione o fuggiremo dalla luce mortale nella pace e nella sicurezza di un nuovo Medioevo.» (Howard Phillips Lovecraft, Il richiamo di Cthulhu) Niente, volevo citare questa cosa per farmi figo.
@@RubraLIber In realtà io non condivido il suo pessimismo da questo punto di vista. Credo che l'IA e l'avanzamento tecnologico siano in grado di causare prosperità in egual misura a degrado, ma riguardo all'unificazione dei saperi e discipline non ci posso che trovare punti di forza. Ho voluto citarlo come spunto di riflessione e perché è stata la prima cosa che mi è venuta in mente quando lei parlava della convergenza delle materie didattiche che a mio parere sarà sempre più rilevante negli anni avvenire (sapere enciclopedico, sto guardando te)
Bellissimo intervento sulla questione, mi è piaciuto moltissimo il parallelo tra evoluzione della filosofia in fisica ed ora la possibilità di avere un altro salto di qualità, non tanto i informatica, ma in "intelligenza sintetica"... Vedo fisici vecchio stampo tremare 😬
10'56'' ... Ovvio.. dove puoi solo immaginare, oltre il principio di indeterminazione.. L'informatica evolve su procedimenti sempre molto, molto molto complessi... Dove la dimensione temporale non vediamo.. per riuscire ad unire Direzione e temporalità in modo contemporaneo, avremmo bisogno di capire le fluttuazioni temporali.. leggere le onde... Ti inoltri nella gravitazione solo essendo accurato con un super cervellone informatico
beh la teoria dell'informazione di fatto collassa fisica e informatica. Restano diverse come discipline (approccio e strumenti). Ma ampliamo il discorso: dalle teorie del caos in poi, possiamo davvero distinguere le materie scientifiche? beh anche quelle non propriamente scientifiche in fondo sono collegate. Certo poi, come nobel per la fisica stride un po', ma il nobel per l'informatica non c'è, e il deep learning è una innovazione epocale, molto più importante (a livello di conseguenze per l'umanità) della relatività stessa.
apprezzo molto il minor entusiasmo che metti nello spiegar le cose. in questo video sono anche riuscito a capire quello che spieghi. ottimo lavoro, like
Grazie Virginia per tutti i tuoi video. Quanto alle persone che ritengono che il nobel di quest'anno non fosse completamente da attribuire a Hopfield e Hinton non hanno ne' ragione ne' torto. La questione è molto complessa. Hopfield ha dato un contributo importantissimo per le reti neurali ricorrenti, Hinton, che tra le altre cose ha un dottorato in Intelligenza artificiale, ha dato un contributo importnte con i modelli neurali multistrato al deep learning. Questa introduzione l 'ho fatta perchè in realtà l'AI come la consociamo oggi la dobbiamo quasi completamente a zio google (modelli transformer e tanto altro) e tra l'altro Hinton ha collaborato con google, ma il nobel a google non si puo conferire o almeno credo, e per esclusione va dato ad alcune persone che hanno influenzato in modo significativo l'ai, e questi due signori l'hanno fatto. Il primo ha gettato le basi con RRN, che serve in poche parole per problemi sequenziali come le traduzioni o modelli si riconoscimento vocale, mentre il secondo è uno dei pionieri dell'ai moderna e le più recenti architetture Trasformer(GPT e company). Per cui boh, direi di si. Ma una cosa è certa, questa è informatica non è fisica
Bel video. incredibile che con una piccolissima percentuale di quello che può fare un cervello siano riusciti a ottenere dei risultati incredibili. Chiamarla intelligenza artificiale è decisamente ottimista Nella sua evoluzione sarà una cosa diversa. ps: ho volutamente omesso di di definire cervello, umano, mi riferivo al cervello del mio gatto
Stra incasinato questo video, secondo me molto meglio quello di random physics. Anche perché parti dal concetto di neurone che è strettamente biologia ma questo concetto è arrivato molto tempo dopo. Fatto sta che concettualmente sono stati presi elementi di fisica poi astratti sempre di più in modo da adattarli ad altri contesti, da qui nascono gli algoritmi di ML e DL.
tra l'altro è pieno di tagli e cuci, è fastidioso sentirla in questo modo. Fossi stato in lei, avrei sinceramente scritto quello che avrei dovuto dire, invece di tagliare e montare migliaia di volte il video
@@TheTrancemaster90 Si ma l'utilizzo effettivo per reti neurali generiche è arrivato più verso gli anni 2000, l'algoritmo di backpropagation le ha resuscitate.
La separazione delle discipline altro non è che una forma di separazione del lavoro dovuta al modo di produzione capitalistico. Tutto è fisica ma tutto è anche chimica, matematica, neurologia, letteratura. Tutte le discipline sono interconnesse e sono la medesima cosa semplicemente noi le separiamo per semplificare l'apprendimento. È sbagliato però considerarle come cose in sé perché poi si finisce con il considerare le persone non come potenziali conoscitori di tutte le discipline (che è in verità un'unica disciplina complessa) ma come conoscitori di al più una disciplina. La verità è però che chi si limita ad una disciplina non sa nulla, eh sì non sa nulla poiché la disciplina e la conoscenza è unica e se non conosci la quasi totalità della conoscenza ma solo una piccola ed irrilevante parte non avrai mai il quadro completo della realtà né tantomeno sarai mai in grado di definirti come e in quanto essere umano. Non a caso oggi si parla delle persone dicendo "quello è un avvocato" o "quello è un ingegnere". Nessuno è umano poiché l'umano è tutte queste cose insieme....e non è assolutamente vero che è troppa roba per conoscerla tutta. È un po' come i numeri, l'infinito dei numeri pari non è assolutamente più piccolo dell'infinito dei numeri interi.
_La separazione delle discipline altro non è che una forma di separazione del lavoro dovuta al modo di produzione capitalistico._ Immagino che solo la tua separazione, tra lavoro "capitalistico" e quello "socialistico", sia reale.
@@edoardo_roncelli perdonami eh ma capisco che tu voglia fare il saccente spavaldo ma magari scrivendo una frase di senso compiuto ha più effetto. Con la tua frase (priva di significato eh!) cosa avresti voluto dire? Che la separazione del lavoro è solo nella mia testa? Beh ma non ti vergogni di dire in pubblico certe sciocchezze? 😂
@@edoardo_roncelli 1) la differenza (sono due cose diverse il socialismo ed il capitalismo ragazzino, non due cose separate) non è una mia definizione ma di secoli e secoli di studi scientifici/ecinomici e filosofici (mica come le chiacchiere da bar dal quale attingi per dare una pseudo forma al tuo pensiero) e 2) prima di commentare gli altri almeno abbi la decenza di comprendere il testo, magari chiedi aiuto a chatGPT per riscriverlo in maniera che possa capirlo anche tu, perché confondere la separazione del lavoro con la pseudo separazione (che ripeto non esiste) fra due sistemi economici di produzione che sono l'uno l'antitesi dell'altro mostra solo che sei un bel po' ignorante e chiacchierone. Ora, con permesso, torno a leggere cose interessanti. Ti prego di tenere per te il resto delle tue stupidaggini 😏
Credo sia normale che le varie materie tendano a fondersi momentaneamente, per permetterci di creare nuove machine e raggiungere nuove conoscenze, cosi da superare i limiti attuali. Una volta impossessati del sapere, torneremo a studiare queste materie nella forma piu "pura" da dove oggi siamo bliccati. La cosa che piu mi spaventa é il momento in cui le macchine inizieranno a parlarsi e noi nn saremo piu in grado di comprenderle...
La fisica fondamentale è solo in una fase di stagnazione in attesa di un nuovo cambio di paradigma...questa, come altre sono solo applicazioni di ciò che riteniamo aver compreso anche e non solo in ambito fisico
Salve, sono laureato in psicologia ed ero anch'io un po' meravigliato del fatto che la fisica si intromettesse in argomenti come l'intelligenza che sono stati fin da subito oggetto di studio della psicologia. Poi piano piano vedendo con maggiore attenzione nel passato ho incontrato documenti, come ad esempio quello di Oppenheimer sull'Analogia delle scienze, che mi hanno fatto ricredere. Certo è incoraggiante che menti evolute, quali quelle dei fisici sono da considerare, entrino in argomenti relativi alla mente umana che hanno la maggiore complessità possibile in quanto l'oggetto di studio coincide con il soggetto che studia. Vi auguro buon lavoro sperando che la collaborazione porti ad un miglioramento della condizione umana. Saluti
Il problema è che tante cose sono sbagliate o meglio: inesatte e fuori contesto. Esempio: Parte dal concetto di neurone (biologia) ma questo lo si applica a reti neurali ad uso generale ma la rete di Hopfield è stata ispirata dai modelli di Ising per sistemi magnetici (fisica). La rete di Hopfield ha un uso molto più ristretto in quanto adatto a "ricordare" uno schema, se gli arrivano informazioni parziali o caotiche questo algoritmo cerca di tornare allo schema memorizzato il più compatibile possibile con quello in memoria. L'ho semplificato al massimo possibile ma almeno non ci sono gli errori che ci sono nel video.
Per quanto riguarda strettamente la ricerca,un esperimento che potrebbe aprire ad una nuova fisica,e' il decadimento di un kaone carico,osservato al Cern.e'un decadimento estremamente raro.gli eventi registrati sono superiori del 50%,alle previsioni teoriche.la discrepanza tra le aspettative teoriche e il risultato sperimentale potrebbe essere dovuto a particelle ancora sconosciute.si attendono conferme.ma questo sarebbe una scoperta da vera Fisica.
Da aggiungere che come i neuroni hanno una "conoscenza basica", in AI c'è la rete generativa avversaria (GAN), o un modello trasformativo come DALL-E. Modelli che aiutano a non ripartire da zero, cioè attraverso il Generatore Condizionato a cui viene aggiunta la Funzione di Perdita (loss function) portano il processo ad essere ottimizzato in funzione al risultato parziale o totale.
Spiegazione chiara e concisa. L'unica osservazione è sulla filosofia della natura che non è diventata fisica, ma è un ramo della filosofia autonomo ed oggi ritornato al centro del dibattito accademico, ad esempio relativamente alle proprietà emergenti dei sistemi complessi.
Ottimo video, grazie e complimenti per tua onestà intellettuale. Nei primi anni ’90 un giornalista osservò che canzoni e vincitori del Festivalbar non erano un gran che, il patron Vittorio Salvetti rispose semplicemente: “questo è quel passa il convento”. Mi sa tanto che questo concetto, in questi tempi, valga anche per i nobel della fisica. La mia personale sensazione è che la fisica è praticamente “ferma” da oltre cinquant’anni. A parte un distinguo per il nobel delle ceramiche superconduttive, dopo gli anni ’80, si può azzardare un parallelo con la frase ”tutto è spettacolo” e quindi “tutto è fisica”. Io personalmente non sono d’accordo in questi due concetti perché si vanno a snaturare le cose. Sta diventando tutto così artificiale da perdere di vista la realtà come in questo caso dove la “grande” fisica viene "contaminata".
Esistono diverse aree nel cervello etichettate per essere specializzate in determinati compiti, le aree sensoriali, uditive, visive, somato-sensoriali etc.., ma esistono alcune parti della corteccia chiamate aree associative: perchè non concepire un premio Nobel differenziato dalla fisica in cui la preponderanza è il contributo multidisciplinare, o altrimenti concepire il premio come Informatica avanzata. Io preferirei la prima soluzione, proprio per preservare il potenziale creativo, anche se la componente informatica la farà da padrona nei prossimi anni, a priori non sappiamo quanto "le aree associative multidisciplinari" possano sorprenderci. Nei primi anni '90 si parlava di reti neurali all'università negli ambienti sperimentalisti, non era il mio campo, ma era estremamente affascinante, ne parlavo con un amico molto preparato informatico, ma non sapeva niente dell'argomento, la specializzazione nelle reti neurali sperimentali al tempo richiedeva conoscenze in fisica, matematica, informatica, psicologia, neuroscienze, neuropsicologia, teoria dei sistemi etc..
Sono un semplice appassionato di universo, guardo molti video di spiegazioni di tale argomento, non sono cosi intelligente da obbiettare quello che dici, sono nuovo nei tuoi video, ma parli talmente veloce che faccio fatica a comprenderti. non ti sto sminuendo, anzi, solo che parlando cosi in fretta faccio fatica a capirti, problema mio, comunque i tuoi contenuti mi piacciono un botto. da semplice appassionato ho qualche pensiero, ma non potendo metterlo in teoria sono solo parole al vento, non hanno nulla di certo, spero che continuerai a fare video sull'universo, per ampliare la mia conoscenza, grazie
Credo che la scoperta dei modelli di AI per cui è stato dato questo premio nobel siano attinenti all'informatica, e poco alla fisica (sebbene la fisica non sia affatto assente nel processo che ha portato a questa scoperta). In ogni caso, da informatico appassionato di fisica, sono felice per questo premio nobel perchè mette in luce il fatto che l'informatica sia una scienza, quando nell'opinione mainstream è sempre stata considerata afferente all'ambito esclusivamente tecnico/ingegneristico (ogni branca dell'ingegneria si basa su una branca delle scienze di cui rappresenta la controparte, ed infatti l'ingegneria informatica si basa sull'informatica, e le due cose sono ben distinte)
l'assegnazione di un premio cosi importante , non viene dato per simpatie , può essere interpretato come un segno del cambiamento del progresso scientifico , che inevitabilmente è diventato una materia interdisciplinare , una sorta di ritorno all' all'origini dove non vi era una specializzazione della scienza e si era filosofi della natura a tutto tondo , è una dinamica della conoscenza che stiamo vivendo oggi , che porterà a più individui dotati di capacità a divenire depositari di un sapere immenso affiancati da un automa addestrato da loro stessi in grado di fare lo "" scerpa "" per affrontare faticose arrampicate che da soli non avrebbero potuto mai affrontare , penso che un qualsiasi filosofo dell'antichità avrebbe venduto l'anima al diavolo per aver questa tecnologia
Mi vengono le vertigini, alle implicazioni che potrebbe portare questa tecnologia. Mi immagino lo sviluppo nella ricerca, nella medicina, nell'esplorazione spaziale... non ha confini.
I fisici quando gli serve qualcosa che non c'è la inventano e la costruiscono. Come successe per InterNet al CERN ... L'identificazione delle tracce nei rilevatori di particelle è stata una delle prime applicazioni del riconoscimento di immagini con le reti neuronali. Il modello di Hopfield è un modello di meccanica statistica inquadrabile nell'ambito dei Vetri di Spin risolti da Parisi come ha mostrato Amit in un lavoro di qualche anno dopo.
La scienza si è sempre evoluta, come dicevi la filosofia ha generato la fisica, questa a sua volta spazia dall' infinitamente grande all'infinita mete piccolo e come spesso succede dopo una risposta sorgono altre domande a cui si dovranno dare delle risposte. Virginia sei stupenda.❤❤❤ un bacione grande grande.
Parliamoci chiaro: sta roba scala in maniera esponenziale in base alla potenza, è bravissima nei processi creativi, imbattibile nei processi logici e mnemonici, è instancabile, è multitasking, può letteralmente scaricare le proprie capacità acquisite su altre macchine, la capacità di recuperare dati è solo limitata dalla banda a disposizione, non ha conflitti di interesse, non è condizionata dagli ormoni o dall'umore. La fisica non sparisce.... spariranno i fisici!!
Informatico, formazione filosofica, ma non ho i termini per adeguati per pronunciarmi sul "è fisica, non è fisica". Però posso dirvi che a parer mi, tra poco, due derive si snoderanno: 0. Conduce verso una raffinata sofisticazione del mondo, un'evoluzione armoniosa e coerente all'attuale che tra 50-100 anni ci porterà all'esplorazione spaziale e ad una versione di panacea. 1. Annuncia una rivoluzione totale, ben oltre l'indignazione per una semplice etichetta o ricerca o ricercatore (con il massimo, e sottolineo massimo, rispetto per la comunità di ricerca). Ne percorreremo una e una soltanto e la scelta diremo essere stata molto lontana dal nostro arbitrio, perché quel giorno verrà ricordato Aggiungo, libro Gamma di Aristotele, è un buon momento per riprenderlo (tra l'altro è il libro che enuncia il principio di non-contraddizione). Ps. mi piace fare il melodrammatico :P Grazie per l'ottimo riassunto Virginia!
Esiste il premio Touring. Ai tempi l'informatica non esisteva. Assurdo però che non esista il premio Nobel per la Matematica (considerata erroneamente troppo teorica ed inutile allo sviluppo umano dal signor Nobel) ma hanno creato la medaglia Fields
@@AndreaNobili84 sentii che la matematica fu esclusa perchè la moglie di Nobel lo tradiva con un matematico. Non lo biasimo o.o Il "Field Award" è nato per compensare questa lacuna
È inevitabile che la fisica (e la scienza in generale) si debba avvalere degli strumenti informatici, è così fin da quando sono stati sviluppati i primi algoritmi per il calcolo numerico. Semmai oggi si tende a indirizzare la ricerca verso lo sviluppo di strumenti numerici sempre più avanzati e si fa affidamento sui grandi database, dati in pasto agli algoritmi di machine learning per estrapolare dei pattern, quindi in un certo senso si sta demandando il compito di fare ricerca ai computer. Bisognerebbe educare i giovani scienziati anche a padroneggiare i concetti fondamentali della fisica e gli strumenti della matematica, perché possiedano una intuizione fisica di quello che stanno facendo e siano in grado di interpretare i risultati. Scusa per il commento un po' lungo, complimenti per il video.
Mi sembra che In questo minestrone vengono utilizzate scoperte della fisica, della matematica e delle biotecnologie in generale, senza queste scienze l'informatica non andrebbe da nessuna parte, io non mi preoccuperei se tutto questo sia merito di qualche tipologia di scienza in generale, diciamo che gli informatici hanno sfruttato tutte queste scoperte a beneficio fino ad sono oggi.
Può essere una strada... se le scoperte nelle scienze fisiche languono, si premia un settore che, attraverso lo sviluppo di strumenti avanzati come le IA, potrebbe aiutare a risolvere problemi che attualmente la ricerca nel campo della fisica fa fatica a risolvere. Anche se a questo punto si potrebbero premiare i ricercatori di intelligenza artificiale in ogni campo, incluso magari anche quello della pace... :)
A parte il gossip del "Se è ancora fisica o altro", ben vengano i passi in avanti delle categorie scientifiche.. A mio parere abbiamo bisogno di altre materie che includano nei loro studi di ricerca sia materie puramente scientifiche che umanistiche. Perché per avere un senso coerente del "dove stiamo andando" è necessario che qualcuno salga su un'altura e tenga conto dell'intero, altrimenti si restia ognuno nel proprio sentiero ignorando la destinazione collettiva.
Come dici ci sono limiti fisici nella tecnologia che non ci permettono di indagare ulteriormente gli attuali limiti della fisica. Ma le nuove macchine intelligenti ci permetteranno di prevedere e dedurre tali cose attraverso le simulazioni.
Cara Virginia, oggi è la Giornata Mondiale della Fanciulla, per cui felicitazioni! Vuoi sapere come fa un computer a imitare il pensiero umano? Nita Farahany te lo spiega in maniera molto chiara di che si tratta. Ma se non te lo fanno esperire è difficile che tu ci creda davvero. Poiché però hanno metodi un po' brutali, spero che tu rimanga scettica, per il tuo bene. Ciao, Fanciulla!
Io aspetto il giorno in cui daranno tutti i Nobel direttamente all’intelligenza artificiale perché se andiamo avanti così ci ridurremo ad avere “scienziati” che sottoporranno le loro ipotesi all’intelligenza artificiale e poi sarà lei a fare i calcoli, le simulazioni e a scrivere gli articoli per le riviste. L’altro giorno ho dato in pasto un mio manoscritto ad un paio di IA ed ho chiesto loro di analizzarne il contenuto, poi ho chiesto di tracciare un profilo psicologico del protagonista e di provare a buttare giù una relazione per un professionista sulle condizioni del soggetto. Ha fatto tutto nel giro di un paio di minuti. Poi gli ho chiesto di buttare giù un articolo per una rivista di settore e lo ha fatto in 30 secondi. Ora sto creando un’ambientazione per giochi di ruolo con l’aiuto dell’ia ed in una manciata di ore ho fatto il lavoro che avrebbe richiesto settimane. Siamo solo all’inizio…
@@GG-td5gt cambierebbero veramente ma in peggio. Ho testato le due intelligenze artificiali, vero, ma non sono né uno psicologo né uno psichiatra ed ai miei occhi da profano ciò che hanno prodotto è corretto ma non è detto che lo sia (di sicuro è verosimile). Il grosso problema dell’ia è che rischiamo di fidarci troppo di loro e di prendere per oro colato ciò che producono. Per carità, se si tratta di aiutare a scrivere un’ambientazione per un gioco di ruolo la verosimiglianza è più che accettabile ma in altri contesti no. Ti faccio un esempio banale: questa estate a Malpensa un aereo passeggeri ha avuto un incidente (in fase di decollo ha strisciato la coda sulla pista creando un solco lungo oltre 600m e profondo fino a 6cm); in cabina c’erano 3 piloti e nessuno si è accorto che il computer di bordo aveva dato la velocità per il decollo 30 nodi più bassa di quello che avrebbe dovuto essere, questo perché si sono fidati del computer di bordo ed hanno operato meccanicamente. Chiaramente alla base di tutto c’è stato un errore umano (avevano inserito dei parametri errati relativamente al peso del velivolo). Fortunatamente non ci sono stati feriti ma sarebbe potuta andare molto peggio. Se uno solo dei 3 avesse guardato con attenzione i valori forniti dal computer si sarebbe accorto che qualcosa non tornava ma la fiducia che abbiamo nelle macchine è tale che ormai non dubitiamo più di ciò che ci dicono. Immagina che per qualche motivo l’intelligenza artificiale si “convinca” che 1+1 fa 10 anziché 2, se tu non hai studiato e non hai le competenze per comprendere che c’è un errore (1+1 fa 10 in binario), allora anche tu apprenderai che 1+1=10 ed immagina se l’ia in questione ti permettesse di imparare senza studiare.
Io non ci credo. L'intelligenza artificiale non possiede le capacità del nostro cervello. E' un discorso complicato che tira in ballo anche Godel e il suo famoso teorema di incompletezza, il nostro cervello non funziona in modo algoritmico come fa l'intelligenza artificiale, quindi il nostro cervello e' capace di cose straordinarie che la AI non potrà mai fare. E infatti non ho ancora visto una intelligenza artificiale fare qualche scoperta matematica o comporre una musica che sia minimamente paragonabile a quella dei Guns and Roses o dei Rolling Stones.
Secondo me il lavoro dei futuri ricercatori sarà proprio questo: sottoporre le ipotesi all'IA e validare poi le conclusioni, a detrimento delle capacità analitiche cui finora eravamo abituati. Forse la ricerca diventerà una sorta di lotteria, vincerà il fortunato che farà più tentativi da sottoporre all'IA.
@@paologalliani4172Potrebbe anche essere solo questione di tempo. Già adesso il machine learning non funziona esattamente "in modo algoritmico", direi piuttosto in modo "inferenziale", che per adesso è quanto più si avvicina ai processi di analisi e apprendimento umani. Ma dubito che passerà molto tempo fino a quando anche questi modelli verranno superati da reti capaci di generalizzare senza supervisione. Per adesso, neanche capiamo esattamente il funzionamento di queste macchine, manca quella che LeCun chiamò anni fa "la termodinamica dell'apprendimento". Se avessimo una teoria scientifica di queste tecniche potremmo renderle molto più efficienti e prevedibili, proprio come avvenne con la termodinamica nella progettazione dei motori durante la rivoluzione industriale.
@@paologalliani4172 al momento l’ia non ha le capacità del nostro cervello ma siamo solo agli inizi. 20 anni fa non c’erano gli smartphone, le auto a guida autonoma e la tv era analogica, 40 anni fa le auto erano solo a benzina, i cellulari erano fantascienza per la maggior parte delle persone e li avevano solamente i manager più eccentrici in auto mentre i personal computer li avevano solamente gli impiegati in azienda e ci facevano ben poco. Nessuno può sapere cosa ci sarà tra 20 anni. In che senso “il nostro cervello non funziona in modo algoritmico”? Chiedo perché prima di rispondere in merito vorrei essere sicuro di aver capito cosa intendi. Come ti dicevo, l’ia è solo all’inizio e per il momento risponde solamente a domande precise, tra qualche anno vedrai che comporrà le hit, del resto la musica non è che un linguaggio e la bellezza della musica può essere codificata. Tra qualche anno le IA saranno in grado di produrre nuovi modelli di IA senza l’intervento umano e questo non sai a cosa potrà portare; non lo sai per una ragione molto semplice: l’ia (in senso lato) dispone di una base di dati molto più vasta di quella che può avere un essere umano quindi può teorizzare cose che un umano non può teorizzare perché non ha la stessa conoscenza. Ti faccio un esempio che viviamo tutti ogni giorno, il GPS: tu fai una strada per andare da A a B perché è quella che sai, perché è quella che ti ha detto un amico o perché è quella che sulla carta dovrebbe essere la più veloce, poi accendi il GPS e ti dice di fare una strada completamente diversa. Questo succede perché lui non solo conosce la rete stradale meglio di te e del tuo amico messi insieme ma ha anche informazioni in tempo reale su cantieri, incidenti, rallentamenti, ztl, …che voi non avete. Fino a un paio di anni fa se programmavi ed incappavi in un bug magari ci perdevi delle ore per risolverlo, ora dai il codice in pasto ad una IA e gli chiedi di trovare l’errore e lei te lo corregge nel giro di una frazione di secondo. Questo significa che anche l’evoluzione tecnologica e scientifica subirà una accelerazione, non fosse altro che gli strumenti informatici necessari saranno disponibili più velocemente (se prima ti servivano x programmatori ed y mesi per scrivere un certo programma, più avanti andremo più questi valori diminuiranno).
Cara QG, dipende dall'orizzonte di senso dell'attuale periodo storico. Quando ero adolescente negli anni '70 divoravo romanzi di fantascienza che descrivevano soprattutto di conquiste spaziali ed erano pieni di "sense of wonder".. . Da quando W. Gibson scrisse "Monna Lisa Cyberpunk" (1988) la "vecchia" fantascienza ha iniziato a morire e oggi...è morta. Dallo spazio ci siamo ridotti al cyberspazio e se i fisici non si spicciano a trovare una "teoria del tutto" saremo sempre più schiacciati a terra a baloccarci con l'IA ... che forse promuoverà l' IU (idiozia umana). Ciao, sei grande!
Secondo il mio piccolo parere la fisica è qualcosa che non può andare in crisi. La fisica come la matematica hanno il compito di decifrare le leggi che compongono la realtà, rappresentano quindi il senso stesso di ciò che noi intendiamo come il progresso tecnologico e scientifico, percio l'informatica che è il prodotto di tali scienze non può considerarsi come loro antagonista, escludendo la loro utilità, ma semmai essa diverrà un potenziamento delle stesse. Quindi la domanda piu giusta da porsi e se l' informatica possa sostituire l' uomo nella ricerca del progresso.
si può vedere anche in un altro modo , magari l'intelligenza è un fenomeno naturale proprio come i fenomeni fisici (come le eruzioni solari o le reazioni chimiche , ci sono cause precise...) e per progredire ( nel caso dell'int artificiale ) c'è la necessita di percorrere questo campo dal punto di vista fisico , l'intelligenza è un concetto veramente complesso e ad oggi la psicologia non ha ancora dato risposte soddisfacenti su che cosa sia realmente anche se a livello concettuale si può intuire, forse è arrivato il momento per la fisica di studiare questo fenomeno come fenomeno fisico ps : comunque anche io penso che non dovesse essere un p nobel per la fisica ma la fisica tirera avanti lo stesso è solo un cambiamento di priorità momentaneo
Sembri sveglia e intelligente (non sempre sinonimi). Vedi se è il caso (convenienza) a spiegare alla gente la differenza tra logica simbolica e questo strombazzo delle llm/machine-learning & reti neurali(veramente spesso non necessarie, ma loro le strombazzano perché così suona molto avanzato). Piano con la matematica perché l'iter dello sviluppo delle reti neurali è di tipo try-and-retry-logy, cioè cioè provavano e riprovavano, quasi alla cieca, finché non l'hanno azzeccata. Chi ha tempo e voglia può cercare info sul come sono arrivati per esempio al riconoscimento delle immagini - per puro caso e fortuna, a detta degli stessi interessati che oggi posano da finti tonti preoccupati per il futuro del mondo che sarebbe minacciato dal loro strombazzo - ovviamente si tratta di una tecnica di marketing ricorrendo a finta pubblicità invitando alla prudenza onde attribuire valore al proprio prodotto.
Sono d’accordo sul fatto che la comunicazione sia gonfiata, ma declassare questo mezzo solo per il meccanismo che ha dietro non mi sembra giusto. Le AI sono costruite per funzionare nel modo che hai definito (anche se ne esistono diversi tipi per diversi scopi che operano in maniera differente, es. le AI specializzate), che si conclude con l’ottenimento di risultati per puro caso, ma ciò non significa che quello che hanno fatto sia tutta fortuna o frutto del caso.
@@riccardoantonelli4832 «Le AI sono costruite per funzionare nel modo che hai definito (anche se ne esistono diversi tipi per diversi scopi che operano in maniera differente, es. le AI specializzate), che si conclude con l’ottenimento di risultati per puro caso, ma ciò non significa che quello che hanno fatto sia tutta fortuna o frutto del caso.» -- Non c'è, e non ci può essere, alcun tipo di intelligenza dietro lo strombazzo gpt / llm / machine learning. È solo statistica. Prima di tutto bisogna chiedersi che cosa hanno fatto / ottenuto. Dopodiché bisogna essere consapevoli che si tratta di un procedimento del prova e riprova. La mia idea è che magari c'erano arrivati prima in Cina, ma non essendo di indole strombazzara l'hanno cestinato. D'altronde alla google erano più avanti, ma avevano lasciato perdere perché avevano capito che non c'era, e che non ci poteva essere, alcun tipo di intelligenza, e perché le risposte erano troppo sgangherate. Questi altri se ne sono fregati, se ne sono andati, hanno sprecato molti soldoni, i conti non tornavano, così si sono buttati sullo strombazzo per recuperare un po' di soldini, il tutto accompagnato da immonda pubblicità subdola e occulta dello attribuire valore attraverso proiezione di possibile pericolo. Poi ci sono altre ragioni sulle quali non me la sento di pronunciarmi. Per capire bisognerebbe sapere da chi e perché viene promossa questa bolla. I premi si danno per risultati già ottenuti o perlomeno certi nell'avvenire. Un premio a risultati futuri ed eventuali ... Lasciamo perdere, va... Il titolo della tipa è bello, ma di mezzo non c'è soltanto la fisica, di mezzo ci siamo tutti noi oramai con questo andazzo ...
@@voltydequa845 capisco la paura per questi nuovi strumenti, ma come ti ho detto non esistono solo gli llm. Questi ultimi hanno fatto il botto perché siamo riusciti a dargli in pasto una grandissima quantità di dati che li ha in qualche modo dopati dandogli una precisione di gran lunga superiore di quanto si sia riusciti a fare fino a qualche hanno fa. Se vuoi approfondire questo aspetto ti consiglio l’intervista di Andrea Muzii al prof. Nello Cristianini e se vuoi approfondire gpt dai un occhio ad enkk.
Essendo la fisica una materia di tipo scientifico, il metodo di verifica per confutare la scoperta, dovrebbe essere appunto scientifico! Quindi a parte il mezzo usato, ovvero l'intelligenza artificiale, il merito è giusto sia stato assegnato a loro.
Non nascondo la mia perplessità su questo premio, essendo informatico da più di trent’anni ormai. Sono stato sempre convinto che l’informatica sia la disciplina nata per aiutare a risolvere più velocemente problemi in campo fisico, matematico, logico, finanziario e medico.
A me non sembra proprio che ci sia nessuna crisi della fisica o simili. Semplicemente si è dato un premio Nobel, come ogni tanto accade, con criteri che poco hanno a che fare con la logica, presumibilmente per motivi economico-politici, oppure anche per supplire all'assenza di un premio Nobel per l'informatica, che non esisteva quando fu istituito il premio, ma che ora è diventata protagonista del mondo scientifico. Di certo l'IA è la più eclatante novità di questi anni (anche se esiste da tempo, solo ora sta dando frutti veramente notevoli), ma non si vede comunque la necessità di enfatizzarla ulteriormente dando un Nobel per la fisica per qualcosa che con la fisica c'entra assai poco.
potresti fare un video dove parli delle ricerche principali in cui la fisica e bloccata e i modi in cui sarebbe possibile (se esistono) per andare a sbloccarla e procedere con la ricerca
Bel video! Dalla filosofia alla fisica all'informatica (AI) Pensiero puro Pensiero + matematica Pensiero + matematica + informatica 3 cervelli è meglio di uno!
Non sta finendo la fisica Ma stanno finendo i fisici che è diverso Sono d’accordo, questa non è fisica bensì informatica, studio entrambe e onestamente credo sia stato un assegnamento sbagliato La fisica non credo finirà mai, semplicemente ad oggi è talmente tanto difficile andare avanti che si trovano queste vie esterne Ma prima o poi arriverà qualcuno a ribaltare tutto Come sempre
3:15 Neuroscienze non neuroscienza. Questa disciplina che studia scientificamente il sistema nervoso è basata su scienze multidisciplinari e non è intesa come una singola materia.
Bah in realtà l'intelligenza artificiale abbraccia diverse discipline tra cui la fisica, oltre ovviamente a l'informatica e la psicologia . Adesso resta da vedere in che percentuale la fisica ha influito nel processo di creazione della I.A. ovviamente se è stata considerata preponderante la cosa potrebbe in qualche maniera giustificare il premio.
strutture ad energia minima...quando capiremo che le proteine si formano su questa base e non sulla casualità probabilistica Lo si dimostrerà negli anni 50 (di questo secolo) un bel problema assegnare il Nobel: chimica fisica o medicina? 🙂
Perdonami ma chi critica questo premio nobel, o solo ne mette in dubbio l'attinenza con la fisica, non ha capito nulla della ricerca che è stata premiata o ha idee molto strane su cosa sia la. Partiamo dicendo che sono decenni (decenni, non qualche anno) che nei dipartimenti di fisica di tutto il mondo c'è chi fa ricerca in reti neurali e che esistono corsi di questa materia segubiili già durante il corso di laurea, non solo se ti specializzi dopo in questo campo. Inoltre le persone non sono state premiate, come hai detto tu, per aver elaborato dei modelli di deep learning, ma per aver elaborato dei modelli di reti neurali, laddove le reti neurali sono dei sistemi dinamici che sono stati ideati, sviluppato e analizzati come modello per il comportamento emergente del cervello umano. Questa è assolutamente fisica, la fisica si occupa di costruire teorie che descrivano il comportamento dei sistemi naturali a partire da poche assunzioni di base più semplici possibili. La fisica non è solo lo studio delle particelle elementari! Questo video è un pessimo servizio alla divulgazione e del resto basta leggere il tono della maggioranza dei commenti per rendersi conto del pubblico a cui è rivolto questo canale...
Si infatti non esiste più perchè non viene premiato il merito ma viene assegnato il premio per favorire gli interessi delle industrie e delle multinazionali!!
La fisica non è morta. Come hai spiegato nel video è arrivata ad un punto per il quale i mezzi tecnologici, oggi disponibili, non le consentono di avanzare ulteriormente. Pertanto, per me, è l'esatto contrario. La fisica è in stan-by in attesa che altre tecnologie, come appunto la IA, evolvano al punto di essere utili ai suoi scopi. Almeno questo è quanto direbbe Sheldon 🙂
… la fisica non esiste più.. da profano ho pensato la stessa cosa.. ma non mi sono espresso essendo privo di titolo di studio… è proprio vero che il nobel non si nega a nessuno
@@synth-k7 .. il Nobel non si nega a nessuno.. è una “massima” della geopolitica.. riguardante esclusivamente il nobel x la pace.. comunque non facciamo l’errore di considerare il Nobel un premio universale.. è riconosciuto solo in occidente.. la stragrande maggioranza degli abitanti nel mondo.. lo ignora.. e giustamente dal loro punto di vista.. non esistono temi universali.. e di conseguenza neanche riconoscimenti universali
… il Nobel non si nega a nessuno … è una “massima della geopolitica” .. riguardante esclusivamente il Nobel x la pace… comunque non facciamo l’errore di considerare il Nobel un premio universale… è considerato solo in occidente.. la stragrande maggioranza degli abitanti del pianeta..lo ignora.. e giustamente dal suo punto di vista.. non esistono temi universali.. e di conseguenza neanche riconoscimenti universali..
@@synth-k7 .. il Nobel non si nega a nessuno.. è una “massima” della geopolitica.. riguardante il Nobel x la pace.. puoi sempre acquisire una minima documentazione prima di esprimerti
Ma perché l'ipotesi che è stato un ripiego perché, non esistendo un nobel per l'informatica ma essendo l'IA un' "invenzione" così dirompente hanno sistemato la cosa in questo modo? Vedi se unificano le 4 forze o ci capiscono qualcosa delle "cose" oscure se il nobel per la fisica non torna a fare il suo mestiere 😂 !
Come studente di fisica interessato ai sistemi complessi, trovo curioso sentire riflessioni come quelle del finale di questo video. Sembra quasi che per alcuni la "vera fisica" sia solo quella delle particelle o della materia. Troppo spesso ho sentito colleghi denigrare persino la fisica sperimentale, paragonandola a campi come l'elettronica o simili (il che trovo assurdo, anche perché non c'è nulla di male nell'elettronica, e non ho mai capito queste strane diatribe tra fisici, ingegneri o altre discipline scientifiche, ma questo è un altro discorso).
Vorrei quindi condividere una riflessione personale su cosa sia, secondo me, la fisica. La fisica, come indicato anche nel video (e come suggerisce il suo nome), nasce come scienza della natura, con lo scopo di studiare le leggi che regolano il mondo che ci circonda. In questo senso, è ovvio che sia una scienza sperimentale: senza esperimenti, non avremmo modo di comprendere il comportamento della natura e non potremmo formulare le nostre teorie.
Oggi, molte teorie moderne cercano di spiegare il comportamento dell' "estremamente piccolo" (come le particelle elementari) o dell' "estremamente grande" (come i buchi neri), per andare oltre il Modello Standard, la teoria attualmente più accreditata, e per spiegare "misteri" come quelli della materia oscura e dell'energia oscura. Basti pensare alla teoria delle stringhe o alla gravità quantistica. Tuttavia, come sottolineato nel video, queste teorie sono spesso così complesse che attualmente non disponiamo della tecnologia necessaria per verificarle sperimentalmente: siamo molto avanti con la teoria, ma un po' indietro con la tecnologia.
Tuttavia, la fisica non riguarda solo le particelle elementari o i buchi neri. Per esempio, il nostro corpo è composto di cellule, che contengono organuli che obbediscono alle leggi della fisica e possono essere studiati attraverso strumenti come la meccanica statistica e i modelli di sistemi complessi. In questo contesto, il ruolo del fisico è diverso da quello del biologo. Il biologo osserva e descrive fenomeni, mentre il fisico cerca di formulare teorie basate su principi fondamentali, con capacità predittive.
Nella mia università, ad esempio, si lavora su modelli che cercano di spiegare perché un oncogene (gene del cancro) si attivi improvvisamente, magari tramite una transizione di fase. Capire un fenomeno del genere potrebbe avere implicazioni pratiche incredibili. Solo perché si tratta di un'applicazione in ambito bio-medico, possiamo dire che non è fisica? Io credo che sia affascinante poter applicare la fisica a campi che, a prima vista, sembrano lontani.
Infine, vorrei parlare del Nobel. Il modello di Hopfield, che è alla base delle reti neurali, non è altro che un caso particolare del modello dei vetri di spin, che ha portato Parisi a vincere il Nobel nel 2021. Non ricordo ci fosse la stessa "indignazione" allora. L'unica differenza è che, in questo caso, il modello ha implicazioni nel campo dell'informatica. Personalmente, credo sia un bene che la fisica abbia ricadute in ambiti così diversi! Questo dimostra che i fisici possono contribuire in molti settori.
"Nella mia università, ad esempio, si lavora su modelli che cercano di spiegare perché un oncogene (gene del cancro) si attivi improvvisamente, magari tramite una transizione di fase."
Guarda, ho scelto di citare questa frase proprio perché qui la questione secondo me è la transizione (a mio parere sempre più pervasiva e capillare) dall'indagine per ipotesi a quella per fit di modelli su dati.
In generale, un modello non è un'ipotesi, né tantomeno una teoria. Quello Tolemaico era un modello ed era anche piuttosto accurato nella sua capacità di predire la posizione dei pianeti. Ma era molto meno efficace nel permettere di capire la natura del moto dei corpi celesti, pur nei limiti di una teoria non relativistica della gravitazione. Lo era perché non derivava da una teoria coerente che spiegasse come il moto si sviluppa a partire dalle sue "cause fondamentali" e dal tipo di interazione che, in quel caso specifico, lo generava.
A me sembra che il mondo scientifico, in preda all'entusiasmo per le potenzialità manifestate dagli avanzamenti nel campo del machine learning, stia rischiando di soccombere alla tentazione di accontentarsi di predire più che di capire/spiegare e se si decidesse di cedere a questa tentazione allora dal mio punto di vista ci troveremmo di fronte ad una rinuncia profondamente incompatibile con la natura stessa della ricerca fisica.
Sulla questione del Nobel, preferirei che sviluppassero una categoria apposita per questo tipo di ricerche.
Il fatto che un algoritmo prettamente informatico si basi su principi fisici non significa di per sé che riguardi la fisica. I moderni algoritmi di fit di distribuzioni di probabilità nella statistica bayesiana sono denominati Hamiltonian Monte Carlo perché di fatto mimano il comportamento di un punto materiale soggetto ad un potenziale multidimensionale ignoto di cui cercano di ricostruire il profilo per campionamento, ricostruendo la traiettoria di una massa nello spazio delle fasi integrando le equazioni di Hamilton. Lo trovo affascinante ed estremamente creativo, ma non significa che si tratti di fisica (e non c'è niente di male): rimane un preziosissimo algoritmo di calcolo numerico ispirato da metodi e tecniche adoperate in fisica.
Intendiamoci, non sono scandalizzato dall'assegnazione del nobel. Ma trovo che esprima una tendenza in atto a spostare il focus in un momento in cui la fisica obiettivamente soffre di una certa stagnazione (almeno in alcuni suoi settori).
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editato per correggere errori di battitura.
In che senso un oncogene si potrebbe attivare tramite una transizione di fase? Sono uno studente di medicina e la questione mi sembra molto interessante
@@leonardofacchin1452 dal tuo commento però sembrerebbe che per te la "vera ricerca in fisica" sia solo quella mirata a formulare nuove teorie, mentre è proprio questo il punto su cui mi trovo in disaccordo. Anche perché la teoria alla base, per esempio, dei sistemi biologici già esiste ed è la meccanica statistica. Sarebbe assurdo non applicarla e ricavarne tutte le possibili applicazioni (anche pratiche), come sarebbe assurdo formulare la teoria della relatività generale senza applicarla allo studio dei buchi neri, o la meccanica quantistica senza applicarla allo studio dei materiali... E dal momento che solo i fisici padroneggiano a pieno queste teorie, chi più di loro può studiarne le applicazioni?
@@matteoolimpo4985 "E dal momento che solo i fisici padroneggiano a pieno queste teorie, chi più di loro può studiarne le applicazioni?"
Concordo, ma questo non significa che sia ricerca in campo fisico. Se si occupa di sistemi biologici allora è una ricerca nell'ambito della biologia anche se condotta da fisici e con strumenti tecnico-matematici tipici della fisica, e rimane assolutamente rispettabile ed importante.
Dal mio punto di vista la fisica ha limitazioni e pregi intimamente connessi. Occupandosi prevalentemente di sistemi che, in comparazione alla maggior parte di quelli studiati da altre discipline, sono relativamente elementari e "semplici" ha l'opportunità di andare a fondo nella comprensione dei meccanismi primi che ne descrivono il funzionamento, mirando quindi a raggiungere una comprensione profonda della loro natura al livello più fondamentale umanamente possibile. Non fa solo questo, ma questo è ciò che fa di esclusivo rispetto ad ogni altra disciplina ed è quindi un obiettivo da preservare, insieme alla mentalità richiesta ai ricercatori per perseguirlo con profitto (inclusa una notevole testardaggine e una attenzione a volte simil-maniacale ai dettagli).
Qualche anno fa Noam Chomsky riassunse ironicamente questo aspetto in una intervista con il fisico Lawrence Krauss dicendo (cito a memoria perché non sono riuscito a ritrovare il passaggio esatto) che quando un sistema diventa troppo complesso i fisici lo passano ai chimici. C'è del vero in quella divertente semplificazione.
Più in generale, la mia non è tanto una preoccupazione relativa alle applicazioni della fisica. La mia è una preoccupazione maggiormente orientata a quello che a me sembra un trend piuttosto affermato ormai e che riguarda la transizione da una scienza fondata sulle ipotesi ad una scienza fondata sui dati. La seconda corre il rischio serio di farsi entusiasmare dalle capacità previsionali di modelli costruiti ad hoc, accontentadosi di prevedere senza necessariamente capire o spiegare fino in fondo, con tutti i rischi che ne conseguono sul piano dell'accumulo di conoscenza per l'umanità.
Per cui non ho alcun problema con l'applicazione di metodi e tecniche tipiche della fisica alle più disparate discipline. Anzi: è una misura del loro successo. Ma non vedo la ragione per cui non sia allora possibile creare nuove categorie di Nobel adatte a premiare le ricerche in quelle discipline senza operare invasioni di campo o sovrapposizioni che poi inevitabilmente creano polemiche e che in una certa misura dal mio punto di vista snaturano e calpestano ciò che rende la fisica unica rispetto ad altre discipline scientifiche.
@@leonardofacchin1452 "La mia è una preoccupazione maggiormente orientata a quello che a me sembra un trend piuttosto affermato ormai e che riguarda la transizione da una scienza fondata sulle ipotesi ad una scienza fondata sui dati." Partirei dal fatto che la fisica È una scienza fondata sui dati! Tutte le teorie e le leggi fisiche si basano esclusivamente sugli esperimenti e sui dati da essi prodotti, altrimenti non sarebbe fisica, ma matematica pura! La base del metodo scientifico è proprio quella di formulare un'ipotesi (a partire dall'osservazione di un fenomeno naturale), per poi verificarne la validità mediante la raccolta di dati sperimentali: senza dati non c'è fisica! A questo punto sarei curioso di sapere tu cosa intendi per fisica vera e propria… Anche banalmente la fisica della materia potrebbe essere vista come dominio dei chimici, per come la poni.
"Ma non vedo la ragione per cui non sia allora possibile creare nuove categorie di Nobel adatte a premiare le ricerche in quelle discipline senza operare invasioni di campo o sovrapposizioni che poi inevitabilmente creano polemiche e che in una certa misura dal mio punto di vista snaturano e calpestano ciò che rende la fisica unica rispetto ad altre discipline scientifiche." Per quanto riguarda il Nobel, da cui è nato tutto il discorso, non mi sembra che questo sia stato il primo nobel assegnato per qualcosa di più "applicativo", anzi. Banalmente negli ultimi anni hanno assegnato un Nobel per invenzioni nel campo della fisica dei laser, uno per la scoperta di un esopianeta, un altro per la scoperta di un oggetto supermassiccio al centro della galassia, uno addirittura per l'invenzione del led blu (basta vedere wikipedia). Anche andando indietro nel tempo la situazione non è troppo diversa da quella degli ultimi anni. Quindi genuinamente sarei curioso di capire tu per che tipo di ricerche assegneresti un Nobel e se, ad esempio, quello di Parisi è un Nobel correttamente assegnato: Parisi ha semplicemente studiato un caso più generale del modello di Ising, scoprendo un nuovo tipo di fase possibile, così come Hopfield ha studiato una variante del modello di Spin Glass (quello di Parisi), scoprendo altre fasi possibili.
Alla fine, per come la vedo io, il bello della fisica è proprio il fatto che possa essere applicata alle discipline più disparate e questa concezione che si ha di categorizzare e dividere le varie discipline tra loro è solo una mera convenzione, perché alla fine tutto è interconnesso a livello fondamentale. Altre discipline possono avere un approccio più descrittivo e proprio qui deve intervenire la fisica a creare dei modelli basati su teorie fisiche in modo da poter utilizzare un approccio anche più quantitativo e da poter fare dei conti e delle previsioni riguardo sistemi che, senza questo tipo di approcci, sarebbero impossibili da capire in maniera completa, profonda e fondamentale, proprio come dicevi tu "andare a fondo nella comprensione dei meccanismi primi che ne descrivono il funzionamento, mirando quindi a raggiungere una comprensione profonda della loro natura al livello più fondamentale umanamente possibile".
Grazie.
Degli informatici hanno vinto anche il Premio Nobel per la Chimica quest'anno
speriamo che anche il Nobel per la fisica non diventi una pagliacciata come quello per la Letteratura dopo che lo ha vinto il giullare Dario Fo
vero dei bioinformatici che fanno comunque parecchia biologia e biochimica
Questo è giusto
l'informatica ormai è uno strumento indispensabile come lo era la carta e la penna. Senza informatica non si può andare avanti in molti campi, ma non si può confondere l'informatica con i vari campi della scienza: Sono i vari settori scientifici che usano contemporaneamente l'informatica, la matematica, l'elettronica, ecc.. per progredire.
@@nerilorenzo2 Ovvio che i mezzi informatici sono usati ovunque. Io intendevo dire che Demis Hassabis, che ha vinto il Nobel per la Chimica 2024 insieme ad altri due scienziati, è un informatico puro.
Qualcuno sostiene che l'universo non è altro che informazione, sarebbe bello un approfondimento su questo.
@@synth-k7 si però il dolore come lo sento
@@paologalliani4172anche quella è informazione...ti avverte di non continuare per non infortunarti di piu
@@paologalliani4172tramite il tuo cervello, che elabora l' informazione del corpo in dolore
@@compagniapreziosa6876... questo si chiama 'razionalizzare' per dare un senso a ciò che non ha senso.
"Il male nel mondo, che informazione trasmette e a chi?"....No problem, se non riesco a spiegarlo manipolo l'argomento per rappresentarlo come "informazione".
@@edoardo_roncellinon si tratta di spiegare la natura di concetti ma della materia stessa
La fisica è talmente in crisi, che ricevendo una chiamata da numero svedese, ho creduto mi avessero candidato per il Nobel 😂😂😂
Faccio l'accento svedese?
Anche alla fine dell’800 dicevano che in Fisica non c’era nient’altro da scoprire ….. sappiamo che cosa è successo negli anni successivi.
Intende che non esiste più la possibilità che umani possano scoprire altro.
@@PaoloSilvanoI-NA questo è ciò che dicevano dopo Maxwell. Appunto.
@@PaoloSilvanoI-NAe il motivo perché non possono più scoprire altro?
@@DaveJ6515e non può essere che stavolta abbiano ragione? C'è sempre una prima volta.
@@DarioMaino non credo, vista la quantità di fenomeni in cui siamo discretamente ignoranti.
Ottimo video!
Direi che l'assegnazione dei premi Nobel scientifici quest'anno (come anche altri anni) ha seguito un criterio "politico": dato che l'IA è la branca di studio di "tendenza" e su cui si vuole puntare, sia a livello commerciale che in altri settori, si è deciso di assegnare i Nobel in quel campo.
Per quanto riguarda la questione "morte della fisica", ritengo che il discorso sia più articolato.
In primo luogo, se si vuole parlare di morte della fisica, penso che si possa già tornare indietro di qualche decennio: la fisica teorica ha elaborato delle teorie che non è in grado di verificare (vedi ad esempio la supersimmetria) e che, pur di non abbandonare, ha rimaneggiato senza ottenere comunque risultati apprezzabili. Questo è dovuto sia a scelte, anche qui, politiche, relative ai finanziamenti (è noto che la ricerca sulla teoria delle stringhe sia sovvenzionata da decenni, nonostante anche qui non si sia mai riuscito né a verificare né a falsificare un bel niente) ma anche ad un atteggiamento probabilmente antiscientifico e quasi fideistico verso determinate teorie.
Non paragonerei questo momento storico della fisica al momento in cui la fisica si è resa autonoma dalla filosofia naturale. La fisica ha potuto rendersi autonoma dalla filosofia naturale grazie all'elaborazione del metodo scientifico, che permette lo studio della natura basandosi sulle "sensate esperienze" (per citare Galilei), e sulla logica, metodo che invece, per esempio, non è applicabile alla filosofia morale. Inoltre, la fisica è una scienza naturale che studia aspetti ben precisi del mondo, il campo dell'IA riguarda l'informatica, il fatto che la fisica sfrutti l'intelligenza artificiale, per esempio, per elaborare i dati degli esperimenti o il fatto che l'intelligenza artificiale si basi su principi mutuati dalla fisica non significa che l'una si stia evolvendo nell'altra. La fisica ha sempre fatto uso della matematica, e le due discipline si sono influenzate molto a vicenda, ma nessuno si sognerebbe di sostenere che sono una l'evoluzione dell'altra. Qui si parla di fisici (nel caso del vincitore del premio Nobel) che poi hanno deciso di dedicarsi a tutt'altro.
Io darei il premio nobel al mio gatto. Che senza usare bombe e droni kamikaze ha occupato la mia casa. Ha usato la IN. Intelligenza Naturale. Tra l'altro ha anche schiavizzato tutti gli occupanti. L'intelligenza della mela che cade sempre vicino all'albero è anch'essa da premio nobel 🤔
C'è una ragione se i gatti non si danno premi tra di loro
Io nel frattempo un premio lo darei a te per questo commento davvero esilarante 👏👏👏👏
I gatti conquisteranno il mondo
questo nobel riconosce che alla base dell’ai e del machine learning ci sono idee proprie della meccanica statistica e della fisica dei sistemi complessi. non ci vedo nulla di controverso e non comprendo queste perplessità (lasciamo stare il titolo sensazionalistico…)
totalmente d'accordo, anzi sono rimasto sorpreso da tutto questo clamore
ricordiamo che l'approccio all'IA con reti neurali è stata la risposta statistica all'approccio algoritmico degli anni 60-70 rivelatosi fallimentare. In altre parole è stato soltanto quando si è abbadonato l'algoritmo strettamente informatico e si è abbracciata una visione simil- fisica statistica che l'IA ha potuto spiccare il volo
Bravo. Infatti l’IT ha poco da rallegrarsi. E’ statistica ampliata con modelli fisici/biologici
5:59 L'idea è minimizzare una Loss Function (e.g. Cross Entropy) usando la back-propagation (un algoritmo che implementa la chain of rule of calculus)
«Penso che la cosa più misericordiosa al mondo sia l'incapacità della mente umana di mettere in relazione i suoi molti contenuti. Viviamo su una placida isola d'ignoranza in mezzo a neri mari d'infinito e non era previsto che ce ne spingessimo troppo lontano. Le scienze, che finora hanno proseguito ognuna per la sua strada, non ci hanno arrecato troppo danno: ma la ricomposizione del quadro d'insieme ci aprirà, un giorno, visioni così terrificanti della realtà e del posto che noi occupiamo in essa, che o impazziremo per la rivelazione o fuggiremo dalla luce mortale nella pace e nella sicurezza di un nuovo Medioevo.»
(Howard Phillips Lovecraft, Il richiamo di Cthulhu)
Niente, volevo citare questa cosa per farmi figo.
L'ho riconosciuto al volo...
@@synth-k7 genio
Hai scelto un ottimista, teorico del pensiero positivo......
@@RubraLIber In realtà io non condivido il suo pessimismo da questo punto di vista. Credo che l'IA e l'avanzamento tecnologico siano in grado di causare prosperità in egual misura a degrado, ma riguardo all'unificazione dei saperi e discipline non ci posso che trovare punti di forza. Ho voluto citarlo come spunto di riflessione e perché è stata la prima cosa che mi è venuta in mente quando lei parlava della convergenza delle materie didattiche che a mio parere sarà sempre più rilevante negli anni avvenire (sapere enciclopedico, sto guardando te)
ricambio abbraccio. Vedrai che il prossimo anno il premio andrà davvero alla fisica.
Brava spieghi bene!
❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤ BRAVISSIMA GRAZIE MILLE PER VIDEO SEI LA NUMERO UNO
Bellissimo intervento sulla questione, mi è piaciuto moltissimo il parallelo tra evoluzione della filosofia in fisica ed ora la possibilità di avere un altro salto di qualità, non tanto i informatica, ma in "intelligenza sintetica"... Vedo fisici vecchio stampo tremare 😬
10'56'' ... Ovvio.. dove puoi solo immaginare, oltre il principio di indeterminazione..
L'informatica evolve su procedimenti sempre molto, molto molto complessi...
Dove la dimensione temporale non vediamo.. per riuscire ad unire Direzione e temporalità in modo contemporaneo, avremmo bisogno di capire le fluttuazioni temporali.. leggere le onde... Ti inoltri nella gravitazione solo essendo accurato con un super cervellone informatico
un minimo di potenziale come parametro di valutazione dell'accuratezza vale l'iscrizione al canale. Magnifico.
ci vorrebbe un premio Nobel per la tecnologia e uno per la fisica, solo che stiamo ancora attendo per quello della matematica quindi aspetta e spera
Non ci saranno mai perché Nobel non li aveva previsti nel suo testamento
@@MauroMoscati Vero.
L' amante della moglie di Nobel era un matematico... 😉
@@alfaOmega1711 stando ai siti che ho letto prima rispondere, quella sarebbe solamente una leggenda
beh la teoria dell'informazione di fatto collassa fisica e informatica. Restano diverse come discipline (approccio e strumenti). Ma ampliamo il discorso: dalle teorie del caos in poi, possiamo davvero distinguere le materie scientifiche? beh anche quelle non propriamente scientifiche in fondo sono collegate.
Certo poi, come nobel per la fisica stride un po', ma il nobel per l'informatica non c'è, e il deep learning è una innovazione epocale, molto più importante (a livello di conseguenze per l'umanità) della relatività stessa.
apprezzo molto il minor entusiasmo che metti nello spiegar le cose. in questo video sono anche riuscito a capire quello che spieghi. ottimo lavoro, like
Super video
@@federicobellia1562 grazie di cuore 🥺❤️
Grazie Virginia per tutti i tuoi video. Quanto alle persone che ritengono che il nobel di quest'anno non fosse completamente da attribuire a Hopfield e Hinton non hanno ne' ragione ne' torto. La questione è molto complessa. Hopfield ha dato un contributo importantissimo per le reti neurali ricorrenti, Hinton, che tra le altre cose ha un dottorato in Intelligenza artificiale, ha dato un contributo importnte con i modelli neurali multistrato al deep learning. Questa introduzione l 'ho fatta perchè in realtà l'AI come la consociamo oggi la dobbiamo quasi completamente a zio google (modelli transformer e tanto altro) e tra l'altro Hinton ha collaborato con google, ma il nobel a google non si puo conferire o almeno credo, e per esclusione va dato ad alcune persone che hanno influenzato in modo significativo l'ai, e questi due signori l'hanno fatto. Il primo ha gettato le basi con RRN, che serve in poche parole per problemi sequenziali come le traduzioni o modelli si riconoscimento vocale, mentre il secondo è uno dei pionieri dell'ai moderna e le più recenti architetture Trasformer(GPT e company). Per cui boh, direi di si. Ma una cosa è certa, questa è informatica non è fisica
Bella lezione, grazie.
Bel video. incredibile che con una piccolissima percentuale di quello che può fare un cervello siano riusciti a ottenere dei risultati incredibili.
Chiamarla intelligenza artificiale è decisamente ottimista
Nella sua evoluzione sarà una cosa diversa.
ps: ho volutamente omesso di di definire cervello, umano, mi riferivo al cervello del mio gatto
Stra incasinato questo video, secondo me molto meglio quello di random physics.
Anche perché parti dal concetto di neurone che è strettamente biologia ma questo concetto è arrivato molto tempo dopo.
Fatto sta che concettualmente sono stati presi elementi di fisica poi astratti sempre di più in modo da adattarli ad altri contesti, da qui nascono gli algoritmi di ML e DL.
veramente il concetto di neurone artificiale era stato ideato negli anni 40
tra l'altro è pieno di tagli e cuci, è fastidioso sentirla in questo modo. Fossi stato in lei, avrei sinceramente scritto quello che avrei dovuto dire, invece di tagliare e montare migliaia di volte il video
@@TheTrancemaster90 Si ma l'utilizzo effettivo per reti neurali generiche è arrivato più verso gli anni 2000, l'algoritmo di backpropagation le ha resuscitate.
La separazione delle discipline altro non è che una forma di separazione del lavoro dovuta al modo di produzione capitalistico. Tutto è fisica ma tutto è anche chimica, matematica, neurologia, letteratura. Tutte le discipline sono interconnesse e sono la medesima cosa semplicemente noi le separiamo per semplificare l'apprendimento. È sbagliato però considerarle come cose in sé perché poi si finisce con il considerare le persone non come potenziali conoscitori di tutte le discipline (che è in verità un'unica disciplina complessa) ma come conoscitori di al più una disciplina. La verità è però che chi si limita ad una disciplina non sa nulla, eh sì non sa nulla poiché la disciplina e la conoscenza è unica e se non conosci la quasi totalità della conoscenza ma solo una piccola ed irrilevante parte non avrai mai il quadro completo della realtà né tantomeno sarai mai in grado di definirti come e in quanto essere umano. Non a caso oggi si parla delle persone dicendo "quello è un avvocato" o "quello è un ingegnere". Nessuno è umano poiché l'umano è tutte queste cose insieme....e non è assolutamente vero che è troppa roba per conoscerla tutta. È un po' come i numeri, l'infinito dei numeri pari non è assolutamente più piccolo dell'infinito dei numeri interi.
_La separazione delle discipline altro non è che una forma di separazione del lavoro dovuta al modo di produzione capitalistico._
Immagino che solo la tua separazione, tra lavoro "capitalistico" e quello "socialistico", sia reale.
@@edoardo_roncelli perdonami eh ma capisco che tu voglia fare il saccente spavaldo ma magari scrivendo una frase di senso compiuto ha più effetto. Con la tua frase (priva di significato eh!) cosa avresti voluto dire? Che la separazione del lavoro è solo nella mia testa? Beh ma non ti vergogni di dire in pubblico certe sciocchezze? 😂
@@edoardo_roncelli 1) la differenza (sono due cose diverse il socialismo ed il capitalismo ragazzino, non due cose separate) non è una mia definizione ma di secoli e secoli di studi scientifici/ecinomici e filosofici (mica come le chiacchiere da bar dal quale attingi per dare una pseudo forma al tuo pensiero) e 2) prima di commentare gli altri almeno abbi la decenza di comprendere il testo, magari chiedi aiuto a chatGPT per riscriverlo in maniera che possa capirlo anche tu, perché confondere la separazione del lavoro con la pseudo separazione (che ripeto non esiste) fra due sistemi economici di produzione che sono l'uno l'antitesi dell'altro mostra solo che sei un bel po' ignorante e chiacchierone. Ora, con permesso, torno a leggere cose interessanti. Ti prego di tenere per te il resto delle tue stupidaggini 😏
Credo sia normale che le varie materie tendano a fondersi momentaneamente, per permetterci di creare nuove machine e raggiungere nuove conoscenze, cosi da superare i limiti attuali. Una volta impossessati del sapere, torneremo a studiare queste materie nella forma piu "pura" da dove oggi siamo bliccati.
La cosa che piu mi spaventa é il momento in cui le macchine inizieranno a parlarsi e noi nn saremo piu in grado di comprenderle...
La fisica fondamentale è solo in una fase di stagnazione in attesa di un nuovo cambio di paradigma...questa, come altre sono solo applicazioni di ciò che riteniamo aver compreso anche e non solo in ambito fisico
Salve, sono laureato in psicologia ed ero anch'io un po' meravigliato del fatto che la fisica si intromettesse in argomenti come l'intelligenza che sono stati fin da subito oggetto di studio della psicologia. Poi piano piano vedendo con maggiore attenzione nel passato ho incontrato documenti, come ad esempio quello di Oppenheimer sull'Analogia delle scienze, che mi hanno fatto ricredere. Certo è incoraggiante che menti evolute, quali quelle dei fisici sono da considerare, entrino in argomenti relativi alla mente umana che hanno la maggiore complessità possibile in quanto l'oggetto di studio coincide con il soggetto che studia. Vi auguro buon lavoro sperando che la collaborazione porti ad un miglioramento della condizione umana. Saluti
sei bravissima: riesco a comprendere ciò che dici e credo che non sia facile per te sintetizzare senza banalizzare l'argomento. E' una dote non comune
Il problema è che tante cose sono sbagliate o meglio: inesatte e fuori contesto.
Esempio:
Parte dal concetto di neurone (biologia) ma questo lo si applica a reti neurali ad uso generale ma la rete di Hopfield è stata ispirata dai modelli di Ising per sistemi magnetici (fisica).
La rete di Hopfield ha un uso molto più ristretto in quanto adatto a "ricordare" uno schema, se gli arrivano informazioni parziali o caotiche questo algoritmo cerca di tornare allo schema memorizzato il più compatibile possibile con quello in memoria.
L'ho semplificato al massimo possibile ma almeno non ci sono gli errori che ci sono nel video.
Per quanto riguarda strettamente la ricerca,un esperimento che potrebbe aprire ad una nuova fisica,e' il decadimento di un kaone carico,osservato al Cern.e'un decadimento estremamente raro.gli eventi registrati sono superiori del 50%,alle previsioni teoriche.la discrepanza tra le aspettative teoriche e il risultato sperimentale potrebbe essere dovuto a particelle ancora sconosciute.si attendono conferme.ma questo sarebbe una scoperta da vera Fisica.
Da aggiungere che come i neuroni hanno una "conoscenza basica", in AI c'è la rete generativa avversaria (GAN), o un modello trasformativo come DALL-E. Modelli che aiutano a non ripartire da zero, cioè attraverso il Generatore Condizionato a cui viene aggiunta la Funzione di Perdita (loss function) portano il processo ad essere ottimizzato in funzione al risultato parziale o totale.
Oh, ottimo video. Questi sono i contenuti che vogliamo che porti, non le velate lamentele femministe su Instagram
Spiegazione chiara e concisa.
L'unica osservazione è sulla filosofia della natura che non è diventata fisica, ma è un ramo della filosofia autonomo ed oggi ritornato al centro del dibattito accademico, ad esempio relativamente alle proprietà emergenti dei sistemi complessi.
Ottimo video, grazie e complimenti per tua onestà intellettuale.
Nei primi anni ’90 un giornalista osservò che canzoni e vincitori del Festivalbar non erano un gran che, il patron Vittorio Salvetti rispose semplicemente: “questo è quel passa il convento”.
Mi sa tanto che questo concetto, in questi tempi, valga anche per i nobel della fisica. La mia personale sensazione è che la fisica è praticamente “ferma” da oltre cinquant’anni. A parte un distinguo per il nobel delle ceramiche superconduttive, dopo gli anni ’80, si può azzardare un parallelo con la frase ”tutto è spettacolo” e quindi “tutto è fisica”. Io personalmente non sono d’accordo in questi due concetti perché si vanno a snaturare le cose.
Sta diventando tutto così artificiale da perdere di vista la realtà come in questo caso dove la “grande” fisica viene "contaminata".
Ogni epoca della fisica è stata vista come fine, quando in realtà era un inizio.
Molto interessante. Argomento complesso
Esistono diverse aree nel cervello etichettate per essere specializzate in determinati compiti, le aree sensoriali, uditive, visive, somato-sensoriali etc.., ma esistono alcune parti della corteccia chiamate aree associative: perchè non concepire un premio Nobel differenziato dalla fisica in cui la preponderanza è il contributo multidisciplinare, o altrimenti concepire il premio come Informatica avanzata. Io preferirei la prima soluzione, proprio per preservare il potenziale creativo, anche se la componente informatica la farà da padrona nei prossimi anni, a priori non sappiamo quanto "le aree associative multidisciplinari" possano sorprenderci.
Nei primi anni '90 si parlava di reti neurali all'università negli ambienti sperimentalisti, non era il mio campo, ma era estremamente affascinante, ne parlavo con un amico molto preparato informatico, ma non sapeva niente dell'argomento, la specializzazione nelle reti neurali sperimentali al tempo richiedeva conoscenze in fisica, matematica, informatica, psicologia, neuroscienze, neuropsicologia, teoria dei sistemi etc..
Se penso che il Nobel per la letteratura è stato dato a Bob Dylan, fossi un fisico non mi lamenterei.
@@gianlucarizzi4770 e anche a DariO Fo pazzesco
Sono un semplice appassionato di universo, guardo molti video di spiegazioni di tale argomento, non sono cosi intelligente da obbiettare quello che dici, sono nuovo nei tuoi video, ma parli talmente veloce che faccio fatica a comprenderti. non ti sto sminuendo, anzi, solo che parlando cosi in fretta faccio fatica a capirti, problema mio, comunque i tuoi contenuti mi piacciono un botto. da semplice appassionato ho qualche pensiero, ma non potendo metterlo in teoria sono solo parole al vento, non hanno nulla di certo, spero che continuerai a fare video sull'universo, per ampliare la mia conoscenza, grazie
Credo che la scoperta dei modelli di AI per cui è stato dato questo premio nobel siano attinenti all'informatica, e poco alla fisica (sebbene la fisica non sia affatto assente nel processo che ha portato a questa scoperta). In ogni caso, da informatico appassionato di fisica, sono felice per questo premio nobel perchè mette in luce il fatto che l'informatica sia una scienza, quando nell'opinione mainstream è sempre stata considerata afferente all'ambito esclusivamente tecnico/ingegneristico (ogni branca dell'ingegneria si basa su una branca delle scienze di cui rappresenta la controparte, ed infatti l'ingegneria informatica si basa sull'informatica, e le due cose sono ben distinte)
l'assegnazione di un premio cosi importante , non viene dato per simpatie , può essere interpretato come un segno del cambiamento del progresso scientifico , che inevitabilmente è diventato una materia interdisciplinare , una sorta di ritorno all' all'origini dove non vi era una specializzazione della scienza e si era filosofi della natura a tutto tondo , è una dinamica della conoscenza che stiamo vivendo oggi , che porterà a più individui dotati di capacità a divenire depositari di un sapere immenso affiancati da un automa addestrato da loro stessi in grado di fare lo "" scerpa "" per affrontare faticose arrampicate che da soli non avrebbero potuto mai affrontare , penso che un qualsiasi filosofo dell'antichità avrebbe venduto l'anima al diavolo per aver questa tecnologia
Mi vengono le vertigini, alle implicazioni che potrebbe portare questa tecnologia. Mi immagino lo sviluppo nella ricerca, nella medicina, nell'esplorazione spaziale... non ha confini.
si guarda tra poco faremo le macchine volanti
Sì, concordo, rivoluzionerà il nostro mondo...
@@yugiohfanatic1964 ci sono già le hanno fatte in Slovenia
I fisici quando gli serve qualcosa che non c'è la inventano e la costruiscono.
Come successe per InterNet al CERN ...
L'identificazione delle tracce nei rilevatori di particelle è stata una delle prime applicazioni del riconoscimento di immagini con le reti neuronali.
Il modello di Hopfield è un modello di meccanica statistica inquadrabile nell'ambito dei Vetri di Spin risolti da Parisi come ha mostrato Amit in un lavoro di qualche anno dopo.
La scienza si è sempre evoluta, come dicevi la filosofia ha generato la fisica, questa a sua volta spazia dall' infinitamente grande all'infinita mete piccolo e come spesso succede dopo una risposta sorgono altre domande a cui si dovranno dare delle risposte. Virginia sei stupenda.❤❤❤ un bacione grande grande.
sono d'accordo con il tuo punto di vista sulla evoluzione della fisica; grazie per non essere stata una mitragliatrice nell'esposizione, continua così
involuzione ...
Forse sarebbe meglio istituire un nuovo Nobel appositamente per l'informatica (una cosa simile se non sbaglio venne fatta con il Nobel per l'economia)
Parliamoci chiaro: sta roba scala in maniera esponenziale in base alla potenza, è bravissima nei processi creativi, imbattibile nei processi logici e mnemonici, è instancabile, è multitasking, può letteralmente scaricare le proprie capacità acquisite su altre macchine, la capacità di recuperare dati è solo limitata dalla banda a disposizione, non ha conflitti di interesse, non è condizionata dagli ormoni o dall'umore.
La fisica non sparisce.... spariranno i fisici!!
Informatico, formazione filosofica, ma non ho i termini per adeguati per pronunciarmi sul "è fisica, non è fisica".
Però posso dirvi che a parer mi, tra poco, due derive si snoderanno:
0. Conduce verso una raffinata sofisticazione del mondo, un'evoluzione armoniosa e coerente all'attuale che tra 50-100 anni ci porterà all'esplorazione spaziale e ad una versione di panacea.
1. Annuncia una rivoluzione totale, ben oltre l'indignazione per una semplice etichetta o ricerca o ricercatore (con il massimo, e sottolineo massimo, rispetto per la comunità di ricerca).
Ne percorreremo una e una soltanto e la scelta diremo essere stata molto lontana dal nostro arbitrio, perché quel giorno verrà ricordato
Aggiungo, libro Gamma di Aristotele, è un buon momento per riprenderlo (tra l'altro è il libro che enuncia il principio di non-contraddizione).
Ps. mi piace fare il melodrammatico :P
Grazie per l'ottimo riassunto Virginia!
è assurdo che non esista il premio Nobel per l'informatica
Esiste il premio Touring. Ai tempi l'informatica non esisteva. Assurdo però che non esista il premio Nobel per la Matematica (considerata erroneamente troppo teorica ed inutile allo sviluppo umano dal signor Nobel) ma hanno creato la medaglia Fields
@@AndreaNobili84 sentii che la matematica fu esclusa perchè la moglie di Nobel lo tradiva con un matematico.
Non lo biasimo o.o
Il "Field Award" è nato per compensare questa lacuna
Una volta gli informatici erano fisici, ora sono i fisici ad essere informatici! Ahahahaha si scherza 😂
È inevitabile che la fisica (e la scienza in generale) si debba avvalere degli strumenti informatici, è così fin da quando sono stati sviluppati i primi algoritmi per il calcolo numerico. Semmai oggi si tende a indirizzare la ricerca verso lo sviluppo di strumenti numerici sempre più avanzati e si fa affidamento sui grandi database, dati in pasto agli algoritmi di machine learning per estrapolare dei pattern, quindi in un certo senso si sta demandando il compito di fare ricerca ai computer. Bisognerebbe educare i giovani scienziati anche a padroneggiare i concetti fondamentali della fisica e gli strumenti della matematica, perché possiedano una intuizione fisica di quello che stanno facendo e siano in grado di interpretare i risultati. Scusa per il commento un po' lungo, complimenti per il video.
❤❤❤
La fisica potrà anche essere morta, ma non smetteremo mai di contare sull'educazione fisica.
Questa vivrà per sempre.
Mi sembra che In questo minestrone vengono utilizzate scoperte della fisica, della matematica e delle biotecnologie in generale, senza queste scienze l'informatica non andrebbe da nessuna parte, io non mi preoccuperei se tutto questo sia merito di qualche tipologia di scienza in generale, diciamo che gli informatici hanno sfruttato tutte queste scoperte a beneficio fino ad sono oggi.
vero, verissimo, sto volando proprio in questo momento
Ho capito, davvero ho capito. Grazie.
và e spargi il verbo, fratello.
Può essere una strada... se le scoperte nelle scienze fisiche languono, si premia un settore che, attraverso lo sviluppo di strumenti avanzati come le IA, potrebbe aiutare a risolvere problemi che attualmente la ricerca nel campo della fisica fa fatica a risolvere. Anche se a questo punto si potrebbero premiare i ricercatori di intelligenza artificiale in ogni campo, incluso magari anche quello della pace... :)
Credo sia il video con il numero maggiore di clip assemblate in 13 minuti che io abbia mai visto
A parte il gossip del "Se è ancora fisica o altro", ben vengano i passi in avanti delle categorie scientifiche.. A mio parere abbiamo bisogno di altre materie che includano nei loro studi di ricerca sia materie puramente scientifiche che umanistiche. Perché per avere un senso coerente del "dove stiamo andando" è necessario che qualcuno salga su un'altura e tenga conto dell'intero, altrimenti si restia ognuno nel proprio sentiero ignorando la destinazione collettiva.
Come dici ci sono limiti fisici nella tecnologia che non ci permettono di indagare ulteriormente gli attuali limiti della fisica. Ma le nuove macchine intelligenti ci permetteranno di prevedere e dedurre tali cose attraverso le simulazioni.
Volevo chiedere, ma nell'università di fisica quali libri si usano per studiare la fisica delle particelle elementari?
Cara Virginia, oggi è la Giornata Mondiale della Fanciulla, per cui felicitazioni! Vuoi sapere come fa un computer a imitare il pensiero umano? Nita Farahany te lo spiega in maniera molto chiara di che si tratta. Ma se non te lo fanno esperire è difficile che tu ci creda davvero. Poiché però hanno metodi un po' brutali, spero che tu rimanga scettica, per il tuo bene. Ciao, Fanciulla!
Io aspetto il giorno in cui daranno tutti i Nobel direttamente all’intelligenza artificiale perché se andiamo avanti così ci ridurremo ad avere “scienziati” che sottoporranno le loro ipotesi all’intelligenza artificiale e poi sarà lei a fare i calcoli, le simulazioni e a scrivere gli articoli per le riviste.
L’altro giorno ho dato in pasto un mio manoscritto ad un paio di IA ed ho chiesto loro di analizzarne il contenuto, poi ho chiesto di tracciare un profilo psicologico del protagonista e di provare a buttare giù una relazione per un professionista sulle condizioni del soggetto. Ha fatto tutto nel giro di un paio di minuti. Poi gli ho chiesto di buttare giù un articolo per una rivista di settore e lo ha fatto in 30 secondi.
Ora sto creando un’ambientazione per giochi di ruolo con l’aiuto dell’ia ed in una manciata di ore ho fatto il lavoro che avrebbe richiesto settimane.
Siamo solo all’inizio…
@@GG-td5gt cambierebbero veramente ma in peggio. Ho testato le due intelligenze artificiali, vero, ma non sono né uno psicologo né uno psichiatra ed ai miei occhi da profano ciò che hanno prodotto è corretto ma non è detto che lo sia (di sicuro è verosimile).
Il grosso problema dell’ia è che rischiamo di fidarci troppo di loro e di prendere per oro colato ciò che producono. Per carità, se si tratta di aiutare a scrivere un’ambientazione per un gioco di ruolo la verosimiglianza è più che accettabile ma in altri contesti no.
Ti faccio un esempio banale: questa estate a Malpensa un aereo passeggeri ha avuto un incidente (in fase di decollo ha strisciato la coda sulla pista creando un solco lungo oltre 600m e profondo fino a 6cm); in cabina c’erano 3 piloti e nessuno si è accorto che il computer di bordo aveva dato la velocità per il decollo 30 nodi più bassa di quello che avrebbe dovuto essere, questo perché si sono fidati del computer di bordo ed hanno operato meccanicamente. Chiaramente alla base di tutto c’è stato un errore umano (avevano inserito dei parametri errati relativamente al peso del velivolo). Fortunatamente non ci sono stati feriti ma sarebbe potuta andare molto peggio. Se uno solo dei 3 avesse guardato con attenzione i valori forniti dal computer si sarebbe accorto che qualcosa non tornava ma la fiducia che abbiamo nelle macchine è tale che ormai non dubitiamo più di ciò che ci dicono.
Immagina che per qualche motivo l’intelligenza artificiale si “convinca” che 1+1 fa 10 anziché 2, se tu non hai studiato e non hai le competenze per comprendere che c’è un errore (1+1 fa 10 in binario), allora anche tu apprenderai che 1+1=10 ed immagina se l’ia in questione ti permettesse di imparare senza studiare.
Io non ci credo. L'intelligenza artificiale non possiede le capacità del nostro cervello. E' un discorso complicato che tira in ballo anche Godel e il suo famoso teorema di incompletezza, il nostro cervello non funziona in modo algoritmico come fa l'intelligenza artificiale, quindi il nostro cervello e' capace di cose straordinarie che la AI non potrà mai fare. E infatti non ho ancora visto una intelligenza artificiale fare qualche scoperta matematica o comporre una musica che sia minimamente paragonabile a quella dei Guns and Roses o dei Rolling Stones.
Secondo me il lavoro dei futuri ricercatori sarà proprio questo: sottoporre le ipotesi all'IA e validare poi le conclusioni, a detrimento delle capacità analitiche cui finora eravamo abituati. Forse la ricerca diventerà una sorta di lotteria, vincerà il fortunato che farà più tentativi da sottoporre all'IA.
@@paologalliani4172Potrebbe anche essere solo questione di tempo. Già adesso il machine learning non funziona esattamente "in modo algoritmico", direi piuttosto in modo "inferenziale", che per adesso è quanto più si avvicina ai processi di analisi e apprendimento umani. Ma dubito che passerà molto tempo fino a quando anche questi modelli verranno superati da reti capaci di generalizzare senza supervisione. Per adesso, neanche capiamo esattamente il funzionamento di queste macchine, manca quella che LeCun chiamò anni fa "la termodinamica dell'apprendimento". Se avessimo una teoria scientifica di queste tecniche potremmo renderle molto più efficienti e prevedibili, proprio come avvenne con la termodinamica nella progettazione dei motori durante la rivoluzione industriale.
@@paologalliani4172 al momento l’ia non ha le capacità del nostro cervello ma siamo solo agli inizi. 20 anni fa non c’erano gli smartphone, le auto a guida autonoma e la tv era analogica, 40 anni fa le auto erano solo a benzina, i cellulari erano fantascienza per la maggior parte delle persone e li avevano solamente i manager più eccentrici in auto mentre i personal computer li avevano solamente gli impiegati in azienda e ci facevano ben poco. Nessuno può sapere cosa ci sarà tra 20 anni.
In che senso “il nostro cervello non funziona in modo algoritmico”? Chiedo perché prima di rispondere in merito vorrei essere sicuro di aver capito cosa intendi.
Come ti dicevo, l’ia è solo all’inizio e per il momento risponde solamente a domande precise, tra qualche anno vedrai che comporrà le hit, del resto la musica non è che un linguaggio e la bellezza della musica può essere codificata.
Tra qualche anno le IA saranno in grado di produrre nuovi modelli di IA senza l’intervento umano e questo non sai a cosa potrà portare; non lo sai per una ragione molto semplice: l’ia (in senso lato) dispone di una base di dati molto più vasta di quella che può avere un essere umano quindi può teorizzare cose che un umano non può teorizzare perché non ha la stessa conoscenza. Ti faccio un esempio che viviamo tutti ogni giorno, il GPS: tu fai una strada per andare da A a B perché è quella che sai, perché è quella che ti ha detto un amico o perché è quella che sulla carta dovrebbe essere la più veloce, poi accendi il GPS e ti dice di fare una strada completamente diversa. Questo succede perché lui non solo conosce la rete stradale meglio di te e del tuo amico messi insieme ma ha anche informazioni in tempo reale su cantieri, incidenti, rallentamenti, ztl, …che voi non avete.
Fino a un paio di anni fa se programmavi ed incappavi in un bug magari ci perdevi delle ore per risolverlo, ora dai il codice in pasto ad una IA e gli chiedi di trovare l’errore e lei te lo corregge nel giro di una frazione di secondo. Questo significa che anche l’evoluzione tecnologica e scientifica subirà una accelerazione, non fosse altro che gli strumenti informatici necessari saranno disponibili più velocemente (se prima ti servivano x programmatori ed y mesi per scrivere un certo programma, più avanti andremo più questi valori diminuiranno).
non c'è nessuna AI come hai ben detto per il riconoscimento di immagini ci sono formule matematiche che usano una mole di dati grandissima
Cara QG, dipende dall'orizzonte di senso dell'attuale periodo storico. Quando ero adolescente negli anni '70 divoravo romanzi di fantascienza che descrivevano soprattutto di conquiste spaziali ed erano pieni di "sense of wonder"..
. Da quando W. Gibson scrisse "Monna Lisa Cyberpunk" (1988) la "vecchia" fantascienza ha iniziato a morire e oggi...è morta. Dallo spazio ci siamo ridotti al cyberspazio e se i fisici non si spicciano a trovare una "teoria del tutto" saremo sempre più schiacciati a terra a baloccarci con l'IA ... che forse promuoverà l' IU (idiozia umana). Ciao, sei grande!
...o magari aiuterà i fisici teorici a trovare finalmente la teoria del tutto. L ' AI è uno strumento, ricordiamolo sempre.
@@giuseppescalia1256 ma certo, sono d'accordo. È uno strumento come una spada, dipende dalla mano che la brandisce (cit.)...
@@leopoldoarmellini1249 tipo " ....sta mano po' esse ferro o piuma, oggi è stata piuma" cit. Mario Brega dal film "un sacco bello".
@@giuseppescalia1256 🤣🤣🤣🤣
La fisica non è morta, è in attesa che troviamo i strumenti giusti per capirla a fondo
Mi pare evidente che sia necessario introdurre nuovi premi per i rami di ricerca più recenti. 🤔
Secondo il mio piccolo parere la fisica è qualcosa che non può andare in crisi.
La fisica come la matematica hanno il compito di decifrare le leggi che compongono la realtà, rappresentano quindi il senso stesso di ciò che noi intendiamo come il progresso tecnologico e scientifico, percio l'informatica che è il prodotto di tali scienze non può considerarsi come loro antagonista, escludendo la loro utilità, ma semmai essa diverrà un potenziamento delle stesse. Quindi la domanda piu giusta da porsi e se l' informatica possa sostituire l' uomo nella ricerca del progresso.
Hawking aveva scritto un libro una trentina di anni fa, si intitolava "Fine in vista per la Fisica Teorica ?"
Quindi l'IA è importante perché permette alle aziende di implementare i sistemi di profilazione utente?😢
si può vedere anche in un altro modo , magari l'intelligenza è un fenomeno naturale proprio come i fenomeni fisici (come le eruzioni solari o le reazioni chimiche , ci sono cause precise...) e per progredire ( nel caso dell'int artificiale ) c'è la necessita di percorrere questo campo dal punto di vista fisico , l'intelligenza è un concetto veramente complesso e ad oggi la psicologia non ha ancora dato risposte soddisfacenti su che cosa sia realmente anche se a livello concettuale si può intuire, forse è arrivato il momento per la fisica di studiare questo fenomeno come fenomeno fisico
ps : comunque anche io penso che non dovesse essere un p nobel per la fisica ma la fisica tirera avanti lo stesso è solo un cambiamento di priorità momentaneo
Come dice il sommo anche la fisica è nel cambio di paradigma nell'infosfera globale!
Azzzz!
Sembri sveglia e intelligente (non sempre sinonimi). Vedi se è il caso (convenienza) a spiegare alla gente la differenza tra logica simbolica e questo strombazzo delle llm/machine-learning & reti neurali(veramente spesso non necessarie, ma loro le strombazzano perché così suona molto avanzato). Piano con la matematica perché l'iter dello sviluppo delle reti neurali è di tipo try-and-retry-logy, cioè cioè provavano e riprovavano, quasi alla cieca, finché non l'hanno azzeccata. Chi ha tempo e voglia può cercare info sul come sono arrivati per esempio al riconoscimento delle immagini - per puro caso e fortuna, a detta degli stessi interessati che oggi posano da finti tonti preoccupati per il futuro del mondo che sarebbe minacciato dal loro strombazzo - ovviamente si tratta di una tecnica di marketing ricorrendo a finta pubblicità invitando alla prudenza onde attribuire valore al proprio prodotto.
Sono d’accordo sul fatto che la comunicazione sia gonfiata, ma declassare questo mezzo solo per il meccanismo che ha dietro non mi sembra giusto. Le AI sono costruite per funzionare nel modo che hai definito (anche se ne esistono diversi tipi per diversi scopi che operano in maniera differente, es. le AI specializzate), che si conclude con l’ottenimento di risultati per puro caso, ma ciò non significa che quello che hanno fatto sia tutta fortuna o frutto del caso.
@@riccardoantonelli4832 «Le AI sono costruite per funzionare nel modo che hai definito (anche se ne esistono diversi tipi per diversi scopi che operano in maniera differente, es. le AI specializzate), che si conclude con l’ottenimento di risultati per puro caso, ma ciò non significa che quello che hanno fatto sia tutta fortuna o frutto del caso.»
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Non c'è, e non ci può essere, alcun tipo di intelligenza dietro lo strombazzo gpt / llm / machine learning. È solo statistica.
Prima di tutto bisogna chiedersi che cosa hanno fatto / ottenuto. Dopodiché bisogna essere consapevoli che si tratta di un procedimento del prova e riprova. La mia idea è che magari c'erano arrivati prima in Cina, ma non essendo di indole strombazzara l'hanno cestinato. D'altronde alla google erano più avanti, ma avevano lasciato perdere perché avevano capito che non c'era, e che non ci poteva essere, alcun tipo di intelligenza, e perché le risposte erano troppo sgangherate. Questi altri se ne sono fregati, se ne sono andati, hanno sprecato molti soldoni, i conti non tornavano, così si sono buttati sullo strombazzo per recuperare un po' di soldini, il tutto accompagnato da immonda pubblicità subdola e occulta dello attribuire valore attraverso proiezione di possibile pericolo. Poi ci sono altre ragioni sulle quali non me la sento di pronunciarmi. Per capire bisognerebbe sapere da chi e perché viene promossa questa bolla. I premi si danno per risultati già ottenuti o perlomeno certi nell'avvenire. Un premio a risultati futuri ed eventuali ... Lasciamo perdere, va...
Il titolo della tipa è bello, ma di mezzo non c'è soltanto la fisica, di mezzo ci siamo tutti noi oramai con questo andazzo ...
@@voltydequa845 capisco la paura per questi nuovi strumenti, ma come ti ho detto non esistono solo gli llm. Questi ultimi hanno fatto il botto perché siamo riusciti a dargli in pasto una grandissima quantità di dati che li ha in qualche modo dopati dandogli una precisione di gran lunga superiore di quanto si sia riusciti a fare fino a qualche hanno fa. Se vuoi approfondire questo aspetto ti consiglio l’intervista di Andrea Muzii al prof. Nello Cristianini e se vuoi approfondire gpt dai un occhio ad enkk.
Essendo la fisica una materia di tipo scientifico, il metodo di verifica per confutare la scoperta, dovrebbe essere appunto scientifico! Quindi a parte il mezzo usato, ovvero l'intelligenza artificiale, il merito è giusto sia stato assegnato a loro.
Non nascondo la mia perplessità su questo premio, essendo informatico da più di trent’anni ormai. Sono stato sempre convinto che l’informatica sia la disciplina nata per aiutare a risolvere più velocemente problemi in campo fisico, matematico, logico, finanziario e medico.
Io ho 78 anni e ti garantisco che si stava meglio prima. Il mondo di adesso e quello che verrà fa paura.
Sergio
@@silviaazzali7567 in cosa fa paura?
L' ultimo Nobel dove il merito veniva premiato èra quello della fisica, per questo negli ultimi èra l unico settore del Nobel che mi interessava
Il riconoscimento dei volti non sarà mai perfetto ci sono persone pressoché identiche pur arrivando da due lati del mondo.
A me non sembra proprio che ci sia nessuna crisi della fisica o simili. Semplicemente si è dato un premio Nobel, come ogni tanto accade, con criteri che poco hanno a che fare con la logica, presumibilmente per motivi economico-politici, oppure anche per supplire all'assenza di un premio Nobel per l'informatica, che non esisteva quando fu istituito il premio, ma che ora è diventata protagonista del mondo scientifico. Di certo l'IA è la più eclatante novità di questi anni (anche se esiste da tempo, solo ora sta dando frutti veramente notevoli), ma non si vede comunque la necessità di enfatizzarla ulteriormente dando un Nobel per la fisica per qualcosa che con la fisica c'entra assai poco.
potresti fare un video dove parli delle ricerche principali in cui la fisica e bloccata e i modi in cui sarebbe possibile (se esistono) per andare a sbloccarla e procedere con la ricerca
L'informatica sarà sempre più presente, ma la famosa fine della fisica teorica è ancora lontana, sulla falsariga della previsione di Hawking.
Bel video!
Dalla filosofia alla fisica all'informatica (AI)
Pensiero puro
Pensiero + matematica
Pensiero + matematica + informatica
3 cervelli è meglio di uno!
E per chiudere in bellezza si torna alla filosofia
Non sta finendo la fisica
Ma stanno finendo i fisici che è diverso
Sono d’accordo, questa non è fisica bensì informatica, studio entrambe e onestamente credo sia stato un assegnamento sbagliato
La fisica non credo finirà mai, semplicemente ad oggi è talmente tanto difficile andare avanti che si trovano queste vie esterne
Ma prima o poi arriverà qualcuno a ribaltare tutto
Come sempre
3:15 Neuroscienze non neuroscienza. Questa disciplina che studia scientificamente il sistema nervoso è basata su scienze multidisciplinari e non è intesa come una singola materia.
Sei la più forte
La tua fisica è sempre splendida 😂
Bah in realtà l'intelligenza artificiale abbraccia diverse discipline tra cui la fisica, oltre ovviamente a l'informatica e la psicologia . Adesso resta da vedere in che percentuale la fisica ha influito nel processo di creazione della I.A. ovviamente se è stata considerata preponderante la cosa potrebbe in qualche maniera giustificare il premio.
strutture ad energia minima...quando capiremo che le proteine si formano su questa base e non sulla casualità probabilistica
Lo si dimostrerà negli anni 50 (di questo secolo) un bel problema assegnare il Nobel: chimica fisica o medicina? 🙂
Perdonami ma chi critica questo premio nobel, o solo ne mette in dubbio l'attinenza con la fisica, non ha capito nulla della ricerca che è stata premiata o ha idee molto strane su cosa sia la.
Partiamo dicendo che sono decenni (decenni, non qualche anno) che nei dipartimenti di fisica di tutto il mondo c'è chi fa ricerca in reti neurali e che esistono corsi di questa materia segubiili già durante il corso di laurea, non solo se ti specializzi dopo in questo campo.
Inoltre le persone non sono state premiate, come hai detto tu, per aver elaborato dei modelli di deep learning, ma per aver elaborato dei modelli di reti neurali, laddove le reti neurali sono dei sistemi dinamici che sono stati ideati, sviluppato e analizzati come modello per il comportamento emergente del cervello umano. Questa è assolutamente fisica, la fisica si occupa di costruire teorie che descrivano il comportamento dei sistemi naturali a partire da poche assunzioni di base più semplici possibili. La fisica non è solo lo studio delle particelle elementari!
Questo video è un pessimo servizio alla divulgazione e del resto basta leggere il tono della maggioranza dei commenti per rendersi conto del pubblico a cui è rivolto questo canale...
Si infatti non esiste più perchè non viene premiato il merito ma viene assegnato il premio per favorire gli interessi delle industrie e delle multinazionali!!
La fisica non è morta. Come hai spiegato nel video è arrivata ad un punto per il quale i mezzi tecnologici, oggi disponibili, non le consentono di avanzare ulteriormente. Pertanto, per me, è l'esatto contrario. La fisica è in stan-by in attesa che altre tecnologie, come appunto la IA, evolvano al punto di essere utili ai suoi scopi.
Almeno questo è quanto direbbe Sheldon 🙂
… la fisica non esiste più.. da profano ho pensato la stessa cosa.. ma non mi sono espresso essendo privo di titolo di studio… è proprio vero che il nobel non si nega a nessuno
Puoi sempre esprimerti facendo le dovute premesse
@@synth-k7 .. il Nobel non si nega a nessuno.. è una “massima” della geopolitica.. riguardante esclusivamente il nobel x la pace.. comunque non facciamo l’errore di considerare il Nobel un premio universale.. è riconosciuto solo in occidente.. la stragrande maggioranza degli abitanti nel mondo.. lo ignora.. e giustamente dal loro punto di vista.. non esistono temi universali.. e di conseguenza neanche riconoscimenti universali
… il Nobel non si nega a nessuno … è una “massima della geopolitica” .. riguardante esclusivamente il Nobel x la pace… comunque non facciamo l’errore di considerare il Nobel un premio universale… è considerato solo in occidente.. la stragrande maggioranza degli abitanti del pianeta..lo ignora.. e giustamente dal suo punto di vista.. non esistono temi universali.. e di conseguenza neanche riconoscimenti universali..
@@synth-k7 .. il Nobel non si nega a nessuno.. è una “massima” della geopolitica.. riguardante il Nobel x la pace.. puoi sempre acquisire una minima documentazione prima di esprimerti
Sei molto bella ❤❤❤
Ma perché l'ipotesi che è stato un ripiego perché, non esistendo un nobel per l'informatica ma essendo l'IA un' "invenzione" così dirompente hanno sistemato la cosa in questo modo?
Vedi se unificano le 4 forze o ci capiscono qualcosa delle "cose" oscure se il nobel per la fisica non torna a fare il suo mestiere 😂 !
Il lavoro di Hopefield è fisica. Assolutamente fisica. Niente altro che fisica. Nobel strameritato.
Gli informatici hanno vinto anche il premio nobel per il pugilato
Non ci vedo nulla di male in questo Nobel perché alla base c'è la meccanica statistica.
Non è la fisica che sia finita, è il premio Nobel che si è corrotto da tempo (vedi quello per la pace).