Salve professor Baroni, ciao Simone! Ho letto in un paio di giorni questa settimana il tuo "Capire il tempo e lo spazio", così semplice, bello, chiaro, che mi sei diventato familiare (ecco il motivo del "tu"). Ti ringrazio sinceramente per l'ottimo lavoro scientifico e il riuscito sforzo divulgativo. Avevo già letto molti libri sull'argomento, ma questo è stato il migliore finora. Dei concetti mi hanno davvero illuminato ed emozionato! Chissà se hai in cantiere un libro con lo stesso stile sulla fisica quantistica e tutto questo mondo, sarebbe spettacolare! Grazie ancora 🙂
Un'altra chicca! Un video appassionante il cui contenuto è stato raccontato con la consueta chiarezza espositiva che ti contraddistingue!! Grazie Simone e complimenti. Leonardo
Tutto molto bello . Grazie Simone . Ora io mi domando e chiedo . Quanti fotoni può emettere una stella nell'unità di tempo , diciamo al secondo . Questi fotoni si disperdono nello spazio per 14 mld di anni e quindi disperdendo la loro concentrazione al cubo dello spazio percorso . La domanda è: alla fine ma quanti fotoni possono mai raggiungere il nostro occhio/cannocchiale/telescopio da poter individuare una singola stella di tanti anni fa ? 1000 fotoni , 1 mln , 1 mld ? Sarebbe come leggere un giornale con un binocolo , vedremmo 10/15 puntini neri o colorati ma non ci darebbero la minima idea se appartengono ad una A o F ... Per non considerare i fotoni " dispersi " per accidenti vari , come cadere in un buco nero o essere da questo deviato magari di 90° , o ha incontrato un atomo di idrogeno ed è diventato "altro " ...
Per effetto di questa dispersione non riusciamo a vedere nemmeno la maggior parte delle stelle della nostra galassia. E' ovvio che, a quelle distanze, si possono osservare solo galassie formate da miliardi di stelle, magari contenenti un nucleo superattivo tipo le quasar.
Prof. Baroni, fantastico video, estremamente chiaro e con contenuti stupefacenti. Mi chiedo se, un giorno, non sarà possibile costruire astronavi che possano "cavalcare" il tessuto in espansione dello spazio e sfruttare questo fenomeno per raggiungere destinazioni lontane. Alessandro
Non mi sono chiare alcune cose. Se l'universo osservabile ha un limite, e quindi potrebbero esserci galassie che non abbiamo ancora osservato, rimane vero che l'universo ha 13.5 miliardi di anni? Cioè la durata stimata dell'universo ha a che fare con l'universo osservabile o dipende da altri fattori? Inoltre non mi è chiara un'altra cosa: se le galassie si allontanano tra loro perché è lo spazio a espandersi significa che se lo spazio smettesse di espandersi la loro distanza rimarrebbe la stessa, come se fossero immobili l'una rispetto alle altre, cioè potremmo dire che le stelle in quel caso sarebbero immobili?
salve, professore. Dalla sua lezione si evince che superare la velocità della luce è una cosa che avviene. Detto questo, si evince anche che, viaggiare verso un punto molto distante dalla Terra ci metterebbe di fronte ad una nuova sfida: mentre noi cerchiamo di raggiungere il punto A, questo si allontana e forse ad una velocità maggiore a quella della luce. Si sono formulate ipotesi su come si potrebbe raggiungere un tale punto A, superando i detti limiti?
Be la teoria di riuscire a piegare lo spazio cioè con un astronave in gradopiegare lo spazio E quindi di " serfare" su un onda di spazio potrebbe aggirare l'ostacolo.. oppure la teoria del ponte di Eisten Rosen ( teoria dei wormhole). Cunicoli spazio temporali Teoria tutta da dimostrare Permetterebbe sfruttando uno di questi tunnel, di spostare l'eventuale astronave in un qualsiasi punto del universo... Poi il professore spero spieghi meglio se questo, teoricamente è possibile
Un dubbio, Una stella che si trova a 30 mld di anni luce, ad esempio, quindi entro il limite dell’universo osservabile, secondo la descrizione che ha dato dell’universo raggiungibile, non dovrebbe essersi spostata già a velocità super luminale e quindi essere invisibile a noi?
1) il BigBang non esiste, è stato dato questo nome per spiegare un punto di vista ma effettivamente non conosciamo dei punti basilari... A) dove è avvenuto questo ipotetico scoppio? Il punto preciso? B) quando è avvenuto? C) si tratta realmente di un'esplosione? D) cosa ha provocato questa ipotetica esplosione? Ecco perché dobbiamo essere cauti sull'affermare certe cose e non possiamo basarci su ipotesi o teorie... anche se affascinanti non possono essere assolutamente plausibili o attendibili. 2) Le galassie ed i loro spostamenti (bizzarri). È vero, dal "nostro punto di vista" tutto quello che osserviamo sembra far pensare che si tratti di un'espansione unidirezionale ma non è così. Gli scienziati omettono, spesso, cose inspiegabili ovviandole. Di che parlo? Esistono asteroidi, pianeti ed intere galassie che "viaggiano contromano"... letteralmente. Come lo spiegate? Allora, a questo punto, non si tratta di uno scoppio? Non si sa. Prendiamo la galassia M75... bella, colorata e... perché viaggia orizzontalmente e non parallela alle altre? Già, nessuno lo dice ma sta li... è abbastanza lento il suo movimento e le ipotesi possono essere molteplici ma nessuna conoscenza in merito può spiegare il fenomeno. TC376JUL è un'asteroide spaventoso che ciclicamente si avvicina alla nostra galassia per poi girarsi e ritornare sui suoi passi. Asteroidi del genere ne esistono ma... cone fanno ad avere sempre la stessa traettoria dopo centinaia di anni. Molti diranno "si tratta del fenomeno di conservazione del movimento in uno spazio fisso"... ammm impossibile. In quello spazio circolano miliardi di corpi celesti e possibile mai che in 100 anni non abbia mai incontrato nessuno per poi schiantarsi? Teorie che certe volte non hanno spiegazioni... ma chissà perché gli scienziati le danno... 3) Galassie che viaggiano oltre la velocità della luce. Allora, già questo pensiero, secondo la nostra intelligenza e la nostra fisica, non può essere. La luce (le sue particelle) è "fatta" in modo da poter percorrere X percorso all'infinito (secondo i nostri studi) e visto che si tratta di una delle forze (energia) più devastante che esiste... che massa dovrebbe avere quella galassia per poter viaggiare oltre i 300 milioni... aspè ecco il calcolo... 299.792.458 m/s2 (velocità della luce per metro al secondo quadro) = 3.9e+12 km/h2 (velocità per km/h quadro)... cioè 3.900.000.000.000. Km/h... assurdo no? Dovrebbe disintegrarsi all'instante dato che supererebbe i 20k gradi di temperatura... no? Quindi, evitiamo di sparare calcoli ipotetici fondati su teorie o ipotesi infondate 🤔... poi... 3) Energia e Matetia Oscura... 🤦♂️ Alcuni scienziati hanno visto un fenomeno inspiegabile... in alcuni punti dell'universo osservabile alcuni corpi celesti si comportano in modo strano, cioè, è come se sparissero per poi riapparire un po' più il là per poi tornare al loro posto ma la cosa bizzarra è che quel corpo non è più lo stesso (così hanno detto 🤷♂️)... in oltre il tempo si comporta in modo anomalo e non potendo spiegare questo "fenomeno" hanno ritenuto di dargli un nome ancora più bizzarro delle loro menti. Ho chiesto un po' in giro... "cos'è la Materia e l'Energia Oscura?". Risposta... non lo sappiamo ancora. Chiaro ora? Conclusione.... Noi abbiamo cominciato solo da circa 100 anni a vedere lo spazio, abitiamo su questo pianeta da millenni, abbiamo dato uno sguardo ai nostri mari da poco e pretendiamo di avere risposte su qualcosa che esiste da chissà quanto tempo? Ma allora è vero che l'essere umano è presuntuoso ed egocentrico! A stento sappiamo dove va a finire la nostra cacca... pretendiamo di sapere come funziona il tutto? Per carità, essere curiosi, porsi domande e cercare di capire è sacrosanto ma pretendere di dare risposte... bhè, Ego e Narciso sono mitologie, speriamo di non fare la loro fine 😅
Prof. Questo articolo di oggi mi fa venire qualche domanda. Allora se l'universo più si allontana più accelera non esisterebbe il dubbio se si espanderà sempre o prima o poi inizierà a rallentare,si espanderà sempre di più e se supererà la velocità della luce tutto l'universo arrivato ad un certo punto scomparirà da qui adesso e inizierà a viaggiare indietro nel tempo. E poi se lo spazio è divisibile fino ai quanti ma è in continua espansione aumenta il numero dei quanti o si ingrandiscono i quanti,le particelle subatomiche e tutto ciò che costituisce la materia? Magari l' universo è un continuo loop
Ciao Andrea, la tendenza è che tutte le altre galassie superino il limite dell'universo raggiungibile e noi vedremo solo fino a un certo punto della loro storia passata. Superare la velocità della luce come velocità di allontanamento non vuol dire però andare indietro nel tempo :) E l'espansione non implica che i quanti di spazio-tempo diventino più grandi, ma più numerosi. :) Grazie! Simone
Buona sera avrei una domanda riguardo all espansione dell universo ... se è vero che il tessuto spazio tempo dilata dovrebbe aumentare anche la distanza tra terra e luna ! quindi i calcoli riguardanti la forza di gravità tengono conto anche della velocità di espansione? grazie
Grazie mille per la splendida presentazione. Ho una domanda: definire un universo osservabile vuol dire affermare l'esistenza di un universo non osservabile. Infatti il limite dei 46 mld di anni luce è relativo alla nostra posizione. Su Andromeda l'universo osservabile non corrisponde al nostro. Ci vediamo costretti ad ammettere l'esistenza di qualcosa che non potremo mai osservare. Ma questo va contro il principio di falsificabilità. D'altra parte affermare che esista solo un universo osservabile non è coerente con la sua stessa definizione. Come ne veniamo fuori?
Noi vediamo la luce che è partita 13,5 miliardi di anni fa, ma nel frattempo l'universo ha continuato ad espandersi e la distanza di due galassie opposte non è 27 miliardi (13,5+13,5) ma 46 miliardi.
Il principio di falsicabilità serve per verificare teorie mediante esperimenti ripetibili, che normalmente avvengono nei nostri laboratori, Nel caso dell'universo non esistono esperimenti ripetibili, cioè confrontabili con altri universi. Alla base della cosmologia fu postulato un Principio cosmologico secondo cui l'universo e le leggi fisiche devono apparire uguali a tutti gli osservatori Questo per abbandonare il concetto di antroponcentrismo, nella tradizione copernicana. A queste idee si è ispirato Einstein per formulare la relatività generale che ha avuto numerose conferme sperimentali. Tali conferme, è vero,sono confinate solo al nostro universo ossevabie, ma dimostrano quantomeno che l'approccio è buono.
Ciao Simone. Se vedo due corpi che si allontanano vicendevolmente, come posso sapere se l'allontanamento è dovuto al viaggio degli stessi rispetto allo spazio sottostante oppure alla dilatazione dello spazio stesso nel tempo, oppure ad una combinazione delle due componenti (suppongo sommabili vettorialmente)? Ed in quest'ultimo caso, come faccio a conoscere le proporzioni tra le due componenti? Ancora.... se immaginiamo queste due componenti, possiamo immaginare la risultante come composizione del moto di un corpo rispetto al suo punto-origine nello spazio più il movimento del punto origine nello spazio dovuto alla dilatazione dello spazio.... peccato che sappiamo solo che due punti-spazio si allontanino tra di loro, ma non che uno sia fermo (o più lento) in senso assoluto. Ma... se immaginiamo di correre a ritroso nel tempo e determinare il Big Bang, non solo determineremo un punto origine nel tempo, ma anche un punto origine nello spazio, che dovrebbe essere il punto da cui tutto proviene ed il punto nel quale era concentrata non tanto la massa, ma addirittura lo spazio stesso. Se questo è vero, non possiamo arrivare a dire che il tempo trasforma quel punto in se stesso, e quindi che quel punto è fermo in senso assoluto e determina un sistema di riferimento spaziale assoluto? In poche parole non possiamo dire che l'universo conserva il proprio baricentro e che questo, unito al fatto che (a prescindere dal moto dei corpi) il tempo trasforma punti in punti nello spazio, determina un punto fermo in senso assoluto?
Cerco di spiegartelo in modo maccheronico... Prendiamo come esempio un serfista. Col suo surf cavalca le onde e quindi viaggia più velocemente per un'effetto che chiameremo scivolamento. I corpi celesti funzionano più o meno allo stesso modo, secondo la teoria di Einstein. Quindi, l'esplosione genera un'onda d'urto che fa spostare gli oggetti più velocemente del loro moto, è come se fosse una forza addizionale al moto che genera espansione. Però esistono delle eccezioni, alcuni corpi non vengono influenzati da questa forza di spinta perché ci scivolano letteralmente sopra mantendo il loro moto naturale. Tipo le foglie che vedi nell'acqua... camminano pur se l'acqua sottostante abbia una velocità superiore... questo si chiama fenomeno di conservazione del moto. Ecco perché quello che dice Simone è affascinante ma non veritiero... almeno in parte. Noi conosciamo ben poco di quello che ci circonda e ci basiamo sui nostri calcoli per poter dare una spiegazione all'ignoto ma se ci si pone le giuste domande allora quello che osserviamo potrebbe cambiare totalmente prospettiva perché non sempre ciò che abbiamo imparato può ritenersi applicabile al tutto, in questo caso a ciò che non conosciamo...cioè, il comportamento dei corpi celesti fuori del nostro abitat... Noi possiamo solo osservare, calcolare ed ipotizzare ma non possiamo sapere il come e quando perché non abbiamo dati certi quindi tutto ciò che sappiamo si basa solo su qurlla piccola bolla di vita che noi chiamiamo universo osservabile e raggiungibile... Spero di essere stato chiaro. 😄
Video interessantissimo! Grazie professore per la scelta dell'argomento, in particolar modo l'espansione superluminale dell'universo grazie alla creazione di quanti di spazio-tempo, spiegato in modo chiaro e facile da comprendere anche per i non competenti in materia.
Il big bang creò anche lo spazio e il tempo. E se l'espansione dell'universo dipendesse dal fatto che l'effetto creazione di spazio non si è ancora esaurito? (E che magari esaurito tale effetto inizierà una fase a ritroso)
L'universo che si espande riguarda solo lo spazio intergalattico o anche quello infragalattico? Supponendo che la metafora del palloncino sia esatta, notiamo che non solo la distanza tra gli oggetti disegnati su di esso si espande ma si espande anche la grandezza degli oggetti stessi.
E se l'universo invece di avere una partenza ed espansione, pulsasse tipo un onda? Quindi arrivasse da 0 a 1, poi invertisse lo spazio e tempo fino a 1 0 e poi da 0 a -1?
Professore scusi non riesco a capire questo... Se si è sempre parlato di espansione dell'universo e che ogni galassia si allontana una dall'altra come mai lei dice al minuto 9,13 che la la galassia di Andromeda si sta avvicinando alla Terra per motivi gravitazionali...come si spiega questo controsenso. Certamente la mia mancanza di conoscenza non mi fa comprendere il motivo. Gradirei che lei mi desse una risposta. Esprimendogli la mia simpatia per il suo modo di insegnare,la saluto cordialmente.
Probabilmente l'attrazione gravitazionale è più potente della forza di espansione dell'universo oppure sarà da capire le posizioni delle galassie sul punto "zero" di espansione, sono ignorante in materia... Meglio attendere il professore... ;
Complimenti davvero lezione di livello però a mio umili avviso forse tratta troppi argomenti e di conseguenza difficile andare in profondità tipo effetto Doppler e red shift forse gli dedicherei una lezione a parte
Simone, ma allora la velocità della luce si può superare se le galassie si spostano a una velocità superiore. Comunque grazie per il video interessantissimo. 👍👍👍👏👏👏
No. Il fotone o la luce non supera i 300 mila km al secondo, ma il fotone si trova nel tessuto spazio temporale che si sta espandendo a velocità superiore. Con un esempio, pensa al fotone come un automobile che corre sulla strada. L'auto non supererà mai la sua velocità massima, mentre la terra ruota ad una velocità maggiore (all'equatore è circa 1600 km orari).
LA VELOCITA' DI ESPANSIONE DELL'UNIVERSO NON È UNA VELOCITA' FISICA, PER CUI NON HA SENSO PARLARE DI MOTO SUPERLUMINALE (per spiegarlo in maniera corretta occorrono nozioni di geometria differenziale, in particolare la nozione di "varietà differenziabile"). Facciamo un esempio banale: due oggetti A e B nell'usuale spazio tridimensionale di cui facciamo esperienza in ogni istante di tempo. Consideriamo i seguenti scenari: 1) A e B sono fermi. 2) A e B sono fermi, ma lo spazio si "espande". Nel punto 2 intendiamo che A e B pur non avendo una velocità (rispetto a un assegnato sistema di riferimento) si allontanano l'uno dall'altro. Per comprendere la nozione di "spazio che si espande" occorre sbarazzarsi dell'idea di un qualcosa che si espande rispetto a un qualche "spazio ambiente". È facile realizzare matematicamente il secondo scenario: basta definire una metrica (cioè, una funzione distanza) che è funzione del tempo. In tal modo assegnando delle coordinate x,y,z ai punti A e B, vediamo che tali coordinate rimangono invariate e al contempo i punti si allontano. Incidentalmente, un tale sistema di coordinate è detto "in co-moving". Qui per i dettagli: www.extrabyte.info/2017/08/02/sistema-di-coordinate-in-co-moving/
E se Andromeda è a 2,5 milioni di anni luce, io sto vedendo una immagine vecchia che mi rifà ad una posizione relativa al momento della osservazione... Spero di non avere bestemmiato... Ti seguo sempre, bravissimo
Ciao Simone Il video è molto piacevole e chiaro. Ho qualche dubbio sul fatto che non potremo mai vedere galassie che recedono (o meglio lo spazio che le contiene si espande) a velocità maggiore di "c", sicché il raggio limite di osservabilità sarebbe secondo la legge di Hubble, R=c/H. Ma sappiamo che la costante H diminuisce col passare del tempo (H=1/t), dunque deve aumentare R. Allora quelle galassie saranno visibili per i nostri discendenti?
L'esempio del palloncino è carino, ma non calzante, in quanto lo spaziotempo non è un qualcosa di materiale, il tempo è solo il modo con cui noi misuriamo l'entropia e lo spazio un insieme di coordinate, quindi lo spaziotempo non si espande e non si contrae per il semplice fatto che non esiste..
Grazie, sempre molto interessante. Vorrei però evidenziare il fatto che, alla luce dell'attuale interpretazione del Big-Bang, risulta fuorviante descrivere un universo che, andando all'indietro nel tempo, si riduce ad un unico punto infinitamente massiccio. In realtà questa immagine (suggestiva) non rende bene l'idea della fluttuazione del vuoto che si pensa sia all'origine dell'universo. Non sono in grado di proporne una alternativa, ma al contempo credo sia giunto il momento, anche per il livello che ha raggiunto il tuo canale, di superare questa descrizione e provare ad andare oltre. Grazie mille.
Complimenti x il video molto interessante .. A forza di espandersi a velocità sempre più alta finirà x fare il botto. Strapperà il tessuto spazio tempo
Un'altra mia domanda da ignorante...ma se lo spazio si espande in questo modo come fanno gli oggetti a raggiungerci e magari colpirci? per esempio gli asteroidi..perché questa espansione sembra valere solo per i grandi corpi celesti? Sapevo che per esempio la galassia di Andromeda é in rotta di collisione con la nostra..come può essere se lo spazio si espande? Se ci sono alcuni raggi di luce che non arriveranno mai ai nostri occhi per questo motivo, come può un asteroide o un altro corpo celeste collidere l'un l'altro? Scusate se é magari una domanda sciocca, ma mi sfuggono un sacco di cose.
L'espansione dell'Universo di cui si parla in cosmologia avviene su "grandi scale", ossia scale di distanza tipiche degli ammassi di galassie. Mi spiego, all'interno di un ammasso di galassie le diverse galassie non si allontanano l'una dall'altra, anzi orbitano l'una intorno all'altra, è la distanza tra i diversi ammassi che aumenta. All'interno dello stesso ammasso le diverse galassie orbitano una intorno all'altra indisturbate, così anche le stelle di una singola galassia, non risentono dell'espansione dell'Universo, ma sentono solo l'attrazione gravitazionale delle altre stelle della galassia stessa. Se ci pensi se cosi non fosse ogni galassia verrebbe espansa al punto da distruggersi. Stesso discorso per le scale ancora più piccole: i pianeti non si allontanano dalle loro stelle a causa dell'espansione dell'Universo, ma risentono solo della gravità della propria stella e per ultimi gli asteroidi, anche loro risentono solo della gravità dei corpi celesti del sistema planetario a cui appartengono (quelli del Sistema Solare sono attratti dal Sole e dagli altri pianeti del Sistema Solare appunto). Anche noi se ci pensi, sentiamo la gravità della Terra e non veniamo "separati" da lei all'espansione dell'Universo. Se ci pensi su scale microscopiche anche il tuo corpo dovrebbe espandersi... Se l'Universo si espande ovunque in ogni posto, perché le nostre molecole non vengono lentamente separate tra loro? Possiamo dare 2 spiegazioni al fatto che l'espansione dell'Universo avviene su grandi scale (scale cosmologiche appunto). La prima intuitiva, la seconda più matematica/formale. Prima spiegazione: su piccole scale domina la gravità dei singoli corpi rispetto all'effetto di espansione dello spazio. È come se l'Universo provasse ad allontanare un asteroide dal Sole ma la gravità del Sole fosse più forte. Idem ad esempio per galassie vicine tra loro, l'Universo cerca di allontanare Andromeda da noi, ma l'attrazione gravitazionale reciproca tra Andromeda e la Via Lattea è più forte. Per esempio nel caso delle molecole del corpo, l'attrazione (elettrostatica) tra le molecole del nostro corpo è più forte dell'effetto dello spazio che cerca di allontanarle. È una spiegazione molto semplice ed intuitiva. Ma la seconda spiegazione è quella un po'piu corretta ed ha a che fare con la relatività generale. Mi spiego: l'espansione dell'Universo è legata alla composizione dell'Universo. Se nelle equazioni di Einstein si inserisce "di cosa è fatto l'Universo" allora le equazioni ci descrivono come si "curva" lo spazio-tempo e quindi anche come si espande. Qua arriviamo al punto critico: questa espansione dell'Universo può avvenire nel caso in cui l'Universo sia permeato da un fluido omogeneo (cioè senza grandi cambiamenti da posizione a posizione) ed isotropo (senza una direzione preferenziale). Se l'Universo è fatto cosi allora l'espansione può avvenire. E indovina? L'Universo è fatto così solo su scale cosmologiche! Solo su quelle scale, possiamo descriverlo come un fluido in cui le singole particelle sono le galassie/ammassi di galassie, e solo su quelle scale è abbastanza omogeneo, su scale più piccole, prendi una galassia ad esempionon è affatto omogeneo, abbiamo stelle, gas, pianeti, vuoti, ammassi globulari ecc. Mentre quando facciamo uno "zoom" sufficientemente all'indietro e lo guardiamo "nel suo complesso" allora soddisfa il requisito dell'omogeneità ed isotropia, e solo su quelle scale riesce a far espandere lo spazio in accordo con le leggi della relatività generale. Una stella ad esempio non può far espandere lo spazio, cosi come non può farlo una galassia. Ma l'insieme a grande scala di tante galassie può produrre questo effetto (insieme ovviamente agli altri costituenti dell'Universo, come la materia oscura e l'energia oscura, quest'ultima addirittura fa accelerare l'espansione). Di fatto in questa visione (più corretta) lo spazio su piccole scale non si espande proprio! Lo spazio intorno al Sole è curvato dalla presenza del Sole, come ci spiega la relatività generale, e basta. Non c'è alcun "fluido omogeneo e isotropo" che lo fa espandere, quindi non si espande. Al contrario se consideriamo volumi di Universo più grandi (volumi in cui possiamo approssimare l'Universo come un fluido perché c'è un numero sufficientemente alto di galassie all'interno) allora i differenti volumi si allontanano tra di loro perché lo spazio tra loro si espande in accordo con quanto dice la relatività generale IN QUEL caso. È per questo che la cosmologia studia volumi grandi di Universo, appunto le grande scale (scale dell'ordine delle centinaia di milioni di anni luce). Scale più piccole vengono descritte con altre leggi dell'Astrofisica. Spero di essere stato chiaro. Buona giornata
Diciamo che l’allontanamento delle galassie sarebbe il duale dei buchi neri. Nel primo caso la luce non riesce a raggiungere l’osservatore perché troppo distante, nel secondo caso perché attratta dalla gravità del buco nero. Quindi i 15 miliardi di anni sono il duale dell’orizzonte degli eventi di un buco nero. Quindi distanza = gravità
Ciao Simone, mi piacerebbe che parlassi in un tuo video delle teorie che cercano di descrivere cosa ci fosse prima del Big Bang. in particolare sono rimasto affascinato dall'ipotesi dell'esistenza degli inflatoni, quanto è probabile la loro esistenza? in che modo gonfierebbero lo spaziotemo? esistono teorie altrettanto gettonaste che non conosco alternative a quella degli Inflatoni? grazie
@@RobertoScognamigliorobi6826 no intendevo proprio inflatoni... Sono delle particelle scalari simili al bosone di Higgs di cui si è ipotizzata l'esistenza e sarebbero responsabili dell'inflazione
Io credo che ci sono molte cose da correggere, per ora ci accontentiamo di queste teorie 😀, ad esempio non credo sul fatto che il tempo ha avuto inizio, concettualmente se non esisteva il tempo non doveva succedere assolutamente niente, è una di quelle teorie che porta a contraddizione... 🤓
Il problema sta proprio li! Dicono BigBang ma in realtà non esiste! Negli anni 40/50 fu detto in modo ironico per spiegare una teoria ma qualche buontempone ha ritenuto opportuno di mantenere quel nome senza sapere effettivamente se si fosse trattato realmente di uno scoppio e dove fosse effettivamente avvenuto... Senza il "moto" il tempo non esisterebbe... è un dato di fatto.
Seguendo l’esperimento del palloncino chiedo se è per questo motivo che nella ns realtà non sperimentiamo l’allontanamento delle cose da noi…. es. se stiamo in una stanza il muro si allontana da noi?
Ma in caso di espansione dell'universo è logico pensare che ci sia una iterazione tra materia oscura e lo spazio tempo... Io da ignorante vedo la sfera dell'universo, se così la posso definire sempre da ignorante, come piena di un fluido che permette alle galassie di non distruggersi con la sola forza centrifuga dovuta alla rotazione... Se non ricordo dovrebbe essere uno dei motivi per cui si sospetta appunto l'esistenza della materia oscura... Grazie per la risposta
Se non erro la materia oscura come peraltro la materia visibile sarebbero per lo più concentrate nelle galassie; la materia visibile però non sarebbe sufficiente, con la sua gravità, a tenere unita la galassia... Galassia che però non si espande perché ci sarebbe appunto la materia oscura che con la sua gravità aggiuntiva ne impedirebbe l'espansione.
Non mi è chiara una cosa, un fotone parte da una galassia che si allontana dalla terra, arriva qua e presenta uno spostamento verso il rosso della frequenza. Se lo stesso fotone fosse stato intercettato da un'astronave ferma rispetto alla galassia non avrebbe avuto nessun redshift?
Non mi è chiaro una cosa: se l'universo è in espansione e le galassie si alontanano sempre di più, come mai Andromeda si avvicina invece di alontanarsi?
Quando comoda "non si può viaggiare più veloce della luce, lo dice la teoria della Relatività". Poi quando qualcosa "non torna" allora si, qualche volta si può ... 😁😁😂😂😀😀 Allora vale anche credere al Diavolo, agli universi paralleli, al multiverso, agli esseri n-dimensionali etc. etc... 😁😁😂😂😀😀
Ciao L P, il fatto è che quando si enunciano certe leggi, non sempre si enunciano tutti le condizioni, come per esempio il fatto che il limite superiore alla velocità della luce vale per il movimento rispetto a un sistema di riferimento locale. eheh :) Ciao, Simone
Gli atomi hanno una forma sferica, come le particelle. I pianeti hanno una forma sferica a causa della forza di gravità e per il loro moto circolare. Il nostro sistema solare ha una forma sferica sia per il suo moto circolare e sia perché ha un suo campo magnetico, quindi una sua forza di gravità uguale e contraria. Così per la nostra galassia, così per l'universo. L'universo ha un suo campo magnetico perché si muove,si posta. Il suo moto è circolare e perciò ha il suo campo magnetico. Le galassie non si allontanano tra esse, bensì si muovono in un'asse stabile.
E noi a che velocità ci allontaniamo dai nostri vicini? Dire che più vediamo lontano e più le galassie si allontanano velocemente fa pensare che siamo al centro dell' universo ma pare non sia così...
perché si vendono questi concetti per assodati? sono le interpretazioni che vogliono un universo in espansione e la necessità di un big bang, non vi è alcuna evidenza univoca che questi siano effettivamente delle evidenze reali e tangibili
Buona sera, vorrei porle un quesito: se l'universo non fosse in espansione, le galassie, il sistema solare e tutto il resto si muoverebbe nell'universo o sarebbe tutto statico?
In realtà l'universo è statico perché non sono le galassie a muoversi. È lo spazio che si estende. I veri movimenti sono quelli gravitazionali che fanno attrarre gli oggetti tra loro, tra cui le galassie abbastanza vicine, facendole scontrare e fondersi.
Grazie! Chiedo una cosa da profana (e anche di più dato che le mie conoscenze in materia sono praticamente inesistenti). Dal punto in cui si è sviluppato il big bang che dovrebbe essere rimasto vuoto per l'espansione che ne è seguita, potrebbe da quel vuoto scaturire un altro big bang? Dato che la velocità dell'espansione dell'universo è in aumento, la causa potrebbe essere un nuovo big bang ripartito proprio dal precedente punto di espansione?
Purtroppo c'è un errore di base, il big-bang è chiamato così impropriamente, quindi non essendo una esplosione NON ha un punto di origine. Per il resto cerca l' inflazione, non dell' euro, è un modo per identificare l' espansione dell' universo da TUTTI i suoi punti.
da quel che penso di aver capito , il big babng non è "successo" in un punto, ma in un momento nello spazio tempo e contemporaneamente si è sviluppata un' energia che ha coinvolto tutto l'universo con il proprio calore (dell'energia) da lì è cominciata l'espansione ed il conseguente raffreddamento che ha dato il via alla creazione della materia che poi ha dato luogo alla formazione delle galassie. Potrebbe esser successo a milioni di anni luce dai confini dell'universo a noi visibile, non per forza al centro del "nostro" universo... Penso!
anche se il nome trae in inganno non devi pensare al big bang come un'esplosione perchè non lo è! la teoria del big bang (che, ad oggi, ricordo non è ancora spiegabile scientificamente nei suoi istanti iniziali) prevede che QUALSIASI punto dell'universo (inteso anche come universo di infinita estensione) fosse concentrato in un solo punto, e nel momento in cui è partita l'espansione TUTTI i punti hanno iniziato ad allontanarsi in modo simile l'uno dall'altro. quindi non c'è nessuna "origine" o "centro", ma solo una "espansione" del "tessuto" di cui è formato lo spazio. E' un concetto difficile da immaginare, ma questa espansione aumenta la distanza anche tra oggetti che sono fermi l'uno rispetto all'altro, e può quindi creare anche effetti "strani" e apparentemente paradossali, come quello ben descritto nel video.
Domanda? Da un punto centrale la luce viaggia a Sud , punto S, a 300 000 000 m/s. dallo stesso punto a Nord, punto N, viaggia a 300 000 000 m/s.. Detto ciò. Il punto N rispetto al punto S viaggia al doppio della velocità della Luce. Se niente può viaggiare più veloce della Luce, perchè i due punti N e S viaggiano rispetto a loro il doppio di ciò che non è possibile? qualcosa non mi torna!! Se guardiamo con occhio Relativo. uno dei due punti potrebbe essere fermo rispetto all' altro per cui uno dei due viaggia al doppio della velocità della luce.
Ma se la galassia di andromeda si sta allontanando dalla via lattea per via dell'espansione dello spazio, allora perché si dice che le 2 galassie finiranno per fondersi fra di loro fra qualche milioni di anni?
La velocità di espansione dell'universo non è una velocità nel senso fisico del termine. È la derivata rispetto al tempo del parametro della metrica di Friedman-Robertson-Walker. Quindi non ha senso parlare di espansione superluminale.
ho una domanda da fare a chi sa rispondermi...ma se il big bang è esploso in un attimo e che tutto si allontana dal punto del big bang allora guardando verso il big bang non dovremmo vedere niente in quanto tutto si sarebbe allontanato??????
Temo di fare una domanda stupida ma ci provo lo stesso: se lo spazio si espande in ogni direzione, se è vero che non esiste un centro dell'universo, se lo spazio esiste come spazio-tempo, allora si dilatano anche i corpi e il tempo?
Uhm fotse ho capito. Io ho da anni una domanda che ho spesso ppsto, forse anche su questo canale, e l'esempio del palloncino 🎈 mi aiuta a formularla: È possibile che ad una certa distanza dal palloncino ce ne sia un altro? Che ne so, a due metri o 40 km... Non possiamo vederlo, ma perché (non) potrebbe esserci?
Ma il modello del Big Bang è compatibile con un Universo spazialmente infinito ? Come può ridursi ad un punto infinitesimale se fosse infinito ? Oppure l'inizio o quello che chiamiamo inizio può esistere con punti infiniti ma con una densità infinita e questa densità infinita come potrebbe essere immaginata visto che sarebbe estesa in uno Spazio infinito ma denso , si ma denso di cosa ? Cmq bel video.
Buonasera. Se la velocità della luce è stata superata già dal 1929, dobbiamo correggere la nostra visione delle distanze del nostro universo, teoria di Einstein, e pensare che tutto diventa più vicino, più raggiungibile un domani che troveremo un mezzo idoneo. Cosa ne pensa della Teoria endosferica del campo o del cosmo cosmocentrico? Saluti.
Qui molti fanno confusione. L'universo osservabile ha un raggio di 13. 8 mid di anni luce( età dell'universo) perché la luce di ciò che si trova più in là impiega più di 13.8 mld di anni ad arrivarci e ancora non ne ha avuto il tempo. Ma nel frattempo le galassie comprese in questo raggio si sono allontanate ancora di più fino a 47 mld.di anni luce, quindi ancora di più inosservabili.Dunque il nostro orizzonte di visibiltà è come una vecchia fotografia rispetto alla dimensioni reali.
@@UTP-SOI E' chiaro che che l'età è 13.8 mld di anni, non anni luce.E' un lapsus evidente.... ma se tu ti diverti a fare il FENOMENO, come ti definisci, fai pure.Oh....ma li trovo tutti io !
Ciao Vito, esatto sono due cose diverse. La luce che ci arriva è la luce emessa dalla stella quando era più vicina a noi di quanto non lo sia oggi. Ovvero noi vediamo le stelle dove erano quando è partita la luce. :) Simone
Sì, il concetto dell'espansione, o meglio inflazione , superluminale è chiaro: riguardo invece alla dimostrazione del Big Bang, lo studio non risolve il dubbio: la singolarità inziale era formata da materia compattissima o da pura energia senza materia ? Perchè nel primo caso è lecito chiedersi cosa ci fosse "prima" del Big Bang, nel secondo caso bisognerebbe ammettere , in quella singolarità, l'assenza non solo della materia ma conseguentemente anche dello Spazio Tempo, quindi senza un "prima" ma anche senza un momento né una causa "da cui" l'evento abbia potuto avere inizio.
Potrebbe l'espansione, se lo spazio-tempo fosse come una deformazione elastica, avere un limite di espansione e di tensione oltre la quale tenderebbe a rientrare verso lo stato primordiale ?
Quando un palloncino si espande i punti che rappresentano le stelle si trovano sulla sua superficie che è bidimensionale ma il palloncino gonfio è tridimensionale, ha una dimensione in più. Non dovrebbe accadere così anche per l'Universo, che esista una quarta dimensione spaziale?
Immagina i canditi del panettone come corpi astrali e il lievitare e gonfiarsi nel forno come l'espansione. A fine cottura anche i canditi dentro l'impasto si sono allontanati tra loro.
A me sta cosa che si allontanano gonfiandosi non mi convince tanto...la galassia di Andromeda si sta avvicinando alla NOSTRA galassia e suppongo la stessa cosa succede per tante altre galassie. I canditi nel panettone si allontanano e basta mica si avvicinano.
@@19dario73l'esempio non è calzante al 100%. La Galassia di Andromeda è legata gravitazionalmente alla nostra e l'espansione dell'universo non è sufficiente a contrastare l'avvicinamento dovuto alla gravità. Tutto qui. Ma l'esempio del panettone è valida per galassie sufficientemente lontane. E a parte Andromeda e alcune galassie del gruppo locale, tutte le altre si allontanano.
La risposta è si! O meglio, dipende. Nell'esempio dell palloncino abbiamo un universo bidimensionale (la superficie del palloncino) che è "curvo", in particolare si dice che ha una "curvatura positiva". Infatti giustamente come hai evidenziato tu per visualizzare la sua curvatura occorre avere una dimensione spaziale in piu! La superficie del palloncino va a curarsi in una dimensione esterna al palloncino. Noi infatti vediamo come la superficie del palloncino si incurvi fino a richiudersi su sé stessa. Nel caso di un universo con uno spazio tridimensionale come il nostro, se questo fosse curvo (analogia con il palloncino) per visualizzarlo occorrerebbe una dimensione spaziale in più! Ecco perché se ci pensi non puoi immaginare un universo tridimensionale curvo, non sappiamo come visualizzare la quarta dimensione spaziale in cui qualcosa di tridimensionale va ad incurvarsi. Ma se cosi fosse il centro di curvatura (che nel caso del palloncino si trova in una dimensione extra rispetto alla superficie del palloncino) si troverebbe proprio in quella dimensione extra rispetto allo spazio tridimensionale. Tutto ciò che dici quindi è giusto, ma vale nel caso in cui il nostro Universo abbia una curvatura positiva. Con le nostre osservazioni, ad esempio con la fondamentale osservazione della radiazione cosmica di fondo, abbiamo scoperto che la curvatura del nostro Universo è....... nulla! Di fatto l'Universo in cui viviamo non è curvo, si dice che è "piatto". Per analogia nel caso bidimensionale è come avere a che fare con un foglio, non con un palloncino (oppure con un palloncino tagliato e spiattellato). Di fatto non serve una dimensione spaziale in più per descriverlo. Per quanto riguarda l'esempio del panettone anche in quel caso, se consideri i canditi sulla superficie esterna è come avere a che fare con la superficie di un palloncino (universo bidimensionale a curvatura positiva). In generale se consideri i canditi interni è come avere a che fare con un universo tridimensionale ma a curvatura nulla come il nostro. Diciamo che l'esempio del panettone lo vedo come un po' più complesso per descrivere il fenomeno. Piccola curiosità, sulla superficie di un palloncino se una formica iniziasse a camminare sempre dritta tornerebbe al punto iniziale, beh anche nel caso di un universo tridimensionale curvo se andassimo sempre dritti in qualsiasi direzione torneremmo nello stesso punto iniziale! Solo che stavolta è impossibile da visualizzare il percorso fatto perché, ripeto, come dicevi anche tu, servirebbe una dimensione spaziale in più per visualizzarlo, ma noi non possiamo immaginarla. Per quanto sarebbe bello andare sempre dritti pee poi tornare al punto di partenza, le osservazioni sfavoriscono lo scenario di un universo curvo. Comunque tutto ciò che Simone ha ben spiegato vale sia per un universo curvo, che piatto, sia bidimensionale che tridimensionale. Spero di essere stato chiaro :)
ma la domanda è: quanto è grande l'universo tutto? intendo osservabile e non? perchè questo dato non è facile reperirlo nonostante ci sia un modello matematico sull'espansione dell'universo e una data di inizio? non dovrebbe essere facile da calcolare e noto? c'è ci dice 1.000-10.000 volte l'osservabile, chi si spinge pure oltre.
quelli che citi sono tutti dati noti: età dell'universo: 13,8 miliardi i anni. universo osservabile: in un raggio di 46,5 miliardi di anni dalla terra. Ma poichè non è mai stato osservato nessun "bordo" dell'universo (passatemi il paragone) e poichè secondo la teoria del big bang l'universo ha subito un'espansione più veloce della luce del tessuto di cui è composto lo spazio stesso, ora l'estensione dell'universo è sicuramente più ampia dell'universo da noi osservabile, quindi non è materialmente possibile per noi capirne l'eventuale estensione. Inoltre alcuni esperimenti hanno dimostrato che lo spazio non ha una "curvatura", l'argomento è troppo complesso da affrontare in un commento, ma in sintesi questo confermerebbe che è l'universo è infinito.
@@DanieleVergini a maggior ragione se lo spazio non curva ( o ipotizziamo che non curvi) e se le altre incognite sono note ( tempo e velocità di espansione incrementale dello spazio ) come diamine è possibile che non sia possibile calcolare quanto sia vasto anche senza vederlo? se ho una macchina che viaggia in moto rettilineo uniforme accelerato e un tempo di percorrenza anche senza vederla dovrei sapere quanto è andata lontana, o no?
@@alfredodallalibera5091 come ricordato anche in questo video la quantità di quell'allungamento della strada come se fosse un elastico a cui ti riferisci è stimato con la costante di hubble ( e infatti ho usato il paragone del moto accelerato anche se la luce viaggia a velocità costante proprio per questo fenomeno).
@@stefanoballiero8319 No, se l'Universo avesse una curvatura positiva puoi immaginare per analogia con il palloncino di misurare la sua dimensione (pensa al fatto che la superficie di un palloncino non è infinita, ma è "finita" e si può misurare). Infatti con la relatività generale si può calcolare facilmente il volume dell'Universo nel caso in cui si trattasse di un Universo a curvatura positiva, anche detto "Universo chiuso" per l'appunto (avere un volume finito comunque non implicherebbe avere un bordo, ma ora non deviamo dall'argomento). Nel caso di curvatura nulla (quello che sembra essere il nostro caso dalle osservazioni) l' Universo avrebbe ad oggi un volume infinito. Matematicamente esce fuori cosi e anche logicamente, se ci pensi non puoi immaginare che ad un certo punto dello spazio l'Universo finisca cosi all'improvviso. Se avesse una curvatura positiva invece avrebbe una dimensione finita, ma in quel caso se proseguissimo sempre dritti torneremmo nel punto di partenza (proprio come accadrebbe su un palloncino). Il succo è: curvatura positiva = universo non infinito, con un volume finito e senza un bordo; curvatura nulla = universo infinito (a meno di quelle che vengono chiamate "topologie" più complesse ma, ripeto, non deviamo dall'argomento), con un volume infinito e senza un bordo. Tornando all'istante iniziale, il Big Bang, invece le cose si complicano un po' ma senza entrare nel dettaglio comunque non esiste alcuna teoria fisica in grado di descrivere esattamente l'istante iniziale. Per quanto riguardo ciò che sappiamo noi oggi, intanto se c'è stata la cosiddetta "inflazione" nei primi istanti di vita dell'Universo, si ha che sicuramente la dimensione dell'Universo è maggiore di quella dell'Universo osservabile, ossia sicuramente lo spazio a disposizione è più grande di cio che possiamo vedere. Inoltre, come dicevo prima, avendo misurato una curvatura nulla dell'Universo, la matematica ci suggerisce che questo abbia una dimensione addirittura infinita. Il discorso in realtà è più complesso di cosi, ma queste sono le idee alla base. L'esempio del moto rettilineo uniforme non è calzante, se ci pensi le galassie che ora si trovano ai confini dell'Universo osservabile un tempo erano vicine a noi, in corrispondenza del big bang erano a distanza prossima allo zero. Sapendo per quanto tempo si è espanso l'Universo sappiamo quanto è grande l'Universo OSSERVABILE. Il fatto è che più passa tempo e più ci arriva luce di galassie ancora più lontane (l'Universo osservabile aumenta di dimensione) e ciò vuol dire che anche quelle galassie erano ad una distanza prossima allo zero da noi nei pressi del Big Bang. Più passa tempo e piu si mostrano a noi zone di Universo sempre piu grandi che erano vicine a noi al Big Bang. Anche se sappiamo per quanto tempo si è espanso l'Universo comunque non possiamo sapere la sua dimensione spaziale quanto è grande. Non sappiamo quante altre "zone di universo" si trovavano vicine a noi al Big Bang. Nel caso del moto rettilineo uniforme tu vuoi sapere dove si trova una macchina nello spazio al variare del tempo. Nel nostro caso tu vuoi sapere quanto è grande lo spazio sapendo però solo quanto si espande nel tempo e per quanto tempo lo ha fatto, ma le due cose non sono direttamente correlate. Un conto è sapere di quanto si sono allontanati 2 punti dello spazio in un intervallo tempo (questo lo possiamo fare) ma quanti punti ci sono nello spazio non possiamo saperlo da quelle informazioni, potrebbero essere infiniti, senza alcun problema. Spero di essere stato chiaro!
Spiegato in modo molto sommario con esempi poco realistici. Il palloncino non rende l'idea. Un impasto che lievita con dentro scaglie di cioccolato o uvetta avrebbe reso di più.
Immaginiamo di trovarci ad una distanza superiore a 15 miliardi di anni luce dalla Terra e di voler tornare a casa correndo verso la Terra alla velocità della luce. Poiché, a quella distanza, lo spazio che ci separa dalla Terra si espande ad una velocità superiore a quella della luce, è come se ci trovassimo su un nastro trasportatore che va in direzione opposta alla nostra, ad una velocità superiore a quella della luce, e noi che siamo sopra il nastro trasportatore corriamo verso casa alla velocità della luce in direzione opposta. Bene, rassegniamoci. Anche se corriamo così veloci non riusciremo mai a tornare a casa. Questo significa che la luce delle stelle che sono distanti oltre i 15 miliardi di anni luce dalla Terra, non arriveremo mai a vederla .
Salve professor Baroni, ciao Simone! Ho letto in un paio di giorni questa settimana il tuo "Capire il tempo e lo spazio", così semplice, bello, chiaro, che mi sei diventato familiare (ecco il motivo del "tu"). Ti ringrazio sinceramente per l'ottimo lavoro scientifico e il riuscito sforzo divulgativo. Avevo già letto molti libri sull'argomento, ma questo è stato il migliore finora. Dei concetti mi hanno davvero illuminato ed emozionato! Chissà se hai in cantiere un libro con lo stesso stile sulla fisica quantistica e tutto questo mondo, sarebbe spettacolare! Grazie ancora 🙂
Un'altra chicca! Un video appassionante il cui contenuto è stato raccontato con la consueta chiarezza espositiva che ti contraddistingue!!
Grazie Simone e complimenti.
Leonardo
Concetto veramente affascinante, complimenti anche per la sua capacità di esprimere semplicemente dei concetti che semplici non sono.
Tutto molto bello .
Grazie Simone .
Ora io mi domando e chiedo .
Quanti fotoni può emettere una stella nell'unità di tempo , diciamo al secondo .
Questi fotoni si disperdono nello spazio per 14 mld di anni e quindi disperdendo la loro concentrazione al cubo dello spazio percorso .
La domanda è:
alla fine ma quanti fotoni possono mai raggiungere il nostro occhio/cannocchiale/telescopio da poter individuare una singola stella di tanti anni fa ?
1000 fotoni , 1 mln , 1 mld ?
Sarebbe come leggere un giornale con un binocolo , vedremmo 10/15 puntini neri o colorati ma non ci darebbero la minima idea se appartengono ad una A o F ...
Per non considerare i fotoni " dispersi " per accidenti vari , come cadere in un buco nero o essere da questo deviato magari di 90° , o ha incontrato un atomo di idrogeno ed è diventato "altro " ...
Per effetto di questa dispersione non riusciamo a vedere nemmeno la maggior parte delle stelle della nostra galassia. E' ovvio che, a quelle distanze, si possono osservare solo galassie formate da miliardi di stelle, magari contenenti un nucleo superattivo tipo le quasar.
13:40 bravo Simone....
Bravo, bel video. Complimenti. È il primo che vedo, ma mi sono iscritto per vederne altri sicuramente belli come questo.
Grazie per il tuo tempo. 🙏
Il poco che ho capito è estremamente entusiasmante 👍
Prof. Baroni, fantastico video, estremamente chiaro e con contenuti stupefacenti.
Mi chiedo se, un giorno, non sarà possibile costruire astronavi che possano "cavalcare" il tessuto in espansione dello spazio e sfruttare questo fenomeno per raggiungere destinazioni lontane.
Alessandro
In pratica hai risposto al mio commento del video precedente. Grazie
il finale è incredibile... E' mai capitato di vedere stelle che "sparissero" in questo modo?
Non mi sono chiare alcune cose.
Se l'universo osservabile ha un limite, e quindi potrebbero esserci galassie che non abbiamo ancora osservato, rimane vero che l'universo ha 13.5 miliardi di anni? Cioè la durata stimata dell'universo ha a che fare con l'universo osservabile o dipende da altri fattori?
Inoltre non mi è chiara un'altra cosa: se le galassie si allontanano tra loro perché è lo spazio a espandersi significa che se lo spazio smettesse di espandersi la loro distanza rimarrebbe la stessa, come se fossero immobili l'una rispetto alle altre, cioè potremmo dire che le stelle in quel caso sarebbero immobili?
salve, professore. Dalla sua lezione si evince che superare la velocità della luce è una cosa che avviene.
Detto questo, si evince anche che, viaggiare verso un punto molto distante dalla Terra ci metterebbe di fronte ad una nuova sfida: mentre noi cerchiamo di raggiungere il punto A, questo si allontana e forse ad una velocità maggiore a quella della luce. Si sono formulate ipotesi su come si potrebbe raggiungere un tale punto A, superando i detti limiti?
Be la teoria
di riuscire a piegare lo spazio
cioè con un astronave in gradopiegare lo spazio
E quindi di " serfare"
su un onda di spazio potrebbe aggirare l'ostacolo..
oppure la teoria del ponte
di Eisten Rosen
( teoria dei wormhole). Cunicoli spazio temporali
Teoria tutta da dimostrare
Permetterebbe sfruttando uno di questi tunnel, di spostare l'eventuale astronave in un qualsiasi punto del universo...
Poi il professore spero spieghi meglio se questo, teoricamente è possibile
Grazie, spiegato meravigliosamente
Un dubbio,
Una stella che si trova a 30 mld di anni luce, ad esempio, quindi entro il limite dell’universo osservabile, secondo la descrizione che ha dato dell’universo raggiungibile, non dovrebbe essersi spostata già a velocità super luminale e quindi essere invisibile a noi?
Quello che si trova oltre i 13,5 miliardi non lo vedremo mai.
La stella si, la sua luce invece ci raggiungerà
Video interessantissimo. Grazie.
Ma su Spotify non ci sono più podcast su Pepite di scienza?
1) il BigBang non esiste, è stato dato questo nome per spiegare un punto di vista ma effettivamente non conosciamo dei punti basilari...
A) dove è avvenuto questo ipotetico scoppio? Il punto preciso?
B) quando è avvenuto?
C) si tratta realmente di un'esplosione?
D) cosa ha provocato questa ipotetica esplosione?
Ecco perché dobbiamo essere cauti sull'affermare certe cose e non possiamo basarci su ipotesi o teorie... anche se affascinanti non possono essere assolutamente plausibili o attendibili.
2) Le galassie ed i loro spostamenti (bizzarri).
È vero, dal "nostro punto di vista" tutto quello che osserviamo sembra far pensare che si tratti di un'espansione unidirezionale ma non è così. Gli scienziati omettono, spesso, cose inspiegabili ovviandole. Di che parlo? Esistono asteroidi, pianeti ed intere galassie che "viaggiano contromano"... letteralmente. Come lo spiegate? Allora, a questo punto, non si tratta di uno scoppio? Non si sa. Prendiamo la galassia M75... bella, colorata e... perché viaggia orizzontalmente e non parallela alle altre? Già, nessuno lo dice ma sta li... è abbastanza lento il suo movimento e le ipotesi possono essere molteplici ma nessuna conoscenza in merito può spiegare il fenomeno. TC376JUL è un'asteroide spaventoso che ciclicamente si avvicina alla nostra galassia per poi girarsi e ritornare sui suoi passi. Asteroidi del genere ne esistono ma... cone fanno ad avere sempre la stessa traettoria dopo centinaia di anni. Molti diranno "si tratta del fenomeno di conservazione del movimento in uno spazio fisso"... ammm impossibile. In quello spazio circolano miliardi di corpi celesti e possibile mai che in 100 anni non abbia mai incontrato nessuno per poi schiantarsi? Teorie che certe volte non hanno spiegazioni... ma chissà perché gli scienziati le danno...
3) Galassie che viaggiano oltre la velocità della luce.
Allora, già questo pensiero, secondo la nostra intelligenza e la nostra fisica, non può essere. La luce (le sue particelle) è "fatta" in modo da poter percorrere X percorso all'infinito (secondo i nostri studi) e visto che si tratta di una delle forze (energia) più devastante che esiste... che massa dovrebbe avere quella galassia per poter viaggiare oltre i 300 milioni... aspè ecco il calcolo...
299.792.458 m/s2 (velocità della luce per metro al secondo quadro) = 3.9e+12 km/h2 (velocità per km/h quadro)... cioè 3.900.000.000.000. Km/h... assurdo no?
Dovrebbe disintegrarsi all'instante dato che supererebbe i 20k gradi di temperatura... no? Quindi, evitiamo di sparare calcoli ipotetici fondati su teorie o ipotesi infondate 🤔... poi...
3) Energia e Matetia Oscura... 🤦♂️
Alcuni scienziati hanno visto un fenomeno inspiegabile... in alcuni punti dell'universo osservabile alcuni corpi celesti si comportano in modo strano, cioè, è come se sparissero per poi riapparire un po' più il là per poi tornare al loro posto ma la cosa bizzarra è che quel corpo non è più lo stesso (così hanno detto 🤷♂️)... in oltre il tempo si comporta in modo anomalo e non potendo spiegare questo "fenomeno" hanno ritenuto di dargli un nome ancora più bizzarro delle loro menti. Ho chiesto un po' in giro... "cos'è la Materia e l'Energia Oscura?". Risposta... non lo sappiamo ancora. Chiaro ora?
Conclusione....
Noi abbiamo cominciato solo da circa 100 anni a vedere lo spazio, abitiamo su questo pianeta da millenni, abbiamo dato uno sguardo ai nostri mari da poco e pretendiamo di avere risposte su qualcosa che esiste da chissà quanto tempo? Ma allora è vero che l'essere umano è presuntuoso ed egocentrico! A stento sappiamo dove va a finire la nostra cacca... pretendiamo di sapere come funziona il tutto?
Per carità, essere curiosi, porsi domande e cercare di capire è sacrosanto ma pretendere di dare risposte... bhè, Ego e Narciso sono mitologie, speriamo di non fare la loro fine 😅
Prof. Questo articolo di oggi mi fa venire qualche domanda. Allora se l'universo più si allontana più accelera non esisterebbe il dubbio se si espanderà sempre o prima o poi inizierà a rallentare,si espanderà sempre di più e se supererà la velocità della luce tutto l'universo arrivato ad un certo punto scomparirà da qui adesso e inizierà a viaggiare indietro nel tempo. E poi se lo spazio è divisibile fino ai quanti ma è in continua espansione aumenta il numero dei quanti o si ingrandiscono i quanti,le particelle subatomiche e tutto ciò che costituisce la materia? Magari l' universo è un continuo loop
Ciao Andrea, la tendenza è che tutte le altre galassie superino il limite dell'universo raggiungibile e noi vedremo solo fino a un certo punto della loro storia passata. Superare la velocità della luce come velocità di allontanamento non vuol dire però andare indietro nel tempo :) E l'espansione non implica che i quanti di spazio-tempo diventino più grandi, ma più numerosi. :) Grazie! Simone
Buona sera avrei una domanda riguardo all espansione dell universo ... se è vero che il tessuto spazio tempo dilata dovrebbe aumentare anche la distanza tra terra e luna ! quindi i calcoli riguardanti la forza di gravità tengono conto anche della velocità di espansione?
grazie
Come sempre, grazie mille prof per la Sua disponibilità alla divulgazione scientifica 😊😊
Quindi nulla può superare la velocità della luce tranne lo spazio?
E poi come si definisce la velocità Spazio/tempo se lo spazio si espande?
Grazie tutto ciò è fantastico
Può un segnale superliminale raggiungerci oltre il tempo che precede la superliminaltà?
Grazie mille per la splendida presentazione. Ho una domanda: definire un universo osservabile vuol dire affermare l'esistenza di un universo non osservabile. Infatti il limite dei 46 mld di anni luce è relativo alla nostra posizione. Su Andromeda l'universo osservabile non corrisponde al nostro. Ci vediamo costretti ad ammettere l'esistenza di qualcosa che non potremo mai osservare. Ma questo va contro il principio di falsificabilità. D'altra parte affermare che esista solo un universo osservabile non è coerente con la sua stessa definizione. Come ne veniamo fuori?
Noi vediamo la luce che è partita 13,5 miliardi di anni fa, ma nel frattempo l'universo ha continuato ad espandersi e la distanza di due galassie opposte non è 27 miliardi (13,5+13,5) ma 46 miliardi.
Il principio di falsicabilità serve per verificare teorie mediante esperimenti ripetibili, che normalmente avvengono nei nostri laboratori, Nel caso dell'universo non esistono esperimenti ripetibili, cioè confrontabili con altri universi. Alla base della cosmologia fu postulato un Principio cosmologico secondo cui l'universo e le leggi fisiche devono apparire uguali a tutti gli osservatori
Questo per abbandonare il concetto di antroponcentrismo, nella tradizione copernicana. A queste idee si è ispirato Einstein per formulare la relatività generale che ha avuto numerose conferme sperimentali. Tali conferme, è vero,sono confinate solo al nostro universo ossevabie, ma dimostrano quantomeno che l'approccio è buono.
Interessante, ma da questo si può dedurre che l'Universo pur immenso è comunque finito e con un tempo finito oppure no ?
Ciao Simone. Se vedo due corpi che si allontanano vicendevolmente, come posso sapere se l'allontanamento è dovuto al viaggio degli stessi rispetto allo spazio sottostante oppure alla dilatazione dello spazio stesso nel tempo, oppure ad una combinazione delle due componenti (suppongo sommabili vettorialmente)? Ed in quest'ultimo caso, come faccio a conoscere le proporzioni tra le due componenti?
Ancora.... se immaginiamo queste due componenti, possiamo immaginare la risultante come composizione del moto di un corpo rispetto al suo punto-origine nello spazio più il movimento del punto origine nello spazio dovuto alla dilatazione dello spazio.... peccato che sappiamo solo che due punti-spazio si allontanino tra di loro, ma non che uno sia fermo (o più lento) in senso assoluto. Ma... se immaginiamo di correre a ritroso nel tempo e determinare il Big Bang, non solo determineremo un punto origine nel tempo, ma anche un punto origine nello spazio, che dovrebbe essere il punto da cui tutto proviene ed il punto nel quale era concentrata non tanto la massa, ma addirittura lo spazio stesso. Se questo è vero, non possiamo arrivare a dire che il tempo trasforma quel punto in se stesso, e quindi che quel punto è fermo in senso assoluto e determina un sistema di riferimento spaziale assoluto? In poche parole non possiamo dire che l'universo conserva il proprio baricentro e che questo, unito al fatto che (a prescindere dal moto dei corpi) il tempo trasforma punti in punti nello spazio, determina un punto fermo in senso assoluto?
Cerco di spiegartelo in modo maccheronico...
Prendiamo come esempio un serfista. Col suo surf cavalca le onde e quindi viaggia più velocemente per un'effetto che chiameremo scivolamento. I corpi celesti funzionano più o meno allo stesso modo, secondo la teoria di Einstein. Quindi, l'esplosione genera un'onda d'urto che fa spostare gli oggetti più velocemente del loro moto, è come se fosse una forza addizionale al moto che genera espansione. Però esistono delle eccezioni, alcuni corpi non vengono influenzati da questa forza di spinta perché ci scivolano letteralmente sopra mantendo il loro moto naturale. Tipo le foglie che vedi nell'acqua... camminano pur se l'acqua sottostante abbia una velocità superiore... questo si chiama fenomeno di conservazione del moto. Ecco perché quello che dice Simone è affascinante ma non veritiero... almeno in parte. Noi conosciamo ben poco di quello che ci circonda e ci basiamo sui nostri calcoli per poter dare una spiegazione all'ignoto ma se ci si pone le giuste domande allora quello che osserviamo potrebbe cambiare totalmente prospettiva perché non sempre ciò che abbiamo imparato può ritenersi applicabile al tutto, in questo caso a ciò che non conosciamo...cioè, il comportamento dei corpi celesti fuori del nostro abitat... Noi possiamo solo osservare, calcolare ed ipotizzare ma non possiamo sapere il come e quando perché non abbiamo dati certi quindi tutto ciò che sappiamo si basa solo su qurlla piccola bolla di vita che noi chiamiamo universo osservabile e raggiungibile... Spero di essere stato chiaro. 😄
Video interessantissimo! Grazie professore per la scelta dell'argomento, in particolar modo l'espansione superluminale dell'universo grazie alla creazione di quanti di spazio-tempo, spiegato in modo chiaro e facile da comprendere anche per i non competenti in materia.
Ma prima dell’universo cosa c’era???
Il big bang creò anche lo spazio e il tempo.
E se l'espansione dell'universo dipendesse dal fatto che l'effetto creazione di spazio non si è ancora esaurito?
(E che magari esaurito tale effetto inizierà una fase a ritroso)
L'universo che si espande riguarda solo lo spazio intergalattico o anche quello infragalattico? Supponendo che la metafora del palloncino sia esatta, notiamo che non solo la distanza tra gli oggetti disegnati su di esso si espande ma si espande anche la grandezza degli oggetti stessi.
E se l'universo invece di avere una partenza ed espansione, pulsasse tipo un onda? Quindi arrivasse da 0 a 1, poi invertisse lo spazio e tempo fino a 1 0 e poi da 0 a -1?
Professore scusi non riesco a capire questo...
Se si è sempre parlato di espansione dell'universo e che ogni galassia si allontana una dall'altra come mai
lei dice al minuto 9,13 che la la galassia di Andromeda si sta avvicinando alla Terra per motivi gravitazionali...come si spiega questo controsenso.
Certamente la mia mancanza di conoscenza non mi fa comprendere il motivo.
Gradirei che lei mi desse una risposta.
Esprimendogli la mia simpatia per il suo modo di insegnare,la saluto cordialmente.
Probabilmente l'attrazione gravitazionale è più potente della forza di espansione dell'universo oppure sarà da capire le posizioni delle galassie sul punto "zero" di espansione, sono ignorante in materia... Meglio attendere il professore... ;
Complimenti davvero lezione di livello però a mio umili avviso forse tratta troppi argomenti e di conseguenza difficile andare in profondità tipo effetto Doppler e red shift forse gli dedicherei una lezione a parte
Simone, ma allora la velocità della luce si può superare se le galassie si spostano a una velocità superiore. Comunque grazie per il video interessantissimo. 👍👍👍👏👏👏
No. Il fotone o la luce non supera i 300 mila km al secondo, ma il fotone si trova nel tessuto spazio temporale che si sta espandendo a velocità superiore. Con un esempio, pensa al fotone come un automobile che corre sulla strada. L'auto non supererà mai la sua velocità massima, mentre la terra ruota ad una velocità maggiore (all'equatore è circa 1600 km orari).
@@AT-SOI Grazie,ottima spiegazione. 👍👏
Top!
LA VELOCITA' DI ESPANSIONE DELL'UNIVERSO NON È UNA VELOCITA' FISICA, PER CUI NON HA SENSO PARLARE DI MOTO SUPERLUMINALE
(per spiegarlo in maniera corretta occorrono nozioni di geometria differenziale, in particolare la nozione di "varietà differenziabile").
Facciamo un esempio banale: due oggetti A e B nell'usuale spazio tridimensionale di cui facciamo esperienza in ogni istante di tempo.
Consideriamo i seguenti scenari:
1) A e B sono fermi.
2) A e B sono fermi, ma lo spazio si "espande".
Nel punto 2 intendiamo che A e B pur non avendo una velocità (rispetto a un assegnato sistema di riferimento) si allontanano l'uno dall'altro. Per comprendere la nozione di "spazio che si espande" occorre sbarazzarsi dell'idea di un qualcosa che si espande rispetto a un qualche "spazio ambiente".
È facile realizzare matematicamente il secondo scenario: basta definire una metrica (cioè, una funzione distanza) che è funzione del tempo. In tal modo assegnando delle coordinate x,y,z ai punti A e B, vediamo che tali coordinate rimangono invariate e al contempo i punti si allontano. Incidentalmente, un tale sistema di coordinate è detto "in co-moving". Qui per i dettagli: www.extrabyte.info/2017/08/02/sistema-di-coordinate-in-co-moving/
E se Andromeda è a 2,5 milioni di anni luce, io sto vedendo una immagine vecchia che mi rifà ad una posizione relativa al momento della osservazione... Spero di non avere bestemmiato... Ti seguo sempre, bravissimo
Ma anche alla distanza che aveva 2,5 milioni di anni fa
Nel frattempo si ė avvicinata a noi.
Ciao Simone Il video è molto piacevole e chiaro. Ho qualche dubbio sul fatto che non potremo mai vedere galassie che recedono (o meglio lo spazio che le contiene si espande) a velocità maggiore di "c", sicché il raggio limite di osservabilità sarebbe secondo la legge di Hubble, R=c/H. Ma sappiamo che la costante H diminuisce col passare del tempo (H=1/t), dunque deve aumentare R. Allora quelle galassie saranno visibili per i nostri discendenti?
L'esempio del palloncino è carino, ma non calzante, in quanto lo spaziotempo non è un qualcosa di materiale, il tempo è solo il modo con cui noi misuriamo l'entropia e lo spazio un insieme di coordinate, quindi lo spaziotempo non si espande e non si contrae per il semplice fatto che non esiste..
Grazie, sempre molto interessante. Vorrei però evidenziare il fatto che, alla luce dell'attuale interpretazione del Big-Bang, risulta fuorviante descrivere un universo che, andando all'indietro nel tempo, si riduce ad un unico punto infinitamente massiccio. In realtà questa immagine (suggestiva) non rende bene l'idea della fluttuazione del vuoto che si pensa sia all'origine dell'universo. Non sono in grado di proporne una alternativa, ma al contempo credo sia giunto il momento, anche per il livello che ha raggiunto il tuo canale, di superare questa descrizione e provare ad andare oltre. Grazie mille.
Nessun oggetto si può muovere oltre la velocità della luce nello spazio. Lo spazio non ha limiti.
4:50 detta così,per via del taglio, sembra che la galassia sia una superficie.
Complimenti x il video molto interessante ..
A forza di espandersi a velocità sempre più alta finirà x fare il botto. Strapperà il tessuto spazio tempo
Un'altra mia domanda da ignorante...ma se lo spazio si espande in questo modo come fanno gli oggetti a raggiungerci e magari colpirci? per esempio gli asteroidi..perché questa espansione sembra valere solo per i grandi corpi celesti? Sapevo che per esempio la galassia di Andromeda é in rotta di collisione con la nostra..come può essere se lo spazio si espande? Se ci sono alcuni raggi di luce che non arriveranno mai ai nostri occhi per questo motivo, come può un asteroide o un altro corpo celeste collidere l'un l'altro? Scusate se é magari una domanda sciocca, ma mi sfuggono un sacco di cose.
L'espansione dell'Universo di cui si parla in cosmologia avviene su "grandi scale", ossia scale di distanza tipiche degli ammassi di galassie. Mi spiego, all'interno di un ammasso di galassie le diverse galassie non si allontanano l'una dall'altra, anzi orbitano l'una intorno all'altra, è la distanza tra i diversi ammassi che aumenta. All'interno dello stesso ammasso le diverse galassie orbitano una intorno all'altra indisturbate, così anche le stelle di una singola galassia, non risentono dell'espansione dell'Universo, ma sentono solo l'attrazione gravitazionale delle altre stelle della galassia stessa. Se ci pensi se cosi non fosse ogni galassia verrebbe espansa al punto da distruggersi. Stesso discorso per le scale ancora più piccole: i pianeti non si allontanano dalle loro stelle a causa dell'espansione dell'Universo, ma risentono solo della gravità della propria stella e per ultimi gli asteroidi, anche loro risentono solo della gravità dei corpi celesti del sistema planetario a cui appartengono (quelli del Sistema Solare sono attratti dal Sole e dagli altri pianeti del Sistema Solare appunto). Anche noi se ci pensi, sentiamo la gravità della Terra e non veniamo "separati" da lei all'espansione dell'Universo. Se ci pensi su scale microscopiche anche il tuo corpo dovrebbe espandersi... Se l'Universo si espande ovunque in ogni posto, perché le nostre molecole non vengono lentamente separate tra loro? Possiamo dare 2 spiegazioni al fatto che l'espansione dell'Universo avviene su grandi scale (scale cosmologiche appunto). La prima intuitiva, la seconda più matematica/formale. Prima spiegazione: su piccole scale domina la gravità dei singoli corpi rispetto all'effetto di espansione dello spazio. È come se l'Universo provasse ad allontanare un asteroide dal Sole ma la gravità del Sole fosse più forte. Idem ad esempio per galassie vicine tra loro, l'Universo cerca di allontanare Andromeda da noi, ma l'attrazione gravitazionale reciproca tra Andromeda e la Via Lattea è più forte. Per esempio nel caso delle molecole del corpo, l'attrazione (elettrostatica) tra le molecole del nostro corpo è più forte dell'effetto dello spazio che cerca di allontanarle. È una spiegazione molto semplice ed intuitiva. Ma la seconda spiegazione è quella un po'piu corretta ed ha a che fare con la relatività generale. Mi spiego: l'espansione dell'Universo è legata alla composizione dell'Universo. Se nelle equazioni di Einstein si inserisce "di cosa è fatto l'Universo" allora le equazioni ci descrivono come si "curva" lo spazio-tempo e quindi anche come si espande. Qua arriviamo al punto critico: questa espansione dell'Universo può avvenire nel caso in cui l'Universo sia permeato da un fluido omogeneo (cioè senza grandi cambiamenti da posizione a posizione) ed isotropo (senza una direzione preferenziale). Se l'Universo è fatto cosi allora l'espansione può avvenire. E indovina? L'Universo è fatto così solo su scale cosmologiche! Solo su quelle scale, possiamo descriverlo come un fluido in cui le singole particelle sono le galassie/ammassi di galassie, e solo su quelle scale è abbastanza omogeneo, su scale più piccole, prendi una galassia ad esempionon è affatto omogeneo, abbiamo stelle, gas, pianeti, vuoti, ammassi globulari ecc. Mentre quando facciamo uno "zoom" sufficientemente all'indietro e lo guardiamo "nel suo complesso" allora soddisfa il requisito dell'omogeneità ed isotropia, e solo su quelle scale riesce a far espandere lo spazio in accordo con le leggi della relatività generale. Una stella ad esempio non può far espandere lo spazio, cosi come non può farlo una galassia. Ma l'insieme a grande scala di tante galassie può produrre questo effetto (insieme ovviamente agli altri costituenti dell'Universo, come la materia oscura e l'energia oscura, quest'ultima addirittura fa accelerare l'espansione). Di fatto in questa visione (più corretta) lo spazio su piccole scale non si espande proprio! Lo spazio intorno al Sole è curvato dalla presenza del Sole, come ci spiega la relatività generale, e basta. Non c'è alcun "fluido omogeneo e isotropo" che lo fa espandere, quindi non si espande. Al contrario se consideriamo volumi di Universo più grandi (volumi in cui possiamo approssimare l'Universo come un fluido perché c'è un numero sufficientemente alto di galassie all'interno) allora i differenti volumi si allontanano tra di loro perché lo spazio tra loro si espande in accordo con quanto dice la relatività generale IN QUEL caso. È per questo che la cosmologia studia volumi grandi di Universo, appunto le grande scale (scale dell'ordine delle centinaia di milioni di anni luce). Scale più piccole vengono descritte con altre leggi dell'Astrofisica. Spero di essere stato chiaro. Buona giornata
@@WonderUniverse_ grazie di cuore per la spiegazione! 🙏
@@Maguspy340 Di niente! Buona giornata 🙂
Diciamo che l’allontanamento delle galassie sarebbe il duale dei buchi neri. Nel primo caso la luce non riesce a raggiungere l’osservatore perché troppo distante, nel secondo caso perché attratta dalla gravità del buco nero. Quindi i 15 miliardi di anni sono il duale dell’orizzonte degli eventi di un buco nero. Quindi distanza = gravità
Ciao Simone, mi piacerebbe che parlassi in un tuo video delle teorie che cercano di descrivere cosa ci fosse prima del Big Bang. in particolare sono rimasto affascinato dall'ipotesi dell'esistenza degli inflatoni, quanto è probabile la loro esistenza? in che modo gonfierebbero lo spaziotemo? esistono teorie altrettanto gettonaste che non conosco alternative a quella degli Inflatoni? grazie
Ammm... forse intendevi dire inflation? Sta per inflazione... cioè, gonfiamento perpetuo
@@RobertoScognamigliorobi6826 no intendevo proprio inflatoni... Sono delle particelle scalari simili al bosone di Higgs di cui si è ipotizzata l'esistenza e sarebbero responsabili dell'inflazione
Ciao prof, video top come sempre.☺️
Io credo che ci sono molte cose da correggere, per ora ci accontentiamo di queste teorie 😀, ad esempio non credo sul fatto che il tempo ha avuto inizio, concettualmente se non esisteva il tempo non doveva succedere assolutamente niente, è una di quelle teorie che porta a contraddizione... 🤓
Il problema sta proprio li! Dicono BigBang ma in realtà non esiste! Negli anni 40/50 fu detto in modo ironico per spiegare una teoria ma qualche buontempone ha ritenuto opportuno di mantenere quel nome senza sapere effettivamente se si fosse trattato realmente di uno scoppio e dove fosse effettivamente avvenuto... Senza il "moto" il tempo non esisterebbe... è un dato di fatto.
Seguendo l’esperimento del palloncino chiedo se è per questo motivo che nella ns realtà non sperimentiamo l’allontanamento delle cose da noi…. es. se stiamo in una stanza il muro si allontana da noi?
Ma in caso di espansione dell'universo è logico pensare che ci sia una iterazione tra materia oscura e lo spazio tempo... Io da ignorante vedo la sfera dell'universo, se così la posso definire sempre da ignorante, come piena di un fluido che permette alle galassie di non distruggersi con la sola forza centrifuga dovuta alla rotazione... Se non ricordo dovrebbe essere uno dei motivi per cui si sospetta appunto l'esistenza della materia oscura... Grazie per la risposta
Se non erro la materia oscura come peraltro la materia visibile sarebbero per lo più concentrate nelle galassie; la materia visibile però non sarebbe sufficiente, con la sua gravità, a tenere unita la galassia... Galassia che però non si espande perché ci sarebbe appunto la materia oscura che con la sua gravità aggiuntiva ne impedirebbe l'espansione.
Non mi è chiara una cosa, un fotone parte da una galassia che si allontana dalla terra, arriva qua e presenta uno spostamento verso il rosso della frequenza. Se lo stesso fotone fosse stato intercettato da un'astronave ferma rispetto alla galassia non avrebbe avuto nessun redshift?
Nessun red shift.Questo si ha quando la sorgente si allontana dall'osservatore ( o viceversa)
Esatto, nessun redshift visto dall'astronave :) Simone
Grande video 👍
Video fantastico come al solito, comunque volevo chiederti se potevi fare un video in cui parli della luce grazie
Comunque siete sempre fantastici
Non mi è chiaro una cosa: se l'universo è in espansione e le galassie si alontanano sempre di più, come mai Andromeda si avvicina invece di alontanarsi?
Perchè è molto vicina a noi, e qui prende il sopravvento la forza di gravità
Quando comoda "non si può viaggiare più veloce della luce, lo dice la teoria della Relatività".
Poi quando qualcosa "non torna" allora si, qualche volta si può ... 😁😁😂😂😀😀
Allora vale anche credere al Diavolo, agli universi paralleli, al multiverso, agli esseri n-dimensionali etc. etc... 😁😁😂😂😀😀
Ciao L P, il fatto è che quando si enunciano certe leggi, non sempre si enunciano tutti le condizioni, come per esempio il fatto che il limite superiore alla velocità della luce vale per il movimento rispetto a un sistema di riferimento locale. eheh :) Ciao, Simone
Grazie professore...
Gli atomi hanno una forma sferica, come le particelle. I pianeti hanno una forma sferica a causa della forza di gravità e per il loro moto circolare. Il nostro sistema solare ha una forma sferica sia per il suo moto circolare e sia perché ha un suo campo magnetico, quindi una sua forza di gravità uguale e contraria. Così per la nostra galassia, così per l'universo. L'universo ha un suo campo magnetico perché si muove,si posta. Il suo moto è circolare e perciò ha il suo campo magnetico. Le galassie non si allontanano tra esse, bensì si muovono in un'asse stabile.
Grazie prof
E noi a che velocità ci allontaniamo dai nostri vicini? Dire che più vediamo lontano e più le galassie si allontanano velocemente fa pensare che siamo al centro dell' universo ma pare non sia così...
Ok,ma alla fine si sono mosse piu velocemente della luce?
perché si vendono questi concetti per assodati?
sono le interpretazioni che vogliono un universo in espansione e la necessità di un big bang, non vi è alcuna evidenza univoca che questi siano effettivamente delle evidenze reali e tangibili
Lo dice nel video da cosa si capisce che l'universo è in espansione: dall'effetto Doppler.
Buona sera, vorrei porle un quesito: se l'universo non fosse in espansione, le galassie, il sistema solare e tutto il resto si muoverebbe nell'universo o sarebbe tutto statico?
In realtà l'universo è statico perché non sono le galassie a muoversi. È lo spazio che si estende.
I veri movimenti sono quelli gravitazionali che fanno attrarre gli oggetti tra loro, tra cui le galassie abbastanza vicine, facendole scontrare e fondersi.
👏🏻👏🏻👏🏻
Beh si, lo spazio può fare quel che vuole :)
Grazie! Chiedo una cosa da profana (e anche di più dato che le mie conoscenze in materia sono praticamente inesistenti). Dal punto in cui si è sviluppato il big bang che dovrebbe essere rimasto vuoto per l'espansione che ne è seguita, potrebbe da quel vuoto scaturire un altro big bang?
Dato che la velocità dell'espansione dell'universo è in aumento, la causa potrebbe essere un nuovo big bang ripartito proprio dal precedente punto di espansione?
Purtroppo c'è un errore di base, il big-bang è chiamato così impropriamente, quindi non essendo una esplosione NON ha un punto di origine. Per il resto cerca l' inflazione, non dell' euro, è un modo per identificare l' espansione dell' universo da TUTTI i suoi punti.
da quel che penso di aver capito , il big babng non è "successo" in un punto, ma in un momento nello spazio tempo e contemporaneamente si è sviluppata un' energia che ha coinvolto tutto l'universo con il proprio calore (dell'energia) da lì è cominciata l'espansione ed il conseguente raffreddamento che ha dato il via alla creazione della materia che poi ha dato luogo alla formazione delle galassie. Potrebbe esser successo a milioni di anni luce dai confini dell'universo a noi visibile, non per forza al centro del "nostro" universo... Penso!
anche se il nome trae in inganno non devi pensare al big bang come un'esplosione perchè non lo è! la teoria del big bang (che, ad oggi, ricordo non è ancora spiegabile scientificamente nei suoi istanti iniziali) prevede che QUALSIASI punto dell'universo (inteso anche come universo di infinita estensione) fosse concentrato in un solo punto, e nel momento in cui è partita l'espansione TUTTI i punti hanno iniziato ad allontanarsi in modo simile l'uno dall'altro. quindi non c'è nessuna "origine" o "centro", ma solo una "espansione" del "tessuto" di cui è formato lo spazio. E' un concetto difficile da immaginare, ma questa espansione aumenta la distanza anche tra oggetti che sono fermi l'uno rispetto all'altro, e può quindi creare anche effetti "strani" e apparentemente paradossali, come quello ben descritto nel video.
@@axper4 Grazie!
@@DanieleVergini Grazie! Ho capito meglio.
Sarebbe molto interessante approfondire un argomento su cosa ci fosse prima del big beng
Grazie del suggerimento Sem 99, è in lista :) Simone
Il nulla. È inquietante ma sembra sia così… inquietante tanto quanto il concetto di infinito 😳
@@milkovivaldi non è possibile, qualcosa doveva esserci
@@roby-d evidentemente il nulla è qualcosa 😀
@@milkovivaldie come fa a essere qualcosa se lo stai definendo come nulla😉😂?
Amo io suo entisiano ❤
ma le ultime foto arrivate dal JW telescope sgonfiano il palloncino...
Domanda? Da un punto centrale la luce viaggia a Sud , punto S, a 300 000 000 m/s. dallo stesso punto a Nord, punto N, viaggia a 300 000 000 m/s.. Detto ciò. Il punto N rispetto al punto S viaggia al doppio della velocità della Luce. Se niente può viaggiare più veloce della Luce, perchè i due punti N e S viaggiano rispetto a loro il doppio di ciò che non è possibile? qualcosa non mi torna!! Se guardiamo con occhio Relativo. uno dei due punti potrebbe essere fermo rispetto all' altro per cui uno dei due viaggia al doppio della velocità della luce.
Cerca in rete RELATIVITÀ: COMPOSIZIONE DELLE VELOCITÀ nel canale di Fisica e Matematica di Valerio Pattaro.
Ma se la galassia di andromeda si sta allontanando dalla via lattea per via dell'espansione dello spazio, allora perché si dice che le 2 galassie finiranno per fondersi fra di loro fra qualche milioni di anni?
Attrazione gravitazionale fra le due galassie che "deforma" lo spazio.
@@alfredodallalibera5091 quindi l'attrazione gravitazionale è maggiore dell'espansione dello spazio tra le due galassie.
L'inizio è stato smentito dalla sonda James web con la scoperta di galassia remote
Il tempo è l uomo che lo ha creato pensate se un ora invece di essere di 60 minuti fosse 50 minuti oggi in che anno saremmo
asino
La velocità di espansione dell'universo non è una velocità nel senso fisico del termine. È la derivata rispetto al tempo del parametro della metrica di Friedman-Robertson-Walker. Quindi non ha senso parlare di espansione superluminale.
ho una domanda da fare a chi sa rispondermi...ma se il big bang è esploso in un attimo e che tutto si allontana dal punto del big bang allora guardando verso il big bang non dovremmo vedere niente in quanto tutto si sarebbe allontanato??????
@@lukicinthesky6730 mmmm comunque se e in espansione da qualche parte ci sarà il buco di partenza ...????dove ci sarà il nulla????
Ho praticamente risposto nel mio commento al video....
Temo di fare una domanda stupida ma ci provo lo stesso: se lo spazio si espande in ogni direzione, se è vero che non esiste un centro dell'universo, se lo spazio esiste come spazio-tempo, allora si dilatano anche i corpi e il tempo?
Guarda una foto di Albano carrisi oggi ed una anni 60😂😂😂😂😂😂
@@boo_737 🤣
Rispetto ad un punto di riferimento tutto quello che si muove ha un suo tempo e nella direzione del moto la sua dimensione si accorcia.
@@alfredodallalibera5091 grazie
Professore Lei è un mito !
Ma allora lo spazio è un palloncino , ecco perché si esoanse , si scisami ...ma chi è che ci sta soffiando?
E chi non ci dice che sia al contrario che è la terra che si allontana
Rispetto a cosa?
Uhm fotse ho capito.
Io ho da anni una domanda che ho spesso ppsto, forse anche su questo canale, e l'esempio del palloncino 🎈 mi aiuta a formularla:
È possibile che ad una certa distanza dal palloncino ce ne sia un altro?
Che ne so, a due metri o 40 km...
Non possiamo vederlo, ma perché (non) potrebbe esserci?
In proposito cerca in rete la teoria delle brame.
Ma il modello del Big Bang è compatibile con un Universo spazialmente infinito ? Come può ridursi ad un punto infinitesimale se fosse infinito ? Oppure l'inizio o quello che chiamiamo inizio può esistere con punti infiniti ma con una densità infinita e questa densità infinita come potrebbe essere immaginata visto che sarebbe estesa in uno Spazio infinito ma denso , si ma denso di cosa ? Cmq bel video.
Farà ridere ... ma per me l'universo rimane infinito
Buonasera. Se la velocità della luce è stata superata già dal 1929, dobbiamo correggere la nostra visione delle distanze del nostro universo, teoria di Einstein, e pensare che tutto diventa più vicino, più raggiungibile un domani che troveremo un mezzo idoneo. Cosa ne pensa della Teoria endosferica del campo o del cosmo cosmocentrico? Saluti.
👍👍👍
Trovo contraddittorio che l'universo osservabile sia 47 miliardi di anni luce e che una stella distante 15 non sia osservabile?
tu vedresti ad occhio nudo una candela a 1000 km di distanza?
Qui molti fanno confusione. L'universo osservabile ha un raggio di 13. 8 mid di anni luce( età dell'universo) perché la luce di ciò che si trova più in là impiega più di 13.8 mld di anni ad arrivarci e ancora non ne ha avuto il tempo. Ma nel frattempo le galassie comprese in questo raggio si sono allontanate ancora di più fino a 47 mld.di anni luce, quindi ancora di più inosservabili.Dunque il nostro orizzonte di visibiltà è come una vecchia fotografia rispetto alla dimensioni reali.
@@vitovittucci9801 ti riferisci ai 13.8 mld di anni come età E come raggio? e meno male che erano gli altri confusi...
@@UTP-SOI E' chiaro che che l'età è 13.8 mld di anni, non anni luce.E' un lapsus evidente.... ma se tu ti diverti a fare il FENOMENO, come ti definisci, fai pure.Oh....ma li trovo tutti io !
Scusi prof ma non non vediamo la stella di 47miliardi di distanza ma la sua luce di 13, 7 miliardi sono due cose diverse o sbaglio
Ciao Vito, esatto sono due cose diverse. La luce che ci arriva è la luce emessa dalla stella quando era più vicina a noi di quanto non lo sia oggi. Ovvero noi vediamo le stelle dove erano quando è partita la luce. :) Simone
@@PepitediScienza grazie molto gentile
Bravo sempre molto interessante. Io ho gonfiato troppo il palloncino e ha fatto bang, anzi big bang😊
La costante di Hubble quindi fa pensare che noi siamo al centro dell universo? Oltre a far pensare ad un bigbang....e tutto il resto dedotto ...
L'universo non ha un centro dato che tutte le galassie si allontanano l'una dalle altre.
Sì, il concetto dell'espansione, o meglio inflazione , superluminale è chiaro: riguardo invece alla dimostrazione del Big Bang, lo studio non risolve il dubbio: la singolarità inziale era formata da materia compattissima o da pura energia senza materia ? Perchè nel primo caso è lecito chiedersi cosa ci fosse "prima" del Big Bang, nel secondo caso bisognerebbe ammettere , in quella singolarità, l'assenza non solo della materia ma conseguentemente anche dello Spazio Tempo, quindi senza un "prima" ma anche senza un momento né una causa "da cui" l'evento abbia potuto avere inizio.
Senza una causa? C'è una Causa!!
A proposito della nascita dell'universo, mi piacerebbe che tu ci parlassi dell'inflatone. Ciao Simone, buona settimana
Potresti parlare del big rip e se questa eventualità è possibile dato che le particelle vicine a velocità luce "perdono" massa
Potrebbe l'espansione, se lo spazio-tempo fosse come una deformazione elastica, avere un limite di espansione e di tensione oltre la quale tenderebbe a rientrare verso lo stato primordiale ?
Dipende dalla massa complessiva dell'universo non ancora misurata con precisione.
@@Giubizza grazie per la risposta, ma perché dipende dalla massa ?
@@enricodavidedassereto7542 se la massa genera una forza gravitazionale sufficiente a frenare l'espansione e invertirla. Ma sembra di no.
@@Giubizza quindi in un lontano futuro il cielo notturno potrebbe diventare buio ? O perlomeno vedere solamente la via Lattea?
@@enricodavidedassereto7542 si!
Quando un palloncino si espande i punti che rappresentano le stelle si trovano sulla sua superficie che è bidimensionale ma il palloncino gonfio è tridimensionale, ha una dimensione in più. Non dovrebbe accadere così anche per l'Universo, che esista una quarta dimensione spaziale?
Immagina i canditi del panettone come corpi astrali e il lievitare e gonfiarsi nel forno come l'espansione. A fine cottura anche i canditi dentro l'impasto si sono allontanati tra loro.
@@chitacarlo E' vero, non ci avevo pensato.
A me sta cosa che si allontanano gonfiandosi non mi convince tanto...la galassia di Andromeda si sta avvicinando alla NOSTRA galassia e suppongo la stessa cosa succede per tante altre galassie.
I canditi nel panettone si allontanano e basta mica si avvicinano.
@@19dario73l'esempio non è calzante al 100%. La Galassia di Andromeda è legata gravitazionalmente alla nostra e l'espansione dell'universo non è sufficiente a contrastare l'avvicinamento dovuto alla gravità. Tutto qui. Ma l'esempio del panettone è valida per galassie sufficientemente lontane. E a parte Andromeda e alcune galassie del gruppo locale, tutte le altre si allontanano.
La risposta è si! O meglio, dipende. Nell'esempio dell palloncino abbiamo un universo bidimensionale (la superficie del palloncino) che è "curvo", in particolare si dice che ha una "curvatura positiva". Infatti giustamente come hai evidenziato tu per visualizzare la sua curvatura occorre avere una dimensione spaziale in piu! La superficie del palloncino va a curarsi in una dimensione esterna al palloncino. Noi infatti vediamo come la superficie del palloncino si incurvi fino a richiudersi su sé stessa. Nel caso di un universo con uno spazio tridimensionale come il nostro, se questo fosse curvo (analogia con il palloncino) per visualizzarlo occorrerebbe una dimensione spaziale in più! Ecco perché se ci pensi non puoi immaginare un universo tridimensionale curvo, non sappiamo come visualizzare la quarta dimensione spaziale in cui qualcosa di tridimensionale va ad incurvarsi. Ma se cosi fosse il centro di curvatura (che nel caso del palloncino si trova in una dimensione extra rispetto alla superficie del palloncino) si troverebbe proprio in quella dimensione extra rispetto allo spazio tridimensionale. Tutto ciò che dici quindi è giusto, ma vale nel caso in cui il nostro Universo abbia una curvatura positiva. Con le nostre osservazioni, ad esempio con la fondamentale osservazione della radiazione cosmica di fondo, abbiamo scoperto che la curvatura del nostro Universo è....... nulla! Di fatto l'Universo in cui viviamo non è curvo, si dice che è "piatto". Per analogia nel caso bidimensionale è come avere a che fare con un foglio, non con un palloncino (oppure con un palloncino tagliato e spiattellato). Di fatto non serve una dimensione spaziale in più per descriverlo. Per quanto riguarda l'esempio del panettone anche in quel caso, se consideri i canditi sulla superficie esterna è come avere a che fare con la superficie di un palloncino (universo bidimensionale a curvatura positiva). In generale se consideri i canditi interni è come avere a che fare con un universo tridimensionale ma a curvatura nulla come il nostro. Diciamo che l'esempio del panettone lo vedo come un po' più complesso per descrivere il fenomeno. Piccola curiosità, sulla superficie di un palloncino se una formica iniziasse a camminare sempre dritta tornerebbe al punto iniziale, beh anche nel caso di un universo tridimensionale curvo se andassimo sempre dritti in qualsiasi direzione torneremmo nello stesso punto iniziale! Solo che stavolta è impossibile da visualizzare il percorso fatto perché, ripeto, come dicevi anche tu, servirebbe una dimensione spaziale in più per visualizzarlo, ma noi non possiamo immaginarla. Per quanto sarebbe bello andare sempre dritti pee poi tornare al punto di partenza, le osservazioni sfavoriscono lo scenario di un universo curvo. Comunque tutto ciò che Simone ha ben spiegato vale sia per un universo curvo, che piatto, sia bidimensionale che tridimensionale. Spero di essere stato chiaro :)
..solo supposizioni!
ma la domanda è: quanto è grande l'universo tutto? intendo osservabile e non? perchè questo dato non è facile reperirlo nonostante ci sia un modello matematico sull'espansione dell'universo e una data di inizio? non dovrebbe essere facile da calcolare e noto? c'è ci dice 1.000-10.000 volte l'osservabile, chi si spinge pure oltre.
quelli che citi sono tutti dati noti: età dell'universo: 13,8 miliardi i anni. universo osservabile: in un raggio di 46,5 miliardi di anni dalla terra. Ma poichè non è mai stato osservato nessun "bordo" dell'universo (passatemi il paragone) e poichè secondo la teoria del big bang l'universo ha subito un'espansione più veloce della luce del tessuto di cui è composto lo spazio stesso, ora l'estensione dell'universo è sicuramente più ampia dell'universo da noi osservabile, quindi non è materialmente possibile per noi capirne l'eventuale estensione. Inoltre alcuni esperimenti hanno dimostrato che lo spazio non ha una "curvatura", l'argomento è troppo complesso da affrontare in un commento, ma in sintesi questo confermerebbe che è l'universo è infinito.
@@DanieleVergini a maggior ragione se lo spazio non curva ( o ipotizziamo che non curvi) e se le altre incognite sono note ( tempo e velocità di espansione incrementale dello spazio ) come diamine è possibile che non sia possibile calcolare quanto sia vasto anche senza vederlo? se ho una macchina che viaggia in moto rettilineo uniforme accelerato e un tempo di percorrenza anche senza vederla dovrei sapere quanto è andata lontana, o no?
@@stefanoballiero8319 no, se mentre corri ti si allunga la strada come fosse un elastico!
@@alfredodallalibera5091 come ricordato anche in questo video la quantità di quell'allungamento della strada come se fosse un elastico a cui ti riferisci è stimato con la costante di hubble ( e infatti ho usato il paragone del moto accelerato anche se la luce viaggia a velocità costante proprio per questo fenomeno).
@@stefanoballiero8319 No, se l'Universo avesse una curvatura positiva puoi immaginare per analogia con il palloncino di misurare la sua dimensione (pensa al fatto che la superficie di un palloncino non è infinita, ma è "finita" e si può misurare). Infatti con la relatività generale si può calcolare facilmente il volume dell'Universo nel caso in cui si trattasse di un Universo a curvatura positiva, anche detto "Universo chiuso" per l'appunto (avere un volume finito comunque non implicherebbe avere un bordo, ma ora non deviamo dall'argomento). Nel caso di curvatura nulla (quello che sembra essere il nostro caso dalle osservazioni) l' Universo avrebbe ad oggi un volume infinito. Matematicamente esce fuori cosi e anche logicamente, se ci pensi non puoi immaginare che ad un certo punto dello spazio l'Universo finisca cosi all'improvviso. Se avesse una curvatura positiva invece avrebbe una dimensione finita, ma in quel caso se proseguissimo sempre dritti torneremmo nel punto di partenza (proprio come accadrebbe su un palloncino). Il succo è: curvatura positiva = universo non infinito, con un volume finito e senza un bordo; curvatura nulla = universo infinito (a meno di quelle che vengono chiamate "topologie" più complesse ma, ripeto, non deviamo dall'argomento), con un volume infinito e senza un bordo. Tornando all'istante iniziale, il Big Bang, invece le cose si complicano un po' ma senza entrare nel dettaglio comunque non esiste alcuna teoria fisica in grado di descrivere esattamente l'istante iniziale. Per quanto riguardo ciò che sappiamo noi oggi, intanto se c'è stata la cosiddetta "inflazione" nei primi istanti di vita dell'Universo, si ha che sicuramente la dimensione dell'Universo è maggiore di quella dell'Universo osservabile, ossia sicuramente lo spazio a disposizione è più grande di cio che possiamo vedere. Inoltre, come dicevo prima, avendo misurato una curvatura nulla dell'Universo, la matematica ci suggerisce che questo abbia una dimensione addirittura infinita. Il discorso in realtà è più complesso di cosi, ma queste sono le idee alla base.
L'esempio del moto rettilineo uniforme non è calzante, se ci pensi le galassie che ora si trovano ai confini dell'Universo osservabile un tempo erano vicine a noi, in corrispondenza del big bang erano a distanza prossima allo zero. Sapendo per quanto tempo si è espanso l'Universo sappiamo quanto è grande l'Universo OSSERVABILE. Il fatto è che più passa tempo e più ci arriva luce di galassie ancora più lontane (l'Universo osservabile aumenta di dimensione) e ciò vuol dire che anche quelle galassie erano ad una distanza prossima allo zero da noi nei pressi del Big Bang. Più passa tempo e piu si mostrano a noi zone di Universo sempre piu grandi che erano vicine a noi al Big Bang. Anche se sappiamo per quanto tempo si è espanso l'Universo comunque non possiamo sapere la sua dimensione spaziale quanto è grande. Non sappiamo quante altre "zone di universo" si trovavano vicine a noi al Big Bang. Nel caso del moto rettilineo uniforme tu vuoi sapere dove si trova una macchina nello spazio al variare del tempo. Nel nostro caso tu vuoi sapere quanto è grande lo spazio sapendo però solo quanto si espande nel tempo e per quanto tempo lo ha fatto, ma le due cose non sono direttamente correlate. Un conto è sapere di quanto si sono allontanati 2 punti dello spazio in un intervallo tempo (questo lo possiamo fare) ma quanti punti ci sono nello spazio non possiamo saperlo da quelle informazioni, potrebbero essere infiniti, senza alcun problema. Spero di essere stato chiaro!
Le galassie non si muovono, infatti. È lo spazio che si dilata che le fa allontanare.
ma veramente Andromeda si fonderà con la ViaLattea tra qualche miliardo di anni...
@@UTP-SOI le galassie vicine si attraggono.
Avessi misurato le distanze col metro morbido da sarta avresti fatto un video migliore....
La distanza fra i punti è uguale alla prima se si tiene conto della dilatazione dei corpi.
Spiegato in modo molto sommario con esempi poco realistici.
Il palloncino non rende l'idea. Un impasto che lievita con dentro scaglie di cioccolato o uvetta avrebbe reso di più.
Immaginiamo di trovarci ad una distanza superiore a 15 miliardi di anni luce dalla Terra e di voler tornare a casa correndo verso la Terra alla velocità della luce. Poiché, a quella distanza, lo spazio che ci separa dalla Terra si espande ad una velocità superiore a quella della luce, è come se ci trovassimo su un nastro trasportatore che va in direzione opposta alla nostra, ad una velocità superiore a quella della luce, e noi che siamo sopra il nastro trasportatore corriamo verso casa alla velocità della luce in direzione opposta. Bene, rassegniamoci. Anche se corriamo così veloci non riusciremo mai a tornare a casa. Questo significa che la luce delle stelle che sono distanti oltre i 15 miliardi di anni luce dalla Terra, non arriveremo mai a vederla .
Le favole iu veloci della uce