Salvatore Lupo: Perché abbiamo bisogno di pensare che la mafia debba sempre vincere?

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  • เผยแพร่เมื่อ 9 ก.ค. 2024
  • Lunedì 21 marzo 2016, in coincidenza con la XXI Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, il dipartimento di Giurisprudenza dell'Università di Catania ha organizzato una conversazione con i docenti dell'Università di Palermo Giovanni Fiandaca e Salvatore Lupo, autori del saggio "La mafia non ha vinto" (Laterza, 2014).
    Nel corso dell'incontro, dal titolo "Mafia e antimafia: ieri e oggi - Perché abbiamo bisogno di pensare che la mafia abbia vinto e debba sempre vincere?", i due autori si sono concentrati sulla riflessione avviata con il saggio "La mafia non ha vinto. Il labirinto della trattativa" (Laterza, 2014), nel quale si analizza con sguardo critico l'impostazione giuridica del processo relativo alla cosiddetta trattativa Stato-mafia. Pubblicato dopo "Io so" di Antonio Ingroia, il pamphlet del giurista e dello storico si concentrava proprio sulle tesi dell’ex magistrato e sulla sua inchiesta denominata "Sistemi criminali", il cui difetto principale consisterebbe proprio nel «sovrainterpretare, privilegiando la dimensione del complotto».
    Perché gli italiani hanno bisogno di pensare che la mafia abbia vinto (e debba sempre vincere)? Secondo Lupo, ciò è dovuto in larga parte al catastrofismo di certo giornalismo e certa magistratura, agli opinion maker che celebrano imperterriti la presunta, e mai dimostrata, «invincibilità della mafia». Fiandaca, dal canto suo, mette in guardia da una giustizia penale che si atteggia a «giustizia delle emozioni», sacrificando il valore irrinunciabile, per uno Stato di diritto, del garantismo penale.
    Giovanni Fiandaca, professore ordinario di Diritto penale all'Università di Palermo, è autore - con Enzo Musco - di un noto manuale di diritto penale edito da Zanichelli, mentre per Laterza ha curato "La mafia, le mafie. Tra vecchi e nuovi paradigmi" (con S. Constantino, 1994).
    Salvatore Lupo, professore ordinario di Storia contemporanea all'Università di Palermo, è stato in precedenza docente all'Università di Catania. È vicedirettore della rivista "Meridiana" di cui è stato fondatore, nonché membro del comitato di redazione di "Storica". È autore di una fortunata "Storia della mafia. Dalle origini ai nostri giorni" (Donzelli, 1993) tradotta in molte lingue. Nel 2009 ha vinto il premio letterario Vitaliano Brancati grazie al saggio "Quando la Mafia trovò l'America" (Einaudi).

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