Ciao! I tuoi video mi sembrano davvero interessanti per una studentessa di psicologia alle porte della laurea triennale. Mi piacerebbe se tu potessi approfondire ancora questi argomenti 😊
Ciao Francesca! Mille grazie per il tuo parere e buona fortuna per il tuo percorso 💪😄 C'è un argomento in particolare che ti incuriosisce di più degli altri?
@@andrea_giaquinta se devo essere sincera, sono piuttosto inesperta ancora 😅 infatti mi piacerebbe capire come si può iniziare a formarsi per lavorare nella selezione. Per quanto mi riguarda, vorrei continuare il percorso alla magistrale di lavoro a Milano, ma per entrare a lavorare nelle risorse umane cosa si può fare per essere preparati? Perché scorrendo i nomi dei corsi non mi pare che ci sia qualcosa che effettivamente va in quella direzione (anche se, ripeto, per ora sono piuttosto inesperta del settore)
Quel che mi piace della selezione è il trovare la connessione tra la persona che hai di fronte e il lavoro che le proponi. Sto parlando di interessi, motivazione, competenze, ma soprattutto valori; nel frattempo devi essere consapevole di come in quei pochi momenti stanno agendo le tue impressioni, stereotipi, pregiudizi, bias; e come se non bastasse, devi coniugare il tutto in base alla richiesta che viene fatta dall'Azienda committente. E tanto altro ancora... È dura, ma se fatta bene, è molto soddisfacente 😄 Tutto il resto si impara con l'esperienza, ma queste cose, da psicologi a maggior ragione, bisogna averle chiare per essere preparati sul serio. Il titolo serve fino ad un certo punto. Quindi, il mio consiglio è questo: se vuoi trovare un valido corso universitario, trova chi ti possa trasmettere queste conoscenze, meglio ancora se riesce ad accenderti la passione per questo mestiere! 😁
Ciao Andrea! Innanzitutto complimenti per i tuoi video e la chiarezza con cui ti esprimi! Ho una laurea di primo livello in studi letterari ad indirizzo linguistico e mi piacerebbe lavorare nel campo HR ma non ho idea da dove iniziare, non ho esperienze lavorative e ho già quasi 30 anni, inoltre provengo da una piccola realtà provinciale. Ci sono ancora speranze? O anche in questo contesto l'età e la previa esperienza costutuiscono una marcia in più? Grazie. Grazie.
Ciao, Giuliana! Grazie mille per il tuo feedback 😄 Preferisco sempre non dare false speranze, quindi, basandomi su quanto mi riporti, dovessi trovare un tuo ipotetico cv per una posizione da HR senza competenze maturate anche in ambito formativo, difficilmente potrebbe proseguire oltre la selezione. Ciò detto, non significa che tutte le speranze siano perdute: anzitutto, ti invito a conoscere le varie sfaccettature del mondo HR e ad individuare il settore che senti più vicino ai tuoi obiettivi e, perché no, alla tua formazione e alle tue competenze. In seconda battuta potrai indirizzarti su uno specifico ambito e lì ti invito invece a studiarlo, approfondirlo e crearti nuovi stimoli, tra cui, se ne avrai possibilità, conseguire almeno un titolo per corso o master del settore. In questo modo avresti una prima possibilità per non fare cestinare il tuo cv e poi chissà quali opportunità ci saranno 💪
Ciao Andrea, complimenti per la trasmissione chiara dei contenuti, data l'importanza e la vastità dell'argomento trattato. Volevo chiederti a tal proposito ( essendo un candidato), se è normale e lecito da parte di alcuni dei tuoi colleghi selezionatori, chiamare direttamente in prima fase il candidato attraverso il suo numero di cellulare fornito nel cv o form aziendale, invece di mandare un email professionale e se per qualsiasi ragione il candidato non dovesse rispondere alla chiamata (scambiandola per una delle tante chiamate commerciali quotidiane visto che chiamano ormai da rete fissa e mobile dall'Italia), questo possa essere motivo di esclusione dal processo selettivo, grazie.
Ciao, Luigi Ti ringrazio per il feedback 😄 Da oltre un anno svolgo attività di recruiting e come primo approccio impiego le telefonate di gran lunga rispetto ad un contatto mail; talvolta LinkedIn, più di rado persino whatsapp. Dipende dai casi. Che una modalità sia più professionale di un'altra trova il suo tempo, perché la professionalità è data più da come il recruiter si pone nei confronti del candidato, che da come lo contatta. Nello specifico, ci sono due ragionamenti che potremmo fare: - da candidato, se preferisci non ricevere telefonate, puoi anche omettere di riportare il recapito sul CV (mi è capitato), ed è pure comprensibile date le telefonate di spam; - da recruiter, la semplifico, è molto più rapido poter contattare il candidato telefonicamente, dati i tempi stretti a disposizione e la mole di lavoro, che non ti permettono di attendere per tutti una risposta mail. Ed ho conferma che in molti casi mail dei recruiter finiscano nella casella spam, a marcire insieme alla promozione del supermercato 😅 Piuttosto, non è né lecito né a mio parere dovrebbe essere normale che la non risposta del candidato equivalga ad esclusione dalla selezione. Comprendo perché molti lo facciano e sono gli stessi che probabilmente non restituiscono un feedback negativo, ma è questo a non essere professionale e, peggio, è superficiale. Tutti lavoriamo o abbiamo impegni impellenti e tutti in un certo momento possiamo non rispondere ad una telefonata da un numero sconosciuto. La differenza la fa chi sta dall'altra parte della cornetta.
ciao Andrea, sto per iniziare scienze e tecniche psicologiche delle HR e delle organizzazioni e sulla pagina del corso è indicato che conclusa la triennale bisogna sostenere l'esame di stato (albo B)per lavorare nelle HR. Ma è indispensabile? è un buon percorso secondo te? ovviamente poi voglio completare con la magistrale ma intanto mi piacerebbe avere delle possibilità di lavoro già con la triennale. grazie per la disponibilità. Nuovo iscritto :):)
Ciao, Mattia! Ti ringrazio per l'iscrizione, mi fa piacere i miei contenuti ti siano di interesse 😄 L'esame di abilitazione serve per chi voglia svolgere la professione di Psicologo B (con la Triennale) o A (con la Magistrale), ma non è necessario per lavorare in ambito HR, a meno che tu non voglia essere riconosciuto come Psicologo in ambito professionale, e purché tu non somministri test psicologici, per cui invece è necessaria l'abilitazione
@@andrea_giaquinta ok grazie mille. È un buon percorso secondo te? Una triennale cosi specifica accompagnata magari a qualche corso di formazione inerenti le soft skills? 💪
Ciao Andrea complimenti per il video, volevo chiederti un consiglio… Come valuti te i percorsi its sulla selezione del personale e gestione d’azienda ? Perché io provengo da una quinta di un altro ambito ma mi ero appassionato molto a questo mondo e volevo provare questo corso? Qualche consiglio in merito? Grazie mille.
Ciao, Matteo e grazie per i complimenti Aiutami a capire cosa siano i percorsi its per selezione e gestione del personale, perché non li conosco; in particolare a cosa ti riferisci?
@@andrea_giaquinta sono dei corsi che hanno la durata di due anni e si suddividono in metà delle ore di tirocinio e metà di lezione che bisogna dare esami in aggiunta c’è il terzo anno che è una laurea breve.
Come dei Master, ma in forma breve ed immagino anche più accessibili economicamente Chiaro, ti ringrazio dell'informazione, non conoscevo Quindi, per risponde alla tua domanda iniziale, se sono dei corsi erogati da Enti validi, con professionisti che sanno trasmettere un valore aggiunto e che completano la formazione con pratica, perché no A livello di riconoscimento dei titoli, credo che non sia la stessa cosa, ma darebbero degli strumenti utili a livello professionale
Ciao, secondo te è possibile lavorare nel settore HR e amministrazione del personale, all'estero (ovviamente facendo prima esperienza in Italia) oppure il background di conoscenze e l'esperienza lavorativa è troppo vincolata a normative italiane e dunque poco spendibile fuori?
Ciao, Berry! 😄 Per quanto ne so (e non ne so molto), all'estero può cambiare la normativa dei Contratti Collettivi Nazionali del Lavoro, ma neanche di troppo. Ci possono essere Paesi e/o Aziende più o meno sindacalizzati, come anche una gestione diversa di Ferie e Permessi (dato che parliamo di Amministrazione del Personale), ma in linea di massima non sarebbero i termini normativi a comportare una reale differenza, quanto più la mentalità del lavoro, molto più dinamica e flessibile rispetto a quella con cui ci confrontiamo spesso nel nostro Paese. Fare una prima esperienza in Italia non può che darti un buon punto di partenza e di certo quelle conoscenze e competenze non verrebbe meno proseguendo la tua carriera altrove.
@@andrea_giaquinta grazie mille per la risposta. Quindi bisogna ovviamente studiare le normative del determinato paese in cui si vuole lavorare e rapportarsi ad un modello diverso di riferimento per quanto riguarda il mercato del lavoro, però l'esperienza fatta in Italia comunque può essere presa in considerazione ai fini del curriculum. Corretto?
Certamente! Qualsiasi esperienza tu abbia fatto ovunque tu l'abbia fatta ti ha dato delle competenze e conoscenze. Queste competenze e conoscenze restano tue e sta a te valorizzarle adeguatamente nel tuo curriculum 😄
Ciao Andrea volevo farti una domanda molto sincera, innanzitutto bei video, grazie. Faccio 20 anni questo anno e volevo iscrivermi a scienze e tecniche psicologiche a settembre, diciamo che mi interessa molto la piscologia del lavoro e farei volentieri la magistrale...detto questo finirei a 25 anni forse... Secondo te ad oggi e in futuro è un lavoro molto saturato oppure no? Io non so ancora che ambito hr vorrei ricoprire, però ho paura di conseguire una laurea a vuoto o che l'età sia un problema (nonostante mi interessi comunque molto il corso in se). Ho inoltre visto il tuo video presentazione e mi sono ritrovato molto nelle tue parole, non credo di voler essere psicologo ma anzi, sono molto molto interessato alle realtà lavorative e molto propenso a questo tipo di interazioni umane. Grazie mille per i tuoi video.
Ciao! Ti ringrazio per il feedback e per i tuoi complimenti, molto apprezzati Due riflessioni: l'età non può già essere un problema quando hai 20 anni. Personalmente, come anche vedo te, ho avuto chiaro il percorso (almeno in linea temporale) che avrei voluto affrontare, ed anzi, ad oggi avere un titolo magistrale è quasi prerogativa in certi ambienti, ahimè. Diciamo che il mondo del lavoro tiene conto di questo, quindi se tu finirai gli Studi a 25 o 30 anni, non darti la zappa sui piedi, ma dimostra di avere le qualità di un professionista (le competenze tecniche, se non le si hanno, si acquisiscono sul campo). In secondo luogo, i contesti saturi sono un po' ovunque, non scoraggiarti di questo. Anche fosse, la cosa fondamentale è che fa la differenza, è pur sempre come tu ti porrai e ti riuscirai a distinguere nel tuo campo applicativo, pur sempre supportato da persone che avranno l'interesse a valorizzarti, o tu le opportunità da cogliere. E questo è un discorso generico, applicabile tanto alla psicologia del lavoro, quanto alla giurisprudenza, o alla carpenteria metallica. Il punto è che chiunque può essere bravo, ma ognuno deve essere unico per quel che solo lei/lui sa fare. In bocca al lupo!
@@andrea_giaquinta ti ringrazio molto per la risposta. Io si, credo di aver trovato molto l'ambiente che fa per me, non ne posso essere certo ma il percorso di studi mi interessa molto e la magistrale ancora di più. Adesso lavoro in un'azienda di comsulenza (It) ma il lavoro non mi piace...mi sono lasciato ispirare molto dal nostro reparto HR e da lì ho cominciato a fare ricerche, trovando i tuoi video. Sto completamente cambiando carriera ma io mi sento molto propenso alla psicologia del lavoro, sono molto interessato alla comunicazione e ad un lavoro che mi porti a interagire coi lavoratori e, per quanto uno debba fare le veci dell'azienda, all'interazione umana e aiutare. Di certo lavorerò sulla mia unicità, ma spero che le occasioni non manchino. Spero farai presto nuovi video in merito, mi farebbe piacere avere anche una full immersion in una giornata o settimana tipo di un HR in qualche ambito, sarei molto curioso. Grazie mille per le tue dritte molto preziose...se avrò necessità spero di poterti scrivere in futuro.
Vorrei farti una domanda che mi sono sempre posta,ma voi recruiting chiamate anche i posti dove il candidato ha lavorato ,nella fase di colloquio o non succede mai?
Ciao, Emanuela Personalmente no, ma da quanto ne so non è una prassi Di solito è una richiesta esplicita del Cliente che cerca le referenze del candidato per validare la sua posizione, ma nella mia esperienza è capitato meno di quanto mi aspettassi
📩 Ecco come puoi contattarmi!
andrea.giaquinta.94@gmail.com
Ciao! I tuoi video mi sembrano davvero interessanti per una studentessa di psicologia alle porte della laurea triennale. Mi piacerebbe se tu potessi approfondire ancora questi argomenti 😊
Ciao Francesca!
Mille grazie per il tuo parere e buona fortuna per il tuo percorso 💪😄
C'è un argomento in particolare che ti incuriosisce di più degli altri?
@@andrea_giaquinta se devo essere sincera, sono piuttosto inesperta ancora 😅 infatti mi piacerebbe capire come si può iniziare a formarsi per lavorare nella selezione. Per quanto mi riguarda, vorrei continuare il percorso alla magistrale di lavoro a Milano, ma per entrare a lavorare nelle risorse umane cosa si può fare per essere preparati? Perché scorrendo i nomi dei corsi non mi pare che ci sia qualcosa che effettivamente va in quella direzione (anche se, ripeto, per ora sono piuttosto inesperta del settore)
Quel che mi piace della selezione è il trovare la connessione tra la persona che hai di fronte e il lavoro che le proponi. Sto parlando di interessi, motivazione, competenze, ma soprattutto valori; nel frattempo devi essere consapevole di come in quei pochi momenti stanno agendo le tue impressioni, stereotipi, pregiudizi, bias; e come se non bastasse, devi coniugare il tutto in base alla richiesta che viene fatta dall'Azienda committente. E tanto altro ancora...
È dura, ma se fatta bene, è molto soddisfacente 😄
Tutto il resto si impara con l'esperienza, ma queste cose, da psicologi a maggior ragione, bisogna averle chiare per essere preparati sul serio. Il titolo serve fino ad un certo punto.
Quindi, il mio consiglio è questo: se vuoi trovare un valido corso universitario, trova chi ti possa trasmettere queste conoscenze, meglio ancora se riesce ad accenderti la passione per questo mestiere! 😁
Ciao Andrea!
Innanzitutto complimenti per i tuoi video e la chiarezza con cui ti esprimi!
Ho una laurea di primo livello in studi letterari ad indirizzo linguistico e mi piacerebbe lavorare nel campo HR ma non ho idea da dove iniziare, non ho esperienze lavorative e ho già quasi 30 anni, inoltre provengo da una piccola realtà provinciale.
Ci sono ancora speranze? O anche in questo contesto l'età e la previa esperienza costutuiscono una marcia in più?
Grazie.
Grazie.
Ciao, Giuliana! Grazie mille per il tuo feedback 😄
Preferisco sempre non dare false speranze, quindi, basandomi su quanto mi riporti, dovessi trovare un tuo ipotetico cv per una posizione da HR senza competenze maturate anche in ambito formativo, difficilmente potrebbe proseguire oltre la selezione. Ciò detto, non significa che tutte le speranze siano perdute: anzitutto, ti invito a conoscere le varie sfaccettature del mondo HR e ad individuare il settore che senti più vicino ai tuoi obiettivi e, perché no, alla tua formazione e alle tue competenze. In seconda battuta potrai indirizzarti su uno specifico ambito e lì ti invito invece a studiarlo, approfondirlo e crearti nuovi stimoli, tra cui, se ne avrai possibilità, conseguire almeno un titolo per corso o master del settore. In questo modo avresti una prima possibilità per non fare cestinare il tuo cv e poi chissà quali opportunità ci saranno 💪
Ciao Andrea, complimenti per la trasmissione chiara dei contenuti, data l'importanza e la vastità dell'argomento trattato. Volevo chiederti a tal proposito ( essendo un candidato), se è normale e lecito da parte di alcuni dei tuoi colleghi selezionatori, chiamare direttamente in prima fase il candidato attraverso il suo numero di cellulare fornito nel cv o form aziendale, invece di mandare un email professionale e se per qualsiasi ragione il candidato non dovesse rispondere alla chiamata (scambiandola per una delle tante chiamate commerciali quotidiane visto che chiamano ormai da rete fissa e mobile dall'Italia), questo possa essere motivo di esclusione dal processo selettivo, grazie.
Ciao, Luigi
Ti ringrazio per il feedback 😄
Da oltre un anno svolgo attività di recruiting e come primo approccio impiego le telefonate di gran lunga rispetto ad un contatto mail; talvolta LinkedIn, più di rado persino whatsapp. Dipende dai casi.
Che una modalità sia più professionale di un'altra trova il suo tempo, perché la professionalità è data più da come il recruiter si pone nei confronti del candidato, che da come lo contatta.
Nello specifico, ci sono due ragionamenti che potremmo fare:
- da candidato, se preferisci non ricevere telefonate, puoi anche omettere di riportare il recapito sul CV (mi è capitato), ed è pure comprensibile date le telefonate di spam;
- da recruiter, la semplifico, è molto più rapido poter contattare il candidato telefonicamente, dati i tempi stretti a disposizione e la mole di lavoro, che non ti permettono di attendere per tutti una risposta mail. Ed ho conferma che in molti casi mail dei recruiter finiscano nella casella spam, a marcire insieme alla promozione del supermercato 😅
Piuttosto, non è né lecito né a mio parere dovrebbe essere normale che la non risposta del candidato equivalga ad esclusione dalla selezione.
Comprendo perché molti lo facciano e sono gli stessi che probabilmente non restituiscono un feedback negativo, ma è questo a non essere professionale e, peggio, è superficiale.
Tutti lavoriamo o abbiamo impegni impellenti e tutti in un certo momento possiamo non rispondere ad una telefonata da un numero sconosciuto.
La differenza la fa chi sta dall'altra parte della cornetta.
ciao Andrea, sto per iniziare scienze e tecniche psicologiche delle HR e delle organizzazioni e sulla pagina del corso è indicato che conclusa la triennale bisogna sostenere l'esame di stato (albo B)per lavorare nelle HR. Ma è indispensabile? è un buon percorso secondo te? ovviamente poi voglio completare con la magistrale ma intanto mi piacerebbe avere delle possibilità di lavoro già con la triennale. grazie per la disponibilità. Nuovo iscritto :):)
Ciao, Mattia!
Ti ringrazio per l'iscrizione, mi fa piacere i miei contenuti ti siano di interesse 😄
L'esame di abilitazione serve per chi voglia svolgere la professione di Psicologo B (con la Triennale) o A (con la Magistrale), ma non è necessario per lavorare in ambito HR, a meno che tu non voglia essere riconosciuto come Psicologo in ambito professionale, e purché tu non somministri test psicologici, per cui invece è necessaria l'abilitazione
@@andrea_giaquinta ok grazie mille. È un buon percorso secondo te? Una triennale cosi specifica accompagnata magari a qualche corso di formazione inerenti le soft skills? 💪
Ciao Andrea complimenti per il video, volevo chiederti un consiglio…
Come valuti te i percorsi its sulla selezione del personale e gestione d’azienda ? Perché io provengo da una quinta di un altro ambito ma mi ero appassionato molto a questo mondo e volevo provare questo corso? Qualche consiglio in merito? Grazie mille.
Ciao, Matteo e grazie per i complimenti
Aiutami a capire cosa siano i percorsi its per selezione e gestione del personale, perché non li conosco; in particolare a cosa ti riferisci?
@@andrea_giaquinta sono dei corsi che hanno la durata di due anni e si suddividono in metà delle ore di tirocinio e metà di lezione che bisogna dare esami in aggiunta c’è il terzo anno che è una laurea breve.
Come dei Master, ma in forma breve ed immagino anche più accessibili economicamente
Chiaro, ti ringrazio dell'informazione, non conoscevo
Quindi, per risponde alla tua domanda iniziale, se sono dei corsi erogati da Enti validi, con professionisti che sanno trasmettere un valore aggiunto e che completano la formazione con pratica, perché no
A livello di riconoscimento dei titoli, credo che non sia la stessa cosa, ma darebbero degli strumenti utili a livello professionale
Ciao, secondo te è possibile lavorare nel settore HR e amministrazione del personale, all'estero (ovviamente facendo prima esperienza in Italia) oppure il background di conoscenze e l'esperienza lavorativa è troppo vincolata a normative italiane e dunque poco spendibile fuori?
Ciao, Berry! 😄
Per quanto ne so (e non ne so molto), all'estero può cambiare la normativa dei Contratti Collettivi Nazionali del Lavoro, ma neanche di troppo. Ci possono essere Paesi e/o Aziende più o meno sindacalizzati, come anche una gestione diversa di Ferie e Permessi (dato che parliamo di Amministrazione del Personale), ma in linea di massima non sarebbero i termini normativi a comportare una reale differenza, quanto più la mentalità del lavoro, molto più dinamica e flessibile rispetto a quella con cui ci confrontiamo spesso nel nostro Paese.
Fare una prima esperienza in Italia non può che darti un buon punto di partenza e di certo quelle conoscenze e competenze non verrebbe meno proseguendo la tua carriera altrove.
@@andrea_giaquinta grazie mille per la risposta. Quindi bisogna ovviamente studiare le normative del determinato paese in cui si vuole lavorare e rapportarsi ad un modello diverso di riferimento per quanto riguarda il mercato del lavoro, però l'esperienza fatta in Italia comunque può essere presa in considerazione ai fini del curriculum. Corretto?
Certamente! Qualsiasi esperienza tu abbia fatto ovunque tu l'abbia fatta ti ha dato delle competenze e conoscenze. Queste competenze e conoscenze restano tue e sta a te valorizzarle adeguatamente nel tuo curriculum 😄
Ciao Andrea volevo farti una domanda molto sincera, innanzitutto bei video, grazie.
Faccio 20 anni questo anno e volevo iscrivermi a scienze e tecniche psicologiche a settembre, diciamo che mi interessa molto la piscologia del lavoro e farei volentieri la magistrale...detto questo finirei a 25 anni forse...
Secondo te ad oggi e in futuro è un lavoro molto saturato oppure no? Io non so ancora che ambito hr vorrei ricoprire, però ho paura di conseguire una laurea a vuoto o che l'età sia un problema (nonostante mi interessi comunque molto il corso in se). Ho inoltre visto il tuo video presentazione e mi sono ritrovato molto nelle tue parole, non credo di voler essere psicologo ma anzi, sono molto molto interessato alle realtà lavorative e molto propenso a questo tipo di interazioni umane. Grazie mille per i tuoi video.
Ciao!
Ti ringrazio per il feedback e per i tuoi complimenti, molto apprezzati
Due riflessioni: l'età non può già essere un problema quando hai 20 anni. Personalmente, come anche vedo te, ho avuto chiaro il percorso (almeno in linea temporale) che avrei voluto affrontare, ed anzi, ad oggi avere un titolo magistrale è quasi prerogativa in certi ambienti, ahimè. Diciamo che il mondo del lavoro tiene conto di questo, quindi se tu finirai gli Studi a 25 o 30 anni, non darti la zappa sui piedi, ma dimostra di avere le qualità di un professionista (le competenze tecniche, se non le si hanno, si acquisiscono sul campo).
In secondo luogo, i contesti saturi sono un po' ovunque, non scoraggiarti di questo.
Anche fosse, la cosa fondamentale è che fa la differenza, è pur sempre come tu ti porrai e ti riuscirai a distinguere nel tuo campo applicativo, pur sempre supportato da persone che avranno l'interesse a valorizzarti, o tu le opportunità da cogliere.
E questo è un discorso generico, applicabile tanto alla psicologia del lavoro, quanto alla giurisprudenza, o alla carpenteria metallica.
Il punto è che chiunque può essere bravo, ma ognuno deve essere unico per quel che solo lei/lui sa fare.
In bocca al lupo!
@@andrea_giaquinta ti ringrazio molto per la risposta.
Io si, credo di aver trovato molto l'ambiente che fa per me, non ne posso essere certo ma il percorso di studi mi interessa molto e la magistrale ancora di più. Adesso lavoro in un'azienda di comsulenza (It) ma il lavoro non mi piace...mi sono lasciato ispirare molto dal nostro reparto HR e da lì ho cominciato a fare ricerche, trovando i tuoi video.
Sto completamente cambiando carriera ma io mi sento molto propenso alla psicologia del lavoro, sono molto interessato alla comunicazione e ad un lavoro che mi porti a interagire coi lavoratori e, per quanto uno debba fare le veci dell'azienda, all'interazione umana e aiutare.
Di certo lavorerò sulla mia unicità, ma spero che le occasioni non manchino.
Spero farai presto nuovi video in merito, mi farebbe piacere avere anche una full immersion in una giornata o settimana tipo di un HR in qualche ambito, sarei molto curioso.
Grazie mille per le tue dritte molto preziose...se avrò necessità spero di poterti scrivere in futuro.
Vorrei farti una domanda che mi sono sempre posta,ma voi recruiting chiamate anche i posti dove il candidato ha lavorato ,nella fase di colloquio o non succede mai?
Ciao, Emanuela
Personalmente no, ma da quanto ne so non è una prassi
Di solito è una richiesta esplicita del Cliente che cerca le referenze del candidato per validare la sua posizione, ma nella mia esperienza è capitato meno di quanto mi aspettassi
Mentre guardavo il video mi è venuto lo stimolo di andare al cesso...
Non dimenticare di pulire quando hai finito
@@andrea_giaquinta ho la carta igenica con scritto "HR", mi pulisco con quello. Contento?