Traduci il testo con la fotocamera L’evento più importante con cui avresti dovuto iniziare questa storia incompleta è stata la Dichiarazione Balfour ai Rothschild nel 1917, e poi avresti dovuto presentare la mappa della Palestina prima che la Gran Bretagna intervenisse.
@@leonardogregoratti386L'origine è la terra di Canaan, dove vivevano gli arabi provenienti dalla penisola arabica e furono coloro che la coltivarono e la costruirono 3000 anni aC. Quanto agli ebrei, vi si rifugiarono per sfuggire alla schiavitù e all'oppressione degli egiziani intorno al 70 anni a.C. Alla fine, la terra rimarrà ai suoi proprietari.
Vero che gli inglesi hanno promesso sia agli ebrei che a i palestinesi lo stesso territorio, pero' nel primo caso si trattava di assegnare il territorio ad una striminzita minoranza che si era insediata in palestina da pochi anni, mentre nel secondo caso si trattava solamente di convalidare formalmente uno stato abitato da circa duemila anni dalla popolazione palestinese. C'è' una grandissima differenza che ne' pensate?
Il popolo ebraico ha radici di 3000 anni nella terra d'Israele e a Gerusalemme da cui fu espulso con la forza! Per duemila anni nelle preghiere si pregava di ritornare a Gerusalemme e anche nel Corano è scritto che queste sono terre che Dio ha donato al popolo d'Israele! E c'è sempre stata una comunità di ebrei nelle terre d'Israele!
USA NATO UE. IDEM IN RUSSIA. Ci siamo dentro. non servi. decisioni prese tanti anni fa che ci condizionano. io non sono serva. Dissento dal 2022. no guerra alla RUSSIA. TRADITORI.
Una quantità di manipolazioni e omissioni del principio di questa storia non le avevo ancora sentite. Innanzi tutto la storia inizia molto prima, nel pieno della Prima guerra mondiale, con la promessa fatta dalla Gran Bretagna agli arabi della Palestina nel 1916, quando in cambio dell'appoggio contro gli ottomani gli promette la libertà e la possibilità di costituire uno stato indipendente. Con il sostegno delle forze britanniche, nel Levante scoppia dunque una rivolta araba contro l'Impero Ottomano in seguito alla quale le forze della Sublime Porta vengono scacciate. Il Regno Unito, che precedentemente aveva concordato nella corrispondenza McMahon-Hussein il pieno sostegno all'indipendenza araba in caso di rivolta, si rimangia la parola e la promessa. Così alla fine della guerra, d’accordo con la Francia, spartisce il territorio in base all'accordo Sykes-Picot, siglato nel 1916, in base al quale le due potenze definivano le rispettive sfere di interesse nel Medio Oriente in caso di sconfitta dell’Impero Ottomano. Gli arabi, traditi, realizzano di essere finiti fra l’incudine e il martello, schiacciati in una morsa fatale. Poi arriva la Dichiarazione Balfour del 2 novembre 1917 nella quale, per bocca del suo ministro degli esteri, la Gran Bretagna dichiara a Lord Rothschild, al quale la lettera era indirizzata in qualità di principale rappresentante della comunità ebraica inglese e referente del movimento sionista, che: "Il governo di Sua Maestà vede con favore la costituzione in Palestina di un focolare nazionale per il popolo ebraico, e si adopererà per facilitare il raggiungimento di questo scopo, essendo chiaro che nulla deve essere fatto che pregiudichi i diritti civili e religiosi delle comunità non ebraiche della Palestina, né i diritti e lo status politico degli ebrei nelle altre nazioni. Le sarò grato se vorrà portare questa dichiarazione a conoscenza della federazione sionista. Con sinceri saluti Arthur James Balfour» La Palestina, quando l'Inghilterra la promette illecitamente alla federazione sionista era ancora parte dell'Impero ottomano. Dietro la stesura della Dichiarazione Balfour c’era il machiavellico contributo di Chaim Weizmann, futuro primo presidente di Israele, gran regista del Movimento Sionista e tessitore di relazioni con il Governo di sua Maestà e quello americano, in special modo con il presidente Harry Truman. L’11 dicembre 1917 l’armata britannica, comandata dal generale Edmund Allenby sconfiggeva l’esercito ottomano nella battaglia di Gerusalemme conquistando la Città Santa. Quando Allenby entra in città, al suo fianco si trova l’Unità militare giudaica, posta sotto l’alto comando britannico, divenuta in seguito Brigata Ebraica. Fra i membri che la compongono ci sono un giovane David Ben Gurion e il ventenne Nehemiah Rabin, padre di Yitzhak Rabin. Nel 1920 viene istituita la Palestina Mandataria e nel 1922 gli inglesi ottengono un mandato per la Palestina dalla Società delle Nazioni. Tutte queste ambiguità, espresse fin dal principio dalla politica britannica e americana, dagli storici seri sono considerate, a ragione, alla base di una catastrofica serie di disgraziati eventi. A partire dai conflitti scatenatisi fra i coloni ebrei ashkenaziti, provenienti per lo più dal nord est europeo, e gli arabi che li percepivano come elementi estranei al mondo e alla cultura medio orientale, e che di fatto non si integravano, né da un punto di vista sociale, né economico, né linguistico. E tutto questo ancor prima che il piano per la spartizione della Palestina mandataria in due Stati venisse adottato e votato - e anche su come andarono le votazioni ci sarebbe molto da dire e raccontare - dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 29 novembre 1947. Responsabilità ancora oggi alla base del sanguinoso e irrisolto conflitto israelo-palestinese, del quale la guerra in corso a Gaza non è che l’ultimo vergognoso frutto. Potrei andare avanti a oltranza ma basta solo questo per capire che anche questa volta non ci siamo.
Molto brava! Anche perchè fu esattamente il tradimento di Gb e F da lei descritto che spinse il Gran Muftì nella mani di Hitler e Mussolini. E questo bisogna spiegarlo, se no si ricade nel discorso dei buoni e cattivi che Travaglio dice di voler evitare: Amin al-Husseini = Hitler e non se ne parla più! Ma non funziona così! Ovvio, i tedeschi offrirono ai palestinesi quello che gli inglesi si erano rimangiati, non c'entrano le motivazioni ideologiche, anche perchè a livello di crudeltà e...razzismo Hitler ebbe ottimi maestri nelle cosiddette democrazie occidentali.
e poi è inutile girarci intorno; lo stesso Yitzhak Rabin ammise che lo stato di Israele nacque con un peccato originale, quello di aver occupato e essersi preso il territorio di altri. è da lì che nasce tutto, purtroppo!
Fantastica Alessandra questi sono i fatti fondamentali che Travaglio ha completamente ignorato nella sua “ lezione”. Grazie per la sintetica ma dettagliata spiegazione . c’e’ bisogno di persone come te che si prendono il tempo per rispondere a tono alle imprecisioni e alle gravi omissioni di eventi chiave . Da Travaglio
@@Fabio-fl4xk senza contare che sempre Rabin, nel corso di un'altra intervista, ammise che Hamas era una creatura di Israele e anche in quel caso ammise che fu un terribile errore. Israele concepì Hamas come cellula di disturbo, destabilizzante e disgregativa della politica palestinese e come elemento distruttivo del processo di costruzione dei "Due Stati per due popoli". Il racconto di Travaglio è interessante ma parziale e affatto imparziale. Pieno zeppo di omissioni e revisioni, di dichiarazioni politicamente corrette ma storicamente disoneste, parzialmente equidistante ma diffusamente compiacente. Insomma, l'ennesima occasione mancata, sia per chiarire che per tacere.
Ecco la vera versione che Travaglio ha omesso nella sua "lezione" versione sionista. Hai per caso dei suggerimenti di libri, video TH-cam, documentari ecc... dove posso approfondire l'argomento ? Grazie !
Grandissimo Marco, personalmente ho una stima incrollabile per te. Nessuno (eccetto i tuoi colleghi de IL FATTO QUOTIDIANO) ha il tuo coraggio e la tua capacità di analisi critica delle cosiddette narrazioni dominanti... Continua sempre così
Interessante ripasso.Non si comprende, però, perché per gli arabi,finita la seconda guerra mondiale,dovesse essere naturale sacrificare propri territori per volere delle nazioni unite.
Ma.infatti è proprio sbagliata la premessa che ha radici suprematiste bianche e coloniali. Ma poi uno stato di Palestina spezzato.... era evidente che volevano buttarli fuori. E infatti la nakba è già del 48. Profughi nella propria patria. Questa spiegazione di travaglio puzza di sionismo, mi spiace dirlo
È un racconto chiarissimo e aiuta a capire quello che sta succedendo, ma da solo non basta, la storia di questa regione non può essere raccontata senza spiegare quanto è successo prima del 1947.
A Travaglio non interessa questo. Se un ebreo va a casa sua e la occupa per risoluzione Onu lui è felice. Gli cede persino il privilegio di andare per primo in bagno al mattino. A lui sta sul cavolo che i palestinesi non la vedevano uguale
Travaglio tralascia di dire che la divisione ONU della Palestina non teneva assolutamente conto che la popolazione palestinese era il triplo di quella ebraica e che, quindi, avrebbe avuto diritto ad una quota di territorio ben maggiore...
Le percentuali della divisione del territorio Israele/Palestina venne fatta tenendo in considerazione la quantità di ebrei che sarebbero emigrati dall'Europa verso Israele poiché le loro case in paesi come Germania, Olanda, Austria ecc vennero occupate da famiglie locali
@@ugomessa e allora dagli uno stato in Olanda Germania e quanto altro.. perché mai debbano pagare i palestinesi gli orrori perpetrati dagli Europei nei confronti degli ebrei che pure erano europei!!! Non sta in piedi in nessun modo. È una barbarie colonialista e suprematista
sulla questione terre ... oltre alla superficie c'era una questione di qualità della terra, agli israeliani andava l’80% delle terre adatte ai cereali e pianeggianti, e tutte i frutteti di agrumi, da sempre coltivati dai palestinesi, praticamente gli stavano rubando tutte le terre più produttive, poi la risoluzione Onu confermava agli israeliani anche tutte le terre delle quali si erano impossessati illegalmente durante gli ultimi anni … palestinesi cornuti e mazziati la risoluzione Onu aveva previsto due anni di transizione controllata e una unione economica (c’era il problema della forza lavoro palestinese da gestire, col rischio per centinaia di migliaia di palestinesi di trovarsi disoccupati e senza mezzi di sostentamento), mentre gli ebrei iniziarono subito a cacciare i palestinesi e impedirono agli inviati Onu di controllare gli eventi in corso, questo generò conflitti con gli arabi, che però gli israeliani avevano già previsto e avevano già preparato le loro milizie per azioni di pulizia etnica (piani di pulizia etnica erano già stati dettagliati nel '37-38), Ben Gurion (gli israeliani) non voleva/no la creazione dello stato palestinese (sono loro che non l'hanno mai voluto, anche per questioni di risorse idriche, non c'è acqua per tutti, né terra se è per questo) ... già Herzl & co. predicavano che i palestinesi (razza inferiore, sub-umana) se ne sarebbero dovuti andare (dalla santa terra di Israele), in un modo o nell’altro qua Travaglio sta spacciando la versione sionista della storia
Va be', ma la storia è più complessa di come la racconti. Anche il muftì di Gerusalemme aveva predicato per decenni che gli Ebrei erano esseri satanici e andavano combattuti e infatti, fu amico di Hitler. Inoltre, nel 1936/39, gli Arabi avevano già attuato un grande pogrom in quella terra, che loro chiamano grande rivolta. E non è il primo della storia perpetrato da Arabi ai danni di Ebrei. Nel 1834, la comunità ebraica di Safed fu sterminata da contadini arabi. Quindi la mitica convivenza pacifica tra gente di diversa religione non c'è mai stata. Poi, in Israele non arrivarono solo Ebrei dall'Occidente e dall'Est europeo. Ricordiamo anche che nel 1941, il regime iraqeno filonazista fu sconfitto dagli inglesi e che gli iraqeni si vendicarono contro gli Ebrei dell'Iraq, i quali fuggirono dove ora c'è Israele. Novecento case distrutte, centottanta morti e mille feriti. Insomma, c'è una versione sionista della storia, ma anche una filopalestinese a prescindere. Se vogliamo essere corretti, diciamo che si odiano da ben prima che arrivassero gli Ebrei dell'Europa.
Allora potrei dirti che Isreaele ha preso anche le terre peggiori desertiche e le ha trasformate. Ai palestinesi aveva lasciato anche le industrie a Gaza, ma le distrussero subito. Alle balle degli islamici non crede nessuno.
Ciò che dici è sempre successo ai fittavoli in tutto il mondo. Da noi, quando il nuovo padrone (o anche quello vecchio) ti cacciava, mettevi le quattro conchiglie che avevi sul carro e andavi a cercarti un padrone nuovo. Il fatto è che i cosiddetti palestinesi (per lo più arabi di varia origine), se fossero stati cacciati dal padrone vecchio, che era musulmano e turco, avrebbero messo le conchiglie sul cammello, come avevano sempre fatto i loro antenati. Essere cacciati da un nuovo proprietario ebreo non andava bene, perché era un'umiliazione religiosa. Essere cacciati da un turco, che sempre straniero era, andava benissimo. Se Travaglio sta spacciando la versione sionista, tu stai passando quella palestinese. Da quella storia non ne usciranno mai. Anche perché se gli ebrei consideravano inferiori gli arabi, non è che gli arabi considerassero superiori gli ebrei. era ampiamente reciproco e lo è ancora. Si odiano entrambe le parti. Non c'è un odiatore solo.
La storia del conflitto non nasce 77 anni fa. Bisogna andare molto più indietro. Consiglio di guardare il video "Palestina: capire il torto", di Paolo Barnard.
A parte i grossolani errori storici che commette Barnard primo fra tutti la conferenza di Berlino del 84/85 che non c'azzecca nulla con l'impero ottomano bensi con l'africa nera, è un video che non va a parare da nessuna parte perchè non porta a nessuna soluzione
Barnard quello dei soldi da stampare con la macchinetta? Money Theory come si chiamava? Adesso si è buttato su Israele? Mamma mia, lo ascolterò sicuramente questa gran mente
@@domenicoarcuri4433 E perché mai dovrebbe portare ad una soluzione? È solo un video informativo. Lui è comunque un giornalista. Dei grossolani errori di cui tu parli, sinceramente, non so nulla. Mi informerò. Edit Comunque continuo a sostenere che in questo caso, Travaglio, faccia un riassunto poco preciso e soprattutto non parte dall'inizio della questione.
Un' ottima narrazione sionista. perchè gli arabi dovrebbero cedere i propri territori agli ebrei se l'olocausto è stato commesso dagli europei? Perchè i musulmani devono subire le conseguenze dei crimini dell'Occidente? Se amate cosí tanto Israele perchè non li accogliete voi? Dategli metà Italia o Francia o Germania ecc...
Qualcuno pensa, Travaglio incluso, che uno stato palestinese definito in quel modo, con quei confini, possa funzionare ed abbia la prospettiva di durare pacificamente a lungo?
secondo me, se destinassimo a questo ipotetico stato la meta' dei soldi che spendiamo per armare gli ebrei loro nemici, probabilmente diventerebbero come Singapore
@@robertourso9126 gli ebrei non sono necessariamente nemici dei palestinesi, sono gli altri paesi arabi che hanno fomentato e usato per decenni i palestinesi come pretesto per liberarsi di Israele, che non era accettata in quanto nazione completamente estranea al contesto mediorientale.
Travaglio hai abbastanza deluso. La storia non parte da dove indichi tu. Ma perché non vi chiedete perché lo stato agli ebrei non l hanno collocato ad esempio, in Germania, responsabile diretto di quanto accaduto durante la seconda guerra mondiale? O in Italia ? No, l hanno collocato in mezzo a popoli che abitavano da sempre quelle terre, e non c entravano nulla con l’ olocausto. E perché ? Perché volevano avere il controllo strategico su quella zona. La “scusa” di dare Gerusalemme agli ebrei è vergognosa, in quanto “terra dei loro avi “, perché quella terra è stata intrisa di popoli, culture e religioni, e sicuramente tra loro , gli ebrei non avevano più diritti degli altri , anzi
Fede Cattolica-Cristiana:Amare Compiere il Bene/Senso Del Dovere:Fare Cio' Che Bisogna Fare Per il Bene Sociale/Responsabilita':Non Recare Danni A Se Stessi E A Gli Altri-Rischio:Probabilita'*Gravita' Del Danno-Prevenzione/Protezione/ Sapienza/Scienza/Riflessione/Ragione/Etc.
Beh,devo dire che seguo sempre con molto interesse le opinioni di Travaglio,però questa sua interpretazione sul conflitto mi lascia un pò perplesso.Sarei curioso di conoscere l'interpretazione storica di Alessandro Barbero.....
Ma se l'ONU domani arrivasse a casa nostra e ci dicesse di dare Toscana, Liguria, Sardegna e Campania ad un popolo indipendente che viene che ne so, dalla Cina e noi ci rifiutassimo non sarebbe uguale? se gli arabi si sono rifiutati di firmare questa spartizione evidentemente non erano d'accordo e la loro decisione sarebbe dovuta essere rispettata. Mi sembra che la prepotenza domini dall'inizio di questa "guerra" che però definirei più colonialismo.
Il problema è che a quei tempi gli arabi palestinesi, che per secoli erano vissuti come comunità libera , non come nazione all interno dell impero Ottomano , non erano preparati a questo saccheggio , concordo con lei .
Si anche io penso che questo sia stato l'errore iniziale che ha scatenato tutti gli eventi successivi. Se davvero si voleva lasciare agli ebrei un territorio per i sensi di colpa per lo sterminio, avrebbe avuto più senso toglierlo a chi aveva perso la seconda guerra mondiale e soprattutto a chi aveva messo in atto lo sterminio. Che c'entravano i palestinesi del tempo, perché dovevano pagare il prezzo delle origini ebraiche e dei sensi di colpa occidentali?
Le radici degli ebrei vengono proprio da questo luogo, da queste terre! Vivevano lì molto prima degli arabi! Espulso di lì con la forza! E ci sono sempre state comunità ebraiche a Gerusalemme e in altre città d'Israele. E gli esuli di tutto il mondo per duemila anni hanno pregato per tornare a Gerusalemme! I colonizzatori sono gli arabi. Anche il nome del popolo Hesa indica che provenivano dalla terra dell'Arabia Saudita!
@@aula_studio_online cioè secondo te la soluzione era rimettere gli ebrei negli stessi territori dove due anni prima stavano cercando di sterminarli tutti?
Non parlare della nostra fratellanza... c'è sempre qualcuno disposto a vendere tutti e tutto per il suo bene. Ma del resto il nostro cuore piange ed è solo questione di tempo
Travaglio sa benissimo che la storia non inizia con quella risoluzione. Gli inglesi han dato agli israeliani terre che non erano loro. La spartizione dei territori in quel modo chi la ha decisa? Non certo i palestinesi.
Agli palestinesi gli è stato dato meno e quel meno erano comunque terre meno feritili di quelle che gli e stato dato agli israeliani e Travaglio mi viene a raccontare che cercare la colpa li è come trovare se è nata prima l’uovo o la gallina.
Marco Travaglio, hai fatto una ricostruzione molto interessante, ma sembra che non hai enfatizzato molto il tema del Sionismo, o meglio, un certo tipo di Sionismo... e si, perche' i falchi e i piu' estremisti di Israele, Netanyahu in primis sembrano seguire questo tipo di ideologie e quello che succede in Israele e dintorni da anni sembra perfettamente allineato ad una agenda sulla quale Israele disconosce qualsiasi diritto di uno stato palestinese di esistere e gradualmente, di allargare i suoi confini spazzando via qualsiasi rivendicazione territoriale palestinese. Ovviamente per fare questo Israele non puo' fare altro che deportare e sterminare i palestinesi, cosa che continua a fare da anni, solo negli ultimi mesi in maniera cosi' massiva. In questo scenario, io non lo vedrei cosi' assurdo il paragone con i nazisti negli anni che furono... Gli israeliani in modo becero e infame, boicottano e distruggono per strada gli aiuti umanitari per i palestinesi, i coloni sterminano i palestinesi in Cis Giordania... se non e' odio razziale questo e genocidio, che cosa dovrebbe essere? o si deve configurare per forza nella formula dei campi di concentramento?
Sí, potrebbe succedere! Secondo me la storia si ripete sempre in un modo o nell'altro ed é per questo che bisogna studiarla bene per non ricorrere ad errori fatti nel passato. Sicuramente la situazione attuale é molto calda e tutto puó succedere! Spero cmq per tutti noi che tutto si stemperi e ritorni la pace.
È un peccato che Travaglio, che di solito ammiro molto, su questo tema stia toppando così tanto, con questa narrazione di “entrambi hanno sbagliato”. Se certe soluzioni non venivano accettate dalle autorità palestinesi dei motivi c’erano, uno su tutti le clausole che impedivano alla diaspora palestinese di tornare in patria…
non ha toppato, è un'ottima narrazione sionista, il sionismo ha sempre imposto la sua narrazione in occidente anche attraverso il controllo dei media e degli intellettuali (o tacitandoli) ... seguo Travaglio da sempre ma ora si è messo in un campo di cui o non sa nulla (vedasi la pochezza del libretto che ha messo alla vendita), o si è messo coi sionisti ... purtroppo temo la seconda
Non ha toppato. L'ONU è l'unico organismo che ha diritto legislativo su controversie internazionali. I palestineni e i musulmani non hanno mai accettato o tollerato la presenza di ebrei in giudea..una decisione fu raggiunta dalle potenze globali che facevano un compromesso con gli interessi delle due parti. Una parte ha rifiutato. Più chiaro di cosi!
Marco Travaglio, mi spieghi una cosa , vedo la sala strapiena di gente ma se dovunque vai riempi le sale o le piazze, chi cacchio è che vota la angurie? La chiamo angurie perché mi fa schifo nominarla !
Guardi, è una cosa che continuo a chiedermi, ho un giro di una 30ina di amici e conoscenti con il quale si può parlare di tutto, e parlando di politica o di quello che sta succedendo ora in medio oriente o est Europa, la pensiamo praticamente tutti uguale, e siamo tutti palesemente contrari dall'atteggiamento tenuto in questo periodo dalle angurie, nessuno di noi li ha votati. Ora se noi in un sondaggio rispecchiamo il 100%, questi come fanno a stare lì?? 🤔
@@andreacapra2106Perché ognuno tende (e sottolineo "tende") a frequentare persone simili a sé per molte cose... È un fenomeno noto e molto studiato in sociologia e psicologia
@@kircolhawaii1222 sono concorde con ciò che affermi, il famoso detto "chi si assomiglia si piglia" non è poi così sbagliato. Il problema è che io per lavoro faccio catering, quindi frequento tantissime persone, magari anche solo per un giorno a settimana, tantissimi ragazzi stranieri (di svariate etnie) e siamo sempre lì, visto le elezioni imminenti, se ne parla spesso, e le idee (a parte poche eccezioni sono sempre le stesse.....
lasciate perdere Travaglio. se volete capire la storia: Ilan Pappé, 10 miti su Israele; La pulizia etnica della Palestina (imprescindibile), e Storia della Palestina moderna. Sul processo di colonizzazione Lorenzo Kamel, Terra contesa (Kamel è probabilmente il nostro miglior esperto in materia) ... per iniziare questi sono dei riferimenti doc! se conoscete l'inglese Rashid Khalidi, The Hundred Years' War on Palestine
Tutte fesserie, all' israele le fu assegnato un territorio notevolmente piu grande di quello assegnato ai palestinesi, continuo e con due sbocchi al mare (mediterraneo e mar rosso) che ne valorizzava al massimo tale territorio, tante' che gli ebrei nella maggior parte sionisti non si lamentarono in quanto enormemente avvantaggiati da tale divisione. Consideri che anche se parte del territorio era desertico con tutti i mezzi finanziari che avevano a disposizione da parte occidentale ed anche dal blocco sovietico tale territorio fu valorizzato da essere alla pari degli altri territori, cosa che se assegnato ai palestinesi privi di appoggi e risorse finanziarie deserto era e tale sarebbe rimasto. Il problema fondamentale della questione palestinese e' nato esclusivamente dell' indifferenza del mondo occidentale in particolare dalla gran bretagna e dagli usa a risolvere in maniera pacifica la formazione dei due stati oppure secondo me piu' logica e piu' giusta di uno stato unico multietnico, con bilinguismo e con una costituzione veramente democratica e progressiva tipo come quella italiana e non come quella inutile costituzione che hanno attualmente gli israeliani che possono cambiare facilmente a colpi di maggioranza ad ogni nuovo governo che si insedia dopo le elezioni. Attualmente e' una costituzione che esclude i diritti fondamentali degli arabi palestinesi presenti nello stato di israele dopo l' ultima modifica alla costituzione apportata da questo governo terrorista nel 2018.
sulla questione terre ... oltre alla superficie c'era una questione di qualità della terra, agli israeliani andava l’80% delle terre adatte ai cereali e pianeggianti, e tutte i frutteti di agrumi, da sempre coltivati dai palestinesi, praticamente gli stavano rubando tutte le terre più produttive, poi la risoluzione Onu confermava agli israeliani anche tutte le terre delle quali si erano impossessati illegalmente durante gli ultimi anni … palestinesi cornuti e mazziati la risoluzione Onu aveva previsto due anni di transizione controllata e una unione economica (c’era il problema della forza lavoro palestinese da gestire, col rischio per centinaia di migliaia di palestinesi di trovarsi disoccupati e senza mezzi di sostentamento), mentre gli ebrei iniziarono subito a cacciare i palestinesi e impedirono agli inviati Onu di controllare gli eventi in corso, questo generò conflitti con gli arabi, che però gli israeliani avevano già previsto e avevano già preparato le loro milizie per azioni di pulizia etnica (piani di pulizia etnica erano già stati dettagliati nel '37-38), Ben Gurion (gli israeliani) non voleva/no la creazione dello stato palestinese (sono loro che non l'hanno mai voluto, anche per questioni di risorse idriche, non c'è acqua per tutti, né terra se è per questo) ... già Herzl & co. predicavano che i palestinesi (razza inferiore, sub-umana) se ne sarebbero dovuti andare (dalla santa terra di Israele), in un modo o nell’altro ... qua Travaglio sta spacciando la versione sionista della storia
Si vero, ma per questo peccato dovrà scontare la pena inflitta da Dio . Grazie Travaglio di questa lezione è stata gradita. Ma riconosciamo che è da piangere. Grazie
Credo sia necessario, se non imperativo, aggiungere anche qualche dettaglio sulla Risoluzione 181 votata dalle Nazioni Unite lunedì 29 novembre 1947 e della quale Travaglio parla al principio sostenendo - non si sa bene su quali basi - che "se fosse stata seguita da tutti avrebbe risolto completamente il problema. Perché soddisfaceva tutto quello che oggi si insegue: il famoso sogno dei due popoli, due stati". Innanzi tutto cominciamo col dire che il voto si sarebbe dovuto tenere venerdì 26 novembre. Ma siccome era chiaro fin dalla sera prima che in quella votazione il Movimento Sionista sarebbe andato sotto, che tradotto vuol dire che la risoluzione non sarebbe passata per mancanza di voti favorevoli, con abili raggiri riuscirono a farla slittare. Una delle principali ragioni per cui la maggior parte dei 55 paesi membri che avrebbero dovuto votare era contrario, nasceva dall'evidenza che, cito "Tracciata con la penna della disperazione, la carta geografica della spartizione risultava un miscuglio di compromessi accettabili e mostruosità inconcepibili: il 57% della Palestina era assegnato agli ebrei, mentre la maggior parte del territorio del futuro Stato ebraico e quasi due terzi della sua popolazione era arabo". Quanto al "famoso sogno dei due popoli, due stati", non serve dire che non è mai stato quello del milione e quattrocentomila palestinesi che vivevano da millenni in quel territorio. Per tutti loro, fin dal principio, quella spartizione è stata considerata, cito " Un atto mostruosamente iniquo perpetrato dall'imperialismo occidentale, per porre riparo a un delitto al quale loro, gli arabi - e in special modo i palestinesi - non avevano partecipato. E non serve nemmeno rammentare che ogni epoca l'Impero Ottomano ha accolto gli ebrei quando tutti i paesi dell'Europa li respingeva. E questa è storia, non personale opinione di chi scrive. Ma torniamo alle dinamiche della votazione di quel fatidico 26 novembre, poi slittato al 29 novembre 1947 alle quali ho fatto cenno al principio. Trascrivo integralmente da "On Jerusalem!!, di Larry Collins e Dominque Lapierre, sia perché nessuno come loro lo ha raccontato e messo nero su bianco, né prima né dopo; sia soprattutto perché questa parte della storia non circola in Internet, è assente, così come è bandita dalla carta stampata. «A dispetto di tutti gli sforzi fatti e dell'offensiva mondiale di propaganda che avevano essi stessi condotto, i responsabili ebrei si ritrovarono dinanzi a una fosca realtà il mercoledì 26 novembre, quando mancavano 6 ore allo scrutinio. Essendo richiesta una maggioranza di due terzi, ciascun voto rappresentava una posta capitale. (...). Se lo scrutinio doveva svolgersi, come previsto, nel pomeriggio, la creazione di uno stato ebraico sarebbe stata definitivamente compromessa. Dinanzi a questo pericolo, Moshe Sharrett, ministro degli Affari Esteri dell'Agenzia Ebraica, e i suoi compagni, decisero di tentare la fortuna con un'ultima manovra. Dopo duemila anni di attesa, il compimento del sogno del popolo ebreio dipendeva forse da una dilazione di qualche ora. Per strappare gli ultimi voti indispensabili occorreva rimandare lo scrutinio di qualche ora a ogni costo. Una vecchia tattica parlamentare lo avrebbe permesso. Gli strateghi ebrei riuniti tutti i delegati favorevoli alla loro causa, li pregarono di occupare con i loro interventi la tribuna fino a sera. Quando i rappresentati arabi si accorsero della manovra ostruzionistica era troppo tardi: Le loro veementi proteste rimasero inascoltate: Dinanzi a quella maratona oratoria, il presidente dell'assemblea, il brasiliano Oswaldo Aranha, in realtà sincero partigiano della spartizione, dovette proclamare il rinvio della scrutinio alla prossima seduta. Ora, per un provvidenziale concorso del calendario, i sionisti guadagnavano di fatto più di 48 ore, poiché l'indomani cadeva il Thanksgiving Day, la grande festività americana di ringraziamento al Signore. Durante questa dilazione vitale, quattro nazioni ostili alla spartizione - la Grecia, Haiti, la Liberia e le Filippine - furono sottoposte a una incredibile serie di pressioni e anche di minacce. (...) . Il momento cruciale alfine giunse. Invitati a pronunciarsi pubblicamente dai loro seggi, i delegati attesero in silenzio che il presidente tirasse a sorte il paese che avrebbe dovuto votare per primo. Quando fu annunciato il nome di Guatemala ci fu una certa agitazione. Poi di nuovo il silenzio. Delegati, osservatori e giornalisti sembravano concedere a quel voto un senso fatidico. Il rappresentante del Guatemala si alzò. prima che aprisse bocca una voce penetrante si levò dalla galleria, lanciando in ebraico un'invocazione antica quanto il tempo e il dolore degli uomini: "Ad Hoshiya" - Signore salvaci!». Tutto il resto è storia. Con 33 voti favorevoli, 13 contrari e 10 astensioni, il 29 novembre 1947 l'assemblea generale delle Nazioni Unite votava in favore della spartizione della Palestina. Fine della Storia. Inizio della Tragedia.
Ottima, più precisa e aderente alla verità storica questa ricostruzione. L'onnisciente Travaglio faccia il suo mestiere di ottimo giornalista (insuperabile nella cronaca giudiziaria) ed eviti di improvvisarsi storico, vizio ricorrente fra i suoi colleghi. La Storia è una materia molto complessa e non può essere ridotta a poco esaustive semplificazioni che comportano omissioni o (peggio mi sento) manomissioni revisioniste. Non si può partire dalla risoluzione dell'Onu del 1947 e trarre facili conclusioni senza rispondere almeno a qualche domanda: - la suddivisione del territorio era equa rispetto alla consistenza numerica dei due popoli e rispetto alle potenzialità produttive dei due territori? - quali furono i veri motivi per essere stata rifiutata dai palestinesi? - perché i palestinesi avrebbero dovuto accettarla obtorto collo, nonostante fosse per loro svantaggiosa e decisa unilateralmente dalle maggiori potenze coloniali occidentali? E mi fermerei qui...per ora. Consiglio a tutt*, dopo aver letto il libro di Travaglio, di colmare alcune inevitabili lacune, di consultare più fonti storico-bibliografiche per approfondire l'argomento
@@vincenzosardone1237 questa è propaganda sionista. Ma come fa a chiamare "libro" (di Travaglio) quella cosa che non saprei nemmeno come definire :-), cosa che non sarebbe accettabile nemmeno come relazione di un ragazzino al liceo.
@@antoninospitale4646 secondo i sionisti che si spacciano per Ebrei e rendon la religione come un'arma da usare control chi si oppone alla occupation e all attuale Genocidio in corso
Antoninospitale...Ma perche' tra noi "cristiani" in europa e' stato meglio?! Vatti a rileggere i secoli di guerre fratricide tra noi cosidetti cristiani.
Ho sempre letto ed ascoltato Travaglio con molto interesse, ma la sua argomentazione riguardo il conflitto Israelo-palestinese è parziale e tendenziosa. Ho letto il suo libro " (Israele e i palestinesi in poche parole)" e devo dire che racconta parziali verità o aneddoti incompleti a discapito della causa palestinese.
Va detto anche, che prima del '47 non c'èrano neanche 100.000 israeliani in quella terra totalmente Palestinese. Quella soluzione dell' ONU fu un regalo a tutti gli ebrei.
interessava all'Europa, la GB pensava di farne uno stato cliente per controllare il medio oriente (come è oggi con gli Usa), e agli europei non spiaceva l'idea di togliersi di torno un po' di ebrei, una dettagliata analisi del processo di colonizzazione in Terra contesa di Lorenzo Kamel (credo il nostro massimo esperto in materia ... e infatti in TV chiamano a parlare l'ignorante di Travaglio, ottimo nelle questioni interne, che seguo da sempre, ma in versione sionista sulla Palestina, o altri sionisti)
Anche perché non esisteva Israele, la soluzione dell'ONU è assurda perché predispone il colonialismo che oggi vediamo, cosa impossibile se ci fossero state due distinte aree.
@@federico705 sui Rotschild ti consiglio i libri di Pietro Ratto, sul conflitto "Storia del conflitto israelo-paestinese" di Claudio Vercelli ma anche l'ultimo di Chomsky scritto insieme ad un altro tizio di cui non ricordo il nome (forse Pappè), o l'ultimo di Frediani. 🙋♂️
vile. altra offesa. non è ambasciatore non era presente. non sa cosa sta facendo il governo. già l'inizio è una sua opinione. il resto CHIACCHIRE. Non sa non conosce.
lasci perdere Travaglio, legga Ilan Pappé, La pulizia etnica della Palestina (testo imprescindibile, Ilan Pappé è uno dei più importanti storici ebreo-israeliani); 10 miti su Israele, Storia della Palestina moderna. Lorenzo Kamel, Terra contesa. Israele, Palestina e il peso della storia (ottimo testo sulla colonizzazione della Palestina, Kamel è probabilmente il nostro massimo esperto in materia)
Il rifiuto arabo iniziale è più che legittimo. Sarebbe come se una organizzazione esterna di cui non fa parte venisse a casa sua e dicesse che la sua cucina,la camera da letto matrimoniale ,il corridoio e il garage dal giorno dopo diverranno di proprietà di estranei a titolo di risarcimento per le malefatte subite. La quasi totalità degli israeliani quelle terre no n le aveva mai viste,non c'era nato e non aveva costruito nulla.
Travaglio ottimo per le questioni interne, ma di storia della Palestina ne sa meno di lei ... per dei testi seri ... di Ilan Pappé, in ordine: 10 miti su Israele, La pulizia etnica della Palestina, Storia della Palestina moderna (i primi due vanno letti); sul processo di colonizzazione Lorenzo Kamel, Terra contesa (Kamel è probabilmente il nostro miglior esperto in materia), Benny Morris, Vittime (storico sionista ma che conserva un minimo di onestà intellettuale, va letto con Pappé perché Morris su alcune cose tace o sorvola, è impegnativo, 1000 pagine, ma per capire il nocciolo della questione bastano le prime 400); per un saggio breve ma dignitoso Alain Gresh, Israele, Palestina, se conosce l'inglese una approfondita analisi della storia politica in Rashid Khalidi, The Hundred Years' War on Palestine su come la propaganda sionista ha dominato la narrativa occidentale E.W. Said, La questione palestinese (tratta anche la storia dei palestinesi); Norman Finkelstein, L'industria dell'Olocausto (sull'uso dell'antisemitismo per tacitare le critiche ai crimini di Israele), sulla lobby sionista John J. Mearsheimer e Stephen M. Walt, La lobby israeliana e la politica estera degli USA; e ancora l’ultimo lavoro di Pappé, Lobbying for Zionism on Both Sides of the Atlantic su Gaza, Francesca Albanese, J’accuse. Se ha poco tempo, Ilan Pappé, 10 miti su Israele, La pulizia etnica della Palestina; Alain Gresh, Israele, Palestina, Norman Finkelstein, L'industria dell'Olocausto; Francesca Albanese, J’accuse. meno di così si dovrà bere la storia di Travaglio 😊
@@gerardobenedetto266 secondo 2 mila anni di storia, che poi palestinesi ed ebrei sono la stessa gente, solo credono a due favole diverse circa gli dei :-)
@@tiberiussemproniusgraccus2108 Infatti, quando le dodici tribù discendenti da Giacobbe si presentarono in Palestina, provenienti dall'Egitto, i Palestinesi erano già lì ed erano i Filistei...
@filippomilani2746 tra l’altro, la storia dell’Esodo è largamente considerata non storica, salvo alcune menzioni di popolazioni nomadi nell’area. Ma nessuna fonte Egiziana o straniera, quindi al di fuori del mito biblico e derivati, menziona quello che sarebbe stato un enorme scossone sociale e demografico in Egitto. Quindi anche quella pretesa su una base “storico”-religiosa, è tutta fuffa.
Caro marco ho grande stima di te, ti consiglio il dibattito di franco fracassi 'guerra alla pace ' potresti trovare delle integrazioni importanti al tuo racconto e mi piacerebbe molto sapere cosa ne pensi
se le interessa la storia lasci perdere Travaglio e si legga Ilan Pappé, 10 miti su Israele; La pulizia etnica della Palestina (imprescindibile), e Storia della Palestina moderna. Sul processo di colonizzazione Lorenzo Kamel, Terra contesa (Kamel è probabilmente il nostro miglior esperto in materia), se conosce l'inglese Rashid Khalidi, The Hundred Years' War on Palestine
io ancora adesso dovrei ristudiare tutto cio che Marco riassume tutto, ma è difficilissimo capire tutto troppi avvenimenti, io ai tempi della scuola non capii nulla, poiché i professori poi non spiegano bene, ma ti fano studiare a casa, e magari pensi di aver capito. Ma memorizzare non significa capire l'unione tra l'influenza della religione, l'economia, e il territorio.
Scusa se mi permetto di correggerti, non la storia così, ma la storia reale nella su integrità, credimi io ricordo bene la guerra le guerre di Isdraele , dal 1970 ai giorni d’oggi, perché l’età che ho mi permette di ricordare, sicuramente tu sarai più piccolo di me
lasci perdere Travaglio, legga Ilan Pappé, La pulizia etnica della Palestina (testo imprescindibile, Ilan Pappé è uno dei più importanti storici ebreo-israeliani); 10 miti su Israele, Storia della Palestina moderna. Lorenzo Kamel, Terra contesa. Israele, Palestina e il peso della storia (ottimo testo sulla colonizzazione della Palestina, Kamel è probabilmente il nostro massimo esperto in materia)
Sicurezza e sud Africa sono ossimori…e poi secondo te gli israeliani si tirano dentro milioni di palestinesi dandogli diritto di voto e rischiando di avere un governo di Hamas?
I sionisti non sono andati laggiù per fondare uno stato multietnico, ci sono andati per fondare uno stato in cui gli ebrei potessero starsene per i fatti loro.
il sionismo non ha mai voluto un unico stato ma ha sempre voluto la cacciata degli arabi da Israele, sin dai padri fondatori Israele doveva essere la nazione dei soli ebrei (il sionismo è una ideologia teocratico-razzista) ... da anni stanno tentando di cacciare anche i cristiani ... anzi, le cose stanno prendendo una brutta piega anche per gli ebrei laici perché l'attuale governo è fatto da estremisti che vogliono un paese teocratico solo per credenti nel VT, per cui se ne dovrebbero andare anche gli ebrei laici ... per questo ci sono state continue proteste negli ultimi anni
per dei testi seri (lasciate perdere il libretto di Travaglio, pessimo, disinformato e disinformante) Ilan Pappé, 10 miti su Israele, La pulizia etnica della Palestina, Storia della Palestina moderna (i primi due vanno letti); sul processo di colonizzazione Lorenzo Kamel, Terra contesa (Kamel è probabilmente il nostro miglior esperto in materia), Benny Morris, Vittime (storico sionista, va letto con Pappé perché su alcune cose tace o sorvola); per un saggio breve ma dignitoso Alain Gresh, Israele, Palestina; E.W. Said, La questione palestinese, in inglese una approfondita analisi della storia politica in Rashid Khalidi, The Hundred Years' War on Palestine su come la propaganda sionista ha dominato la narrativa occidentale E.W. Said, La questione palestinese; Norman Finkelstein, L'industria dell'Olocausto (sull'uso dell'antisemitismo per tacitare le critiche ai crimini di Israele), sulla lobby sionista John J. Mearsheimer e Stephen M. Walt, La lobby israeliana e la politica estera degli USA; e ancora l’ultimo lavoro di Pappé, Lobbying for Zionism on Both Sides of the Atlantic su Gaza, Francesca Albanese, J’accuse. Se si ha poco tempo, Ilan Pappé, 10 miti su Israele, La pulizia etnica della Palestina; Alain Gresh, Israele, Palestina; Norman Finkelstein, L'industria dell'Olocausto; Francesca Albanese, J’accuse.
Quando Marco Travaglio rinuncia a fare l'organo di stampa dei 5 stelle, dimostra tutta la sua professionalità e di come un vero giornalista possa dare il proprio notevole contributo all'evoluzione della società civile di appartenenza.
Io cerco di informarmi, a riguardo, quando posso, come con questo video; ed è tutto "molto" chiaro ma posso dire che continuo a non capirci niente di sta situazione, banalmente chi è stato il primo, chi ha iniziato tutto....
se le interessa la questione storica (che è quella che va capita) lasci perdere Travaglio (che fa disinformazione sionista) e purtroppo anche i nostri media ... le lascio alcuni testi in merito (per iniziare :-) Ilan Pappé, La pulizia etnica della Palestina (imprescindibile), 10 miti su Israele (ottima sintesi della mitologia sionista), e Storia della Palestina moderna; Lorenzo Kamel, Terra contesa (Kamel è probabilmente il nostro miglior esperto in materia), se sa l'inglese Rashid Khalidi, The Hundred Years' War on Palestine; filo sionista (ma comunque un lavoro importante da leggere dopo Pappé) Benny Morris, Vittime. Storia del conflitto arabo-sionista 1881-2001.
Meno male che anche su questo hai la tua bella opinione. Tu che sentenzi su Putin senza aver mai vissuto in Russia, senza nemmeno parlare il russo, ma pescando idee dalla rete e andando a caccia di grillini che ti venerino come un vitello d'oro. Che nostalgia degli inviati di un tempo, quelli che si facevano qualche lustro a Mosca per raccontarci le cose di prima mano. Allora, direttore, a quando una bella pippa delle tue per raccontarci la ricetta della carbonara di tua nonna, o per sentenziare sulla migliore qualità di olio per friggere l'aria? Salutami il preparatissimo, simpaticissimo e intelligentissimo onorevole che avete raccattato al Fatto: Mr. io non sono stupido!, onorevole Di Battista.
Utile resoconto storico ben espresso ed interessante....direi da buon sussidiario di media superiore! Manca però l'analisi giornalistica, storica e geopolitica del livello che uno si aspetterebbe da Travaglio. Un po di cerchiobottismo senza pendere da nessuna parte!
lasciate perdere Travaglio (propaganda sionista), se volete capire la storia: Ilan Pappé, 10 miti su Israele; La pulizia etnica della Palestina (imprescindibile), e Storia della Palestina moderna. Sul processo di colonizzazione Lorenzo Kamel, Terra contesa (Kamel è probabilmente il nostro miglior esperto in materia) ... per iniziare questi sono dei riferimenti doc! se conoscete l'inglese Rashid Khalidi, The Hundred Years' War on Palestine
La mia idea, parziale, è che si dovrebbe sempre evitare una guerra dentro un'area metropolitana perché è certo il numero altissimo di vittime civili, oltre alla distruzione materiale. Allo stesso tempo mi domando come si faccia a neutralizzare un labirinto sotterraneo militarizzato. Si può veramente fare con operazioni di intelligence e dei blitz? Poi c'è la pressione dovuta agli ostaggi. Questo è il mio ragionamento, ma non ho risposte
Tra Israele, Cisgiordania e Gaza, gli israeliani e i palestinesi più o meno si equivalgono( ciascuna comunità conta poco più di 7 milioni di abitanti). E si dividono un territorio più piccolo della somma del Piemonte e della Vale d' Aosta: 28 mila chilometri quadrati in tutto. Ma con una popolazione che equivale a quella del Piemonte,Valle d' Aosta, Liguria e Lombardia messe insieme. E da questa eseguità di territori contrapposta alla densità di popolazione che bisogna partire per comprendere come mai è così difficile far convivere pacificamente i due popoli in due Stati,se non si fidano l' uno dell' altro,anzi si detestano o si temono.
quel libretto è robaccia (nemmeno come ricerchina al liceo) ... per dei testi seri, Ilan Pappé, 10 miti su Israele, La pulizia etnica della Palestina, Storia della Palestina moderna (i primi due vanno letti); sul processo di colonizzazione Lorenzo Kamel, Terra contesa (Kamel è probabilmente il nostro miglior esperto in materia), Benny Morris, Vittime (storico sionista, va letto con Pappé perché su alcune cose tace o sorvola); per un saggio breve ma dignitoso Alain Gresh, Israele, Palestina; E.W. Said, La questione palestinese, in inglese una approfondita analisi della storia politica in Rashid Khalidi, The Hundred Years' War on Palestine su come la propaganda sionista ha dominato la narrativa occidentale E.W. Said, La questione palestinese; Norman Finkelstein, L'industria dell'Olocausto (sull'uso dell'antisemitismo per tacitare le critiche ai crimini di Israele), sulla lobby sionista John J. Mearsheimer e Stephen M. Walt, La lobby israeliana e la politica estera degli USA; e ancora l’ultimo lavoro di Pappé, Lobbying for Zionism on Both Sides of the Atlantic su Gaza, Francesca Albanese, J’accuse. Se si ha poco tempo, Ilan Pappé, 10 miti su Israele, La pulizia etnica della Palestina; Alain Gresh, Israele, Palestina; Norman Finkelstein, L'industria dell'Olocausto; Francesca Albanese, J’accuse.
È già stato chiesto il benestare alla polizia della geopolitica (vedi Parabellum e Shy) se questo contenuto va bene oppure no? 😅😅 Come sempre una perfetta e chiarissima spiegazione di un problema complesso nel quale entrare con grande cautela… Grazie!
@@andrews.5212 Ora, non so se li definirei vergogne nazionali MA di certo mi sono sembrati inutilmente tignosi e inutilmente in cerca di contraddizioni quando il senso utlimo era comunque condivisibile...
Traduci il testo con la fotocamera
L’evento più importante con cui avresti dovuto iniziare questa storia incompleta è stata la Dichiarazione Balfour ai Rothschild nel 1917, e poi avresti dovuto presentare la mappa della Palestina prima che la Gran Bretagna intervenisse.
prima non esisteva. era il mutassariffato di Gerusalemme
@@leonardogregoratti386L'origine è la terra di Canaan, dove vivevano gli arabi provenienti dalla penisola arabica e furono coloro che la coltivarono e la costruirono 3000 anni aC. Quanto agli ebrei, vi si rifugiarono per sfuggire alla schiavitù e all'oppressione degli egiziani intorno al 70 anni a.C. Alla fine, la terra rimarrà ai suoi proprietari.
@@leonardogregoratti386 nella dichiarazione di Balfour si parla di PALESTINA. Vai a leggerti la dichiarazione
Vero che gli inglesi hanno promesso sia agli ebrei che a i palestinesi lo stesso territorio, pero' nel primo caso si trattava di assegnare il territorio ad una striminzita minoranza che si era insediata in palestina da pochi anni, mentre nel secondo caso si trattava solamente di convalidare formalmente uno stato abitato da circa duemila anni dalla popolazione palestinese.
C'è' una grandissima differenza che ne' pensate?
Il popolo ebraico ha radici di 3000 anni nella terra d'Israele e a Gerusalemme da cui fu espulso con la forza! Per duemila anni nelle preghiere si pregava di ritornare a Gerusalemme e anche nel Corano è scritto che queste sono terre che Dio ha donato al popolo d'Israele! E c'è sempre stata una comunità di ebrei nelle terre d'Israele!
@antoninodiblasi9173 E LA PULIZIA ETNICA DELLA PALESTINA E IL SIONISMO?
كان من الأجدر أن تبدأ قصتك من عام1917 و وعد بلفور و تعرض خريطة فلسطين
Non siamo vili, siamo servi e lo festeggiamo pure.
USA NATO UE.
IDEM IN RUSSIA.
Ci siamo dentro.
non servi.
decisioni prese tanti anni
fa che ci condizionano.
io non sono serva.
Dissento dal 2022.
no guerra alla RUSSIA.
TRADITORI.
GLI ITALIOTI SONO DEI VILI E SERVI DEGLI STATI UNITI D'AMERICA. POCHI ITALIANI DEGNO DI QUESTO NOME AMANO, RISPETTANO E DANNO LA VITA PER LA PATRIA.
Siamo servi anche perché siamo vili.
Una quantità di manipolazioni e omissioni del principio di questa storia non le avevo ancora sentite.
Innanzi tutto la storia inizia molto prima, nel pieno della Prima guerra mondiale, con la promessa fatta dalla Gran Bretagna agli arabi della Palestina nel 1916, quando in cambio dell'appoggio contro gli ottomani gli promette la libertà e la possibilità di costituire uno stato indipendente. Con il sostegno delle forze britanniche, nel Levante scoppia dunque una rivolta araba contro l'Impero Ottomano in seguito alla quale le forze della Sublime Porta vengono scacciate. Il Regno Unito, che precedentemente aveva concordato nella corrispondenza McMahon-Hussein il pieno sostegno all'indipendenza araba in caso di rivolta, si rimangia la parola e la promessa. Così alla fine della guerra, d’accordo con la Francia, spartisce il territorio in base all'accordo Sykes-Picot, siglato nel 1916, in base al quale le due potenze definivano le rispettive sfere di interesse nel Medio Oriente in caso di sconfitta dell’Impero Ottomano. Gli arabi, traditi, realizzano di essere finiti fra l’incudine e il martello, schiacciati in una morsa fatale.
Poi arriva la Dichiarazione Balfour del 2 novembre 1917 nella quale, per bocca del suo ministro degli esteri, la Gran Bretagna dichiara a Lord Rothschild, al quale la lettera era indirizzata in qualità di principale rappresentante della comunità ebraica inglese e referente del movimento sionista, che:
"Il governo di Sua Maestà vede con favore la costituzione in Palestina di un focolare nazionale per il popolo ebraico, e si adopererà per facilitare il raggiungimento di questo scopo, essendo chiaro che nulla deve essere fatto che pregiudichi i diritti civili e religiosi delle comunità non ebraiche della Palestina, né i diritti e lo status politico degli ebrei nelle altre nazioni.
Le sarò grato se vorrà portare questa dichiarazione a conoscenza della federazione sionista.
Con sinceri saluti
Arthur James Balfour»
La Palestina, quando l'Inghilterra la promette illecitamente alla federazione sionista era ancora parte dell'Impero ottomano.
Dietro la stesura della Dichiarazione Balfour c’era il machiavellico contributo di Chaim Weizmann, futuro primo presidente di Israele, gran regista del Movimento Sionista e tessitore di relazioni con il Governo di sua Maestà e quello americano, in special modo con il presidente Harry Truman.
L’11 dicembre 1917 l’armata britannica, comandata dal generale Edmund Allenby sconfiggeva l’esercito ottomano nella battaglia di Gerusalemme conquistando la Città Santa. Quando Allenby entra in città, al suo fianco si trova l’Unità militare giudaica, posta sotto l’alto comando britannico, divenuta in seguito Brigata Ebraica. Fra i membri che la compongono ci sono un giovane David Ben Gurion e il ventenne Nehemiah Rabin, padre di Yitzhak Rabin.
Nel 1920 viene istituita la Palestina Mandataria e nel 1922 gli inglesi ottengono un mandato per la Palestina dalla Società delle Nazioni.
Tutte queste ambiguità, espresse fin dal principio dalla politica britannica e americana, dagli storici seri sono considerate, a ragione, alla base di una catastrofica serie di disgraziati eventi. A partire dai conflitti scatenatisi fra i coloni ebrei ashkenaziti, provenienti per lo più dal nord est europeo, e gli arabi che li percepivano come elementi estranei al mondo e alla cultura medio orientale, e che di fatto non si integravano, né da un punto di vista sociale, né economico, né linguistico. E tutto questo ancor prima che il piano per la spartizione della Palestina mandataria in due Stati venisse adottato e votato - e anche su come andarono le votazioni ci sarebbe molto da dire e raccontare - dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 29 novembre 1947.
Responsabilità ancora oggi alla base del sanguinoso e irrisolto conflitto israelo-palestinese, del quale la guerra in corso a Gaza non è che l’ultimo vergognoso frutto.
Potrei andare avanti a oltranza ma basta solo questo per capire che anche questa volta non ci siamo.
Molto brava! Anche perchè fu esattamente il tradimento di Gb e F da lei descritto che spinse il Gran Muftì nella mani di Hitler e Mussolini. E questo bisogna spiegarlo, se no si ricade nel discorso dei buoni e cattivi che Travaglio dice di voler evitare: Amin al-Husseini = Hitler e non se ne parla più! Ma non funziona così! Ovvio, i tedeschi offrirono ai palestinesi quello che gli inglesi si erano rimangiati, non c'entrano le motivazioni ideologiche, anche perchè a livello di crudeltà e...razzismo Hitler ebbe ottimi maestri nelle cosiddette democrazie occidentali.
e poi è inutile girarci intorno; lo stesso Yitzhak Rabin ammise che lo stato di Israele nacque con un peccato originale, quello di aver occupato e essersi preso il territorio di altri. è da lì che nasce tutto, purtroppo!
Fantastica Alessandra questi sono i fatti fondamentali che Travaglio ha completamente ignorato nella sua “ lezione”.
Grazie per la sintetica ma dettagliata spiegazione .
c’e’ bisogno di persone come te che si prendono il tempo per rispondere a tono alle imprecisioni e alle gravi omissioni di eventi chiave .
Da Travaglio
@@Fabio-fl4xk senza contare che sempre Rabin, nel corso di un'altra intervista, ammise che Hamas era una creatura di Israele e anche in quel caso ammise che fu un terribile errore. Israele concepì Hamas come cellula di disturbo, destabilizzante e disgregativa della politica palestinese e come elemento distruttivo del processo di costruzione dei "Due Stati per due popoli". Il racconto di Travaglio è interessante ma parziale e affatto imparziale. Pieno zeppo di omissioni e revisioni, di dichiarazioni politicamente corrette ma storicamente disoneste, parzialmente equidistante ma diffusamente compiacente. Insomma, l'ennesima occasione mancata, sia per chiarire che per tacere.
Ecco la vera versione che Travaglio ha omesso nella sua "lezione" versione sionista. Hai per caso dei suggerimenti di libri, video TH-cam, documentari ecc... dove posso approfondire l'argomento ? Grazie !
Grandissimo Marco, personalmente ho una stima incrollabile per te.
Nessuno (eccetto i tuoi colleghi de IL FATTO QUOTIDIANO) ha il tuo coraggio e la tua capacità di analisi critica delle cosiddette narrazioni dominanti...
Continua sempre così
Interessante ripasso.Non si comprende, però, perché per gli arabi,finita la seconda guerra mondiale,dovesse essere naturale sacrificare propri territori per volere delle nazioni unite.
Anche qui una analisi giusta....occidente come sempre a comandare da dove non hanno diritto
perché quei territori non erano sotto nessuna giurisdizione ed erano abitati quasi equamente da arabi ed ebrei.
studia!
@@simone2963 ???? Se il consiglio è riferito a me ti ringrazio ma è cosa che faccio sempre e con piacere.
Ma.infatti è proprio sbagliata la premessa che ha radici suprematiste bianche e coloniali. Ma poi uno stato di Palestina spezzato.... era evidente che volevano buttarli fuori. E infatti la nakba è già del 48. Profughi nella propria patria. Questa spiegazione di travaglio puzza di sionismo, mi spiace dirlo
È un racconto chiarissimo e aiuta a capire quello che sta succedendo, ma da solo non basta, la storia di questa regione non può essere raccontata senza spiegare quanto è successo prima del 1947.
Infatti Travaglio non è onesto su Israele
Caro Travaglio chi ha stabilito che la terra palestinese dovesse essere ceduta "a forza" al nascente stati di Israele...?
A Travaglio non interessa questo. Se un ebreo va a casa sua e la occupa per risoluzione Onu lui è felice. Gli cede persino il privilegio di andare per primo in bagno al mattino. A lui sta sul cavolo che i palestinesi non la vedevano uguale
Travaglio tralascia di dire che la divisione ONU della Palestina non teneva assolutamente conto che la popolazione palestinese era il triplo di quella ebraica e che, quindi, avrebbe avuto diritto ad una quota di territorio ben maggiore...
Le percentuali della divisione del territorio Israele/Palestina venne fatta tenendo in considerazione la quantità di ebrei che sarebbero emigrati dall'Europa verso Israele poiché le loro case in paesi come Germania, Olanda, Austria ecc vennero occupate da famiglie locali
Si va beh la gara a chi si riproduce come capre!
Oltre al fatto che l'idea di creare due Stati su base etnica e religiosa è una barbarie immonda.
@@ugomessa e allora dagli uno stato in Olanda Germania e quanto altro.. perché mai debbano pagare i palestinesi gli orrori perpetrati dagli Europei nei confronti degli ebrei che pure erano europei!!! Non sta in piedi in nessun modo. È una barbarie colonialista e suprematista
@@GAExperience Gli Ebrei nel mondo non hanno ancora raggiunto il livello totale di popolazione che avevano nel 1939. Sono ben al di sotto.
Caro Marco e come lá meti com la “nakba” ?
Travaglio veramente deludente ...
sulla questione terre ... oltre alla superficie c'era una questione di qualità della terra, agli israeliani andava l’80% delle terre adatte ai cereali e pianeggianti, e tutte i frutteti di agrumi, da sempre coltivati dai palestinesi, praticamente gli stavano rubando tutte le terre più produttive, poi la risoluzione Onu confermava agli israeliani anche tutte le terre delle quali si erano impossessati illegalmente durante gli ultimi anni … palestinesi cornuti e mazziati
la risoluzione Onu aveva previsto due anni di transizione controllata e una unione economica (c’era il problema della forza lavoro palestinese da gestire, col rischio per centinaia di migliaia di palestinesi di trovarsi disoccupati e senza mezzi di sostentamento), mentre gli ebrei iniziarono subito a cacciare i palestinesi e impedirono agli inviati Onu di controllare gli eventi in corso, questo generò conflitti con gli arabi, che però gli israeliani avevano già previsto e avevano già preparato le loro milizie per azioni di pulizia etnica (piani di pulizia etnica erano già stati dettagliati nel '37-38),
Ben Gurion (gli israeliani) non voleva/no la creazione dello stato palestinese (sono loro che non l'hanno mai voluto, anche per questioni di risorse idriche, non c'è acqua per tutti, né terra se è per questo) ... già Herzl & co. predicavano che i palestinesi (razza inferiore, sub-umana) se ne sarebbero dovuti andare (dalla santa terra di Israele), in un modo o nell’altro
qua Travaglio sta spacciando la versione sionista della storia
Va be', ma la storia è più complessa di come la racconti. Anche il muftì di Gerusalemme aveva predicato per decenni che gli Ebrei erano esseri satanici e andavano combattuti e infatti, fu amico di Hitler. Inoltre, nel 1936/39, gli Arabi avevano già attuato un grande pogrom in quella terra, che loro chiamano grande rivolta. E non è il primo della storia perpetrato da Arabi ai danni di Ebrei. Nel 1834, la comunità ebraica di Safed fu sterminata da contadini arabi. Quindi la mitica convivenza pacifica tra gente di diversa religione non c'è mai stata. Poi, in Israele non arrivarono solo Ebrei
dall'Occidente e dall'Est europeo. Ricordiamo anche che nel 1941, il regime iraqeno filonazista fu sconfitto dagli inglesi e che gli iraqeni si vendicarono contro gli Ebrei dell'Iraq, i quali fuggirono dove ora c'è Israele. Novecento case distrutte, centottanta morti e mille feriti. Insomma, c'è una versione sionista della storia, ma anche una filopalestinese a prescindere. Se vogliamo essere corretti, diciamo che si odiano da ben prima che arrivassero gli Ebrei dell'Europa.
E' spudoratamente sionista. Con questo libretto e queste conferenze, Travaglio ha concluso la sua decennale imparzialita'.
Allora potrei dirti che Isreaele ha preso anche le terre peggiori desertiche e le ha trasformate. Ai palestinesi aveva lasciato anche le industrie a Gaza, ma le distrussero subito. Alle balle degli islamici non crede nessuno.
👏
Ciò che dici è sempre successo ai fittavoli in tutto il mondo. Da noi, quando il nuovo padrone (o anche quello vecchio) ti cacciava, mettevi le quattro conchiglie che avevi sul carro e andavi a cercarti un padrone nuovo. Il fatto è che i cosiddetti palestinesi (per lo più arabi di varia origine), se fossero stati cacciati dal padrone vecchio, che era musulmano e turco, avrebbero messo le conchiglie sul cammello, come avevano sempre fatto i loro antenati. Essere cacciati da un nuovo proprietario ebreo non andava bene, perché era un'umiliazione religiosa. Essere cacciati da un turco, che sempre straniero era, andava benissimo. Se Travaglio sta spacciando la versione sionista, tu stai passando quella palestinese. Da quella storia non ne usciranno mai. Anche perché se gli ebrei consideravano inferiori gli arabi, non è che gli arabi considerassero superiori gli ebrei. era ampiamente reciproco e lo è ancora. Si odiano entrambe le parti. Non c'è un odiatore solo.
La storia del conflitto non nasce 77 anni fa. Bisogna andare molto più indietro. Consiglio di guardare il video "Palestina: capire il torto", di Paolo Barnard.
A parte i grossolani errori storici che commette Barnard primo fra tutti la conferenza di Berlino del 84/85 che non c'azzecca nulla con l'impero ottomano bensi con l'africa nera, è un video che non va a parare da nessuna parte perchè non porta a nessuna soluzione
@@domenicoarcuri4433c'è ancora chi ascolta barnard?
Barnard quello dei soldi da stampare con la macchinetta? Money Theory come si chiamava? Adesso si è buttato su Israele? Mamma mia, lo ascolterò sicuramente questa gran mente
@@panter82 A dire il vero è un video di quasi 20 anni fa.
@@domenicoarcuri4433 E perché mai dovrebbe portare ad una soluzione? È solo un video informativo. Lui è comunque un giornalista.
Dei grossolani errori di cui tu parli, sinceramente, non so nulla. Mi informerò.
Edit
Comunque continuo a sostenere che in questo caso, Travaglio, faccia un riassunto poco preciso e soprattutto non parte dall'inizio della questione.
Un' ottima narrazione sionista.
perchè gli arabi dovrebbero cedere i propri territori agli ebrei se l'olocausto è stato commesso dagli europei?
Perchè i musulmani devono subire le conseguenze dei crimini dell'Occidente?
Se amate cosí tanto Israele perchè non li accogliete voi? Dategli metà Italia o Francia o Germania ecc...
E ora riceverete l’Europa islamista come punizione per aver sostenuto il terrorismo jihadista. Con successo!
Qualcuno pensa, Travaglio incluso, che uno stato palestinese definito in quel modo, con quei confini, possa funzionare ed abbia la prospettiva di durare pacificamente a lungo?
secondo me, se destinassimo a questo ipotetico stato la meta' dei soldi che spendiamo per armare gli ebrei loro nemici, probabilmente diventerebbero come Singapore
@@robertourso9126 gli ebrei non sono necessariamente nemici dei palestinesi, sono gli altri paesi arabi che hanno fomentato e usato per decenni i palestinesi come pretesto per liberarsi di Israele, che non era accettata in quanto nazione completamente estranea al contesto mediorientale.
Per funzionare può funzionare. Per la prospettiva di durare a lungo pacificamente, quello dipende da chi lo abita.
Travaglio hai abbastanza deluso. La storia non parte da dove indichi tu. Ma perché non vi chiedete perché lo stato agli ebrei non l hanno collocato ad esempio, in Germania, responsabile diretto di quanto accaduto durante la seconda guerra mondiale? O in Italia ? No, l hanno collocato in mezzo a popoli che abitavano da sempre quelle terre, e non c entravano nulla con l’ olocausto. E perché ? Perché volevano avere il controllo strategico su quella zona.
La “scusa” di dare Gerusalemme agli ebrei è vergognosa, in quanto “terra dei loro avi “, perché quella terra è stata intrisa di popoli, culture e religioni, e sicuramente tra loro , gli ebrei non avevano più diritti degli altri , anzi
E ora riceverete l’Europa islamista come punizione per aver sostenuto il terrorismo jihadista. Con successo!
Hai ragione
Fede Cattolica-Cristiana:Amare Compiere il Bene/Senso Del Dovere:Fare Cio' Che Bisogna Fare Per il Bene Sociale/Responsabilita':Non Recare Danni A Se Stessi E A Gli Altri-Rischio:Probabilita'*Gravita' Del Danno-Prevenzione/Protezione/ Sapienza/Scienza/Riflessione/Ragione/Etc.
Beh,devo dire che seguo sempre con molto interesse le opinioni di Travaglio,però questa sua interpretazione sul conflitto mi lascia un pò perplesso.Sarei curioso di conoscere l'interpretazione storica di Alessandro Barbero.....
Infatti Travaglio non è onesto su Israele
Titolo " Israele e i palestinesi" dice tutto, non c'è bisogno di ascoltare.
Ma se l'ONU domani arrivasse a casa nostra e ci dicesse di dare Toscana, Liguria, Sardegna e Campania ad un popolo indipendente che viene che ne so, dalla Cina e noi ci rifiutassimo non sarebbe uguale? se gli arabi si sono rifiutati di firmare questa spartizione evidentemente non erano d'accordo e la loro decisione sarebbe dovuta essere rispettata. Mi sembra che la prepotenza domini dall'inizio di questa "guerra" che però definirei più colonialismo.
E ora riceverete l’Europa islamista come punizione per aver sostenuto il terrorismo jihadista. Con successo!
Il problema è che a quei tempi gli arabi palestinesi, che per secoli erano vissuti come comunità libera , non come nazione all interno dell impero Ottomano , non erano preparati a questo saccheggio , concordo con lei .
Si anche io penso che questo sia stato l'errore iniziale che ha scatenato tutti gli eventi successivi. Se davvero si voleva lasciare agli ebrei un territorio per i sensi di colpa per lo sterminio, avrebbe avuto più senso toglierlo a chi aveva perso la seconda guerra mondiale e soprattutto a chi aveva messo in atto lo sterminio. Che c'entravano i palestinesi del tempo, perché dovevano pagare il prezzo delle origini ebraiche e dei sensi di colpa occidentali?
Le radici degli ebrei vengono proprio da questo luogo, da queste terre! Vivevano lì molto prima degli arabi! Espulso di lì con la forza! E ci sono sempre state comunità ebraiche a Gerusalemme e in altre città d'Israele. E gli esuli di tutto il mondo per duemila anni hanno pregato per tornare a Gerusalemme! I colonizzatori sono gli arabi. Anche il nome del popolo Hesa indica che provenivano dalla terra dell'Arabia Saudita!
@@aula_studio_online cioè secondo te la soluzione era rimettere gli ebrei negli stessi territori dove due anni prima stavano cercando di sterminarli tutti?
Non parlare della nostra fratellanza... c'è sempre qualcuno disposto a vendere tutti e tutto per il suo bene. Ma del resto il nostro cuore piange ed è solo questione di tempo
ma se qualcuno venisse a casa vostra e ne occupasse la metà... sareste d'accordo?
Se l'ha detto l''ONU.....
Come putin
Travaglio sa benissimo che la storia non inizia con quella risoluzione. Gli inglesi han dato agli israeliani terre che non erano loro. La spartizione dei territori in quel modo chi la ha decisa? Non certo i palestinesi.
Ben detto!
L' ha detto.
Agli palestinesi gli è stato dato meno e quel meno erano comunque terre meno feritili di quelle che gli e stato dato agli israeliani e Travaglio mi viene a raccontare che cercare la colpa li è come trovare se è nata prima l’uovo o la gallina.
Travaglio Travaglio nasci male!!!!
Chissà a quale storia si riferisce Lei…. Se e la stessa storia configurata su ciò che è scritto su Garibaldi siamo alla frutta.
Marco Travaglio, hai fatto una ricostruzione molto interessante, ma sembra che non hai enfatizzato molto il tema del Sionismo, o meglio, un certo tipo di Sionismo... e si, perche' i falchi e i piu' estremisti di Israele, Netanyahu in primis sembrano seguire questo tipo di ideologie e quello che succede in Israele e dintorni da anni sembra perfettamente allineato ad una agenda sulla quale Israele disconosce qualsiasi diritto di uno stato palestinese di esistere e gradualmente, di allargare i suoi confini spazzando via qualsiasi rivendicazione territoriale palestinese. Ovviamente per fare questo Israele non puo' fare altro che deportare e sterminare i palestinesi, cosa che continua a fare da anni, solo negli ultimi mesi in maniera cosi' massiva. In questo scenario, io non lo vedrei cosi' assurdo il paragone con i nazisti negli anni che furono... Gli israeliani in modo becero e infame, boicottano e distruggono per strada gli aiuti umanitari per i palestinesi, i coloni sterminano i palestinesi in Cis Giordania... se non e' odio razziale questo e genocidio, che cosa dovrebbe essere? o si deve configurare per forza nella formula dei campi di concentramento?
Sí, potrebbe succedere! Secondo me la storia si ripete sempre in un modo o nell'altro ed é per questo che bisogna studiarla bene per non ricorrere ad errori fatti nel passato. Sicuramente la situazione attuale é molto calda e tutto puó succedere! Spero cmq per tutti noi che tutto si stemperi e ritorni la pace.
Thanks
È un peccato che Travaglio, che di solito ammiro molto, su questo tema stia toppando così tanto, con questa narrazione di “entrambi hanno sbagliato”. Se certe soluzioni non venivano accettate dalle autorità palestinesi dei motivi c’erano, uno su tutti le clausole che impedivano alla diaspora palestinese di tornare in patria…
non ha toppato, è un'ottima narrazione sionista, il sionismo ha sempre imposto la sua narrazione in occidente anche attraverso il controllo dei media e degli intellettuali (o tacitandoli) ... seguo Travaglio da sempre ma ora si è messo in un campo di cui o non sa nulla (vedasi la pochezza del libretto che ha messo alla vendita), o si è messo coi sionisti ... purtroppo temo la seconda
Non ha toppato.
L'ONU è l'unico organismo che ha diritto legislativo su controversie internazionali.
I palestineni e i musulmani non hanno mai accettato o tollerato la presenza di ebrei in giudea..una decisione fu raggiunta dalle potenze globali che facevano un compromesso con gli interessi delle due parti.
Una parte ha rifiutato.
Più chiaro di cosi!
Dopo 75 anni non esiste nessuna diaspora. I "profughi" di terza generazione sono una pagliacciata
E adesso? torneranno?
Anche io penso la seconda, è un giornalista troppo preparato per addurre la possibilità di ignoranza@@tiberiussemproniusgraccus2108
Marco Travaglio, mi spieghi una cosa , vedo la sala strapiena di gente ma se dovunque vai riempi le sale o le piazze, chi cacchio è che vota la angurie? La chiamo angurie perché mi fa schifo nominarla !
Guardi, è una cosa che continuo a chiedermi, ho un giro di una 30ina di amici e conoscenti con il quale si può parlare di tutto, e parlando di politica o di quello che sta succedendo ora in medio oriente o est Europa, la pensiamo praticamente tutti uguale, e siamo tutti palesemente contrari dall'atteggiamento tenuto in questo periodo dalle angurie, nessuno di noi li ha votati.
Ora se noi in un sondaggio rispecchiamo il 100%, questi come fanno a stare lì?? 🤔
@@andreacapra2106Perché ognuno tende (e sottolineo "tende") a frequentare persone simili a sé per molte cose... È un fenomeno noto e molto studiato in sociologia e psicologia
@@kircolhawaii1222 sono concorde con ciò che affermi, il famoso detto "chi si assomiglia si piglia" non è poi così sbagliato.
Il problema è che io per lavoro faccio catering, quindi frequento tantissime persone, magari anche solo per un giorno a settimana, tantissimi ragazzi stranieri (di svariate etnie) e siamo sempre lì, visto le elezioni imminenti, se ne parla spesso, e le idee (a parte poche eccezioni sono sempre le stesse.....
Monumentale Travaglio per la sua capacità di spiegare un fenomeno così complesso con chiarezza e facendo suscitare interesse.
lasciate perdere Travaglio. se volete capire la storia: Ilan Pappé, 10 miti su Israele; La pulizia etnica della Palestina (imprescindibile), e Storia della Palestina moderna. Sul processo di colonizzazione Lorenzo Kamel, Terra contesa (Kamel è probabilmente il nostro miglior esperto in materia) ... per iniziare questi sono dei riferimenti doc! se conoscete l'inglese Rashid Khalidi, The Hundred Years' War on Palestine
Grazie Travaglio per le tue opinioni! Sei il vero giornalista!
Tutte fesserie, all' israele le fu assegnato un territorio notevolmente piu grande di quello assegnato ai palestinesi, continuo e con due sbocchi al mare (mediterraneo e mar rosso) che ne valorizzava al massimo tale territorio, tante' che gli ebrei nella maggior parte sionisti non si lamentarono in quanto enormemente avvantaggiati da tale divisione.
Consideri che anche se parte del territorio era desertico con tutti i mezzi finanziari che avevano a disposizione da parte occidentale ed anche dal blocco sovietico tale territorio fu valorizzato da essere alla pari degli altri territori, cosa che se assegnato ai palestinesi privi di appoggi e risorse finanziarie deserto era e tale sarebbe rimasto.
Il problema fondamentale della questione palestinese e' nato esclusivamente dell' indifferenza del mondo occidentale in particolare dalla gran bretagna e dagli usa a risolvere in maniera pacifica la formazione dei due stati oppure secondo me piu' logica e piu' giusta di uno stato unico multietnico, con bilinguismo e con una costituzione veramente democratica e progressiva tipo come quella italiana e non come quella inutile costituzione che hanno attualmente gli israeliani che possono cambiare facilmente a colpi di maggioranza ad ogni nuovo governo che si insedia dopo le elezioni.
Attualmente e' una costituzione che esclude i diritti fondamentali degli arabi palestinesi presenti nello stato di israele dopo l' ultima modifica alla costituzione apportata da questo governo terrorista nel 2018.
Infatti mancano parecchie informazioni alla narrazione che mi sembra sbilanciata. Una delusione
@@albertabacchelli5719MOVI OVADIA.
HA UNA SUA PAGINA
CONOSCE BENE TUTTA
LA STORIA.
Ben detto!
sulla questione terre ... oltre alla superficie c'era una questione di qualità della terra, agli israeliani andava l’80% delle terre adatte ai cereali e pianeggianti, e tutte i frutteti di agrumi, da sempre coltivati dai palestinesi, praticamente gli stavano rubando tutte le terre più produttive, poi la risoluzione Onu confermava agli israeliani anche tutte le terre delle quali si erano impossessati illegalmente durante gli ultimi anni … palestinesi cornuti e mazziati
la risoluzione Onu aveva previsto due anni di transizione controllata e una unione economica (c’era il problema della forza lavoro palestinese da gestire, col rischio per centinaia di migliaia di palestinesi di trovarsi disoccupati e senza mezzi di sostentamento), mentre gli ebrei iniziarono subito a cacciare i palestinesi e impedirono agli inviati Onu di controllare gli eventi in corso, questo generò conflitti con gli arabi, che però gli israeliani avevano già previsto e avevano già preparato le loro milizie per azioni di pulizia etnica (piani di pulizia etnica erano già stati dettagliati nel '37-38),
Ben Gurion (gli israeliani) non voleva/no la creazione dello stato palestinese (sono loro che non l'hanno mai voluto, anche per questioni di risorse idriche, non c'è acqua per tutti, né terra se è per questo) ... già Herzl & co. predicavano che i palestinesi (razza inferiore, sub-umana) se ne sarebbero dovuti andare (dalla santa terra di Israele), in un modo o nell’altro
... qua Travaglio sta spacciando la versione sionista della storia
Infatti. Non me l'aspettavo
Grazie Direttore
Si vero, ma per questo peccato dovrà scontare la pena inflitta da Dio . Grazie Travaglio di questa lezione è stata gradita. Ma riconosciamo che è da piangere. Grazie
I popoli hanno sempre dimostrato di essere più saggi di chi li governa.
..è fantastico il silenzio dell'ascolto.
Pubblico scelto senza domande.
Questo denota che quando si è interessati a capire regna sempre il massimo silenzio e l'attenzione può durare oltre due ore.
In Italia con il nostro consenso, ahimè governano i fratelli di America Vile governo, come fanno a presentarsi a chiedere voti..
In Italia e in UE governano i socialdemocratici... da quasi ottant'anni.
Per forza non spendiamo una lira nella Difesa...
@@giaki105 ALLORA RIBELLATI CONTRO GLI USA E NON FARE IL FILO UCRAINO DEL GIORNO...
Ottimo video, molto ben fatto e spiegato.
Lezione di storia da cui purtroppo non abbiamo imparato nulla come al solito
Serenita':Assenza Di Malessere Condizione Psico/Fisica/Emotiva/Stato D'Animo/Umore.
Un po di verità..e tante frottole
la verità in salsa sionista :-)
Su questo soggetto, Travaglio mi lascia sempre molto, molto perplessa... Troppe sistematiche omissioni.
Infatti è disonesto su Israele
👏👏👏👏👏
Credo sia necessario, se non imperativo, aggiungere anche qualche dettaglio sulla Risoluzione 181 votata dalle Nazioni Unite lunedì 29 novembre 1947 e della quale Travaglio parla al principio sostenendo - non si sa bene su quali basi - che "se fosse stata seguita da tutti avrebbe risolto completamente il problema. Perché soddisfaceva tutto quello che oggi si insegue: il famoso sogno dei due popoli, due stati".
Innanzi tutto cominciamo col dire che il voto si sarebbe dovuto tenere venerdì 26 novembre. Ma siccome era chiaro fin dalla sera prima che in quella votazione il Movimento Sionista sarebbe andato sotto, che tradotto vuol dire che la risoluzione non sarebbe passata per mancanza di voti favorevoli, con abili raggiri riuscirono a farla slittare.
Una delle principali ragioni per cui la maggior parte dei 55 paesi membri che avrebbero dovuto votare era contrario, nasceva dall'evidenza che, cito "Tracciata con la penna della disperazione, la carta geografica della spartizione risultava un miscuglio di compromessi accettabili e mostruosità inconcepibili: il 57% della Palestina era assegnato agli ebrei, mentre la maggior parte del territorio del futuro Stato ebraico e quasi due terzi della sua popolazione era arabo".
Quanto al "famoso sogno dei due popoli, due stati", non serve dire che non è mai stato quello del milione e quattrocentomila palestinesi che vivevano da millenni in quel territorio. Per tutti loro, fin dal principio, quella spartizione è stata considerata, cito " Un atto mostruosamente iniquo perpetrato dall'imperialismo occidentale, per porre riparo a un delitto al quale loro, gli arabi - e in special modo i palestinesi - non avevano partecipato.
E non serve nemmeno rammentare che ogni epoca l'Impero Ottomano ha accolto gli ebrei quando tutti i paesi dell'Europa li respingeva. E questa è storia, non personale opinione di chi scrive.
Ma torniamo alle dinamiche della votazione di quel fatidico 26 novembre, poi slittato al 29 novembre 1947 alle quali ho fatto cenno al principio.
Trascrivo integralmente da "On Jerusalem!!, di Larry Collins e Dominque Lapierre, sia perché nessuno come loro lo ha raccontato e messo nero su bianco, né prima né dopo; sia soprattutto perché questa parte della storia non circola in Internet, è assente, così come è bandita dalla carta stampata.
«A dispetto di tutti gli sforzi fatti e dell'offensiva mondiale di propaganda che avevano essi stessi condotto, i responsabili ebrei si ritrovarono dinanzi a una fosca realtà il mercoledì 26 novembre, quando mancavano 6 ore allo scrutinio. Essendo richiesta una maggioranza di due terzi, ciascun voto rappresentava una posta capitale. (...). Se lo scrutinio doveva svolgersi, come previsto, nel pomeriggio, la creazione di uno stato ebraico sarebbe stata definitivamente compromessa.
Dinanzi a questo pericolo, Moshe Sharrett, ministro degli Affari Esteri dell'Agenzia Ebraica, e i suoi compagni, decisero di tentare la fortuna con un'ultima manovra. Dopo duemila anni di attesa, il compimento del sogno del popolo ebreio dipendeva forse da una dilazione di qualche ora.
Per strappare gli ultimi voti indispensabili occorreva rimandare lo scrutinio di qualche ora a ogni costo. Una vecchia tattica parlamentare lo avrebbe permesso. Gli strateghi ebrei riuniti tutti i delegati favorevoli alla loro causa, li pregarono di occupare con i loro interventi la tribuna fino a sera. Quando i rappresentati arabi si accorsero della manovra ostruzionistica era troppo tardi: Le loro veementi proteste rimasero inascoltate: Dinanzi a quella maratona oratoria, il presidente dell'assemblea, il brasiliano Oswaldo Aranha, in realtà sincero partigiano della spartizione, dovette proclamare il rinvio della scrutinio alla prossima seduta. Ora, per un provvidenziale concorso del calendario, i sionisti guadagnavano di fatto più di 48 ore, poiché l'indomani cadeva il Thanksgiving Day, la grande festività americana di ringraziamento al Signore.
Durante questa dilazione vitale, quattro nazioni ostili alla spartizione - la Grecia, Haiti, la Liberia e le Filippine - furono sottoposte a una incredibile serie di pressioni e anche di minacce. (...) .
Il momento cruciale alfine giunse. Invitati a pronunciarsi pubblicamente dai loro seggi, i delegati attesero in silenzio che il presidente tirasse a sorte il paese che avrebbe dovuto votare per primo. Quando fu annunciato il nome di Guatemala ci fu una certa agitazione. Poi di nuovo il silenzio. Delegati, osservatori e giornalisti sembravano concedere a quel voto un senso fatidico. Il rappresentante del Guatemala si alzò. prima che aprisse bocca una voce penetrante si levò dalla galleria, lanciando in ebraico un'invocazione antica quanto il tempo e il dolore degli uomini: "Ad Hoshiya" - Signore salvaci!».
Tutto il resto è storia. Con 33 voti favorevoli, 13 contrari e 10 astensioni, il 29 novembre 1947 l'assemblea generale delle Nazioni Unite votava in favore della spartizione della Palestina.
Fine della Storia. Inizio della Tragedia.
Ottima, più precisa e aderente alla verità storica questa ricostruzione. L'onnisciente Travaglio faccia il suo mestiere di ottimo giornalista (insuperabile nella cronaca giudiziaria) ed eviti di improvvisarsi storico, vizio ricorrente fra i suoi colleghi.
La Storia è una materia molto complessa e non può essere ridotta a poco esaustive semplificazioni che comportano omissioni o (peggio mi sento) manomissioni revisioniste.
Non si può partire dalla risoluzione dell'Onu del 1947 e trarre facili conclusioni senza rispondere almeno a qualche domanda:
- la suddivisione del territorio era equa rispetto alla consistenza numerica dei due popoli e rispetto alle potenzialità produttive dei due territori?
- quali furono i veri motivi per essere stata rifiutata dai palestinesi?
- perché i palestinesi avrebbero dovuto accettarla obtorto collo, nonostante fosse per loro svantaggiosa e decisa unilateralmente dalle maggiori potenze coloniali occidentali?
E mi fermerei qui...per ora.
Consiglio a tutt*, dopo aver letto il libro di Travaglio, di colmare alcune inevitabili lacune, di consultare più fonti storico-bibliografiche per approfondire l'argomento
@@vincenzosardone1237 Ringrazio lei e Alessandra per la corretta ricostruzione storica.
@@vincenzosardone1237 questa è propaganda sionista. Ma come fa a chiamare "libro" (di Travaglio) quella cosa che non saprei nemmeno come definire :-), cosa che non sarebbe accettabile nemmeno come relazione di un ragazzino al liceo.
Per non dimenticare ❤❤❤❤❤❤❤❤
Caro Marco, ma devi dire anche perché l'accordo fu rifiutato eh...
Dillo tu....
Una grande fratellanza tra musulmani proprio. Che tristezza
Guarantee, visa c entra la religione? In Palestina vi sono anche Cristiani
@@Hamlet2369 li la religione è il centro di tutto. Centra eccome
@@antoninospitale4646 secondo i sionisti che si spacciano per Ebrei e rendon la religione come un'arma da usare control chi si oppone alla occupation e all attuale Genocidio in corso
Antoninospitale...Ma perche' tra noi "cristiani" in europa e' stato meglio?! Vatti a rileggere i secoli di guerre fratricide tra noi cosidetti cristiani.
IL PROBLEMA IN PALESTINA SONO I SIONISTI CHE TRADISCONO ANCHE L'EBRAISMO.
esiste una versione con i sottotitoli in inglese? vorrei passarlo ad amici stranieri poco informati
Manda altri video in inglese, Travaglio non è onesto su Israele
Bellissimo...grazie!❤
Ho sempre letto ed ascoltato Travaglio con molto interesse, ma la sua argomentazione riguardo il conflitto Israelo-palestinese è parziale e tendenziosa. Ho letto il suo libro " (Israele e i palestinesi in poche parole)" e devo dire che racconta parziali verità o aneddoti incompleti a discapito della causa palestinese.
Va detto anche, che prima del '47 non c'èrano neanche 100.000 israeliani in quella terra totalmente Palestinese. Quella soluzione dell' ONU fu un regalo a tutti gli ebrei.
Ben detto!
interessava all'Europa, la GB pensava di farne uno stato cliente per controllare il medio oriente (come è oggi con gli Usa), e agli europei non spiaceva l'idea di togliersi di torno un po' di ebrei, una dettagliata analisi del processo di colonizzazione in Terra contesa di Lorenzo Kamel (credo il nostro massimo esperto in materia ... e infatti in TV chiamano a parlare l'ignorante di Travaglio, ottimo nelle questioni interne, che seguo da sempre, ma in versione sionista sulla Palestina, o altri sionisti)
Va anche detto che il risultato adesso e che i palestinesi si attaccato al c.
Cento mila persone... e i palestenesi che vivevano lì quanti erano?
Anche perché non esisteva Israele, la soluzione dell'ONU è assurda perché predispone il colonialismo che oggi vediamo, cosa impossibile se ci fossero state due distinte aree.
Grazie ❤
Immenso!!!👏👏👏👏
Signor Travaglio, si è leggermente dimenticato del ruolo dei Rotschild a partire dagli anni trenta del novecento, una bazzeccola...
Dove ci si può informare a riguardo?
@@federico705 sui Rotschild ti consiglio i libri di Pietro Ratto, sul conflitto "Storia del conflitto israelo-paestinese" di Claudio Vercelli ma anche l'ultimo di Chomsky scritto insieme ad un altro tizio di cui non ricordo il nome (forse Pappè), o l'ultimo di Frediani. 🙋♂️
È infatti una narrazione parziale con premesse errate
vile. altra offesa.
non è ambasciatore
non era presente.
non sa cosa sta facendo
il governo.
già l'inizio è una sua
opinione.
il resto CHIACCHIRE.
Non sa non conosce.
Ben detto!
Travaglio è bravo però su certi argomenti non azzecca deve fare attenzione ⚠️ che poi molto facilmente perde anche quello che è
magari ci azzecca, dipenda dagli obiettivi ... come propaganda sionista è perfetto
Tutti a dire la loro sulla pelle e sulle terre dei poveri palestinesi, che TRISTEZZA!
Grazie marco, ❤❤❤
. La gran bretagna aveva promesso che avrebbe sostenuto l'indipendenza araba se gli arabi si fossero ribellati agli ottomani. Prima guerra mondiale ;)
Invece le tribù arabe hanno preferito ammazzarsi tra loro.
Infatti gli diede Siria e Giordania, che sono molto più grandi di Israele.
@@enricodellamonica5145 okay non esistavano siria giordania e gli altri paesi del medio oriente.
@@enricodellamonica5145 creati regno unito e francia
@@enricodellamonica5145 non c'era nessun accorto della creazione di di israele
Bravissimo, gentile Marco Travaglio, Molte grazie per la lezione di storia. Saluti rispettosi.
lasci perdere Travaglio, legga Ilan Pappé, La pulizia etnica della Palestina (testo imprescindibile, Ilan Pappé è uno dei più importanti storici ebreo-israeliani); 10 miti su Israele, Storia della Palestina moderna. Lorenzo Kamel, Terra contesa. Israele, Palestina e il peso della storia (ottimo testo sulla colonizzazione della Palestina, Kamel è probabilmente il nostro massimo esperto in materia)
Manca una parte importante della storia caro Travaglio!!
Marco hai raccontato un bel po' di baggianate!
👏 grande Travaglio
Il rifiuto arabo iniziale è più che legittimo. Sarebbe come se una organizzazione esterna di cui non fa parte venisse a casa sua e dicesse che la sua cucina,la camera da letto matrimoniale ,il corridoio e il garage dal giorno dopo diverranno di proprietà di estranei a titolo di risarcimento per le malefatte subite. La quasi totalità degli israeliani quelle terre no n le aveva mai viste,non c'era nato e non aveva costruito nulla.
Bravo
Grazie Marco .
Io ascolterei anche "perchè ci odiano" di Paolo Barnard
Grazie per il ripasso
Travaglio ottimo per le questioni interne, ma di storia della Palestina ne sa meno di lei ...
per dei testi seri ... di Ilan Pappé, in ordine: 10 miti su Israele, La pulizia etnica della Palestina, Storia della Palestina moderna (i primi due vanno letti); sul processo di colonizzazione Lorenzo Kamel, Terra contesa (Kamel è probabilmente il nostro miglior esperto in materia), Benny Morris, Vittime (storico sionista ma che conserva un minimo di onestà intellettuale, va letto con Pappé perché Morris su alcune cose tace o sorvola, è impegnativo, 1000 pagine, ma per capire il nocciolo della questione bastano le prime 400); per un saggio breve ma dignitoso Alain Gresh, Israele, Palestina, se conosce l'inglese una approfondita analisi della storia politica in Rashid Khalidi, The Hundred Years' War on Palestine
su come la propaganda sionista ha dominato la narrativa occidentale E.W. Said, La questione palestinese (tratta anche la storia dei palestinesi); Norman Finkelstein, L'industria dell'Olocausto (sull'uso dell'antisemitismo per tacitare le critiche ai crimini di Israele),
sulla lobby sionista John J. Mearsheimer e Stephen M. Walt, La lobby israeliana e la politica estera degli USA; e ancora l’ultimo lavoro di Pappé, Lobbying for Zionism on Both Sides of the Atlantic
su Gaza, Francesca Albanese, J’accuse.
Se ha poco tempo, Ilan Pappé, 10 miti su Israele, La pulizia etnica della Palestina; Alain Gresh, Israele, Palestina, Norman Finkelstein, L'industria dell'Olocausto; Francesca Albanese, J’accuse.
meno di così si dovrà bere la storia di Travaglio 😊
Qualcuno si prese la briga di chiedere ai palestinesi se volevano uno stato di stranieri sulla loro terra? E se fosse capitato ad uno stato europeo?
Ben detto!
La loro terra secondo chi?
@@gerardobenedetto266 secondo 2 mila anni di storia, che poi palestinesi ed ebrei sono la stessa gente, solo credono a due favole diverse circa gli dei :-)
@@tiberiussemproniusgraccus2108 Infatti, quando le dodici tribù discendenti da Giacobbe si presentarono in Palestina, provenienti dall'Egitto, i Palestinesi erano già lì ed erano i Filistei...
@filippomilani2746 tra l’altro, la storia dell’Esodo è largamente considerata non storica, salvo alcune menzioni di popolazioni nomadi nell’area. Ma nessuna fonte Egiziana o straniera, quindi al di fuori del mito biblico e derivati, menziona quello che sarebbe stato un enorme scossone sociale e demografico in Egitto. Quindi anche quella pretesa su una base “storico”-religiosa, è tutta fuffa.
Caro marco ho grande stima di te, ti consiglio il dibattito di franco fracassi 'guerra alla pace ' potresti trovare delle integrazioni importanti al tuo racconto e mi piacerebbe molto sapere cosa ne pensi
.... è bellissimo vederti girare la pizza di qua' e di là
Grazie per il riassunto e l’analisi della situazione
comunque la mappa del 1947 dell’ONU è demenziale
Grazie a te Travaglio ,molto curiosa tutta la storia tra Palestina e Israele
se le interessa la storia lasci perdere Travaglio e si legga Ilan Pappé, 10 miti su Israele; La pulizia etnica della Palestina (imprescindibile), e Storia della Palestina moderna. Sul processo di colonizzazione Lorenzo Kamel, Terra contesa (Kamel è probabilmente il nostro miglior esperto in materia), se conosce l'inglese Rashid Khalidi, The Hundred Years' War on Palestine
io ancora adesso dovrei ristudiare tutto cio che Marco riassume tutto, ma è difficilissimo capire tutto troppi avvenimenti, io ai tempi della scuola non capii nulla, poiché i professori poi non spiegano bene, ma ti fano studiare a casa, e magari pensi di aver capito. Ma memorizzare non significa capire l'unione tra l'influenza della religione, l'economia, e il territorio.
Leggi i libri di Ilan Pappé. Travaglio non è onesto su Israele
Chiaro, illuminante e coinvolgente. Grazie Marco! È bello conoscere la storia così.
Scusa se mi permetto di correggerti, non la storia così, ma la storia reale nella su integrità, credimi io ricordo bene la guerra le guerre di Isdraele , dal 1970 ai giorni d’oggi, perché l’età che ho mi permette di ricordare, sicuramente tu sarai più piccolo di me
Questa é la verità che tutti cercano di negare e raccontare a piacimento
ha detto una serie di sciocchezze incredibili, Travaglio ci sta spacciando la versione sionista della storia, dia un'occhiata ai miei post qua
lasci perdere Travaglio, legga Ilan Pappé, La pulizia etnica della Palestina (testo imprescindibile, Ilan Pappé è uno dei più importanti storici ebreo-israeliani); 10 miti su Israele, Storia della Palestina moderna. Lorenzo Kamel, Terra contesa. Israele, Palestina e il peso della storia (ottimo testo sulla colonizzazione della Palestina, Kamel è probabilmente il nostro massimo esperto in materia)
L' esempio del Sudafrica non porta alla soluzione di un unico stato, dove c'è più sicurezza per tutti?
Sicurezza e sud Africa sono ossimori…e poi secondo te gli israeliani si tirano dentro milioni di palestinesi dandogli diritto di voto e rischiando di avere un governo di Hamas?
I sionisti non sono andati laggiù per fondare uno stato multietnico, ci sono andati per fondare uno stato in cui gli ebrei potessero starsene per i fatti loro.
il sionismo prevede uno stato su base razziale e teocratico (nella versione più fanatica), in Israele stanno tentando di cacciare anche i cristiani
il sionismo non ha mai voluto un unico stato ma ha sempre voluto la cacciata degli arabi da Israele, sin dai padri fondatori Israele doveva essere la nazione dei soli ebrei (il sionismo è una ideologia teocratico-razzista) ... da anni stanno tentando di cacciare anche i cristiani ... anzi, le cose stanno prendendo una brutta piega anche per gli ebrei laici perché l'attuale governo è fatto da estremisti che vogliono un paese teocratico solo per credenti nel VT, per cui se ne dovrebbero andare anche gli ebrei laici ... per questo ci sono state continue proteste negli ultimi anni
Dove la vedi la sicurezza in Sudafrica? È al collasso
Fantastico!
Bravo!
GRAZIE MILLE MARCO TRAVAGLIO PER IL RACCONTO DELLA VERA STORIA. DI CUESTE MARTORIATE TERRE .
"Queste"
ha detto una serie di sciocchezze incredibili, Travaglio ci sta spacciando la versione sionista della storia, dia un'occhiata ai miei post qua
per dei testi seri (lasciate perdere il libretto di Travaglio, pessimo, disinformato e disinformante)
Ilan Pappé, 10 miti su Israele, La pulizia etnica della Palestina, Storia della Palestina moderna (i primi due vanno letti); sul processo di colonizzazione Lorenzo Kamel, Terra contesa (Kamel è probabilmente il nostro miglior esperto in materia), Benny Morris, Vittime (storico sionista, va letto con Pappé perché su alcune cose tace o sorvola); per un saggio breve ma dignitoso Alain Gresh, Israele, Palestina; E.W. Said, La questione palestinese, in inglese una approfondita analisi della storia politica in Rashid Khalidi, The Hundred Years' War on Palestine
su come la propaganda sionista ha dominato la narrativa occidentale E.W. Said, La questione palestinese; Norman Finkelstein, L'industria dell'Olocausto (sull'uso dell'antisemitismo per tacitare le critiche ai crimini di Israele),
sulla lobby sionista John J. Mearsheimer e Stephen M. Walt, La lobby israeliana e la politica estera degli USA; e ancora l’ultimo lavoro di Pappé, Lobbying for Zionism on Both Sides of the Atlantic
su Gaza, Francesca Albanese, J’accuse.
Se si ha poco tempo, Ilan Pappé, 10 miti su Israele, La pulizia etnica della Palestina; Alain Gresh, Israele, Palestina; Norman Finkelstein, L'industria dell'Olocausto; Francesca Albanese, J’accuse.
Cosa urli???
GRAZIE X LA LEZIONE DI GEO POLITICA & STORIA, PROFESSOR TRAVAGLIO
Quando Marco Travaglio rinuncia a fare l'organo di stampa dei 5 stelle, dimostra tutta la sua professionalità e di come un vero giornalista possa dare il proprio notevole contributo all'evoluzione della società civile di appartenenza.
Io cerco di informarmi, a riguardo, quando posso, come con questo video; ed è tutto "molto" chiaro ma posso dire che continuo a non capirci niente di sta situazione, banalmente chi è stato il primo, chi ha iniziato tutto....
se le interessa la questione storica (che è quella che va capita) lasci perdere Travaglio (che fa disinformazione sionista) e purtroppo anche i nostri media ... le lascio alcuni testi in merito (per iniziare :-) Ilan Pappé, La pulizia etnica della Palestina (imprescindibile), 10 miti su Israele (ottima sintesi della mitologia sionista), e Storia della Palestina moderna; Lorenzo Kamel, Terra contesa (Kamel è probabilmente il nostro miglior esperto in materia), se sa l'inglese Rashid Khalidi, The Hundred Years' War on Palestine; filo sionista (ma comunque un lavoro importante da leggere dopo Pappé) Benny Morris, Vittime. Storia del conflitto arabo-sionista 1881-2001.
Grazie mille
Grazie sig.Travaglio.❤
Meno male che anche su questo hai la tua bella opinione. Tu che sentenzi su Putin senza aver mai vissuto in Russia, senza nemmeno parlare il russo, ma pescando idee dalla rete e andando a caccia di grillini che ti venerino come un vitello d'oro. Che nostalgia degli inviati di un tempo, quelli che si facevano qualche lustro a Mosca per raccontarci le cose di prima mano.
Allora, direttore, a quando una bella pippa delle tue per raccontarci la ricetta della carbonara di tua nonna, o per sentenziare sulla migliore qualità di olio per friggere l'aria? Salutami il preparatissimo, simpaticissimo e intelligentissimo onorevole che avete raccattato al Fatto: Mr. io non sono stupido!, onorevole Di Battista.
Utile resoconto storico ben espresso ed interessante....direi da buon sussidiario di media superiore!
Manca però l'analisi giornalistica, storica e geopolitica del livello che uno si aspetterebbe da Travaglio.
Un po di cerchiobottismo senza pendere da nessuna parte!
lasciate perdere Travaglio (propaganda sionista), se volete capire la storia: Ilan Pappé, 10 miti su Israele; La pulizia etnica della Palestina (imprescindibile), e Storia della Palestina moderna. Sul processo di colonizzazione Lorenzo Kamel, Terra contesa (Kamel è probabilmente il nostro miglior esperto in materia) ... per iniziare questi sono dei riferimenti doc! se conoscete l'inglese Rashid Khalidi, The Hundred Years' War on Palestine
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@@username1539MAI E POI MAI. Non mi alleo ai nazisti moderni.
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@@username1539 Mai e poi mai
@@Aegis_Xander per me si🇮🇱♥️😘
Grazie Signor Travaglio
.....Lunga vita, a chi dice verità, conclamate e scritte. LUNGA VITA ALLE PERSONE DI BUONA VOLONTA.
La mia idea, parziale, è che si dovrebbe sempre evitare una guerra dentro un'area metropolitana perché è certo il numero altissimo di vittime civili, oltre alla distruzione materiale.
Allo stesso tempo mi domando come si faccia a neutralizzare un labirinto sotterraneo militarizzato. Si può veramente fare con operazioni di intelligence e dei blitz? Poi c'è la pressione dovuta agli ostaggi.
Questo è il mio ragionamento, ma non ho risposte
Grazie...
Grazie a Marco Travaglio
Tra Israele, Cisgiordania e Gaza, gli israeliani e i palestinesi più o meno si equivalgono( ciascuna comunità conta poco più di 7 milioni di abitanti). E si dividono un territorio più piccolo della somma del Piemonte e della Vale d' Aosta: 28 mila chilometri quadrati in tutto. Ma con una popolazione che equivale a quella del Piemonte,Valle d' Aosta, Liguria e Lombardia messe insieme. E da questa eseguità di territori contrapposta alla densità di popolazione che bisogna partire per comprendere come mai è così difficile far convivere pacificamente i due popoli in due Stati,se non si fidano l' uno dell' altro,anzi si detestano o si temono.
Utile ricerca di base in questi tempi di rifiuto della storia ..poi ognuno approfondirà i suoi punti interrogativi...
Grazie Marco
Chapeau al Direttore Travaglio. Un libro di circa 140 pagine dove viene spiegato tutto molto bene.
quel libretto è robaccia (nemmeno come ricerchina al liceo) ... per dei testi seri, Ilan Pappé, 10 miti su Israele, La pulizia etnica della Palestina, Storia della Palestina moderna (i primi due vanno letti); sul processo di colonizzazione Lorenzo Kamel, Terra contesa (Kamel è probabilmente il nostro miglior esperto in materia), Benny Morris, Vittime (storico sionista, va letto con Pappé perché su alcune cose tace o sorvola); per un saggio breve ma dignitoso Alain Gresh, Israele, Palestina; E.W. Said, La questione palestinese, in inglese una approfondita analisi della storia politica in Rashid Khalidi, The Hundred Years' War on Palestine
su come la propaganda sionista ha dominato la narrativa occidentale E.W. Said, La questione palestinese; Norman Finkelstein, L'industria dell'Olocausto (sull'uso dell'antisemitismo per tacitare le critiche ai crimini di Israele),
sulla lobby sionista John J. Mearsheimer e Stephen M. Walt, La lobby israeliana e la politica estera degli USA; e ancora l’ultimo lavoro di Pappé, Lobbying for Zionism on Both Sides of the Atlantic
su Gaza, Francesca Albanese, J’accuse.
Se si ha poco tempo, Ilan Pappé, 10 miti su Israele, La pulizia etnica della Palestina; Alain Gresh, Israele, Palestina; Norman Finkelstein, L'industria dell'Olocausto; Francesca Albanese, J’accuse.
Maestro!
Grande Travaglio
È già stato chiesto il benestare alla polizia della geopolitica (vedi Parabellum e Shy) se questo contenuto va bene oppure no? 😅😅
Come sempre una perfetta e chiarissima spiegazione di un problema complesso nel quale entrare con grande cautela… Grazie!
Parabellum e shy.. vergogne nazionali
@@andrews.5212 Ora, non so se li definirei vergogne nazionali MA di certo mi sono sembrati inutilmente tignosi e inutilmente in cerca di contraddizioni quando il senso utlimo era comunque condivisibile...
Il discorso con dietro il manifesto di Intesa San Paolo?
Analisi molto lacunosa