Bellissima questa definizione di tempo come apertura all'altro mi suggerisce questa evoluzione:la necessità del non afferrare nulla poiché è proprio quando si tenta di afferrare che si precipita mentre la povera angoscia umana si ostina ad afferrare non fiduciosa nell'aria,nello spirito che la sostiene
Sì, certo, una ricca e dotta conferenza. Un’esposizione, però ed a mio avviso, il cui anacronismo è davvero imbarazzante. Questa conferenza sembra uscita da un proscenio culturale di due millenni fa. Mi si consenta: non solo non va avanti di un millimetro come stadio esplorativo del problema del tempo, ma addirittura fa regredire lo studio della tematica alla sua era mesozoica. Cavalcando la più profonda umiltà intellettuale a baluardo del progresso della conoscenza umana, qualcuno dovrebbe invitare il prof. Givone a tener presente che, al di là delle solite ricorrenti ma sterili chiacchiere, l’uomo moderno, avvalendosi non di sola FILOSOFIA PURA ma dell’intero edificio della FILOSOFIA DELLA SCIENZA, ha ormai elaborato una RISPOSTA al quesito di cosa sia il tempo, non dico FINALE ma almeno COERENTE sotto il profilo della validazione sperimentale della SCIENZA e della validazione concettuale della LOGICA. Qui siamo, invece e purtroppo, di fronte ad un castello dialettico di frasi ed asserzioni, la cui gratuita leggerezza le rende sistematicamente campate in aria e prive di senso e fondamento. E’ noto quanto sia difficile porre un argine alle esternazioni di un filosofo in piena, ma quella del ‘tempo atmosferico’ e della ‘possibilità reale della morte di Dio’ sono veramente grosse. I miei migliori saluti.
Se tutti sperimentiamo il Kairòs con consapevolezza o senza, forse vale la pena di vivere il tempo perso per questi istanti di illuminazione che il tempo eterno ci dona
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Bellissima questa definizione di tempo come apertura all'altro mi suggerisce questa evoluzione:la necessità del non afferrare nulla poiché è proprio quando si tenta di afferrare che si precipita mentre la povera angoscia umana si ostina ad afferrare non fiduciosa nell'aria,nello spirito che la sostiene
Complimenti esposizione molto coinvolgente
Serial Achiller ;)
no
Sì, certo, una ricca e dotta conferenza.
Un’esposizione, però ed a mio avviso, il cui anacronismo è davvero imbarazzante.
Questa conferenza sembra uscita da un proscenio culturale di due millenni fa.
Mi si consenta:
non solo non va avanti di un millimetro come stadio esplorativo del problema del tempo, ma addirittura fa regredire lo studio della tematica alla sua era mesozoica.
Cavalcando la più profonda umiltà intellettuale a baluardo del progresso della conoscenza umana, qualcuno dovrebbe invitare il prof. Givone a tener presente che, al di là delle solite ricorrenti ma sterili chiacchiere, l’uomo moderno, avvalendosi non di sola FILOSOFIA PURA ma dell’intero edificio della FILOSOFIA DELLA SCIENZA, ha ormai elaborato una RISPOSTA al quesito di cosa sia il tempo, non dico FINALE ma almeno COERENTE sotto il profilo della validazione sperimentale della SCIENZA e della validazione concettuale della LOGICA.
Qui siamo, invece e purtroppo, di fronte ad un castello dialettico di frasi ed asserzioni, la cui gratuita leggerezza le rende sistematicamente campate in aria e prive di senso e fondamento.
E’ noto quanto sia difficile porre un argine alle esternazioni di un filosofo in piena, ma quella del ‘tempo atmosferico’ e della ‘possibilità reale della morte di Dio’ sono veramente grosse.
I miei migliori saluti.
Se tutti sperimentiamo il Kairòs con consapevolezza o senza, forse vale la pena di vivere il tempo perso per questi istanti di illuminazione che il tempo eterno ci dona