Professore, è sempre un piacere ascoltarla. Purtroppo diventa sempre più raro imbattersi in una platea che abbia lo spessore necessario e l'attitudine per seguire interventi di questo tipo, ma Lei non demorda!
38:00 - 39:00 questo discorso me lo spiego adesso: le menti avanti o geni incompresi non potrebbero che vivere una vita nella piena incomprensione altrui. Anche perché se fossero " compresi ", non sarebbero più dei genii...
Il professore è splendidamente idealista a questo giro. La politica esiste per via delle differenze di interessi all'interno dello stesso stato. Lui lo sa, ma qui cerca di essere positivo. Splendido discorso, interessante come sempre. Vorrei poterci credere.
Odifreddi...la classe. Preparatissimo, brillante, viaggia tra gli argomenti e i tempi. Da diffondere tra i giovani che con pessimi insegnanti non riescono ad innamorarsi del Sapere
Bella chiacchierata anche se già vista quasi uguale altrove. Pur essendo un suo estimatore vorrei ricordarle che non c'è bisogno di scomodare Trump o Johnson nel dire fesserie magari dettate dai loro tecnici. In Italia ci ha pensato prima di tutti il tecnico esperto e scienziato Burioni a dire in diretta da Fazio che in Italia ci sarebbero stati al massimo 2 o 3 casi di Covid. .....il bello è che non ha ancora smesso di sparare cavolate. Caro Oddifreddi ci sono anche ottimi politici ....probabilmente , e pessimi scienziati sicuramente.
Ormai Piergiorgio è un vecchio amico, anzi un giovane amico, ce ne fossero di ragazzi così. Ho divorato tutti i suoi video, è come se lo conoscessi da sempre. Manca solo il sesso poi ha trattato tutti gli argomenti. Visto che ha ancora 69 anni, e i numeri sono importanti, non dovrebbe lasciarsi scappare l'occasione.
"...siamo tutti nati dal seme celeste; tutti abbiamo lo stesso padre, da cui la terra, la madre che ci alimenta, riceve limpide gocce di pioggia, e quindi produce il luminoso frumento, e gli alberi rigogliosi, e la razza umana, e le stirpi delle fiere, offrendo i cibi con cui tutti nutrono i corpi, per condurre una vita dolce e generare la prole..." Lucrezio II, 991-997 Pura poesia ☯
raccontiamola tutta la storia. Lucrezio sosteneva che la terra è piatta. Diceva di diffidare di coloro che dicevano che sulla Terra si cammina a Testa in giù, e non accettava gli antipodi terrestri. Tutto questo dopo che da secoli i greci dicevano che la terra non è piatta ma è una sfera e ne avevano misurato con un errore trascurabile la circonferenza.
si, raccontiamola tutta: se lei dice che lucrezio afferma che la terra è piatta, non l'ha semplicemente mai letto. vada a leggere il libro V, e poi torni a parlarne.
@@podifreddi Terra piatta Wikipedia Al paragrafo: La scoperta della sfericità e le ultime resistenze nel mondo tardo antico. "Lucrezio (I secolo a.C.) si oppose al concetto di Terra sferica perché egli considerava l'idea degli antipodi assurda." Poi, la verità è una, le opinioni sono infinite.
cesare duro appunto, non ha letto lucrezio, e questo è un fatto, e si è fidato di wikipedia, dove chiunque può scrivere la propria opinione. nel libro V lucrezio non solo dice che la terra è rotonda, ma spiega anche perché. ma è così che funzionano i social media: tutti parlano di cose che non conoscono, fidandosi di ciò che hanno sentito da altri come loro: così nascono e si diffondono le bufale...
@@podifreddi appunto, Lucrezio dice che la Terra è rotonda, esattamente come i terrapiattisti di oggi, basta guardare i loro disegni. Il cerchio è rotondo ed è piatto , la Terra è una sfera. Ho provato a leggere il V libro di Lucrezio, ma con i suoi ragionamenti privi di senso e contorti mi ha fatto venire il mal di testa e ho lasciato perdere.
@@glossatore5066 che vuol dire la Terra è piatta ma anche rotonda? Un oggetto se è rotondo, può essere solamente piatto, non può essere sferico. Hai mai visto una pizza rotonda sferica?
Bella e interessante discussione, vorrei solo precisare, sebbene questo sia del tutto irrilevante per ciò che vuole avanzare, che la frase da lei citata ("l'uomo è la misura di tutte le 'cose' ") è attribuita a Protagora e non a Gorgia.
Non esageriamo dicendo che il professore è un punto di collegamento tra discipline umanistiche e scientifiche. Ho già detto nell'altro video, che il professore ha decantato per anni il divario tra i saperi e una tendenza allo scientismo. Perciò ammiro la sua divulgazione scientifica e critica costruttiva alla religione, ma dobbiamo essere obiettivi: la sapienza greca intesa come unificazione dei saperi e sintesi(hegeliana) della conoscenza, non è il cavallo di battaglia del professore!
Con tutto il rispetto per il simpatico Odifreddi, mi risulta che lui abbia fatto la scuola di geometra. Degnissima, per carità, ma non c'entra nulla col Classico. Forse è perché si vuole tirare fuori un sassolino dalla scarpa che dice di preferire le insipide scuole superiori statunitensi al glorioso e super formativo Classico che chiaramente non conosce, sottovalutandolo quindi come scuola formativa per il carattere, ma anche per la vita? Odifreddi perdonerà la provocazione, si capisce infatti che è uomo di spirito
33:41 bé "San" in Giappone (e non solo) vuol dire... e sì si dice "Hai" diciamo che non essendo troppo pignoli non ci vuole molto a capire chi è santo e chi no oltre alle apparenze
ammiro e ascolto sempr eocn piacere e interesse il prof. Odifreddi, ma onestamente la metafora del pilota d'aereo con la politica non c'entra molto.. i passeggeri dell'aereo non devono scegliere il PILOTA ma devono scegliere la DESTINAZIONE o qualuno che la INDICHI, il PILOTA poi deve tenere in volo l'aereo e portarlo nella direzione indicata, sempr eammesso che sia una destinazione possibile
Non perda tempo caro professore confrontandosi con Messori, Brosio, Adinolfi ed altri personaggi analoghi che frequentano luoghi dove appaiono madonne miracolose........costoro devono ancora togliersi il velo della religione che ottunde le loro menti...........
La dicotomia fatti/valori la trovo un tantino antiquata e carente, ma è comprensibile all'interno del binarismo logico e metodologico. Da un lato lo capisco, ma dall'altro diventa un bias confirmation vero e proprio!
@@glossatore5066 mi viene in mente un neuroscienziato di Harvard che disse " a cosa ci servono i matematici e super razionali se poi sono psicopatici e strumentali"
@@glossatore5066 io sono ateo e razionalista, ma l'attenzione ai classici, alla filosofia, alla poesia e al misticismo secondo me sono importantissimi. Devo ammettere che il libro l'ho letto e la risposta di Ratzinger non è stata banale!
O.k.. Ho sentito soltanto alcuni minuti. Ma di lezioni di Odifreddi ne ho ascoltate molte, seppur soltanto via internet. E sono un suo estimatore. Questa volta non voglio andare avanti. Odifreddi attinge a piene mani dalla cultura umanistica, ed è questo che rende il suo eloquio così penetrante, così interessante. Però io credo lui sappia benissimo di rivolgersi ad un certo pubblico e ad esso rivolge la sua captatio benevolentiae. Questo suo voler contrapporre umanisti e scienziati ... beh... lui (egli...) sa benissimo essere una cazzata. Certe volte mi viene il dubbio che sappia molto più di lettere e filosofia che non di logica matematica. Mia opinione è che egli conosca alla perfezione la filosofia, soprattutto la storia della filosofia. Bella scoperta... direte. Tutti coloro che hanno studiato un poco di filosofia sanno che la storia della scienza e quelle della filosofia vanno di pari passo. La storia della filosofia occidentale è innanzitutto storia del pensiero scientifico. Eratostene sapeva benissimo che la terra è tonda. Così come Aristotele gettava le fondamenta della logica. Così anche Platone si chiedeva che cosa sia un concetto universale, magari anche distinguendo tra opinione e verità. Per non citare i filosofi medievali e Tommaso direttamente. Non posso andare avanti nei secoli, perchè poi è sempre più difficile confondere (confondere, non distinguere) ciò che è prettamente filosofico da ciò che è prettamente scientifico. Certo, di Heidegger non si può dire che sia proprio uno scienziato. Beh ... i matematici stanno ancora cercando di scoprire come creare un algoritmo che permetta ad una macchina di Turing di pensare se stessa come essere umano. Magari a qualcuno potrà essere di supporto "Sein und Zeit". Oppure qualche filosofo potrà spiegare perché, entro quali limiti concettuali, la teoria della relatività è comunque sbagliata. O meglio dire: è falsificabile. Citare Karl Popper è veramente deprimente a questo punto. Ah... un altro filosofo.... Dopo Newton sarebbe stato improbabile trovare qualcuno che avrebbe osato dire che la sua teoria era sbagliata, eppure è così. Così come è vero che un orologio che va cinque minuti indietro è pur sempre meglio di nessun orologio. La filosofia innanzitutto è scienza. Per creare un computer più potente non basta ampliare a dismisura le capacità di calcolo. Bisogna creare una nuova logica. E quando si crea una nuova logica non si fa matematica. Si fa filosofia. Anche se è difficile intendere in qual senso questo possa essere inteso. Diciamola così, con le parole di uno scienziato italiano che ha scritto alcuni bei libri divulgativi sulla fisica: prima bisogna capire che non c'è un "sopra" e un "sotto" ... poi si potrebbe anche capire perchè gli australiani non cadono a testa in giù. Ma prima bisogna capire il concetto. Quando un computer riuscirà a comprendere, attraverso il suo occhio elettronico, che un albero è un albero seppur ogni volta diverso ... beh ... avrà risolto il problema di dove cazzo stanno le "idee" di Platone.
Gentile Marcello! La Sua sorpresa è in qualche modo... "sorprendente". Cerco di spiegarmi: Odifreddi è un "adorabile" giacobino alla Robespierre, fabiano globalista impomatato e seguace huxleyano. Capace di dire cose atroci, ma con il guanto di velluto e la voce flautata. Un intellettuale della Sinistra al caviale a servizio ordinario effettivo delle élite mondialiste: Un "convinto e sincero democratico"!! Ovviamente alla Malthus o alla Lenin! Forse è anche amico di Jaques Attali... la compagnia di giro è quella! Un pericoloso tecnocrate amico di "fratelli" in guanti bianchi... Ovvio, quindi, che Odifreddi sia intollerante verso la Tradizione dell'Occidente fondata su Roma e Atene, e verso il Cristianesimo che ha forgiato l'Occidente per ben due millenni! Odifreddi, poi, non intende abbracciare "tutta" la Cultura, ma solo quel sofisticato prodotto intellettuale (che nulla ha di "Cultura") prodotto per circa due secoli da élite giacobine e fabiane all'interno di circuiti settari e massonici mondialisti come, più di recente, la Scuola di Francoforte. Per costruire una Nuova Morale (quella che stiamo vedendo crescere sotto i nostri occhi e improntata al Politically correct), funzionale all'assopimento di ogni aspirazione umana al sublime e al sacro, al comunitario e alla tradizione, alla nobiltà del senso del dovere e del senso di responsabilità, alla Libertà e alla partecipazione sociale! Tutti, al contrario devono essere resi ubriachi di diritti non naturali, e quindi alterati, cari solo alla distopia più pura e, quindi, agghiacciante! Un popolo fatto divenire massa di consumatori senza anima e radici, senso del tempo e di responsabilità non penserà che a sé stesso! Per di più, dalla cintola... in giù!! Un popolo così è il più sublime desiderio delle élite antidemocratiche. Quelle alle quali appartiene anche Odifreddi. Uno che vuole abolire il Liceo Classico per instillare nelle menti dei giovani solo tecnicismo e automatismo condito da test INVALSI. Niente di più lontano dal Pensiero critico profondo. Dura e difficile costruzione culturale dei tempi andati che è il vero pericolo per le élite disgustosamente globaliste e massoniche. Ecco, allora, perché ho trovato sorprendente la Sua sorpresa. Odifreddi dice tutto con estrema chiarezza! E questo è ancora più preoccupante. Vuol dire che il suo ambito di convinzioni è ormai prossimo all'affermazione definitiva. Da far tremare i polsi...
Editt Studio Non perda tempo caro professore confrontandosi con Messori, Brosio, Adinolfi ed altri personaggi analoghi che frequentano luoghi dove appaiono madonne miracolose........costoro devono ancora togliersi il velo della religione che ottunde le loro menti...........
Odifreddi non sa ancora che il "teorema di Pitagora" non è di Pitagora... Odifreddi disprezza la Filosofia e la Letteratura, perché non è mai stato al liceo: ha soltanto una formazione tecnica, con tutti i limiti che ne conseguono. Si guardi il dibattito da lui sostenuto con lo scienziato Barbujani (Alessandro Barbero come arbitro), dove Odifreddi ha rimediato una delle peggiori figure da ignorante che uno "scienziato" possa fare. Augias giocava con Odifreddi, come il gatto col topo: infatti, il presunto ateo (ha la stessa mentalità cristiana senza saperlo) volle dimostrare goffamente l'inesistenza di Dio e l'inconsistenza scientifica del Cristianesimo, come se le religioni basassero il loro essere sul sapere scientifico. Una volta voleva dimostrare la superiorità intellettiva della "razza" ashkenazita, suscitando l'ilarità degli ascoltatori. E' un uomo simpatico, ma sopravvalutato oltre ogni misura da tutti quelli che non lo conoscono.
Ho insegnato invece che la vita della filosofia , la filosofia della vita e concordo perfettamente con Pg. ....W. tutta la cultura, scientifica ed umanistica ma mandiamo al governo i tecnici....
Oddio, a volte i tecnici al governo ci sono stati, compreso in Italia, e in generale hanno fatto peggio dei politici. Siccome i tecnici in genere sono più preparati dei politici (ma sul loro campo specifico), non è che si tratta di competenze diverse? Altrimenti detto, un tecnico, che in generale è preparatissimo "sul suo" ma ignora ciò che esula dal suo) se la sentirà di prendere decisioni su qualcosa in cui è del tutto incompetente? Perché alla fine è questo che deve fare un politico.
Caro professore, ti seguo con enorme interesse da molti anni perchè ascoltandoti arricchisco indubbiamente le mie conoscenze. Però dissento dalla tua espressione di "imbarazzante", rivolto al quadro sovietico, nel quale Vladimir Il'ič Ul'janov, detto Lenin, ti guarda con interesse da dietro. Anzi, mi è parso che anch'egli, come capitato a me, ha corrugato la fronte quando hai parlato del governo dei tecnici. 🙂 Alla prossima intervista...
Gentile Roberto Zanetti, la cosa che Lei ha notato non mi ha colpito molto! E non condivido il Suo entusiasmo per Odifreddi. Anzi! Credo che l'imbarazzo per il mondo sovietico di questo canuto matematico si riferisca alla versione stalinista (quindi non internazionalista) del Comunismo. Odifreddi, in virtù del suo mondialismo elitario e della sua passione sviscerata per il giacobinismo fabiano è ovviamente attratto dal Comunismo leninista e trotskysta (quindi internazionalista). Allora, nulla di strano nelle sue parole che delineano uno scenario, per me raccapricciante, di elitarismo settario e giacobino del tutto simile a quello di Aldous e Julian Huxley o di Bertrand Russell. Una visione profondamente antidemocratica e tecnocratica che sarebbe piaciuta molto a precursori dell'ingegneria sociale del calibro di Malthus o Butler. In ogni caso, Odifreddi fa parte di una compagnia di giro davvero imbarazzante condividendo gli "ideali" massonici aberranti posti alla base delle Scuole di Francoforte (la Morale al "contrario" e dissennata del Politically correct odierno) e di Chicago (il Neoliberismo più atroce della finanza speculativa che si è posta all'assalto dei Popoli anche con lo strumento del monetarismo ordoliberista). Tutte cose che piacciano molto a personaggi inquietanti del calibro di Jaques Attali, Cohn-Bendit e Bernard Henry-Levi: banchieri fanatici, naturisti senza compassione alla Lovelock o post-strutturalisti; tutti francesi, ma apolidi; tutti, come Odifreddi, fautori della fine dell'Occidente cristiano come presupposto necessario per l'affermazione di élite distopiche e tecnocratiche. Insomma, trovo Odifreddi piuttosto inquietante... più che interessante! Qualsiasi sincero democratico sarebbe preoccupato non poco a sentire le sciocchezze "flautate" di Odifreddi. Ovvio, tra l'altro, che lui non sopporti il Liceo Classico! Alle masse il pensiero critico non deve servire! Guai se il Popolo sa pensare in modo critico. E allora... si uccida il Liceo Classico e si inondino i giovani di castronerie moderniste e di test INVALSI: soldatini per i Poteri forti crescono!! E odifreddi applaude.... in guanti rigorosamente bianchi!
@@robertograziano8031 Roberto Graziano, ti ringrazio per avermi inviato le tue considerazioni che, data la loro complessità, ho letto attentamente alcune volte. Le mie precedenti righe erano scritte con un po’ di compiacente ironia ma il tuo intervento così articolato, complesso e molteplice, mi spinge ad approfondire conseguentemente quanto da te analizzato, estendendo l’analisi. Il problema gnoseologico che si pone è sapere come si configura l’eidetica nel contesto metafisico dell’ontologia, dipendentemente da quale dimensione ontologica ci si pone. Ma se è vero che l’io del prof. è strutturato in un livello antropomorfo finalizzato e ben identificato secondo un modulo di interdipendenza orizzontale non potrà coscientizzarsi su piani ontologici superiori! In questo caso l’ermeneutica potrebbe suffragare la tensione escatologica attraverso una asettica cosmogenesi, ma la differenziazione strutturale che ne deriverebbe affiorerebbe dalla palingenetica obliterazione dell’io cosciente del prof. che si infutura nell’archetipo prototipo dell’antropomorfismo universale e probabilmente ne risentirebbe la noogenesi che non intaccherebbe l’epistemologia delle sinergie di fondo. Ma se la visione cosciente del prof. si ponesse su un piano trascendentale sfocerebbe in una trans-nominalizzazione. In qualunque caso l’aspetto fenomenologico non può intaccare quello noumenico, perchè quest’ultimo ha le sue radici nella dialettica diametralmente opposta al nihilismo più aberrante. La struttura originaria è l’essenza del fondamento. In questo senso è la struttura anapodittica del sapere e cioè lo strutturarsi della principialità, o dell’immediatezza. Ciò comporta che l’essenza del fondamento non sia un che di semplice, ma una complessità, o l’unità del molteplice. La manifestazione della Struttura Originaria non è quindi la manifestazione di un processo di analisi, bensì è immanente a questo processo; è possibile parlare quindi di una compresenza di analisi e sintesi indirizzate a senso unico circolare. Ma nel nostro contesto non possiamo sottostimare lo stretto collegamento interdisciplinare del prof. e la sua prassi di lavoro secondo un rigido modulo logico-matematico-laico che non sottace ma anzi puntualizza la diafanità di ogni analisi e sintesi. Un cordiale saluto 🙂
@@robertograziano8031 Ciao Roberto Graziano, mi fa piacere vedere che hai accettato di buon grado il mio bonario scherzo. Infatti, dopo aver letto il tuo pistolotto che sembra il sunto di una “opera omnia” del pensiero di Odifreddi, ti confesso che non sapevo come rispondere, le angolature da te affrontate erano innumerevoli, ancorché solo accennate, ma condensanti un deciso, totale, rifiuto del prof. Per questo ho pensato di ripiegare su un altro pistolotto che fosse la negazione completa di una analisi, infatti (e questo lo preciso per chi l’avesse letto senza capire nulla), nelle numerose frasi che ho messo assieme non ve n’è una che abbia un senso. Ma tornando al nostro professore, se può farti piacere, pur ammirandolo, non sempre concordo con le sue affermazioni, così come accade per altri che apprezzo, ma da ognuno, dialetticamente, cerco di ricavare quello che è possibile, senza mai dimenticare che ogni umano è la sintesi della famiglia in cui è cresciuto; della società in cui è vissuto; degli studi fatti e delle innumerevoli imprevedibili esperienze quotidiane, che l’hanno modellato in una continua mescolanza di connessioni neuronali inconsapevoli, dove un elemento condiziona l’altro in una persistente situazione circolare-casuale. Per fare un esempio concreto di disaccordo con il prof. è l’affermazione da lui fatta, all’origine del mio intervento, dove propone un governo di tecnici in una società come la nostra che è divisa in classi, dimenticando di chiedersi quale classe questi tecnici servirebbero. Margaret Thatcher; Angela Merkel; Mario Monti ecc… sono tecnici e intenzionalmente al servizio del potere costituito che non è certamente un potere popolare. Probabilmente non concorderai con me, infatti sospetto che la nostra distanza culturale sia molto ampia... Un sincero saluto
Ciao Roberto Zanetti, l'ironia è sempre evidenza di "spessore" e, forse ti sorprenderà, ma probabilmente le distanze tra i nostri punti di vista sono molto meno ampie di quanto credi. Ad esempio, concordiamo sul fatto che le visioni tecnocratiche (alla Odifreddi) sono profondamente elitarie e anti-democratiche anche se fatte passare per "platoniche" (non a caso la sua difesa dei classici, ma non del Liceo Classico... dove, una volta, si insegnava il Pensiero critico). La differenza tra l'idea di tecnocrazia di Platone e quella di Monti-Macron-Blair-Obama ecc ecc è che la prima era sviluppata dai filosofi per le masse, in tempi di completo analfabetismo delle masse all'inizio della Storia; la seconda da banchieri globali e visioni neo-darwiniste per l'accentramento del Potere "contro" le masse, in ciò che rischia di diventare la fine della Storia. Con "leader" di plastica costruiti in laboratorio, "venduti" alle masse con perfetti meccanismi di marketing, protetti da centri di Potere apparentemente istituzionali (mass media e Magistratura infiltrati ad arte) e scaricati all'occorrenza (quando sono divenuti troppo ingombranti o pericolosi). L'analfabetismo, invece, è più meno lo stesso: la massa di oggi sa solo leggere e sentire (per assorbire le porcate dei Poteri), ma non scrivere, né pensare in modo critico. Non sa "creare" se non vagonate di "libri" più o meno "rosa" per masse di depressi fatte diventare una melassa (de)formata in una Scuola per scimmiette (INVALSI, PISA, TREELLLE, Fondazione Agnelli... con programmi e schemi de-formativi costruiti in think-tank della grande finanza: Scuola di Boston, ad esempio). Odifreddi, quindi, è solo un cantore (sicuramente colto e affabile; il che significa "pericoloso"!) che sputa "sentenze" non sue, ma "copiate e incollate" da teorici sofisticatissimi: da Bertrand Russell a Aldous Huxley, da Nicholas Butler a Theodor Adorno, da Herbert Marcuse a Jaques Attali (tra le decine e decine di altri tra '800 e '900). Odifreddi, allora, è solo un "piccolo Bertrand Russell" molto egocentrico (ma quanto si piace???: tanto!!!!); un "intellettuale de noantri", da talk show pomeridiano e serale che serve a imbonire via etere cerebro-lesi e cerebro-vacanti che si vedono appioppati un "elisir di lunga vita" (non loro!, delle élite), ma che è puro veleno! Quindi Odifreddi NON dimentica di chiedersi a quali classi i tecnici risponderebbero!! Lui lo sa benissimo!! E a lui va bene così!!! Ma a noi "no"!!!! E "noi" significa, Tu, io e altri 7 miliardi di persone. Quelle che le élite vogliono "ridurre" perché "cattive, sporche, brutte, ignoranti, inquinanti, fastidiose" (vedi Malthus o Attali) o perché "lasciate libere ambiscono al sublime, alla libertà e alla bellezza" (Julian e Aldous Huxley) ecc ecc. Qualcuno.... aveva già iniziato a ridurle le masse su basi di "razza" (il baffetto mistico di Thule) o di "classe" (il pizzetto dei Soviet che viaggiava in treni piombati "guidati" da massoni anglo-sassoni, il panzone nuotatore del Fiume Giallo e mangia involtini-primavera, il divoratore di bambini cambogiani...). Tutti, MA PROPRIO TUTTI, aiutati, finanziati e protetti da fior di banchieri delle UR Lodges. E il cerchio si chiude! Oggi il cerchio ha preso le forme di cappi "vellutati" fatti amabilmente stringere da mani "amorevoli" intorno ai nostri colli. Ma quanto ci vogliono bene???? In conclusione, caro Roberto: potremo forse anche essere divisi da visioni politiche (non saprei), ma siamo dalla stessa parte! Saluti cordialissimi
Gentile professore, appezzo molto il modo in cui affronta gli argomenti e, soprattutto, la logica che rende semplice e accessibile cose complicate. Tuttavia , quando affronta tematiche politiche, sembra che lei perde tutta la sua logica e la sua razionalità , per esprimere concetti , a mio parere , in modo illogici e irrazionali . Mi riferisco al suo concetto di democrazia ... Secondo lei, la democrazia non esiste perché se esistesse non ci sarebbe quella che lei chiama la ‘dittatura della minoranza. ‘ Non capisco come si possano rappresentare individualmente 60 milioni di persone ... il proporzionale puro , portavoce di ogni singolo interesse , credo che sia inattuabile. Dalle società primitive ( tribù) alle semplice bocciofile o in un club di tennis, il capo o presidente si elegge a maggioranza contro una minoranza... Quindi , coloro chiamati a governare, sono espressione di una maggioranza ( vincente ) rispetto ad una minoranza ( perdente ) , dei votanti e non maggioranza dell’intera popolazione. Il problema, secondo me , è il grado di preparazione del popolo che ,chiamato a votare , abbia capacità di analisi storiche politiche ed economiche tali da scegliere e selezionare una classe dirigente adeguata. Faccio un esempio : Berlusconi è sempre stato considerato un grande industriale con il pregio di aver creato decine di migliaia di posti di lavoro ... Ho sempre considerato questa cosa non vera ... Quando creò le sue reti televisive , si usciva dalla televisione pubblica, e come in tutta Europa, nascevano le televisioni private... Quindi, quello era un campo che comunque si doveva sviluppare il privato, comunque si sarebbero creati posti di lavoro ... se non c’era lui , sarebbe stato un’altro! Fosse stato un’altro industriale italiano o straniero, comunque ci sarebbe stato questo sviluppo. Lui è stato solo quello più furbo , o bravo, e primeggiare sugli altri... Ma lo sviluppo ci sarebbe stato lo stesso. Quindi, la preparazione dei cittadini fa si che le scelte vengano fatte secondo una analisi critica dei futuri governanti e non perché indossano la casacca politica che ci piace . Portare sempre la stessa casacca equivale ad essere Oggetto e non Soggetto... Vuol dire , dare una delega in bianco a chiunque si presenti sotto una certa bandiera . Credo che , nella vita, bisogna avere alcuni punti fermi , da cui non si deve prescindere, che sono ; 1) Stato liberale , ovvero Opportunità economiche per tutti... la cui unica condizione è la capacità... e non perché si è figlio o amico di... in Italia abbiamo generazioni di farmacisti - notai - politici figli di politici- giornaliste/i e manager figli di politici etc... Il cancro dell’Italia sono state sempre le raccomandazioni... Quando si pensa alle raccomandazioni viene subito in mente il ferroviere o postino figlio di ... Ma noi abbiamo perso tutte le guerre perché i generali erano delle nullità... dei raccomandati ! 2) Stato sociale , ovvero la ridistribuzione della ricchezza quanto basta a dare decoro a chi non è in grado o non vuole vivere in un modo diverso. Questi due principi , dovrebbero essere la base che tutti dovrebbero avere come riferimento.... Sono la base della democrazia in quanto le scelte verrebbero fatte da un popolo più acculturato e non da 90% di coglioni come disse Eco. Mi sono sempre attenuto a questi principi ... Sono i politici che devono venire a me ... È raro che voto due volte lo stesso partito, in virtù del principio che sono Soggetto e non Oggetto.
La sua arte della dialettica e l'innegabile simpatia sono sicuramente componenti interessanti e coinvolgenti ma preferirei che i"tecnici"si occupassero più dei loro campi specifici.Ci manca solo un logico matematico che analizzi il mondo e decida sul da farsi politicamente con parametri inerenti alla sua visione statistica:stiamo freschi e sereni...........Dopo tutto lei,signor Odifreddi,voleva diventare Papa e una certa personalità megalomane e narcisista(senza offesa) la intravvedo anche senza essere psicologo.Inoltre,i tecnici in politica hanno sempre fatto-nella narrazione popolare-ciò che secondo LORO(?) andava fatto e gli esempi di inefficienza e di risultati catastrofici si sprecano,proprio come i politici di professione,altrimenti,perché giungere periodicamente alla necessità di interpellarli?Gestire uno stato però,non è stare all'università ad erudire menti-quanto meno nelle intenzioni -preposte.Il popolo e la società non sono volontari diligenti che pagano e si sacrificano per ottenere la laurea.Non mi scada anche lei nella retorica della competenza come soluzione.Se Marconi non avesse lanciato un segnale oltre oceano pensando che viaggiasse in linea retta(competenza)e che quindi ci fosse bisogno di antenne altissime,non si sarebbe scoperto che invece i segnali rimbalzano tranquillamente e che possono sconfiggere il problema della curvatura terrestre....Questo è"culo tecnico" che soccorre la competenza......ma giustamente,non siamo tutti Marconi.....il che,la dice lunga.....Sta forse pensando ad un futuro in politica?La logica e la matematica,non servono....e la loro applicazione nelle dinamiche sociali la vedo dura,a meno che non si tratti di una dittatura che selezioni i validi dai non-validi.L'esame finale,è comunque e sempre la natura a farlo.Non abbiamo così tanto bisogno-come specie-di altri Dei antropocentrici...e nemmeno di altri Papi...ne abbiamo già due in carica....Salviamoci dalla nostra superbia ed arroganza-quanto basta-ed il resto,si vedrà.
Grazie Prof. La prego, continui a far sentire il suo pensiero, questo paese ha un enorme bisogno di spunti come questi.
Grazie Prof. Effettivamente, meglio sentire una sua conversazione che cento programmi TV. Grazie ancora
Professore odifreddi
Uomo più intelligente D 'Italia.sa tutto di tutto.!!!
Odifreddi sempre acuto! bella l'immagine di Lenin che vigilia le parole del professore.
...grande Professore...grazie per la Sua saggezza e conoscenza...
Brava la giornalista.. non interrompe odiosamente come oramai fanno tutti e lascia finire i discorsi.
Professore, è sempre un piacere ascoltarla. Purtroppo diventa sempre più raro imbattersi in una platea che abbia lo spessore necessario e l'attitudine per seguire interventi di questo tipo, ma Lei non demorda!
Ma no, basti tu all'altezza di questi grandissimi interventi.
Molto piacevole ascoltarla.
Mister Professore. .
Bella intervista.
Grazie
I miei complimenri sinceri a Piergiorgio Odifreddi e all'intervistatrice. Mi avete regalato 45 minuti di pura gioia.
Preoccupante! Forse si tratta di "pura gioia" huxleyana in salsa odifreddiana! Il che farebbe diventare il Suo commento davvero "raccapricciante"
@@robertograziano8031 Hahaha! No, Huxley non c'entra.
Grazie tantissimo, sempre interessante e piacevole..
Grazie commendatore, riesce sempre ad aprirmi il cervello.
Che bella chiacchierata, certamente meglio di quello che passa la tv!
38:00 - 39:00 questo discorso me lo spiego adesso: le menti avanti o geni incompresi non potrebbero che vivere una vita nella piena incomprensione altrui. Anche perché se fossero " compresi ", non sarebbero più dei genii...
Cos'è la TV?
e sempre un immenso piacere ascoltarlo
Sempre molto interessante e mai scontato.
Il professore è splendidamente idealista a questo giro. La politica esiste per via delle differenze di interessi all'interno dello stesso stato. Lui lo sa, ma qui cerca di essere positivo. Splendido discorso, interessante come sempre. Vorrei poterci credere.
Professore, Lei è sempre super funny e super smart.
Grazie. Buon lavoro
Odifreddi...la classe. Preparatissimo, brillante, viaggia tra gli argomenti e i tempi. Da diffondere tra i giovani che con pessimi insegnanti non riescono ad innamorarsi del Sapere
Grandissimo Odifreddi !! Grandissima cultura e grande capacità divulgativa !!
Matematica, fisica e filosofia... E nasce la genialità
Bella chiacchierata anche se già vista quasi uguale altrove.
Pur essendo un suo estimatore vorrei ricordarle che non c'è bisogno di scomodare Trump o Johnson nel dire fesserie magari dettate dai loro tecnici.
In Italia ci ha pensato prima di tutti il tecnico esperto e scienziato Burioni a dire in diretta da Fazio che in Italia ci sarebbero stati al massimo 2 o 3 casi di Covid. .....il bello è che non ha ancora smesso di sparare
cavolate. Caro Oddifreddi ci sono anche ottimi politici ....probabilmente ,
e pessimi scienziati sicuramente.
Riporta dettagli con estrema chiarezza, parla tanto senza annoiare!!
Ormai Piergiorgio è un vecchio amico, anzi un giovane amico, ce ne fossero di ragazzi così. Ho divorato tutti i suoi video, è come se lo conoscessi da sempre. Manca solo il sesso poi ha trattato tutti gli argomenti. Visto che ha ancora 69 anni, e i numeri sono importanti, non dovrebbe lasciarsi scappare l'occasione.
È assurdo come quest'uomo del 3 millennio dopo Cristo sia uguale al grande socrate
Una scoperta ogni volta che la sento. tutto quello che riesce a dire, unendo, varie materie negli argomenti che discute.
"...siamo tutti nati dal seme celeste; tutti abbiamo lo stesso padre, da cui la terra, la madre che ci alimenta, riceve limpide gocce di pioggia, e quindi produce il luminoso frumento, e gli alberi rigogliosi, e la razza umana, e le stirpi delle fiere, offrendo i cibi con cui tutti nutrono i corpi, per condurre una vita dolce e generare la prole..." Lucrezio II, 991-997
Pura poesia ☯
brava la ragazza,non si sovrappone mai,Odifreddi come sempre interessante.
Abbasso i matematici e viva il liceo classico
Grazie Professore.
Sempre piu' FORMIDABILE !
Grazie Prof.
raccontiamola tutta la storia. Lucrezio sosteneva che la terra è piatta. Diceva di diffidare di coloro che dicevano che sulla Terra si cammina a Testa in giù, e non accettava gli antipodi terrestri. Tutto questo dopo che da secoli i greci dicevano che la terra non è piatta ma è una sfera e ne avevano misurato con un errore trascurabile la circonferenza.
si, raccontiamola tutta: se lei dice che lucrezio afferma che la terra è piatta, non l'ha semplicemente mai letto. vada a leggere il libro V, e poi torni a parlarne.
@@podifreddi Terra piatta Wikipedia
Al paragrafo: La scoperta della sfericità e le ultime resistenze nel mondo tardo antico.
"Lucrezio (I secolo a.C.) si oppose al concetto di Terra sferica perché egli considerava l'idea degli antipodi assurda."
Poi, la verità è una, le opinioni sono infinite.
cesare duro appunto, non ha letto lucrezio, e questo è un fatto, e si è fidato di wikipedia, dove chiunque può scrivere la propria opinione. nel libro V lucrezio non solo dice che la terra è rotonda, ma spiega anche perché. ma è così che funzionano i social media: tutti parlano di cose che non conoscono, fidandosi di ciò che hanno sentito da altri come loro: così nascono e si diffondono le bufale...
@@podifreddi appunto, Lucrezio dice che la Terra è rotonda, esattamente come i terrapiattisti di oggi, basta guardare i loro disegni. Il cerchio è rotondo ed è piatto , la Terra è una sfera. Ho provato a leggere il V libro di Lucrezio, ma con i suoi ragionamenti privi di senso e contorti mi ha fatto venire il mal di testa e ho lasciato perdere.
@@glossatore5066 che vuol dire la Terra è piatta ma anche rotonda? Un oggetto se è rotondo, può essere solamente piatto, non può essere sferico. Hai mai visto una pizza rotonda sferica?
Bella e interessante discussione, vorrei solo precisare, sebbene questo sia del tutto irrilevante per ciò che vuole avanzare, che la frase da lei citata ("l'uomo è la misura di tutte le 'cose' ") è attribuita a Protagora e non a Gorgia.
MATEMATICA IN ARISTOTELE,
a cura di Silvio Maracchia, Prefazione di Elisabetta Cattanei, Volumi I e II, Edizioni Nuova Cultura 2017, 936 pagine.
Mamma mia, quando inizia a parlare non lo si ferma più. 😬
La filosofia comprende anche la scienza
Non esageriamo dicendo che il professore è un punto di collegamento tra discipline umanistiche e scientifiche. Ho già detto nell'altro video, che il professore ha decantato per anni il divario tra i saperi e una tendenza allo scientismo. Perciò ammiro la sua divulgazione scientifica e critica costruttiva alla religione, ma dobbiamo essere obiettivi: la sapienza greca intesa come unificazione dei saperi e sintesi(hegeliana) della conoscenza, non è il cavallo di battaglia del professore!
Piergiorgio, sei un mito! 🤗
Hai proprio ragione!
Con tutto il rispetto per il simpatico Odifreddi, mi risulta che lui abbia fatto la scuola di geometra. Degnissima, per carità, ma non c'entra nulla col Classico. Forse è perché si vuole tirare fuori un sassolino dalla scarpa che dice di preferire le insipide scuole superiori statunitensi al glorioso e super formativo Classico che chiaramente non conosce, sottovalutandolo quindi come scuola formativa per il carattere, ma anche per la vita? Odifreddi perdonerà la provocazione, si capisce infatti che è uomo di spirito
Odifreddi, l’amico di Burioni.
33:41 bé "San" in Giappone (e non solo) vuol dire... e sì si dice "Hai" diciamo che non essendo troppo pignoli non ci vuole molto a capire chi è santo e chi no oltre alle apparenze
ammiro e ascolto sempr eocn piacere e interesse il prof. Odifreddi, ma onestamente la metafora del pilota d'aereo con la politica non c'entra molto.. i passeggeri dell'aereo non devono scegliere il PILOTA ma devono scegliere la DESTINAZIONE o qualuno che la INDICHI, il PILOTA poi deve tenere in volo l'aereo e portarlo nella direzione indicata, sempr eammesso che sia una destinazione possibile
Non perda tempo caro professore confrontandosi con Messori, Brosio, Adinolfi ed altri personaggi analoghi che frequentano luoghi dove appaiono madonne miracolose........costoro devono ancora togliersi il velo della religione che ottunde le loro menti...........
Odifreddi := L'illuminismo x il 21° secolo
Professore potrebbe collaborare con Liberi Oltre? Sarebbe una bellissima iniziativa!!!
Il discorso sul politico che cede il passo è un abile modo di dire che la democrazia debba cedere il passo
Poveri noi se basassimo tutto sulla scienza e sulla matematica
La dicotomia fatti/valori la trovo un tantino antiquata e carente, ma è comprensibile all'interno del binarismo logico e metodologico. Da un lato lo capisco, ma dall'altro diventa un bias confirmation vero e proprio!
@@glossatore5066 bravissimo, allora è una retorica👌
@@glossatore5066 mi viene in mente un neuroscienziato di Harvard che disse " a cosa ci servono i matematici e super razionali se poi sono psicopatici e strumentali"
@@glossatore5066 io sono ateo e razionalista, ma l'attenzione ai classici, alla filosofia, alla poesia e al misticismo secondo me sono importantissimi. Devo ammettere che il libro l'ho letto e la risposta di Ratzinger non è stata banale!
O.k.. Ho sentito soltanto alcuni minuti. Ma di lezioni di Odifreddi ne ho ascoltate molte, seppur soltanto via internet. E sono un suo estimatore. Questa volta non voglio andare avanti. Odifreddi attinge a piene mani dalla cultura umanistica, ed è questo che rende il suo eloquio così penetrante, così interessante. Però io credo lui sappia benissimo di rivolgersi ad un certo pubblico e ad esso rivolge la sua captatio benevolentiae.
Questo suo voler contrapporre umanisti e scienziati ... beh... lui (egli...) sa benissimo essere una cazzata. Certe volte mi viene il dubbio che sappia molto più di lettere e filosofia che non di logica matematica. Mia opinione è che egli conosca alla perfezione la filosofia, soprattutto la storia della filosofia. Bella scoperta... direte. Tutti coloro che hanno studiato un poco di filosofia sanno che la storia della scienza e quelle della filosofia vanno di pari passo. La storia della filosofia occidentale è innanzitutto storia del pensiero scientifico. Eratostene sapeva benissimo che la terra è tonda. Così come Aristotele gettava le fondamenta della logica. Così anche Platone si chiedeva che cosa sia un concetto universale, magari anche distinguendo tra opinione e verità. Per non citare i filosofi medievali e Tommaso direttamente. Non posso andare avanti nei secoli, perchè poi è sempre più difficile confondere (confondere, non distinguere) ciò che è prettamente filosofico da ciò che è prettamente scientifico. Certo, di Heidegger non si può dire che sia proprio uno scienziato. Beh ... i matematici stanno ancora cercando di scoprire come creare un algoritmo che permetta ad una macchina di Turing di pensare se stessa come essere umano. Magari a qualcuno potrà essere di supporto "Sein und Zeit". Oppure qualche filosofo potrà spiegare perché, entro quali limiti concettuali, la teoria della relatività è comunque sbagliata. O meglio dire: è falsificabile. Citare Karl Popper è veramente deprimente a questo punto. Ah... un altro filosofo.... Dopo Newton sarebbe stato improbabile trovare qualcuno che avrebbe osato dire che la sua teoria era sbagliata, eppure è così. Così come è vero che un orologio che va cinque minuti indietro è pur sempre meglio di nessun orologio. La filosofia innanzitutto è scienza. Per creare un computer più potente non basta ampliare a dismisura le capacità di calcolo. Bisogna creare una nuova logica. E quando si crea una nuova logica non si fa matematica. Si fa filosofia. Anche se è difficile intendere in qual senso questo possa essere inteso. Diciamola così, con le parole di uno scienziato italiano che ha scritto alcuni bei libri divulgativi sulla fisica: prima bisogna capire che non c'è un "sopra" e un "sotto" ... poi si potrebbe anche capire perchè gli australiani non cadono a testa in giù. Ma prima bisogna capire il concetto. Quando un computer riuscirà a comprendere, attraverso il suo occhio elettronico, che un albero è un albero seppur ogni volta diverso ... beh ... avrà risolto il problema di dove cazzo stanno le "idee" di Platone.
Mi piacerebbe vedere una conversazione fra Odifreddi e Federico Faggin ...
La letteratura greca è sorpassata? Strana affermazione, per uno che si picca di abbracciare tutta la cultura...
Gentile Marcello! La Sua sorpresa è in qualche modo... "sorprendente". Cerco di spiegarmi: Odifreddi è un "adorabile" giacobino alla Robespierre, fabiano globalista impomatato e seguace huxleyano. Capace di dire cose atroci, ma con il guanto di velluto e la voce flautata. Un intellettuale della Sinistra al caviale a servizio ordinario effettivo delle élite mondialiste: Un "convinto e sincero democratico"!! Ovviamente alla Malthus o alla Lenin! Forse è anche amico di Jaques Attali... la compagnia di giro è quella! Un pericoloso tecnocrate amico di "fratelli" in guanti bianchi... Ovvio, quindi, che Odifreddi sia intollerante verso la Tradizione dell'Occidente fondata su Roma e Atene, e verso il Cristianesimo che ha forgiato l'Occidente per ben due millenni! Odifreddi, poi, non intende abbracciare "tutta" la Cultura, ma solo quel sofisticato prodotto intellettuale (che nulla ha di "Cultura") prodotto per circa due secoli da élite giacobine e fabiane all'interno di circuiti settari e massonici mondialisti come, più di recente, la Scuola di Francoforte. Per costruire una Nuova Morale (quella che stiamo vedendo crescere sotto i nostri occhi e improntata al Politically correct), funzionale all'assopimento di ogni aspirazione umana al sublime e al sacro, al comunitario e alla tradizione, alla nobiltà del senso del dovere e del senso di responsabilità, alla Libertà e alla partecipazione sociale! Tutti, al contrario devono essere resi ubriachi di diritti non naturali, e quindi alterati, cari solo alla distopia più pura e, quindi, agghiacciante! Un popolo fatto divenire massa di consumatori senza anima e radici, senso del tempo e di responsabilità non penserà che a sé stesso! Per di più, dalla cintola... in giù!! Un popolo così è il più sublime desiderio delle élite antidemocratiche. Quelle alle quali appartiene anche Odifreddi. Uno che vuole abolire il Liceo Classico per instillare nelle menti dei giovani solo tecnicismo e automatismo condito da test INVALSI. Niente di più lontano dal Pensiero critico profondo. Dura e difficile costruzione culturale dei tempi andati che è il vero pericolo per le élite disgustosamente globaliste e massoniche.
Ecco, allora, perché ho trovato sorprendente la Sua sorpresa. Odifreddi dice tutto con estrema chiarezza! E questo è ancora più preoccupante. Vuol dire che il suo ambito di convinzioni è ormai prossimo all'affermazione definitiva. Da far tremare i polsi...
Parafrasando Hilbert: non tutti hanno abbastanza fantasia per dedicarsi alla scienza.
Una delle poche "voci"in cui ritrovarsi .
notte insonne, signor Odifreddi?
Editt Studio Non perda tempo caro professore confrontandosi con Messori, Brosio, Adinolfi ed altri personaggi analoghi che frequentano luoghi dove appaiono madonne miracolose........costoro devono ancora togliersi il velo della religione che ottunde le loro menti...........
tipico delle persone sveglie
Odifreddi non sa ancora che il "teorema di Pitagora" non è di Pitagora...
Odifreddi disprezza la Filosofia e la Letteratura, perché non è mai stato al liceo: ha soltanto una formazione tecnica, con tutti i limiti che ne conseguono.
Si guardi il dibattito da lui sostenuto con lo scienziato Barbujani (Alessandro Barbero come arbitro), dove Odifreddi ha rimediato una delle peggiori figure da ignorante che uno "scienziato" possa fare.
Augias giocava con Odifreddi, come il gatto col topo: infatti, il presunto ateo (ha la stessa mentalità cristiana senza saperlo) volle dimostrare goffamente l'inesistenza di Dio e l'inconsistenza scientifica del Cristianesimo, come se le religioni basassero il loro essere sul sapere scientifico.
Una volta voleva dimostrare la superiorità intellettiva della "razza" ashkenazita, suscitando l'ilarità degli ascoltatori.
E' un uomo simpatico, ma sopravvalutato oltre ogni misura da tutti quelli che non lo conoscono.
Ho insegnato invece che la vita della filosofia , la filosofia della vita e concordo perfettamente con Pg. ....W. tutta la cultura, scientifica ed umanistica ma mandiamo al governo i tecnici....
Oddio, a volte i tecnici al governo ci sono stati, compreso in Italia, e in generale hanno fatto peggio dei politici. Siccome i tecnici in genere sono più preparati dei politici (ma sul loro campo specifico), non è che si tratta di competenze diverse? Altrimenti detto, un tecnico, che in generale è preparatissimo "sul suo" ma ignora ciò che esula dal suo) se la sentirà di prendere decisioni su qualcosa in cui è del tutto incompetente? Perché alla fine è questo che deve fare un politico.
Prof Odifreddi Platone ci ha insegnato il pensiero astratto da cui poi è nata la scienza moderna, aiaiaiaiai male caro professore
Caro professore, ti seguo con enorme interesse da molti anni perchè ascoltandoti arricchisco indubbiamente le mie conoscenze. Però dissento dalla tua espressione di "imbarazzante", rivolto al quadro sovietico, nel quale Vladimir Il'ič Ul'janov, detto Lenin, ti guarda con interesse da dietro. Anzi, mi è parso che anch'egli, come capitato a me, ha corrugato la fronte quando hai parlato del governo dei tecnici. 🙂
Alla prossima intervista...
Gentile Roberto Zanetti, la cosa che Lei ha notato non mi ha colpito molto! E non condivido il Suo entusiasmo per Odifreddi. Anzi! Credo che l'imbarazzo per il mondo sovietico di questo canuto matematico si riferisca alla versione stalinista (quindi non internazionalista) del Comunismo. Odifreddi, in virtù del suo mondialismo elitario e della sua passione sviscerata per il giacobinismo fabiano è ovviamente attratto dal Comunismo leninista e trotskysta (quindi internazionalista). Allora, nulla di strano nelle sue parole che delineano uno scenario, per me raccapricciante, di elitarismo settario e giacobino del tutto simile a quello di Aldous e Julian Huxley o di Bertrand Russell. Una visione profondamente antidemocratica e tecnocratica che sarebbe piaciuta molto a precursori dell'ingegneria sociale del calibro di Malthus o Butler. In ogni caso, Odifreddi fa parte di una compagnia di giro davvero imbarazzante condividendo gli "ideali" massonici aberranti posti alla base delle Scuole di Francoforte (la Morale al "contrario" e dissennata del Politically correct odierno) e di Chicago (il Neoliberismo più atroce della finanza speculativa che si è posta all'assalto dei Popoli anche con lo strumento del monetarismo ordoliberista). Tutte cose che piacciano molto a personaggi inquietanti del calibro di Jaques Attali, Cohn-Bendit e Bernard Henry-Levi: banchieri fanatici, naturisti senza compassione alla Lovelock o post-strutturalisti; tutti francesi, ma apolidi; tutti, come Odifreddi, fautori della fine dell'Occidente cristiano come presupposto necessario per l'affermazione di élite distopiche e tecnocratiche. Insomma, trovo Odifreddi piuttosto inquietante... più che interessante! Qualsiasi sincero democratico sarebbe preoccupato non poco a sentire le sciocchezze "flautate" di Odifreddi. Ovvio, tra l'altro, che lui non sopporti il Liceo Classico! Alle masse il pensiero critico non deve servire! Guai se il Popolo sa pensare in modo critico. E allora... si uccida il Liceo Classico e si inondino i giovani di castronerie moderniste e di test INVALSI: soldatini per i Poteri forti crescono!! E odifreddi applaude.... in guanti rigorosamente bianchi!
@@robertograziano8031 Roberto Graziano, ti ringrazio per avermi inviato le tue considerazioni che, data la loro complessità, ho letto attentamente alcune volte. Le mie precedenti righe erano scritte con un po’ di compiacente ironia ma il tuo intervento così articolato, complesso e molteplice, mi spinge ad approfondire conseguentemente quanto da te analizzato, estendendo l’analisi.
Il problema gnoseologico che si pone è sapere come si configura l’eidetica nel contesto metafisico dell’ontologia, dipendentemente da quale dimensione ontologica ci si pone.
Ma se è vero che l’io del prof. è strutturato in un livello antropomorfo finalizzato e ben identificato secondo un modulo di interdipendenza orizzontale non potrà coscientizzarsi su piani ontologici superiori! In questo caso l’ermeneutica potrebbe suffragare la tensione escatologica attraverso una asettica cosmogenesi, ma la differenziazione strutturale che ne deriverebbe affiorerebbe dalla palingenetica obliterazione dell’io cosciente del prof. che si infutura nell’archetipo prototipo dell’antropomorfismo universale e probabilmente ne risentirebbe la noogenesi che non intaccherebbe l’epistemologia delle sinergie di fondo. Ma se la visione cosciente del prof. si ponesse su un piano trascendentale sfocerebbe in una trans-nominalizzazione.
In qualunque caso l’aspetto fenomenologico non può intaccare quello noumenico, perchè quest’ultimo ha le sue radici nella dialettica diametralmente opposta al nihilismo più aberrante. La struttura originaria è l’essenza del fondamento. In questo senso è la struttura anapodittica del sapere e cioè lo strutturarsi della principialità, o dell’immediatezza.
Ciò comporta che l’essenza del fondamento non sia un che di semplice, ma una complessità, o l’unità del molteplice. La manifestazione della Struttura Originaria non è quindi la manifestazione di un processo di analisi, bensì è immanente a questo processo; è possibile parlare quindi di una compresenza di analisi e sintesi indirizzate a senso unico circolare.
Ma nel nostro contesto non possiamo sottostimare lo stretto collegamento interdisciplinare del prof. e la sua prassi di lavoro secondo un rigido modulo logico-matematico-laico che non sottace ma anzi puntualizza la diafanità di ogni analisi e sintesi.
Un cordiale saluto 🙂
supercazzola simpatica (...scappellamento a sinistra?)
@@robertograziano8031 Ciao Roberto Graziano, mi fa piacere vedere che hai accettato di buon grado il mio bonario scherzo. Infatti, dopo aver letto il tuo pistolotto che sembra il sunto di una “opera omnia” del pensiero di Odifreddi, ti confesso che non sapevo come rispondere, le angolature da te affrontate erano innumerevoli, ancorché solo accennate, ma condensanti un deciso, totale, rifiuto del prof.
Per questo ho pensato di ripiegare su un altro pistolotto che fosse la negazione completa di una analisi, infatti (e questo lo preciso per chi l’avesse letto senza capire nulla), nelle numerose frasi che ho messo assieme non ve n’è una che abbia un senso.
Ma tornando al nostro professore, se può farti piacere, pur ammirandolo, non sempre concordo con le sue affermazioni, così come accade per altri che apprezzo, ma da ognuno, dialetticamente, cerco di ricavare quello che è possibile, senza mai dimenticare che ogni umano è la sintesi della famiglia in cui è cresciuto; della società in cui è vissuto; degli studi fatti e delle innumerevoli imprevedibili esperienze quotidiane, che l’hanno modellato in una continua mescolanza di connessioni neuronali inconsapevoli, dove un elemento condiziona l’altro in una persistente situazione circolare-casuale.
Per fare un esempio concreto di disaccordo con il prof. è l’affermazione da lui fatta, all’origine del mio intervento, dove propone un governo di tecnici in una società come la nostra che è divisa in classi, dimenticando di chiedersi quale classe questi tecnici servirebbero. Margaret Thatcher; Angela Merkel; Mario Monti ecc… sono tecnici e intenzionalmente al servizio del potere costituito che non è certamente un potere popolare.
Probabilmente non concorderai con me, infatti sospetto che la nostra distanza culturale sia molto ampia...
Un sincero saluto
Ciao Roberto Zanetti, l'ironia è sempre evidenza di "spessore" e, forse ti sorprenderà, ma probabilmente le distanze tra i nostri punti di vista sono molto meno ampie di quanto credi. Ad esempio, concordiamo sul fatto che le visioni tecnocratiche (alla Odifreddi) sono profondamente elitarie e anti-democratiche anche se fatte passare per "platoniche" (non a caso la sua difesa dei classici, ma non del Liceo Classico... dove, una volta, si insegnava il Pensiero critico). La differenza tra l'idea di tecnocrazia di Platone e quella di Monti-Macron-Blair-Obama ecc ecc è che la prima era sviluppata dai filosofi per le masse, in tempi di completo analfabetismo delle masse all'inizio della Storia; la seconda da banchieri globali e visioni neo-darwiniste per l'accentramento del Potere "contro" le masse, in ciò che rischia di diventare la fine della Storia. Con "leader" di plastica costruiti in laboratorio, "venduti" alle masse con perfetti meccanismi di marketing, protetti da centri di Potere apparentemente istituzionali (mass media e Magistratura infiltrati ad arte) e scaricati all'occorrenza (quando sono divenuti troppo ingombranti o pericolosi). L'analfabetismo, invece, è più meno lo stesso: la massa di oggi sa solo leggere e sentire (per assorbire le porcate dei Poteri), ma non scrivere, né pensare in modo critico. Non sa "creare" se non vagonate di "libri" più o meno "rosa" per masse di depressi fatte diventare una melassa (de)formata in una Scuola per scimmiette (INVALSI, PISA, TREELLLE, Fondazione Agnelli... con programmi e schemi de-formativi costruiti in think-tank della grande finanza: Scuola di Boston, ad esempio). Odifreddi, quindi, è solo un cantore (sicuramente colto e affabile; il che significa "pericoloso"!) che sputa "sentenze" non sue, ma "copiate e incollate" da teorici sofisticatissimi: da Bertrand Russell a Aldous Huxley, da Nicholas Butler a Theodor Adorno, da Herbert Marcuse a Jaques Attali (tra le decine e decine di altri tra '800 e '900). Odifreddi, allora, è solo un "piccolo Bertrand Russell" molto egocentrico (ma quanto si piace???: tanto!!!!); un "intellettuale de noantri", da talk show pomeridiano e serale che serve a imbonire via etere cerebro-lesi e cerebro-vacanti che si vedono appioppati un "elisir di lunga vita" (non loro!, delle élite), ma che è puro veleno!
Quindi Odifreddi NON dimentica di chiedersi a quali classi i tecnici risponderebbero!! Lui lo sa benissimo!! E a lui va bene così!!! Ma a noi "no"!!!! E "noi" significa, Tu, io e altri 7 miliardi di persone. Quelle che le élite vogliono "ridurre" perché "cattive, sporche, brutte, ignoranti, inquinanti, fastidiose" (vedi Malthus o Attali) o perché "lasciate libere ambiscono al sublime, alla libertà e alla bellezza" (Julian e Aldous Huxley) ecc ecc. Qualcuno.... aveva già iniziato a ridurle le masse su basi di "razza" (il baffetto mistico di Thule) o di "classe" (il pizzetto dei Soviet che viaggiava in treni piombati "guidati" da massoni anglo-sassoni, il panzone nuotatore del Fiume Giallo e mangia involtini-primavera, il divoratore di bambini cambogiani...). Tutti, MA PROPRIO TUTTI, aiutati, finanziati e protetti da fior di banchieri delle UR Lodges. E il cerchio si chiude! Oggi il cerchio ha preso le forme di cappi "vellutati" fatti amabilmente stringere da mani "amorevoli" intorno ai nostri colli. Ma quanto ci vogliono bene???? In conclusione, caro Roberto: potremo forse anche essere divisi da visioni politiche (non saprei), ma siamo dalla stessa parte!
Saluti cordialissimi
Gentile professore, appezzo molto il modo in cui affronta gli argomenti e, soprattutto, la logica che rende semplice e accessibile cose complicate.
Tuttavia , quando affronta tematiche politiche, sembra che lei perde tutta la sua logica e la sua razionalità , per esprimere concetti , a mio parere , in modo illogici e irrazionali .
Mi riferisco al suo concetto di democrazia ...
Secondo lei, la democrazia non esiste perché se esistesse non ci sarebbe quella che lei chiama la ‘dittatura della minoranza. ‘
Non capisco come si possano rappresentare individualmente 60 milioni di persone ...
il proporzionale puro , portavoce di ogni singolo interesse , credo che sia inattuabile.
Dalle società primitive ( tribù) alle semplice bocciofile o in un club di tennis, il capo o presidente si elegge a maggioranza contro una minoranza...
Quindi , coloro chiamati a governare, sono espressione di una maggioranza ( vincente ) rispetto ad una minoranza ( perdente ) , dei votanti e non maggioranza dell’intera popolazione.
Il problema, secondo me , è il grado di preparazione del popolo che ,chiamato a votare , abbia capacità di analisi storiche politiche ed economiche tali da scegliere e selezionare una classe dirigente adeguata.
Faccio un esempio :
Berlusconi è sempre stato considerato un grande industriale con il pregio di aver creato decine di migliaia di posti di lavoro ...
Ho sempre considerato questa cosa non vera ...
Quando creò le sue reti televisive , si usciva dalla televisione pubblica, e come in tutta Europa, nascevano le televisioni private...
Quindi, quello era un campo che comunque si doveva sviluppare il privato, comunque si sarebbero creati posti di lavoro ... se non c’era lui , sarebbe stato un’altro!
Fosse stato un’altro industriale italiano o straniero, comunque ci sarebbe stato questo sviluppo.
Lui è stato solo quello più furbo , o bravo, e primeggiare sugli altri...
Ma lo sviluppo ci sarebbe stato lo stesso.
Quindi, la preparazione dei cittadini fa si che le scelte vengano fatte secondo una analisi critica dei futuri governanti e non perché indossano la casacca politica che ci piace .
Portare sempre la stessa casacca equivale ad essere Oggetto e non Soggetto...
Vuol dire , dare una delega in bianco a chiunque si presenti sotto una certa bandiera .
Credo che , nella vita, bisogna avere alcuni punti fermi , da cui non si deve prescindere, che sono ;
1) Stato liberale , ovvero Opportunità economiche per tutti... la cui unica condizione è la capacità... e non perché si è figlio o amico di...
in Italia abbiamo generazioni di farmacisti - notai - politici figli di politici- giornaliste/i e manager figli di politici etc...
Il cancro dell’Italia sono state sempre le raccomandazioni...
Quando si pensa alle raccomandazioni viene subito in mente il ferroviere o postino figlio di ...
Ma noi abbiamo perso tutte le guerre perché i generali erano delle nullità...
dei raccomandati !
2) Stato sociale , ovvero la ridistribuzione della ricchezza quanto basta a dare decoro a chi non è in grado o non vuole vivere in un modo diverso.
Questi due principi , dovrebbero essere la base che tutti dovrebbero avere come riferimento....
Sono la base della democrazia in quanto le scelte verrebbero fatte da un popolo più acculturato e non da 90% di coglioni come disse Eco.
Mi sono sempre attenuto a questi principi ...
Sono i politici che devono venire a me ...
È raro che voto due volte lo stesso partito, in virtù del principio che sono Soggetto e non Oggetto.
La lettura dei fatti di quest'uomo è talmente lucida quasi cinica
La sua arte della dialettica e l'innegabile simpatia sono sicuramente componenti interessanti e coinvolgenti ma preferirei che i"tecnici"si occupassero più dei loro campi specifici.Ci manca solo un logico matematico che analizzi il mondo e decida sul da farsi politicamente con parametri inerenti alla sua visione statistica:stiamo freschi e sereni...........Dopo tutto lei,signor Odifreddi,voleva diventare Papa e una certa personalità megalomane e narcisista(senza offesa) la intravvedo anche senza essere psicologo.Inoltre,i tecnici in politica hanno sempre fatto-nella narrazione popolare-ciò che secondo LORO(?) andava fatto e gli esempi di inefficienza e di risultati catastrofici si sprecano,proprio come i politici di professione,altrimenti,perché giungere periodicamente alla necessità di interpellarli?Gestire uno stato però,non è stare all'università ad erudire menti-quanto meno nelle intenzioni -preposte.Il popolo e la società non sono volontari diligenti che pagano e si sacrificano per ottenere la laurea.Non mi scada anche lei nella retorica della competenza come soluzione.Se Marconi non avesse lanciato un segnale oltre oceano pensando che viaggiasse in linea retta(competenza)e che quindi ci fosse bisogno di antenne altissime,non si sarebbe scoperto che invece i segnali rimbalzano tranquillamente e che possono sconfiggere il problema della curvatura terrestre....Questo è"culo tecnico" che soccorre la competenza......ma giustamente,non siamo tutti Marconi.....il che,la dice lunga.....Sta forse pensando ad un futuro in politica?La logica e la matematica,non servono....e la loro applicazione nelle dinamiche sociali la vedo dura,a meno che non si tratti di una dittatura che selezioni i validi dai non-validi.L'esame finale,è comunque e sempre la natura a farlo.Non abbiamo così tanto bisogno-come specie-di altri Dei antropocentrici...e nemmeno di altri Papi...ne abbiamo già due in carica....Salviamoci dalla nostra superbia ed arroganza-quanto basta-ed il resto,si vedrà.
Signorina quando si fa un,intervista si fanno delle domande , lei invece usa l,intervista per fare sfoggio di cultura ,
L'ULTIMO ATEO
Dici?
Quanto ti sbagli!
Ma perché gridi
G. G.
Chi è nel torto grida
non credo, vai sul sito dell'UAAR
@@Lampedusaisl9657 ERA UNA RISPOSTA INAMARITA RIFERITA A QUELLO CHE HA SCRITTO L'ULTIMO CROCIATO.