Giovanni Senzani, il nostro commento al servizio di Report
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- เผยแพร่เมื่อ 16 ก.ย. 2024
- Il Fumetto di Metropoli e le connessioni di Giovanni Senzani col caso Moro: la nuova inchiesta di Report sui 55 giorni riaccende i riflettori su uno degli aspetti più oscuri della vicenda. In questo approfondimento video segreti e retroscena di un filo rosso troppe volte ignorato.
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Se pensate che in qualche misura Senzani si sia "tradito" con qualche parola e/o espressione che non volesse, in qualche misura, farsi scappare, siete fuori strada. Giovanni dice (e non dice) perfettissimamente consapevole dell'effetto che le sue affermazioni o non affermazioni sortiscono sull'interlocutore. Sempre. Senza sbandare mai. Mai...
Domanda: "Giovanni eri o no nella direzione strategica delle brigate rosse durante il sequestro Moro?"
Risposta piccata e anche veemente "...è non l'ho mai detto a nessuno lo vengo a dire a te adesso...".
...Bastava dire no!
Un breve inciso:
Altamura ha scritto un libro strepitoso, fondamentale su questi argomenti, temo che troppi che commentano anche questo video non l' abbiano letto!
Di cosa tratta il libro?
Di cosa tratta il libro?
Grazieee infinite Mitici!!!! Assolutamente sì Marcello è uno dei massimi esperti del tema Moro. Un abbraccio forte
Ordine Nuovo era direttamente finanziato e controllato dal servizio militare, non dal ministero dell'interno. Quest'ultimo invece in misura molto più indiretta influiva su avanguardia nazionale. Lo spiega molto bene Giannuli (anche nella consulenza per l'ultimo processo a Bellini) e lo ha sempre confermato anche Vinciguerra. Tutto questo si inserisce nel contesto di scontro tra i servizi, Sifar poi Sid da una parte e Uar dall'altra, un contesto fatto di scontri e depistaggi reciproci, che andrà avanti con dinamiche pressoché identiche sino al 74/75, ma anche dopo non scomparirà di certo.
Sono un fan di report e non è stato semplice non rosicare un po': sia per le carenze dei servizi sia per le vostre critiche ma credo che la discussione critica se onesta intellettualmente possa solo giovare alla conoscenza. Per approfondire il tema Stay Behind/Gladio, soprattutto in relazione alla vicenda Moro vi segnalerei il libro di Carlo D'Adamo "Chi ha ammazzato l'agente Iozzino?" ma sono sicuro che già lo abbiate letto. Sarei davvero curioso di sapere che ne pensiate, personalmente lo trovo chiaro e puntuale ma non essendo un esperto potrei prendere grandi cantonate. Se invece mi sono perso il contenuto, vi prego di linkarmelo
Mi sembra che spesso Report la spari grossa per colpire lo stomaco delle persone. Un paio di puntate sulla finanza e sull'evasione, temi che conosco profondamente per motivi professionali, avevano contenuti molto molto tirati e tutto per impressionare...
Approfondimento strutture paramilitari “legali”
Intanto, grazie. Su Dark Side niente da dire, interventi precisi e interessanti, bravi. Su Report bravi, ma a 1 ora 7 minuti e 51 secondi viene affermato che il caso Moro come le stragi del 1992 e 1993 rientrerebbero nella stategia della tensione........no!!!; basta leggere la relazione finale della commissione d'inchiesta sul rapimento e sulla morte di Aldo Moro del 2017 li c'è scritto tutto (quasi tutto).
23:16 è certamente inquietante e orribile, lsiamo all'inverso di lealtà e fedeltà.
15:31 chi è in posizione di strategia d'uso sttivo del potere punitivo, non è altro, né raffinato, perché. se snche potesse,non gli viene permesso. In questa posizione si toglie nelle varie forme, non si dà.
Approfondimento Gladio!
Provate ad intervistare Franco Piperno
Trovo sconcertante la minimizzazione della funzione di Gladio e l'accettazione come legale di una struttura che non trova collocazione nella nostro ordinamento e le cui finalità ed i metodi sono sì illegali.
Inoltre tale struttura secondo le dichiarazioni dello stesso Andreotti risponde alla Nato non direttamente a nostri apparati.
Fra l'altro è accertato che i vertici di Gladio siano stati iscritti nella loggia massonica P2
Cos'è legale? Concetto assai ampio amici
C’è una, dico una sentenza che ha condannato StayBehind? Quale piduista era a capo di Gladio?
@@liberty971 se fosse così semplice attribuire a Gladio le responsabilità giuridica ciò sarebbe avvenuto ma la responsabilità è personale. Come nel caso del Generale De Lorenzo che predispose il "Piano Solo".
Ci sono fatti e documenti che rimandano a Gladio in innumerevoli processi. Mi sento di citare l'ex terrorista Vinciguerra che ha spiegato come uomini dei servizi o appartenenti a strutture militari reclutavano giovani della destra eversiva allo scopo di commettere attentati e di come i depistaggi del suo attentato di Peteano che ha confessato il depistaggio ad opera dei carabinieri comandati dallo stesso De Lorenzo.
Riprende oggi il processo di Piazza della Loggia per gli autori materiali. Sono già stati condannati agenti del Sid di allora come organizzatori del depistaggio.
Ascolti le parole del nostro Presidente Mattarella alla commemorazione, non le sfuggirà il riferimento..
Gladio era illegale
Segreta e nascosta
@@andre20rm sul presupposto di quale norma o sentenza?
Ormai siete diventati come il Cerbero.
Puntata di Report su Moro????
3,2,1 reaction di Dark Side.
Vi rode proprio tanto che qualcuno tocchi quel argomento.
Fate le pulci a Report ragazzi, per carità liberissimi di farlo,sicuri che tutto questo vi renda onore?
Forse dovreste lavorare più sulle domande da fare ai vostri ospiti,tipo il "generalissimo" Mori, intervista dove vi siete genuflessi ad una delle figure più "nere" e controverse(a dir poco controverse) della storia di questo Paese.
Saluti e complimenti.
Non ci rode affatto, anzi, le puntate di Report su questi temi ci danno materiale ulteriore su cui lavorare. Poi, puntualmente, 3,2,1 e arrivano i commenti come i tuoi che, pur lasciando il tempo che trovano, ci aiutano a generare traffico. E a permetterci di continuare a lavorare
@@DarkSideStoriaSegretadItalia Cari ragazzi,se arrivano commenti come i miei,oltre ad aumentare il traffico,cosa che non può che farmi piacere, dovrebbero servire anche a togliervi un po' di quella spocchia da primi della classe e soprattutto farvi riflettere.
Siete riusciti ad intervistare il generalissimo Mori senza una mezza domanda scomoda,tipo sul colonnello Riccio,tipo sulla non cattura di Provenzano o sul suo coinvolgimento nella strage di Piazza della Loggia, niente, niente di tutto questo.
Spot,anzi marchetta per il suo libro.
Grande, grandissima occasione persa.
Le puntate di Report su Moro danno occasione di conoscenza al grande pubblico,al pubblico più giovane,di dinamiche e situazioni che la maggior parte dei canali main stream non si sogna di portare alla luce.
Cosa che voi purtroppo non riuscite a fare.
Tutti di dovrebbero collaborare per la verità,non è una gara,ecco voi secondo me la prendete più sul "chi ha detto o fatto per prima questa o quella cosa".
Ripeto,se si collaborasse per la verità,forse questo Paese sarebbe più "pulito".
Rinnovo i complimenti e grazie per quello che fate.
Mmm… se è per approfondire ti invito a leggere “the Masquerade” di Fiorentini&Valtolina
Molto istruttivo 😉
Stavolta, diversamente dal video precedente su report, mi siete piaciuti. Critiche chiare, ma meno emotive . Una domanda: sull'argomento Moro: abbiamo ascoltato, grazie a voi, molti punti di vista di giornalisti e non solo. Manca praticamente solo Cucchiarelli, sarebbe possibile avere l'opportunità di ascoltare anche lui? Grazie e buon lavoro.
Sarebbe interessante una puntata dedicata all'approfondimento delle varie ramificazioni della struttura stay behind, di cui si conosce sempre solo Gladio. Anche la VII divisione del sismi era organica a stay behind?
Buongiorno, grazie per il vostro lavoro 👍 non riesco a trovare il libro di Altamura "La borsa di Moro" e il documentario "Com'è nato un golpe", che mi interessano molto. Come li potrei recuperare? Grazie mille
Il documento Gladio/Moro a me sembra sia stato rinvenuto, vuoto, in un commissariato di Roma,.quello competente per via fani.
Perche l hanno svuotato i primi carabinieri che l hanno trovato
“Il piu grande esperto della vicenda”? Dice che la rivista è apparsa nel giugno 1978 e che il fumetto è apparso prima dei ritrovamenti delle carte.
Sarebbe eccezionale ed inedito, se fosse giusto…
La rivista è del 1979
it.wikipedia.org/wiki/Metropoli_(rivista_politica)
Hai ragione, si è trattato di un lapsus. Ad ogni modo nel libro "Il professore dei misteri" la data è riportata correttamente
Grazie per la precisazione, che apprezzo.
Tuttavia mi ha stupito l’autore abbia sostenuto che il fumetto è arrivato prima del memoriale quando chiaramente non è così.
daje...
Le prime Br, quelle che leggevano Adorno etc a Moretti lo rinviarono nelle fabbriche perché era un limitato, a Morucci traffichino d’armi invece gli rifiutarono sempre l’ingresso, visto anche che ne usciva dagli arresti come
Fosse un informatore.
Su Morucci e i traffici di armi ci sono libri/documenti? Li sto cercando da molto tempo.
@@matteopicone5561purtroppo on line non ci sono gli archivi della stampa dell’epoca. Però penso che nei libri di Flamigni qualcosa trovi.
@@matteopicone5561occorre andare a vedere i libri di Flamigni, penso.
allora chi poteva parlare a livello culturale con moro? lo stesso senzani? x questo moretti andava ogni settimana andava a firenze?
Un pozzo senza fondo e i testimoni diretti sono sempre meno. Perché le BR non parlano? Grazie degli approfondimenti che fate, ascoltare Altamura è illuminante.
Ho piacere condividere ciò che penso a riguardo, spero sia reciproca la cosa.
Perché i brigatisti non parlano..
Ve ne sono pochi che avrebbero potuto farlo, procurando un vero e proprio terremoto politico non solo nostrano.
Secondo me, e non sono l'unico a sostenerlo, bisognerebbe partire dal motivo per la quale non è stato reso pubblico e divulgato nella sua interezza l'interrogatorio a Moro.
Perché?
L'allora presidente rivelò cose a dir poco sconcertanti.
Un quadro chiaro e dettagliato su intenzioni e piani economici/sociali della nato, e le mire espansionistiche seguite da indicazioni per poterle perseguire.
Ma ancora di più "pericoloso" soprattutto perché di sicura destabilizzazione dell'ordine finto democratico nazionale, confermò l'esistenza di strutture clandestine e i suoi intenti; successivamente conosciute come gladio e compagnia cantante.
Fatti che avrebbero potuto palesare all'opinione pubblica, ma non lo fecero. Cosa avrebbero pensato gli italiani a conoscenza di determinate prove, che svelavano un'Italia con solo parvenza di democrazia rappresentativa? Come l'avremmo interpretata un nazione regolamentata, ma soprattutto infiltrata a qualsiasi livello dirigenziale, dagli anglo americani?
Ricordiamoci che erano la fine dei 70, col movimento del 77 che avrebbe potuto prendere consensi trasversali e, senza ombra di dubbio, sfociate in una rivolta civile.
Cosa ci sarebbe stato di meglio per le BR, per essere legittimati dalle masse, se avessero reso di pubblico dominio tali rivelazioni?
Brigatisti...
Ve ne furono che "civettarono" con determinate strutture di intelligence? Quasi certo, visto alcune dichiarazioni di Gallinari ad altri brigatisti che non presero parte al rapimento Moro.
Ve ne furono che ne facero proprio parte (dei servizi) infiltrati nel movimento?
Certamente. Moro ne era venuto a canoscenza pochi giorni primi il rapimento e lo confidò ad un amico/collega dc.
Infine: ci furono anche quelli, ingenuamente, convinti di potersene servire soprattutto su obiettivi comuni?
Anche questo, oramai è un fatto. Basta ricondurre i viaggi parigini e le vecchie amicizie con Simeoni, quindi i rapporti con l' Hiperion.
Quindi le ipotesi sui loro silenzi sono prevalentemente due: tali notizie non dovevano essere divulgate da principio; decisione presa contestualmente al piano per rapire il presidente democristiano.
oppure: qualche "illuminato", ritenne di servirsene ed utilizzare il silenzio come paracadute in caso le cose si fossero messe veramente male, visto la portata ed il peso di tutto ciò che stava dietro al caso Moro.
Ottenere notevoli sconti di pena è solo lo step successivo ad aver salva la vita.
Voglio azzardare, nel mio piccolo, che siano veritiere entrambe; qualcuno interno ai servizi, finto brigatista ma amico, "suggerì" questo stratagemma.
Essere in via Fani con, e coaudiuvati, da strutture estere, assicurò questa sorta di lasciapassare.
Il memoriali Morucci, è la chiave di volta per questa tesi: redatto dopo anni (probabilmente a più mani e non solo brigatiste) seguì un tragitto inconsueto.
Invece di essere consegnato alla magistratura, fu consegnato a Cossiga e fedeli, per renderlo versione ufficiale.
In cambio dei silenzi, alla dissociazione arrivò come "premio" una rielaborazione della pena senza revisioni processuali.
Vi sarebbero tantissime altre cose da dire sui silenzi brigatisti, ma partendo da qui il quadro diventa nitido per chiunque.
Grazie per la pazienza, auguro buona vita.
@@penitenziagiteX Grazie della risposta. Dopo tutto quello che ho letto sui tragici 70 capisco che i brigatisti tenessero alla pelle ed era meglio stare in carcere piuttosto che parlare e pagare con la vita. Ma ora che senso ha? Quelli che sono ancora in vita non sentono un moto di onestà che li spinga a chiarire cos'è successo in Via Fani.
@@silene89
Grazie a te!
Verissimo, oggi non farebbe nessun scalpore. Sono cose , ainoi, che non desterebbero nessun tipo di reazione. Le masse si sono "consegnate" spontaneamente e anzi, come disse un'altra persona che dal mio punto di vista non esente da macchia e paura (Berlinguer), si sentono tutelati sotto l"ombrello nato.
Cmq.. Conosciamo il presente di 4 presenti in via Fani.
Uno è passato a miglior vita
Il secondo non fece carcere poiché riuscì a "scappare" in sudamerica ( cile mi pare, sotto Pinochet... che coincidenza vero?)
Il terzo collabora con una cooperativa sociale di stampo cattolico in sinergia con la figlia di Moro; sec me uno dei pochi che ha capito tutto il teatrino dopo.
Il quarto pare lavori per un'agenzia per la sicurezza informatica, vicina/attigua ai servizi (magari probabile stia pure leggendo questi post 😅)
Degli altri, si sa poco e nulla.
Per non dilungarmi come il mio solito: c'è chi se ne è andato, chi fa penitenza, chi è passato proprio dall'altra parte.
Avrebbero da perdeci ancora oggi
Le fonti sono stati i brigatisti a posteriori, solo alcune cose; parte (purtroppo alcune cose sn state fatte sparire) del memoriale rinvenuto anni dopo in via monte nevoso, nell'intercapedine trovato contestualmente alla ristrutturazione dell'immobile da parte dell'allora proprietario.
Ma soprattutto dagli avvenimenti accaduti negli anni (vedi il 90 quando Andreotti dichiarò l'esistenza di Gladio).
Purtroppo sono a distanza di anni e solo contestualmente alla caduta del muro, si è potuto congiungere i puntini ed avere il quadro di ciò che Moro dichiarò.
Cosa era riportato di eclatante? Dovremmo stare qui giorni..
In breve: l'Italia non era una repubblica democratica ad ordinamento rappresentativo mediante il voto. La Nato, capeggiata dagli anglo/ americani posizionarono dopo la sec guerra loro figure, trasversalmente, in ogni dove.Prefetture, magistratura, giornalisti, imprenditori, clero, politica tutta. servizi, esercito, polica extraparlamentare, ma soprattutto nel terrorismo.
I documenti desecretati dopo 50 anni inglesi (raccontato dal buon Fasanella) spiegano bene il piano di destabilizzazione per stabilizzare un ordine precostituito.
Immaginati lo scalpore che avrebbe fatto solo sapere(in quegli )anni che, da piazza fontana in poi. le bombe avevano firma "estera".
Sono scoppiate guerre per molto meno in passato.
Ma tanto tanto altro.
però, correggimi se sbaglio, la tua domanda mi suona come un po' retorica; credo che tu conosca la risposta. Cosa c'era di così importante in queste dichiarazioni? Per i ns giorni, nulla. Purtroppo siamo assuefatti a questo stile di vita; la ns è diventata un cultura yankee/individualista che ci identifica in ciò che possediamo.
Siamo davvero in pochi, che nutrono indignazione, rabbia e voglia di una società Italiana dove è il cittadino a decidere.
Guarda un semplice caso odierno: l'invio di armamenti (oggi giugno 24 anche di uomini come afferma Crosetto) Vs la Russia.
Più chiaro di così che non contiamo nulla, non penso ci sia bisogno di altri elementi. La nato è diventata un'organizzazione SOLO offensiva. Questo Moro lo sapeva e pensava che con furbizia ed intelligenza avremmo potuto raggirare alcune imposizioni.
@@g.m.106
si era l'on Gero Grassi.
Il famoso "salame", custodito in un carcere di massima sicurezza (non ricordo se Lodi, Novara o Vercelli)
Però c'è da dire una cosa su Dalla Chiesa e Pecorelli: anche loro difficili da interpretare, ma di certo (almeno per un periodo) giocarono "con 2 mazzi di carte)
Intervista molto interessante. L'intervistato mi sembra abbastanza onesto nelle sue spiegazioni e capisco anche la sua diplomazia nei confronti dei giornalisti del programma report e del suo discutibile metodo di indagine.Mi è piaciuta la sua delucidazione sulla struttura Gladio che viene spesso considerata una struttura terroristisca e vengono ignorati i suoi veri fini istituzionali.
Ste storie sulle br sono la casa dei complottari
Nessun magistrato ha mai interrogato il disegnatore per chiedergli chi gli ha dato le foto di senzani e cosa altro sa?
Ma perche non dite dell ingerenza di kissinger e il compromesso storico?
A via fani quel giorno forse c erano anche le br.....
Siate piu precisi grazie
Oppure le ingerenze britanniche nella vicenda Moro