Gli affinamenti del vino

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  • เผยแพร่เมื่อ 23 ก.ย. 2024
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    Parola cardine di qualunque degustazione sia di professionisti che di appassionati e attorno a cui si muovono tante altre parole del vino.
    Lo scopo di questo video è cercare di spiegare perché l’affinamento è così essenziale nel vino, tanto che spesso dona - per così dire - l’anima al vino’’…
    La parola stessa ‘’affinamento’’ potrebbe al tempo stesso guidarci nella giusta e al contempo nella sbagliata direzione.
    Se pensiamo alla parola affinamento, pensiamo ad una trasformazione, ad un’evoluzione verso qualcosa di più fine, più elegante, più complesso…
    Ma è sempre così?
    Sì…e al contempo no…
    Una volta finita la trasformazione degli zuccheri in alcool, una volta quindi che andremo a chiamare vino il nostro nettare così amato, quello che abbiamo è un liquido piuttosto instabile con caratteristiche organolettiche ancora non precisissime, spesso scomposto fra frutto e alcool e sbilanciato nel profilo aromatico.
    Bene, qui inizia l’affinamento.
    Potremmo definirla l’ultima - spesso però assai lunga fase - che precede l’imbottigliamento.
    Possiamo dividere l’affinamento in una prima parte che sarà più corretto definire come invecchiamento o maturazione ( a seconda delle scuole) e una seconda che è l’affinamento vero e proprio.
    Per invecchiamento intendiamo un processo di lenta evoluzione del liquido vino, che permette allo stesso di raggiungere il massimo del suo potenziale, ovviamente secondo quella che l’interpretazione della cantina.
    In tale fase andremo a mettere il vino in contenitori di acciaio, vetroresina, cemento (anche di legno a dire il vero) e si potrà poi decidere se lasciare o meno che l’acido malico, l’acido organico più aspro presente nelle uve e nel vino, si trasformi in anidride carbonica e acido lattico, che è più equilibrato e rotondo (questo processo si chiama fermentazione malolattica) oppure se frenare tale processo, spesso con l’utilizzo di temperature molto basse etc.
    L’affinamento vero e proprio ha luogo quando - finito il lavoro di invecchiamento sul vino - si lascia per così dire che tutte queste fatiche vadano a distendersi e a prendere una corretta forma con un lento lavoro di sedimentazione.
    La chiave di questo processo è l’ambiente perché le bottiglie di vetro (scuro) vengono poste in un luogo scarsamente illuminato, a temperatura costante e in posizione orizzontale per un periodo che varia da alcune settimane fino a diversi mesi, fino ad un anno a volte…
    Questo ovviamente dipende dalla tipologia di vino però è una parte che le cantine che si propongono di uscire con prodotti qualitativamente alti non dimenticano mai di svolgere.
    #GustamiEccellenze #VinoNaturale #VinoArtigianale
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