Perché gli psicofarmaci sono solo dei placebo come è stato dimostrato dalle ultime meta analisi, il problema è che assumerli per anni porta a rischi alla salute del corpo e del cervello, tanta gente addirittura peggiora con gli psicosia l'ansia, che la cognitivita che la depressione.
Io prendo cipralex sono all'incirca 7 8 mesi che lo prendo !!! Purtroppo io ho una buona parte di genetica sia mamma che papà erano soggetti depressi !!! Ho cominciato con disturbi di ansia depressiva saranno la bellezza di più di 15 anni e ho cominciato con dei nn respiro alla gola e cominciavo a gridare dalla pauraa penso che saranno 20 anni che mi comincio il disturbo però da quando ho cominciato con cipralex quegli episodi di mancanza di respiro alla gola nn li mai più avuti la notte dormo e in questo periodo la mattina mi alzo più tardi !!!vorrei chiedere se è giusto che continuo a prendere cipralex nn so se nn lo prendo più nn oso pensare come mi sento ho 61 anni chissà dovrò consultare un neurologo penso maaaaaa
Ciao. Potresti aggiornare questo video con le ultime scoperte e le ricerche in corso tipo esketamina? Potresti dare url per all'elettroshock e l'altra terapia magnetica di cui accenni. Potresti dare indicazioni sui centri tipo casa famiglia che hanno staff psichiatrico e pare che abbiano alta capacità risolutiva). Come ti ho già scritto, ma rimase lettera morta, dovresti rendere noto se la esketamina può essere usta per depressioni bipolari oppure solo per unipolari. Mentre ci sono, ti chiedo di approfondire sullo stato della ricerca e sperimentazione del trapianto del microbiota e dei suoi effetti in psichiatria, nello specifico nei casi di bipolarità di tipo 2. Da alcune letture su siti scientifici, sembra che i risultati siano incoraggianti. Ciao e grazie
Aiuto soltando nei primi mesi della crisi , bisogno avere una rotina di attività fisica , alimentazione corretta , cambiare stile di social e sentimentale
Guarire dalla depressione è molto semplice, basta fermare i pensieri e dare ascolto allo stato di stato di malessere, cioè bisogna concentrarsi un attimo e cercare di capire da quale parte di noi proviene il dolore che sentiamo, ci accorgeremmo subito che il malessere cessa istantaneamente. Questa è stata la mia strategia per vincere la depressione quando sentivo insopportabile quel peso che, come un giogo sulla nuca, mi tirava giù e mi faceva incedere curvo con quel mio perenne stato di afflizione che mi rendeva oggetto dello scherno dei compagni di scuola, avevo 12 anni. Mi sono accorto così che quel dolore, così indescrivibile e così imprecisabile, mi avvolgeva quando mi trovavo in completa balia della mia mente e della sua necessità di produrre pensieri senza freno. Ho scoperto allora che io non ero la mia mente e che c’era una parte di me che mi chiedeva di non produrre pensieri, ma di vivere ancorato al presente, era lei a produrre il dolore quando davo via libera ai pensieri e a farlo cessare quando riprendevo in mano le redini della mente. Quindi devi affrontare il dolore e non chiederti quale siano le sue motivazioni, perché resteresti sempre nella mente e lui ti rincorrerebbe sempre più forte, ma devi integrare questa pratica anche con l’ascolto dei sogni, perché l’attività onirica ha la stessa origine e lo stesso scopo. La parte di noi che genera i sogni è quella forza che ci permette di respirare mentre dormiamo, che ci fa pulsare il cuore o che ci fa guarire se ci procuriamo una ferita e quindi è quella volontà di vita che consente al corpo di svolgere tutte le sue funzioni autonome, si tratta della stessa energia vitale che vuole che il corpo del neonato si sviluppi fino a diventare adulto e poter procreare, è una forza istintiva che ha questo scopo e alla quale non possiamo dare ordini, in quanto non ubbidisce al nostra volontà. Questo istinto di sopravvivenza di cui è dotato il nostro corpo possiede molta energia quando siamo giovani e può urlare forte la sua sofferenza attraverso gli incubi, oppure attraverso patologie psicosomatiche o sindromi varie che, infatti, sono molto frequenti tra gli adolescenti. La componente vegetativa dell'essere umano è dotata di un'intelligenza consapevole e autonoma che ha la necessità di farci pervenire un messaggio per lei vitale, ma che avvenga attraverso il sogno o la realtà per lei non fa differenza, perché non possedendo la mente per lei esiste solo il tempo presente, per cui non può prevedere il risultato della propria attività. L'istinto di sopravvivenza, che è presente in ogni singola cellula del corpo, ha soltanto uno scopo che è quello di mantenerci in vita e quindi il disagio che ci dimostra in sogno è dovuto al fatto che invecchiamo e che poi la vita finisce. La morte è un accadimento che noi diamo per scontato, ma per il nostro istinto di sopravvivenza non è affatto un evento ineluttabile e i sogni hanno proprio lo scopo di informarci di questa realtà e vogliono metterci al corrente di questo anche se siamo ancora molto giovani e questo perché inconsapevolmente attraverso l'attività mentale produciamo un'energia che danneggia una parte energetica di noi stessi determinando l'invecchiamento del corpo. Quando nasciamo non possediamo la capacità di pensare, eppure sopravviviamo poppando il latte materno guidati dall'istinto e quando abbiamo bisogno di nutrimento per crescere è lo stesso istinto che ci fa piangere, perché così saremo accuditi, come fanno tutti i mammiferi, ma anche l'uccellino che spalanca il becco per essere imbeccato. L'attività mentale non è connaturata all'essere umano e durante il sonno il corpo assume il noto Respiro Circolare attraverso il quale cerca di depurarsi dall'energia pensiero/tempo che abbiamo prodotto durante il giorno. I pensieri infatti, essendo rivolti al ricordo di situazioni passate o proiettati nel futuro, producono l'energia-tempo che inquina una parte del nostro essere che non possiamo vedere ma che fa parte integrante dell'istinto di conservazione di cui è dotato il corpo e cioè l'Aura. Prendere in considerazione i sogni con il giusto approccio è fondamentale per il nostro benessere psicofisico e per capire meglio invito a leggere questo mio articolo. www.fisicaquantistica.it/salute-ed-alimentazione/la-cura-olistica-dell-anoressia
D'accordo su tutto. Un piccolo appunto (Non sono medico o altro, ma credo fermamente in tutto quello che ha scritto). Il dolore non va "affrontato", perché è qualcosa che spesso proviene dal passato (o anche dal futuro se permettiamo alla nostra mente di creare situazioni che potrebbero accadere), non è presente nel qui è ora, non è una cosa negativa che sta accadendo in questo momento, in questo momento non ci sono problemi. Il dolore va osservato senza giudizio, così come il disturbo ossessivo compulsivo, più provi ad affrontarlo, sotterrarlo, mandarlo via, più diventa grande e cronico. Osservare senza giudizio, perdonare, vivere il presente concentrandosi su cosa si ha intorno, sui limiti del proprio corpo, sui cinque sensi, in ogni attività della giornata, praticare meditazione, finché ogni singolo momento non diventerà meditazione. Leggere "Il potere di adesso" e "come mettere in pratica il potere di adesso" di Eckhart Tolle. Parla anche di Dio, ma anche per un ateo è l'ideale.
@@vince_1995 Grande Tolle. Indendevo dire che il dolore va ascoltato senza porsi domande per vederlo svanire, perché è l'assenza di pensiero che guarisce l'anima.
![[UNCUT]"ตุลามรณะ"ย้อนฟังคำทำนาย หมอดูทุกสาย ดวงเมืองร้อน (หมอปลาย ฟองสนาน อ.โอเล่)I คนดังนั่งเคลียร์](http://i.ytimg.com/vi/lE5az5VvT9M/mqdefault.jpg)
Sono anni anni che prendo psicofarmaci e sto sempre male !!!
Perché gli psicofarmaci sono solo dei placebo come è stato dimostrato dalle ultime meta analisi, il problema è che assumerli per anni porta a rischi alla salute del corpo e del cervello, tanta gente addirittura peggiora con gli psicosia l'ansia, che la cognitivita che la depressione.
Mi raccomando, continua a prenderli.
Starai benissimo 😂
Idem...circa 25 anni...ho preso tutti i farmaci possibili inclusa l esketamina...zero risutati
Argomenti trattati bene speriamo nella ricerca
Ahahahhaahahahah
Io prendo cipralex sono all'incirca 7 8 mesi che lo prendo !!! Purtroppo io ho una buona parte di genetica sia mamma che papà erano soggetti depressi !!! Ho cominciato con disturbi di ansia depressiva saranno la bellezza di più di 15 anni e ho cominciato con dei nn respiro alla gola e cominciavo a gridare dalla pauraa penso che saranno 20 anni che mi comincio il disturbo però da quando ho cominciato con cipralex quegli episodi di mancanza di respiro alla gola nn li mai più avuti la notte dormo e in questo periodo la mattina mi alzo più tardi !!!vorrei chiedere se è giusto che continuo a prendere cipralex nn so se nn lo prendo più nn oso pensare come mi sento ho 61 anni chissà dovrò consultare un neurologo penso maaaaaa
Ciao. Potresti aggiornare questo video con le ultime scoperte e le ricerche in corso tipo esketamina? Potresti dare url per all'elettroshock e l'altra terapia magnetica di cui accenni. Potresti dare indicazioni sui centri tipo casa famiglia che hanno staff psichiatrico e pare che abbiano alta capacità risolutiva). Come ti ho già scritto, ma rimase lettera morta, dovresti rendere noto se la esketamina può essere usta per depressioni bipolari oppure solo per unipolari. Mentre ci sono, ti chiedo di approfondire sullo stato della ricerca e sperimentazione del trapianto del microbiota e dei suoi effetti in psichiatria, nello specifico nei casi di bipolarità di tipo 2. Da alcune letture su siti scientifici, sembra che i risultati siano incoraggianti. Ciao e grazie
Basta con sti psicofarmaci !!!!!!!!!!!!!!!!!!
Aiuto soltando nei primi mesi della crisi , bisogno avere una rotina di attività fisica , alimentazione corretta , cambiare stile di social e sentimentale
Si guarisce sempre dalla depressione?
Come stai sono Giovanni yyyyyy6y6yyy
2
No
@@dicarlosamuele non è vero
mai
... Prova con l'acido Ray❗
Guarire dalla depressione è molto semplice, basta fermare i pensieri e dare ascolto allo stato di stato di malessere, cioè bisogna concentrarsi un attimo e cercare di capire da quale parte di noi proviene il dolore che sentiamo, ci accorgeremmo subito che il malessere cessa istantaneamente. Questa è stata la mia strategia per vincere la depressione quando sentivo insopportabile quel peso che, come un giogo sulla nuca, mi tirava giù e mi faceva incedere curvo con quel mio perenne stato di afflizione che mi rendeva oggetto dello scherno dei compagni di scuola, avevo 12 anni. Mi sono accorto così che quel dolore, così indescrivibile e così imprecisabile, mi avvolgeva quando mi trovavo in completa balia della mia mente e della sua necessità di produrre pensieri senza freno. Ho scoperto allora che io non ero la mia mente e che c’era una parte di me che mi chiedeva di non produrre pensieri, ma di vivere ancorato al presente, era lei a produrre il dolore quando davo via libera ai pensieri e a farlo cessare quando riprendevo in mano le redini della mente.
Quindi devi affrontare il dolore e non chiederti quale siano le sue motivazioni, perché resteresti sempre nella mente e lui ti rincorrerebbe sempre più forte, ma devi integrare questa pratica anche con l’ascolto dei sogni, perché l’attività onirica ha la stessa origine e lo stesso scopo.
La parte di noi che genera i sogni è quella forza che ci permette di respirare mentre dormiamo, che ci fa pulsare il cuore o che ci fa guarire se ci procuriamo una ferita e quindi è quella volontà di vita che consente al corpo di svolgere tutte le sue funzioni autonome, si tratta della stessa energia vitale che vuole che il corpo del neonato si sviluppi fino a diventare adulto e poter procreare, è una forza istintiva che ha questo scopo e alla quale non possiamo dare ordini, in quanto non ubbidisce al nostra volontà.
Questo istinto di sopravvivenza di cui è dotato il nostro corpo possiede molta energia quando siamo giovani e può urlare forte la sua sofferenza attraverso gli incubi, oppure attraverso patologie psicosomatiche o sindromi varie che, infatti, sono molto frequenti tra gli adolescenti. La componente vegetativa dell'essere umano è dotata di un'intelligenza consapevole e autonoma che ha la necessità di farci pervenire un messaggio per lei vitale, ma che avvenga attraverso il sogno o la realtà per lei non fa differenza, perché non possedendo la mente per lei esiste solo il tempo presente, per cui non può prevedere il risultato della propria attività.
L'istinto di sopravvivenza, che è presente in ogni singola cellula del corpo, ha soltanto uno scopo che è quello di mantenerci in vita e quindi il disagio che ci dimostra in sogno è dovuto al fatto che invecchiamo e che poi la vita finisce. La morte è un accadimento che noi diamo per scontato, ma per il nostro istinto di sopravvivenza non è affatto un evento ineluttabile e i sogni hanno proprio lo scopo di informarci di questa realtà e vogliono metterci al corrente di questo anche se siamo ancora molto giovani e questo perché inconsapevolmente attraverso l'attività mentale produciamo un'energia che danneggia una parte energetica di noi stessi determinando l'invecchiamento del corpo.
Quando nasciamo non possediamo la capacità di pensare, eppure sopravviviamo poppando il latte materno guidati dall'istinto e quando abbiamo bisogno di nutrimento per crescere è lo stesso istinto che ci fa piangere, perché così saremo accuditi, come fanno tutti i mammiferi, ma anche l'uccellino che spalanca il becco per essere imbeccato.
L'attività mentale non è connaturata all'essere umano e durante il sonno il corpo assume il noto Respiro Circolare attraverso il quale cerca di depurarsi dall'energia pensiero/tempo che abbiamo prodotto durante il giorno. I pensieri infatti, essendo rivolti al ricordo di situazioni passate o proiettati nel futuro, producono l'energia-tempo che inquina una parte del nostro essere che non possiamo vedere ma che fa parte integrante dell'istinto di conservazione di cui è dotato il corpo e cioè l'Aura.
Prendere in considerazione i sogni con il giusto approccio è fondamentale per il nostro benessere psicofisico e per capire meglio invito a leggere questo mio articolo.
www.fisicaquantistica.it/salute-ed-alimentazione/la-cura-olistica-dell-anoressia
D'accordo su tutto. Un piccolo appunto (Non sono medico o altro, ma credo fermamente in tutto quello che ha scritto). Il dolore non va "affrontato", perché è qualcosa che spesso proviene dal passato (o anche dal futuro se permettiamo alla nostra mente di creare situazioni che potrebbero accadere), non è presente nel qui è ora, non è una cosa negativa che sta accadendo in questo momento, in questo momento non ci sono problemi. Il dolore va osservato senza giudizio, così come il disturbo ossessivo compulsivo, più provi ad affrontarlo, sotterrarlo, mandarlo via, più diventa grande e cronico. Osservare senza giudizio, perdonare, vivere il presente concentrandosi su cosa si ha intorno, sui limiti del proprio corpo, sui cinque sensi, in ogni attività della giornata, praticare meditazione, finché ogni singolo momento non diventerà meditazione. Leggere "Il potere di adesso" e "come mettere in pratica il potere di adesso" di Eckhart Tolle. Parla anche di Dio, ma anche per un ateo è l'ideale.
@@vince_1995 Grande Tolle. Indendevo dire che il dolore va ascoltato senza porsi domande per vederlo svanire, perché è l'assenza di pensiero che guarisce l'anima.
non hai mai sofferto di vera depressione ..... e non te lo auguro
@@pepper6331 Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire... Ma ci sono tanti a cui piace farsi compatire...
@@giancarlogattesco5046 ma tu lo sai cosa significa essere bipolare?
ma non vi bastano mai gli psicofarmaci?
questa e una buona cura
th-cam.com/channels/rKDwNMyFSgNjb_psB36YOQ.html