767- Adua, la peggiore sconfitta italiana nelle colonie [Pillole di Storia]

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    Errori : Toselli era maggiore, non capitano
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ความคิดเห็น • 413

  • @stefanotrinco5166
    @stefanotrinco5166 2 ปีที่แล้ว +44

    Pillola che si riannoda alla storia della mia famiglia. Un mio bisnonno ha combattuto in quella battaglia ed è tornato per raccontarla. Mio nonno mi diceva che bastava nominargli Baratieri perché iniziasse con un rosario di... imprecazioni. D'altra parte gli scampati si fecero circa una settantina di chilometri di ritirata inseguiti dagli abissini prima di raggiungere l'Eritrea. In seguito ho cercato di approfondire l'argomento e ho trovato un libro interessante (ADUA di Domenico Quirico) che spiega molte cose. Adua si inserisce perfettamente tra la prima e la terza guerra d'indipendenza, la disfatta di Caporetto e la seconda guerra mondiale, dove il filo conduttore è l'incompetenza e il pressapochismo della politica e dei comandi militari. Concludo anch'io con una curiosità. Nel libro ho trovato che alla battaglia partecipò anche tal Luigi Bocconi, come volontario. il suo corpo non fu mai ritrovato e suo padre Ferdinando intitolò a lui l'università commerciale che fondò a Milano.

  • @carlo_ighina
    @carlo_ighina 2 ปีที่แล้ว +21

    Qualche aggiunta ai problemi che hai centrato pienamente (nei testi si trovano molti altri errori minori):
    1) Ai comandanti di brigata era stato dato uno schizzo topografico, rilevato a seguito di 3 precedenti missioni verso la conca di Adua. Peccato che, come accenni, fosse totalmente sbagliato e che i 3 obiettivi su cui allineare le 3 colonne principali (Chidane Meret - Monte Rajo - Rebbi Arienni) non fossero per niente allineati. Ed ancor più peccato che esistessero precise mappe topografiche dell'Etiopia di un Geografo francese, che noi ovviamente non avevamo.
    2) Come hai detto, Albertone avanzò verso il vero colle Chidane Meret, suo obiettivo, dopo che le guide gli dissero che era parecchio più avanzato che sulla carta, ma in più non stette a sentire il maggiore Turitto che riferiva che per i suoi ascari il monte Rajo, dove doveva attestarsi la colonna centrale, fosse molto più indietro e che quindi la carta fosse totalmente sbagliata, non solo il Chidane.
    Accusò Turitto di codardia e lo mandò col suo battaglione in avanguardia verso il Chidane, con mezz'ora di vantaggio (altro errore madornale, perchè lo isolò completamente). A ciò si aggiunse la frittata finale, perchè Turitto arrivato all'obiettivo si trovò di fronte il principale campo abissino; si ritiene che, punto sull'orgoglio, attaccò insensatamente con il suo solo battaglione. Ma forse venne ingaggiato subito dalle truppe del Negus ed era troppo isolato per ritirarsi. Prima unità massacrata.
    3) I telegrafi ottici che avrebbero potuto essere fondamentali nelle comunicazioni tra le ambe, questi valloni profondi, furono lasciati nelle retrovie. E comunque le compagnie alpine non vennero quasi mai mandate ad occupare le vette di collegamento.
    4) Le riserve di proietti dei cannoni furono ridotte da 130 colpi a pezzo a 90, per muoversi più leggeri, limitando il vantaggio degli italiani con i 56 pezzi di artiglieria (2240 colpi in meno).
    Gli abissini avevano circa 40 pezzi, tra cui mitragliatrici pesanti Hotchkiss, ma li usarono poco e male per inesperienza.
    Ad esempio, Albertone, nonostante gli errori, all'inizio creò grandi perdite agli abissini, proprio con il tiro di artiglieria delle batterie indigene e siciliane della sua brigata, unite alla buona fucileria degli ascari. In quel momento, il tentennante Menelik fu tentato di ordinare la ritirata, ma ras Mangascià e la regina Taitù lo forzarono ad insistere. Iniziarono così l'aggiramento della brigata, che, unitamente alla fine delle munizioni delle sue batterie, segnarono la fine della brigata indigena. E l'inizio di tutto il restante macello.
    5) Dabormida, oltre ad essere anche lui in una posizione inizialmente sbagliata, commetterà un altro errore scendendo nel vallone di Mariam, valutando male che si stesse allontanando da Albertone. Bellavita riporta che il generale fosse orbo come una talpa, ma se ne vergognasse e non portasse occhiali e quindi faticava enormemente anche a leggere una cartina, peraltro sbagliata e ad orientarsi al vero. Insistette nella manovra ed infilò in un'imboscata l'intera brigata.
    6) gli ufficiali portavano fasce azzurre con galloni rossi sulle divise coloniali bianche. I fucilieri abissini, per quanto non dei cecchini, sparavano sistematicamente su questi bersagli colorati. Nella brigata Albertone, poco prima del collasso, 60 dei 100 ufficiali erano già stati uccisi.
    In conclusione, uno schieramento uniforme di 16-18 mila uomini in posizioni un po' più decenti, in modo da avere i fianchi coperti e sfruttare appieno la superiore preparazione sia delle artiglierie che del fuoco di fucileria, avrebbe probabilmente retto ai 100'000 abissini con 80'000 fucili, guerrieri a quanto pare eccellenti, ma molto meno preparati ad agire come unità.
    Una conferma di ciò sono le perdite molto elevate degli abissini (oltre ai caduti, gran parte dei feriti morirono successivamente per la mancanza di cure), nonostante gli accerchiamenti consentiti dai continui errori dei generali italiani.

    • @alessandrofarris7714
      @alessandrofarris7714 2 ปีที่แล้ว

      Un solo ufficiale italiano riuscì a comprendere la situazione caotica nella quale si era infognato l'esercito italiano. Era un colonnello, tale Enrico Caviglia. Si quello che sarebbe stato il vero antagonista a Pietro Badoglio e che a differenza del piemontese, sapeva veramente leggere sia mappe che terreno.

    • @alessandrofarris7714
      @alessandrofarris7714 2 ปีที่แล้ว +1

      Gli alpini arriveranno con un battaglione in Eritrea con un fucile moderno per l'epoca. Il Carcano '91. Però non poterono mai impiegarlo, anzi furono disarmati da questo, lasciato nei depositi ed armati con il Vetterli 1887.

    • @alessandrofarris7714
      @alessandrofarris7714 2 ปีที่แล้ว +3

      Gli italiani disponevano di 4 mitragliatrici Gatling. Ma dopo mezz'ora di utilizzo queste si incepparono. E questo agevolò l'avanzata degli Etiopi.
      Erano armi affidabili, difficilmente si inceppavano e gli inglesi le avrebbero apprezzate al meglio quando vinsero contro gli Zulu. Le giacche rosse disposte a quadrato e con le Gatling disposte agli angolo non permisero agli africani di avanzare.

    • @giovannibossi6808
      @giovannibossi6808 4 หลายเดือนก่อน

      😊😊

    • @MG-zn9ht
      @MG-zn9ht 4 หลายเดือนก่อน

      Belle integrazioni!

  • @GiovanniDalMas
    @GiovanniDalMas 2 ปีที่แล้ว +4

    Un’altra bellissima pillola.
    Un altro like.
    Altri 40 minuti spesi molto bene e con gran piacere.
    E ora attendo la prossima 😁

  • @marcobonelli3193
    @marcobonelli3193 2 ปีที่แล้ว +40

    Dopo aver raggiunto l'unità nazionale avremmo dovuto pensare a risolvere i grandi problemi di casa nostra. Invece ci siamo messi a fare i " bulletti" in un crescendo che ci ha portato addirittura a dichiarare guerra agli Stati Uniti. L'abbiamo pagata cara, molto cara.

    • @minotaurus91
      @minotaurus91 2 ปีที่แล้ว

      Cosa vuoi, è il nostro tipico vizio nazionale quello di fare gli sboroni con tutti. Salvo poi farsi pestare a sangue da chiunque e non guadagnarci mai un tubo.

    • @cecco3861
      @cecco3861 2 ปีที่แล้ว

      La solita mancanza di carte geografiche: questa è l'Italia, questi sono gli Stati Uniti, questa è la Russia...

    • @marcobonelli3193
      @marcobonelli3193 2 ปีที่แล้ว +7

      ​@@cecco3861 Andrea Camilleri conclude un bellissimo suo racconto ambientato all'inizio del '900 con queste parole: "Deve sapere che al Ministero non conoscono la geografia". Chi ben comincia........

    • @M.G.2000
      @M.G.2000 ปีที่แล้ว +9

      Se volevamo risolvere i problemi di casa nostra, dovevamo, per necessità, anche espandere la nostra influenza e conquistare territori da cui ottenere risorse.
      Se fossimo rimasti chiusi nella nostra penisola, l'Italia sarebbe rimasta un paese agricolo, povero di risorse proprie e sovrappopolato di braccianti con l'unica prospettiva di dover emigrare all'estero. È anche per questa ragione che abbiamo combattuto la guerra di Libia: creare una valvola di sfogo per rimediare all'emigrazione di migliaia e migliaia di connazionali e dare loro terre da colonizzare per coltivare e costruire.

    • @marcobonelli3193
      @marcobonelli3193 ปีที่แล้ว +9

      @@M.G.2000 Anche questa è una considerazione che va fatta. Ma io mi chiedo sempre: come ha fatto la Svizzera a diventare ricca e prospera senza colonie? Forse la pace rende più delle guerre.

  • @PEriani67
    @PEriani67 2 ปีที่แล้ว +7

    In effetti la cosa che mi piace di più della guerra è che, come lo stesso Crasso scoprì a sue spese, tu potrai anche essere il più grosso personaggio in giro, ma questo comunque "spesso" non ti salva se fai baggianate sul campo di battaglia. A differenza di molti altri ambiti, dove strani personaggi riescono comunque a tirare avanti nonostante tutti i disastri che combinano.

    • @laurencedarabia2000
      @laurencedarabia2000 9 หลายเดือนก่อน

      Con qualche eccezione, quello schifoso di Badoglio fece errori madornali ma cadde sempre in piedi

  • @mondisudi
    @mondisudi 2 ปีที่แล้ว +1

    Sei un grande, non riesco a fare a meno delle tue pillole, continua cosi. Sto ancora aspettando la pillola su Skanderbeg

  • @Boney1992
    @Boney1992 2 ปีที่แล้ว +17

    Come suggerisci tu, il problema principale fu che si volle fare troppo con risorse troppo limitate. E l'impegno italiano era davvero troppo piccolo se si considera che si andava contro quello che probabilmente era il più forte degli Stati africani subsahariani. L'Etiopia era un impero antico, e, malgrado le forti divisioni interne tra i vari ras, era comunque una compagine statale ben più potente di qualsiasi altra che gli europei avessero affrontato in Africa fino a quel momento. Inoltre, non per scusare l'incompetente Baratieri, ma 20.000 uomini per invadere l'Etiopia sono oggettivamente pochi, considerando l'immensità del territorio e la sua complessa orografia. Nemmeno come guarnigione sarebbero stati sufficienti probabilmente, figuriamoci per una conquista.

  • @alessandrofrison8152
    @alessandrofrison8152 2 ปีที่แล้ว +6

    I giorni precedenti e la battaglia di Adua sono descritti nello splendido libro di Carlo Lucarelli un noir ambientato durante la battaglia stessa.
    Leggetelo è affascinante.

  • @Linabianchi5653
    @Linabianchi5653 ปีที่แล้ว +1

    Non avrei mai detto che a più di 40anni dal mio ultimo giorno di liceo mi sarei tanto appssionata alla storia. In realtà non ho mai avuto insegnanti che potessero anche lontanamente renderla interessante. Ti ringrazio.

  • @lupoKmel
    @lupoKmel 2 ปีที่แล้ว +6

    Un dipinto della battaglia di Adua fatto da un'artista etiope è all'interno dell'album Confrontation di Bob Marley (1983).

  • @frederickperon465
    @frederickperon465 2 ปีที่แล้ว +1

    Brillante come sempre, dottore

  • @gianvitopossidente
    @gianvitopossidente 2 ปีที่แล้ว +9

    Pillola bellissima come al solito. Una piccola precisazione, per onor di cronaca: Pietro Toselli era un maggiore e non un capitano. In occasione della guerra del 36 verrà poi dedicata a lui una canzone.

    • @stefanobonzi7332
      @stefanobonzi7332 2 ปีที่แล้ว +1

      Confermato anche da Domenico Quirico , "Adua", capitolo V, pagina 167:"...il maggiore Toselli..."

    • @luigipirosa1577
      @luigipirosa1577 2 ปีที่แล้ว +1

      in effetti sembrava strano che un capitano comandasse 2500 uomini (anche se di questi solo 100 italiani)

    • @laBibliotecadiAlessandria
      @laBibliotecadiAlessandria  2 ปีที่แล้ว +1

      Lo segnalo, grazie!

  • @paolon
    @paolon 2 ปีที่แล้ว +12

    Ciao a tutti, non dimentichiamo la "furbata" di sostituire il fucile modello 91 con il vetusto Veterli, se gestito diversamente lo scontro di Adua poteva andare diversamente,ma con i forse, non si cambia la storia,in questo caso come a Gettysburg, bello e ben fatto il video

    • @lucaditeulada3939
      @lucaditeulada3939 2 ปีที่แล้ว +7

      il 91 avrebbe alleggerito la logistica, alleggerito la truppa ed aumentato il volume di fuoco.
      Tutte cose troppo intelligenti per il nostro Stato Maggiore.

    • @stonewall628
      @stonewall628 2 ปีที่แล้ว +1

      È sicuramente stata una delle tante “ furbate “ di quella disgraziata impresa, comunque per come sono andate le cose credo che avere il 91 non avrebbe cambiato nulla.

    • @ugofch
      @ugofch 2 ปีที่แล้ว +6

      Anche se alcuni storici non concordano, sul campo di battaglia di Adua furono ritrovati anche i Carcano mod. 91, che molto probabilmente le truppe alpine ed i bersaglieri erano riuscite a tenere, nonostante l'ordine dello stato maggiore di sostituirle (all'imbarco per l'Africa) con il Vetterli - Vitali 1870/87 (arma a ripetizione manuale da 4 colpi).
      La sostituzione era stata consigliata per mantenere segrete le caratteristiche della nuova arma e le diverse opinioni sono probabilmente il frutto di una diversa analisi delle documentazioni consultate.
      Infatti era stato fatto divieto assoluto di portare nei territori coloniali i fucili Carcano mod. 91 a cui era stata modificata la rigatura (quella elicoidale, detta anche progressiva), che era stata studiata per il nuovo propellente balistico (solenite) adatto alle alte temperature ed alla forte umidità delle colonie africane: probabilmente però, o le truppe sbarcate avevano in dotazione i fucili non modificati, oppure le armi furono sostituite con lo stesso modello, avente però la rigatura obsoleta.
      Dico questo perché gli abissini ribattezzarono i mod. 91 di preda bellica, "Alvin" o "Albin", riferendosi alle truppe a cui erano stati sottratti.
      Il Vetterli - Vitali a ripetizione era comunque una buona arma che, con una portata di circa 1.800 metri, veniva uguagliata solo da alcuni fucili in dotazione alle truppe avversarie.
      Dal canto suo, l'esercito abissino poteva contare su un'ampia gamma di fucili (circa 80.000, con 5 milioni di munizioni di vari calibri), i più diffusi dei quali erano: Remington mod. 1867 ed Henry americani in cal.11/11,3 (comprati in Egitto dai mercanti inglesi e talmente diffusi, i Remington, da essersi guadagnati il nome etiope di "senadir"), Gras francesi mod. 1874 in cal.11, Henry Martini (o Peabody Martini) inglesi in cal. 577/450, 5.000 Vetterli monocolpo donati da noi italiani ed una miriade di altri fucili, dal munizionamento più disparato, come i Winchester delle guerre indiane, gli Snider - Enfield, i Mauser 1871, i Kropatschek, i Mosin - Nagant 1871, i Berdan II, i Lebel 1866, per non contare i fucili da caccia a canna liscia di tutte le marche immaginabili.
      Ogni ras aveva i propri consulenti militari e questi li mettevano in contatto con i mercanti d'armi del proprio paese: lo stesso Menelik II era assistito dal russo Leontiev ed il comandante dell'artiglieria abissina, dotata di 42 pezzi tra cannoni ordinari e "cannoni revolver Hotchkiss" (una sorta di mitragliatrice pesante a canne rotanti in cal. 37, che aveva un tiro utile superiore ai nostri cannoni da montagna Krupp e che fece strage degli ascari mandati allo sbaraglio) era il capitano francese Clochette (o almeno così si chiamava la "missione"): a noi ne catturarono 56, di cui 24 intatti, di vari calibri.

    • @mauroperossini4785
      @mauroperossini4785 2 ปีที่แล้ว +1

      @@ugofch Grazie per la spiegazione sui '91, mi son sempre chiesto perchè in quella guerra non furono impiegati e pensavo fosse per una questione di standardizzazione delle munizioni, visto che gli ascari avevano il Vetterli nè ovviamente si pensava di armarli col Carcano.

    • @ugofch
      @ugofch 2 ปีที่แล้ว +1

      @@mauroperossini4785 , confrontando le opinioni di diversi storici ed analizzando la documentazione a cui hanno attinto, ho notato che alcuni davano un peso diverso alle informazioni che ne traevano: comunque, io ho solo colto l'ipotesi più plausibile sul perché di tanta segretezza, rispetto ad un'arma che veniva già utilizzata da anni.
      Il riferimento alla rigatura ed al nuovo munizionamento, quale informazione riservata, l'ho trovato su libri scritti da militari prima della WWII ed intorno agli anni '60: successivamente, alcuni storici si sono rifatti agli stessi documenti.
      Anni dopo, anche il Vetterli fu modificato per camerare il 6,5x52 ed unificare il munizionamento.
      Personalmente, ho due Carcano mod. 91, che però ho fatto disattivare: uno dei "Moschettieri del Duce" (nero) e l'altro, un TS ,dei "Carabinieri Reali - Guardie del Re": il secondo ha un sacco di punzonature militari (effettuate sul legno e non sul metallo), perché era stato mandato in Grecia come risarcimento di guerra, salvo poi rientrare in possesso dell'esercito italiano.

  • @stanisferrari6752
    @stanisferrari6752 ปีที่แล้ว +2

    Ottima pillola, di un argomento ai più dimenticato ma che a me personalmente interessa moltissimo e su cui ho condotto ricerche sui caduti della mia provincia, una piccola precisazione; agli Ascari catturati vennero amputati mano destra e piede (non gamba) sinistro, e molti di loro morirono per le infezioni contratte. I nostri Caduti riposano nel Sacrario Militare di Daro Ghunat, località a qualche chilometro da Adua.

  • @peppealletto4031
    @peppealletto4031 ปีที่แล้ว +3

    Una delle cause della sconfitta militare ad Adua, oltre all'inferiorità numerica dei soldati in campo sta anche nell'armamento. L'esercito coloniale era armato con il fucile, ormai antiquato, Vetterli 1870 invece che con il nuovissimo Carcano 1891. Quest'ultimo essendo di calibro inferiore poteva camerare più cartucce e dava la possibilità di trasportarne in maggiore quantità. Una maggiore potenza di fuoco avrebbe di certo giovato alle truppe italiane.

    • @Tezcalipoca
      @Tezcalipoca 4 หลายเดือนก่อน

      Non sarebbe cambiato niente, gli etiopi erano superiori di numero in un rapporto di 1 a 6 e buona parte di loro aveva armi da fuoco.
      Adua era una disfatta annunciata.

  • @stelioverna1434
    @stelioverna1434 2 ปีที่แล้ว

    Bravo, molto interessante e ben fatto!

  • @umbertobardini785
    @umbertobardini785 2 ปีที่แล้ว +2

    Complimenti per la ricostruzione storica: chiara e sintetica. Sarebbe una bella cosa se preparassi una "pillola" sulla battaglia di Agnadello del 14 maggio 1509; forse è stata il punto di svolta che ha condannato l'Italia ad essere asservita alle potenze europee.

    • @NoName-hg6cc
      @NoName-hg6cc ปีที่แล้ว

      Prima di Agnadello ci fu Fornovo, una Vittoria ma a metà

  • @massimilianolattaruolo1969
    @massimilianolattaruolo1969 2 ปีที่แล้ว +3

    Cialdini, La Marmora, Persano, Baratieri, Cadorna, nel giro di pochi decenni di unità quanti comandanti incapaci abbiamo avuto. A dispetto della grande tradizione di condottieri che abbiamo avuto, che però vissero in epoche in cui dell'Italia non c'era neppure l'ombra

    • @laBibliotecadiAlessandria
      @laBibliotecadiAlessandria  2 ปีที่แล้ว +4

      Un ottimo comandante l'Italia lo ha avuto alla sua nascita, Garibaldi

    • @massimilianolattaruolo1969
      @massimilianolattaruolo1969 2 ปีที่แล้ว +2

      @@laBibliotecadiAlessandria Garibaldi fu l'unico a salvare spesso l'onore dell'Italia, come nella Terza Guerra d'indipendenza quando Cialdini e La Marmora persero a Custoza e Persano la battaglia navale di Lissa, Garibaldi vinse a Bezzecca e stava penetrando nel Trentino quando arrivò l'ordine di fermarsi e lui rispose col celebre "Obbedisco"

    • @sergioguarino9198
      @sergioguarino9198 ปีที่แล้ว

      Un ottimo generale italiano di cui nessuno parla mai fu Domenico Pino, generale della Guardia del Regno D' Italia nel periodo napoleonico che vinse la battaglia di Malojaroslavets, una delle poche vittorie dell' esercito napoleonico in Russia, nel 1812.

  • @lucaabram5915
    @lucaabram5915 2 ปีที่แล้ว +13

    Purtroppo ci sono ipotesi in cui il generale Albertone sapeva benissimo di essere nel posto giusto ma fece orecchie da mercante e andò dritto a stuzzicare gli etiopi perché temeva che Baratieri potesse cambiare idea e ritirarsi. Il generale Dabormida si dice era miope e sbaglio direzione non volendo usare gli occhiali perché non compatibili con l aspetto marziale di un soldato. Oltretutto un grandissimo problema di armamento fu il fatto che non essendo l Esercito in grado di gestire il munizionamento di due fucili Diversi si era deciso di usare quello più antiquato e meno performante in uso nelle colonie in quanto considerato bastevole contro eserciti di tipo "tribale". Adua spiega tantissimo dei problemi dell Italia come nazione e come Esercito. A Adua morirono più italiani che durante le tre guerre di indipendenza.
    Già che hai parlato della guerra anglo zulu potresti fare la battaglia di insadlwna.

    • @lucaditeulada3939
      @lucaditeulada3939 2 ปีที่แล้ว +5

      ha visto la conferenza del prof. Marco Cimmino (mio collega alpino)?

    • @lucaabram5915
      @lucaabram5915 2 ปีที่แล้ว +1

      @@lucaditeulada3939 anche. Fra l altro pure il generale cantore era miope

    • @lucaditeulada3939
      @lucaditeulada3939 2 ปีที่แล้ว +3

      @@lucaabram5915 e sembra fosse pure un FdP.
      Si vocifera anche che sia preso un proiettile calibro 6,5mm in fronte.
      Mi radieranno dal Corpo degli Alpini. :D

    • @fedesur7261
      @fedesur7261 2 ปีที่แล้ว

      90

    • @fedesur7261
      @fedesur7261 2 ปีที่แล้ว

      Kaakkaaa GENSUI

  • @lucaditeulada3939
    @lucaditeulada3939 2 ปีที่แล้ว +10

    Mi perdoni Gioele, ma gli ascari catturati subivano, solitamente, l'amputazione della mano destra e del piede sinistro (non l'intera gamba).
    In ogni caso, ottima pillola.

    • @marcodellabella
      @marcodellabella 2 ปีที่แล้ว

      Esatto. Così non potevano più sparare e cavalcare.

    • @lucaditeulada3939
      @lucaditeulada3939 2 ปีที่แล้ว +6

      @@marcodellabella Proprio così.
      Me lo raccontava mio padre che, cresciuto all'Asmara, aveva visto alcuni di questi poveri reduci, barbaramente mutilati.
      Erano in grado di deambulare grazie ad un "piede artificiale" fornito dagli italiani (insieme ad una piccola pensione di guerra), ma privi della mano destra, erano praticamente inabili al lavoro.

  • @ulpiotraiano3374
    @ulpiotraiano3374 2 ปีที่แล้ว +9

    Ciao Gioele , pagina dolorosa , come hai detto, gli inglesi furono in grado di reagire , e coprirono l onta della sconfitta , sopravvalutando un piccolo episodio in cui un gruppo di soldati di seconda linea resistettero a una piccola parte dell esercito Zulu , Rourke Drift, quello del film Zulu , con Michael Caine . Noi avremmo potuto fare lo stesso, ma non lo facemmo , e come hai detto, non avremmo avuto la risorse per reagire. Agli ascari furono amputato un braccio e un piede, agli italiani ando meglio dici tu , infatti furono semplicemente evirati se non erro . Paese che vai usanza che trovi . Grazie di tutto , alla prossima.

    • @roccopolimena5207
      @roccopolimena5207 2 ปีที่แล้ว

      Beh dai 40 anni dopo li cospargemmo di Iprite! I casi di evirazione tra i prigionieri italiani furono molto sporadici non fu qualcosa di sistematico.

    • @ulpiotraiano3374
      @ulpiotraiano3374 2 ปีที่แล้ว +1

      @@roccopolimena5207 lo fu per I prigionieri di Adua , comunque ogniuno vede il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto , si parla di storia e non di chi ha ragione o torto e soprattutto erano altri tempi . Lasciamo stare fa pure caldo oggi . Ciao 👍

    • @ugofch
      @ugofch 2 ปีที่แล้ว

      L'usanza di evirare i nemici sconfitti era propria delle tribù di etnia galla (oromo), che costituivano il grosso delle truppe di cavalleria leggera.
      Le amputazioni inflitte agli ascari, invece, erano la pena per la diserzione e l'alto tradimento: sembra che fu la moglie di Meneik II, Taitù Batùl, a richiedere l'applicazione di questa pena, prevista da un antico codice tribale, nei confronti degli ascari eritrei.
      Dei 4.000 impiegati in battaglia sopravvissero alla prigionia, seppur mutilati, circa 400 e il governo italiano riconobbe loro una sorta di pensione di guerra o indennizzo.
      Comunque, dalla tragedia di quelle mutilazioni nacque qualcosa di buono per le generazioni future: infatti, un medico toscano imbarcato sulle navi che riportavano i feriti in Italia, il dottor Giuliano Vanghetti, fu spinto da quegli orrori a cercare una soluzione per poter ridare ai mutilati una vita "quasi normale".
      Negli anni successivi si concentrò nello studio delle protesi cinematiche, riuscendo nel suo intento e gettando le basi di nuove idee nel campo dell'ortopedia.

    • @ulpiotraiano3374
      @ulpiotraiano3374 2 ปีที่แล้ว +1

      @@ugofch hai perfettamente ragione , la cosa e riportata su due libri di Domenico Quirico : Adua . E : squadrone bianco .

    • @roccopolimena5207
      @roccopolimena5207 2 ปีที่แล้ว

      @@ulpiotraiano3374 il bicchiere non è mezzo vuoto, andammo in Etiopia e giustamente le prendemmo, per me è bicchiere pieno. Gli evirati e gli scuoiati furono i caduti non, si ha notizia di italiani vivi con menomazioni fisiche dovute alla prigionia. Gli ufficiali italiani rimasero presso la corte di Menelik, così come tutti gli artigiani e i tecnici italiani. La notizia di fucilazioni di italiani è pura invenzione. Le condizioni dei soldati semplici italiani fu dura e con malversazioni, ma rientrarono in gran parte in Italia. Smettiamola di scrivere cose non vere. I veri crimini di guerra in Etiopia li commettemmo noi italiani dal 1935 al 1941.

  • @mauroperossini4785
    @mauroperossini4785 2 ปีที่แล้ว +3

    Personalmente mi son fatto l'idea che dietro alla disfatta di Adua ci sia stata la vittoria di Coatit.
    In quella battaglia dell'anno precedente 4000 ascari avevano sconfitto facilmente 15.000 abissini, secondo me ingenerando l'idea nei nostri ufficiali che una brigata schierata a difesa con armi a ripetizione e appoggiata da artiglieria avrebbe avuto facilmente ragione delle masse avversarie.
    A ben guardare la strategia di Baratieri questo prevedeva: schierare fianco a fianco tre brigate con una in riserva e attendere l'attacco abissino.
    Invece col disastro della brigata Albertone spintasi troppo avanti le nostre formazioni vennero distrutte separatamente e una dopo l'altra, anche a causa del terreno che si prestava agli aggiramenti.

  • @guerrierodelgiaguaro
    @guerrierodelgiaguaro ปีที่แล้ว +1

    Suggerisco due letture, non saggistiche ma assai evocative, sull'argomento: "L' ottava vibrazione" di Carlo Lucarelli e "Volto nascosto" di Gianfranco Manfredi.
    :)

  • @giuseppezagheni9479
    @giuseppezagheni9479 2 ปีที่แล้ว +16

    Ottima pillola. Il problema è sempre il solito, il senso di inferiorità che aveva la classe dirigente italiana nei confronti delle altre potenze europee. Invece di fare una politica di amicizia nei confronti dell'Etiopia che sarebbe stato davvero dirompente nei confronti dei paesi colonialisti, si è preferito fare gli "sboroni " credendo di essre chissà chi . Trattare da pari a pari con il Negus ci avrebbe portato vantaggi superiori a quanto si era avuto prima. Tutto il nazionalismo becero prodotto dagli intellettuali aveva creato l'illusione di essere superiori a tutti. Bene Adua è stato il risultato della sbornia.

    • @roccopolimena5207
      @roccopolimena5207 2 ปีที่แล้ว +7

      Avevamo già Eitrea e Somalia come territori strategici, l'Etiopia non ci avrebbe dato nulla in più, solo spese, come in effetti successe 40 anni dopo.

    • @davideluciani1754
      @davideluciani1754 2 ปีที่แล้ว +4

      Concordo in pieno. È la stessa cosa che ho pensato io....
      Un errore (quello di imitare i grossi per sentirsi grossi) che di fatto impedisce di fare la cosa più intelligente (e, come suggerisci tu, potenzialmente anche più eticamente corretta)

    • @dariogentile8669
      @dariogentile8669 2 ปีที่แล้ว

      Non potete usare il politicamente corretto x giudicare la politica di fine 800 grazie a dio non esisteva altrimenti nn avremo mai avuto l'unità del paese

    • @giuseppezagheni9479
      @giuseppezagheni9479 2 ปีที่แล้ว +2

      @@dariogentile8669 Di cosa stai parlando? Anche a quel tempo c'era un' opposizione al colonialismo italiano, e credo sinceramente che ai salariati agricoli cioè alla maggior parte della gente, non interessava molto andare a conquistare colonie.

    • @cecco3861
      @cecco3861 2 ปีที่แล้ว +3

      Finalmente qualcuno che ricorda il ruolo degli intellettuali in tutti gli sfracelli dell'italico ardore guerrafondaio

  • @abassign
    @abassign 2 ปีที่แล้ว

    Bellissima pillola, grazie ❤️

  • @DanieleGuardione
    @DanieleGuardione 2 ปีที่แล้ว +2

    Mio nonno aveva un raccolta di fascicoli (che parlavano delle ns imprese coloniali) usciti con la domenica del corriere negli anni '60!!

  • @mattiamastrangelo3035
    @mattiamastrangelo3035 2 ปีที่แล้ว +1

    Beh dai, attraverso i secoli siamo rimasti i soliti spasticcioni, non so se sia una cosa tenera o preoccupante…comunque grazie per il video, tutto molto chiaro e lineare

  • @metalmikefreeman
    @metalmikefreeman 2 ปีที่แล้ว +5

    In pratica Baratieri combinò una immane kahatsatah
    Giusto la coppia Yamamoto & Nagumo, a Midway, riuscì a incasinarsi in maniera peggiore...

    • @roccopolimena5207
      @roccopolimena5207 2 ปีที่แล้ว +3

      Baratieri in forte inferiorità numerica divise le truppe, genio! Nagumo e Yamamoto furono sconfitti da voler ottenere troppe cose tutte insieme, prendere Midway e distruggere la flotta USA.

    • @metalmikefreeman
      @metalmikefreeman 2 ปีที่แล้ว +1

      @@roccopolimena5207 geni pure loro😆😆😆😆

    • @roccopolimena5207
      @roccopolimena5207 2 ปีที่แล้ว

      @@metalmikefreeman c'è da dire che i giapponesi pensavano che la Yorktown fosse affondata nella battaglia del mar dei coralli, invece...

    • @metalmikefreeman
      @metalmikefreeman 2 ปีที่แล้ว +2

      E soprattutto barattieri aveva in comune con la coppia yamamoto nagumo il sottovalutare l'avversario in maniera stupida e criminale

    • @roccopolimena5207
      @roccopolimena5207 2 ปีที่แล้ว +1

      @@metalmikefreeman almeno Nagumo e Yamamoto furono in superiorità numerica e fino ad un certo punto "combattiva". Barattieri fu sempre in inferiorità numerica, non conosceva il territorio, in precedenza le avevamo pure prese, insomma un pirla a 360°!

  • @stonewall628
    @stonewall628 2 ปีที่แล้ว

    Bravo Gioele, ottima ricostruzione sia della battaglia che del contesto. Secondo alcune fonti, il gen. Albertone era ben conscio che il punto da lui raggiunto era quello assegnatoli ma si spinse avanti di proposito per attirare tutto il corpo di spedizione in battaglia nel timore che Baratieri da lui ritenuto un irresoluto decidesse di ritirarsi. Non so se questa versione sia la più corretta ma visti i rapporti fra i vari generali e lo stesso Baratieri non me ne stupirei. Ciao

  • @riccardomoonk3364
    @riccardomoonk3364 2 ปีที่แล้ว +1

    Una pillola sull'attentato Graziani e la dura repressione italiana? Grazie, bel lavoro.

  • @giampieroprevidi6575
    @giampieroprevidi6575 ปีที่แล้ว

    Ciao Gioele video molto coinvolgente. Una condotta quella Italiana che fu l'esatto opposto delle "raccomandazioni" di Sun Tzu

  • @paolapinto741
    @paolapinto741 19 วันที่ผ่านมา

    Grazie

  • @torrianicarlo
    @torrianicarlo 2 ปีที่แล้ว

    Bravissimo. Complimenti.

  • @matteopanizzi9429
    @matteopanizzi9429 2 ปีที่แล้ว

    Complimenti, sempre più approfondito...

  • @robertoconte
    @robertoconte 2 ปีที่แล้ว +11

    Un disastro figlio della disorganizzazione purtroppo tipica della tradizione italiana. Comunque, tanto da un punto di vista etico quanto nel concreto, molto meglio la politica delle mani nette di Cairoli di cui hai parlato in una delle pillole precedenti.

  • @danilotagliatesta8352
    @danilotagliatesta8352 2 ปีที่แล้ว +9

    E triste constatare che Adua con i suoi 7000 morti è meno conosciuta rispetto a quella del Litle big horn, solo 250 morti circa, sempre due disfatte alla fine no ?.
    Forse gli indiani e le giacche blu sono più leggendari dei neri e gli italiani. Gli americani ci sanno fare da questo punto di vista.
    A ben vedere poi sia Barattieri che Custer hanno commesso i medesimi errori dividendo le truppe e agendo 8n un territorio pressoché sconosciuto.
    Comunque complimenti Gioele

    • @mrwolf84
      @mrwolf84 2 ปีที่แล้ว +8

      Ma gli americani sul campo nell'800 non perdevano quasi mai, gli italiani invece quasi sempre, solo che miriacolosamente gli alleati vincevano e l'Italia si presentava al tavolo dei vincitori. Quella di Adua e' stata solo l'ennesima sconfitta sul campo italiana e si perde nella storia: da Lissa, alla prima guerra di indipendenza alla campagna d'egitto di Graziani dove 4 divisioni italiane furono catturate da 1 brigata inglese.

    • @danilotagliatesta8352
      @danilotagliatesta8352 2 ปีที่แล้ว +5

      @@mrwolf84 Lissa non Lizza comunque tutto vero

    • @mrwolf84
      @mrwolf84 2 ปีที่แล้ว +2

      @@danilotagliatesta8352 pardon, rettifico

    • @renzobisi4262
      @renzobisi4262 2 ปีที่แล้ว

      @@mrwolf84 quando sei austriaco e vai in Friuli

    • @NoName-hg6cc
      @NoName-hg6cc ปีที่แล้ว

      @@mrwolf84 Ma non dire cavolate

  • @vincenzocanta9783
    @vincenzocanta9783 5 หลายเดือนก่อน

    Del mio nonno paterno, classe 1874, ho tuttora una foto del.1895 scattata a Massaua, che lo ritrae in divisa coloniale.
    Mi pare avesse partecipato a questo evento, riuscendo a scampare: ma non volle mai parlarne più di tanto, fino alla sua scomparsa nel 1958.

  • @lecolonnedellavanti2955
    @lecolonnedellavanti2955 2 ปีที่แล้ว +3

    Crispy, il presidente croccante!

  • @hastequick1618
    @hastequick1618 ปีที่แล้ว

    Innanzitutto, ben ritrovarti a tutti. Poi, vorrei ricordare che esiste una poesia di Lorenzo Stecchetti, alias Olindo Guerrini, alias Argia Sbolenfi la quale parla dei soldati che lasciano l'Italia per andare in Eritrea a combattere una nuova guerra, conseguenza della politica scellerata di Agostino Depretis, il "buon vecchio di Stradella": quella guerra sarà, appunto, la battaglia di Adua.

  • @carlo_ighina
    @carlo_ighina 2 ปีที่แล้ว +1

    Gioele, tra i tanti libri su Adua consiglio "La battaglia di Adua" di Emilio Bellavita, aiutante di campo del generale Dabormida, scampato al massacro. Interessante testimonianza diretta, abbastanza obiettiva ed approfondita. A differenza delle memorie di Baratieri, che sono un confuso tentativo di scagionarsi.

    • @giuseppegrazia7926
      @giuseppegrazia7926 ปีที่แล้ว +1

      Ebbi la fortuna di trovarlo in un mercatino di vecchi libri agli inizi degli anni 90. Non so più quante volte l'ho letto e consultato.

  • @marioserraghini2119
    @marioserraghini2119 2 ปีที่แล้ว +4

    38:58 Che è sempre in Africa.
    Comunque, peggiore della sconfitta di Adua dal punto di vista della "superiorità europea" c'è stata solo la sconfitta di Tsushima.

    • @minotaurus91
      @minotaurus91 2 ปีที่แล้ว +3

      Già, ma il Giappone a quel punto era già una potenza mondiale affermata, con un apparato industriale e militare di tutto rispetto, paragonabile a quelli occidentali. L'Etiopia non solo era un paese quasi fermo al medioevo, ma non era nemmeno stabile politicamente, essendo costantemente lacerata da lotte intestine, che indebolivano il potere del negus. Adua fa tantissimo scalpore anche per questo.

    • @davidgaleota5786
      @davidgaleota5786 2 ปีที่แล้ว

      ​@@minotaurus91 Era un' impero meglio armato e organizzato che c'era nel continente africano con una storia millenaria.

    • @davidgaleota5786
      @davidgaleota5786 2 ปีที่แล้ว

      ​@@minotaurus91 pure l' Etiopia era una potenza ma non era riconosciuta proprio perché c'era la convinzione che tutti gli africani fossero dei selvaggi. la differenza che il Giappone è riuscìto a industrializzarsi meglio e prima , mentre i Negus erano di stampo più conservatrice.

  • @alessandrofarris7714
    @alessandrofarris7714 2 ปีที่แล้ว

    Dopo questa battaglia, condotta all'offensiva, si passò alle offensiva in scala ridotta. Ed è anche una delle ragioni delle "spallate" italiane di Cadorna sulla fronte carsica.

  • @fabiofiori6220
    @fabiofiori6220 2 ปีที่แล้ว +2

    Ottima pillola...se non sbaglio su parabellum ce il video che parla nello specifico della battaglia...un disastro fin dal principio

  • @gamename00
    @gamename00 2 ปีที่แล้ว +1

    32:48 praticamente è l'equivalente italiano della battaglia del little big horn, o quantomeno ha dei tratti similari

    • @laBibliotecadiAlessandria
      @laBibliotecadiAlessandria  2 ปีที่แล้ว +2

      Si, con la differenza però che quella battaglia per gli USA fu un incidente di una guerra che vinsero, noi ci dovemmo ritirare

  • @TheGuelfor
    @TheGuelfor 2 ปีที่แล้ว +11

    Devo dire che almeno siamo un paese coerente, dall'unità ad oggi facciamo sempre gli stessi errori

  • @lucasalvato6572
    @lucasalvato6572 2 ปีที่แล้ว +2

    Brutta pagina nella Storica Tradizione Militare Italiana...ma come dice l'intervento gli Etiopi erano più numerosi (notevolmente).
    Peccato per F. Crispi che non meritava tale uscita di scena...
    Grazie ancora per trattare tanti interessanti argomenti e Auguri.
    🇮🇹🇮🇹🇮🇹

  • @vitoditroia3444
    @vitoditroia3444 2 ปีที่แล้ว +1

    Ma com'è che abbiamo sempre una storia così ingloriosa?

    • @davideluciani1754
      @davideluciani1754 2 ปีที่แล้ว

      Siamo arrivati tardi all'unificazione, e questo ha ingenerato nelle nostre classi dirigenti un senso di inferiorità nei confronti di Francia, Inghilterra e Germania (più o meno l'una o l'altra a seconda dei momenti) che loro hanno sempre (stupidamente) affrontato cercando di imitarli, o di nascondere le mancanze sostanziali dietro la propaganda sborona.
      Conseguenza: fallimenti

    • @NoName-hg6cc
      @NoName-hg6cc ปีที่แล้ว

      Non sempre

  • @christiandalenz15
    @christiandalenz15 ปีที่แล้ว +1

    A proposito di toponomastica, segnalo che a Roma c'è un intero quartiere, il Quartiere Africano, che si chiama così non perché particolarmente popolato da africani ma perché ci sono vie e piazze con nomi che sono quelli qui ricordati (Adigrat, Asmara, Assab, Amba Alagi, Makallè, Tigrè, ecc.)

  • @Dio-solaire-D.-Ethelo-Brando
    @Dio-solaire-D.-Ethelo-Brando 2 ปีที่แล้ว

    Torno a casa morto dal primo giorno di lavoro e Gioele pubblica un video ... Ma porc e io che volevo dormire 😂😂

  • @AlessandroFaiman
    @AlessandroFaiman 4 หลายเดือนก่อน

    Una pillola di storia sui moti di Milano del 1898. ... La rivolta del pane

  • @andreajuanitodicandia5186
    @andreajuanitodicandia5186 ปีที่แล้ว

    Approfitto della pillola per segnalare il romanzo "L'ottava vibrazione" di Carlo Lucarelli, ambientato proprio nel periodo della battaglia di Adua

  • @lucianoleonetti7864
    @lucianoleonetti7864 2 ปีที่แล้ว +1

    Adua e' di gran lunga la peggiore sconfitta di qualunque potenza coloniale. Con i suoi (almeno) 6.000 morti e' costata piu' di tutte le guerre d'indipendenza messe insieme (comprese le perdite subite dai borbonici e dai garibaldini a Mentana), cinque volte il secondo maggior disastro di un esercito coloniale (Isandlwana, nella guerra fra Impero britannico e Zulu).
    Va anche detto che una parte dell'esercito di Menelik aveva fucili migliori (Remington catturati agli egiziani in una guerra precedente o venduti da europei vari, inclusi gli italiani stessi, primo fra tutti Antonelli) di quelli italiani, molti dei quali avevano ancora i pessimi Vetterli.
    Al proposito, penso che una pillola interessante potrebbe riguardare la misconosciuta guerra fra Egitto ed Etiopia del 1875.

  • @Federico_21
    @Federico_21 2 ปีที่แล้ว

    Ottimo video.

  • @alessandrofarris7714
    @alessandrofarris7714 2 ปีที่แล้ว

    Perchè c'è chi scrive che Angelo del Boca è un "cattivo italiano" nella sua opera sul colonialismo italiano?

  • @vincenzocanta9783
    @vincenzocanta9783 9 หลายเดือนก่อน +1

    Cosa assurda, a Torino come forse in altre città, ad Adua è dedicata una piazza.
    Perché mai dedicare un sito a una sconfitta?

    • @laBibliotecadiAlessandria
      @laBibliotecadiAlessandria  9 หลายเดือนก่อน

      Non saprei dire se quel nome lo abbia preso dopo la battaglia o nel 35 dopo che fu conquistata. Ma se fosse per la battaglia, all'epoca si diffuse un racconto di eroico sacrificio di fronte ad un nemico superiore in numero, più che l'idea di una sconfitta

  • @filippodimarco
    @filippodimarco 2 ปีที่แล้ว +1

    E a noi (posteri) è rimasta l'Adua sentenza

  • @francescopapa4886
    @francescopapa4886 2 ปีที่แล้ว +2

    Un piano di battaglia degno di Giulio Cesare...

  • @flavioelioadriano
    @flavioelioadriano 2 ปีที่แล้ว +1

    Un vero disastro.

  • @alessandrotacco24
    @alessandrotacco24 2 ปีที่แล้ว +2

    ciao gioele !

  • @vincenzocanta9783
    @vincenzocanta9783 5 หลายเดือนก่อน

    Beh, se è per camminare scalzi: lo facevano allora, e anche successivamente, la maggior parte dei nostri rurali, almeno d'estate! In particolare, bambini e ragazzi...

  • @michelegianni389
    @michelegianni389 2 ปีที่แล้ว +1

    Ottima anche se drammatica pillola. C'è un aspetto che sarebbe interessante esplorare: chi vendeva le armi a chi; ma dubito che sia facile saperlo.
    Di solito chi cerca di scoprire queste cose fa una pessima fine, come insegna il caso di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, massimo onore a loro.

    • @laBibliotecadiAlessandria
      @laBibliotecadiAlessandria  2 ปีที่แล้ว +3

      Agli etiopi sicuramente vendevano armi I francesi e i russi, ma purtroppo anche gli italiani stessi

    • @michelegianni389
      @michelegianni389 2 ปีที่แล้ว +1

      @@laBibliotecadiAlessandria C'era da immaginarselo...

    • @roccopolimena5207
      @roccopolimena5207 2 ปีที่แล้ว

      @@laBibliotecadiAlessandria ebbero anche dei consiglieri militari europei.

    • @ugofch
      @ugofch 2 ปีที่แล้ว +2

      Come ho scritto anche in un'altra risposta, i ras avevano i propri consulenti militari, che li spingevano a comprare armi nei loro paesi d'origine: Menelik II aveva il russo Leontiev ed il capitano francese Clochette (al comando dell'artiglieria), poi c'erano tedeschi, inglesi (dal vicino Egitto) ed italiani.
      Dopo la firma del trattato di Uccialli, noi stessi gli regalammo 5.000 fucili Vetterli monocolpo, a retrocarica.
      Dopo accuratissime ricerche, nel 2014, lo storico Robert Wisley ha pubblicato l'elenco delle armi, delle quantità e dei "fornitori" su una rivista di armi e militaria.
      Riguardo al caso Alpi invece, il problema non sono mai state le armi, che abbiamo esportato (a volte anche regalandole) in mezza Africa, ma la contropartita e le collusioni di una classe politica corrotta ed amorale, che però è sempre voluta apparire candida e pura agli occhi degli "elettori" ... e della magistratura.

    • @michelegianni389
      @michelegianni389 2 ปีที่แล้ว +1

      @@ugofch grazie per le dettagliate informazioni.

  • @maurizioboccucci9937
    @maurizioboccucci9937 2 ปีที่แล้ว +1

    Vede che la sconfitta inglese ad insadlwana non aveva insegnato niente ai generali italiani, se non avessero diviso le forze forse la battaglia sarebbe andata in maniera diversa

  • @marcostefanoboietti6013
    @marcostefanoboietti6013 ปีที่แล้ว

    A complemento dell'avvincente video, suggerisco a chi ne fosse interessato, a prendere visione nell'Archivio del Quirinale, al documentario prodotto da Gianni Bisiach comprensivo di filmati originali. Al di là dei numeri dei caduti sui due fronti, si viene a conoscere la triste sorte cui furono sottoposti i superstiti sia che fossero militari
    italiani sia gli ascari.
    Si comprende anche così la diversa cultura originata dalle popolazioni locali rispetto a quella non solo italiana ma anche occidentale in un
    periodo di tempo che letto oggi appare molto lontano 🌿

  • @alessioborrelli167
    @alessioborrelli167 2 ปีที่แล้ว +1

    Sarebbe bello parlare anche dei progetti e delle aspirazioni fallite dell'Italia.
    Ho sentito parlare di un interessere per alcune isole dell'arcipelago indonesiano, o alcune concessioni del Borneo. Di un tentativo di acquisizione dell'Angola portoghese o di un tentativo di porre lo Yemen sotto la propria protezione. Magari ce ne sono altri

    • @stefanodadamo6809
      @stefanodadamo6809 2 ปีที่แล้ว

      Volevano fare una colonia penale nel Borneo! Grazie a Dio non se ne è fatto nulla, o l'isola del Diavolo a paragone sarebbe sembrata un reclusorio civilissimo

    • @alessioborrelli167
      @alessioborrelli167 2 ปีที่แล้ว

      @@stefanodadamo6809 sì l'avevo sentito. Come pure alcuni tentativi degli stati preunitari (il granducato di Toscana se non ricordo male) di ritagliarsi uno spazio coloniale. Sarebbe interessante allargare la serie anche a questi tentativi più o meno concreti

    • @laBibliotecadiAlessandria
      @laBibliotecadiAlessandria  2 ปีที่แล้ว +2

      Sul tentativo di colonizzazione Toscana esiste già una pillola

    • @alessandrogini5283
      @alessandrogini5283 ปีที่แล้ว

      Molto più utile sarebbe stato aiutare l'Inghilterra nella presa dell'Egitto,e/o prendere le isole nel Pacifico, che sarebbe stato molto utile

  • @mauroorso1963
    @mauroorso1963 ปีที่แล้ว

    Pietro Toselli non era un capitano ma un maggiore dell'artiglieria, visto che comandava il IV e/o il III Battaglione Indigeni come dice la canzone, che ricordo a memoria.
    "Maggior Toselli, cavaliere fiero,
    cadesti allor pugnando come un dio.
    eri il leon del battaglione nero
    e degli imbelli tu scontasti il fio.
    Son quarant'anni che attendi i tuoi fratelli:
    eccoci al fine, siamo qui, Toselli."
    ✊🏻✊🏻✊🏻

  • @yaueue
    @yaueue 4 หลายเดือนก่อน

    L'Italia sognava un impero ma non aveva risorse economiche ed umane per crearlo. Cominciava lentamente anche l'impero portoghese a perdere pezzi.

  • @luigipirosa1577
    @luigipirosa1577 2 ปีที่แล้ว

    ricordo che nel mio libro di storia delle medie ci fosse scritto che nella battaglia di Adua avevamo venduto i fucili con cui dopo gli etiopi ci hanno sconfitto

    • @mauroperossini4785
      @mauroperossini4785 2 ปีที่แล้ว

      Veramente glieli avevamo pure regalati, visto che Menelick per un po' di tempo lo coccolammo. Ma non credo quei pochi fucili abbian fatto la differenza.

    • @laBibliotecadiAlessandria
      @laBibliotecadiAlessandria  2 ปีที่แล้ว +1

      Una parte si, altri erano stati acquistati dai francesi e dagli inglesi in Egitto

  • @Sklandarkal
    @Sklandarkal 2 ปีที่แล้ว

    Voglio vedere i 150.000 iscritti !

  • @thehalalreviewer
    @thehalalreviewer ปีที่แล้ว

    È come se Fantozzi fosse in commando delle troppe Italiane.

  • @prof.rotasperti6177
    @prof.rotasperti6177 5 หลายเดือนก่อน

    Bella narrazione con una piccola ‘macchia’ alla fine: anche la Libia è in Africa!

  • @antonellaromano
    @antonellaromano 2 ปีที่แล้ว +2

    C'è una strofa della canzone di Roberto Vecchioni "Pani e pesci ", che recita: "Ad Adua si era in mille contro 200 ☻, però la storia dice che ci siamo ben difesi"....🎵🎶🎵🎶😁👋❤Ciao Gioelius imperator!

    • @roccopolimena5207
      @roccopolimena5207 2 ปีที่แล้ว +2

      La verità è che l'abbiamo presa (giustamente) nei denti. Dispiace solo per quei poveretti mia compatrioti mandati li a morire. Ciao Anto 🙂

    • @antonellaromano
      @antonellaromano 2 ปีที่แล้ว +1

      @@roccopolimena5207 Ciao carissimo, ma infatti, l'ironia del grande Vecchioni è amara.... sembra che chi sta al governo del nostro paese, in ogni tempo, non si curi di noi....😉

    • @roccopolimena5207
      @roccopolimena5207 2 ปีที่แล้ว +3

      @@antonellaromano oltretutto come disse quella buonanima di Bismarck: gli italiani hanno un appetito più grande dei loro denti!

    • @antonellaromano
      @antonellaromano 2 ปีที่แล้ว +1

      @@roccopolimena5207 Parole sante, da parte dell'inventore della bisteccona, con l'uovo sopra...lì si che ci vuole stomaco, oltre che denti 😂🤣😂🤣🥩🥩🥩

    • @roccopolimena5207
      @roccopolimena5207 2 ปีที่แล้ว

      @@antonellaromano ottima la bistecca con l'uovo sopra! L'hai mai provata? Sopra l'uovo una spolverata di parmigiano 😉

  • @Archetip0
    @Archetip0 2 ปีที่แล้ว +1

    38:50 Anche la Libia è in Africa.

  • @TorrediPisa52
    @TorrediPisa52 2 ปีที่แล้ว

    Presumo che la diversa traduzione del trattato fu fatta dall'Italia. E come si accorsero gli etiopi del fatto?

    • @laBibliotecadiAlessandria
      @laBibliotecadiAlessandria  2 ปีที่แล้ว +1

      Se ne accorsero subito in realtàne protestarono anche. Poi, credo che si siano resi conto che convenisse anche a loro 😸😸

  • @metalmikefreeman
    @metalmikefreeman 2 ปีที่แล้ว

    Tempo addietro qualcuno disse che Adua può essere definita come la Little Bighorn italiana..e credo che abbia ragione

    • @roccopolimena5207
      @roccopolimena5207 2 ปีที่แล้ว

      Cavallo pazzo in confronto a Menelik fu un genio della tattica.

    • @metalmikefreeman
      @metalmikefreeman 2 ปีที่แล้ว +1

      @@roccopolimena5207 ma cavallo pazzo fu un genio della tattica, la manovra di aggiramento che fece contro gli squadroni di Custer fu degna di un Murat e sono sicuro che Napoleone lo avrebbe fatto immediatamente maresciallo

    • @roccopolimena5207
      @roccopolimena5207 2 ปีที่แล้ว

      @@metalmikefreeman Cavallo pazzo prima costrinse le colonne dirette alle Black Hills ad arrestarsi, poi non credette ai suoi occhi quando vide Custer fare quello che fece. In un libro lo hanno messo tra i migliori 50 condottieri di tutti i tempi.

    • @roccopolimena5207
      @roccopolimena5207 2 ปีที่แล้ว

      @@metalmikefreeman Custer voleva mettersi in politica, voleva una vittoria per candidarsi alla presidenza.

    • @metalmikefreeman
      @metalmikefreeman 2 ปีที่แล้ว

      @@roccopolimena5207 concordo, lui, Tecumseh, capo Giuseppe e Geronimo sono indubbiamente i migliori condottieri delle Nazioni indiane

  • @bunrei
    @bunrei หลายเดือนก่อน

    Gli italiani devono fare le pizze, non le guerre

  • @michelemartini2011
    @michelemartini2011 2 ปีที่แล้ว +2

    ONORE AI CADUTI di adua

  • @Tezcalipoca
    @Tezcalipoca 4 หลายเดือนก่อน

    Ma il problema dell'Italia oltre all'incompetenza degli ufficiali era che quella superiorità tecnologica era molto limitata.
    L'esercito italiano era di gran lunga il più scadente tra gli eserciti delle grandi potenze, probabilmente nel 1896 persino l'esercito giapponese era già superiore al nostro.
    E se consideriamo che eravamo anche un paese molto meno industrializzato di UK, Francia e Germania, ecco che probabilmente anche una coalizione di eschimesi ci avrebbe dato filo da torcere.

  • @paoloruggiero9554
    @paoloruggiero9554 2 ปีที่แล้ว

    Ottimo video, complimenti. Unico appunto… si dice ItaLia e non ItaGlia, e quindi anche Italiani e non Itagliani.

  • @antonioesposito9775
    @antonioesposito9775 2 ปีที่แล้ว

    complimenti prima di tutto, ma notavo una cosa,, erono tutti ufficiali piemontesi stranamente come nella disfatta di Caporetto

  • @giovannineri6332
    @giovannineri6332 ปีที่แล้ว

    Molti italiani vennero evirati durante e dopo la battaglia e inoltre in Italia ci fu chi festeggiò la sconfitta ...

  • @JinkenNaples
    @JinkenNaples 2 ปีที่แล้ว

    Per gli Etiopi è la battaglia di Adua, per gli italiani è la battaglia di Ahia

  • @alessandromorrone3598
    @alessandromorrone3598 2 ปีที่แล้ว

    Sarebbe interessante una pillola sulla conquista dell'Etiopia nel 1936.

  • @piergiorgiomei1361
    @piergiorgiomei1361 2 ปีที่แล้ว

    Pietro Toselli mi sembra fosse maggiore in artiglieria non capitano

  • @utentenuovo81
    @utentenuovo81 5 หลายเดือนก่อน

    Intanto ora corrono tutti in Italia?

  • @Granoinmoto78
    @Granoinmoto78 2 ปีที่แล้ว +1

    Adua per L'italia, Isandlwana per l'allora impero britannico, le peggiori sconfitte per degli eserciti europei in Africa.

    • @roccopolimena5207
      @roccopolimena5207 2 ปีที่แล้ว

      Adua fu infinitamente peggiore.

    • @umbertobardini785
      @umbertobardini785 2 ปีที่แล้ว

      Si potrebbe aggiungere la battaglia di Anoual in Marocco, dove nel 1921 i guerrieri del Rif, guidati da Abd el Krim, sconfissero l'esercito spagnolo del generale Manuel Fernandez Silvester, che perse quasi 16.000 uomini.

    • @roccopolimena5207
      @roccopolimena5207 2 ปีที่แล้ว

      @@umbertobardini785 i guerrieri del Rif diedero filo da torcere anche ai francesi.

    • @umbertobardini785
      @umbertobardini785 2 ปีที่แล้ว

      @@roccopolimena5207 Esatto, sig. Polimena. Comunque il Marocco è stato spesso un avversario ostico: basti pensare alla battaglia di Alcazarqivir del 1578, quando re Sebastiano I del Portogallo perse l"esercito e la vita ad opera del sultano al-Malik (che comunque, se non ricordo male, fu ucciso a sua volta).

    • @M.G.2000
      @M.G.2000 ปีที่แล้ว

      La prima guerra anglo-afghana dove la mettiamo? Li gli inglesi subirono una disfatta amara da parte di un paese semi-medievale (e non ci riprovarono una seconda volta).

  • @francocanzonieri3214
    @francocanzonieri3214 4 หลายเดือนก่อน

    " La nuova colonia non sarà in Africa, ma in Libia ". Dunque, la Libia, all'epoca, non si trovava in Africa?

  • @metalmikefreeman
    @metalmikefreeman 2 ปีที่แล้ว

    Nelle nostre colonie non riuscivamo proprio a non combinare disastri

  • @giampieroprevidi6575
    @giampieroprevidi6575 2 ปีที่แล้ว +3

    In poche parole hai reso bene la situazione: unico Stato Europeo duramente sconfitto in Africa seguendo la tua ricostruzione si rivive l'improvvisazione strategica degli italiani.

    • @lucaditeulada3939
      @lucaditeulada3939 2 ปีที่แล้ว +4

      Che c'azzecca la strategia?
      Semmai i problemi (grossi) erano organizzativi (mancanza di mappe e di cavalleria leggera per le ricognizioni) e tattici (comandanti impreparati, che commisero caxxate sesquipedali)

    • @aleale6277
      @aleale6277 2 ปีที่แล้ว +4

      C'era un motivo se l'Etiopia era rimasta intoccata.

    • @mrwolf84
      @mrwolf84 2 ปีที่แล้ว +1

      @@lucaditeulada3939 Se il governo non ha mandato truppe, questo rientra nei problemi strategici. Comunque non serve litigare: l'italia ha sempre difettato sia in strategia che in tattica.

    • @lucaditeulada3939
      @lucaditeulada3939 2 ปีที่แล้ว +3

      @@aleale6277 esatto.
      Cultura almeno trimillenaria ed agguerritissimi.

    • @lucaditeulada3939
      @lucaditeulada3939 2 ปีที่แล้ว

      @@mrwolf84
      Dunque Strategia, per lei, sarebbe sinonimo di organizzazione?.
      Non mi pare che i generali Garibaldi e Messe, fossero pessimi tattici e strateghi. Erano pure bravini con la logistica che, fra le arti militari, è di gran lunga la più importante.

  • @micionero3919
    @micionero3919 2 ปีที่แล้ว

    Salve, a proposito del colonialismo in Etiopia, ne hai già parlato di Debre Libanos?

  • @alanciale7318
    @alanciale7318 2 ปีที่แล้ว

    domanda ma l'italia che interessi economici avrebbe avuto in Eritrea Somalia ed Etiopia di questo nessuno ha mai parlato

    • @laBibliotecadiAlessandria
      @laBibliotecadiAlessandria  2 ปีที่แล้ว

      Ne abbiamo parlato nella seconda puntata della serie, in realtà.

    • @alanciale7318
      @alanciale7318 2 ปีที่แล้ว

      @@laBibliotecadiAlessandria ai ragione ma io voglio capire che cosa l'italia avrebbe trovato di consistente ricche miniere di oro ferro rame petrolio cotone?perché detto tra noi il fatto di mandare li i nostri contadini a allevare maiali olivi e viti non mi sembra cosi redditizio

    • @laBibliotecadiAlessandria
      @laBibliotecadiAlessandria  2 ปีที่แล้ว

      Era meglio che farli partire per le Americhe, però. Inoltre erano punti importanti di passaggio commerciale

    • @alanciale7318
      @alanciale7318 2 ปีที่แล้ว +1

      @@laBibliotecadiAlessandria grazie gentilissimo come sempre io tra l'altro avrei due richieste da farti,una pilllola di storia sul ducato di milano sotto il dominio del re angioino luigi XII,e una pillola di storia su arduino d'ivrea il primo vero re d'italia

  • @jjDuck-kq9xz
    @jjDuck-kq9xz 4 หลายเดือนก่อน

    Fare le cose serie con pressappochismo ed incapacità, porta solo a fare figuracce. Oltretutto il nostro è un Paese che non impara dai propri errori, per giunta mastodontici e quindi è perennemente destinato al disastro.

  • @giuseppep.4204
    @giuseppep.4204 2 ปีที่แล้ว

    Chi aveva armato gli etiopi?

  • @alessandrofarris7714
    @alessandrofarris7714 2 ปีที่แล้ว

    E i fucili usati dagli Etiopi ad Adua erano italiani. Gli Etiopi avevano imparato ad utilizzarli. Altro che selvaggi armati solo di lancia e scudo. Peraltro quelle lance erano gli assegai, lama lunga e ben più temibili delle baionette dei fucili italiani.

  • @domenicofelice3270
    @domenicofelice3270 2 ปีที่แล้ว

    E la CIA che sproloquia.

  • @branz9006
    @branz9006 2 ปีที่แล้ว

    Om Namo Narayanaya ❤️🌈🤘

  • @mariomilazzo8763
    @mariomilazzo8763 2 ปีที่แล้ว

    Anche la Libia è in Africa

  • @metalmikefreeman
    @metalmikefreeman 2 ปีที่แล้ว

    Non ci sta niente da fare....
    Vedo aleggiare sulle truppe italiane una sinistra ombra, marmorea, e Imperialmente asinina....
    E chi mii conosce sa di chi parlo

  • @Giubizza
    @Giubizza 2 ปีที่แล้ว +1

    L'imperialismo straccione.
    La Libia non è Africa?🤔

  • @lucaabram5915
    @lucaabram5915 2 ปีที่แล้ว +3

    Finalmente Adua.impariamo da queste batoste. Crispi "codesta è una tisi militare" fra l' altro lui e Baratieri erano amici intimi..lo stesso Baratieri era un ex garibaldino che aveva fatto la spedizione dei mille ma che era proprio per questo disprezzato dai suoi generali. non aveva fatto la scuola militare. Fra l altro Baratieri se la cavo pro forma al processo,evitando la fucilazione tacendo sul fatto che era stato invitato da Crispi a fare battaglia. Baldissera era stato spedito in incognito proprio perché Baratieri non tentasse il tutto per tutto per salvare la poltrona perché era anche governatore dell' eritrea e senatore del Regno

  • @orazioamante6245
    @orazioamante6245 2 ปีที่แล้ว

    Hai mai fatto una pillola sugli italiani nel west?

    • @laBibliotecadiAlessandria
      @laBibliotecadiAlessandria  2 ปีที่แล้ว

      No

    • @orazioamante6245
      @orazioamante6245 2 ปีที่แล้ว

      @@laBibliotecadiAlessandria hai intenzione di farla prima o poi?

    • @laBibliotecadiAlessandria
      @laBibliotecadiAlessandria  2 ปีที่แล้ว +1

      Non saprei molto di cosa parlare in effetti, non ne so niente

    • @orazioamante6245
      @orazioamante6245 2 ปีที่แล้ว

      @@laBibliotecadiAlessandria appena posso ti mando un link

    • @orazioamante6245
      @orazioamante6245 2 ปีที่แล้ว

      italianinelselvaggiowest.blogspot.com/2012/11/eroe-della-guerra-di-indipendenza.html