Premetto che io ho guardato tutti i tuoi video ma non ho mai commentato, però qui si tocca un argomento che da immenso appassionato di auto Italiane mi tocca particolarmente e volevo dare la mia modesta opinione. Per me quello che è diventato Fiat oggi è dovuto ad una singola decisione di Gianni Agnelli nel 1987, ovvero mantenere come AD Cesare Romiti invece di mettere al suo posto Vittorio Ghidella. Ghidella infatti era promotore della corrente che manteneva Fiat nel settore esclusivamente automotive e industrie ad esso connesse, era l'ingegnere dietro 15 modelli del gruppo intero auto come Fiat Uno, Tipo e Croma, Lancia Thema, Alfa 164 e Autobianchi Y10, insomma la persona dietro i modelli che resero Fiat il primo marchio Europeo per produzione e quinto al mondo, inoltre Ghidella era dell'opinione che lo sviluppo e la ricerca erano chiave nel successo del gruppo, infatti i modelli Fiat a livello tecnologico erano fra i più avanzati della loro epoca proprio per i grandi investimenti proposti da Ghidella, abbiamo anche la sua fortissima spinta per lo sviluppo del poi famossisimo JTD, Diesel Common Rail, che Fiat decise (ormai a meta anni '90) di non voler spendere i 50 miliardi richiesti per la messa in produzione e invece di darlo alla Bosch (vi consiglio il documentario di AutoMoto.it a proposito). Credeva fermamente che nonostante tutto i modelli dei vari marchi dovessero avere delle proprie identità per garantire loro mercati e quindi clientele diverse (cosa totalmente scomparsa con Romiti e Cantarella) e fu colui che spinse Lancia a restare nel mondo delle competizione raggiungendo livelli agonistici estremi, reggendo botta a colossi come Volkswagen (tramite Audi) e le francesi (Lancia rimane il marchio rally con il più alto numero di vittorie nonostante non gareggi da 30 anni). Insomma per quella infausta decisione Fiat perse svariate miniere d'oro che le avrebbero garantito il posto come marchio Italiano e europeo di punta, ma come disse Ghidella stesso alla notizia che Romiti era stato scelto al posto suo "Non si diventa Ingegneri a 60 anni."
Bravo. Ovviamente il problema non fu solo la scelta folle di Romiti, certo è che quello fu un momento fondamentale circa 35 anni fa'. Il problema principale però è che moltissime attuali aziende italiane stanno facendo lo stesso adesso......
Sottoscrivo in pieno, ma purtroppo la Tua analisi è solo parziale: Dove la mettiamo la classe politica Italiana di quegli anni? Senza una classe politica INNETTA, INCAPACE E CORROTTA, TUTTO QUESTO SAREBBE STATO POSSIBILE? Perché in Francia, in Germania e in altri ciò NON È SUCCESSO? In altre parole: in Francia e in Germania glielo hanno lasciato fare???
La precisa differenza tra un'azienda che ha come obiettivo fare soldi attraverso un prodotto valido, che incontri un pubblico, e una che ha come obiettivo unicamente... fare soldi. Il traguardo è lo stesso, come ci si arriva fa tutta la differenza.
Agnelli fu costretto a mandare via San Ghidella e prendere Romiti la forbice anche per il coltello alla gola puntato da Cuccia. É un racconto fitto di dettagli e colpi di scena, con sfaccettature persino geopolitiche (gheddafi anyone? 😅)
Ho deciso di diventare un tuo patreon perché ogni volta che mi sento ottimista mi basta un tuo video per ritornare alla realtà. Grazie campione, sei un amico ❤
Complimenti...sono felice che ci siano giovani che ragionano con la propria testa, che approfondiscono, che non si lasciano fottere dai furbetti di facciata, che sanno leggere la storia e la vera realta, l'economia, la politica, la vita. Bravo,bravo... So che quando non ci saro piu ci sara ancora qualcuno che portera avanti la conoscenza per un mondo migliore.. Continua cosi..complimenti .
Ciao Gio. Posso dire che hai fatto un video ottimo? Detto questo, lascio a te ed a tutti voi un'ulteriore amara osservazione. Non in molti lo sanno, ma FIAT non produceva solo automobili e mezzi su gomma, ma era una delle più importanti aziende nel panorama della costruzione di treni. FIAT FERROVIARIA ha prodotto tantissimi treni di tipi diversi, oltre che motori ferroviari, è lei che ha sviluppato e costruito i Pendolini, una delle punte di diamante tecnologiche che il paese ha avuto da offrire. Nel 1999 questa sezione ferroviaria è stata venduta ad Alstom, e grazie al cielo hanno mantenuto tutto, se non sbaglio, a Savigliano. Trovo questo un'ulteriore prova della presenza di FIAT nel panorama industriale italiano che ora davvero non vi è più.
Ehi gio, faresti prima o poi un video sulla stampa italiana, chi detieni il controllo su quali giornali e canali ecc? Secondo me sarebbe interessante per rendere più consapevoli le persone
Sarebbe interessante eccome . Ho fatto esami universitari interi sul giornalismo , la sua storia , le specificità in Italia rispetto all'estero , il rapporto con il potere . C'è veramente tanto ma TANTO marciume che la gente comune non immagina fino a quando non decide di approfondire l'argomento .
@@kasumi2173mi potresti dare qualche riferimento bibliografico per approfondire? Vanno bene anche manuali universitari purché comprensibili. Grazie in anticipo per la risposta.
@@kasumi2173Per il cittadino medio è "complottismo". A dimostrazione del fatto che i giornali italiani hanno fatto un lavaggio di cervello coi controcazzi.
Stanno facendo la stessa cosa con il gruppo ENEL...azienda arricchita negli anni dalle bollette degli italiani che ormai ha il solo interesse di fare profitti e non più garantire un servizio pubblico essenziale...il governo é cieco e non sembra preoccuparsi che una holding faccia ciò che vuole con gli impianti di distribuzione di energia elettrica italiani... Mi piacerebbe approfondissi l'argomento, é davvero intricato e grottesco 😊
Mattei e 2011 . I nasoni sonisti che controllano le banche gli stati uniti e l’europa ce la fecero a metterlo in quel posto all’italia ed iniziare il genocidio dei bianchi causato dal piano kalergi
@@pierpaolomanzetti5103 a me non risulta sia in mano a un fondo... Ma sulla catena di controllo siamo d'accordo...penso siamo anche d'accordo che é intricato e grottesco alla luce di quanto successo ieri nella centrale
@@pierpaolomanzetti5103no è una truffa dovresti tornare a rifare le elementari, la tia precaria ignoranza è uno dei problemi gravi di questo paese e il motivo che Lapi E ce lo mette a quel posto, smetti di dire la tua grazie.
Il dolore, la tristezza e la sofferenza che questo video mi porta è disarmante. Io non mi capacito il motivo per il quale nessuno vuole gli interessi della nostra patria. Mi sento spoglio, svestito e rapinato di qualsiasi cosa il nostro paese ha di vanto. Oramai solo l' odio mi rimane.
Salute a tutti Sei veramente bravo.....ad elencare tutte le malefatte.....io da Agricoltore....mi ero già accorto della questione che hai così brillantemente esposto.....dai trattori cingolati che la suddetta Fabbrica produceva....negli anni 60 , per esempio un trattore da 100 cv. Pesava poniamo 70 quintali...negli anni 80...pesava di meno....e poi via via sempre meno.....ma poi arriva il momento della verità....quando vai ad arare.... non è il trattore che tira .....ma è l' aratro che ti tira giù nel solco......
Ciao da un ingegnere meccanico specializzato in automobili emigrato in Spagna. É surreale che si parli di tutto questo solo adesso. Vi state rendendo conto di aver subito un furto con piú di vent'anni di ritardo. Confesso un po' di sottile soddisfazione: quando gridavo alla desertificazione un decennio fa, la maggioranza difendeva Marchionne e mi tacciava di disfattismo. Adesso godetevi il deserto.
Da torinese ed appassionato di automobili fin da quando ho memoria, ti faccio un applauso. Veramente. Hai centrato il punto. Passare davanti all'ex Maserati, Mirafiori e vedere poca o nessuna attività è deprimente. Soprattutto considerando ciò che questa città e questo paese gli hanno dato. Esattamente come i Savoia hanno fatto le sanguisughe e continueranno a farlo, e se provi a criticarli ti guardano come se fossi pazzo. Il know how e la storia dei marchi automobilistici di loro proprietà sarebbero stati un ottimo punto di forza e non ci hanno fatto nulla. I marchi che abbiamo a livello di storia e successo sono rinomati e conosciuti in tutto il mondo eppure prima li hanno privati di ogni possibilità di successo costruendo auto al di sotto della concorrenza e poi se ne sono liberati o li hanno trascurati. Ogni volta che si parla di FIAT o degli Agnelli/Elkann mi viene il sangue amaro.
Ma io la vedrei sotto un altro punto di vista. Sono imprenditori fanno i loro interessi, sta alla classe politica trovare un accordo per fare anche gli interessi della popolazione oltre a quelli degli imprenditori
@@leonardopipitone01 Gli imprenditori veri fanno gli interessi delle loro aziende, non le spremono per soldi. FIAT ha fatto fortuna solo grazie allo stato italiano che le ha regalato tutto, altrimenti da mo' che sarebbe fallita. Lo so fare anche io "l'imprenditore" così.
@@leonardopipitone01 ma proprio no. Da imprenditore hai una responsabilità sociale: devi fare di tutto affinché il tessuto economico che ti ha dato così tanto venga ricompensato. Devi fare sì che la produzione rimanga costante e che i dipendenti siano ben trattati e pagati, che è esattamente quello che gli Agnelli/Elkann non stanno facendo ma piuttosto abbandonano la barca appena le prospettive di crescita per loro diventano più rosee altrove. Quindi delocalizzano, chiudono stabilimenti, aumentano gli orari di lavoro per estrarre quanto più possibile da chi è rimasto calpestando anche i diritti sindacali. Se i loro interessi sono opposti a quelli del paese che almeno abbiano la decenza di non chiedere soldi.
Ciao Gio' non lho sncora ascoltato tutto.....ma gli Agnelli/Elkann hanno sempre avuto dall'Italia piu di quanto abbiano mai dato! ....continuo l ascolto...
Si anche però anno contribuito i lavoratori sabotando le linee malati immaginari e parecchi nulla facenti . Germania Francia questo non succedono ci vuole anche un po’ di serietà
Oggi è lunedì, sono a lavoro, vedo questo tuo vecchio video, decido di guardarlo. Ora è lunedì, sono a lavoro, ed ho bisogno di 5 anni di psicoterapia in più per depressione. Scherzi a parte, gran bel video. Grazie per quello che fai ❤
Ho lavorato presso uno stabilimento quando era ancora FCA dove si producevano cambi , è ancora attiva ma già negli anni in cui ci lavoravo c'erano continue CIG . Lo stabilimento era anche un fiore all'occhiello aveva una produttività molto alta e il prodotto abbastanza di qualità tanto che veniva anche mandato ad altri marchi . Ma l'aria che si respirava dentro era terribile quando venivano manager europei o altri capi importanti si respirava veramente una brutta aria , pretese assurde e continui insulti ai capi ute . Io personalmente come altri colleghi siamo stati trattati malissimo, dopo due anni di proroghe straordinario a ripetizione facevo tra le 130/140 ore al mese in catena di montaggio e in conduzione di impianto , volevano trasferirci con un mese di contratto , mi rifiutai e venni assunto indeterminato ma ci fecero una pressione psicologica terribile. Le prospettive erano incerte in quel periodo ci fu anche quella storia imbarazzante in cui si cercava un altro gruppo con cui fondersi e non si trovava perché si rfiutavano tutti, vedi il caso con Renault/Nissan . Ma devo dire che anche il livello dei sindacati era pietoso, Per dare l'idea ero seduto in mensa con una dei rappresentanti del sindacato più grande che c'era (non faccio nomi per privacy) mi disse : " Beh se parte la produzione della 500 elettrica a Mirafiori è buono per noi" Io l'ho guardata e le ho detto :" guarda che qui facciamo cambi per auto a combustione mica per elettriche che tra l'atro non hanno il 'cambio' a noi non ci cambia nulla anzi è peggio" 😅 Mai stato cosi contento di essermi licenziato. P.s. ho lavorato per 4 multinazionali FCA nettamente la peggiore .
Pensavo che Berlusconi fosse il peggiore degli italiani ma vedo che era in cattiva compagnia. Bè chi fosse Agnelli lo si sapeva da sempre ma non che fosse proprio così rivoltante. Che schifo
Non è colpa degli italiani. Con tutti i soldi che gli sono stati dati, dovevano fare macchine all'altezza della concorrenza. Il cliente non ti fa la carità: compra quello che può permettersi e tende a comprare ciò che gli da di più allo stesso prezzo, pur essendo disposto a pagare un pò di più se crede che ciò che compra è fatto meglio rispetto ad un prodotto concorrente nella stessa fascia di prezzo. Una volta la FIAT era l'azienda leader europea perchè le auto che faceva erano buone auto. Ora non più e la gente giustamente compra le auto della concorrenza.
Uno dei nodi fondamentali dell'industria italiana e della sua economia in generale è stata la scelta fra il modello Fiat e quello Olivetti, lo scontro culturale fra queste due aziende e famiglie è qualcosa che ha segnato profondamente la direzione che ancora oggi stiamo seguendo come paese, il nostro asservimento a politiche e scelte economiche e commerciali deleterie per tutti tranne chi le compie e la nostra perdita di indipendenza su ogni catena di produzione.
@@leonardopipitone01 esattamente, ma questo non è altro che il risultato di una precisa scelta politica di appoggiare il modello della Fiat a scapito di quello Olivetti, che non ha mai ricevuto il supporto che meritava ed è stata affossata appena ha avuto le sue difficoltà. Su questa vicenda c'è il podcast del professor Paolo Colombo "Olivetti, l'occasione perduta"
Ma quale modello fiat e Olivetti? Olivetti non esiste e Fiat é cosi diversa da Allora che pensarle come un unicum é ridicolo. Non esistono questi modelli se non nelle favole di chi sogna gli anni 80
@@Sashagatti96 eppure entrambe le aziende seguono una direzione ben precisa, Olivetti dà al territorio e ne riceve, promuovendo la cultura, la qualità della vita ed il benessere, e mettendo al primo posto i talenti che grazie a queste attrattive poteva scegliere, dando valore ai propri operai, mentre Fiat si comporta, almeno da un certo punto in poi e continua anche oggi, come la classica azienda che cerca solo di massimizzare i profitti, andando a scapito della qualità del prodotto e concedendo benefici agli operai solo sotto pesanti scioperi e movimenti sindacali. E' uno scontro molto ideologico, più che altro.
@@samuelmade5776capisco che l'azienda sociale(ista) possa stuzzicare certe fantasie di sinistra ma non esiste, ripeto, un modello Olivetti. Consiglio uno studio più approfondito per capire che pur avendoci lavorato grandi ingegneri non fu il miracolo di innovazione di cui tutti parlano proprio per colpa della dirigenza. Per esempio il reparto che "inventò" il computer stava venendo chiuso e i fondi erano già stati tagliati. Possiamo dire che in Italia l'innovazione si fece NONOSTANTENTE il sistema dirigenziale e non per causa di esso. Mi faccia 3 esempi di grandi aziende o gruppi che seguano questo "modello Olivetti" così da aiutarmi a capire cosa intende
Brraaavooo GioPizzi e grazie per queste informazioni ai giovani!! Noi vecchietti purtroppo abbiamo seguito in diretta questa rapina (durata non 30 ma da quanto posso ricordare più di 50 anni) e... con la famiglia "Agnelli predatori" sempre osannata sulla nostra stampa
@@DeeOhKhan Si riferisce alla Leonardo spa, è un azienda italiana leader europea che produce elicotteri, aerei, armi e attrezzature aerospaziali, caccia! Rimasta sempre colosso italiano che fabbrica in italia
Bel contributo. Sarebbe interessante un viedo riguardante la storia di come Agnelli è diventanto "padrone" della Fiat senza esserne il fondatore né avendola acquistata
Bel video ma meriterebbe una parte 2. Stellantis è talmente poco italiana che persino le consulenze sono gestite dalle filiali francesi delle note big. La lotta di classe è morta con la rivolta dei 40000 nel 1980. Mediobanca ha avuto come sempre un ruolo chiave nel dirottare verso il baratro il settore. La politica é stata quantomeno idiota, ma non solo con loro (D’Alema con la Telecom? L’asta sul 3G?). Insomma è una saga italiana più che una storia, secondo il più deprimente dei canoni. Estremamente amara, ma di quelle che proprio non c’è niente da fare, solo sangue acido.
@@francescotr7680 british leyland( rover , austin) morta dopo la thatcher e lo scorporo anni 90' di BMW. Jaguar dissaguata e vendite ferme e Land Rover che sopravvive (male) con prodotti oltre i 100K, entrambe finanziate dagli indiani. Per i produttori esteri in loco gli stabilimenti di auto economiche di honda e toyota e nissan in sono in difficoltà dopo la brexit
ottimo servizio Giovanni. Vorrei anche ricordare che mentre tutti i governi (tutti...) hanno dato la valanga di miliardi di aiuti la famiglia Agnelli nascondeva decine di miliardi in paradisi fiscali, come e' finalmente emerso grazie a giornalisti come Moncalvo e grazie alla magistratura.
il concetto sulla fine della lotta di classe è qualcosa di incredibile... capace di far rabbrividire qualsiasi idealista .... VIDEO interessantissimo e canale assolutamente TOP!
Ci sono un paio di appunti, secondo me. La FIAT, industria automobilistica, é stata declinata da Romiti tagliando Ghidella, manager dell'automotive. Agnelli capí subito che i player europei erano troppi per cui cercó di liberarsi dell'auto piazzandola a GM. La successione della dinastia sconquassó la famiglia, in fondo. La fine dell'automotive e l'immensa capitalizzazione finanziaria prodotta da Marchionne ha cambiato pelle al gruppo che é, oggi, solo finanziario. In pratica hanno venduto tutto ció che aveva bisogno di forza lavoro, di strategie industriali vere. La Fiat automotive é stata uccisa con premeditazione.
K! Ghidella non era meglio di romiti, ghidella era ingegnere raccomandato che firmava le peggiori auto al mondo per difetti di fabrica e bassa qualità, le y10 si aprivano in 2, k!
Grazie per i tuoi contenuti intelligenti e per la tua preparazione. Mi domando cosa potremmo fare per scardinare questo modo di "governare" il nostro paese è bloccare questo pericoloso avvitamento verso il fallimento sociale ed economico.
Sono d'accordo che prendere soldi pubblici e poi delocalizzare e una vergogna. Ma come hai detto tu se possono farlo, allora lo fanno, non è cattiveria, sono affari. Piuttosto siamo stati fessi noi a concederli dei soldi a quelle condizioni. In ogni caso se l'Italia non è un buon posto per investire e produrre, al contrario di germania, francia e spagna la colpa è solo nostra.
@@ggioviv6244 In realtà è abbastanza banale: perché gli Agnelli avevano (e hanno) una certa influenza sulla politica, perché in generale gli Stati non hanno piacere a veder fallire le loro più grandi e importanti aziende e quindi fanno quello che possono (e a volte anche di più) e perché la politica non è molto contenta di far rimanere senza lavoro migliaia di lavoratori che votano e la cui situazione in generale influenza l'opinione pubblica. Se poi questa sia alla fine dei conti una buona idea o no dipende dalle proprie idee economiche e sociali, ma in ogni caso è più che prevedibile che le aziende faranno ciò che più conviene loro, cioè farsi aiutare dalla collettività quando sono in difficoltà e scappare all'estero quando non conviene più rimanere nel Paese d'origine (come peraltro fanno anche i singoli individui, incidentalmente).
Per quanto molti si lamentino i governi Italiani sono rappresentativi del popolo italiano. Si credono sempre più furbi ma quando si fanno truffare in modo banale è sempre colpa di qualcun altro
Infatti. Era così semplice aggiungere una clausola che costringe le aziende che accettano soldi pubblici a restituire tutto prima di delocalizzare, che è ovvio che uno pensa che la politica è complice
Ho ascoltato tutto e sono indeciso se mettere like. Mi presento: sono nato a Torino nel 1980, quando la Fiat dava da mangiare a quasi tutti i miei compagni di scuola, quando loro andavano alla colonia per i dipendenti e io restavo in ferramenta da mio nonno a giocare col mastice che era come il pongo ma costava meno (diceva lui). Hai ragione su Marchionne e sugli Elkan (a proposito hai dimenticato di spalare merda su Lapo, non é che siete compagni di merenda?) ma l’avvocato no… lui ancora ha tenuto il più possibile la Fiat a Torino e nonostante ladrerie e inciuci ha permesso ancora a molte famiglie di Torino e non solo di tirare avanti. Tu sei giovane e non te lo ricordi ma io che purtroppo ho già fatto più strada di te nella vita te lo posso assicurare, fino al 94 non era poi così male la Fiat. Oggi purtroppo Torino é morta, sono finiti i soldi delle Olimpiadi e si vede. Io stesso sono migrato all’estero e mai tornerei indietro
Basterebbe che lo stato italiano invece di dargli soldi se li comprasse un po' alla volta come fa la francia. Così poi potrebbe andare ad imporre le sue condizioni in consiglio di amministrazione invece di pregarli.
@@ZachSawyer2077 in che modo lo stato dovrebbe tutelarmi acquisendo aziende che sul mercato in caso contrario non sopravvivrebbero? Spendendo centinaia di milioni o addirittura miliardi per non risolvere alcun problema sostanziale riferito all azienda specifica?
@@andreasaraceno4676 No, lo Stato dovrebbe tutelarti investendo i tuoi soldi in modo da migliorare il Paese. Ad esempio migliorando i servizi offerti al cittadino. Oppure, come in questo specifico caso, non limitandosi a "regalare" soldi ad una azienda che starebbe fallendo, ma decidere di investire nel salvarla strutturando un piano concreto su come farla tornare in attivo ed esigendo dai direttori dell'azienda che quegli investimenti vengano fatti in cambio del denaro ricevuto.
@@ZachSawyer2077 ti dico cosa succederebbe: lo stato compra l'azienda o parte di essa ad un prezzo esorbitante, prende provvedimenti improduttivi che producono debiti e di conseguenza l aumento della spesa pubblica e delle tasse per provare a salvare l azienda, nel frattempo i concorrenti ridono di non perchè riescono a fare lo stesso o anche meglio con meno soldi e in modo più efficiente, lo stato allora da la colpa a terzi che non centrano niente e continua a possedere altre aziende instaurando un economia pianificata a tutti gli effetti. Morale della favola: non esiste lo stato imprenditore e se esiste si chiama socialismo
Hai detto poco... non che sia una giustifica per queste ultime ma perlomeno c'era una ratio teorica. Qui CAZZO NO. SEMPRE STATI PRIVATI CHE SI INCULANO SOLDI PUBBLICI CON LA GIOIA IDIOTA DELLE MASSE. No comment. Ovazione per Gio
Ogni tanto da qualche anno, per lavoro vado negli stabilimenti FIAT a Torino, chiunque ci sia stato può confermare quello che dico: INEFFICIENZA PURA, li dentro trovate solo flotte di gente che cazzeggia dalla mattina alla sera, gruppi di capi reparto che si fanno le passeggiate per i capannoni e ogni tanto danno qualche istruzione agli operai (gli unici a fare qualcosa). Unica nota positiva è la mensa, davvero squisita e con poco ti fai un pasto davvero ma davvero ottimo e completo.
La mensa... infatti anche all'estero, l'unica cosa che noi Italiani sappiamo fare e' cucinare e servire in tavola. Punto. E poi ci piangiamo se le aziende delocalizzano. Ma fanno bene. Io farei uguale.
L Italia è in mano a tanti incompetenti, in primis il servizio pubblico che stanno soffocando e tartassando quelle poche aziende che funzionano,sono nate tante aziende "truffaldine" che vanno a gonfie vele .
Un articolo straordinario per chiarezza dei contenuti !!! Bisognerebbe stamparlo e distribuirlo ai 60 milioni di italiani che l’hanno preso in quel posto per oltre mezzo secolo INCENSANDO PERÒ SEMPRE QUELLA FAMIGLIA DI “PRENDITORI” senza neppur rendersi conto della tragedia in essere. Ora con Elkahn and co. e’ anche peggio ma noi poveracci (di testa) continuiamo a mostrarli ai convegni, nella F1 senza ritegno ! Ma quei marcioni dei sindacati LANDINI in testa dove sono ? Tutto ciò che ci sta capitando e ad ogni livello e’ indiscutibilmente A CARICO DI UN POPOLICCHIO che non merita niente !
Da questo video emergono tre cose: - John Elkann è molto magro - Feltri ha detto anche cose buone - dietro grandi progetti come la Fiat ci sono e ci sono stati quelli che di fatto producevano qualcosa (dagli ingegneri agli operai) e quelli che non hanno mai saputo fare niente se non ingozzarsi coi profitti del lavoro della gente di cui sopra e rovinare tutto. Da imprenditore a prenditore il passo è breve.
In questo video manca tutta la vicenda giudiziaria sull'eredità degli Agnelli, che mi pare molto pertinente con l'argomento e chissà col futuro di Stellantis.
Mi pare che la famiglia possegga il 14,4% mentre i francesi (famiglia peugeot + stato francese) hanno il 13,4% con l'opzione di arrivare a 14,7%, i restanti azionisti hanno pochi punti % ed il resto è presumibilmente flottante. Anche ipotizzando colpi di scena sul fronte eredità, ed immaginando per assurdo che l'intera famiglia cambi idea la situazione non cambia. Anche perché alla prima avvisaglia fossi lo stato francese recupererei un po' di azioni sul mercato.
Non voglio togliere niente agli altri ma questo video e quello (il più curato) che hai fatto sull'Ucraina sono dei pezzi di vera bravura. Complimenti davvero Giò! 💎
Ma ciao gio, come stai maschio? era da un po' che non vedevo una tua nuova uscita così fresca, come il pistacchio di Bronte 😂😂😂, apparte gli scherzi, ti prego quando puoi, potresti fare un piccolissimo video su navalny dato che in famiglia sei sempre apprezzato ma in questo momento mia madre è un po' offesa perché desiderava tanto sentirri parlare di lui!!! Buona giornata gio!
Bravo, ottima esposizione e sintesi, e, se posso aggiungere una amara nota conclusiva, come disse Gennarino Carunchio ( G.Giannini) nell'ultima scena del film: Travolti da un insolito destino nell'azzurro.mare di agosto....rivolgendosi a M. Melato (la S.ra ricca) mentre si allontanava in elicottero.: ."I RICCHI TI FOTTONO SEMPRE"! Amen
Che faciloneria, che semplicismo. gli aiuti gli han dati tutti, il problema è che gli altri son stati disposti anche alle ristrutturazioni, l Italia no. troppo impopolari. infatti si era da tempo iniziati a farlo per welfare, non per permettere al paeze di conquistar mercati esteri. Ler crescere.Vedi Alitalia. Quando si perdeva colpi si è sempre preferito che l azienda fallisse piuttosto che facesse tabula rasa delle inefficenze. Che loi la proprieta nn sia stata all altezza lo si è sempre saputo. La scelta di Elkan e la morte di Marchionne han dato il colpo di grazia. Ma è il paese tutto che non ha mai veramente avuto nel sangue l industria. Quello degli anni 50-60 è stato un fuoco fatuo come quello del 1880-1920. Conquistato un traguardetto ci si è subito seduti sopra
Il punto è che si cerca sempre di interpretare le azioni economiche di un'azienda come se fosse una persona con cui uno ha un rapporto di familiarità ma come sempre sappiamo non è così giustamente le aziende fanno i loro interessi dovrebbe essere lo Stato con le sue norme a far venire prima gli interessi dei cittadini e poi delle aziende qualsiasi imprenditore andrà sempre dove gli conviene E se lo stato non lo ferma tanto meglio Sposta tutto all'estero e qualcosina lo vende qui così non paga nemmeno le tasse
Ma anche se lo Stato obbligasse una azienda a fare solo gli interessi del popolo otterrebbe solamente la traslazione del problema in un futuro prossimo (tipico dell’Italia una bella mazzetta politica una tantum, quota 100 101 eccc…). Invece Una classe politica seria deve fare l’insieme dell’imprenditore (che non sono soldi regalati) insieme a quello del popolo (infrastrutture, burocrazia, tasse)
Video 100% condivisibile, tranne lo sfogo sull’idea della “classe povera che incentiva la ricca”. In questo specifico caso è stata una pessima idea. Ma questo perché sussidiare è sempre pessimo.
Stellantis nasce con il disegno di togliere un competitor (FCA) dal nostro mercato. Gli Agnelli sono imprenditori e investono dove ci sono opportunità maggiori di rendita. Oltre ad esercitare benissmo l'attività di lobbing in Parlamento.
Gli Agnelli sono tutto tranne che imprenditori. Hanno fatto "impresa con i soldi dello Stato. Le loro politiche aziendali in genere portano al fallimento, a loro non è successo solo perche il governo continuava a regalagli valanghe di soldi.
Sei molto bravo a spiegare le cose e hai anche ragione su molti punti, hai comunque scoperto l'acqua calda, è tutto cosa nota da sempre. Quello che non sopporto è la sensazione molto tangibile dello sport più praticato in Italia: l'invidia e il rosicamento verso i ricchi, i capaci, quelli che osano e ottengono risultati ecc ecc, senza mai avere parole di comprensione e dispiacere quando ogni anno un numero enorme di piccoli imprenditori si suicidano per problemi lavorativi... quelli non se li caga nessuno, si pensa solo ai lavoratori a stipendio che per qualche motivo che non conosco hanno il sacro diritto a ricevere lo stipendio anche se la loro azienda non sta più in piedi. E' tutto molto triste lo capisco ma il mondo è pieno di insidie... per tutti.
Io piuttosto titolerei: come un Paese si è fatto fregare. Agli italiani è sempre interessato e sempre interessera solo la vacanzetta in spoaggia ad Agosto. Agnelli ha semplicemente dato agli italiani quello che gli hanno chiesto.
Questo dimostra quanto un minimo di controllo dello stato nel dare una direzione economica sia necessario A me fanno ridere le persone che qui nei commenti cascano dal pero quando scoprono che le aziende capitaliste hanno come proprio scopo l’aumento del capitale e non la crescita sociale. Il gruppo Fiat per exor era solo uno dei tanti investimenti nel proprio portfolio, forse neanche quello più remunerativo Invece all’estero il governo francese ha quote in Stellantis e Groupe Renault, il governo tedesco ha quote in Volkswagen Group, e la cosa in comune di queste tre aziende è che tutte hanno come core business l’automobile Certo anche Volkswagen è controllata in maggioranza da una holding, la Porsche SE, ma tutti gli investimenti sono nel settore automotive
Lei non lo conoscevo ma, devo dire che è un personaggio quasi unico nel raccontare LA VERA VERITÀ di un paese di gentaglia che, è riuscita (tra tutte le porcate) a sopprimere il marchio più glorioso al mondo Alfa Romeo!
Sarà forse che la Francia offre un migliore ambiente per gli investimenti, meno burocrazia, tassazione, costi dell’energia più bassi, manodopera più preparata, ed è per quello che Stellantis produce li?
@@Delibng la Francia è azionista anche delle bocciofile. Ti ricordo che da noi abbiamo politicanti che non hanno gestito nulla in vita loro e che guardano solamente alle prossime elezioni. Il manuale Cencelli e Tangentopoli dovrebbero aver insegnato qualcosa, invece eccoci qui a sperare nell'intervento dello stato, come se fosse un'entità astratta e non governi che usano i soldi delle nostre tasse per creare debito.
Il costo dell'energia è un fattore importante, che penalizza l'Italia, soprattutto a partire dalla sciagurata scelta di chiudere il programma nucleare italiano post Chernobyl. I francesi hanno dalla loro energia elettrica abbondante, economica, sicura, programmabile ed anche a basse emissioni di CO2 e pulita (nucleare+secondo produttore europeo di energia idroelettrica per potenza installata, dopo la Norvegia) che favorisce notevolissimamente le loro industrie con costi per l'energia notevolmente inferiori ai nostri.
L'unico che ha detto la verita'......La penisola italica è stata grande SOLO quando a governare erano gli stranieri, Austro-Ungarici, Francesi, Borboni, spagnoli ecc. Gli italiani? Ottimi operai, pizzaioli, camerieri ecc, ma i dirigenti capaci provengono dal Tirolo in su.
Gli Elkan hanno deciso dopo Marchionne di svendere l'auto italiana - la Fiat era indietro al progetto elettrico - servivano grandi investimenti per mettersi in pari con le altre case
Da torinese mi ricordo bene delle cose che hai raccontato e sono pienamente d’accordo con la tua analisi. Continuiamo a elogiare periodi in cui era facile, anzi facilissimo far prosperare le aziende ma nessuno parla di tutte le vaccate che stiamo continuando a pagare come italiani. Ma tutti questi soldi usciti dalle nostre tasche non potrebbero ridarceli indietro visto che li hanno presi per realizzare progetti che non hanno mai preso vita?
Da Pugliese, Commerciante ne l turismo, Io non Condanno Marchionne, lui ha fatto il suo gioco, io condanno i Governi che glie lo hanno permesso, Io Penso che tutti sanno che cosa Ha signoficato la Fiat negli ultimi 30 anni, ossia, delocalizzazioni ecc. ma sarebbe Bastato farsi restituire, con gli interessi tutti i soldi dati ad aessa, dagli anni del 2° dopoguerra ad oggi, obbligandoli in qualche modo a restare in Italia, oppure statalizzare i loro brevetti e godere dei profitti degli stessi, dato che gli abbiamo pagati noi ecc. E' la nostra classe dirigente che non VOLUTO inporsi con l'azienda, Distinti saluti , Buona Serata
un grosso errore dello stato italiano secondo me è stato pur avendo messo un sacco di soldi, di non essere mai entrato nell'azionariato, mentre in francia nel gruppo PSA il governo francese era dentro a "vigilare"
per cortesia, fai concorrenza sleale, spendi fondi pubblici at cazzem e non risolvi nulla. cosa fai, limiti la libertà d'impresa imponendo ad un azienda di non delocalizzare? sai che è antidemocratico e porta danni economici quel modo di agire? siamo già statalisti e immersi con le mani in pasta fin troppo nell'economia nazionale. se vuoi che le aziende non delocalizzino, devi rendere conveniente il tuo mercato, non controllare l'azienda o importi su essa. bisogna ridurre la burocrazia, liberalizzando il mercato, per farlo devi ridurre il numero di leggi e semplificare quelle che mantieni in vigore. ridurre le tasse, per farlo devi ridurre il debito pubblico, il tutto riducendo la spesa pubblica, però riducendo la spesa corrente che è la più pesante. in più una volta risanato il bilancio bisogna investire in opere che rilanciano l'economia, facendola crescere e con tale crescita di conseguenza crescono anche i salari. in più bisogna basare la nostra economia sulle grandi imprese, facendo leggi che le favoriscono, perché non puoi pretendere di avere un economia in crescita se punti tutto sulle micro o piccole imprese che fatturano poco e sul territorio nazionale le PMI sono il 95% del totale in questo momento. ciò significa che le grandi imprese sono solo il 5%.
Sono 140 anni che li manteniamo con la scusa del lavoro, e continueremo a farlo ; anche con politici diversi il risultato non cambia. I magnaschei sono ricchi potenti e dove non furbi arrivano con i furbi......e qua ci si ammazza per w juve Milan Inter etc etc
Se guardi con attenzione i politici sono sempre gli stessi. Cambiano i nomi dei partiti oppure il "front man" della band, ma seduti su quelle sedie sono sempre gli stessi nomi. Ormai sono una lobby. Purtroppo, come dici tu, molti italiani sono troppo "occupati" con cose come il calcio per farci caso.
Ma la musica sembra che stia cambiando, un gruppetto di magistrati coraggiosi gli stafacendo le pulci per gravissimi reati finanziari. Hanno cercato di fermarli ma se ne sono fregati.
Da appassionato di motori, questo video è una pugnalata al cuore, cindivido tutto ma hai tralascisto una cosa per me importante e determinante: gli italiani non comprano fiat, la maggior parte la denigra o rimane attaccato a falsi miti di 30 anni fa sulla scarsa resistenza delle stesse ecc.. bisognerebbe, statistiche alla mano, valutare quante macchine "francesi" vendono in francia, così come quante "tedesche" vendute in germania, quante fiat vendute in italia??
Falsi miti? 30 anni fa? Scarsa resistenza? 30 anni fa tu non c'eri, y10 si aprivano in 2 mentre parcheggiavi, 600 prendevano fuoco anche parcheggiate, ecc ecc Dyana 6 era pou forte, tu sai niente e tue statistiche manco carta igienica si può fare 👋🤪
Il top è come hanno buggerato i dipendenti rifilandogli le azioni al posto dello stipendio. Quelli che hanno abboccato si ritrovano ora con delle azioni pagate 14,52 euro che non possono vendere per tre anni e che stanno precipitando verso lo zero
Ma le aziende fanno ciò che conviene loro economicamente dall'alba dei tempi. Non capisco tutta sta sorpresa a dire il vero. La gratitudine non è di casa nel capitalismo. Piuttosto chiediamoci perché pure multinazionali italiane, non investano in Italia. Se non ci sono le condizioni, perché un'azienda deve rischiare di andare in perdita? Per cosa poi
Ma lascia perdere sti comunisti, perché non vanno guardare come hanno funzionato bene negli anni le aziende controllate dallo stato e non si chiedano come mai non ce ne sono quasi più
Grazie una domanda sicuramente scomoda ed antipatica. Benché sia importante considerare come valore l'evoluzione tecnologica, se facciamo un rapporto tra numero di ore di lavoro necessarie per produrre un'auto in Italia e produrre la stessa in Germania od una delle altre nazioni elencate? Secondo me produrre in Italia, benché i salari siano più bassi, non conviene...
@@Nickoboss29 tu veramente pensi che se un oggetto viene prodotto in Italia o da altra parti gliene freghi nulla a chi compra? Purtroppo no... L'identità che ci rimane è sul settore alimentare. Non riusciamo a proteggerlo per via dell'incapacità di cui vive all'estero di valutare cosa c'è di buono in Italia. E loro copiano e chi vive lì si accontenta...
Oltre quello che hai detto, che fa parte dei "giorni di oggi", guardiamo con la lente d'ingrandimento cosa abbia voluto dire FIAT nel pasato in Italia: 1 acquisizione, la Autobianchi - smantellata e chiusa. 2 acquisizione: la Lancia, che da semi-statale mantiene tutt'oggi il recod mondiale di Rally vinti con la Delta HF.... oggi resta solo la Lancia Y (inguardabile); 3 acquisizione la Alfa Romeo, oggi unico marchio che prova ancora ad avere un minimo di decoro con vetture come la Giulia e i suv Stelvio e Tonale.... per il resto è da piangere al di là della Panda e dei vari tipi di 500 nuova.
Aspè ferma tutto!! Chiavare con la sabbia? ..... Chiavare con la sabbia?!?!?!?! Ho 40 anni non ci avevo mai pensato con la sabbia!! Grazie Grazie veramente hai un nuovo iscritto!
La questione Fiat è la classica storia della privatizzazione dei profitti e la pubblicizzazione delle perdite. Ipotizzando che la Fiat fosse un volano di sviluppo per capacità imprenditoriale, lo Stato ha ampiamente foraggiato i loro investimenti con finanziamenti agevolati e sostenuto la questione occupazionale con casse integrazioni frutto di una mediazione sui conflitti sindacali. Negli anni '70 la lotta sindacale ha reso la Fiat un'impresa i cui manager dirigevano prevalentemente i conflitti appoggiandosi allo Stato, con automobili sempre più scarse nella qualità, sia progettuale che manifatturiera (storica la versione per cui gli operai sabotassero la Fiat producendo... male). Un'impresa e il suo management dovrebbero concentrarsi sull'ottimizzazione delle risorse tecniche ed umane rispetto a progetti di business ben studiati. Il tanto odiato Marchionne è stato il manager che ha fatto il manager tornando a produrre auto di qualità maggiore in un momento in cui il baratro, e questo con sprezzo del giudizio del politicamente corretto a partire dal management stesso FIAT, spesso mandato a casa con lettere del tono, "domani non si presenti al lavoro, le mandiamo la scatola con tutte le sue cose". Vera gloria? Rottura con le speculazioni classiche della Fiat? Magari anche no, ma almeno gli sforzi sono stati concentrati sulla gestione efficace di un piano industriale. In pratica, avrei dato un euro più a Marchionne che a Romiti. L'Italia è la patria delle PMI, un modello che non ha le dimensioni di scala dei grandi nomi ma che può produrre efficienza, innovazione e rapporti di lavoro più umani ma vi assicuro che normalmente fare impresa è estremamente difficile; se le energie vanno nella direzione efficiente e non ai sotterfugi di vario tipo che risolvono i buchi di oggi non quelli di domani, tutti hanno da guadagnare
@@1970odessa Hai perfettamente ragione, nello specifico è una socializzazione delle perdite. Pubblicizzare indica "rendere noto", ed è un concetto differente tuttavia negli anni '70/'80 veniva utilizzato come nella mia espressione per designare un fenomeno diverso, cioè i business di successo andavano ai privati, quelli diciamo... "ni" (imprese decotte, sostegni occupazionali fuori controllo...), venivano gestiti da imprese Pubbliche (di diritto pubblico) ovvero a totale partecipazione dello Stato come ente pubblico (GEPI, IRI ), da cui la "pubblicizzazione delle perdite" (anche se per vero la cosa sarebbe dovuta essere valutata su un bilancio costi benefici... ma andiamo fuori tema). Detto questo resta che l'affermazione "socializzare" resta l'unica corretta nella storia trattata, ed in generale anche quella vecchia definizione basata sulla natura giuridica della proprietà dell'impresa, rientra nell'alveo del Sociale.
@@antoniodonnarumma1373 In tutti i paesi del primo mondo si vive meglio che in Italia, la colpa non è del sistema economico. Un minatore congolese di 15 anni può dare la colpa al sistema economico se vive male, un italiano medio che vota imbecilli e non paga le tasse no.
Frate tutto bello, ma in Italia non si può fare impresa. Bisogna cambiare modo di ragionare per stare al passo degli altri paesi europei. È impossibile pensare di creare qualcosa quando gli imprenditori vengono considerati il male dal popolo.
@@santinoituna via di mezzo no ? Se lo stato mettesse tutele ed allo stesso tempo favorisse la classe media e l’imprenditoria magari sai il tutto sacrificando i pensionati favorendo i giovani
Una questione importante da tenere a mente è che molti modelli pensati per rilanciare le fabbriche in Italia purtroppo hanno floppato, da Alfa a Maserati su tutti. La crisi finanziaria é stata risolta da Marchionne, ma non la crisi di competitività, motivo per cui dopo la fusione con Peugeot e Citroen, i modelli ex-fca hanno iniziato ad usare le piattaforme francesi, più sviluppate ed adatte all'elettrificazione. Questo inevitabilmente ha portato alla crisi della componentistica (magneti Marelli). La delocalizzazione di fiat ha a che fare con idee sbagliate, scelte sbagliate, avvenuta dagli anni 80 fino al 2000. Da Cesare Romiti in poi si é scelto di fare politica, senza pensare al prodotto. Una fisiolofia tragica. Un ulteriore errore incredibile fu cedere l'alfa alla fiat, creando un monopolio nel settore.
Da ex dipendente del gruppo, ciò che mi dà fastidio nella narrazione è che ci si è scordati rapidamente degli scempi della gestione Romiti e Cantarella, quando cioè la Fiat era in mano alle banche (Mediobanca su tutti). Vedere i figli di quell'era arrivare in ufficio e mettersi a leggere il giornale e poi raccontare il clima di terrore che ha instaurato Marchionne è fazioso. Lungi dal difenderlo, da finanziere si occupato solo di conti e zero di modelli, però sicuramente una certa narrazione che tende ad identificare lo scempio dell'industria Italiana con l'era Marchionne pecca di faziosità. L'automobile come centro del business era già partito con Romiti, e la delocalizzazione, appunto, con Cantarella. Senza contare che proprio sotto Cantarella è stato fatto il famoso accordo con GM che sarà disconosciuto da GM stessa qualche anno dopo. Certo i ricatti alla politica sono cominciati con Marchionne, ma va detto che è la politica in primis ad aver tradito l'Italia,: far costruire (ecco i 220 Miliardi) cattedrali le deserto (leggasi Termini Imerese), senza poi costruire infrastrutture, è più criminale ed insensibile verso i posti di lavoro che chiuderlo. Non ci scordiamo che a Cassino se passa l'autostrada e se c'è una fabbrica di auto è perché da quelle parti era il feudo di un certo gobbo, scampato a processi di mafia, peggio che Berlusconi a quelli sul Bunga Bunga. Ribadisco Marchionne porcate ne ha fatte, ma la storia dei 220 Miliardi è il solito qualunquismo Italiano, perché quei soldi si sono trasformati in stabilimenti non produttivi (non per colpa degli operai, ma della politica sì!), lontani dalle catene di approvvigionamento e comodi alla politica. D'altra parte nell'acquisizione di Alfa Romeo, fu smantellato il polo di Arese, e mantenuto Pomigliano. Lungi dal pensare male (io sono meridionale, quindi mi fa più piacere se si mantengono gli stabilimenti al sud), ma perché un industriale dovrebbe mantenere un sito produttivo lontano un migliaio di km dalle catene di fornitori principali, se non perché la politica gli dà i soldi per tenerli aperti? L''apertura degli stabilimenti in Serbia la Fiat l'ha fatta con i soldi dell'UE, non con quelli dell'Italia, già finiti (per la maggior parte a ripagare gli interessi sui prestiti di Mediobanca, di cui Romiti era l'uomo di fiducia)... Poi, piccola nota personale, in un paese che dà incentivi per inutili monopattini elettrici e banchi a rotelle, che spinge per i 30 all'ora nei centri abitati ed ad ogni stagione invernale si inventa blocchi del traffico e tasse di accesso ai centri cittadini... forse la crisi del settore interno delle automobili, non è colpa (solo) della delocalizzazione.
In un paese dove: -I politici sono tutti corrotti, si scazzottano per una poltrona e alla prima cosa che fanno la sbandierano manco avessero vinto una battaglia in guerra - Il popolo è completamente lobotomizzato e paralizzato da una propaganda di qualsiasi partito che porta anche a divisioni interne e a lotte intestine, dove si arriva anche a fare omicidi e stragi per una semplice partita di calcio - Gli imprenditori piccoli non vengono mai sostenuti abbastanza e anche fatti fallire per sostenere quelli più grandi che però vista l’imponente mole di tasse e burocrazia scappano cercando paesi dove investire porta realmente rendite a lungo periodo - La mafia e la corruzione continuano ad essere problemi mai risolti (e soprattutto mai voluti risolvere, forse per tornaconti personali con personaggi di alto rango?) e dove l’italiano medio è quello che pensa a farsi una buona macchina, a trombare come siffredi e a seguire la sua squadra del cuore manco fosse la nazionale (ad oggi mezza Italia non vorrebbe neanche più la nazionale) In un paese così, chi mai verrebbe a dare un’euro? Chi mai verrebbe a risollevarlo e a riportarlo in auge? Spoiler: Nessuno Ps: poi dicono “perché abbiamo perso la guerra” oppure “manco la fortuna, non il valore”: non manco il valore, manco proprio il paese
Questo filmato é la dimostrazione della vostra ignoranza nel senso che ignorate la materia . Prima di fare simili affermazioni sarebbe doverosa una approfondita ricerca sui motivi storico/politici che hanno portato allo stato attuale delle cose . Valletta fú una persona determinante per la Fiat ma poi la politica subentró all’azienda e ne fù la rovina con una persona come Gianni Agnelli che tentò in tutti i modi di salvare la propia azienda senza peró riuscirci . Bisogna saper leggere il passato per capire il presente e ipotizzare il futuro , é scritto nella storia e l’Italia é l’unico Paese al mondo nel conservare questa cultura . DaniSan52
da appassionato e da nazionalista mi spiace davvero, mi piange il cuore. Da imprenditore dico che fanno bene, e devono andare via tutte le imprese prima di essere soffocate da un paese di incapaci, governi ladri, e schiavi di usa e potenti vari. da imprenditore io per primo mi sto sganciando da questo paese, con le lacrime una mano sul cuore e una nella tasca, obbligato per non morire
La FIAT come tanti altri è stata sempre finanziata con cassa integrazione e soldi (non spicci) a fondo perduto dallo Stato vale a dire soldi degli italiani. Mi ricordo ancora gli anni sessanta per me Agnelli era un mito un miraggio nel deserto. Io costruttore di cose e manufatti sono nato nelle fabbriche, falegname, tornitore, fresatore, saldatore, muratore, verniciatore, cameriere e poi impiegato come ragioniere, fantasticavo che se avessi un bel progetto lo porterei a Gianni Agnelli la persona che più stimavo. Al mio paese appoggiato sulla piana del Vesuvio verso Pompei, oltre ala squadra del cuore che è il Napoli potevi sceglierne altre tre, la Juve il Milan o l'Inter, dei veri miti, potevamo solo sognare che non è poco. Nel settantadue per lavoro e con tanti sogni e speranze nel cassetto ci siamo dovuti trasferire al Nord altrimenti costretti a vivere di sussidiarietà e debiti. Il problema di fondo è che il capitalismo con il suo fare solo a scopo di lucro, fin dalla sua nascita in Inghilterra ha sempre generato problemi sociali "La Questione Sociale" mai risolta, lasciando poi l'annoso compito alla Stato, risoluzione che chiaramente diventa più affannosa e più costosa se non risolta prima o perlomeno mitigata prima che degenera (chiaramente sempre con i soldi degli italiani e di quelli che verranno). Il capitalismo si è sempre mascherato dietro al fatto che lui impegna a suo rischio il suo capitale, ma non mi pare che sia andata così alla Fiat come del resto a tante altre società industriali, fin dai primi del novecento anche la grande cantieristica navale, eccellenza italiana fu sempre sostenuta dalla Stato come anche tante PMI l'ossatura del miracolo Italiano che ancora ci caratterizza nel mondo questo si un vero Capitale Sociale all'italiana "fatto in Italia". Mi domando e mi chiedo ma allora così son buoni tutti, è troppo facile fare soldi se poi nei momenti di crisi si chiude, si licenzia o peggio si delocalizza cercando mercati a basso costo come fanno ora sistematicamente le multinazionali ora ancor più spregiudicatamente senza più che nessuno riesca a contrastarli. Basterebbe semplicemente che avessimo una coscienza consapevole come consumatori da poter scegliere i prodotti realizzati con criteri equi, ma non è così, anche il consumatore per motivi anche giustamente di portafoglio acquista e consuma quei prodotti a basso costo senza tener conto che forse dietro quei prezzi bassi si nascondono lucri anche sociali. Ritorna sempre il solito lucro (Lucrare - guadagnare) aggettivo tra l'altro che andrebbe rivisto dall'ordinamento giuridico come termine in quanto ormai è più sinonimo a sfruttamento ed è quello che sta avvenendo in oriente e in altre parti del mondo dove ormai noi vecchia Europa ridotti a semplici consumatori siamo spettatori passivi. Eppure ci fu un momento nel biennio rosso che il Senatore Agnelli in un articolo del corriere disse che la Fiat poteva essere gestita dagli operai in forma di Cooperativa tanto era avanti il sistema Cooperativistico a quei tempi, ma poi non si fece più nulla nel 1922 Luigi Luzzatti inaugura a Roma L'Università della Cooperazione, due anni dopo Giacomo Matteotti sarà ucciso come ben sappiamo e poi il fascismo in accordo con capitalisti si accaparra il movimento Cooperativo stesso per il consenso trasformandolo in corporazioni sulla scia del dodicesimo secolo (tornando indietro di 800 anni), cercando ma per fortuna non ci riuscirà di snaturarne i principi cardine che sono sette. Oggi mi chiedo se ciò si fosse avverato se la Fiat fosse diventata una grande Cooperativa il sistema Cooperativistico senza scopo di lucro in contrapposizione proprio al sistema Capitalistico sarebbe bel oltre l'8% del Pil di oggi, se poteva essere gestita una grande fabbrica come la Fiat allora era possibile farlo anche con altre grandi industrie che grande esempio sarebbe stato per il sistema Italia. La Cooperazione fragile nel controllo normativo giuridico di costituzione per una cooperativa, andrebbe rivisto, questo al fine di stanare o non farle neanche nascere le false cooperative, che badate bene non è il sistema fiscale/giuridico che da dei benefici economici (senza scopo di Lucro) delle cooperative ad essere fragile anzi, ma è sempre nell'uomo goloso di Lucro che lo inquina e lo falsifica gettando bitume sul sistema stesso difficile poi da ripulire. Sistema che andrebbe riformulato e reso più difficile da utilizzare e a disposizione solo di chi veramente ha a cuore un minimo la questione sociale e morale di una comunità o di un paese democratico, forse è ancora troppo utopistico da realizzare ma sicuramente qualcosa di simile sarebbe auspicabile nel futuro per il genere umano, lasciando sempre il sistema capitalistico di chi vuol farsi da se che è anche giusto, è insito nella specie umana, il modello cooperativo porterebbe l'umanità ad un gradino molto più in alto della umana socialità. E' troppo facile fare economia dove tante regole non vengono rispettate, falsificazione, sofisticazione, sfruttamento minorile, paghe da fame e persone ridotte senza futuro perchè se non hai un lavoro fisso e una giusta retribuzione al futuro non ci pensi proprio vivi la giornata (addà passà a nuttata) come diceva Eduardo De Filippo. Ma ormai siamo comandati dalle multinazionali, comandano loro superando anche gli stati sovrani, a noi ormai ci hanno rubato anche il nostro tempo libero con i cellulari, in tal modo ormai siamo solo forsennati consumatori di cose anche inutili, non abbiamo neanche più il tempo di pensare e ragionare un minimo e quindi di reagire di porsi delle domande e/o controbattere, tutto ciò si perde nell'oblio dell'ovvio e del dato per scontato. Ma i conti non tornano, nelle cooperative serie se una cosa si può fare ed ha la copertura finanziaria si fà, altrimenti si rimanda o si ridefinisce meglio, mentre lo stato (con i nostri soldi) fa economia rimandando al futuro che non c'è il debito. E' troppo facile fare politica in tal modo prima o poi qualcuno dovrà saldare il conto e oggi non siamo noi. L'unica economia che ha la capacità finanziaria intergenerazionale è per ora il sistema cooperativo forte nel mondo (da fonte wikipedia ci indica che:) (Quante sono le cooperative nel mondo? In tutto il mondo sono attive oltre 2,6 milioni di imprese cooperative che garantiscono più di 250 milioni di posti di lavoro mettendo insieme oltre 1 miliardo di soci, generando ricchezza per 3 miliardi di dollari annui). Un miliardo di soci su sette nel mondo non è trascurabile eppure grazie ai Probi Pionieri di Rochdale (vicino a Manchester) dove si fa risalire la cooperazione come la conosciamo oggi dal 1844, 28 soci che tutti operai, il viaggio e l'esempio dato è molto significativo, ci vorrebbero ancora una cinquantina di persone come quelle forse le sofferenze in giro per questo nostro piccolo mondo sarebbero alleviate di parecchio. Una frase mi è rimasta in mente da George Jacob Holyoake storiografo dei probi pionieri e amico di Giuseppe Garibaldi nel 1860 egli diceva " “È un’ottima cosa aiutare chi è in bisogno e consolare chi soffre, ma è una cosa molto più nobile prevenire che qualcuno abbia ad essere in bisogno e a soffrire. Questo farebbe la Cooperazione se fosse universalmente diffusa”.
Potresti spiegarmi per cosa sono stati utilizzati i 230 miliardi che lo stato ha versato agli agnelli? Mi fa strano che uno stato dia tutti questi soldi in cambio di nulla. Forse quei soldi sono stati usati per pagare la cassa integrazione dei lavoratori? O forse per avere quote nella società? Boh non mi è chiaro, detto così è davvero troppo populista. Comunque io non voglio difendere gli Agnelli però a me sembra che gli investimenti in Italia sono fermi da 30 anni a causa di una classe politica incapace quindi penso che sia anche normale che una azienda sia più serena ad investire in Francia che in Italia. Detto questo vorrei informarmi meglio prima di dare un opinione
Ragazzi se volete salvarvi in Italia dovete lottare lottare lottare noi siamo anziani e stanchi e molti molti di voi si addormentano dietro ai social ai telefonini e ai falsi miti. Ragazzi come te ne sono pochissimi se no non staremmo in queste condizioni bisogna dare un segnale forte che non siete stupidi e drogati da quello che cercano di darvi in pasto bisogna ripeto lottare. Un augurio ciao.
Tutto è iniziato il 24 gennaio del 2003 Nessuno è stato in grado di dirigere la Fiat Marchionne non ha salvato la Fiat ha salvato la Chrysler....su Elkann non spreco parole spero solo che la giustizia un giorno faccia il suo corso
Come hai detto si tratta di “un’azienda”, devono pensare al profitto, se hanno smesso di investire in Italia era a causa di un mercato ridotto all’osso dalle politiche per la “collettività” fatte per arraffare voti, Gianni avrebbe fatto lo stesso nelle medesime condizioni
Premetto che io ho guardato tutti i tuoi video ma non ho mai commentato, però qui si tocca un argomento che da immenso appassionato di auto Italiane mi tocca particolarmente e volevo dare la mia modesta opinione.
Per me quello che è diventato Fiat oggi è dovuto ad una singola decisione di Gianni Agnelli nel 1987, ovvero mantenere come AD Cesare Romiti invece di mettere al suo posto Vittorio Ghidella.
Ghidella infatti era promotore della corrente che manteneva Fiat nel settore esclusivamente automotive e industrie ad esso connesse, era l'ingegnere dietro 15 modelli del gruppo intero auto come Fiat Uno, Tipo e Croma, Lancia Thema, Alfa 164 e Autobianchi Y10, insomma la persona dietro i modelli che resero Fiat il primo marchio Europeo per produzione e quinto al mondo, inoltre Ghidella era dell'opinione che lo sviluppo e la ricerca erano chiave nel successo del gruppo, infatti i modelli Fiat a livello tecnologico erano fra i più avanzati della loro epoca proprio per i grandi investimenti proposti da Ghidella, abbiamo anche la sua fortissima spinta per lo sviluppo del poi famossisimo JTD, Diesel Common Rail, che Fiat decise (ormai a meta anni '90) di non voler spendere i 50 miliardi richiesti per la messa in produzione e invece di darlo alla Bosch (vi consiglio il documentario di AutoMoto.it a proposito).
Credeva fermamente che nonostante tutto i modelli dei vari marchi dovessero avere delle proprie identità per garantire loro mercati e quindi clientele diverse (cosa totalmente scomparsa con Romiti e Cantarella) e fu colui che spinse Lancia a restare nel mondo delle competizione raggiungendo livelli agonistici estremi, reggendo botta a colossi come Volkswagen (tramite Audi) e le francesi (Lancia rimane il marchio rally con il più alto numero di vittorie nonostante non gareggi da 30 anni).
Insomma per quella infausta decisione Fiat perse svariate miniere d'oro che le avrebbero garantito il posto come marchio Italiano e europeo di punta, ma come disse Ghidella stesso alla notizia che Romiti era stato scelto al posto suo "Non si diventa Ingegneri a 60 anni."
Sottoscrivo tutto parola per parola. Agnelli scelse la finanza invece dell'industrializzazione.
Bravo. Ovviamente il problema non fu solo la scelta folle di Romiti, certo è che quello fu un momento fondamentale circa 35 anni fa'. Il problema principale però è che moltissime attuali aziende italiane stanno facendo lo stesso adesso......
Sottoscrivo in pieno,
ma purtroppo la Tua analisi è solo parziale:
Dove la mettiamo la classe politica Italiana di quegli anni?
Senza una classe politica INNETTA, INCAPACE E CORROTTA, TUTTO QUESTO SAREBBE STATO POSSIBILE?
Perché in Francia, in Germania e in altri ciò NON È SUCCESSO?
In altre parole: in Francia e in Germania glielo hanno lasciato fare???
La precisa differenza tra un'azienda che ha come obiettivo fare soldi attraverso un prodotto valido, che incontri un pubblico, e una che ha come obiettivo unicamente... fare soldi. Il traguardo è lo stesso, come ci si arriva fa tutta la differenza.
Agnelli fu costretto a mandare via San Ghidella e prendere Romiti la forbice anche per il coltello alla gola puntato da Cuccia. É un racconto fitto di dettagli e colpi di scena, con sfaccettature persino geopolitiche (gheddafi anyone? 😅)
Da torinese DOC ogni volta che sento le parole Fiat, Stellantis o Elkann mi viene un tic nervoso
In Francia c'è renault pure,dividi per due,in italy si fanno più Stellantis
Forza granata
A me il vomito
Anche a me da Italiano DOP
@@michelecarelli5585no, quello mai.
Ho deciso di diventare un tuo patreon perché ogni volta che mi sento ottimista mi basta un tuo video per ritornare alla realtà. Grazie campione, sei un amico ❤
Complimenti...sono felice che ci siano giovani che ragionano con la propria testa, che approfondiscono, che non si lasciano fottere dai furbetti di facciata, che sanno leggere la storia e la vera realta, l'economia, la politica, la vita.
Bravo,bravo...
So che quando non ci saro piu ci sara ancora qualcuno che portera avanti la conoscenza per un mondo migliore..
Continua cosi..complimenti .
Ciao Gio. Posso dire che hai fatto un video ottimo? Detto questo, lascio a te ed a tutti voi un'ulteriore amara osservazione. Non in molti lo sanno, ma FIAT non produceva solo automobili e mezzi su gomma, ma era una delle più importanti aziende nel panorama della costruzione di treni. FIAT FERROVIARIA ha prodotto tantissimi treni di tipi diversi, oltre che motori ferroviari, è lei che ha sviluppato e costruito i Pendolini, una delle punte di diamante tecnologiche che il paese ha avuto da offrire. Nel 1999 questa sezione ferroviaria è stata venduta ad Alstom, e grazie al cielo hanno mantenuto tutto, se non sbaglio, a Savigliano. Trovo questo un'ulteriore prova della presenza di FIAT nel panorama industriale italiano che ora davvero non vi è più.
Ehi gio, faresti prima o poi un video sulla stampa italiana, chi detieni il controllo su quali giornali e canali ecc? Secondo me sarebbe interessante per rendere più consapevoli le persone
Sarebbe interessante eccome .
Ho fatto esami universitari interi sul giornalismo , la sua storia , le specificità in Italia rispetto all'estero , il rapporto con il potere . C'è veramente tanto ma TANTO marciume che la gente comune non immagina fino a quando non decide di approfondire l'argomento .
Mi aggrego anche io
@@kasumi2173mi potresti dare qualche riferimento bibliografico per approfondire? Vanno bene anche manuali universitari purché comprensibili. Grazie in anticipo per la risposta.
@@kasumi2173su quali testi hai studiato?
@@kasumi2173Per il cittadino medio è "complottismo". A dimostrazione del fatto che i giornali italiani hanno fatto un lavaggio di cervello coi controcazzi.
Lotta di classe...la parola magica che tutti i giornali hanno paura di pubblicare
Quale lotta ? La lotta è finita da un bel pezzo e qualcuno l ha già vinta e qualcuno altro già persa
Stanno facendo la stessa cosa con il gruppo ENEL...azienda arricchita negli anni dalle bollette degli italiani che ormai ha il solo interesse di fare profitti e non più garantire un servizio pubblico essenziale...il governo é cieco e non sembra preoccuparsi che una holding faccia ciò che vuole con gli impianti di distribuzione di energia elettrica italiani... Mi piacerebbe approfondissi l'argomento, é davvero intricato e grottesco 😊
Mattei e 2011 . I nasoni sonisti che controllano le banche gli stati uniti e l’europa ce la fecero a metterlo in quel posto all’italia ed iniziare il genocidio dei bianchi causato dal piano kalergi
Il governo non è cieco. E' corrotto ai massimi livelli.
Enel è in mano a qualche fondo basta ricostruire la catena di controllo
@@pierpaolomanzetti5103 a me non risulta sia in mano a un fondo... Ma sulla catena di controllo siamo d'accordo...penso siamo anche d'accordo che é intricato e grottesco alla luce di quanto successo ieri nella centrale
@@pierpaolomanzetti5103no è una truffa dovresti tornare a rifare le elementari, la tia precaria ignoranza è uno dei problemi gravi di questo paese e il motivo che Lapi E ce lo mette a quel posto, smetti di dire la tua grazie.
Il dolore, la tristezza e la sofferenza che questo video mi porta è disarmante. Io non mi capacito il motivo per il quale nessuno vuole gli interessi della nostra patria. Mi sento spoglio, svestito e rapinato di qualsiasi cosa il nostro paese ha di vanto. Oramai solo l' odio mi rimane.
Non sei il solo ❤️
Suvvia 👐🏻
@@gabrielevergaro3462 Gabriè, ti posso assicurare che solo odio e razzismo mi è rimasto.
@@GIUSEPPE2245 Donatella pensa positivo gli hanno tutti cremati tu hai il fisico per vestire quelle cose
@@GIUSEPPE2245 nn dare peso ragazzini che gonfiano i loro capricci attraverso i loro genitori. Andrea D' Aversa
Salute a tutti
Sei veramente bravo.....ad elencare tutte le malefatte.....io da Agricoltore....mi ero già accorto della questione che hai così brillantemente esposto.....dai trattori cingolati che la suddetta Fabbrica produceva....negli anni 60 , per esempio un trattore da 100 cv.
Pesava poniamo 70 quintali...negli anni 80...pesava di meno....e poi via via sempre meno.....ma poi arriva il momento della verità....quando vai ad arare.... non è il trattore che tira .....ma è l' aratro che ti tira giù nel solco......
Ciao da un ingegnere meccanico specializzato in automobili emigrato in Spagna. É surreale che si parli di tutto questo solo adesso. Vi state rendendo conto di aver subito un furto con piú di vent'anni di ritardo. Confesso un po' di sottile soddisfazione: quando gridavo alla desertificazione un decennio fa, la maggioranza difendeva Marchionne e mi tacciava di disfattismo. Adesso godetevi il deserto.
Non ti preoccupare che appena finiscono i sussidi spagnoli se ne andranno anche da lì
Vent'anni? Forse anche trenta...
Ma cosa farnetichi?
cioè la colpa di tutto sarebbe di Marchionne perché ha rianimato un'industria già clinicamente morta?
@@mgranzo dai dai, che Marchionne ha la sua fetta di colpa in tutto questo
Da torinese ed appassionato di automobili fin da quando ho memoria, ti faccio un applauso. Veramente. Hai centrato il punto. Passare davanti all'ex Maserati, Mirafiori e vedere poca o nessuna attività è deprimente. Soprattutto considerando ciò che questa città e questo paese gli hanno dato. Esattamente come i Savoia hanno fatto le sanguisughe e continueranno a farlo, e se provi a criticarli ti guardano come se fossi pazzo. Il know how e la storia dei marchi automobilistici di loro proprietà sarebbero stati un ottimo punto di forza e non ci hanno fatto nulla. I marchi che abbiamo a livello di storia e successo sono rinomati e conosciuti in tutto il mondo eppure prima li hanno privati di ogni possibilità di successo costruendo auto al di sotto della concorrenza e poi se ne sono liberati o li hanno trascurati.
Ogni volta che si parla di FIAT o degli Agnelli/Elkann mi viene il sangue amaro.
Daccordo con tutto, a parte per i savoia. C è ancora qualcuno che difende ste merde?
Ma io la vedrei sotto un altro punto di vista. Sono imprenditori fanno i loro interessi, sta alla classe politica trovare un accordo per fare anche gli interessi della popolazione oltre a quelli degli imprenditori
@@leonardopipitone01 Gli imprenditori veri fanno gli interessi delle loro aziende, non le spremono per soldi. FIAT ha fatto fortuna solo grazie allo stato italiano che le ha regalato tutto, altrimenti da mo' che sarebbe fallita. Lo so fare anche io "l'imprenditore" così.
@@leonardopipitone01 ma proprio no. Da imprenditore hai una responsabilità sociale: devi fare di tutto affinché il tessuto economico che ti ha dato così tanto venga ricompensato. Devi fare sì che la produzione rimanga costante e che i dipendenti siano ben trattati e pagati, che è esattamente quello che gli Agnelli/Elkann non stanno facendo ma piuttosto abbandonano la barca appena le prospettive di crescita per loro diventano più rosee altrove. Quindi delocalizzano, chiudono stabilimenti, aumentano gli orari di lavoro per estrarre quanto più possibile da chi è rimasto calpestando anche i diritti sindacali.
Se i loro interessi sono opposti a quelli del paese che almeno abbiano la decenza di non chiedere soldi.
@@leonardopipitone01 ma sai, poco distante c'è l'esempio della Ferrero, che se la mangia la Fiat ma non ha mai dimenticato il territorio.. quindi boh
Ciao Gio' non lho sncora ascoltato tutto.....ma gli Agnelli/Elkann hanno sempre avuto dall'Italia piu di quanto abbiano mai dato! ....continuo l ascolto...
Personaggi inutili, anzi dannosi
hanno sempre potuto rubare con l'appoggio dei sindacati
Si anche però anno contribuito i lavoratori sabotando le linee malati immaginari e parecchi nulla facenti . Germania Francia questo non succedono ci vuole anche un po’ di serietà
Oggi è lunedì, sono a lavoro, vedo questo tuo vecchio video, decido di guardarlo.
Ora è lunedì, sono a lavoro, ed ho bisogno di 5 anni di psicoterapia in più per depressione.
Scherzi a parte, gran bel video. Grazie per quello che fai ❤
Ho lavorato presso uno stabilimento quando era ancora FCA dove si producevano cambi , è ancora attiva ma già negli anni in cui ci lavoravo c'erano continue CIG .
Lo stabilimento era anche un fiore all'occhiello aveva una produttività molto alta e il prodotto abbastanza di qualità tanto che veniva anche mandato ad altri marchi .
Ma l'aria che si respirava dentro era terribile quando venivano manager europei o altri capi importanti si respirava veramente una brutta aria , pretese assurde e continui insulti ai capi ute .
Io personalmente come altri colleghi siamo stati trattati malissimo, dopo due anni di proroghe straordinario a ripetizione facevo tra le 130/140 ore al mese in catena di montaggio e in conduzione di impianto , volevano trasferirci con un mese di contratto , mi rifiutai e venni assunto indeterminato ma ci fecero una pressione psicologica terribile.
Le prospettive erano incerte in quel periodo ci fu anche quella storia imbarazzante in cui si cercava un altro gruppo con cui fondersi e non si trovava perché si rfiutavano tutti, vedi il caso con Renault/Nissan .
Ma devo dire che anche il livello dei sindacati era pietoso, Per dare l'idea ero seduto in mensa con una dei rappresentanti del sindacato più grande che c'era (non faccio nomi per privacy) mi disse :
" Beh se parte la produzione della 500 elettrica a Mirafiori è buono per noi"
Io l'ho guardata e le ho detto :" guarda che qui facciamo cambi per auto a combustione mica per elettriche che tra l'atro non hanno il 'cambio' a noi non ci cambia nulla anzi è peggio" 😅
Mai stato cosi contento di essermi licenziato.
P.s. ho lavorato per 4 multinazionali FCA nettamente la peggiore .
Grazie e' vero😢
robe da matti
Pensavo che Berlusconi fosse il peggiore degli italiani ma vedo che era in cattiva compagnia. Bè chi fosse Agnelli lo si sapeva da sempre ma non che fosse proprio così rivoltante. Che schifo
Gli italiani da sempre pagano le auto Fiat ma poi non le comprano
Io le compravo ma iniziata la delocalizzazione non più.
Io ero intenzionato a comprare una Fiat, poi è uscita sul mercato la Multipla e sono rimasto affezionato alle tedesche.
Che auto interessanti fa FCA oltre alle Maserati e qualche Alfa disperata?
Non è colpa degli italiani. Con tutti i soldi che gli sono stati dati, dovevano fare macchine all'altezza della concorrenza. Il cliente non ti fa la carità: compra quello che può permettersi e tende a comprare ciò che gli da di più allo stesso prezzo, pur essendo disposto a pagare un pò di più se crede che ciò che compra è fatto meglio rispetto ad un prodotto concorrente nella stessa fascia di prezzo.
Una volta la FIAT era l'azienda leader europea perchè le auto che faceva erano buone auto. Ora non più e la gente giustamente compra le auto della concorrenza.
@@federicotalamo4250 la nuova linea Alfa Romeo è tanta roba
Uno dei nodi fondamentali dell'industria italiana e della sua economia in generale è stata la scelta fra il modello Fiat e quello Olivetti, lo scontro culturale fra queste due aziende e famiglie è qualcosa che ha segnato profondamente la direzione che ancora oggi stiamo seguendo come paese, il nostro asservimento a politiche e scelte economiche e commerciali deleterie per tutti tranne chi le compie e la nostra perdita di indipendenza su ogni catena di produzione.
Solo che di Olivetti ormai rimane solo un ricordo, Fiat cresce
@@leonardopipitone01 esattamente, ma questo non è altro che il risultato di una precisa scelta politica di appoggiare il modello della Fiat a scapito di quello Olivetti, che non ha mai ricevuto il supporto che meritava ed è stata affossata appena ha avuto le sue difficoltà. Su questa vicenda c'è il podcast del professor Paolo Colombo "Olivetti, l'occasione perduta"
Ma quale modello fiat e Olivetti? Olivetti non esiste e Fiat é cosi diversa da Allora che pensarle come un unicum é ridicolo. Non esistono questi modelli se non nelle favole di chi sogna gli anni 80
@@Sashagatti96 eppure entrambe le aziende seguono una direzione ben precisa, Olivetti dà al territorio e ne riceve, promuovendo la cultura, la qualità della vita ed il benessere, e mettendo al primo posto i talenti che grazie a queste attrattive poteva scegliere, dando valore ai propri operai, mentre Fiat si comporta, almeno da un certo punto in poi e continua anche oggi, come la classica azienda che cerca solo di massimizzare i profitti, andando a scapito della qualità del prodotto e concedendo benefici agli operai solo sotto pesanti scioperi e movimenti sindacali. E' uno scontro molto ideologico, più che altro.
@@samuelmade5776capisco che l'azienda sociale(ista) possa stuzzicare certe fantasie di sinistra ma non esiste, ripeto, un modello Olivetti. Consiglio uno studio più approfondito per capire che pur avendoci lavorato grandi ingegneri non fu il miracolo di innovazione di cui tutti parlano proprio per colpa della dirigenza. Per esempio il reparto che "inventò" il computer stava venendo chiuso e i fondi erano già stati tagliati. Possiamo dire che in Italia l'innovazione si fece NONOSTANTENTE il sistema dirigenziale e non per causa di esso. Mi faccia 3 esempi di grandi aziende o gruppi che seguano questo "modello Olivetti" così da aiutarmi a capire cosa intende
Brraaavooo GioPizzi e grazie per queste informazioni ai giovani!! Noi vecchietti purtroppo abbiamo seguito in diretta questa rapina (durata non 30 ma da quanto posso ricordare più di 50 anni) e... con la famiglia "Agnelli predatori" sempre osannata sulla nostra stampa
Ti prego Gio torna a parlare della Leonardo che così non mi deprimo
leonardo da vinci?
troppo forte la Leonardo!! fabbricare armi usate per uccidere bambini non bianchi in progetti imperialisti sembra fichissimo!!! #orgoglioitaliano
@@DeeOhKhan Si riferisce alla Leonardo spa, è un azienda italiana leader europea che produce elicotteri, aerei, armi e attrezzature aerospaziali, caccia! Rimasta sempre colosso italiano che fabbrica in italia
La depressione ti viene quando vedi le offerte che ti fanno e i modi di entrarci…non solo rispetto all’estero, ma anche in Italia
Bel contributo. Sarebbe interessante un viedo riguardante la storia di come Agnelli è diventanto "padrone" della Fiat senza esserne il fondatore né avendola acquistata
In tal caso ti consiglio di leggere i libri di Gigi Moncalvo che svela tutto ciò che hanno parassitato gli Agnelli
Bel video ma meriterebbe una parte 2. Stellantis è talmente poco italiana che persino le consulenze sono gestite dalle filiali francesi delle note big. La lotta di classe è morta con la rivolta dei 40000 nel 1980. Mediobanca ha avuto come sempre un ruolo chiave nel dirottare verso il baratro il settore. La politica é stata quantomeno idiota, ma non solo con loro (D’Alema con la Telecom? L’asta sul 3G?). Insomma è una saga italiana più che una storia, secondo il più deprimente dei canoni. Estremamente amara, ma di quelle che proprio non c’è niente da fare, solo sangue acido.
Sarebbe effettivamente interessante avere un seguito
Ma di che parli?
Non siamo soli in questo, anche la Gran Bretagna ha perso completamente il proprio settore automobilistico.
@@DioBrando-qr6ye non è vero.
@@francescotr7680 british leyland( rover , austin) morta dopo la thatcher e lo scorporo anni 90' di BMW. Jaguar dissaguata e vendite ferme e Land Rover che sopravvive (male) con prodotti oltre i 100K, entrambe finanziate dagli indiani. Per i produttori esteri in loco gli stabilimenti di auto economiche di honda e toyota e nissan in sono in difficoltà dopo la brexit
ottimo servizio Giovanni. Vorrei anche ricordare che mentre tutti i governi (tutti...) hanno dato la valanga di miliardi di aiuti la famiglia Agnelli nascondeva decine di miliardi in paradisi fiscali, come e' finalmente emerso grazie a giornalisti come Moncalvo e grazie alla magistratura.
il concetto sulla fine della lotta di classe è qualcosa di incredibile... capace di far rabbrividire qualsiasi idealista .... VIDEO interessantissimo e canale assolutamente TOP!
Gli Agnelli non sono imprenditori ma dei prenditori
Quindi prendono tori?
@@SuperMarioTomma95 no agnelli
@@RemarkableMCOMG
@@SuperMarioTomma95 prodotto OGM
@@RemarkableMC 😱
Ci sono un paio di appunti, secondo me. La FIAT, industria automobilistica, é stata declinata da Romiti tagliando Ghidella, manager dell'automotive. Agnelli capí subito che i player europei erano troppi per cui cercó di liberarsi dell'auto piazzandola a GM. La successione della dinastia sconquassó la famiglia, in fondo. La fine dell'automotive e l'immensa capitalizzazione finanziaria prodotta da Marchionne ha cambiato pelle al gruppo che é, oggi, solo finanziario. In pratica hanno venduto tutto ció che aveva bisogno di forza lavoro, di strategie industriali vere. La Fiat automotive é stata uccisa con premeditazione.
K! Ghidella non era meglio di romiti, ghidella era ingegnere raccomandato che firmava le peggiori auto al mondo per difetti di fabrica e bassa qualità, le y10 si aprivano in 2, k!
Dico solo questo: ogni volta che vedo John Elkann mi si attorcigliano le viscere...
Sono morti gli eredi sbagliati....Ma prima o poi...tutti li si arriva
Edoardo
I lupetti degli Agnelli
@@marinellasalvan519mah , non saprei sai. I dubbi sono tanti.
Ma sicuramente meglio di sto Elkann
Anche Lapo
Una vergogna per tutti noi.
Grazie per i tuoi contenuti intelligenti e per la tua preparazione.
Mi domando cosa potremmo fare per scardinare questo modo di "governare" il nostro paese è bloccare questo pericoloso avvitamento verso il fallimento sociale ed economico.
Sono d'accordo che prendere soldi pubblici e poi delocalizzare e una vergogna. Ma come hai detto tu se possono farlo, allora lo fanno, non è cattiveria, sono affari. Piuttosto siamo stati fessi noi a concederli dei soldi a quelle condizioni. In ogni caso se l'Italia non è un buon posto per investire e produrre, al contrario di germania, francia e spagna la colpa è solo nostra.
Eh infatti, anche io penso questo. Ma vorrei capire perchè l'Italia ha dato tutti sti soldi agli Agnelli prima di trarre conclusioni
@@ggioviv6244 In realtà è abbastanza banale: perché gli Agnelli avevano (e hanno) una certa influenza sulla politica, perché in generale gli Stati non hanno piacere a veder fallire le loro più grandi e importanti aziende e quindi fanno quello che possono (e a volte anche di più) e perché la politica non è molto contenta di far rimanere senza lavoro migliaia di lavoratori che votano e la cui situazione in generale influenza l'opinione pubblica. Se poi questa sia alla fine dei conti una buona idea o no dipende dalle proprie idee economiche e sociali, ma in ogni caso è più che prevedibile che le aziende faranno ciò che più conviene loro, cioè farsi aiutare dalla collettività quando sono in difficoltà e scappare all'estero quando non conviene più rimanere nel Paese d'origine (come peraltro fanno anche i singoli individui, incidentalmente).
@@barondemonio95 capito, grazie
Per quanto molti si lamentino i governi Italiani sono rappresentativi del popolo italiano.
Si credono sempre più furbi ma quando si fanno truffare in modo banale è sempre colpa di qualcun altro
Infatti. Era così semplice aggiungere una clausola che costringe le aziende che accettano soldi pubblici a restituire tutto prima di delocalizzare, che è ovvio che uno pensa che la politica è complice
Giornalista è chi giornalista fa. Bravo Gio
14:18 Pistacchio di Bronte check 🔝
Fammi sistermare il contatore del numero di puntate consecutive senza menzione del Pistacchio di Bronte: 0
Grazie, vorrei tanto che leggessero e ci ragionasse qualcuno di importante ed onesto al governo.
Ho ascoltato tutto e sono indeciso se mettere like.
Mi presento: sono nato a Torino nel 1980, quando la Fiat dava da mangiare a quasi tutti i miei compagni di scuola, quando loro andavano alla colonia per i dipendenti e io restavo in ferramenta da mio nonno a giocare col mastice che era come il pongo ma costava meno (diceva lui).
Hai ragione su Marchionne e sugli Elkan (a proposito hai dimenticato di spalare merda su Lapo, non é che siete compagni di merenda?) ma l’avvocato no… lui ancora ha tenuto il più possibile la Fiat a Torino e nonostante ladrerie e inciuci ha permesso ancora a molte famiglie di Torino e non solo di tirare avanti. Tu sei giovane e non te lo ricordi ma io che purtroppo ho già fatto più strada di te nella vita te lo posso assicurare, fino al 94 non era poi così male la Fiat. Oggi purtroppo Torino é morta, sono finiti i soldi delle Olimpiadi e si vede. Io stesso sono migrato all’estero e mai tornerei indietro
Basterebbe che lo stato italiano invece di dargli soldi se li comprasse un po' alla volta come fa la francia. Così poi potrebbe andare ad imporre le sue condizioni in consiglio di amministrazione invece di pregarli.
Massì dai tanto si sa che lo stato non fa danni quando entra nelle imprese private, vedi alitalia......
@@andreasaraceno4676 Purtroppo si presupponeva uno Stato che agisse a vantaggio e tutela dei propri cittadini, cosa che ovviamente non accade da noi.
@@ZachSawyer2077 in che modo lo stato dovrebbe tutelarmi acquisendo aziende che sul mercato in caso contrario non sopravvivrebbero? Spendendo centinaia di milioni o addirittura miliardi per non risolvere alcun problema sostanziale riferito all azienda specifica?
@@andreasaraceno4676 No, lo Stato dovrebbe tutelarti investendo i tuoi soldi in modo da migliorare il Paese. Ad esempio migliorando i servizi offerti al cittadino. Oppure, come in questo specifico caso, non limitandosi a "regalare" soldi ad una azienda che starebbe fallendo, ma decidere di investire nel salvarla strutturando un piano concreto su come farla tornare in attivo ed esigendo dai direttori dell'azienda che quegli investimenti vengano fatti in cambio del denaro ricevuto.
@@ZachSawyer2077 ti dico cosa succederebbe: lo stato compra l'azienda o parte di essa ad un prezzo esorbitante, prende provvedimenti improduttivi che producono debiti e di conseguenza l aumento della spesa pubblica e delle tasse per provare a salvare l azienda, nel frattempo i concorrenti ridono di non perchè riescono a fare lo stesso o anche meglio con meno soldi e in modo più efficiente, lo stato allora da la colpa a terzi che non centrano niente e continua a possedere altre aziende instaurando un economia pianificata a tutti gli effetti.
Morale della favola: non esiste lo stato imprenditore e se esiste si chiama socialismo
esattamente ciò che é successo con Telecom e che sta succedendo con Enel ora, con la differenza che queste erano parastatali
Hai detto poco... non che sia una giustifica per queste ultime ma perlomeno c'era una ratio teorica. Qui CAZZO NO. SEMPRE STATI PRIVATI CHE SI INCULANO SOLDI PUBBLICI CON LA GIOIA IDIOTA DELLE MASSE. No comment. Ovazione per Gio
Alitalia? Ilva?
Vabbè tutti tumori nei quali tutti si rubava. Se magari li gestivano meglio invece di venderli
Cosa sta succedendo con Enel ?
Ogni tanto da qualche anno, per lavoro vado negli stabilimenti FIAT a Torino, chiunque ci sia stato può confermare quello che dico: INEFFICIENZA PURA, li dentro trovate solo flotte di gente che cazzeggia dalla mattina alla sera, gruppi di capi reparto che si fanno le passeggiate per i capannoni e ogni tanto danno qualche istruzione agli operai (gli unici a fare qualcosa). Unica nota positiva è la mensa, davvero squisita e con poco ti fai un pasto davvero ma davvero ottimo e completo.
La mensa... infatti anche all'estero, l'unica cosa che noi Italiani sappiamo fare e' cucinare e servire in tavola. Punto. E poi ci piangiamo se le aziende delocalizzano. Ma fanno bene. Io farei uguale.
No inefficienza è approfittanza pura
L Italia è in mano a tanti incompetenti, in primis il servizio pubblico che stanno soffocando e tartassando quelle poche aziende che funzionano,sono nate tante aziende "truffaldine" che vanno a gonfie vele .
essendo un dipendente stellantis , posso dire non sai quanto hai ragione
@@lucianoungaro3582 crocifisso in sala mensa!
Un articolo straordinario per chiarezza dei contenuti !!! Bisognerebbe stamparlo e distribuirlo ai 60 milioni di italiani che l’hanno preso in quel posto per oltre mezzo secolo INCENSANDO PERÒ SEMPRE QUELLA FAMIGLIA DI “PRENDITORI” senza neppur rendersi conto della tragedia in essere. Ora con Elkahn and co. e’ anche peggio ma noi poveracci (di testa) continuiamo a mostrarli ai convegni, nella F1 senza ritegno ! Ma quei marcioni dei sindacati LANDINI in testa dove sono ? Tutto ciò che ci sta capitando e ad ogni livello e’ indiscutibilmente A CARICO DI UN POPOLICCHIO che non merita niente !
Da questo video emergono tre cose:
- John Elkann è molto magro
- Feltri ha detto anche cose buone
- dietro grandi progetti come la Fiat ci sono e ci sono stati quelli che di fatto producevano qualcosa (dagli ingegneri agli operai) e quelli che non hanno mai saputo fare niente se non ingozzarsi coi profitti del lavoro della gente di cui sopra e rovinare tutto. Da imprenditore a prenditore il passo è breve.
In questo video manca tutta la vicenda giudiziaria sull'eredità degli Agnelli, che mi pare molto pertinente con l'argomento e chissà col futuro di Stellantis.
Mi pare che la famiglia possegga il 14,4% mentre i francesi (famiglia peugeot + stato francese) hanno il 13,4% con l'opzione di arrivare a 14,7%, i restanti azionisti hanno pochi punti % ed il resto è presumibilmente flottante. Anche ipotizzando colpi di scena sul fronte eredità, ed immaginando per assurdo che l'intera famiglia cambi idea la situazione non cambia. Anche perché alla prima avvisaglia fossi lo stato francese recupererei un po' di azioni sul mercato.
Non voglio togliere niente agli altri ma questo video e quello (il più curato) che hai fatto sull'Ucraina sono dei pezzi di vera bravura. Complimenti davvero Giò! 💎
Complimenti, un'analisi perfetta di un paese addormentato
Ma ciao gio, come stai maschio? era da un po' che non vedevo una tua nuova uscita così fresca, come il pistacchio di Bronte 😂😂😂, apparte gli scherzi, ti prego quando puoi, potresti fare un piccolissimo video su navalny dato che in famiglia sei sempre apprezzato ma in questo momento mia madre è un po' offesa perché desiderava tanto sentirri parlare di lui!!! Buona giornata gio!
Bravo, ottima esposizione e sintesi, e, se posso aggiungere una amara nota conclusiva, come disse Gennarino Carunchio ( G.Giannini) nell'ultima scena del film: Travolti da un insolito destino nell'azzurro.mare di agosto....rivolgendosi a M. Melato (la S.ra ricca) mentre si allontanava in elicottero.: ."I RICCHI TI FOTTONO SEMPRE"!
Amen
Che faciloneria, che semplicismo. gli aiuti gli han dati tutti, il problema è che gli altri son stati disposti anche alle ristrutturazioni, l Italia no. troppo impopolari. infatti si era da tempo iniziati a farlo per welfare, non per permettere al paeze di conquistar mercati esteri. Ler crescere.Vedi Alitalia. Quando si perdeva colpi si è sempre preferito che l azienda fallisse piuttosto che facesse tabula rasa delle inefficenze. Che loi la proprieta nn sia stata all altezza lo si è sempre saputo. La scelta di Elkan e la morte di Marchionne han dato il colpo di grazia. Ma è il paese tutto che non ha mai veramente avuto nel sangue l industria. Quello degli anni 50-60 è stato un fuoco fatuo come quello del 1880-1920. Conquistato un traguardetto ci si è subito seduti sopra
Già
Parla per te, tu non sei in grado di fare artigiano, italiani veri sono grandi meccanici, è la politica che opprime, studia meglio.
Il punto è che si cerca sempre di interpretare le azioni economiche di un'azienda come se fosse una persona con cui uno ha un rapporto di familiarità ma come sempre sappiamo non è così giustamente le aziende fanno i loro interessi dovrebbe essere lo Stato con le sue norme a far venire prima gli interessi dei cittadini e poi delle aziende qualsiasi imprenditore andrà sempre dove gli conviene E se lo stato non lo ferma tanto meglio Sposta tutto all'estero e qualcosina lo vende qui così non paga nemmeno le tasse
Ma anche se lo Stato obbligasse una azienda a fare solo gli interessi del popolo otterrebbe solamente la traslazione del problema in un futuro prossimo (tipico dell’Italia una bella mazzetta politica una tantum, quota 100 101 eccc…). Invece Una classe politica seria deve fare l’insieme dell’imprenditore (che non sono soldi regalati) insieme a quello del popolo (infrastrutture, burocrazia, tasse)
@@leonardopipitone01da noi i vecchi hanno votato no al nucleare perchè CERNOBIL XDD
parole che andranno perse come lacrime nella pioggia.... purtroppo
Video 100% condivisibile, tranne lo sfogo sull’idea della “classe povera che incentiva la ricca”. In questo specifico caso è stata una pessima idea. Ma questo perché sussidiare è sempre pessimo.
Gli Agnelli, ramo avvocato di Torino, non sono mai stati nobili. Han sposato nobili semmai.. per il resto tutto tristemente condivisibile!
Stellantis nasce con il disegno di togliere un competitor (FCA) dal nostro mercato. Gli Agnelli sono imprenditori e investono dove ci sono opportunità maggiori di rendita. Oltre ad esercitare benissmo l'attività di lobbing in Parlamento.
Gli Agnelli sono tutto tranne che imprenditori. Hanno fatto "impresa con i soldi dello Stato. Le loro politiche aziendali in genere portano al fallimento, a loro non è successo solo perche il governo continuava a regalagli valanghe di soldi.
Adoro come spieghi, c'è serietà ma anche Umorismo così che chi guarda non si stanca mai. 💪😎👍💯
Sei molto bravo a spiegare le cose e hai anche ragione su molti punti, hai comunque scoperto l'acqua calda, è tutto cosa nota da sempre. Quello che non sopporto è la sensazione molto tangibile dello sport più praticato in Italia: l'invidia e il rosicamento verso i ricchi, i capaci, quelli che osano e ottengono risultati ecc ecc, senza mai avere parole di comprensione e dispiacere quando ogni anno un numero enorme di piccoli imprenditori si suicidano per problemi lavorativi... quelli non se li caga nessuno, si pensa solo ai lavoratori a stipendio che per qualche motivo che non conosco hanno il sacro diritto a ricevere lo stipendio anche se la loro azienda non sta più in piedi. E' tutto molto triste lo capisco ma il mondo è pieno di insidie... per tutti.
Io piuttosto titolerei: come un Paese si è fatto fregare. Agli italiani è sempre interessato e sempre interessera solo la vacanzetta in spoaggia ad Agosto. Agnelli ha semplicemente dato agli italiani quello che gli hanno chiesto.
Questo dimostra quanto un minimo di controllo dello stato nel dare una direzione economica sia necessario
A me fanno ridere le persone che qui nei commenti cascano dal pero quando scoprono che le aziende capitaliste hanno come proprio scopo l’aumento del capitale e non la crescita sociale. Il gruppo Fiat per exor era solo uno dei tanti investimenti nel proprio portfolio, forse neanche quello più remunerativo
Invece all’estero il governo francese ha quote in Stellantis e Groupe Renault, il governo tedesco ha quote in Volkswagen Group, e la cosa in comune di queste tre aziende è che tutte hanno come core business l’automobile
Certo anche Volkswagen è controllata in maggioranza da una holding, la Porsche SE, ma tutti gli investimenti sono nel settore automotive
Sì possono avere idee politiche diverse, ma davanti ad una verità come questa non si può non. Essere in accordo. Grazie per il tuo lavoro
Lei non lo conoscevo ma, devo dire che è un personaggio quasi unico nel raccontare LA VERA VERITÀ di un paese di gentaglia che, è riuscita (tra tutte le porcate) a sopprimere il marchio più glorioso al mondo Alfa Romeo!
Sarà forse che la Francia offre un migliore ambiente per gli investimenti, meno burocrazia, tassazione, costi dell’energia più bassi, manodopera più preparata, ed è per quello che Stellantis produce li?
Ma no, è sicuramente un complotto del capitalismo!1!1!
A leggere ed ascoltare certe "analisi" questo paese si merita i Landini e non i Marchionne.
No semplicemente perché il governo francese è un’azionista importante di stellantis, quindi ha potere decisionale
@@Delibng la Francia è azionista anche delle bocciofile. Ti ricordo che da noi abbiamo politicanti che non hanno gestito nulla in vita loro e che guardano solamente alle prossime elezioni. Il manuale Cencelli e Tangentopoli dovrebbero aver insegnato qualcosa, invece eccoci qui a sperare nell'intervento dello stato, come se fosse un'entità astratta e non governi che usano i soldi delle nostre tasse per creare debito.
Il costo dell'energia è un fattore importante, che penalizza l'Italia, soprattutto a partire dalla sciagurata scelta di chiudere il programma nucleare italiano post Chernobyl. I francesi hanno dalla loro energia elettrica abbondante, economica, sicura, programmabile ed anche a basse emissioni di CO2 e pulita (nucleare+secondo produttore europeo di energia idroelettrica per potenza installata, dopo la Norvegia) che favorisce notevolissimamente le loro industrie con costi per l'energia notevolmente inferiori ai nostri.
@@d1234as sicuramente anche questo, ma sul fatto di tasse la Francia è peggio dell’Italia
amen fratello !!!!
Quando lasci governare l'Italia agli italiani...
L'unico che ha detto la verita'......La penisola italica è stata grande SOLO quando a governare erano gli stranieri, Austro-Ungarici, Francesi, Borboni, spagnoli ecc. Gli italiani? Ottimi operai, pizzaioli, camerieri ecc, ma i dirigenti capaci provengono dal Tirolo in su.
Gli Elkan hanno deciso dopo Marchionne di svendere l'auto italiana - la Fiat era indietro al progetto elettrico - servivano grandi investimenti per mettersi in pari con le altre case
Il legame tra gli Elkann agnelli e la Juventus e i suoi tifosi è fortissimo nonostante tutte le delocalizzazioni e i problemi col fisco .
Da torinese mi ricordo bene delle cose che hai raccontato e sono pienamente d’accordo con la tua analisi.
Continuiamo a elogiare periodi in cui era facile, anzi facilissimo far prosperare le aziende ma nessuno parla di tutte le vaccate che stiamo continuando a pagare come italiani.
Ma tutti questi soldi usciti dalle nostre tasche non potrebbero ridarceli indietro visto che li hanno presi per realizzare progetti che non hanno mai preso vita?
Sovvenzioni a nessuno.
Tasse ovviamente si. Tartassare avvantaggia chi delocalizza; direttamente o tramite fallimento
Nazionalizzazione.
Certo, poi i piani industriali li fa Gonde o il felpato, ed è subito anni ott-Arna!
@@pinna22meglio comunque
La sudditanza è davvero un concetto centrale in quello che sta succedendo
Da Pugliese, Commerciante ne l turismo, Io non Condanno Marchionne, lui ha fatto il suo gioco, io condanno i Governi che glie lo hanno permesso, Io Penso che tutti sanno che cosa Ha signoficato la Fiat negli ultimi 30 anni, ossia, delocalizzazioni ecc. ma sarebbe Bastato farsi restituire, con gli interessi tutti i soldi dati ad aessa, dagli anni del 2° dopoguerra ad oggi, obbligandoli in qualche modo a restare in Italia, oppure statalizzare i loro brevetti e godere dei profitti degli stessi, dato che gli abbiamo pagati noi ecc.
E' la nostra classe dirigente che non VOLUTO inporsi con l'azienda, Distinti saluti , Buona Serata
un grosso errore dello stato italiano secondo me è stato pur avendo messo un sacco di soldi, di non essere mai entrato nell'azionariato, mentre in francia nel gruppo PSA il governo francese era dentro a "vigilare"
per cortesia, fai concorrenza sleale, spendi fondi pubblici at cazzem e non risolvi nulla. cosa fai, limiti la libertà d'impresa imponendo ad un azienda di non delocalizzare? sai che è antidemocratico e porta danni economici quel modo di agire? siamo già statalisti e immersi con le mani in pasta fin troppo nell'economia nazionale. se vuoi che le aziende non delocalizzino, devi rendere conveniente il tuo mercato, non controllare l'azienda o importi su essa. bisogna ridurre la burocrazia, liberalizzando il mercato, per farlo devi ridurre il numero di leggi e semplificare quelle che mantieni in vigore. ridurre le tasse, per farlo devi ridurre il debito pubblico, il tutto riducendo la spesa pubblica, però riducendo la spesa corrente che è la più pesante. in più una volta risanato il bilancio bisogna investire in opere che rilanciano l'economia, facendola crescere e con tale crescita di conseguenza crescono anche i salari. in più bisogna basare la nostra economia sulle grandi imprese, facendo leggi che le favoriscono, perché non puoi pretendere di avere un economia in crescita se punti tutto sulle micro o piccole imprese che fatturano poco e sul territorio nazionale le PMI sono il 95% del totale in questo momento. ciò significa che le grandi imprese sono solo il 5%.
Voluto ovvio
anche se fosse dentro , questo é tra le punizione della partecipazione dell'Italia alla 2 nda guerra !
Al confronto degli Agnelli-Elkann, Vanna Marchi è la Fata Madrina
Sono 140 anni che li manteniamo con la scusa del lavoro, e continueremo a farlo ; anche con politici diversi il risultato non cambia. I magnaschei sono ricchi potenti e dove non furbi arrivano con i furbi......e qua ci si ammazza per w juve Milan Inter etc etc
Se guardi con attenzione i politici sono sempre gli stessi. Cambiano i nomi dei partiti oppure il "front man" della band, ma seduti su quelle sedie sono sempre gli stessi nomi. Ormai sono una lobby. Purtroppo, come dici tu, molti italiani sono troppo "occupati" con cose come il calcio per farci caso.
Ma la musica sembra che stia cambiando, un gruppetto di magistrati coraggiosi gli stafacendo le pulci per gravissimi reati finanziari. Hanno cercato di fermarli ma se ne sono fregati.
Da appassionato di motori, questo video è una pugnalata al cuore, cindivido tutto ma hai tralascisto una cosa per me importante e determinante: gli italiani non comprano fiat, la maggior parte la denigra o rimane attaccato a falsi miti di 30 anni fa sulla scarsa resistenza delle stesse ecc.. bisognerebbe, statistiche alla mano, valutare quante macchine "francesi" vendono in francia, così come quante "tedesche" vendute in germania, quante fiat vendute in italia??
Falsi miti? 30 anni fa? Scarsa resistenza? 30 anni fa tu non c'eri, y10 si aprivano in 2 mentre parcheggiavi, 600 prendevano fuoco anche parcheggiate, ecc ecc
Dyana 6 era pou forte, tu sai niente e tue statistiche manco carta igienica si può fare 👋🤪
Ma tu vredi ai libri stampati?
@@stefanogaldiero2263 meglio di quelli mai stampati
Il top è come hanno buggerato i dipendenti rifilandogli le azioni al posto dello stipendio. Quelli che hanno abboccato si ritrovano ora con delle azioni pagate 14,52 euro che non possono vendere per tre anni e che stanno precipitando verso lo zero
La Fiat è sempre stata un' azienda privata a debito pubblico. E non cambierà mai.
Che pacchia, sicuramente i politici ci hanno inzuppato il biscotto alla grande.
Ma le aziende fanno ciò che conviene loro economicamente dall'alba dei tempi. Non capisco tutta sta sorpresa a dire il vero. La gratitudine non è di casa nel capitalismo.
Piuttosto chiediamoci perché pure multinazionali italiane, non investano in Italia. Se non ci sono le condizioni, perché un'azienda deve rischiare di andare in perdita? Per cosa poi
Ma lascia perdere sti comunisti, perché non vanno guardare come hanno funzionato bene negli anni le aziende controllate dallo stato e non si chiedano come mai non ce ne sono quasi più
Non conosci la storia
Ma hai capito che hanno campato con le nostre tasse per 100 anni o no?
@@AB-ud3in Ho capito, e quindi? Se lo Stato è mona che non chiede garanzie, non vedo perché un'azienda non debba trarne vantaggio.
@@Stefejan quotone
Grazie una domanda sicuramente scomoda ed antipatica. Benché sia importante considerare come valore l'evoluzione tecnologica, se facciamo un rapporto tra numero di ore di lavoro necessarie per produrre un'auto in Italia e produrre la stessa in Germania od una delle altre nazioni elencate? Secondo me produrre in Italia, benché i salari siano più bassi, non conviene...
E allora se ne va l'identità del prodotto
@@Nickoboss29 tu veramente pensi che se un oggetto viene prodotto in Italia o da altra parti gliene freghi nulla a chi compra? Purtroppo no... L'identità che ci rimane è sul settore alimentare. Non riusciamo a proteggerlo per via dell'incapacità di cui vive all'estero di valutare cosa c'è di buono in Italia. E loro copiano e chi vive lì si accontenta...
@@maxper75 stiamo perdendo quasi tutto
Oltre quello che hai detto, che fa parte dei "giorni di oggi", guardiamo con la lente d'ingrandimento cosa abbia voluto dire FIAT nel pasato in Italia: 1 acquisizione, la Autobianchi - smantellata e chiusa. 2 acquisizione: la Lancia, che da semi-statale mantiene tutt'oggi il recod mondiale di Rally vinti con la Delta HF.... oggi resta solo la Lancia Y (inguardabile); 3 acquisizione la Alfa Romeo, oggi unico marchio che prova ancora ad avere un minimo di decoro con vetture come la Giulia e i suv Stelvio e Tonale.... per il resto è da piangere al di là della Panda e dei vari tipi di 500 nuova.
Aspè ferma tutto!!
Chiavare con la sabbia? ..... Chiavare con la sabbia?!?!?!?! Ho 40 anni non ci avevo mai pensato con la sabbia!!
Grazie Grazie veramente hai un nuovo iscritto!
La questione Fiat è la classica storia della privatizzazione dei profitti e la pubblicizzazione delle perdite.
Ipotizzando che la Fiat fosse un volano di sviluppo per capacità imprenditoriale, lo Stato ha ampiamente foraggiato i loro investimenti con finanziamenti agevolati e sostenuto la questione occupazionale con casse integrazioni frutto di una mediazione sui conflitti sindacali.
Negli anni '70 la lotta sindacale ha reso la Fiat un'impresa i cui manager dirigevano prevalentemente i conflitti appoggiandosi allo Stato, con automobili sempre più scarse nella qualità, sia progettuale che manifatturiera (storica la versione per cui gli operai sabotassero la Fiat producendo... male).
Un'impresa e il suo management dovrebbero concentrarsi sull'ottimizzazione delle risorse tecniche ed umane rispetto a progetti di business ben studiati.
Il tanto odiato Marchionne è stato il manager che ha fatto il manager tornando a produrre auto di qualità maggiore in un momento in cui il baratro, e questo con sprezzo del giudizio del politicamente corretto a partire dal management stesso FIAT, spesso mandato a casa con lettere del tono, "domani non si presenti al lavoro, le mandiamo la scatola con tutte le sue cose".
Vera gloria? Rottura con le speculazioni classiche della Fiat? Magari anche no, ma almeno gli sforzi sono stati concentrati sulla gestione efficace di un piano industriale.
In pratica, avrei dato un euro più a Marchionne che a Romiti.
L'Italia è la patria delle PMI, un modello che non ha le dimensioni di scala dei grandi nomi ma che può produrre efficienza, innovazione e rapporti di lavoro più umani ma vi assicuro che normalmente fare impresa è estremamente difficile; se le energie vanno nella direzione efficiente e non ai sotterfugi di vario tipo che risolvono i buchi di oggi non quelli di domani, tutti hanno da guadagnare
Tutto vero, salvo che si scrive "socializzare le perdite". Pubblicizzare ha tutto un altro significato.
@@1970odessa Hai perfettamente ragione, nello specifico è una socializzazione delle perdite.
Pubblicizzare indica "rendere noto", ed è un concetto differente tuttavia negli anni '70/'80 veniva utilizzato come nella mia espressione per designare un fenomeno diverso, cioè i business di successo andavano ai privati, quelli diciamo... "ni" (imprese decotte, sostegni occupazionali fuori controllo...), venivano gestiti da imprese Pubbliche (di diritto pubblico) ovvero a totale partecipazione dello Stato come ente pubblico (GEPI, IRI ), da cui la "pubblicizzazione delle perdite" (anche se per vero la cosa sarebbe dovuta essere valutata su un bilancio costi benefici... ma andiamo fuori tema).
Detto questo resta che l'affermazione "socializzare" resta l'unica corretta nella storia trattata, ed in generale anche quella vecchia definizione basata sulla natura giuridica della proprietà dell'impresa, rientra nell'alveo del Sociale.
Sembra quasi che questo sistema economico non faccia gli interessi del popolo...
Sembra ?😂😂😂
Sembra quasi che il popolo italiano sia irresponsabile e ingestibile
@@EhM-xt7pl ah quindi se il popolo viene derubato è colpa del popolo ?
@@antoniodonnarumma1373 In tutti i paesi del primo mondo si vive meglio che in Italia, la colpa non è del sistema economico.
Un minatore congolese di 15 anni può dare la colpa al sistema economico se vive male, un italiano medio che vota imbecilli e non paga le tasse no.
@@antoniodonnarumma1373 Nel caso specifico dell'Italia, si.
Frate tutto bello, ma in Italia non si può fare impresa. Bisogna cambiare modo di ragionare per stare al passo degli altri paesi europei. È impossibile pensare di creare qualcosa quando gli imprenditori vengono considerati il male dal popolo.
Visto comè si comportano gli imprenditori Italiani .... forse se lo meritano
@@santinoituna via di mezzo no ? Se lo stato mettesse tutele ed allo stesso tempo favorisse la classe media e l’imprenditoria magari sai il tutto sacrificando i pensionati favorendo i giovani
Non si può fare impresa però abbiamo 4 mln di imprese. Un popolo di Elon Musk siamo.
Niente da dire, sei un grande 😂
Una questione importante da tenere a mente è che molti modelli pensati per rilanciare le fabbriche in Italia purtroppo hanno floppato, da Alfa a Maserati su tutti. La crisi finanziaria é stata risolta da Marchionne, ma non la crisi di competitività, motivo per cui dopo la fusione con Peugeot e Citroen, i modelli ex-fca hanno iniziato ad usare le piattaforme francesi, più sviluppate ed adatte all'elettrificazione. Questo inevitabilmente ha portato alla crisi della componentistica (magneti Marelli).
La delocalizzazione di fiat ha a che fare con idee sbagliate, scelte sbagliate, avvenuta dagli anni 80 fino al 2000. Da Cesare Romiti in poi si é scelto di fare politica, senza pensare al prodotto. Una fisiolofia tragica. Un ulteriore errore incredibile fu cedere l'alfa alla fiat, creando un monopolio nel settore.
Non è quello il motivo per cui è stata venduta Marelli che non è mai stata in crisi .
La crisi di alfa e maserati ecc fu creta ad arte, una buffonata
Qualunquismo, approssimazione e furore ideologico.
Bovino
@@Stillicidio il commento sarebbe in effetti un po’ qualunquista
Da ex dipendente del gruppo, ciò che mi dà fastidio nella narrazione è che ci si è scordati rapidamente degli scempi della gestione Romiti e Cantarella, quando cioè la Fiat era in mano alle banche (Mediobanca su tutti). Vedere i figli di quell'era arrivare in ufficio e mettersi a leggere il giornale e poi raccontare il clima di terrore che ha instaurato Marchionne è fazioso. Lungi dal difenderlo, da finanziere si occupato solo di conti e zero di modelli, però sicuramente una certa narrazione che tende ad identificare lo scempio dell'industria Italiana con l'era Marchionne pecca di faziosità.
L'automobile come centro del business era già partito con Romiti, e la delocalizzazione, appunto, con Cantarella. Senza contare che proprio sotto Cantarella è stato fatto il famoso accordo con GM che sarà disconosciuto da GM stessa qualche anno dopo.
Certo i ricatti alla politica sono cominciati con Marchionne, ma va detto che è la politica in primis ad aver tradito l'Italia,: far costruire (ecco i 220 Miliardi) cattedrali le deserto (leggasi Termini Imerese), senza poi costruire infrastrutture, è più criminale ed insensibile verso i posti di lavoro che chiuderlo. Non ci scordiamo che a Cassino se passa l'autostrada e se c'è una fabbrica di auto è perché da quelle parti era il feudo di un certo gobbo, scampato a processi di mafia, peggio che Berlusconi a quelli sul Bunga Bunga.
Ribadisco Marchionne porcate ne ha fatte, ma la storia dei 220 Miliardi è il solito qualunquismo Italiano, perché quei soldi si sono trasformati in stabilimenti non produttivi (non per colpa degli operai, ma della politica sì!), lontani dalle catene di approvvigionamento e comodi alla politica. D'altra parte nell'acquisizione di Alfa Romeo, fu smantellato il polo di Arese, e mantenuto Pomigliano. Lungi dal pensare male (io sono meridionale, quindi mi fa più piacere se si mantengono gli stabilimenti al sud), ma perché un industriale dovrebbe mantenere un sito produttivo lontano un migliaio di km dalle catene di fornitori principali, se non perché la politica gli dà i soldi per tenerli aperti?
L''apertura degli stabilimenti in Serbia la Fiat l'ha fatta con i soldi dell'UE, non con quelli dell'Italia, già finiti (per la maggior parte a ripagare gli interessi sui prestiti di Mediobanca, di cui Romiti era l'uomo di fiducia)...
Poi, piccola nota personale, in un paese che dà incentivi per inutili monopattini elettrici e banchi a rotelle, che spinge per i 30 all'ora nei centri abitati ed ad ogni stagione invernale si inventa blocchi del traffico e tasse di accesso ai centri cittadini... forse la crisi del settore interno delle automobili, non è colpa (solo) della delocalizzazione.
Però c'è anche troppe macchine
In un paese dove:
-I politici sono tutti corrotti, si scazzottano per una poltrona e alla prima cosa che fanno la sbandierano manco avessero vinto una battaglia in guerra
- Il popolo è completamente lobotomizzato e paralizzato da una propaganda di qualsiasi partito che porta anche a divisioni interne e a lotte intestine, dove si arriva anche a fare omicidi e stragi per una semplice partita di calcio
- Gli imprenditori piccoli non vengono mai sostenuti abbastanza e anche fatti fallire per sostenere quelli più grandi che però vista l’imponente mole di tasse e burocrazia scappano cercando paesi dove investire porta realmente rendite a lungo periodo
- La mafia e la corruzione continuano ad essere problemi mai risolti (e soprattutto mai voluti risolvere, forse per tornaconti personali con personaggi di alto rango?) e dove l’italiano medio è quello che pensa a farsi una buona macchina, a trombare come siffredi e a seguire la sua squadra del cuore manco fosse la nazionale (ad oggi mezza Italia non vorrebbe neanche più la nazionale)
In un paese così, chi mai verrebbe a dare un’euro? Chi mai verrebbe a risollevarlo e a riportarlo in auge? Spoiler: Nessuno
Ps: poi dicono “perché abbiamo perso la guerra” oppure “manco la fortuna, non il valore”: non manco il valore, manco proprio il paese
In altre parole 80% della colpa ce l’ha avuta una decisamente poco responsabile e lungimirante classe politica degli ultimi 30 anni
GRAZIEEE
Tutto giusto tranne il tuo campanilismo su i siti produttivi del Sud
Questo filmato é la dimostrazione della vostra ignoranza nel senso che ignorate la materia . Prima di fare simili affermazioni sarebbe doverosa una approfondita ricerca sui motivi storico/politici che hanno portato allo stato attuale delle cose . Valletta fú una persona determinante per la Fiat ma poi la politica subentró all’azienda e ne fù la rovina con una persona come Gianni Agnelli che tentò in tutti i modi di salvare la propia azienda senza peró riuscirci . Bisogna saper leggere il passato per capire il presente e ipotizzare il futuro , é scritto nella storia e l’Italia é l’unico Paese al mondo nel conservare questa cultura .
DaniSan52
Hai capito niente, Agnelli rubavano prima e dopo del fascismo, quando sei nato? Studia meglio.
Ma perché non hai parlato anche del gruppo intesa?
da appassionato e da nazionalista mi spiace davvero, mi piange il cuore. Da imprenditore dico che fanno bene, e devono andare via tutte le imprese prima di essere soffocate da un paese di incapaci, governi ladri, e schiavi di usa e potenti vari. da imprenditore io per primo mi sto sganciando da questo paese, con le lacrime una mano sul cuore e una nella tasca, obbligato per non morire
e dove andrai?
La FIAT come tanti altri è stata sempre finanziata con cassa integrazione e soldi (non spicci) a fondo perduto dallo Stato vale a dire soldi degli italiani. Mi ricordo ancora gli anni sessanta per me Agnelli era un mito un miraggio nel deserto. Io costruttore di cose e manufatti sono nato nelle fabbriche, falegname, tornitore, fresatore, saldatore, muratore, verniciatore, cameriere e poi impiegato come ragioniere, fantasticavo che se avessi un bel progetto lo porterei a Gianni Agnelli la persona che più stimavo. Al mio paese appoggiato sulla piana del Vesuvio verso Pompei, oltre ala squadra del cuore che è il Napoli potevi sceglierne altre tre, la Juve il Milan o l'Inter, dei veri miti, potevamo solo sognare che non è poco.
Nel settantadue per lavoro e con tanti sogni e speranze nel cassetto ci siamo dovuti trasferire al Nord altrimenti costretti a vivere di sussidiarietà e debiti. Il problema di fondo è che il capitalismo con il suo fare solo a scopo di lucro, fin dalla sua nascita in Inghilterra ha sempre generato problemi sociali "La Questione Sociale" mai risolta, lasciando poi l'annoso compito alla Stato, risoluzione che chiaramente diventa più affannosa e più costosa se non risolta prima o perlomeno mitigata prima che degenera (chiaramente sempre con i soldi degli italiani e di quelli che verranno).
Il capitalismo si è sempre mascherato dietro al fatto che lui impegna a suo rischio il suo capitale, ma non mi pare che sia andata così alla Fiat come del resto a tante altre società industriali, fin dai primi del novecento anche la grande cantieristica navale, eccellenza italiana fu sempre sostenuta dalla Stato come anche tante PMI l'ossatura del miracolo Italiano che ancora ci caratterizza nel mondo questo si un vero Capitale Sociale all'italiana "fatto in Italia".
Mi domando e mi chiedo ma allora così son buoni tutti, è troppo facile fare soldi se poi nei momenti di crisi si chiude, si licenzia o peggio si delocalizza cercando mercati a basso costo come fanno ora sistematicamente le multinazionali ora ancor più spregiudicatamente senza più che nessuno riesca a contrastarli.
Basterebbe semplicemente che avessimo una coscienza consapevole come consumatori da poter scegliere i prodotti realizzati con criteri equi, ma non è così, anche il consumatore per motivi anche giustamente di portafoglio acquista e consuma quei prodotti a basso costo senza tener conto che forse dietro quei prezzi bassi si nascondono lucri anche sociali.
Ritorna sempre il solito lucro (Lucrare - guadagnare) aggettivo tra l'altro che andrebbe rivisto dall'ordinamento giuridico come termine in quanto ormai è più sinonimo a sfruttamento ed è quello che sta avvenendo in oriente e in altre parti del mondo dove ormai noi vecchia Europa ridotti a semplici consumatori siamo spettatori passivi.
Eppure ci fu un momento nel biennio rosso che il Senatore Agnelli in un articolo del corriere disse che la Fiat poteva essere gestita dagli operai in forma di Cooperativa tanto era avanti il sistema Cooperativistico a quei tempi, ma poi non si fece più nulla nel 1922 Luigi Luzzatti inaugura a Roma L'Università della Cooperazione, due anni dopo Giacomo Matteotti sarà ucciso come ben sappiamo e poi il fascismo in accordo con capitalisti si accaparra il movimento Cooperativo stesso per il consenso trasformandolo in corporazioni sulla scia del dodicesimo secolo (tornando indietro di 800 anni), cercando ma per fortuna non ci riuscirà di snaturarne i principi cardine che sono sette.
Oggi mi chiedo se ciò si fosse avverato se la Fiat fosse diventata una grande Cooperativa il sistema Cooperativistico senza scopo di lucro in contrapposizione proprio al sistema Capitalistico sarebbe bel oltre l'8% del Pil di oggi, se poteva essere gestita una grande fabbrica come la Fiat allora era possibile farlo anche con altre grandi industrie che grande esempio sarebbe stato per il sistema Italia.
La Cooperazione fragile nel controllo normativo giuridico di costituzione per una cooperativa, andrebbe rivisto, questo al fine di stanare o non farle neanche nascere le false cooperative, che badate bene non è il sistema fiscale/giuridico che da dei benefici economici (senza scopo di Lucro) delle cooperative ad essere fragile anzi, ma è sempre nell'uomo goloso di Lucro che lo inquina e lo falsifica gettando bitume sul sistema stesso difficile poi da ripulire.
Sistema che andrebbe riformulato e reso più difficile da utilizzare e a disposizione solo di chi veramente ha a cuore un minimo la questione sociale e morale di una comunità o di un paese democratico, forse è ancora troppo utopistico da realizzare ma sicuramente qualcosa di simile sarebbe auspicabile nel futuro per il genere umano, lasciando sempre il sistema capitalistico di chi vuol farsi da se che è anche giusto, è insito nella specie umana, il modello cooperativo porterebbe l'umanità ad un gradino molto più in alto della umana socialità.
E' troppo facile fare economia dove tante regole non vengono rispettate, falsificazione, sofisticazione, sfruttamento minorile, paghe da fame e persone ridotte senza futuro perchè se non hai un lavoro fisso e una giusta retribuzione al futuro non ci pensi proprio vivi la giornata (addà passà a nuttata) come diceva Eduardo De Filippo.
Ma ormai siamo comandati dalle multinazionali, comandano loro superando anche gli stati sovrani, a noi ormai ci hanno rubato anche il nostro tempo libero con i cellulari, in tal modo ormai siamo solo forsennati consumatori di cose anche inutili, non abbiamo neanche più il tempo di pensare e ragionare un minimo e quindi di reagire di porsi delle domande e/o controbattere, tutto ciò si perde nell'oblio dell'ovvio e del dato per scontato.
Ma i conti non tornano, nelle cooperative serie se una cosa si può fare ed ha la copertura finanziaria si fà, altrimenti si rimanda o si ridefinisce meglio, mentre lo stato (con i nostri soldi) fa economia rimandando al futuro che non c'è il debito.
E' troppo facile fare politica in tal modo prima o poi qualcuno dovrà saldare il conto e oggi non siamo noi.
L'unica economia che ha la capacità finanziaria intergenerazionale è per ora il sistema cooperativo forte nel mondo (da fonte wikipedia ci indica che:) (Quante sono le cooperative nel mondo?
In tutto il mondo sono attive oltre 2,6 milioni di imprese cooperative che garantiscono più di 250 milioni di posti di lavoro mettendo insieme oltre 1 miliardo di soci, generando ricchezza per 3 miliardi di dollari annui).
Un miliardo di soci su sette nel mondo non è trascurabile eppure grazie ai Probi Pionieri di Rochdale (vicino a Manchester) dove si fa risalire la cooperazione come la conosciamo oggi dal 1844, 28 soci che tutti operai, il viaggio e l'esempio dato è molto significativo, ci vorrebbero ancora una cinquantina di persone come quelle forse le sofferenze in giro per questo nostro piccolo mondo sarebbero alleviate di parecchio.
Una frase mi è rimasta in mente da George Jacob Holyoake storiografo dei probi pionieri e amico di Giuseppe Garibaldi nel 1860 egli diceva " “È un’ottima cosa aiutare chi è in bisogno e consolare chi soffre, ma è una cosa molto più nobile prevenire che qualcuno abbia ad essere in bisogno e a soffrire. Questo farebbe la Cooperazione se fosse universalmente diffusa”.
Se Leggi questo Commento é perché sai Leggere.
Potresti spiegarmi per cosa sono stati utilizzati i 230 miliardi che lo stato ha versato agli agnelli? Mi fa strano che uno stato dia tutti questi soldi in cambio di nulla. Forse quei soldi sono stati usati per pagare la cassa integrazione dei lavoratori? O forse per avere quote nella società? Boh non mi è chiaro, detto così è davvero troppo populista. Comunque io non voglio difendere gli Agnelli però a me sembra che gli investimenti in Italia sono fermi da 30 anni a causa di una classe politica incapace quindi penso che sia anche normale che una azienda sia più serena ad investire in Francia che in Italia. Detto questo vorrei informarmi meglio prima di dare un opinione
Purtroppo tutto vero, soldi buttati, altro popolo sarebbe sollevato
Ragazzi se volete salvarvi in Italia dovete lottare lottare lottare noi siamo anziani e stanchi e molti molti di voi si addormentano dietro ai social ai telefonini e ai falsi miti. Ragazzi come te ne sono pochissimi se no non staremmo in queste condizioni bisogna dare un segnale forte che non siete stupidi e drogati da quello che cercano di darvi in pasto bisogna ripeto lottare. Un augurio ciao.
Molto semplificato come video, non sapevo fosse un economista
Elkann, italiano o ebreo?😂
Tutto è iniziato il 24 gennaio del 2003
Nessuno è stato in grado di dirigere la Fiat
Marchionne non ha salvato la Fiat ha salvato la Chrysler....su Elkann non spreco parole spero solo che la giustizia un giorno faccia il suo corso
Che vergogna. Che vergogna i nostri servi politici
Grazie Gio, mi viene sempre l'ulcera qnd ascolto i tuoi video ma so che lo fai per la verità. Continua sempre così
Ce li hanno sempre dipinti come dei fenomeni di imprenditoria e finanza!!!!
Come hai detto si tratta di “un’azienda”, devono pensare al profitto, se hanno smesso di investire in Italia era a causa di un mercato ridotto all’osso dalle politiche per la “collettività” fatte per arraffare voti, Gianni avrebbe fatto lo stesso nelle medesime condizioni
Vediamo se riescono a distruggere pure Ferrari, secondo me ci sono vicini.
Bellissimo video gio complimenti, grande qualità come sempre
Guarda avvisate gli Elkan che gli Italiani quei soldi li rivogliono indietro.