"stare affanculo sui lati" è un punto di vista che andrebbe insegnato fin dall'asilo, si eviterebbe forse di diventar grandi restando piccini piccini. Brave come sempre!!!
Harley è un geografo che ha trattato molto bene questo argomento, lui parla sempre di carta geografica come forma manipolata di sapere. La rappresentazione geografica è sempre frutto di processi politici, la carta è uno strumento di persuasione, forma nella coscienza e nell'immaginario collettivo specifiche immagini mentali e finisce per costruire luoghi invece di attestarli.
Geografie 2 e poi 3 e poi... Sì !!! Le geografie immaginarie e le geografie politiche sono imprescindibili questo va da sè. Il fatto è che le geografie interiori e le mappature esterne sono insite nell'animalità di noi essere umani. Chi è vissuto almeno una volta con un gatto, cane eccetera sa perfettamente quanto siano complesse le geografie animali, e spesso a noi incomprensibili avendo nei secoli sviluppato criteri e intenzioni differenti - ma davvero poi così differenti? E le geografie degli alberi? Delle foreste per come procedono e si muovono, loro sì che hanno radici eppure camminano, come noi. Molto bella la frase della Murgia a tal proposito, condivido pienamente. L'origine dei confini è un'origine di possesso prima e di appartenenza dopo, è la necessità, che affonda la sua memoria preistorica, del controllo su una Natura portatrice sana di insidie mortali - mai come in questo momento storico possiamo constatarlo laddove l'unica geografia possibile è la planimetria di una casa, ed anche là paradossalmente del tutto soggettiva ed immaginaria se vogliamo. La domanda è quanto siamo ancora disposti ad assoggettarci e farci assoggettare dalla paura dei confini in perenne divenire? Questo virus ci sta insegnando una mappatura interiore molto diversa da quella a cui "siamo stati imparati". Ma le sorprese sono sempre in agguato, perché si sà che la mappa non è mai il territorio. Ragazze siete uno spettacolo!!!! Grazie!!!
Viva le geografie! In questo tempo di crisi comune e confini economico politico, è fondamentale parlare di tutte le altre prospettive attribuibili al tema. Grazie!
suggerisco il libro "Geografia. Un'introduzione ai modelli del mondo". (di Farinell, Franco - geografo, insegnante di geografia della comunicazione all'UniBo). Ma anche "L'invenzione della Terra".
Stregata dal "il senso di Smilla per la neve" ho avuto sempre curiosità per i paesi nordici e il loro stile di vita. Non ci sono mai stata ma già in Olanda faceva un freddo freddissimo e qui di dubito che andrò mai più a Nord della sirenetta danese. Comunque sarebbe bella una Terra senza confini e senza nomi di Stato o città..
Michela, sulle prospettive occidentali e orientali hai detto una cazzata. non puoi paragonare la prospettiva rinascimentale (o la prospettiva empirica giottesca) alle icone russe. Le icone sono percepite come "scritture" e qualsiasi nostro tentativo di paragonarle alla nostra pittura è una cazzata. I libri di Florenskij lo spiegano bene
Nata e cresciuta a Vigata, mai sentito "Cabasisi". Si dice:" E che cabaso!" Certe volte non capisco da dove prendono certe espressioni di siciliano inesistente 🤔
"stare affanculo sui lati" è un punto di vista che andrebbe insegnato fin dall'asilo, si eviterebbe forse di diventar grandi restando piccini piccini. Brave come sempre!!!
Siete meravigliose! Non smettete mai per favore! Ci servite!
Harley è un geografo che ha trattato molto bene questo argomento, lui parla sempre di carta geografica come forma manipolata di sapere. La rappresentazione geografica è sempre frutto di processi politici, la carta è uno strumento di persuasione, forma nella coscienza e nell'immaginario collettivo specifiche immagini mentali e finisce per costruire luoghi invece di attestarli.
"noi non vediamo le cose come sono, le vediamo come siamo noi"
Appuntamento imperdibile in quarantena e si spera anche successivamente! E si, vi prego, geografie della terra di mezzo!
Geografie 2 e poi 3 e poi... Sì !!!
Le geografie immaginarie e le geografie politiche sono imprescindibili questo va da sè.
Il fatto è che le geografie interiori e le mappature esterne sono insite nell'animalità di noi essere umani. Chi è vissuto almeno una volta con un gatto, cane eccetera sa perfettamente quanto siano complesse le geografie animali, e spesso a noi incomprensibili avendo nei secoli sviluppato criteri e intenzioni differenti - ma davvero poi così differenti?
E le geografie degli alberi? Delle foreste per come procedono e si muovono, loro sì che hanno radici eppure camminano, come noi. Molto bella la frase della Murgia a tal proposito, condivido pienamente.
L'origine dei confini è un'origine di possesso prima e di appartenenza dopo, è la necessità, che affonda la sua memoria preistorica, del controllo su una Natura portatrice sana di insidie mortali - mai come in questo momento storico possiamo constatarlo laddove l'unica geografia possibile è la planimetria di una casa, ed anche là paradossalmente del tutto soggettiva ed immaginaria se vogliamo.
La domanda è quanto siamo ancora disposti ad assoggettarci e farci assoggettare dalla paura dei confini in perenne divenire?
Questo virus ci sta insegnando una mappatura interiore molto diversa da quella a cui "siamo stati imparati". Ma le sorprese sono sempre in agguato, perché si sà che la mappa non è mai il territorio.
Ragazze siete uno spettacolo!!!! Grazie!!!
Viva le geografie! In questo tempo di crisi comune e confini economico politico, è fondamentale parlare di tutte le altre prospettive attribuibili al tema. Grazie!
Scambio davvero interessante. Mi viene in mente anche il geografo Franco Farinelli da approfondire. Grazie !
2 donne eccezionali. Vi ammiro e stimo moltissimo. P.s. "Costantinopoli vicino a Scauri" è stupenda!
suggerisco il libro "Geografia. Un'introduzione ai modelli del mondo". (di Farinell, Franco - geografo, insegnante di geografia della comunicazione all'UniBo). Ma anche "L'invenzione della Terra".
Stregata dal "il senso di Smilla per la neve" ho avuto sempre curiosità per i paesi nordici e il loro stile di vita. Non ci sono mai stata ma già in Olanda faceva un freddo freddissimo e qui di dubito che andrò mai più a Nord della sirenetta danese. Comunque sarebbe bella una Terra senza confini e senza nomi di Stato o città..
Ragazze, dovete continuare con questo format, assolutamente!
bellissimo L'odore dell'India di Pasolini! Il dolce dondolio della testa degli indù per dire sì.
Come possiamo leggere “città invisibili” di Calvino alla luce di questo bellissimo intervento? 😍
Uniche❤ Miki ci manchi❤😢
Mettendo da parte dove si è fisicamente, come la mettiamo con dove vorremmo essere? Anche quello è un limite che ci poniamo?
'Affanculo si lati' lo riutilizzerò senza alcun dubbio
grazie grazie aspetto le prossime puntate
Michela, sulle prospettive occidentali e orientali hai detto una cazzata.
non puoi paragonare la prospettiva rinascimentale (o la prospettiva empirica giottesca) alle icone russe. Le icone sono percepite come "scritture" e qualsiasi nostro tentativo di paragonarle alla nostra pittura è una cazzata. I libri di Florenskij lo spiegano bene
la sardegna , se la proiettassimo parallelamente all'equatore sull'Italia, verrebbe traslata tra lazio e campania, quindi centro sud
Non mancarti che la astratta ė spesso più reale che la fisica.
Che poi la riproduzione degli insetti stecco è piena di chicche a dirla tutta
In question conversazione manca in riferimento allo shangshui in Cina...niente cornici...niente Centro univoco niente contorni....
Blaise Cendrars pronunciato com'è scritto fa rabbrividire.
Se non ci sono confini, spero che i cinesi e i sinti vengano a vivere nel vostro pianerottolo...
La vera rivelazione di questo video è stata la pronuncia del nome Michael Crichton
La geografia non è una minchiata assoluta
Nata e cresciuta in Sardegna, mai sentito cabasusu.
Nata e cresciuta a Vigata, mai sentito "Cabasisi". Si dice:" E che cabaso!" Certe volte non capisco da dove prendono certe espressioni di siciliano inesistente 🤔
@@DASHARAINY Aspetta, esiste una Vigata in Sicilia? Pensavo se la fosse inventata Camilleri
Questi fanno ridere
MA FATEMI CAPIRE
IL PROBLEMA DELLA DISCUSSIONE SU COSA VERTE? LE CARTINE GEOGRAFICHE???