Come avere una "nascita positiva"?
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- เผยแพร่เมื่อ 3 ก.ค. 2024
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Che cosa rende una nascita positiva? Potresti pensare che per avere una nascita positiva l'unica opzione è il parto in casa, nella foresta o con i delfini. Tuttavia, avere una nascita positiva è ben altro! Una nascita positiva non corrisponde necessariamente nemmeno ad un parto vaginale, ma piuttosto ad una nascita dove tu e la tua famiglia vi sentiate supportati e considerati. Scopri come avere una nascita positiva in questo video!
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Brava, umana, chiara, professionale. Bellissimo averti scoperta! ❤ grazie per la divulgazione che fai
Sempre sul pezzo😊
Ciao Ilenia, mancano pochi giorni alla mia dpp, e ci tenevo a ringraziarti di cuore per tutti i contenuti che offri gratuitamente.
Sei stata a dir poco essenziale in questi nove mesi, ho visto tutti i tuoi video e passato diverse serate con mio marito a condividere con lui i più importanti. Ci siamo allenati insieme a "respirare", abbiamo sognato insieme questo momento che è sempre più vicino. Abbiamo scelto la struttura più adeguata ai nostri desideri. E ovviamente ora non so come andrà... So solo che sono pronta ♥️ la mia mente è pronta, so che non sarà facile, ma il risultato mi ripagherà di tutto, non vedo l'ora di condividere quella che sarà la mia esperienza. Ma in ogni caso ancora grazie, perché se ad oggi sono tranquilla e consapevole in larga parte é per te ♥️. Un abbraccio da noi e la piccola Clara che presto sarà tra le nostre braccia 🎀.
Ciao Rita, grazie mille e buona nascita!❤️
E quindi come è andata? Come stai?
@@fryray8934 purtroppo ancora nulla, ho il termine domani, ma sembra voglia fare la preziosa 🥰
@@RitaCaliandro e quindi com'è andata? Spero bene... Io tra due settimane ho la data....
Scusatemi ho letto solo ora ora, grazie anche ai consigli di Ilenia ho vissuto un'esperienza meravigliosa, ho appena pubblicato il racconto del mio parto, se vi interessa vi invito a guardarlo 🥰 mi sono tanto emozionata a rivivere tutto 🩷
Ciao ilenia, io vivo in uk e avrei tanto voluto tu vivessi vicino Leicester,avrei sicuramente fatto affidamento su di te durante il pre , post parto e soprattutto il durante😂🥺❤️ ancora grazie per i tuoi contenuti!
Ho avuto un'esperienza pessima purtroppo... dopo 20 ore di travaglio e 3 ore di spinte il bambino non voleva uscire, era bello grande e io sono molto minuta. Il cesareo non si poteva fare perchè c'era poco personale medico ed erano tutti impegnati in varie urgenze... me l'hanno tirato fuori con ventosa ed episiotomia, provocandomi una lacerazione di 4 grado. In ospedale mi dicevano che non avrei neanche dovuto alzarmi per giorni ma mi facevano andare avanti e indietro per i corridoi, ogni 3 ore, a prendere il latte per il piccolo, che non mi sono sentita di allattare, anche perchè non si riusciva ad attaccare bene e nessuno mi ha spiegato come fare, se non subito dopo il parto, per 10 minuti, quando ero talmente esausta che neanche capivo dove mi trovavo! Alla fine la ferita è guarita bene, solo che soffro spesso di incontinenza ( e no, non per la pipì... ) a 10 mesi dal parto. Questa cosa mi angoscia parecchio e mi fa vergognare un sacco😭.
Mi dispiace molto😢
Stai facendo un percorso di riabilitazione del pavimento pelvico? Puoi iniziare anche a 10 mesi dal parto non è mai troppo tardi!
@@IleniaMazzoli sono sincera... per mancanza di tempo e di voglia ho trascurato tanto la cosa, ma dubito anche che possa funzionare davvero. Tu dici che invece ho qualche possibilità di risolvere il problema? Grazie per la risposta e per tutti i video utilissimi che fai sempre❤️
@@lady_marmiok8404 assolutamente si! Cerca un* professionista espert* che si occupa di riabilitazione nel postparto dopo una lacerazione come la tua, la situazione migliora di molto!
Ciao Ilenia! Io sono in gravidanza (alla 24ima settimana), e mi sto informando tanto sull'evento che sarà... Essendo per me il primo figlio 🤩 sto divorando i tuoi video, e mi stai aiutando davvero tanto per essere più tranquilla e consapevole del tutto. Il mio desiderio è quello di poter avere un parto in acqua, se sarà possibile.. Sperando di farcela a livello di dolore..cosa che non saprò finché non accadrà! Io abito in provincia di Bergamo, in Lombardia e ho scelto una struttura che appunto preveda questo tipo di parto.
Ti ringrazio tanto 😘 buon proseguimento!
Buona fortuna!😍
Di solito non commento prima di aver finito il video, ma volevo portare la mia testimonianza dopo aver sentito la prima frase "un bambino sano e un parto sano è il minimo"
All'ultima visita ostetrica ho avuto modo di discutere di qualcosa di simile con una delle ostetriche che sosteneva che le donne oggigiorno arrivano al parto sapendo troppo e aspettandosi troppo, di conseguenza si lamentano troppo. Lei, ha aggiunto, ha avuto un parto difficile finito in cesareo d'urgenza in anestesia generale e ha visto la bambina dopo 2 giorni, ma "la bambina stava bene quindi è andato tutto bene".
La sua collega concordava con lei dicendo che noi donne che non abbiamo a che fare coi parti tutti i giorni siamo troppo sensibili sull'argomento.
Ho sorriso, annuito, me ne sono andata e ho deciso di cambiare ospedale.
Aggiungo che in un'altra occasione ho scoperto che in quell'ospedale non sono grandi fan dell'epidurale, hanno cercato di dissuadermi quando ho chiesto se fosse disponibile (lo è, 24h su 24, ma l'ostetrica, un'altra rispetto a quelle di cui ho parlato prima, ha fatto capire di essere contraria). Mi sono anche informata per avere la degenza privata per avere marito 24/7 con me e farlo abituare ad avere a che fare col bambino sa subito e ha commentato "finalmente una che non vuole chiamare di continuo mandare il figlio alla nursery"
Speravo fosse una mosca rara. Una convinzione da ostetrica anziana. Invece pare siano tutte così lì
Hai fatto bene a cambiare struttura…
Ho partorito 1 ottobre eee purtroppo non ho avuto aiuto e sostegno.. dopo aver chiesto l'epidurale purtroppo i battiti del bambino calavano e allora ho subito un cesareo di urgenza..
Per fortuna il bambino sta bene.
Dopo avermi portato in camera mi hanno messo lì il bambino per attaccarlo (giustamente) e non si è più visto nessuno.. non riuscivo a muovermi per via della spinale ero distrutta fisicamente e anche mentalmente.. piangeva tantissimo e non riuscivo a calmarlo..ne metterlo in culla nulla insomma.. si è degnata dopo ore di venire a controllare..
Va beh..
Non sono stata aiutata nemmeno a lavarmi il giorno dopo e quelli successivi e tantomeno a farmi vedere o spiegare come lavare il bambino.. così ho deciso di non volere allattare perché ero veramente nervosa, triste, stanca e incapace perché è il primo figlio.. ovviamente anche lì sono stata giudicata.. presa in giro perché "il bambino cresce solo perché dai il biberon".
Ho deciso di andarmene dopo 3 giorni di inferno.. e purtroppo per due settimane sono stata male e piangevo per tutto.
Tutto ciò per dire che il sostegno in ospedale è fondamentale! Soprattutto ora in periodo covid dove nemmeno il compagno può starci vicino quanto dovrebbe.
come dicevo nel mio commento sopra, episodi come il tuo mi fanno venire voglia di partorire sotto un ponte o in una caverna, dove sicuramente troverei più umanità che in ospedale. Mi dispiace tanto per quello che ti è successo e ti sono vicina, spero che la gioia di avere il tuo piccolo abbia lenito il ricordo terribile del parto.
Mi spiace Lisa😢
Ciao Ilenia, grazie. Purtroppo la maggior parte delle volte l'ospedale è uno solo e raccoglie tutte le gestanti della provincia, non c'è scelta. E sì, avere la neonatologia è fondamentale. Non ci sono alternative, è già tanto avere fortuna e non capitare a dover subire il personale sotto organico. Ostetrica privata? Io non abito nell'ultima provincia d'Italia, la struttura è decente e tra il personale ho anche qualche conoscenza. Ma mi è stato detto che le priorità sono sempre altre col personale ridotto e che cambiare un pannolino o prendere/posare il neonato post cesareo non è una loro priorità, anche se mi attaccassi al campanello. Non c'è scelta nel non allattare, non c'è scelta in nulla, la frase mantra è "a casa farete come volete". Sto parlando di post cesareo senza ricevere acqua, di cibo dato al giorno 3, di flebo che si riempiono di sangue "perché non tengo il braccio abbastanza steso" e così via.... La prima volta è stato prematuro e ho sempre ritenuto una fortuna dover affrontare il dolore dell'operazione senza un (e non dico "il") neonato accanto. Suona orribile vero? Ma antidolorifici non ne ho visti.. né mi sono stati consigliati staccata poi la flebo (di chissà che cosa). Era la prima volta e non avevo mai chiesto dettagli su esperienze di cesareo. So solo che lo ritenevo un'altra fortuna visto che in quell'ospedale non era prevista l'epidurale (al corso preparto rispondevano che "così fate più in fretta" per poi scoprire che è per carenza di anestesisti). Tra massimo quattro settimane affronto il secondo cesareo, ho una borsa che sembra un kit di sopravvivenza ad un campo avventura estrema e so che l'obiettivo sarà andarmene il prima possibile. E dai racconti che ho sentito non posso nemmeno dire che stare senza acqua e cibo fosse violenza ostetrica...ma una prassi. Della serie.... c'è di peggio.
Grazie per i tuoi video!!
Ciao Chiara, grazie per il tuo commento! Mi dispiace tantissimo che hai avuto questa esperienza la volta scorza. Spero tanto che con questo secondo cesareo le cose vadano un po' meglio (non perché abbia fiducia nella struttura che sia cambiata, ma perché sei più consapevole tu).
Posso permettermi di dire alcune cose tratte da quello che mi scrivi? Non prenderla male, non sono riferite a te in particolare, ma voglio far capire a chi legge che non va bene che in un ospedale succedano le cose che descrivi e che ci sono luoghi in cui questo non avviene. Bisogna cambiare provincia per trovarli? Capisco non sia una scelta facile (immagino alche il tuo caso con un altro figlio/figlia a casa), ma a mali estremi/estremi rimedi.
Non è etico, ne professionale, ne basato su alcuna linea guida:
- non dare antidolorifici dopo l'operazione
- non far bere ne mangiare
- non aiutare con le cure del neonato (magari proibendo anche di avere qualcuno vicino per aiutare le mamme dopo il parto)
- non avere epidurale a disposizione (però per fare le spinali per il cesareo gli anestesisti ci sono?)
- sentire di dover scappare il prima possibile perché si è più sicuri fuori dalla struttura che dentro
- non dare scelte per come nutrire il PROPRIO bambino
- potrei andare avanti
Queste cose mi fanno veramente tanta tanta rabbia....😡
Io sinceramente non sono terrorizzata dal parto in sé, né dal dolore che proverò, ma da come sarò trattata dal personale medico. Ho sentito troppe storie dell'orrore nel corso degli anni da amiche e parenti. Epidurale negata, donne abbandonate in sala travaglio con il bisogno di spingere e nessuno che venisse a controllare, manovre di kristeller ed episiotomie senza consenso, costrizione a stare in posizione ginecologica per partorire con aggressioni verbali e fisiche, prese in giro varie da ostetriche e infermiere, stanze da 5 o 6 con donne che gridano a ogni ora del giorno e della notte impedendoti di riposare... Addirittura una mia ex collega ha avuto un ictus fetale e nessuno se n'è accorto nonostante il cuore della bambina segnalasse delle forti aritmie nei due giorni in cui lei è stata ricoverata prima del parto... e la bambina (ormai treenne) porta ancora i segni di questa terribile negligenza e probabilmente li porterà per tutta la vita. Mi fermo qui!
Abitassi vicino a un ospedale partorirei in casa, ma purtroppo sono a mezz'ora di strada e in caso di emergenza sarei troppo lontana... non me la sento. Spero solo che a marzo 2023, quando partorirò, le regole covid non saranno più così rigide e qualcuno potrà stare in stanza con me durante il travaglio, perché io sono terrorizzata all'idea di essere nelle mani di certa gente che non è idonea nemmeno a fare il macellaio, figuriamoci far nascere bambini e prendersi cura di una neomamma.
Lavander hai scritto quello che avrei scritto io riguardo il trattamento negli ospedali da parte del personale, non sarai mica pugliese?
@@margherita5490 no, sono del nord, e anche se qui osannano gli ospedali rispetto a quelli del sud, io non vedo nulla da osannare :( Personalmente evito gli ospedali ogni volta che posso perché sto male psicologicamente quando mi trovo lì, ma l'anno scorso ci sono dovuta per forza andare perché mi sono rotta tre dita del piede destro al lavoro. Dopo che mi hanno medicata (non ingessata, perché a detta dell'ortopedico non si possono ingessare le dita dei piedi a parte l'alluce) mi hanno fatta uscire con la scarpa in mano e zoppicante (ci ero arrivata con la sedia a rotelle spinta da un'infermiera, e hanno pensato bene di portarla via mentre ero dentro). Il mio compagno era nel parcheggio sottostante, non poteva entrare per via del covid. Io non riuscivo a camminare. L'ortopedico si è messa a ridere alle mie spalle dicendomi "ma quanto sei tragica, non ti sei mica rotta una gamba. Camminaci su quel piede!". Ma io se poggiavo la fasciatura in terra vedevo le stelle (senza contare che non è molto igienico pestare a terra, sugli ascensori e in un parcheggio, visto che avrei dovuto tenermi la fasciatura per settimane). Mi sono fatta tutto l'ospedale fino al parcheggio saltellando su un piede solo, la scarpa in mano, mentre la gente in sala d'attesa mi guardava storto... Soltanto una guardia all'entrata mi ha chiesto se avessi bisogno, ma ormai ero fuori dall'ospedale. Non è per fare la vittima, davvero, ma sono secoli che non vedo una persona "umana" all'interno di un ospedale. Sarà sfortuna, la mia? Lo spero proprio... Ma mi terrorizza l'idea che il personale medico possa abusare psicologicamente delle donne nel momento più delicato della loro vita, dove sono inermi e con poca lucidità.
😢
Ciao cara, di dove sei? Ti consiglio di cercare una clinica per i parti nella tua zona. Io sono di Roma e partoriró tra qualche giorno in una clinica convenzionata in cui l'unica cosa da pagare obbligatoriamente è la visita anestesiologica. Fin'ora ho fatto un percorso meraviglioso con loro, il papà potrà essere presente anche nell'arco dell'intera giornata nei giorni di ricovero.
In ogni caso se hai queste paure informati bene sulle cliniche, sono sicura che troverai qualcosa senza spendere un patrimonio ♥️. Tutte meritiamo un parto sereno, un abbraccio
@@RitaCaliandro Ciao cara! Io sono del Trentino e purtroppo qui non ho sentito parlare di cliniche per il parto. Sarebbe un sogno. Mi informerò! Grazie mille
Ciao Ilenia, per la prima volta ti trovo su youtube, forse perché adesso capisco e parlo un po' meglio l'italiano, ma prima ero veramente pessima in italiano.
when i saw ur videos i wished having u were i delevered my first son in 2020 as midwife or just watched some of ur videos because i had "una vera brutta esperienza" with labor in italia (in rome), and as a first time mum with no famillies in italia, i was really scared as well as was my husband to lose one of his dearest persones in this life "the one he loves the most" and "the one who was waiting for, singing and playing violon for him for almost 9 months"
no one speaks english or frensh in the hospital except the professors that didn't shows up untill i was daying from pain with a delay of 22 hours of contractions, pain and screaming and while telling u this belive me i have tears in my eyes because it was really a heart breaking.
i ended up asking for a c-section after beging them for an epidural several times repitatly but with no response. i was alone with my husband don't knowing what to do or what's waiting for us....
thanks for ur videos and best luck for the rest of ur life
it was nice meeting you while waiting for my 2nd child coming to the world .....
sabrina!
Ciao Sabrina, thank you so much for your comment! I'm very sorry for your first experience, unfortunately, you're not the only one😢 I wish you the very best for this birth, buona fortuna!❤