Boh, forse una cosa può avere un inizio ma non una fine. Tipo una retta che parte da un punto e poi va all'infinito. Certo è che se una cosa comincia vuol dire che prima non c'era, quindi la sua eternità è comunque decurtata di quella parte in cui non esisteva, e non è più eternità... Adesso mi ci arrovelleró. Forse Leibniz intendeva che non ha fine? Aiutttt
Dai video su Aristotele non mi risulta però (magari ricordo male io) che Aristotele abbia mai riferito il divenire al comportamento e alle azioni umane, quanto semmai al cambiamento della componente materiale pre-disegnato come una sorta di codice genetico dalla forma nel sinolo. Sbaglio? E ancora, come già detto in altro video, scelte già scritte nell'anima è incompatibile con libero arbitro e siccome l'anima ce l'ha data (secondo Leibniz in quanto cristiano), Dio, quindi Dio avrebbe scritto già nella nostra anima ogni nostra scelta? Allora non siamo liberi ma pre-programmati a fare determinate scelte. E ci credo che Dio allora sa che scelte faremo visto che ce lo ha scritto lui stesso nell'anima.
Egr. Professore, complimenti per il modo così esplicito delle sue lezioni, le faccio una domanda : nella filosofia classica da una parte c'è la materia dall'altra un'entità onnipotente, ingenerata che plasma questa materia e quindi si forma il creato, dalla filosofia cristiana fino a leibniz la materia non esiste ma l'entità onnipotente" DIO " o sostanza prima genera il creato come manifestazione di se ( io sono materia ? se si è perché le monadi la formano dal nulla; oppure non sono materia ma energia dall'aspetto di materia). Grazie .
Finalmente ho iniziato a capire il concetto di monade e di principio spirituale. Grazie prof! Una domanda: quando lei dice che le monadi rappresentano il mondo, sembra che il mondo sia qualcosa di esterno alle monadi, ma per come ho capito io seguendo la sua lezione, le monadi sono quell'energia che è sostanza che dà porta dalla potenza all'atto e si manifesta nella materia. Non mi è quindi chiaro se il Mondo preesiste alle monadi o meno e qual è la relazione tra monade e mondo quando queste ultime lo rappresentano.
fatta la tara dell'interpretazione metafisica la monade ricorda i quanti. Egli è tuttavia un metafisico per cui sulla sua intuizione costruisce un castello di cose assurde
Secondo me il corrispondente moderno delle monadi è il dna. Ogni cellula lo contiene, indipendentemente dalle altre, ed ha già in sé la potenza di ciò che diverrà
La tua spiegazione non fa una piega. Una cosa di leibnz non mi è chiara. Che Dia sappia ciò che farà Cesare sta nella logica della sua onniscienza, ma come fa a provare che tutte le cose siano fatte da monadi spirituali disposte più o meno in modo gerarchico?. Talete, per esempio ha spiegato il motivo per cui l'acqua, secondo lui è l'arche'. Lui invece?. Grazie per questa interessante lezione.
Non esiste prova, o indizio, dell'esistenza delle monadi. Leibniz vi giunge in un certo senso per esclusione. Si convince infatti di due cose: da un lato che il dualismo cartesiano tra anima e corpo, tra spirito e materia, non possa reggere, perché tutto deve essere in qualche misura ricondotto a una unità di partenza (era in fondo anche quello che aveva tentato di fare Spinoza; d'altronde un dualismo implica sempre una qualche forma di lotta, di contrasto, mentre un monismo garantisce l'armonia del mondo); dall'altro, che la materia non poteva essere la base di questa unità, anche perché l'esito in quel caso sarebbe stato un materialismo privo di Dio. Direi che se non ci può essere dualismo e non ci può essere materialismo, rimane solo una qualche forma di spiritualismo. Uno spiritualismo che però dia conto anche della materia, del meccanicismo e di tutto quello che almeno superficialmente sembra essere presente nel mondo. E quindi ecco una sostanza "atomica", in un certo senso, come la monade.
ma quindi le monadi se hanno la capacità di rappresnetare l'universo, quindi le cose, hanno anche coscienza di rappresnetarlo? altrimenti a quale scopo rappresentarlo?
No, solo alcune monadi hanno consapevolezza della rappresentazione. Ne parlo meglio nel video successivo su Leibniz, qui: th-cam.com/video/8Me6xdX3eV8/w-d-xo.html
Scusa la domanda privata, che poi tanto privata non sarebbe , vista l'esposizione di quella bella immagine... Ma in quella foto sei tu con i tuoi quattro figli?
A me sembra che Leibniz si diverta ad affermare, per semplice spirito di contraddizione, ciò che va in disaccordo con l'opinione più diffusa tra i colleghi a lui contemporanei, cioè i razionalisti che difendevano il meccanicismo e il determinismo sottraendo la libertà all' uomo. Mi sembra improbabile che una mente così brillante possa sparare certe fandonie piene di forzature credendo realmente a ciò che sta dicendo.300 anni prima della meccanica quantistica, un uomo col suo qi dovrebbe comprendere che il determinismo è la prospettiva più sensata dalla quale affacciarsi alla realtà. Ciò che mi turba delle personalità come Leibniz è la paura che io, non essendo un genio come lui, non possa arrivare a cogliere certe cose per un mio limite intellettuale, infondo se ha inventato le derivate ed il calcolo integrale sarà stato sicuramente molto più intelligente di me che sono un povero stronzo. Il fatto è che più mi sforzo di comprenderlo più ho l'impressione che stia delirando. Chissà se sono scemo io o se lui sparava cazzate consapevole di farlo per non so quale motivo, magari non riusciva ad accettare che la libertà fosse un illusione e nel difendere le sue tesi strambe era troppo coinvolto emotivamente. boh...
Già, però questa energia prima o poi se ne va via, per cui le finalità del divenire sono tutt'altro che illuminanti per l'umano intelletto, esimio professore...
Il concetto della monade è chiarissimo, grazie 🙏🏻
Interessante, non avevo mai sentito il termine "monade" prima di ascoltarla.
31:58 scusi professore ma dicendo che l'anima si puo' dividere cosa intende? La materia è chiaro/ovvio ma l'anima in cosa si divide?
Grazie professore
32:56 Monade eterna (senza inizio e senza fine?) ma CREATA da Dio non è un controsenso?
Boh, forse una cosa può avere un inizio ma non una fine. Tipo una retta che parte da un punto e poi va all'infinito. Certo è che se una cosa comincia vuol dire che prima non c'era, quindi la sua eternità è comunque decurtata di quella parte in cui non esisteva, e non è più eternità... Adesso mi ci arrovelleró. Forse Leibniz intendeva che non ha fine? Aiutttt
Se metti l’accento sulla penultima sillaba capisci di cosa si tratta in realtà
Si è un controsenso.
Dai video su Aristotele non mi risulta però (magari ricordo male io) che Aristotele abbia mai riferito il divenire al comportamento e alle azioni umane, quanto semmai al cambiamento della componente materiale pre-disegnato come una sorta di codice genetico dalla forma nel sinolo. Sbaglio? E ancora, come già detto in altro video, scelte già scritte nell'anima è incompatibile con libero arbitro e siccome l'anima ce l'ha data (secondo Leibniz in quanto cristiano), Dio, quindi Dio avrebbe scritto già nella nostra anima ogni nostra scelta? Allora non siamo liberi ma pre-programmati a fare determinate scelte. E ci credo che Dio allora sa che scelte faremo visto che ce lo ha scritto lui stesso nell'anima.
Ma se è già tutto scritto a che serve il libero arbitrio
in questo video si è superato prof
grazie
❤Vorrei approfondire alcuni argomenti come posso Contattarla
Non so di cosa si facesse Liebniz ma doveva essere roba potente!! 😂
Egr. Professore, complimenti per il modo così esplicito delle sue lezioni, le faccio una domanda : nella filosofia classica da una parte c'è la materia dall'altra un'entità onnipotente, ingenerata che plasma questa materia e quindi si forma il creato, dalla filosofia cristiana fino a leibniz la materia non esiste ma l'entità onnipotente" DIO " o sostanza prima genera il creato come manifestazione di se ( io sono materia ? se si è perché le monadi la formano dal nulla; oppure non sono materia ma energia dall'aspetto di materia). Grazie .
Siamo energia elettromagnetica pura.
Ma se la materia è infinitamente divisibile e le monadi non lo sono, allora fino a quanto si può dividere la materia perchè contengano delle monadi?
Per quanto ho capito le monadi non sono nella materia, sono nell'energia che lega gli atomi.
Interessante ma non mi torna la visione di liebnitz, se non ciò che riprende da Aristotele. Mi sembra un po' troppo complicato.
Finalmente ho iniziato a capire il concetto di monade e di principio spirituale. Grazie prof! Una domanda: quando lei dice che le monadi rappresentano il mondo, sembra che il mondo sia qualcosa di esterno alle monadi, ma per come ho capito io seguendo la sua lezione, le monadi sono quell'energia che è sostanza che dà porta dalla potenza all'atto e si manifesta nella materia. Non mi è quindi chiaro se il Mondo preesiste alle monadi o meno e qual è la relazione tra monade e mondo quando queste ultime lo rappresentano.
fatta la tara dell'interpretazione metafisica la monade ricorda i quanti. Egli è tuttavia un metafisico per cui sulla sua intuizione costruisce un castello di cose assurde
Secondo me il corrispondente moderno delle monadi è il dna. Ogni cellula lo contiene, indipendentemente dalle altre, ed ha già in sé la potenza di ciò che diverrà
La tua spiegazione non fa una piega. Una cosa di leibnz non mi è chiara. Che Dia sappia ciò che farà Cesare sta nella logica della sua onniscienza, ma come fa a provare che tutte le cose siano fatte da monadi spirituali disposte più o meno in modo gerarchico?. Talete, per esempio ha spiegato il motivo per cui l'acqua, secondo lui è l'arche'. Lui invece?. Grazie per questa interessante lezione.
Non esiste prova, o indizio, dell'esistenza delle monadi. Leibniz vi giunge in un certo senso per esclusione. Si convince infatti di due cose: da un lato che il dualismo cartesiano tra anima e corpo, tra spirito e materia, non possa reggere, perché tutto deve essere in qualche misura ricondotto a una unità di partenza (era in fondo anche quello che aveva tentato di fare Spinoza; d'altronde un dualismo implica sempre una qualche forma di lotta, di contrasto, mentre un monismo garantisce l'armonia del mondo); dall'altro, che la materia non poteva essere la base di questa unità, anche perché l'esito in quel caso sarebbe stato un materialismo privo di Dio. Direi che se non ci può essere dualismo e non ci può essere materialismo, rimane solo una qualche forma di spiritualismo. Uno spiritualismo che però dia conto anche della materia, del meccanicismo e di tutto quello che almeno superficialmente sembra essere presente nel mondo. E quindi ecco una sostanza "atomica", in un certo senso, come la monade.
@@scrip79 Formidabile risposta, grazie
ma quindi le monadi se hanno la capacità di rappresnetare l'universo, quindi le cose, hanno anche coscienza di rappresnetarlo? altrimenti a quale scopo rappresentarlo?
No, solo alcune monadi hanno consapevolezza della rappresentazione. Ne parlo meglio nel video successivo su Leibniz, qui: th-cam.com/video/8Me6xdX3eV8/w-d-xo.html
Scusa la domanda privata, che poi tanto privata non sarebbe , vista l'esposizione di quella bella immagine... Ma in quella foto sei tu con i tuoi quattro figli?
La foto alle mie spalle? Sì.
A me sembra che Leibniz si diverta ad affermare, per semplice spirito di contraddizione, ciò che va in disaccordo con l'opinione più diffusa tra i colleghi a lui contemporanei, cioè i razionalisti che difendevano il meccanicismo e il determinismo sottraendo la libertà all' uomo. Mi sembra improbabile che una mente così brillante possa sparare certe fandonie piene di forzature credendo realmente a ciò che sta dicendo.300 anni prima della meccanica quantistica, un uomo col suo qi dovrebbe comprendere che il determinismo è la prospettiva più sensata dalla quale affacciarsi alla realtà. Ciò che mi turba delle personalità come Leibniz è la paura che io, non essendo un genio come lui, non possa arrivare a cogliere certe cose per un mio limite intellettuale, infondo se ha inventato le derivate ed il calcolo integrale sarà stato sicuramente molto più intelligente di me che sono un povero stronzo. Il fatto è che più mi sforzo di comprenderlo più ho l'impressione che stia delirando. Chissà se sono scemo io o se lui sparava cazzate consapevole di farlo per non so quale motivo, magari non riusciva ad accettare che la libertà fosse un illusione e nel difendere le sue tesi strambe era troppo coinvolto emotivamente. boh...
Già, però questa energia prima o poi se ne va via, per cui le finalità del divenire sono tutt'altro che illuminanti per l'umano intelletto, esimio professore...
Liebnitz in generale non mi piace, però la ripresa dell'entelechia aristotelica è interessante devo dire.
Leibniz un grandissimo filosofo, infaustamente pensa ch'l pensiero sia un cangiamento in potenza, perennemente in potenza.
Ma tu vieni direttamente dal 1200?
sembra intuire la fisica quantistica
2021.04.09 V
Simu a lamera